Comunicato stampa Porro Salone 07

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Comunicato stampa Porro Salone 07
PORRO
Salone del Mobile 2007
PAD. 7 STAND D15 - E18
Showroom Porro, Via Durini 15
18-23 aprile 2007
Leggerezza delle linee o peso specifico dei materiali? Pulizia visiva o ricchezza cromatica e tattile?
Su questi dualismi si incentra la riflessione progettuale Porro 2007, che si racconta al prossimo Salone del Mobile
attraverso due presentazioni dialoganti apparentemente per contrasto.
Se nello stand in fiera, Porro sceglie la purezza assoluta del bianco, immergendo arredi e strutture in un bagno di latte
per esaltare nell’omogeneità cromatica la dinamicità degli ambienti e la loro valenza architettonica, nello showroom di via
Durini è di scena la complessità della materia, nelle sue infinite sfaccettature.
Due indagini condotte da un unico investigatore, Piero Lissoni, che saltando con maestria da un linguaggio all’altro,
evidenzia nel gioco degli opposti l’estrema cura da sempre riservata a forma e materia, i due elementi alla base del
progetto d’arredo Porro.
Ghost House – concept Piero Lissoni
Nella Ghost House presentata in fiera, l’azienda porta avanti una riflessione a scala architettonica, alla ricerca di
soluzioni spaziali più consone al vivere contemporaneo.
Puntando sui caratteri di flessibilità d’uso e di trasformabilità, Porro mette in scena Pivot, elementi di arredo mobili
ideati dal team di progettisti Decoma Design per arricchire di nuove sfumature il rapporto tra i diversi ambienti che
compongono una casa così come un luogo di lavoro.
Ghost house è una casa che non si vede, celata da ampie quinte divisorie che, ruotando attorno ad un cardine, fungono
ora da porta, ora da parete mobile, ora da elemento di chiusura di una libreria piuttosto che di una cabina armadio. Una
casa in continua trasformazione, i cui elementi assumono ruoli variabili assecondando le molteplici esigenze delle
persone che la abitano: chiudere, schermare, dividere, ma anche collegare le stanze in un nuovo e più dinamico
rapporto.
Un meccanismo interamente racchiuso nell’anima di ciascun pannello, una tecnologia unica e brevettata, permette un
movimento di rotazione completa leggero e silenzioso, con possibilità di arresto ogni 90°, e una modalità di ancoraggio
poco invasiva, che non compromette pavimentazioni e soffitti.
La struttura portante – un pannello in tamburato di 6 cm di spessore - consente inoltre l’assoluta personalizzazione di
Pivot tanto in altezza quanto in larghezza, per la sua più totale adattabilità ad ogni soluzione architettonica.
La dinamicità dell’ambiente è resa ancora più evidente dalla scelta di un unico colore, il bianco latte, usato per ricoprire
uno ad uno con continuità tutti gli elementi della Ghost House.
Un’omogeneità solo apparente, che rivela ad un occhio più attento una palette delicata giocata su impercettibili
variazioni, dalla cromia decisa della laccatura alle tenui sfumature del legno sbiancato, dalla lucentezza del cristallo
verniciato fino alle screziature del marmo, testimoniando l’accurato lavoro di ricerca compiuto da Porro non solo sulla
forma, ma anche sulla materia di ogni prodotto.
E’ concepito per le aree living o per le sale riunioni più eleganti, il tavolo Yule di Piero Lissoni.
Un progetto che riprende uno dei materiali più pregiati della cultura materica italiana, il marmo, caratterizzato da
un’inconfondibile consistenza materica e dall’esuberanza cromatica, e lo re-interpreta in chiave contemporanea
attraverso il design pulito e lineare tipico di Porro.
Un piano in marmo rosa iper-sottile, viene tagliato nei suoi angoli con un profilo ad elle, per appoggiarsi e allo stesso
tempo incastrarsi perfettamente su 4 importanti gambe di appoggio, proposte in una tenue colorazione bianca.
Al vivace contrasto bicolore che si instaura tra le tinte del piano e quelle dei suoi elementi di sostegno, si aggiunge il
gioco delle screziature caratteristiche al materiale.
La combinazione naturale dei colori interni, variabili dai toni caldi del bianco e del giallo, a quelli freddi del grigio, del
verde e del bordeaux, assicura un prodotto ogni volta diverso ed unico.
Attorno a Yule, trova la sua collocazione ideale la nuova seduta H. chair di Christophe Pillet, confortevole ed
avvolgente.
H. chair è costituita da una struttura tubolare leggera in metallo cromato, a cui è appoggiata un’anima sintetica, rivestita
in pelle imbottita.
Se nella parte anteriore la struttura metallica sostiene un semi-bracciolo, pensato per contenere il corpo e aiutare la
persona a rialzarsi, nella parte posteriore rimane in vista, configurando un segno originale, simile ad una cintura.
La funzionalità e la comodità insite nel disegno continuo della scocca, un morbido guscio che si curva dolcemente
ricalcando fedelmente il profilo umano, adattano lo stesso progetto ad usi differenti, dalla seduta da pranzo alla
poltroncina per il living.
Synapsis, il tavolo ultra-leggero di Jean Marie Massaud, viene proposto con un nuovo piano in legno che ne accentua il
disegno organico. Una ragnatela di tubi metallici saldati uno all’altro sostiene con delicatezza un piano in essenza, nei
toni caldi del mongoi, in quelli bruni del rovere- carbone o nell’elegante finitura laccata bianca gesso lucido, concepita
appositamente per la Ghost House.
Gioca sui contrasti di colore e materia tra struttura interna e rivestimento esterno, la madia Boxes per il soggiorno: un
parallelepipedo leggero e funzionale in legno laccato, interamente racchiuso da un involucro in vetro retroverniciato,
proposto in diversi colori. Come una scatola magica, Boxes si apre grazie a 2 ante frontali complanari, scorrevoli dall’alto
per non compromettere la continuità frontale dell’elemento.
Si sviluppa invece in verticale Sidewall, la nuova libreria costituita da moduli sovrapposti di diversa altezza: un segno
deciso, da appendere alla parete o appoggiare a terra, al centro della stanza.
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Nella versione a muro, Sidewall presenta frontalmente una superficie continua dal forte impatto estetico, ospitando nei
suoi profili laterali una pratica e funzionale scaffalatura. La particolarità dell’elemento sta nella possibilità di averlo in
legno laccato bianco, o in una composizione che alterna l’esterno nero in essenza ebano, all’interno colorato nelle tinte
primarie del rosso, del blu e del giallo.
Nella versione a terra, invece, questo elemento contenitore è proposto interamente in vetro bianco colorato in pasta, su
base girevole: una presenza totemica capace nella sua semplicità di personalizzare un ambiente, arricchendolo di nuovi
dinamismi.
L’elementarità del segno esalta la ricchezza e il pregio del supporto nella panca Groove in legno massiccio. La seduta è
risolta attraverso una sola tavola orizzontale, rialzata su due basi di sostegno inclinate inserite ad incastro. Un progetto
ridotto ai minimi termini, dall’estetica tipicamente zen. La particolarità del prodotto è tutta racchiusa nel materiale
impiegato, il legno Hemlock, un’essenza nord-americana caratterizzata da venature incredibilmente chiare, comprese
nello spettro cromatico tra il bianco ed il giallo.
Si rifà invece allo stile dei grandi maestri del design italiano degli anni Cinquanta e Sessanta, essenziale e privo di
decorazioni il nuovo letto Lakki (lakki) di Piero Lissoni, che porta nella camera da letto Porro una atmosfera di
rigorosa semplicità. La struttura in frassino tinto di nero, esile e allungata, si compone di 4 gambe lignee collegate
lateralmente da una fascia sottilissima, che sospende nel vuoto la rete del materasso assicurando a Lakki (lakki) il
comfort tipico dei letti alti d’oltreoceano. Una testata imbottita in pelle attenua l’austerità della struttura, donando al
prodotto morbidezza tattile e visiva.
Sempre a proposito di letti, Lipla, la proposta flessuosa di Jean Marie Massaud, viene presentata in una nuova versione
interamente bianca che unisce senza soluzione di continuità la struttura in pelle e il retroletto in legno laccato lucido,
mentre Modulor, il progetto componibile di Piero Lissoni, abbina struttura centrale, testata e pedane laterali in legno
laccato opaco con candidi cuscini in pelle.
Si tingono di bianco anche la libreria Load It di Wolfgang Tolk, la seduta Truffle di Jean Marie Massaud, la chaise
longue Nouvelle Vague di Christophe Pillet e la lampada in cristallo P-light, affinché anche la luce contribuisca alla
creazione di un’atmosfera il più possibile onirica e suggestiva.
Evidenziano infine nell’omogeneità del colore la loro capacità di definire gli spazi, grazie alla loro complessa articolazione
formale, i sistemi Porro per la zona giorno, la zona notte e l’ufficio, aggiornati di anno in anno per assicurare il livello
altissimo di qualità e tecnologia che li rende unici e sempre all’avanguardia nel loro campo.
Prima di tutto System NXT, la libreria modulabile caratterizzata dalle tipiche scaffalature a giorno che ne fanno un pezzo
d’arredo indispensabile per la casa e per l’ambiente di lavoro. Presentata in un’elegante finitura bianco gesso, viene da
quest’anno proposta con un nuovo disegno verticale a piani sfalsati, che ne rinnova l’immagine puntando su
un’accattivante e dinamica asimmetria.
La possibilità di disposizione libera dei piani accentua ancora di più la forte componente architettonica di questo sistema
eclettico, intelligente e flessibile, che entra nella casa assecondando pienamente la personalità di chi la abita, le sue
inclinazioni, e il suo stile di vita, permettendo una conformazione finale “su misura”.
Accanto a System, ingrediente indispensabile negli ambienti living Porro è Modern, il sistema in continua evoluzione con
cui divertirsi a suddividere in modo razionale gli spazi, grazie alla ripetizione sulle pareti, a terra o in centro stanza, di
volumi regolari generati da un quadrato.
Se nel 2006 suo elemento distintivo era il colore, l’arancio marte e il verde spring dei pensili, piuttosto che il color fango
per i vani chiusi a terra, nella Ghost House Modern torna ad essere proposto nella versione bianca, che pone in risalto le
nuove tipologie compositive ideate per il 2007.
In primo piano, le nuove soluzioni concepite ad hoc per le aree living contemporanee, sempre più caratterizzate della
presenza di numerosi apparecchi tecnologici.
Una base con 2 vani, caratterizzati da un nuovo movimento di apertura roto-traslatorio, è pensata per contenere
discretamente video-registratori, lettori dvd, decoder. Viene presentata abbinata ad un nuovo contenitore pensile,
studiato per ospitare al suo interno tv al plasma così come cd, dvd o libri, alloggiati in appositi ripiani. Una grande anta
scorrevole consente di proteggere lo schermo nei momenti in cui non viene utilizzato.
Anche Storage, il sistema Porro di armadi, armadi a giorno e cabine, viene rivisto soprattutto nei dettagli, con continui
miglioramenti tanto sul versante tecnico quanto sul versante estetico.
Se nell’armadio chiuso permane come nota distintiva l’abbinamento bicolore tra interno in calda essenza mongoi ed
esterno essenziale in laccatura bianca, sono disponibili da quest’anno le nuove ante complanari elettriche, che rendono
ancora più agevole e immediato il movimento di apertura. Le nuove ante in cristallo trasparente, con un sottile profilo in
ferro, costituiscono invece una pratica protezione consentendo allo stesso tempo la perfetta visione dell’interno ricercata
da chi privilegia le tipologie della cabina armadio e dell’armadio aperto.
Storage si arricchisce inoltre di nuove configurazioni grazie all’abbinamento con le partizioni Porro, utilizzate per creare
uno schermo protettivo bianco che nasconde la parte più segreta e privata della casa, quella riservata al guardaroba,
conferendole agli ambienti di vita nuova dinamicità e un articolazione su molteplici livelli.
Infine, HT work, il sistema protagonista della collezione Homework ideata per portare negli ambienti lavorativi il calore,
l’impatto estetico e il comfort tipici delle proposte Porro per la casa, viene presentato in una versione che abbina struttura
in alluminio anodizzato nero, fianchi in cristallo e fondali laccati bianchi, che smaterializzano la composizione
evidenziandone la gabbia strutturale.
L’effetto complessivo è quello di una costruzione di ghiaccio, giocata nei toni del bianco e delle trasparenze: una casa
inavvicinabile e aristocratica, dove gli stessi elementi di arredo superano la loro connotazione di semplici oggetti
trasformandosi in piccole architetture, all’insegna del candore e del dinamismo.
Ghost house è il pretesto per dare vita ad un intervento di impatto emotivo e di ampio respiro, che dà piena espressione
alla sensibilità spaziale di Porro e dimostra la sua capacità di lavorare con coerenza sui molteplici livelli del progetto
d’interni: dalla scala architettonica, alla scala dell’oggetto.
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Material House – concept di Piero Lissoni, con Elisa Ossino e con la collaborazione di Maria Porro
Nella Material House dello showroom di via Durini 15 a Milano, invece, Porro scende alla scala del dettaglio e indaga,
quasi al microscopio, le proprietà della materia.
Se negli anni scorsi l’azienda è stata impegnata in una ricerca compositiva volta ad estendere il proprio raggio d’azione
verso nuove tematiche e nuove tipologie, non ha trascurato d’altra parte una riflessione profonda sul materiale.
Mantenendo salde le caratteristiche formali e funzionali, tutte le linee Porro si diversificano per l’accurata scelta delle
finiture, per l’accostamento dei materiali e dei colori studiato perché ogni prodotto rifletta l’identità di chi lo sceglie, con
infinite combinazioni e personalizzazioni possibili.
Materiali semplici e naturali - il legno proposto nelle sue essenze più pregiate o in brillanti laccature, piuttosto che il
cristallo, il vetro, il marmo, la pelle - vengono sapientemente combinati con materiali ad alto contenuto tecnologico l’alluminio, il ferro, il pral ® - per raggiungere in ogni prodotto l’alto grado di estetica e funzionalità che rende
immediatamente riconoscibile un progetto Porro.
Una lavoro di grande sensibilità e cura, che spesso tende a non essere letto dall’occhio dell’osservatore, maggiormente
attratto dalla pulizia formale dei complementi d’arredo e dalle geometrie complesse ed articolate dei sistemi Porro.
Attraverso un divertissement di Piero Lissoni, oggi Porro si propone di mettere in luce questo lato nascosto della propria
ricerca, dedicandogli interamente lo spazio del proprio showroom milanese. Un’indagine accurata e allo stesso momento
poetica condotta dal progettista con Elisa Ossino, e con la collaborazione di Maria Porro, tradisce l’attenzione rivolta
dall’azienda a tutte le forme espressive contemporanee, dall’arte, alla moda, alla grafica, fino alla letteratura, volta a
catturare un universo di riferimenti e segni il più possibile ricco ed eterogeneo, da rielaborare in chiave personale.
Parte proprio da uno spunto letterario l’operazione di ricerca e reinterpretazione delle superfici per la “Material House”.
Si tratta del dialogo finale tra il Gran Kan e Marco Polo tratto da “Le città invisibili” di Italo Calvino, quando Marco Polo,
semplicemente osservando un pezzetto di legno liscio, è in grado di ripercorrerne la complessa esistenza.
La “Material House” è il punto di vista di Marco Polo che esplora il materiale, ne scopre le stratificazioni, ne legge la
storia attraverso il colore e le imperfezioni.
L’allestimento di via Durini sviluppa questa suggestione letteraria in una ricerca di materiali alternativi e fortemente
espressivi. Mobili di produzione industriale diventano veri e propri pezzi unici. Le finiture sono eseguite a mano o con
nuove tecnologie.
È una sensibilità che si ispira alle ricerche dell’arte informale di Burri, all’uso dei materiali da parte di artisti come Jannis
Kounellis e si lascia suggestionare dai feltri e dalle lavagne di Beuys. È una casa materica fatta di contaminazioni che
dimostrano come una forma pura possa essere reinterpretata attraverso un uso originale dei materiali.
Per la prima volta, Piero Lissoni e Porro si confrontano con elementi esterni al loro rigoroso bagaglio progettuale: da
nuovi materiali come il ferro grezzo, la carta da parati, ed il velluto, a nuovi effetti cromatici, ottenuti attraverso vernici in
poliestere stese a pennellate e lasciate asciugare naturalmente, fino a nuove tecniche e lavorazioni, che deformano,
distorcono, martellano, graffiano i supporti arricchendoli di inusuali sensazioni tattili e visive.
In un atto liberatorio e creativo, attraverso un gioco di successive sovrapposizioni, trattamenti superficiali, rifiniture, mobili
prodotti industrialmente in serie, privi di imperfezioni sono trasformati nel loro intimo e arricchiti di tutti quegli errori e
quelle particolarità occasionali che rendono unico e riconoscibile il prodotto fatto a mano.
Material house nasce da una ritrovata manualità: è una “manomissione” in termini umani nei confronti dell’industria e
della produzione seriale, per tornare, dalla precisione millimetrica della macchina, alla bellezza e alla poeticità
dell’imperfezione manuale.
Il risultato è una miscellanea nello stile della decorazione a cavallo tra il mobile deco e quello razionalista, che stempera
il rigore e il controllo tipici di Porro e del progettista, esaltando una nuova forma di creatività artigianale, che scaturisce
da un seconda lavorazione del prodotto industriale.
Ed è così che la struttura modulare di Modern si trasforma in un gioco di forme e colori; il tavolo Synapsis diventa un
segno grafico attraverso l’uso del rosso e del bianco; la libreria Endless si ricopre di carta da parati; la cassettiera Unite
D è sottoposta a “lavori in corso”.
E poi ancora: la seduta Truffle si tinge rosa cipria come un elegante piumino; il letto Lipla cambia d’abito e sceglie un
tessuto originale; la chaise longue Nouvelle Vague porta le tracce di fotogrammi cinematografici; una composizione Load
It è screpolata e invecchiata sui toni azzurro cenere.
Piero Lissoni, per una volta, abbandona le sue vesti di architetto e si trasforma in un sarto, che confeziona uno ad uno e
con pazienza i suoi mobili, scegliendo liberamente tra un ricchissimo spettro di possibilità di personalizzazione.
Non un esperimento fine a sé stesso, ma un’attività di ricerca alla scoperta di nuovi spunti creativi. Esito dell’operazione,
una singolare serie di prodotti a tiratura limitata: pezzi numerati e, per qualche piccola ragione, diversi da qualsiasi altro
presente sul mercato. Da possedere e collezionare.
Per ulteriori informazioni contattare:
Ufficio stampa R+W T. +39 02/33104675 [email protected]
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SCHEDE TECNICHE
I LETTI:
LAKKI (LAKKI) di Piero Lissoni
Si rifà allo stile dei grandi maestri del design italiano degli anni Cinquanta e Sessanta, essenziale e privo di decorazioni,
il nuovo letto Lakki (lakki) di Piero Lissoni, che porta nella camera da letto una atmosfera di rigorosa semplicità.
La struttura, esile e allungata, deriva concettualmente dalla deformazione di una seduta a pioli. Si compone di 4
slanciate gambe lignee collegate lateralmente da una fascia sottilissima, che sospende nel vuoto la rete del letto. Grazie
all’elevazione notevole del piano d’appoggio, nel suo profilo superiore il materasso raggiunge un’altezza notevole,
assicurando a Lakki (lakki) il comfort tipico dei letti alti d’oltreoceano. Una testata imbottita attenua l’austerità delle
forme donando al prodotto morbidezza tattile e visiva.
Dimensioni:
L. 190 x H. 80 x P. 215 cm
I CONTENITORI:
BOXES di Piero Lissoni
Gioca sul netto contrasto di colori e materiali tra struttura interna e rivestimento esterno, la madia Boxes per il
soggiorno: un parallelepipedo leggero e funzionale in legno laccato, interamente racchiuso da un involucro in vetro retroverniciato, proposto in diversi colori.
L’accostamento espressivo bi-colore e bi-materiale trasforma Boxes in una scatola magica dal forte impatto estetico, che
si apre grazie a 2 ante frontali complanari, scorrevoli dall’alto per non compromettere la continuità frontale dell’elemento.
Dimensioni:
L. 240 x H. 55 x P. 55 cm
LE LIBRERIE:
SIDEWALL di Piero Lissoni
Sidewall è la nuova libreria Porro a sviluppo verticale.
Costituita da moduli sovrapposti di diversa altezza, Sidewall è un segno deciso, da appendere alla parete o appoggiare a
terra, al centro della stanza.
Nella versione a muro, presenta frontalmente una superficie continua dal forte impatto estetico, ospitando nei suoi profili
laterali una pratica e funzionale scaffalatura.
Nella versione a terra, invece, è proposta su base girevole: una presenza totemica capace nella sua semplicità di
personalizzare un ambiente, arricchendolo di nuovi dinamismi.
Questo elemento contenitore è disponibile in legno laccato bianco, in vetro bianco colorato in pasta o in una
composizione che alterna l’esterno nero in essenza ebano, all’interno colorato nelle tinte primarie del rosso, del blu e del
giallo.
Dimensioni:
L. 30 x H. 185 x P. 22 cm
I COMPLEMENTI:
GROOVE di Piero Lissoni
Semplicità, equilibrio e simmetria, principi basilari dell’arredo giapponese, si ritrovano nella panca Groove in legno
massiccio, dall’estetica tipicamente zen.
La seduta viene risolta attraverso una sola tavola orizzontale, rialzata su due basi di sostegno inclinate inserite ad
incastro. Una composizione ridotta ai minimi termini, dove ogni elemento presente esercita una chiara funzione
strutturale.
L’elementarità del segno esalta la ricchezza del supporto. La particolarità del prodotto é infatti tutta racchiusa nel
materiale impiegato, il legno Hemlock, una pregiata essenza nord americana caratterizzata venature extra-chiare,
comprese nello spettro cromatico tra il bianco ed il giallo.
Dimensioni:
L. 240 x H. 45 x P. 45 cm
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LE SEDUTE:
H. CHAIR di Christophe Pillet
H. chair è la nuova seduta confortevole ed avvolgente di Christophe Pillet, costituita da una struttura tubolare leggera in
metallo cromato, a cui è appoggiata un’anima sintetica, rivestita in pelle imbottita.
Se nella parte anteriore la struttura metallica sostiene un semi-bracciolo, pensato per contenere il corpo e aiutare la
persona a rialzarsi, nella parte posteriore rimane in vista, configurando un segno originale, simile ad una cintura.
La funzionalità e la comodità insite nel disegno continuo della scocca, un morbido guscio che si curva dolcemente
ricalcando fedelmente il profilo umano, adattano lo stesso progetto ad usi differenti, dalla seduta da pranzo alla
poltroncina per il living.
Dimensioni:
L. 54 x H. 81 x P. 55 cm
I TAVOLI:
YULE di Piero Lissoni
E’ concepito per le aree living o per le sale riunioni più eleganti, il tavolo Yule di Piero Lissoni.
Un progetto che riprende uno dei materiali più pregiati della cultura materica italiana, il marmo, caratterizzato da un’
inconfondibile consistenza materica e dall’esuberanza cromatica, e lo re-interpreta in chiave contemporanea attraverso il
design pulito e lineare tipico di Porro.
Un piano in marmo rosa iper-sottile, viene tagliato nei suoi angoli con un profilo ad elle, per appoggiarsi incastrandosi
perfettamente su 4 importanti gambe di appoggio, proposte in una tenue colorazione bianca.
Al vivace contrasto bicolore che si instaura tra le tinte del piano e quelle dei suoi elementi di sostegno, si aggiunge il
gioco delle screziature caratteristiche al materiale.
La combinazione naturale dei colori interni, variabili dai toni caldi del bianco e del giallo, a quelli freddi del grigio, del
verde e del bordeaux, assicura un prodotto ogni volta diverso ed unico.
Il tavolo è disponibile in 3 dimensioni.
Dimensioni:
L. 160 x H. 73 x P. 160 cm
L. 260 x H. 73 x P. 100 cm
L. 200 x H. 73 x P. 100 cm
LE PARTIZIONI:
PIVOT di Decoma Design
Puntano sui caratteri di flessibilità d’uso e di trasformabilità tipici degli interni contemporanei le partizioni Pivot, ideate
dal team di progettisti Decoma Design per arricchire di nuove sfumature il rapporto tra i diversi ambienti che
compongono una casa così come un luogo di lavoro.
Pivot creano ampie quinte mobili che, ruotando attorno ad un cardine, fungono ora da porta, ora da parete divisoria, ora
da elemento di chiusura di una libreria piuttosto che di una cabina armadio.
Elementi di arredo dalla molteplici funzionalità, assumono ruoli variabili per assecondare le mutevoli esigenze delle
persone che abitano gli spazi: chiudere, schermare, dividere, ma anche collegare le stanze in un nuovo e più dinamico
rapporto.
Un meccanismo interamente racchiuso nell’anima di ciascun pannello, una tecnologia unica e brevettata, permette un
movimento di rotazione completa leggero e silenzioso, con possibilità di arresto ogni 90°, e una modalità di ancoraggio
poco invasiva, che non compromette pavimentazioni e soffitti.
La struttura portante di Pivot – un pannello in tamburato di 6 cm di spessore - consente inoltre un’assoluta
personalizzazione delle partizioni tanto in altezza quanto in larghezza, per la loro più totale adattabilità ad ogni soluzione
architettonica.
I SISTEMI:
STORAGE di Piero Lissoni + Centro Ricerche Porro
Programma completo, progettato all’insegna della razionalità e della funzionalità, Storage è un sistema modulare in
grado di contenere e di mostrare gli oggetti riposti, trasformandosi con naturalezza da armadio a cabina.
Capace di annullare la sua presenza in ambienti dalle dimensioni contenute, è al contempo ideale per definire spazi
ampi, creando inedite scenografie dell’abitare.
Le discrete ed eleganti ante, a battente, pieghevoli, complanari, scorrevoli, celano organizzati interni in Mongoi,
suggestiva finitura dall’impatto emozionale, a contrasto con la contemporanea imperturbabilità delle bianche superfici
esterne. Le ricche attrezzature in Mongoi animano la cabina aperta, dall’essenziale struttura aerea, sostenuta da
luminosi profili in alluminio di rigore geometrico. Storage supera ogni barriera dimensionale, rispondendo con il suo
concept di nuova concezione ad ogni esigenza organizzativa e stilistica.
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Nel 2007 Storage si arricchisce di 3 nuove possibilità di chiusura.
Dalle nuove ante complanari elettriche, che rendono ancora più agevole e immediato il movimento di apertura, alle
nuove ante in cristallo trasparente racchiuse in un sottile profilo in ferro, che costituiscono una pratica protezione
consentendo allo stesso tempo la perfetta visione dell’interno ricercata da chi privilegia le tipologie della cabina armadio
e dell’armadio aperto. Fino al nuovo abbinamento con le partizioni Porro, utilizzate per creare uno schermo protettivo che
nasconde la parte più segreta e privata della casa, quella riservata al guardaroba, conferendo agli ambienti di vita nuova
dinamicità e un articolazione su molteplici livelli.
MODERN di Piero Lissoni + Centro Ricerche Porro
Modern nasce da una forma geometrica pura: il quadrato.
E da un’idea semplice: il suo movimento nello spazio. Un modulo che si ripete, sviluppando oggetti diversi per materiali,
colori e destinazioni funzionali. Oggetti diversi – contenitori, piani di appoggio, mensole – ma armonici per proporzioni e
coerenza formale.
Nasce un programma aperto, articolato e flessibile pensato per disegnare spazi attraverso segni nitidi ed eleganti, definiti
dal rigore delle linee, dal pregio delle finiture, dalla qualità progettuale. Un sistema che consente la massima libertà nel
creare la combinazione ideale di elementi. Una presenza che sa adeguarsi a ogni tipo di ambiente.
Nel 2007 Modern si completa di nuove soluzioni concepite ad hoc per le aree living contemporanee, sempre più
caratterizzate della presenza di numerosi apparecchi tecnologici.
Una base con 2 vani, caratterizzati da un nuovo movimento di apertura roto-traslatorio, è pensata per contenere in modo
discreto e funzionale video-registratori, lettori dvd, decoder. Viene presentata abbinata ad un nuovo contenitore pensile,
studiato per ospitare al suo interno tv al plasma così come cd, dvd o libri, alloggiati in appositi ripiani. Una grande anta
scorrevole consente di proteggere lo schermo nei momenti in cui non viene utilizzato.
Per ulteriori informazioni contattare:
Ufficio stampa R+W T. +39 02/33104675 [email protected]
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