L`attraversamento alleato del Metauro e l`attacco alla Linea Gotica
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L`attraversamento alleato del Metauro e l`attacco alla Linea Gotica
L’attraversamento alleato del Metauro e l’attacco alla Linea Gotica. Mentre le rovine del centro sono ancora fumanti e la paura è ormai il sentimento comune, la guerra d’artiglieria contrapposta devasta le nostre placide colline e i relativi centri, luoghi tanto ameni in tempi di pace. Il fronte alleato è attestato subito al di là del Metauro e di qua ci si trova in una bolgia infernale. Tremendi boati, incendi, bombe a non finire e mitragliamenti sulle residue difese tedesche che comunque non si danno per vinte. La notte tra sabato 26 e domenica 27 agosto è l’Apocalisse. Per sopravvivere si resta acquattati nei rifugi come in attesa della sentenza di morte. Poi, nel mattino di pieno sole, a incalzare le ultime pattuglie tedesche che, stanche, sporche e avvilite, stanno ripiegando sulla Gotica, ecco che, attraversato a guado il Metauro, da sud avanzano le prime avanguardie dell’Ottava Armata. Sono le truppe polacche. Da Porta Maggiore entrano in città fra una folla uscita da ogni dove, come per miracolo o in un sogno, curiosa e festante. Stavolta la guerra è davvero finita, perlomeno a Fano anche se adesso, a fronte di tanta distruzione, il compito di ricostruire non sarà né facile né breve. Ma la vita, pur tra mille difficoltà, può ricominciare. Si resta meravigliati nell’assistere allo spettacolo della logistica militare alleata. Soldati, equipaggiamenti, mezzi corazzati, armamenti, veicoli di ogni tipo, vettovagliamento a non finire: e si voleva davvero vincere con questi? Naturalmente i nuovi padroni requisiscono immobili per le loro esigenze come i vecchi, ma il clima di convivialità è affatto diverso e comunque la pazienza diventa d’obbligo. Viene subito messa in piedi un’Amministrazione militare con un Governatore e un Town Mayor, mentre il Comitato di Liberazione già, il 29, ha 22 23 • Nelle pagine precedenti, il guado del fiume Metauro verso nord da parte delle avanguardie polacche dell’Ottava Armata. Sopra, in alto, la mappa della Linea Gotica con le direttrici di sfondamento nel settore adriatico tra Fano e Pesaro. Sopra, il primo ministro inglese Churchill, con i generali Alexander, Leese e Anders a Montemaggiore per assistere all’ “Operazione Olive”, l’attacco alleato al baluardo tedesco della Linea Gotica. A lato, canneggiamento dell’artiglieria inglese sulle postazioni della Gotica, una delle nuove banconote di 5 Amlire entrate in circolazione con l’amministrazione alleata a Fano e la lapide posta al Pincio, di fianco a Porta Maggiore, per ricordare l’ingresso dei soldati polacchi a Fano, il 27 agosto 1944. eletto come primo Sindaco della città liberata, l’avvocato Enzo Capalozza. Grazie alla collaborazione della forza armata, si provvede allo smaltimento delle macerie e al parziale, provvisorio, ripristino della viabilità principale. Si riorganizza il sistema alimentare con l’istituzione di uno spaccio comunale, mentre qualche attività commerciale trova modo di riprendere seppure in una certa misura. La tutela dell’ordine pubblico è assicurata dalla Polizia Militare (M.P.) piuttosto rapida e efficiente negli interventi che le competono. La circolazione monetaria avviene attraverso mezzi cartacei di nuovo tipo, le cosiddette “Am-Lire”, banconote al portatore i cui valori sono espressi in inglese e in italiano. L’aeroporto, per la sua strategica importanza come punto più vicino alla Gotica e come base per caccia e bombardieri, è rimesso subito in funzione grazie a piste di decollo e atterraggio realizzate con un sistema modulare di grandi lamiere forate in acciaio. Proprio in occasione dell’attacco alla Linea Gotica, ultimo poderoso baluardo della difesa tedesca messo a punto dal Feldmaresciallo Kesselring, il Primo ministro inglese Churchill, con i generali alleati, Alexander, Leese e Anders, il 27 agosto si trovavano sull’altura della vicinissima Montemaggiore a visionare le operazioni in corso tra il Metauro e il Foglia. Dopo furiosi combattimenti, il fronte tedesco sul versante adriatico, viene sfondato il primo settembre, ma si dovrà attendere ancora a lungo perché la battaglia della Gotica, lungo tutta la dorsale appenninica potesse dirsi definitivamente vinta. A Fano l’occupazione alleata dura fino alla resa della Germania. Ma nel frattempo la vita e la speranza, quasi la certezza, dei fanesi in un domani migliore riprendono man mano il loro corso di normalità. Valgano a conferma i matrimoni che hanno unito molte ragazze del posto a militari di vari paesi alleati. E se a sbocciare è l’amore, pur in momenti tanto incerti, vuol dire che il ciclo dell’esistenza guardava ormai ad un futuro libero dalla paura. A maggio del ’45 il generale Alexander, Comandante delle forze armate del Mediterraneo, dispone il passaggio dei territori della provincia di Pesaro 24 25 e Urbino in ogni loro competenza all’esclusiva Amministrazione civile dello Stato. Ad agosto, un anno dopo la Liberazione, anche gli ultimi aerei alleati di stanza all’aeroporto di Fano partono per altre destinazioni.