Contenuti delle sezioni CAMPI

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Contenuti delle sezioni CAMPI
Dipartimento di Como
Contenuti delle sezioni
CAMPI ELETTROMAGNETICI & RADON
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Campi elettromagnetici
Azioni del Dipartimento di Como
Descrittore: Pareri rilasciati per nuovi impianti per la telefonia
Descrittore: Interventi di controllo in prossimità di sorgenti di campi
elettromagnetici
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Il Radon
Descrittore: immissioni di gas Radon dal terreno
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Dipartimento di Como
Campi elettromagnetici
Da sempre sulla terra è presente un fondo di radiazione elettromagnetica non ionizzante
dovuto alle emissioni del sole, della terra stessa, dell’atmosfera. Il progresso tecnologico
ha aggiunto un elevato contributo legato alle attività umane.
I campi elettromagnetici hanno caratteristiche, modalità di interazione biologica e metodologie
di valutazione differenti a seconda della loro frequenza. Si distinguono quindi due classi di
sorgenti:
–RF e MW (radiofrequenze e microonde, tra 100 kHz e 300 GHz):
»impianti per telefonia mobile, diffusione radiotelevisiva -> esposizione diffusa della popolazione
»apparati industriali, applicazioni biomedicali -> esposizione localizzata del lavoratore o dei pazienti
Tipico profilo delcam po elettrico (E) generato da una im pianto
perla telefonia m obile in funzione della distanza
'LVWDQ]DP
–ELF (frequenze estremamente basse, tra 1 Hz e 100 kHz):
»Elettrodotti e cabine di trasformazione -> esposizione diffusa della
popolazione
»Apparecchi alimentati da corrente elettrica, elettrodomestici compresi
-> esposizione localizzata della popolazione
Tipico profilo delcam po m agnetico (B)ed elettrico (E)generato da una linea ad alta tensione
(132 kV,singola terna,275 A)in funzione della distanza dalla proiezione sulterreno dell’asse
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Dipartimento di Como
Azioni del Dipartimento di Como in materia di
Radiazioni non ionizzanti
Ambiti e livelli di intervento ARPA:
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Azioni di prevenzione con espressione di pareri tecnici
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Attività di vigilanza e controllo con sopralluoghi e misurazioni
–
–
•
rilascio parere preventivo per l’installazione di impianti per telefonia e diffusione
radiotelevisiva
pareri su nuovi tracciati di elettrodotti
su richiesta valutazione dei livelli di campo per nuovi edificati in presenza di sorgenti
di campo elelttromagnetico
misure di controllo su impianti di telefonia e diffusione radiotelevisiva
misure dei livelli di campo in prossimità di elettrodotti
Attività di formazione/informazione
–
–
Partecipazione all’iniziativa “Blubus”
Attività di formazione / informazione per le amministrazioni comunali
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Dipartimento di Como
Descrittore:
Pareri rilasciati per nuovi impianti per la telefonia
Numero di pareri rilasciati
negativi
positivi con verifica ad attivazione
positivi
90
Prima dell’installazione il gestore deve presentare
al Dipartimento ARPA un rapporto tecnico
relativo al rispetto dei limiti e dei livelli di
campo elettromagnetico vigenti, fornendo la
documentazione tecnica necessaria per la
verifica con calcolo previsionale.
Si procede quindi ad una valutazione modellistica
preventiva dei campi elettromagnetici
prodotti sul territorio circostante,
ipotizzando le condizioni peggiorative di
trasmissione, e considerando il contributo di
tutti gli impianti presenti nell’area.
80
70
60
50
Dopo la forte fase di crescita nell’installazione di
impianti negli anni antecedenti il 2001, si
osserva ora una situazione di stazionarietà
dovuta all’ormai raggiunta copertura
territoriale dei sistemi di telefonia. Buona
parte dei pareri più recenti riguarda
variazioni su impianti esistenti.
40
30
20
10
0
< 2000
2000
2001
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2002
2003
Dipartimento di Como
Descrittore: Interventi di controllo in prossimità
di sorgenti di campi elettromagnetici
•Nel 2002 è stata effettuata una campagna di controllo su tutti gli impianti per la
telefonia mobile esistenti assoggettati a parere vincolato alla verifica ad attivazione
impianto.
•Dal 2003 sono stati sottoposti a verifica solo gli impianti per telefonia di nuova
attivazione, mentre sono stati incrementati i controllo sugli impianti radioTV.
•Fino al 2003 il rispetto delle distanze dalle linee elettriche previste dalla normativa,
garantiva il non superamento dei livelli di campo elettromagnetico. A seguito dell’entrata in
vigore del DPCM 8.7.2003 (GU n. 200/03), è previsto un incremento dell’attività di
controllo dei livelli di campo elettrico e magnetico in tale settore.
Tipologia di
controllo
Numero di
interventi nel 2001
Numero di
interventi nel 2002
Numero di
interventi nel 2003
Impianti a
radiofrequenze
50
18
34
Linee elettriche
---
5
1
Interventi per la
bonifica di siti fuori
norma
---
3
6
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Il Radon
Dipartimento di Como
Il radon (Rn-222) è un gas radioattivo naturale. È incolore e
inodore ed è prodotto dal decadimento radioattivo del
radio, generato a sua volta del decadimento dell’uranio.
Questi elementi sono presenti, in quantità molto variabile,
in tutta la crosta terrestre. La principale fonte di
immissione di radon nell’ambiente è il suolo, insieme ad
alcuni materiali di costruzione (es. tufo vulcanico) e, in
qualche caso, all’acqua. Il radon (Rn-222) è presente in
tracce nel sottosuolo quasi ovunque. Le rocce che hanno un
maggiore contenuto d’uranio/radio (tufi, granito e porfido)
possono emanare maggiori quantità di radon. Questo vale
soprattutto per rocce permeabili o fratturate. In una
roccia compatta, invece, il radon rimane imprigionato nel
materiale.
Essendo un gas, il radon fuoriesce dal terreno (o dai materiali da costruzione e dall’acqua),
disperdendosi nell’atmosfera ma accumulandosi negli ambienti chiusi. Come ogni sostanza
radioattiva, il Radon ha una propria velocità di decadimento, caratterizzata dal suo tempo di
dimezzamento, cioè il tempo dopo il quale rimane la metà del numero iniziale degli atomi
radioattivi. Il tempo di dimezzamento del radon è relativamente breve (3,8 giorni). Quindi, se
fosse presente del gas radon al momento dell'imbottigliamento di un'acqua minerale, dopo un mese
di stoccaggio quasi tutto il radon sarebbe decaduto.
Il radon è pericoloso per inalazione, in quanto è la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo
di sigaretta (più propriamente sono i prodotti di decadimento del radon che determinano il rischio
sanitario). Più l’esposizione al radon è alta, più aumenta il rischio di contrarre il tumore.
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Dipartimento di Como
C oncentrazione di
radon m isurata
Valori < 5000 Bq/m3
5000<valori<10000 Bq/m3
Valori > 10000 Bq/m3
Descrittore: immissioni di gas Radon dal terreno
Prima del 2003 nessuna campagna di misura delle
concentrazioni di gas Radon era stata condotta in
modo sistematico nella Provincia di Como.
Nel corso del 2003 ARPA Dipartimento di Como ha
condotto un’estesa campagna di misura delle
concentrazioni di radon emesse dal suolo.
Le misurazioni sono state effettuate posizionando
per 5 giorni dei dosimetri passivi di tipo LR115 in
fori del terreno profondi 40 cm; gli 80 punti
indagati sono stati scelti sulla base delle
caratteristiche geomorfologiche del terreno.
La campagna di misure ha indicato una correlazione
tra le zone con concentrazioni di radon più elevate
e alto contenuto di uranio o radio nel terreno.
Attualmente è in corso una campagna di
monitoraggio della Regione Lombardia per la
valutazione delle concentrazioni di radon in
ambiente abitativo, che dipendono anche dai
fenomeni diffusivi che intervengono
successivamente all’immissione del gas radon in
atmosfera.
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Dipartimento di Como
Riferimenti normativi / bibliografici
Sezione Vigilanza
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Regolamento (CEE) n. 1210/90 del Consiglio del 7 maggio 1990 sull'istituzione dell'Agenzia
europea dell'ambiente e della rete europea d'informazione e di osservazione in materia
ambientale; s.m.i.
Legge 21 gennaio 1994, n. 61 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4
dicembre 1993, n. 496, recante disposizioni urgenti sulla riorganizzazione dei controlli
ambientali e istituzione dell'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente
Legge Regionale del 14 agosto 1999, n. 16 "Istituzione dell'Agenzia Regionale per la
Protezione dell'Ambiente - ARPA“, come modificata dalla Legge Regionale del 6 marzo
2002, n. 4 "Norme per l'attuazione della programmazione regionale e per la modifica e
l'integrazione di disposizioni legislative"
Raccomandazione del Parlamento Europeo del Consiglio dell’unione Europea n. 2001/331/CE
del 4.4.01 che stabilisce i criteri minimi per le ispezioni ambientali negli stati membri
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Sezione Acque
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•
Decreto legislativo 11 maggio 1999 n. 152 e successive modificazioni e integrazioni.
Direttiva 91/271/CE del Consiglio del 21 maggio 1991.
Direttiva 98/15/CE.
D. P. R. n. 470/81.
D. P. R. 24 maggio 1988 n. 236.
L. R. n. 62 del 27 maggio 1985
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Dipartimento di Como
Riferimenti normativi / bibliografici
Sezione Aria
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DPR N° 203 del 24/5/88 : “Attuazione delle Direttive 87/779/CEE, 82/884/CEE, 84/360/CEE,
85/203/CEE concernenti norme in materia di qualità dell’aria relativamente a specifici agenti
inquinanti e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali”
DPR 25/7/91 : “Modifiche dell’Atto di indirizzo e coordinamento in materia di emissioni poco
significative e di attività a ridotto inquinamento atmosferico emanato con DPCM 21/7/89
http://www.nonsoloaria.com
http://www.minambiente.it
Legislazione di riferimento in materia di Qualità dell’Aria
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Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 marzo 1983
Decreto del Presidente della Repubblica n. 203 del 24 maggio 1988
Decreto del Ministero dell’Ambiente del 16 maggio 1996
Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 163 del 21 aprile 1999
Decreto Legislativo n. 351 del 4 agosto 1999
Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 60 del 2 aprile 2002
Deliberazione Giunta Regionale della Lombardia n. VII/6501 del 19 ottobre 2001 e n. VII/13856
del 29 luglio 2003
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Riferimenti normativi / bibliografici
Dipartimento di Como
riferim ento norm ativo
Sezione Rumore
oggetto
situazione alm ese diG iugno 2002
art.2 com m a 14 Legge 349/86
D PCM -lim itim assim iesposizioneam b.abit.esterno
D PC M 1/3/91-G .U .n.57 del8/3/91
art.117 della Costituzione
Legge quadro sull'inquinam ento acustico
Legge n.447 del26/10/95 -G .U .n.254 del30/10/95
Legge 447/95
art.3 com m a 1 -a)
art.3 com m a 1 -c)
art.3 com m a 1 -e)
art.3 com m a 1 -f)
art.3 com m a 1 -g)
art.3 com m a 1 -h)
art.3 com m a 1 -i) - art.10 com m a
5
art.3 com m a 1 -l)
art.3 com m a 1 -m )
art.3 com m a 1 -m - D M 31/10/97
D M 31/10/97 -D M 20/5/99
decretiattuativi
D PCM -lim itisorgentisonore
D M -m odalita`e criterim isura rum ore
D PCM -requisitiacusticipassiviedifici
D M -criteriprogett.ristrutt.edificieinfrastrutt.trasporti
D M -requisitisistem idiallarm e
D PCM -requisitisorgentilocalipubblico spettacolo
D M -criteripredisp.pianiabbatt.rum ore pertrasporti
D M -m od.all.2 D M 29/11/00 crit.pred.pianiatt.rum .trasp.
D M -criterim isura rum ore im barcazioni
D M -criterim isura rum ore aereo
D M -criterisistem idim onitoraggio rum ore aereo
D M -procedureantirum ore e zonerispetto aeroporti
art.3 com m a 1 -n)
D M -predisposizione cam pagneinform az.educaz.
art.4 com m a 1
Legge regionale
Criteripianirisanam ento acustico im prese
Criteripredisp.docum .im patto e clim a acustico
Criteripredisp.zonizzazione acustica com unale
L.R .n.13 del10/08/01 -BU RL 1 suppl.ord.n.33 del13/8/01
D G R 6906/01 -BU RL serieord.n.12 del18/3/02
D G R 8313/02 -BU RL serieord.n.50 del10/12/01
art.11 com m a 1
art.11 com m a 1
art.11 com m a 1
art.11 com m a 1
art.11 com m a 1
art.15 com m a 4
art.16
D PR -regolam ento rum ore traffico veicolare
D PR -regolam ento rum ore traffico ferroviario
D PR -regolam ento rum ore traffico m arittim o-natanti
D PR -regolam ento rum ore traffico aereo
D PR -regolam ento rum ore autodrom ie piste
D M -criterio differenziale im pianticiclo continuo
D PR -abrogazione norm e in contrasto con L.447/95
concerto M inistro LL.PP.
D PR 459/98 del18/11/98 -G .U .n.2 del4/1/99
lavoricom m issione
D PR 496/97 del11/12/97 -G .U .n.20 del26/1/98
D PR 304/01 del03/04/01 -G .U .n.172 del26/7/01
D M 11/12/96 -G .U .n.52 del4/3/97
non previsto
non previsto
D PCM -atto diindirizzo pertecnico com petente
Legge -m odifiche dialcuniarticolidella Legge 447/95
D PCM 31/3/98 -G .U .n.120 del26/5/98
Legge 426 del9/12/98 -G .U .n.291 del14/12/98
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D PCM 14/11/97 -G .U .n.280 del1/12/97
D M 16/3/98 -G .U .n.76 del1/4/98
D PCM 5/12/97 -G .U .n.297 del22/12/97
D PCM 16/4/99 n.215 -G .U .n.153 del2/7/99
D M 29/11/00 -G .U .n.285 del6/12/00
D M 23/11/01 -G .U .n.288 del12/12/01
lavoricom m issione
D M 31/10/97 -G .U .n.267 del15/11/97
D M 20/5/99 -G .U .n.225 del24/9/99
D M 3/12/99 -G .U .n.289 del10/12/99
D G R 9776/02 -
Dipartimento di Como
Riferimenti normativi / bibliografici
Sezione Campi Elettromagnetici
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•
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•
•
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•
•
LEGGE 22 febbraio 2001 n. 36 (in G.U. n. 55/01) “Legge quadrosulla protezione dalle esposizioni a
campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 luglio 2003 (in G.U. n. 199/03)
“Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita' per la
protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz.”
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 luglio 2003 (in G.U. n. 200/03)
“Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la
protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete
(50 Hz) generati dagli elettrodotti.”
DECRETO LEGISLATIVO 1 agosto 2003, n.259 (in G.U. n. 214/03) “Codice delle comunicazioni
elettroniche.”
Norma CEI 211-6, 211-7, 211-4, 211-11, 211-60
International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection - ICNIRP 1998 (http://icnirp.org)
Istituto Superiore di Sanità (http://www.iss.it)
Organizzazione Mondiale di Sanità (http://www.who.int/docstore/pehemf/publications/facts_press/fact_italian.htm)
Sezione Radon
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Decreto Legislativo del Governo 17 marzo 1995 n° 230, modificato dal D. Lgs. 26 maggio 2000 n. 187,
dal D. Lgs. 26 maggio 2000 n. 241 e dal D. Lgs. 9 maggio 2001 n. 257 "Attuazione delle direttive
89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti."
•
http://www.nrpb.org/understand/radon/radon.htm
6,67(0$',*(67,21(48$/,7$ಫ
81,(1,62
&(57,),&$72'$&(57,48$/,7<