Accademia dell`hardware e del software libero “Adriano

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Accademia dell`hardware e del software libero “Adriano
Ivrea, Gennaio 2012
Accademia dell’hardware e del
software libero “Adriano Olivetti”
Associazione ONLUS
Cos’è l’Accademia
L’Accademia dell’hardware e del Software libero nasce in Ivrea con l’obiettivo di
promuovere la diffusione del mondo open source1.
L’Accademia organizza iniziative formative che iniziano con un ciclo di seminari
universitari (indicativamente a cadenza mensile) destinati a tutti coloro che intendono
entrare nell’universo dell’open per necessità professionali, economiche, scolastiche o …
semplice curiosità.
Il taglio didattico degli incontri, seppur basato su precisi razionali tecnologici, è studiato
per un’utenza senza particolari prerequisiti: ovvero per tutti.
Il software libero è patrimonio di tutti e chiunque può usufruirne.
Inoltre, a cadenza quindicinale, l’Accademia promuove momenti di formazione “sul
campo”: laboratori e corsi pratici per chi desidera sottoporre problemi, chiedere consigli,
ricercare software o, semplicemente, muovere i primi passi nel mondo Linux e del
software libero con esperti del settore.
In parallelo l’Accademia propone percorsi pratici introduttivi all’uso dei programmi
dedicati ai più giovani finalizzati a presentare “l’alternativa” al software proprietario2: un
passaggio essenziale per conquistare la “libertà di scegliere”
1
In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software i cui autori (più
precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte
di altri programmatori indipendenti. Questo è realizzato mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso.
La collaborazione di più parti (in genere libera e spontanea) permette al prodotto finale di raggiungere una complessità
maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro. L'open source ha tratto grande beneficio da Internet,
perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
Il software proprietario (es. Microsoft) richiede l’acquisto di una licenza d’uso del programma senza cedere
però né la proprietà del bene né il codice necessario per adattarlo, modificarlo, migliorarlo. I grandi interessi
2
Il calendario e i programmi delle numerose attività già pianificate e altre in programma
verranno regolarmente segnalati nel sito dell’Accademia a http://accademialiberaivrea.eu .
Il materiale didattico dei seminari, le registrazioni video degli eventi e i corsi FAD
(formazione a distanza) promossi dall’Associazione saranno disponibili sul medesimo
spazio web.
Perché a Ivrea
Almeno due i motivi fondamentali:
il primo è legato alla tradizione canavesana che negli anni settanta-ottanta ha tracciato per
il mondo intero le soluzioni dell’hardware dei primi personal computer3 e, non di meno, i
software che hanno fatto scuola in ogni continente. Una tradizione che ha lasciato un
terreno fertile al quale mezzo mondo ancora guarda con ammirazione.
Il secondo, ben più complesso, muove dalla convinzione che il pensiero olivettiano sia in
linea perfetta con i concetti base del software libero (open source) della condivisione della
conoscenza come unica via per ipotizzare uno sviluppo sostenibile, legato al principio di
“restituzione” che consente la sostenibilità del territorio e l’omeostasi dell’uomo.
L’intuito creativo, il pensiero che torna liberamente ad altri uomini e, talvolta, incontra
altri pensieri creando sinergia, integrando altre conoscenze … crescendo e restituendo al
mondo qualcosa di grande, completo e utile.
Il presupposto per innescare un circolo virtuoso di grande efficacia.
La sostenibilità, la cura per l’ambiente, l’armonia, la qualità, il senso estetico, l’omeostasi
totale dell’uomo della Polis e del “buon-vivere”… insomma un filo invisibile che collega
con straordinaria continuità un germe nato negli anni quaranta in Canavese (che, anche se
pochi lo ricordano, ha contaminato il mondo intero) al mondo dell’open source.
Temi complessi, importanti e profondi, oggi più che mai, che saranno oggetto di seminari
di approfondimento all’Accademia.
Con i più giovani saranno inoltre affrontati temi importanti come la libertà e la proprietà
intellettuale nel mondo digitale, il valore del dono, l’etica della conoscenza, ecc: grandi
concetti indispensabili per comprendere i nuovi sviluppi del diritto d’autore, i principi del
Creative commons e … non certo ultimo, il significato del pensiero olivettiano. E così si
torna al filo invisibile.
Perché hardware e software libero
Si tratta di una corrente di pensiero orientata a valorizzare qualsiasi intuizione
dell’intelletto e dell’intelligenza dell’uomo diffondendole secondo precise e condivise
economici hanno finito per rendere “insostituibile” nell’immaginario collettivo alcuni software proprietari.
Nulla di più errato.
3 Molti storici sono concordi nell’attribuire la paternità dei primi sistemi di elaborazione proprio all’Ing.
Perotto e alle aziende Olivetti.
regole di condivisione (GPL4 di Stallman5 e Creative Commons) favorendo così progetti
che si fondano su precedenti intuizioni.
Il prodotto non potrà che essere qualitativamente superiore al prodotto “proprietario” in
quanto si basa su una “rete di cervelli” immensa, potenzialmente tendente all’infinito, a
cui nessun reparto ricerca aziendale potrà mai competere.
Ciò che io ho intuito, pensato, elaborato, è anche tuo e il tuo contributo alla mia idea “in nuce”
è ciò che permette l’evoluzione del mio pensiero e quindi della conoscenza.
Questa è la base della “Condivisione della conoscenza”, percorso essenziale per garantire
lo sviluppo sostenibile nel prossimo futuro nonché fondamento della sostenibilità.
Sostenibilità in quanto è la sola alternativa (gratuita) ad un mondo “proprietario”,
sostenibilità in quando “libero” da un sistema a cui siamo sempre più legati in modo,
apparentemente, senza alternativa. Liberi inoltre da un mondo che, sempre più, utilizza le
nostre attività in rete per controllare e monitorare il nostro agire .
L’hardware e il software libero ci permettono di comunicare, elaborare, fruire, giocare,
studiare, produrre nel rispetto della sostenibilità e della libertà personale.
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Licenza GPL, (la licenza con cui viene rilasciato il software Linux).
Libertà 0 - Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
Libertà 1 - Libertà di studiare il programma e modificarlo.
Libertà 2 - Libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo.
Libertà 3 - Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che
tutta la comunità ne tragga beneficio.
È uno dei principali esponenti del movimento del software libero. Nel settembre del 1983 diede avvio al
progetto GNU con l'intento di creare un sistema operativo simile a Unix ma libero: da ciò prese vita il
movimento del software libero. Nell'ottobre del 1985 fondò la Free Software Foundation (FSF). Fu il pioniere
del concetto di copyleft ed è il principale autore di molte licenze copyleft compresa la GNU General Public
License (GPL), la licenza per software libero più diffusa. Dalla metà degli anni novanta spende molto del suo
tempo sostenendo il software libero e promuovendo campagne contro i software proprietari e ciò che a lui
sembra una eccessiva estensione delle leggi su copyright. Stallman ha anche sviluppato molti software
ampiamente usati: Emacs, la GNU Compiler Collection e lo GNU Debugger. (Wikipedia)
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