Occhiali da vista: chi li ha inventati davvero?

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Occhiali da vista: chi li ha inventati davvero?
Occhiali da vista: chi li ha inventati davvero?
11 July 2016
Storia e leggenda degli occhiali da vista: uno strumento
straordinario, il cui “padre” resta ancora avvolto nel mistero.
Andy Warhol e gli occhiali standardizzanti
“Penso sempre a cosa significhi indossare gli occhiali da vista”, disse una volta Andy Warhol.
“Penso a tutte le persone che esistevano prima che gli occhiali fossero inventati. Deve
essere stato strano perché ognuno vedeva in modo diverso, a seconda di come vedevano i
propri occhi. Ora, gli occhiali standardizzano la visione di tutti a dieci decimi. Questo è un
esempio di come tutti quanti diventiamo simili. Ognuno potrebbe vedere a diversi livelli, se non
fosse per gli occhiali.”
Gli occhiali: il valore di un’invenzione straordinaria
Forse l’artista della pop-art non intendeva proprio elogiare gli occhiali. L’uso che fa del
termine “standardizzare” è chiaramente negativo, come se questo strumento ottico avesse la
responsabilità di aver tolto unicità al singolo essere umano e alla sua “visione” del mondo.
Eppure, in poche righe, Warhol affermava un fatto fondamentale: a un certo punto della storia,
gli occhiali da vista, consentendo di correggere un difetto del corpo, hanno dato agli uomini la
possibilità di vedere tutti le stesse cose allo stesso modo, quindi di capirsi davvero, quando
parlavano gli uni con gli altri. Una novità non da poco! In altre parole, era nato uno strumento
che, cambiando la vita di alcuni, rivoluzionava la storia dell’intera umanità.
La ricerca di una paternità nella storia degli occhiali da vista
Sarebbe bello poter attribuire a qualcuno l’invenzione di un oggetto così importante. Gli storici e
gli studiosi provano da secoli a dare un volto e un nome al padre degli occhiali da vista, ma
senza successo. Di certo la necessità di risolvere il problema della vista stimolò le riflessioni e i
tentativi degli antichi studiosi, ma le leggende che provarono ad attribuire l’invenzione degli
occhiali ai cinesi o agli indiani si sono rivelate del tutto infondate.
Le origini accertate degli occhiali da vista
Gli unici elementi certi provengono da alcuni capitolari veneziani della fine del Duecento in cui si
parla di occhiali (“roidi da ogli”) come di oggetti fabbricati dagli artigiani vetrai di Murano e si
prevedono pene per chi li fabbrica in vetro: questo significa che l’arte di costruirli già a quella
data non era recente, poiché solo un’arte consolidata può giustificare
una contraffazione remunerativa.
Gli occhiali: un’invenzione sempre più diffusa
È dunque opinione comune che l’inconsapevole esecutore materiale di questa piccola, grande
scoperta fu un anonimo maestro vetraio veneziano del 1200. Probabilmente, non avendo capito
l’importanza di quello che casualmente aveva costruito, non rese pubblico il suo operato. E il
suo nome scivolò per sempre nell’oblio. La scoperta degli occhiali invece divenne sempre più
nota, apprezzata e diffusa. Certo, all’inizio le lenti da vista venivano utilizzate unicamente per
correggere la presbiopia, prevalentemente da amanuensi e da contabili, tanto che il loro utilizzo
era sinonimo di persona colta. Nel XV secolo però comparvero le prime lenti concave per
la miopia, mentre nel 1611 Johannes Kepler, enunciando le leggi della rifrazione e riflessione
della luce e ipotizzando la differenza tra visione centrale e periferica, fornì un importante
contributo alla spiegazione dei difetti visivi e alla loro correzione mediante l’uso di lenti, tanto
che fu considerato il fondatore dell’ottica moderna.
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