La Voce di Romagna - Unindustria Rimini

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La Voce di Romagna - Unindustria Rimini
CONFINDUSTRIA RIMINI
Venerdì, 04 ottobre 2013
Venerdì, 04 ottobre 2013
Testate
Il lungomare torna a Rimini
Da Corriere di Romagna del 2013-10-04T05:53:00
Gnassi: è fatta, abbiamo il lungomare
Da Corriere di Romagna del 2013-10-04T05:53:00
Controllo Fellini, tra 2 anni passa all' Enav
Da Corriere di Romagna del 2013-10-04T05:53:00
Cmv vende gli immobili debiti da pagare in 5 anni per 140 milioni di euro
Da Corriere di Romagna del 2013-10-04T05:53:00
Un treno su gomma tra Rimini e il Titano
Da Corriere di Romagna del 2013-10-04T05:53:00
«Oltremare addio» Valdadige se ne va con un bel libro
Da Corriere di Romagna del 2013-10-04T05:53:00
MotoGp, la riviera crede nel turismo
Da Corriere di Romagna del 2013-10-04T05:53:00
Rimini si prende otto chilometri di lungomare
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013-10-04T04:03:00
Intanto il Comune spende altri soldi per la ciclabile
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013-10-04T04:03:00
Palestre vista mare e molo di vetro: tanti progetti per la nuova...
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013-10-04T04:03:00
«Tanto fumo e niente arrosto: progetti di carta e mattoni sul...
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013-10-04T04:03:00
Torriana e Poggio Berni ?divisi' sulla fusione
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013-10-04T04:03:00
San Marino-Rimini in otto fermate
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013-10-04T04:03:00
"Comprato il Lungomare"
Da Il Nuovo Quotidiano di Rimini del 2013-10-04T04:31:00
"Abbiamo il Lungomare"
Da Il Nuovo Quotidiano di Rimini del 2013-10-04T04:31:00
Concordato Air, ancora una fumata nera La decisione dei giudici è...
Da Il Nuovo Quotidiano di Rimini del 2013-10-04T04:31:00
Concordato, Cmv passa il primo esame
Da Il Nuovo Quotidiano di Rimini del 2013-10-04T04:31:00
Recupero del tracciato della ferrovia
Da Il Nuovo Quotidiano di Rimini del 2013-10-04T04:31:00
Maggioli Il Gruppo ha ragione: le procedure seguite sono corrette
Da La Voce di Romagna (ed. Rimini) del 2013-10-04T05:26:00
Megafesta delle nanotecnologie a Italia in Miniatura
Da La Voce di Romagna (ed. Rimini) del 2013-10-04T05:26:00
Air, Giorgetti ci mette i suoi soldi
Da La Voce di Romagna (ed. Rimini) del 2013-10-04T05:27:00
Un tram su gomma per San Marino
Da La Voce di Romagna (ed. Rimini) del 2013-10-04T05:27:00
Il Demanio ci ridà il lungomare Gnassi ora culla grandi sogni
Da La Voce di Romagna (ed. Rimini) del 2013-10-04T05:27:00
Domenica confermato il blocco della circolazione nell' area a mare della
Da La Voce di Romagna (ed. Rimini) del 2013-10-04T05:27:00
La Focchi spa amplia la propria sede a Camerano: conferenza dei servizi
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Il lungomare torna a Rimini
Il sindaco: ora è possibile riqualificare. Appello ai privati.
RIMINI. «La città diventa proprietaria del
lungomare»: da piazzale Boscovich fin giù
verso sud, 125mila metri quadrati di
superficie. Tutto gratis, offre l' Agenzia del
Demanio. Un risultato ottenuto grazie al
Decreto del Fare che ha reso operativo il
Federalismo demaniale. Il sindaco Andrea
Gnassi (Pd) ha ufficializzato il traguardo ieri: il
lungomare che diventa nostro, apre la porta
alla riqualificazione.
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LA SVOLTA.
Gnassi: è fatta, abbiamo il lungomare
Il sindaco annuncia: ora può partire la riqualificazione, i privati facciano la loro parte L'
Agenzia del Demanio regala a Rimini 125mila metri quadrati di "terreno" pregiato.
RIMINI. «La città diventa proprietaria del
lungomare»: da piazzale Boscovich fin giù
verso sud, 125mila metri quadrati di
superficie. Tutto gratis, offre l' Agenzia del
Demanio. Un risultato ottenuto grazie al
Decreto del Fare che ha reso operativo il
Federalismo demaniale.
Il sindaco Andrea Gnassi (Pd) ha ufficializzato
il traguardo ieri pomeriggio nella sala della
giunta e ieri sera in consiglio comunale. I toni
sono da appuntamento con la storia, ma il
motivo è noto: il lungomare che diventa nostro,
apre la porta alla riqualificazione e alle idee e
ai progetti racchiusi del Masterplan.
Prima non si poteva?
«Si poteva ­ ha spiegato Gnassi - ma i costi
erano diversi, il bene non ci apparteneva.
Siamo finalmente contenti di poter restituire
alla città ciò che è suo».
Cosa succede ora? «Si apre un altro
percorso».
Un esempio è rappresentato dal Parco del
mare, ambizioso progetto di sistemazione dell'
ar ea compresa tra piazzale Boscovich e
piazzale Fellini: servizi, connessione con l'
arenile, parcheggi, lungomare pedonalizzato.
Costa un po' (29 milioni di euro), ma la strada
è quella. Il dialogo con i privati produce
innovazione e opportunità.
Tempi? Gnassi non si allarga troppo. Cita il Piano della balneazione che ha un primo step nel 2016.
«Le due questioni viaggiano abbinate. Dobbiamo trasformare le indicazioni del Piano strategico.
Parliamo di portare sul lungomare più funzioni, togliere cemento e traffico nel solco della nuova
direzione di marcia intrapresa dalla città.
E' una sfida che molti imprenditori locali aspetta no e sono pronti a raccogliere». E già che c' è ha
ricordato che a Torre Pedrera, dove il lungomare ha un' altra giurisdizione (non è demaniale), il dialogo
con cittadini e operatori turistici può produrre al più presto un futuro senza auto e il dialogo con la
spiaggia.
Il momento di euforia ha contagiato anche i parlamentari riminesi del Pd. «Condivido la soddisfazione
del sindaco - scrive Emma Petitti -. E' una soddisfazione in primo luogo come riminese, ma motivata
pure dal fatto che il tenace lavoro fatto dal Comune ha potuto produrre risultati concreti anche grazie
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alle previsioni contenute nel decreto del Fare proposto dal governo Letta e approvato da questo
Parlamento. Un decreto con cui si è finalmente sbloccato il federalismo demaniale, che solo fino a pochi
mesi fa giaceva nei fatti su un binario morto. L' auspicio è che questo dia fiducia agli operatori della
città, spingendoli a diventare protagonisti dei progetti di riqualificazione».
«Ora anche la realizzazione degli interventi compresi nel Psbo ­ aggiunge Tiziano Arlottipotrà essere
portata avanti su aree di proprietà di cui il Comune avrà disponibilità. Il passaggio importante
immediatamente conseguente sarà lavorare perché il ministero dell' ambiente garantisca la sua parte di
finanziamenti, come già promesso dal ministro Orlando».
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Controllo Fellini, tra 2 anni passa all' Enav
Inaugurato Airet. Cagnoni: «E' un tentativo». Aeroporto, arriva l' Ente nazionale
assistenza volo.
R IM IN I . « E' difficile ma ci stiamo provando:
è un tentativo e merita gli auguri». Lorenzo
Cagnoni, presidente di Rimini Fiera, ieri lo ha
chiarito subito dopo il taglio del nastro della
seconda edizione di Airet, The Italian Air
Industry Renaissance, che riunisce le filiere
dell' aeronautica italiana in un 'unica offerta
integrata. In sintesi, tre sezioni differenti
dedicate a diversi comparti della filiera: Airem
incentrata sulle tecnologie impiegate nella
lavorazione di materiali per la costruzione di
veicoli aeronautici; Aired rivolta al design ed al
l' organizzazione di aeroporti; Aires focalizzata
sulle soluzioni in tema di aeronautica
ecosostenibile. Ma nessuno si immagini i
padiglioni pieni di una normale manifestazione
fieristica. Quello inaugurato ieri è infatti un
business meeting, per chi non mastica l'
inglese un incontro per fare affari, che oltre alla
sala conferenze, occupa con gli stand un solo
padiglione della Fiera fino a domani. «Una
vera e propria Fiera in questo settore», ha
proseguito Cagnoni, «in Italia non esiste e in
questo momento di congiuntura economica
molto difficile, il nostro è un tentativo».
Assieme a lui, ieri all' inaugurazione, anche
Stefano Salamida, generale di Brigata aerea;
E m a n u e l e Rimini, p r e s i d e n t e d i A i r e t
Exhibitions; Andrian Yelemessov, Ambasciatore del Kazakhstan in Italia; Massimo Garbini,
amministratore unico di Enav, Ente nazionale assistenza volo. E quest' ultimo ha illustrato l' evoluzione
della società, che si pone sempre più sul mercato non solo come controllore del traffico aereo, ma come
gestore complessivo del controllo del traffico aeronautico. «Attraverso le nostre società ci proponiamo
per la commercializzazione in tutto il mondo del complesso dei servizi di controllo dello spazio aereo».
Garbini ha anche annunciato il passaggio del controllo dell' aeroporto d i Rimini -San Marino dall'
Aeronautica Militare all' Enav tra due anni: con il conseguente controllo della torre, del radar e del
traffico aereo.
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PROPOSTA DI CONCORDATO.
Cmv vende gli immobili debiti da pagare in 5 anni
per 140 milioni di euro
RIMINI. Si vendono gli immobili a disposizione
e si punta a incassare nell' arco di non più di 5
anni una cifra che si aggira attorno ai 140
milioni. Con questi soldi saranno pagati i
creditori, diverse centinaia, sia quelli
privilegiati, a cui spetterà il 100 per cento delle
somme dovute, sia i chirografari, a cui
andranno importi variabili, che partirebbero da
un minimo del 7 per cento. E' questo il piano di
pagamento all' interno del concordato
preventivo della Cooperativa muratori
Verucchio e di altre 10 società "satellite" per
cui è stata aperta la procedura. Mercoledì alla
Sgr si sono riuniti i creditori: su un totale di
diverse centinaia, presenti poche decine. A
loro, il 29 ottobre, spetterà la decisione se
accettare o meno la proposta.
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MOBILITÀ DOLCE.
Un treno su gomma tra Rimini e il Titano
Proposta di collegamento presentata in Provincia al congresso nazionale di Co.Mo.Do.
Costa fino a 40 milioni. Si punta a un contributo regionale, il Titano deve fare la sua
parte.
di ANNALISA BOSELLI RIMINI. Un tram su
gomma in corsia protetta parallelo alla rete
stradale con una frequenza di un' ora e di
mezzora nelle ore di punta, in grado di
collegare Rimini con San Marino. Costo: dai
24 ai 40 milioni di euro. Chi li mette? Si sta
valutando l' ipotesi di accedere ai
finanziamenti della Regione ma anche San
Marino dovrà dare la sua parte.
E' questa la proposta di collegamento - che,
almeno a parole, ricalca molto il progetto del
Trc - presentata ieri durante la prima giornata
del cong r e s s o nazionale d i Co.Mo.Do.
della confederazione della mobilità dolce che
si è tenuta ieri.
Sono due le ipotesi di tracciato al momento in
fase di studio anche nel tavolo tecnico attivato
da tempo tra Repubblica di San Marino,
Provincia, Comuni di Rimini e Coriano, lo
stesso che sta valutando le proposte di
finanziamento.
Una ricognizione di massima già realizzata
indica come il vecchio tracciato ferroviario sia
oggi in buona parte non recuperabile: l'
espansione urbanistica e la costruzione della
superstrada consentono un suo riutilizzo
inferiore al 30 per cento sul totale della
lunghezza prevista. L' id ea quindi è quella di
utilizzare la rete stradale attuale, con due possibili ipotesi: la prima prevede l' arrivo a Borgo Maggiore e
un interscambio con la funivia; la seconda recupera l' ultimo tratto del vecchio tracciato (3,4 chilometri
circa) per arrivare all' ex stazione di San Marino.
Il progetto, fortemente voluto da tempo soprattutto dagli abitanti del Titano che sognano un
collegamento con Rimini sulla linea del vecchio tracciato della ferrovia, avrebbe un impatto positivo spiega la Provinciaevidente anche per quanto riguarda la competitività delle imprese (sul percorso
sussistono infatti alcune, consistenti aree industriali e artigianali), la sicurezza stradale e per la qualità
della vita dei 5.400 frontalieri. Vantaggi potrebbero esserci anche per l' aeroporto Fellini: proprio
recentemente San Marino ha acquistato alcune aree e considerate le dinamiche dei flussi, questo
percorso porterebbe vantaggi sia per la Repubblica che per il territorio riminese. «Un progetto
sicuramente ambizioso - commenta Vincenzo Mirra, assessore alla viabilità della Provinciama
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realizzabile. Il problema delle risorse esiste, ma noi riteniamo che possa essere inserito in un
programma regionale e nazionale; inoltre il progetto è già inserito nel piano triennale dei trasporti della
Regione».
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«Oltremare addio» Valdadige se ne va con un bel
libro
Dieci anni di attività in 230 pagine Polemica sui costi della stampa.
RICCIONE. "Avventura Oltremare". Con un
libro dal titolo significativo la Valdadige si è
congedata dal parco, salutando dipendenti e
collaboratori, molti dei quali in cassa
integrazione. Per martedì è in programma la
conferenza stampa di presentazione del nuovo
gruppo che passerà al comando: la Costa
Edutainment.
«Il volume conta 230 pagine che raccontano i
10 anni di Oltremarespiega Francesco Benzi
della Valdadige e responsabile della
progettazione -; abbiamo voluto lasciare una
strenna, alla quale abbiamo iniziato a lavorare
lo scorso anno con fini promozionali, e per
caso il completamento dell' opera casca in
concomitanza con il passaggio di consegna
della proprietà della struttura».
La stesura del libro è stata gestita dallo stesso
Benzi. «In qualità di progettista e operativo
della società ho seguito la realizzazione del
parco, e successivamente in tutti questi anni.
Posso dire di avere una memoria storica».
La pubblicazione è ricca di immagini. «Al
momento è a solo uso interno al parco, in
futuro probabilmente verrà distribuito anche
all' esterno, magari sarà lo stesso Costa a
occuparsene».
Per la distribuzione ai dipendenti è stato
organizzato un buffet qualche giorno fa. Non sono mancate le polemiche per la spesa affrontata,
soprattutto tra coloro ai quali in concomitanza partiva la cassa integrazione. «Sono una quarantina i
dipendenti che da fine settembre a metà dicembre per i quali partirà la cassa integrazionespiega Mirco
Botteghi di Filmcams Cigl ­, ancora con la nuova proprietà non ci sono incontri fissati. La questione del
libro è a parte, posso capire le reazioni di pancia dei dipendenti, ma non sono certo queste cifre a
cambiare le sorti del parco. Direi che si può concentrare sul fatto che la proprietà si è resa molto
disponibile e sensibile nel salvaguardare la forza occupazionale minima del parco».
Nella accordo di vendita, oltre alla Valdadige, proprietaria del 100 per cento di Oltremare e del 67 per
cento di Aquafan, è coinvolta anche la Idrorama, la società che detiene la restante quota di circa il 30
per cento di Aquafan. Il gruppo Costa Edutainment qualche anno fa ha acquisito anche l' Acquario di
Cattolica, e gestisce l' Acquario di Genova.
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MotoGp, la riviera crede nel turismo
Misano, gran premio inserito nel calendario provvisorio: 12, 13 e 14 settembre 2014.
MISANO. Il Gran premio di San Marino e della
Riviera di Rimini è stato inserito nel calendario
provvisorio il 12, 13 e 14 settembre 2014,
confermando la collocazione nel secondo
weekend del mese, come nelle ultime due
stagioni. Tra i punti principali degli
organizzatori il potenziamento degli eventi
collaterali, e portare ancora più presenza,
soprattutto a San Marino.
«L' obiettivo resta di consolidare la MotoGp
come prodotto turistico che utilizza la passione
sportiva come leva di successo commerciale dicono gli organizzatori -, e fra gli eventi
sportivi, la MotoGp, rappresenta
indubbiamente il top, anche dal punto di vista
dell' impatto mediatico».
Le date sono state rese note mercoledì nel
tardo pomeriggio dalla Federazione
internazionale motociclismo e Dorna Sport.
«Si tratta di una decisione condivisa con
Dorna sport - spiegano da Repubblica di San
Marino, Provincia e Santa Monica spa - che ci
trova concordi e che riflette una volontà
unanime espressa tre anni fa dall' intero
sistema del territorio: posticipare la data per
posizionare l' evento in un fine settimana al di
fuori del tradizionale periodo balneare, così da
dare ancor più corpo e sostanza al processo di
destagionalizzazione».
I numeri del 2013 hanno confermato il successo ottenuto dall' evento. «Ancora una volta siamo ripagati
degli sforzi che tutti gli anni mettiamo in campo, cercando di migliorare continuamente sia l' evento sia
tutte le iniziative collaterali ufficiali ­ continuano i promotori ­, ci sforziamo di rendere sempre più solida
e spettacolare la manifestazione. Il rapporto pubblico ­privato si sta dimostrando vincente».
L' obiettivo principale concordato con gli organizzatori di Dorna, «è sviluppare ulteriormente il
coordinamento tra pubblico e privato a livello locale al fine di organizzare una serie di eventi collaterali
ufficiali ancora più forti e in sinergia tra loro. Tutto ciò per dare una spinta ulteriore alla visibilità
internazionale verso il territorio, che investe risorse importanti in questo evento, per veicolare con
ancora maggiore efficacia i flussi turistici che porta il gran premio, in particolare verso la Repubblica di
San Marino».
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Il Resto del Carlino (ed.
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Rimini si prende otto chilometri di lungomare Gnassi:
«Adesso puà partire la riqualificazione»
Il Demanio cede al Comune l' area da piazzale Boscovich a Miramare SVOLTA Nella
foto grande un tratto di lungomare: l' area passerà al Comune. Nel tondo il sindaco
Andrea Gnassi.
di MANUEL SPADAZZI CI LAVORAVA da
oltre un anno, insieme ai suoi dirigenti e
collaboratori. È arrivato perfino a mina cciare l'
Agenzia del Demanio, con una lettera di diffida
e le carte già pronte per andare in tribunale:
«O ci date il lungomare, o ve lo restituiamo e vi
facciamo causa, visto che siete inadempienti».
Ma il pressing di Gnassi alla fine è riuscito a
centrare il bersaglio grosso: perché ora «il
lungomare appartiene a Rimini e ai riminesi».
Una svolta per la città, arrivata negli ultimi
giorni, dopo estenuanti trattative, numerosi
incontri a Roma, scambi continui di documenti
e lettere. Con la cessione gratuita dei 125mila
metri quadrati del lungomare, da piazzale
Boscovich fino a Miramare, il Comune diventa
proprietario non solo di sede stradale e
marciapiedi (quelli lato mare e anche quelli
lato monte, in diversi tratti), ma pure dei
giardini e delle aree verdi annessi. Restano
invece di proprietà del Demanio marittimo tutte
le attività e i locali del porto, compreso il
Delfinario, c h e q u i n d i p r i m a d i p o t e r
intervenire dovranno ottenere il benestare da
Roma. Ma intanto quegli 8 km di lungomare dal porto al confine con Riccione, «uno dei pezzi importanti
di questa città», entrano definitivamente «in possesso del Comune e dei riminesi». Fondamentale è
stato per l' amministrazione, il decreto ?Fare' del governo Letta, che ha permesso di accelerare
attuando concretamente le norme sul federalismo demaniale. «Quando il decreto è entrato in vigore ?
spiega Gnassi ? eravamo già riusciti a completare tutta l' istruttoria, definendo con l' Agenzia del
Demanio anche le singole particelle da acquisire. Questo ci ha consentito di poter chiudere poi in tempi
brevi l' accordo con il Demanio».
IL SINDACO aggiunge orgoglioso come «Rimini sia il primo comune italiano (ce l' hanno riferito i
funzionari della stessa Agenzia) a ottenere la cessione dei beni demaniali». Cessione avvenuta senza
neanche dover mettere sul piatto, in cambio, le aree della caserma di Viserba e della ?Giulio Cesare',
che si trovano su terreni comunali. Le aree, per ora, restano al Comune d i Rimini, che non si
accontenta: all' Agenzia, su mandato del consiglio comunale, sono stati chiesti altri beni, come le aree
dell' ex caserma di via Castelfidardo, dell' ex ferrovia Rimini-Novafeltria, e ancora il Villaggio azzurro e
altri terreni.
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CON l' acquisizione di tutto il lungomare il Comune non dovrà più pagare quei 250mila euro di canone
annuo al Demanio, e potrà finalmente mettere in cantiere la riqualificazione.
«La proprietà del lungomare ne è la condizione fondamentale. Qualcuno dirà: si poteva partire prima
con la riqualificazione.
No, perché anche i progetti (bocciati dalla giunta Gnassi) delle archistar erano irrealizzabili, senza
prima l' accordo con il Demanio».
Adesso invece «si potrà ragionare davvero, con le categorie, le imprese, la città». E la riqualificazione
del lungomare «dovrà andare avanti insieme ai lavori alla rete fognaria». Resta l' obiettivo, ricorda
Gnassi, «di diminuire gli scarichi a mare del %0­60% entro il 2016».
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LUNGOMARE NUOVI LAVORI DI MIGLIORAMENTO DELLA PISTA: COSTERANNO
221MILA EURO.
Intanto il Comune spende altri soldi per la ciclabile
MENTRE GNASSI sogna il nuovo lungomare,
ora che palazzo Garampi ha finalmente
acquisito dal Demanio le aree, il Comune torna
a mettere mano alla pista ciclabile. Nuovi
lavori e soprattutto nuove spese da sostenere,
perché il prossimo intervento «di ordinaria
manutenzione» per la rifinitura della pista
costerà la bellezza di 221mila euro. Soldi che
serviranno, riferiscono dall' amministrazione,
soprattutto al miglioramento e a una maggiore
messa in sicurezza della tanto discussa (ma
sempre più apprezzata) pista ciclabile sul
lungomare. Lavori che si sommano a quelli
precedenti, quelli realizzati per ottenere la
nuova pavimentazione e la ridistribuzione dei
parcheggi per le auto e degli stalli dei motorini,
per i quali il Comune aveva già messo a
bilancio circa 445mila euro.
Ma i conti della pista ciclabile, una volta
terminati tutti i vari stralci delle opere previste
tra il porto e i confini con Riccione, dovrebbero
essere alla fine molto più alti. Soltanto per il
tratto da piazzale Boscovich a piazzale
Kennedy, la cifra prevista nel piano dei lavori
pubblici per la ciclabile realizzare e ultimare la pista ciclabile è di 750mila euro. Quella che si vede
ancora oggi, e Gnassi e la giunta in questi mesi l' hanno ripetuto spesso, è insomma una ciclabile non
definitiva. Durante la stagione invernale ci sarà soprattutto da mettere mano alla pavimentazione, che a
pochi mesi dal debutto in alcuni tratti si è già rovinata.
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Palestre vista mare e molo di vetro: tanti progetti per
la nuova ?cartolina'
Dal porto a Torre Pedrera: ecco le idee alternative a quelle delle archistar L' idea di
lungomare contenuta nel ?masterplan' e (a destra) il progetto per il rifacimento di
piazzale Fellini e dintorni.
PALESTRE vista mare. Spa a cielo aperto a
due passi dalla spiaggia. E, finalmente, una
pista ciclabile non più a ostacoli, ma sicura e
immersa nel verde. Ora che il lungomare
appartiene al Comune, «il sogno» di cambiare
la cartolina di Rimini non è più solo un sogno.
«Si può fare, ci sono progetti già avviati e altri
li stiamo affrontando e valutando», assicura
Andrea Gnassi, dopo essere tornato da Roma
con in ?tasca' il lungomare. Diciamolo subito:
tutto è da fare ancora, l' acquisizione del
lungomare è solo «un primo passo», come
riconosce lo stesso sindaco. M a Rimini non
parte da zero, e nel giro di qualche anno
potrebbe farsi largo davvero ?un altro mare'.
Quello ideato dal consorzio degli operatori del
porto, i primi a lavorare a un intervento di
riqualificazione alternativo a quello sviluppato
dalle archistar Nouvel e Foster, anche se il
loro è quello ­ sulla carta ­ più avanzato dal
punto di vista progettuale.
?Un altro mare' (così è stato ribattezzato il
project, che interessa il tratto da piazzale
Boscovich alla rotonda del Grand Hotel)
prevede un investimento di circa 30 milioni, di cui 20 per le opere pubbliche, con 430 parcheggi interrati
(oggi sono meno di 300), 22mila metri quadrati di verde contro gli attuali 7mila, ma anche il raddoppio
delle superfici commerciali. Poco più in là c' è (già depositato nei cassetti di palazzo Garampi) un altro
progetto: è quello per piazzale Fellini, commissionato dal Comune all' architetto Eduard Mijic (tra gli
autori della nuova Fiera). Un progetto che prevede, tra l' altro, un molo di 200 metri in vetro e acciaio
dedicato al benessere e all' intrattenimento, e il proseguimento del vial al posto della strada. Da anni si
lavora poi, nella zona sud, al nuovo lungomare Spadazzi nella zona di Miramare, che fino a oggi si era
arenato come i progetti delle archistar . Anche la zona di Rimini nord non sta a guardare. E' in fase
avanzata il progetto, seguito da Andrea Albini ed altri architetti, per la riqualificazione del lungomare di
Torre Pedrera. Qui le aree sono già comunali, e si prevede insieme al rifacimento di una ventina di
stabilimenti anche quello del lungomare, per un tratto di due chilometri. In questo caso non si parla di
lungomare pedonalizzato completamente: il modello è quello di Misano, per intenderci. «Stiamo
andando avanti ? conferma Albini ? e i bagnini sono pronti a investire anche sul lungomare».
Manuel Spadazzi.
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BILANCIO PD ALL' ATTACCO DEL PIANO TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI.
«Tanto fumo e niente arrosto: progetti di carta e
mattoni sul porto»
Secondo il Pd si sgonfiano molti dei progetti sul porto. Nel tondo, Zavatta.
«ANNUNCI ancora una volta mirabolanti, ma
di fatti concreti sinora ne abbiamo visti pochi».
E' la critica che il Gruppo di minoranza del
Partito democratico, guidato da Alessandro
Zavatta, muove alla maggioranza.
S e g n a t a m e n t e a l l ' a s s e s s o r e a i Lavori
pubblici, Michele Neri, che nei giorni scorsi ha
illustrato il piano triennale dei lavori pubblici.
«Un piano ? afferma il Pd ? condito da un
eccessiva esaltazione della capacità della
giunta comunale di ottenere soldi dai privati
(magari!) La cosa non potrebbe che far
piacere se effettivamente fosse messa in atto».
Il Pd avanza «un dubbio», che «ci assilla:
andando ad analizzare i precedenti piani
triennali conditi anch' essi dei medesimi buoni
propositi ci piacerebbe sapere quanti di questi
si sono tramutati in realtà». «Bisognerebbe
conoscere ? continua l' opposizione ? quante
risorse, che erano state effettivamente previste
negli anni passati, sono poi arrivate nelle
casse comunali e anche a quanto ammontano
- in termini economici - le opere pubbliche
realizzate dai privati». Ad esempio: «I tanto
sbandierati 5 milioni di euro citati dall' amministrazione comunale (?apporti di capitali privati', ndr) sono
reali o sono solo fittizzi? Quanti di questi soldi effettivamente arriveranno nelle casse comunali?»
Domande retoriche. Infatti il Pd ha già pronta la risposta: «Purtroppo abbiamo già sentito questa litania
più volte durante gli ultimi quattro anni: un esempio su tutti riguarda proprio i soldi che dovevano
arrivare per il nuovo polo scolastico, di cui a quanto pare se ne sono perse le tracce, per non parlare poi
dei finanziamenti ottenuti per la sistemazione del portocanale utilizzati invece per realizzare un ponte
mobile che non funziona, lasciando le banchine del porto e tutta l' asta fluviale in condizioni pessime. E
cosa dire poi del De Prufundis sulla darsena?
» A tal proposito ? insiste il Pd sarebbe opportuno che l' amministrazione chiarisse che questi denari
sono frutto del pasticcio combinato proprio con la darsena e che sono ben poca cosa rispetto ad aver
sbloccato l' area a monte e allo stesso tempo ad aver rinunciato alla realizzazione di una infrastruttura
così strategica per la nostra realtà. E quanto dovrebbe aspettare ancora la città per vedere dei risultati
tangibili?» E' lecito ipotizzare ? afferma la minoranza ? che tali investimenti non siano così immediati
visto che l' iter burocratico è appena all' inizio del suo lungo e tortuoso percorso. Conclusione: «E'
tempo di consuntivi veri e non di preventivi di propaganda fatti ad uso e consumo della prossima
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Il Resto del Carlino (ed.
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campagna elettorale del centrodestra».
m.gra.
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Il Resto del Carlino (ed.
Rimini)
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ALLE URNE DOMENICA IL REFERENDUM. I PARERI DI FRANCO VICINI E ALFREDO
ARCANGELI.
Torriana e Poggio Berni ?divisi' sulla fusione
Lo storico è contrario mentre l' ex sindaco spiega i vantaggi del «matrimonio» Alfredo
Arcangeli è per la fusione.
«E' UN' OPERAZIONE che dimostra maturità
politica e amministrativa, un' iniziativa saggia e
coraggiosa». Ex sindaco di Torriana e già
presidente d e l l a Comunità M o n t a n a
Valmarecchia, dall' alto dei suoi 84 anni
(portati benissimo), Alfredo Arcangeli giudica
senza esitazione l' ipotesi di fusione di Poggio
Berni e Torriana.
«Le novità tecnologiche, gli aspetti
organizzativi dei servizi richiedono dimensioni
ottimali dei territori, ? motiva il suo sì convinto
alla fusione ? i piccoli paesi rischiano di essere
un peso dal punto di vista economico e di
offrire ai cittadini una qualità più scadente».
Modernizzazione e minori costi: sono i due
capisaldi su cui si fonda l' unione d i d u e
comuni t r a l ' a l t r o c o n f i n a n t i . S e c o n d o
Arcangeli, un' esperienza che parte da
lontano, «da quell' unione d e i s e r v i z i g i à
s p e r i m e n t a t a a l l ' e p o c a d e l l a Comunità
Montana, che poi sfociò positivamente nell'
Unione dei Comuni». Un' esperienza che
Arcangeli giudica positivamente, e che è la
naturale rampa di lancio della fusione che i
cittadini sono chiamati a votare. Anche la questione storica per Arcangeli è un falso problema. «Radici
storiche, senso territoriale, il nome da attribuire alla nuova entità possono creare delle resistenze, ma
sono tutte superabili. La storicità ad esempio resta, non viene cancellata dalla fusione. Come resta ad
esempio quella dei borghi di una città come Rimini (Borgo San Giovanni, Borgo Sant' Andrea, Borgo
San Giuliano etc). Un' operazione del genere anzi dimostra che la storia va avanti, ci si modernizza per
rispondere alle nuove sfide».
Per alcuni detrattori, i super finanziamenti previsti dalla regione Emilia Romagna per le amministrazioni
che si fondono, è uno specchietto per le allodole. «I finanziamento sono uno stimolo, anche sonante, ma
le ragioni dell' unione vanno ricercate nella semplificazione della macchina amministrativa, dal parco
auto all' area scuola. Due comuni hanno due segretari, due uffici tecnici, duplicano tutto. Risultato: una
grande burocratizzazione. L' unione fa risparmiare e guadagnare in qualità dei servizi». Arcangeli fa una
previsione: «Il coraggio di Poggio Berni e Torriana saprà ridisegnare la geografia amministrativa di tutta
la provincia di Rimini, altri comuni ne seguiranno il virtuoso esempio».
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Il Resto del Carlino (ed.
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TRENO IN RIVIERA UN CONVEGNO SULLA ?MOBILITA' DOLCE'
San Marino-Rimini in otto fermate
OTTO fermate, poco più di 20 chilometri di
tracciato, capolinea alla Stazione di Rimini per
un investimento compreso tra i 25 e 40 milioni
di euro. E' il progetto di collegamento su rotaia
Rimini-Repubblica di San Marino, presentato
alla prima giornata del congresso nazionale di
Co.mo.do., Confederazione mobilità dolce. Il
progetto riguarda «gli aspetti tecnici
infrastrutturali ? fanno sapere dalla provincia di
Rimini ? e di tracciato, comprese le indicazioni
circa il possibile recupero del vecchio tracciato
storico pre esistente». Una ricognizione di
massima già realizzata indica come il vecchio
tracciato ferroviario sia oggi in buona parte
non recuperabile. L' idea da cui parte il
progetto è quella di utilizzare la rete stradale
attuale, con due possibili ipotesi: la prima
prevede l' arrivo a Borgo Maggiore ed
interscambio con la funivia; la seconda
recupera l' ultimo tratto del vecchio tracciato,
per 3,4 km circa, per arrivare presso la ex
stazione di San Marino. La soluzione tecnica
ottimale è quella del tram su gomma, con una
frequenza ogni 30 minuti nelle ore di punta e di
un' ora nel resto della giornata.
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Il Nuovo Quotidiano di
Rimini
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​ ,50* Storico accordo senza precedenti in Italia. Il Comune ha ora la proprietà dal porto a
Miramare.
"Comprato il Lungomare"
Gnassi esulta, trattativa chiusa col Demanio "Ora pronti a far nascere il Parco del mare"
Si vota la fusione Nascerà Poggio­Torriana?
A N N O 3 N . 7 4 2 RIMINI - L' Agenzia del
Demanio ha ufficializzato il trasferimento al
Comune di Rimini, a titolo non oneroso, del
Lungomare da piazzale Boscovich a
Miramare. L' Amministrazione aveva fatto
domanda sulla base del decreto del "Fare".
Gnassi: "Ora il Parco del mare".
GRADARA A PAGINA 5.
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Il Nuovo Quotidiano di
Rimini
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Il sindaco dopo un anno di dura battaglia con il Demanio riesce ad ottenere 125mila metri
quadri di aree senza oneri.
"Abbiamo il Lungomare"
I tratti da piazzale Boscovich a Miramare dallo Stato passano al Comune Gnassi: "Ora
avanti con la riqualificazione, l' idea è quella del Parco del Mare"
RIMINI - Bingo. Il Comune di Rimini si prende
il Lungomare. L' Agenzia del Demanio ha
infatti ufficializzato il trasferimento a titolo non
oneroso dei beni immobili di proprietà statale
per cui l' Amministrazione Comunale aveva
fatto domanda ­ non più di qualche settimana
fa ­ sfruttando in pieno le possibilità offerte dal
Decreto del "Fare", che ha dato attuazione al
Federalismo demaniale.
Il sindaco Andrea Gnassi ne dà notizia in un
momento a dir poco difficile se si guarda oltre i
propri confini comunali. E non dimentica di
sottolinearlo.
Gnassi trasuda soddisfazione da tutti i pori.
Perché il lavoro è stato lungo e faticoso. Una
battaglia ingaggiata con l' Agenzia del
demanio da oltre un anno.
Poi il "salvagente" del decreto del "Fare"
arrivato proprio quando il Comune aveva
iniziato a fare la voce grossa, inviando una
lettera di diffida legale nei confronti dello Stato,
nel caso in cui, oltre alla mancata cessione,
quest' ultimo avesse pure continuato a non
provvedere alla sua riqualificazione e messa in
sicurezza. Ad un certo punto si era anche
ipotizzata una permuta: tu Stato mi dai il
Lungomare, io Comune ti dò le caserme di
Rimini e Viserba. Non ce ne è stato bisogno. Il
Decreto del "Fare" dà la possibilità ai Comuni
di richiedere a titolo non oneroso i beni di proprietà statale. Detto fatto.
E così in un colpo solo il Comune si porta a casa 125mila metri quadri di Lungomare, da piazzale
Boscovich a Miramare, compresi i gardini del Waldorf. Una lunga striscia di terra che dal lungomare
Tintori (più via Colombo) arriva al Murri, al piazzale Benedetto Croce, al lungomare Di Vittorio, ai
giardini di Rivazzurra, al lungomare Spadazzi più l' ex noleggio di viale Latina e infine viale Principe di
Piemonte.
Aree strategiche, sulle quali si giocherà nei prossimi mesi e anni la scommessa della riqualificazione
della cartolina di Rimini. L' entrata in possesso del Lungomare "è la premessa ­ sottolinea infatti il
sindaco ­ per avviare il processo di riqualificazione". La direzione di marcia è già tracciata: "Ora avanti
con il Parco del Mare" dice Gnassi, ovvero con le indicazioni scaturite dal Piano Strategico e tradotte nel
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Il Nuovo Quotidiano di
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Masterplan, mentre nel frattempo il "file" dei vecchi project è stato definitivamente archiviato. Il
Lungomare sarà suddiviso in "stralci progettuali". Uno stralcio riguarderà il tratto da piazzale Boscovich
alla rotonda del Grand Hotel, per il quale c' è già la proposta del Consorzio del Porto: ma servirà un
bando di evidenza pubblica.
Dalla rotonda Grand Hotel a piazzale Kennedy, l' idea è quella di sviluppare il tema del wellness.
"Siamo pronti a raccogliere le proposte dei privati" dice Gnassi. Il sindaco non azzarda prognostici sui
tempi. Ma ammette: "Ho un sogno: quello di vedere realizzato entro la fine del mio mandato l' obbiettivo,
indicato nel Piano di salvaguardia della balneazione, del dimezzamento degli scarichi a mare e della
riqualificazione del lungomare". I have a dream....
Intanto Gnassi si porta a casa un primato: "Siamo il primo Comune in Italia ad aver completato l' iter
legislativo e quindi il primo ad aver ricevuto dall' Agenzia del Demanio i decreti per il trasferimento dei
beni dello Stato all' Amministrazione". Nei prossimi giorni partiranno anche le domande per ottenere
altri beni di proprietà del Demanio, tra cui piazzale Gramsci e la scuola Panzini.
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Il Nuovo Quotidiano di
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Al piano presentato dalla società, il presidente Giorgetti ha aggiunto spontaneamente 80mila
euro.
Concordato Air, ancora una fumata nera La
decisione dei giudici è attesa a giorni
RIMINI - Ancora una fumata nera circa la
richiesta di concordato avanzata Air (Airport
Infrastructure Rimini), la società di servizi
controllata al 51% da Aeradria. Nell' udienza
tenutasi ieri in Tribunale, i giudici hanno
ascoltato nuovamente il legale della società, l'
avvocato Luca Nebbia, riservandosi di dare
una risposta. Il pronunciamento, comunque,
dovrebbe arrivare presumibilmente nel giro di
pochi giorni. "Abbiamo insistito sulla bontà del
piano presentato dalla società ­ ha spiegato
Nebbia -, l' unico in grado di soddisfare, anche
se parzialmente, i creditori".
L' ultimo bilancio consultivo di Air ha fatto
registrare una perdita di quasi 800mila euro.
Lo scorso 8 maggio la società ha presentato in
Tribunale la richiesta di concordato preventivo
e, quasi due settimane fa, una proposta da
300mila euro, oltre a un innesto di capitali. Il
presidente Alessandro Giorgetti ha aggiunto
spontaneamente una somma pari a 80mila
euro, oltre alla disponibilità a coprire le spese
procedurali. Il tutto a seguito della richiesta di
fallimento avanzata dal Cicai (Consorzio
idraulici della provincia di Rimini, uno dei
creditori di Air) in merito al pagamento dei
lavori d i a d e g u a m e n t o d e l l ' aeroporto
internazionale Federico Fellini. Richiesta che,
proprio giovedì scorso, era stata avanzata
dalla stessa Procura di Rimini che, al contempo, ha aperto un' indagine sulla società e i suoi vertici. A
giorni, dunque, il collegio deciderà se accogliere o meno la proposta concordataria.
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Il Nuovo Quotidiano di
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Concordato, Cmv passa il primo esame
Mercoledì una parte dei creditori ha approvato il Piano dell' azienda Causa l' alto
numero sono necessarie altre due sedute. L' assemblea al Centro Sgr.
RIMINI - Segnali positivi sono arrivati ieri dalla
prima giornata di votazioni dei creditori
chiamati ad esprimersi sul piano di concordato
in continuità presentato dalla Cooperativa
Muratori di Verucchio. Un altro passo, dunque,
importante anche se non ancora decisivo,
verso la salvezza di uno dei più importante
gruppi industriali del territorio (20 società in
tutto e circa 190 lavoratori tra operai e
impiegati) gravata da circa 200 milioni di euro
di debiti e tuttora quindi a rischio fallimento:
"Un' eventualità che però appunto dopo la
giornata di oggi (ieri, ndr) -rivela Luca Rossi
della Cisl settore edile - si allontana ancora di
più. I primi creditori chiamati a votare, in tutto
un terzo, hanno infatti nel complesso espresso
voto favorevole al piano di concordato.
Certo ora bisognerà vedere che cosa diranno i
rimanenti due terzi, che voteranno tra
mercoledì prossimo e martedì 29 ottobre".
Proprio l' elevato numero di creditori ha reso
necessario dividere in più sedute le procedure
di votazione e trovare una sede diversa, più
grande, rispetto a quella abituale del tribunale,
ovvero il Centro Congressi Sgr. "Come mai fa dustria come la Cmv". Bisognerà comunque
attendere gennaio o febbraio per avere,
ammesso che poi anche le altre votazioni
abbiano anch' esse un esito positivo, l'
omologa, ovvero il via libera definitivo del piano: "C' è insomma ancora da sospirare, ma l' importante è
che alla fine il piano passi. Cosa purtroppo ancora incerta, visto che basterebbe ad esempio anche la
bocciatura di un solo creditore che però detiene il 60% del credito per mandare a monte tutto quanto,
spalancando per la cmv le porte del fallimento e quindi della definitiva chiusura".
Sul fronte più direttamente del lavoro le notizie invece non sono affatto buone: gli ordinativi
scarseggiano e sarà così almeno per tutto l' autunno. La stragrande maggioranza dei lavoratori è quindi,
e ormai da diversi mesi, a casa. "Stanno lavorando solo in 4-5 su un totale di 150 operai - precisa il
sindacalista -. Un dato che la dice lunga sulla crisi nera in cui continua a versare il settore edile". Per
fortuna ­ è proprio il caso di dire ­ che ci sono gli ammortizzatori sociali: "Per gli operai in particolare
siamo abbastanza tranquilli almeno nell' immediato, visto che sono coperti, fino all' estate prossima
,dalla Cig per procedura concorsuale, una Cig partita appunto da quando lo scorso luglio il Tribunale di
Rimini ha ammesso la domanda per la procedura di concordato di continuità. Certo la situazione
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Pagina 7
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Il Nuovo Quotidiano di
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potrebbe improvvisamente precipitare all' inizio del 2014 se il concordato non passasse e arrivasse il
fallimento. In quel caso la Cig ministeriale dovrebbe essere sostituita da una Cig in deroga, regionale,
con tutte le difficoltà che questa comporta dal punto di vista della copertura finanziaria. Ma speriamo
ovviamente che tutto ciò non accada". Maggiore apprensione invece per la quarantina di impiegati, per i
quali è applicabile solo la Cig in deroga: fino a dicembre sono tutelati, ma poi appunto per l' anno
prossimo vige l' incertezza più totale.
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Il Nuovo Quotidiano di
Rimini
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Recupero del tracciato della ferrovia Rimini -San
Marino Mirra: "Si può fare"
RIMINI - (F.R.) La vecchia idea di recuperare l'
antico tracciato della ferrovia per San Marino
per diminuire il traffico sulla
congestionatissima Superstrada di San
Marino, potrebbe diventare realtà. La Provincia
ha infatti presentato ieri al Museo di Rimini nel
corso della prima giornata del congresso
nazionale della Confederazione della Mobilità
Dolce un progetto mirante alla costruzione di
una linea di trasporto su gomma (la soluzione
tecnica ottimale sarebbe quella del tram su
gomma, con una frequenza ogni 30 minuti
nelle ore di punta e di un' ora nel resto della
giornata) che della ferrovia recuperi appunto il
recuperabile. Un recuperabile stimato in circa
il 30%. Allo studio in particolare due possibili
ipotesi: la prima prevede l' arrivo a Borgo
Maggiore ed interscambio con la funivia, la
seconda recupera invece l' ultimo tratto del
vecchio tracciato (3,4km circa) per arrivare
presso la ex stazione di San Marino. Sul
versante riminese si ragione invece anche su
un possibile collegamento con il Trc. Una
prima stima di massima dei costi di
infrastruttura e per l' acquisto dei mezzi parla
di un investimento necessario compreso tra i
25 e i 40 milioni di euro. Non pochi soldi quindi
visto anche i vincoli stringenti del Patto di
Stabilità e la progressiva risuzione dei
trasferimenti di risorse. "Nonostante ciò però secondo l' assessore provinciale alla Viabilità Vincenzo
Mirra "il progetto sicuramente ambizioso è assolutamente realizzabile". Per Mirra poi i vantaggi dell'
opera non sarebbero legati solo al decongestionamento della Consolare, con conseguente
miglioramento della qualità della vita per i residenti e sopratutto per i circa 6.000 pendolari che
quotidianamente si muovono nelle due direzioni: "L' intervento avrebbe infatti ricadute importantissime
anche sul turismo e per l' intero contesto ambientale dell' ampia area al confine tra la provincia di Rimini
e il Titano".
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
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PRECISAZIONE.
Maggioli Il Gruppo ha ragione: le procedure seguite
sono corrette
Nell' articolo uscito ieri sul gruppo Maggioli,
nel quale abbiamo dato la notizia dell'
intenzione della società di ridurre il personale
di 31 unità su tutto il territorio nazionale, è
contenuta una grave inesattezza. Laddove
scriviamo, riprendendo la lettera inviata dai
sindacati, c h e " l a comunicazione fornita ai
sindacati territoriali è viziata da un errore
procedurale. Mancano infatti in indirizzo le
strutture sindacali nazionali, pur essendo la
procedura aperta, con il coinvolgimento di sedi
e di lavoratori dilocati in diverse province e
regioni del Paese". Quanto riportato è
sbagliato nella forma perché l' articolo avrebbe
dovuto accentuare maggiormente l' aspetto
dubitativo su quanto affermato dai sindacati
relativamente alla correttezza della procedura
seguita dal gruppo. Ma lo è ancora di più nel
merito poiché verifiche successive confermano
che l' invito del gruppo è stato indirizzato
anche ai sindacati nazionali, diversamente da
quanto sostenuto in una lettera raccomandata
dalle sigle sindacali della Provincia di Rimini. Il
nostro errore, a parziale scusante, è stato
inconsapevole e involontario. Frutto della non
conoscenza dei problemi tecnici che si
accompagnano ad una trattativa di questo tipo
e a una certa superficialità: dando per scontato
che una verifica non fosse invece necessaria. Di tutto questo il direttore ha una responsabilità oggettiva.
E sta al sottoscritto quindi chiedere scusa agli interessati e ai lettori per un' informazione incompleta e
non veritiera che non appartiene né al mio Dna né alla mia idea di giornalismo.
Stefano Andrini.
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
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ACCADE IN CITTÀ.
Megafesta delle nanotecnologie a Italia in Miniatura
Sabato 26 ottobre Italia in Miniatura, il parco
tematico di Rimini, ospita la Mega Festa delle
Nanotecnologie, una giornata dedicata all'
approfondimento del tema delle
nanotecnologie nel quotidiano, aperta
gratuitamente alle scuole secondarie di I° e II°
grado previa prenotazione obbligatoria fino a
esaurimento posti. Dalle 9 presso il Pala
Playstation Experience di Italia in Miniatura
medici e ricercatori in rappresentanza di
prestigiosi istituti quali IOR (Istituto Oncologico
Romagnolo), ZCube (Zambon Research
Venture), IRST IRCCS (Istituto Scientifico
Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori)
di Meldola (FC), ISTECCNR (Istituto di
Scienza e Tecnologia dei materiali Ceramici)
di Faenza, relazioneranno su diversi aspetti
del tema, dai farmaci ai materiali "intelligenti",
dalle cure mediche alle costruzioni di edifici,
supportati da preziosi contributi video.
Introdotti e moderati dal dr. Lorenzo Pradella,
General Manager ZCube srl dedicato allo
sviluppo di piattaforme tecnologiche
enanotech, interverranno: il Dr. Alberto
Ravaioli, medico e oncologo riminese, che
parlerà di come i nano farmaci possono
essere impiegati nelle terapie mediche
portando ad esempio casi reali; la Dr.ssa Anna
Tampieri, chimica direttore dell' ISTEC CNR di Faenza descriverà com' è possibile riparare e
rigenerare tessuti e organi grazie a materiali nanostrutturati; la Dr.ssa Nicoletta Zeminian, chimica
presso la BASF Construction Chemicals di Treviso illustrerà come le nanotecnolgie possono essere
impiegate in edilizia per ottenere costruzioni più resistenti, mentre il Dr. Toni Ibrahim e la Dr.ssa Chiara
Liverani dell' IRST IRCCS di Meldola torneranno sulle applicazioni delle nanotecnologie nella cura del
tumore. Gli studenti diventeranno poi protagonisti dei Nanofocus, tavoli di approfondimento degli
argomenti trattati che fino alle 13 coinvolgeranno i ragazzi su tematiche specifiche. All' evento sono
invitate le scuole secondarie, che possono accreditarsi gratis fino a esaurimento posti, scrivendo a
[email protected], (0541 736777). Insegnanti e privati possono partecipare gratuitamente
previa prenotazione con le stesse modalità. Il programma a questo link www.italiainminiatura.com/it/e
venti/2013/mega-festa-dellenanotecnologie.html.
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4 ottobre 2013
Pagina 14
La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
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IN TRIBUNALE PER IL CONCORDATO L’amministratore delegato della controllata di Aeradria,
per evitare il fallimento, è pronto a pagare le spese di procedura e a mettere sul piatto ulteriori
80 mila euro per i creditori
Air, Giorgetti ci mette i suoi soldi
I giudici si sono riservati la decisione entro pochi giorni.
Briciole che contano.
Sono quelle messe sul piatto del concordato da Sandro
Giorgetti, l' amministratore delegato di Air, Airport
Infrastructure Rimini srl, (società controllata di Aeradria
al 51%) che vuole evitare il fallimento della società a tutti
i costi, nonostante la Procura stia con il fiato sul collo.
E sono "briciole" che alla fine potrebbero contare
parecchio, anche perchè a togliersele dalle sue tasche è
proprio Girogetti.
Air, dopo aver visto finire sotto indagine l'
amministratore delegato (nonchè presidente regionale
di Federalberghi) per false comunicazioni sociali, ieri è
stata al centro di un' udienza al Tribunale fallimentare
dove l' avvocato della società ha portato nuove proposte
per convincere i giudici della bontà del concordato già
richiesto.
In questa sede, infatti, l' avvocato Luca Nebbia, legale
della società, per persuadere i giudici che trovare un
accordo è meglio di fallire anche per gli stessi creditori,
che altrimenti non prenderebbero nulla, ha parlato di
una nuova disponibilità dello stesso amministratore
delegato, ovvero di accollarsi tutte le spese di procedura
(consulenze e tutto il resto) più altre 80 mila euro che
verrebbero messi sul piatto del concordato.
Se i giudici accettano il con cordato, salvando Air dal fallimento, per il cda della società significa
allontanare lo spettro di tutti i guai e gli strascichi che seguono una procedura di fallimento.
Ora bisogna aspettare per capire se le argomentazioni e le nuove proposte avanzate dall' avvocato
siano state convincenti per i giudici. Ovviamente il concordato di Air è legato a doppia corda con il
concordato di Aeradria e quindi va inteso nel suo complesso.
Ricordiamo che Air ha chiuso il 2011 con quasi 800mila euro di perdite, l' 8 maggio scorso aveva
chiesto al Tribunale il concordato preventivo, come aveva fatto il suo azionista di maggioranza Aeradria.
Ma a cosa è servita in questi anni, Air, avevamo chiesto tempo fa a Giorgetti. Il quale aveva ribattuto: "E'
una domanda o uno scherzo? Se non compri i voli come fai ad avere la gente?" E infatti è proprio su
questo punto ­ se cioè sia lecito per Aeradria costituire una società ad hoc per acquistare i biglietti delle
compagnie low cost aggirando il proprio statuto che non lo consente - che gli inquirenti sembrano volere
fare luce.
La crisi di Air è arrivata dopo il fallimento della Wind Jet l' estate dello scorso anno, visto che l' ambito
principale di azione della società era proprio il rapporto con la compagnia siciliana. Nelle intenzioni del
suo amministratore delegato Air avrebbe anche dovuto gestire il parcheggio, la pubblicità e il servizio di
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
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avvolgimento dei bagagli con borse di plastica.
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4 ottobre 2013
Pagina 17
La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
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MOBILITÀIllustrato al Convegno di Co.Mo.Do. sulla mobilità dolce il progetto di collegamento
fisso con la Repubblica del Titano. I costi, tra infrastruttura e materiale, variano dai 25 ai 40
milioni di euro
Un tram su gomma per San Marino
Recuperabile solo il 10% del vecchio percorso del trenino.
Il tram su gomma, legato anche al Trc, è la soluzione
ottimale per migliorare i collegamenti tra Rimini e San
Marino. Costo previsto tra infrastruttura e acquisto dei
mezzi, dai 25 ai 40 milioni di euro. Il progetto del
collegamento su corsia riservata tra Rimini e l a
Repubblica di San Marino, è stato uno dei vari
argomenti toccati oggi alla prima giornata del congresso
nazionale di Co.Mo.Do (Confederazione Mobilità Dolce)
che si concluderà oggi. E' stato presentato nel dettaglio
il progetto riguardante gli aspetti tecnici infrastrutturali, e
di tracciato, comprese le indicazioni circa il possibile
recupero del vecchio tracciato ferroviario.
Una ricognizione di massima già realizzata indica come
il vecchio tracciato, lungo 32 chilometri, sia oggi in
buona parte non recuperabile: l' espansione urbanistica,
la costruzione della superstrada e di alcuni percorsi
ciclopedonali consentono un suo riutilizzo inferiore al
30%, quindi circa 9 chilometri, sul totale della lunghezza
prevista.
L' idea è quella di utilizzare la rete stradale attuale, con
due possibili ipotesi: la prima prevede l' arrivo a Borgo
Maggiore ed interscambio con la funivia; la seconda
recupera l' ultimo tratto del vecchio tracciato (3,4
chilometri circa) per arrivare presso la ex stazione di San Marino.
"Un progetto sicuramente ambizioso ­ è il commento dell' assessore provinciale alla Mobilità Vincenzo
Mirra ­ ma realizzabile. L' intervento rappresenterebbe un indiscutibile miglioramento della qualità della
vita per i residenti e soprattutto per i circa 6.000 pendolari che quotidianamente si muovono nelle due
direzioni, e sarebbe capace di produrre ricadute importantissime sul turismo e per l' intero contesto
ambientale dell' ampia area al confine tra la provincia di Rimini e il Titano. Il problema delle risorse
esiste, perché il patto di stabilità da una parte, e la progressiva riduzione dei trasferimenti di risorse,
impongono un modo diverso di progettare, impostare e proporre le opere di viabilità di qui il nostro
territorio ha necessità". Il collegamento fisso Rimini -San Marino avrebbe un impatto positivo evidente
anche per quanto riguarda la competitività delle imprese, sicurezza stradale, con una diminuzione degli
incidenti, e la qualità della vita quotidiane di molte persone residenti e dei frontalieri. Ne trarrebbe
vantaggio anche l' Aeroporto internazionale Federico Fellini. Passando all' esercizio si pensa a una
frequenza ogni 30 minuti nelle ore di punta e di un' ora nel resto della giornata. E' già stato istituito, ed è
attivo, un tavolo tecnico tra Repubblica di San Marino, Provincia di Rimini, Comuni di Rimini e Coriano,
che nel corso degli ultimi incontri ha anche valutato le modalità di presentazione di eventuali proposte
condivise di finanziamento allo Stato italiano, nell' ambito dei patti tra Italia e San Marino.
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Aldo Viroli Una postazione di bike sharing Migliorini.
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Il Demanio ci ridà il lungomare Gnassi ora culla
grandi sogni
PER FARE LA "NUOVA CARTOLINA" Si punta al Parco del Mare, integrandolo con il
piano fognario: "entro il 2016 dimezzate le emissioni inquinanti" Arlotti e Petitti esultano
in coro: "ma ora il Ministero dell' Ambiente ci metta del suo"
"Questa è una giornata importante per Rimini:
torniamo in possesso del nostro lungomare":
l o h a a n n u n c i a t o i e r i Andrea Gnassi i n
consiglio comunale, il Demanio ha
ufficializzato il trasferimento a titolo non
oneroso dei beni immobili per cui il Comune
aveva fatto domanda in modo da poterli
riqualificare secondo le direttive del nuovo
Masterplan e di pari passo con gli interventi
sulle fogne che scaricano a mare. Tra questi
beni c' è il lungomare dell' area sud, da
piazzale Boscovich a Miramare: 125 mila metri
quadri in tutto, per un valore stimato pari a
diversi milioni di euro. Nella lista di richieste
per lo Stato oltre al lungomare ci sono altri
beni che saranno oggetto di una seconda
tranche di domande, restano fuori le aree del
Demanio marittimo. Per il lungomare l'
amministrazione, pur non potendone disporre,
finora aveva dovuto pagare 250 mila euro all'
anno di canoni di concessione oltre a servizi e
manutenzioni. Dopo un pressing durato quasi
un anno con il Demanio attraverso la sua
agenzia di Bologna, ora è arrivato il via libera
all' acquisizione gratuita. Palazzo Garampi
aveva fatto domanda per i beni secondo
quanto stabilito dalla recente normativa sul
federalismo demaniale, attuato dal decreto
«Fare» del governo che ha introdotto la possibilità ai Comuni di richiedere a titolo non oneroso i beni di
proprieta' statale.
Comune e Agenzia del Demanio avevano già lavorato insieme alla possibilità di una permuta di
superfici, superata dall' accelerazione del «Fare». Conclusa la partita, Gnassi si dice orgoglioso del
risultato anche perché, come ha confermato il Demanio, Rimini è il primo Comune in Italia a ottenere a
titolo gratuito i beni (ex) demaniali sfruttando l' iter aperto dal 56 bis. Gnassi parla di risultato storico e
rivendica la diffida al Demanio dello scorso 5 aprile in cui il Comune avvisava di poter riconsegnare il
lungomare al Demanio vista la difficoltà di versare ogni anno 250 mila euro su un bene senza poterlo
riqualificare. Ora che la "cartolina" in riva al mare è tornata a casa, però, bisogna ridipingerla. Tra i 12
ambiti di trasformazione urbana del piano strategico confluiti nel Masterplan il lungomare è al primo
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posto: Gnassi incontrando ieri la stampa ha rilanciato il progetto del Parco del mare, con piani di
pedonalizzazione, palestre a cielo aperto, funzioni legate al movimento e al benessere, proposte dei
forum e dei consorzi da valorizzare. Entro quando? Il sindaco ha ribadito che entro il 2016 il 50-60% del
carico inquinante degli sversamenti a mare sarà eliminato con i primi investimenti del Psbo, che sono
"al primo posto" e vanno "integrati" con il Parco del mare.
Coro di esultanza dei parlamentari Pd: "è un passo importante ­ dice la Petitti ­ per i progetti di
risanamento ambientale e riqualificazione urbana"; per Tiziano Arlotti "il passaggio importante
immediatamente conseguente sarà lavorare perché il ministero dell' Ambiente garantisca la sua parte di
finanziamenti".
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Domenica confermato il blocco della circolazione
nell' area a mare della Statale 16 dalle 8.30 alle
13.30
VIABILITÀ Alcune strade di accesso ai parcheggi del centro storico sono escluse dalle
limitazioni Per lo svolgimento di "Raccontami il mare -Storie de' Borg" chiuse le
piazzette Padela e Pirinela.
Rimane confermato domenica 6 ottobre il
blocco della circolazione all' interno dell' area
urbana a mare della Statale 16 dalle 8.30 alle
18.30, come stabilito dall' Accordo di
programma regionale che prevede la
sospensione della circolazione nella prima
giornata di domenica di ciascun mese.
Oltre i tratti di viabilità urbana già esclusi dalle
limitazioni, sono esclusi dalle limitazioni i tratti
di viabilità urbana per consentire l' accesso e l'
uscita dai parcheggi del Centro Storico, quali:
Parco Cervi, Settebello, Stazione fino alla
Statale 16 (percorso di accesso/uscita: Statale
16 - via della Fiera e/o via Flaminia Conca via Circonvallazione Meridionale - via Flaminia
- via Tripoli - via Roma); Malatesta, Scarpetti,
S a r t i n i f i n o a l l a Statale 1 6 ( p e r c o r s o d i
accesso/uscita: Statale 16 - via Marecchiese via Valturio - Circonvallazione Occidentale via Ceccarelli - via Fracassi - via Italo Flori);
Tiberio fino alla Statale 1 6 ( p e r c o r s o d i
accesso/uscita: Statale 16 - via Popilia e/o via
Emilia - via XXIII Settembre - viale Tiberio).
Sempre domenica 6 giugno in occasione della
manifestazione denominata "Raccontami il
Mare - Storie de' Borg", sono previste alcune
modifiche alla viabilità. dalle 7 alle ore 24. Si
tratta della chiusura totale al traffico veicolare
della piazzetta Pirinela e della piazzetta Padella. L' ordinanza della polizia municipale istituisce il divieto
di transito "eccetto autorizzati" con pannello aggiuntivo indicante "eccetto residenti, mezzi di polizia e di
soccorso e veicoli autorizzati dall' organizzazione" sulla Piazzetta Pirinela e sulla Piazzetta Padella con
posizionamento della segnaletica stradale prevista dal nuovo codice della strada e dal relativo
regolamento di esecuzione ed attuazione per i cantieri stradali temporanei.
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La Focchi spa amplia la propria sede a Camerano:
conferenza dei servizi
POGGIO BERNI La Focchi spa si allarga. La
storica azienda di Camerano ha deciso di
ampliare i propri spazi e per farlo seguirà l' iter
previsto, che comprende anche la conferenza
dei servizi con gli enti interessati "relativa all'
esame del progetto per gli interventi di
ampliamento dell' impianto produttivo
industriale ubicato a Poggio Berni in via
Cornacchiara 805 di cui è titolare l' impresa
Focchi spa e di cui è proprietaria l' impresa
Focchi Immobiliare srl, con variante allo
strumento urbanistico (art. 8 del D.P.R.
160/2010)". Così recita l' invito ufficiale
predisposto dallo Sportello Unico Attività
Produttive dell' Unione d e i Comuni Valle del
Marecchia per il prossimo 15 ottobre, alle 11
(seduta pubblica), che segue la prima seduta,
tenutasilo scorso 25 settembre, presso la sede
centrale dello sportello unico attività produttive
ubicata a Santarcangelo di Romagna in Piazza
Ganganelli 1. "Lo Studio TI, quale studio
progettista, parteciperà ai lavori della
Conferenza di servizi, per mezzo di propri
delegati, onde fornire chiarimenti o ulteriore
documentazione ai sensi dell' art. 14- ter,
comma 8, legge 241/1990".
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