16 - Città di Mesagne
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N. 16/2012 Reg. Deliberazione CITTÀ DI MESAGNE (PROVINCIA DI BRINDISI) COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Approvazione ordine del giorno "sui diritti di cittadinanza per le persone di origine straniera". Responsabile del servizio: Dott. Mauro Tamburrano L’anno 2012 il giorno 3 del mese di maggio alle ore 17:00, nella sede Comunale, nell'apposita sala delle adunanze. Alla 1° convocazione, che è stata partecipata ai signori consiglieri a norma di legge, risultano all'appello nominale: SCODITTI Franco – SINDACO PRESENTE COGNOME E NOME 1) - FRANCO Damiano Presenti 2) - INDOLFI Giuseppe X 3) - SILLA Biagio X 4) - ORSINI Fernando X 5) - MOLFETTA Pompeo 6) - D'ANCONA Roberto X X 7) - SANTACESARIA Lorenza COGNOME E NOME Assenti X X Presenti 11) - MINGENTI Antonio X 12) - SARACINO Rosanna X 13) - SARACINO Maria Teresa X 14) - COLUCCI CARLUCCIO Antonio X 15) - VOZZA Carmen X 16) - TODISCO Vincenzo X Assenti 17) - DIMASTRODONATO Salvatore Carmine 8) - SEMERARO Giuseppe X 18) - CASTRIGNANO' Gianfrancesco 9) - DI DONFRANCESCO Sabrina X 19) - MAGRI' Domenico 10) - VINCI Maria Addolorata X 20) - DISTANTE Roberto X X X X Risultano altresì presenti, in qualità di assessori non facenti parte del Consiglio, i sigg.De Guido, Canuto, Montanaro, Zezza, Pastore Presiede il Signor.Avv. ORSINI Fernando Partecipa con funzioni consultive, referenti, di assistenza e verbalizzazione (art. 97, comma 4, lettera a del T.U. n. 267/2000) il Segretario Generale Dott. TAMBURRANO Mauro Nominati scrutatori i Signori: Mingenti,Vozza e Di Donfrancesco Il Presidente dichiara aperta la discussione sull'argomento in oggetto regolarmente iscritto all'ordine del giorno, premettendo che, sulla proposta della presente deliberazione; Premesso che: sulla presente proposta di deliberazione, il responsabile del servizio, per quanto concerne la regolarità tecnica, ha espresso : parere non necessario IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO F.to Dott. Mauro Tamburrano Il Responsabile dei Servizi Finanziari ha espresso : per quanto concerne la regolarità contabile : parere non necessario IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO F.to Dott. Francesco Siodambro Introducendo l’argomento all’ordine del giorno, il Presidente preliminarmente ringrazia i gruppi consiliari che attraverso i loro capigruppo hanno accolto la sua proposta di portare alla discussione dell’Assemblea un tema che – come quello di cui al punto successivo – si è imposto in questi ultimi mesi al dibattito pubblico nel Paese. L’Italia, da Paese di grande emigrazione negli anni immediatamente a ridosso delle due guerre, è diventato – continua il Presidente - negli ultimi decenni un Paese di immigrazione e «non comprendere la portata del fenomeno migratorio e non capire quanto sia necessario, sia stato e sia necessario, il contributo dell’immigrazione per il nostro Paese significa semplicemente – come ammoniva il Presidente della Repubblica nel corso di un’udienza al Quirinale dedicato ai “Nuovi cittadini italiani” nel Novembre scorso - non saper guardare alla realtà e al futuro». In Italia oggi vivono oltre 4.500.000 di immigrati, gran parte dei quali al Nord, e cosa questo significhi lo sanno bene sia lo Stato (oltre 3.300.000 secondo gli ultimi dati sono gli immigrati che presentano una regolare dichiarazione dei redditi), sia le imprese (per i quali gli immigrati sono una risorsa preziosa), sia le banche (oltre il 70% degli immigrati hanno un rapporto bancario), sia le famiglie italiane (per le quali gli immigrati costituiscono una soluzione a tanti problemi altrimenti non risolvibili). Lo sanno bene anche i nostri ragazzi che a scuola molto spesso hanno come compagni di banco bambini originari di un altro Paese, che parlano la nostra stessa lingua e che hanno le stesse speranze dei nostri figli e dei nostri nipoti. Anche nella nostra Città sono presenti 67 minori (31 femminucce e 36 maschietti) - a questo proposito il Presidente ringrazia la Sig.ra Maria Carmela Campana dell’Ufficio Stato Civile per l’elaborazione dei dati - figli di immigrati, alcuni dei quali nati proprio qui a Mesagne, che frequentano le nostre scuole, ma che non possono avere, come desidererebbero, la cittadinanza italiana. Con l’ordine del giorno in discussione – prosegue il Presidente - intendiamo aderire e sostenere la campagna “L’Italia sono anch’io”, promossa da un comitato presieduto dal Sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci Graziano Delrio e composto, fra l’altro, dalla stessa Anci, dalle Acli, da Libera, dall’Arci, dalla Caritas Italiana, dalla CGIL, dalla Fondazione Migrantes, dal Centro Studi Gesuiti e da alcune Regioni italiane, fra le quali anche la Puglia. Trattasi di un’iniziativa forte nata dal basso e che attraverso la raccolta di firme per una proposta di legge d’iniziativa popolare - che va ad integrare altre proposte di legge in materia d’iniziativa parlamentare - chiede al Parlamento di avere più coraggio e guardare in faccia la realtà, quella realtà fatta da un milione di ragazzi e giovani che si sentono a tutti gli effetti italiani. A questo punto dà lettura dell’ordine del giorno e successivamente concede la parola alla Consigliera Vinci, il cui intervento è integralmente riportato nel processo verbale della seduta. Durante la discussione rientra in aula il consigliere Indolfi ed escono i consiglieri Colucci Carluccio e Semeraro – presenti n. 15. Successivamente, il Presidente indice la votazione per alzata di mano per l’approvazione dell’ordine del giorno “sui diritti di cittadinanza per le persone di origine straniera” e proclama, con l’ausilio degli scrutatori, il seguente risultato: Consiglieri assegnati ed in carica compreso il Sindaco n. 21 Consiglieri presenti e votanti compreso il Sindaco n. 15 Voti favorevoli n. 15 In esito a quanto sopra; IL CONSIGLIO COMUNALE Udita la proposta del Presidente del Consiglio Comunale ed il dibattito che ne è seguito; Premesso Che oggi nel nostro Paese vivono circa 5 milioni di persone di origine straniera, pari all’8% della popolazione totale, molti dei quali nati e cresciuti in Italia; che di questi, 1.000.000 circa, pari al 7% della popolazione scolastica, sono bambini e bambine, ragazzi e ragazze, figli di immigrati, nati in gran parte nel nostro Paese che solo al compimento della maggiore età si vedono riconosciuto il diritto a chiederne la cittadinanza, iniziando nella maggior parte dei casi un lungo percorso burocratico; che questo meccanismo genera disuguaglianze e ingiustizie, limita la possibilità di una piena integrazione mentre l'esercizio della cittadinanza è la possibilità di partecipare alla vita e alle scelte della comunità di cui si fa parte, con uguali diritti e responsabilità; che questi ragazzi, italiani di fatto ma stranieri per la legge italiana (L. 91 del 1992), crescono con i nostri figli, frequentano le nostre scuole, partecipano alle nostre attività sociali e ricreative; che in nessun Stato europeo esiste una legge così ostile nei confronti dei minori; che bisogna preparare questi figli dell’immigrazione ad essere membri della nostra comunità con i relativi diritti e doveri; Considerato nella Convenzione Europea sulla Nazionalità conclusa tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa il 6 novembre del 1997, ancora in attesa di essere ratificata da parte del nostro Paese, è previsto che ciascuno Stato faciliti, nell’ambito del diritto domestico, l’acquisizione della cittadinanza per “le persone nate sul suo territorio e ivi domiciliate legalmente e abitualmente” (articolo 6, paragrafo 4, lettera e)); che l’articolo 3 della Costituzione garantisce che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione,di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”; che il tema della cittadinanza è un elemento di primaria importanza nello Stato democratico, infatti il tratto fondamentale della democrazia è il suo carattere inclusivo, tendente a far sì che le persone possano godere pienamente di tutti i diritti fondamentali, tra i quali la cittadinanza si pone come aspetto decisivo; che per cambiare l’attuale stato delle cose è di fondamentale importanza che venga modificata la legge in vigore sulla cittadinanza prevedendo che i figli di genitori stranieri, da alcuni anni residenti nel nostro Paese, che nascono in Italia o quando concludono il primo ciclo scolastico possano essere riconosciuti come cittadini italiani; che anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha autorevolmente auspicato che il Parlamento possa affrontare la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri, denunciando più volte “la follia e l’assurdità dei bambini di immigrati nati in Italia che non diventano cittadini italiani”; Preso atto che finalmente nel nostro Paese sono decollate importanti iniziative finalizzate a portare in Parlamento, oltre a proposte di legge d’iniziativa parlamentare, anche due proposte di legge di iniziativa popolare che prevedono che anche i bambini nati in Italia da genitori stranieri possano essere cittadini italiani e una nuova norma che permetta il diritto elettorale amministrativo a lavoratori regolarmente presenti in Italia da cinque anni; che la campagna nazionale “L’Italia sono anch’io” è parte integrante di questo progetto e la stessa è promossa dal Comitato “L’Italia sono anch’io”, costituito da n. 18 tra istituzioni e soggetti della società civile ( fra cui l’ANCI, la Caritas, le Regioni Emilia Romagna, Liguria, Puglia e Toscana) con l’obiettivo di promuovere una campagna per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera; Dato atto che la campagna vuole promuovere l'uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana che vivono, crescono, studiano e lavorano in Italia, contribuendo a rimuovere gli ostacoli che la legislazione attuale frappone al raggiungimento di questo obiettivo facendo appello alle Istituzioni, alle forze politiche e sociali, al mondo del lavoro e della cultura, a tutte le persone che vivono in Italia, affinché ciascuno responsabilmente contribuisca a costruire un futuro di convivenza, giustizia e uguaglianza per chiunque nasca e viva nel nostro Paese; Ritenuto opportuno aderire all’iniziativa in quanto il Comune di Mesagne è interessato a perseguire l’integrazione ed il riconoscimento dei diritti dei cittadini stranieri; tanto premesso e considerato, DELIBERA di aderire al comitato “L’Italia sono anch’io” promossa dall’Anci, Regioni, Enti locali ed altre Associazioni nazionali sensibili ai temi dell’immigrazione e della cittadinanza; di dare mandato alla Presidenza del Consiglio per la formalizzazione dell’adesione e per il mantenimento degli impegni che questa comporta per l’Amministrazione comunale; IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA a fare della campagna nazionale “L’Italia sono anch’io” un momento di larga informazione sulle proposte di legge per la cittadinanza ai figli di immigrati; di promuovere iniziative volte ad includere le comunità degli immigrati presenti sul nostro territorio nella ricerca degli interessi comuni, nell’apprendimento delle regole e delle pratiche democratiche; di sensibilizzare le scuole di Mesagne sul tema, concorrendo ad organizzare incontri e dibattiti; di promuovere, nei modi che la Giunta Comunale riterrà più opportuni, una campagna di sensibilizzazione fra la comunità mesagnese. INVITA il Presidente del Consiglio Comunale a trasmettere copia del presente ordine del giorno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della Camera dei Deputati, all’ANCI Puglia, ai Dirigenti Scolatici delle Scuole di Mesagne, alla stampa locale e pubblicarlo sul sito istituzionale del Comune di Mesagne.--- Il presente verbale viene così sottoscritto: IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE F.to Avv. ORSINI Fernando F.to Dott. TAMBURRANO Mauro Copia conforme all'originale per uso amministrativo e d'ufficio. Mesagne, lì .......................................... IL SEGRETARIO GENERALE ........................................................................ ATTESTATO DI INIZIO PUBBLICAZIONE N. .................................. di registro di pubblicazione. Si attesta che copia della presente deliberazione viene pubblicata all'Albo Pretorio di questa Città per 15 giorni consecutivi. Mesagne, lì 11/05/2012 IL SEGRETARIO GENERALE F.to Dott.TAMBURRANO Mauro ESECUTIVITÀ La presente deliberazione è divenuta esecutiva in data ....................................... essendo trascorsi dieci giorni dalla su indicata data di pubblicazione. Mesagne, lì .......................................... IL SEGRETARIO GENERALE F.to ____________________