Message de Lourdes_lou147_IT
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no 7 Messaggio di Lourdes A B C D E F G G H I J K L M N O P Q R S T U V X Z Lettera per il 150° anniversario delle Apparizioni L G... come Grotta a grotta di Massabielle è il cuore di Lourdes. In città, i cartelli non indicano «il Santuario», ma «la Grotta». Fino a non molto tempo fà «La Grotta» era anche il nome dell’organizzazione che gestiva il Santuario. Facendo riferimento alle grotte delle vicinanze, il visitatore incauto si aspetta di trovare una grotta sotterranea, anzi qualcuno arriva pure a domandarsi come bisogna equipaggiarsi. Questa non conoscenza, comunque comprensibile, fa sorridere gli abitanti di Lourdes. La volta della grotta è stata mantenuta nel suo stato originale, come lo dimostrano anche le foto più antiche. Le stampe sono invece meno fedeli, dato che cercano di riprodurne uno spazio come se si trattasse di uno scenario per teatro. La grotta è rivolta verso nord: il sole non ci arriva mai. E’ la Madonna che l’ha illuminata con la sua presenza, il suo sorriso, con la sua bellezza. Il messaggio è eloquente. Se la volta è rimasta identica, i dintorni sono cambiati. La pendenza verso il canale che Bernardetta ha attraversato l’11 febbraio è stata riempita per permettere di ricavarne una piattaforma. Lo stesso canale antistante, è scomparso. Il muro che sostiene la basilica dell’Immacolata Concezione include e sovrasta la grotta: fu un male necessario dal momento che il Vescovo dell’epoca desiderava che la chiesa fosse costruita a perpendicolo sul luogo delle apparizioni. La spianata tra la grotta e il Gave è stata allargata nel 1956 nella prospettiva del centenario. Come al tempo di Bernardetta, una vegetazione naturale dà un tocco di colore a questo paesaggio austero: «Massabielle» significa «la vecchia pietra». Durante alcuni mesi, la grotta era rimasta sbarrata, dovuto al fatto che le autorità civili volevano proibirne l’accesso. Nel primo periodo dopo le apparizioni successero degli episodi pittoreschi, con un alternarsi di costruzioni e demolizioni, finchè Napoleone III dette disposizione di lasciare libera la grotta (5 ottobre 1858). Ma fu il clero che subito dopo fece collocare una cancellata che veniva aperta quando un sacerdote doveva celebrare la Messa. Questa cancellata fu tolta definitivamente all’epoca del centenario. Da allora, si può dire, una processione ininterrotta attraversa la grotta. Penetrando in essa, il pellegrino passa di fianco alla sorgente, illuminata. Nel fondo della grotta il pellegrino deposita una intenzione di preghiera. Il momento più emotivo è quando passa sotto la nicchia dove la Madonna apparve a Bernardetta. In quel punto la roccia, nera naturalmente, è diventata liscia: 150 anni di venerazione l’hanno levigata. Nella nicchia c’è la statua del Fabisch che non piaceva a Bernardetta, ancora residente a Lourdes al momento dell’installazione il 4 aprile 1864. Fabisch aveva fatto del suo meglio nel farla e rimase molto offeso dal giudizio negativo di Bernardetta. Alla base sono incise le parole della Madonna a Bernardetta di quel 25 marzo 1858: Que soy era Immaculada Councepciou. Allegato alla rivista Lourdes Magazine - 2006 CONTATTI: Lourdes Magazine - François Vayne (direttore) - 1, avenue Mgr Théas 65108 Lourdes Cedex (Francia) - [email protected] no 7 Messaggio di Lourdes Al centro della grotta, un blocco di pietra locale fa da altare. Ne erano preceduti altri. Uno si trova nel Museo del Tesoro. Un altro si trova nella grotta di Lourdes dei Giardini Vaticani. Fin dal 1866 vengono celebrate delle messe alla grotta, cominciando dall’alba fino alle h. 23,00. All’uscita, il pellegrino passa a fianco del grande candeliere sempre pieno di candele e che di sfuggita si intravede anche passando con il treno. L’acqua, la roccia, la luce, l’altare, la Madonna, la processione che richiama la Chiesa in pellegrinaggio fino alla fine dei tempi, il passaggio della grotta che rievoca l’attraversamento del Mar Rosso degli Ebrei e quindi il battesimo: tutto questo diventa parte centrale e caratteristico del pellegrinaggio a Lourdes. Per chi ha una certa formazione biblica e liturgica, il passaggio alla grotta può anche richiamare la vigilia pasquale: il passaggio dalle tenebre alla luce, la celebrazione o rinnovo delle promesse battesimali, l’eucaristia. L’altare di pietra fa pensare alla parola del Salmo 118, 22 che Gesù e il Nuovo Testamento applicano alla risurrezione del Cristo: «La pietra scartata dai costruttori è diventata testata d’angolo». Ma chiunque può vivere questo tempo del passaggio alla grotta secondo la propria fede e la propria storia personale. Una video- cassetta e un Dvd del 2004 contengono parole meravigliose dette da pellegrini anonimi all’uscita della grotta (1). La processione alla grotta si fa in silenzio e sono state realizzate delle adattazioni affinchè sia rispettato il silenzio anche davanti alla grotta. Fate anche voi uno sforzo per osservare questo silenzio e aiutateci a richiamarlo qualora notiate che qualche gruppetto si metta a discutere o qualche amante del cellulare si intrattenga troppo a lungo. Fate osservare discretamente dove si trova. Le persone che pregano davanti alla grotta sono una testimonianza per quei visitatori poco familiari delle chiese: può darsi che qualcuno oggi sia arrivato a pensare che i musulmani hanno l’esclusiva della preghiera! La grotta di Massabielle è accessible a qualunque ora del giorno e della notte, e seguendo il cammino dei «lacets» si arriva direttamente tra la grotta e i bracieri dei ceri: è rarissimo trovarla deserta. Lourdes è talmente identificata con la grotta che questa è stata imitata più o meno fedelmente migliaia e migliaia di volte, anche nei paesi di recente evangelizzazione come l’Asia. Mons. Jacques Perrier Vescovo di Tarbes e Lourdes (1) Contatti: Libreria della Grotta 1, avenue Mgr Théas - 65108 Lourdes Cedex (France) - Tel.: (+33)(0)5.62.42.79.61 E-mail: [email protected] esercizio pratico La Grotta di Massabielle è una «faccia nord», come dicono i montanari parlando di una zona che non vede mai il sole. E’ un angolo nell’oscurità che la presenza divina ha scelto di illuminare, sicuramente per invitarci a non perdere la fiducia nella misericordia. E’ anche possibile che nel nostro cuore ci sia una «faccia nord» che raggeli le nostre vite per delle ragioni di cui neppure noi stessi siamo coscienti... Ma in qualsiasi momento potremmo rendere possibile che la luce di Dio visiti questa parte oscura della nostra storia. I sacramenti della Chiesa sono appunto lì per aiutarci a procedere verso questa «evangelizzazione delle profondità» dove la potenza dell’amore si manifesta più feconda che tutti i «valori» del mondo. François Vayne G... come Grotta Storia Sovrastata dal massiccio roccioso delle Spelonche, la grotta di Massabielle, letteralmente: «la vecchia roccia», sembra come un antro scavato lungo la sponda del Gave. Soprannominata «la grotta dei maiali», era, a quei tempi, una vera miniera di legna secca e ossa per i poveri che vi si recavano con certa facilità. Anche Bernardetta e le compagne, fecero lo stesso quell’11 febbraio 1858, ... per poter accendere il fuoco al cachot, e anche per procurarsi qualche moneta... Ma quel luogo era stato scelto “dall’alto”, dalla Vergine Maria, per affidare a Bernardetta un messaggio di rinnovamento evangelico alla portata di tutti coloro che da quel momento sarebbero venuti in pellegrinaggio a Lourdes. All’inizio, la Madonna aveva chiesto di venire alla grotta per quindici giorni. Infatti, Bernardetta vedrà «la Signora» diciotto volte, fino al 16 luglio 1858. Ma, l’ultima volta, non alla grotta, inaccessibile per una staccionata, ma sul terreno della prateria de «La Ribère». Comunque, il 25 marzo di quell’anno, in quella grotta, l’Apparizione rivela il suo nome: «Que soy era Immaculada Conceptiou». Finite le apparizioni, Bernardetta può dedicarsi ad andare a scuola e decidere la sua vocazione. Il 4 luglio 1866, lascia Lourdes per recarsi al convento di Saint-Gildard, a Nevers. Là, farà a se stessa la domanda di un possibile ritorno per rivedere la grotta. Più volte, darà una risposta che rivela il suo imbarazzo. Chiaro, lei non escludeva la possibilità di rivedere la Grotta di Massabielle. Tutti i giorni, stando alla testimonianza di Suor Bordenave, Bernardetta «andava, spiritualmente, alla cara roccia, per fare il suo piccolo pellegrinaggio» (Logia 88): «La Grotta, per me era il Cielo sulla terra» (Logia 116). Ma ci pensava spesso: «Rivedere la Grotta, anche una volta sola, anche di notte, quando nessuno lo sapesse!» (Logia 145). In altri momenti, si scopriva pensando a Colei che aveva visto: «Rivederla, nascosta su un albero o tra le rocce, senza essere vista!», o anche: «Se fossi un uccellino, come spiccherei il volo e andrei a rivedere quel luogo! Ma non sceglierei un giorno di pellegrinaggio...» (Logia 332, 339). Ma, infine, lei si decise per un altro atteggiamento: «A Lourdes? Che ci andrei a fare? La mia missione è ormai finita!» (Logia 340). «Non debbo tornare a Lourdes: non è il Cielo!...». Dom Bernard Billet monaco dell’abbazia di Tournay, Hautes-Pyrénées “Il Messaggio di Lourdes” viene diffuso sul sito internet del Santuario Nostra Signora di Lourdes: www.lourdes2008.com www.lourdes2008.com chiavi Quella grotta insignificante, sporca e sospetta, prima del tempo delle apparizioni, è stata trasfigurata dalla presenza di Maria: prima di tutto ci richiama la grotta di Natale, poi l’infanzia di Gesù, cioè l’innocenza. E’ così che la interpretava l’anima santa di Madre Maria Oliva Bonaldo, fondatrice delle Figlie della Chiesa, suore adoratrici a Lourdes. La grotta evoca anche l’umile dimora di Nazareth dove Gesù visse nascosto per trent’anni, dove ha fatto l’esperienza del Vangelo, dove ha imparato a incamminarsi verso la sua morte, insieme a Giuseppe e Maria. Ma evoca anche la grotta del sepolcro della risurrezione: «La neve e lo splendore non brillano più sulle cime ma nel centro simbolico della terra... tutto viene inondato di luce. La terra dei morti diventa la terra dei vivi» (Olivier Clément). Padre André Doze Attorno al mondo Per Bernardetta, la Grotta è il luogo dove può apprezzare la prossimità del cielo. Un cielo che giunge fino a lei e nel quale viene introdotta. Per i pellegrini di Lourdes, la Grotta conserva questa esperienza del Regno dei cieli che scoprono «presente, in mezzo a noi». Le numerosissime riproduzioni della Grotta di Lourdes in tutto il mondo danno una doppia illuminazione. Prima di tutto dicono che prima di essere un Santuario, Lourdes è una grazia offerta a tutti, in ogni momento e in ogni luogo. Ma tutte queste grotte dicono anche, che l’accoglienza della grazia è favorita da un messaggio concreto: quello che vivono i cristiani che pregano davanti al presepio per prepararsi a ricevere il Bambino Gesù nel loro cuore; ed è quello che facciamo quando contempliamo un crocifisso per capire l’Amore di Dio. E’ per questo che tanti nostri contemporanei recitano il santo rosario davanti un’immagine o una semplice cartolina della grotta. Mentre altri invece chiudono gli occhi e spiritualmente si ritrovano davanti alla Grotta per pregare. Ripetono quel percorso di Bernardetta che, a Nevers, «ogni giorno faceva il suo pellegrinaggio alla Grotta». Padre Régis-Marie de La Teyssonnière