Trasporto sostanze pericolose

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Trasporto sostanze pericolose
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE «G. MARCONI»
Certificazione integrata Qualità (UNI EN ISO 9001:2008) e Ambiente (UNI EN ISO 14001:2004)
Istituto accreditato presso la Regione del Veneto
TRASPORTO SOSTANZE
PERICOLOSE
ADR--RID
ADR
RID--IMDG
IMDG--IATA
Idrogeno compresso (H2)
Lucia Pucci
Indice
1. Trasporto sostanze pericolose
2. Scheda di sicurezza Idrogeno compresso (H2):
punto 14
3. ADR/RID
4. IMDG
5. IATA
6. Altre informazioni: TREMCARD
1. Trasporto sostanze pericolose
Introduzione
TRASPORTO SOSTANZE PERICOLOSE
Il trasporto terrestre di merci pericolose è regolamentato dall’accordo europeo
ADR su strada, dal regolamento internazionale RID su ferrovia e dall’accordo
europeo ADN nelle via navigabili interne. Aspetti comuni del trasporto
caratterizzano i tre accordi.
Il trasporto marittimo di merci pericolose è regolamentato dal codice
internazionale IMDG.
Il trasporto aereo di merci pericolose è regolamentato nel manuale IATA DGR e
dalle norme tecniche ICAO.
Il Libro Arancio ha fatto da riferimento per tutti i regolamenti di trasporto.
ADR
Accord Dangereuses Route
European Agreement concerning the International Carriage
of Dangerous Goods by Road
E’ un accordo europeo che regola il trasporto internazionale e nazionale,
dopo recepimento, di merci pericolose. Molti paesi non CE hanno aderito
all’accordo.
L’ADR è pubblicato nelle due lingue ufficiali: inglese e francese.
L’accordo viene rivisto ogni due anni. L’ultima revisione è entrata in vigore il
1° gennaio 2013.
IMDG
International Maritime Dangerous Goods
Il codice IMDG, adottato dall’Organizzazione Internazionale Marittima (IMO),
regolamenta il trasporto in mare, in regime internazionale, delle merci
pericolose in imballaggi e in unità di trasporto del carico.
Obiettivo principale del codice IMDG è quello di incrementare la sicurezza del
trasporto di merci pericolose, facilitandone al tempo stesso la libera
circolazione.
Deve essere applicato obbligatoriamente per tutte le navi di qualsiasi stazza
in navigazione internazionale dal 1 gennaio 2006.
Nel 2012 è stato approvato il 36° emendamento che entrerà in vigore il 1°
gennaio 2014 per due anni e può essere applicato volontariamente dal
1°gennaio 2013.
IATA
International Air Transport Association
IATA è un’organizzazione internazionale di compagnie aeree
con sede a Montreal in Canada.
L’unione regola il trasporto aereo di materiale pericoloso e
pubblica il manuale IATA DGR (Dangerous Goods Regulations),
fonte di riferimento universalmente accettato dalle compagnie
aeree con cui i materiali pericolosi vengono spediti.
La 54° edizione del manuale IATA DGR è in vigore dal 1°
gennaio 2013.
2. Scheda di sicurezza
Idrogeno compresso (H2)
Punto 14
Scheda di sicurezza
In questa presentazione si vuole analizzare il punto 14
della Scheda di Sicurezza di una sostanza pericolosa,
dedicato alle Informazioni sul Trasporto, per
interpretare la simbologia riportata alla luce delle
normative vigenti che regolano il trasporto stradale,
aereo e marittimo delle merci pericolose.
Prendiamo in esame la SDS, secondo il regolamento
REACH, dell’Idrogeno compresso.
Idrogeno compresso (H2)
14. Informazioni sul trasporto
Trasporto stradale
ADR
14.1 Numero UN
1049
14.2 Nome di spedizione dell’ONU
Idrogeno compresso
14.3 Classe di pericolo connessa al
trasporto
2
Codice di classificazione
1F
14.4 Gruppo di imballaggio
Non applicabile alla classe 2
14.5 Numero di identificazione pericolo
23
14.6 Codice di restrizione in galleria
B/D
Etichette ADR
Etich. 2.1: gas infiammabile
Idrogeno compresso (H2)
14. Informazioni sul trasporto
Trasporto marittimo
IMDG
Designazione per il trasporto
IDROGENO COMPRESSO
Classe
2.1
Gruppo di imballaggio IMO
P200
Emergency schedule (EmS) - Fire
F-D
Emergency schedule (EmS) - Spillage
S-U
Idrogeno compresso (H2)
14. Informazioni sul trasporto
Trasporto aereo
IATA
Designazione per il trasporto
IDROGENO COMPRESSO
Classe
2.1
Passenger and Cargo Aircraft
DO NOT LOAD IN
PASSENGER AIRCRAFT
Cargo Aircraft only
Allowed
Packing instruction
200
Idrogeno compresso (H2)
14. Informazioni sul trasporto
Altre informazioni per il trasporto
Assicurarsi che vi sia adeguata ventilazione. Assicurarsi che il conducente
sia informato dei rischi potenziali del carico e sappia come comportarsi in
caso di incidente o di emergenza.
Prima di iniziare il trasporto verificare che il carico sia ben assicurato e che:
-le valvole delle bombole siano chiuse e non perdano
-le valvole siano protette (da cappellotto o altre protezioni) e le
protezioni correttamente montate.
Assicurare l’osservanza delle disposizioni vigenti.
E’ sconsigliato il trasporto in veicoli in cui la zona di carico non è separata
dall’abitacolo.
3. ADR/RID
Accord Dangereuses Route
Struttura ADR/RID
PARTE 1
Disposizioni generali
PARTE 2
Classificazione
PARTE 3
Lista delle merci pericolose, disposizioni speciali ed esenzioni per le merci
pericolose imballate in quantità limitate
PARTE 4
Disposizioni e relative all’utilizzo di imballaggi e cisterne
PARTE 5
Procedure di spedizione
PARTE 6
Prescrizioni relative alla costruzione degli imballaggi, dei grandi recipienti
per il trasporto alla rinfusa, dei grandi imballaggi, delle cisterne e dei
contenitori per la rinfusa e prescrizioni relative alle prove cui essi sono
sottoposti
PARTE 7
Disposizioni relative alle condizioni di trasporto, al carico, allo scarico e alla
movimentazione
PARTE 8
(solo ADR)
Prescrizioni relative agli equipaggi, all’equipaggiamento, all’esercizio dei
veicoli e alla documentazione
PARTE 9
(solo ADR)
Prescrizioni relative alla costruzione e all’approvazione dei veicoli
Struttura ADR/RID
ü La classificazione delle merci pericolose si basa sulle loro comprovate proprietà
fisiche e chimiche ed è di fondamentale importanza per determinare le norme di
imballaggio e di etichettatura, per la compilazione dei documenti di trasporto e per
fornire le informazioni in caso di emergenza.
(Parte 2)
ü La lista delle materie pericolose è uno strumento molto utile per individuare
rapidamente il tipo di pericolo per una certa materia o gruppi di materie e di
conseguenza le modalità per un trasporto sicuro. (Parte 3)
ü Le disposizioni e relative all’utilizzo di imballaggi cisterne forniscono
informazioni dettagliate sugli imballaggi da utilizzare per le diverse classi di materie
pericolose, sui materiali e sulle prove e controlli cui devono sottostare per garantire
il trasporto sicuro. (Parte 4)
ü Fanno parte delle procedure di spedizione le disposizioni rigaurdanti
l’etichettatura dei colli e dei mezzi di trasporto di merci pericolose (Parte 5)
Struttura Lista delle merci pericolose
Colonna
Descrizione
1
Numero ONU
2
Nome e descrizione
3a
Classe RID/ADR
3b
Codice di classificazione (Cap. 2.1)
IDROGENO
1049
Idrogeno
Compresso
2
1F
4
Gruppo di imballaggio
-
5
Etichette di pericolo (Cap. 5.2 e 5.3)
2.1
6
Disposizioni speciali: SP (Cap. 3.3)
-
7a
Quantità limitate per unità di collo: LQ e LQ0 (non appl.) (Cap. 3.4)
0
7b
Quantità esenti per unità di collo: E e E0 (non appl.) (Cap. 3.5)
E0
8
Istruzioni di imballaggio (Cap. 4.1). Senza codice non è trasportabile.
P200
9a
Disposizioni speciali di imballaggio (Cap. 4.1)
9b
Disposizioni per imballaggio in comune (Cap. 4.1)
MP9
10
Istruzioni di trasporto con cisterne mobili tipo ONU (T) e con
contenitori per la rinfusa (BK) (Cap. 4.2 e Cap. 6.11)
(M)
-
Struttura Lista delle merci pericolose
Colonna
Descrizione
IDROGENO
11
Disposizioni speciali relative alle cisterne mobili tipo ONU (TP)
-
12
Cisterne RID/ADR (Cap. 4.3)
13
Disposizioni speciali per le cisterne RID/ADR (Cap. 4.3 e Cap. 6.8)
TA4TT9
14
Codice indicante il veicolo da utilizzare per il trasporto in cisterne
FL
15
Categoria di trasporto + Codice di restrizione in galleria (Cap. 1.1
e 8.6)
2
B/D
16
Disposizioni speciali relative al trasporto in colli (V) (Cap. 7.2)
-
17
Disposizioni speciali per il trasporto alla rinfusa (VV). Senza
codice non è ammesso al trasporto (Cap. 7.3)
-
18
Disposizioni speciali relative al trasporto e alle operazioni di
carico e scarico (CV). Cap. 7.5)
CV9 CV10
CV36
19
Disposizioni speciali per il trasporto ADR (S). (Cap.8.5)
20
Numero di identificazione del pericolo (n. Kemler) (Cap. 5.3)
CxBN(M)
S2 S20
23
Numero ONU
Idrogeno: UN 1049
E’ il numero di identificazione, a quattro cifre, delle materie ed oggetti estratto dal
Regolamento tipo dell’ONU allegato alla 16° edizione delle “Raccomandazioni relative
al trasporto di merci pericolose” pubblicato dall’ONU.
L’elenco nei numeri ONU è costantemente aggiornato e riportato nell’Orange Book.
I numeri UN sono raccolti in rubriche che possono essere individuali o collettive.
- Rubriche individuali: contengono materie e oggetti ben definiti
sostanze con più isomeri.
per es.: N° UN 1104 Acetati di Amile
comprese le
Numero ONU
Rubriche collettive suddivise in:
•
generiche, non n.a.s., per gruppi ben definiti di materie e oggetti
per es.: N° UN 1133
•
Adesivi
specifiche n.a.s. per gruppi di materie e oggetti, con natura chimica o
tecnica particolare, non altrimenti specificati
per es.: N° UN 1987 Alcoli N.A.S
•
generiche n.a.s. contenenti gruppi di materie e oggetti, con una
o più proprietà pericolose, non altrimenti specificati.
per es.: N° UN 1325 Solido organico, infiammabile, N.A.S.
Classi di pericolo connesse al trasporto
Classe 1
Materie e oggetti esplosivi
Classe 2
Gas
Classe 3
Liquidi infiammabili
Classe 4.1
Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi
desensibilizzati
Classe 4.2
Materie soggette ad accensione spontanea
Classe 4.3
Materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili
Classe 5.1
Materie comburenti
Classe 5.2
Perossidi organici
Classe 6.1
Materie tossiche
Classe 6.2
Materie infettanti
Classe 7
Materiali radioattivi
Classe 8
Materie corrosive
Classe 9
Materie e oggetti pericolosi diversi
Codice di classificazione
La classe 2 individua i Gas così intesi:
Gas puri, miscele di gas, miscele di uno o più gas con una o più altre materie
e gli oggetti contenenti tali gas.
Sono considerate Gas le sostanze che a 50°C hanno una pressione di
vapore maggiore di 300 KPa oppure che sono completamente gassose
a 20°C e alla pressione standard di 101,3 KPa.
I Gas si classificano ulteriormente in:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Gas compresso
Gas liquefatto
Gas liquefatto refrigerato
Gas disciolto
Generatori di aerosol e cartucce di gas
Altri oggetti contenenti un gas sottopressione
Gas non compressi sottoposti a disposizioni particolari
Codice di classificazione
Fatta eccezione per gli aerosol, ad ogni
classe sono assegnati uno dei seguenti
gruppi in base alle proprietà pericolose
che presentano.
Per l’Idrogeno
il codice di classificazione
1F
indica quindi
Gas compresso, infiammabile
A
asfissiante
O
comburente
F
infiammabile
T
tossico
TF
Tossico, infiammabile
TC
Tossico corrosivo
TO
Tossico, comburente
TFC
Tossico, infiammabile,
comburente
TOC
Tossico, comburente,
corrosivo
Gruppo di imballaggio
Per quanto riguarda l’imballaggio, le merci sono assegnate a tre gruppi di
imballaggio in funzione del grado di pericolo che presentano:
Gruppo I
materie molto pericolose
Gruppo II
materie mediamente pericolose
Gruppo III
materie poco pericolose
Non sono assegnate a nessuno di questi gruppi le materie delle classi
1 – 2 – 5.2 – 6.2 – 7 – 4.1
Numero di identificazione del pericolo
E’ un numero di due o tre cifre. Le cifre, che sono abbinate, hanno i seguenti
significati di pericolo:
2
Emissione di gas risultanti dalla pressione o da una reazione chimica
3
Infiammabilità di materie liquide (vapori) e gas o materia liquida
autoriscaldante
4
Infiammabilità di materie solide o materia solida autoriscaldante
5
Comburenza (favorisce l’incendio)
6
Tossicità o pericolo d’infezione
7
Radioattività
8
Corrosività
9
Pericolo di violenta reazione spontanea
Numero di identificazione del pericolo
Per quanto riguarda i gas i numeri di identificazione possibili sono i seguenti:
20
Gas asfissiante o che non presenta rischio sussidiario
22
Gas liquefatto refrigerato asfissiante
223
Gas liquefatto refrigerato, infiammabile
225
Gas liquefatto refrigerato, comburente
23
Gas infiammabile
239
Gas infiammabile, che può produrre spontaneamente una reazione violenta
25
Gas comburente
26
Gas tossico
263
Gas tossico e infiammabile
265
Gas tossico e comburente
268
Gas tossico e corrosivo
Numero di identificazione del pericolo
• Il raddoppio di una cifra indica un’intensificazione di quel particolare pericolo.
• Quando il pericolo di una merce può essere adeguatamente indicato da una
sola cifra, tale cifra deve essere completata da uno zero (0).
• La lettera “X” che precede un numero indica che la materia reagisce
pericolosamente con l’acqua.
Per l’Idrogeno
il numero di identificazione
23
indica quindi
Gas infiammabile
Numero di identificazione del pericolo
Il Numero di identificazione del pericolo è riportato, insieme al Numero ONU, sul
pannello arancione che viene posto sul retro e sulle fiancate del veicolo che trasporta
la materia pericolosa
Numero di
identificazione
Numero ONU
In caso di incidente, si fornisce un valido aiuto ai vigili del fuoco
comunicando i numeri riportati sul pannello arancione
Codice di restrizione in galleria
Gli stati aderenti all’accordo ADR classificano le gallerie in cinque categorie,
A-B-C-D-E
il pericolo aumenta
e, a seconda della classificazione, sarà consentito in esse o meno il transito di talune
merci pericolose.
L’Idrogeno ha codice di restrizione B/D e significa che quando è trasportato in
cisterna è vietato il passaggio nelle gallerie di categoria B e C mentre è permesso
nelle gallerie di categoria A; quando è trasportato in bombole è vietato il transito nelle
gallerie di categoria D ed E.
B/D
restrizione per l’autocisterna
restrizione per le bombole
Etichettatura ADR-IMDG-IATA
ü Per ogni materia o oggetto deve essere apposta sul collo un’etichetta in modo ben
visibile e che non sia degradata dalle intemperie.
ü Le etichette devono avere la forma di un quadrato disposto a un angolo di 45° con
dimensione minima di 100 mm × 100 mm. Le etichette devono essere applicate su
un fondo di colore contrastante o essere circondate da una bordatura con tratto
continuo o discontinuo. In base alle dimensioni del collo, le etichette possono
avere dimensioni ridotte ma devono essere comunque ben visibili.
ü Le bombole contenenti gas della classe 2 possono portare etichette simili a quelle
prescritte ma di dimensioni ridotte per poter essere apposte sulla parte non
cilindrica (ogiva). Le etichette relative al pericolo principale e le cifre di tutte le
etichette di pericolo devono essere completamente visibili e i simboli convenzionali
devono rimanere riconoscibili
ü I simboli, il testo e i numeri devono figurare in nero e possono figurare in bianco se
il fondo è verde, rosso o blu.
Etichette per la classe 2
Etichetta n. 2.1
Etichetta n. 2.2
Gas non infiammabile,
non tossico
Etichetta n. 2.3
Gas tossico
Etichette per la classe 2
4. IMDG
International Maritime Dangerous
Goods
Classe
Nel codice IMDG, come nelle istruzioni tecniche ICAO e come nel Regolamento tipo
dell’ONU, la classe 2 è costituita da tre divisioni:
Divisione
Legenda
ADR
2.1
Gas infiammabili
2F
2.2
Gas non infiammabili, non tossici
2A e 2O
2.3
Gas tossici
2T, 2TF, 2TC, 2TO, 2TFC,
2TOC
Gruppo di imballaggio IMO
La parte 4 dell’ADR contiene le disposizioni, molto dettagliate, relative alla
utilizzazione degli imballaggi e delle cisterne.
ü Le merci pericolose devono essere imballate in imballaggi di buona qualità,
sufficientemente solidi per resistere agli urti e alle sollecitazioni tipiche del
trasporto
ü Gli imballaggi per la spedizione devono essere costruiti e chiusi per evitare
qualunque perdita del contenuto provocata da vibrazioni, variazioni di temperatura,
di umidità e di pressione durante il trasporto.
ü Le parti degli imballaggi che sono direttamente a contatto con le merci pericolose
• non devono essere alterate o indebolite da queste
• non devono causare effetti pericolosi reagendo con le merci pericolose
• non devono permettere la permeazione delle merci pericolose nelle normali
condizioni di trasporto
Gruppo di imballaggio IMO
ü Le merci pericolose non devono essere imballate in uno stesso imballaggio
esterno con altre merci, pericolose o non, se reagiscono pericolosamente tra loro
provocando:
- combustione o uno sviluppo considerevole di calore
- sviluppo di gas infiammabili, asfissianti, comburenti o tossici
- formazione di materie corrosive
- formazione di materie instabili
ü Gli imballaggi vuoti che hanno contenuto una merce pericolosa devono essere
sottoposti alle stesse disposizioni di un imballaggio pieno
ü Le istruzioni di imballaggio applicabili alle merci pericolose della classi da 1 a 9
sono suddivise in tre sottosezioni a seconda del tipo di imballaggio a cui si
applicano:
Gruppo di imballaggio IMO
Sottosezione
1
per imballaggi
diversi da IBC
e da grandi
imballaggi
Sottosezione
2
per IBC
Codice alfanumerico che inizia con P
Codice alfanumerico che inizia con R specifico per RID/ADR
Codice alfanumerico che inizia con PP a indicare disposizioni
speciali per certe materie o oggetti
Codice alfanumerico che inizia con RR a indicare disposizioni
speciali per certe materie o oggetti nel RID/ADR
Codice alfanumerico che inizia con IBC
Codice alfanumerico che inizia con B a indicare disposizioni
speciali per certe materie o oggetti
Codice alfanumerico che inizia con BB a indicare disposizioni
speciali per certe materie o oggetti nel RID/ADR
Sottosezione
3
per grandi
imballaggi
Codice alfanumerico che inizia con LP per i grandi imballaggi
Codice alfanumerico che inizia con L a indicare disposizioni
speciali per certe materie o oggetti
Gruppo di imballaggio IMO
ü Le istruzioni di imballaggio non forniscono indicazioni sulla compatibilità e quindi
l’utilizzatore deve scegliere un imballaggio verificando che la merce sia compatibile
con il materiale dell’imballaggio prescelto.
ü La tabella A del Capitolo 3.2 dell’ADR indica nella colonna 8 le “istruzioni di
imballaggio” mediante un codice alfanumerico. Se la casella è vuota le merci in
questione non possono essere trasportate in imballaggi.
Nella colonna 9a sono indicate, mediante un codice alfanumerico, “le
disposizioni speciali di imballaggio” in aggiunta a quelle indicate nella colonna
8.
Nella colonna 9b sono indicate, mediante un codice alfanumerico iniziante con
MP, “le disposizioni concernenti l’imballaggio in comune”.
ü All’Idrogeno è assegnato gruppo di imballaggio P200. La lista delle istruzioni di
imballaggio è suddivisa in tre tabelle che sintetizzano le disposizioni descritte
dettagliatamente nel paragrafo che le precede.
Tabella 1: Gas compressi
Tabella 2: Gas liquefatti e gas disciolti.
Tabella 3: Materie non appartenenti alla classe 2
Gruppo di imballaggio IMO
P200
Istruzioni di imballaggio
P200
Tabella 1: Gas compressi
Pressione
massima di
servizio (in bar)
Disposizioni
speciali di
imballaggio
Pressione di
prova (in bar)
X
Periodicità delle
prove in anni
X
Pacchi di
bombole
X
Fusti a pressione
X
Tubi
Bombole
1F
CL50
ml/m3
Codice di
classificazione
Idrogeno
Compresso
1049
Nome e
descrizione
N°
ONU
(b)
(c)
10
(a)
a: per i gas compressi la pressione di prova minima richiesta è di 10 bar
b: la pressione massima di servizio deve essere inferiore ai 2/3 della pressione di prova
c: quando sono utilizzati recipienti a pressione di acciaio, possono essere autorizzati soltanto quelli
resistenti all’infragilimento da Idrogeno.
Imballaggi per gas
ü Bombole: recipienti trasportabile a pressione,
di capacità in acqua non superiore a 150 litri
ü Tubo: (classe 2), un recipiente a pressione
trasportabile, senza saldatura, di capacità in
acqua superiore a 150 litri e non superiore a
3.000 litri.
ü Fusto a pressione: recipiente a pressione,
saldato e trasportabile, di capacità in acqua
superiore a 150 litri e non superiore a 1.000 litri.
ü Pacco bombole: insieme di bombole, attaccate tra di loro e collegate tra loro con
un tubo collettore e trasportate come un insieme indissociabile.
La capacità totale in acqua non deve superare i 3.000 litri
Imballaggi per gas
ü La norma UNI EN 1089-3 prevede un sistema di identificazione delle bombole con
codici di colore delle ogive diverso da quello usato in Italia fino al 2006 per le
bombole già in circolazione.
ü La norma è valida per i gas industriali e medicinali, non si applica alle bombole di
GPL e agli estintori
ü La codifica dei colori secondo la nuova normativa è individuata con la lettera
maiuscola “N” riportata in 2 posizioni diametralmente opposte sull’ogiva.
ü In generale la colorazione dell’ogiva della bombola non identifica il gas ma solo il
rischio principale associato al gas.
ü Solo per i gas più comuni sono previsti colori specifici
Iscrizioni sulle bombole
I recipienti ricaricabili devono portare in caratteri ben leggibili e durevoli le seguenti
iscrizioni:
•
Il numero ONU e la designazione ufficiale di trasporto del gas o della miscela. Per
le miscele indicare al massimo i due componenti che contribuiscono in modo
predominante ai pericoli.
•
La massa massima ammissibile di riempimento e la tara del recipiente compresi gli
accessori in opera al momento del riempimento o la massa lorda per i gas
compressi che sono caricati in massa e per i gas liquefatti.
•
L’anno del successivo controllo periodico.
Iscrizioni sulle bombole
ü I marchi possono essere impressi, o indicati su una placca segnaletica durevole o
su un’etichetta fissata al recipiente, o indicate mediante una iscrizione aderente e
ben visibile, ottenuta per esempio a mezzo stampa o ogni altro procedimento
equivalente.
ü Sull’ogiva, sul fondo superiore o sul collo del recipiente a pressione o su uno dei
suoi elementi non smontabili devono essere apposti in modo permanente cioè
punzonati, impressi o incisi i seguenti dati:
- marchio di certificazione
- marchio operativo
- marchio di fabbricazione
ü La dimensione minima dei marchi deve essere di 5 mm per i recipienti a pressione
con un diametro ≥ 140 mm e di 2,5 mm con un diametro < 140 mm.
ü Per il simbolo UN la dimensione minima deve essere di 10 mm per i recipienti a
pressione con un diametro ≥ 140 mm e di 5 mm con un diametro < 140 mm.
Iscrizioni sulle bombole
25E
D MF
(m)
765432
(n)
H
(o)
(p)
PW200
PH300BAR
62.1KG
50L
(i)
(f)
(g)
(j)
ISO 9809-1
(a)
(b)
F
IB
(c)
(d)
2000/12
(e)
5.8MM
(h)
Iscrizioni sulle bombole
a
Simbolo ONU per gli imballaggi
b
Norma tecnica utilizzata per la progettazione, la costruzione e le prove
c
La o le lettere indicanti il paese di approvazione conformemente alle sigle distintive
utilizzate per i veicoli automobilistici in circolazione stradale internazionale
d
Il marchio o il punzone dell’organismo di controllo depositato presso l’autorità
competente del paese che ha autorizzato la marcatura
e
La data del controllo iniziale, costituita dall’anno (4 cifre) seguita dal mese (2 ultime
cifre)separati da una barra obliqua (/)
f
La pressione di prova in bar, preceduta dalle lettere PH e seguita dalle lettere BAR
g
La massa del recipiente a pressione vuoto compresi tutti gli elementi integrali non
smontabili espressa in kg e seguita dalle lettere KG. La massa deve essere espressa
con un numero a tre cifre significative arrotondato per eccesso all’ultima cifra. Per le
bombole di meno di 1Kg, la massa deve essere espressa da un numero a due cifre
significative arrotondato per eccesso all’ultima cifra.
Iscrizioni sulle bombole
h
Spessore minimo garantito delle pareti del recipiente a pressione, espresso in mm e
seguito dalle lettere MM.
i
Pressione di servizio espressa in bar preceduta dalle lettere PW nel caso di recipienti
a pressione per i gas compressi. La pressione di servizio massima ammissibile
preceduta dalle lettere PSMA nel caso di recipienti criogenici chiusi.
j
Capacità in acqua espressa in litri da un numero a tre cifre significative arrotondato
per difetto all’ultima cifra, seguito dalla lettere L per i recipienti a pressione per gas
liquefatti e di gas liquidi refrigerati.
m
Identificazione della filettatura della bombola. Questo marchio non è richiesto per i
recipienti criogenici chiusi.
n
Il marchio del fabbricante depositato presso l’autorità competente. Il marchio del
fabbricante deve essere preceduto dalla lettera che identifica lo Stato di fabbricazione.
I marchi del paese e del fabbricante devono essere separati da uno spazio
o
Numero di serie attribuito dal fabbricante
p
La lettera H rappresenta la compatibilità dell’acciaio di cui sono costituiti i recipienti a
pressione di acciaio e di recipienti a pressione compositi destinatial trasporto di gas
con rischio di infragilimento da idrogeno
Iscrizioni sulle bombole
Sistemazione delle bombole durante il
trasporto
ü I colli non devono essere lanciati o sottoposti ad urti. I recipienti devono essere
stivati nei veicoli o container in modo da non potere né rovesciarsi né cadere.
ü Le bombole devono essere coricate
nel senso longitudinale o trasversale
del veicolo o del container. Quelle
che si trovano in prossimità delle
pareti trasversali devono essere
disposte trasversalmente.
ü Le bombole corte e di diametro largo ( circa 30 cm o più) possono essere
poste longitudinalmente, i dispositivi di protezione dei rubinetti devono essere
orientati verso il centro del veicolo o del container.
Sistemazione delle bombole durante il
trasporto
ü Le bombole che sono sufficientemente
stabili o che sono trasportate in dispositivi
appropriati che le proteggano contro
ogni caduta possono essere stivate diritte.
ü Le bombole coricate devono essere stivate,
attaccate o fissate in maniera sicura ed
appropriata in modo da non potersi spostare.
ü I colli devono preferibilmente essere caricati in veicoli o container aperti o ventilati.
Sistemazione delle bombole durante il
trasporto
ü Se i colli sono caricati in veicoli o container chiusi, le porte di carico di questi
veicoli o container devono essere marcate come segue, con lettere di almeno 25
mm di altezza:
“ATTENZIONE
SPAZIO NON VENTILATO
APRIRE CON PRECAUZIONE”
ü Il testo sarà redatto in una lingua giudicata appropriata dallo speditore.
Gestione delle emergenze
Codice IMDG
Le spedizioni marittime internazionali di merci pericolose devono essere
accompagnate da uno dei seguenti documenti, redatti in inglese o francese o
spagnolo e nella lingua di lavoro della nave:
- Scheda Dati di Sicurezza SDS.
- Informazioni estrapolate dalle “Procedure di emergenza per navi che trasportano
merci pericolose” Guida EmS e dalla guida per il Primo Soccorso Medico MFAG.
- Lista speciale o Manifesto o Dichiarazione delle merci pericolose specificante
le merci pericolose e gli inquinanti marini imbarcati e la loro ubicazione.
EmS – Emergency Schedule
Nella colonna 15 della Lista delle merci pericolose (capitolo 3.2 del codice IMDG) è
indicato il codice per le emergenze in caso di incendio e in caso di perdite.
La Guida EmS è un supplemento al codice IMDG e descrive le procedure degli
interventi di emergenza per navi trasportanti merci pericolose.
I codici Ems per l’Idrogeno sono F-D in caso di incendio e S-U in caso di perdite.
La scheda F-D descrive le procedure di emergenza in caso di incendio di gas
infiammabili distinguendo se l’incendio avviene sul ponte, coinvolgendo colli o unità di
trasporto, o se avviene sotto il ponte. Indica che cosa fare con il carico esposto al
fuoco e indica i casi speciali riferiti a definiti N°ONU.
La scheda S-U descrive le procedure di emergenza in caso di perdite di gas
infiammabili, tossici o corrosivi. Dopo una serie di osservazioni generali, descrive le
procedure in caso di piccole fuoriuscite da colli e di grandi fuoriuscite da unità di
trasporto sia sopra sia sotto il ponte. Infine sono indicati i casi speciali.
F-D: Gas infiammabili
Osservazioni generali
I gas in cisterne chiuse esposte al calore possono esplodere improvvisamente in caso di o
dopo un incendio per un’esplosione dei vapori che si espandono a causa dell’ebollizione di
un liquido.
I membri dell’equipaggio devono essere consapevoli del rischio di esplosione e devono
prendere le misure appropriate.
Combattere l’incendio da una posizione protetta, il più lontano possibile.
L’estinzione di una fuga di gas che brucia può portare alla formazione di un’atmosfera
esplosiva. Le fiamme possono essere invisibili.
Carico in
fiamme sul
ponte
Colli
Spruzzare acqua nebulizzata con il maggior numero possibile di lance. Non provare a
estinguere le fiamme di gas.
Unità di
trasporto
Raffreddare le unità di trasporto che bruciano ed i carichi vicini esposti all’incendio con
abbondante acqua. Non provare a estinguere le fiamme di gas
Carico in fiamme sotto il
ponte
Fermare la ventilazione e chiudere i portelli. Usare il dispositivo fisso d’estinzione
dell’incendio dello spazio di carico. In assenza di tale dispositivo spruzzare acqua
nebulizzata in abbondanza
Carico esposto al fuoco
Se possibile, rimuovere o gettare in mare i colli che potrebbero essere coinvolti
nell’incendio. Altrimenti raffreddare i colli per diverse ore spruzzando acqua.
Casi speciali: UN 1038, UN
1075, UN 1965,
UN 1966, UN 1972,
UN 3138, UN 3160,
UN 3309, UN 3312,
UN 1001, UN 3374
MANIFESTAZIONI IMPROVVISE O A BREVE TERMINE (PER ESEMPIO ESPLOSIONI)
POSSONO METTERE IN PERICOLO LA SICUREZZA DELLA NAVE
Acetilene è un gas particolarmente pericoloso perché può esplodere. Una movimentazione
violenta o un riscaldamento locale possono portare ad una esplosione ritardata.
Raffreddare per diverse ore spruzzando acqua. Non muovere i recipienti. Tutte le bombole
che sono state movimentate violentemente o che sono state sottoposte ad un
riscaldamento locale dovrebbero essere gettate in mare.
S-U: Gas (infiammabili, tossici, corrosivi)
Osservazioni generali
Fuoriuscita
sul ponte
Gli spazi e le zone sottovento dove si sono verificate delle fughe o delle perdite dovrebbero
essere evacuate immediatamente.
Fare attenzione: le fiamme possono essere invisibili. Il gas che fuoriesce può essere
estremamente freddo.
Devono essere prese misure per impedire che i gas che fuoriescono penetrino in altre parti
della nave. Non dimenticare che i gas sono più pesanti dell’aria o possono accumularsi
nelle parti più in basso o non ventilate della nave. Assicurarsi che non si fumi o che non ci
siano fiamme libere a bordo a meno che la fuga sia stata fermata e che tutti gli spazi siano
stati ventilati. Deve essere prestata particolare attenzione per impedire che i gas
raggiungano le aree occupate della nave, per esempio, alloggi, sala macchine , aree di
lavoro.
Indossare indumenti protettivi adatti per la protezione dal gas e un autorespiratore
autonomo. Evitare tutte le sorgenti di accensione. Portare scarpe antiscintilla. Anche
un’inalazione di breve durata di piccole quantità di vapore può causare difficoltà
respiratorie. Tenersi lontano dai gas che si sviluppano. Evitare ogni tipo di contatto con la
pelle. Lasciare evaporare i gas liquefatti fuoriusciti. A contatto con i gas liquefatti freddi,
molti materiali diventano fragili e possono rompersi senza preavviso. Evitare ogni tipo di
contatto, anche quando si indossano indumenti protettivi. Se possibile, proteggere la
sovrastruttura della nave con abbondante acqua. Non dirigere il getto d’acqua direttamente
sulla fuoriuscita.
Colli
Lasciare che il gas si disperda. Tenersi lontano.
Unità di
trasporto
Lasciare che il gas si disperda. Tenere il ponte e le zone abitabili controvento. Altrimenti,
proteggere i locali dell’equipaggio e gli alloggi contro i gas infiammabili o tossici
spruzzando acqua nebulizzata per respingere i gas (cortina d’acqua).
Gas liquefatto fuoriuscito: usare getti d’acqua tenendosi il più lontano possibile per
accelerare l’evaporazione, non dirigere il getto direttamente sulla materia fuoriuscita
S-U: Gas (infiammabili, tossici, corrosivi)
Fuoriuscita
sotto il
ponte
Colli
(piccola
fuoriuscita)
Unità di
trasporto
(grande
fuoriuscita)
Non entrare nello spazio.
Fornire un’adeguata ventilazione. Se un sistema di ventilazione viene utilizzato, si deve
prestare particolare attenzione per impedire che i gas penetrino in altre aree della nave.
Lasciare che il gas evapori. Tenersi lontano. Richiedere via radio la CONSULENZA di
esperti. Controllare l’atmosfera prima di entrare (tossicità e rischio di esplosione).
Non entrare negli spazi senza un autorespiratore autonomo
Non entrare nello spazio.
Fornire un’adeguata ventilazione. Se un sistema di ventilazione viene utilizzato, si deve
prestare particolare attenzione per impedire che i gas penetrino in altre aree della nave.
Tenere il ponte e le zone abitabili controvento. Altrimenti, proteggere i locali dell’equipaggio
e gli alloggi contro i gas infiammabili o tossici spruzzando acqua nebulizzata per
respingere i gas (cortina d’acqua).
Se possibile, spruzzare acqua nebulizzata per evitare l’accensione dei vapori infiammabili
nello spazio.
Richiedere via radio la CONSULENZA di esperti. Controllare l’atmosfera prima di entrare
(tossicità e rischio di esplosione).
Non entrare sotto il ponte senza un autorespiratore autonomo
Casi speciali:
UN 1001, UN 3374
Recipienti riscaldati o movimentati violentemente possono esplodere anche dopo diverse
ore dopo che sono stati allontanati dalle fonti di calore esterne. Raffreddare per diverse ore
usando acqua.
UN 1614
Il gas è assorbito da un materiale inerte poroso, ma evaporerà se il recipiente è
danneggiato.
5. IATA
International Air Transport
Association
IATA
IDROGENO, gas infiammabile appartenente alla classe 2.1.
“NON PUÒ ESSERE TRASPORTATO IN UN AEREO PASSEGGERI
E DA CARICO.”
“PUÒ ESSERE TRASPORTATO SOLO IN UN AEREO DA CARICO”
Istruzioni di imballaggio 200
6. Altre informazioni
TREMCARD
Transport Emergency Card
Documentazione
Salvo che non sia diversamente specificato, ogni trasporto merci, regolamentato
dall’ADR, deve essere accompagnato dalla seguente documentazione:
• Documento di trasporto per le merci pericolose e informazioni relative
Deve essere redatto nella lingua ufficiale del paese speditore e o in Inglese o in
Francese o in Tedesco. Lo speditore e il trasportatore devono conservare una copia
del documento e le informazioni e la documentazione aggiuntiva per un periodo
minimo di tre mesi.
• Istruzioni scritte
Sono di aiuto in situazioni di emergenza nel caso avvenga un incidente durante il
trasporto. Devono trovarsi all’interno della cabina dell’equipaggio del veicolo ed
essere facilmente disponibili. Sono scritte nella lingua che ogni membro
dell’equipaggio possa leggere, comprendere e applicare correttamente.
Le istruzioni sono indicate in un modello, detto Tremcard, in quattro pagine.
Documento di trasporto
Informazioni generali che devono figurare nel documento di trasporto:
a
Il numero ONU
b
La designazione ufficiale di trasporto
c
I numeri di modelli di etichette allocate sui colli
d
Il gruppo di imballaggio attribuito alla materia preceduto dalle lettere PG
e
Il numero e la descrizione dei colli
f
La quantità totale di ogni merce pericolosa caratterizzata da un diverso numero
ONU, designazione ufficiale di trasporto o gruppo di imballaggio
g
Il nome e l’indirizzo del o degli speditori
h
Il nome e l’indirizzo del o dei destinatari
i
Una dichiarazione come richiesta da ogni accordo particolare
k
Il codice di restrizione in gallerie in maiuscole e tra parentesi
Documento di trasporto
Esempio di descrizione autorizzata di merce pericolosa
denominazione
tecnica
codice di galleria
UN 1013 DIOSSIDO DI CARBONIO 2.2 (C/E)
numero ONU
modelli di etichetta
Istruzioni Scritte
(Tremcard)
In ogni situazione di incidente o di emergenza che possa verificarsi durante il
trasporto, i membri dell’equipaggio devono adottare i seguenti provvedimenti, quando
ciò sia possibile e senza pericolo:
• attivare il sistema di frenatura, fermare il motore e disconnettere la batteria
attivando lo stacca batteria, ove presente;
• evitare ogni sorgente di accensione: in particolare non fumare e non attivare
alcuna apparecchiatura elettrica;
• informare i servizi di emergenza, fornendo il maggior numero di informazioni
possibile sull’incidente;
• indossare l’indumento fluorescente e sistemare in maniera appropriata i
segnali di avvertimento autoportanti
• tenere a portata di mano i documenti di trasporto per metterli a disposizione
delle squadre di emergenza;
Istruzioni Scritte
(Tremcard)
•
non toccare e non camminare sulle perdite di materie fuoriuscite ed evitare,
rimanendo sopravento, di inalare esalazioni, fumi, polveri e vapori
• quando sia appropriato e sicuro, utilizzare gli estintori per spegnere i principi
di incendio degli pneumatici, dei freni e del vano motore
• non affrontare gli incendi della zona di carico
• quando sia appropriato e sicuro, utilizzare l’equipaggiamento di bordo per
prevenire dispersioni in ambienti acquatici e nei sistemi fognari e per
contenere le perdite
• allontanarsi dal luogo dell’incidente o dell’emergenza, chiedere ad altre
persone di allontanarsi e seguire le indicazioni dei servizi di emergenza
• dopo l’uso rimuovere gli indumenti ed i mezzi di protezione contaminati e
smaltirli in sicurezza
Ulteriori istruzioni per i membri dell’equipaggio sulle caratteristiche di pericolo delle diverse classi di merci
pericolose e sui provvedimenti da adottare in relazione alle circostanze prevalenti
Etichette di pericolo e placche
Caratteristiche di pericolosità
Ulteriori istruzioni
(1)
(2)
(3)
Materie e oggetti esplosivi
Possono avere proprietà ed effetti diversi quali:
detonazione di massa; proiezione di frammenti;
fuoco o flusso di calore intenso; produzione di luce
intensa, rumori o fumi intensi.
Sensibili agli urti e/o agli impatti e/o al calore
1
1.5
Mettersi al riparo, ma stare
lontano dalle finestre
1.6
Materie e oggetti esplosivi
Basso rischio di esplosione e di incendio
Mettersi al riparo
1.4
Gas infiammabili
2.1
Rischio di incendio
Rischio di esplosione
Possono essere sottopressione
Rischio di asfissia
Possono causare ustioni e/o congelamento
I contenitori possono esplodere se riscaldati
Mettersi al riparo
Tenersi fuori da zone basse
Etichette di pericolo e placche
Caratteristiche di pericolosità
Ulteriori istruzioni
(1)
(2)
(3)
Gas non infiammabili, non tossici
Rischio di asfissia
Possono essere sottopressione
Possono causare congelamento
I contenitori possono esplodere se riscaldati
Mettersi al riparo
Tenersi fuori da zone basse
Rischio di intossicazione
Possono essere sottopressione
Possono causare ustioni e/o congelamento
I contenitori possono esplodere se riscaldati
Usare la maschera di
evacuazione di emergenza
Mettersi al riparo
Tenersi fuori da zone basse
Rischio di incendio
Rischio di esplosione
I contenitori possono esplodere se riscaldati
Mettersi al riparo
Tenersi fuori da zone basse
2.2
Gas tossici
2.3
Liquidi infiammabili
3
Solidi infiammabili, materie
autoreattive ed esplosivi solidi
desensibilizzati
4.1
Rischio di incendio. Infiammabili o combustibili, possono
incendiarsi per calore, scintille o fiamme.
Possono contenere materie autoreattive che possono subire una
decomposizione esotermica se viene fornito calore, se a contatto
con altre materie (come acidi, composti di metalli pesanti o
ammine), per frizioni o urti. Ciò può comportare lo sviluppo di
gas o vapori nocivi e infiammabili o l’autoaccensione.
I contenitori possono esplodere se riscaldati.
Rischio di esplosione degli esplosivi desensibilizzati in caso di
perdita dell’agente desensibilizzante.
Etichette di pericolo e placche
Caratteristiche di pericolosità
Ulteriori istruzioni
(1)
(2)
(3)
Materie soggette ad accensione
spontanea
Rischio di incendio per accensione spontanea
se gli imballaggi vengono danneggiati o se
fuoriesce il contenuto
Possono reagire violentemente con l’acqua
4.2
Materie che, a contatto con l’acqua,
sviluppano gas infiammabili
Rischio di incendio ed esplosione a contatto
con l’acqua
Le materie fuoriuscite dovrebbero
essere mantenute asciutte
coprendo le perdite
4.3
Materie comburenti
Rischio di violenta reazione, di incendio ed
esplosione a contatto con materie combustibili
o infiammabili
Evitare miscelazioni con materie
infiammabili o combustibili
(esempio: segatura)
5.1
Perossidi organici
Rischio di decomposizione esotermica ad alte
temperature, a contatto con altre materie
(come acidi, composti di metalli pesanti o
ammine), per frizioni o urti.
Ciò può comportare lo sviluppo di gas o vapori
nocivi e infiammabili o l’autoaccensione
5.2
Evitare miscelazioni con materie
infiammabili o combustibili
(esempio: segatura)
Etichette di pericolo e placche
Caratteristiche di pericolosità
Ulteriori istruzioni
(1)
(2)
(3)
Materie tossiche
Rischio di intossicazione per inalazione,
contatto con la pelle o ingestione.
Rischio per ambienti acquatici o sistemi
fognari
Usare la maschera di evacuazione
di emergenza
6.1
Materie infettanti
6.2
Rischio di infezione
Può causare gravi malattie all’uomo o agli
animali
Rischio per ambienti acquatici o sistemi
fognari
Materiali radioattivi
Rischio di irraggiamento esterno ed interno
7
Materie corrosive
8
Rischio di ustioni per corrosione
Possono reagire violentemente tra loro, con
l’acqua e con altre sostanze
Le materie fuoriuscite possono sviluppare
vapori corrosivi
Rischio per ambienti acquatici o sistemi
fognari
Limitare il tempo di esposizione
Etichette di pericolo e placche
Caratteristiche di pericolosità
Ulteriori istruzioni
(1)
(2)
(3)
Materie e oggetti pericolosi diversi
Rischio di ustioni
Rischio di incendio
Rischio di esplosione
Rischio per ambienti acquatici o sistemi
fognari
Prevenire la dispersione delle
perdite di materie in ambienti
acquatici o nei sistemi fognari
9
Ulteriori istruzioni per i membri dell’equipaggio sulle caratteristiche di pericolo delle diverse classi di merci
pericolose e sui provvedimenti da adottare in relazione alle circostanze prevalenti
Marchio
Caratteristiche di pericolosità
Ulteriori istruzioni
(1)
(2)
(3)
Rischio per ambienti acquatici o sistemi
fognari
Materie pericolose per l’ambiente
Rischio di ustioni per il calore
Materie trasportate a caldo
Evitare il contatto con le parti più
calde dell’unità di trasporto e la
materia fuoriuscita
Equipaggiamento dei veicoli
(pag. 4 della TREMCARD)
Placcatura
Ogni unità di trasporto, che trasporta merci pericolose, deve essere dotata
anteriormente e posteriormente di un pannello di colore arancio retroriflettente aventi
dimensioni cm 30 x 40 o, nel caso che le caratteristiche costruttive del veicolo non lo
consentano, cm 30 x 13.
Estintori
Ogni unità di trasporto deve essere dotata dei seguenti estintori:
Massa complessiva
Fino a 3,5
tonnellate
Fino a 7,5
tonnellate
Oltre 7,5
tonnellate
Estintore in cabina
2 Kg
2 Kg
2 Kg
Estintore per il carico
2 Kg
6 Kg
6 + 6 Kg
Totale
4 Kg
8 Kg
14 Kg
Equipaggiamento dei veicoli
Estintori
Gli estintori contengono gas e sono classificati nella classe 2 con la seguente
definizione e classificazione:
UN 1044 ESTINTORI contenenti un gas compresso o liquefatto 6 A 2.2
L’etichetta da applicare è la 2.2
Gli estintori se fabbricati e riempiti conformemente ai regolamenti applicati nello Stato
di fabbricazione, e se contenuti in robusti imballaggi esterni, non sono sottoposti alle
disposizioni dell’ADR:
N° ONU 1044 estintori muniti di una protezione contro la scarica accidentale.
Equipaggiamento dei veicoli
(pag. 4 della TREMCARD)
Altri equipaggiamenti
Ogni unità di trasporto deve avere a bordo, per ogni veicolo, un ceppo di dimensioni
adeguate alla massa massima del veicolo ed al diametro delle ruote e due segnali di
avvertimento autoportanti.
DPI per ogni membro dell’equipaggio
ü un indumento fluorescente
(tipo EN 471)
ü una lampada portatile
ü un paio di guanti di protezione
ü occhiali protettivi
ü una maschera di evacuazione
di emergenza nel caso che il
gas trasportato sia tossico
(divisione 2.3)
Equipaggiamento dei veicoli
(pag. 4 della TREMCARD)
FINE