Uricemia / Azotemia

Transcript

Uricemia / Azotemia
Esami di laboratorio
A cura di Aurelio Larocca
Uricemia
L’uricemia è la quantità di acido urico presente nel sangue. L’acido urico è il prodotto terminale
della gradazione delle purine. Queste sono sostanze che entrano nella costituzione degli acidi nucleici
(DNA – RNA). Le purine in minima parte sono introdotte con la dieta (apporto esogeno); nella maggior
parte vengono sintetizzate dall’organismo nel fegato (apporto endogeno).
L’acido urico formatosi dalla degradazione metabolica delle purine viene convogliato ai reni per essere
eliminato, in massima parte con le urine, parte invece è eliminato con le feci.
L’uricemia si determina nel sangue prelevato a digiuno da almeno 8 – 10 ore ed i valori normali oscillano da 4 a 8
mg %. L'aumento dell’uricemia si verifica o per eccesso di produzione o per difficoltosa eliminazione renale.
Tipica malattia riferibile all’aumento della uricemia è la gotta, conseguente alla precipitazione di cristalli di acido urico
nelle articolazioni di uno o entrambi gli alluci, con improvviso arrossamento del dito colpito, dolore violento e febbricola.
Altra varietà della gotta è rappresentata dall’accumularsi di acido urico nelle molte articolazioni ove si combina con sali
di calcio (tofi gottosi) determinando vistose deformazioni articolari; i tofi possono anche depositarsi nelle cartilagini
(padiglione auricolare). Altra conseguenza dell’aumento della uricemia può essere la calcolosi renale se i cristalli di acido
urico precipitano nelle urine nel bacinetto renale.
Possono altresì essere conseguenza di iperuricemia le leucemie ed i linfomi (per la distruzione di un gran numero di
globuli bianchi); ustioni estese; nefropatie croniche; insufficienza renale; diabete mellito; abuso di alcuni diuretici; alcuni
farmaci nefrotossici. La diminuzione dell’uricemia si verifica in corso di epatopatie.
Contenuto in purine (precursori dell’acido urico) in vari alimenti
Da 150 a 1000 mg per 100 g
di sostanza commestibile
Da 50 a 100 mg per 100 g di
Sostanza commestibile
• Animelle
• Carne
• Pesce (escluso quello azzurro)
• Fagioli
• Frutti di mare
• Lenticchie
• Piselli
• Spinaci
• Acciughe
• Sardine
• Fegato
• Rognone
• Estratti di carne
Da 0 a 15 mg per 100 g. di
Sostanza commestibile
• Verdure
• Frutta
• Latte
• Formaggi
• Uova
• Cereali
Azotemia
L'azotemia è la quantità di azoto presente nel sangue principalmente combinato con l’urea per cui si può dire che
l’azotemia misura l’azoto ureico presente nel circolo sanguigno.
L’urea è il principale prodotto terminale del metabolismo delle proteine; giunta al rene, l’urea viene filtrata ed in parte
riassorbita. La sua concentrazione nel sangue dipende dal rapporto tra la quantità di urea prodotta dalla degradazione
(catabolismo) delle proteine introdotte con la dieta o prodotte dall’organismo e quella che il rene è in grado di eliminare
con le urine.
L’azotemia si dosa nel sangue venoso prelevato al soggetto a digiuno da almeno 10 ore.
I valori normali oscillano tra 0,20 e 0,60 mg./dl.
Si parla di ipoazotemia quando i valori scendono stabilmente sotto 0,18 e di iperazotemia quando i valori si stabiliscono
stabilmente sopra 0,70.
L’ ipoazotemia si verifica in caso di prolungate diete prive di proteine; in caso di digiuno prolungato; nell’insufficienza
epatica grave; in corso di alcune gravidanze; in alcune gravi malattie prostatiche.
L’ iperazotemia si verifica per cause renali: nefriti acute e croniche fino all’insufficienza renale con blocco dell’urinazione
(anuria), condizioni tutte in cui il rene non è in grado di espellere l’urina. Iperazotemia per cause extrarenali sono quelle
in corso di malattie infettive; nell’ittero da stasi; in caso di vomito o di diarrea profusa; in corso di alcuni avvelenamenti;
in casi di ustioni estese; nel diabete scompensato; in gravidanze patologiche (eclampsia).
pugliasalute
- ventitre -
aprile 2004