Marzo 2011.indd - Coldiretti FVG
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MENSILE DELLA FEDERAZIONE REGIONALE COLDIRETTI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N° 46) ART. 1. COMMA 1, CNS UD N.03 2011 Il presidente Ermacora: "Se la Regione non darà risposte alle imprese agricole Coldiretti pronta a scendere in piazza con i trattori" . SOMMARIO REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI UDINE N. 55 DEL 10.04.1951 04 . EDITORIALE PRESIDENTE . SE COSTRETTI ANDREMO IN PIAZZA CON I TRATTORI ISCRITTO AL ROC (Registro degli operatori di comunicazione) AL NUMERO 16747 05 . EDITORIALE DIRETTORE . IL SALUTO DEL DIRETTORE COLTIVATORE FRIULANO N. 03 18 Marzo 2011 06 . NAZIONALE . AGROALIMENTARE: ACCORDO PER LA COMPETITIVITÀ MADE IN ITALY . EDITORE Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia Via Morpurgo, 34 . 33100 Udine T. 0432.595811 . F. 0432.595807 [email protected] 07 . NAZIONALE . IL BIOTECH IN EUROPA FA FLOP (- 3% SEMINE NEL 2010) . DIRETTORE RESPONSABILE Elsa Bigai 09 . NAZIONALE . INFLAZIONE: DALLA BENZINA EFFETTO VALANGA SU 86% SPESA . COORDINATORE DI REDAZIONE Mauro Nalato 10 . REGIONALE . 20 IMPRESE AGRICOLE SU 100 INVESTONO PER RINNOVARE . STAMPA E GRAFICA Grafiche Filacorda Viale Palmanova, 464/28 . 33100 Udine www.grafichefilacorda.it 11 . REGIONALE . TAV: L’ASSESSORE RICCARDI INCONTRA IL MONDO ECONOMICO . INSERZIONI Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia . ABBONAMENTO Costo abbonamento annuo 2,00 euro Il Coltivatore Friulano viene inviato in abbonamento ai soci delle Federazioni provinciali Coldiretti di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste 08 . NAZIONALE . MUCCA PAZZA: COLDIRETTI, EMERGENZE ALIMENTARI COSTATE 5 MILIARDI 12 . VITIVINICOLO . PUBBLICATO IL DECRETO SULLO SCHEDARIO VITICOLO 13 . ECONOMIA . PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA FEDERAZIONE DELLE BCC E LA FACOLTÀ DI AGRARIA 14 . REGIONALE . GELATE E TROMBA D’ARIA IN FVG INTERVIENE IL FONDO DI ROTAZIONE 15 . SINDACALE . SE NON CI SONO RISPOSTE PER L’AGRICOLTURA PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA 16 . ECONOMICO . MISURE DEL PSR PER L’ANNO 2011 PUBBLICATI I BANDI DELLA REGIONE Questo periodico è associato all'Unione Stampa Periodica Italiana 17 . REGIONALE . LA CARTA DEI VALORI, RISPOSTA ALLE SFIDE DEL NOSTRO TEMPO 18 . LAVORO . DAL 4 AL 17 APRILE IL FESTIVAL DELLA “SICUREZZA TRA LA GENTE” 19 . ECONOMICO . FRIULADRIA, IL 73% DELLE AZIENDE AGRICOLE SODDISFATTO DEI SERVIZI 20 . UDINE . LE IMPRESE DI CAMPAGNA AMICA A COSTUMI E SAPORI DAL MONDO 21 . UDINE . PROGETTO DI COLDIRETTI E BUROCRAZIA ALL’ESAME DELLA CONSULTA DI LATISANA 22 . UDINE . ANCHE DUE AZIENDE AGRICOLE NEL CIRCUITO “QUI SI MANGIA FRIULANO” 23 . UDINE . ELENCO TELEFONICO COLDIRETTI 24 . PORDENONE . I COMUNI E LA GESTIONE DEL TERRITORIO 25 . PORDENONE . LE ASSEMBLEE SUL TERRITORIO PER SPIEGARE IL PROGETTO COLDIRETTI 26 . PORDENONE . ORTOGIARDINO E LA FILIERA AGRICOLA ITALIANA 27 . PORDENONE . INAUGURATO A SACILE IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA 28 . GORIZIA . INCONTRO CON LE SEZIONI DI MORARO, MOSSA, SAN LORENZO ISONTINO E CAPRIVA 29 . GORIZIA . LA FORZA DELLA TRASPARENZA PREMIA LA CONCORRENZA LEALE IL COLTIVATORE FRIULANO è scaricabile all'indirizzo www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it 30 . ANNUNCI . COMPRO VENDO PAGINA 4 . NUMERO 3. MARZO 2011 . EDITORIALE SE COSTRETTI ANDREMO IN PIAZZA CON I TRATTORI PER DIFENDERE LE IMPRESE AGRICOLE DEL FVG . L’ho detto più volte, rischiando anche di annoiare qualcuno, ma lo ribadisco. Noi siamo imprenditori che amano lavorare nelle loro aziende, per produrre sempre meglio e per vendere i nostri prodotti. Abbiamo poco tempo e quel poco vorremmo magari trascorrerlo con i nostri familiari. Ma chiarito lo spirito autentico che ci anima, se dovesse servire, non rinunceremo a tornare in piazza, anche con i trattori, per difendere le imprese agricole del Fvg da situazioni che definire intollerabili e inaccettabili è dire poco. Lunedì 14 marzo, dopo aver incontrato più volte l’assessore Claudio Violino e il presidente della Regione Renzo Tondo, ci siamo incontrati, con i colleghi presidenti di Confagricoltura Pistoni e di Cia Benedetti, con i capigruppo e i segretari regionali dei partiti di maggioranza. Abbiamo voluto spiegare anche a loro le nostre ragioni, sia per una questione istituzionale, sia per non lasciare nulla di intentato. Meglio una volta in più che una in meno. Sono state molteplici, infatti, nel corso di questi 3 anni, le occasioni nelle quali, sia da soli come Coldiretti, sia assieme alle altre associazioni di categoria, abbiamo espresso preoccupazione e denunciato ritardi e problemi irrisolti. L’ultima in ordine di tempo l’assemblea con il presidente nazionale di Coldiretti Marini in fiera a Udine alla presenza del presidente Tondo, dell’assessore Violino, del presidente del consiglio regionale Franz, del presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e di molti parlamentari e consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione. Ricordo tutto questo per rispondere ad alcuni esponenti della maggioranza che hanno dimostrato, lunedì scorso, sorpresa nell’ascoltare le nostre rivendicazioni; sottolineando al contrario gli aspetti positivi dell’azione amministrativa della maggioranza. Non vorrei qui ricordare i motivi del dissenso con la Regione (c’è il servizio a pagina 15) e mi limito solo a precisare che non si tratta di una contrapposizione ideologica, ma soltanto di problemi da troppo tempo non risolti che pesano duramente sulle spalle delle imprese agricole in un momento molto delicato della loro vita. Problemi che si accavallano, che diventano sempre più ingarbugliati e che rischiano di esplodere diventando una questione politica. Tutto si sarebbe potuto risolvere da tempo solo se la Regione avesse accettato la nostra disponibilità alla collaborazione, che non è mai venuta meno in questi anni. E se, in particolare la Direzione regionale dell’agricoltura e l’Ersa, avessero avuto con noi e con le altre associazioni di categoria un maggior dialogo e confronto sia sui problemi concreti sia sulla progettualità a più largo respiro. Siamo ancora in tempo per trovare soluzioni, se la Regione accetterà il confronto. Ma, se non ci saranno segnali concreti immediati, impegni altrettanto concreti, non ci resterà altro che scendere in piazza con i trattori. Se un’autocritica debbo fare, se mai, è che non ci siamo fatti sentire con efficacia prima d'ora. Solo se scenderemo in piazza, forse, sarà chiaro a tutti il livello di esasperazione che stanno vivendo le imprese agricole che hanno bisogno di politiche agricole, di strategie, di orizzonti oltre che di risorse. La Regione, che ha competenza primaria in materia, non può stare alla finestra e deve fare la sua parte orientando le poche risorse a disposizione verso progetti che siano il frutto di una concertazione. Dario Ermacora Presidente Coldiretti Friuli Venezia Giulia EDITORIALE . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 5 IL SALUTO DEL DIRETTORE: “LASCIO UNA REGIONE RICCA DI VALORI E DI QUALITÀ” Coomincia una nuova avventura alla Coldiretti nazionale a Roma . Molte volte attraverso le pagine del Coltivatore ho potuto esprimere delle considerazioni e manifestare delle idee piuttosto che illustrare progetti o attività di Coldiretti Fvg ai propri associati. L’impostazione ed i temi trattati erano sempre, e naturalmente, di carattere professionale. Questa volta, nell’accingermi a scrivere queste poche righe, mi accorgo che non potrò non esprimere alcune valutazioni di carattere personale. Tra pochi giorni, infatti, assumerò un nuovo incarico in Coldiretti nella sede Confederale a Roma. Credo di non peccare di presunzione se dico che si tratta di un incarico prestigioso, quello affidatomi (vice capoarea organizzazione e direttore del CAA nazionale Coldiretti) che mi riempie di orgoglio, ma anche mi carica della responsabilità e dell’impegno di non deludere le aspettative che in me vengono riposte. I tempi che viviamo sono complessi e Coldiretti, che ha progetti ambiziosi per i propri Soci e per il nostro Paese, ha bisogno anche di persone che si rendano disponibili, magari sacrificando un po’ della propria vita personale, a portare il bagaglio di esperienze accumulate con il lavoro sul territorio, a livello centrale al fine di esaltare e massimizzare il valore di grandi progetti di carattere nazionale coniugandoli con le sensibilità e le concretezze quotidiane di chi lavora e vive in periferia. Mi sembra ieri quando sono rientrata in Fvg, dopo la lunga e bella esperienza veneta; invece sono passati quattro anni e mezzo. Tante cose sono successe, tante persone ho potuto conoscere ed apprezzare sia nell’ambiente Coldiretti (presidenti, colleghi direttori, collaboratori splendidi, dirigenti, soci) sia nella società e nella comunità economica ed istituzionale del Friuli Venezia Giulia. Evidentemente ho incrociato anche qualche ‘soggetto’ di cui non sentirò proprio la mancanza; di sicuro il bilancio è ampiamente positivo e sento già il dispiacere che si prova quando si lascia qualcosa o qualcuno a cui si tiene e a cui si vuole davvero bene. Sono certa di partire per la seconda volta dal Fvg con un bagaglio accresciuto di conoscenze professionali e di esperienze umane di cui non posso che ringraziare questa terra e la sua gente a cui sono e resterò profondamente legata. La cultura del lavoro, la costanza, la tenacia, la determinazione che a volte viene scambiata per durezza sono caratteri che mi porto nel dna e che certo l’esperienza friulana ha consolidato dato che si respirano nell’aria. Sicuramente mi saranno di prezioso ausilio anche a Roma. Spero di aver dato un contributo utile al cammino che questa grande organizzazione, vecchia di oltre sessanta anni come natali, ma giovane e innovativa per le idee ed i progetti, ha intrapreso di slancio anche in Friuli Venezia Giulia; certamente molto rimane da fare e al collega che arriverà (e a cui auguro un proficuo percorso) non mancherà il lavoro, ma ritengo anche la collaborazione di quanti hanno a cuore il bene delle imprese agricole regionali e della Coldiretti. Grazie di cuore e …mandi! Elsa Bigai Direttore Coldiretti Friuli Venezia Giulia PAGINA 6 . NUMERO 3. MARZO 2011 . NAZIONALE AGROALIMENTARE: ACCORDO PER LA COMPETITIVITÀ MADE IN ITALY Sottoscritto da Coldiretti, CNR e Fondazione per il clima e la sostenibilità (Fcs) . Sviluppare la ricerca per aumentare la competitività del made in Italy a tavola con una produzione di qualità, sicura e ambientalmente compatibile. È l’obiettivo dell’accordo sottoscritto da Luciano Maiani, presidente del Consiglio nazionale per le ricerche (Cnr), dal presidente di Coldiretti Sergio Marini e da Gianpiero Maracchi, presidente della Fondazione per il clima e la sostenibilità (Fcs). Il documento dà il via a una collaborazione per l’individuazione e lo sviluppo di un portafoglio di programmi di ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione su temi di comune interesse. “Per uscire dalla crisi nel territorio ci sono le leve competitive che la ricerca può contribuire a far emergere in un mercato dove si affermano nuovi modelli che si fondano sulla combinazione ottimale tra qualità, sicurezza e sostenibilità economica, sulla percezione della responsabilità sociale e ambientale che si ha in ogni atto di acquisto e sul rapporto tra il cibo e il territorio con il riconoscimento del valore che ha l’identità territoriale delle produzioni” ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini. “Il futuro della nostra agricoltura sarà nell’essere diversi e migliori e non omologati a quei sistemi produttivi che operano con strutture di costi per noi irraggiungibili e in situazioni di dumping sociale e ambientale intollerabili”. “Una produzione agroalimentare sicura, competitiva, rispettosa dell’ambiente e capace di valorizzare il Made in Italy è da sempre un preciso impegno del Consiglio nazionale delle ricerche, che conta un Dipartimento e molti istituti impegnati su questo fronte. Già oggi numerosi progetti – spiega il presidente del CNR, Luciano Maiani - riguardano la tutela delle specie vegetali autoctone, la ricerca di sistemi di produzione più redditizi, la comprensione e il ruolo dei fattori climatici o delle caratteristiche geomorfologiche del territorio. L’accordo quadro stipulato oggi con Coldiretti e Fondazione per il clima e la sostenibilità rafforza quest’impegno nell’ottica di un ammodernamento dell’intero sistema socioeconomico. Un obiettivo che si realizzerà attraverso programmi di ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione su temi di comune interesse. L’innovazione, e dunque gli investimenti in ricerca e conoscenza sono lo strumento più efficace per traghettare il Paese fuori della crisi economica attuale”. “L’Italia, per acquistare competitività e per assicurare il proprio posizionamento nel contesto della compatibilità globale e dei cambiamenti in atto a livello mondiale”, si legge nel documento, “deve darsi una nuova strategia di sviluppo”. Tale transizione esige cambiamenti sostanziali che coinvolgono sia le strutture di ricerca sia il sistema produttivo nazionale, in particolare le imprese agroalimentari, che costituiscono la base per una produzione Made in Italy competitiva, sicura, di qualità e ambientalmente compatibile. “Salute, protezione dell’ambiente, gestione della risorsa idrica e del rischio idro-geologico, sicurezza del territorio sono istanze fortemente sentite dai cittadini che oltre a costituire una vera e propria domanda sociale, rappresentano un’opportunità per le imprese e il sistema socioeconomico nel suo insieme” si legge ancora nell’accordo. Per rispondere a tali esigenze, le imprese agricole e la società nel suo insieme necessitano di essere orientate, sempre di più, verso un’economia a basso impatto e investimenti per la realizzazione di strategie di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico e per il miglioramento della sicurezza dei territori: obiettivi che richiedono un incremento di innovazione tecnologica. Cnr, Coldiretti e Fondazione definiranno un programma pluriennale per una metodologia operativa di interventi da proporre al Governo del Paese, con il coinvolgimento dei diversi attori del sistema produttivo e della ricerca - Pubblica amministrazione, Sistema camerale, Associazioni imprenditoriali, Cnr stesso, Università ed Enti pubblici di ricerca - le cui missioni non sono oggi sempre complementari e coordinate. NAZIONALE . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 7 IL BIOTECH IN EUROPA FA FLOP (- 3% SEMINE NEL 2010) Finanziate solo il 18% delle domande dei giovani imprenditori . Calano del 3% i terreni seminati con organismi geneticamente modificati (Ogm) in Europa nel 2010 a conferma della crescente diffidenza nei confronti di una tecnologia che gli agricoltori europei stanno abbandonando, anche nei Paesi dove è ammessa, poiché nel coltivare prodotti transgenici non c’è neanche convenienza economica. È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che dall’analisi del rapporto annuale 2010 dell’ “International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications” (ISAAA) emerge che la superficie ogm in Europa nel 2010 si è ridotta a 91.643 ettari dei quali 91.193 coltivati a mais bt e 450 con patata “amflora” da seme autorizzata nel corso dell’anno dall’Unione Europea. Su un totale di 27 paesi dell’Unione Europea - sottolinea la Coldiretti - solo in 8 sono stati coltivati prodotti Ogm ed in particolare in cinque paesi è stato seminato solo mais (Spagna dove si trova quasi l’80 per cento del terreno seminato con Ogm in Europa, Romania, Slovacchia, Portogallo e Polonia), in due solo patata (Germania e Svezia) e in Repubblica Ceca sia il mais che la patata. Sembra irreversibile dunque - sottolinea la Coldiretti - il trend negativo che aveva già portato nel 2009 ad una riduzione delle semine biotech in Europa con 94.750 ettari coltivati in calo del 12 per cento rispetto all’anno precedente, per effetto della crescente diffidenza degli agricoltori nei confronti di una tecnologia considerata vecchia, insicura e svantaggiosa dal punto di vista economico. Il fatto che, anche dove è possibile la coltivazione, gli agricoltori riducano le semine è la concreta dimostrazione che - sostiene la Coldiretti - per gli ogm attualmente in commercio non c’è quella miracolosa convenienza economica che le multinazionali e i loro “tifosi” propagandano. Tutt’altro, a tredici anni dalla loro introduzione in Europa, le coltivazioni biotech sono in calo per il secondo anno consecutivo e rappresentano appena lo 0,05 per cento perché, di fatto, non sono riuscite a trovare un mercato, vista la persistente contrarietà dei consumatori ad acquistare prodotti geneticamente modificati. Una contrarietà giustificata dai crescenti dubbi sul piano sanitario e ambientale che - continua la Coldiretti dà valore alla scelta lungimirante fatta dall’Italia per un agricoltura libera da Ogm grazie all’impegno di un vasto schieramento che comprende Coldiretti, movimenti ambientalisti, consumatori e istituzioni in rappresentanza della maggioranza dei cittadini e agricoltori italiani che sono contrari al biotech nei campi e nel piatto. Sulla base dei risultati dell'ultima indagine annuale Coldiretti-Swg "Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione”, il 73% dei cittadini italiani che esprimono una opinione ritiene che i prodotti alimentari contenenti organismi geneticamente modificati siano meno salutari rispetto a quelli tradizionali. La forte contrarietà espressa dai consumatori sui prodotti geneticamente modificati è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi quattro anni nei quali è stato condotta la tradizionale indagine della Coldiretti ed è la conferma che non si tratta di una valutazione emotiva. Gli ogm spingono - sostiene la Coldiretti - verso un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. Il modello produttivo cui è orientato l’impiego Ogm è il grande nemico della tipicità e della biodiversità e il grande alleato dell’omologazione, che è il vero nemico dell’agroalimentare italiano e per questo siamo contrari. In Italia, per la conformazione morfologica dei nostri terreni e le dimensioni delle nostre aziende, non sarebbe possibile evitare le contaminazioni e sarebbe violata - conclude la Coldiretti - la sacrosanta libertà della stragrande maggioranza degli agricoltori e cittadini di avere i propri territori liberi da Ogm. OGM: IL PRESIDENTE MARINI PLAUDE ALLE LEGGI “SALVA TERRITORIO” DEL VENETO E DEL FVG . Le iniziative legislative “salva territorio” adottate in Veneto ed in Friuli Venezia Giulia per difendere le campagne dalle contaminazioni del transgenico rappresentano un impegno concreto per la valorizzazione delle realtà produttive locali ma anche un monito nei confronti dei crimini ambientali reali o solo annunciati, sui quali chiediamo alle autorità respon- sabili di intervenire per evitare, come purtroppo già avvenuto, danni irreparabili. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere apprezzamento per l’impegno delle Regioni che hanno interpretato la volontà della stragrande maggioranza degli italiani che non vogliono il biotech nei campi e sulla tavola. Occorre prevenire - sostiene Marini - un disegno criminale che rischia di contaminare il territorio senza alcun beneficio economico per gli agricoltori anzi compromettendo l’unico asset di competitività che il Made in Italy può giocare nell’agroalimentare. Lo dimostra peraltro il flop delle semine nei paesi europei dove è ammessa la coltivazione. PAGINA 8 . NUMERO 3. MARZO 2011 . NAZIONALE MUCCA PAZZA: COLDIRETTI, EMERGENZE ALIMENTARI COSTATE 5 MILIARDI Il 56 % degli italiani smette di acquistare gli alimenti coinvolti per un po’ o per sempre . Ammonta a 5 miliardi il bilancio dei costi provocati al sistema economico dalle emergenze a tavola a partire dalla mucca pazza che per dimensione e vastità è stata il primo e il piu’ drammatico allarme che è stato affrontato in Italia. È quanto è emerso nel corso dell’incontro “Mucca pazza: dieci anni dopo”, promosso dalla Coldiretti e dalla Fondazione Univerde il 9 marzo, a dieci anni dal varo delle misure emergenziali nazionali, che ha confermato l’assoluta garanzia di sicurezza della carne italiana. Secondo l’indagine Eurobarometro, di fronte alla notizia che un prodotto alimentare non è sicuro, ben il 13 per cento degli italiani - sottolinea la Coldiretti - dichiara che lo esclude definitivamente dalla dieta, il 43 per cento lo evita solo per un certo periodo di tempo, il 30 per cento si preoccupa ma non cambia negli acquisti, il 12 per cento ignora addirittura l’informazione, gli altri non rispondono. Si stimano pari a 2 miliardi le perdite subite dal sistema della produzione, trasformazione e commercio della carne subite solo a seguito dell’emergenza mucca pazza principalmente per il crollo dei consumi che - sottolinea la Coldiretti - si sono quasi dimezzati nel momento piu’ acuto della crisi per poi riprendersi molto lentamente nonostante le misure di prevenzione adottate. In questa direzione particolarmente efficace - sostiene la Coldiretti - si è dimostrata l’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della carne bovina in vendita. Una misura che è stata introdotta Ragazza che mangia un Marchburger fatto di carne rigorosamente marchigiana. in Italia con successo anche per la carne di pollo (2005) in occasione dell’emergenza influenza aviaria dopo un calo dei consumi che ha superato il 60 per cento nella fase piu’ critica e danni valutabili complessivamente in quasi un miliardo di euro. La mancata estensione di tale provvedimento a tutti i prodotti agroalimentari - continua la Coldiretti - ha certamente concorso ad aggravare i costi delle altre emergenze alimentari che si sono verificate nell’ultimo decennio, dal latte cinese alla melamina al grano canadese contaminato dall’ocratossina fino alla carne di maiale irlandese alla diossina che è stata trovata recentemente nei mangimi in Germania. “Si tratta di emergenze che nascono spesso da tentativi fraudolenti di risparmiare nei costi di produzione del cibo per farlo arrivare a prezzi stracciati sugli scaffali”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’invitare i consumatori “a diffidare delle offerte esagerate come quelle per l’olio di oliva che viene venduto a prezzi che non riescono a coprire neanche i costi della raccolta delle olive”. Sono dannosi sia i prezzi troppo bassi perché impongono un contenimento esasperato dei costi di produzione che possono portare ad abbassare i livelli di sicurezza alimentare come i prezzi troppo alti che spingono ad intensificare le produzioni in termini quantitativi con rischi concreti di dequalificazione. La grande reattività dei consumatori alle emergenze sanitarie alimentari è confermata dall’indagine Eurobarometro dalla quale si evidenzia che ben l’86 per cento degli italiani è oggi preoccupato della sicurezza del cibo al quale viene addirittura associato un rischio potenziale superiore a quello di un incidente in macchina, dell’essere vittima della criminalità o delle malattie. In particolare – precisa la Coldiretti - il 57 per cento teme le contaminazioni del cibo da parte delle confezioni, l’80 per cento del virus dell’influenza aviaria, l’82 per cento degli italiani è preoccupato che nelle carni ci siano ormoni e l’83 per cento degli italiani teme la presenza di mercurio nel pesce o diossina nella carne. Il 60 per cento degli italiani secondo Euro- barometro ritiene che oggi ci siano regole restrittive nell’Unione Europea per quanto riguarda la sicurezza del cibo, ma una percentuale dell’80 per cento pensa che bisognerebbe fare di più. Un fattore considerato importante per la sicurezza del cibo è la provenienza dei cibi consumati, come conferma l’ultima indagine Coldiretti/Swg dalla quale emerge che - conclude la Coldiretti - ben il 97 per cento degli italiani ritiene che dovrebbe essere sempre indicato il luogo di allevamento o coltivazione dei prodotti contenuti negli alimenti. Una percentuale che si è accresciuta ultimi dieci anni considerato che nel prima della mucca pazza era pari al 70 per cento. GLI ITALIANI DI FRONTE AD UNA EMERGENZA ALIMENTARE… • Il 43% evita l’alimento solo per un certo periodo di tempo • Il 30% si preoccupa ma non cambia negli acquisti • Il 13% esclude definitivamente l’alimento dalla dieta • Il 12% ignora l’informazione • Il 2% non risponde Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Eurobarometro 2010 LA PAURA NEL PIATTO DEGLI ITALIANI • L’83% teme la presenza di mercurio nel pesce o diossina nella carne • L’82% è preoccupato che nelle carni ci siano ormoni • L’80% teme il virus dell’influenza aviaria • Il 57% teme le contaminazioni del cibo da parte delle confezioni Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Eurobarometro 2010 Gli hamburger rigorosamente italiani, fatti con la carne delle razze bovine storiche come la marchigiana, la piemontese o la chianina che dopo aver rischiato di scomparire, proprio grazie all'emergenza mucca pazza hanno trovato nuovo impulso e sempre maggiore gradimento da parte dei consumatori. NAZIONALE . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 9 INFLAZIONE: DALLA BENZINA EFFETTO VALANGA SU 86% SPESA Sono aumentati del 3,7% nel 2010 . In un paese come l’Italia dove l`86% dei trasporti commerciali avviene su gomma l’aumento dei carburanti pesa notevolmente sui costi della logistica e sul prezzo finale di vendita dei prodotti. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sull’inflazione a gennaio che evidenziano un aumento del 11,3 per cento per la benzina e del 15,7 per il gasolio che hanno contribuito in modo determinante al rincaro della spesa del 2,7 per cento su base annua. A subire gli effetti del caro benzina sono gli alimentari con ogni pasto che - sottolinea la Coldiretti - percorre in media quasi 2 mila chilometri prima di giungere sulle tavole. Il rischio che l’aumento del costo dei carburanti rischi di determinare un effetto valanga sulla spesa è particolarmente evidente per la crescente dipendenza dall’Italia per l’alimentazio- ne dall’estero da dove arrivano prodotti che devono percorrere migliaia di chilometri prima di giungere in tavola. Nel 2010 è infatti salito del 52 per cento il deficit commerciale dell’Italia nell'agroalimentare che raggiunge il valore di 8,554 miliardi di euro, secondo una analisi Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio estero nel 2010. Una situazione che ha effetti economici, ma anche ambientali e che dimostra l’importanza di investire nell’agricoltura nazionale ed i suoi prodotti con il progetto per una filiera agricola tutta italiana messo a punto dalla Coldiretti con l'obiettivo di arrivare ad offrire in Italia e all’estero prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo attraverso la rete di Consorzi Agrari, delle cooperative e delle imprese agricole. IL PIL IN AGRICOLTURA INVERTE LA ROTTA E SALE DELL’1% NEL 2010 . Inverte la rotta e riprende a salire il valore aggiunto in agricoltura che chiude il 2010 con segno positivo dell’uno per cento dopo il crollo del 3,1 per cento dello scorso anno per effetto dei segnali incoraggianti di ripresa nei prezzi alla produzione scesi a livelli insostenibili. È quanto emerge dalla stima della Coldiretti che evidenzia il contributo positivo del settore agricolo all’aumento del Pil nel Paese dell’1,3 per cento nel corso del 2010 registrato dall’Istat. A destare allarme per il 2011 è però la ripresa dei costi di produzione agricoli che fanno segnare un aumento del 4,4 per cento a gennaio con punte del 16,9 per cento per i mangimi e del 6,4 per cento per i carburanti agricoli che colpiscono principalmente gli allevamenti e le coltivazioni in serra. Per l’agricoltura nel 2010 si è verificato - sottolinea la Coldiretti - un leggero aumento dei prez- zi alla produzione che in media hanno fatto registrare un aumento del 3,7 per cento nel 2010 per effetto soprattutto del recupero negli ultimi mesi dell’anno. Per cereali e lattiero caseari l’aumento è stato rispettivamente del 10,2 per cento e del 10 per cento, dopo i crolli degli anni scorsi. Ad aumentare nel corso del 2010 sono stati però - rileva la Coldiretti - anche i costi di produzione con una crescita dello 0,5 per cento. Mangimi ed energia sono le voci che hanno fatto segnare le maggiori tensioni nell'anno appena concluso. Per i composti destinati all'alimentazione animale l’aumento medio - continua la Coldiretti - è stato del 5,4 per cento rispetto al 2009, mentre i prodotti energetici hanno avuto un rincaro del 2,7 per cento, con un punte del +4,7 per cento per i carburanti. La produzione agricola subisce invece complessivamente una contrazione imputabile alla riduzione delle colture vegetali e ad una crescita di tutte le attività di allevamento. Nonostante i segnali di ripresa, durante l’anno - sostiene la Coldiretti - si sono manifestati gravi crisi in settori chiave dell’economia agricola, dalla pastorizia alla raccolta del pomodoro destinato alla trasformazione industriale fino all'allevamento dei suini, anche per effetto delle inefficienze, delle furbizie e delle speculazioni lungo la filiera agroalimentare che porta a sottopagare la produzione agricola. La Coldiretti sta promuovendo un progetto per una filiera agricola tutta italiana con l'obiettivo di tagliare le intermediazioni e arrivare ad offrire in Italia e all’estero prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo attraverso la rete di Consorzi Agrari delle cooperative e delle imprese agricole. PAGINA 10 . NUMERO 3. MARZO 2011 . REGIONALE 20 IMPRESE AGRICOLE SU 100 INVESTONO PER RINNOVARE PROCESSI E PRODOTTI Ricerca Swg-Coldiretti - I dati presentati nella sala Valduga della Camera di commercio di Udine . Una impresa agricola su 5 investe. Il 61% in macchinari, il 23% in impianti fotovoltaici, il 12% per la costruzioni di nuove stalle o cantine e l’8% per la edificazioni di locali per la vendita diretta. È uno dei dati emersi dall’indagine che Coldiretti di Udine ha commissionato alla Swg di Trieste sulle imprese della provincia di Udine che è stata presentata il 24 febbraio nella sala Valduga della Camera di Commercio di Udine alla presenza del presidente della Camera di Commercio di Udine Giovanni Da Pozzo, che ha sostenuto la ricerca, del presidente di Coldiretti Udine Rosanna Clocchiatti, che l’ha voluta, del direttore di Udine di Coldiretti Elsa Bigai, e di Alex Buriani di Swg che l’ha illustrata. Contemporaneamente le imprese, il cui tasso di fiducia nel futuro è passato da un misero 3% a un più confortante 20% nell’ultimo anno, si stanno riorganizzando per – come ha spiegato proprio Buriani – “produrre prodotti di eccellenza, fortemente legati al territorio, e stanno puntando sull’integrazione di filiera (non più solo materia prima ma prodotto finito) e sulla vendita diretta. Sono queste le imprese del futuro, imprese capaci di guardare oltre ai confini regionali”. I dati illustrati sono il frutto del lavoro di oltre due anni (è cominciato nel 2009), su un campione di 600 maggiorenni residenti in Fvg e di 850 imprenditori agricoli intervistati fra il luglio 2009 e dicembre 2010. “È emerso chiaramente – ha detto il presidente di Coldiretti Udine Rosanna Clocchiatti – che gli occhi dei cittadini consumatori guardano con interesse crescente l’agricoltura e i suoi prodotti, promuovendo anche la politica di Coldiretti che l’etichettatura, l’indicazione di origine dei prodotti e con i mercati di Campagna Amica ha reso i prodotti identificabili e acquistabili dai cittadini consumatori, risparmiando anche sulla spesa”. “Questi dati – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Elsa Bigai – sono la prova dello sforzo che le imprese agricole stanno facendo per vincere la crisi, sforzo che potrebbe essere minore solo se la Regione risolvesse da una parte i problemi legati a una burocrazia crescente e dall’altra quelli legati ai tempi d’attesa dei contributi pubblici che stanno davvero diventando biblici e tale da scoraggiare gli investimenti”. “Per anticipare il domani ed essere pronti ad affrontarlo, è necessario conoscere bene l'oggi - ha detto il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo -. La ricerca dell’Swg è utile proprio per questo, affinché istituzioni, categorie e imprese possano cogliere le tendenze e le aspettative in atto e mettere in campo, di conseguenza, politiche sempre più vicine alle reali esigenze del comparto. Questo è davvero importante parlando di agricoltura, che gode della massima attenzione da parte della Cciaa e che rappresenta senza dubbio il settore in cui si esprime al massimo il claim utilizzato per l'incontro di oggi: "Una forza al servizio del territorio". Ed è davvero così. Coldiretti, come associazione di categoria, come imprese, rappresenta davvero questa forza e il legame più stretto con la terra”. Parole di condivisione sono state espresse anche dall’assessore alla Provincia di Udine Daniele Macorig che ha sposato la filosofia della ricerca Coldiretti-Swg e si è impegnato a sostenerla. Fra i presenti il presidente regionale di Coldiretti Dario Ermacora, il vice presidente Cesare Bertoia, il presidente del Ledra Tagliamento Dante Dentesano. REGIONALE . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 11 TAV: L’ASSESSORE RICCARDI INCONTRA IL MONDO ECONOMICO Dopo la richiesta del presidente Ermacora . Il presidente Dario Ermacora a febbraio aveva chiesto un incontro all’assessore Riccardo Riccardi per affrontare in maniera puntuale il grande progetto dell’alta velocità ferroviaria. In breve tempo, l’8 marzo, si è tenuta una riunione nella sede della Camera di Commercio di Udine, promossa da Union Camere alla presenza di tutte le categorie del mondo economico ed imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia, con l’assessore competente, i dirigenti regionali in materia di infrastrutture, i rappresentanti dell’ente ferroviario proponente a cui hanno preso parte anche il presidente Coldiretti FVG Ermacora ed il direttore regionale Elsa Bigai. I relatori hanno sinteticamente illustrato l’iter procedurale previsto, i presupposti e i capisaldi dell’opera che sarà dedicata al trasporto delle merci con l’obiettivo per vari stralci di garantire il passaggio su rotaia dei flussi di merce che passeranno dall’est all’ovest dell’Europa e provenienti anche da Nord. Il costo previsto è elevatissimo: 4,5 miliardi di euro. Il dato più saliente, a nostro avviso è stato l’illustrazione del metodo che la Regione ed in particolare l’assessore Riccardi vuole seguire, - senza farsi prendere dalla fretta di termini procedurali ordinatori imposti - cioè quello del confronto basato sulla conoscenza delle previsioni e degli impatti che l’opera prevede da parte dei cittadini e, per quanto ci riguarda, dei proprietari e dei conduttori dei fondi, la valutazione dei costi e benefici complessivi previsti, della formulazione di quesiti e di osservazioni volte a migliorare il progetto e mitigarne l’impatto al massimo. Il principio guida vuole essere – così ha detto Riccardi – quello del rispetto! I materiali progettuali e cartografici ad oggi disponibili presso i Comuni, o in Direzione delle Infrastrutture a Trieste verranno ul- teriormente diffusi e resi disponibili. Ora si tratta nel più breve tempo e facendo squadra con le amministrazioni comunali interessate al tracciato di lavorare in tal senso. Ancora una volta Coldiretti vuole dare credito alle Istituzioni e dimostrare senso di responsabilità allora, attraverso i presidenti di sezione deve attivare tutte le forze tecniche ed organizzative per giocare un ruolo attivo a tutela del nostro territorio e delle nostre imprese, consapevoli che alcune opere dovranno essere realizzare pena l’isolamento della nostra Regione e del nostro Paese, già troppo marginalizzati nelle dinamiche socio economiche europee e mondiali CRISI, PER 53% DEGLI ITALIANI LA SPESA “LOCAL” SPINGE LA RIPRESA . Una maggioranza assoluta del 53% degli italiani preferisce acquistare prodotti alimentari locali e artigianali del territorio che si ritiene determinante per sostenere la ripresa economica di fronte alla crisi. È quanto emerge dall’ indagine che studia il contributo del Made in Italy alla ripresa economica, realizzata da Coldiretti-Swg. Una tendenza che - sottolinea la Coldiretti - sta facendo emergere in Italia in tempi di crisi per gli alimentari tre linee di tendenza chiare come la ricerca della combinazione ottimale tra qualità, sicurezza e prezzo, la percezione della responsabilità sociale ed ambientale che ha ogni atto di acquisto e il rapporto tra il cibo ed il territorio con il riconoscimento del valore che ha l’identità territoriale delle produzioni. Non è un caso che - continua la Coldiretti - in controtendenza rispetto all’andamento generale delle vendite aumenta la spesa nei mercati degli agricoltori che nel 2010 fanno registrare un vero boom con una crescita del 28 per cento delle strutture attive, dove durante l’anno hanno fatto acquisti ben 8,3 milioni di italiani. Per il 71 per cento degli italiani il contributo maggiore alla ripresa del Paese viene infatti dall’imprenditoria locale che batte nettamente i grandi gruppi (45 per cento dei consensi). Secondo l’indagine Coldiretti/Swg la spinta più forte al superamento della crisi proverrà - sottolinea la Coldiretti - dal livello locale (42 per cento) piuttosto che da quello nazionale (14 per cento) anche se il 21 per cento li ritiene determinanti entrambi e il 13 per cento nessuno dei due. Tra le diverse attività economiche i settori considerati piu’ importanti in Italia spiccano quelli fortemente radicati sul territorio e che quindi sono a minor rischio di delocalizzazione come il turismo (70 per cento) e l’agricoltura (56 per cento). A seguire l’artigianato (52 per cento), l’industria (il 49 per cento), i servizi (47 per cento), il commercio (46 per cento) e la finanza (31 per cento). Il settore agricolo - continua la Coldiretti - viene percepito importante soprattutto per quanto riguarda la produzione di alimenti che fanno l’immagine dell’Italia all’estero (45 per cento), come garanzia di sicurezza e qualità (40 per cento), salvaguardia tradizioni locali (35 per cento) e difesa del territorio e dell’ambiente (27 per cento). Con il 56 per cento dei consensi i produttori agricoli - conclude la Coldiretti - sono considerati garanti della salubrità e della sicurezza dei prodotti alimentari più delle industrie alimentari (11 per cento) e della grande distribuzione (9 per cento). “Nel territorio ci sono le leve competitive del Paese”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che il progetto per una “Filiera agricola tutta italiana” valorizza le identità locali per generare sviluppo economico ma anche qualità della vita dando dignità e titolarità sociale alle imprese agricole. L'obiettivo della Coldiretti è di tagliare le intermediazioni e arrivare ad offrire, attraverso la rete di Consorzi Agrari, cooperative, mercati di Campagna Amica, agriturismi e imprese agricole, prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo. PAGINA 12 . NUMERO 3. MARZO 2011 . VITIVINICOLO PUBBLICATO IL DECRETO SULLO SCHEDARIO VITICOLO Disagi per le pratiche di estirpo/reimpianto di M a rc o Ma l i so n . È pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 16 del 21 gennaio scorso il decreto ministeriale 16 dicembre 2010 in materia di schedario viticolo e rivendicazione annuale delle produzioni Doc e Igt. Si tratta di un provvedimento che pone le basi per la realizzazione dello “sportello unico” attraverso il quale i produttori potranno interfacciarsi con la pubblica amministrazione (Organismi pagatori, Regione, Organismi di controllo e certificazione) per tutti gli adempimenti connessi alla produzione e alla commercializzazione di uva e di vino. Un percorso che passa attraverso tre tappe fondamentali: la definizione di un dato di superficie unico per tutti gli atti amministrativi di settore (pratiche di estirpo/ reimpianto, schedario viticolo, rivendicazioni DOC/IGT, dichiarazioni vitivinicole, misure a superficie, controlli di filiera); la dichiarazione unica annuale (che ingloba la dichiarazione vitivinicola e la denuncia delle uve DOC/IGT) e la gestione di tutti i dati all’interno del fascicolo aziendale. In merito alla misurazione delle superfici vitate il 17 febbraio Agea ha conseguentemente emanato una propria circolare di coordinamento – reperibile sul sito www. agea.gov.it – che fornisce alcuni chiarimenti operativi in particolare sull’operazione di riallineamento dei dati (fascicolo aziendale – schedario viticolo – albi). Riallineamento che, ai sensi del citato decreto ministeriale, dovrà portare entro il 31 luglio prossimo all’eliminazione di tutte le anomalie ancora esistenti pena l’applicazione di sanzioni e il blocco di ogni domanda di aiuto o di modifica del potenziale viticolo aziendale. La circolare recepisce in parte le richieste avanzate da Coldiretti per evitare la perdita di potenziale viticolo e l’applicazione di sproporzionate sanzioni per disallineamenti di modesta entità. Nel provvedimento è definita una tolleranza tecnica di misurazione pari a 1,5 m da applicare al perimetro della parcella viticola (dove per parcella viticola si intende una superficie continua a vite, ricadente anche su più particelle catastali, che appare omogenea per caratteristiche fisiche evidenti). Rispetto alla tolleranza del 5% attualmente adottata dallo schedario viticolo nell’ambito della singola particella, il nuovo criterio di misurazione dovrebbe consentire di assorbire più ampi scostamenti nel caso di parcelle viticole di piccole dimensioni anche se diventa sicuramente più rigido nel caso di vigneti estesi oltre l’ettaro di superficie. Restano tuttavia aperti numerosi interrogativi che la circolare Agea non ha completamente chiarito. In primo luogo la definizione di “parcella viticola” è tanto vaga da prestarsi alle più diverse interpretazioni. Secondariamente non è chiaro chi, come e quando sarà incaricato di disegnare i poligoni di dette parcelle viticole assunto che ad oggi non sono identificate all’interno del fascicolo aziendale. Da ulti- mo – considerato che in futuro per qualsiasi atto sarà presa come riferimento esclusivamente la misura grafica – resta da capire come le attuali unità vitate dovranno essere riproporzionate all’interno dei nuovi poligoni. In attesa che la Regione Fvg adegui il suo Sistema Informativo Agricolo (SIAGRI) ai nuovi criteri di misura e tolleranza, si riscontrano difficoltà per la gestione delle pratiche di variazione del potenziale viticolo (domande di estirpo, reimpianto, trasferimento di diritti ecc). I CAA infatti, per poter accogliere qualsiasi istanza dell’azienda, devono affrontare e risolvere tutti i disallineamenti che si manifestano nel confronto tra le banche dati storiche. Si tratta di un lavoro certosino, pesantemente condizionato dai tempi di attesa sugli esiti delle istanze di riesame presentate ad Agea. Ma ciò che più rallenta il lavoro è sicuramente anche la verifica dell’opportunità di effettuare talune variazioni dei dati nel dubbio – se non addirittura nella certezza – che con i nuovi criteri tali modifiche risulteranno inutili se non addirittura controproducenti. Se in questa fase la prudenza è d’obbligo è altresì vero che per fare definitiva chiarezza non si potrà attendere ancora molto. Molte imprese devono infatti procedere con i nuovi impianti ma soprattutto è già tempo di aggiornare le iscrizioni dei vigneti alle DOC/IGT in prospettiva della prossima vendemmia. VINO BIOLOGICO: QUALCOSA SI MUOVE . La Commissione Ue è intenzionata a riaprire la discussione sulla regolamentazione del vino biologico. Tentativo naufragato lo scorso anno a causa delle divergenze tra l’Italia e gli Stati del nord Europa in merito alla necessità di promuovere un prodotto di alta qualità senza o comunque con bassi limiti di impiego di anidride solforosa. Ma non è detto che tale frattura possa essere fa- cilmente ricomposta poiché le posizioni permangono distanti. Pertanto, considerate le incertezze sul versante comunitario, il Mipaaf ha accolto le richieste di Coldiretti per lo studio di un disciplinare di produzione italiano sul vino biologico. Secondo Coldiretti l’obiettivo dovrebbe essere quello di consentire ai nostri produttori di differenziarsi sul mercato per la produzione di vini biologici di eccellenza ottenuti possibilmente senza solfiti o con dosi limitate di tale elemento a garanzia della salute consumatori. A tale riguardo il Ministero è stato anche invitato a prevedere, nell’ambito del Programma d’Azione Nazionale per l’agricoltura biologica, specifiche risorse finanziarie per promuovere sul mercato i vini che saranno ottenuti con tale disciplinare. Marco Malison ECONOMIA . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 13 PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA FEDERAZIONE DELLE BCC E LA FACOLTÀ DI AGRARIA Elaborato un nuovo modello per conoscere la capacità delle imprese agricole a produrre reddito . Ha le caratteristiche dell’unicità il contenuto del protocollo d’intesa sottoscritto tra la Federazione delle Bcc del Friuli Vg e la Facoltà di Agraria di Udine. Lo hanno sottolineato congiuntamente il presidente della Federazione, Giuseppe Graffi Brunoro e il preside, Roberto Pinton. «La collaborazione camminerà su due binari – dice Graffi Brunoro -. Da un lato, grazie al modello messo a punto dal dottor Giovanni Battista Cipolotti e dai suoi collaboratori, l’erogazione del credito non avverrà più valutando principalmente il patrimonio immobiliare delle aziende agricole, ma sulla capacità dell’impresa stessa a produrre reddito. Dall’altro, sarà avviato un percorso formativo specifico per i collaboratori del Credito Cooperati- vo». «Il modello è un unicum nel sistema creditizio nazionale – sottolinea Giorgio Candusso, responsabile del Servizio crediti della Federazione – che segue l’evoluzione del comparto. La valutazione del rischio, dunque, diventa più raffinata e, nel contempo, sollecita le imprese a produrre una maggiore quantità di dati economici». «Questo tipo di collaborazioni hanno una grande importanza per il territorio – aggiunge il preside Pinton -. Con le Bcc, nell’arco dei tre anni di durata del protocollo, sicuramente saranno sviluppati ulteriori progetti, in particolare nell’area della formazione, della ricerca e del supporto all’innovazione». Un nuovo strumento per le 15 Bcc regionali, dunque, utile a testimoniare la fedel- tà alle loro radici storiche che affondano nella ruralità. Infatti, già oggi, al settore agricolo sono destinati l’11 per cento dei crediti alle imprese, per complessivi 300 milioni di euro e, tra l’altro, attraverso il sistema del Credito Cooperativo regionale, passa il 35 per cento dei contributi complessivi messi a disposizione dal Fondo di rotazione agricolo. PAGINA 14 . NUMERO 3. MARZO 2011 . REGIONALE GELATE E TROMBA D’ARIA IN FVG INTERVIENE IL FONDO DI ROTAZIONE Approvate dalla Regione modifiche ai regolamento . La Giunta regionale nella riunione del 25 febbraio scorso ha approvato alcune modifiche ai regolamenti che disciplinano gli interventi del Fondo di rotazione in agricoltura a favore delle imprese di produzione primaria e di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli ricadenti nei comuni danneggiati dalle gelate dello scorso inverno e dalla tromba d’aria del 23 luglio. I cambiamenti si sono resi necessari per adeguare la normativa regionale alla Decisione della Commissione europea del 1/12/2010 e alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23/12/2010 in merito al regime transitorio degli aiuti nell’attuale situazione di crisi economica. La modifica più importante fissa i termini per l’applicazione degli aiuti. Per quanto riguarda le imprese di produzione di prodotti agricoli sono ammissibili i finanziamenti per le domande presentate entro il 31 marzo 2011 e liquidate entro il 31 dicembre 2011. Per le imprese di trasformazione e di commercializzazione di prodotti agricoli sono ammissibili i finanziamenti delle domande presentate entro il 31 dicembre 2010, purché concessi entro il 31 dicembre 2011. È doveroso, comunque, far presente che attualmente il Fondo di rotazione non presenta disponibilità di cassa e sono giacenti diverse domande di finanziamento, per cui non si possono prevedere i tempi di erogazione. Gli uffici della Coldiretti e di Agrifidi sono a disposizione per assistenza e consulenza. Infine, la Giunta regionale l’11 febbraio ha approvato il documento di programmazione per l’utilizzo del Fondo di rotazione in agricoltura nel 2011 con il quale ha deciso di utilizzare gran parte delle risorse, che si prevede di introitare come rientro delle rate dei finanziamenti erogati, per sostenere gli investimenti per la produzione primaria e la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli. Per soddisfare le domande per la ristrutturazione finanziaria delle imprese, comprese quelle interessate dalle gelate e dalla tromba d’aria, è necessario che la Regione quanto prima assegni al Fondo nuove risorse, come ha già fatto con accortezza nel corso del 2010. L’AUMENTO DELLE TARIFFE PESA SULLE IMPRESE AGRICOLE . L’aumento delle tariffe energetiche è gravoso per le famiglie e per le imprese con un aumento preoccupante dei costi di produzione che in agricoltura fanno segnare nel 2011 un aumento medio dell'4,4 per cento con punte del 16,9 per cento per i mangimi e del 6,4 per cento per i carburanti agricoli. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla stima di un rincaro del 2 per cento il per il metano e dell'0,8 per cento per l'elettricità secondo gli esperti tariffari di Nomisma Energia, sulla base dei dati Ismea relativi al gennaio 2011. L'aumento record delle bollette energetiche colpisce - precisa la Coldiretti - sopratutto le attività agricole che necessitano del riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l'essiccazione dei foraggi destinati all'alimentazione degli animali, oltre a quelle che utilizzano il carburante per il movimento delle macchine come i trattori. Solo per effetto dell’aumento record del prezzo del gasolio destinato all'attività agricola si stima per il settore un aggravio di costi stimabile in 200 milioni di euro su base annua. A rischio sono gli oltre trentamila ettari di coltivazioni specializzate in serra che producono fiori e piante ornamentali ed ortaggi per le quali la Coldiretti chiede che sia annullata l’accisa sui carburanti destinati al riscaldamento, come già è avvenuto negli anni passati. In assenza di interventi tempestivi il risultato è - continua la Coldiretti - un ulteriore via libera alle importazioni soprattutto da paesi extracomunitari, favoriti da un clima più caldo, dove spesso si sfrutta la manodopera e si utilizzano di pratiche di coltivazione dannose per la salute e l’ambiente bandite dall’Ue. Ma a subire gli effetti del record nei prezzi del gasolio - continua la Coldiretti - è l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica incidono dal 30 al 35 per cento per frutta e verdura e assorbono in media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari. Il peso dei costi di solo trasporto sul totale dei costi logistici nell'agroalimentare - sottolinea la Coldiretti - è pari a un terzo, mentre l'insieme dei costi di gestione del magazzino (scorte, movimentazioni e picking) copre un altro terzo dei costi logistici. La continua crescita dei costi di trasporto e degli altri costi logistici - conclude la Coldiretti - mette a rischio la competitività delle imprese Made in Italy e che va affrontata con interventi strutturali in un Paese dove l’86 per cento delle merci viaggia su strada. SINDACALE . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 15 SE NON CI SONO RISPOSTE PER L’AGRICOLTURA PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA CON I TRATTORI Coldiretti, Confagricoltura e Cia a Pdl e Lega Nord . “Se non saranno date risposte alle imprese agricole in tempi rapidi, risposte che attendono da quasi tre anni, siamo pronti alla protesta, anche a scendere in piazza con i trattori”. Lo hanno annunciato i presidenti regionali di Coldiretti Dario Ermacora, di Confagricoltura Piergiovanni Pistoni e della Cia Ennio Benedetti, al termine dell’incontro il 14 marzo in Regione con i segretari e i capigruppo dei partiti di maggioranza. “Consapevoli delle difficoltà della Regione sul fronte finanziario – hanno aggiunto Benedetti, Pistoni ed Ermacora - non chiediamo più risorse, che sarebbero comunque necessarie, dopo i tagli al settore, per far fronte alla grave situazione di crisi in cui versa l’agricoltura, ma risposte su questioni specifiche e soprattutto un confronto reale sulle priorità, sulle emergenze e sulle risposte da dare al settore in un ottica programmatica”. Fra le questioni poste dalle tre associazioni di categoria – presente anche con il presidente di Udine della Cia Paolo Fantin, con il direttore di Coldiretti Elsa Bigai e con il funzionario Giancarlo Vatri, con il direttore di Confagricoltura Sergio Vello - la revisione delle composizione e del funzionamento del Tavolo Verde; la Direzione regionale all’agricoltura ed in particolare le criticità nel servizio vitivinicolo con gravi danni per le imprese vitivinicole che rischiano multe salate, la perdita di diritti e di contributi; i ritardi nella gestione delle istruttorie e dei pa- gamenti delle indennità compensativa alle aziende di montagna previste dal Psr; il ruolo dell’Ersa; la questione della promozione del Friulano, la direttiva nitrati, il sostegno ai giovani imprenditori e soprattutto la mancanza di un dialogo e di un confronto con la Regione “che impedisce l’individuazione dei problemi concreti e la loro soluzione”. I membri della maggioranza hanno sottolineato le azioni positive realizzate quali il finanziamento del Fondo di Rotazione (peraltro positività da sempre riconosciuta dalle associazioni) e l’accoglimento di richieste formulate seppure con i vincoli delle risorse disponibili, ma hanno anche ammesso alcune criticità, proponendo soluzioni. Daniele Galasso, capo gruppo del Pdl in consiglio regionale, ha affermato che non e’ corretto che “la Regione diventi il “capro espiatorio” di una crisi del settore agricolo che ha altre origini”, tuttavia, la maggioranza verificherà le responsabilità dell’assessorato e si farà carico degli eventuali punti di debolezza. Sullo stessa linea il segretario dell’Udc Angelo Compagnon, affiancato dal consigliere regionale Giorgio Venier Romano, il quale ha sottolineato l’attenzione che il comparto agricolo merita ed ha in qualche modo ammesso i problemi posti sul tappeto dagli agricoltori, proponendo un Tavolo permanente di confronto. “Disponibile a trovare soluzione ai problemi posti”, anche il presidente regionale della Lega Nord Fulvio Follegot affiancato dal consigliere regionale Ugo De Mattia. “Le questioni che avete posto – ha detto il braccio destro di Pietro Fontanini, del quale ha portato i saluti - non sono politiche ma pratiche e si possono risolvere attraverso un maggior coordinamento fra associazione di categoria e Regione per il quale ci attiveremo immediatamente”. Al termine dell’incontro, al quale è intervenuto anche il segretario regionale del Pdl Isidoro Gottardo, i rappresentanti degli imprenditori agricoli sono stati brevemente ricevuti dal presidente della Giunta regionale, Renzo Tondo, nel suo ufficio, con il quale avevano avuto un confronto già la scorsa settimana. PAGINA 16 . NUMERO 3. MARZO 2011 . ECONOMICO MISURE DEL PSR PER L’ANNO 2011 PUBBLICATI I BANDI DELLA REGIONE Gli uffici di Coldiretti a disposizione dei soci di C la u d i o Bre ss a n u tti . Sul supplemento ordinario n. 10 del 10 marzo 2011, in allegato al B.U.R. n. 10 del 9 marzo 2011 sono stati pubblicati i bandi per la presentazione delle domande di aiuto ad accesso individuale a valere per la misura 121 - intervento 2, la misura 121 - intervento 3, la misura 221, la misura 223 e non ultima la misura 311- azione 3. Si veda la tabella. Le domande di aiuto, presentabili a partire dall’11 marzo 2011, dovranno pervenire entro le date di scadenza sotto indicate, ai competenti uffici attuatori (Ispettorato Agricoltura e Foreste pertinenti per ter- ritorio) della Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali (Sevizio gestione forestale e produzione legnosa per le misure 221 e 223) secondo le modalità dettagliatamente indicate nell’ambito dei singoli bandi. Le domande dovranno altresì essere rilasciate in via informatica, utilizzando esclusivamente il portale del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) secondo le modalità ivi predisposte, entro la scadenza del singolo bando e contestualmente presentate in formato cartaceo all’ufficio attuatore di competenza, corredate della documentazione prevista. Le risorse poste a disposizione ammontano complessivamente a circa 18 milioni di euro, suddivise fra le varie misure secondo quanto di seguito riportato. Gli uffici Tecnico Economici, dislocati a livello provinciale, sono a disposizione dei nostri associati per fornire tutte le informazioni necessarie e per la predisposizione e la presentazione delle domande di aiuto nonché per approfondire i termini dei singoli bandi in merito alle spese ammissibili, all’intensità dell’aiuto ed alle modalità specifiche di presentazione. BANDI APERTI per l’ANNO 2011 - PSR 2007-2013 DATA SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE RISORSE DISPONIBILI (€) imprese agricole iscritte al registro imprese tenuto dalla C.C.I.A.A., che conducono almeno una UTE nella regione e che ricavano dalla vendita di latte vaccino, bufalino ed ovi-caprino e dei loro derivati la maggior parte del proprio fatturato rilevato ai fini IVA 8 giugno 2011 4.000.000,00 ammodernamento delle aziende agricole - adeguamenti strutturali delle aziende incluse nelle zone vulnerabile a nitrati (ZVN) costo intervento minimo pari a 20.000,00 € - le imprese agricole iscritte al registro imprese tenuto dalla C.I.A.A. che conducono almeno una UTE nella regione - con almeno una UTE e la prevalenza della superficie agricola utile (SAU) aziendale all’interno dell’area delimitata in ottemperanza alla direttiva 91/676/CEE del Consiglio e prevalente indirizzo a carattere zootecnico 8 giugno 2011 6.500.000,00 diversificazione verso attività non agricole - impianti per energie da fonti alternative costo intervento minimo pari a 10.000,00 € - le imprese agricole e agro-forestali iscritte al registro delle imprese della C.C.I.A.A. - aventi la maggior parte della SAU, nel territorio regionale - le imprese condotte in forma associata che esercitano l’attività agricola o quella agro-forestale a titolo principale, incluse le società cooperative che svolgono l’attività agricola o quella agro-forestale 9 maggio 2011 5.500.000,00 Misura 221 - aiuto concesso a titolo “de minimis” imboschimento dei terreni agricoli (da almeno due anni antecedenti al bando in conduzione quali seminativi - le imprese agricole condotte da soggetti aventi la qualifica di Imprenditore agricolo professionale - le imprese agricole diverse da quelle di cui al punto a) - i proprietari o i soggetti che hanno la disponibilità giuridica di terreni - le persone fisiche - le persone giuridiche di diritto privato - gli enti pubblici 9 maggio 2011 1.700.000,00 Misura 223 - aiuto concesso a titolo “de minimis” imboschimento dei terreni non agricoli - le imprese agricole condotte da soggetti aventi la qualifica di Imprenditore agricolo professionale - le imprese agricole diverse da quelle di cui al punto a) - i proprietari o i soggetti che hanno la disponibilità giuridica di terreni - le persone fisiche - le persone giuridiche di diritto privato - gli enti pubblici 9 maggio 2011 260.350,00 MISURA Misura 121 intervento 2 Misura 121 intervento 3 a) interventi finanziati con fondi aggiuntivi regionali – AIUTI DI STATO b) interventi finanziati con fondi a valere sul piano finanziario del PSR Misura 311 azione 3 aiuto concesso a titolo “de minimis” DESCRIZIONE BENEFICIARI ammodernamento delle aziende agricole - ammodernamento delle aziende lattiere costo intervento minimo tra 10.000,00 e 20.000,00 a secondo della localizzazione dell’investimento REGIONALE . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 17 LA CARTA DEI VALORI, RISPOSTA ALLE SFIDE DEL NOSTRO TEMPO di D o n P a o l o Bo n e tti . C o n s i g l i e re eccl es i as ti co Col di retti Fri ul i Venez i a G i ul i a . La Carta dei valori è il manifesto etico di un’Organizzazione. Sono valori che illuminano la sua strada, la sua visione del servizio da prestare al Paese, per ispirare le azioni di chi vi aderisce. Questa carta ha, nel senso di corresponsabilità attiva, un punto di riferimento per comportamenti coerenti con il patrimonio vivo di idealità morali e culturali del popolo rurale. La carta dei valori è un grande laboratorio, in cui tutti vi partecipano e danno il loro specifico contributo, per ottimizzare le risposte e il servizio a favore della persona e del bene comune, non solo dal punto di vista tecnico ma anche valoriale. Le sfide complesse del nostro tempo non si affrontano, solo, affidandosi a programmi ed efficienza ma soprattutto con le persone coinvolte personalmente, liberamente e responsabilmente. La filiera tutta italiana sarà firmata dagli agricoltori che saranno i protagonisti del progetto ambizioso di Coldiretti: dalla campagna alla tavola. Il passaggio culturale è enorme: dall’agricoltura solo produttrice della materia prima alla distribuzione diretta al consumatore. È una risposta articolata alla domanda di identità dei prodotti dei campi italiani, una responsabilità che vede gli agricoltori a mettere la loro faccia. Un progetto con valori economici ed etici di grande rilievo con il territorio chiamato ad essere protagonista e con la chiamata alla responsabilità dei soggetti coinvolti, all’insegna della trasparenza e della competizione leale. Frontiere nuove, scenari nuovi, profes- DONNE IMPRESA AD EUROFLORA . Il movimento “Donne Impresa” del Fvg organizza una gita a Genova in occasione di Euroflora 2011, la più grande esposizione florovivaistica a livello europeo, che avviene ogni 5 anni. Il viaggio è previsto nelle giornate del 27 e 28 aprile, con il pernottamento di una notte a Genova o zone limitrofe. Coloro che fossero interessate sono pregate di contattare la coordinatrice regionale di “Donne Impresa” Rita Nassimbeni al 0432-595803 o la coordinatrice provinciale di Trieste e Gorizia, Deborah Zuliani allo 0481-581820. Il viaggio si svolgerà solamente se si raggiungono almeno i 30 partecipanti. L’adesione è da confermare entro il 10 aprile. sionalità nuove, per governare l’entrata dell’impresa agricola nel mercato, per un’agricoltura responsabile e moderna. Un nuovo sindacato che realizza un’alleanza tra i campi e i consumatori con un senso profondo dell’etica e con il rinnovato impegno di camminare insieme guardando al futuro. Nell’ora dei grandi cambiamenti, nelle svolte epocali, occorre sapere che cosa fare e dove andare. La carta dei valori ci aiuta a tornare alle sorgenti di alcune certezze legate al valore della persona, della responsabilità, della coerenza, della collaborazione, della fiducia. Occorre, fare quadrato attorno a questi valori, corrispondendo con fedeltà e coerenza alla moralità, al sentimento del bene comune e della partecipazione attiva. PAGINA 18 . NUMERO 3. MARZO 2011 . LAVORO DAL 4 AL 17 APRILE IL FESTIVAL DELLA “SICUREZZA TRA LA GENTE” A Udine anche la Coldiretti ha aderito all’iniziativa . Dal 4 al 17 aprile si svolgerà a Udine il Festival della “Sicurezza tra la gente”, un evento che si inquadra nell’ambito dell’attuazione del protocollo d’intesa sulla “Promozione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro ed in ambito scolastico” sottoscritto nel settembre 2004, da Confindustria Udine, dalle Aziende sanitarie della provincia di Udine, dalle Organizzazioni sindacali provinciali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, dalle Direzioni provinciali del lavoro e dell’Inail della provincia di Udine, dall’Università di Udine, dall’Ufficio scolastico provinciale, dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e dagli Ordini e Collegi professionali. Al protocollo, grazie anche al supporto attivo dei soggetti che vi hanno aderito, è stata data attuazione attraverso due linee di intervento: la costruzione di un sito web che costituisce un centro di documentazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e un’attività di promozione della cultura della sicurezza nei confronti degli allievi degli istituti scolastici della provincia di Udine. Il sito (www.sicurezzalavoro.fvg.it) è uno strumento molto utilizzato da soggetti pubblici e privati coinvolti in attività inerenti la sicurezza, in quanto contiene le notizie, la legislazione, la giurisprudenza, le buone prassi più aggiornate in materia. L’attività nel mondo della scuola, che prosegue ormai da cinque anni, coinvolge in attività informative e culturali circa 2000 studenti ogni anno provenienti sia da istituti scolastici superiori che da istituti comprensivi. Il 18 marzo 2008, con la collaborazione del Comune di Udine ed il contributo dell’Inail, Confindustria, Api, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Lega delle Cooperative, Agci, Confcooperative, insieme alle organizzazioni sindacali e gli Ordini professionali di Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti industriali, hanno promosso una comune iniziativa diretta a promuovere la cultura della sicurezza attraverso la rappresentazione dello spettacolo "Ocio". La manifestazione dal titolo “La sicurezza – un bene comune: costruiamola insieme” si è tenuta al teatro Nuovo Giovanni da Udine richiamando un migliaio di persone. Per dare impulso all’attività svolta da tutti i soggetti coinvolti nelle diverse iniziative e renderla più efficace in modo da darvi continuità logica e funzionale, si è pensato di sviluppare un’iniziativa-evento che consenta di portare la cultura della sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro all’attenzione della cittadinanza, cioè la “cultura della sicurezza tra la gente”: dalle fabbriche e dalla scuole alla “piazza”. Infatti tanto più efficace è la sicurezza in fabbrica e nella scuola quanto più la sicurezza viene a far parte dell’educazione in senso ampio del cittadino a partire dalla famiglia e dalla vita di ogni giorno. Quindi l’iniziativa “Sicurezza tra la gente” rappresenta lo snodo evolutivo dell’azione sinora svolta nella consapevolezza che la sicurezza deve costituire una componente integrante della cultura civica. Rappresenta anche una occasione di “valorizzazione” del centro della città di Udine, dal momento che la localizzazione delle iniziative collegate all’evento vi verranno concentrate, costituendo un elemento di richiamo e di attrazione nell’impegno di unire spettacolo e manifestazioni di carattere informativo e divulgativo alla promozione di un tema, quale quello della interiorizzazione della cultura della sicurezza, fondamentale per la qualità della vita. La localizzazione, grazie alla disponibilità del Comune di Udine, è stata individuata, per l’interazione con la “gente”, nella Loggia del Lionello; per le rappresentazioni teatrali nella contigua Sala Aiace; per la mostra fotografica ANMIL “NO!” nello spazio di Casa Cavazzini. Saranno previste dimostrazioni pratiche nello spazio a fianco della Loggia del Lionello ed antistante il Contarena. L’iniziativa viene sviluppata grazie alla partecipazione dei soggetti sottoscrittori del Protocollo sulla sicurezza nonché di Api, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Lega delle Cooperative, Associazione Generale Cooperative, Confcooperative. L’iniziativa è sostenuta dal contributo di Fondazione CRUP, Banca AntonVeneta, Camera di commercio di Udine, Bluenergy, Anav, ed è resa possibile dall’apporto del Comune di Udine, dell’INAIL, dell’ANMIL, del Centro edile per la formazione e la sicurezza CEFS. Ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Udine. ECONOMICO . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 19 FRIULADRIA, IL 73% DELLE AZIENDE AGRICOLE SODDISFATTO DEI SERVIZI DEL NUOVO GRUPPO Nel 2010 il Gruppo Cariparma ha fatto registrare un +13% di impieghi in agricoltura Un pacchetto di prodotti e servizi comparto strategico per il Gruppo, Sono aumentate considerevolmen- specificamente dedicato ai biso- che si trova al centro di alcuni dei te anche le nuove erogazioni, che gni della filiera, filiali specializzate principali distretti agroalimentari segnano un + 54%. nell’erogazione di servizi al com- italiani e che proprio per questo ha Risultati confermati anche dall’am- parto maturato nel tempo un’esperienza pio apprezzamento espresso dalla territorio, specialisti di prodotto a diretta delle esigenze del settore. clientela nell’annuale rilevazione disposizione del cliente in diretta L’investimento strutturale nel com- della Customer Satisfaction che via web cam, un programma di parto agricolo, che rappresenta per il Gruppo Cariparma effettua sui formazione che coinvolge anche le la banca più del 10% degli impie- propri clienti per rilevare il grado di Associazioni di categoria e una bu- ghi, ha fatto registrare performan- soddisfazione nell’utilizzo dei ser- siness unit dedicata. ce più che positive nel 2010 con vizi e nella relazione con la banca: È il modello innovativo di servi- un incremento, a livello di Gruppo, delle più di 1.300 aziende intervi- zio che il Gruppo Cariparma, di sul canale Retail del 13% negli im- state nel corso del 2010 l’indice di cui fa parte anche FriulAdria, ha pieghi e un + 12% nella raccolta soddisfazione di quelle agricole su- sviluppato per il settore agricolo, rispetto al 2009. pera il 73%. diffuse capillarmente sul Speciale Agricoltura. Dove il tuo lavoro si sente a casa. L’offerta completa per te e per la tua professione. Speciale Agricoltura è la soluzione speciale per le aziende, un servizio completo che si occupa dell’impresa, dell’imprenditore e di tutta la sua famiglia. Soluzioni personalizzate e dedicate alle diverse esigenze, per offrire un servizio più completo e mirato, semplificando la vita lavorativa e non solo. Per ulteriori informazioni chiedi in una delle tantissime filiali FriulAdria, ti aspettiamo. PAGINA 20 . NUMERO 3. MARZO 2011 . UDINE LE IMPRESE DI CAMPAGNA AMICA A COSTUMI E SAPORI DAL MONDO Protagoniste le aziende di Agrimercato del Fvg . Si sono svolte lungo le vie del centro storico di Udine le manifestazioni del carnevale udinese 2011; oltre a sfilate in costume, giochi e animazioni per bambini, molte bancarelle poste lungo via Mercatovecchio hanno attirato i visitatori con specialità, golosità e prelibatezze. A questo festoso appuntamento gastronomico non sono mancate le produzioni regionali sia tradizionali che biologiche. Da giovedì 3 a domenica 6 marzo una decina di aziende aderenti all’associazione Agrimercato del Friuli Venezia Giulia si sono alternate nell’area espositiva riservata al Mercato di Campagna Amica; l’offerta di prodotti agricoli freschi, locali e a km zero ha spaziato dagli ortaggi alla frutta, dagl’insaccati ai formaggi, dalle confetture alle conserve vegetali, dal miele alle farine, dal succo di mela ai vini. Tra i numerosi prodotti offerti anche alcune prelibatezze rare e locali come la tale e il lidric di mont, il lidric cul poc, il tarassaco, la farina macinata a pietra e la “nutella nostrana”(ottenuta da miele e nocciole). Per i più piccoli poi è stata preparata la merenda con lo yogurt ottenu- to esclusivamente da latte di Pezzata Rossa Friulana. I GIOVANI DI COLDIRETTI PROTAGONISTI A YOUNG 2011 . Si è svolta dal 2 al 5 marzo al quartiere fieristico di Udine, la fiera YOUng for you, il salone delle professioni e della formazione al servizio delle nuove generazioni. Manifestazione finalizzata all’orientamento degli studenti che si accingono ad uscire dalle scuole secondarie di secondo grado. YOUng, vuole aiutare i giovani a scegliere o comunque a capire quali potrebbero essere gli indirizzi futuri sia nell’ambito universitario che delle attività imprenditoriali. L’alto tasso di dispersione e di abbandono e le difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro sono almeno in parte condizionati da un’informazione poco approfondita, per questo, come Coldiretti GiovaniImpresa, siamo stati presenti con un punto informativo per ben 4 giorni nello stand delle professioni coordinato dalla Camera di commercio di Udine. Abbiamo anche partecipato ed organizzato venerdì mattina un workshop dalle 11,30 alle 12,15 sull’autoimprenditorialità. Dal titolo: “Fare impresa, come, quando e perché. I giovani nell’agricoltura del domani”. Relatori Denys Novello, delegato dei Giovani di Udine, che ha presentato l’attività del gruppo di Giovani-Impresa di Coldiretti e l’imprenditore di Pradamano Carlo Giacomelli che ha testimoniato agli studenti degli istituti agrari e tecnici presenti e numerosi, il suo percorso imprenditoriale e la scelta innovativa di avviare un’azienda agricola biodinamica ed un agriturismo nell’ambito dell’agricoltura sostenibile. Sabato, nello spazio dedicato agli stand, si è sperimentato un nuovo approccio, quello dei Salotti di YOUng, assieme a Marco Tonutti delegato regionale e Denys Novello delegato provinciale che hanno incontrato in modo informale e senza prenotazione, gli studenti e le aziende interessate a capire come si avvia un’azienda nel settore agricolo. UDINE . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 21 PROGETTO DI COLDIRETTI E BUROCRAZIA ALL’ESAME DELLA CONSULTA DI LATISANA Bigai: “Troppi i problemi irrisolti dalla Regione che pesano sulle imprese” . Si è svolta giovedì 10 marzo, nel Centro Civico di Precenicco, la Consulta allargata della zona di Latisana. Numerosi i dirigenti della zona che hanno partecipato alla riunione a cui sono intervenute il presidente provinciale Rosanna Clocchiatti e il direttore Elsa Bigai. La serata è stata aperta dal presidente di consulta Roberto De Nicolò il quale ha fatto un’ampia panoramica sulle attività svolte dal sindacato nell’ultimo periodo e si è soffermato sull’importanza della comunicazione. Ha rimarcato il ruolo fondamentale del socio/dirigente che ha il compito di far conoscere, alla base associata, il valore e lo scopo delle azioni intraprese in modo da far circolare in modo corretto le notizie ed evitare malintesi ed incomprensioni. Ha inoltre ringraziato il segretario di Zona Franco Comuzzi che ha assunto la responsabilità dell’ufficio di Palmanova e Cervignano e contestualmente ha approfittato per presentare ed augurare buon lavoro alla nuova responsabile dell’ ufficio di Latisana Patrizia Puppo. La presidente Clocchiatti, nel suo articolato inter- vento, ha rimarcato che l’obiettivo di un sindacato come Coldiretti è dare risposte economiche ai propri associati. Tuttavia resta fondamentale la condivisione, la conoscenza e la voglia di mettersi in gioco per attuare il progetto economico che a tutti i livelli si sta sviluppando, e che ad oggi, è l’unico che può far fronte alla crisi che attanaglia il settore agricolo. Ha inoltre portato a conoscenza dell’assemblea le linee guida dettate dal Consiglio provinciale per la scelta di coloro che saranno chiamati a rappresentare l’organizzazione nei vari enti economici regionali per i quali sono previsti i rinnovi degli organi amministrativi nel corso dell’anno corrente (Consorzio Agrario del FVG, Associazione Allevatori del Fvg, Condifesa, Aprolaca, Friulana Latte). “Queste persone non dovranno solo indossare la casacca gialla - ha detto Clocchiatti - ma dovranno credere nel progetto ed essere coerenti e trasparenti nelle loro azioni e nel perseguire gli obiettivi concordati”. Il direttore Bigai, sollecitato dai soci ha illustrato i grandi problemi che ci sono a livello burocratico in relazione alla questione vigneti, finanziamenti PSR, direttiva nitrati. L’eccessiva burocrazia e talvolta anche qualche burocrate gratuitamente ostile, non fanno certo il bene delle aziende agricole. Vi è inoltre la necessità che venga istituito a livello regionale l’ente pagatore. La nostra Regione è infatti l’unica del centro/nord a non avere un suo ente pagatore e ad essere quindi legata ad AGEA. Gli interventi si sono poi susseguiti relativamente alle fonti energetiche rinnovabili, sul ruolo della politica nell’indirizzare le scelte e nello scegliere le strategie per lo sviluppo del nostro paese. CONSULTA DI TARCENTO E GEMONA IL SALUTO A PISCHIUTTA E A LONDERO . Sono stati convocati in questi giorni i presidenti e consiglieri delle sezioni delle zone di Tarcento e Gemona del Friuli per una consulta allargata alla presenza del presidente provinciale Rosanna Clocchiatti e del direttore Elsa Bigai. È stata innanzi tutto l’occasione per un ringraziamento e per un sincero augurio di buona pensione a Gino Pischiutta e Marco Londero che per tanti anni e con tanta dedizione ed umanità hanno svolto il loro lavoro in Coldiretti. L’incontro è stato anche occasione per la presentazione ai soci delle due zone del loro nuovo segretario di zona Antonio Bertolla. Il presidente Clocchiatti ha illustrato ai risultati dell’indagine di SWG e Coldiretti su come cam- bia l’agricoltura, sottolineando l’importanza che i dirigenti di ogni sezione hanno nel trasmettere a tutti gli associati il progetto “per una filiera tutta agricola e tutta italiana” affinché ne diventino consapevoli promotori e attori. Un passaggio importante da parte della Clocchiatti è stato anche quello relativo ai prossimi rinnovi di molti enti economici (Consorzio Agrario del Fvg, Associazione Allevatori del Fvg, Condifesa, Aprolaca, Friulana Latte). Il Consiglio provinciale della Federazione ha recentemente rimarcato le linee guida sui prossimi rinnovi: i soci che assumeranno incarichi nei consigli di amministrazione. Oggi più che mai, devono farlo con convinzione, coerenza, serietà, garanten- do trasparenza e onorabilità assoluta. Il direttore Bigai, rispondendo alle sollecitazioni dei soci, ha poi illustrato le modalità della Vendita Diretta Organizzata VDO (in partenza per ora in forma sperimentale) e l’importante ruolo che potrà avere nel progetto Coldiretti per i nuovi sbocchi di mercato e per l’assunzione di peso contrattuale nei confronti della grande distribuzione. Altre domande hanno guidato il dibattito sui temi del fotovoltaico, delle biomasse, della salvaguardia del territorio agricolo e sul rapporto soci-dipendenti legato ai servizi. PAGINA 22 . NUMERO 3. MARZO 2011 . UDINE ANCHE DUE AZIENDE AGRICOLE NEL CIRCUITO “QUI SI MANGIA FRIULANO” La targa consegnata dal direttore Bigai, che è anche membro della giunta della Cciaa . Anche due aziende agricole friulane nel circuito “Qui si mangia friulano”, progetto della Camera di commercio di Udine per rilanciare il settore agroalimentare in chiave promozionale e turistica, secondo l’idea del presidente Giovanni Da Pozzo, fortemente condivisa dalle categorie imprenditoriali. Il progetto della Camera di Commercio di Udine, avviato nel 1983 (primo in Italia e molto copiato), dunque, ha avuto un opportuno rilancio a partire dall’inizio del 2010. Sono le aziende Faleschini di Pontebba e la Domini di Sauris. La targa, come si vede nelle foto, è stata consegnata dal direttore della Coldiretti Elsa Bigai che è anche membro di Giunta della Camera di commercio di Udine. L'azienda agricola Domini, nata agli inizi degli anni 90 su idea di Edith Krieber e Pietro Domini, genitori del titolare, Albert, è specializzata nella produzione e commercializzazione di fragole, lamponi, more, mirtilli, ribes rossi e bianchi e conserve alimentari. Ha sede a Lateis di Sauris (UD) il comune più elevato del Friuli e si sviluppa su una superficie di circa 3.800 metri composta da 25 serre del tipo non fisso dove vengono coltivate fragole, con impianto fuori suolo, lamponi, more, ribes, mirtillo e diversi tipi di ortaggi. l'azienda dispone inoltre di un laboratorio interno dove vengono preparate gustose confetture di frutti di bosco e sciroppi che vengono vendute direttamente o nei mercati di Campagna Amica. Componente del comitato Giovani-Impresa della Coldiretti di Udine e presidente della sezione Coldiretti di Ampezzo; Forni di Sopra, Forni di Sotto, Preone, Sauris, Socchieve. L’azienda agricola montana di Luigi Faleschini è collocata in Valcanale nel comune di Malborghetto (UD) a quota 720 metri. Dal 1990 anno di inizio attività, nei propri appezzamenti aziendali si coltivano durante i mesi estivi e autunnali Targa all'azienda agricola Domini. ortaggi e frutta quali vecchie varietà locali di mele, pere, susine e piccoli frutti con metodi di produzione biologica controllata e certificata. In un piccolo laboratorio alimentare, di proprietà aziendale, si producono conserve vegetali, quali verdure "sott'olio", in "agrodolce", creme vegetali, confetture, sciroppi e succhi. La scelta accurata delle materie prime, degli ingredienti di lavorazione e dei propri fornitori, la continua ricerca in loco, di “vecchie ricette” con la successiva rielaborazione e creazione di nuove preparazioni, nel rispetto della tradizione popolare contadina, sono le finalità che l’azienda intende perseguire per raggiungere i più alti livelli qualitativi appagando le attese dei consumatori più esigenti. Il proprio marchio aziendale “Savôrs di cjase” (sapori di casa) rappresenta il recupero di tradizioni culinarie popolari frutto di uno studio attento delle ricette e degli ingredienti con cui sono realizzate queste conserve vegetali. Luigi Faleschini è consigliere della sezione Coldiretti di Chiusaforte, Dogna, Moggio Udinese, Pontebba, Resia e Resiutta. La divulgazione delle caratteristiche peculiari della cucina tipica e tradizionale, secondo la Cciaa di Udine, può diventare un veicolo efficace di incentivazione all’acquisto dei prodotti locali e di valorizzazione del territorio attraverso i suoi attori economici: ristoratori, artigiani, agricoltori singoli e associati (cooperative) che si impegnano a rispettare un apposito disciplinare. «Grazie anche alla disponibilità delle categorie – ha detto Giovanni Da Pozzo – costruiremo un circuito promozionale basato sulla filiera di prossimità, capace di legare tra loro i produttori e gli erogatori di servizi, anche in chiave turistica. Per volontà della Camera di Commercio, infatti, i partecipanti al progetto non solo animeranno specifiche iniziative all’interno dello spazio di Friuli Future Forum, ma saranno presenti anche alle missioni promozionali e agli incontri internazionali che la Camera svolge con assiduità». A partire da gennaio 2010, sono state organizzate una serie di riunioni allargate ai rappresentanti delle categorie economiche del commercio (ristorazione e turismo), dell’agricoltura, dell’artigianato e della cooperazione, nonché a una serie di esperti del settore. In quelle occasioni si è trovato un notevole accordo fra gli intervenuti, con l’obiettivo di operare affinché nella predisposizione del progetto si operi con la finalità di coinvolgere e promuovere non solo la ristorazione tipica, ma anche i produttori agricoli del territorio e gli artigiani che trasformano le materie prime. Allo scopo, è stato predisposto uno specifico disciplinare condiviso per la caratterizzazione del “Qui si mangia friulano”, approvato dalla Giunta camerale nel luglio 2010 (tipologia di menù tradizionale, proposte di ricette e prodotti del territorio, controlli, formazione…). Alla prima scadenza del bando per la presentazione delle domande di adesione, sono giunte in Cciaa oltre 100 richieste (più del doppio rispetto alla prima edizione) che sono state sottoposte al vaglio della Commissione di Valutazione la quale, nelle sue prime sedute, ha assegnato 50 targhe che saranno utilizzate dalle aziende per contraddistinguere e valorizzare il proprio lavoro e la propria offerta. Le targhe, caratterizzate dalla figura del Beato Bertrando, storico simbolo della Cciaa di Udine e dalla scritta: “In questo locale si mangia friulano” (con la sua nuova declinazione per i produttori), sarà consegnato singolarmente e personalmente dai membri della Giunta camerale. Mentre il bando di adesione rimane sempre aperto tutte le aziende provinciali che condividono le finalità del progetto, la Commissione di valutazione continuerà a riunirsi periodicamente per la selezione e l’assegnazione di nuove targhe. Targa all'azienda agricola Faleschini. UDINE . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 23 ELENCO TELEFONICO INTERNO DELLA COLDIRETTI DI UDINE Nell’intento di favorire l’accesso ai nostri servizi attraverso il contatto telefonico diretto con i collaboratori e i funzionari della nostra struttura, ecco i numeri interni della sede provinciale e gli indirizzi e i recapiti degli uffici zonali. Al fine di migliorare il servizio, chiediamo l’aiuto dei soci segnalando eventuali i problemi riscontrati od inviando eventuali suggerimenti via fax al n. 0432 595940 o via mail all’indirizzo [email protected] SEDE CENTRALE - Via Daniele Moro n. 18 - 33100 UDINE Tel. 0432 595 911 - Fax 0432 595 940 - e-mail: [email protected] SEGRETERIA DI DIREZIONE E PRESIDENZA Cantone Rosalba 910 Fax 940 AMMINISTRAZIONE Valle Silva Calligaro Patrizia Marinelli Enrico Lento Francesco 933 924 929 957 Fax 965 SERVIZIO PAGHE Ursella Eva 946 Fax 959 Servizio Paghe Agricole (informazioni per datori di lavoro agricolo) Mosolo Nerina 950 De Simone Marco 904 Degano Mariagrazia 958 Ufficio Personale Aquaro Francesca 953 UFFICIO SPEDIZIONI Grella Andrea 913 SERVIZIO LEGALE (Assistenza Sindacale e Legale) Coloricchio Fulvia 970 Fax 940 Fax 940 PATRONATO EPACA Cuttini Maria Di Fant Meris Margutti Cristiana Schiff Giuliano 921 972 901 923 Fax 925 SERVIZIO FISCALE Nicli Renato 934 Fax 917 Ufficio Contabilità IVA Bonati Alessandro Ferrazzo Manuela Iuri Dorella Michelani Chiara Mizzau Ida Purino Erica 932 932 966 932 918 932 Ufficio Dichiarazioni 730 Ferro Valentina 930 Ufficio Redditi Benedetti Carla Li Causi Alice Giovanatto Luigino Nazzi Cristina 977 955 941 902 Ufficio Pratiche Agenzia Entrate, CCIAA ed Enti Previdenziali Pianina Simona 914 Ufficio Fatturazione e Segreteria Miconi Mafalda 915 Colle Ezio 956 SERVIZIO TECNICO ECONOMICO Claudio Bressanutti 935 Fax 905 Ufficio Vitivinicolo e PAC Dazzan Michele 906 Pasianotto Cristina 907 Ufficio Progettazione e Sviluppo Gentilini Carlo 927 Tassotti Raffaella 947 Pestrin Diana 951 Ufficio UMA Fumagalli Angela Scaino Giuseppe 945 926 CENTRO ELABORAZZIONE DATI (CED) Martinis Antonella 931 Degano Michele 939 Recapito Ufficio Zona di Cervignano del Friuli Segretario di Zona: Comuzzi Franco Via Trieste n. 5 c/o Consorzio Agrario FVG 33059 Villa Vicentina Tel 0431 32269 - Fax 0431 35881 Ufficio Zona di Latisana Segretario di Zona: Puppo Patrizia Via Risorgimento, 2 33053 Latisana Tel 0431 59113 - Fax 0431 521339 E-mail: [email protected] Ufficio Zona di Tarcento Segretario di Zona: Bertolla Antonio Via Dante, 111 33017 Tarcento Tel 0432 785058 - Fax 0432 792742 E-mail: [email protected] Ufficio Zona di Cividale del Friuli Segretario di Zona: Contento Paolo Via Libertà, 47 33043 Cividale del Friuli Tel 0432 732405 - Fax 0432 700892 E-mail: [email protected] Ufficio Zona di Palmanova Segretario di Zona: Metus Fabrizio Borgo Udine, 55 33057 Palmanova Tel 0432 928075 - Fax 0432 928581 E-mail: [email protected] Ufficio Zona di Tolmezzo Segretario di Zona: Scuntaro Maurizio Via Roma, 27 33028 Tolmezzo Tel 0433 2407 - Fax 0433 45009 E-mail: [email protected] Ufficio Zona di Codroipo Segretario di Zona: Puppo Patrizia Viale Giardini, 5/6 33033 Codroipo Tel 0432 906447 - Fax 0432 908938 E-mail: [email protected] Ufficio Zona di Pontebba Segretario di Zona: Scuntaro Maurizio Piazza del Popolo, 19 33016 Pontebba Tel 0428 90279 - Fax 0428 991956 E-mail: [email protected] Ufficio Zona di Udine Est Segretario di Zona: Onesti Lorenzo Viale XXIII Marzo, 17 33100 Udine Tel 0432 507507 - Fax 0432 512546 E-mail: [email protected] Ufficio Zona di Gemona del Friuli Segretario di Zona: Bertolla Antonio Via S. Lucia, 34/2 – Pioveva 33013 Gemona del Friuli Tel 0432 981282 - Fax 0432 982248 E-mail: [email protected] Ufficio Zona di San Daniele del Friuli Segretario di Zona: Bertolla Antonio Via Montefesta, 3 33038 San Daniele d. Friuli Tel 0432 957881 - Fax 0432 940381 E-mail: [email protected] Ufficio Zona di Udine Ovest Segretario di Zona: Onesti Lorenzo Piazzale Cella, 55 33100 Udine Tel 0432 534343 - Fax 0432 235739 E-mail: [email protected] PAGINA 24 . NUMERO 3. MARZO 2011 . PORDENONE I COMUNI E LA GESTIONE DEL TERRITORIO LE ORDINANZE NON RISOLVONO I PROBLEMI È indispensabile uno studio per realizzare un piano idrologico di Cesare Bertoia . Presidente Coldiretti Pordenone . Le ordinanze delle Amministrazioni Comunali stanno mettendo a ferro e fuoco chi opera in campagna. L’origine di questi provvedimenti sono gli allagamenti generati dalle abbondanti precipitazioni atmosferiche dello scorso anno. Con delle disposizioni possiamo dire anche discutibili, si vogliono dettare le regole su come comportarsi nei campi per evitare questi fenomeni. Nulla da eccepire se, i regolamenti di polizia rurale non ci fossero. Tra le altre cose, qualche anno fa la stessa Provincia si era attivata, anche in collaborazione con i comuni e le organizzazioni di categoria, per predisporre un documento per la redazione dei regolamenti di polizia rurale che poi i comuni dovevano recepire, anche per avere una normativa omogenea su tutto il territorio provinciale ed evitare contraddizioni dettate da normative diverse soprattutto tra comuni confinanti. Certo che scaricare al solo mondo agricolo la colpa degli allagamenti non è accettabile. Purtroppo più di qualche sindaco si dimentica che il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni più urbanizzate d’Italia. Un esempio per tutti sono le piste ciclabili la cui realizzazione comporta in molti casi il tombinamento dei fossi. Senza contare le zone industriali, artigianali e commerciali che stanno sottraendo migliaia di ettari trasformando i terreni agricoli in superfici che non sono più permeabili. Non c'è dubbio che i sindaci hanno una grande responsabilità sulla gestione del territorio, ma credo che prima di emanare ordinanze, sarebbe opportuno sedersi attorno a un tavolo e confrontarsi con chi conosce bene e vive ogni giorno la campagna. Le ordinanze a seguito di un fenomeno non sono sempre adeguate a dare una risposta al problema. Uno studio specifico, razionale e quindi adeguato, dove si affronti finalmente la situazione idrogeologica del nostro territorio provinciale, è indispensabile per dare un risposta scientifica e reale per prevenire ciò che troppo superficialmente si scarica sul mondo agricolo. ZPS: UN INCONTRO SINDACALE PER ESPORRE LA LINEA COLDIRETTI . Si è svolto a Maniago un importante incontro sindacale per predisporre le osservazioni ufficiali che Coldiretti intende portare al tavolo tecnico regionale agricolo inerenti il Piano di gestione sulle ZPS dei Magredi di Pordenone. L’incontro fortemente voluto dal presidente Cesare Bertoia, ha visto la partecipazione di tutti i presidenti e molti dirigenti delle sezioni Coldiretti interessate dei dodici comuni rientranti nell’area e l’inaspettata presenza anche del sindaco di San Quirino venuto a conoscenza dell’iniziativa. All’inizio dell’incontro il presidente Cesare Bertoia si è soffermato sul lavoro sindacale svolto a tutela degli interessi delle imprese dell’area. Bertoia ha sottolineato la partecipazione ai primi tavoli tecnici svoltisi in un clima non sempre positivo. Ha ricordato le pressioni fatte nei confronti della Regione per ottenere la giusta attenzione nei confronti della nostra organizzazione che non da ora segue il problema Zps dei Magredi. È intervenuto poi il vice direttore Wal- Dirigenti durante l'incontro ter D’Agnolo che ha condotto i lavori di analisi delle bozze di Azione del Piano e predisposizione delle osservazioni da sottoporre alla regione. I dirigenti e soci, presenti massicciamente, sono intervenuti integrando il lavoro preparatorio già predisposto dai funzionari coldiretti provinciali e regionali con ulteriori osservazioni prontamente verbalizzate. I Dirigenti e soci hanno apprezzato il lavoro fin qui svolto da coldiretti a difesa degli interessi delle aziende agricole. C’è stato spazio per ripercorrere, a beneficio di tutti, le vicende storiche che hanno caratterizzando la questione Zps. In sede di conclusioni Bertoia dopo aver assicurato che ogni osservazione verrà attentamente valutata e farà parte delle osservazioni presentate in maniera ufficiale alla Regione non escluso azioni di rivendicazione sindacale più accentuate se le richieste di Coldiretti, presentate, con modo collaborativo non trovassero le dovute risposte. PORDENONE . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 25 LE ASSEMBLEE SUL TERRITORIO PER SPIEGARE IL PROGETTO COLDIRETTI La politica non risolverà più i nostri problemi economici di Roberto Palù . Direttore Coldiretti Pordenone . È iniziato un altro ciclo di assemblee sul territorio. Gli incontri hanno una duplice valenza. La prima serve a fare un bilancio delle cose fatte soprattutto per quanto riguarda la progettualità Coldiretti; la seconda invece serve a mettere a punto ciò che dovremo fare fin dai prossimi mesi. Dal confronto, inoltre, emerge quanto la base conosca il progetto Coldiretti e quindi la nostra linea sindacale. Questo vale soprattutto per chi è impegnato come dirigente all'interno di Coldiretti ma anche chi riveste incarichi in enti collaterali come rappresentante e quindi espressione Coldiretti. Su questo non ci deve essere dubbio. Con l'approvazione del progetto sulla filiera agricola tutta italiana le idee devono essere chiare. Lo sapevano che costruire la filiera non era facile: bisogna rappresentarla, bisogna costruirla e bisogna firmarla. Questo è quello che stiamo facendo. Ma abbiamo anche capito che ci sono ancora alcuni dirigenti che su questo hanno ancora dei dubbi e non sono convinti. Sappiamo anche che è un percorso lungo, che va spiegato ai soci, alle imprese e alla cooperative e gli incontri sul territorio come le assemblee sono il momento opportuno per farlo. Il progetto comprende anche il Cai (Consorzi agrari d'Italia), la società da sinistra:Tassan, Campaner, Fabris, Bertoia e Palù Parte della sala durante un'assemblea di zona consortile per azione composta dai Consorzi agrari provinciali e interprovinciali che si propone di dare risposte a chi opera sul mercato diventando anche lo strumento per realizzare il progetto di Coldiretti. A questo proposito abbiamo una grande responsabilità organizzativa che è quella di mantenere l'alleanza tra Coldiretti e i Consorzi, di rigenerare i soci e di sostenere i nostri dirigenti che sono impegnati in qualità di amministratori. In questo contesto non possiamo mai tralasciare la questione degli Ogm che sono la contrapposizione al marchio Campagna Amica e dei valori che stanno dentro a un prodotto agricolo, anche se la scelta di fondo è quella di mettere insieme non solo il prodotto, ma il cibo che diventa l'elemento per fare economia. I mercati di Campagna Amica, infine, non sono la risposta per l'agricoltura italiana ma per alcune imprese agricole. Ma soprattutto sono il nostro modo di comunicare a costo zero, di farci conoscere al Paese e ai cittadini, di distinguerci ed esprimere i nostri valori. Dobbiamo spiegare al socio che i nostri problemi economici non li risolve più la politica. Il tempo del collateralismo è finito. Dobbiamo avere la forza di trovare nel mondo della politica delle convergenze, di gente disponibile ad accettare il nostro progetto. PAGINA 26 . NUMERO 3. MARZO 2011 . PORDENONE ORTOGIARDINO E LA FILIERA AGRICOLA ITALIANA UN INCONTRO CON I CITTADINI CONSUMATORI L'iniziativa è stata possibile grazie al sostegno della Camera di commercio di Pordenone di Antonio Buso . Ortogiardino si è chiuso con un bilancio positivo. La manifestazione si è rivelata un appuntamento importante per la nostra organizzazione. La presenza con un stand con la filiera agricola italiana e il mercato di Campagna Amica è stata apprezzata dai visitatori. Da rilevare che l'inizitiva è stata possibile anche grazie al sostegno della Camera di commercio di Pordenone. Strategica anche la collaborazione con l'Associazione provinciale che gestisce i mercati dei produttori agricoli. "È stato un momento importante -ha rilevato il presidente Cesare Bertoia- di comunicazione verso l'esterno. Spiegare in che modo si sta sviluppando la nostra progettualità è stata una grande opportunità. L'approccio che abbiamo avuto con migliaia di visitatori ci ha consentito di confrontarci con i consumatori che sono -ha concluso Bertoia- tra i nostri più importanti alleati". Un ragionamento che condivide anche il direttore di Coldiretti Roberto Palù che in proposito aggiunge: "nell'ambito della nostra progettualità, abbiamo dedicato sempre particolare attenzione alla valorizzazione del nostro territorio e alla promozione delle produzioni tipiche locali. Ortogiardino è stata una vetrina importante, uno strumento per veicolare anche all'opinione pubblica - ha concluso Palù- l'attività della nostra organizzazione e il ruolo che l'agricoltura ha nella nostra economia". Un ruolo importante a Ortogiardino lo ha avuto anche l'Associazione provinciale che gestisce i mercati dei produttori agricoli. Dieci sono state infatti le aziende agricole che in rappresentanza delle imprese che aderiscono ai mercati hanno partecipato alla manifestazione. "Come ho già affermato -rileva Luca Del Zotto, presidente di Campagna Amica- questo tipo di manifestazione è un'opportunità per la nostra associazione e per gli imprenditori che la compongono. Ortogiardino -ha spiegato Del Zotto- è stata un'occasione da cogliere per promuovere l'attività di tutti i nostri mercati di Campagna Amica, ma anche dei Punti di Campagna Amica e cioè delle vendite dirette delle nostre aziende agricole. Su questa strada dobbiamo continuare -ha concluso Del Zotto- perchè abbiamo già raggiunto gli obiettivi che ci eravamo preposti ma in calendario abbiamo altri importanti programmi". I MERCATI di CAMPAGNA AMICA Foto con le autorità allo stand Coldiretti in occasione di Ortogiardino Visitatori allo stand Coldiretti I produttori agricoli che hanno partecipato a Ortogiardino con il mercato di Campagna Amica Sei titolare di un’azienda che fa vendita diretta? Vuoi partecipare ai mercati di Campagna Amica? Puoi scegliere tra: Pordenone mercoledì e sabato dalle 8.00 alle 13.00 via Borgo Sant’Antonio Maniago sabato dalle 8.00 alle 13.00 . via Regina Elena Fontanafredda giovedì dalle 8.00 alle 13.00 . piazzale San Luca Spilimbergo giovedì dalle 8.00 alle 13.00 . corte Europa Aviano martedì dalle 8.00 alle 13.00 . via Ospedale Sacile martedì dalle 8.00 alle 13.00 . piazza del Popolo Sei interessato? telefona allo 0434.239311 alla segreteria dell’Associazione Campagna Amica chiedi di Walter D’Agnolo Uno scorcio del mercato di Campagna Amica in fiera PORDENONE . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 27 INAUGURATO A SACILE IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA POSITIVA LA COLLABORAZIONE CON IL COMUNE L'assessore Gava soddisfatta del risultato raggiunto . È stato inaugurato il mercato di Campagna Amica a Sacile. È il sesto in provincia. Grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale Liventina, la Coldiretti di Pordenone e l’Associazione che gestisce i mercati dei produttori agricoli, tredici aziende saranno presenti tutti i martedì in piazza del Popolo con i prodotti locali, legati al territorio a chilometro zero. Al taglio del nastro erano presenti tra gli altri il sindaco di Sacile Roberto Ceraolo, l’assessore alle Attività produttive Vania Gava che tra l’altro è stata l’artefice per il comune dell’iniziativa, il vice presidente della Provincia Eligio Grizzo, il presidente dell’associazione Campagna Amica Luca Del Zotto, il direttore di Coldiretti Roberto Palù e il vice direttore e coordinatore dell’associazione Walter D’Agnolo. “Siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a realizzare – ha commentato l’assessore Gava-. Dopo alcuni mesi di lavoro e di grande collaborazione con Coldiretti –ha aggiunto l’esponente della giunta- abbiamo colto un obiettivo importante. L’avvio del mercato –ha rilevato- è anche un modo per rivitalizzare la piazza e il fatto che alcuni produttori abbiano finito la merce a metà mattina è un segnale importante perché conferma –ha concluso la Gava- che i consumatori stanno apprezzando la proposta”. Soddisfatto anche Del Zotto che ha aggiunto: “Sacile ha gradito l’idea. È una dimostrazione che il patto tra produttori e consumatori è vincente. Vogliamo consolidarlo ogni giorno – ha detto infine Del Zotto-proponendo prodotti di qualità, legati al territorio a un prezzo adeguato.”. Dietro a tutto questo lavoro c’è la Coldiretti di Pordenone che mette a disposizione la struttura dal punto di vista organizzativo. “Questo fa parte della nostra progettualità –ha rilevato il direttore Palù-. I mercati di Campagna Amica sono un tassello di come intendiamo costruire la filiera agricola tutta italiana. Vogliamo ridare dignità all’agricoltura italiana e restituire reddito alle imprese. Il mercato di Sacile è un piacevole colpo d’occhio. L’auspicio –ha concluso Palù- è che si possa rivelare una risposta concreta dal punto di vista economico per le aziende e per i consumatori”. Versati perigrandi progetti. Abbiamo i prodotti, i servizi e le competenze per far crescere il valore dell’impresa, come della famiglia. Per costruire solidità finanziarie, creare risorse e offrire sostegno ai vostri progetti. Ci aspettano grandi annate. Taglio del nastro al mercato di Campagna Amica in piazza del Popolo a Sacile Una panoramica del mercato di Campagna Amica a Sacile PAGINA 28 . NUMERO 3. MARZO 2011 . GORIZIA INCONTRO CON LE SEZIONI DI MORARO, MOSSA, SAN LORENZO ISONTINO E CAPRIVA Il direttore Bozzato: “L’etichettatura altra battaglia vinta da Coldiretti” . Si è svolto nei giorni scorsi nella sala riunioni del Comune di Moraro, un incontro delle sezioni Coldiretti di Moraro, San Lorenzo Isontino e Capriva. Presenti i dirigenti locali, il direttore della Federazione Ivo Bozzato, il responsabile dell’ufficio tecnico Giorgio Piccagli, il responsabile del servizio Fiscale Emilio Tommasini. L’incontro è stato aperto dal presidente intersezionale Paolo Blasizza che ha ringraziato tutti per la loro presenza, sottolineando l’importanza di questi incontri. È intervenuto successivamente il direttore Bozzato che in apertura ha portato i saluti del presidente provinciale Antonio Bressan e ha poi sviluppato un intervento sulla progettualità di Coldiretti che - ha sottolineato – mette le aziende al centro di tutte le azioni sindacali che l’organizzazione ha sviluppato in questi anni. Una organizzazione - ha evidenziato il direttore - molto presente ed attenta ai cambiamenti che hanno contraddistinto la società e l’economia di questi ultimi anni. Coldiretti è stata la prima che ha posto il tema della sicurezza alimentare e della tracciabilità della materia prima. Una battaglia vinta, visto che qualche settimana fa il parlamento ha licenziato la legge relativa all’obbligatorietà di indicare in etichetta l’origine della materia prima degli alimenti. Importante anche il progetto di Campagna Amica che ha visto anche nella nostra provincia la realizzazione di diversi mercati e l’avvio di una rete di vendita diretta. Il direttore in conclusione ha inoltre salutato e ringraziato il sindaco di Moraro, Pellos con il quale in precedenza aveva avuto un incontro. Sono poi seguiti gli interventi del dottor Piccagli che ha illustrato le novità introdotte dal Sistri, dal tecnico Ciase che ha illustrato alcuni aspetti inerenti il rispetto degli obblighi della condizionalità e di Emilio Tommasini che ha illustrato alcune problematiche inerenti la fiscalità in agricoltura e le novità per quanto concerne gli incentivi legati al fotovoltaico. È seguito poi un interessante dibattito. L’incontro è stato chiuso da Paolo Blasizza che ha ringraziato tutti per la presenza. OBBLIGO DI ANALISI PER I PRODOTTI A BASE DI CARNE Convenzione Coldiretti e Associazione Allevatori del Fvg . È stata attivata una convenzione tra la Coldiretti di Gorizia e il laboratorio di analisi accreditato dell’Associazione Allevatori del Fvg. La convenzione nasce dalla necessità di eseguire almeno un’analisi all’anno sui prodotti a base di carne. I campioni per le analisi verranno ritirati direttamente in azienda dal tecnico di laboratorio dell’Associazione Allevatori. Le analisi riguarderanno la ricerca della Lysteria, salmonella ed Eschericchiacoli, nonché tamponi ambientali e spugne sul tritacarne. Si sottolinea l’obbligatorietà prevista dai regolamenti comunitari di eseguire dette analisi almeno una volta all’anno. Tale obbligo non riguarda eventuali prodotti a base di carne utilizzati per l’autoconsumo, ma prodotti venduti ai consumatori. Pertanto le aziende che intendessero approfondire l’argomento e/o avere ulteriori informazioni inerenti il costo per l’attivazione del servizio sono pregati di contattare il tecnico Ciase Paolo Cappelli (349 3413280) DAL FRUTTO SELVATICO ALLA CONFETTURA . Il 21 marzo alle 19.30 all’osmizza “Boris” a Medeazza 7 si svolgerà la presentazione “Dal frutto selvatico alla confettura”. Seguirà una degustazione di dolci fatti dal gruppo Donne Impresa con le confetture di frutta selvatica. GORIZIA . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 29 FORZA DELLA TRASPARENZA PREMIA LA CONCORRENZA LEALE LA I mercati di Campagna Amica premiamo le imprese locali di Ivo Bozzato . Sembra quasi impossibile da credere, ma la forza della concorrenza nella trasparenza al secolo Mercati di Campagna Amica sta dimostrando quanto vero sia il principio per il quale si sostiene che lungo la filiera avvengono non una ma una serie di distorsioni che danneggiano il produttore ed il consumatore finale con l’obiettivo di soddisfare solo le fasi intermedie. E tutto questo che sta alla base del progetto della nostra Coldiretti di realizzare una Filiera tutta Agricola e Tutta Italiana potrebbe sembrare lontano, di altri, una “roba” che hanno pensato a Roma ed invece ….. magicamente ci si accorge che è realtà ovunque in tutti i territori anche nelle provincie di Gorizia e Trieste dove la ricerca della sicurezza alimentare si accompagna con la voglia di avere prodotti del territorio, dove le amministrazioni fanno la corsa per chiede- re a Coldiretti di realizzare i Mercati di Campagna Amica, dove gli attori della catena distributiva tradizionale si alterano perché rivendicano la loro esclusività con la quale poter liberamente “disporre” (uso questo termine perché quello più attinente non si può scrivere) sia del produttore che del consumatore. Ecco allora che iniziano ad arrivare memorie scritte di chi rappresenta il commercio tradizionale attraverso le quali si crede di difendere i propri associati ma in realtà si mette in luce la lentezza e l’incapacità di un settore di trovare le proprie soluzioni ed allora non resta che additare ad altri la responsabilità del proprio insuccesso e della mancanza di progettualità motivo per il quale il proprio progetto diventa quello di annullare i progetti di altri, oppure di qualche soggetto che vedendo la concretezza della no- stra Organizzazione su progetti territoriali che mirano alla diversificazione ed al sostegno delle produzioni del territorio si “infastidisce” e neanche tanto velatamente pretende di essere per diritto divino detentore di ogni iniziativa. Ecco a tutti questi soggetti noi possiamo solo dire che abbiamo solo un grande rispetto per i nostri associati e per le loro imprese agricole per permetterci di perdere di vista l’obbiettivo primario ovverosia la tutela dei loro interessi e lo facciamo con la nostra progettualità che non ha paura di nulla nemmeno di coloro che tentano di diffondere convinzioni attraverso le quali è sempre bene stare tutti insieme appassionatamente per non concludere nulla. Questo a noi non interessa ed il nostro progetto lo realizzeremo e difenderemo con tutta la forza che abbiamo. DONNE IMPRESA: L’ARTE DEL SAPER FARE…. UN SUCCESSO IL CORSO DI CUCINA A TRIESTE . Un successo il corso di cucina organizzato dal movimento Donne Impresa di Trieste aperto a tutte le donne interessate alla cucina tipica e tradizionale del territorio. È iniziato il percorso con la prima le- zione sui piatti tipici di Carnevale e seguirà con una seconda lezione sui piatti tipici di Pasqua. L’entusiasmo delle partecipanti è stato così alto che è stato richiesto di proseguire con lo svolgimento di alcune lezioni sulle pietanze che si son perse nel tempo: šelinka, fanclji z dušco, žiuca, šnite. Il corso viene svolto alternativamente nei agriturismi della zona, dura 3 ore e si svolge in due gruppi, uno in lingua italiana ed uno in lingua slovena, sia per una semplicità di spiegazione che per il numero elevato delle partecipanti. La prossima lezione si svolgerà l’11 aprile dalle 18.30 alle 21.30 all’agriturismo Hermada di Ceroglie. Per informazioni telefonare alla coordinatrice provinciale del movimento Deborah Zuliani (0481581820). PAGINA 30 . NUMERO 3. MARZO 2011 . ANNUNCI COMPRO VENDO M A R Z MACCHINE, ATREZZATURA AGRICOLA E DI VINIFICAZIONE VENDO aratro monovomere meccanico; erpice da 2,4 m; ranghinatore; rullo da 1,3 m; carrobotte da 35 hl omologato. Tel 340.2662085 VENDO motosega Castor 420; spandiconcime 4 q; idropulitrice acqua fredda; carro agricolo d’epoca restaurato. Tel 0434.624448 ore pasti VENDO Fiat 250, gommato nuovo, ottime condizioni. Tel 0432.852783 ore serali VENDO aratro Ugo Moro bivomere voltaorecchio con spostamento dei corpi. Tel 347.8826414 VENDO pali in cemento precompresso 9x9x300 cm + acessori per impianto kiwi. Tel 328.2660608 CERCO seminatrice meccanica per soia 4-6 file; seminatrice mais meccanica. Tel 335.8242619 ore pasti VENDO Fiat 90/90 dt con caricatore frontale; rotopressa Gallignani C25 legatore rete e spago; aratro bivomere voltaorecchio Lemkem per 90-100 hp; pannelli autocatture. Tel 339.1080945 VENDO spollonatrice per vigna VBC doppia con movimento completamente idraulico; trinciaerba Orsi 2 m; rimorchio Moro 2 assi completo di sponde omologato portata 37 q; aratro voltaorecchio con ali a striscie idraulico 65-90 hp circa; trincia per vigneto da 2 a 3 m. Tel 339.3983266 VENDO botte inox 7hl con piedistallo. Tel 0432.785524 ore pasti VENDO erpice rotante 2,5 m Moreni. Tel 0431.588464 ore pasti CERCO cisterna per gasolio omologata. Tel 339.4377748 VENDO botti in vetroresina semprepiene da 15 e 17 hl; filtro a cartoni 20x20. Tel 339.4377748 VENDO Fiat 312R gomme, freni e pompa acqua nuovi zona Pordenone. Tel 349.2927449 VENDO preparatore Dante con rullo e O INSERZIONI GRATUITE solo per soci REFERENTE. EZIO COLLE TELEFONO. 0432.595956 ORARIO. dalle 9.00 alle 13.00 per manzanza di spazio non tutte potranno essere pubblicate lama 4 m; estirpatore con 9 ancore. Tel 349.2966551 VENDO botti Garbellotto in rovere di slavonia da 5,5 e 7,5 hl. Tel 333.3182351 VENDO rimorchio non ribaltabile 3,5x1,8 sponde 60 cm. Tel 339.6291349 dopo le 20 VENDO una falciacondizionatrice trainata e una portata di 2,5 e 2 m in buono stato per chiusura attività e varia atrezzatura. Tel 335.453544 VENDO legacci inox per vigneto. Tel 339.7546683 VENDO botte liquame Cum 100 hl omologata 2 assi predisposta per interratori usata poco; rimorchio agricolo 2 assi omologato 140 q con soprasponde non gemellato prodotto tedesco. Tel 338.2196987 ore serali VENDO punta mais; botte diserbo 4 hl. Tel 0432.666029 ore pasti VENDO carro non ribaltabile omologato per 35 q Moro; sarchiatrice mais 4 file cassone in inox. Tel 333.9387540 VENDO rimorchio Cum portata 100 q; irrigatori 52 per impianto fisso a scomparsa. Tel 0434.620413 CERCO aratro bivomere Melchior per 100/110hp. Tel 331.3676133 CERCO spandiconcime a 6 file Zilli. Tel 333.1523064 VENDO imbottigliatrice monoblocco Mondial; etichettatrice Enos completa di sciaquatrice ed essicatore; 10 becchi; paranco trifase con pulsantiere, 220/380v, 1400 giri/min, corsa gancio 3 m, sollevamento 2,5 q a rinvio. Tel 348.3164997 VENDO spandiconcime 2q. Tel 0427.3055 ore pasti VENDO Fiat 300 30 hp funzionante; estirpatore 9 ancore . Tel 0434.70802 ore pasti VENDO rimorchio 2 assi, Moro M301, non ribaltabile, 187x380cm, portata 36q seminuovo. Tel 0481.884201-333.4559011 ore serali VENDO 100 pali in cemento per vigna; 2 semprepieni in vetroresina da 10 hl. Tel 333.3881767 VENDO aratro bivomere su carrello; span- diconcime a imbuto. Tel 0432.862101 ore serali VENDO irrigatori e tubi in alluminio da ø100 zona Palmanova. Tel 347.7867943 VENDO sarchiatrice Gaspardo 4 file con contenitore in plastica ultimo modello. Tel 0432.809139 VENDO irrigatori Carnevali, P84, Storni, A30, R25, Duplex, Pulsar per rotolone; Cardani; tubo gomma 15 bar 4m; saracinesche da 4”; cavalletti zincati. Tel 349.3550256 VENDO spandiconcime localizato per mais Zilli seminuovo 4 file a cardano capacità 7 q. Tel 348.7340429 CERCO 4 ruote in legno per carro agricolo vecchio. Tel 339.7779216 VENDO New Holland TSA110 anno 2005 poche ore full optional; muletto su sollevatore seminuovo super acessoriato comandi elettroidraulici; botte diserbo trainata Everard 20 hl barra meccanica con acessori anche per rotamazione; erba medica in rotoballe cuore tenero (200 balloni circa). Tel 328.6252425 CERCO trattore omologato 200 q; muletto diesel alzata 4,5 m; gruppo motopompa; Massey Fergusson 178-188. Tel 0432.767246 ore serali VENDO erpice Crepaldi 4 sezioni 3,75 fissa; erpice rotante Maschio con rullo Paker 2,5 m seminuova; frangizolle Nardi a 4 sezioni a V per 50/60 hp. Tel 347.1135737 VENDO motopompa per irrigazione con motore Fiat 130 hp; pompa Caprari a 1 girante tipo Mec A-5-100. Tel 333.6777418 VENDO seminatrice pneumatica Carraro 4 file mais; seminatrice frumento Carraro 2,4 m. Tel 338.4690280 VENDO motocoltivatore 14 hp Lombardini; vibro 4,5 m; frangizolle con dischi da 70 cm. Tel 338.5979112 VENDO punta mais John Deere; International 844S buone condizioni. Tel 333.1765314 ANNUNCI . NUMERO 3. MARZO 2011 . PAGINA 31 COMPRO VENDO M A R Z REGALO 300 pali in cemento 7x7x280 da togliere. Tel 0432.779955 VENDO aratro voltaorecchio doppio Grattoni ala piena full optional. Tel 380.2543516 CERCO 2 pneumatici usati 11.2/10-28. Tel 0432.985183 ore serali VENDO Fendt 75hp dt con presa sincronizzata 6000 h; botte Cum 60 q con gettone. Tel 348.5524821 VENDO frigolatte 10 hl; coclea 10 m; fieno erba medica in rotoballe. Tel 0432.809344 ore serali VENDO sarchiatrice mais 4 file in acciaio; atomizzatore Nobili 8hl. Tel 0481.90371 ore pasti VENDO Fendt 308C, st, anno 2000, 85hp, freni ad aria, condizionatore, freni anteriori e amortizzato; aratro Pietro Moro pentavomere sopra solco variabile a striscie con ruota di trasporto. Tel 335.6910896 VENDO mietitrebbia John Deere 1065 barra mais 5 file soia oscillante con trincia; fieno di loietto in rotoballe. Tel 333.3707282 CERCO trapiantapatate monofila; stendinailon da 1,2-1,5 m larghezza; cimatrice per vigna tipo barra falciante con taglio orizzontale e verticale. Tel 340.7363875 VENDO filtro 32x32; muletto su sollevatore; piccolo mulino elettrico; spannocchiatrice manuale. Tel 0432.674979 ore pasti CERCO tubi irrigazione ø120. Tel 335.6191200 VENDO botte Hardi 16m full optional; seminatrice Monosem 6 file mais telescopica 2,5m; aratro bivomere Moro Lorenzo 5M; voltaincoda fieno; condizionatrice Vicon; sarchiatrice mais 4 file con serbatoio inox; fresa interfilare per vigneto portata idraulica indipendente. Tel 338.9057143 VENDO pali e testate di acaccia; tappatore inox ad aria per bottiglie; botte inox ; legna da ardere. Tel 346.8246740 VENDO aratro trivomere Grattoni Dominator ala a striscie 17 per 140/210 hp, 17,5q, attacco per 4° corpo. Tel 328.1578692 VENDO forca caricaletame Cum. Tel 339.4419237 O INSERZIONI GRATUITE solo per soci REFERENTE. EZIO COLLE TELEFONO. 0432.595956 ORARIO. dalle 9.00 alle 13.00 per manzanza di spazio non tutte potranno essere pubblicate VENDO botte inox 10 hl semprepieno; botte vetroresina 5 hl semprepieno; tino vetroresina 17 hl; atomizzatore portato 3hl; pigiadiraspatrice a sbattimento. Tel 0432.997196 VENDO banco sega 3 hp; caricaletame. Tel 338.8596888 VENDO aratro voltaorecchio fuorisolco meccanico; vibrocultore con rullo per 55/65 hp. Tel 328.3717928 ore serali VENDO imballatrice balle rettangolari; motocoltivatore con fresa. Tel 338.9194758 dopo le 14 VENDO carro autocaricante tedesco omologato; spandiconcime 4 q. Tel 328.3717928 pomeriggio QUOTE, ANIMALI E PRODOTTI CERCO titoli pac. Tel 349.1960620 VENDO diritti reimpianto vigneto doc per 5100 m2. Tel 339.7977178 VENDO quote reimpianto vigneto 2200 m2. Tel 0432.800796 ore pasti CERCO 3 ha di titoli pac. Tel 340.6268901 VENDO nuclei di api su 6 telaini con regina anno 2010 pronti per marzo 2011. Tel 320.7079107. Carlo VENDO poni minishetland femmina di 8 mesi. Tel 0432.854240 ore pasti VENDO fieno in rotoballe zona Doberdò del lago. Tel 0481.78279 VENDO erba medica in balloni; scuter Honda 250 del 2005. Tel 328.7598382 VENDO grossi quantitativi di fieno, medica e paglia in rotoballe zona Udine. Tel 320.2303084 VENDO 30 balloni di erba medica. Tel 338.7939341- 333.4220029 VENDO fieno misto in balle piccole. Tel 329.5468888 ore pasti VENDO erba medica in balle piccole. Tel 348.5655121 ore serali VENDO sfalci per anno 2011 di 0,6 hadi prato polifita biologico. Tel 333.4114580 ore serali VENDO erba medica e fieno in balle piccole. Tel 0432.231417 IMMOBILI E FABBRICATI AFFITTO 1.04 ha di frutteto con reti an- tigrandine e irrigazione con riordino località Orzano (Remanzacco). Tel 333.7291118 CERCO capannone zootecnico possibilmente avicolo in affitto o vendita per ampliare attività di produzione uova. 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