calasanzio 2000

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CALASANZIO 2000
Anno XI, nn. 1-4
Gennaio-aprile 2009
L’avventura
continua!
C
osì era scritto aaaaaaaaa
sull’ultimo numero del
nostro giornalino, che
annunciava la nuova «veste
tipografica».
Al fine di coinvolgere tutti,
si avvia la rubrica «Una
classe per volta».
Si parte con la II A delle
Elementari, che occupa il
posto d’onore della terza
pagina.
Un grazie particolare agli
Alunni del Liceo della
Comunicazione «Sacro
Cuore» di Via della Tenuta
di S. Agata per averci
fornito il nuovo «modello
grafico» e il «pezzo»
d’apertura.
L. C.
***
C
on piacere la classe II A
ha accettato di
partecipare all’avvio della
nuova fase del Giornalino
della nostra scuola.
Abbiamo messo a
disposizione della Redazione
il materiale del nostro
recente laboratorio
«Ti lascio una favola».
Speriamo di essere di stimolo
alla collaborazione di tutti.
Con gli auguri di una buona
fine di anno scolastico.
Stefania Luongo
www.calasanzio-roma.it
OMAGGIO
[email protected]
Dal Liceo paritario «Sacro Cuore»
Il coraggio di
scegliere
Convegno del «Movimento Studenti Cattolici» a Fiuggi
I
l Movimento Studenti Cattolici è una associazione nazionale, rappresentata da
studenti e stedentesse della scuola paritaria
cattolica italiana, che si propone di interrogarsi sulla capacità di scegliere e identificare punti di riferimento e modelli positivi
nella società civile. Questa organizzazione
è nata nel 1980, grazie a Fratel Giuseppe
Lazzaro, religioso dell’Ordine dei Fratelli
delle Scuole Cristiane: aveva notato che
tra gli Istituti religiosi e gli studenti non si
era creato un dialogo formativo e non si
era instaurato un rapporto di collaborazione. Ispirati da questi principi, nel 1993 i
giovani hanno costituito un movimento che
si propone di sviluppare l’impegno sociale
e politico e per questo vengono organizzati degli incontri.
Quattro nostri compagni di scuola. Italia
Angelini, Marco D’Agostino, Federica Focà
e Giovanni Messina, che frequentano il V
liceo, hanno avuto l’opportunità di partecipare, a Fiuggi, al XV Convegno Nazionale
dal tema: Il coraggio di scegliere. Ci hanno
esposto la loro esperienza e si sono prestati
a rispondere alle seguenti domande:
Com’era organizzato questo convegno?
Il Tema affrontato era molto impegnativo: sono intervenute molte persone illustri
nel campo della cultura e della politica, che
insieme a noi si sono interrogate sulla capacità di scegliere. Il convegno è durato quattro giorni divisi in sei sessioni: dopo una
preghiera iniziale ci sono stati momenti di
formazione e di approfondimento, di confronto e discussione in piccoli gruppi, e la
proiezione di un film. Non è stato trascurato niente; è stata organizzata anche una serata a sorpresa con karaoke e discoteca.
mossa dalla FIDAE a Roma, nella sala
Augustinianum presso gli Agostiniani, nella quale erano presenti i dirigenti della
scuola cattolica e quindi anche la nostra
preside Rosa Anna Mirti.
Si è parlato della Parità e del finanziamento della Scuola Cattolica da parte dello Stato, della libertà della scelta educativa
che rappresenta un diritto disatteso in Itaia
e della figura di don Luigi Sturzo. Non tutti sanno che dal 2000 è stata approvata una
legge che stabilisce la Parità scolastica per
gli Enti non statali rispondenti a determinati requisiti (es. accoglienza di tutti gli
studenti senza alcuna discriminazione, presenza degli Organi Collegiali, insegnanti
forniti di titoli abilitanti ecc…). A fronte di
questi obblighi, lo Stato si impegnava a
fornire dei fondi che, però, non sono mai
stati elargiti. […].
Erano argomenti distanti da voi?
Questo incontro è stato importante perché siamo stati stimolati ad approfondire
argomenti distanti da noi e a diffonderli tra
i nostri compagni. Abbiamo, infatti, già
suggerito alla Preside di mandare al prossimo convegno, anche ragazzi di età inferiore, magari del terzo liceo, per raggiungere
questo obiettivo.
Qual è stato il momento più coinvolgente?
A quali attività avete partecipato?
Abbiamo partecipato a tutte le attività
proposte ponendo domande e intervenendo nelle discussioni organizzate successivamente agli interventi. Il secondo giorno abbiamo assistito alla Tavola Rotonda pro-
È stata senz’altro un’esperienza nuova e
coinvolgente. Il momento più interessante
è stata la Tavola Rotonda, tenuta a Roma,
perché c’è stata la partecipazione di esponenti di spicco della politica e della cultura,
(segue a p. 2)
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Gennaio-aprile 2009
Al «S. G. Calasanzio di Roma»
(segue da p. 1)
Il coraggio di scegliere
Una lezione
molto speciale
CD
fuori hanno ribadito che si è trattato di una
lezione molto speciale.
P. Luigi Capozzi
(Da “Notiziario”. Provincia Italiana dei Padri Scolopi, n. 23 aprile 2009, pag. 3).
Foto: Stefano Guidoni
N
ella mattinata di giovedì 26 marzo,
alunne e alunni dei due licei e delle
due classi di III Media dell’Istituto hanno
assistito ad una lezione molto speciale; in
cattedra (cioè sul palco montato in palestra) sono saliti docenti altamente qualificati, trattando con alta competenza il tema
«Bullismo e doping» organizzato dal consulente allo sport del Comune di Roma,
l’ex-alunno prof. Giuseppe Capua, che è
stato il principale relatore. Dopo il saluto
del Direttore dell’Istituto, P. Angelo Celani, hanno parlato il Sindaco di Roma, on.
Giovanni Alemanno (anche in qualità di
genitore di un alunno del nostro Istituto)
ed il prof. Luigi Frati, Rettore dell’Università di Roma «La Sapienza». Per rendere
più incisivo il messaggio del convegno
«Sport comune. Valori comuni», è stato
proiettato un cortometraggio su un drammatico episodio di bullismo, in parte girato
negli ambienti della nostra scuola. Quindi
sono seguiti altri messaggi e testimonianze
in merito, da parte di Massimo Giletti, Lorena Bianchetti, Anna Oliverio Ferraris,
Luca Marchegiani ed altri.
Il convegno è stato presentato dal noto
giornalista Massimo De Luca, direttore di
RAI Sport, sono intervenuti anche numerosi esponenti della politica, dello sport e
della comunicazione sociale.
Da annotare due momenti che hanno
suscitato particolari emozioni: il cortometraggio, seguito in un clima di viva attenzione e assoluto silenzio, e la «esclusiva»
occasione di ammirare da vicino e di toccare la Coppa del mondo, vinta dal calcio italiano a Berlino (2006). Singoli alunni e
classi con i docenti si sono fatti fotografare
con il prezioso trofeo. I commenti in sala e
ma anche l’intervento e le testimonianze di
genitori e di alunni. Momenti divertenti sono stati quelli vissuti nelle due ultime sere
quando, insieme agli altri studenti, ci siamo
divertiti con karaoke e in discoteca.
Quali sono state le vostre emozioni quando la Preside vi ha convocato per invitarvi
a questo evento? È stata un’esperienza significativa?
La Preside ci ha scelto per vivere questa
esperienza perché siamo i rappresentanti
della classe V e della Scuola nella Consulta Provinciale Studentesca. Quando ci ha
convocato eravamo sorpresi, non conoscevano il Movimento Studenti Cattolici e le
sue attività. È stata un’esperienza significativa perché abbiamo sentito l’interesse che
non è sempre diffuso verso noi giovani, la
nostra cultura e formazione. Abbiamo
compreso che è necessario capire ciò che è
giusto e ciò che è sbagliato, diventare davvero protagonisti in modo migliore libero
dall’ignoranza. Per giungere a questo obiettivo bisogna credere nella scuola, nell’insegnamento per dare così avvio a un mondo
nuovo permeato da persone che hanno il
coraggio di prendere determinate decisioni. Consigliamo questa esperienza a tutti
voi perché è davvero importante cercare di
capire gli ambienti in cui viviamo e non solo criticarli. […].
Abbiamo la fortuna di frequentare una
scuola cattolica che ci propone valori di sviluppo della persona integrale, sostenuti dalle nostre famiglie. Li stiamo facendo nostri
attraverso lo studio, lo sviluppo del senso
critico e il dialogo con i docenti. Questi anni rappresentano un periodo unico, irripetibile e di grande vivacità intellettuale da vivere come protagonisti, per diventare uomini e cittadini del domani.
III Liceo
(Da “Il Corriere del Sacro Cuore”, a. VII, n. 1/Febbraio 2009, pp. 1 e 2).
La Redazione di “Calasanzio 2000” ringrazia e saluta con stima e cordialità.
Calasanzio 2000 – mensile. Ano XI, nn. 1-4 / Gennaio-aprile 2009.
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 305/99 del 30.06.1999.
Direttore responsabile: Luigi Capozzi ([email protected])
Editrice: Provincia Romana dei Padri Scolopi.
Direttore ed.: Angelo Celani
00135 Roma, Viale Cortina d’Ampezzo, 256 – P.I.: 02501310581.
Tel. 06.30.52.507 / 06.30.52.586
Tipografia della Pace, 0086 Roma, Via degli Acquasparta 25. Stampato: maggio 2009
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Una classe per volta
PERLA, LA PRINCIPESSA DI FARFALLI’
IL CONTADINO DI BOSCO PINOGRANDE
C’era una volta una bella principessa alla quale avevano
dato il nome di Perla, perché era carina e preziosa come una
perla.
Viveva in un magnifico castello nel regno fatato di Farfallì
Non lontano dal castello, abitava anche una strega molto invidiosa. Infatti la strega viveva in una grotta buia, sporca e
umida, a differenza di Perla che aveva un castello tutto per sé.
Per sbarazzarsi della principessa, la strega, una notte, entrò nel castello e fece un incantesimo che spedì Perla nella
grotta della strega e questa si impossessò del castello.
I servi della strega furono incaricati di fare la guardia alla
grotta.
Al risveglio, Perla si disperò e pianse tutte le sue lacrime.
Un principe, che passava di là, sentì quei singhiozzi e,
giunto alla grotta, iniziò un duello con i servi. Dopo averli
sconfitti, entrò nella grotta e trovò Perla che gli raccontò la
sua triste storia.
Il principe, che veniva da un altro regno fatato, possedeva
una chiave magica in grado di esaudire un solo desiderio. Allora il principe, innamorato di Perla, chiese alla chiave di far
sparire per sempre la strega.
Così fu.
Finalmente la principessa poté ritornare al castello e sposare il suo eroe.
Vissero per sempre felici e contenti.
C’era una volta, tanto tempo fa, un povero contadino
che viveva in una casetta nel bosco di Pinogrande.
Un giorno il contadino era andato a tagliare la legna.
Ad un certo punto incontrò un orco che lo cacciò via.
Il contadino tornò a casa molto spaventato.
Il giorno seguente il contadino era uscito a fare i soliti
lavori.
L’orco entrò di nascosto nella casa del contadino.
L’orco meravigliato delle cose belle che vide nella casa
del contadino, decise di tenere la casa tutta per sé.
All’arrivo del contadino l’orco lo cacciò via dal bosco.
Il povero contadino girovagava per il bosco senza meta.
Ad un certo punto vide un fiore parlante che poteva
esaudre i suoi desideri.
Il contadino chiese al fiore di cacciare l’orco sulle montagne.
Il fiore esaudì questo desiderio in cambio dell’amicizia
del contadino.
Il contadino gli fu molto grato e ospitò il fiore a casa
sua.
Vissero per sempre felice e contenti.
ANCHE L’ORCO HA UN CUORE
UNA TRAPPOLA NELLA NOTTE
C’era una volta, tanto tempo fa, un contadino che viveva in una casetta nel bosco, ma c’era anche un orco
prepotente che gli dava fastidio.
Un giorno il contadino si accorse che mancavano alcune verdure nel suo orto: gliele aveva rubate l’orco.
Una mattina il contadino uscì e sentì una voce dolce.
Chi era? Era un fiore parlante! Il contadino si avvicinò
all’aiuola e salutò il fiore parlante.
Il fiore parlante disse che l’avrebbe potuto aiutare a
sconfiggere l’orco: sapeva già cosa fare!
Il fiore suggerì al contadino di attaccare ad un amo e
ad una corda le verdure. Una notte, con la luna piena,
l’orco ritornò a rubare e … ZAC! L’orco abboccò, il fiore e il contadino tirarono la corda e lo imprigionarono
nelle radici del fiore, dove rimase per sempre. Il contadino era molto grato al fiore e diventarono amici.
Vissero per sempre felici e contenti.
C’era una volta un povero contadino che viveva in una casetta nel bosco.
C’era anche un orco molto prepotente che voleva distruggere il bosco perché non sopportava le persone felici, come il
contadino che vi abitava.
L’orco, infatti, tutto solo viveva in uno stagno sporco e puzzolente.
Il contadino pensava a un modo per salvare il bosco e i suoi
abitanti.
Un giorno trovò un fiore parlante che gli suggerì di provare
a diventare amico dell’orco perché tutti hanno un cuore.
Gli abitanti del bosco prepararono dolci e sorprese per l’orco, perfino una casetta!
Quando l’orco ritornò vide tutte quelle gentilezze e rimase a
bocca aperta.
Allora l’orco, pentito, promise di non distruggere più il bosco e gli abitanti, anzi decise di difendere i suoi nuovi amici e
di proteggerli.
Vissero per sempre felici e contenti.
GIOCHI CALASANZIANI
XXX EDIZIONE
24 aprile - 8 maggio 2009
Il nostro Sindaco, on. Gianni Alemanno, con la sua presenza ha onorato
la cerimonia di chiusura, procedendo alla premiazione di alcuni atleti.
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L’ORCO INVIDIOSO
PER UN PIATTO DI VERDURE!
C’era un contadino bello, intelligente e buono ma purtroppo era povero, possedeva solamente una casetta nel
bosco.
Vicino alla casetta c’era uno stagno, con tanti fiorellini
e alcune piante.
C’era anche un orco gigante che viveva nei paraggi, invidioso della casetta del contadino.
Di notte entrò nella casa del contadino, lo portò fuori e
si impossessò della casetta.
La mattina seguente il contadino si rese conto di ciò
che gli era successo e si disperò.
Un fiore parlante gli si avvicinò e vedendolo così triste
decise di aiutarlo esaudendo due suoi desideri.
Il contadino decise di chiedere al fiore di cacciare l’orco da casa sua per poterci rientrare. Poi chiese al fiore di
costruire una nuova casa per l’orco.
Il fiore esaudì i desideri. Quando l’orco si accorse di ciò
che aveva fatto il contadino per lui, si pentì della sua cattiveria e gli chiese scusa.
L’orco e il contadino diventarono amici e vissero per
sempre felici e contenti.
C’era una volta, tanto tempo fa, un povero contadino, che
aveva una casetta nel bosco e un orto dove coltivava gli ortaggi.
Un orco però non voleva che il contadino prendesse i frutti dell’orto perché diceva che erano suoi.
Il contadino impaurito, si rinchiuse dentro casa. Il giorno
seguente il contadino uscì e per fortuna l’orco non c’era più.
C’era invece, in mezzo al prato, un fiore parlante che gli disse che l’orco non se ne era andato, ma si era solo nascosto.
Il contadino era ancora molto impaurito.
Un fiore lo vide e decise di aiutarlo.
Suggerì al contadino di trovare un modo per diventare
amico dell’orco, preparandogli i piatti con le verdure dell’orto.
Al suo ritorno, l’orco rimase senza parole e decise di fare
un patto con il contadino: la pace in cambio di un po’ di leccornie tutti i giorni.
Il contadino accettò e vissero in pace il resto della vita.
Calcio: grandi risultati
L
a scuola calcio del settore agonistico dell’Istituto «S. G. CALASANZIO» ha partecipato, sotto l’ottima direzione del mister Angelo Del Vecchio, ai campionati della categoria Pulcini Misti (nati 1998 / 2000) e della categoria Giovanissimi Provinciali (1°
anno) ed ha riportato risultati molto
soddisfacenti. Il 2008/2009 è stato davvero un anno pieno di successi e di risultati straordinari, proprio da incorniciare.
I Pulcini hanno vinto il campionato
composto di due fasi, invernale e primaverile, arrivando primi in assoluto,
in entrambe le fasi, «IMBATTUTI»,
centrando 17 vittorie e un pareggio.
Oltre il risultato in campo, hanno ottenuto anche quello di squadra «fair
play». Un grosso plauso ai magnifici
protagonisti.
Nella categoria Giovanissimi Provinciali (1° anno) i ragazzi del «S. G.
CALASAZIO» alla fine di un campionato eccezionale, in un girone con società di rango – tra le quali la Lazio –
sono riusciti a classificarsi al terzo posto, conquistando sul campo 50 punti
in 24 partire. La direzione sportiva
esprime i migliori complimenti e un
«In bocca al lupo» per il prossimo anno. A questi bravi ragazzi gli auguri di
sempre maggiori successi!
PULCINI MISTI (1998/2000)
Spina Giuseppe – Santi Edoardo
Mogavero Francesco – Turchetta Daniele
Cappelli Vittorio – De Vincenzo Edoardo
Caprio Andrea – Salotti Daniele
Barassi Federico – Gualtieri Giordano
Cascapera Niccolò – Peri Lorenzo
Annunziata Alessandro
GIOVANISSIMI PROVINCIALI (1° Anno)
Memmi Tommaso – Martini Emanuele
Farneti Edoardo – Farneti Corrado
Turchetta Diego – De Micco Padula Giovanni
Dellino Nicola – Pirone Nicholas
Cascapera Lorenzo – Pallottini Gianluca
Buttarelli Giorgio – Manzo Federico
Lanzetta Giorgio – Rebesani Alessandro
Casaleggi Edoardo – Perconti Federico
Marinetti Federico