montaggio giornalino 2006
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montaggio giornalino 2006
Scuola Media “Umberto I” Lanciano Il mondo in una scuola GIORNALE D’ISTITUTO - Anno scolastico 2005/2006 SCUOLA MEDIA STATALE “UMBERTO I” Lanciano e Sezione di Frisa - Centro Territoriale Educazione Permanente PERCHE’ UN GIORNALE DELLA SCUOLA Il giornale della scuola è stato realizzato anche quest’anno per far sì che gli alunni si esprimessero attraverso la scrittura e la propria creatività. La redazione ha ricevuto molti articoli sulla tematica dell’adolescenza e dei problemi che possono presentarsi in questa fascia di età. La ricerca della propria identità, l’evasione dal quotidiano, la volontà di contestare ma anche di essere protetti, il tentativo di adeguarsi o di essere diversi, sono solo alcuni tratti distintivi degli adolescenti di oggi e forse di sempre. Perciò abbiamo deciso di dedicare soprattutto a loro più pagine del nostro giornale, per dare una voce alle loro voci spesso inascoltate dalla famiglia, dalla scuola e dalla società. Nel giornale, inoltre, possiamo trovare un inserto speciale “Continuità” realizzato con alcune scuole elementari di Lanciano alle quali sono rivolti i nostri più calorosi ringraziamenti. La Redazione All’interno inserto speciale di 4 pagine “CONTINUITÀ” Scuola Media “Umberto I” Lanciano Lanciano pulita! Ciao sono Francesca della II B; oggi, 27 aprile 2006 abbiamo ritirato il... Oh, scusate! Forse per farvi capire meglio, devo iniziare da... vediamo... si ecco ci sono. Nel mese di novembre, abbiamo iniziato a studiare l’ecologia con la professoressa Bomba, la quale ci ha proposto di partecipare anche ad un concorso su Agenda 21. Naturalmente la classe non ci ha pensato due volte. Beh, sapete: l’anno scorso abbiamo vinto un concorso nazionale e ci piaceva l’idea di poterci ripetere: che soddisfazione essere primi dopo tanto lavoro e vedere trasformare le solite lavate di capo dei professori in elogi e congratulazioni! Per prima cosa abbiamo iniziato a studiare alcune nozioni su Agenda 21, che è un documento sottoscritto a Rio de Janeiro da 180 paesi di tutto il mondo, che si sono impegnati nel 21 secolo a migliorare l’ambiente e a favorire lo sviluppo sostenibile. Poi abbiamo aderito come classe ( insieme a tutte le seconde del nostro istituto) al progetto “Lanciano 21” promosso dal comune di Lanciano e dall’Istituto Mario Negri Sud, ideato allo scopo di reperire informazioni e suggerimenti “sulla salute ambientale” della nostra città. Quindi abbiamo osservato diverse zone e quartieri, individuando alcune zone di degrado ambientale a Lanciano. Il 1° dicembre 2005 abbiamo seguito una lezione sul progetto tenuta da due dottoresse del Mario Negri che, molto gentilmente, ci hanno proposto, con un video, i temi più importanti di educazione ambientale e ci hanno fornito consigli per le attività che anche noi avremmo dovuto portare avanti. E quindi, a lavoro!!! Come primo passo, alcuni hanno reperito belle immagini della nostra città: monumenti, edifici, zone verdi, feste tipiche, tradizioni; altri, o nel tempo libero o accompagnati dagli insegnanti hanno scattato delle fotografie sul degrado ambientale a Lanciano e le hanno consegnate al professor de Lauren- I progetti, le attività dell’Umberto I in “VITA DELLA SCUOLA” tiis, che ci ha seguito e aiutato nella realizzazione di questo progetto. Inoltre noi della II B siamo soci del Panda Club (WWF) e, con altre foto, abbiamo testimoniato questo nostro impegno. Quindi tutti insieme abbiamo assemblato il materiale più significativo e abbiamo realizzato un ipertesto, arricchito da due brani musicali, utilizzati come sottofondo: un concerto per corno di Mozart e la canzone Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano. Abbiamo ottenuto un video avvincente o meglio... VINCENTE! Già, proprio così...! Qualche giorno fa la professoressa Bomba è entrata in classe con un viso limpido e sorridente. Fra le mani aveva un fax contenente la lista dei vincitori del concorso e, dopo tanta suspense, eccoci. Anche noi – II B – tra i nomi dell’elenco. Un urlo, un grido di gioia della classe della notizia inaspettata: avevamo vinto ancora! Finalmente è arrivato giovedì 27 aprile... Vedete, ora penso che voi, cari lettori, abbiate capito cosa intendevo dire con “Oggi abbiamo ritirato il...”. Mi riferivo al premio una telecamera digitale con tanto di consegna a domicilio. Alle 10.05 i professori ci avevano radunati tutti all’ingresso della scuola per dirigerci, alle 10.30, al Palazzo degli Studi, perché invitati al convegno conclusivo del progetto “di Lanciano 21”. Alcuni esperti come il Dr. Tommaso “NOTIZIE DALL' INTERNO” La comunità scolastica dell'Umberto I ringrazia e saluta tre insegnanti che quest’anno lasciano la scuola per il sognato pensionamen- Pagliani ne hanno illustrato le fasi e i risultati. Ci ha perlato, inoltre, dei numerosi forum che si sono tenuti a partire dal gennaio 2005, incentrati su vari problemi: aria, acqua, energia, suolo, agricoltura, ecc. che hanno permesso a esperti e semplici cittadini di esprimere osservazioni utili e suggerimenti alla salute ambientale della nostra città. Le giovani ricercatrici del Mario Negri ci hanno riferito che per offrire a tutti i cittadini la possibilità di esprimere il loro parere, sono stati somministrati dei questionari nei quali si possono distinguere risposte attuate, quelle date in base alla realtà della città, e risposte attuabili, quelle date in base ai suggerimenti e alle proposte. Infine questo progetto ha dato anche la possibilità agli alunni delle elementari e delle superiori di dare consigli e suggerimenti utili anche per quei problemi, spesso sconosciuti agli adulti, ma che non sfuggono agli occhi attenti dei bambini e dei ragazzi. Questa iniziativa mi è piaciuta molto e spero che il progetto diventi concreto soprattutto che le promesse non siano solo chiacchiere, ma che tutti, in particolare noi, cittadini di domani, ci impegnamo quotidianamente a ristabilire armonia tra uomo e ambiente anche nella nostra bella Lanciano. Francesca Serafini II B Vincitore Scuola Media: Classe 2B - Umberto I to: Prof. Attilio DI RADO, pilastro discreto e autorevole della Sez. F; Prof.ssa Gabriella CAMPITELLI, sempre vicino ai ragazzi in difficoltà con professionalità e amore; Prof. Giannina TIBERI, insegnante di tecnica. 2 • Il mondo in una scuola • UN CATTIVO ESEMPIO PER NOI GIOVANI Durante la campagna elettorale riguardante le elezioni politiche, continuavo a chiedermi se esistesse un aggettivo adatto per poter descrivere lo spettacolo che le due forze politiche hanno dato a noi cittadini italiani. Credo che le offese non debbano far parte di una campagna elettorale,che purtroppo è stata segnata da poca coerenza e molta aggressione. Si è lasciato largo allo spazio delle accuse, e le coalizioni non hanno presentato sufficientemente i loro programmi.La campagna elettorale del centro destra ha naturalmente voluto evidenziare le opere svolte negli anni precedenti, mentre l’On. Prodi aspirava in primo luogo ad un’Italia serena e armoniosa. Il centro destra non ha saputo accettare la “sconfitta” e ha dato vita ad una polemica, a mio parere a dir poco infondata. Il governo di centro sinistra, anche se non ha tutti gli strumenti per poter amministrare il paese, riuscirà in ogni modo a portare avanti un’Italia serena, che non sarà più portata avanti da una persona che, secondo me, ha pensato, per cinque anni ai suoi interessi, e che in qualche modo ha autorizzato i cittadini italiani a comportarsi come lui,nella vita di tutti i giorni. Dopo aver riflettuto a lungo, mi permetto di definire la campagna elettorale per le elezioni politiche 2006 di cattivo esempio per noi giovani e inoltre inutile per quegli indecisi che non sapevano per chi votare perché non conoscevano le proposte di ogni coalizione, e che sono rimasti tali perché queste non sono state pubblicizzate abbastanza. De Nardis Margherita III C L’AVIARA E’ NASCOSTA Impedire al virus di arrivare nei nostri allevamenti è l’unico modo per salvarci.Il contagio è cominciato in Turchia e Romania,ma come sappiamo le condizioni igenico-sanitarie sono scarsissime quindi il virus ha attaccato anche gli uomini.Il contagio non avviene da uomo a uomo ma da animale a uomo.Alcune specie di migratori come le anatre selvatiche possono trasmettere il virus a polli, tacchini e altre specie domestiche. Mangiando carne cotta il contagio non avviene. Per prevenire il contagio bisogna che ci sia collaborazione medico-veterinario soprattutto nei paesi in via di sviluppo, perché la globalizzazione riguarda anche le epidemie. Alleva Oreste IID ALLARME PEDOFILIA Nel mondo spariscono ogni anno migliaia di persone. Ogni anno in Italia sono dichiarati scomparso oltre 2000 minori. Alcuni tornano a casa da soli, altri vengono ritrovati dalle forze dell’ordine, altri ancora non hanno mai fatto ritorno. Secondo le cifre del Ministero dell’Interno, solo nel 1996, sono stati dichiarati scomparsi 2391 minori. Di questi 1912 hanno riabbracciato le loro famiglie. Al marzo 1998 i minori dichiarati scomparsi erano 1419, di cui 796 sono stati rintracciati dalle forze dell’ordine. Che fine hanno fatto i tanti di cui di perderà ogni traccia? Per farsi una pallida idea di quanto sia grave il fenomeno basti sapere che nel 1997 un quotidiano (15 marzo 1997) titolava un lungo pezzo: ”Dal 1990 quadruplicati i ragazzi spariti”. Oggi sono molti di più. Un calcolo,anche approssimativo è impossibile. Il quotidiano, tra l’altro denunciava: ”cresce il numero dei giovani tra i 15 e i 18 anni che svaniscono nel nulla. Le piste: la droga, le sette religiose, voglia di avventura e mercato degli “schiavi” e, altro ancora. Nel mondo la situazione è molto più allarmante. Solo negli Stati Uniti ogni giorno scompaiono 2000 bambini. E’un problema grave molto sentito in Europa. Di Federico Ilenia S.O.S. ANIMALI Sono aumentati,in questi ultimi anni, i maltrattamenti verso gli animali di tutte le specie: scioccanti sono le immagini in televisione di ovini lasciati a digiuno per giorni in un recinto:pecore morte in mezzo ai pezzi taglienti di ferro.Altrettanto gravi sono l’abbandono dei cani sulle autostrade o nei cassonetti di immondizia, o il contrabbando di specie esotiche oppure di animali tenuti in cattività, le mattanze di pesci e mammiferi come foche e balene la viva sensazione da laboratorio, l’uso di animali nei circhi è lunga la serie di soprusi che l’uomo compie sugli animali. E’ merito degli ambientalisti e delle organizzazioni animalistiche se oggi tante specie faunistiche sopravvivono nonostante la “stupidità” dell’uomo. Domenico Masciarelli SOMMARIO Attualità Adolescenza Vita della scuola Vita di Lanciano Finestra sull’Europa pag. 2 pag. 4 pag. 8 pag. 12 pag. 12 Musica Cinema Sport Continuità Progetto P.E.D. pag. 13 pag. 15 pag. 16 pag. 18 pag. 22 L’ I N FA N Z I A N E G ATA Tra i diritti fondamentali del fanciullo si legge che “ogni bambino nato nel o fuori dal matrimonio deve godere di una stessa educazione scolastica e protezione sociale”. Purtroppo l’abbandono scolastico, il lavoro minorile, la pedofilia, la fame, appartengono ad una realtà che non riesce a far propri questi diritti.sono troppi i bambini che non godono di nessuna protezione né da parte delle famiglie né da parte della società. Spesso questi ragazzi senza famiglie sentono il bisogno di appartenere ad un “gruppo”, una banda che vive di furtarelli che cerca di difendersi dal degradante mondo degli adulti. A Cubica città del Brasile, questo fenomeno è molto frequente; camminando si vedono ragazzine dagli undici ai dodici anni cullare i loro piccoli. Sono stati stimati circa 20000 “mennios de rua” (bambini di strada), denutriti, con la pancia dilatata dalla verminosi, a volte drogati, piccoli delinquenti o prostitute abbandonate a se stesse. Si recano nelle discariche per separare i rifiuti riciclabili, sperando di trovare qualcosa da mangiare. Inoltre di questi ragazzini, la cui età va da zero a dodici anni, ne vengono uccisi 6 o 7 al giorno. L’Amnesty International documenta che centinaia di bambini vengono brutalmente uccisi dalle squadre della morte. Con questi piccoli vagabondi usano la stessa tecnica che usano per catturare i topi. Mandare aiuti a questi paesi è inevitabile per ragioni umanitarie ma d’altra parte farli arrivare è impossibile. Sentendo parlare i politici in tv spesso si ascolta che i bambini sono futuro di ogni società e che appunto per questo devono crescere protetti e curati ma soprattutto rispettati. Presumo che il futuro del nostro paese non si prospetti molto buono. Perché? E’ semplice, il bambino è vittima di ingiustizie, spesso e volentieri causate dall’adulto che ha il compito di proteggerlo. Ma non solo vengono sfruttati, essi muoiono e questa notizia è tragica in un mondo di pace figuriamoci in uno di guerra, i bambini sono vittime della mine o della mira infallibile dei cecchini, ma i loro più grandi nemici sono i cecchini, ma i loro peggiori nemici sono quelli invisibili: malnutrizione, freddo, epidemie e mancanza di medicinali. Questi sono i mali maggiori che tormentano i paesi in via di sviluppo. Al giorno d’oggi ci si dedica a queste tematiche solo in occasione di eventi importanti e non lo si fa mai in un mondo corretto e si sottovaluta il fatto che questi problemi non ci sono solo nei paesi del terzo mondo ma anche in Europa. Quante volte abbiamo visto bambini chiedere elemosina nelle vie della nostra città.Tutti i bambini hanno il bisogno fisico mentale e morale di vivere un’infanzia felice.Concludo dicendo che i bambini sono il passato il presente e il futuro di ogni storia che verrà.Trattiamoli bene. Angelucci Federica IIIB • Il mondo in una scuola • RICORDANDO LE FOIBE Molti non sanno cosa significa questo termine,o meglio non l’ hanno mai sentito.Nei libri di oggi si studiano molti avvenimenti importanti della storia ma non si è mai sentito parlare del fenomeno storico della foibe,che secondo me è un avvenimento importantissimo che si può mettere a pa- ri della Resistenza.Ora io desidero informarvi su quanto accaduto:le Foibe sono delle profondissime buche sorte a Trieste,a Gorizia e nei territori d’Istria.Dentro queste buche furono gettati milioni di italiani.Non ci fu distinzione di sesso,di opinione politica, di religione,infatti furono uc- Baby Gang: anche in Italia Atti vandalici,assunzioni di sostanze alteranti,furti,aggressioni:sono solo alcuni esempi della condotte illecite adottate più facilmente dai ragazzi quando si trovano in un gruppo di coetanei. Una tipologia di gruppo deviante è la banda giovanile,entrata nell’immaginario collettivo grazie ai numerosi film holliwoodiani che, narrando le storie di ragazzi di strada delle grandi città americane, violenti e ribelli con i loro giubbotti di pelle e i capelli imbrillantinati,hanno influenzato,in modi diversi,l’atteggiamento e il modo di vestire dei ragazzi in mezzo al mondo.Ma che cosa distingue una banda da altri gruppi devianti? La gang si differenzia da altri tipi di gruppi giovanili perché,a differenza di questi ultimi,è guidata da un leader,ha una ben definita gerarchia interna.Ci sono regole precise che tutti sono tenuti a rispettare e chi infrange tali norme viene severamente punito. Ciascuna gang, inoltre, si distingue dalle altre adottando un nome e altri simboli di identificazione come un dato modo di comunicare, fatto di parole in codice, e un particolare modo di vestire. Abbastanza frequenti sono le denunce per reati contro l’ordine pubblico, commessi da gruppi di ragazzi. Anche i mass media, qualche mese fa, parlando di “baby gang”,ha riportato episodi di furti ed aggressioni attuati da gruppetti di adolescenti a danno dei coetanei e turisti in diverse città italiane.Se si analizzano le caratteristiche di questi gruppi giovanili, si scopre facilmente che, in realtà, non si tratta di vere bande. Infatti,sono privi delle caratteristiche tipiche di una gang, come ad esempio una struttura gerarchica definita,regole di condotta, una buona coesione tra i membri e il controllo del territorio. Sono, come già detto, studenti che, come forma di trasgressione e mai per necessità, vogliono procurarsi gratis il loro oggetto del desiderio. E’ anche vero, però, che è un fenomeno dilagante,che deve trovare nella famiglia, nella scuola, nelle forze dell’ordine, unità di interventi miranti soprattutto alla prevenzione di esso. Paolucci Francesco IIIE cisi fascisti e antifascisti,uomini donne e bambini,cattolici e ebrei…Questo avvenimento avvenne dall’aprile 1945 fino a metà giugno dello stesso anno,quando queste città erano occupate dalle milizie di Tito(ex dittatore comunista jugoslavo)tutta questa tragedia avvenne solo per cancellare l’ideale fascista presente in quell’epoca in Italia.Solo alcuni anni fa fu concessa la giornata in memoria dei nostri fratelli morti solo perché avevano un’ideale diverso da tutti gli altri,per questo il 10 febbraio li ricordiamo. Pagano Claudia IIID LE ADOZIONI A DISTANZA: CHE COSA SONO? Adozione a distanza significa, con un contributo finanziario, dare ad un bambino o ragazzo che si trova in condizioni particolarmente difficili la possibilità di crescere nella sua terra.Obiettivo primario è il rispetto della sua cultura, la dignità di persona umana: cibo, medicine, scuola,la famiglia, l’affetto di persone “lontane” che hanno a cuore la sua crescita che partecipano alla sua vita, anche attraverso lo scambio di lettere, disegni, ed esperienze molto importanti per loro. Le adozioni a distanza vengono coordinate sul posto direttamente da volontari e grazie anche alla collaborazione con associazioni locali. In diverse situazioni,poi, l’adozione a distanza si integra ad altre attività di AVSI sul territorio,cui contribuiscono finanziatori istituzionali.In questo modo il bambino viene a beneficiare di un programma complessivo di sviluppo,e il contributo dell’adozione a distanza permette di moltiplicare le risorse a favore del bambino,della sua famiglia,e della comunità.Secondo me le adozio- ni a distanza sono uno strumento,una forma di solidarietà che permette di migliorare la migliore qualità di migliaia di bambini e adolescenti, con contributo economico stabile che può essere considerato a tutti gli effetti per diminuire la povertà. Dovrebbe essere un tipo di aiuto in cui il bambino possa frequentare un centro di accoglienza in cui vengono serviti pasti, possa beneficare di cure mediche e di partecipare ad attività didattiche e ricreative e di dare aiuto anche alle famiglie che si trovano in situazioni problematiche.Questo argomento mi è venuto in mente soprattutto quando guardato il mio programma ”amore” condotto da Raffaella Carrà. Un nuovo programma dedicato al sostegno a distanza a favore di bambini e ragazzi poveri del mondo con la collaborazione di AVSI ed altre associazioni.Quindi mi auguro sempre che ci siano sempre più persone che scelgono questa forma di aiuto per alleviare la sofferenza di tanti bambini. Sara Giancristofaro IIIC Lettera a Tommy Occhi azzurri…labbra sorridenti…visino simpatico…è questo il tuo ritratto angelico.Ed io sono sconvolta perché i bimbi come vittime della violenza stanno diventando davvero troppi. Ti hanno strappato dalla tua vita, dalla tua famiglia, dalla tua città. I tuoi parenti e gli Italiani hanno pianto, sperato, pregato che tu tornassi a casa tra le braccia della tua mamma, del tuo papà e di tuo fratello. Ma non è stato così. Sei passato in un’ora, dal calore famigliare della tua casa al mistero e al gelo assoluti, sei passato dalla luce alle tenebre, dalla felicità all’angoscia. Chissà cosa hai pensato quando ti sei ritrovato improvvisamente lontano da ciò e da chi conoscevi. Dopo una caduta, ti sei difeso con un pianto e tutto è finito. Ma non per noi Tommy, non per noi. Perché ti vogliamo bene e te ne vorremo sempre, come la tua famiglia straziata dalla perdita di una stella splendente, che adesso brilla ancora di più nel cielo e che protegge ogni bambino. In un mese di speranza ogni italiano si è sentito legato a te,sei diventato il figlio di ogni adulto,il fratellino di ciascun bambino, il nipotino di ogni nonno, sei e sarai sempre parte nel nostro cuore. Piccolino spero che adesso sarai felice lì dove non ci sono pericoli,dove puoi giocare sereno senza avere la paura di essere portato via dalla felicità dell’infanzia.Voglio dire un’altra cosa,mi piacerebbe che tutti ma soprattutto noi giovani prendessimo come esempio l’orribile storia di Tommy per ragionare sulla nostra società perché noi dobbiamo fare in modo che il mondo vada avanti e che non ritorni indietro con simili barbarie. Dipende dai ragazzi, da noi giovani, il mondo futuro ed io voglio che sia perfetto, completamente diverso da quello attuale. Ma soprattutto non dimentichiamo mai Tommy, il suo visino, i suoi diciotto mesi, perché lui è con noi, Tommy c’è. Benedetta Marfisi IIB 3 4 • Il mondo in una scuola • V I TA D I A D O L E S C E N T I CHE COSA VUOI FARE DA GRANDE? Non è un po’ troppo presto per chiedermelo? A questa età sembra tutto così facile che si pensa che si possano fare tantissime cose contemporaneamente… Tipo me … Il mio primo e vero sogno è quello di aprire una scuola di danza a Roma, città stupenda dove vorrei andare per l’Università ( la Luis) o almeno frequentare una scuola di danza fino all’età di quaranta anni e più magari … Poi, al secondo posto, a pari merito, vorrei diventare una professoressa di Liceo, di Lettere, filosofia, storia o inglese o una persona della giurisprudenza. Mi affascinano soprattutto il giudice, un elemento super importante per la magistratura, poiché spetta a lui decidere se l’imputato è in buona o cattiva fede, se è innocente o colpevole… o l’avvocato, il quale deve difendere qualunque persona gli capiti … forse, anzi, è sicuro che per me sarebbe logico diventare avvocato poiché lo sono già mio padre e mio nonno, ma c’è anche un terzo desiderio, sogno nel cassetto in quanto alla mia carriera nel futuro … ed è la pediatra. Mi piace molto la figura del medico sia “funzionalmente” e non ci crederete, anche “esteticamente”! Spiego. Funzionalmente perché mi piace sentire “dottoressa”, mi piace essere ricercata, mi piace proprio la figura del medico con le funzioni che svolge nella società. Esteticamente perché io sono una persona che fa tutto facile e che spesso si rifugia nei film, dove le dottoresse hanno tuppi ordinatissimi, rossetto acceso, unghie belle e curate (più che una dottoressa mi sembra un’estetista …), tacchi alti, camicie candide con l’etichetta con su scritto “dottoressa”. Fantastico! Ma questo si vede solo in televisione, mentre io vorrei diventare una pediatra sul serio, il che è diverso. Io adoro i bambini, mi piacciono e li voglio curare. Mia zia è una pediatra bravissima, con i bambini ci sa fare ed io vorrei diventare un po’ come lei… Però Infinito… una parola così piccola che può significare spazi e tempi illimitati, profondi, senza confine. Leopardi trovò il suo infinito nei piccoli particolari della natura, attraverso i quali egli riusciva attraverso i quali egli riusciva ad immaginare e a volare con la fantasia anche quando rappresentavano degli ostacoli; Foscolo trovò il suo infinito nelle illusioni, come la donna, l’amore, la natura, ideali che potevano realizzarsi solo nella poesia, che era l’illusione più grande; Manzoni trovò anch’egli un suo infinito, in Dio e nella Divina Provvidenza, davanti alla quale il cristiano comprende che anche i momenti più difficili ci condurranno alla Salvezza, mentre l’ateo tende a rassegnarsi, chiudendosi in se stesso… Ciascun uomo per vivere al meglio la propria vita ha bisogno di rifugiarsi in un infinito, proprio come i tre grandi romantici italiani, ed io? Che cos’è per me l’infinito? Guardando la natura penso che l’infinito sia tutto ciò che madre natura ci ha donato; guardando gli esseri viventi penso che l’infinito sia l’amore, che ciascuno nel suo piccolo, sa donare agli altri; guardando i miei amici, quelli più veri, penso siano loro il mio infinito; guardando me, crescere di giorno in giorno, e maturare grazie ad ogni insegnamento che mi donano a scuola, a casa ed ovunque io sia, penso che il mio infinito sia quello di realizzarmi e rendere grazie a chi mi fa quotidianamente crescere, ma poi, guardando la malinconia degli uomini, penso che forse l’infinito è la vita stessa, che a volte è troppo corta o infinita per renderci conto dei nostri errori. Figurandomi un infinito, però, immagino uno spazio che non ha ne inizio ne fine,in cui il tempo non passa mai, fatto di alberi sempreverdi, fiori multicolore, montagne, colline, sorgenti, animali ed esseri umani, immagino uno spazio privo di guerre, forme di razzismo, omicidi e rapine, in cui ciascun essere vivente rispetta l’altro, in cui regnano l’amore, l’amicizia, la pace, la solidarietà l’affetto e la complicità, ma soprattutto immagino che in questo “MIO SPAZIO dei SOGNI”, regna una dolce musica, e uomini e donne non parlano, ma riescono comunque a comunicare ed a esprimere idee, emozioni e sentimenti, attraverso uno sguardo, un sorriso, e attraverso il linguaggio del corpo… Un mondo immaginario? No, un mondo speciale, il mondo della danza, il mondo della “mia” danza in cui posso realmente sentirmi me stessa! Può risultare quasi ironico che il mio infinito sia la DANZA, dato che non sembro la tipica ballerina alta, bella e anoressica, che fa sacrifici per essere quella che è, ma quando ballo io mi sento libera, libera di esprimermi, libera di volare con la fantasia, libera di divertirmi e di essere per una volta me stessa! Io amo ogni tipologia di danza, dalla danza classica alla danza contemporanea, dal carattere al tango, dal jazz all’ hip-hop, dal funky alla danza moderna, se c’è la musica io ballo e mi sento viva come non mai! A volte penso che le tre ore di danza settimanali siano insufficienti, anche se mi portano via tre ore in cui potrei studiare o guardare la televisione o leggere una rivista, invece no, se ho anche un solo minuto di libertà, mi rifugio nella mia camera, accendo lo stereo, metto un cd nel lettore, premo il play, chiudo gli occhi e ballo, finche mia madre non mi interrompe: “ALBA; ANCORA A BALLARE DAVANTI ALLO SPECCHIO?! DOBBIAMO ANDARE!!” E così ritorno alla vita di tutti i giorni! BALLARE è COME VOLARE LIBERAMENTE CON LA FANTASIA IN UN TEMPO CHE NON SI FERMA MAI! Alba Crognale IIIC TECNOLOGIA? PUO’ ESSERE UN PROBLEMA Oggi tanti ragazzi hanno nella loro cameretta molti strumenti tecnologici ed innovativi. Questo potrebbe essere istruttivo, ma potrebbe rivelarsi anche un fattore negativo.. Istruttivo, se usati con occhio critico, prudenza e misura, negativo se usato con dipendenza e spirito passivo. La cameretta, quindi, diventa un luogo in cui rifugiarsi e costruirsi un mondo a sé costituito da chatline e giochi con grafiche all’avanguardia. Segregandosi in cameretta i ragazzi potrebbero guardare programmi inadeguati alla loro età solo per il gusto di trasgredire e di sentirsi più grandi. Probabilmente ciò è dovuto ad un senso di solitudine derivato anche dall’assenza dei genitori che lavorano a una cosa che non mi piace di questo lavoro è che ti possono chiamare in determinati giorni anche alle 2, 3, 4 del mattino! Ed io e la sveglia non andiamo molto d’accordo! Poi, sinceramente, mi rendo conto di quanto sia bello fare il medico ma anche quanta responsabilità assume: una vita di un bambino, di un adulto, di un anziano, di chiunque è nelle tue mani e la sua sorte dipende solo da te … A volte ho paura che tutti questi sogni non si “materializzino”, non tempo pieno. Infatti l’isolamento adolescenziale è tipico e fa scaturire una scarsa comunicazione nelle famiglie, soprattutto tra genitori e figli. Un’estrema conseguenza è l’ANORESSIA: ci si limità ad uno spuntino perché la mente è impegnata in altre cose che appartengono ad un altro mondo irreale, immaginario. Un rimedio? Aprire gli occhi e guardare il mondo in maniera semplice, naturale, diversa. Ovviamente non trascurando gli elementi tecnologici perché se usati con precauzione e cautela possono trasformarsi in srumenti costruttivi che contribuiscono allo sviluppo dell’innovazione all’avanguardia. Silvia Di Santo IID si “concretizzino”, ma rimangano nel vero senso della parola stessa: “sogno”, ovvero ciò che viene desiderato e considerato irrealizzabile, dolce illusione… Ma mi faccio avanti e supero questi ostacoli pensando che, nella mia famiglia, c’è una professoressa, una pediatra, una dottoressa, due dentisti, due avvocati e per quanto riguarda una ballerina insegnante … c’è sempre una prima volta!!! Lorenza Pedullà IIB • Il mondo in una scuola • I GIOVANI E LA DROGA Sempre più i ragazzi iniziano a drogarsi. Pare che il 60% degli adolescenti italiani abbia avuto la possibilità di fare uso di droga nelle discoteche o addirittura all’uscita della scuola. Le cause che inducono a drogarsi sono molteplici. Molti iniziano per gioco, anche se un gioco non lo è per niente. È una cosa seria, molto seria, con conseguenze spesso gravissime. L’insoddisfazione, la curiosità, l’attrazione del frutto proibito sono spesso determinanti. Alcuni sondaggi rilevano tra le altre cause anche l’insuccesso scolastico, le difficoltà nei rapporti familiari, l’incertezza e la paura del futuro. Questi motivi determinano quello che genericamente viene chiamato disagio giovanile. Questo disagio viene riscontrato anche a proposito nei giovani drogati e nei delinquenti minorili. Un altro gravissimo problema legato al disadattamento giovanile e alla droga è costituito da disturbi più o meno gravi al livello psichiatrico. Essi sono stati riscontrati in un certo numero di tossicomani per la quale la droga è un tentativo di autoterapia perché stabilizza la personalità liberandola, almeno per un certo tempo, dai sintomi più gravi. Quello che importa sottolineare di questo argomento è come prevenire l’uso della droga tramite una prevenzione accurata effettuata attraverso l’informazione. Quali sono le cause? Le persone usano droga per sentirsi meglio. Questo è vero per ogni tipo di droga. - Le persone prendono analgesici quando hanno dei dolori; gli analgesici li fanno “sentire maglio”; - Le persone bevono per sentirsi meglio; - Le persone prendono droghe di strada per sentirsi meglio. La verità è che quando si prendono droghe per vincere la depressione o per risolvere un problema, in seguito la persona sta peggio di prima. Soprattutto le droghe che rovinano la mente creano dipendenza. Si può dire che le cause di abuso di droga che creano tossicodipendenza sono quelle che in qualche modo fanno star male una persona. Le persone che abitualmente fanno uso di droghe o alcool, li assumono per “RISOLVERE” sensazioni indesiderate: dolori, stati emotivi, guai, affezione, collera o apatia, la persona pensa che queste sostanze siano la cura per i loro stati d’animo indesiderati. In conclusione possiamo dire che migliaia di ragazzi svuotano la loro esistenza di ogni valore lasciandosi travolgere dall’uso delle droghe. La dipendenza da sostanze tossiche causa nei giovani la scomparsa degli interessi culturali, sociali e affettivi, l’incapacità di progettare il proprio futuro e la perdita dell’autonomia personale. Uscire da questo tunnel è però possibile con tanta forza di volontà e l’aiuto di organizzazioni e persone competenti. Angelucci Valeria Silvestri Veronica IIID ADOLESCENZA: I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA? È una domanda che i giovani di oggi non si pongono spesso, e comunque ogni risposta data sarebbe diversa dalle altre, com’ è vero che il mondo è bello perché è vario. Ci sono diversi modi per affrontare questo arco di tempo in cui lasciamo alle nostre spalle i giochi e i divertimenti dell’infanzia per prepararci ad un “mondo nuovo”, dove essere più responsabili e prudenti; un mondo più adulto, ma l’adolescenza non è affatto così facile. Ognuno la vive diversamente, ognuno la ricorda come i migliori momenti della vita oppure non la ricorda affatto perchè ha deciso di dimenticare. Il giudizio non cambia solo per distinzione di sesso, dipende anche dalla personalità di ognuno. Durante l’adolescenza cominciano a formarsi i vari gruppetti, ad organizzarsi uscite per la città, si cerca di apparire a tutti i costi più grandi per essere accettati nel gruppo giusto. Si cominciano ad avere le prime simpatie per quel ragazzo che pochi mesi fa ti sembrava un morto vivente e a cui ora fai gli occhi dolci… Alcune ragazze cominciano ad avere qualche problema: si sentono tutte più grasse, più brutte, più antipatiche, bilance e specchi diventano oggetti di sofferenza dove rimuginare sul più completo fallimento del loro corpo in crescita. Per loro cominciano le prime occhiate sprezzanti da parte di quelle ragazze così dette “in”, i primi nomignoli offensivi, i primi commenti sarcastici da parte di alcuni ragazzi. E queste cose se non vengono ignorate o messe a tacere, questi commenti, queste sfrecciatine, fanno molto più male di quello che si può immaginare e possono dare vita a problemi molto più seri. Alcune ragazze disperate per questi motivi, cercano di modificare al meglio il proprio aspetto: cercano rifugio in straccetti d’alta moda(e la cintura della Dolce & Gabbana o il nuovo smalto di Chanel diventano cose di vitale importanza per loro) o inventano diete dove praticamente ogni cosa commestibile è tossica. Molte di queste ragazze invece di seguire diete equilibrate senza snack o merendine, ma anzi ricche di frutta, verdura, pesce, carni bianche, pasta non mangiano assolutamente nulla e si chiudono in loro stesse. Si iscrivono a tutti i centri sportivi presenti nella propria città e si rifiutano categoricamente di aprire bocca. Molte di loro, alla fine, raggiungono uno stadio da cui è molto difficile uscire: diventano ANORESSICHE. E si rendono conto che non c’è nulla di desiderabile nel loro corpo scarno, nei loro fianchi flosci, nella loro pelle secca, nei loro capelli spenti . Si chiudono in un disperato silenzio e solo con un grande sforzo di volontà riescono ad uscirne fuori. Ma non è solo l’anoressia il pericolo più frequente tra le ragazze. Molte non si accorgono nemmeno di essere bulimiche ad esempio. La bulimia è un’altra orribile malattia: chi ne è affetto pensa sia utile perché anche mangiando tutto quello che si desidera basta vomitare alla fine dei pasti. Facile? Non penso! Anzi non lo è affatto. Non è nemmeno sano: tutto l’apparato digerente e lo stomaco ne risentono e i succhi gastrici possono corrodere molto facilmente i denti. Alcune ragazze leggono sulle riviste (spesso colpevoli di offrire falsi modelli in cui identificarsi) che molte modelle sono bulimiche, e si possono fare influenzare. È difficile far capire loro che mettono in pericolo la propria vita.. Avere il più completo controllo sul nostro corpo può essere molto difficile: non è facile rinunciare a quegli snack al cioccolato posti in bella mostra sul bancone del supermarket; per non parlare di quelle incredibili patatine messe in vendita a soli 60 centesimi. La dieta più equilibrata sarebbe questa: mangiare molta frutta ricca di vitamine e acqua, verdura, pasta. Naturalmente non devono mancare il pane, il pesce, la carne, il latte così come non bisogna esagerare con i dolci. E ovviamente bere molta acqua, che non serve solo a depurarci: riduce la forfora, i brufoli e fa bene alla salute. Ma attenzione,questi non sono solo problemi femminili: certo, sono più comuni nelle ragazze, ma può capitare di vedere un ragazzino anoressico, bulimico o anche obeso. In questa età si prova anche, soprattutto nei ragazzi, la prima voglia di fumare, che fa apparire più grandi e fa conquistare un aria “più tosta” con le ragazze. Non è vero! Il fumo fa male, soprattutto a questa età, e se si vuole davvero cominciare bisogna aspettare un’età più adulta e fumare comunque con parsimonia.. Ancora più grave l’assunzione di droghe leggere o pesanti: molti adolescenti fumano spinelli o sniffano cocaina per dimenticare la vita o problemi che li circondano. Queste sostanze ti fanno sentire, per le prime volte, come un dio: si ha l’impressione di poter fare quello che si vuole, quando si vuole e come si vuole. Ma col tempo, l’effetto svanisce e pare che il mondo ti crolli addosso. Più assumi droga nel corpo più questo si ribella ma al tempo stesso ne esige ancora: e quando questa manca, si va in crisi d’astinenza e si può anche morire. Diversamente dalle sigarette, non bisogna aspettare, se proprio si vuole, di essere più grandi per drogarsi: non conviene a nessuna età! Ognuno è diverso, ed è frequente e normalissimo trovare invece un adolescente che non ha problemi di nessun genere e che si sente bene e in sintonia con se stesso e con tutto ciò che lo circonda. L’adolescenza è solo un breve periodo della nostra vita, alla fine della quale ognuno trova la sua identità. Ma è bene che tutti sappiano che ci sono cose che possono cambiare senza farsi del male, e commettere così qualche errore che può esserci fatale. Giovanna Di Campli IIC 5 6 • Il mondo in una scuola • UNA NUOVA FRONTIERA: LA SCUOLA MEDIA “Aiuto, è il primo giorno di scuola media!” é il tormentone di quasi tutti i ragazzi il primo giorno alle medie. La paura più grande è di non piacere alla classe, ma anche come sarà con i professori, i compagni,i bidelli… appena entri ti sembra di essere in una stanza di dimensioni gigantesche con un sacco di gente che ti assale, ti fissa e i professori che ti chiedono cose del tipo “Chi sei?”, “Descriviti”, “Quali sono i tuoi hobby?” e hai terribilmente paura di fare brutta figura. Dopo qualche giorno ti sembra di essere lì da tanto tempo, sai cosa desidera un professore da te, quali sono i compagni di cui ti puoi fidare, quelli supersimpatici… E così passerai dei giorni molto felici in compagnia di tutti. Il primo giorno alle medie non lo dimenticherò mai!!! Degiovanni Eugenia IB IL LINGUAGGIO DEGLI ADOLESCENTI Al giorno d’oggi i ragazzi tendono a costruirsi un proprio spazio all’interno della società, anche attraverso un linguaggio, non per evitare di essere compresi ma per rafforzare la propria identità, per ritrovarsi in un gruppo. Gli aspetti che caratterizzano il linguaggio degli adolescenti sono: parole prese dal parlato o dai dialetti: cuccare,trucido; abbreviazioni come: prof, ragà, discò metafore: “è una pizza” oppure “che sballo”… iperbole: bestiale, allucinante… La maggior parte dei ragazzi non usa questi termini davanti agli adulti perché teme che essi possano capire cosa intendono fare e quindi impedirglielo. Altri ragazzi, invece, usano questi termini davanti agli adulti, anche davanti ai propri genitori ma si limitano comunque all’indispensabile perché, ovviamente, essendo il linguaggio di un gruppo, non vogliono creare problemi ad esso. Questo linguaggio è molto usato nei gruppi o, per meglio dire, nei “branchi”; in ogni gruppo esistono termini diversi che stanno ad indicare la stessa cosa ma anche termini uguali, come ad esempio: in un quartiere un gruppo per indicare le sigarette, usa la parola “miccia”, un altro gruppo di un altro quartiere, userà “stoppazza”. Il linguaggio degli adolescenti, come ho già detto, varia tra quartieri, paesi, regioni perché molte parole sono prese dal parlato o dai dialetti locali. Il linguaggio giovanile cambia. Si coniano continuamente termini nuovi e subito dopo non vengono più usati. Grazie ai progressi della tecnologia, i ragazzi oggi hanno a disposizione un altro modo per comunicare: gli SMS; hanno perciò subito coniato l’”alfabeto dei cellulari” a prova di genitori e di fratelli impiccioni! Alcuni esempi: TVB (ti voglio bene), NN (non), XK? (perché), QST (questo/a), CMQ (comunque); a volte si usano numeri al posto delle parole: QNT 6 BONO (quanto sei bello) o intere frasi criptate: “NN C SN X NES1” (non ci sono per nessuno) o “C 6 NL POM X 1 APE?” ( ci sei nel pomeriggio per un aperitivo?). Per gli studiosi e soprattutto per i genitori, il linguaggio adolescenziale rimarrà un mistero o anche gli adulti, per adeguarsi, cominceranno ad usarlo? Ai posteri l’ardua risposta! Dal vocabolario degli adolescenti ecco un divertente frasario locale: seccio o tragno = secchione; è un cocco = è molto bello; suolare = mollare un bidone; fregno = simpatico; pittare = mettere in difficoltà; fare sangue = piacere tanto; ricottare = provarci con una ragazza o ragazzo; portare truscia = portare sfortuna; vattàppesà = vai a quel paese; pidazuzz = ragazzi che si distinguono per un “look” trasandato; scrocc a le recchie = costa molto; serie A o fashion = molto alla moda; pigliarsi un chiovo o intortarsi = ubriacarsi; cifra = molto; sclerato = fuori di testa; CBCR = cresci bene che ripasso, riferito ad una ragazzina che promette bene; Balengo = stupido Ferrante Ilaria IIIE LA DIFFICOLTA’ DI ESSERE SE STESSI Sto crescendo, me ne rendo conto, ma perché col passare del tempo mi sento sempre più delusa? Perché non riesco a capire la maggior parte delle mie coetanee? Ho l’impressione che la gioventù di oggi sia molto superficiale ed egoista; pensa solo a se stessa, si veste super firmata e dice molte parolacce. Secondo me i ragazzi si comportano così per nascondere le proprie insicurezze, per avere delle certezze e, omologandosi alla massa, nascono difetti ed insoddisfazioni. Da tutto ciò emerge che io mi sento diversa. È anormale? Mentre normali sono i ragazzi che ti ho appena descritto? Mi pongo questi quesiti perché, io come molte mie amiche, non corrispondiamo all’ideale di ragazza dei nostri giorni; proprio per questo è difficile far parte di un gruppo, a meno che non accetti le regole ed i comportamenti di questo. “Mi dispiace, preferisco essere come sono, non lasciarmi condizionare dagli altri ed avere poche amiche, ma buone”. Alessandra Ucci IB ogni anno speciali, ma poi ti riprendi tutto e andando via ti riprendi anche il bello delle favole. Non credo di chiedere molto! Sono come un girasole, io: ho bisogno di te per sopravvivere. Immagino che sia una sera d’estate; la tua energia si riflette in ogni cosa che mi circonda. Mi parli attraverso i miei amici, le nostre gioie, le nostre insicurezze, le sensazioni che porti e lasci a me il compito di capirli. Posso ritrovarti in un profumo, chiudendo gli occhi, viaggiando nell’infinità dei tuoi colori, attraverso mille ricordi penso a ciò che potrebbe accadere. Ma poi cado dalla mia nuvola e mi faccio molto male. Così torno al mio venerdì di fine stagione; vorrei tanto chiederti di liberarmi, perché il tuo paradiso è una bugia, ma non ho la forza di rinunciare a te e quindi resto ferma qui … aspettando di guarire! Martina Nasuti IIIC ADOLESCENZA Cara Estate, è un venerdì di fine stagione, penultimo giorno di scuola, quando passi la giornata aspettando il sabato, tipica serata da popcorn e coca cola davanti ad uno dei tanti futili talk show o reality che sembrano ormai diventati culto di questa società che giorno per giorno affonda sempre di più nella superficialità. Ma io, in fin dei conti, non sono nessuno per giudicare! Dopo cena tutti guardano la televisione ed io, nella mia camera, metto su la musica e mi avvicino alla finestra. Guardo fuori. Quel peso spoglio mi ricorda che sei ancora così lontana. Mesi e mesi ad aspettarti, poi arrivi, m’illudi e vai di nuovo via lasciandomi con un po’ di dolore nel cuore che però accetto, sapendo che porterà soddisfazione. In tutti i miei giorni cerco qualcosa di te, anche quando fa così freddo che sono impedita persino a muovere le labbra per chiedere al sole “dove sei?”. Tutto passa così lentamente, fino a quando arrivi tu e le emozioni corrono così velocemente che mi è impossibile controllarle, ma quando finisce tutto, la solitudine diventa un’ombra che scava nella mia anima. Mi fai vivere favole irripetibili, ogni anno diverse, UN TESORO INESTIMABILE: L’AMICIZIA Che cos’è l’amicizia? Ve lo siete mai chiesto? Forse una parola, un pensiero, un sentimento… No, è qualcosa di più forte, di più profondo. L’amicizia è un sentimento forte, indistruttibile e nulla può rovinarlo. È un legame meraviglioso che si crea tra noi ed altre persone. L’amicizia è qualcosa di unico: un tesoro inestimabile. Gli amici sono senza dubbio indispensabili ad ognuno di noi. Costituiscono una figura importante nella nostra vita, forse sono persino più indispensabili di amici o parenti. Gli amici sono quelli che ti sono vicini in qualunque momento, disposti ad ascoltarti, ad aiutarti, capaci di condividere un’esperienza, un’emozione, un segreto. Sempre pronti a fare tutto per te, ad a non abbandonarti mai. Quando siamo tristi, giù di morale ecco che spuntano loro, gli eroi delle leggende, i miti delle favole che facendoci una piccola magia sono in grado di farci sorridere sempre. Ma soprattutto in questo periodo di crescita, l’adolescenza, un momento molto difficile gli amici sono molto importanti perché ci offrono un appoggio in qualunque situazione, ci danno una mano a risolvere qualunque problema e ci danno un • Il mondo in una scuola • grande sostegno morale. E non solo. Con loro viviamo avventure ed esperienze stupende, che racchiudiamo nel nostro cuore e ce le portiamo dentro per sempre. Con loro siamo pronti a volare oltre le nuvole più alte, a scalare montagne pericolose, a nuotare negli oceani più profondi perché qualunque cosa succeda sappiamo che loro non ci abbandoneranno mai. Fiducia, simpatia, allegria, sincerità…. Sono questi i piccoli segreti di una grande amicizia. Io amo donare, regalare, condividere, aiutare qualsiasi persona che mi è vicina. Mi piace regalare un sorriso a coloro che mi circondano, per far loro capire che sono felice, per trasmettere la mia allegria, per dar loro tutto il mio affetto. Ma soprattutto a me piace condividere le mie esperienze con le persone che mi sono intorno: i miei amici. Mi ritengo fortunata perché ne ho tantissimi. È un elenco di nomi interminabile, ma posti tutti sullo stesso piatto della bilancia. Ad esempio in classe ho 27 compagni eccezionali, tutti quanti, con cui condivido esperienze meravigliose. Ma i miei amici non sono solo a scuola, mi affiancano nelle attività sportive, al mare, in montagna, insomma in qualunque luogo. E più sono con loro e più mi accorgo che non potrei fare a meno della loro presenza. È proprio vero allora: chi trova un amico trova un tesoro. Di Monte Claudia IIB LA GIOVENTU’ ODIERNA La gioventù odierna presenta un gran senso di irresponsabilità, dovuta alla mancanza di regole e l’aumento delle distrazioni tecnologiche che inducono il ragazzo in un mondo inesistente, irreale, privo di educazione e rispetto. Per noi ragazzi non professare una religione, mancare di rispetto ad un adulto, non rispettare l’ambiente è come bere un bicchiere d’acqua, scordando le conseguenze che verranno, e vivendo in una realtà di menefreghismo. Non sentiamo il bisogno di un rimedio, la gioventù diventa come una droga, più si acquisisce più sentiamo il bisogno di divertirci, in modo alcune volte esagerato e incosciente. È l’anno dell’adolescenza, un periodo tra infanzia e giovinezza, dove il mondo sembra ostacolarci, dove tutti e tutto sembra essere contro di te, e non c’è altra soluzione che attaccarti ad una persona, giusta o sbagliata che sia, confindandoti e ripetendoti che la vita è ingiusta, sentendo il bisogno di ribellarsi così commettendo atti incoscienti che potrebbero valerti la vita. Cerchiamo, o meglio sentiamo il bisogno di un posto dove andare, dove chiedere la propria attenzione, dove siamo liberi di fare una scelta, parlare dei nostri problemi, per scappare dalla propria famiglia e rifugiarci in una realtà che noi accettiamo. Ma non troviamo sempre quello che vogliamo, andando in contro ad alcool, droga, e in molti casi a rapporti sessuali. Per evitare che succeda, non c’è una medicina ben precisa che riesca a “curare” gli eventuali sbagli, ma esiste una cura molto importante: la prudenza. Bomba Marilena IIIG Amici per tutti! Ecco la cosa più bella del mondo! Cos’è l’amicizia? Se non ci fosse, cosa succederebbe? Cosa si fa senza amici? Sono quesiti da porsi questi! L’amicizia, alla nostra età, è molto importante, anche se ad ogni età bisogna avere persone a cui legarsi, a cui bisogna voler bene. Avere un amico con cui chiacchierare, giocare a pallone, fare passeggiate, anche sfogarsi quando si è tristi, è la cosa più bella del mondo! Ma, a volte, è difficile fare amicizia, capire e farsi capire dagli altri o anche trovare qualcuno che ti sia simpatico e che abbia interessi comuni ai tuoi, che sia giusti per te insomma! Alcune persone sono molto fortunate trovano persone con cui rimangono legati per molto tempo, invece qualche volta il destino gioca brutti scherzi e gli amici vengono separati. Può capitare, crescendo, che gli amici di sempre cambino, che preferiscano andare per negozi invece di giocare un po’ a palla. A volte , si vuol sembrare maturi o alla moda e, magari, rinunciando ad un amico. Capita di voler rincorrere la fama, di voler cercare di essere notati a tutti i costi come si vede nei telefilm, lasciando solo un amico che ti voleva bene. Ma dopotutto, anche se in un certo periodo potrebbe sembrare di essere soli, si troverà sempre un amico, un vero amico, perché (e potrò sembrare sdolcinata) penso che ci sia per tutti un amico del cuore. Vorrei far riflettere con questo articolo, perché tutti dovrebbero capire che essere rifiutati è terribile, e sentirsi una ruota di scorta lo è ancora di più. Così concludo dicendo, esclamando, che è meglio tenersi stretti i veri amici, perché non c’è niente di più bello di una forte amicizia!! Ilaria D’Angelo IH UNA TAGL IA DI T RO PPO L’adolescenza può essere intesa come un periodo di crescita, in cui si sviluppano le caratteristiche fisiche, si inizia a seguire la moda, ad uscire per il corso con amiche e amici e questi probabilmente sono aspetti piacevoli di questo periodo. Però scendendo in un’analisi più accurata vedremo che l’adolescenza non è segnata solo da bei momenti , infatti una delle cose più terribili che possono accadere è quando, magari provandoti un paio di jeans che all’apparenza sembrano fantastici e adatti al tuo fisico, si rivelano troppo stretti per la sua taglia. Quale orrore!! Allora si che cominci a pentirti di tutti quei dolci e snack di cui ti sei ingozzata poco prima! Rinunciando ad ogni velleità filiforme ti sembra di essere diventata in poche parole un “elefante”. Il rimedio è molto semplice: mangiare equilibratamente, bere tanta acqua e fare un po’ di sport. Non è facile ma ci può aiutare a stare meglio con noi stesse. Fruci Paola IIC ADOLESCENTI: noi alla ricerca del senso della vita E’ uno dei principali uffizi, che buoni genitori nella fanciullezza e nella prima gioventù de loro figlioli, sì è quello di consolarli, d’incoraggiarli alla vita; perciocché i dolori e i mali e le passioni riescono a quell’età molto gravi che non quelli che per lunga esperienza o solamente per essere più lungo tempo vissuti sono assuefatti a patire.* G.Leopardi “Zibaldone” *Abbiamo potuto leggere questo passo di Leopardi durante la nostra visita a Recanati in occasione del viaggio di istruzione. Il Poeta ha espresso in modo mirabile quello che proviamo noi adolescenti. Dovremmo essere incoraggiati alla vita, sembra semplice dire vita…Ma che cos’è la vita? Domanda all’apparenza banale a cui seguono molte altre: perché provare emozioni, perché sentirsi schiacciati dai dolori o esaltati dalle forti passioni? Noi adolescenti, noi che viviamo al 300% ogni esperienza, noi che veniamo assaliti da tanti dubbi, che sappiamo che molti dei nostri non troveranno mai una risposta, siamo in realtà affamati di vita. Abbiamo bisogno di forti sensazioni, di emozioni che vorremmo che non ci lasciassero mai, sì, perché dopo il loro apice ci lasciano soli, in balia delle conseguenze: lacrime, silenzi, sorrisi…Ed è quando le emozioni se ne vanno che ci chiediamo: e ora?? A cosa è servito? Queste lacrime che cosa hanno portato? Le risposte sono sempre le stesse: ”Tutto ciò è servito a farti crescere” o “Sei sicuramente maturato dopo questa esperienza”…Ma una volta cresciuti? Non avremo forse più niente da vivere e sognare? Le emozioni non ci serviranno più e automaticamente svaniranno? Odiamo pensare questo. L’importanza che i sentimenti rivestono nella nostra vita traspare anche nei piccoli momenti della quotidianità: nell’ascoltare un po’ di musica che ci fa sognare, nello scarabocchiare qualche pensiero confuso su un foglio che sicuramente strapperemo, nel rileggere un SMS sul cellulare, nel riguardare qualche foto dell’estate appena trascorsa, nel vedere per la decima volta lo stesso film. Insomma siamo fatti così e siamo capaci di piangere fino a disidratarci e di ridere a crepapelle l’attimo dopo. Non c’è una spiegazione a tutto quello che viviamo ogni giorno, ai ricordi, ai sorrisi, alle lacrime, ai mille pensieri. Tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa, tutte sono state vissute e tutte in un modo e in un altro servono ad andare avanti, non pentirti, non giudicarti troppo severamente. Sei quello che sei, e non c’è nessun altro come te al mondo, play, pause, rewind e ancora… non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro. E se scenderà una lacrima quando li riascolterai, non avere paura è come una lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita. Di Nenno Chiara, Fresco Giulia, La Pietra Pietro, Lanci Marta, Tarquini Benedetta Classe III sez. A Frisa 7 8 • Il mondo in una scuola • Con la IaE alla scoperta di lanciano medievale. Ovvero... della “Farfalla di pietra” Noi alunni della IaE con la collaborazione della P.S.A.E. (sovrintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Entnoantropologico per l’Abruzzo) gruppo di lavoro di Lanciano e di alcune professoresse, durante quest’anno scolastico, abbiamo sviluppato un progetto che ci ha permesso di conoscere le caratteristiche di Lanciano Medievale spaziando dall’archeologia alla storia, alla musica e all’antropologia del territorio. Inizialmente attraverso l’esame di poesie, filastrocche, racconti, diapositive e ricerche, abbiamo parlato dell’origine, dei quartieri, delle chiese, delle torri e delle piazze della nostra città, poi, alla teoria è seguito il momento più bello e più atteso: la visita guidata che ci ha permesso di guardare con occhi diversi alcuni angoli lancianesi che forse già conoscevamo ed anche di scoprirne altri sconosciuti, suggestivi. Durante la prima uscita il giorno 21 Aprile 2006 con la professoressa Bonfrate e, per la sovrintendenza, le dott.sse Ivana di Nardo e Maria Gaetani “siamo volati” sulla “farfalla di pietra”. Partiti dalla Corte Anteana ci siamo immersi nel quartiere di Lancianovecchia sul colle Erminio dai tetti d’oro, le strade strette e tante piazzette. Durante le altre uscite che hanno riguardato il colle Pietroso con il Borgo bello e il colle della Selva con i quartieri Sacca e Civitanova e il gioiello di Santa Maria Maggiore, il nostro coinvolgimento è stato grandissimo. Se vogliamo verificare il nostro lavoro possiamo dire che ci è piaciuto tanto, che è cresciuta la nostra responsabilità nella salvaguardia del patrimonio culturale veramente ricco di Lanciano che davvero ci è apparso come un “museo all’aperto” ed abbiamo approfondito la conoscenza della storia, delle origini e delle tradizioni di Lanciano che amiamo tanto. La I^E Mission impossible: interrogazioni a sorpresa! Quando si parla di cronaca nera, di solito intendiamo qualcosa di veramente brutto come omicidi, incidenti... Bhe, c’è qualcosa di più brutto che non implica morti (a volte): LE INTERROGAZIONI!!! Chi di voi può dire che il giorno delle interrogazioni, almeno una volta, non ha finto un bel mal di pancia? Ma la cosa terribile è sicuramente quando i compiti in classe o i vari quiz sono a sorpresa!. In questo periodo nella mia classe ci sono state molte interrogazioni, in vista della fine del quadrimestre. Naturalmente anch’io sono stata una vittima. Comunque, non è una tragedia totale, si può vedere anche il lato positivo! Chi si prepara ha occasione di prendere bei voti e di essere lodato da genitori e professori. Magari, vale la pena di studiare se in ballo c’è qualche gratificazione in più... Provate a chiedere ai vostri genitori qualche premiuccio... è naturale comunque che non tutti “i soldati” ce la faranno. Alcuni arriveranno indenni alla fine della missione, altri riporteranno ferite più o meno gravi... infatti i miei compagni e io siamo ancora in “lutto” per le ultime interrogazioni). La consolazione, per il resto dello squadrone che ce la fa, è che non dovrà alloggiare nella scuola media più degli anni previsti, anche se dopo tutto non è così male! Ilaria D’Angelo IaH NOI E IL TEATRO Quest’anno la nostra scuola ha realizzato un progetto teatrale che ha coinvolto alunni di tre classi Terze (D,E,F) siamo stati impegnati in un percorso didattico “PAROLE, AZIONE, IMMAGINE” che si è snodato dalla lettura di testi alla creazione scenica e all’espressione pittorica. Sono stati attivati diversi laboratori di recitazione, di musica e di costruzione di maschere per la rappresentazione di due opere: “Cuore di cane” di M. Bulgakov e “Il Fantasma di Canterville” di O. Wilde, che ha avuto luogo il 25 febbraio al teatro Fenaroli. Seguendo il metodo deduttivo, abbiamo affrontato questi due famosi testi teatrali per smantellarli e cogliere gli aspetti costitutivi, abbiamo affrontato diverse ipotesi di interpretazione, messainscena, riscrittura sviluppando anche le nostre capacità di osservazione, di critica e di rielaborazione. Siamo stati guidati dagli esperti teatrali Gabriele Tinari e Carlo Pelllicciaro ed abbiamo effettuato un percorso che ci ha fatto riscoprire il senso e il valore del teatro e delle attività artistiche in genere, ci hanno stimolato e motivato a trovare forme originali di rielaborazione e di interpretazione delle due opere, a meglio conoscere noi stessi e gli altri, a socializzare, a lavorare in gruppo ed ad accettare gli altri. C i ha fatto scoprire la nostra corporeità e i suoi mezzi comunicativi, le nostre possibilità espressive. In questo percorso si sono verificati momenti significativi e molto creativi anche per i più timidi tra noi. Per tutti è stato un momento di crescita personale e sociale. L’esperienza con il pubblico è stata molto importante per veicolare l’espressività ed elaborare una strategia comunicativa. Per questo ringrazia- mo tutti i professori per averci fatto fare questa indimenticabile esperienza, dove abbiamo conosciuto una parte di noi ancora sconosciuta e ci ha regalato tante emozioni. Un grazie di cuore rivolgiamo agli esperti Gabriele Tinari e Carlo Pellicciaro. Chimisso Martina, Gaspari Annellore, Pagano Claudia, Silvestri Veronica, 3aD Materie preferite? Che dilemma!!! Da un sondaggio fatto in classe, è risultato che la materia preferita dagli alunni della I^H sia italiano ma crediamo sia a causa della simpatia della prof. che ce lo insegna. I ragazzi non amanti dello studio hanno votato educazione fisica, perché credono che non ci voglia impegno, anche se la nostra prof. ci rimprovera giustamente perché non ne mettiamo molto. Mentre matematica e scienze hanno ottenuto solamente un voto a testa, tecnica,invece, non ne ha avuti per niente, perché non esistono alunni talmente pazzi da preferirla. Neanche musica ha ricevuto voti perché non siamo molto bravi a emm... strimpellare con il flauto e le nostre “dolci note” rimbombano in tutte le classi dell’intera scuola, assordando per bene prof. e alunni. Diciamo che storia e geografia oscillano nel mezzo con due voti a testa.... perché evidentemente gli alunni non hanno nostalgia dei tempi passati, ma pensano ad organizzarsi in un mondo senza studio. E che dire di arte?... Forse disegni dipinti e specialmente scarabocchi non sono la specialità degli alunni di oggi, ecco perché neanche in questa materia non c’è l’ombra di un voto! A religione niente voti perché se a prof. passa il tempo a raccontarci bellissime storie che ci serviranno a vivere severamente un domani. O parliamo tutti giapponese, o proprio non riusciamo a capire perché nessuno abbia votato francese e inglese come materie preferite... figuriamoci...figuriamoci se gli alunni vanno male a italiano, nelle lingue come andranno? Ma ora... perché stiamo qui con le mani in mano a porci domande sulle materie preferite dagli alunni? Tanto ci tocca sempre studiarle tutte!!! Valentina di Nunzio e Federica Baglivo IaH ALLA SCOPERTA DEI FENOMENI ENDOGENI Noi, ragazzi della IIIB, uniti alla classe IIIC, accompagnati dalle professoresse di scienze, M. Bomba ed A. Cotellessa, con l’aiuto dell’insegnante d’italiano R. Madonna, siamo andati a Roma per visitare l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Si è trattato di una visita piacevole ed interessante che ci ha coinvolti in modo particolare; infatti abbiamo assistito ad una lezione di teoria movimentata da quella di pratica. Nonostante fossimo stati magistral- • Il mondo in una scuola • mente preparati dalle nostre professoresse, abbiamo soddisfatto delle curiosità e nuove conoscenze. Infatti, non tutti sanno che una barca in mare, proprio sull’epicentro di un maremoto, non avverte nessuna oscillazione. Abbiamo, inoltre, constatato che la litosfera terrestre è divisa in zolle: vi sono zolle oceaniche e zolle crostali. Queste zolle sono in continuo movimento provenienti dal mantello che le possono far urtare , scorrere o allontanare le une contro le altre. È questa la causa di un terremoto!!! Abbiamo assistito in oltre ad attraenti attività pratiche, capaci di coinvolgerci in modo attivo. Prima di tutto ci siamo divertiti a cercare in tre computer le zone più à rischio sismico e i vulcani attivi in Italia e nel mondo. Poi abbiamo giocato con una riproduzione del globo con le sue zolle o placche. Ci siamo spaventati quando abbiamo visto le zolle cadere a terra a causa di un piccolo movimento di un nostro compagno che, sotto il controllo della guida, ha tirato una leva A quel punto ci siamo cimentati nel ricostruire il nostro pianeta: che impresa! Non avremmo mai immaginato che la Terra potesse presentarsi frazionata in così tante zolle. L’attività svolta più coinvolgente è stata l’osservare come avviene un terremoto tramite la ricostruzione di un villaggio di montagna. Bisognava spingere uno dei bordi del plastico e, a seconda dell’intensità della spinta, una voce spiegava le conseguenze. Siamo riusciti a generare solo lievi scosse, purtroppo. É stato di fondamentale importanza per noi, la vista della semidistruzzione del villaggio: le case crollavano, i ponti cadevano, il corso dei fiumi si deformava... tutti simboli dei danni provocati da un terremoto reale. Infine, abbiamo visto la simulazione di una registrazione di un terremoto attraverso un computer collegato ad una pedana, sulla quale abbiamo saltato tutti insieme. In quel momento il computer sembrava impazzito: linee rosse e verdi zigzagavano orizzontalmente. Un grazie sentito a coloro che hanno organizzato questa esperienza perché ci hanno permesso di trascorrere una giornata diversa da quelle consuete e perché ci hanno dato la possibilità di informarci e di approfondire alcuni argomenti di studio. Taisia Ucci e Federica Mango IIIB Alla scoperta della nostra terra: un’attività entusiasmante! Durante il corso dell’anno, insieme alle insegnanti di storia e d’italiano abbiamo iniziato a progettare un’attività di laboratorio con lo scopo di approfondire le nostre conoscenze sull’Abruzzo. La nostra classe si è divisa: una parte ha lavorato con la professoressa Benvenuto e un’altra con la professoressa Stante. Molti di noi non conoscono le usanze, i costumi, le curiosità, posti più belli che presenta la nostra regione; solo grazie a questo laboratorio ho scoperto nuove cose molto interessanti. Abbiamo ricercato su i libri immagini e racconti su città, animali, usanze (ecc...). dopo abbiamo assemblato tutti i nostri lavori per rendere ancora più affascinante e intrigante questo progetto. Le nostre professoresse hanno pensato di esplorare gli ambienti circostanti come i trabocchi e le pinete e girare un film. E indovinate un pò? Siamo proprio noi a recitare e filmare le scene. Il mio cuore appena le insegnanti ci hanno mostrato il progetto, traboccava di gioia anche se alla vista di una telecamera subito divento rossa come un peperone, inizio a tremare e a quel punto chi mi ferma più! Sono sicura che sarà divertentissimo e spero che non mi farò prendere dal panico, tanto tra pinete, trabocchi, vini, zafferano non capirò più niente! Sono contenta di aver avuto la possibilità di partecipare a questo progetto perché non solo ho sviluppato le mie conoscenze, ma ho imparato a lavorare in gruppo,a rapportarmi con gli altri e aiutarci nel momento del bisogno. portante salvare la piccola Grampo; così sono tornata a scuola e alcuni miei amici (Carlo, Taisia, Daniela, Federica, Gessica,...) ho raccolto un pò di soldini da spedire a Mary poiché per guarirla ha bisogno di circa 1000,00 euro alla settimana. Una gran cifra certo, ma poco a poco, da varie parti dell’Italia stanno giungendo i fondi necessari alla sua salvezza. E così anche noi nel nostro piccolo con una sua foto che fa bella mostra di se nella nostra aula, e che ci fa rassicurare e sperare sulla sua salute. Grazie Mary di essere così dolce e di averci regalato questi momenti con te, e GRAZIE ALLA FONDAZIONE CETACEA che ha contribuito al tuo salvataggio giorno dopo giorno ti aiuta come una figlia, ma sopratutto GRAZIE a tutti i volontari per non averti mai lasciata sola e per averci sempre fatto sperare con la loro GRANDE FORZA DI VOLONTA’. M A RY S E I S P E C I A L E . Ludovica Zulli 3B Bocchio Fabiana IaB “Missione salvataggio” tutti pazzi per Mary G. Fissiamo ora lo zoom su Oltremare, un’acquario e delfinario di Riccione. In questo fantastico “paradiso acquatico” possiamo osservare le specie marine più rare delle nostre acquatiche, come la grande moltitudine di HIPPOCAMPUS, simpatici, di tutte le forme e dimensioni, e coloratissimi!; gli splendidi delfini, “gli aneli delle acque”, che con la loro eleganza, ci mostrano incantevoli tuffi e danze in acqua. Proprio qui, ad Oltremare, lunedì 20 Giugno 2004, è arrivata un’ospite. Una dolce e simpatica Delfina o per meglio dire Grampo; infatti questo mammifero, abitante degli oceani, prende il nome di GRAMPO ( GRAMPUS GRISEUS, dal latino). È un cugino del classico delfino e appartiene alla famigli dei DELFINI. Ma come mai è qui? L’ipotesi, finora, più attendibile e quella che questo mammifero e sua madre si sono spinti verso il porto di ancona a causa di un male provocato da bracconieri o da batteri provenienti dal mare, un male che non può essere curato con un pò d’acqua salata. Sono stati prelevati, infatti, nei loro corpi, grandi masse di parassiti che compromettevano il loro orientamento e altre patologie al tratto cardio-respiratorio, che hanno fortemente compromesso la salute della mamma che purtroppo il 21 giugno 2004 è morta. Mary questo è il nome che le hanno dato, è stata trasferita a Riccione dové la più coccolata, la piccola di tutti.La “FONDAZIONE CETACEA ONLUS” di Riccione ha voluto lanciare un appello per lei e così migliaia di volontari sono corsi in suo aiuto, finanziando il cibo e i medicinali a lei necessari, vegliandola durante la notte, e ai più piccini è stato l’incarico di scrivere e disegnare per Mary. Monica all’età di 4 anni, è diventata un’appassionata di delfini che ora sono la sua famiglia. Con lo Mary non si sente più sola e sta recuperando le sue forze. Dopo un visita con la mia famiglia al delfinario, anch’io ho capito quanto sia im- La mitica IIIB 2005/2006 Lo sappiamo che il titolo è sempre lo stesso, monotono direte voi. Ma dopotutto non è così?! Anche quest’anno finisce e noi ragazzi della III B ci separeremo come è nostro destino. Sempre insieme per superare i problemi, uniti in ogni avversità della nostra “piccola” vita. Una cosa che ci accomuna e che ci differenzia dagli altri è che nel nostro cammino siamo riusciti a unire “odio e amore” facendoli collaborare insieme senza mai arrenderci. Spesso durante le lezioni ci giriamo per guardarci tra di noi, e capiamo che dietro ogni volto c’è una grande storia da ricordare, e che non ci separerà mai. Ci fermiamo a pensare: dire che perderemo tutti i nostri amici è un pò esagerato perchè sicuramente non sarà così, ma forse la nostra nostalgia sarà più legata a questi banchi, ogni mese diversi, su cui sono impressi i ricordi di tutte le generazioni che come noi hanno condiviso gioie, dolori e se capitava anche ma sempre come se si fosse un’unica anima. Abbiamo conosciuto 27 persone stupende che in 3 anni hanno cambiato tutti i loro difetti in pregi. E non scordiamoci dei nostri “prof”! Da chi partire? Il primo da citare è sicuramente il prof. di Nenno maestro di vita passata, presente e futura, e sopratutto con i suoi ideali di libertà; Bianco con il suo piacevole accento siciliano, un professore serio con la voglia di essere serio!; De Laurentis, con i suoi racconti e con le sue battute da morirci di risate, la Giancristofaro con i suoi mitici...: “Ciuccioni”; la Bomba con i suoi insegnamenti materni e naturalistici, che ci ha fatto amare anche i personaggi più noiosi e che ci ha fatto passare la voglia di andare a dormire tardi!; la Benvenuto con le sue fantastiche spiegazioni corte ma ricche; la Ciampoli chiamata un pò confidenzialmente Erminia! Con i suoi “ra- 9 10 • Il mondo in una scuola • gazzi” detto un pò alla acida!; la Ranalli di cui ricordiamo perfettamente le storie dei nipotini; la Salvatore, che ci ha trasmesso la passione per la musica; la Lanci, che ci ha fatto comprendere al meglio alcuni valori della vita; ed infine (ma solo anagraficamente) la Ciccocioppo che è stata la nostra insegnante di vita che ci insegnato il vero significato dello sport, anche facendoci fare tardi alle sue lezioni!, ma è stata una teoria piacevole! Eccoli tutti qui i professori che in questi 3 anni ci hanno insegnato di tutto e di più dando tutto di loro stessi. P.S. un ringraziamento speciale è da rivolgere sicuramente, all’altrettanto mitica Alida. Ti vogliamo bene. E così rimarremo sempre uniti e un domani saremo ricordati sempre come la mitica III B. Federica A., Ludovica e Martina Piccole biblioteche... crescono All’inizio dell’anno noi alunni della I E, è stato proposto dall’insegnante d’italiano, di allestire una piccola biblioteca all’interno della nostra aula: proposta immediatamente accettata dalla classe! Ognuno di noi era libero di portare da casa libri di vario genere (fantasy, avventura, classici, horror, ecc.) ma anche giornali (topolino, cioè, focus junior, ecc.) in breve tempo l’armadietto della nostra aula si è riempito di ogni ben... di libri!... regolarmente catalogati e classificati. La mossa successiva è stata quella di scrivere un vero e proprio regolamento, con tanto di articoli... che è stato votato all’unanimità e rigorosamente firmato da noi tutti. Quindi si è passati alla elezione di un bibliotecario e di un vice che hanno un compito molto importante: il controllo del prelievo e della riconsegna dei libri (data, firma,titolo, stato dei libri...) su un vero e proprio “registro”. Dopo aver espletato queste... incombenze “burocratiche” ognuno di noi ha potuto finalmente scegliere il libro da portare a casa, (abbiamo un mese di tempo per riconsegnarlo!). Per far “crescere” la nostra biblioteca e arricchirla ancora di più, abbiamo pensato di auto-tesserarci di qualche centesimo di euro per ogni giorno di ritardo nella riconsegna del libro, per poter, alla fine dell’anno scolastico, acquistare nuovi libri da leggere per l’anno prossimo! (ci credereste? Qualcuno di noi ritarda la riconsegna del libro... per poter contribuire alla raccolta della somma finale!). Per scambiare poi le nostre opinioni su i libri letti nel corso dell’anno in un grafico: “il grafico del buon lettore”; ogni libro letto, una crocetta. Alla fine dell’anno la nostra prof. rgalerà dei libri a chi di noi si sarà meritato la “medaglia” di miglior lettore della classe! A noi sembra una buona iniziativa quella di allestire piccole biblioteche di classe (ci risulta che anche in altri classi della “Umberto I” ci siano biblioteche auto gestite dagli alunni!); ci auguriamo che aumentino sempre di più. Nell’attesa che ciò avvenga, auguriamo a tutti... buona lettura! Gli alunni della I E Teatro... che passione! Il 2005/06 è stato un’anno all’insegna del teatro, per noi ragazzi della III E e, che ci ha visti spettatori di alcune rappresentazioni teatrali di varie compagnie sia a scuola che fuori (come l’interessante spettacolo in lingua francese, il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, rappresentato al teatro “Massimo” di Pescara, e lo spettacolo “Datemi tre caravelle” al “Sistina” di Roma, con il mitico Alessandro Preziosi!). ma soprattutto l’anno scolastico in corso ci ha visti... attori e protagonisti insieme agli alunni della III D e della III F, di due spettacoli teatrali “Il Fantasma di Canterville” di Oscar Wild e “Cuore di Cane” di Michail Bulgakov. Ma procediamo con ordine... L’anno scorso abbiamo aderito al progetto di laboratorio teatrale “Il luogo dell’azione” proposto da: Carlo Pelliciaro (musicista-compositore) e Gabriele Tinari (regista-attore) di “Il teatro di Tatua” di Lanciano, già dai primi incontri con gli esperi si è creato un rapporto di fiducia e di cooperazione tra noi e loro. Siamo entrati nel vivo dell’attività però solo all’inizio di quest’anno scolastico quando abbiamo attivato i tre laboratori: di drammatizzazione, musica e delle maschere. Ognuno di noi, liberamente, in base al proprio interesse, motivazione, capacità, ha aderito ad uno di essi. I tre gruppi hanno lavorato prima separatamente (in tre giorni diversi della settimana, per due ore), poi insieme in un’attività di intergruppo per socializzare il lavoro svolto e mettere insieme le parti che hanno costituito le opere teatrali in vista dello spettacolo finale che si è svolto il 25 febbraio al teatro Fenaroli ( preceduto ad un’altro spettacolo a scuola per tutti gli alunni, e docenti dell’Umberto I). Nonostante un pò di nervoso ed una naturale emozione, tutto è andato bene. Siamo soddisfatti dell’esito e a breve, il 22 maggio, ripeteremo l’esperienza, perchè rappresentanti della nostra scuola alla rassegna teatrale, al teatro Fenaroli. È stata un’esperienza fortemente socializzante, formativa, e anche orientativa, che ci ha fatto scoprire attitudini competenze che non sapevamo di possedere e ci ha fornito la possibilità di lavorare e stabilire rapporti interpersonali con altre classi. Ai due esperti Tinari e Pelliciotta che ci hanno guidato con pazienza, sensibilità e competenza, vanno i nostri ringraziamenti con l’augurio di poter, anche in futuro, lavorare con loro. III E Stephan e Lelia (la magia della musica) ...dopo una gita scolastica... In un tempo non molto lontano, nei pressi del Lazio precisamente a Sermoneta, un piccolo borgo costruito sulle pendici molto ripide dei monti Lepini, viveva un bambino o meglio un piccolo ometto ,coraggioso e audace. Stephan, così si chiamava il piccolo stalliere che lavorava sotto la signoria dei Castani, era purtroppo rimasto solo, solo al mondo ma con un’ unica passione: la MUSICA. Non avendo una casa, Stephan passava ogni notte a guardare le stelle affacciato alla piccola e rude finestra della scuderia, dormendo su di un mucchio di paglia al freddo. Nonostante questo, la passione per la musica era immen- sa, ormai era diventata la sua persecuzione, il suo sogno, il suo incubo; passava addirittura ogni notte a sognare di poter suonare uno strumento. Un giorno, però, la vita di Stephan cambiò. Mentre sellava il cavallo “puro sangue” del padrone, fu attratto da una melodia che sembrava essergli penetrata nella mente proprio quando… “Stephan,, sto aspettando il mio cavallo!”, gridava l’anziano padrone che partiva per una sua battuta di caccia. Richiamato dal lavoro, lasciò perdere quella dolce e soave melodia. Dopo aver concluso le faccende, Stephan si ritirò nella scuderia e ripensò alla melodia che gli ritornava. Il mattino seguente la melodia si faceva sempre più intensa e sembrava provenire dal castello, allora Stephan incuriosito e attratto da quel suono così melodioso decise di entrare nel castello pur sapendo che uno stalliere poteva entrarvi solo se ordinatogli dal padrone. Il castello era immenso, e appena entrato, si trovò davanti una grande porta dove la melodia sembrava farsi più intensa. Arrivato alla fonte della musica, aprì la porta e si ritrovò davanti una fanciulla che suonava il piano, si, era lei, era, Lelia Castani, la figlia dell’”anziano padrone Castani”. La fanciulla invitò il bambino ad entrare e a suonare con lei ma quando le fu rivolta al domanda di come aveva fatto ad imparare a suonare il piano, la fanciulla gli rispose di seguirla fuori dalle mura e Stephan incredulo la seguì. Così, dopo una lunga passeggiata, eccoli davanti ad un paesino che comprendeva in tutto 150 case per ol più a 2 piani e, le torri delle famiglie benestanti erano circa 10. Dopo qualche passo, Stephan vide la gente di quello strano paesino inchinarsi davanti alla “signora” Lelia Castani chiamandola:”Signora di Ninfa”; ecco come si chiamava questo paesino : NINFA, “suona così melodica “, rifletteva Stephan, quando la sua attenzione fu richiamata da una Chiesa non molto grande ma fantastica. Questa Chiesa, ovvero S.Biagio , ha la zona absidale inglobata nelle mura. Stephan ne rimase sbalordito, ma fu subito attirato dalla Chiesetta di S.Giovanni che è molto particolare perché al contrario di altre Chiese, è costruita interamente con il calce struzzo romano; gli spiegò Lelia. Stephan sembrava aver ritrovato la felicità, sì, quella felicità che gli era venuta a mancare da sempre; ma le sorprese non erano ancora finite. Stephan era molto felice ma si iniziava a chiedere il perché di questo viaggio: “cosa c’entra con il pianoforte?” “Aspetta un attimo e vedrai”, rispose Lelia, convinta. Quello che stai per vedere è il mio Paradiso, è lamia favola, il mio pensatoio e la mia salvezza dallo stress di corte , concluse Lelia. Finalmente arrivati!!! Lelia e Stephan felici e fieri l’uno dell’altro per avere una passione da poter concludere, si ritrovarono davanti ad una grande porta ricoperta di fuori, a quel punto Lelia tirò fuori dalla tasca del suo elegante vestito una chiave ; era proprio la chiave che apriva quella grande e possente porta. Aperta la porta Stephan si ritrovò davanti un paradiso, un sogno, il suo desiderio più grande, persecuzione di ogni notte. “Ascolta” le disse Lelia, “Senti questa melodia”; Stephan chiuse gli occhi e senti una melodia così dolce da sembrare: il canto di un cigno magico. “Da dove viene questa musica?” chiese Stephan. “Questa musica viene dal profondo del tuo cuore.” Rispose Lelia. “E’ fantastico!” e’ così che ho imparato a suonare ascoltando la melodia del mio cuore, ed è tutto questo giardino. Seduti in riva al lago, Stephan vide anche la meravigliosa “Carpa Magica!!, una trota che viene dall’Africa… Il sogno continuava… “Ora torniamo al castello, ti prometto che ti insegnerò a suonare il piano e diventerai musicista di corte” gli disse Lelia. Così mano nella mano tornarono al castello. Dopo varie lezioni Stephan diventò un grande musicista e la sua prima canzone fu dedicata a Lelia e all’Oasi di Ninfa. Rita Fantini IIB • Il mondo in una scuola • SOLIDARIETA’ SOLIDARIETA’ è una parola…. Un musical coinvolgente,una trama divertente,una morale che fa riflettere, un ideale per realizzare un mondo migliore. Questi sono stati gli spunti che hanno portato noi ragazzi della sezione staccata di Frisa a realizzare giorno per giorno lo spettacolo “Solidarietà è una parola…” Nel mese di novembre le classi I, II, III media si sono riunite per realizzare il musical che verrà replicato il 17 Maggio 2006 al teatro “Fenaroli”in occasione della rassegna teatrale a cui partecipano molte scuole. La storia si incentra su figure ben precise: tre giovani bulli, quattro ragazze studiose che cerano di cambiare i loro compagni, Fabio, un ragazzo che si droga, Paolo, il suo migliore amico che riesce a tirarlo fuori dal tunnel della tossicodipendenza, e infine Jared un giovane extracomunitario che spinge tutti a riflettere sul razzismo e ad avere un briciolo di solidarietà. Affidate le parti, le prove sono iniziate; durante il lavoro sono emersi momenti di tensione, li abbiamo sempre superati e sicuramente ci hanno maturato e hanno rinsaldato i nostri rapporti. Questo spettacolo ci ha insegnato che è difficile accettare che un amico si droghi ma è molto più difficile aiutarlo ad uscire fuori da questa situazione: bisognerebbe parlargli, discutere con lui e stargli vicino fino in fondo. La cosa migliore è non abbandonarlo, basterebbe anche solo tenerlo per mano e rimanere i silenzio accanto a lui, capire con uno sguardo quello che prova, quello che pensa e che vuole. Lo riescono a percepire i protagonisti di questa storia, veri amici, uniti anche per dare ospitalità ad un extracomunitario in cerca di solidarietà. SOLIDARIETA’ è proprio una parola enorme, capace di cambiare tante persone, capace di aiutare i più bisognosi, ma soprattutto di far riflettere sulle grandi difficoltà che i più disperati attraversano. Essere solidale con gli altri significa non permettere che nelle situazioni più critiche una persona plani verso il basso ma offrirgli sempre una mano per aiutarlo. D’AMBROSIO MARY - CLASSE III SEZ. A FRISA Quest’anno la nostra scuola ha partecipato al Premio Nazionale “Giornalista per un giorno” con un giornale “online” che porta lo stesso titolo e curato nella parte cartacea dalla Prof. Madonna e in quella informatica dalla Prof. Attanasio. V I T T O R IE ANC HE P E R L O S PORT ! Nella nostra scuola le Prof.sse Ciccocioppo e Bosco curano la preparazione e lo svolgimento di attività sportive come l’atletica leggera, la pallavolo, il calcio. Quest’anno i risultati sono stati eccellenti nonostante che i corsi siano iniziati molto tardi. Abbiamo avuto infatti ottimi piazzamenti nell’atletica e un 1° premio nella “Coppa Speranza FIAT”. Simone Di Rocco - 1C 11 12 • Il mondo in una scuola • L’Environnement La Couche d’Ozone s’amenuise, le climat se réchauffe, les espèces disparaissent, les forets régressent. La diagnostic est incontesté: la planète est malade. Malade des hommes. La pollution de l’air suit l’évolution des technologies industrielles. La pollution de l’air se déplace et les frontières n’existent plu. A la suite des grandes catastrophes écologique, l’environnement est devenu, du moins dans les discours, une priorité. L’effet de serre L’effet de serre est, à l’origine, un phénomène naturel. Il permet à la température de la basse atmosphère de se maintenir autour de 15°C, le foisonnement de différentes formes de vie sur la Terre, dépend de cela. Sans lui, la température moyenne de la surface de la Terre avoisinerait-18°C interdisant toute forme de vie. Le phénomène d’effet de serre est lié à la présence dans l’atmosphère de certains gaz qui enferment chaleur émis par la Terre ;cette chaleur, contribuant ainsi au réchauffement des basses couches de l’atmosphère. ANIMALS IN DANGER? Did you know that in the world there are a lot of animals in danger ? Now, I want to tell you the problem of Pandas, Hyacinths and Dolphin. - Pandas This black and white member of the bear family only lives in the south west of China, where it eats bamboo. The main problem for the panda is the destruction of its natural habitat. There are about 1.000 pandas left. The Chinese government has created 30 national parks to protect the panda. They must do more to help the pandas that live outside these areas. - Hyacinths The hyacinth macaw is one of the most beautiful birds in the world. It is found in the interior of Brazil. There are only about 3.000 left in the wild. The macaw is protected but poachers can get $ 10.000 for every bird they catch. We need to introduce better laws to protect the bird and we need to educate the local people, who kill the bird for its feathers and food. - Dolphin (Hector is the rarest dolphin ) The north island Hector is the world’s smallest marine dolphin. They live in the north island of new Zealand The dolphins get caught in the nets and die. To save this animal, government must ban all fishing around the coasts of the island immediately. This is all that I know of these kind of animals. Also us, we should protect our animals. Mascheroni Gianmarco 3^ C Paolucci Francesco 3E Il paradiso della cultura Leggere attentamente,sfogliare,osservare,è questo il segreto di una buona lettura. E se poi lo si fa in un ambiente tranquillo e accogliente,tutto è più piacevole e rilassante. A questo ha pensato il comune di Lanciano che ha deciso di donare ai cittadini una nuova Biblioteca Comunale.Il primo aprile,con la presenza del sindaco e dei curiosi cittadini,a Biblioteca Raffaele Liberatore è stata inaugurata e aperta al pubblico. L’edificio, ora ben ristrutturato, ha un’importante storia: esso era la residenza del dott. Armando Marciani. Fu acquistato dal Comune con lo scopo di realizzare idonee sedi per la Biblioteca Comu- nale e il Museo Archeologico. Il progetto è stato finalizzato ed è riuscito perfettamente. Il complesso edilizio è costituito de tre edifici,separati da un giardino. Il primo edificio,il fabbricato principale,è costituito da numerose sale. A pianterreno l’edificio ospita il Museo Archeologico e la sala per le riviste. Salendo al primo piano si trova un’enorme sala divisa in due rami dove sono sistemati i libri di storia, geografia,scienze e i libri antichi. Le sale sono riccamente allestite con mobili, tappezzeria e luci. In ogni sala sono presenti numerosi tavoli in legno con le rispettive lampade, pronte per ospitare il lettore. Le graziose tende alle finestre rendono l’ambiente più accogliente e rilassante. Le pareti sono rivestite con scaffali altissimi pieni di libri,ma qua e là si mettono in mostra numerosi quadri.Al primo piano è presente anche una particolare stanza donata da Giulia Marrone,moglie dell’ex proprietario della residenza, Armando Marciani, nella quale si possono ammirare mobili antichi di mogano e avorio dell’800; il pavimento in marmo è ricoperto da un vi- Armando, la tua villa è diventata una biblioteca. Si parla dell’ormai famosissima Villa Marciani: nuova sede della Biblioteca Comunale “R. Liberatore” di Lanciano. La storia di questo nuovo polo culturale, situato in via del Mancino, risale al 1879. Il complesso non ha subito alcune variazioni dal punto di vista architettonico, ma solo varie ristrutturazioni. Nacque originalmente con la denominazione di “Casino Crognale” dal vace tappeto e dal soffitto scende uno splendido lampadario di vetro di Murano. Il secondo edificio, l’ex ”casa di caccia”, è stato allestito a biblioteca per ragazzi. Si tratta di una piccola casetta che contiene diverse stanze. All’ interno i bambini si perdono nel paese delle meraviglie di Alice, cavalcano la scopa di Harry Potter e indossano le scarpette di Cenerentola. Immaginazione? Ma no,sono tutti gli eroi dei bambini,nascosti nei libri colorati e desiderosi di prendere vita nella loro fantasia. Infatti la biblioteca si presenta come un luogo meravigliosamente magico per i piccoli lettori;le pareti sono vivacemente colorate con le immagini dei protagonisti dei racconti più belli. Dagli scaffali,dalle mensole e dal soffitto spuntano loro:i miti delle fiabe che sono apparentemente immobili, ma vivi nei sogni dei bambini. Sembrano dire:”cosa aspetti?leggi il mio libro!”. In alcune teche di vetro si possono osservare la bacchetta di Harry Potter,la sua scopa,la pietra filosofale,i preziosi anelli del Signore degli Anelli. Tutti oggetti fedelmente ricostruiti seguendo le indicazioni dei nome del suo ricco e nobile proprietario. Nel 1932 fu acquistato per la somma di £50.000 da un noto farmacista lancianese molto conosciuto all’epoca: Don Armando Marciani il quale riqualificò il complesso. Nel 1972 Don Armando venne a mancare. Negli anni seguenti la vedova Concetta Marrone si accorse di non riuscire più a mantenere, né economicamente, né fisicamente la villa. Così nel 1989 la vendette a un impresa di costruzioni che aveva in progetto di demolire tutto e di costruire palazzi residenziali. Nel 1990 il prof. Emiliano Giancristofaro, presidente dell’associazione culturale “Italia nostra”, fece mettere il blocco dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali salvando co- libri. Questo mondo meraviglioso è aperto anche ai bimbi più piccoli che trovano un apposito spazio dedicato a loro nel quale è stato messo in un angolo con un finto albero e un prato di stoffa; così anche i più piccini possono scoprire a poco a poco il magico mondo della lettura. Infine il terzo edificio,l’ex stalla,è adibito a saletta conferenze. Il giardino,ben curato,in seguito ospiterà panchine pronte per il caldo estivo. Questa è la nuova Biblioteca Comunale che,sotto tutti gli aspetti,si presenta in modo positivo. La pensano così anche i numerosi cittadini lancianesi che il primo aprile sono venuti ad ammirarne la bellezza e sono andati via con la promessa di ritornarci. Io penso che la biblioteca sia meravigliosa non solo per il suo aspetto,per la struttura e per le stanze accoglienti,ma anche per l’alto livello culturale che dona alla città. In oltre spero che invogli i ragazzi alla lettura perché,purtroppo,preferiscono andare in discoteca e divertirsi piuttosto che usufruire di questo bene prezioso. Claudia Di Monte 2B sì lo storico edificio. Il Comune di Lanciano lo acquistò alla fine del 1990. Purtroppo quando arrivarono in sopralluogo i dipendenti del Comune, tra cui i funzionari della biblioteca, trovarono la Villa semi distrutta in stato di degrado. L’impresa di costruzioni si era già portata via i pavimenti in marmo, i caminetti e i magnifici rosoni che si potevano ammirare anche dall’esterno. Inizia da qui un periodo di continui restauri per l’adattamento della villa a biblioteca. Villa Marciani oggi. Oggi in Villa Marciani risiede la biblioteca comunale “R. Liberatore”. Il complesso è formato da tre edifici per un totale di mq 3500. • Il mondo in una scuola • OCCHIO AL BIONDINO: JESSE McCARTNEY VIVA I BACKSTREET BOYS! Finalmente!!!!!!!!! Sono tornati!!!!! Molti pensavano che questo giorno non sarebbe mai arrivato. E invece, dopo quasi cinque anni passati lontano dalle scene, a risolvere problemi personali che sembravano dover mettere fine alla storia della band, i Backstreet Boys sono tornati. Proprio quando le loro carriere solistiche sembravano avere preso il sopravvento sul desiderio di incidere un nuovo album insieme, i cinque hanno trovato la forza per lavorare duramente per quasi due anni. Un tour de force culminato con questo nuovo rivoluzionario “Never Gone”. Il gruppo nasce nel 1995,anno in cui è uscito il primo singolo “we’ve got it goin’on”. Con la canzone “I’ll never break your heart ” vengono eletti gruppo Attore/cantante, Jesse Mc Cartney nasce il 9 aprile 1987 a New York. Il 22 giugno 2005 si diploma alla Ardsley High School. Poco dopo debutta in televisione con il telefilm “Summerland ”, dove interpreta Bradin. Anche nel ruolo di cantante riscontra molto successo con il CD “Beautiful soul”, guadagnando il disco di platino con un milione di copie vendute. Ma il successo di Jesse Mc Cartney arriva da lontano, a 7 anni quando esordisce con il musical “ Oliver ”; a 10 anni con “The king and I” e infine prende numero uno in Germania nel 1996 e vincono il disco d’oro in Austria in quello stesso anno. Il successo diventa mondiale e i loro dischi vengono venduti in 45 paesi diversi. Molti sono i singoli estratti dai loro album tra i quali si possono ricordare: “As long as you love me”, “Backsteet’s back”(una specie di cortometraggio horror), “Show me the meaning of being lonely”(che descrive i momenti vissuti dal gruppo quando Brian doveva subire un delicato intervento al cuore). Hanno anche inciso un singolo in italiano “Non puoi lasciarmi così” cover della loro canzone “Quit playing games (with my heart), ma ci sono molte altre.Per me i Backstreet Boys sono unici e non li cambierei con nessuno!!! Spoltore Stefania 2E tempo per stare con suo marito, Kavin Federline e il suo bambino di pochi mesi. IDENTI-KIT Britney Spears è nata il 2 dicembre 1981, il suo segno zodiacale è il sagittario. È alta 1.64 m. ha i capelli biondi e gli occhi castano scuro. Oltre che ascoltare la sua musica Britney ascolta anche la musica di altri cantanti come: Mariah Carey, Whitney Houston, Mary S. Blige, Lauryn Hill, Backstreet Boys. Britney è una ragazza molto vanitosa quindi non esce mai di casa senza: lucidalabbra, cellulare e crema per le mani. È anche una buona forchetta”, infatti i suoi cibi preferiti sono: tramezzini al pollo, insalata e prosciutto cotto, patatine fritte e pizza. Invece le sue bevande preferite sono i cocktail alla frutta, acqua e coca-cola. Ha anche dei tatuaggi molto cari- Abbonizio Dalila, Fantini Federica, Gialleonardo Dalila UN’AUTENTICA POP STAR: HILARY DUFF! Hilary Duff non è solo un’attrice emergente ma anche una cantante di grande successo! È nata il 28 settembre 1987 in Texas. Hilary ha solo 18 anni ma ha già un’intensa carriera alle spalle. Ha iniziato come attrice nella serie tv Lizzie Mc Guire, dopodiché si è dedicata al cinema ed alla musica.La fortunata serie tv che le ha dato il successo, nel 2002 è diventato un film intitolato “Lizzie mcGuire: da liceale a pop star”. Dopo questo primo successo ha recitato in: “Una scatenata dozzina”, “Nata per vincere”e “Cinderella story”. A novembre, in Italia,è uscito “The perfect man”. Ha anche girato “La sporca dozzina 2” che presto arriverà in Italia. Negli USA, nel 2003, è uscito il Btitney Spears: LA SUA STORIA Si chiama Britney Spears ed è la più famosa e ricca cantante pop del momento. La sua carriera comincia all’età di 3 anni; a 4 anni era già voce solista nel coro della chiesa. Nel 1989 fece il provino per far parte del Mickey Muose Club su Disney channel, ma venne scartata, non perché non avesse una bella voce, ma perché era troppo piccola. Si trasferì per tre anni a New York per studiare danza e lì sostenne di nuovo il provino per Mickey Mouse Club; questa volta fu presa. Hanno lavorato insieme a lei, l’ex-fidanzato, Justin Timbarlake e Christina Aguilera. Firmò il contratto disco-grafico con la Jive Record nel 1999 e esordì con “Baby one more time”. Poco tempo fa debuttava sul grande schermo con “Do somethin” ed ora giovanissima e famosa cantante si prende un po’ di parte alla soap-opera “All my children”. In un intervista alla domanda “Preferisci di più fare l’attore o il cantante?”,il biondino risponde “Finché le forze me lo consentiranno cercherò di mandare avanti entrambe le carriere”. Secondo il nostro punto di vista Jesse è bellissimo e bravissimo perciò arriverà sicuramente alla cima di tutte le classifiche italiane e straniere… W Jesse!!! ni: una fatina sulla schiena, una farfalla sulla spalla e un anellino di fiori sul piede sinistro. Ama i romanzi rosa, lo shopping, gli abiti firmati come “Roberto Cavalli”, le bambole di porcellana, i fiori dai colori vivaci e gli animali in generale anche se preferisce i cani. I suoi album più famosi sono stati: “Baby one more time”, “Oops…! I did it again”, “Britney”, “Me against the music”, “My prerogative”. I singoli sono stati: “Baby one more time”, “Sometimes”, “Crazy ”, “Born to make you happy”,“ Oops…! I did it again”, “Lucky”, “Stronger”, “I’m a slave 4 U ”, “Overprotected”, “Boys”, “Me against the music”, “Toxic ”, “Outrageous”, infine il suo ultimo singolo è stato “My prerogative”. Arlori Felicia 3E primo album di Hilary Duff, “Metamophosis”, con il singolo “So yesterday ” che ha conquistato il primo posto della classifica americana. Il suo secondo album, uscito nel 2004, si intitola “Hilary Duff ”; mentre da poco è stato pubblicato “Most wanted”, una raccolta di successi. La sua carriera quindi è spettacolare. Ma Hilary Duff non è solo una cantante/attrice, è anche imprenditrice: due linee di abbigliamento portano il suo nome e fra breve verrà lanciato un su profumo. È anche socia dell’organizzazione “Kids with a cause”, che si occupa dei ragazzi meno fortunati ed ha aiutato le vittime dello tsunami e dell’uragano Katruia. È davvero fantastica!!! Castrignanò Maura 1B I GEMELLI DIVERSI I “Gemelli diversi” sono quattro. Con il loro album d’esordio hanno conquistato l’esigente pubblico italiano. Nati e cresciuti nella Spaghetti Funk, i Gemelli Diversi sono caratterizzati da una forte personalità che, non si distacca mai dalla melodia italiana. Questa miscela ha caratterizzato uno stile di grande presa sin dalla nascita del quartetto che con i singoli del loro primo album hanno esaltato eccellenti risultati, imponendoli immediatamente con più di 100.000 copie vendute. Hanno accompagnato gli Articolo 31 durante tutte le tappe del tour “Nessuno”, integrandosi alla perfezione. Le loro canzoni nascono dalle esperienza di vita quotidiana, dalle emozioni e dai sentimenti. Con la loro musica cercano di trasmettere le loro opinioni. Il loro consiglio è di fare quello che si crede, ciò che ci piace fare, andare sicuri per la propria strada senza prestare importanza a chi ci vuole ostacolare. I Gemelli Diversi hanno rappresentato un evento unico nel panorama dell’Hip Hop italiano. Silvestri Veronica 3D 13 14 • Il mondo in una scuola • Madonna: UN MITO CHE NON TRAMONTA Madonna Louise Veronica Ciccone nasce a Bay city (Michigan) il 16 agosto 1958 ed è la terza di sei figli. La sua famiglia è di origine italiana infatti i suoi nonni erano nativi di Pacentro, un paese in provincia di L’Aquila. Sin da piccola, Madonna fu iscritta a corsi di canto e danza, dimostrando di avere notevoli qualità soprattutto in quest’ultima disciplina. Madonna frequentò la Rochester Adams High School, eccellendo soprattutto negli sport e come membro della squadra delle “cheerleaders”. Dopo essersi diplomata nel 1976, ricevette una borsa di studio per la danza per frequen- tare la University of Michigan, dove ebbe come insegnante di balletto Cristopher Flynn. Nel 1997, sotto l’incoraggiamento di Flynn, Madonna lascia il college alla fine del secondo anno per recarsi a New York e proseguire la sua carriera come ballerina. La stessa Madonna sul suo arrivo a New York dichiarò: “Quando decisi di andare a New York era la prima volta che prendevo un aereo, la prima volta che prendevo un taxi, la prima volta di qualsiasi cosa. Sono arrivata a New York con 35 dollari in tasca. È stata la cosa più coraggiosa che abbia mai fatto.” Madonna ha vissuto a New York incontrando grosse difficoltà economiche, adattandosi a compiere diversi lavori mal pagati. Nel 1980, mentre lavora come ballerina nel word tour delle star della musica “disco”, forma il gruppo degli “Emmy”, inizia a scrivere e produrre canzoni da discoteca che ottengono una certa fama nei club di New York. Nel 1983 incide il suo primo album “Madonna” dal quale vengono estratti tre singoli che salirono in testa alle classifiche del 1984. la trasmissione dei suoi video-clip su MTV fu uno dei principali motivi del suo improvviso successo. Seguirono altri album e tour Incontro con Mozart: UN GRANDE COMPOSITORE PER PICCOLI ESECUTORI Sapete chi era Wolfgang Amadeus Mozart? Beh, noi lo abbiamo scoperto attraverso un’ esperienza che inizialmente, ci ha lasciati un po’ perplessi. Tutto è cominciato quando la prof. Di musica ha avuto la brillante idea di ricordare il 250° anniversario della nascita di Mozart con un concerto in cui il coro della Umberto I avrebbe riprodotto, con voce e flauti, brani tratte da alcune sue opere più famose in occasione della festa di S. Cecilia. Noi ragazzi siamo rimasti allibiti. Mozart? E cosa avrebbe mai potuto avere a che fare con noi un compositore nato 250 anni fa? E poi, i musicisti classici sono tutti stravaganti, con la testa tra le nuvole e sempre in preda ai sentimentalismi! Come avremmo fatto a trasmettere al pubblico emozioni che non provavamo davvero? Se poi si tratta di noiosissima musica classica… Che barba! Va beh, ormai la frittata era fatta, tanto valeva rassegnarsi. Così, sono cominciate le prove che all’inizio erano davvero monotone. Ci sentivamo un po’ inadeguati suonando complicati brani classici mentre la radio trasmetteva le hit del momento, ma poi…Poi, quando abbiamo cominciato a memorizzare i testi, la maggior parte di noi ha dovuto ammettere che erano veramente belli. La cosa ci è piaciuta ancora di più quando la prof. Mara Medoro ha inserito le basi da lei rielaborate al computer. Senz’altro lo scoglio più difficile da superare è stato la famosissima Sinfonia n° 40 a cui abbiamo dedicato ore intere prima di riuscire ad eseguirla come si deve. Alternate a queste però, c’erano le prove dell’aria “Non più andrai farfallone amoroso” tratto da “Le nozze di Figaro”, durante le quali, poteva- mo finalmente sprigionare tutta la nostra allegria. La prof. infatti, non faceva che ripetere che questo brano doveva sembrare una presa in giro e che dovevamo cantarlo scandendo bene le parole mentre lei stessa mimava in maniera, davvero buffa, il personaggio. Per rendere lo spettacolo ancora più piacevole, abbiamo scritto anche un piccolo copione dove alcuni ragazzi avrebbero intervistato Mozart tra un brano e l’altro. Un tocco di vivacità è stato dato da un ragazzo che, in costume dell’epoca, interpretava il grande musicista facendo emergere la sua personalità. Egli, infatti, ama scherzare, corteggiare le ragazze e parlare della sua vita e dei suoi lunghi viaggi tra l’Italia e le corti dell’epoca. E poi, dopo tanto lavoro, finalmente, il concerto! Eravamo tutti molto emozionati, ma avreste dovuto vedere la professoressa Nicoletta Salvatore che ci dirigeva e la professoressa Mara Medoro che ha addirittura eseguito un’aria con il sassofono da sola! Inoltre un soprano ha magistralmente cantato un testo molto difficile in lingua latina. Quello che però ci ha tenuto sulle spine fino alla fine è stata l’esibizione che abbiamo fatto, dopo quella a scuola, al teatro Fedele Fenaroli, per Telethon. Gli applausi non sono mancati e tutti si sono complimentati con il coro. La maggiore soddisfazione è comunque stata la nostra. Pensate che bello, dopo estenuanti pomeriggi di prove, riuscire ad eseguire bene i brani di un grande autore, essere applauditi da un pubblico caloroso, e soprattutto scoprire che in fondo anche i musicisti classici non sono poi così male! Ciccocioppo Anastasia, Rea Daniela 3B di concerti: “Like a virgin” (1984), “True blue” (1986), “Like a prayer” (1989), e nel 1990, il “Blonde Ambition Tour”. Nel 1992 Madonna firmò un contratto con il gruppo “Time Warner” con il quale incise altri successi. Ha anche recitato in alcuni film con esiti alterni, tra questi anche il remake di “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto” della regista italiana Lina Wertmuller, in cui interpretò il ruolo che fu di Mariangela Melato. Pur essendo ultra quarantenne, riesce a conquistare una platea sempre maggiore di giovani fans. Giancristofaro Novella 1B LEE RYAN: SUCCESSO E AMORE Lee Ryan, cantante dei Blue, ha suscitato molto successo con il suo album “Army of Lovers”. Per Lee tutto questo successo è stato soprattutto un divertimento e un modo per essere sé stesso. È molto soddisfatto i questo successo, e noi fans siamo soddisfatte delle sue bellissime canzoni, come non esserlo?!!! Pensate che, da quando si è staccato dai Blue, ha ricominciato a suonare il pianoforte e la chitarra acustica e si può notare che le sue canzoni sono molto più melodiche. Le sue canzoni non sono, tuttavia, del tutto autobiografiche: per lui una canzone deve far riconoscere chiunque la sente, nelle varie situazioni descritte. Lee, anche con tutto questo successo, non si vanta di essere un “artista” su un piedistallo. Per noi, invece, non è solo un artista ma anche un esempio in cui riconoscersi, non è solo un cantante, ma una persona che con le sue canzoni riesce ad esprimere tutto sé stesso… Tra poco inizierà il suo primo spettacolo live senza i suoi compagni (i Blue)! E ci assicura che sarà molto diverso da quello dei Blue: non ci saranno coreografie particolari e la protagonista sarà solo la musica! inoltre eseguirà “A chi mi dice” solo col pianoforte!!! Che sorpresa!!! E pensate un po’, care fans, sarà qui da noi a dicembre!!! Lee non si è dato da fare solo con la musica, infatti sta realizzando un cortometraggio “Changes”!!!A dicembre uscirà anche una raccolta di poesie scritte da lui!!! È molto preoccupato che non piaccia al pubblico, ma non si deve preoccupare, vero ragazze? Per quanto riguarda l’amore è troppo per il momento impegnato per pensarci, troppo lavoro…Ma è da un po’ di tempo che gli frulla in testa un’idea: “ e se sposassi una ragazza italiana?” Gli è così piaciuto il nostro paese che sta perfino pensando di sposare una ragazza italiana!!!!!! È una cosa incredibile!!!! Speriamo che sia realtà!!! Bardi Licia 1D MUSICA: NEWS La musica è la forma d’arte più amata dai ragazzi d’oggi, non meno dagli adulti; anche se si è, pur sempre, evoluta. Dopo tanta attesa è tornata in pista Madonna, l’italo-americana più famosa del mondo. Ha attirato tutti con il suo singolo “Han gap”; e ora ci dà nuove emozioni con la sua nuova canzone “Sorry ”, dove ci sono anche parole in italiano. E che ne dite di Robbie Williams? Con il suo successo e la sua bellezza ci ha conquistati (soprattutto le giovani fans) e ora si trova al suo ottavo CD. Sboccia una nuova stella del Pop, Hilary Duff, più conosciuta come la teenager americana “Lizze mcGuire”, che ha anche dato il nome al telefilm, in onda su Sky; il suo nuovo CD: “Most wanted”, contiene 13 canzoni tra cui la più famosa: “Wake up”. Ma anche le T.A.T.O.O. ci sorprendono con il loro nuovo singolo che ha dato il nome al CD: “All about us”; cosa vi aspettavate da Yulia e Lena? Morgionr Giulia, Cotellessa Francesca 1E • Il mondo in una scuola • Matrimonio aspettato da tutti! Tanti italiani aspettavano questo matrimonio, ma han dato buca a giornalisti e fan. Angelina Jolie, trenta anni, Bred Pitt, quarantadue anni, si dovevano sposare sul lago di Como; si dice che si siano innamorati in una scena del film: “Mr. e Mrs. Smith”. Ma ora passiamo al neonato che Angelina porta in grembo da sette mesi e nascerà, quindi, ai primi di giugno. Lui, il padre, è bello da paura: occhi azzurro cielo,capelli biondi, muscoli; lei, la madre, è una bellezza: labbra carnose e sguardo magnetico: be’ il loro bimbo sarà di una bellezza strabiliante! …Anzi, no! Non è detto che la bellezza dei genitori sia ereditaria. Ma gli occhi saranno al 95 % azzurri. Il resto? Sarà da vedere!!!! Eveline L’era glaciale 2: il disgelo A distanza di quattro anni dal successo di “L’era glaciale”, i nostri beniamini tornano in una storia da ridere con nuovi personaggi e nuovi…disastri. La glaciazione si avvia alla conclusione e gli increduli ed eccitati animali si misurano con un mondo che si scioglie sotto le loro zampe. Manny, il mammut, Sid, il bradipo, Diego, la tigre dai denti a sciabola, Serat, lo scoiattolo preistorico, molto presto, realizzano il fatto che il riscaldamento del clima sta per provocare un autentico disastro: un enorme diga di ghiaccio sta per ceder, minacciando di sommergere l’intera valle. L’unica possibilità di salvezza sta dall’altra parte della valle, quindi i nostri quattro eroi si mettono in cammino, affrontando tante peripezie. In questo episodio spariscono gli umani, mentre si aggiungono una “mammuttina” e due piccoli pestiferi opossum. È senz’altro un film piacevole, consigliato a tutti, grandi e piccoli; ma è anche un divertente invito al rispetto dell’ambiente che fa riflettere sul problema ecologico del nostro pianeta. Emanuele Melchiorre III F KINGDOM HEARTS: IL NUOVO PROGETTO SQUARE E DISNEY Kingdom Hearts è un piccolo gioiello nel panorama dei videogiochi. Nasce dalla fantasia nipponica della Square, i creatori di Final Fantasy e la fantasia Disney. Un esperimento talmente riuscito da avere un seguito. La premessa è molto semplice: per ogni gioco, ogni fumetto, ogni storia esiste un mondo fantastico in cui i personaggi di quelle vicende possono vivere in pace ed armonia; in questo gioco ci sono tanti mondi, ma tutti condividono lo stesso cielo, un solo cielo, un solo destino. Sono uniti nel magico regno della fantasia, retto naturalmente da un re, per l’occasione impersonato da Topolino. Ora però sta succedendo qualcosa di misterioso: il re è sparito dagli “heartless”, creature delle tenebre stanno causando gravi problemi. Come in una rivisitazione de “La Storia Infinita”, il male e il caos stanno avanzando e solo una leggendaria chiave, la Key-Blade, e il suo possessore potranno riportare le cose alla normalità. Sora come Frodo (nel Signore degli anelli) è il prescelto, il portatore unico della chiave. Il ragazzo, con Paperino e Pippo, da inizio alla più fantastica delle avventure mai raccontata. Il gioco presenta una buona grafica ma non gode purtroppo nel doppiaggio in italiano. Nonostante ciò è ricco di musiche epiche mixate con quelle simpatiche dei film Disney. Vi conquisterà grazie all’allegria, all’umorismo, al coraggio, ai sentimenti di amore e di amicizia presenti nella storia. Simone Di Rocco IC Camera Caffè: Leader delle trasmissioni comiche Questa trasmissione va in onda dalle 19:00 e mostra le “disavventure” dei dipendenti di un’azienda, che vengono ripresi mentre prendono il caffè. I protagonisti sono Luca e Paolo alle prese con il direttore De Marinis. Ci sono anche Patty e Silvano, c’è Andrea, con l’abitudine di sbattere la testa sulla macchinetta da caffè, poi ci sono Ilaria e Gaia, Vanda, la don- na delle pulizie insieme ad altri personaggi. Non ne perdo una puntata, essendo il mio programma preferito. MARTINA CECCO D’ORTONA 5C SCUOLA P. DI PIEMONTE AL CINEMA: “Se solo fosse vero” Avete mai creduto di sapere il significato della parola destino? E’ il susseguirsi degli eventi, considerato come necessità inevitabile, governata da una forza superiore. Ebbene, noi siamo riusciti a comprendere questo guardando il film di Mark Waters intitolato Se solo fosse vero, la storia di un uomo e una donna che si incontrano grazie al destino. In realtà lei è l’anima di una giovane donna immersa nel coma che dovrà affrontare una lunga odissea prima di riassumere aspetto e comportamento umani. Dietro una trama coinvolgente che ci ha molto emozionato e commosso abbiamo potuto scorgere anche uno spunto per una riflessione più profonda su un argomento molto difficile come quello dell’eutanasia, visto che la protagonista si trova in una situazione in cui in molti casi i parenti sono costretti a scegliere se staccare o no il respiratore. Per noi che siamo così giovani è davvero difficile pensare alla linea sottile che divide la vita dalla morte, quindi non è facile esprimere un giudizio su un problema così complesso. Si può ammettere che una persona possa volontariamente procurare la morte ad un’altra anche se gravemente malata e in preda a dolori insopportabili, per alleviare questi dolori? Noi possiamo accettare e quindi giustificare che ad un malato terminale vengano dati dei farmaci che non lo facciano soffrire inutilmente ma il discorso diventa molto più drammatico quando si tratta di somministrare sostanze che possono condurre alla morte. Ognuno di noi può avere le proprie convinzioni ma pensiamo che tutti siamo d’accordo nel voler difendere la dignità dell’uomo in ogni momento della sua esistenza. E’ importantissimo stare vicino ai malati gravi, soprattutto nello stato terminale e far sentire tutto il nostro amore ed è questo il significato di aver a fianco persone che ti sostengono nel momento del bisogno! Questo film ci ha dato la possibilità di riflettere su come sia necessario pensare prima di prendere decisioni importanti e sulla forza dell’amore. Non a caso all’uscita dal cinema i nostri occhi erano colmi di lacrime ma con una sensazione di gioia. Lanci Rossana, Moscogiuri Cosimo, Cicala Serena, Lanci Giovanna, Cialdini Fabrizio FRISA 15 16 • Il mondo in una scuola • INVERNO OLIMPICO DUE O QUATTRO RUOTE PER VALENTINO ? L’anno prossimo per Valentino Rossi, ci sarà la Formula 1 o rimarrà in moto GP ? Questa è la domanda che tutti gli appassionati di moto si sono chiesti. Per quest’anno niente di nuovo: Valentino correrà con i suoi avversari di sempre. Tutti speriamo che non abbandoni le due ruote i suoi 7 mondiali conquistati nelle diverse categorie. Valentino è da tutti considerato un campione; ha già battuto molti record e in molti si augurano che non finisca qui il suo sogno sui 500 cc. Comunque Vale ha già provato la monoposto sui circuiti di Catalunga. Per ora Valentino corre sui televisori con lo spot di “fastweb”. ”Vai Vale corri !!! MATTIA, LUCA E GIORDANO 5C SCUOLA PRIMARIA P. DI PIEMONTE Quest’anno si sono svolti i XX giochi olimpici e i IX giochi paralimpici invernali di Torino 2006. La storia delle Olimpiadi iniziò verso la fine del sec. XIX, quando vi era già un forte sviluppo degli sport moderni. Il francese Pierre de Coubertin si adoperò per rilanciare i principi agonistici delle antiche Olimpiadi nel 1892, a Parigi fu costituito il primo Comitato Internazionale Olimpico ( C. I. O. ). La ripresa delle Olimpiadi, comunque, venne formalmente decisa due anni dopo, dai rappresentanti di 15 Paesi, riuniti in congresso. La prima edizione si potè svolgere ad Atene nel 1896: vi parteciparono 285 atleti di 14 nazioni diverse, che gareggiarono in 45 specialità di 10 sport differenti. Tutto questo si realizzò dal 24 Marzo al 2 Aprile dello stesso anno corrente. A differenza della antiche olimpiadi, quelle moderne si svolgono ogni volta, in una città diversa e sin dal 1900 (edizione di Parigi ) vengono ammesse le donne. Nel 1924 vennero organizzate le prime Olimpiadi invernali che comprendono gare di sci alpino e nordico, bob, pattinaggio, hockey su ghiaccio, slittino e skeleton. Le Olimpiadi del 1992 sono state le ultime disputate con discipline estive e invernali nello stesso anno, naturalmente in sedi e periodi diversi. Per le successive Olimpiadi si è deciso di far slittare tra loro di due anni le due edizioni e di anticipare perciò di due anni la XVII edizione delle Olimpiadi invernali, prevista per il 1996, che si è tenuta invece nel 1994 a Lillehammer, in Norvegia. Le XVIII si sono tenute nel 1998 a Nagano, in Giappone, ripristinando la cadenza quadriennale. Le Olimpiadi di Torino 2006 si sono svolte con grande impegno e professionalità sia da parte degli organizzatori, che hanno disposto delle olimpiadi regolari, sicure e perfette, sia da parte dei volontari, che si sono offerti di aiutare l’organizzazione, e anche da parte del pubblico, che ha partecipato con amore e passione verso lo sport. Le cerimonie d’apertura e di chiusura sono state oltre che spettacolari e meravigliose, fenomenali; le gare e lo svolgimento dei giuochi non sono state da meno soprattutto per i colori azzurri che hanno partecipato, in particolare un ragazzo di 25 anni che si chiama Enrico Fabris (pattinatore) “uomo d’oro” perché ha conquistato tre ori e un bronzo; ma con un’unica nota dolente: ci ha deluso il nostro Giorgio Rocca (slalomista). Il nostro traguardo nel medagliere è in parte amaro perché ci siamo collocati al nono posto con 5 ori, nessun argento e 6 bronzi. A capitanare il medagliere la Germania con 11 ori, 12 argenti e 6 bronzi; a seguire vengono gli USA con 9 ori, 9 argenti e 7 bronzi e l’Austria con 9 ori, 7 argenti e 7 bronzi. Nonostante un pizzico di delusione, sono fiducioso; sono sicuro che alle prossime olimpiadi di Pechino 2008, il risultato dei nostri atleti azzurri sarà all’altezza della loro bravura!! Leonardo Martelli III E Il basket In Italia, come in molto altri paesi, il gioco del calcio ha conquistato molte persone, ma ci sono anche altri sport che hanno affascinato i giovani: come il Basket. Infatti una delle realtà sportive frequentate dai giovani nel territorio frentano, dopo il calcio, è il Basket. Concepito come un modo per mantenere in allenamento gli studenti durante l’inverno, lo sport della pallacanestro nacque a Springfield, nagli Stati Uniti, nel 1891, per mano di un insegnante di educazione fisica, James Naismith. Il gioco si diffuse presto in Europa agli inizi del XX secolo, entrando prima come sport dimostrativo alle Olimpiadi di St Louis nel 1904 e rientrando stabilmente nei programmi a partire da Berlino (1936 ); i primi Campionati mondiali furono disputati nel 1950 in Argentina. Nella nostra città, Lanciano, ci sono diverse società di basket. Una di queste società è quella dell’Azzurra Basket. Abbiamo intervistato il prof. Massimo Rapino, allenatore e dirigente della suddetta società e gli abbiamo posto alcune domande per vedere cosa e come insegnano ai ragazzi e inoltre gli abbiamo chiesto informazioni sul passato della società. Dopo aver sentito le risposte dateci dal prof. Massimo Rapino abbiamo scoperto che: la società è stata fondata nel 1984 da Massimo Rapino, Mario Frascari, Angelo Volpi, Giuseppe Saltarella, Michele Dell’Elce; gli iscritti, in tutto, attualmente sono 170, tra mini basket e basket; ci sono 32 categorie di distinzione tra le varie fasce d’età di ragazzi e ragazze, bambini e bambine. Per i ragazzi ci sono le seguenti categorie: Pulcini (5/6), Scoiattoli (7/8), Aquilotti (9/10), Esordienti (11 ), Under 13-14-16-18-20, promozione, Serie D-C2-C1-B-B2-B d’eccellenza- A2 e A1. Per le ragazze, invece, le categorie sono le seguenti: Paperine ( 5/6 ), Libellule (7/8), Gazzelle ( 9/10 ), Esordienti ( 11 ), Under 13-14-16-18-20, promozione, C-B-A2-A1. Riteniamo che per noi giovani il basket sia uno sport di aggregazione, di unione, ma molte volte nel gioco prende piede il desiderio di lottare solo per vincere, senza pensare che l’importante è divertirsi e fare squadra. Un altro aspetto del basket e degli altri sport in generale è quello di considerare l’avversario un “nemico”, ma non deve essere tale perché dobbiamo pensare che è grazie a lui che misuriamo le nostre capacità, i nostri limiti ogni giorno, tutto per imparare a migliorare le nostre abilità sempre di più. Gabriele Spoltore, Matteo Mastrangelo - II B • Il mondo in una scuola • LA VITTORIA DEL GUASTAMEROLI E’ stata una forte emozione quando l’arbitro ha fischiato per tre volte e la partita è finita. I giocatori del Guastameroli correvano per tutto il campo e noi tifosi arancio-neri festeggiavamo dagli spalti con coriandoli, trombette, cantando con tutta la dirigenza. L’A.S.D .calcio Guastameroli, la squadra di calcio del nostro paese, è stata fondata dall’allora Presidente Lanci Augusto nell’anno 1973 e ha militato per tutti questi anni in seconda e terza categoria. Nella stagione 2004/2005 per varie vicissitudini e dopo aver disputato i playout è retrocessa in terza categoria. Nel corso dell’estate del 2005 è stata rinnovata la dirigenza ed è stato eletto presidente Iarlori Luigi con il “magico” Mister Pasquini. Il direttivo si è attivato per far riammettere la squadra nella secon- da categoria, per meriti sportivi, presentando la domanda alla Lega Nazionale Dilettanti. La richiesta è stata accolta e ora la nostra squadra milita nel girone F. La società in pochi mesi ha radunato un gruppo di giovani atleti provenienti sia dal nostro paese che da quelli vicini. Il primo traguardo prefissato era quello della permanenza nella categoria di appartenenza, ma fin dalle prime gare disputate la squadra ha mostrato di poter raggiungere un obiettivo diverso e cioè quello di accedere dopo trentatrè anni in prima categoria. Il girone era composto da squadre dell’Alto Sangro e dell’Alto vastese, con notevole disagio per le partite disputate in trasferta nel periodo invernale e per i lunghi viaggi. In testa alla classifica si sono avvicendate due squadre, la nostra e quella del Torricella Peligna. Per decidere la capolista sono stati fondamentali gli scontri diretti che hanno visto vittorioso all’andata, sul campo del Torricella Peligna, il Guastameroli e al ritorno un utile pareggio a reti inviolate, che ha consentito alla nostra squadra di rimanere primo in classifica ad un punto dalla seconda. Questo punteggio è stato mantenuto fino alla trentesima e ultima puntata del campionato che ha visto, nello stadio comunale di Villa Alfonsina, la nostra squadra vincere nella partita disputata il 23 aprile 2006. I festeggiamenti si sono svolti a Guastameroli la sera stessa nella piazza Principessa di Piemonte e la serata si è conclusa a tarda notte con canti, risata, tanta gioia e soprattutto con panini con la porchetta per tutti. Pasquini Alessandro III Sez. A Frisa N A S C I TA D I U N A PA S S I O N E A Rai sport si sente sempre un solo nome: Schumacher, il vincitore dell’ultima corsa di questo campionato. Così è nata la nostra indistinguibile passione per la formula 1(F.1) e per lui. Tutto è cominciato al Gran Premio di Indianapolis del 12 settembre 2000, nella quale il nostro idolo ha dimostrato fin dall’inizio le sue grandi capacità. Vedendo questo campione vincere, il nostro interesse cresceva sempre di più e au- mento così tanto che ci iscrivemmo al club Ferrari di Atessa. Andammo perfino a Maranello per ammirare le monoposto e, nella Galleria Ferrari siamo rimasti estasiati alla vista delle storiche macchine del cavallino rampante. Abbiamo imparato molto sulla Ferrari, sul suo fondatore Enzo, e sui suoi piloti più importanti, come Nuvolari. Mikael Schumacher (che per divertirsi corre sui go-kart), debuttò in Formula 1 al volante della Jordan perché il pilota in carica andò in carcere. La sua permanenza lì non durò molto perché si trasferì in Renault dove conquistò il suo primo titolo mondiale. Poi passò alla mitica Ferrari con cui è diventato campione del mondo; con le sue vittorie ha superato Juan Manuel Fangio poiché ha collezionato 7 titoli mondiali, 2 in più rispetto il pilota Argentino. FRANCESCO DI BUCCHIANICO, LUANA COSTANTINI E MARIO NOSI - P. DI PIEMONTE IL NOSTRO CLUB A scuola, io (Francesca) e le mie amiche Antonella, Alessandra e Martina, abbiamo formato il nostro club: lo “Sleep-over club”. Nella nostra organizzazione del lunedì c’è l’ora della pausa(dopo la mensa aspettando l’ora del rientro) dove ci ritroviamo nel corridoio e cantiamo le canzoni inventate da noi. Ognuna di noi è differente nel modo di essere; io ad esempio sono carina e divertente, ma spesso antipatica lo ammetto;Martina invece è pettegola e “prezzemolina” ma simpatica; Alessandra, col suo carattere vivace, ravviva tutta la classe, Antonella ha un carattere tutto suo. Purtroppo, a causa delle no- stre diversità, spesso siamo disaccordo, ma con la nostra passione in comune(Laura Pausini)passa tutto. Appuntiamo le emozioni che suscitano le sue canzoni sul libro ufficiale del club. Ci goderemo lo”Sleep-over club” fino alle medie, visto che ci divideremo non frequentando le stesse scuole. FRANCESCA DE IULIIS - P. DI PIEMONTE 17 18 “Continuità” • Il mondo in una scuola • I N S E R T O S P E C I A L E L a Scuola Media “Umberto I” da anni lavora per un’idea di CONTINUITA’ FORMATIVA che superi le sporadiche opportunità di conoscenza e di rapporti reciproci tra i due ordini di scuola e si attui in azioni educative, organizzative e didattiche concrete con l’attivazione di attività ponte per sviluppare competenze trasversali e disciplinari attraverso diversi laboratori e progetti. Anche quest’anno scolastico il PROGETTO GIORNALE è stato inserito in un discorso di continuità che si esplica “in un fare insieme” attraverso un percorso formativo e culturale che ha interessato tutte le classi V della SCUOLA ELEMENTARE “PRINCIPE DI PIEMONTE”, “ROCCO CARABBA”, “GESU’ BAMBINO”, “SACRI CUORI”. L’esperienza del progetto, condiviso pienamente dai Dirigenti Scolastici è stata sicuramente positiva e stimolante per noi insegnanti della Scuola Media perché ci ha fatto capire l’importanza di un raccordo che non sia puramente istituzionale. Un grazie particolare ai Docenti delle Scuole Elementari che hanno collaborato fattivamente e con entusiasmo all’iniziativa, credendo, come noi, che solo azioni comuni possano favorire lo sviluppo armonico e senza salti della personalità in formazione. CRONACHE GIORNALISTICHE Aiutiamo le persone bisognose Donare per donare senza ricevere La solidarietà non solo a Natale L’impegno della protezione civile I volontari in soccorso della popolazione I volontari della Protezione civile di S. Maria Imbaro sono venuti nella nostra classe Giovedì, 15 Dicembre, alle ore 15:00. Il Presidente era accompagnato da due signore e, insieme, ci hanno spiegato in che consiste il loro lavoro. Essi aiutano le persone in difficoltà: spengono gli incendi, intervengono negli incidenti, soccorrono le persone in caso di alluvioni, sono di grande aiuto durante i terremoti. Il Presidente ci ha mostrato, poi, il loro veicolo: una Mitsubishi fuoristrada con lampeggianti, sirene, pompa per aspirare l’acqua o per spruzzarla, con altri vari attrezzi. Per diventare volontari bisogna essere maggiorenni, avere una buona istruzione, fare un corso di addestramento. I volontari della Protezione civile mettono a repentaglio la loro vita per salvarne un’altra, senza chiedere nulla in cambio. GRUPPO ALUNNI V A ROCCO CARABBA Il dramma della gente povera Si sta avvicinando il Natale e, nell’attesa, dovremo comprare molte cose per poi darle ai nostri cari. Ma molti di noi non si accorgono che tante altre persone non hanno una famiglia a cui regalare queste cose, e stare insieme a loro. La gente, spesso, si dimentica il vero significato del Natale ed è tutta presa dalle spese. Bisognerebbe fermarsi a riflettere sulle persone che ogni giorno soffrono per la fame e la sete, che sono senza una casa e che il Natale lo possono solo “sognare”. Tutti amiamo il Natale perché non ci manca nulla, ma molte persone le cose che abbiamo noi non ce l’hanno, non sanno cosa mangiare e come vivere. Con il nostro aiuto loro possono vivere meglio e festeggiare facilmente un Natale con una vera famiglia. Si possono aiutare in molti modi le persone, anche facendo l’elemosina, ma l’aiuto più grande è la preghiera perché si invoca il Signore Gesù e lui può aiutarci. GRUPPO ALUNNI V B ROCCO CARABBA Il popolo frentano aspetta il Natale Il Natale vero I lancianesi accolgono Gesù Bambino I lancianesi sono ansiosi ed eccitati per la felicità di avere Gesù fra loro. Gesù Bambino veglia attraverso il presepe tutti noi e, come omaggio, cantiamo canzoni in suo onore. Gesù Bambino entra nel cuore dei lancianesi per renderli più buoni. E’ quasi mezzanotte e i cittadini vanno in chiesa per accogliere la nascita di Gesù. La Chiesa è impaziente di aspettare la sua nascita: à il momento! E’ nato Gesù! E allora feste, balli, canti… Nel presepio, mentre il Bambinello fa il suo ruolo, ai confini di Betlemme si vedono i ReMagi venire verso la grotta al seguito della stella cometa. ALESSANDRO V., ANDREA M., MARCO M. V B Un’esperienza interessante La visita della Guardia costiera Oggi lezione con i militari Oggi, Giovedì 23 Marzo, sono venuti a scuola alcuni militari della Guardia costiera di Pescara. Il Capitano ci ha fatto vedere un DVD e noi gli abbiamo fatto molte domande. I tre militari ci hanno spiegato il loro lavoro e in che consiste salvare le persone, ritrovare oggetti dispersi nel mare, non fare inquinare il mare, controllare le imbarcazioni dei clandestini e anche eventuali sbarchi di droga. Tutto quello che ci hanno spiegato è stato interessante, poi nei prossimi giorni noi faremo dei disegni per illustrare quello che abbiamo studiato. E’ stato interessante scoprire il lavoro di questi poliziotti del mare perché noi ragazzi queste cose non le sapevamo proprio! GRUPPO ALUNNI V A - R. CARABBA PROGETTO: “IL MONDO DEL CIOCCOLATO” Un seme prezioso In questo periodo, a scuola, ci siamo interessati al cioccolato e mi è venuto il desiderio di conoscere meglio la sua storia, o meglio la storia di quel seme prezioso da cui nasce che ci fa godere e anche sognare. Attraverso Internet sono riuscito a trovare le informazioni che mi sono servite per approfondire questo argomento che mi ha interessato veramente. Durante le ultime vacanze pasquali, poi, non c’era casa dove non ci fossero uova, torte o cuori di cioccolato. E’ proprio il caso di dirlo: “cioccolata che passione!” Anche a casa della nonna, spianate sul tavolo, c’erano uova e farina, in giro tante padelline dove, a vapore, si scioglievano le tavolette di cioccolato; da un’altra parte erano poggiati stampi di torte a forma di cuore ed agnellini. Il tavolo di marmo della cucina era pieno di tante cose deliziose… E’ l’usanza delle case abruzzesi dove l’esperienza antica e l’amore per i cibi tornano ogni volta che si festeggiano determinati periodi dell’anno. Se penso quanta strada ha fatto il seme di cacao da cui deriva il cioccolato…partito dai Maya dell’America Centrale è arrivato in tutto il mondo durante un percorso di secoli! Mi sembra quasi inverosimile, ma è la verità e l’ho scoperto in questi giorni che ho letto e studiato volentieri. MARINO T. V A ROCCO CARABBA • Il mondo in una scuola • Gli occhiali di cioccolato C’era una volta una bambina che era molto povera, ma aveva la nonna più ricca del mondo. Purtroppo la nonna aveva diseredato suo padre, che se ne infischiava che era povero perché era contento della sua famiglia serena. La bambina, un giorno, andando a scuola aveva ancora il saporaccio dell’olio del fegato di merluzzo in bocca perciò decise di fermarsi davanti ad una casa che era tutta chiusa. Suonò lo stesso perché aveva una gran sete! Come bussò, la porta cigolò piano piano e poi si spalancò di botto! Nessun rumore…credette di essere diventata sorda! Poi entrò e sentì un fresco venticello, una brezza leggera…poi un canto di sirene e, solo allora, si accorse che volava…si sentì leggera…poi il buio! Avvertì un odore inebriante che non aveva mai sentito, aprì gli occhi e vide tutto “marrone”. C’era una vecchia che filava tutto quel marrone…la donna filava, cantava e sospirava. Si dava un bel da fare a cucire, poi di botto smise e andò incontro alla bambina e senza dire una parola la prese per mano e le mise in bocca quella “cosa marrone”…era buonissima! Dopo la vecchia mise in un sacchetto alcune monete d’oro e del cioccolato (così si chiamava quella straordinaria cosa marrone) e l’accompagnò fino alla porta, tirò fuori un qualcosa dal grembo: erano degli occhiali del colore del cioccolato, bellissimi. La vecchia glieli mise e scomparve dentro il marrone…La bambina corse verso casa, entrò, la mamma stava accanto al fuoco, si tolse gli occhiali e li poggiò vicino al caminetto, poi corse a dare i soldi alla mamma. Con quei soldi la donna comprò nuove cose per la sua famiglia. Il giorno dopo, la bambina prese gli occhiali da vicino al fuoco e se li mise: non scottavano! Quindi si girò e sentì l’urlo della mamma che si scottava la mano, così le urlò di stare attenta, ma lei non rispose. Allora si tolse gli occhiali per andare ad aiutarla, ma non la vide più…Si rimise gli occhiali, ma la mamma non c’era lo stesso. Le prese l’angoscia! Corse fuori e, per incanto, si ritrovò davanti alla casa della vecchia. Entrò, le restituì gli occhiali di cioccolato e le disse che vedere il cioccolato era bello, ma più meraviglioso era vedere il volto della propria mamma! CLASSE V A ROCCO CARABBA NEL MONDO DELLA FANTASIA Che cosa accadrebbe se… La scuola scomparisse Un giorno i bambini di “Rocco Carabba” stavano facendo scuola e, all’improvviso, essa scomparve. I bambini erano contenti perché non dovevano più scrivere, leggere, ripetere, fare i compiti… Dopo quattro settimane si stufarono di stare tutti i giorni dai nonni e, allora, volevano riavere la scuola. Purtroppo non ci riuscirono, neanche con l’aiuto dei genitori, quindi andarono a cercare una casa disabitata per costruire una scuola nuova, ma non la trovarono perciò i genitori ricominciarono a portare i loro figli dai nonni. Tutti i bambini si erano messi d’accordo di nascosto, per non farsi scoprire dai nonni, dirigendosi in un cortile dove c’era un grande albero dove avevano costruito una casetta. Loro si misero a studiare e a fare i compiti che tutto l’anno non avevano fatto. Alcuni giorni dopo la “scuola” comparve davanti ai ragazzi e cominciò a parlare: - Sono scomparsa perché vi siete comportati male nei confronti delle maestre e di me, non avete fatto i compiti, non avete studiato e non avete ripetuto le lezioni! I bambini, dispiaciuti, da quel momento si misero a lavorare con impegno e serietà e furono di nuovo contenti e soddisfatti. MARINO T., FEDERICA S., BENEDETTA D.M., LORENZO P. V A - ROCCO CARABBA Che cosa accadrebbe se… Una gomma viaggiasse Se una gomma viaggiasse in giro per il mondo cancellerebbe ogni cosa possibile sulla Terra colorata. Arriverebbe il mo- mento in cui noi galleggeremmo nell’universo tutti insieme…! Di colpo non ci sarebbero più case, alberi, scuole, città, fiumi, monti e tutte le cose più importanti che esistono al mondo. Una vera tragedia per tutti gli abitanti della Terra. Ma la gomma potrebbe dimenticarsi di cancellare una scatola di colori…un bambino prenderebbe questi colori e disegnerebbe una palla, chiamerebbe dei pitori e loro disegnerebbero i continenti; con il colore azzurro essi colorerebbero i mari, col marrone la terra. Ci sarebbe di nuovo un posto dove appoggiarsi! Poi sarebbe possibile ridisegnare tutto il resto: case, fiumi, macchine, montagne, giardini, alberi. Tutti tornerebbero ad essere felici e la gomma si pentirebbe amaramente. BIANCA R., MARIACHIARA D. - V A SIMONA, GABRIELA P. - V B ROCCO CARABBA AUTOBIOGRAFIA Considerazioni su me stesso Scrivo al mio diario e… mi racconto Caro diario, oggi ti dirò tutto di me. Ascoltami bene e io per te non avrò più segreti! Mi piace molto disegnare, specialmente i paesaggi. Mi piace mangiare la pasta con il sugo, ma in particolar modo quella che fa mio padre. Amo anche leggere.!!!!! Detesto moltissimo i cavoli e tutti i loro derivati, come i cavoletti di Bruxelles, anche se so che le verdure fanno bene per cui imparerò a mangiarle. La cosa più bella che mi è capitata è stata la nascita di mio fratello, ma la cosa più sbalorditiva è che io ho pregato perché nascesse un fratellino e così è stato!…. La cosa più divertente è quando io e mio fratello ci inventiamo delle canzoni sui personaggi dei film e non si sa perché finiscono sempre per farci ridere. La cosa più terribile è quando i miei amici (se si possono chiamare amici) litigano con me per una cosa che non ho fatto. La cosa più paurosa: a sei anni, di notte, sognavo dei mostri allora chiamavo i miei genitori continuamente perché mi sembrava che fossero nella stanza! Per me una persona è simpatica quando riesce a capire le cose che faccio e riesce a farmi ridere a crepapelle. Proprio non sopporto le persone che mi danno “ordini” e che ogni cosa che faccio non gli va bene, anche se me la dicono proprio loro!!! La cosa che desidero di più è avere un cane…vorrei essere uno zoologo o anche una guardia forestale. MARIANO P. - V B - R. CARABBA Considerazioni sulla scuola Una pagina di diario… a più mani Caro diario, in questi cinque anni abbiamo acquisito conoscenze, amicizie, esperienze fantastiche e molto altro ancora…ma non per questo l’ultimo giorno di scuola butteremo giù delle lacrime perché, nonostante i bei momenti trascorsi qui, penseremo ai bellissimi momenti nuovi, emozionanti e difficile della scuola Media. Forse, caro amico, la cosa che ci farà più male nel passaggio dalle elementari alla nuova scuola consisterà nei rapporti e nelle amicizie: forse proprio per questo molti ragazzi hanno pianto alla fine della scuola!!!!!!! Ma basta pensare ai “nuovi” rapporti che ci saranno nella scuola che ci accoglierà! Non credi? Le elementari saranno sempre ricordate, da tutti noi, come una cosa meravigliosa, anche per le esperienze brutte e belle che ci sono state: per esempio quando abbiamo vinto la timidezza, quando ci siamo presi la prima “cotta”… ma anche quando avevamo tutta la classe contro, le prime gelosie o quando abbiamo preso un brutto voto! Noi le Medie le immaginiamo piene di cose nuove: amici ancora più divertenti, compiti più difficili ma importanti, i professori buoni (anche se non tutti saranno così…!)……Ma……Le Elementari sono uniche! GRUPPO ALUNNI V B SCUOLA PRIMARIA ROCCO CARABBA 19 20 • Il mondo in una scuola • Attacco a PERL HARBOR Il 7 dicembre 1941 i giapponesi con 350 aerei bombardarono PERL HARBOR con gli zero (aerei siluranti) e solo 29 di loro non tornarono. Gli americani invece ebbero perdite spaventose, morirono circa 3000 soldati dei quali 1997 di loro sono rinchiusi in ARIZONA, la corazzata più importante della Marina Americana (solo un’unità si salvò). Questo attacco spezzò il morale americano fino al 1942 quando, con la missione DULITLE, gli americani con 28 bombardieri bombardarono le fabbriche dove si costruivano aerei e carri armati, da li si diede inizio alla battaglia di MIDWAY. Spero che cose come queste non verranno mai più ripetute perché la guerra porta con se distruzione, morte e io vorrei che nel mondo regnasse solamente la pace. NICOLA DI PASQUALE SCUOLA GESU’ BAMBINO L’ETNA E’ UN VULCANO ANCORA ATTIVO L’Etna è un vulcano ancora attivo che si trova nella parte orientale della Sicilia detto anche Mongibello ed è il più alto d’Italia e Europa con i suoi 3323 m. Tutt’ora dal suo cratere principale(200 m di profondità e circa 3 km di circuito), quando non c’ è in corso un’ eruttazione, umana in continuazione gas e polveri. L’Etna ha dato vita a circa 135 eruzioni, la più disastrosa sembra stata quella nel 1669 quando, dopo rovinose scosse di terremoto, ebbe inizio una violentissima emissione di lava che raggiunse la lontana Catania, seppellendone alcuni quartieri. Nell’estate del 2001 si è verificata un’eruzione molto violenta cha ha provocato colate e terremoti, esse si sono spinte fino ai 1000 m di quota.Le colate laviche hanno in genere nella parte inferiore uno strato di scorie e lanicci, mentre la parte centrale è più compatta e quella superiore è a scorie o a blocchi irregolari. Lo studio del vulcano è affidato all’ osserva- tore vulcanalogico VINCENZO BELLINI dell’ università di Catania. MICHELA SCOCCIMARA, VALENTINA BAGORDA, MARGHERITA MICUCCI SCUOLA GESU’ BAMBINO IL MILAN: la mia squadra preferita Il Milan è la mia squadra preferita ed è sempre stata nel mio cuore. Il calcio mi piace molto e guardando le partite il sabato e la domenica pomeriggio, ho capito che i rossoneri non perdono quasi mai. Secondo ma il più forte è PIPPO INZAGHI che gioca nel ruolo di attaccante e fa vincere la squadra segnando tanti goal. Siccome mi piace il Milan ho un album che compilo con le figurine che mi compra papà ogni domenica. Il mio sogno è quello di incontrare i giocatori del Milan , adoro questa squadra e mi piace molto il calcio perché tutti i venerdi e lunedì vado a scuola calcio e vorrei diventare un bravo calciatore. GIOVANNI D’ALONZO SCUOLA GESU’ BAMBINO GLI SCOOBY-DOO…. CHE PASSIONE! Da molti anni esiste la passione per gli scooby-doo. In tutto il mondo i ragazzi, spesso anche gli adulti, amano intrecciare i fili. Questa mania ha attirato l’ attenzione di tutti: le mercerie e le edicole si svuotano. Spesso fare gli scooby-doo diventa un hobby o un modo per passare il tempo. Esistono vari modi per renderli più attraenti:quadrato, a giro, dna, piatto…I fili di plastica possono essere di diverso tipo: colorati normali (hanno colori più o meno chiari ) o brillanti (hanno colori scuri). L’ ultima novità sono i fili sia di plastica che di stoffa. Spesso li vediamo attaccati agli zaini, alle chiavi di casa o della macchina, ai jeans….insomma un vero e proprio “sballo” fare questi scooby-doo piace perché fanno divertiree sono un vero passatempo. ANTONIA RANIERI, CRISTINA MASCHERONI, FEDERICA MALANO, SARA DI CAMILLO SCUOLA GESU’ BAMBINO FARE SPORT E’ IMPORTANTE Durante la settimana, è importante lo studio, ma qualche attività extrascolastica non fa male. Questo non significa che, la giornata di noi alunni, debba essere piena di impegni da non lasciare spazio ai compiti scolastici. Penso, invece, che un po’ di attività sportiva come il basket, ginnastica, la ritmica, la pallavolo, calcio che appassionano tintogli adolescenti, sicuramente ci fa bene. Io vado in palestra due volte alla settimana e la danza,il mio sport preferito,è diventato lamia passione a tal punto che giro per le stanze di casa ballando.Anche se fare sport “costa” fatica e impegno, infatti ci si stanca molto, ho capito che lo sport è importante perché ci aiuta svagarci e a sentirci meglio. Per questo consiglio a tutti, grandi e piccini, di fare sport perché fa bene al corpo e alla mente come dicevano gli antichi greci: “mens sana in corpore sano”. LIA FEDELE SCUOLA GESU’ BAMBINO I reattori ad acqua pesante I reattori HWR utilizzano al posto dell’uranio arricchito l’uranio naturale, però questi tipi di reattori devono essere particolarmente efficienti per poter funzionare. Sono alimentati da una sostanza chiamata OSSIDO DI DEUTERIO o acqua pesante. Questi tipi di reattori vennero costruiti nei primi anni ’50 e dopo molti anni hanno arricchito paesi come il CANADA, INDIA e ARGENTINA. I reattori dopo 25 anni devono essere cambiati e lo smaltimento di un reattore richiede molto tempo e procedimenti particolari. Dapprima si rimuove il combustibile esaurito, poi si rimuovono gli edifici. L’intera operazione può durare anche dieci anni. Secondo un sondaggio entro il 2010 circa 200 reattori nucleari presentati in tutto il mondo dovrebbero essere smaltiti. FALCONE MATTEO SCUOLA GESU’ BAMBINO IL MOTOCROSS CHE PASSIONE! Il motocross è stato inventato nel 1980 in America ed è uno sport in pieno sviluppo che sta conquistando molti ragazzi! Con il passare del tempo vari modelli di moto si sono evoluti diventando sempre più veloci e potenti: tra le marche più prestigiose troviamo la YAMAHA, HONDA, KAVASAKI, KTM, USKVARNA e la SUZUKI. L’assetto delle moto è diventato sempre più sofisticato e i nuovi motori sono diventati a presa diretta. Il Motocross consiste nel fare gare di alta velocità chiamate TURBORACING. In seguito è stato inventato il “FREE-STILE” che consiste in delle acrobazie aeree che si possono eseguire grazie a delle rampe sempre più alte. Un’altra categoria del Motocross è il “SUPER-MOTARD” nel quale si svolgono delle gare sempre ad alta velocità che sono più difficili delle normali gare perché le gomme sono da strada e facilitano lo scivolamento. In queste gare la pista è formata da una strada asfaltata e dalla strada di terra… ! Il Motocross ci appassiona moltissimo perché è uno sport estremo nel quale si possono seguire magistrali acrobazie, ma bisogna sempre far presente che con le moto il rischio di farsi male è molto alto! LORENZO BRASILE, MATTEO COCCIA, ALESSANDRO DE LAURENTIIS, FELICE MARCHESANO SCUOLA GESU’ BAMBINO Jesse Mccartney Biondo, occhi azzurri e stupendo, stiamo parlando del magnifico cantante JESSE MECCARTNEY che nell’anno 2006 è diventato l’idolo di tutte le ragazze per la sua voce straordinaria e per la sua bellezza. JESSE è un ragazzo di 18 anni che è diventato famoso partecipando come attore nel film di “SUMMERLAND” e nel giro di pochi mesi, con il suo album “BEAUTIFUL SOOL” è apparso in tutte le stazioni musicali aumentando gli ascolti televisivi e a una mano raggiungendo le prime classifiche. L’ultima sua canzone è “BECAUSE YOU LIVE” che sta avendo gran successo nel nostro paese. SIMONA NARDONE, MARIANNA BUCCIANTE - SCUOLA GESU’ BAMBINO • Il mondo in una scuola • La leggenda della Dea ATENA In questa leggenda si narra che ATENA, figlia di ZEUS nacque in maniera del tutto singolare. Un giorno ZEUS si svegliò con un fortissimo mal di testa che si faceva sempre più impossibile. Allora egli, per far sparire questo fortissimo mal di testa, mandò a chiamare il fabbro e gli chiese di spaccargli la testa con un colpo d’ascia. Dalla ferita uscì fuori una Dea bellissima, ATENA. Ella era una guerriera che teneva molto alla giustizia, alla lealtà e alla saggezza. Lei combatteva con astuzia e ordine e non con la ferocia e il sangue come, invece, faceva il Dio ARES. Questa leggenda è molto bella perché parla della nascita di una delle divinità adorate dagli antichi greci. FRANZA ANTONIO, LUCA DEL PESCHIO SCUOLA GESU’ BAMBINO LO SLAMBALL CHE PASSIONE! Lo SLAMBAL è uno sport “estremo”, sarebbe come se BASKET, RUGBY e HOKEY fossero messi insieme. In questo sport si gioca in un campo di BASKET dove, sotto i canestri, si trovano delle molle che servono per saltare e schiacciare al canestro. Si gioca in quattro e si possono commentare falli anche se quelli più pesanti, che sono quando si spinge l’avversario mentre salta sulle molle, vengono puniti con il FACEOFF. In questo sport ci sono degli STOPPER, dei giocatori che si trovano sempre sotto il canestro per difendere o stoppare la palla. Al centrocampo ci sono gli ADVANCED che tirano al canestro per fare punti. La mia squadra preferita sono i RUMBLE in cui gioca DION MAIS che è un ottimo stopper, ma che fa anche moltissimi canestri. Lo SLAMBALL è la mia passione perché io pratico il BASKET anche se in questo sport si gioca a BASKET sulle molle. ALESSANDRO DI DONATO, SCUOLA GESU’ BAMBINO STORIA DELLE OLIMPIADI Si narra che nel 776 a.C. re Ifito dell’Elide sconfisse i Pisani e si impadronì di un vasto territorio comprendente Olimpia, dove sorgeva un tempio dedicato a Zeus. Per celebrare la vittoria, il re volle organizzare una competizione sportiva, scegliendo come teatro dei giochi proprio la piana di Olimpia. Da qui il termine “olimpiade” che significa “a Olimpia”. Da allora in poi le Olimpiadi si volsero ogni 4 anni giungendo a 296 edizioni. I Giochi Olimpici erano in primo luogo una cerimonia religiosa in onore di Zeus: si tenevano su un terreno sacro ai piedi del tempio dedicato al dio, che veniva invocato dagli atleti nel corso del solenne giuramento di lealtà sportiva, momento culminante della giornata di apertura. Nel corso del tempo le competizioni arrivarono ad estendersi su più giornate così, dal 472 a.C. la durata dei giochi olimpionici fu portata a 5 giorni. I vincitori ricevevano il premio dagli “Hellanodices” con rametti di ulivo sacro intrecciati formando una corona, posta sulla testa degli atleti. LE OLIMPIADI MODERNE Dopo essere messe al bando dall’imperatore Teodosio nel 393 a.C. come “riti pagani”, le olimpiadi rinacquero nel 1896 per iniziativa del barone parigino Pierre De Coubertin. La sede scelta fu Atene, ma il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) decise di spostare i giochi in città diverse. Nel 1920 ad Anversa venne adottato l’emblema olimpico formato dalla bandiera bianca con 5 anelli rappresentanti i 5 continenti. Nell’edizione di Amsterdam del 1928 fu introdotta la simbolica fiaccola olimpica e le donne furono ammesse alla atletica leggera. A causa del secondo conflitto mondiale, i giochi ripresero nel 1948 a Londra. LE OLIMPIADI INVERNALI La prima edizione delle olimpiadi invernali si tenne a Chamonix, in Francia. Essa ebbe luogo nel 1924 come “settimana degli sport invernali” da affiancare alle edizioni estive dell’Olimpiade di Parigi, ma dato l’enorme successo avuto, fu uf- ficialmente dichiarata la prima edizione dei Giochi Olimpici Invernali solo nel 1926 al 25° congresso del CIO a Lisbona. Fino al 1992 i Giochi Olimpici invernali ed estivi si svolgevano nello stesso anno, ma successivamente fu stabilito di separare i due eventi e di spostare le Olimpiadi invernali di due anni rispetto a quelle estive. Nel 1994 le Olimpiadi invernali si tennero per la prima volta in un anno differente da quelle estive. MEDAGLIE ITALIANE Alla manifestazione parteciparono 184 atleti italiani che sono riusciti a conquistare in totale 11 medaglie: 5 ori e 6 bronzi. ORO: Slittino, Singolo maschile: Armin Zoggeler con un tempo di 3:26.088, Pattinaggio di velocità, Inseguimento a squadre maschile: Matteo Anesi, Stefano Donagrandi, Enrico Fabris, Ippolito Sanfratello, Ermanno Ioratti nel tempo di 3: 44.46; nei 1500 m maschile: Enrico Fabris in un tempo di 1:45.97, Sci di fondo. Staffetta 4 10 Km maschile: Fulvio Valbusa, Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cotter e Cristian Zorzi 50; Km maschile Giorgio Di Centa BRONZO: Pattinaggio di velocità, 5000 m maschile: Enrico Fabris in un tempo di 6:18.25 Sci di fondo, 30 Km maschile Pietro Piller Cottrer. Staffetta femminile: Arianna Follis, Gabriella Parruzzi, Antonella Confortola e Sabina Valbusa, Slittino. Doppio maschile: Gerhard Plankensteiner e Oswald Haselrieder, Bob, Bob a due femminile: Gerda Weissensteiner e Jennifer Isacco, Short track. Staffetta 3000 m femminile: Marta Capruso, Mara Zini, Arianna Fontana e Katia Zini in un tempo di 4:20.030 CLASSE 5 ISTITUTO “SACRI CUORI” La manifestazione del 5-6 Ottobre …Una giornata indimenticabile Il 6 ottobre del 2005, noi alunni della 5^ elementare di Principe di Piemonte, siamo andati ad assistere alla cerimonia commemorativa dell’avvenimento. Dopo essere partiti dal piazzale della stazione, abbiamo attraversato il Corso di Lanciano sfilando dietro il portabandiera, accompagnati anche dagli alunni delle altre scuole. Con gli sguardi della folla ci sentivamo pienamente protagonisti della parata, che emozione. Osservando bene il monumento ci siamo resi conto della presenza dei nomi dei partigiani morti nel periodo delle due guerre mondiali e in basso le foto dei martiri ottobrini. Ad un tratto “Il silenzio” suonato dalla banda a concluso l’evento. Quest’episodio ha spinto tutti a fare delle ricerche sul passato nel quale ha coinvolto anche alcuni nostri parenti. –Mio nonno –riferisce Andrea- mi ha raccontato di un partigiano che si rifiutò di confessare il covo dei compagni. Fu legato e trucidato. Ad un altro partigiano tagliarono la gola perché vendeva i giornali e favoriva la comunicazione vietata a quei tempi. Al modo di queste persone, tanti altri giovani persero la vita atrocemente; come il fratello della nonna d’Alessandro. ALESSANDRO PAONE, ANDREA CARPENTIERI E ALFONSINO CAPORALE 5^ C PRINCIPE DI PIEMONTE LAURA PAUSINI: SOGNO IN COMUNE Da tempo il nostro sogno in comune è incontrare Laura Pausini perché la riteniamo una cantante molto brava. Vista in TV sembra simpatica una persona di spirito con cui piacerebbe fare la conoscenza, dal vivo. I suoi capelli lunghi e neri esaltano il viso roseo e sempre sorridente. Appare molto elegante in scena con vestiti scollati e all’ultima moda. Le sue canzoni sono in genere sentimentali e tra le nostre preferite ci sono “Resta in ascolto”, “Benedetta passione” e “Come se non fosse stato mai amore”. Anche a scuola, nei ritagli di tempo cantiamo e balliamo le sue canzoni. Vorremmo che Laura leggesse quest’articolo. Sei grande Laura! ALESSANDRA ANTONELLI E ANTONELLA MASOLA 5C PRINCIPE DI PIEMONTE 21 22 • Il mondo in una scuola • Tredici anni è un desiderio ……Avere più tempo per gli amici La nostra classe, la 3^ F, in questo anno scolastico ha aderito al Progetto P.E.D.” Percorso esperienziale didattico per la promozione della salute e la prevenzione delle dipendenze” , proposto dalla ASL LancianoVasto. Che paroloni!! Vero? Semplicemente, potremmo definirlo un percorso di esperienze scolastiche che vogliono diffondere iniziative e strategie per aiutare i giovani, come noi, a conquistare un benessere interiore, fatto di serenità, spensieratezza, ma anche di sicurezza e ottimismo, che ci renda forti e inossidabili di fronte a certi pericoli della nostra società, quali: fumo, alcool, droga. na; il protagonista, pieno di inventiva, di coraggio e anche di humor, ci ha incantato fino all’ultima scena.Ad essere sinceri, noi siamo una classe piuttosto turbolenta che rifiuta rumorosamente tutto ciò che non la interessa, quel giorno,durante la proiezione, siamo stati silenziosi ed attenti fino alla parola END. La nostra prof. sembrava quasi preoccupata, temeva che noi fossimo stati contagiati da qualche virus sconosciuto. Si è subito ricreduta, però, durante l’ attività di brainstorming, guidata dagli operatori del Sert, in cui abbiamo esternato tutte le emozioni, le sensazioni provate durante la visione del film. Tutto è iniziato con la visione del film “L’ISOLA IN VIA DEGLI UCCELLI”di Soren Jacobsen, regista polacco che racconta la propria storia di bambino ebreo, vittima della persecuzione nazista nel ghetto di Varsavia. Già immaginiamo i vostri pensieri a proposito: “ La solita barba scolastica”. No, in verità, non è stato così. Il film è appassionante, ricco di suspence e di colpi di sce- In questo spazio di libera comunicazione, noi abbiamo “gridato” tutte le tematiche che erano emerse dal film e le emozioni che il regista ha saputo farci sentire sulla pelle e nella mente. PAURA FIDUCIA IN SE’ SOLIDARIETA’ Sono i 3 temi su cui la nostra classe ha lavorato in modo multidisciplinare utilizzando i diversi linguaggi. Queste le nostre attività: - L’indagine effettuata mediante un questionario; La lettura interpretativa di una poesia e di una leggenda africana; l’animazione di un’emozione attraverso il movimento del corpo; l’espressione di un sentimento attraverso il canto. ABBIAMO DATO VITA A QUESTE 3 PAROLE CON LA MUSICA, CON LA RECITAZIONE, CON LA DANZA. Insieme ai compagni della 3^ D e della 3^ E, a questo punto, abbiamo pensato di allestire uno spettacolo a cui hanno assistito i “fortunati” amici delle altre terze. La prima attività, quindi, è stata la preparazione del questionario che , attraverso le 11 domande, preparate dalla nostra classe, suddivisa in gruppi, si proponeva di indagare, nella società degli adolescenti, sulla percezione, sulla consapevolezza, che i nostri coetanei hanno dei tre temi da noi scelti. Il questionario è stato somministrato a 414 alunni del nostro Istituto. • Il mondo in una scuola • IL RUOLO DELLA PAURA, DELLA FIDUCIA IN SE’, DELLA SOLIDARIETA’ NEL PIANETA- GIOVANI La metà dei ragazzi intervistati considera la PAURA un’emozione interiore, l’altra, un sentimento di autodifesa che fa riflettere e un malessere fisico. In realtà, la paura è tutto ciò e molto di più, e i nostri compagni lo hanno espresso in modo concreto dimostrando di avere una reale percezione della paura. Solo 39 alunni su 414 non ha mai provato veramente paura. Le paure più frequenti per noi ragazzi sono rappresentate: dalla morte, dalla perdita degli affetti, dagli insuccessi scolastici. Per il 50% degli intervistati, LA FIDUCIA IN SÉ si acquista attraverso i successi che si hanno durante la crescita. Il 20% la considera una componente del carattere e il 30% afferma che dipende da entrambi gli elementi. La volontà e la determinazione sono i sinonimi che, per i ragazzi, meglio esprimono il concetto di fiducia in sè. Gli ostacoli maggiori al suo sviluppo sono rappresentati dalla MANCANZA DI AMICIZIE , DALLA RASSEGNAZIONE E DALL’INDECISIONE. L’AMICIZIA E LA STIMA DEGLI ALTRI POSSONO MIGLIORARE LA FIDUCIA CHE I RAGAZZI HANNO IN LORO STESSI. Alla domanda : “Che cosa è per te la SOLIDARIETÀ?”, Il 70% ha risposto :”Sostenere gli amici in difficoltà” e quasi l’80% ritiene che questo sentimento sia fondamentale nell’amicizia. Attraverso l’aiuto e la fiducia si dimostra solidarietà all’amico.Le persone che hanno più bisogno di solidarietà sono: per il 60% coloro che soffrono e gli amici. Seguono a grande distanza i disabili, gli immigrati non compaiono nelle scelte degli alunni. Infine il 65% dei ragazzi intervistati ha valutato interessante il nostro questionario. Il dato più significativo e di maggior spessore che leggiamo nelle risposte è che nella società degli adolescenti il sentimento più importante è l’AMICIZIA. Avere più tempo per gli amici, avere il consenso dei coetanei, essere considerati autorevoli, desiderati e desiderabili, avere l’ammirazione e la stima del gruppo è la massima aspirazione di noi PIANETA GIOVANI. C’E’ FORSE IL RISCHIO DI UNA NUOVA DIPENDENZA? ….. DAL CLAN ?????? AA.VV. La mitica 3^ F 23 • Il mondo in una scuola • La Redazione saluta le classi III III A III B III C III D III E III F Direttore: Francesco Torosantucci, Antonio Polidori Silvia Di Santo Informatici: Capo Redattori: Elisabetta Pozzolini, Silvia Romagnoli Roberto D’Antonio, Antonella Mastrocola, Giovanna Di Campli Sezione Attualità: Segretaria di redazione: Ilenia Casalanguida, Silvia Romagnoli Paola Fruci Sezione Vita della Scuola: Inviati speciali: Letizia Miglietti, Valentina Candeloro, Elisabetta Pozzolini Fabio Di Giulio, Elisabetta Pozzolini, Valentina Candeloro, Francesca Piscopo, Roberto D’Antonio, Silvia Romagnoli, Giovanna Di Campli Sezione Vita di Lanciano: Francesca Piscopo, Antonella Mastrocola Sezione Finestra sull’Europa: Jessica Trozzi, Letizia Miglietti Sezione Adolescenza: III G Collaboratori del “progetto giornale”con le scuole elementari: Insegnanti: Rosanna Stante, Annamaria Canini, Giovanna Di Campli, Paola Fruci, Francesca Piscopo Caterina Moretti, Rita Murri. Sezione Cinema, Sport e Musica: Prof. Rosalinda Madonna Valentina Candeloro, Diana Trozzi, Angelica Lannutti, Roberto D’Antonio, Fabio Di Giulio, Giornale online: Coordinatrice del progetto: Prof. Angela Attanasio La Redazione ringrazia il Dirigente Scolastico Prof. Renato Monteferrante e tutti i docenti delle Scuole che hanno collaborato con il giornale “il Mondo in una Scuola”