montaggio giornalino 2006

Transcript

montaggio giornalino 2006
Scuola Media “Umberto I”
Lanciano
Il mondo in
una scuola
GIORNALE D’ISTITUTO - Anno scolastico 2005/2006
SCUOLA MEDIA STATALE “UMBERTO I”
Lanciano e Sezione di Frisa - Centro Territoriale Educazione Permanente
PERCHE’
UN GIORNALE
DELLA SCUOLA
Il giornale della scuola è
stato realizzato anche quest’anno per far sì che gli
alunni si esprimessero attraverso la scrittura e la
propria creatività.
La redazione ha ricevuto
molti articoli sulla tematica
dell’adolescenza e dei problemi che possono presentarsi in questa fascia di età.
La ricerca della propria
identità, l’evasione dal
quotidiano, la volontà di
contestare ma anche di essere protetti, il tentativo di
adeguarsi o di essere diversi, sono solo alcuni tratti distintivi degli adolescenti di
oggi e forse di sempre. Perciò abbiamo deciso di dedicare soprattutto a loro più
pagine del nostro giornale,
per dare una voce alle loro
voci spesso inascoltate dalla famiglia, dalla scuola e
dalla società.
Nel giornale, inoltre, possiamo trovare un inserto speciale “Continuità” realizzato con alcune scuole elementari di Lanciano alle
quali sono rivolti i nostri più
calorosi ringraziamenti.
La Redazione
All’interno
inserto speciale
di 4 pagine
“CONTINUITÀ”
Scuola Media “Umberto I”
Lanciano
Lanciano pulita!
Ciao sono Francesca della II B; oggi,
27 aprile 2006 abbiamo ritirato il...
Oh, scusate! Forse per farvi capire
meglio, devo iniziare da... vediamo...
si ecco ci sono. Nel mese di novembre, abbiamo iniziato a studiare l’ecologia con la professoressa Bomba,
la quale ci ha proposto di partecipare
anche ad un concorso su Agenda 21.
Naturalmente la classe non ci ha
pensato due volte. Beh, sapete: l’anno scorso abbiamo vinto un concorso nazionale e ci piaceva l’idea di poterci ripetere: che soddisfazione essere primi dopo tanto lavoro e vedere
trasformare le solite lavate di capo
dei professori in elogi e congratulazioni! Per prima cosa abbiamo iniziato a studiare alcune nozioni su
Agenda 21, che è un documento sottoscritto a Rio de Janeiro da 180 paesi di tutto il mondo, che si sono impegnati nel 21 secolo a migliorare
l’ambiente e a favorire lo sviluppo
sostenibile. Poi abbiamo aderito come classe ( insieme a tutte le seconde del nostro istituto) al progetto
“Lanciano 21” promosso dal comune di Lanciano e dall’Istituto Mario
Negri Sud, ideato allo scopo di reperire informazioni e suggerimenti
“sulla salute ambientale” della nostra città. Quindi abbiamo osservato
diverse zone e quartieri, individuando alcune zone di degrado ambientale a Lanciano. Il 1° dicembre 2005
abbiamo seguito una lezione sul progetto tenuta da due dottoresse del
Mario Negri che, molto gentilmente,
ci hanno proposto, con un video, i temi più importanti di educazione ambientale e ci hanno fornito consigli
per le attività che anche noi avremmo dovuto portare avanti. E quindi,
a lavoro!!! Come primo passo, alcuni hanno reperito belle immagini
della nostra città: monumenti, edifici, zone verdi, feste tipiche, tradizioni; altri, o nel tempo libero o accompagnati dagli insegnanti hanno
scattato delle fotografie sul degrado
ambientale a Lanciano e le hanno
consegnate al professor de Lauren-
I progetti, le attività
dell’Umberto I
in
“VITA DELLA SCUOLA”
tiis, che ci ha seguito e aiutato nella realizzazione di questo progetto.
Inoltre noi della II B siamo soci del
Panda Club (WWF) e, con altre foto,
abbiamo testimoniato questo nostro
impegno. Quindi tutti insieme abbiamo assemblato il materiale più significativo e abbiamo realizzato un
ipertesto, arricchito da due brani
musicali, utilizzati come sottofondo:
un concerto per corno di Mozart e la
canzone Il ragazzo della via Gluck di
Adriano Celentano. Abbiamo ottenuto un video avvincente o meglio...
VINCENTE! Già, proprio così...!
Qualche giorno fa la professoressa
Bomba è entrata in classe con un viso limpido e sorridente. Fra le mani
aveva un fax contenente la lista dei
vincitori del concorso e, dopo tanta
suspense, eccoci. Anche noi – II B –
tra i nomi dell’elenco. Un urlo, un
grido di gioia della classe della notizia inaspettata: avevamo vinto ancora! Finalmente è arrivato giovedì 27
aprile... Vedete, ora penso che voi,
cari lettori, abbiate capito cosa intendevo dire con “Oggi abbiamo
ritirato il...”. Mi riferivo al premio
una telecamera digitale con tanto di
consegna a domicilio. Alle 10.05 i
professori ci avevano radunati tutti
all’ingresso della scuola per dirigerci, alle 10.30, al Palazzo degli Studi,
perché invitati al convegno conclusivo del progetto “di Lanciano 21”.
Alcuni esperti come il Dr. Tommaso
“NOTIZIE DALL' INTERNO”
La comunità scolastica dell'Umberto I ringrazia e saluta tre insegnanti che quest’anno
lasciano la scuola per il sognato pensionamen-
Pagliani ne hanno illustrato le fasi e
i risultati. Ci ha perlato, inoltre, dei
numerosi forum che si sono tenuti a
partire dal gennaio 2005, incentrati
su vari problemi: aria, acqua, energia, suolo, agricoltura, ecc. che hanno permesso a esperti e semplici cittadini di esprimere osservazioni utili e suggerimenti alla salute ambientale della nostra città. Le giovani ricercatrici del Mario Negri ci hanno
riferito che per offrire a tutti i cittadini la possibilità di esprimere il loro
parere, sono stati somministrati dei
questionari nei quali si possono distinguere risposte attuate, quelle date in base alla realtà della città, e risposte attuabili, quelle date in base
ai suggerimenti e alle proposte. Infine questo progetto ha dato anche la
possibilità agli alunni delle elementari e delle superiori di dare consigli
e suggerimenti utili anche per quei
problemi, spesso sconosciuti agli
adulti, ma che non sfuggono agli occhi attenti dei bambini e dei ragazzi.
Questa iniziativa mi è piaciuta molto e spero che il progetto diventi concreto soprattutto che le promesse
non siano solo chiacchiere, ma che
tutti, in particolare noi, cittadini di
domani, ci impegnamo quotidianamente a ristabilire armonia tra uomo e ambiente anche nella nostra
bella Lanciano.
Francesca Serafini II B
Vincitore Scuola Media:
Classe 2B - Umberto I
to: Prof. Attilio DI RADO, pilastro discreto e
autorevole della Sez. F; Prof.ssa Gabriella
CAMPITELLI, sempre vicino ai ragazzi in
difficoltà con professionalità e amore; Prof.
Giannina TIBERI, insegnante di tecnica.
2
• Il mondo in una scuola •
UN CATTIVO
ESEMPIO
PER NOI
GIOVANI
Durante la campagna elettorale riguardante le elezioni politiche,
continuavo a chiedermi se esistesse un aggettivo adatto per poter
descrivere lo spettacolo che le due
forze politiche hanno dato a noi cittadini italiani. Credo che le offese non
debbano far parte di una campagna elettorale,che purtroppo è stata segnata
da poca coerenza e molta aggressione. Si è lasciato largo allo spazio delle accuse, e le coalizioni non hanno presentato sufficientemente i loro programmi.La campagna elettorale del centro destra ha naturalmente voluto evidenziare le opere svolte negli anni precedenti, mentre l’On. Prodi aspirava in
primo luogo ad un’Italia serena e armoniosa. Il centro destra non ha saputo
accettare la “sconfitta” e ha dato vita ad una polemica, a mio parere a dir poco infondata. Il governo di centro sinistra, anche se non ha tutti gli strumenti per poter amministrare il paese, riuscirà in ogni modo a portare avanti un’Italia serena, che non sarà più portata avanti da una persona che, secondo me, ha pensato, per cinque anni ai suoi interessi, e che in qualche modo ha autorizzato i cittadini italiani a comportarsi come lui,nella vita di tutti i giorni. Dopo aver riflettuto a lungo, mi permetto di definire la campagna elettorale per le elezioni politiche 2006 di cattivo esempio per noi giovani e inoltre inutile per quegli indecisi che non sapevano per chi votare perché non conoscevano le proposte di ogni coalizione, e che sono rimasti tali
perché queste non sono state pubblicizzate abbastanza.
De Nardis Margherita III C
L’AVIARA E’ NASCOSTA
Impedire al virus di arrivare
nei nostri allevamenti è l’unico
modo per salvarci.Il contagio è
cominciato in Turchia e Romania,ma come sappiamo le condizioni igenico-sanitarie sono
scarsissime quindi il virus ha
attaccato anche gli uomini.Il
contagio non avviene da uomo a uomo ma da animale a
uomo.Alcune specie di migratori come le anatre selvatiche
possono trasmettere il virus a
polli, tacchini e altre specie domestiche. Mangiando carne
cotta il contagio non avviene.
Per prevenire il contagio bisogna che ci sia collaborazione
medico-veterinario soprattutto nei paesi in via di sviluppo,
perché la globalizzazione riguarda anche le epidemie.
Alleva Oreste IID
ALLARME PEDOFILIA
Nel mondo spariscono ogni anno migliaia di persone. Ogni
anno in Italia sono dichiarati
scomparso oltre 2000 minori.
Alcuni tornano a casa da soli,
altri vengono ritrovati dalle
forze dell’ordine, altri ancora
non hanno mai fatto ritorno.
Secondo le cifre del Ministero
dell’Interno, solo nel 1996, sono
stati dichiarati scomparsi 2391
minori. Di questi 1912 hanno
riabbracciato le loro famiglie.
Al marzo 1998 i minori dichiarati scomparsi erano 1419, di
cui 796 sono stati rintracciati
dalle forze dell’ordine. Che fine
hanno fatto i tanti di cui di perderà ogni traccia? Per farsi una
pallida idea di quanto sia grave
il fenomeno basti sapere che
nel 1997 un quotidiano (15
marzo 1997) titolava un lungo
pezzo: ”Dal 1990 quadruplicati
i ragazzi spariti”. Oggi sono
molti di più. Un calcolo,anche
approssimativo è impossibile.
Il quotidiano, tra l’altro denunciava: ”cresce il numero dei
giovani tra i 15 e i 18 anni che
svaniscono nel nulla. Le piste:
la droga, le sette religiose, voglia di avventura e mercato degli “schiavi” e, altro ancora.
Nel mondo la situazione è molto più allarmante. Solo negli
Stati Uniti ogni giorno scompaiono 2000 bambini. E’un problema grave molto sentito in
Europa.
Di Federico Ilenia
S.O.S. ANIMALI
Sono aumentati,in
questi ultimi anni, i
maltrattamenti verso gli animali di
tutte le specie:
scioccanti sono le
immagini in televisione di ovini lasciati a digiuno per
giorni in un recinto:pecore morte in
mezzo ai pezzi taglienti di ferro.Altrettanto gravi sono
l’abbandono dei cani sulle autostrade
o nei cassonetti di
immondizia, o il
contrabbando di
specie esotiche oppure di animali tenuti in cattività, le
mattanze di pesci e
mammiferi come
foche e balene la viva sensazione da
laboratorio, l’uso di
animali nei circhi è
lunga la serie di soprusi che l’uomo
compie sugli animali. E’ merito degli ambientalisti e
delle organizzazioni animalistiche se
oggi tante specie
faunistiche sopravvivono nonostante
la “stupidità” dell’uomo.
Domenico Masciarelli
SOMMARIO
Attualità
Adolescenza
Vita della scuola
Vita di Lanciano
Finestra sull’Europa
pag. 2
pag. 4
pag. 8
pag. 12
pag. 12
Musica
Cinema
Sport
Continuità
Progetto P.E.D.
pag. 13
pag. 15
pag. 16
pag. 18
pag. 22
L’ I N FA N Z I A N E G ATA
Tra i diritti fondamentali del fanciullo si legge
che “ogni bambino nato nel o fuori dal matrimonio deve godere di una stessa educazione
scolastica e protezione sociale”. Purtroppo l’abbandono scolastico, il lavoro minorile, la pedofilia, la fame, appartengono ad una realtà che
non riesce a far propri questi diritti.sono troppi
i bambini che non godono di nessuna protezione né da parte delle famiglie né da parte della
società. Spesso questi ragazzi senza famiglie
sentono il bisogno di appartenere ad un “gruppo”, una banda che vive di furtarelli che cerca
di difendersi dal degradante mondo degli
adulti. A Cubica città del Brasile, questo fenomeno è molto frequente; camminando si vedono ragazzine dagli undici ai dodici anni cullare
i loro piccoli. Sono stati stimati circa 20000
“mennios de rua” (bambini di strada), denutriti, con la pancia dilatata dalla verminosi, a volte drogati, piccoli delinquenti o prostitute abbandonate a se stesse. Si recano nelle discariche
per separare i rifiuti riciclabili, sperando di trovare qualcosa da mangiare. Inoltre di questi ragazzini, la cui età va da zero a dodici anni, ne
vengono uccisi 6 o 7 al giorno. L’Amnesty International documenta che centinaia di bambini vengono brutalmente uccisi dalle squadre
della morte. Con questi piccoli vagabondi usano la stessa tecnica che usano per catturare i topi. Mandare aiuti a questi paesi è inevitabile
per ragioni umanitarie ma d’altra parte farli arrivare è impossibile. Sentendo parlare i politici
in tv spesso si ascolta che i bambini sono futuro di ogni società e che appunto per questo devono crescere protetti e curati ma soprattutto
rispettati. Presumo che il futuro del nostro paese non si prospetti molto buono. Perché? E’
semplice, il bambino è vittima di ingiustizie,
spesso e volentieri causate dall’adulto che ha il
compito di proteggerlo. Ma non solo vengono
sfruttati, essi muoiono e questa notizia è tragica in un mondo di pace figuriamoci in uno di
guerra, i bambini sono vittime della mine o della mira infallibile dei cecchini, ma i loro più
grandi nemici sono i cecchini, ma i loro peggiori nemici sono quelli invisibili: malnutrizione,
freddo, epidemie e mancanza di medicinali.
Questi sono i mali maggiori che tormentano i
paesi in via di sviluppo. Al giorno d’oggi ci si
dedica a queste tematiche solo in occasione di
eventi importanti e non lo si fa mai in un mondo corretto e si sottovaluta il fatto che questi
problemi non ci sono solo nei paesi del terzo
mondo ma anche in Europa. Quante volte abbiamo visto bambini chiedere elemosina nelle
vie della nostra città.Tutti i bambini hanno il bisogno fisico mentale e morale di vivere un’infanzia felice.Concludo dicendo che i bambini
sono il passato il presente e il futuro di ogni
storia che verrà.Trattiamoli bene.
Angelucci Federica IIIB
• Il mondo in una scuola •
RICORDANDO LE FOIBE
Molti non sanno cosa significa questo termine,o meglio
non l’ hanno mai sentito.Nei
libri di oggi si studiano molti
avvenimenti importanti della
storia ma non si è mai sentito
parlare del fenomeno storico
della foibe,che secondo me è
un avvenimento importantissimo che si può mettere a pa-
ri della Resistenza.Ora io desidero informarvi su quanto
accaduto:le Foibe sono delle
profondissime buche sorte a
Trieste,a Gorizia e nei territori d’Istria.Dentro queste buche furono gettati milioni di
italiani.Non ci fu distinzione
di sesso,di opinione politica,
di religione,infatti furono uc-
Baby Gang: anche in Italia
Atti vandalici,assunzioni di sostanze alteranti,furti,aggressioni:sono solo alcuni esempi della condotte illecite adottate più facilmente dai ragazzi quando si trovano in un gruppo di coetanei. Una tipologia di gruppo deviante è la banda giovanile,entrata nell’immaginario collettivo grazie ai numerosi film holliwoodiani che, narrando le storie di ragazzi di strada delle grandi città americane, violenti e ribelli con i loro giubbotti di pelle
e i capelli imbrillantinati,hanno influenzato,in modi diversi,l’atteggiamento e il modo di vestire dei ragazzi in mezzo al mondo.Ma che cosa distingue una banda da altri gruppi devianti?
La gang si differenzia da altri tipi di gruppi giovanili perché,a
differenza di questi ultimi,è guidata da un leader,ha una ben definita gerarchia interna.Ci sono regole precise che tutti sono tenuti a rispettare e chi infrange tali norme viene severamente punito. Ciascuna gang, inoltre, si distingue dalle altre adottando
un nome e altri simboli di identificazione come un dato modo
di comunicare, fatto di parole in codice, e un particolare modo
di vestire. Abbastanza frequenti sono le denunce per reati contro l’ordine pubblico, commessi da gruppi di ragazzi. Anche i
mass media, qualche mese fa, parlando di “baby gang”,ha riportato episodi di furti ed aggressioni attuati da gruppetti di
adolescenti a danno dei coetanei e turisti in diverse città italiane.Se si analizzano le caratteristiche di questi gruppi giovanili,
si scopre facilmente che, in realtà, non si tratta di vere bande. Infatti,sono privi delle caratteristiche tipiche di una gang, come ad
esempio una struttura gerarchica definita,regole di condotta,
una buona coesione tra i membri e il controllo del territorio. Sono, come già detto, studenti che, come forma di trasgressione e
mai per necessità, vogliono procurarsi gratis il loro oggetto del
desiderio. E’ anche vero, però, che è un fenomeno dilagante,che
deve trovare nella famiglia, nella scuola, nelle forze dell’ordine,
unità di interventi miranti soprattutto alla prevenzione di esso.
Paolucci Francesco IIIE
cisi fascisti e antifascisti,uomini donne e bambini,cattolici e ebrei…Questo avvenimento avvenne dall’aprile
1945 fino a metà giugno dello
stesso anno,quando queste
città erano occupate dalle milizie di Tito(ex dittatore comunista jugoslavo)tutta questa tragedia avvenne solo per
cancellare l’ideale fascista
presente in quell’epoca in Italia.Solo alcuni anni fa fu concessa la giornata in memoria
dei nostri fratelli morti solo
perché avevano un’ideale diverso da tutti gli altri,per
questo il 10 febbraio li ricordiamo.
Pagano Claudia IIID
LE ADOZIONI A DISTANZA:
CHE COSA SONO?
Adozione a distanza significa,
con un contributo finanziario,
dare ad un bambino o ragazzo
che si trova in condizioni particolarmente difficili la possibilità
di crescere nella sua terra.Obiettivo primario è il rispetto della
sua cultura, la dignità di persona umana: cibo, medicine, scuola,la famiglia, l’affetto di persone “lontane” che hanno a cuore
la sua crescita che partecipano
alla sua vita, anche attraverso lo
scambio di lettere, disegni, ed
esperienze molto importanti per
loro. Le adozioni a distanza vengono coordinate sul posto direttamente da volontari e grazie
anche alla collaborazione con associazioni locali. In diverse situazioni,poi, l’adozione a distanza si integra ad altre attività
di AVSI sul territorio,cui contribuiscono finanziatori istituzionali.In questo modo il bambino
viene a beneficiare di un programma complessivo di sviluppo,e il contributo dell’adozione
a distanza permette di moltiplicare le risorse a favore del bambino,della sua famiglia,e della
comunità.Secondo me le adozio-
ni a distanza sono uno strumento,una forma di solidarietà che
permette di migliorare la migliore qualità di migliaia di bambini
e adolescenti, con contributo
economico stabile che può essere considerato a tutti gli effetti
per diminuire la povertà. Dovrebbe essere un tipo di aiuto in
cui il bambino possa frequentare
un centro di accoglienza in cui
vengono serviti pasti, possa beneficare di cure mediche e di
partecipare ad attività didattiche e ricreative e di dare aiuto
anche alle famiglie che si trovano in situazioni problematiche.Questo argomento mi è venuto in mente soprattutto quando guardato il mio programma
”amore” condotto da Raffaella
Carrà. Un nuovo programma
dedicato al sostegno a distanza a
favore di bambini e ragazzi poveri del mondo con la collaborazione di AVSI ed altre associazioni.Quindi mi auguro sempre
che ci siano sempre più persone
che scelgono questa forma di
aiuto per alleviare la sofferenza
di tanti bambini.
Sara Giancristofaro IIIC
Lettera a Tommy
Occhi azzurri…labbra sorridenti…visino simpatico…è questo il tuo ritratto angelico.Ed io sono sconvolta perché i bimbi come
vittime della violenza stanno diventando davvero troppi.
Ti hanno strappato dalla tua vita, dalla tua famiglia, dalla tua città. I tuoi parenti e gli Italiani hanno pianto, sperato, pregato
che tu tornassi a casa tra le braccia della tua mamma, del tuo papà e di tuo fratello. Ma non è stato così. Sei passato in un’ora,
dal calore famigliare della tua casa al mistero e al gelo assoluti, sei passato dalla luce alle tenebre, dalla felicità all’angoscia. Chissà cosa hai pensato quando ti sei ritrovato improvvisamente lontano da ciò e da chi conoscevi. Dopo una caduta, ti sei difeso con
un pianto e tutto è finito. Ma non per noi Tommy, non per noi. Perché ti vogliamo bene e te ne vorremo sempre, come la tua famiglia straziata dalla perdita di una stella splendente, che adesso brilla ancora di più nel cielo e che protegge ogni bambino. In
un mese di speranza ogni italiano si è sentito legato a te,sei diventato il figlio di ogni adulto,il fratellino di ciascun bambino, il
nipotino di ogni nonno, sei e sarai sempre parte nel nostro cuore. Piccolino spero che adesso sarai felice lì dove non ci sono pericoli,dove puoi giocare sereno senza avere la paura di essere portato via dalla felicità dell’infanzia.Voglio dire un’altra cosa,mi
piacerebbe che tutti ma soprattutto noi giovani prendessimo come esempio l’orribile storia di Tommy per ragionare sulla nostra
società perché noi dobbiamo fare in modo che il mondo vada avanti e che non ritorni indietro con simili barbarie. Dipende dai
ragazzi, da noi giovani, il mondo futuro ed io voglio che sia perfetto, completamente diverso da quello attuale. Ma soprattutto
non dimentichiamo mai Tommy, il suo visino, i suoi diciotto mesi, perché lui è con noi, Tommy c’è.
Benedetta Marfisi IIB
3
4
• Il mondo in una scuola •
V I TA D I A D O L E S C E N T I
CHE COSA VUOI
FARE DA GRANDE?
Non è un po’ troppo presto per
chiedermelo? A questa età sembra tutto così facile che si pensa
che si possano fare tantissime cose contemporaneamente… Tipo
me … Il mio primo e vero sogno è
quello di aprire una scuola di
danza a Roma, città stupenda dove vorrei andare per l’Università (
la Luis) o almeno frequentare una
scuola di danza fino all’età di
quaranta anni e più magari …
Poi, al secondo posto, a pari merito, vorrei diventare una professoressa di Liceo, di Lettere, filosofia,
storia o inglese o una persona
della giurisprudenza. Mi affascinano soprattutto il giudice, un
elemento super importante per la
magistratura, poiché spetta a lui
decidere se l’imputato è in buona
o cattiva fede, se è innocente o
colpevole… o l’avvocato, il quale
deve difendere qualunque persona gli capiti … forse, anzi, è sicuro che per me sarebbe logico diventare avvocato poiché lo sono
già mio padre e mio nonno, ma
c’è anche un terzo desiderio, sogno nel cassetto in quanto alla
mia carriera nel futuro … ed è la
pediatra. Mi piace molto la figura
del medico sia “funzionalmente”
e non ci crederete, anche “esteticamente”! Spiego. Funzionalmente perché mi piace sentire
“dottoressa”, mi piace essere ricercata, mi piace proprio la figura
del medico con le funzioni che
svolge nella società. Esteticamente perché io sono una persona che
fa tutto facile e che spesso si rifugia nei film, dove le dottoresse
hanno tuppi ordinatissimi, rossetto acceso, unghie belle e curate
(più che una dottoressa mi sembra un’estetista …), tacchi alti, camicie candide con l’etichetta con
su scritto “dottoressa”. Fantastico! Ma questo si vede solo in televisione, mentre io vorrei diventare una pediatra sul serio, il che è
diverso. Io adoro i bambini, mi
piacciono e li voglio curare. Mia
zia è una pediatra bravissima, con
i bambini ci sa fare ed io vorrei diventare un po’ come lei… Però
Infinito… una parola così piccola che può significare spazi e tempi illimitati, profondi, senza
confine. Leopardi trovò il suo infinito nei piccoli
particolari della natura, attraverso i quali egli riusciva attraverso i quali egli riusciva ad immaginare e a volare con la fantasia anche quando rappresentavano degli ostacoli; Foscolo trovò il suo
infinito nelle illusioni, come la donna, l’amore, la
natura, ideali che potevano realizzarsi solo nella
poesia, che era l’illusione più grande; Manzoni
trovò anch’egli un suo infinito, in Dio e nella Divina Provvidenza, davanti alla quale il cristiano
comprende che anche i momenti più difficili ci
condurranno alla Salvezza, mentre l’ateo tende a
rassegnarsi, chiudendosi in se stesso… Ciascun
uomo per vivere al meglio la propria vita ha bisogno di rifugiarsi in un infinito, proprio come i
tre grandi romantici italiani, ed io? Che cos’è per
me l’infinito? Guardando la natura penso che
l’infinito sia tutto ciò che madre natura ci ha donato; guardando gli esseri viventi penso che l’infinito sia l’amore, che ciascuno nel suo piccolo,
sa donare agli altri; guardando i miei amici, quelli più veri, penso siano loro il mio infinito; guardando me, crescere di giorno in giorno, e maturare grazie ad ogni insegnamento che mi donano
a scuola, a casa ed ovunque io sia, penso che il
mio infinito sia quello di realizzarmi e rendere
grazie a chi mi fa quotidianamente crescere, ma
poi, guardando la malinconia degli uomini, penso che forse l’infinito è la vita stessa, che a volte
è troppo corta o infinita per renderci conto dei
nostri errori. Figurandomi un infinito, però, immagino uno spazio che non ha ne inizio ne fine,in cui il tempo non passa mai, fatto di alberi
sempreverdi, fiori multicolore, montagne, colline, sorgenti, animali ed esseri umani, immagino
uno spazio privo di guerre, forme di razzismo,
omicidi e rapine, in cui ciascun essere vivente rispetta l’altro, in cui regnano l’amore, l’amicizia,
la pace, la solidarietà l’affetto e la complicità, ma
soprattutto immagino che in questo “MIO SPAZIO dei SOGNI”, regna una dolce musica, e uomini e donne non parlano, ma riescono comunque a comunicare ed a esprimere idee, emozioni
e sentimenti, attraverso uno sguardo, un sorriso,
e attraverso il linguaggio del corpo… Un mondo
immaginario? No, un mondo speciale, il mondo
della danza, il mondo della “mia” danza in cui
posso realmente sentirmi me stessa! Può risultare quasi ironico che il mio infinito sia la DANZA,
dato che non sembro la tipica ballerina alta, bella e anoressica, che fa sacrifici per essere quella
che è, ma quando ballo io mi sento libera, libera
di esprimermi, libera di volare con la fantasia, libera di divertirmi e di essere per una volta me
stessa! Io amo ogni tipologia di danza, dalla
danza classica alla danza contemporanea, dal carattere al tango, dal jazz all’ hip-hop, dal funky
alla danza moderna, se c’è la musica io ballo e mi
sento viva come non mai! A volte penso che le tre
ore di danza settimanali siano insufficienti, anche se mi portano via tre ore in cui potrei studiare o guardare la televisione o leggere una rivista,
invece no, se ho anche un solo minuto di libertà,
mi rifugio nella mia camera, accendo lo stereo,
metto un cd nel lettore, premo il play, chiudo gli
occhi e ballo, finche mia madre non mi interrompe: “ALBA; ANCORA A BALLARE DAVANTI
ALLO SPECCHIO?! DOBBIAMO ANDARE!!” E
così ritorno alla vita di tutti i giorni! BALLARE è
COME VOLARE LIBERAMENTE CON LA
FANTASIA IN UN TEMPO CHE NON SI FERMA MAI!
Alba Crognale IIIC
TECNOLOGIA? PUO’ ESSERE UN PROBLEMA
Oggi tanti ragazzi hanno nella loro cameretta molti strumenti tecnologici ed innovativi. Questo potrebbe essere istruttivo, ma
potrebbe rivelarsi anche un fattore negativo.. Istruttivo, se usati con occhio critico,
prudenza e misura, negativo se usato con
dipendenza e spirito passivo. La cameretta,
quindi, diventa un luogo in cui rifugiarsi e
costruirsi un mondo a sé costituito da chatline e giochi con grafiche all’avanguardia.
Segregandosi in cameretta i ragazzi potrebbero guardare programmi inadeguati alla
loro età solo per il gusto di trasgredire e di
sentirsi più grandi. Probabilmente ciò è dovuto ad un senso di solitudine derivato anche dall’assenza dei genitori che lavorano a
una cosa che non mi piace di questo lavoro è che ti
possono chiamare in determinati giorni anche alle 2,
3, 4 del mattino! Ed io e la sveglia non andiamo molto d’accordo! Poi, sinceramente, mi rendo conto di
quanto sia bello fare il medico ma anche quanta responsabilità assume: una vita di un bambino, di un
adulto, di un anziano, di chiunque è nelle tue mani
e la sua sorte dipende solo da te … A volte ho paura che tutti questi sogni non si “materializzino”, non
tempo pieno. Infatti l’isolamento adolescenziale è tipico e fa scaturire una scarsa
comunicazione nelle famiglie, soprattutto
tra genitori e figli. Un’estrema conseguenza è l’ANORESSIA: ci si limità ad uno
spuntino perché la mente è impegnata in
altre cose che appartengono ad un altro
mondo irreale, immaginario. Un rimedio?
Aprire gli occhi e guardare il mondo in maniera semplice, naturale, diversa. Ovviamente non trascurando gli elementi tecnologici perché se usati con precauzione e
cautela possono trasformarsi in srumenti
costruttivi che contribuiscono allo sviluppo dell’innovazione all’avanguardia.
Silvia Di Santo IID
si “concretizzino”, ma rimangano nel vero senso
della parola stessa: “sogno”, ovvero ciò che viene
desiderato e considerato irrealizzabile, dolce illusione… Ma mi faccio avanti e supero questi ostacoli
pensando che, nella mia famiglia, c’è una professoressa, una pediatra, una dottoressa, due dentisti,
due avvocati e per quanto riguarda una ballerina insegnante … c’è sempre una prima volta!!!
Lorenza Pedullà IIB
• Il mondo in una scuola •
I GIOVANI
E LA DROGA
Sempre più i ragazzi iniziano a
drogarsi. Pare che il 60% degli
adolescenti italiani abbia avuto
la possibilità di fare uso di droga nelle discoteche o addirittura all’uscita della scuola. Le
cause che inducono a drogarsi
sono molteplici. Molti iniziano
per gioco, anche se un gioco
non lo è per niente. È una cosa
seria, molto seria, con conseguenze spesso gravissime. L’insoddisfazione, la curiosità, l’attrazione del frutto proibito sono spesso determinanti. Alcuni
sondaggi rilevano tra le altre
cause anche l’insuccesso scolastico, le difficoltà nei rapporti
familiari, l’incertezza e la paura
del futuro. Questi motivi determinano quello che genericamente viene chiamato disagio
giovanile. Questo disagio viene
riscontrato anche a proposito
nei giovani drogati e nei delinquenti minorili. Un altro gravissimo problema legato al disadattamento giovanile e alla
droga è costituito da disturbi
più o meno gravi al livello psichiatrico. Essi sono stati riscontrati in un certo numero di tossicomani per la quale la droga
è un tentativo di autoterapia
perché stabilizza la personalità
liberandola, almeno per un certo tempo, dai sintomi più gravi.
Quello che importa sottolineare di questo argomento è come
prevenire l’uso della droga tramite una prevenzione accurata
effettuata attraverso l’informazione. Quali sono le cause?
Le persone usano droga per
sentirsi meglio. Questo è vero
per ogni tipo di droga.
- Le persone prendono analgesici quando hanno dei dolori;
gli analgesici li fanno “sentire
maglio”;
- Le persone bevono per sentirsi meglio;
- Le persone prendono droghe
di strada per sentirsi meglio.
La verità è che quando si prendono droghe per vincere la depressione o per risolvere un
problema, in seguito la persona
sta peggio di prima. Soprattutto le droghe che rovinano la
mente creano dipendenza. Si
può dire che le cause di abuso
di droga che creano tossicodipendenza sono quelle che in
qualche modo fanno star male
una persona. Le persone che
abitualmente fanno uso di droghe o alcool, li assumono per
“RISOLVERE” sensazioni indesiderate: dolori, stati emotivi, guai, affezione, collera o
apatia, la persona pensa che
queste sostanze siano la cura
per i loro stati d’animo indesiderati. In conclusione possiamo dire che migliaia di ragazzi svuotano la loro esistenza di
ogni valore lasciandosi travolgere dall’uso delle droghe. La
dipendenza da sostanze tossiche causa nei giovani la scomparsa degli interessi culturali,
sociali e affettivi, l’incapacità di
progettare il proprio futuro e la
perdita dell’autonomia personale. Uscire da questo tunnel è
però possibile con tanta forza
di volontà e l’aiuto di organizzazioni e persone competenti.
Angelucci Valeria
Silvestri Veronica IIID
ADOLESCENZA:
I MIGLIORI
ANNI DELLA
NOSTRA VITA?
È una domanda che i giovani di
oggi non si pongono spesso, e comunque ogni risposta data sarebbe diversa dalle altre, com’ è vero
che il mondo è bello perché è vario. Ci sono diversi modi per affrontare questo arco di tempo in
cui lasciamo alle nostre spalle i
giochi e i divertimenti dell’infanzia per prepararci ad un “mondo
nuovo”, dove essere più responsabili e prudenti; un mondo più
adulto, ma l’adolescenza non è affatto così facile. Ognuno la vive
diversamente, ognuno la ricorda
come i migliori momenti della vita oppure non la ricorda affatto
perchè ha deciso di dimenticare. Il
giudizio non cambia solo per distinzione di sesso, dipende anche
dalla personalità di ognuno. Durante l’adolescenza cominciano a
formarsi i vari gruppetti, ad organizzarsi uscite per la città, si cerca di apparire a tutti i costi più
grandi per essere accettati nel
gruppo giusto. Si cominciano ad
avere le prime simpatie per quel
ragazzo che pochi mesi fa ti sembrava un morto vivente e a cui ora
fai gli occhi dolci… Alcune ragazze cominciano ad avere qualche problema: si sentono tutte più
grasse, più brutte, più antipatiche, bilance e specchi diventano
oggetti di sofferenza dove rimuginare sul più completo fallimento
del loro corpo in crescita. Per loro
cominciano le prime occhiate
sprezzanti da parte di quelle ragazze così dette “in”, i primi nomignoli offensivi, i primi commenti sarcastici da parte di alcuni
ragazzi. E queste cose se non vengono ignorate o messe a tacere,
questi commenti, queste sfrecciatine, fanno molto più male di
quello che si può immaginare e
possono dare vita a problemi molto più seri. Alcune ragazze disperate per questi motivi, cercano di
modificare al meglio il proprio
aspetto: cercano rifugio in straccetti d’alta moda(e la cintura della Dolce & Gabbana o il nuovo
smalto di Chanel diventano cose
di vitale importanza per loro) o
inventano diete dove praticamente ogni cosa commestibile è tossica. Molte di queste ragazze invece
di seguire diete equilibrate senza
snack o merendine, ma anzi ricche
di frutta, verdura, pesce, carni
bianche, pasta non mangiano assolutamente nulla e si chiudono
in loro stesse. Si iscrivono a tutti
i centri sportivi presenti nella
propria città e si rifiutano categoricamente di aprire bocca. Molte
di loro, alla fine, raggiungono uno
stadio da cui è molto difficile uscire: diventano ANORESSICHE.
E si rendono conto che non c’è
nulla di desiderabile nel loro corpo scarno, nei loro fianchi flosci,
nella loro pelle secca, nei loro capelli spenti . Si chiudono in un disperato silenzio e solo con un
grande sforzo di volontà riescono
ad uscirne fuori. Ma non è solo
l’anoressia il pericolo più frequente tra le ragazze. Molte non si accorgono nemmeno di essere bulimiche ad esempio. La bulimia è
un’altra orribile malattia: chi ne è
affetto pensa sia utile perché anche mangiando tutto quello che si
desidera basta vomitare alla fine
dei pasti. Facile? Non penso! Anzi non lo è affatto. Non è nemmeno sano: tutto l’apparato digerente e lo stomaco ne risentono e i
succhi gastrici possono corrodere
molto facilmente i denti. Alcune
ragazze leggono sulle riviste
(spesso colpevoli di offrire falsi
modelli in cui identificarsi) che
molte modelle sono bulimiche, e si
possono fare influenzare. È difficile far capire loro che mettono in
pericolo la propria vita..
Avere il più completo controllo
sul nostro corpo può essere molto
difficile: non è facile rinunciare a
quegli snack al cioccolato posti in
bella mostra sul bancone del supermarket; per non parlare di
quelle incredibili patatine messe
in vendita a soli 60 centesimi. La
dieta più equilibrata sarebbe questa: mangiare molta frutta ricca di
vitamine e acqua, verdura, pasta.
Naturalmente non devono mancare il pane, il pesce, la carne, il
latte così come non bisogna esagerare con i dolci. E ovviamente bere molta acqua, che non serve solo
a depurarci: riduce la forfora, i
brufoli e fa bene alla salute. Ma
attenzione,questi non sono solo
problemi femminili: certo, sono
più comuni nelle ragazze, ma può
capitare di vedere un ragazzino
anoressico, bulimico o anche obeso. In questa età si prova anche,
soprattutto nei ragazzi, la prima
voglia di fumare, che fa apparire
più grandi e fa conquistare un
aria “più tosta” con le ragazze.
Non è vero! Il fumo fa male, soprattutto a questa età, e se si vuole davvero cominciare bisogna
aspettare un’età più adulta e fumare comunque con parsimonia..
Ancora più grave l’assunzione di
droghe leggere o pesanti: molti
adolescenti fumano spinelli o sniffano cocaina per dimenticare la
vita o problemi che li circondano.
Queste sostanze ti fanno sentire,
per le prime volte, come un dio: si
ha l’impressione di poter fare
quello che si vuole, quando si vuole e come si vuole. Ma col tempo,
l’effetto svanisce e pare che il
mondo ti crolli addosso. Più assumi droga nel corpo più questo si
ribella ma al tempo stesso ne esige
ancora: e quando questa manca,
si va in crisi d’astinenza e si può
anche morire. Diversamente dalle
sigarette, non bisogna aspettare,
se proprio si vuole, di essere più
grandi per drogarsi: non conviene
a nessuna età! Ognuno è diverso,
ed è frequente e normalissimo trovare invece un adolescente che
non ha problemi di nessun genere
e che si sente bene e in sintonia
con se stesso e con tutto ciò che lo
circonda. L’adolescenza è solo un
breve periodo della nostra vita, alla fine della quale ognuno trova la
sua identità. Ma è bene che tutti
sappiano che ci sono cose che possono cambiare senza farsi del male, e commettere così qualche errore che può esserci fatale.
Giovanna Di Campli IIC
5
6
• Il mondo in una scuola •
UNA NUOVA
FRONTIERA: LA
SCUOLA MEDIA
“Aiuto, è il primo giorno di
scuola media!” é il tormentone
di quasi tutti i ragazzi il primo
giorno alle medie. La paura più
grande è di non piacere alla
classe, ma anche come sarà con
i professori, i compagni,i bidelli… appena entri ti sembra di
essere in una stanza di dimensioni gigantesche con un sacco
di gente che ti assale, ti fissa e
i professori che ti chiedono cose del tipo “Chi sei?”, “Descriviti”, “Quali sono i tuoi
hobby?” e hai terribilmente
paura di fare brutta figura.
Dopo qualche giorno ti sembra
di essere lì da tanto tempo, sai
cosa desidera un professore da
te, quali sono i compagni di cui
ti puoi fidare, quelli supersimpatici… E così passerai dei
giorni molto felici in compagnia di tutti. Il primo giorno
alle medie non lo dimenticherò
mai!!!
Degiovanni Eugenia IB
IL LINGUAGGIO
DEGLI
ADOLESCENTI
Al giorno d’oggi i ragazzi tendono
a costruirsi un proprio spazio all’interno della società, anche attraverso un linguaggio, non per evitare di essere compresi ma per rafforzare la propria identità, per ritrovarsi in un gruppo. Gli aspetti
che caratterizzano il linguaggio
degli adolescenti sono: parole prese
dal parlato o dai dialetti:
cuccare,trucido; abbreviazioni come: prof, ragà, discò metafore: “è
una pizza” oppure “che sballo”…
iperbole: bestiale, allucinante… La
maggior parte dei ragazzi non usa
questi termini davanti agli adulti
perché teme che essi possano capire cosa intendono fare e quindi impedirglielo. Altri ragazzi, invece,
usano questi termini davanti agli
adulti, anche davanti ai propri genitori ma si limitano comunque all’indispensabile perché, ovviamente, essendo il linguaggio di un
gruppo, non vogliono creare problemi ad esso. Questo linguaggio è
molto usato nei gruppi o, per meglio dire, nei “branchi”; in ogni
gruppo esistono termini diversi
che stanno ad indicare la stessa cosa ma anche termini uguali, come
ad esempio: in un quartiere un
gruppo per indicare le sigarette,
usa la parola “miccia”, un altro
gruppo di un altro quartiere, userà
“stoppazza”. Il linguaggio degli
adolescenti, come ho già detto, varia tra quartieri, paesi, regioni perché molte parole sono prese dal
parlato o dai dialetti locali. Il linguaggio giovanile cambia. Si coniano continuamente termini
nuovi e subito dopo non vengono
più usati. Grazie ai progressi della
tecnologia, i ragazzi oggi hanno a
disposizione un altro modo per comunicare: gli SMS; hanno perciò
subito coniato l’”alfabeto dei cellulari” a prova di genitori e di fratelli impiccioni! Alcuni esempi: TVB
(ti voglio bene), NN (non), XK?
(perché), QST (questo/a), CMQ
(comunque); a volte si usano numeri al posto delle parole: QNT 6
BONO (quanto sei bello) o intere
frasi criptate: “NN C SN X
NES1” (non ci sono per nessuno)
o “C 6 NL POM X 1 APE?” ( ci
sei nel pomeriggio per un aperitivo?). Per gli studiosi e soprattutto
per i genitori, il linguaggio adolescenziale rimarrà un mistero o anche gli adulti, per adeguarsi, cominceranno ad usarlo? Ai posteri
l’ardua risposta! Dal vocabolario
degli adolescenti ecco un divertente frasario locale: seccio o tragno
= secchione; è un cocco = è molto
bello; suolare = mollare un bidone; fregno = simpatico; pittare =
mettere in difficoltà; fare sangue
= piacere tanto; ricottare = provarci con una ragazza o ragazzo;
portare truscia = portare sfortuna; vattàppesà = vai a quel paese; pidazuzz = ragazzi che si distinguono per un “look” trasandato; scrocc a le recchie = costa
molto; serie A o fashion = molto
alla moda; pigliarsi un chiovo o
intortarsi = ubriacarsi; cifra =
molto; sclerato = fuori di testa;
CBCR = cresci bene che ripasso,
riferito ad una ragazzina che promette bene; Balengo = stupido
Ferrante Ilaria IIIE
LA DIFFICOLTA’
DI ESSERE SE STESSI
Sto crescendo, me ne rendo
conto, ma perché col passare
del tempo mi sento sempre più
delusa? Perché non riesco a capire la maggior parte delle mie
coetanee? Ho l’impressione che
la gioventù di oggi sia molto
superficiale ed egoista; pensa
solo a se stessa, si veste super
firmata e dice molte parolacce.
Secondo me i ragazzi si comportano così per nascondere le
proprie insicurezze, per avere
delle certezze e, omologandosi
alla massa, nascono difetti ed
insoddisfazioni. Da tutto ciò
emerge che io mi sento diversa.
È anormale? Mentre normali
sono i ragazzi che ti ho appena
descritto? Mi pongo questi
quesiti perché, io come molte
mie amiche, non corrispondiamo all’ideale di ragazza dei nostri giorni; proprio per questo è
difficile far parte di un gruppo,
a meno che non accetti le regole ed i comportamenti di questo. “Mi dispiace, preferisco essere come sono, non lasciarmi
condizionare dagli altri ed avere poche amiche, ma buone”.
Alessandra Ucci IB
ogni anno speciali, ma poi ti riprendi tutto e andando via ti riprendi anche il bello delle favole. Non credo di chiedere molto! Sono come un girasole, io:
ho bisogno di te per sopravvivere. Immagino che sia una sera d’estate; la tua energia si riflette in ogni cosa che mi circonda. Mi parli attraverso i
miei amici, le nostre gioie, le
nostre insicurezze, le sensazioni che porti e lasci a me il compito di capirli. Posso ritrovarti
in un profumo, chiudendo gli
occhi, viaggiando nell’infinità
dei tuoi colori, attraverso mille
ricordi penso a ciò che potrebbe accadere. Ma poi cado dalla
mia nuvola e mi faccio molto
male. Così torno al mio venerdì
di fine stagione; vorrei tanto
chiederti di liberarmi, perché il
tuo paradiso è una bugia, ma
non ho la forza di rinunciare a
te e quindi resto ferma qui …
aspettando di guarire!
Martina Nasuti IIIC
ADOLESCENZA
Cara Estate,
è un venerdì di fine stagione,
penultimo giorno di scuola,
quando passi la giornata aspettando il sabato, tipica serata da
popcorn e coca cola davanti ad
uno dei tanti futili talk show o
reality che sembrano ormai diventati culto di questa società
che giorno per giorno affonda
sempre di più nella superficialità. Ma io, in fin dei conti, non
sono nessuno per giudicare!
Dopo cena tutti guardano la televisione ed io, nella mia camera, metto su la musica e mi avvicino alla finestra. Guardo
fuori. Quel peso spoglio mi ricorda che sei ancora così lontana. Mesi e mesi ad aspettarti,
poi arrivi, m’illudi e vai di nuovo via lasciandomi con un po’
di dolore nel cuore che però accetto, sapendo che porterà soddisfazione. In tutti i miei giorni
cerco qualcosa di te, anche
quando fa così freddo che sono
impedita persino a muovere le
labbra per chiedere al sole “dove sei?”. Tutto passa così lentamente, fino a quando arrivi tu e
le emozioni corrono così velocemente che mi è impossibile
controllarle, ma quando finisce
tutto, la solitudine diventa
un’ombra che scava nella mia
anima. Mi fai vivere favole irripetibili, ogni anno diverse,
UN TESORO
INESTIMABILE:
L’AMICIZIA
Che cos’è l’amicizia? Ve lo siete
mai chiesto? Forse una parola, un
pensiero, un sentimento… No, è
qualcosa di più forte, di più profondo. L’amicizia è un sentimento
forte, indistruttibile e nulla può
rovinarlo. È un legame meraviglioso che si crea tra noi ed altre
persone. L’amicizia è qualcosa di
unico: un tesoro inestimabile. Gli
amici sono senza dubbio indispensabili ad ognuno di noi. Costituiscono una figura importante nella
nostra vita, forse sono persino più
indispensabili di amici o parenti.
Gli amici sono quelli che ti sono
vicini in qualunque momento, disposti ad ascoltarti, ad aiutarti, capaci di condividere un’esperienza,
un’emozione, un segreto. Sempre
pronti a fare tutto per te, ad a non
abbandonarti mai. Quando siamo
tristi, giù di morale ecco che spuntano loro, gli eroi delle leggende, i
miti delle favole che facendoci una
piccola magia sono in grado di farci sorridere sempre. Ma soprattutto in questo periodo di crescita, l’adolescenza, un momento molto
difficile gli amici sono molto importanti perché ci offrono un appoggio in qualunque situazione, ci
danno una mano a risolvere qualunque problema e ci danno un
• Il mondo in una scuola •
grande sostegno morale. E non solo. Con loro viviamo avventure ed
esperienze stupende, che racchiudiamo nel nostro cuore e ce le portiamo dentro per sempre. Con loro
siamo pronti a volare oltre le nuvole più alte, a scalare montagne
pericolose, a nuotare negli oceani
più profondi perché qualunque cosa succeda sappiamo che loro non
ci abbandoneranno mai. Fiducia,
simpatia, allegria, sincerità…. Sono questi i piccoli segreti di una
grande amicizia. Io amo donare,
regalare, condividere, aiutare
qualsiasi persona che mi è vicina.
Mi piace regalare un sorriso a coloro che mi circondano, per far loro capire che sono felice, per trasmettere la mia allegria, per dar loro tutto il mio affetto. Ma soprattutto a me piace condividere le mie
esperienze con le persone che mi
sono intorno: i miei amici. Mi ritengo fortunata perché ne ho tantissimi. È un elenco di nomi interminabile, ma posti tutti sullo stesso piatto della bilancia. Ad esempio in classe ho 27 compagni eccezionali, tutti quanti, con cui condivido esperienze meravigliose.
Ma i miei amici non sono solo a
scuola, mi affiancano nelle attività
sportive, al mare, in montagna, insomma in qualunque luogo. E più
sono con loro e più mi accorgo che
non potrei fare a meno della loro
presenza. È proprio vero allora: chi
trova un amico trova un tesoro.
Di Monte Claudia IIB
LA GIOVENTU’
ODIERNA
La gioventù odierna presenta
un gran senso di irresponsabilità, dovuta alla mancanza di regole e l’aumento delle distrazioni tecnologiche che inducono il ragazzo in un mondo inesistente, irreale, privo di educazione e rispetto. Per noi ragazzi
non professare una religione,
mancare di rispetto ad un adulto, non rispettare l’ambiente è
come bere un bicchiere d’acqua, scordando le conseguenze
che verranno, e vivendo in una
realtà di menefreghismo. Non
sentiamo il bisogno di un rimedio, la gioventù diventa come
una droga, più si acquisisce più
sentiamo il bisogno di divertirci, in modo alcune volte esagerato e incosciente. È l’anno dell’adolescenza, un periodo tra
infanzia e giovinezza, dove il
mondo sembra ostacolarci, dove tutti e tutto sembra essere
contro di te, e non c’è altra soluzione che attaccarti ad una
persona, giusta o sbagliata che
sia, confindandoti e ripetendoti che la vita è ingiusta, sentendo il bisogno di ribellarsi così
commettendo atti incoscienti
che potrebbero valerti la vita.
Cerchiamo, o meglio sentiamo
il bisogno di un posto dove andare, dove chiedere la propria
attenzione, dove siamo liberi di
fare una scelta, parlare dei nostri problemi, per scappare dalla propria famiglia e rifugiarci
in una realtà che noi accettiamo. Ma non troviamo sempre
quello che vogliamo, andando
in contro ad alcool, droga, e in
molti casi a rapporti sessuali.
Per evitare che succeda, non
c’è una medicina ben precisa
che riesca a “curare” gli eventuali sbagli, ma esiste una cura
molto importante: la prudenza.
Bomba Marilena IIIG
Amici per tutti!
Ecco la cosa più
bella del mondo!
Cos’è l’amicizia? Se non ci fosse,
cosa succederebbe? Cosa si fa senza amici? Sono quesiti da porsi
questi! L’amicizia, alla nostra età,
è molto importante, anche se ad
ogni età bisogna avere persone a
cui legarsi, a cui bisogna voler bene. Avere un amico con cui chiacchierare, giocare a pallone, fare
passeggiate, anche sfogarsi quando
si è tristi, è la cosa più bella del
mondo! Ma, a volte, è difficile fare
amicizia, capire e farsi capire dagli
altri o anche trovare qualcuno che
ti sia simpatico e che abbia interessi comuni ai tuoi, che sia giusti per
te insomma! Alcune persone sono
molto fortunate trovano persone
con cui rimangono legati per molto tempo, invece qualche volta il
destino gioca brutti scherzi e gli
amici vengono separati. Può capitare, crescendo, che gli amici di
sempre cambino, che preferiscano
andare per negozi invece di giocare un po’ a palla. A volte , si vuol
sembrare maturi o alla moda e,
magari, rinunciando ad un amico.
Capita di voler rincorrere la fama,
di voler cercare di essere notati a
tutti i costi come si vede nei telefilm, lasciando solo un amico che ti
voleva bene. Ma dopotutto, anche
se in un certo periodo potrebbe
sembrare di essere soli, si troverà
sempre un amico, un vero amico,
perché (e potrò sembrare sdolcinata) penso che ci sia per tutti un
amico del cuore. Vorrei far riflettere con questo articolo, perché tutti dovrebbero capire che essere rifiutati è terribile, e sentirsi una
ruota di scorta lo è ancora di più.
Così concludo dicendo, esclamando, che è meglio tenersi stretti i veri amici, perché non c’è niente di
più bello di una forte amicizia!!
Ilaria D’Angelo IH
UNA TAGL IA
DI T RO PPO
L’adolescenza può essere
intesa come un periodo di
crescita, in cui si sviluppano le caratteristiche fisiche, si inizia a seguire la
moda, ad uscire per il corso con amiche e amici e
questi probabilmente sono aspetti piacevoli di
questo periodo. Però
scendendo in un’analisi
più accurata vedremo che
l’adolescenza non è segnata solo da bei momenti , infatti una delle cose
più terribili che possono
accadere è quando, magari provandoti un paio di
jeans che all’apparenza
sembrano fantastici e
adatti al tuo fisico, si rivelano troppo stretti per la
sua taglia. Quale orrore!!
Allora si che cominci a
pentirti di tutti quei dolci
e snack di cui ti sei ingozzata poco prima! Rinunciando ad ogni velleità filiforme ti sembra di essere
diventata in poche parole
un “elefante”. Il rimedio
è molto semplice: mangiare equilibratamente, bere
tanta acqua e fare un po’
di sport. Non è facile ma
ci può aiutare a stare meglio con noi stesse.
Fruci Paola IIC
ADOLESCENTI:
noi alla ricerca del
senso della vita
E’ uno dei principali uffizi, che buoni genitori nella fanciullezza e nella prima gioventù de loro figlioli, sì è quello di consolarli,
d’incoraggiarli alla vita; perciocché i dolori
e i mali e le passioni riescono a quell’età
molto gravi che non quelli che per lunga
esperienza o solamente per essere più lungo
tempo vissuti sono assuefatti a patire.*
G.Leopardi “Zibaldone”
*Abbiamo potuto leggere questo passo
di Leopardi durante la nostra visita a
Recanati in occasione del viaggio di
istruzione. Il Poeta ha espresso in modo mirabile quello che proviamo noi
adolescenti. Dovremmo essere incoraggiati alla vita, sembra semplice dire vita…Ma che cos’è la vita? Domanda all’apparenza banale a cui seguono molte altre: perché provare emozioni, perché sentirsi schiacciati dai dolori o esaltati dalle forti passioni? Noi adolescenti, noi che viviamo al 300% ogni esperienza, noi che veniamo assaliti da tanti dubbi, che sappiamo che molti dei
nostri non troveranno mai una risposta, siamo in realtà affamati di vita. Abbiamo bisogno di forti sensazioni, di
emozioni che vorremmo che non ci lasciassero mai, sì, perché dopo il loro
apice ci lasciano soli, in balia delle conseguenze: lacrime, silenzi, sorrisi…Ed
è quando le emozioni se ne vanno che
ci chiediamo: e ora?? A cosa è servito?
Queste lacrime che cosa hanno portato? Le risposte sono sempre le stesse:
”Tutto ciò è servito a farti crescere” o
“Sei sicuramente maturato dopo questa esperienza”…Ma una volta cresciuti? Non avremo forse più niente da vivere e sognare? Le emozioni non ci serviranno più e automaticamente svaniranno? Odiamo pensare questo. L’importanza che i sentimenti rivestono
nella nostra vita traspare anche nei
piccoli momenti della quotidianità:
nell’ascoltare un po’ di musica che ci fa
sognare, nello scarabocchiare qualche
pensiero confuso su un foglio che sicuramente strapperemo, nel rileggere un
SMS sul cellulare, nel riguardare qualche foto dell’estate appena trascorsa,
nel vedere per la decima volta lo stesso
film. Insomma siamo fatti così e siamo
capaci di piangere fino a disidratarci e
di ridere a crepapelle l’attimo dopo.
Non c’è una spiegazione a tutto quello
che viviamo ogni giorno, ai ricordi, ai
sorrisi, alle lacrime, ai mille pensieri.
Tutto quello che devi fare è metterti le
cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il
cd della tua vita, traccia dopo traccia,
nessuna è andata persa, tutte sono state vissute e tutte in un modo e in un altro servono ad andare avanti, non pentirti, non giudicarti troppo severamente. Sei quello che sei, e non c’è nessun
altro come te al mondo, play, pause, rewind e ancora… non spegnere mai il
tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro. E se scenderà una lacrima quando li riascolterai,
non avere paura è come una lacrima di
un fan che ascolta la sua canzone preferita.
Di Nenno Chiara, Fresco Giulia,
La Pietra Pietro, Lanci Marta,
Tarquini Benedetta
Classe III sez. A Frisa
7
8
• Il mondo in una scuola •
Con la IaE alla scoperta di
lanciano medievale. Ovvero...
della “Farfalla di pietra”
Noi alunni della IaE con la collaborazione della
P.S.A.E. (sovrintendenza per il Patrimonio
Storico Artistico ed Entnoantropologico per
l’Abruzzo) gruppo di lavoro di Lanciano e di alcune professoresse, durante quest’anno scolastico, abbiamo sviluppato un progetto che ci ha
permesso di conoscere le caratteristiche di Lanciano Medievale spaziando dall’archeologia alla
storia, alla musica e all’antropologia del territorio. Inizialmente attraverso l’esame di poesie,
filastrocche, racconti, diapositive e ricerche, abbiamo parlato dell’origine, dei quartieri, delle
chiese, delle torri e delle piazze della nostra città, poi, alla teoria è seguito il momento più bello e più atteso: la visita guidata che ci ha permesso di guardare con occhi diversi alcuni angoli lancianesi che forse già conoscevamo ed anche di scoprirne altri sconosciuti, suggestivi.
Durante la prima uscita il giorno 21 Aprile
2006 con la professoressa Bonfrate e, per la sovrintendenza, le dott.sse Ivana di Nardo e Maria Gaetani “siamo volati” sulla “farfalla di
pietra”. Partiti dalla Corte Anteana ci siamo
immersi nel quartiere di Lancianovecchia sul
colle Erminio dai tetti d’oro, le strade strette e
tante piazzette.
Durante le altre uscite che hanno riguardato il
colle Pietroso con il Borgo bello e il colle della
Selva con i quartieri Sacca e Civitanova e il
gioiello di Santa Maria Maggiore, il nostro coinvolgimento è stato grandissimo. Se vogliamo
verificare il nostro lavoro possiamo dire che ci è
piaciuto tanto, che è cresciuta la nostra responsabilità nella salvaguardia del patrimonio culturale veramente ricco di Lanciano che davvero
ci è apparso come un “museo all’aperto” ed abbiamo approfondito la conoscenza della storia,
delle origini e delle tradizioni di Lanciano che
amiamo tanto.
La I^E
Mission impossible:
interrogazioni a sorpresa!
Quando si parla di cronaca nera, di solito
intendiamo qualcosa di veramente brutto
come omicidi, incidenti... Bhe, c’è qualcosa
di più brutto che non implica morti (a volte): LE INTERROGAZIONI!!! Chi di voi
può dire che il giorno delle interrogazioni,
almeno una volta, non ha finto un bel mal
di pancia? Ma la cosa terribile è sicuramente quando i compiti in classe o i vari
quiz sono a sorpresa!. In questo periodo
nella mia classe ci sono state molte interrogazioni, in vista della fine del quadrimestre. Naturalmente anch’io sono stata una
vittima. Comunque, non è una tragedia totale, si può vedere anche il lato positivo!
Chi si prepara ha occasione di prendere bei
voti e di essere lodato da genitori e professori. Magari, vale la pena di studiare se in
ballo c’è qualche gratificazione in più...
Provate a chiedere ai vostri genitori qualche premiuccio... è naturale comunque che
non tutti “i soldati” ce la faranno. Alcuni
arriveranno indenni alla fine della missione, altri riporteranno ferite più o meno gravi... infatti i miei compagni e io siamo ancora in “lutto” per le ultime interrogazioni). La consolazione, per il resto dello squadrone che ce la fa, è che non dovrà alloggiare nella scuola media più degli anni previsti, anche se dopo tutto non è così male!
Ilaria D’Angelo IaH
NOI E IL TEATRO
Quest’anno la nostra scuola ha realizzato
un progetto teatrale che ha coinvolto alunni di tre classi Terze (D,E,F) siamo stati impegnati in un percorso didattico “PAROLE, AZIONE, IMMAGINE” che si è snodato dalla lettura di testi alla creazione scenica e all’espressione pittorica. Sono stati attivati diversi laboratori di recitazione, di
musica e di costruzione di maschere per la
rappresentazione di due opere: “Cuore di
cane” di M. Bulgakov e “Il Fantasma di
Canterville” di O. Wilde, che ha avuto luogo il 25 febbraio al teatro Fenaroli.
Seguendo il metodo deduttivo, abbiamo
affrontato questi due famosi testi teatrali
per smantellarli e cogliere gli aspetti costitutivi, abbiamo affrontato diverse ipotesi
di interpretazione, messainscena, riscrittura sviluppando anche le nostre capacità di
osservazione, di critica e di rielaborazione.
Siamo stati guidati dagli esperti teatrali
Gabriele Tinari e Carlo Pelllicciaro ed abbiamo effettuato un percorso che ci ha fatto riscoprire il senso e il valore del teatro e
delle attività artistiche in genere, ci hanno
stimolato e motivato a trovare forme originali di rielaborazione e di interpretazione
delle due opere, a meglio conoscere noi
stessi e gli altri, a socializzare, a lavorare in
gruppo ed ad accettare gli altri. C i ha fatto scoprire la nostra corporeità e i suoi
mezzi comunicativi, le nostre possibilità
espressive. In questo percorso si sono verificati momenti significativi e molto creativi
anche per i più timidi tra noi.
Per tutti è stato un momento di crescita
personale e sociale. L’esperienza con il
pubblico è stata molto importante per veicolare l’espressività ed elaborare una strategia comunicativa. Per questo ringrazia-
mo tutti i professori per averci fatto fare
questa indimenticabile esperienza, dove
abbiamo conosciuto una parte di noi ancora sconosciuta e ci ha regalato tante emozioni. Un grazie di cuore rivolgiamo agli
esperti Gabriele Tinari e Carlo Pellicciaro.
Chimisso Martina, Gaspari Annellore,
Pagano Claudia, Silvestri Veronica, 3aD
Materie preferite?
Che dilemma!!!
Da un sondaggio fatto in classe, è risultato
che la materia preferita dagli alunni della
I^H sia italiano ma crediamo sia a causa
della simpatia della prof. che ce lo insegna.
I ragazzi non amanti dello studio hanno
votato educazione fisica, perché credono
che non ci voglia impegno, anche se la nostra prof. ci rimprovera giustamente perché non ne mettiamo molto. Mentre matematica e scienze hanno ottenuto solamente
un voto a testa, tecnica,invece, non ne ha
avuti per niente, perché non esistono alunni talmente pazzi da preferirla.
Neanche musica ha ricevuto voti perché
non siamo molto bravi a emm... strimpellare con il flauto e le nostre “dolci note”
rimbombano in tutte le classi dell’intera
scuola, assordando per bene prof. e alunni.
Diciamo che storia e geografia oscillano nel
mezzo con due voti a testa.... perché evidentemente gli alunni non hanno nostalgia
dei tempi passati, ma pensano ad organizzarsi in un mondo senza studio. E che dire
di arte?... Forse disegni dipinti e specialmente scarabocchi non sono la specialità
degli alunni di oggi, ecco perché neanche
in questa materia non c’è l’ombra di un voto! A religione niente voti perché se a prof.
passa il tempo a raccontarci bellissime storie che ci serviranno a vivere severamente
un domani. O parliamo tutti giapponese, o
proprio non riusciamo a capire perché nessuno abbia votato francese e inglese come
materie preferite... figuriamoci...figuriamoci se gli alunni vanno male a italiano, nelle
lingue come andranno?
Ma ora... perché stiamo qui con le mani in
mano a porci domande sulle materie preferite dagli alunni? Tanto ci tocca sempre
studiarle tutte!!!
Valentina di Nunzio e Federica Baglivo IaH
ALLA SCOPERTA DEI
FENOMENI ENDOGENI
Noi, ragazzi della IIIB, uniti alla classe IIIC,
accompagnati dalle professoresse di scienze, M.
Bomba ed A. Cotellessa, con l’aiuto dell’insegnante d’italiano R. Madonna, siamo andati a
Roma per visitare l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Si è trattato di una visita
piacevole ed interessante che ci ha coinvolti in
modo particolare; infatti abbiamo assistito ad
una lezione di teoria movimentata da quella di
pratica. Nonostante fossimo stati magistral-
• Il mondo in una scuola •
mente preparati dalle nostre professoresse, abbiamo soddisfatto delle curiosità e nuove conoscenze. Infatti, non tutti sanno che una barca
in mare, proprio sull’epicentro di un maremoto,
non avverte nessuna oscillazione. Abbiamo,
inoltre, constatato che la litosfera terrestre è divisa in zolle: vi sono zolle oceaniche e zolle crostali. Queste zolle sono in continuo movimento
provenienti dal mantello che le possono far urtare , scorrere o allontanare le une contro le altre. È questa la causa di un terremoto!!! Abbiamo assistito in oltre ad attraenti attività pratiche, capaci di coinvolgerci in modo attivo. Prima di tutto ci siamo divertiti a cercare in tre
computer le zone più à rischio sismico e i vulcani attivi in Italia e nel mondo. Poi abbiamo
giocato con una riproduzione del globo con le
sue zolle o placche. Ci siamo spaventati quando
abbiamo visto le zolle cadere a terra a causa di
un piccolo movimento di un nostro compagno
che, sotto il controllo della guida, ha tirato una
leva A quel punto ci siamo cimentati nel ricostruire il nostro pianeta: che impresa! Non
avremmo mai immaginato che la Terra potesse
presentarsi frazionata in così tante zolle. L’attività svolta più coinvolgente è stata l’osservare
come avviene un terremoto tramite la ricostruzione di un villaggio di montagna. Bisognava
spingere uno dei bordi del plastico e, a seconda
dell’intensità della spinta, una voce spiegava le
conseguenze. Siamo riusciti a generare solo lievi scosse, purtroppo. É stato di fondamentale
importanza per noi, la vista della semidistruzzione del villaggio: le case crollavano, i ponti
cadevano, il corso dei fiumi si deformava... tutti simboli dei danni provocati da un terremoto
reale. Infine, abbiamo visto la simulazione di
una registrazione di un terremoto attraverso un
computer collegato ad una pedana, sulla quale
abbiamo saltato tutti insieme. In quel momento
il computer sembrava impazzito: linee rosse e
verdi zigzagavano orizzontalmente. Un grazie
sentito a coloro che hanno organizzato questa
esperienza perché ci hanno permesso di trascorrere una giornata diversa da quelle consuete e
perché ci hanno dato la possibilità di informarci
e di approfondire alcuni argomenti di studio.
Taisia Ucci e Federica Mango IIIB
Alla scoperta della nostra terra:
un’attività entusiasmante!
Durante il corso dell’anno, insieme alle insegnanti di storia e d’italiano abbiamo iniziato a progettare un’attività di laboratorio
con lo scopo di approfondire le nostre conoscenze sull’Abruzzo.
La nostra classe si è divisa: una parte ha lavorato con la professoressa Benvenuto e
un’altra con la professoressa Stante.
Molti di noi non conoscono le usanze, i costumi, le curiosità, posti più belli che presenta la nostra regione; solo grazie a questo
laboratorio ho scoperto nuove cose molto
interessanti. Abbiamo ricercato su i libri
immagini e racconti su città, animali, usanze (ecc...). dopo abbiamo assemblato tutti i
nostri lavori per rendere ancora più affascinante e intrigante questo progetto. Le
nostre professoresse hanno pensato di
esplorare gli ambienti circostanti come i
trabocchi e le pinete e girare un film.
E indovinate un pò? Siamo proprio noi a
recitare e filmare le scene.
Il mio cuore appena le insegnanti ci hanno
mostrato il progetto, traboccava di gioia
anche se alla vista di una telecamera subito divento rossa come un peperone, inizio
a tremare e a quel punto chi mi ferma più!
Sono sicura che sarà divertentissimo e spero che non mi farò prendere dal panico,
tanto tra pinete, trabocchi, vini, zafferano
non capirò più niente!
Sono contenta di aver avuto la possibilità
di partecipare a questo progetto perché
non solo ho sviluppato le mie conoscenze,
ma ho imparato a lavorare in gruppo,a
rapportarmi con gli altri e aiutarci nel momento del bisogno.
portante salvare la piccola Grampo; così sono
tornata a scuola e alcuni miei amici (Carlo, Taisia, Daniela, Federica, Gessica,...) ho raccolto
un pò di soldini da spedire a Mary poiché per
guarirla ha bisogno di circa 1000,00 euro alla
settimana. Una gran cifra certo, ma poco a poco, da varie parti dell’Italia stanno giungendo i
fondi necessari alla sua salvezza. E così anche
noi nel nostro piccolo con una sua foto che fa
bella mostra di se nella nostra aula, e che ci fa
rassicurare e sperare sulla sua salute. Grazie
Mary di essere così dolce e di averci regalato
questi momenti con te, e GRAZIE ALLA
FONDAZIONE CETACEA che ha contribuito al tuo salvataggio giorno dopo giorno ti aiuta come una figlia, ma sopratutto GRAZIE a
tutti i volontari per non averti mai lasciata sola e per averci sempre fatto sperare con la loro
GRANDE FORZA DI VOLONTA’.
M A RY S E I S P E C I A L E .
Ludovica Zulli 3B
Bocchio Fabiana IaB
“Missione salvataggio”
tutti pazzi per Mary G.
Fissiamo ora lo zoom su Oltremare, un’acquario e delfinario di Riccione. In questo fantastico
“paradiso acquatico” possiamo osservare le specie marine più rare delle nostre acquatiche, come la grande moltitudine di HIPPOCAMPUS,
simpatici, di tutte le forme e dimensioni, e coloratissimi!; gli splendidi delfini, “gli aneli delle
acque”, che con la loro eleganza, ci mostrano
incantevoli tuffi e danze in acqua.
Proprio qui, ad Oltremare, lunedì 20 Giugno
2004, è arrivata un’ospite. Una dolce e simpatica Delfina o per meglio dire Grampo; infatti
questo mammifero, abitante degli oceani, prende il nome di GRAMPO ( GRAMPUS GRISEUS, dal latino). È un cugino del classico delfino e appartiene alla famigli dei DELFINI. Ma
come mai è qui? L’ipotesi, finora, più attendibile e quella che questo mammifero e sua madre si
sono spinti verso il porto di ancona a causa di
un male provocato da bracconieri o da batteri
provenienti dal mare, un male che non può essere curato con un pò d’acqua salata. Sono stati prelevati, infatti, nei loro corpi, grandi masse
di parassiti che compromettevano il loro orientamento e altre patologie al tratto cardio-respiratorio, che hanno fortemente compromesso la
salute della mamma che purtroppo il 21 giugno
2004 è morta. Mary questo è il nome che le
hanno dato, è stata trasferita a Riccione dové la
più coccolata, la piccola di tutti.La “FONDAZIONE CETACEA ONLUS” di Riccione ha
voluto lanciare un appello per lei e così migliaia
di volontari sono corsi in suo aiuto, finanziando il cibo e i medicinali a lei necessari, vegliandola durante la notte, e ai più piccini è stato
l’incarico di scrivere e disegnare per Mary. Monica all’età di 4 anni, è diventata un’appassionata di delfini che ora sono la sua famiglia. Con
lo Mary non si sente più sola e sta recuperando
le sue forze. Dopo un visita con la mia famiglia
al delfinario, anch’io ho capito quanto sia im-
La mitica IIIB 2005/2006
Lo sappiamo che il titolo è sempre lo stesso, monotono direte voi.
Ma dopotutto non è così?!
Anche quest’anno finisce e noi ragazzi della III B ci separeremo come è nostro destino. Sempre insieme per superare i problemi, uniti in ogni avversità della nostra
“piccola” vita. Una cosa che ci accomuna e
che ci differenzia dagli altri è che nel nostro
cammino siamo riusciti a unire “odio e
amore” facendoli collaborare insieme senza mai arrenderci. Spesso durante le lezioni ci giriamo per guardarci tra di noi, e capiamo che dietro ogni volto c’è una grande
storia da ricordare, e che non ci separerà
mai. Ci fermiamo a pensare: dire che perderemo tutti i nostri amici è un pò esagerato perchè sicuramente non sarà così, ma
forse la nostra nostalgia sarà più legata a
questi banchi, ogni mese diversi, su cui sono impressi i ricordi di tutte le generazioni
che come noi hanno condiviso gioie, dolori e se capitava anche ma sempre come se
si fosse un’unica anima. Abbiamo conosciuto 27 persone stupende che in 3 anni
hanno cambiato tutti i loro difetti in pregi.
E non scordiamoci dei nostri “prof”!
Da chi partire? Il primo da citare è sicuramente il prof. di Nenno maestro di vita
passata, presente e futura, e sopratutto con
i suoi ideali di libertà; Bianco con il suo
piacevole accento siciliano, un professore
serio con la voglia di essere serio!; De Laurentis, con i suoi racconti e con le sue battute da morirci di risate, la Giancristofaro
con i suoi mitici...: “Ciuccioni”; la Bomba
con i suoi insegnamenti materni e naturalistici, che ci ha fatto amare anche i personaggi più noiosi e che ci ha fatto passare la
voglia di andare a dormire tardi!; la Benvenuto con le sue fantastiche spiegazioni corte ma ricche; la Ciampoli chiamata un pò
confidenzialmente Erminia! Con i suoi “ra-
9
10
• Il mondo in una scuola •
gazzi” detto un pò alla acida!; la Ranalli di
cui ricordiamo perfettamente le storie dei
nipotini; la Salvatore, che ci ha trasmesso
la passione per la musica; la Lanci, che ci
ha fatto comprendere al meglio alcuni valori della vita; ed infine (ma solo anagraficamente) la Ciccocioppo che è stata la nostra insegnante di vita che ci insegnato il
vero significato dello sport, anche facendoci fare tardi alle sue lezioni!, ma è stata una
teoria piacevole! Eccoli tutti qui i professori che in questi 3 anni ci hanno insegnato di
tutto e di più dando tutto di loro stessi.
P.S. un ringraziamento speciale è da rivolgere sicuramente, all’altrettanto mitica Alida. Ti vogliamo bene. E così rimarremo
sempre uniti e un domani saremo ricordati sempre come la mitica III B.
Federica A., Ludovica e Martina
Piccole biblioteche... crescono
All’inizio dell’anno noi alunni della I E, è stato
proposto dall’insegnante d’italiano, di allestire
una piccola biblioteca all’interno della nostra
aula: proposta immediatamente accettata dalla
classe!
Ognuno di noi era libero di portare da casa libri di vario genere (fantasy, avventura, classici,
horror, ecc.) ma anche giornali (topolino, cioè,
focus junior, ecc.) in breve tempo l’armadietto
della nostra aula si è riempito di ogni ben... di
libri!... regolarmente catalogati e classificati. La
mossa successiva è stata quella di scrivere un
vero e proprio regolamento, con tanto di articoli... che è stato votato all’unanimità e rigorosamente firmato da noi tutti. Quindi si è passati
alla elezione di un bibliotecario e di un vice che
hanno un compito molto importante: il controllo del prelievo e della riconsegna dei libri (data,
firma,titolo, stato dei libri...) su un vero e proprio “registro”. Dopo aver espletato queste...
incombenze “burocratiche” ognuno di noi ha
potuto finalmente scegliere il libro da portare a
casa, (abbiamo un mese di tempo per riconsegnarlo!). Per far “crescere” la nostra biblioteca
e arricchirla ancora di più, abbiamo pensato di
auto-tesserarci di qualche centesimo di euro per
ogni giorno di ritardo nella riconsegna del libro, per poter, alla fine dell’anno scolastico, acquistare nuovi libri da leggere per l’anno prossimo!
(ci credereste? Qualcuno di noi ritarda la riconsegna del libro... per poter contribuire alla
raccolta della somma finale!). Per scambiare poi
le nostre opinioni su i libri letti nel corso dell’anno in un grafico: “il grafico del buon lettore”; ogni libro letto, una crocetta. Alla fine dell’anno la nostra prof. rgalerà dei libri a chi di
noi si sarà meritato la “medaglia” di miglior lettore della classe! A noi sembra una buona iniziativa quella di allestire piccole biblioteche di classe (ci risulta che anche in altri classi della “Umberto I” ci siano biblioteche auto gestite dagli
alunni!); ci auguriamo che aumentino sempre di
più. Nell’attesa che ciò avvenga, auguriamo a
tutti... buona lettura!
Gli alunni della I E
Teatro... che passione!
Il 2005/06 è stato un’anno all’insegna del teatro, per noi ragazzi della III E e, che ci ha visti
spettatori di alcune rappresentazioni teatrali di
varie compagnie sia a scuola che fuori (come
l’interessante spettacolo in lingua francese, il
giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, rappresentato al teatro “Massimo” di Pescara, e lo
spettacolo “Datemi tre caravelle” al “Sistina”
di Roma, con il mitico Alessandro Preziosi!).
ma soprattutto l’anno scolastico in corso ci ha
visti... attori e protagonisti insieme agli alunni
della III D e della III F, di due spettacoli teatrali “Il Fantasma di Canterville” di Oscar Wild e
“Cuore di Cane” di Michail Bulgakov. Ma procediamo con ordine... L’anno scorso abbiamo
aderito al progetto di laboratorio teatrale “Il
luogo dell’azione” proposto da: Carlo Pelliciaro
(musicista-compositore) e Gabriele Tinari (regista-attore) di “Il teatro di Tatua” di Lanciano, già dai primi incontri con gli esperi si è
creato un rapporto di fiducia e di cooperazione
tra noi e loro. Siamo entrati nel vivo dell’attività però solo all’inizio di quest’anno scolastico
quando abbiamo attivato i tre laboratori: di
drammatizzazione, musica e delle maschere.
Ognuno di noi, liberamente, in base al proprio
interesse, motivazione, capacità, ha aderito ad
uno di essi. I tre gruppi hanno lavorato prima
separatamente (in tre giorni diversi della settimana, per due ore), poi insieme in un’attività
di intergruppo per socializzare il lavoro svolto e
mettere insieme le parti che hanno costituito le
opere teatrali in vista dello spettacolo finale che
si è svolto il 25 febbraio al teatro Fenaroli ( preceduto ad un’altro spettacolo a scuola per tutti
gli alunni, e docenti dell’Umberto I). Nonostante un pò di nervoso ed una naturale emozione, tutto è andato bene. Siamo soddisfatti
dell’esito e a breve, il 22 maggio, ripeteremo l’esperienza, perchè rappresentanti della nostra
scuola alla rassegna teatrale, al teatro Fenaroli.
È stata un’esperienza fortemente socializzante,
formativa, e anche orientativa, che ci ha fatto scoprire attitudini competenze che non sapevamo di
possedere e ci ha fornito la possibilità di lavorare
e stabilire rapporti interpersonali con altre classi.
Ai due esperti Tinari e Pelliciotta che ci hanno
guidato con pazienza, sensibilità e competenza,
vanno i nostri ringraziamenti con l’augurio di
poter, anche in futuro, lavorare con loro.
III E
Stephan e Lelia
(la magia della musica)
...dopo una gita scolastica...
In un tempo non molto lontano, nei pressi del Lazio
precisamente a Sermoneta, un piccolo borgo costruito sulle pendici molto ripide dei monti Lepini, viveva un bambino o meglio un piccolo ometto ,coraggioso e audace. Stephan, così si chiamava il piccolo
stalliere che lavorava sotto la signoria dei Castani,
era purtroppo rimasto solo, solo al mondo ma con
un’ unica passione: la MUSICA. Non avendo una
casa, Stephan passava ogni notte a guardare le stelle
affacciato alla piccola e rude finestra della scuderia,
dormendo su di un mucchio di paglia al freddo. Nonostante questo, la passione per la musica era immen-
sa, ormai era diventata la sua persecuzione, il suo sogno, il suo incubo; passava addirittura ogni notte a
sognare di poter suonare uno strumento. Un giorno,
però, la vita di Stephan cambiò. Mentre sellava il cavallo “puro sangue” del padrone, fu attratto da una
melodia che sembrava essergli penetrata nella mente
proprio quando… “Stephan,, sto aspettando il mio
cavallo!”, gridava l’anziano padrone che partiva per
una sua battuta di caccia. Richiamato dal lavoro, lasciò perdere quella dolce e soave melodia. Dopo aver
concluso le faccende, Stephan si ritirò nella scuderia
e ripensò alla melodia che gli ritornava. Il mattino
seguente la melodia si faceva sempre più intensa e
sembrava provenire dal castello, allora Stephan incuriosito e attratto da quel suono così melodioso decise di entrare nel castello pur sapendo che uno stalliere poteva entrarvi solo se ordinatogli dal padrone.
Il castello era immenso, e appena entrato, si trovò davanti una grande porta dove la melodia sembrava
farsi più intensa. Arrivato alla fonte della musica,
aprì la porta e si ritrovò davanti una fanciulla che
suonava il piano, si, era lei, era, Lelia Castani, la figlia dell’”anziano padrone Castani”. La fanciulla invitò il bambino ad entrare e a suonare con lei ma
quando le fu rivolta al domanda di come aveva fatto
ad imparare a suonare il piano, la fanciulla gli rispose di seguirla fuori dalle mura e Stephan incredulo
la seguì. Così, dopo una lunga passeggiata, eccoli davanti ad un paesino che comprendeva in tutto 150
case per ol più a 2 piani e, le torri delle famiglie benestanti erano circa 10. Dopo qualche passo, Stephan vide la gente di quello strano paesino inchinarsi davanti alla “signora” Lelia Castani chiamandola:”Signora di Ninfa”; ecco come si chiamava questo
paesino : NINFA, “suona così melodica “, rifletteva
Stephan, quando la sua attenzione fu richiamata da
una Chiesa non molto grande ma fantastica.
Questa Chiesa, ovvero S.Biagio , ha la zona absidale
inglobata nelle mura. Stephan ne rimase sbalordito,
ma fu subito attirato dalla Chiesetta di S.Giovanni
che è molto particolare perché al contrario di altre
Chiese, è costruita interamente con il calce struzzo
romano; gli spiegò Lelia.
Stephan sembrava aver ritrovato la felicità, sì, quella felicità che gli era venuta a mancare da sempre; ma
le sorprese non erano ancora finite. Stephan era molto felice ma si iniziava a chiedere il perché di questo
viaggio: “cosa c’entra con il pianoforte?”
“Aspetta un attimo e vedrai”, rispose Lelia, convinta. Quello che stai per vedere è il mio Paradiso, è lamia favola, il mio pensatoio e la mia salvezza dallo
stress di corte , concluse Lelia. Finalmente arrivati!!!
Lelia e Stephan felici e fieri l’uno dell’altro per avere
una passione da poter concludere, si ritrovarono davanti ad una grande porta ricoperta di fuori, a quel
punto Lelia tirò fuori dalla tasca del suo elegante vestito una chiave ; era proprio la chiave che apriva
quella grande e possente porta. Aperta la porta Stephan si ritrovò davanti un paradiso, un sogno, il suo
desiderio più grande, persecuzione di ogni notte.
“Ascolta” le disse Lelia, “Senti questa melodia”; Stephan chiuse gli occhi e senti una melodia così dolce
da sembrare: il canto di un cigno magico. “Da dove
viene questa musica?” chiese Stephan. “Questa musica viene dal profondo del tuo cuore.” Rispose Lelia.
“E’ fantastico!” e’ così che ho imparato a suonare
ascoltando la melodia del mio cuore, ed è tutto questo giardino. Seduti in riva al lago, Stephan vide anche la meravigliosa “Carpa Magica!!, una trota che
viene dall’Africa… Il sogno continuava…
“Ora torniamo al castello, ti prometto che ti insegnerò a suonare il piano e diventerai musicista di
corte” gli disse Lelia. Così mano nella mano tornarono al castello. Dopo varie lezioni Stephan diventò
un grande musicista e la sua prima canzone fu dedicata a Lelia e all’Oasi di Ninfa.
Rita Fantini IIB
• Il mondo in una scuola •
SOLIDARIETA’
SOLIDARIETA’ è una parola…. Un musical coinvolgente,una trama divertente,una morale che fa riflettere, un ideale per realizzare un mondo migliore.
Questi sono stati gli spunti
che hanno portato noi ragazzi della sezione staccata di Frisa a realizzare giorno per giorno lo spettacolo “Solidarietà è una parola…” Nel mese di novembre le classi I, II, III media
si sono riunite per realizzare il musical che verrà replicato il 17 Maggio 2006 al
teatro “Fenaroli”in occasione della rassegna teatrale a cui partecipano molte
scuole. La storia si incentra
su figure ben precise: tre
giovani bulli, quattro ragazze studiose che cerano
di cambiare i loro compagni, Fabio, un ragazzo che
si droga, Paolo, il suo migliore amico che riesce a tirarlo fuori dal tunnel della
tossicodipendenza, e infine Jared un giovane extracomunitario che spinge
tutti a riflettere sul razzismo e ad avere un briciolo
di solidarietà. Affidate le
parti, le prove sono iniziate; durante il lavoro sono
emersi momenti di tensione, li abbiamo sempre superati e sicuramente ci
hanno maturato e hanno
rinsaldato i nostri rapporti.
Questo spettacolo ci ha insegnato che è difficile accettare che un amico si
droghi ma è molto più difficile aiutarlo ad uscire
fuori da questa situazione:
bisognerebbe
parlargli,
discutere con lui e stargli
vicino fino in fondo. La cosa migliore è non abbandonarlo, basterebbe anche solo tenerlo per mano e rimanere i silenzio accanto a
lui, capire con uno sguardo
quello che prova, quello
che pensa e che vuole. Lo
riescono a percepire i protagonisti di questa storia,
veri amici, uniti anche per
dare ospitalità ad un extracomunitario in cerca di
solidarietà. SOLIDARIETA’ è proprio una parola
enorme, capace di cambiare tante persone, capace di
aiutare i più bisognosi, ma
soprattutto di far riflettere
sulle grandi difficoltà che i
più disperati attraversano.
Essere solidale con gli altri
significa non permettere
che nelle situazioni più critiche una persona plani
verso il basso ma offrirgli
sempre una mano per aiutarlo.
D’AMBROSIO MARY - CLASSE III
SEZ. A FRISA
Quest’anno la nostra scuola ha partecipato al Premio Nazionale
“Giornalista per un giorno” con un giornale “online” che porta
lo stesso titolo e curato nella parte cartacea dalla Prof. Madonna
e in quella informatica dalla Prof. Attanasio.
V I T T O R IE ANC HE
P E R L O S PORT !
Nella nostra scuola le Prof.sse Ciccocioppo e Bosco curano la preparazione e lo svolgimento di attività sportive come l’atletica leggera, la pallavolo, il calcio. Quest’anno i risultati sono stati eccellenti nonostante che i corsi siano iniziati molto tardi. Abbiamo
avuto infatti ottimi piazzamenti nell’atletica e un 1° premio nella
“Coppa Speranza FIAT”.
Simone Di Rocco - 1C
11
12
• Il mondo in una scuola •
L’Environnement
La Couche d’Ozone s’amenuise, le climat se réchauffe, les
espèces disparaissent, les forets
régressent. La diagnostic est incontesté: la planète est malade.
Malade des hommes. La pollution de l’air suit l’évolution des
technologies industrielles. La
pollution de l’air se déplace et
les frontières n’existent plu. A
la suite des grandes catastrophes écologique, l’environnement est devenu, du moins
dans les discours, une priorité.
L’effet de serre
L’effet de serre est, à l’origine,
un phénomène naturel. Il permet à la température de la basse atmosphère de se maintenir
autour de 15°C, le foisonnement de différentes formes de
vie sur la Terre, dépend de cela.
Sans lui, la température
moyenne de la surface de la
Terre avoisinerait-18°C interdisant toute forme de vie. Le phénomène d’effet de serre est lié à
la présence dans l’atmosphère
de certains gaz qui enferment
chaleur émis par la Terre ;cette
chaleur, contribuant ainsi au réchauffement des basses couches de l’atmosphère.
ANIMALS IN DANGER?
Did you know that in the world there are a lot of animals in danger ?
Now, I want to tell you the problem of Pandas, Hyacinths and Dolphin.
- Pandas
This black and white member of the bear family only lives in the south
west of China, where it eats bamboo. The main problem for the panda is
the destruction of its natural habitat. There are about 1.000 pandas left.
The Chinese government has created 30 national parks to protect the
panda. They must do more to help the pandas that live outside these areas.
- Hyacinths
The hyacinth macaw is one of the most beautiful birds in the world. It
is found in the interior of Brazil. There are only about 3.000 left in the
wild. The macaw is protected but poachers can get $ 10.000 for every
bird they catch. We need to introduce better laws to protect the bird and
we need to educate the local people, who kill the bird for its feathers and
food.
- Dolphin (Hector is the rarest dolphin )
The north island Hector is the world’s smallest marine dolphin. They
live in the north island of new Zealand The dolphins get caught in the
nets and die. To save this animal, government must ban all fishing
around the coasts of the island immediately. This is all that I know of
these kind of animals. Also us, we should protect our animals.
Mascheroni Gianmarco 3^ C
Paolucci Francesco 3E
Il paradiso della cultura
Leggere attentamente,sfogliare,osservare,è questo il segreto di una buona
lettura. E se poi lo si fa in un ambiente
tranquillo e accogliente,tutto è più piacevole e rilassante. A questo ha pensato
il comune di Lanciano che ha deciso di
donare ai cittadini una nuova Biblioteca Comunale.Il primo aprile,con la presenza del sindaco e dei curiosi cittadini,a Biblioteca Raffaele Liberatore è stata inaugurata e aperta al pubblico. L’edificio, ora ben ristrutturato, ha un’importante storia: esso era la residenza del
dott. Armando Marciani. Fu acquistato dal Comune con lo scopo di realizzare idonee sedi per la Biblioteca Comu-
nale e il Museo Archeologico. Il progetto è stato finalizzato ed è riuscito perfettamente. Il complesso edilizio è costituito de tre edifici,separati da un giardino. Il primo edificio,il fabbricato
principale,è costituito da numerose sale. A pianterreno l’edificio ospita il
Museo Archeologico e la sala per le riviste. Salendo al primo piano si trova
un’enorme sala divisa in due rami dove
sono sistemati i libri di storia, geografia,scienze e i libri antichi. Le sale sono
riccamente allestite con mobili, tappezzeria e luci. In ogni sala sono presenti
numerosi tavoli in legno con le rispettive lampade, pronte per ospitare il lettore. Le graziose tende alle finestre rendono l’ambiente più accogliente e rilassante. Le pareti sono rivestite con scaffali altissimi pieni di libri,ma qua e là si
mettono in mostra numerosi quadri.Al
primo piano è presente anche una particolare stanza donata da Giulia Marrone,moglie dell’ex proprietario della
residenza, Armando Marciani, nella
quale si possono ammirare mobili antichi di mogano e avorio dell’800; il pavimento in marmo è ricoperto da un vi-
Armando, la tua villa
è diventata
una biblioteca.
Si parla dell’ormai famosissima Villa Marciani:
nuova sede della Biblioteca Comunale “R. Liberatore” di Lanciano. La storia di questo nuovo
polo culturale, situato in via del Mancino, risale
al 1879. Il complesso non ha subito alcune variazioni dal punto di vista architettonico, ma solo
varie ristrutturazioni. Nacque originalmente
con la denominazione di “Casino Crognale” dal
vace tappeto e dal soffitto scende uno
splendido lampadario di vetro di Murano. Il secondo edificio, l’ex ”casa di caccia”, è stato allestito a biblioteca per ragazzi. Si tratta di una piccola casetta
che contiene diverse stanze. All’ interno i bambini si perdono nel paese delle
meraviglie di Alice, cavalcano la scopa
di Harry Potter e indossano le scarpette di Cenerentola. Immaginazione? Ma
no,sono tutti gli eroi dei bambini,nascosti nei libri colorati e desiderosi di
prendere vita nella loro fantasia. Infatti la biblioteca si presenta come un luogo meravigliosamente magico per i piccoli lettori;le pareti sono vivacemente
colorate con le immagini dei protagonisti dei racconti più belli. Dagli scaffali,dalle mensole e dal soffitto spuntano
loro:i miti delle fiabe che sono apparentemente immobili, ma vivi nei sogni dei
bambini. Sembrano dire:”cosa aspetti?leggi il mio libro!”. In alcune teche
di vetro si possono osservare la bacchetta di Harry Potter,la sua scopa,la pietra
filosofale,i preziosi anelli del Signore
degli Anelli. Tutti oggetti fedelmente
ricostruiti seguendo le indicazioni dei
nome del suo ricco e nobile proprietario. Nel
1932 fu acquistato per la somma di £50.000 da
un noto farmacista lancianese molto conosciuto
all’epoca: Don Armando Marciani il quale riqualificò il complesso.
Nel 1972 Don Armando venne a mancare. Negli
anni seguenti la vedova Concetta Marrone si accorse di non riuscire più a mantenere, né economicamente, né fisicamente la villa. Così nel 1989
la vendette a un impresa di costruzioni che aveva in progetto di demolire tutto e di costruire
palazzi residenziali. Nel 1990 il prof. Emiliano
Giancristofaro, presidente dell’associazione culturale “Italia nostra”, fece mettere il blocco dalla
Sovrintendenza dei Beni Culturali salvando co-
libri. Questo mondo meraviglioso è
aperto anche ai bimbi più piccoli che
trovano un apposito spazio dedicato a
loro nel quale è stato messo in un angolo con un finto albero e un prato di
stoffa; così anche i più piccini possono
scoprire a poco a poco il magico mondo
della lettura. Infine il terzo edificio,l’ex
stalla,è adibito a saletta conferenze. Il
giardino,ben curato,in seguito ospiterà
panchine pronte per il caldo estivo.
Questa è la nuova Biblioteca Comunale che,sotto tutti gli aspetti,si presenta
in modo positivo. La pensano così anche i numerosi cittadini lancianesi che
il primo aprile sono venuti ad ammirarne la bellezza e sono andati via con
la promessa di ritornarci. Io penso che
la biblioteca sia meravigliosa non solo
per il suo aspetto,per la struttura e per le
stanze accoglienti,ma anche per l’alto livello culturale che dona alla città. In oltre spero che invogli i ragazzi alla lettura perché,purtroppo,preferiscono andare
in discoteca e divertirsi piuttosto che
usufruire di questo bene prezioso.
Claudia Di Monte 2B
sì lo storico edificio. Il Comune di Lanciano lo
acquistò alla fine del 1990. Purtroppo quando
arrivarono in sopralluogo i dipendenti del Comune, tra cui i funzionari della biblioteca, trovarono la Villa semi distrutta in stato di degrado.
L’impresa di costruzioni si era già portata via i
pavimenti in marmo, i caminetti e i magnifici rosoni che si potevano ammirare anche dall’esterno. Inizia da qui un periodo di continui restauri
per l’adattamento della villa a biblioteca.
Villa Marciani oggi.
Oggi in Villa Marciani risiede la biblioteca comunale “R. Liberatore”. Il complesso è formato
da tre edifici per un totale di mq 3500.
• Il mondo in una scuola •
OCCHIO AL BIONDINO: JESSE McCARTNEY
VIVA I
BACKSTREET
BOYS!
Finalmente!!!!!!!!! Sono tornati!!!!! Molti pensavano che questo giorno non sarebbe mai arrivato. E invece, dopo quasi cinque anni passati lontano dalle
scene, a risolvere problemi personali che sembravano dover
mettere fine alla storia della
band, i Backstreet Boys sono
tornati. Proprio quando le loro
carriere solistiche sembravano
avere preso il sopravvento sul
desiderio di incidere un nuovo
album insieme, i cinque hanno
trovato la forza per lavorare duramente per quasi due anni. Un
tour de force culminato con
questo nuovo rivoluzionario
“Never Gone”.
Il gruppo nasce nel 1995,anno in
cui è uscito il primo singolo
“we’ve got it goin’on”. Con la
canzone “I’ll never break your
heart ” vengono eletti gruppo
Attore/cantante, Jesse Mc Cartney nasce il 9 aprile 1987 a New York. Il 22 giugno 2005 si diploma alla Ardsley High
School. Poco dopo debutta in televisione
con il telefilm “Summerland ”, dove interpreta Bradin. Anche nel ruolo di cantante riscontra molto successo con il CD
“Beautiful soul”, guadagnando il disco
di platino con un milione di copie vendute. Ma il successo di Jesse Mc Cartney
arriva da lontano, a 7 anni quando esordisce con il musical “ Oliver ”; a 10 anni
con “The king and I” e infine prende
numero uno in Germania nel
1996 e vincono il disco d’oro in
Austria in quello stesso anno. Il
successo diventa mondiale e i
loro dischi vengono venduti in
45 paesi diversi. Molti sono i
singoli estratti dai loro album
tra i quali si possono ricordare:
“As long as you love me”,
“Backsteet’s back”(una specie di
cortometraggio horror), “Show
me the meaning of being lonely”(che descrive i momenti
vissuti dal gruppo quando
Brian doveva subire un delicato
intervento al cuore). Hanno anche inciso un singolo in italiano
“Non puoi lasciarmi così” cover
della loro canzone “Quit playing games (with my heart), ma
ci sono molte altre.Per me i
Backstreet Boys sono unici e
non li cambierei con nessuno!!!
Spoltore Stefania 2E
tempo per stare con suo marito,
Kavin Federline e il suo bambino di pochi mesi.
IDENTI-KIT
Britney Spears è nata il 2
dicembre 1981, il suo segno zodiacale è il sagittario. È alta
1.64 m. ha i capelli biondi e gli
occhi castano scuro. Oltre che
ascoltare la sua musica Britney
ascolta anche la musica di altri
cantanti come: Mariah Carey,
Whitney Houston, Mary S.
Blige, Lauryn Hill, Backstreet
Boys. Britney è una ragazza
molto vanitosa quindi non esce
mai di casa senza: lucidalabbra,
cellulare e crema per le mani. È
anche una buona forchetta”,
infatti i suoi cibi preferiti sono:
tramezzini al pollo, insalata e
prosciutto cotto, patatine fritte
e pizza. Invece le sue bevande
preferite sono i cocktail alla
frutta, acqua e coca-cola. Ha
anche dei tatuaggi molto cari-
Abbonizio Dalila, Fantini Federica,
Gialleonardo Dalila
UN’AUTENTICA POP STAR:
HILARY DUFF!
Hilary Duff non è solo un’attrice
emergente ma anche una cantante
di grande successo! È nata il 28
settembre 1987 in Texas. Hilary
ha solo 18 anni ma ha già un’intensa carriera alle spalle. Ha iniziato come attrice nella serie tv
Lizzie Mc Guire, dopodiché si è
dedicata al cinema ed alla musica.La fortunata serie tv che le ha
dato il successo, nel 2002 è diventato un film intitolato “Lizzie
mcGuire: da liceale a pop star”.
Dopo questo primo successo ha recitato in: “Una scatenata dozzina”, “Nata per vincere”e “Cinderella story”. A novembre, in Italia,è uscito “The perfect man”. Ha
anche girato “La sporca dozzina
2” che presto arriverà in Italia.
Negli USA, nel 2003, è uscito il
Btitney Spears: LA SUA STORIA
Si chiama Britney Spears ed è
la più famosa e ricca cantante
pop del momento. La sua carriera comincia all’età di 3 anni;
a 4 anni era già voce solista nel
coro della chiesa. Nel 1989 fece
il provino per far parte del Mickey Muose Club su Disney
channel, ma venne scartata,
non perché non avesse una bella voce, ma perché era troppo
piccola. Si trasferì per tre anni
a New York per studiare danza
e lì sostenne di nuovo il provino per Mickey Mouse Club;
questa volta fu presa. Hanno
lavorato insieme a lei, l’ex-fidanzato, Justin Timbarlake e
Christina Aguilera. Firmò il
contratto disco-grafico con la
Jive Record nel 1999 e esordì
con “Baby one more time”. Poco tempo fa debuttava sul grande schermo con “Do somethin”
ed ora giovanissima e famosa
cantante si prende un po’ di
parte alla soap-opera “All my children”.
In un intervista alla domanda “Preferisci
di più fare l’attore o il cantante?”,il biondino risponde “Finché le forze me lo
consentiranno cercherò di mandare
avanti entrambe le carriere”. Secondo il
nostro punto di vista Jesse è bellissimo e
bravissimo perciò arriverà sicuramente
alla cima di tutte le classifiche italiane e
straniere… W Jesse!!!
ni: una fatina sulla schiena,
una farfalla sulla spalla e un
anellino di fiori sul piede sinistro. Ama i romanzi rosa, lo
shopping, gli abiti firmati come
“Roberto Cavalli”, le bambole
di porcellana, i fiori dai colori
vivaci e gli animali in generale
anche se preferisce i cani. I suoi
album più famosi sono stati:
“Baby one more time”,
“Oops…! I did it again”,
“Britney”, “Me against the
music”, “My prerogative”. I
singoli sono stati: “Baby one
more time”, “Sometimes”,
“Crazy ”, “Born to make you
happy”,“ Oops…! I did it
again”, “Lucky”, “Stronger”,
“I’m a slave 4 U ”, “Overprotected”, “Boys”, “Me against
the music”, “Toxic ”, “Outrageous”, infine il suo ultimo
singolo è stato “My prerogative”.
Arlori Felicia 3E
primo album di Hilary Duff, “Metamophosis”, con il singolo “So
yesterday ” che ha conquistato il
primo posto della classifica americana. Il suo secondo album, uscito
nel 2004, si intitola “Hilary Duff
”; mentre da poco è stato pubblicato “Most wanted”, una raccolta di
successi. La sua carriera quindi è
spettacolare. Ma Hilary Duff non
è solo una cantante/attrice, è anche imprenditrice: due linee di abbigliamento portano il suo nome e
fra breve verrà lanciato un su profumo. È anche socia dell’organizzazione “Kids with a cause”, che
si occupa dei ragazzi meno fortunati ed ha aiutato le vittime dello
tsunami e dell’uragano Katruia.
È davvero fantastica!!!
Castrignanò Maura 1B
I GEMELLI DIVERSI
I “Gemelli diversi” sono quattro. Con il loro
album d’esordio hanno conquistato l’esigente pubblico italiano. Nati e cresciuti nella
Spaghetti Funk, i Gemelli Diversi sono caratterizzati da una forte personalità che, non si
distacca mai dalla melodia italiana. Questa
miscela ha caratterizzato uno stile di grande
presa sin dalla nascita del quartetto che con i
singoli del loro primo album hanno esaltato
eccellenti risultati, imponendoli immediatamente con più di 100.000 copie vendute.
Hanno accompagnato gli Articolo 31 durante
tutte le tappe del tour “Nessuno”, integrandosi alla perfezione. Le loro canzoni nascono
dalle esperienza di vita quotidiana, dalle
emozioni e dai sentimenti. Con la loro musica cercano di trasmettere le loro opinioni. Il
loro consiglio è di fare quello che si crede, ciò
che ci piace fare, andare sicuri per la propria
strada senza prestare importanza a chi ci
vuole ostacolare. I Gemelli Diversi hanno
rappresentato un evento unico nel panorama
dell’Hip Hop italiano.
Silvestri Veronica 3D
13
14
• Il mondo in una scuola •
Madonna: UN MITO CHE NON TRAMONTA
Madonna Louise Veronica Ciccone nasce a Bay city (Michigan) il 16
agosto 1958 ed è la terza di sei figli.
La sua famiglia è di origine italiana
infatti i suoi nonni erano nativi di
Pacentro, un paese in provincia di
L’Aquila. Sin da piccola, Madonna
fu iscritta a corsi di canto e danza,
dimostrando di avere notevoli qualità soprattutto in quest’ultima disciplina. Madonna frequentò la Rochester Adams High School, eccellendo soprattutto negli sport e come membro della squadra delle
“cheerleaders”. Dopo essersi diplomata nel 1976, ricevette una borsa
di studio per la danza per frequen-
tare la University of Michigan, dove ebbe come insegnante di balletto
Cristopher Flynn. Nel 1997, sotto
l’incoraggiamento di Flynn, Madonna lascia il college alla fine del
secondo anno per recarsi a New
York e proseguire la sua carriera
come ballerina. La stessa Madonna
sul suo arrivo a New York dichiarò:
“Quando decisi di andare a New
York era la prima volta che prendevo un aereo, la prima volta che
prendevo un taxi, la prima volta di
qualsiasi cosa. Sono arrivata a New
York con 35 dollari in tasca. È stata
la cosa più coraggiosa che abbia
mai fatto.” Madonna ha vissuto a
New York incontrando grosse difficoltà economiche, adattandosi a
compiere diversi lavori mal pagati.
Nel 1980, mentre lavora come ballerina nel word tour delle star della
musica “disco”, forma il gruppo
degli “Emmy”, inizia a scrivere e
produrre canzoni da discoteca che
ottengono una certa fama nei club
di New York. Nel 1983 incide il suo
primo album “Madonna” dal quale
vengono estratti tre singoli che salirono in testa alle classifiche del
1984. la trasmissione dei suoi video-clip su MTV fu uno dei principali motivi del suo improvviso successo. Seguirono altri album e tour
Incontro con Mozart:
UN GRANDE COMPOSITORE PER PICCOLI ESECUTORI
Sapete chi era Wolfgang Amadeus Mozart?
Beh, noi lo abbiamo scoperto attraverso un’
esperienza che inizialmente, ci ha lasciati
un po’ perplessi. Tutto è cominciato quando
la prof. Di musica ha avuto la brillante idea
di ricordare il 250° anniversario della nascita di Mozart con un concerto in cui il coro della Umberto I avrebbe riprodotto, con
voce e flauti, brani tratte da alcune sue opere più famose in occasione della festa di S.
Cecilia. Noi ragazzi siamo rimasti allibiti.
Mozart? E cosa avrebbe mai potuto avere a
che fare con noi un compositore nato 250
anni fa? E poi, i musicisti classici sono tutti stravaganti, con la testa tra le nuvole e
sempre in preda ai sentimentalismi! Come
avremmo fatto a trasmettere al pubblico
emozioni che non provavamo davvero? Se
poi si tratta di noiosissima musica classica… Che barba! Va beh, ormai la frittata era
fatta, tanto valeva rassegnarsi. Così, sono
cominciate le prove che all’inizio erano davvero monotone. Ci sentivamo un po’ inadeguati suonando complicati brani classici
mentre la radio trasmetteva le hit del momento, ma poi…Poi, quando abbiamo cominciato a memorizzare i testi, la maggior
parte di noi ha dovuto ammettere che erano
veramente belli. La cosa ci è piaciuta ancora
di più quando la prof. Mara Medoro ha inserito le basi da lei rielaborate al computer.
Senz’altro lo scoglio più difficile da superare è stato la famosissima Sinfonia n° 40 a
cui abbiamo dedicato ore intere prima di riuscire ad eseguirla come si deve. Alternate a
queste però, c’erano le prove dell’aria “Non
più andrai farfallone amoroso” tratto da “Le
nozze di Figaro”, durante le quali, poteva-
mo finalmente sprigionare tutta la nostra
allegria. La prof. infatti, non faceva che ripetere che questo brano doveva sembrare
una presa in giro e che dovevamo cantarlo
scandendo bene le parole mentre lei stessa
mimava in maniera, davvero buffa, il personaggio. Per rendere lo spettacolo ancora più
piacevole, abbiamo scritto anche un piccolo
copione dove alcuni ragazzi avrebbero intervistato Mozart tra un brano e l’altro. Un
tocco di vivacità è stato dato da un ragazzo
che, in costume dell’epoca, interpretava il
grande musicista facendo emergere la sua
personalità. Egli, infatti, ama scherzare,
corteggiare le ragazze e parlare della sua vita e dei suoi lunghi viaggi tra l’Italia e le
corti dell’epoca. E poi, dopo tanto lavoro, finalmente, il concerto! Eravamo tutti molto
emozionati, ma avreste dovuto vedere la
professoressa Nicoletta Salvatore che ci dirigeva e la professoressa Mara Medoro che ha
addirittura eseguito un’aria con il sassofono
da sola! Inoltre un soprano ha magistralmente cantato un testo molto difficile in lingua latina. Quello che però ci ha tenuto sulle spine fino alla fine è stata l’esibizione che
abbiamo fatto, dopo quella a scuola, al teatro
Fedele Fenaroli, per Telethon. Gli applausi
non sono mancati e tutti si sono complimentati con il coro. La maggiore soddisfazione è comunque stata la nostra. Pensate
che bello, dopo estenuanti pomeriggi di prove, riuscire ad eseguire bene i brani di un
grande autore, essere applauditi da un pubblico caloroso, e soprattutto scoprire che in
fondo anche i musicisti classici non sono poi
così male!
Ciccocioppo Anastasia, Rea Daniela 3B
di concerti: “Like a virgin” (1984),
“True blue” (1986), “Like a prayer”
(1989), e nel 1990, il “Blonde Ambition Tour”. Nel 1992 Madonna firmò un contratto con il gruppo “Time Warner” con il quale incise altri
successi. Ha anche recitato in alcuni film con esiti alterni, tra questi
anche il remake di “Travolti da un
insolito destino nell’azzurro mare
di agosto” della regista italiana Lina Wertmuller, in cui interpretò il
ruolo che fu di Mariangela Melato.
Pur essendo ultra quarantenne, riesce a conquistare una platea sempre maggiore di giovani fans.
Giancristofaro Novella 1B
LEE RYAN: SUCCESSO E AMORE
Lee Ryan, cantante dei Blue, ha suscitato molto
successo con il suo album “Army of Lovers”. Per
Lee tutto questo successo è stato soprattutto un divertimento e un modo per essere sé stesso. È molto soddisfatto i questo successo, e noi fans siamo
soddisfatte delle sue bellissime canzoni, come non
esserlo?!!! Pensate che, da quando si è staccato dai
Blue, ha ricominciato a suonare il pianoforte e la
chitarra acustica e si può notare che le sue canzoni
sono molto più melodiche. Le sue canzoni non sono, tuttavia, del tutto autobiografiche: per lui una
canzone deve far riconoscere chiunque la sente,
nelle varie situazioni descritte. Lee, anche con tutto questo successo, non si vanta di essere un “artista” su un piedistallo. Per noi, invece, non è solo
un artista ma anche un esempio in cui riconoscersi, non è solo un cantante, ma una persona che con
le sue canzoni riesce ad esprimere tutto sé stesso…
Tra poco inizierà il suo primo spettacolo live senza
i suoi compagni (i Blue)! E ci assicura che sarà molto diverso da quello dei Blue: non ci saranno coreografie particolari e la protagonista sarà solo la
musica! inoltre eseguirà “A chi mi dice” solo col
pianoforte!!! Che sorpresa!!! E pensate un po’, care
fans, sarà qui da noi a dicembre!!! Lee non si è dato da fare solo con la musica, infatti sta realizzando
un cortometraggio “Changes”!!!A dicembre uscirà
anche una raccolta di poesie scritte da lui!!! È molto preoccupato che non piaccia al pubblico, ma non
si deve preoccupare, vero ragazze?
Per quanto riguarda l’amore è troppo per il momento impegnato per pensarci, troppo lavoro…Ma
è da un po’ di tempo che gli frulla in testa un’idea:
“ e se sposassi una ragazza italiana?” Gli è così piaciuto il nostro paese che sta perfino pensando di
sposare una ragazza italiana!!!!!! È una cosa incredibile!!!! Speriamo che sia realtà!!!
Bardi Licia 1D
MUSICA: NEWS
La musica è la forma d’arte più amata dai ragazzi d’oggi, non meno dagli adulti; anche se si è, pur sempre, evoluta.
Dopo tanta attesa è tornata in pista Madonna, l’italo-americana più famosa del mondo. Ha attirato tutti con il suo singolo “Han gap”;
e ora ci dà nuove emozioni con la sua nuova canzone “Sorry ”, dove ci sono anche parole in italiano. E che ne dite di Robbie Williams? Con il suo successo e la sua bellezza ci ha conquistati (soprattutto le giovani fans) e ora si trova al suo ottavo CD. Sboccia una
nuova stella del Pop, Hilary Duff, più conosciuta come la teenager americana “Lizze mcGuire”, che ha anche dato il nome al telefilm,
in onda su Sky; il suo nuovo CD: “Most wanted”, contiene 13 canzoni tra cui la più famosa: “Wake up”. Ma anche le T.A.T.O.O. ci
sorprendono con il loro nuovo singolo che ha dato il nome al CD: “All about us”; cosa vi aspettavate da Yulia e Lena?
Morgionr Giulia, Cotellessa Francesca 1E
• Il mondo in una scuola •
Matrimonio aspettato
da tutti!
Tanti italiani aspettavano questo matrimonio, ma han
dato buca a giornalisti e fan. Angelina Jolie, trenta anni,
Bred Pitt, quarantadue anni, si dovevano sposare sul lago di Como; si dice che si siano innamorati in una scena del film: “Mr. e Mrs. Smith”. Ma ora passiamo al
neonato che Angelina porta in grembo da sette mesi e
nascerà, quindi, ai primi di giugno. Lui, il padre, è bello da paura: occhi azzurro cielo,capelli biondi, muscoli; lei, la madre, è una bellezza: labbra carnose e sguardo magnetico: be’ il loro bimbo sarà di una bellezza strabiliante!
…Anzi, no! Non è detto che la bellezza dei genitori sia ereditaria. Ma gli occhi saranno
al 95 % azzurri. Il resto? Sarà da vedere!!!!
Eveline
L’era glaciale 2: il disgelo
A distanza di quattro anni dal successo di “L’era glaciale”, i nostri beniamini tornano in
una storia da ridere con nuovi personaggi e nuovi…disastri. La glaciazione si avvia alla conclusione e gli increduli ed eccitati animali si misurano con un mondo che si scioglie sotto le loro zampe. Manny, il mammut, Sid, il bradipo, Diego, la tigre dai denti a
sciabola, Serat, lo scoiattolo preistorico, molto presto, realizzano il fatto che il riscaldamento del clima sta per provocare un autentico disastro: un enorme diga di ghiaccio sta
per ceder, minacciando di sommergere l’intera valle. L’unica possibilità di salvezza sta
dall’altra parte della valle, quindi i nostri quattro eroi si mettono in cammino, affrontando tante peripezie. In questo episodio spariscono gli umani, mentre si aggiungono
una “mammuttina” e due piccoli pestiferi opossum. È senz’altro un film piacevole, consigliato a tutti, grandi e piccoli; ma è anche un divertente invito al rispetto dell’ambiente che fa riflettere sul problema ecologico del nostro pianeta.
Emanuele Melchiorre III F
KINGDOM HEARTS:
IL NUOVO PROGETTO SQUARE E DISNEY
Kingdom Hearts è un piccolo gioiello nel panorama dei videogiochi. Nasce dalla fantasia nipponica della Square, i creatori di Final Fantasy e la fantasia Disney. Un esperimento talmente riuscito da avere un seguito. La premessa è molto semplice: per ogni gioco, ogni fumetto, ogni storia esiste un mondo fantastico in cui i personaggi di quelle vicende possono vivere in pace ed armonia; in questo gioco ci sono tanti mondi, ma tutti condividono lo stesso cielo, un solo cielo, un
solo destino. Sono uniti nel magico regno della fantasia, retto naturalmente da un re, per l’occasione impersonato da Topolino. Ora però sta succedendo qualcosa di misterioso: il re è sparito
dagli “heartless”, creature delle tenebre stanno causando gravi problemi. Come in una rivisitazione de “La Storia Infinita”, il male e il caos stanno avanzando e solo una leggendaria chiave, la
Key-Blade, e il suo possessore potranno riportare le cose alla normalità. Sora come Frodo (nel Signore degli anelli) è il prescelto, il portatore unico della chiave. Il ragazzo, con Paperino e Pippo,
da inizio alla più fantastica delle avventure mai raccontata. Il gioco presenta una buona grafica
ma non gode purtroppo nel doppiaggio in italiano. Nonostante ciò è ricco di musiche epiche mixate con quelle simpatiche dei film Disney. Vi conquisterà grazie all’allegria, all’umorismo, al coraggio, ai sentimenti di amore e di amicizia presenti nella storia.
Simone Di Rocco IC
Camera Caffè:
Leader delle trasmissioni comiche
Questa trasmissione va in onda dalle 19:00 e mostra le “disavventure” dei dipendenti di
un’azienda, che vengono ripresi mentre prendono il caffè. I
protagonisti sono Luca e Paolo
alle prese con il direttore De
Marinis. Ci sono anche Patty e
Silvano, c’è Andrea, con l’abitudine di sbattere la testa sulla
macchinetta da caffè, poi ci sono Ilaria e Gaia, Vanda, la don-
na delle pulizie insieme ad altri personaggi. Non ne perdo
una puntata, essendo il mio
programma preferito.
MARTINA CECCO D’ORTONA 5C
SCUOLA P. DI PIEMONTE
AL CINEMA:
“Se solo fosse vero”
Avete mai creduto di sapere il significato della parola destino? E’
il susseguirsi degli eventi, considerato come necessità inevitabile,
governata da una forza superiore.
Ebbene, noi siamo riusciti a comprendere questo guardando il film
di Mark Waters intitolato Se solo
fosse vero, la storia di un uomo e
una donna che si incontrano grazie al destino. In realtà lei è l’anima di una giovane donna immersa nel coma che dovrà affrontare
una lunga odissea prima di riassumere aspetto e comportamento
umani. Dietro una trama coinvolgente che ci ha molto emozionato
e commosso abbiamo potuto scorgere anche uno spunto per una riflessione più profonda su un argomento molto difficile come quello
dell’eutanasia, visto che la protagonista si trova in una situazione
in cui in molti casi i parenti sono
costretti a scegliere se staccare o
no il respiratore. Per noi che siamo
così giovani è davvero difficile
pensare alla linea sottile che divide la vita dalla morte, quindi non
è facile esprimere un giudizio su
un problema così complesso. Si
può ammettere che una persona
possa volontariamente procurare
la morte ad un’altra anche se gravemente malata e in preda a dolori insopportabili, per alleviare
questi dolori? Noi possiamo accettare e quindi giustificare che ad
un malato terminale vengano dati dei farmaci che non lo facciano
soffrire inutilmente ma il discorso
diventa molto più drammatico
quando si tratta di somministrare
sostanze che possono condurre alla morte. Ognuno di noi può avere le proprie convinzioni ma pensiamo che tutti siamo d’accordo
nel voler difendere la dignità dell’uomo in ogni momento della sua
esistenza. E’ importantissimo stare vicino ai malati gravi, soprattutto nello stato terminale e far
sentire tutto il nostro amore ed è
questo il significato di aver a fianco persone che ti sostengono nel
momento del bisogno! Questo film
ci ha dato la possibilità di riflettere
su come sia necessario pensare prima di prendere decisioni importanti e sulla forza dell’amore. Non a
caso all’uscita dal cinema i nostri
occhi erano colmi di lacrime ma
con una sensazione di gioia.
Lanci Rossana, Moscogiuri Cosimo,
Cicala Serena, Lanci Giovanna,
Cialdini Fabrizio FRISA
15
16
• Il mondo in una scuola •
INVERNO OLIMPICO
DUE O QUATTRO
RUOTE PER
VALENTINO ?
L’anno prossimo per Valentino Rossi, ci sarà la Formula
1 o rimarrà in moto GP ?
Questa è la domanda che tutti gli appassionati di moto si
sono chiesti. Per quest’anno
niente di nuovo: Valentino
correrà con i suoi avversari
di sempre. Tutti speriamo
che non abbandoni le due
ruote i suoi 7 mondiali conquistati nelle diverse categorie. Valentino è da tutti considerato un campione; ha già
battuto molti record e in molti si augurano che non finisca
qui il suo sogno sui 500 cc.
Comunque Vale ha già provato la monoposto sui circuiti di Catalunga. Per ora Valentino corre sui televisori
con lo spot di “fastweb”.
”Vai Vale corri !!!
MATTIA, LUCA E GIORDANO 5C
SCUOLA PRIMARIA P. DI PIEMONTE
Quest’anno si sono svolti i XX giochi
olimpici e i IX giochi paralimpici invernali di Torino 2006. La storia delle
Olimpiadi iniziò verso la fine del sec.
XIX, quando vi era già un forte sviluppo degli sport moderni. Il francese
Pierre de Coubertin si adoperò per rilanciare i principi agonistici delle antiche Olimpiadi nel 1892, a Parigi fu costituito il primo Comitato Internazionale Olimpico ( C. I. O. ). La ripresa
delle Olimpiadi, comunque, venne formalmente decisa due anni dopo, dai
rappresentanti di 15 Paesi, riuniti in
congresso. La prima edizione si potè
svolgere ad Atene nel 1896: vi parteciparono 285 atleti di 14 nazioni diverse,
che gareggiarono in 45 specialità di 10
sport differenti. Tutto questo si realizzò
dal 24 Marzo al 2 Aprile dello stesso
anno corrente. A differenza della antiche olimpiadi, quelle moderne si svolgono ogni volta, in una città diversa e
sin dal 1900 (edizione di Parigi ) vengono ammesse le donne. Nel 1924 vennero organizzate le prime Olimpiadi
invernali che comprendono gare di sci
alpino e nordico, bob, pattinaggio, hockey su ghiaccio, slittino e skeleton. Le
Olimpiadi del 1992 sono state le ultime
disputate con discipline estive e invernali nello stesso anno, naturalmente in
sedi e periodi diversi. Per le successive
Olimpiadi si è deciso di far slittare tra
loro di due anni le due edizioni e di anticipare perciò di due anni la XVII edizione delle Olimpiadi invernali, prevista per il 1996, che si è tenuta invece nel
1994 a Lillehammer, in Norvegia. Le
XVIII si sono tenute nel 1998 a Nagano,
in Giappone, ripristinando la cadenza
quadriennale. Le Olimpiadi di Torino
2006 si sono svolte con grande impegno e professionalità sia da parte degli
organizzatori, che hanno disposto delle olimpiadi regolari, sicure e perfette,
sia da parte dei volontari, che si sono
offerti di aiutare l’organizzazione, e anche da parte del pubblico, che ha partecipato con amore e passione verso lo
sport. Le cerimonie d’apertura e di
chiusura sono state oltre che spettacolari e meravigliose, fenomenali; le gare
e lo svolgimento dei giuochi non sono
state da meno soprattutto per i colori
azzurri che hanno partecipato, in particolare un ragazzo di 25 anni che si chiama Enrico Fabris (pattinatore) “uomo
d’oro” perché ha conquistato tre ori e
un bronzo; ma con un’unica nota dolente: ci ha deluso il nostro Giorgio
Rocca (slalomista).
Il nostro traguardo nel medagliere è in
parte amaro perché ci siamo collocati al
nono posto con 5 ori, nessun argento e
6 bronzi. A capitanare il medagliere la
Germania con 11 ori, 12 argenti e 6
bronzi; a seguire vengono gli USA con
9 ori, 9 argenti e 7 bronzi e l’Austria
con 9 ori, 7 argenti e 7 bronzi.
Nonostante un pizzico di delusione,
sono fiducioso; sono sicuro che alle
prossime olimpiadi di Pechino 2008, il
risultato dei nostri atleti azzurri sarà
all’altezza della loro bravura!!
Leonardo Martelli III E
Il basket
In Italia, come in molto altri paesi, il gioco del
calcio ha conquistato molte persone, ma ci
sono anche altri sport che hanno affascinato i
giovani: come il Basket. Infatti una delle realtà sportive frequentate dai giovani nel territorio frentano, dopo il calcio, è il Basket. Concepito come un modo per mantenere in allenamento gli studenti durante l’inverno, lo
sport della pallacanestro nacque a Springfield, nagli Stati Uniti, nel 1891, per mano di
un insegnante di educazione fisica, James
Naismith. Il gioco si diffuse presto in Europa
agli inizi del XX secolo, entrando prima come
sport dimostrativo alle Olimpiadi di St Louis
nel 1904 e rientrando stabilmente nei programmi a partire da Berlino (1936 ); i primi
Campionati mondiali furono disputati nel
1950 in Argentina. Nella nostra città, Lanciano, ci sono diverse società di basket. Una di
queste società è quella dell’Azzurra Basket.
Abbiamo intervistato il prof. Massimo Rapino, allenatore e dirigente della suddetta società e gli abbiamo posto alcune domande
per vedere cosa e come insegnano ai ragazzi
e inoltre gli abbiamo chiesto informazioni sul
passato della società. Dopo aver sentito le risposte dateci dal prof. Massimo Rapino abbiamo scoperto che: la società è stata fondata
nel 1984 da Massimo Rapino, Mario Frascari,
Angelo Volpi, Giuseppe Saltarella, Michele
Dell’Elce; gli iscritti, in tutto, attualmente sono 170, tra mini basket e basket; ci sono 32 categorie di distinzione tra le varie fasce d’età
di ragazzi e ragazze, bambini e bambine. Per
i ragazzi ci sono le seguenti categorie: Pulcini (5/6), Scoiattoli (7/8), Aquilotti (9/10),
Esordienti (11 ), Under 13-14-16-18-20, promozione, Serie D-C2-C1-B-B2-B d’eccellenza-
A2 e A1. Per le ragazze, invece, le categorie
sono le seguenti: Paperine ( 5/6 ), Libellule
(7/8), Gazzelle ( 9/10 ), Esordienti ( 11 ), Under 13-14-16-18-20, promozione, C-B-A2-A1.
Riteniamo che per noi giovani il basket sia
uno sport di aggregazione, di unione, ma
molte volte nel gioco prende piede il desiderio di lottare solo per vincere, senza pensare
che l’importante è divertirsi e fare squadra.
Un altro aspetto del basket e degli altri sport
in generale è quello di considerare l’avversario un “nemico”, ma non deve essere tale perché dobbiamo pensare che è grazie a lui che
misuriamo le nostre capacità, i nostri limiti
ogni giorno, tutto per imparare a migliorare
le nostre abilità sempre di più.
Gabriele Spoltore, Matteo Mastrangelo - II B
• Il mondo in una scuola •
LA VITTORIA DEL GUASTAMEROLI
E’ stata una forte emozione quando
l’arbitro ha fischiato per tre volte e
la partita è finita. I giocatori del
Guastameroli correvano per tutto il
campo e noi tifosi arancio-neri festeggiavamo dagli spalti con coriandoli, trombette, cantando con tutta
la dirigenza. L’A.S.D .calcio Guastameroli, la squadra di calcio del nostro paese, è stata fondata dall’allora Presidente Lanci Augusto nell’anno 1973 e ha militato per tutti
questi anni in seconda e terza categoria. Nella stagione 2004/2005 per
varie vicissitudini e dopo aver disputato i playout è retrocessa in terza
categoria. Nel corso dell’estate del
2005 è stata rinnovata la dirigenza
ed è stato eletto presidente Iarlori
Luigi con il “magico” Mister Pasquini. Il direttivo si è attivato per far
riammettere la squadra nella secon-
da categoria, per meriti sportivi,
presentando la domanda alla Lega
Nazionale Dilettanti. La richiesta è
stata accolta e ora la nostra squadra
milita nel girone F. La società in pochi mesi ha radunato un gruppo di
giovani atleti provenienti sia dal nostro paese che da quelli vicini. Il
primo traguardo prefissato era
quello della permanenza nella categoria di appartenenza, ma fin dalle
prime gare disputate la squadra ha
mostrato di poter raggiungere un
obiettivo diverso e cioè quello di accedere dopo trentatrè anni in prima
categoria. Il girone era composto da
squadre dell’Alto Sangro e dell’Alto
vastese, con notevole disagio per le
partite disputate in trasferta nel periodo invernale e per i lunghi viaggi. In testa alla classifica si sono avvicendate due squadre, la nostra e
quella del Torricella Peligna. Per decidere la capolista sono stati fondamentali gli scontri diretti che hanno
visto vittorioso all’andata, sul campo del Torricella Peligna, il Guastameroli e al ritorno un utile pareggio
a reti inviolate, che ha consentito alla nostra squadra di rimanere primo
in classifica ad un punto dalla seconda. Questo punteggio è stato
mantenuto fino alla trentesima e ultima puntata del campionato che ha
visto, nello stadio comunale di Villa
Alfonsina, la nostra squadra vincere
nella partita disputata il 23 aprile
2006. I festeggiamenti si sono svolti
a Guastameroli la sera stessa nella
piazza Principessa di Piemonte e la
serata si è conclusa a tarda notte con
canti, risata, tanta gioia e soprattutto con panini con la porchetta per
tutti.
Pasquini Alessandro III Sez. A Frisa
N A S C I TA D I U N A PA S S I O N E
A Rai sport si sente sempre un solo
nome: Schumacher, il vincitore dell’ultima corsa di questo campionato. Così è nata la nostra indistinguibile passione per la formula 1(F.1) e
per lui. Tutto è cominciato al Gran
Premio di Indianapolis del 12 settembre 2000, nella quale il nostro
idolo ha dimostrato fin dall’inizio le
sue grandi capacità. Vedendo questo campione vincere, il nostro interesse cresceva sempre di più e au-
mento così tanto che ci iscrivemmo
al club Ferrari di Atessa. Andammo
perfino a Maranello per ammirare
le monoposto e, nella Galleria Ferrari siamo rimasti estasiati alla vista
delle storiche macchine del cavallino rampante. Abbiamo imparato
molto sulla Ferrari, sul suo fondatore Enzo, e sui suoi piloti più importanti, come Nuvolari. Mikael Schumacher (che per divertirsi corre sui
go-kart), debuttò in Formula 1 al
volante della Jordan perché il pilota
in carica andò in carcere. La sua
permanenza lì non durò molto perché si trasferì in Renault dove conquistò il suo primo titolo mondiale.
Poi passò alla mitica Ferrari con cui
è diventato campione del mondo;
con le sue vittorie ha superato Juan
Manuel Fangio poiché ha collezionato 7 titoli mondiali, 2 in più rispetto il pilota Argentino.
FRANCESCO DI BUCCHIANICO, LUANA
COSTANTINI E MARIO NOSI - P. DI PIEMONTE
IL NOSTRO CLUB
A scuola, io (Francesca) e
le mie amiche Antonella,
Alessandra e Martina, abbiamo formato il nostro
club: lo “Sleep-over club”.
Nella nostra organizzazione del lunedì c’è l’ora della pausa(dopo la mensa
aspettando l’ora del rientro) dove ci ritroviamo nel
corridoio e cantiamo le
canzoni inventate da noi.
Ognuna di noi è differente
nel modo di essere; io ad
esempio sono carina e divertente, ma spesso antipatica lo ammetto;Martina
invece è pettegola e “prezzemolina” ma simpatica;
Alessandra, col suo carattere vivace, ravviva tutta
la classe, Antonella ha un
carattere tutto suo. Purtroppo, a causa delle no-
stre diversità, spesso siamo disaccordo, ma con la
nostra passione in comune(Laura Pausini)passa
tutto. Appuntiamo le
emozioni che suscitano le
sue canzoni sul libro ufficiale del club. Ci goderemo lo”Sleep-over club” fino alle medie, visto che ci
divideremo non frequentando le stesse scuole.
FRANCESCA DE IULIIS - P. DI PIEMONTE
17
18
“Continuità”
• Il mondo in una scuola •
I N S E R T O
S P E C I A L E
L
a Scuola Media “Umberto I” da anni lavora per un’idea di CONTINUITA’ FORMATIVA che superi le sporadiche opportunità
di conoscenza e di rapporti reciproci tra i due ordini di scuola e si attui in azioni educative, organizzative e didattiche concrete
con l’attivazione di attività ponte per sviluppare competenze trasversali e disciplinari attraverso diversi laboratori e progetti.
Anche quest’anno scolastico il PROGETTO GIORNALE è stato inserito in un discorso di continuità che si esplica “in un fare insieme” attraverso un percorso formativo e culturale che ha interessato tutte le classi V della SCUOLA ELEMENTARE “PRINCIPE DI
PIEMONTE”, “ROCCO CARABBA”, “GESU’ BAMBINO”, “SACRI CUORI”.
L’esperienza del progetto, condiviso pienamente dai Dirigenti Scolastici è stata sicuramente positiva e stimolante per noi insegnanti della Scuola Media perché ci ha fatto capire l’importanza di un raccordo che non sia puramente istituzionale. Un grazie particolare ai Docenti delle Scuole Elementari che hanno collaborato fattivamente e con entusiasmo all’iniziativa, credendo, come noi, che solo azioni comuni possano favorire lo sviluppo armonico e senza salti della personalità in formazione.
CRONACHE GIORNALISTICHE
Aiutiamo le persone bisognose
Donare per donare
senza ricevere
La solidarietà
non solo a Natale
L’impegno della
protezione civile
I volontari in soccorso
della popolazione
I volontari della Protezione civile di S. Maria Imbaro sono venuti nella nostra classe Giovedì, 15 Dicembre, alle ore 15:00. Il
Presidente era accompagnato da due signore e,
insieme, ci hanno spiegato in che consiste il loro lavoro. Essi aiutano le persone in difficoltà: spengono gli incendi, intervengono negli incidenti, soccorrono le persone in caso
di alluvioni, sono di grande aiuto durante i terremoti. Il Presidente ci ha
mostrato, poi, il loro veicolo: una Mitsubishi fuoristrada con lampeggianti, sirene, pompa per aspirare l’acqua o per spruzzarla, con altri vari attrezzi. Per diventare volontari
bisogna essere maggiorenni, avere una buona
istruzione, fare un corso
di addestramento.
I volontari della Protezione civile mettono a repentaglio la loro vita per salvarne un’altra, senza chiedere nulla in cambio.
GRUPPO ALUNNI V A
ROCCO CARABBA
Il dramma della gente povera
Si sta avvicinando il Natale e,
nell’attesa, dovremo comprare
molte cose per poi darle ai nostri cari. Ma molti di noi non si
accorgono che tante altre persone non hanno una famiglia a
cui regalare queste cose, e stare
insieme a loro. La gente, spesso, si dimentica il vero significato del Natale ed è tutta presa
dalle spese. Bisognerebbe fermarsi a riflettere sulle persone
che ogni giorno soffrono per la
fame e la sete, che sono senza
una casa e che il Natale lo possono solo “sognare”. Tutti
amiamo il Natale perché non ci
manca nulla, ma molte persone
le cose che abbiamo noi non ce
l’hanno, non sanno cosa mangiare e come vivere. Con il nostro aiuto loro possono vivere
meglio e festeggiare facilmente
un Natale con una vera famiglia. Si possono aiutare in molti modi le persone, anche facendo l’elemosina, ma l’aiuto più
grande è la preghiera perché si
invoca il Signore Gesù e lui
può aiutarci.
GRUPPO ALUNNI V B
ROCCO CARABBA
Il popolo frentano
aspetta il Natale
Il Natale vero
I lancianesi accolgono
Gesù Bambino
I lancianesi sono ansiosi ed eccitati per la felicità di avere Gesù fra loro. Gesù Bambino veglia attraverso il presepe tutti
noi e, come omaggio, cantiamo
canzoni in suo onore. Gesù
Bambino entra nel cuore dei
lancianesi per renderli più buoni. E’ quasi mezzanotte e i cittadini vanno in chiesa per accogliere la nascita di Gesù. La
Chiesa è impaziente di aspettare la sua nascita: à il momento!
E’ nato Gesù! E allora feste, balli, canti… Nel presepio, mentre
il Bambinello fa il suo ruolo, ai
confini di Betlemme si vedono i
ReMagi venire verso la grotta
al seguito della stella cometa.
ALESSANDRO V., ANDREA M.,
MARCO M. V B
Un’esperienza interessante
La visita della
Guardia costiera
Oggi lezione con i militari
Oggi, Giovedì 23 Marzo, sono
venuti a scuola alcuni militari
della Guardia costiera di Pescara. Il Capitano ci ha fatto
vedere un DVD e noi gli abbiamo fatto molte domande. I
tre militari ci hanno spiegato
il loro lavoro e in che consiste
salvare le persone, ritrovare
oggetti dispersi nel mare, non
fare inquinare il mare, controllare le imbarcazioni dei
clandestini e anche eventuali
sbarchi di droga. Tutto quello
che ci hanno spiegato è stato
interessante, poi nei prossimi
giorni noi faremo dei disegni
per illustrare quello che abbiamo studiato. E’ stato interessante scoprire il lavoro di
questi poliziotti del mare perché noi ragazzi queste cose
non le sapevamo proprio!
GRUPPO ALUNNI V A - R. CARABBA
PROGETTO: “IL MONDO
DEL CIOCCOLATO”
Un seme prezioso
In questo periodo, a scuola, ci
siamo interessati al cioccolato e
mi è venuto il desiderio di conoscere meglio la sua storia, o
meglio la storia di quel seme
prezioso da cui nasce che ci fa
godere e anche sognare. Attraverso Internet sono riuscito a
trovare le informazioni che mi
sono servite per approfondire
questo argomento che mi ha interessato veramente. Durante
le ultime vacanze pasquali, poi,
non c’era casa dove non ci fossero uova, torte o cuori di cioccolato. E’ proprio il caso di dirlo: “cioccolata che passione!”
Anche a casa della nonna, spianate sul tavolo, c’erano uova e
farina, in giro tante padelline
dove, a vapore, si scioglievano
le tavolette di cioccolato; da
un’altra parte erano poggiati
stampi di torte a forma di cuore ed agnellini. Il tavolo di marmo della cucina era pieno di
tante cose deliziose… E’ l’usanza delle case abruzzesi dove
l’esperienza antica e l’amore
per i cibi tornano ogni volta che
si festeggiano determinati periodi dell’anno. Se penso quanta strada ha fatto il seme di cacao da cui deriva il cioccolato…partito dai Maya dell’America Centrale è arrivato in tutto
il mondo durante un percorso
di secoli! Mi sembra quasi inverosimile, ma è la verità e l’ho
scoperto in questi giorni che ho
letto e studiato volentieri.
MARINO T. V A
ROCCO CARABBA
• Il mondo in una scuola •
Gli occhiali
di cioccolato
C’era una volta una bambina
che era molto povera, ma aveva la nonna più ricca del mondo. Purtroppo la nonna aveva
diseredato suo padre, che se ne
infischiava che era povero perché era contento della sua famiglia serena. La bambina, un
giorno, andando a scuola aveva ancora il saporaccio dell’olio
del fegato di merluzzo in bocca
perciò decise di fermarsi davanti ad una casa che era tutta
chiusa. Suonò lo stesso perché
aveva una gran sete! Come
bussò, la porta cigolò piano
piano e poi si spalancò di botto!
Nessun rumore…credette di
essere diventata sorda! Poi entrò e sentì un fresco venticello,
una brezza leggera…poi un
canto di sirene e, solo allora, si
accorse che volava…si sentì
leggera…poi il buio! Avvertì
un odore inebriante che non
aveva mai sentito, aprì gli occhi
e vide tutto “marrone”. C’era
una vecchia che filava tutto
quel marrone…la donna filava,
cantava e sospirava. Si dava un
bel da fare a cucire, poi di botto
smise e andò incontro alla
bambina e senza dire una parola la prese per mano e le mise
in bocca quella “cosa marrone”…era buonissima! Dopo la
vecchia mise in un sacchetto alcune monete d’oro e del cioccolato (così si chiamava quella
straordinaria cosa marrone) e
l’accompagnò fino alla porta,
tirò fuori un qualcosa dal
grembo: erano degli occhiali
del colore del cioccolato, bellissimi. La vecchia glieli mise e
scomparve dentro il marrone…La bambina corse verso
casa, entrò, la mamma stava accanto al fuoco, si tolse gli occhiali e li poggiò vicino al caminetto, poi corse a dare i soldi
alla mamma. Con quei soldi la
donna comprò nuove cose per
la sua famiglia. Il giorno dopo,
la bambina prese gli occhiali da
vicino al fuoco e se li mise: non
scottavano! Quindi si girò e
sentì l’urlo della mamma che si
scottava la mano, così le urlò di
stare attenta, ma lei non rispose. Allora si tolse gli occhiali
per andare ad aiutarla, ma non
la vide più…Si rimise gli occhiali, ma la mamma non c’era
lo stesso. Le prese l’angoscia!
Corse fuori e, per incanto, si ritrovò davanti alla casa della
vecchia. Entrò, le restituì gli occhiali di cioccolato e le disse
che vedere il cioccolato era bello, ma più meraviglioso era vedere il volto della propria
mamma!
CLASSE V A
ROCCO CARABBA
NEL MONDO
DELLA FANTASIA
Che cosa accadrebbe se…
La scuola scomparisse
Un giorno i bambini di “Rocco
Carabba” stavano facendo
scuola e, all’improvviso, essa
scomparve. I bambini erano
contenti perché non dovevano
più scrivere, leggere, ripetere,
fare i compiti… Dopo quattro
settimane si stufarono di stare
tutti i giorni dai nonni e, allora,
volevano riavere la scuola. Purtroppo non ci riuscirono, neanche con l’aiuto dei genitori,
quindi andarono a cercare una
casa disabitata per costruire
una scuola nuova, ma non la
trovarono perciò i genitori ricominciarono a portare i loro figli
dai nonni. Tutti i bambini si
erano messi d’accordo di nascosto, per non farsi scoprire
dai nonni, dirigendosi in un
cortile dove c’era un grande albero dove avevano costruito
una casetta. Loro si misero a
studiare e a fare i compiti che
tutto l’anno non avevano fatto.
Alcuni giorni dopo la “scuola”
comparve davanti ai ragazzi e
cominciò a parlare:
- Sono scomparsa perché vi siete comportati male nei confronti delle maestre e di me, non
avete fatto i compiti, non avete
studiato e non avete ripetuto le
lezioni!
I bambini, dispiaciuti, da quel
momento si misero a lavorare
con impegno e serietà e furono
di nuovo contenti e soddisfatti.
MARINO T., FEDERICA S.,
BENEDETTA D.M., LORENZO P.
V A - ROCCO CARABBA
Che cosa accadrebbe se…
Una gomma
viaggiasse
Se una gomma viaggiasse in giro per il mondo cancellerebbe
ogni cosa possibile sulla Terra
colorata. Arriverebbe il mo-
mento in cui noi galleggeremmo nell’universo tutti insieme…! Di colpo non ci sarebbero più case, alberi, scuole, città,
fiumi, monti e tutte le cose più
importanti che esistono al
mondo. Una vera tragedia per
tutti gli abitanti della Terra.
Ma la gomma potrebbe dimenticarsi di cancellare una scatola
di colori…un bambino prenderebbe questi colori e disegnerebbe una palla, chiamerebbe
dei pitori e loro disegnerebbero
i continenti; con il colore azzurro essi colorerebbero i mari, col
marrone la terra. Ci sarebbe di
nuovo un posto dove appoggiarsi! Poi sarebbe possibile ridisegnare tutto il resto: case,
fiumi, macchine, montagne,
giardini, alberi. Tutti tornerebbero ad essere felici e la gomma
si pentirebbe amaramente.
BIANCA R., MARIACHIARA D. - V A
SIMONA, GABRIELA P. - V B
ROCCO CARABBA
AUTOBIOGRAFIA
Considerazioni
su me stesso
Scrivo al mio diario e…
mi racconto
Caro diario,
oggi ti dirò tutto di me. Ascoltami bene e io per te non avrò
più segreti!
Mi piace molto disegnare, specialmente i paesaggi. Mi piace
mangiare la pasta con il sugo,
ma in particolar modo quella
che fa mio padre. Amo anche
leggere.!!!!! Detesto moltissimo
i cavoli e tutti i loro derivati,
come i cavoletti di Bruxelles,
anche se so che le verdure fanno bene per cui imparerò a
mangiarle. La cosa più bella
che mi è capitata è stata la nascita di mio fratello, ma la cosa
più sbalorditiva è che io ho pregato perché nascesse un fratellino e così è stato!…. La cosa
più divertente è quando io e
mio fratello ci inventiamo delle
canzoni sui personaggi dei film
e non si sa perché finiscono
sempre per farci ridere. La cosa
più terribile è quando i miei
amici (se si possono chiamare
amici) litigano con me per una
cosa che non ho fatto. La cosa
più paurosa: a sei anni, di notte, sognavo dei mostri allora
chiamavo i miei genitori continuamente perché mi sembrava
che fossero nella stanza! Per me
una persona è simpatica quando riesce a capire le cose che
faccio e riesce a farmi ridere a
crepapelle. Proprio non sopporto le persone che mi danno
“ordini” e che ogni cosa che
faccio non gli va bene, anche se
me la dicono proprio loro!!!
La cosa che desidero di più è
avere un cane…vorrei essere
uno zoologo o anche una guardia forestale.
MARIANO P. - V B - R. CARABBA
Considerazioni
sulla scuola
Una pagina di diario…
a più mani
Caro diario,
in questi cinque anni abbiamo
acquisito conoscenze, amicizie, esperienze fantastiche e
molto altro ancora…ma non
per questo l’ultimo giorno di
scuola butteremo giù delle lacrime perché, nonostante i bei
momenti trascorsi qui, penseremo ai bellissimi momenti
nuovi, emozionanti e difficile
della scuola Media. Forse, caro amico, la cosa che ci farà
più male nel passaggio dalle
elementari alla nuova scuola
consisterà nei rapporti e nelle
amicizie: forse proprio per
questo molti ragazzi hanno
pianto alla fine della scuola!!!!!!! Ma basta pensare ai
“nuovi” rapporti che ci saranno nella scuola che ci accoglierà! Non credi? Le elementari saranno sempre ricordate,
da tutti noi, come una cosa
meravigliosa, anche per le
esperienze brutte e belle che
ci sono state: per esempio
quando abbiamo vinto la timidezza, quando ci siamo
presi la prima “cotta”… ma
anche quando avevamo tutta
la classe contro, le prime gelosie o quando abbiamo preso
un brutto voto! Noi le Medie
le immaginiamo piene di cose
nuove: amici ancora più divertenti, compiti più difficili
ma importanti, i professori
buoni (anche se non tutti saranno così…!)……Ma……Le
Elementari sono uniche!
GRUPPO ALUNNI V B
SCUOLA PRIMARIA
ROCCO CARABBA
19
20
• Il mondo in una scuola •
Attacco a
PERL HARBOR
Il 7 dicembre 1941 i giapponesi
con 350 aerei bombardarono
PERL HARBOR con gli zero
(aerei siluranti) e solo 29 di loro
non tornarono. Gli americani
invece ebbero perdite spaventose, morirono circa 3000 soldati dei quali 1997 di loro sono
rinchiusi in ARIZONA, la corazzata più importante della
Marina Americana (solo un’unità si salvò). Questo attacco
spezzò il morale americano fino al 1942 quando, con la missione DULITLE, gli americani
con 28 bombardieri bombardarono le fabbriche dove si costruivano aerei e carri armati,
da li si diede inizio alla battaglia di MIDWAY. Spero che cose come queste non verranno
mai più ripetute perché la guerra porta con se distruzione,
morte e io vorrei che nel mondo
regnasse solamente la pace.
NICOLA DI PASQUALE
SCUOLA GESU’ BAMBINO
L’ETNA E’ UN
VULCANO
ANCORA ATTIVO
L’Etna è un vulcano ancora attivo che si trova nella parte
orientale della Sicilia detto anche Mongibello ed è il più alto
d’Italia e Europa con i suoi
3323 m. Tutt’ora dal suo cratere
principale(200 m di profondità
e circa 3 km di circuito), quando non c’ è in corso un’ eruttazione, umana in continuazione
gas e polveri. L’Etna ha dato vita a circa 135 eruzioni, la più
disastrosa sembra stata quella
nel 1669 quando, dopo rovinose scosse di terremoto, ebbe inizio una violentissima emissione di lava che raggiunse la lontana Catania, seppellendone alcuni quartieri. Nell’estate del
2001 si è verificata un’eruzione
molto violenta cha ha provocato colate e terremoti, esse si sono spinte fino ai 1000 m di quota.Le colate laviche hanno in
genere nella parte inferiore uno
strato di scorie e lanicci, mentre
la parte centrale è più compatta
e quella superiore è a scorie o a
blocchi irregolari. Lo studio del
vulcano è affidato all’ osserva-
tore vulcanalogico VINCENZO
BELLINI dell’ università di Catania.
MICHELA SCOCCIMARA,
VALENTINA BAGORDA,
MARGHERITA MICUCCI
SCUOLA GESU’ BAMBINO
IL MILAN:
la mia squadra preferita
Il Milan è la mia squadra preferita ed è sempre stata nel mio
cuore. Il calcio mi piace molto e
guardando le partite il sabato e
la domenica pomeriggio, ho capito che i rossoneri non perdono quasi mai. Secondo ma il
più forte è PIPPO INZAGHI
che gioca nel ruolo di attaccante e fa vincere la squadra segnando tanti goal. Siccome mi
piace il Milan ho un album che
compilo con le figurine che mi
compra papà ogni domenica. Il
mio sogno è quello di incontrare i giocatori del Milan , adoro
questa squadra e mi piace molto il calcio perché tutti i venerdi e lunedì vado a scuola calcio
e vorrei diventare un bravo calciatore.
GIOVANNI D’ALONZO
SCUOLA GESU’ BAMBINO
GLI SCOOBY-DOO….
CHE PASSIONE!
Da molti anni esiste la passione
per gli scooby-doo. In tutto il
mondo i ragazzi, spesso anche
gli adulti, amano intrecciare i
fili. Questa mania ha attirato l’
attenzione di tutti: le mercerie e
le edicole si svuotano. Spesso
fare gli scooby-doo diventa un
hobby o un modo per passare il
tempo. Esistono vari modi per
renderli più attraenti:quadrato,
a giro, dna, piatto…I fili di plastica possono essere di diverso
tipo: colorati normali (hanno
colori più o meno chiari ) o brillanti (hanno colori scuri). L’ ultima novità sono i fili sia di plastica che di stoffa. Spesso li vediamo attaccati agli zaini, alle
chiavi di casa o della macchina,
ai jeans….insomma un vero e
proprio “sballo” fare questi
scooby-doo piace perché fanno
divertiree sono un vero passatempo.
ANTONIA RANIERI,
CRISTINA MASCHERONI,
FEDERICA MALANO,
SARA DI CAMILLO
SCUOLA GESU’ BAMBINO
FARE SPORT
E’ IMPORTANTE
Durante la settimana, è importante lo studio, ma qualche attività extrascolastica non fa male. Questo non significa che, la
giornata di noi alunni, debba
essere piena di impegni da non
lasciare spazio ai compiti scolastici. Penso, invece, che un po’
di attività sportiva come il basket, ginnastica, la ritmica, la
pallavolo, calcio che appassionano tintogli adolescenti, sicuramente ci fa bene. Io vado in
palestra due volte alla settimana e la danza,il mio sport preferito,è diventato lamia passione
a tal punto che giro per le stanze di casa ballando.Anche se
fare sport “costa” fatica e impegno, infatti ci si stanca molto,
ho capito che lo sport è importante perché ci aiuta svagarci e
a sentirci meglio. Per questo
consiglio a tutti, grandi e piccini, di fare sport perché fa bene
al corpo e alla mente come dicevano gli antichi greci: “mens
sana in corpore sano”.
LIA FEDELE
SCUOLA GESU’ BAMBINO
I reattori
ad acqua pesante
I reattori HWR utilizzano al
posto dell’uranio arricchito l’uranio naturale, però questi tipi
di reattori devono essere particolarmente efficienti per poter
funzionare. Sono alimentati da
una sostanza chiamata OSSIDO DI DEUTERIO o acqua pesante. Questi tipi di reattori
vennero costruiti nei primi anni ’50 e dopo molti anni hanno
arricchito paesi come il CANADA, INDIA e ARGENTINA.
I reattori dopo 25 anni devono
essere cambiati e lo smaltimento di un reattore richiede molto
tempo e procedimenti particolari. Dapprima si rimuove il
combustibile esaurito, poi si rimuovono gli edifici. L’intera
operazione può durare anche
dieci anni. Secondo un sondaggio entro il 2010 circa 200 reattori nucleari presentati in tutto
il mondo dovrebbero essere
smaltiti.
FALCONE MATTEO
SCUOLA GESU’ BAMBINO
IL MOTOCROSS
CHE PASSIONE!
Il motocross è stato inventato
nel 1980 in America ed è uno
sport in pieno sviluppo che sta
conquistando molti ragazzi!
Con il passare del tempo vari
modelli di moto si sono evoluti
diventando sempre più veloci e
potenti: tra le marche più prestigiose troviamo la YAMAHA,
HONDA, KAVASAKI, KTM,
USKVARNA e la SUZUKI. L’assetto delle moto è diventato
sempre più sofisticato e i nuovi
motori sono diventati a presa
diretta. Il Motocross consiste nel
fare gare di alta velocità chiamate TURBORACING.
In seguito è stato inventato il
“FREE-STILE” che consiste in
delle acrobazie aeree che si possono eseguire grazie a delle
rampe sempre più alte. Un’altra
categoria del Motocross è il
“SUPER-MOTARD” nel quale
si svolgono delle gare sempre
ad alta velocità che sono più
difficili delle normali gare perché le gomme sono da strada e
facilitano lo scivolamento. In
queste gare la pista è formata da
una strada asfaltata e dalla strada di terra… ! Il Motocross ci appassiona moltissimo perché è
uno sport estremo nel quale si
possono seguire magistrali acrobazie, ma bisogna sempre far
presente che con le moto il rischio di farsi male è molto alto!
LORENZO BRASILE, MATTEO COCCIA,
ALESSANDRO DE LAURENTIIS,
FELICE MARCHESANO
SCUOLA GESU’ BAMBINO
Jesse Mccartney
Biondo, occhi azzurri e stupendo, stiamo parlando del magnifico cantante JESSE MECCARTNEY che nell’anno 2006 è
diventato l’idolo di tutte le ragazze per la sua voce straordinaria e per la sua bellezza. JESSE è un ragazzo di 18 anni che
è diventato famoso partecipando come attore nel film di
“SUMMERLAND” e nel giro di
pochi mesi, con il suo album
“BEAUTIFUL SOOL” è apparso in tutte le stazioni musicali
aumentando gli ascolti televisivi e a una mano raggiungendo
le prime classifiche. L’ultima
sua canzone è “BECAUSE
YOU LIVE” che sta avendo
gran successo nel nostro paese.
SIMONA NARDONE, MARIANNA
BUCCIANTE - SCUOLA GESU’ BAMBINO
• Il mondo in una scuola •
La leggenda della
Dea ATENA
In questa leggenda si narra
che ATENA, figlia di ZEUS
nacque in maniera del tutto
singolare. Un giorno ZEUS si
svegliò con un fortissimo mal
di testa che si faceva sempre
più impossibile. Allora egli,
per far sparire questo fortissimo mal di testa, mandò a
chiamare il fabbro e gli chiese
di spaccargli la testa con un
colpo d’ascia. Dalla ferita uscì
fuori una Dea bellissima,
ATENA. Ella era una guerriera che teneva molto alla giustizia, alla lealtà e alla saggezza. Lei combatteva con astuzia e ordine e non con la ferocia e il sangue come, invece,
faceva il Dio ARES.
Questa leggenda è molto bella perché parla della nascita
di una delle divinità adorate
dagli antichi greci.
FRANZA ANTONIO,
LUCA DEL PESCHIO
SCUOLA GESU’ BAMBINO
LO SLAMBALL
CHE PASSIONE!
Lo SLAMBAL è uno sport
“estremo”, sarebbe come se
BASKET, RUGBY e HOKEY
fossero messi insieme. In questo sport si gioca in un campo
di BASKET dove, sotto i canestri, si trovano delle molle che
servono per saltare e schiacciare al canestro. Si gioca in quattro e si possono commentare
falli anche se quelli più pesanti,
che sono quando si spinge l’avversario mentre salta sulle molle, vengono puniti con il FACEOFF. In questo sport ci sono degli STOPPER, dei giocatori che
si trovano sempre sotto il canestro per difendere o stoppare la
palla. Al centrocampo ci sono
gli ADVANCED che tirano al
canestro per fare punti. La mia
squadra preferita sono i RUMBLE in cui gioca DION MAIS
che è un ottimo stopper, ma
che fa anche moltissimi canestri. Lo SLAMBALL è la mia
passione perché io pratico il
BASKET anche se in questo
sport si gioca a BASKET sulle
molle.
ALESSANDRO DI DONATO,
SCUOLA GESU’ BAMBINO
STORIA DELLE
OLIMPIADI
Si narra che nel 776 a.C. re Ifito
dell’Elide sconfisse i Pisani e si
impadronì di un vasto territorio comprendente Olimpia, dove sorgeva un tempio dedicato
a Zeus. Per celebrare la vittoria,
il re volle organizzare una competizione sportiva, scegliendo
come teatro dei giochi proprio
la piana di Olimpia. Da qui il
termine “olimpiade” che significa “a Olimpia”. Da allora in
poi le Olimpiadi si volsero ogni
4 anni giungendo a 296 edizioni. I Giochi Olimpici erano in
primo luogo una cerimonia religiosa in onore di Zeus: si tenevano su un terreno sacro ai
piedi del tempio dedicato al
dio, che veniva invocato dagli
atleti nel corso del solenne giuramento di lealtà sportiva, momento culminante della giornata di apertura. Nel corso del
tempo le competizioni arrivarono ad estendersi su più giornate così, dal 472 a.C. la durata
dei giochi olimpionici fu portata a 5 giorni. I vincitori ricevevano il premio dagli “Hellanodices” con rametti di ulivo sacro intrecciati formando una
corona, posta sulla testa degli
atleti.
LE OLIMPIADI MODERNE
Dopo essere messe al bando
dall’imperatore Teodosio nel
393 a.C. come “riti pagani”, le
olimpiadi rinacquero nel 1896
per iniziativa del barone parigino Pierre De Coubertin. La
sede scelta fu Atene, ma il Comitato Internazionale Olimpico
(CIO) decise di spostare i giochi in città diverse. Nel 1920 ad
Anversa venne adottato l’emblema olimpico formato dalla
bandiera bianca con 5 anelli
rappresentanti i 5 continenti.
Nell’edizione di Amsterdam
del 1928 fu introdotta la simbolica fiaccola olimpica e le donne furono ammesse alla atletica
leggera. A causa del secondo
conflitto mondiale, i giochi ripresero nel 1948 a Londra.
LE OLIMPIADI INVERNALI
La prima edizione delle olimpiadi invernali si tenne a Chamonix, in Francia. Essa ebbe
luogo nel 1924 come “settimana degli sport invernali” da affiancare alle edizioni estive dell’Olimpiade di Parigi, ma dato
l’enorme successo avuto, fu uf-
ficialmente dichiarata la prima
edizione dei Giochi Olimpici
Invernali solo nel 1926 al 25°
congresso del CIO a Lisbona.
Fino al 1992 i Giochi Olimpici
invernali ed estivi si svolgevano nello stesso anno, ma successivamente fu stabilito di separare i due eventi e di spostare le Olimpiadi invernali di due
anni rispetto a quelle estive.
Nel 1994 le Olimpiadi invernali si tennero per la prima volta
in un anno differente da quelle
estive.
MEDAGLIE ITALIANE
Alla manifestazione parteciparono 184 atleti italiani che sono
riusciti a conquistare in totale
11 medaglie: 5 ori e 6 bronzi.
ORO: Slittino, Singolo maschile: Armin Zoggeler con un tempo di 3:26.088, Pattinaggio di
velocità, Inseguimento a squadre maschile: Matteo Anesi,
Stefano Donagrandi, Enrico Fabris, Ippolito Sanfratello, Ermanno Ioratti nel tempo di 3:
44.46; nei 1500 m maschile: Enrico Fabris in un tempo di
1:45.97, Sci di fondo. Staffetta 4
10 Km maschile: Fulvio Valbusa, Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cotter e Cristian Zorzi 50;
Km maschile Giorgio Di Centa
BRONZO: Pattinaggio di velocità, 5000 m maschile: Enrico
Fabris in un tempo di 6:18.25
Sci di fondo, 30 Km maschile
Pietro Piller Cottrer. Staffetta
femminile: Arianna Follis, Gabriella Parruzzi, Antonella
Confortola e Sabina Valbusa,
Slittino. Doppio maschile: Gerhard Plankensteiner e Oswald
Haselrieder, Bob, Bob a due
femminile: Gerda Weissensteiner e Jennifer Isacco, Short
track. Staffetta 3000 m femminile: Marta Capruso, Mara Zini, Arianna Fontana e Katia Zini in un tempo di 4:20.030
CLASSE 5 ISTITUTO “SACRI CUORI”
La manifestazione del
5-6 Ottobre …Una giornata indimenticabile
Il 6 ottobre del 2005, noi alunni della 5^ elementare di
Principe di Piemonte, siamo
andati ad assistere alla cerimonia commemorativa dell’avvenimento. Dopo essere
partiti dal piazzale della stazione, abbiamo attraversato il
Corso di Lanciano sfilando
dietro il portabandiera, accompagnati anche dagli alunni delle altre scuole. Con gli
sguardi della folla ci sentivamo pienamente protagonisti
della parata, che emozione.
Osservando bene il monumento ci siamo resi conto della presenza dei nomi dei partigiani morti nel periodo delle
due guerre mondiali e in basso le foto dei martiri ottobrini.
Ad un tratto “Il silenzio” suonato dalla banda a concluso
l’evento. Quest’episodio ha
spinto tutti a fare delle ricerche sul passato nel quale ha
coinvolto anche alcuni nostri
parenti. –Mio nonno –riferisce Andrea- mi ha raccontato
di un partigiano che si rifiutò
di confessare il covo dei compagni. Fu legato e trucidato.
Ad un altro partigiano tagliarono la gola perché vendeva i
giornali e favoriva la comunicazione vietata a quei tempi. Al modo di queste persone, tanti altri giovani persero
la vita atrocemente; come il
fratello della nonna d’Alessandro.
ALESSANDRO PAONE,
ANDREA CARPENTIERI
E ALFONSINO CAPORALE 5^ C
PRINCIPE DI PIEMONTE
LAURA PAUSINI:
SOGNO IN COMUNE
Da tempo il nostro sogno in
comune è incontrare Laura
Pausini perché la riteniamo
una cantante molto brava. Vista in TV sembra simpatica
una persona di spirito con cui
piacerebbe fare la conoscenza, dal vivo. I suoi capelli lunghi e neri esaltano il viso roseo e sempre sorridente. Appare molto elegante in scena
con vestiti scollati e all’ultima
moda. Le sue canzoni sono in
genere sentimentali e tra le
nostre preferite ci sono “Resta
in ascolto”, “Benedetta passione” e “Come se non fosse
stato mai amore”. Anche a
scuola, nei ritagli di tempo
cantiamo e balliamo le sue
canzoni. Vorremmo che Laura leggesse quest’articolo. Sei
grande Laura!
ALESSANDRA ANTONELLI
E ANTONELLA MASOLA 5C
PRINCIPE DI PIEMONTE
21
22
• Il mondo in una scuola •
Tredici anni è un desiderio
……Avere più tempo per gli amici
La nostra classe, la 3^ F, in
questo anno scolastico ha
aderito al Progetto P.E.D.”
Percorso esperienziale didattico per la promozione
della salute e la prevenzione delle dipendenze” , proposto dalla ASL LancianoVasto. Che paroloni!! Vero?
Semplicemente, potremmo
definirlo un percorso di
esperienze scolastiche che
vogliono diffondere iniziative e strategie per aiutare i
giovani, come noi, a conquistare un benessere interiore,
fatto di serenità, spensieratezza, ma anche di sicurezza
e ottimismo, che ci renda
forti e inossidabili di fronte a
certi pericoli della nostra società, quali: fumo, alcool,
droga.
na; il protagonista, pieno di
inventiva, di coraggio e anche di humor, ci ha incantato fino all’ultima scena.Ad
essere sinceri, noi siamo una
classe piuttosto turbolenta
che rifiuta rumorosamente
tutto ciò che non la interessa, quel giorno,durante la
proiezione, siamo stati silenziosi ed attenti fino alla parola END. La nostra prof.
sembrava quasi preoccupata, temeva che noi fossimo
stati contagiati da qualche
virus sconosciuto. Si è subito
ricreduta, però, durante l’
attività
di brainstorming,
guidata dagli operatori del
Sert, in cui abbiamo esternato tutte le emozioni, le sensazioni provate durante la
visione del film.
Tutto è iniziato con la visione del film “L’ISOLA IN
VIA DEGLI UCCELLI”di
Soren Jacobsen, regista polacco che racconta la propria
storia di bambino ebreo, vittima della persecuzione nazista nel ghetto di Varsavia.
Già immaginiamo i vostri
pensieri a proposito: “ La solita barba scolastica”. No, in
verità, non è stato così. Il
film è appassionante, ricco
di suspence e di colpi di sce-
In questo spazio di libera comunicazione, noi abbiamo
“gridato” tutte le tematiche
che erano emerse dal film e
le emozioni che il regista ha
saputo farci sentire sulla pelle e nella mente.
PAURA FIDUCIA IN SE’
SOLIDARIETA’
Sono i 3 temi su cui la nostra
classe ha lavorato in modo
multidisciplinare utilizzando i diversi linguaggi.
Queste le nostre attività:
- L’indagine effettuata mediante un questionario;
La lettura interpretativa di
una poesia e di una leggenda africana;
l’animazione di un’emozione attraverso il movimento
del corpo;
l’espressione di un sentimento attraverso il canto.
ABBIAMO DATO VITA A
QUESTE 3 PAROLE CON
LA MUSICA, CON LA RECITAZIONE, CON LA
DANZA.
Insieme ai compagni della
3^ D e della 3^ E, a questo
punto, abbiamo pensato di
allestire uno spettacolo a cui
hanno assistito i “fortunati”
amici delle altre terze.
La prima attività, quindi, è
stata la preparazione del
questionario che , attraverso
le 11 domande, preparate
dalla nostra classe, suddivisa in gruppi, si proponeva di
indagare, nella società degli
adolescenti, sulla percezione, sulla consapevolezza,
che i nostri coetanei hanno
dei tre temi da noi scelti.
Il questionario è stato somministrato a 414 alunni del
nostro Istituto.
• Il mondo in una scuola •
IL RUOLO DELLA PAURA, DELLA FIDUCIA IN SE’,
DELLA SOLIDARIETA’ NEL PIANETA- GIOVANI
La metà dei ragazzi intervistati considera la PAURA un’emozione interiore, l’altra, un sentimento di autodifesa che fa riflettere e un malessere fisico. In realtà,
la paura è tutto ciò e molto di più, e i nostri compagni lo hanno espresso in modo concreto dimostrando di avere una reale percezione della paura. Solo 39 alunni su 414 non ha mai provato veramente paura. Le paure più frequenti per noi ragazzi sono rappresentate: dalla morte, dalla perdita degli affetti, dagli insuccessi scolastici.
Per il 50% degli intervistati, LA FIDUCIA IN SÉ si acquista attraverso i successi che si hanno durante la crescita.
Il 20% la considera una componente del carattere e il 30% afferma che dipende da entrambi gli elementi. La volontà e la determinazione sono i sinonimi che, per
i ragazzi, meglio esprimono il concetto di fiducia in sè.
Gli ostacoli maggiori al suo sviluppo sono rappresentati dalla MANCANZA DI AMICIZIE , DALLA RASSEGNAZIONE E DALL’INDECISIONE.
L’AMICIZIA E LA STIMA DEGLI ALTRI POSSONO MIGLIORARE LA FIDUCIA CHE I RAGAZZI HANNO IN LORO STESSI.
Alla domanda : “Che cosa è per te la SOLIDARIETÀ?”, Il 70% ha risposto :”Sostenere gli amici in difficoltà” e quasi l’80% ritiene che questo sentimento sia fondamentale nell’amicizia. Attraverso l’aiuto e la fiducia si dimostra solidarietà all’amico.Le persone che hanno più bisogno di solidarietà sono: per il 60% coloro
che soffrono e gli amici. Seguono a grande distanza i disabili, gli immigrati non compaiono nelle scelte degli alunni.
Infine il 65% dei ragazzi intervistati ha valutato interessante il nostro questionario.
Il dato più significativo e di maggior spessore che leggiamo nelle risposte è che nella società degli adolescenti il sentimento più importante è l’AMICIZIA. Avere più tempo per gli amici, avere il consenso dei coetanei, essere considerati autorevoli, desiderati e desiderabili, avere l’ammirazione e la stima del gruppo è la
massima aspirazione di noi PIANETA GIOVANI.
C’E’ FORSE IL RISCHIO DI UNA NUOVA DIPENDENZA? ….. DAL CLAN ??????
AA.VV. La mitica 3^ F
23
• Il mondo in una scuola •
La Redazione saluta le classi III
III A
III B
III C
III D
III E
III F
Direttore:
Francesco Torosantucci, Antonio Polidori
Silvia Di Santo
Informatici:
Capo Redattori:
Elisabetta Pozzolini, Silvia Romagnoli
Roberto D’Antonio, Antonella Mastrocola,
Giovanna Di Campli
Sezione Attualità:
Segretaria di redazione:
Ilenia Casalanguida, Silvia Romagnoli
Paola Fruci
Sezione Vita della Scuola:
Inviati speciali:
Letizia Miglietti, Valentina Candeloro, Elisabetta Pozzolini
Fabio Di Giulio, Elisabetta Pozzolini, Valentina Candeloro, Francesca Piscopo, Roberto
D’Antonio, Silvia Romagnoli, Giovanna Di
Campli
Sezione Vita di Lanciano:
Francesca Piscopo, Antonella Mastrocola
Sezione Finestra sull’Europa:
Jessica Trozzi, Letizia Miglietti
Sezione Adolescenza:
III G
Collaboratori del “progetto giornale”con le scuole elementari:
Insegnanti: Rosanna Stante, Annamaria Canini,
Giovanna Di Campli, Paola Fruci, Francesca
Piscopo
Caterina Moretti, Rita Murri.
Sezione Cinema, Sport e Musica:
Prof. Rosalinda Madonna
Valentina Candeloro, Diana Trozzi, Angelica
Lannutti, Roberto D’Antonio, Fabio Di Giulio,
Giornale online:
Coordinatrice del progetto:
Prof. Angela Attanasio
La Redazione ringrazia il Dirigente Scolastico Prof. Renato Monteferrante e tutti i docenti delle Scuole che hanno collaborato con il giornale “il Mondo in una Scuola”