Trasporto sostanze pericolose
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Trasporto sostanze pericolose
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE «G. MARCONI» Certificazione integrata Qualità (UNI EN ISO 9001:2008) e Ambiente (UNI EN ISO 14001:2004) Istituto accreditato presso la Regione del Veneto TRASPORTO SOSTANZE PERICOLOSE ADR--RID ADR RID--IMDG IMDG--IATA Idrogeno compresso (H2) Lucia Pucci Indice 1. Trasporto sostanze pericolose 2. Scheda di sicurezza Idrogeno compresso (H2): punto 14 3. ADR/RID 4. IMDG 5. IATA 6. Altre informazioni: TREMCARD 1. Trasporto sostanze pericolose Introduzione TRASPORTO SOSTANZE PERICOLOSE Il trasporto terrestre di merci pericolose è regolamentato dall’accordo europeo ADR su strada, dal regolamento internazionale RID su ferrovia e dall’accordo europeo ADN nelle via navigabili interne. Aspetti comuni del trasporto caratterizzano i tre accordi. Il trasporto marittimo di merci pericolose è regolamentato dal codice internazionale IMDG. Il trasporto aereo di merci pericolose è regolamentato nel manuale IATA DGR e dalle norme tecniche ICAO. Il Libro Arancio ha fatto da riferimento per tutti i regolamenti di trasporto. ADR Accord Dangereuses Route European Agreement concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Road E’ un accordo europeo che regola il trasporto internazionale e nazionale, dopo recepimento, di merci pericolose. Molti paesi non CE hanno aderito all’accordo. L’ADR è pubblicato nelle due lingue ufficiali: inglese e francese. L’accordo viene rivisto ogni due anni. L’ultima revisione è entrata in vigore il 1° gennaio 2013. IMDG International Maritime Dangerous Goods Il codice IMDG, adottato dall’Organizzazione Internazionale Marittima (IMO), regolamenta il trasporto in mare, in regime internazionale, delle merci pericolose in imballaggi e in unità di trasporto del carico. Obiettivo principale del codice IMDG è quello di incrementare la sicurezza del trasporto di merci pericolose, facilitandone al tempo stesso la libera circolazione. Deve essere applicato obbligatoriamente per tutte le navi di qualsiasi stazza in navigazione internazionale dal 1 gennaio 2006. Nel 2012 è stato approvato il 36° emendamento che entrerà in vigore il 1° gennaio 2014 per due anni e può essere applicato volontariamente dal 1°gennaio 2013. IATA International Air Transport Association IATA è un’organizzazione internazionale di compagnie aeree con sede a Montreal in Canada. L’unione regola il trasporto aereo di materiale pericoloso e pubblica il manuale IATA DGR (Dangerous Goods Regulations), fonte di riferimento universalmente accettato dalle compagnie aeree con cui i materiali pericolosi vengono spediti. La 54° edizione del manuale IATA DGR è in vigore dal 1° gennaio 2013. 2. Scheda di sicurezza Idrogeno compresso (H2) Punto 14 Scheda di sicurezza In questa presentazione si vuole analizzare il punto 14 della Scheda di Sicurezza di una sostanza pericolosa, dedicato alle Informazioni sul Trasporto, per interpretare la simbologia riportata alla luce delle normative vigenti che regolano il trasporto stradale, aereo e marittimo delle merci pericolose. Prendiamo in esame la SDS, secondo il regolamento REACH, dell’Idrogeno compresso. Idrogeno compresso (H2) 14. Informazioni sul trasporto Trasporto stradale ADR 14.1 Numero UN 1049 14.2 Nome di spedizione dell’ONU Idrogeno compresso 14.3 Classe di pericolo connessa al trasporto 2 Codice di classificazione 1F 14.4 Gruppo di imballaggio Non applicabile alla classe 2 14.5 Numero di identificazione pericolo 23 14.6 Codice di restrizione in galleria B/D Etichette ADR Etich. 2.1: gas infiammabile Idrogeno compresso (H2) 14. Informazioni sul trasporto Trasporto marittimo IMDG Designazione per il trasporto IDROGENO COMPRESSO Classe 2.1 Gruppo di imballaggio IMO P200 Emergency schedule (EmS) - Fire F-D Emergency schedule (EmS) - Spillage S-U Idrogeno compresso (H2) 14. Informazioni sul trasporto Trasporto aereo IATA Designazione per il trasporto IDROGENO COMPRESSO Classe 2.1 Passenger and Cargo Aircraft DO NOT LOAD IN PASSENGER AIRCRAFT Cargo Aircraft only Allowed Packing instruction 200 Idrogeno compresso (H2) 14. Informazioni sul trasporto Altre informazioni per il trasporto Assicurarsi che vi sia adeguata ventilazione. Assicurarsi che il conducente sia informato dei rischi potenziali del carico e sappia come comportarsi in caso di incidente o di emergenza. Prima di iniziare il trasporto verificare che il carico sia ben assicurato e che: -le valvole delle bombole siano chiuse e non perdano -le valvole siano protette (da cappellotto o altre protezioni) e le protezioni correttamente montate. Assicurare l’osservanza delle disposizioni vigenti. E’ sconsigliato il trasporto in veicoli in cui la zona di carico non è separata dall’abitacolo. 3. ADR/RID Accord Dangereuses Route Struttura ADR/RID PARTE 1 Disposizioni generali PARTE 2 Classificazione PARTE 3 Lista delle merci pericolose, disposizioni speciali ed esenzioni per le merci pericolose imballate in quantità limitate PARTE 4 Disposizioni e relative all’utilizzo di imballaggi e cisterne PARTE 5 Procedure di spedizione PARTE 6 Prescrizioni relative alla costruzione degli imballaggi, dei grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa, dei grandi imballaggi, delle cisterne e dei contenitori per la rinfusa e prescrizioni relative alle prove cui essi sono sottoposti PARTE 7 Disposizioni relative alle condizioni di trasporto, al carico, allo scarico e alla movimentazione PARTE 8 (solo ADR) Prescrizioni relative agli equipaggi, all’equipaggiamento, all’esercizio dei veicoli e alla documentazione PARTE 9 (solo ADR) Prescrizioni relative alla costruzione e all’approvazione dei veicoli Struttura ADR/RID ü La classificazione delle merci pericolose si basa sulle loro comprovate proprietà fisiche e chimiche ed è di fondamentale importanza per determinare le norme di imballaggio e di etichettatura, per la compilazione dei documenti di trasporto e per fornire le informazioni in caso di emergenza. (Parte 2) ü La lista delle materie pericolose è uno strumento molto utile per individuare rapidamente il tipo di pericolo per una certa materia o gruppi di materie e di conseguenza le modalità per un trasporto sicuro. (Parte 3) ü Le disposizioni e relative all’utilizzo di imballaggi cisterne forniscono informazioni dettagliate sugli imballaggi da utilizzare per le diverse classi di materie pericolose, sui materiali e sulle prove e controlli cui devono sottostare per garantire il trasporto sicuro. (Parte 4) ü Fanno parte delle procedure di spedizione le disposizioni rigaurdanti l’etichettatura dei colli e dei mezzi di trasporto di merci pericolose (Parte 5) Struttura Lista delle merci pericolose Colonna Descrizione 1 Numero ONU 2 Nome e descrizione 3a Classe RID/ADR 3b Codice di classificazione (Cap. 2.1) IDROGENO 1049 Idrogeno Compresso 2 1F 4 Gruppo di imballaggio - 5 Etichette di pericolo (Cap. 5.2 e 5.3) 2.1 6 Disposizioni speciali: SP (Cap. 3.3) - 7a Quantità limitate per unità di collo: LQ e LQ0 (non appl.) (Cap. 3.4) 0 7b Quantità esenti per unità di collo: E e E0 (non appl.) (Cap. 3.5) E0 8 Istruzioni di imballaggio (Cap. 4.1). Senza codice non è trasportabile. P200 9a Disposizioni speciali di imballaggio (Cap. 4.1) 9b Disposizioni per imballaggio in comune (Cap. 4.1) MP9 10 Istruzioni di trasporto con cisterne mobili tipo ONU (T) e con contenitori per la rinfusa (BK) (Cap. 4.2 e Cap. 6.11) (M) - Struttura Lista delle merci pericolose Colonna Descrizione IDROGENO 11 Disposizioni speciali relative alle cisterne mobili tipo ONU (TP) - 12 Cisterne RID/ADR (Cap. 4.3) 13 Disposizioni speciali per le cisterne RID/ADR (Cap. 4.3 e Cap. 6.8) TA4TT9 14 Codice indicante il veicolo da utilizzare per il trasporto in cisterne FL 15 Categoria di trasporto + Codice di restrizione in galleria (Cap. 1.1 e 8.6) 2 B/D 16 Disposizioni speciali relative al trasporto in colli (V) (Cap. 7.2) - 17 Disposizioni speciali per il trasporto alla rinfusa (VV). Senza codice non è ammesso al trasporto (Cap. 7.3) - 18 Disposizioni speciali relative al trasporto e alle operazioni di carico e scarico (CV). Cap. 7.5) CV9 CV10 CV36 19 Disposizioni speciali per il trasporto ADR (S). (Cap.8.5) 20 Numero di identificazione del pericolo (n. Kemler) (Cap. 5.3) CxBN(M) S2 S20 23 Numero ONU Idrogeno: UN 1049 E’ il numero di identificazione, a quattro cifre, delle materie ed oggetti estratto dal Regolamento tipo dell’ONU allegato alla 16° edizione delle “Raccomandazioni relative al trasporto di merci pericolose” pubblicato dall’ONU. L’elenco nei numeri ONU è costantemente aggiornato e riportato nell’Orange Book. I numeri UN sono raccolti in rubriche che possono essere individuali o collettive. - Rubriche individuali: contengono materie e oggetti ben definiti sostanze con più isomeri. per es.: N° UN 1104 Acetati di Amile comprese le Numero ONU Rubriche collettive suddivise in: • generiche, non n.a.s., per gruppi ben definiti di materie e oggetti per es.: N° UN 1133 • Adesivi specifiche n.a.s. per gruppi di materie e oggetti, con natura chimica o tecnica particolare, non altrimenti specificati per es.: N° UN 1987 Alcoli N.A.S • generiche n.a.s. contenenti gruppi di materie e oggetti, con una o più proprietà pericolose, non altrimenti specificati. per es.: N° UN 1325 Solido organico, infiammabile, N.A.S. Classi di pericolo connesse al trasporto Classe 1 Materie e oggetti esplosivi Classe 2 Gas Classe 3 Liquidi infiammabili Classe 4.1 Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati Classe 4.2 Materie soggette ad accensione spontanea Classe 4.3 Materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili Classe 5.1 Materie comburenti Classe 5.2 Perossidi organici Classe 6.1 Materie tossiche Classe 6.2 Materie infettanti Classe 7 Materiali radioattivi Classe 8 Materie corrosive Classe 9 Materie e oggetti pericolosi diversi Codice di classificazione La classe 2 individua i Gas così intesi: Gas puri, miscele di gas, miscele di uno o più gas con una o più altre materie e gli oggetti contenenti tali gas. Sono considerate Gas le sostanze che a 50°C hanno una pressione di vapore maggiore di 300 KPa oppure che sono completamente gassose a 20°C e alla pressione standard di 101,3 KPa. I Gas si classificano ulteriormente in: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Gas compresso Gas liquefatto Gas liquefatto refrigerato Gas disciolto Generatori di aerosol e cartucce di gas Altri oggetti contenenti un gas sottopressione Gas non compressi sottoposti a disposizioni particolari Codice di classificazione Fatta eccezione per gli aerosol, ad ogni classe sono assegnati uno dei seguenti gruppi in base alle proprietà pericolose che presentano. Per l’Idrogeno il codice di classificazione 1F indica quindi Gas compresso, infiammabile A asfissiante O comburente F infiammabile T tossico TF Tossico, infiammabile TC Tossico corrosivo TO Tossico, comburente TFC Tossico, infiammabile, comburente TOC Tossico, comburente, corrosivo Gruppo di imballaggio Per quanto riguarda l’imballaggio, le merci sono assegnate a tre gruppi di imballaggio in funzione del grado di pericolo che presentano: Gruppo I materie molto pericolose Gruppo II materie mediamente pericolose Gruppo III materie poco pericolose Non sono assegnate a nessuno di questi gruppi le materie delle classi 1 – 2 – 5.2 – 6.2 – 7 – 4.1 Numero di identificazione del pericolo E’ un numero di due o tre cifre. Le cifre, che sono abbinate, hanno i seguenti significati di pericolo: 2 Emissione di gas risultanti dalla pressione o da una reazione chimica 3 Infiammabilità di materie liquide (vapori) e gas o materia liquida autoriscaldante 4 Infiammabilità di materie solide o materia solida autoriscaldante 5 Comburenza (favorisce l’incendio) 6 Tossicità o pericolo d’infezione 7 Radioattività 8 Corrosività 9 Pericolo di violenta reazione spontanea Numero di identificazione del pericolo Per quanto riguarda i gas i numeri di identificazione possibili sono i seguenti: 20 Gas asfissiante o che non presenta rischio sussidiario 22 Gas liquefatto refrigerato asfissiante 223 Gas liquefatto refrigerato, infiammabile 225 Gas liquefatto refrigerato, comburente 23 Gas infiammabile 239 Gas infiammabile, che può produrre spontaneamente una reazione violenta 25 Gas comburente 26 Gas tossico 263 Gas tossico e infiammabile 265 Gas tossico e comburente 268 Gas tossico e corrosivo Numero di identificazione del pericolo • Il raddoppio di una cifra indica un’intensificazione di quel particolare pericolo. • Quando il pericolo di una merce può essere adeguatamente indicato da una sola cifra, tale cifra deve essere completata da uno zero (0). • La lettera “X” che precede un numero indica che la materia reagisce pericolosamente con l’acqua. Per l’Idrogeno il numero di identificazione 23 indica quindi Gas infiammabile Numero di identificazione del pericolo Il Numero di identificazione del pericolo è riportato, insieme al Numero ONU, sul pannello arancione che viene posto sul retro e sulle fiancate del veicolo che trasporta la materia pericolosa Numero di identificazione Numero ONU In caso di incidente, si fornisce un valido aiuto ai vigili del fuoco comunicando i numeri riportati sul pannello arancione Codice di restrizione in galleria Gli stati aderenti all’accordo ADR classificano le gallerie in cinque categorie, A-B-C-D-E il pericolo aumenta e, a seconda della classificazione, sarà consentito in esse o meno il transito di talune merci pericolose. L’Idrogeno ha codice di restrizione B/D e significa che quando è trasportato in cisterna è vietato il passaggio nelle gallerie di categoria B e C mentre è permesso nelle gallerie di categoria A; quando è trasportato in bombole è vietato il transito nelle gallerie di categoria D ed E. B/D restrizione per l’autocisterna restrizione per le bombole Etichettatura ADR-IMDG-IATA ü Per ogni materia o oggetto deve essere apposta sul collo un’etichetta in modo ben visibile e che non sia degradata dalle intemperie. ü Le etichette devono avere la forma di un quadrato disposto a un angolo di 45° con dimensione minima di 100 mm × 100 mm. Le etichette devono essere applicate su un fondo di colore contrastante o essere circondate da una bordatura con tratto continuo o discontinuo. In base alle dimensioni del collo, le etichette possono avere dimensioni ridotte ma devono essere comunque ben visibili. ü Le bombole contenenti gas della classe 2 possono portare etichette simili a quelle prescritte ma di dimensioni ridotte per poter essere apposte sulla parte non cilindrica (ogiva). Le etichette relative al pericolo principale e le cifre di tutte le etichette di pericolo devono essere completamente visibili e i simboli convenzionali devono rimanere riconoscibili ü I simboli, il testo e i numeri devono figurare in nero e possono figurare in bianco se il fondo è verde, rosso o blu. Etichette per la classe 2 Etichetta n. 2.1 Etichetta n. 2.2 Gas non infiammabile, non tossico Etichetta n. 2.3 Gas tossico Etichette per la classe 2 4. IMDG International Maritime Dangerous Goods Classe Nel codice IMDG, come nelle istruzioni tecniche ICAO e come nel Regolamento tipo dell’ONU, la classe 2 è costituita da tre divisioni: Divisione Legenda ADR 2.1 Gas infiammabili 2F 2.2 Gas non infiammabili, non tossici 2A e 2O 2.3 Gas tossici 2T, 2TF, 2TC, 2TO, 2TFC, 2TOC Gruppo di imballaggio IMO La parte 4 dell’ADR contiene le disposizioni, molto dettagliate, relative alla utilizzazione degli imballaggi e delle cisterne. ü Le merci pericolose devono essere imballate in imballaggi di buona qualità, sufficientemente solidi per resistere agli urti e alle sollecitazioni tipiche del trasporto ü Gli imballaggi per la spedizione devono essere costruiti e chiusi per evitare qualunque perdita del contenuto provocata da vibrazioni, variazioni di temperatura, di umidità e di pressione durante il trasporto. ü Le parti degli imballaggi che sono direttamente a contatto con le merci pericolose • non devono essere alterate o indebolite da queste • non devono causare effetti pericolosi reagendo con le merci pericolose • non devono permettere la permeazione delle merci pericolose nelle normali condizioni di trasporto Gruppo di imballaggio IMO ü Le merci pericolose non devono essere imballate in uno stesso imballaggio esterno con altre merci, pericolose o non, se reagiscono pericolosamente tra loro provocando: - combustione o uno sviluppo considerevole di calore - sviluppo di gas infiammabili, asfissianti, comburenti o tossici - formazione di materie corrosive - formazione di materie instabili ü Gli imballaggi vuoti che hanno contenuto una merce pericolosa devono essere sottoposti alle stesse disposizioni di un imballaggio pieno ü Le istruzioni di imballaggio applicabili alle merci pericolose della classi da 1 a 9 sono suddivise in tre sottosezioni a seconda del tipo di imballaggio a cui si applicano: Gruppo di imballaggio IMO Sottosezione 1 per imballaggi diversi da IBC e da grandi imballaggi Sottosezione 2 per IBC Codice alfanumerico che inizia con P Codice alfanumerico che inizia con R specifico per RID/ADR Codice alfanumerico che inizia con PP a indicare disposizioni speciali per certe materie o oggetti Codice alfanumerico che inizia con RR a indicare disposizioni speciali per certe materie o oggetti nel RID/ADR Codice alfanumerico che inizia con IBC Codice alfanumerico che inizia con B a indicare disposizioni speciali per certe materie o oggetti Codice alfanumerico che inizia con BB a indicare disposizioni speciali per certe materie o oggetti nel RID/ADR Sottosezione 3 per grandi imballaggi Codice alfanumerico che inizia con LP per i grandi imballaggi Codice alfanumerico che inizia con L a indicare disposizioni speciali per certe materie o oggetti Gruppo di imballaggio IMO ü Le istruzioni di imballaggio non forniscono indicazioni sulla compatibilità e quindi l’utilizzatore deve scegliere un imballaggio verificando che la merce sia compatibile con il materiale dell’imballaggio prescelto. ü La tabella A del Capitolo 3.2 dell’ADR indica nella colonna 8 le “istruzioni di imballaggio” mediante un codice alfanumerico. Se la casella è vuota le merci in questione non possono essere trasportate in imballaggi. Nella colonna 9a sono indicate, mediante un codice alfanumerico, “le disposizioni speciali di imballaggio” in aggiunta a quelle indicate nella colonna 8. Nella colonna 9b sono indicate, mediante un codice alfanumerico iniziante con MP, “le disposizioni concernenti l’imballaggio in comune”. ü All’Idrogeno è assegnato gruppo di imballaggio P200. La lista delle istruzioni di imballaggio è suddivisa in tre tabelle che sintetizzano le disposizioni descritte dettagliatamente nel paragrafo che le precede. Tabella 1: Gas compressi Tabella 2: Gas liquefatti e gas disciolti. Tabella 3: Materie non appartenenti alla classe 2 Gruppo di imballaggio IMO P200 Istruzioni di imballaggio P200 Tabella 1: Gas compressi Pressione massima di servizio (in bar) Disposizioni speciali di imballaggio Pressione di prova (in bar) X Periodicità delle prove in anni X Pacchi di bombole X Fusti a pressione X Tubi Bombole 1F CL50 ml/m3 Codice di classificazione Idrogeno Compresso 1049 Nome e descrizione N° ONU (b) (c) 10 (a) a: per i gas compressi la pressione di prova minima richiesta è di 10 bar b: la pressione massima di servizio deve essere inferiore ai 2/3 della pressione di prova c: quando sono utilizzati recipienti a pressione di acciaio, possono essere autorizzati soltanto quelli resistenti all’infragilimento da Idrogeno. Imballaggi per gas ü Bombole: recipienti trasportabile a pressione, di capacità in acqua non superiore a 150 litri ü Tubo: (classe 2), un recipiente a pressione trasportabile, senza saldatura, di capacità in acqua superiore a 150 litri e non superiore a 3.000 litri. ü Fusto a pressione: recipiente a pressione, saldato e trasportabile, di capacità in acqua superiore a 150 litri e non superiore a 1.000 litri. ü Pacco bombole: insieme di bombole, attaccate tra di loro e collegate tra loro con un tubo collettore e trasportate come un insieme indissociabile. La capacità totale in acqua non deve superare i 3.000 litri Imballaggi per gas ü La norma UNI EN 1089-3 prevede un sistema di identificazione delle bombole con codici di colore delle ogive diverso da quello usato in Italia fino al 2006 per le bombole già in circolazione. ü La norma è valida per i gas industriali e medicinali, non si applica alle bombole di GPL e agli estintori ü La codifica dei colori secondo la nuova normativa è individuata con la lettera maiuscola “N” riportata in 2 posizioni diametralmente opposte sull’ogiva. ü In generale la colorazione dell’ogiva della bombola non identifica il gas ma solo il rischio principale associato al gas. ü Solo per i gas più comuni sono previsti colori specifici Iscrizioni sulle bombole I recipienti ricaricabili devono portare in caratteri ben leggibili e durevoli le seguenti iscrizioni: • Il numero ONU e la designazione ufficiale di trasporto del gas o della miscela. Per le miscele indicare al massimo i due componenti che contribuiscono in modo predominante ai pericoli. • La massa massima ammissibile di riempimento e la tara del recipiente compresi gli accessori in opera al momento del riempimento o la massa lorda per i gas compressi che sono caricati in massa e per i gas liquefatti. • L’anno del successivo controllo periodico. Iscrizioni sulle bombole ü I marchi possono essere impressi, o indicati su una placca segnaletica durevole o su un’etichetta fissata al recipiente, o indicate mediante una iscrizione aderente e ben visibile, ottenuta per esempio a mezzo stampa o ogni altro procedimento equivalente. ü Sull’ogiva, sul fondo superiore o sul collo del recipiente a pressione o su uno dei suoi elementi non smontabili devono essere apposti in modo permanente cioè punzonati, impressi o incisi i seguenti dati: - marchio di certificazione - marchio operativo - marchio di fabbricazione ü La dimensione minima dei marchi deve essere di 5 mm per i recipienti a pressione con un diametro ≥ 140 mm e di 2,5 mm con un diametro < 140 mm. ü Per il simbolo UN la dimensione minima deve essere di 10 mm per i recipienti a pressione con un diametro ≥ 140 mm e di 5 mm con un diametro < 140 mm. Iscrizioni sulle bombole 25E D MF (m) 765432 (n) H (o) (p) PW200 PH300BAR 62.1KG 50L (i) (f) (g) (j) ISO 9809-1 (a) (b) F IB (c) (d) 2000/12 (e) 5.8MM (h) Iscrizioni sulle bombole a Simbolo ONU per gli imballaggi b Norma tecnica utilizzata per la progettazione, la costruzione e le prove c La o le lettere indicanti il paese di approvazione conformemente alle sigle distintive utilizzate per i veicoli automobilistici in circolazione stradale internazionale d Il marchio o il punzone dell’organismo di controllo depositato presso l’autorità competente del paese che ha autorizzato la marcatura e La data del controllo iniziale, costituita dall’anno (4 cifre) seguita dal mese (2 ultime cifre)separati da una barra obliqua (/) f La pressione di prova in bar, preceduta dalle lettere PH e seguita dalle lettere BAR g La massa del recipiente a pressione vuoto compresi tutti gli elementi integrali non smontabili espressa in kg e seguita dalle lettere KG. La massa deve essere espressa con un numero a tre cifre significative arrotondato per eccesso all’ultima cifra. Per le bombole di meno di 1Kg, la massa deve essere espressa da un numero a due cifre significative arrotondato per eccesso all’ultima cifra. Iscrizioni sulle bombole h Spessore minimo garantito delle pareti del recipiente a pressione, espresso in mm e seguito dalle lettere MM. i Pressione di servizio espressa in bar preceduta dalle lettere PW nel caso di recipienti a pressione per i gas compressi. La pressione di servizio massima ammissibile preceduta dalle lettere PSMA nel caso di recipienti criogenici chiusi. j Capacità in acqua espressa in litri da un numero a tre cifre significative arrotondato per difetto all’ultima cifra, seguito dalla lettere L per i recipienti a pressione per gas liquefatti e di gas liquidi refrigerati. m Identificazione della filettatura della bombola. Questo marchio non è richiesto per i recipienti criogenici chiusi. n Il marchio del fabbricante depositato presso l’autorità competente. Il marchio del fabbricante deve essere preceduto dalla lettera che identifica lo Stato di fabbricazione. I marchi del paese e del fabbricante devono essere separati da uno spazio o Numero di serie attribuito dal fabbricante p La lettera H rappresenta la compatibilità dell’acciaio di cui sono costituiti i recipienti a pressione di acciaio e di recipienti a pressione compositi destinatial trasporto di gas con rischio di infragilimento da idrogeno Iscrizioni sulle bombole Sistemazione delle bombole durante il trasporto ü I colli non devono essere lanciati o sottoposti ad urti. I recipienti devono essere stivati nei veicoli o container in modo da non potere né rovesciarsi né cadere. ü Le bombole devono essere coricate nel senso longitudinale o trasversale del veicolo o del container. Quelle che si trovano in prossimità delle pareti trasversali devono essere disposte trasversalmente. ü Le bombole corte e di diametro largo ( circa 30 cm o più) possono essere poste longitudinalmente, i dispositivi di protezione dei rubinetti devono essere orientati verso il centro del veicolo o del container. Sistemazione delle bombole durante il trasporto ü Le bombole che sono sufficientemente stabili o che sono trasportate in dispositivi appropriati che le proteggano contro ogni caduta possono essere stivate diritte. ü Le bombole coricate devono essere stivate, attaccate o fissate in maniera sicura ed appropriata in modo da non potersi spostare. ü I colli devono preferibilmente essere caricati in veicoli o container aperti o ventilati. Sistemazione delle bombole durante il trasporto ü Se i colli sono caricati in veicoli o container chiusi, le porte di carico di questi veicoli o container devono essere marcate come segue, con lettere di almeno 25 mm di altezza: “ATTENZIONE SPAZIO NON VENTILATO APRIRE CON PRECAUZIONE” ü Il testo sarà redatto in una lingua giudicata appropriata dallo speditore. Gestione delle emergenze Codice IMDG Le spedizioni marittime internazionali di merci pericolose devono essere accompagnate da uno dei seguenti documenti, redatti in inglese o francese o spagnolo e nella lingua di lavoro della nave: - Scheda Dati di Sicurezza SDS. - Informazioni estrapolate dalle “Procedure di emergenza per navi che trasportano merci pericolose” Guida EmS e dalla guida per il Primo Soccorso Medico MFAG. - Lista speciale o Manifesto o Dichiarazione delle merci pericolose specificante le merci pericolose e gli inquinanti marini imbarcati e la loro ubicazione. EmS – Emergency Schedule Nella colonna 15 della Lista delle merci pericolose (capitolo 3.2 del codice IMDG) è indicato il codice per le emergenze in caso di incendio e in caso di perdite. La Guida EmS è un supplemento al codice IMDG e descrive le procedure degli interventi di emergenza per navi trasportanti merci pericolose. I codici Ems per l’Idrogeno sono F-D in caso di incendio e S-U in caso di perdite. La scheda F-D descrive le procedure di emergenza in caso di incendio di gas infiammabili distinguendo se l’incendio avviene sul ponte, coinvolgendo colli o unità di trasporto, o se avviene sotto il ponte. Indica che cosa fare con il carico esposto al fuoco e indica i casi speciali riferiti a definiti N°ONU. La scheda S-U descrive le procedure di emergenza in caso di perdite di gas infiammabili, tossici o corrosivi. Dopo una serie di osservazioni generali, descrive le procedure in caso di piccole fuoriuscite da colli e di grandi fuoriuscite da unità di trasporto sia sopra sia sotto il ponte. Infine sono indicati i casi speciali. F-D: Gas infiammabili Osservazioni generali I gas in cisterne chiuse esposte al calore possono esplodere improvvisamente in caso di o dopo un incendio per un’esplosione dei vapori che si espandono a causa dell’ebollizione di un liquido. I membri dell’equipaggio devono essere consapevoli del rischio di esplosione e devono prendere le misure appropriate. Combattere l’incendio da una posizione protetta, il più lontano possibile. L’estinzione di una fuga di gas che brucia può portare alla formazione di un’atmosfera esplosiva. Le fiamme possono essere invisibili. Carico in fiamme sul ponte Colli Spruzzare acqua nebulizzata con il maggior numero possibile di lance. Non provare a estinguere le fiamme di gas. Unità di trasporto Raffreddare le unità di trasporto che bruciano ed i carichi vicini esposti all’incendio con abbondante acqua. Non provare a estinguere le fiamme di gas Carico in fiamme sotto il ponte Fermare la ventilazione e chiudere i portelli. Usare il dispositivo fisso d’estinzione dell’incendio dello spazio di carico. In assenza di tale dispositivo spruzzare acqua nebulizzata in abbondanza Carico esposto al fuoco Se possibile, rimuovere o gettare in mare i colli che potrebbero essere coinvolti nell’incendio. Altrimenti raffreddare i colli per diverse ore spruzzando acqua. Casi speciali: UN 1038, UN 1075, UN 1965, UN 1966, UN 1972, UN 3138, UN 3160, UN 3309, UN 3312, UN 1001, UN 3374 MANIFESTAZIONI IMPROVVISE O A BREVE TERMINE (PER ESEMPIO ESPLOSIONI) POSSONO METTERE IN PERICOLO LA SICUREZZA DELLA NAVE Acetilene è un gas particolarmente pericoloso perché può esplodere. Una movimentazione violenta o un riscaldamento locale possono portare ad una esplosione ritardata. Raffreddare per diverse ore spruzzando acqua. Non muovere i recipienti. Tutte le bombole che sono state movimentate violentemente o che sono state sottoposte ad un riscaldamento locale dovrebbero essere gettate in mare. S-U: Gas (infiammabili, tossici, corrosivi) Osservazioni generali Fuoriuscita sul ponte Gli spazi e le zone sottovento dove si sono verificate delle fughe o delle perdite dovrebbero essere evacuate immediatamente. Fare attenzione: le fiamme possono essere invisibili. Il gas che fuoriesce può essere estremamente freddo. Devono essere prese misure per impedire che i gas che fuoriescono penetrino in altre parti della nave. Non dimenticare che i gas sono più pesanti dell’aria o possono accumularsi nelle parti più in basso o non ventilate della nave. Assicurarsi che non si fumi o che non ci siano fiamme libere a bordo a meno che la fuga sia stata fermata e che tutti gli spazi siano stati ventilati. Deve essere prestata particolare attenzione per impedire che i gas raggiungano le aree occupate della nave, per esempio, alloggi, sala macchine , aree di lavoro. Indossare indumenti protettivi adatti per la protezione dal gas e un autorespiratore autonomo. Evitare tutte le sorgenti di accensione. Portare scarpe antiscintilla. Anche un’inalazione di breve durata di piccole quantità di vapore può causare difficoltà respiratorie. Tenersi lontano dai gas che si sviluppano. Evitare ogni tipo di contatto con la pelle. Lasciare evaporare i gas liquefatti fuoriusciti. A contatto con i gas liquefatti freddi, molti materiali diventano fragili e possono rompersi senza preavviso. Evitare ogni tipo di contatto, anche quando si indossano indumenti protettivi. Se possibile, proteggere la sovrastruttura della nave con abbondante acqua. Non dirigere il getto d’acqua direttamente sulla fuoriuscita. Colli Lasciare che il gas si disperda. Tenersi lontano. Unità di trasporto Lasciare che il gas si disperda. Tenere il ponte e le zone abitabili controvento. Altrimenti, proteggere i locali dell’equipaggio e gli alloggi contro i gas infiammabili o tossici spruzzando acqua nebulizzata per respingere i gas (cortina d’acqua). Gas liquefatto fuoriuscito: usare getti d’acqua tenendosi il più lontano possibile per accelerare l’evaporazione, non dirigere il getto direttamente sulla materia fuoriuscita S-U: Gas (infiammabili, tossici, corrosivi) Fuoriuscita sotto il ponte Colli (piccola fuoriuscita) Unità di trasporto (grande fuoriuscita) Non entrare nello spazio. Fornire un’adeguata ventilazione. Se un sistema di ventilazione viene utilizzato, si deve prestare particolare attenzione per impedire che i gas penetrino in altre aree della nave. Lasciare che il gas evapori. Tenersi lontano. Richiedere via radio la CONSULENZA di esperti. Controllare l’atmosfera prima di entrare (tossicità e rischio di esplosione). Non entrare negli spazi senza un autorespiratore autonomo Non entrare nello spazio. Fornire un’adeguata ventilazione. Se un sistema di ventilazione viene utilizzato, si deve prestare particolare attenzione per impedire che i gas penetrino in altre aree della nave. Tenere il ponte e le zone abitabili controvento. Altrimenti, proteggere i locali dell’equipaggio e gli alloggi contro i gas infiammabili o tossici spruzzando acqua nebulizzata per respingere i gas (cortina d’acqua). Se possibile, spruzzare acqua nebulizzata per evitare l’accensione dei vapori infiammabili nello spazio. Richiedere via radio la CONSULENZA di esperti. Controllare l’atmosfera prima di entrare (tossicità e rischio di esplosione). Non entrare sotto il ponte senza un autorespiratore autonomo Casi speciali: UN 1001, UN 3374 Recipienti riscaldati o movimentati violentemente possono esplodere anche dopo diverse ore dopo che sono stati allontanati dalle fonti di calore esterne. Raffreddare per diverse ore usando acqua. UN 1614 Il gas è assorbito da un materiale inerte poroso, ma evaporerà se il recipiente è danneggiato. 5. IATA International Air Transport Association IATA IDROGENO, gas infiammabile appartenente alla classe 2.1. “NON PUÒ ESSERE TRASPORTATO IN UN AEREO PASSEGGERI E DA CARICO.” “PUÒ ESSERE TRASPORTATO SOLO IN UN AEREO DA CARICO” Istruzioni di imballaggio 200 6. Altre informazioni TREMCARD Transport Emergency Card Documentazione Salvo che non sia diversamente specificato, ogni trasporto merci, regolamentato dall’ADR, deve essere accompagnato dalla seguente documentazione: • Documento di trasporto per le merci pericolose e informazioni relative Deve essere redatto nella lingua ufficiale del paese speditore e o in Inglese o in Francese o in Tedesco. Lo speditore e il trasportatore devono conservare una copia del documento e le informazioni e la documentazione aggiuntiva per un periodo minimo di tre mesi. • Istruzioni scritte Sono di aiuto in situazioni di emergenza nel caso avvenga un incidente durante il trasporto. Devono trovarsi all’interno della cabina dell’equipaggio del veicolo ed essere facilmente disponibili. Sono scritte nella lingua che ogni membro dell’equipaggio possa leggere, comprendere e applicare correttamente. Le istruzioni sono indicate in un modello, detto Tremcard, in quattro pagine. Documento di trasporto Informazioni generali che devono figurare nel documento di trasporto: a Il numero ONU b La designazione ufficiale di trasporto c I numeri di modelli di etichette allocate sui colli d Il gruppo di imballaggio attribuito alla materia preceduto dalle lettere PG e Il numero e la descrizione dei colli f La quantità totale di ogni merce pericolosa caratterizzata da un diverso numero ONU, designazione ufficiale di trasporto o gruppo di imballaggio g Il nome e l’indirizzo del o degli speditori h Il nome e l’indirizzo del o dei destinatari i Una dichiarazione come richiesta da ogni accordo particolare k Il codice di restrizione in gallerie in maiuscole e tra parentesi Documento di trasporto Esempio di descrizione autorizzata di merce pericolosa denominazione tecnica codice di galleria UN 1013 DIOSSIDO DI CARBONIO 2.2 (C/E) numero ONU modelli di etichetta Istruzioni Scritte (Tremcard) In ogni situazione di incidente o di emergenza che possa verificarsi durante il trasporto, i membri dell’equipaggio devono adottare i seguenti provvedimenti, quando ciò sia possibile e senza pericolo: • attivare il sistema di frenatura, fermare il motore e disconnettere la batteria attivando lo stacca batteria, ove presente; • evitare ogni sorgente di accensione: in particolare non fumare e non attivare alcuna apparecchiatura elettrica; • informare i servizi di emergenza, fornendo il maggior numero di informazioni possibile sull’incidente; • indossare l’indumento fluorescente e sistemare in maniera appropriata i segnali di avvertimento autoportanti • tenere a portata di mano i documenti di trasporto per metterli a disposizione delle squadre di emergenza; Istruzioni Scritte (Tremcard) • non toccare e non camminare sulle perdite di materie fuoriuscite ed evitare, rimanendo sopravento, di inalare esalazioni, fumi, polveri e vapori • quando sia appropriato e sicuro, utilizzare gli estintori per spegnere i principi di incendio degli pneumatici, dei freni e del vano motore • non affrontare gli incendi della zona di carico • quando sia appropriato e sicuro, utilizzare l’equipaggiamento di bordo per prevenire dispersioni in ambienti acquatici e nei sistemi fognari e per contenere le perdite • allontanarsi dal luogo dell’incidente o dell’emergenza, chiedere ad altre persone di allontanarsi e seguire le indicazioni dei servizi di emergenza • dopo l’uso rimuovere gli indumenti ed i mezzi di protezione contaminati e smaltirli in sicurezza Ulteriori istruzioni per i membri dell’equipaggio sulle caratteristiche di pericolo delle diverse classi di merci pericolose e sui provvedimenti da adottare in relazione alle circostanze prevalenti Etichette di pericolo e placche Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni (1) (2) (3) Materie e oggetti esplosivi Possono avere proprietà ed effetti diversi quali: detonazione di massa; proiezione di frammenti; fuoco o flusso di calore intenso; produzione di luce intensa, rumori o fumi intensi. Sensibili agli urti e/o agli impatti e/o al calore 1 1.5 Mettersi al riparo, ma stare lontano dalle finestre 1.6 Materie e oggetti esplosivi Basso rischio di esplosione e di incendio Mettersi al riparo 1.4 Gas infiammabili 2.1 Rischio di incendio Rischio di esplosione Possono essere sottopressione Rischio di asfissia Possono causare ustioni e/o congelamento I contenitori possono esplodere se riscaldati Mettersi al riparo Tenersi fuori da zone basse Etichette di pericolo e placche Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni (1) (2) (3) Gas non infiammabili, non tossici Rischio di asfissia Possono essere sottopressione Possono causare congelamento I contenitori possono esplodere se riscaldati Mettersi al riparo Tenersi fuori da zone basse Rischio di intossicazione Possono essere sottopressione Possono causare ustioni e/o congelamento I contenitori possono esplodere se riscaldati Usare la maschera di evacuazione di emergenza Mettersi al riparo Tenersi fuori da zone basse Rischio di incendio Rischio di esplosione I contenitori possono esplodere se riscaldati Mettersi al riparo Tenersi fuori da zone basse 2.2 Gas tossici 2.3 Liquidi infiammabili 3 Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati 4.1 Rischio di incendio. Infiammabili o combustibili, possono incendiarsi per calore, scintille o fiamme. Possono contenere materie autoreattive che possono subire una decomposizione esotermica se viene fornito calore, se a contatto con altre materie (come acidi, composti di metalli pesanti o ammine), per frizioni o urti. Ciò può comportare lo sviluppo di gas o vapori nocivi e infiammabili o l’autoaccensione. I contenitori possono esplodere se riscaldati. Rischio di esplosione degli esplosivi desensibilizzati in caso di perdita dell’agente desensibilizzante. Etichette di pericolo e placche Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni (1) (2) (3) Materie soggette ad accensione spontanea Rischio di incendio per accensione spontanea se gli imballaggi vengono danneggiati o se fuoriesce il contenuto Possono reagire violentemente con l’acqua 4.2 Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili Rischio di incendio ed esplosione a contatto con l’acqua Le materie fuoriuscite dovrebbero essere mantenute asciutte coprendo le perdite 4.3 Materie comburenti Rischio di violenta reazione, di incendio ed esplosione a contatto con materie combustibili o infiammabili Evitare miscelazioni con materie infiammabili o combustibili (esempio: segatura) 5.1 Perossidi organici Rischio di decomposizione esotermica ad alte temperature, a contatto con altre materie (come acidi, composti di metalli pesanti o ammine), per frizioni o urti. Ciò può comportare lo sviluppo di gas o vapori nocivi e infiammabili o l’autoaccensione 5.2 Evitare miscelazioni con materie infiammabili o combustibili (esempio: segatura) Etichette di pericolo e placche Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni (1) (2) (3) Materie tossiche Rischio di intossicazione per inalazione, contatto con la pelle o ingestione. Rischio per ambienti acquatici o sistemi fognari Usare la maschera di evacuazione di emergenza 6.1 Materie infettanti 6.2 Rischio di infezione Può causare gravi malattie all’uomo o agli animali Rischio per ambienti acquatici o sistemi fognari Materiali radioattivi Rischio di irraggiamento esterno ed interno 7 Materie corrosive 8 Rischio di ustioni per corrosione Possono reagire violentemente tra loro, con l’acqua e con altre sostanze Le materie fuoriuscite possono sviluppare vapori corrosivi Rischio per ambienti acquatici o sistemi fognari Limitare il tempo di esposizione Etichette di pericolo e placche Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni (1) (2) (3) Materie e oggetti pericolosi diversi Rischio di ustioni Rischio di incendio Rischio di esplosione Rischio per ambienti acquatici o sistemi fognari Prevenire la dispersione delle perdite di materie in ambienti acquatici o nei sistemi fognari 9 Ulteriori istruzioni per i membri dell’equipaggio sulle caratteristiche di pericolo delle diverse classi di merci pericolose e sui provvedimenti da adottare in relazione alle circostanze prevalenti Marchio Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni (1) (2) (3) Rischio per ambienti acquatici o sistemi fognari Materie pericolose per l’ambiente Rischio di ustioni per il calore Materie trasportate a caldo Evitare il contatto con le parti più calde dell’unità di trasporto e la materia fuoriuscita Equipaggiamento dei veicoli (pag. 4 della TREMCARD) Placcatura Ogni unità di trasporto, che trasporta merci pericolose, deve essere dotata anteriormente e posteriormente di un pannello di colore arancio retroriflettente aventi dimensioni cm 30 x 40 o, nel caso che le caratteristiche costruttive del veicolo non lo consentano, cm 30 x 13. Estintori Ogni unità di trasporto deve essere dotata dei seguenti estintori: Massa complessiva Fino a 3,5 tonnellate Fino a 7,5 tonnellate Oltre 7,5 tonnellate Estintore in cabina 2 Kg 2 Kg 2 Kg Estintore per il carico 2 Kg 6 Kg 6 + 6 Kg Totale 4 Kg 8 Kg 14 Kg Equipaggiamento dei veicoli Estintori Gli estintori contengono gas e sono classificati nella classe 2 con la seguente definizione e classificazione: UN 1044 ESTINTORI contenenti un gas compresso o liquefatto 6 A 2.2 L’etichetta da applicare è la 2.2 Gli estintori se fabbricati e riempiti conformemente ai regolamenti applicati nello Stato di fabbricazione, e se contenuti in robusti imballaggi esterni, non sono sottoposti alle disposizioni dell’ADR: N° ONU 1044 estintori muniti di una protezione contro la scarica accidentale. Equipaggiamento dei veicoli (pag. 4 della TREMCARD) Altri equipaggiamenti Ogni unità di trasporto deve avere a bordo, per ogni veicolo, un ceppo di dimensioni adeguate alla massa massima del veicolo ed al diametro delle ruote e due segnali di avvertimento autoportanti. DPI per ogni membro dell’equipaggio ü un indumento fluorescente (tipo EN 471) ü una lampada portatile ü un paio di guanti di protezione ü occhiali protettivi ü una maschera di evacuazione di emergenza nel caso che il gas trasportato sia tossico (divisione 2.3) Equipaggiamento dei veicoli (pag. 4 della TREMCARD) FINE