Bandi - Comune di Pistoia

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Bandi - Comune di Pistoia
COMUNE DI PISTOIA
CONCORSO DI IDEE
PER RECUPERO ESTETICO-FUNZIONALE DELLO SPAZIO
ESTERNO DI PALAZZO FABRONI
Art. 1 - ENTE BANDITORE, TIPO E TITOLO DEL CONCORSO
1.1) Ente banditore : Comune di Pistoia
Indirizzo: Piazza Duomo n.1 – 51100 PISTOIA
Telefono: +39 0573-371830
Fax: +39 0573 371843
e-mail: [email protected]
In esecuzione della Deliberazione della Giunta Comunale n. 268 del 30.12.2013, esecutiva, e della
determinazione n. 979 del 25.5.2015 il Comune di Pistoia indice un concorso di idee avente per tema “ IL
RECUPERO ESTETICO-FUNZIONALE DELLO SPAZIO ESTERNO DI PALAZZO FABRONI”
CIG nr. ZB1151E09E.
1.2) Tipo di concorso:
Procedura aperta ai sensi del combinato disposto degli artt. 55, 108 del D. Lgs. 163/06 s.m.i. e dell’art. 259
del DPR 207/2010 (Regolamento di attuazione ed esecuzione del Codice dei Contratti), articolata in una
unica fase e in forma anonima.
La lingua ufficiale utilizzata per il concorso è l’italiano.
La partecipazione al concorso è riservata ai soggetti in possesso dei requisiti di cui al successivo art. 5 del
presente bando di concorso.
1.3) Responsabile del Procedimento
Dr. Giovanni Lozzi, Dirigente Servizio Educazione e Cultura
Segreteria del concorso:
U.O. Musei e Beni Culturali: Assistente amm.vo - Elisabetta Bucciantini
(tel. 0573/371278)
Per altre informazioni rivolgersi a: U.O. Attività Negoziali –Piazza Duomo 1 – 51100 Pistoia - tel.
0573 – 371312--221-282 – fax 0573 – 371341
ART. 2 –TEMA ED OBIETTIVI DEL CONCORSO
L’Amministrazione Comunale ha deciso di procedere all’acquisizione di idonee proposte ideative tramite
concorso di idee aperto ai soggetti previsti dalla normativa vigente in materia, per riconfigurare sotto il
profilo estetico-funzionale l’intera superficie del giardino di Palazzo Fabroni, la cui realizzazione sia
contenuta nella spesa complessiva di € 900.000,00.
Con il progetto di recupero estetico-funzionale dell’area esterna di Palazzo Fabroni l’Amministrazione
comunale intende restituire ad un luogo antico la sua identità in chiave contemporanea, riannodando il
legame con l’edificio che lo accoglie e con il sistema di aree a verde della zona settentrionale della città
storica. A tale scopo, il progetto dovrà tener conto dei seguenti obiettivi specifici da perseguire ed esigenze
da soddisfare:
a. fornire al monumentale edificio settecentesco di via Sant’Andrea un nuovo spazio esterno dotato di
grande forza visiva e capace di dialogare in maniera funzionale col museo interamente dedicato
all’arte moderna e contemporanea e con il verde urbano a partire dalla contemporaneità, al contempo
raccogliendo le tracce di un passato illustre e preservandone lo spirito;
b. configurare tale spazio esterno comune un ‘giardino d’autore’ contemporaneo, creato a misura del
luogo specifico e del suo stesso passato, porta di accesso/luogo di cerniera fra il monumentale
edificio settecentesco di via Sant'Andrea destinato a funzione museale in costante dialogo con la città
e il sistema di aree a verde della zona settentrionale della città storica, dal Carbonile all’area vasta
del Ceppo, spesso ‘contaminate’ di arte contemporanea; realizzare un nuovo spazio esterno,
dotato di adeguato assetto illuminotecnico, configurato per consentirvi lo svolgimento
all’aperto di eventi e manifestazioni culturali di alto profilo, connessi ai multiformi
linguaggi delle arti visive contemporanee, che dovrà ricomprendere l’area liberata
dall’abbattimento della litografia comunale,
nonché tener conto dell’attività di
somministrazione di alimenti e bevande prevista con la realizzazione della caffetteria al
pianoterra di Palazzo Fabroni.
c. studiare la possibilità di mettere in comunicazione il giardino di palazzo Fabroni con quello del
Carbonile, realizzando un continuum tra gli spazi verdi, sia esso funzionale o soltanto “visivo”;
d. a fronte della demolizione del corpo di fabbrica che ospita la litografia comunale, e della
ricostruzione della porzione di completamento della cortina ottocentesca, sviluppare una nuova
configurazione dei prospetti della Litografia sia sul nuovo spazio ridisegnato, sia su via Santa sul
quale dovrà essere previsto l’accesso pedonale e il carico e lo scarico dei materiali del museo;
e. garantire l’accesso pedonale da via Santa all’edificio che ospita l’Anagrafe e gli uffici comunali,
individuando un percorso che conduca all’ingresso del fabbricato in relazione con lo spazio
riconfigurato.
ART. 3 – ASPETTI URBANISTICI E PROGETTUALI
L’immobile, pur non essendo stata rilasciata la dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 13 del D.
Lgs. 42/2004, è soggetto alle norme di cui al suddetto Decreto Legislativo, pertanto il progetto relativo
all’intervento dovrà essere soggetto ad autorizzazione ai sensi dell’art. 21 comma 4.
Dal punto di vista urbanistico, nel Piano per la Città Storica, approvato con Delibera Consiglio Comunale
n°30 dell’11.2.2008, lo spazio risulta censito come “giardini storici esistenti o da ripristinare” per i quali, ai
sensi dell’art.24 delle relative Norme Tecniche di Attuazione, sono previste esclusivamente le seguenti
modalità di intervento:
“(..) In particolare sono individuati in cartografia i giardini/orti dei palazzi e degli edifici/complessi
religiosi o civili, privati, pubblici o di uso pubblico, che caratterizzavano, completandolo, il tessuto urbano.
Per questi è previsto il restauro o, se trasformati, il ripristino, secondo il disegno che si ricava dal catasto
leopoldino e dalle cartografie storiche. Tali interventi si accompagnano alla demolizione di superfetazioni o
volumi recenti, individuati o non individuati in cartografia, che non sono funzionali alla gestione del
giardino stesso”.
Il progetto dovrà inoltre tener conto dei seguenti elementi:
1. l’attuale delimitazione dell’area oggetto di concorso lungo via Santa. Si tratta di una recinzione in ferro
lavorato, eretta su di un muretto intonacato, che non appartengono all’impianto originario ma sono stati
oggetto di sostituzione nei decenni scorsi. Può essere prevista la rimozione di tale manufatto ma dovrà essere
garantita un’altra forma di delimitazione fisica e di protezione dello spazio attualmente contenuto;
2. la presenza, all’interno dell’area concorsuale, di alcuni elementi tecnologici relativi agli impianti
meccanici a servizio sia del Palazzo Fabroni, sia degli uffici comunali. Al di sotto dell’aiuola centrale trova
attualmente collocazione il serbatoio e il relativo gruppo di pompaggio dell’impianto antincendio a servizio
del Museo, mentre in angolo con l’Anagrafe, lungo via Santa, sono posizionati i gruppi frigo dell’impianto di
climatizzazione degli uffici comunali. La proposta progettuale elaborata dovrà tener conto della presenza di
tali elementi eventualmente individuando un’altra collocazione altrettanto efficace allo scopo per il quale
sono stati realizzati.
3. via Santa. Qualunque coinvolgimento nel progetto del tratto stradale che delimita lo spazio esterno di
Palazzo Fabroni dovrà tener conto della viabilità carrabile a senso unico che dovrà essere mantenuta;
4. il giardino del Carbonile. Qualunque soluzione che preveda una “comunicazione” diretta con tale spazio
dovrà tener conto del carattere di invariante strutturale rappresentato dal muro perimetrale lungo via Santa.
Pertanto l’eventuale apertura di un varco in tale elemento potrà essere effettuata in modo tale da non alterare
il valore storico testimoniale di tale segno urbano consolidatosi nel paesaggio della città di Pistoia.
ART. 4 - STORIA E STATO DEI LUOGHI
Le vicende dinastiche della famiglia Fabroni, che alla metà del XVIII secolo andarono a determinare la
concentrazioni dei beni e delle risorse economiche nell'unico ramo familiare pistoiese, resero probabilmente
improrogabile l'adeguamento della centralissima dimora cittadina, prospiciente l'antica pieve di Sant'Andrea,
per rispondere ad un ruolo di crescente prestigio. Gli interventi realizzati fra il 1748 e il 1769 per volere di
Atto Fabroni furono perciò destinati a unificare i diversi nuclei abitativi affacciati sulla strada e a conferire
loro un nuovo prospetto elegante e scenografico, dalla tipica conformazione a onda.
Non è perciò improbabile che a quella data si aprisse sul retro, attraverso l'ampio loggiato, uno spazio verde,
come nella gran parte dei palazzi nobiliari della città. E’ solo nel 1870, nella pianta del Vecchio Catasto, che
compare la prima planimetria configurata secondo la semplice geometria di un giardino, suddiviso in due
rettangoli identici, con aiuole al centro. Di tale configurazione originaria dello spazio esterno di Palazzo
Fabroni si sono oggi perse completamente le tracce.
La più recente manutenzione del giardino, è stata realizzata nei mesi di settembre/ottobre 2007, in vista della
riapertura dell’edificio dopo i significativi lavori di restauro e di adeguamento agli standard realizzati negli
anni 2004/2007 grazie al cofinanziamento della Regione Toscana.
I Fabroni, proprietari anche della villa e della fattoria di Celle, sede attualmente della prestigiosa collezione
di arte ambientale, mantennero la dimora cittadina, fornita di una ricca galleria di quadri e di una notevole
biblioteca, fino al 1842. Divenuto proprietà della Comunità civica di Pistoia nel 1861, il palazzo, destinato
nel corso degli anni ad usi incongrui, fu variamente ristrutturato e trasformato nella distribuzione interna
degli spazi. Sede prima della Sottoprefettura e dal 1928 al 1945 della Federazione del Partito Fascista, venne
poi usato come scuola media statale. Successivamente il lungo restauro, a cura dell’ufficio tecnico comunale,
liberò la struttura architettonica dalle modifiche e superfetazioni otto-novecentesche e riportò in luce
elementi preesistenti delle case-torri trecentesche, delle quali alcune parti sono visibili nel salone del primo
piano.
Al termine degli interventi di recupero, la storia recente del palazzo inizia negli anni 1990-1993 con la scelta
da parte dell’Amministrazione Comunale di destinare il primo e secondo piano allo svolgimento di attività
espositive di arte contemporanea. Questa programmazione ha fatto sì che Palazzo Fabroni si candidasse
come uno degli spazi illustri dell’arte contemporanea, consolidandone il ruolo nell’intera area metropolitana.
Successivamente, dal 2004 al 2007, l’edificio è stato chiuso per importanti lavori di restauro e
ristrutturazione realizzati grazie al cofinanziamento della Regione Toscana, al termine dei quali il palazzo è
stato riaperto al pubblico con la mostra monografica di Claudio Parmiggiani (2007/2008).
A partire dalla primavera del 2009, forte dell’esperienza e dell’eredità culturale di quasi vent’anni di attività
nel campo delle arti visive contemporanee, si è ritenuto di dar luogo ad una nuova fase di programmazione
con l’intento principale di fare di Palazzo Fabroni un luogo di riferimento permanente nella topografia
culturale della città: un museo, quindi, non solo come spazio espositivo, ma sempre più luogo di incontro e di
riflessione sull’arte, struttura aperta che dialoga con la città e che propone a tutti occasioni di conoscenza,
studio e approfondimento dei linguaggi e delle problematiche dell’arte contemporanea, in modo
multidisciplinare, con grande attenzione al ruolo educativo e alla didattica. In altri termini l’obiettivo è quello
di arrivare progressivamente a considerare Palazzo Fabroni non tanto come uno spazio espositivo dotato
anche di una collezione permanente quanto piuttosto, ribaltandone il punto di vista, come un museo dell’arte
moderna e contemporanea, adeguato agli standard (permanentemente aperto al pubblico, attivo sul piano
della didattica e della comunicazione, organizzato per la conservazione e valorizzazione dei beni, dotato di
specifiche politiche di incremento delle raccolte), con le sale del secondo piano destinate alle mostre
temporanee.
Nel triennio 2009/2011 sono da considerare orientate in questa direzione le seguenti azioni:
1. nel dicembre del 2009, l’adesione all’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI);
2. nel novembre del 2010, la riapertura dell'accesso da via Sant'Andrea, una sorta di nuovo ‘asse viario’ di
collegamento col retrostante giardino su via Santa;
3. nella primavera del 2011, l’allestimento della ricca collezione permanente al piano nobile del palazzo.
Con il progetto di riqualificazione delle sale del pianoterra collocate sulla destra rispetto all’accesso al
palazzo da via Sant’Andrea, si prevede la realizzazione di una biglietteria/bookshop, di un info-point, di un
bar-caffetteria, di uno spazio polivalente, di un nuovo gruppo di servizi igienici per il pubblico, di nuove
uscite d’emergenza e rampe di collegamento per l’adeguamento dell’edificio alle normative in materia di
sicurezza e per l’accesso dei disabili, di interventi atti ad integrare l’impiantistica idraulica, termica, elettrica
ed antincendio, oltre ad interventi di restauro storico-artistico di elementi architettonici, infissi e finiture,
nonché all’acquisto di allestimenti, arredi e attrezzature tecnologiche e informatiche.
Negli ultimi anni le rassegne temporanee destinate ad affrontare i temi
insiti nel rapporto fra arte contemporanea e paesaggio [Arte/Natura –
Natura/Arte (2009/2010), Viaggio in Italia (2010/2011), Oltre il
giardino. L’idea del giardini nell’arte contemporanea. Un omaggio a
Pietro Porcinai (2013), Federico Gori. Come afferrare il vento (2015)] si
sono alternate a quelle dedicate alle esperienze più significative di
artisti pistoiesi, mettendo in evidenza come tali esperienze disegnino
percorsi assolutamente originali, ricchi di molteplici echi culturali, di
profilo tutt’altro che provinciale [Luciano Fabro/ Fernando Melani
(2012/2013),
Gianfranco
Chiavacci/Fotografia
totale/Sperimentazioni
fotografiche
(2013/2014), C’era Togliatti. Fotografie di Mario
Carnicelli (2014), Giorgio Ulivi (2014/2015)].
ART. 5– DOCUMENTAZIONE FORNITA AI CONCORRENTI
La documentazione relativa al concorso di idee predisposta dal Comune di Pistoia è costituita dai seguenti
elaborati scaricabili dal sito web del Comune di Pistoia www.comune.pistoia.it alla sezione Bandi di Gara e
Concorsi (Bandi di gara aperti):
a. Testo del bando di concorso comprensivo di allegati (1.a;1.b;2.a)
b. Estratto CTR,
c. Estratto Catasto Leopoldino;
d. Estratto catastale impianto;
e. Estratto catastale attuale;
f. Estratti Piano della Città Storica (CS01 Inquadramento – CS02 Interventi Edilizi – CS03 Spazi Pubblici);
g. Norme tecniche Città Storica
h. Planimetria del piano terreno di Palazzo Fabroni e della tipografia comunale
Lo spazio esterno di Palazzo Fabroni, oggetto del concorso di idee in parola, è visitabile entrando dal
cancello da Via Santa nr. 5 – 51100 Pistoia, in orario di apertura degli uffici comunali:
- lunedì; mercoledì; venerdì e sabato: dalle ore 8,00 alle ore 13,00
- martedì e giovedì: dalle ore 8,00 alle ore 17,30
ART. 6– CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE – SOGGETTI AMMESSI A PARTECIPARE
Possono partecipare al concorso di idee:
- tutti i professionisti iscritti all’ordine degli Architetti, degli Ingegneri abilitati all’esercizio della
professione alla data di pubblicazione del presente avviso;
- i soggetti ammessi ai concorsi di progettazione di cui all’art. 90, comma 1, lett. d),e),f), g) e h) del D.
Lgs. 163/06;
- i lavoratori subordinati abilitati all’esercizio della professione e iscritti al relativo ordine
professionale secondo l’ordinamento nazionale di appartenenza, nel rispetto delle norme che
regolano il rapporto di impiego, con esclusione dei dipendenti della stazione appaltante che bandisce
il presente concorso.
Tutti i concorrenti devono essere in possesso dei requisiti di ordine generale di cui all’art. 38, D.Lgs.
163/06.
E’ richiesta la presenza, tra i firmatari della proposta ideativa, di almeno un professionista laureato, abilitato
da meno di cinque anni all’esercizio della professione (cfr. art. 110, comma 1, ultimo periodo del codice dei
contratti e art. 259, comma 3, d.p.r. 207/2010).
Si precisa altresì che qualora le proposte ideative prevedano interventi e/o installazioni di opere di artisti
contemporanei le spese necessarie alla loro realizzazione devono essere ricomprese nell’importo
complessivo indicato all’art. 2 del presente bando.
I soggetti interessati possono partecipare singolarmente o congiuntamente anche mediante raggruppamenti o
associazioni; in questo secondo caso dovrà essere indicato il nome del progettista capogruppo quale
rappresentante del raggruppamento nei rapporti con il Comune di Pistoia.
Nel caso di raggruppamento di professionisti i requisiti di ordine generale di cui all’art. 38, D.Lgs. 163/06,
devono esser posseduti, a pena di esclusione, da ciascun soggetto facente parte del raggruppamento.
E’ fatto divieto ai concorrenti di partecipare alla presente gara in più di un’associazione temporanea ovvero
di partecipare singolarmente e quali componenti di una associazione temporanea.
I concorrenti non possono partecipare a più di un raggruppamento di progettazione né come capogruppo, né
come membro del gruppo, né come consulente o collaboratore. La partecipazione di un concorrente a più di
un raggruppamento di progettazione comporta l’esclusione dal concorso di idee di tutti i gruppi dei quali il
concorrente risulti essere membro.
Ai fini del presente concorso, nel caso di partecipazione di un raggruppamento la paternità della proposta
ideativa presentata è riconosciuta, a parità di titoli e diritti, a tutti i membri del gruppo.
Non possono partecipare i liberi professionisti qualora partecipino alla presente gara, sotto qualsiasi forma,
ad una società di professionisti o a una società di ingegneria delle quali il professionista medesimo è
amministratore, socio, dipendente o collaboratore coordinato e continuativo.
Il concorrente singolo o i concorrenti in raggruppamento potranno avvalersi di consulenti e/o collaboratori.
Quest’ultimi potranno essere privi dell’iscrizione ai rispettivi albi, non dovranno trovarsi nelle condizioni di
incompatibilità di cui al presente avviso, i loro compiti saranno definiti all’interno del gruppo senza avere
alcun effetto sul Comune di Pistoia, non essendo considerati membri effettivi del gruppo stesso.
Art. 7 – INCOMPATIBILITÀ E CONDIZIONI DI ESCLUSIONE DEI PARTECIPANTI
Non possono partecipare al concorso:
1) i componenti la Commissione Giudicatrice, i loro coniugi e i loro parenti ed affini fino al III° grado
compreso;
2) gli amministratori dell’Ente banditore, i loro coniugi, parenti ed affini fino al III° grado;
3) i dipendenti dell’Ente banditore, anche con contratto a termine ed i consulenti dello stesso ente con
contratto continuativo;
4) i datori di lavoro e coloro che abbiano qualsiasi rapporto o collaborazione di tipo continuativo e notorio
con membri della Commissione Giudicatrice;
5) coloro che hanno rapporti di lavoro dipendente con enti, istituzioni o amministrazioni pubbliche, salvo che
essi siano titolari di autorizzazione specifica;
6) coloro che partecipano alla stesura del bando e dei documenti allegati.
Non possono partecipare al concorso in qualunque forma e ruolo coloro che si trovino nelle condizioni di
esclusione previste dall’art.38 del Dlgs.163/2006 e dell’art. 51, commi 1,2,3 del DPR n. 554/1999.
Le condizioni di incompatibilità ed i motivi di esclusione si applicano anche ad eventuali consulenti e/o
collaboratori; la loro infrazione comporterà l’esclusione dell’intero gruppo o associazione temporanea.
L’Amministrazione può disporre l’esclusione dei concorrenti in qualsiasi momento della procedura del
concorso ove venga accertata la mancanza di tali requisiti alla data di pubblicazione del bando.
Art.8 - MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO
La partecipazione al concorso avviene in forma anonima, secondo le modalità di seguito indicate nei punti
successivi. Ai sensi dell’art. 107, comma1, del Dlgs. 163/2006 l’anonimato viene rispettato sino alla
conclusione dei lavori della commissione giudicatrice.
8.1 – PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE
Il materiale dovrà essere presentato, a pena di esclusione, in un unico plico anonimo, non trasparente,
opaco, non recante loghi, marchi o altri segni di riconoscimento ed idoneamente sigillato esclusivamente
con striscia di carta incollata o nastro adesivo trasparente (no ceralacca) e deve indicare, oltre all’indirizzo
dell’Ente banditore (Comune di Pistoia, piazza Duomo, 1, 51100 Pistoia), in alto a sinistra soltanto la scritta
“RECUPERO ESTETICO-FUNZIONALE DELLO SPAZIO ESTERNO DI PALAZZO FABRONI
NON APRIRE” in carattere Times New Roman 12, senza alcun nominativo del mittente .
Deve essere omessa qualsiasi indicazione che possa portare all’identificazione del concorrente.
In nessun caso i concorrenti potranno violare il carattere anonimo del concorso apponendo simboli,
segni o altri elementi identificativi. Il mancato rispetto delle norme atte a garantire l’anomimato
costituiranno causa di esclusione dal concorso.
Detto plico, deve contenere A PENA DI ESCLUSIONE:
1) una busta “A” anonima, opaca, non trasparente, chiusa e sigillata con striscia di carta incollata o nastro
adesivo trasparente, recante la scritta “DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA e contenente le
dichiarazioni di cui agli allegati 1/a ed eventualmente 1/b.
Tutta la documentazione amministrativa deve essere contrassegnata con il codice identificativo
dell’idea di 8 (otto) caratteri alfanumerici (lettere e numeri), scelta del concorrente, in carattere Times
New Roman 12.
2) una busta “B” anonima, opaca, non trasparente, chiusa e sigillata con striscia di carta incollata o nastro
adesivo trasparente, recante la scritta “ PROPOSTA IDEATIVA”.
Tutte le proposte ideative devono essere contrassegnate con il codice alfanumerico prescelto
identificativo dell’idea identico a quello indicato nella busta “A” di cui al precedente punto.
Le proposte ideative, che dovranno essere sviluppate secondo i criteri di valutazione indicati nella
tabella di cui all’art. 11 che segue “Selezione delle proposte di idee”, contenute nella busta B dovranno, a
pena di esclusione, essere rappresentate mediante i seguenti elaborati:
a) 3 Tavole grafiche in formato UNI A1, montate su supporto piano, rigido, leggero resistente e non più
spesso di 3 mm, presentate con il lato lungo in orizzontale e numerate in alto a destra del pannello. In alto a
sinistra di ciascun pannello sarà riportato il codice identificativo di cui al comma 1.
Contenuto delle tavole:
- progetto del giardino di Palazzo Fabroni inserito nel contesto della città murata, in scala di rappresentazione
adeguata, con particolare riferimento a tutto quanto previsto dagli artt. 2 – 3 del presente bando di concorso;
- pianta, prospetti e profili di progetto in scala 1:500 oltre a particolare architettonici in scala adeguata, da cui
si possano evincere la nuova sistemazione del giardino, i materiali, le finiture, l’illuminazione, il loro
rapporto con il paesaggio urbano e le relazioni estetico percettive tra le varie parti della proposta
d’intervento;
- tre viste prospettiche diurne e notturne dell’intera area di progetto;
- schemi di organizzazione degli spazi e dei percorsi, disegni degli elementi di arredo che fanno parte della
proposta e dei dettagli costruttivi utili alla comprensione degli elementi architettonici, delle soluzioni
progettuali, dei materiali utilizzati, delle tecnologie costruttive e impiantistiche adottate, in scala e tecnica
libere;
- altri eventuali grafici, che si ritengano necessari per la completa rappresentazione dell’intervento dal punto
di vista dell’inserimento nel contesto, della concezione architettonico-funzionale del nuovo arredo, del
sistema degli accessi e delle percorrenze;
- eventuali esemplificazioni che mostrino gli interventi e/o installazioni di opere di artisti contemporanei e/o
le soluzioni di arredo e illuminotecniche proposte;
b) Relazione tecnico – illustrativa, composta da un massimo di 3 cartelle in formato UNI A4, carattere Times
New Roman corpo 12, interlinea 1, identificate dal codice di cui sopra, contenente:
- descrizione dell’idea progettuale sotto il profilo funzionale, architettonico e storico/artistico/culturale;
- indicazione delle scelte progettuali con specifico riferimento alle necessità rilevate in sede di analisi e alle
indicazioni contenute nel presente bando;
- descrizione dei vincoli esistenti e del loro rapporto nei confronti dell’idea progettuale proposta, eventuali
criticità legate alla realizzazione e ogni altra ulteriore informazione ritenuta idonea alla migliore
comprensione dell’idea progettuale proposta;
c) Proposta di incontri e/o laboratori partecipativi con i cittadini composta da un massimo di 2 cartelle in
formato UNI A4, carattere Times New Roman corpo 12, interlinea 1
d) Fascicolo contenente le riproduzioni in formato A3 delle tavole.
1. La presentazione degli elaborati e della documentazione sopra descritta dovrà essere effettuata
rigorosamente in forma anonima, fatto salvo il codice identificativo dell’idea alfanumerico prescelto . Dovrà
essere omessa qualsiasi indicazione che possa svelare l’identità del soggetto concorrente, pena l’esclusione
dal concorso.
2. Gli elaborati grafici dovranno riportare un riferimento metrico decimale, in modo da consentire anche
pubblicazioni in formato ridotto. È richiesta l’indicazione delle dimensioni principali degli oggetti
rappresentati.
Le tecniche di rappresentazione sono lasciate alla libera scelta dei partecipanti.
Non saranno ammessi all’ esame della Commissione giudicatrice elaborati non rispondenti alle indicazioni
sopra riportate. Gli elaborati dovranno consentire in ogni caso una idonea valutazione da parte della
Commissione giudicatrice, anche se, trattandosi di concorso di idee, non è comunque richiesta una
elaborazione di livello pari o superiore a quella prevista per il progetto preliminare , così come definito
all’art. 108 del D.Lgs. n. 163/2006 e all’art. 259 del D.P.R. n. 207/2010.
N.B. Il vincitore dovrà produrre, a questa stazione appaltante prima dell’assegnazione del premio, CD –
ROM, DVD o MEMORY KEY- Tutti gli elaborati andranno riprodotti in un CD-ROM ,in un DVD o
MEMORY KEY
contenente:
- i file della relazione tecnico illustrativa sia in formato .doc che in formato .pdf;
- i file delle tavole, dimensioni A1, sia in formato jpg (risoluzione 300 dpi) che in formato pdf;
- i file delle tavole ridotte al formato A3, sia in formato jpg (risoluzione 300 dpi) che in formato pdf.
8.2) RICEZIONE DELLE PROPOSTE
Il suddetto plico, contenente la busta “A” e la busta “B”, può essere presentato direttamente, o inviato a
mezzo posta o tramite corriere, e deve pervenire, a pena di esclusione, al seguente indirizzo: COMUNE DI
PISTOIA – PIAZZA DUOMO N. 1 – 51100 PISTOIA entro e non oltre le ore 13,00 del giorno 12.9.2015
L’Amministrazione Comunale non accetterà il plico che dovesse pervenire con spese di spedizione a
carico del ricevente.
Di ogni plico presentato a mano sarà consegnata ricevuta con l’indicazione dell’ora e del giorno di consegna.
Nell’ipotesi in cui il plico, per qualsiasi motivo, non giunga a destinazione in tempo utile, rimane a carico del
soggetto partecipante la sopportazione di tale rischio.
Oltre il termine perentorio del 12.9.2015 entro e non oltre le ore 13,00, non sarà ritenuto valido
alcun plico , anche se sostitutivo od aggiuntivo di quello precedentemente inviato.
I plichi saranno custoditi, dopo la scadenza del termine utile per la partecipazione, in uno dei locali della
Segreteria del concorso.
Qualora la spedizione avvenga tramite servizio postale o tramite corriere e la Società Poste Italiane o
l’agenzia di recapito richieda l’indicazione del mittente, andrà indicato soltanto l’Ordine professionale
provinciale di appartenenza del concorrente.
ART. 9 – QUESITI, RICHIESTA DI CHIARIMENTI
Quesiti e richieste di chiarimenti di carattere tecnico procedurale, organizzativo, di contenuto e di metodo in
merito al bando e alla documentazione, devono pervenire, esclusivamente, a mezzo e-mail all’indirizzo di
posta elettronica [email protected] entro e non oltre il 50° giorno successivo alla
pubblicazione del bando ossia entro e non oltre il _25.8.2015
Non sarà data risposta ai quesiti/chiarimenti trasmessi oltre il termine sopra indicato.
Non saranno fornite informazioni telefoniche.
Si provvederà a rispondere ai quesiti tempestivamente e comunque entro il 56°giorno successivo alla
pubblicazione del bando ossia entro il 31.8.2015, con una nota contenente tutti i quesiti posti e le
relative risposte, visionabile sul profilo del committente ( www.comune.pistoia.it sezione Bandi di gara e
Concorsi - Bandi di gara aperti).
I quesiti dovranno essere posti esclusivamente in lingua italiana.
ART. 10 - COMMISSIONE GIUDICATRICE E LAVORI
10.1) COMMISSIONE GIUDICATRICE
Il Responsabile del Procedimento, ai sensi dell’art. 84, D.Lgs. 163/06, provvede a nominare in numero
dispari, i componenti la Commissione giudicatrice, dopo la scadenza del termine di presentazione delle
proposte.
I componenti della Commissione giudicatrice devono dichiarare di non incorrere in alcuna delle situazioni di
incompatibilità previste dalla normativa vigente e dal presente bando, incluse quelle previste dall'art. 84,
comma 7, del D. Lgs. 163/2006.
Qualora sussistessero condizioni di incompatibilità con uno o più Commissari, il concorrente è tenuto, pena
l'esclusione, a ricusare il membro o i membri della Commissione mediante comunicazione scritta da inviarsi
entro e non oltre dieci giorni dalla data della determinazione dirigenziale di nomina della Commissione che
sarà pubblicata sul profilo del committente (www.comune.pistoia.it - sezione bandi di gara e concorsi- bandi
di gara in corso di svolgimento) all’oggetto concorso di idee per “RECUPERO ESTETICO-FUNZIONALE
DELLO SPAZIO ESTERNO DI PALAZZO FABRONI”. Qualora il concorrente non eserciti
tempestivamente il diritto di ricusazione e la condizione di incompatibilità di cui sopra venga
successivamente accertata dall’amministrazione il concorrente sarà escluso.
Farà parte della Commissione, senza diritto di voto, altresì un segretario della Commissione giudicatrice che
parteciperà ai lavori della stessa con funzioni di verbalizzante.
10.2) – INCOMPATIBILITÀ DEI COMPONENTI LA COMMISSIONE GIUDICATRICE
Non possono far parte della Commissione Giudicatrice:
- i concorrenti, i loro coniugi e i loro parenti ed affini fino al III° grado compreso;
- i datori di lavoro, i dipendenti dei concorrenti e coloro che abbiano con essi, alla data di pubblicazione del
bando, rapporti di lavoro o di collaborazione continuativa.
10.3) LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE
I lavori della Commissione Giudicatrice si svolgeranno in parte in seduta pubblica e in parte in seduta
riservata.
Le decisioni della Commissione sono insindacabili.
Nella prima seduta pubblica, la Commissione Giudicatrice controllerà la regolarità degli adempimenti
formali. In particolare verificherà che i plichi siano pervenuti entro il termine perentorio stabilito dal bando,
all’indirizzo e nel rispetto delle modalità stabilite nel precedente art. 7 e che sia rispettato l’anonimato delle
proposte ossia del plico esterno e delle buste interne. La Commissione provvederà altresì a numerare il plico
esterno e i due plichi interni di ogni proposta al fine di assicurarne la riconducibilità allo stesso candidato,
infine procederà all’apertura della busta “B”, al solo fine di verificare la regolarità della documentazione
richiesta dalla stazione appaltante.
Successivamente:
a) la Commissione giudicatrice, in una o più sedute riservate, procederà ad esaminare le proposte
ideative presentate dai concorrenti e contenute nella busta “ B”, e a valutarle secondo i criteri di
valutazione previsti al successivo art. 12. Al termine di detto processo valutativo, la Commissione
assegnerà i relativi punteggi e formerà una graduatoria provvisoria di merito.
b) Successivamente in seduta pubblica, la Commissione verificherà la regolarità della documentazione
amministrativa contenuta nella busta “A”, l’esistenza del possesso dei requisiti dichiarati dai
concorrenti e, infine, l’ inesistenza di incompatibilità tra la Commissione e i concorrenti ammessi.
c) La Commissione, infine sempre in seduta pubblica, procederà ad abbinare le proposte di idee
contrassegnate con il codice alfanumerico ai nominativi dei concorrenti ammessi e formulerà la
graduatoria finale.
d) In caso di esclusione di un concorrente a seguito delle verifiche di cui al punto b) subentrerà il primo
concorrente che segue in graduatoria.
e) La Commissione Giudicatrice alla conclusione dei lavori rimetterà gli atti al Responsabile del
Procedimento, il quale provvederà ad adottare i conseguenti e necessari provvedimenti, ivi compresa
l’assegnazione dei premi.
Di tutte le operazioni svolte dalla Commissione verrà redatto un verbale.
La graduatoria di merito delle proposte di idee, sarà pubblicata sul profilo del committente
www.comune.pistoia.it, sezione bandi di gara e concorsi.
ART. 11 – ESCLUSIONE
La Commissione Giudicatrice pronuncia l’esclusione dei concorrenti per:
- presentazione del plico contenente la documentazione richiesta in ritardo rispetto al termine previsto
dal bando;
- inosservanza delle modalità di confezionamento dei plichi;
- proposta ideativa non comprendente tutte le specifiche;
- incompatibilità del concorrente;
- mancanza dei requisiti di partecipazione del concorrente.
L’esclusione dalla gara del concorrente capogruppo, in caso di R.T.I., comporterà l’esclusione del relativo
gruppo di appartenenza.
ART. 12 – SELEZIONE DELLE PROPOSTE DI IDEE
Nella valutazione delle proposte di idee, la Commissione giudicatrice disporrà di 100 punti la cui
assegnazione sarà effettuata secondo la capacità delle proposte di rispondere a criteri che mirano ad esaltarne
la qualità estetico-funzionale, la fattibilità tecnico-economica e la rispondenza alle esigenze di risparmio
energetico, miglioramento ambientale e contenimento dei costi di gestione, secondo i seguenti parametri:
Qualità estetico-funzionale: qualità estetico percettiva delle proposte progettuali, in
max 50 punti
riferimento alle soluzioni spaziali, distributive e funzionali previste
Fattibilità tecnico-economica: fattibilità e coerenza tecnico-economica delle
proposte in relazione alle normative vigenti, ai caratteri del contesto entro cui si opera, max 25 punti
alle necessità rilevate e al costo complessivo stimato per l'intervento
Sostenibilità: rispondenza del progetto alle necessità di
energetico,miglioramento ambientale e contenimento dei costi di gestione
risparmio
max 15 punti
Proposta operativa di incontri e/o laboratori al fine di promuovere la
partecipazione attiva dei cittadini, per valutare ed orientare la progettazione max 10 punti
successiva sulla base dei contributi e delle richieste dei cittadini.
Totale punteggio massimo
100 punti
La Commissione esaminerà le proposte di idee e valuterà ciascuna di esse sulla base dei suddetti criteri di
valutazione. Successivamente, esprimerà i propri giudizi su ogni proposta, con specifica motivazione,
redigendo i verbali delle singole sedute segrete e formando una graduatoria provvisoria di merito.
I lavori della Commissione Giudicatrice si svolgeranno secondo quanto ampiamente descritto nel precedente
punto 10.3 del presente bando di concorso a cui si rinvia integralmente.
Art. 13 – CALENDARIO DELLE SCADENZE
Le scadenze progressive del concorso sono le seguenti :
1) Data di pubblicazione del bando: 6.7.2015
2) Inoltro dei quesiti e richiesta chiarimenti : entro il 50° giorno successivo alla pubblicazione del
bando, ossia entro il 25.8.2015;
3) Risposte ai quesiti : entro il 56° giorno successivo alla pubblicazione del bando, ossia entro il
31.8.2015;
4) Scadenza per la presentazione delle proposte di idee (plichi): entro le ore 13,00 del 12.9.2015;
I termini di cui al presente bando, se coincidenti con giorni festivi o prefestivi, slitteranno al primo giorno
successivo lavorativo. L’Ente banditore potrà prorogare i termini della scadenza di cui sopra solo
eccezionalmente ed allo scopo di conseguire un generale vantaggio per il miglior esito del concorso.
Il provvedimento di proroga sarà comunicato a tutti i partecipanti tramite pubblicazione dell’avviso sul
profilo del committente www.comune.pistoia.it
ART. 14 – ESITO DEL CONCORSO E PREMI
Il Concorso si concluderà con una graduatoria di merito e con la attribuzione, oltre a quanto previsto
al successivo art. 14, di n. 3 premi suddivisi nel modo seguente:
-
1° premio € 6.000,00
2° premio € 4.000,00
3° premio € 2.000,00
Non saranno ammessi ex aequo.
Il premio si intende al lordo degli oneri fiscali, cioè omnicomprensivo di qualsivoglia onere in relazione alle
caratteristiche soggettive possedute dall’avente diritto al premio ( libero professionista, dipendente, ecc.)
La consegna dei premi avverrà secondo modalità da definirsi a cura dell’Amministrazione e rese note sul sito
web www.comune.pistoia.it
ART. 15 – PROPRIETÀ DEGLI ELABORATI E RESTITUZIONE DEI PROGETTI
Le idee premiate sono acquisite in proprietà da questa stazione appaltante, la quale si riserva altresì la
facoltà di affidare al vincitore del concorso di idee ( 1° classificato) la realizzazione dei successivi livelli
di progettazione, con procedura negoziata senza bando, a condizione che il soggetto sia in possesso dei
requisiti di capacità tecnico-professionale ed economica richiesti dall’art. 263 del DPR 207/2010 in
rapporto ai livelli progettuali da sviluppare, ai sensi del comma 6 dell’art.108 del D.Lgs. 163/2006
ovvero possesso del diploma di laurea in Architettura o Ingegneria, relativa iscrizione all’ordine degli
Architetti/Ingegneri e abilitazione all’esercizio delle relative professioni.
Fatti salvi i diritti sulla proprietà intellettuale, i progetti non premiati potranno essere ritirati solamente presso
la Segreteria del Concorso entro 90 giorni dalla data di pubblicazione dell’esito del concorso stesso.
Scaduto tale termine i progetti divengono di proprietà dell’Ente banditore.
Si applica il comma 7, dell’art. 90, D.Lgs. 163/2007.
ART. 16 - MOSTRA E PUBBLICITÀ DEI PROGETTI
La partecipazione al concorso vale anche quale autorizzazione all’esposizione delle proposte ideative ed alla
loro pubblicazione senza onere alcuno per l’Amministrazione Comunale nei confronti degli Autori.
ART. 17 – SOSPENSIONE, ANNULLAMENTO O REVOCA
L’Ente banditore si riserva, prima dell’avvio dei lavori della Commissione Giudicatrice, di sospendere,
annullare o revocare il Concorso. In tal caso i concorrenti non avranno diritto a compensi, rimborsi spese o
altro e potranno ritirare gli elaborati trasmessi trascorsi 90 gg. dall’annullamento o revoca.
ART. 18 – TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
I dati acquisiti per la partecipazione al presente concorso saranno trattati in conformità a quanto disposto dal
D.Lgs. 196/2003 in materia di tutela della privacy e non potranno essere diffusi a soggetti esterni.
E’ fatta salva la specifica autorizzazione contenuta nella domanda di partecipazione riguardante la diffusione
e pubblicazione delle proposte ideative, del nome e cognome dei partecipanti e loro collaboratori.
ART. 19 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La partecipazione al concorso implica da parte di ogni concorrente l’accettazione incondizionata di tutte le
norme previste dal presente bando. Per quanto non previsto nel presente bando si fa esplicito rinvio alle
disposizioni di cui al D. Lgs. 163/06 e del DPR 207/2010.
ART. 20 – RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 10 del D. Lgs. 163/06, il Responsabile del Procedimento è il Dott.
Giovanni Lozzi - Dirigente del Servizio Educazione e Cultura del Comune di Pistoia, e-mail
[email protected]
Art. 21 – PUBBLICAZIONE
Il presente bando di concorso viene pubblicato integralmente:
1) All’Albo Pretorio on line del Comune di Pistoia dal 7.7.2015
2) Sul sito web del Comune di Pistoia www.comune.pistoia.it
3) Sul sito web della Regione Toscana www.rete.toscana.it
Per estratto:
1. Sulla GUCE
2. Su N. 1 quotidiano a livello nazionale e nr. 1 quotidiano a livello locale:
Per assicurare la diffusione, copia del bando viene inviata a mezzo posta elettronica:
- All’Ordine degli Architetti della Provincia di Pistoia
- All’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pistoia
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
EDUCAZIONE E CULTURA
Dott. Giovanni Lozzi