informazioni utili relativi alle bombole

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informazioni utili relativi alle bombole
INFORMAZIONI UTILI RELATIVI ALLE BOMBOLE
Come posso verificare il contenuto di gas ancora presente nella mia bombola?
Per controllare la quantità di gas in una bombola si deve procedere in modo diverso a seconda della tipologia
del gas che dobbiamo quantificare, in funzione delle specifiche caratteristiche.
Possiamo suddividere i Gas Farmaceutici in due tipologie: i gas compressi in bombole (Ossigeno, Azoto, Aria)
ed i gas liquidi in bombole (Protossido di azoto, Anidride Carbonica).
Per controllare la quantità di gas in una bombola contenente un gas compresso è sufficiente moltiplicare la
pressione letta sul manometro di alta pressione presente sul riduttore, espresso in Bar, e moltiplicarlo per il
volume della bombola, espresso in litri (leggibile sull’ogiva della bombola stessa). Si giunge così ad avere un
valore vicino alla quantità effettiva di gas disponibile espressa in normal litri (1 n. l. uguale a 1/1000 di metro
cubo) il dato non preciso è causa dell’impossibilità di leggere in modo preciso il valore di pressione, ed alla non
applicazione del Fattore di compressibilità, tipico di ogni gas.
Per controllare la quantità di gas in una bombola contenente un gas liquido la pressione non dà alcuna
indicazione della quantità di gas presente, pertanto l’unica maniera è quella di pesare la bombola e togliere dal
peso lordo la tara della bombola stessa leggibile sull’ogiva. Va sottratto altresì il peso del cappellotto.
Come si definisce la purezza di un gas?
Premesso che tutti i Gas Farmaceutici non vengono caratterizzati da un titolo di purezza, ma dalla
dichiarazione di conformità alle caratteristiche imposte dalle monografie della Farmacopea Europea, in caso
di richiesta di un gas non farmaceutico deve essere specificata la purezza ( o il titolo) del gas di cui si ha
bisogno.
Il titolo viene espresso con una serie di numeri che, per semplicità, spieghiamo con degli esempi:
Es. n° 1 – Elio 5.0 equivale ad una purezza pari a 99,999%
Es. n° 2 – Elio 5.5 equivale ad una purezza pari a 99,9995%
Es. n° 3 – Elio 4.8 equivale ad una purezza pari a 99,998%
In breve il numero prima del punto indica il numero dei 9 da considerare come percentuale di purezza (di cui i
primi due prima della virgola), il numero dopo il punto indica l’ultimo numero da inserire.
Come sono gli “attacchi” tra il riduttore di pressione e la bombola?
Ogni gas deve essere contenuto e regolato da sistemi idonei atti a soddisfare in sicurezza tutte le
caratteristiche fisico/chimiche del gas stesso. A tal fine nella maggioranza dei casi i raccordi di uscita delle
valvole delle bombole, sono diversi tra loro. Ciò soddisfa due aspetti della sicurezza:
a) Impedisce che riduttori con determinate caratteristiche possano essere collegati a bombole contenenti
gas con caratteristiche fisico/chimiche non compatibili.
b) Impedisce che si possa scambiare una bombola contenente un gas con un’altra di diverso tipo (magari
totalmente incompatibile).
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Quando scade il collaudo della mia bombola?
Tutte le bombole sono soggette a collaudo periodico, così come stabilito dal Ministero dei Trasporti e della
Navigazione con Decreto del 16/01/2001.
Il termine ultimo per l’effettuazione del collaudo viene determinato calcolando il tempo trascorso dalla data
dell’ultimo collaudo punzonata sull’ogiva di ogni bombola. La durata del periodo di validità viene indicata nella
seguente tabella:
Tipo di Gas
Periodo
Ossigeno, anidride carbonica, argon, aria compressa, azoto, butano, elio, freon,
kripton, propano, protossido di azoto, miscele inerti, miscele comburenti
10 anni
Ammoniaca liquefatta, idrogeno, metano, miscele infiammabili
5 anni
Aria compressa per sub, miscele corrosive / tossiche
2 anni
Posso trasportare una bombola con la mia auto?
Il trasporto su strada delle merci pericolose, quindi anche dei Gas Farmaceutici e non, sia in bombola che in
contenitori criogenici, è regolato dall’accordo ADR (Accord Dangereuses Route).
La norma ADR prevede tre tipologie di trasporto: non in esenzione; in esenzione parziale; in esenzione totale
(non applicabile nel caso dei gas). Nella maggior parte dei casi, viste le quantità minime trasportate, il
trasporto fatto direttamente dai clienti con automezzi propri è in esenzione parziale.
In questo specifico caso, quando Linde Medicale consegna il contenitore del gas con il relativo Documento di
Trasporto al cliente, si prende comunque anche carico delle responsabilità proprie dello “ Speditore”.
Per le ragioni anzidette il trasporto di ogni gas, in contenitori di varia natura e genere, ritirati direttamente
presso i centri di distribuzione di Linde Medicale, effettuato da privati con autoveicoli propri, dovrà
rispettare dei requisiti minimi di sicurezza.
Tali requisiti possono riassumersi nei seguenti punti:
- Le bombole devono essere fissate in maniera sicura;
- Le bombole devono essere trasportate preferibilmente in posizione verticale e, se sdraiate, devono essere
poste in posizione perpendicolare rispetto alla direzione di marcia;
- L’area di carico deve essere adeguatamente ventilata per tutta la durata del trasporto, anche durante
eventuali soste;
- È vietato fumare ed usare fiamme libere in prossimità di veicoli che trasportano contenitori di gas;
- Al termine del viaggio le bombole devono essere scaricate il prima possibile;
- Documenti: le bombole devono essere accompagnate da:
- documento di trasporto riportante le informazioni ADR e la dicitura “Trasporto che non oltrepassa i limiti
liberi prescritti in 1.1.3.6”;
- tremcard (o “istruzioni di sicurezza per il trasporto”) dei prodotti trasportati;
- Dotazione del mezzo: deve essere presente almeno un estintore da 2kg a polvere.
NOTA BENE:
- È vietato trasportare gas infiammabili nel bagagliaio se non lo si può adeguatamente ventilare: in caso di
fuga di gas potrebbe crearsi una miscela infiammabile con elevato rischio di incendio.
- I gas liquidi i in contenitori criogenici devono rispettare le medesime indicazioni (salvo il fatto che, in
nessun caso, possono essere trasportati in posizione orizzontale).
- Non saranno effettuate consegne qualora non vi siano i requisiti minimi indicati.
Per ultimo si ricorda inoltre che le normative introdotte recentemente dal nuovo Codice della Strada,
comportano, oltre la sanzione, anche la perdita fino a un massimo di 10 punti dalla Patente di Guida del
conducente nel caso di infrazioni nel trasporto di merci pericolose.
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Quali caratteristiche deve avere un magazzino per il deposito di bombole di gas farmaceutici o gas
speciali?
Le bombole piene (singole, in cestelli o in pacchi) devono essere stoccate separate da quelle già utilizzate, in
apposite aree segnalate, suddivise in gruppi omogenei in base alle caratteristiche del gas contenuto. Per
esempio: gas comburenti per uso industriale; gas liquefatti (Protossido di Azoto e Anidride Carbonica) in area
coperta; gas infiammabili; gas tossici; gas medicali; etc.
Per quanto riguarda lo stoccaggio dei gas medicali, si fa riferimento a quanto richiesto dalla DISCIPLINA
RELATIVA AI MEDICINALI NELLA COMUNITÀ EUROPEA, Vol. 4 ‘Guida alle norme per la buona
fabbricazione dei medicinali (GMP)'.
In particolare:
· Le bombole devono essere stoccate in aree coperte (così da non essere soggette alle intemperie e a forti
escursioni termiche);
· Le aree di stoccaggio devono essere pulite, asciutte, ben ventilate e prive di depositi di materiali
infiammabili;
· Devono essere chiaramente individuate e ben distinte le zone di stoccaggio dei diversi gas e l’area destinata
alle bombole piene ed alle bombole vuote.
Inoltre il Decreto 06/07/99 del Ministero della Sanità prescrive che sia rispettato nella gestione delle
scorte di magazzino il principio del “PRIMO ENTRATO, PRIMO USCITO”, rispettando l’ordine di produzione.
Si raccomanda sempre e comunque a tutti di stoccare le bombole solamente nell’area ad esse destinata sia
per ragioni di sicurezza (possibilità di miscelazione in caso di perdite o di fuoriuscita accidentale di prodotto,
ad esempio contatto tra gas comburenti ed infiammabili con conseguente pericolo di esplosione) sia per avere
una migliore organizzazione del lavoro di movimentazione.
Come vanno tenute le bombole in un reparto di degenza o in un laboratorio?
Sempre ben ancorate alla parete o al carrello, con riduttore inserito e valvola chiusa (non fidarsi mai della
chiusura del flussometro all’uscita del riduttore). Per questioni di sicurezza bisogna sempre ricordarsi di
movimentare le bombole di dimensioni maggiori (p.es. oltre i 14 litri) con carrelli muniti di apposita catenella
di ancoraggio. Per quanto riguarda le caratteristiche dei locali, come per i magazzini di stoccaggio, essi
devono essere ben puliti, asciutti, ben ventilati e privi di depositi di materiali infiammabili.
Quale è la differenza tra un sistema ad ossigeno liquido e la bombola di ossigeno compresso?
La somministrazione di ossigeno medicinale può avvenire sotto forma gassosa in bombole metalliche, oppure in
forma liquida in contenitori criogenici, la scelta del sistema di erogazione dell’ossigeno è subordinata ai
consumi, in quanto l’ossigeno liquido può essere stoccato in spazi ristretti con una elevata disponibilità di gas
a bassa pressione, adatta per i Pazienti con terapie importanti e prolungate nel tempo.
Quali sono i rischi nell’utilizzo del sistema di ossigeno liquido?
I rischi nell’utilizzo del sistema di ossigeno liquido sono esclusivamente riconducibili al trattamento
dell’ossigeno (gas comburente), in quanto l’apparecchiatura criogenica è stata concepita per garantire al
domicilio del Paziente la massima sicurezza.
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Quali precauzioni sono necessarie per l’utilizzo del sistema di ossigeno liquido?
Le principali precauzioni necessarie per l’utilizzo del sistema di ossigeno liquido sono:
1) Non fumare o utilizzare fiamme libere
2) Non mantenere il crio contenitore vicino a fonti di calore
3) Non usare sostanze oleose, creme e/o vasellina durante la terapia
4) Non toccare le parti congelate
5) Rispettare accuratamente le istruzioni per il rifornimento del portatile
6) Non inclinare o capovolgere i criocontenitori
7) Non eseguire nessuna operazione di riparazione o pulizia
8) Controllare che gli accessori siano ben serrati al sistema
9) Mantenere il sistema in ambiente ben areato
10) In caso di fuoriuscita violenta del gas, allontanarsi senza panico, aerare il locale ed avvertire
immediatamente il servizio di assistenza o di emergenza.
Come si regola il flusso dell’ossigeno?
Tutti i sistemi criogenici di ossigeno liquido sono dotati del regolatore di flusso, nell’unità fissa, il regolatore
è situato in alto al centro dell’apparecchiatura, nell’unità portatile C1000 è situato al lato esterno, nell’unità
portatile C500 è situato in alto, nei sistemi standard, il flusso selezionabile è da 0,25 Lt/min a 6 Lt/min, nei
sistemi speciali è possibile ottenere la regolazione fino a 10 Lt/min per l’unità fissa e 15 Lt/min per l’unità
portatile.
Come si legge il livello dell’ossigeno?
Il livello dell’ossigeno, nell’unità fissa, è situato in alto a sinistra dal regolatore di flusso, dispone di una scala
graduata di 10 livelli di facile lettura, il contenuto di ossigeno è determinato dalla linea gialla trasversale e
garantito dal sistema a “cella Burton”.
Nell’unità portatile C1000 il livello è situato in alto al centro, il contenuto di ossigeno è determinato dalla
lancetta bianca nei colori verde/giallo/rosso e garantito dal sistema a bilancia utilizzando la bretella sinistra
a peso.
Nell’unità portatile C500 il livello è situato di fianco, il contenuto di ossigeno è determinato dall’indicatore
argento nei colori verde/giallo/rosso e garantito dal sistema a bilancia utilizzando la bretella sinistra a peso.
Come si riempie l’unità portatile?
Il riempimento dell’unità portatile è facilitato dalla particolare conformazione dell’unità fissa in quanto
indirizza il corretto posizionamento della connessione tra i criocontenitori.
La semplice pressione della mano e l’apertura della valvola di riempimento situata di fianco l’unità potatile
C1000 e in alto per l’unità portatile C500 permettono di realizzare agevolmente il riempimento.
Il trasferimento dell’ossigeno liquido dall’unità fissa all’unità portatile avviene sfruttando la pressione, per
questo motivo si avverte un forte rumore che si indebolirà quando l’unità portatile sarà piena e uscirà dalla
valvola di sfogo l’ossigeno in forma liquida, l’operazione si conclude con la chiusura della valvola di riempimento
e dall’utilizzo del pulsante di sblocco situato in alto a destra dell’unità fissa.
Che autonomia ha l’unità portatile?
L’autonomia del portatile è subordinato alla capacità volumetrica e al flusso impostato.
L’unità portatile C1000 può contenere fino ad un massimo di 1 metro cubo (1.058 lt/O2) indicativamente pari
a 8,5 ore erogando in continuo un flusso a 2 Lt/min.
L’unità portatile C500 può contenere fino ad un massimo di 0,5 metro cubo (542 lt/O2) indicativamente pari
4,5 ore erogando in continuo un flusso di 2 Lt/min.
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Se il Paziente non sopporta il peso dell’unità portatile che soluzione è possibile adottare?
Le unità portatili sono dotate di bretelle spallabili il peso a pieno dell’unità C1000 è di 3,7 Kg e dell’unità C500
è di 2,4 Kg.
Se il Paziente non riesce a sopportare il peso delle unità portatili è possibile collocare il crio contenitore in un
apposito carrello trainabile.
Quando è necessario richiedere il riempimento dell’unita fissa?
L’unità fissa C31 contiene a pieno 26,5 Metri Cubi (26.500 Lt/O2) indicativamente pari a circa 220 ore
erogando in continuo un flusso di 2 Lt/min.
Si consiglia, pertanto, di calcolare in base al flusso il tempo di autonomia e di controllare sovente il livello
dell’ossigeno che per motivi di sicurezza non deve scendere al di sotto della linea “0”. Modalità e tempi di
rifornimento saranno pattuiti con il Medical Hub.
Se non utilizzo continuamente il sistema che cosa accade?
Il sistema di ossigeno liquido è di fatto un thermos a freddo, l’ossigeno sotto forma liquida raggiunge una
temperatura di oltre –186 °, al di sotto si trasforma in forma gassosa.
Pertanto il mancato richiamo di ossigeno gassoso aumenta la pressione all’interno del crio contenitore fino ad
un massimo di 19,5 psig al di sopra di tale pressione, le valvole di sicurezza aprono progressivamente
all’ambiente la sovrapressione di ossigeno senza causare in alcun modo pericoli di sorta.
Il tasso di evaporazione normale, NER (litro/giorno) è di un massimo di 1 metro cubo.
Se il sistema non eroga ossigeno che devo fare?
Se il sistema di ossigeno liquido non eroga ossigeno si deve effettuare i seguenti controlli:
1) Controllare il livello dell’ossigeno
2) Controllare (se presente) che il manometro della pressione dell’ossigeno, situato in alto dell’unità fissa, non
abbia la lancetta sul rosso o sul livello “0”
3) Controllare che tutti gli accessori (umidificatore, prolunga e sonda nasale) siano ben serrati
4) Controllare che il regolatore di flusso sia aperto
5) Provare a riempire l’unità portatile
Nel caso in cui i controlli e le prove risultassero negativi si dovrà contattare il servizio di assistenza o di
emergenza.
Posso trasportare il sistema di ossigeno liquido con un mezzo proprio?
Il trasferimento del sistema di ossigeno liquido (tranne le unità portatili) non è consentito per Legge.
Il trasporto deve essere effettuato da mezzi idonei ed autorizzati dalla Motorizzazione Civile con le
prescrizioni di sicurezza ADR.
In caso di necessità (Cure e/o Vacanza) il Medical Hub provvederà ad esaudire le richieste di mobilità
dell’Assistito.
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