Creole Clarinets
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Creole Clarinets
Gazette 20 JAZZASCONA PROGRAM OVERVIEW Me Gio Ve Sa Do Lu Ma Me Gio Ve Sa Do 24.6. 25.6. 26.6. 27.6. 28.6. 29.6. 30.6. 1.7. 2.7. 3.7. 4.7. 5.7. Ambrosia Brass Band x x x Andy Cooper's Euro Top 8 x x x x Blailock Steve x x x x x x x Blue Napoli x x x Bohém Ragtime Jazz Band x x x x x Boutté Lillian x x x x Carmichael Judy x x x Chicago Stompers x x x Christian Willisohn's Southern Spirit x x x x x David Paquette & the Italian Boys x x x x x x x x Davis Jess x x Doc Houlind & his Revival All Stars x x x x Don Vappie's Tribute to Danny Barker x x x x x x x x Dumoustier Stompers x x x x x Ford Louis x x x x x x Frank Muschalle Trio feat. Seuffert & Shulz x x x x x Frank Roberscheuten's International Hipptet x x x x x x Freddy Cole Quartet x x x Gegè Telesforo & G-Jazz x x x Happy Feet Brass Band x x x x x x x x x Harry's Satchmo All Stars x x x x Hurricane Brass Band x x x x x x x x x x x Jack In The Box x Jan Jankeje Trio x x x x x x x x x x Joe Wulf plays Louis Armstrong feat. Tommie Harris, voc x x x x x Just Another Band x x x x x x x Kevin Mahogany's SUPERBAND x x x x Laura Fedele Trio x x Father Jerome LeDoux x x x x Marsalis Jason x x x x x x Maryland Jazzband x x x x x Niki Haris Quartet Feat. Herlin Riley x x x x x x "Naquele tempo" x x x x x Norbert Susemihl's New Orleans All Stars x x x x x x Olympia Ragtime Band x x x Othella Dallas "I live the life I love" x x x Paris-Sidney Swing Session x x x x x x x x x x Pepe Lienhard x Pink Turtle x x x x x Red Holloway x x x x x x x x Robi Weber Quartet x Rouzan Wanda x x x x x Scott Hamilton Quartet x x x x x Sportiello Rossano x x x Stafford Terell x x Swing4you x Swiss Army Big Band x Take 6 x The Big Chris Barber Band x x x The Quartet - 100 Years of Gene and Benny! x x x x x x The Yalloppin' Hounds x x x x x x x x x x x Three Ladies Of Blues x x x x x x Ticinum Jazzband x x x Topsy Chapman & Solid Harmony x x x x x x Trevor Richards Trio x x x x x Trolsen Rick x x x x x x x Wilber Bob x x Pepe Lienhard swingt mit der Swiss Army Big Band auf der Piazza Torre “I ch hatte meinen letzten WK gerade abgeleistet, in dem ich Swing-Kurse in Rekrutenschulen gegeben hatte, als mich Oberst Robert Grob fragte, ob ich bereit wäre, die ‘Armee 95’, eine Top-Formation nach dem Vorbild Bundeswehr Big Band, auf die Beine zu stellen und zu leiten”, erzählt Pepe Lienhard über die Entstehung der Swiss Army Big Band, mit der er nun nach Ascona zurückkehrt, wo er für seine Leistungen 2006 den “Swiss Jazz Award” erhalten hat. Obwohl es für den 63jährigen Aargauer nicht einfach ist, in seinem gut gefüllten Terminkalender einen Monat pro Jahr für Proben und Auftritte zu finden, sagte er zu. Nun steht er schon fast 15 Jahre an der Spitze der Swiss Army Big Band. Seine Aufgabe vergleicht er mit derjenigen eines Fussballtrainers. “Profimusiker, die in dieser Liga spielen, haben “Naquele Tempo” rende omaggio alla musica popolare del Brasile Creole Clarinets NAQUELE Tempo è il nuovo progetto che i Creole Clarinets presentano quest’anno in anteprima assoluta a JazzAscona dal 26 al 30 di giugno: un tributo al grande compositore, arrangiatore, cantante e flautista brasiliano Pixinguinha (1897 - 1973), uno dei massimi creatori della musica popolare del Brasile e di musica Choro. Nato per iniziativa del clarinettista e sassofonista Thomas L’Etienne, uno dei maggiori esponenti europei del New Orleans Jazz e grande appassionato di musica brasiliana, Naquele Tempo è un ulteriore omaggio che Thomas L’Etienne la band europea rende al Choro, un genere sviluppatosi attorno al 1870 in un quartiere nero di Rio de Janeiro, che - come il jazz per la cultura afroamericana - rappresenta una sintesi fra musica da ballo di origine europea (polka, valzer, mazurca) e ritmi africani. Altre caratteristiche accomuna- no il Choro e il jazz di New Orleans, a inziare dall’accento posto sullo sforzo armonico di gruppo, più che sul virtuosismo dei singoli strumentisti; e, come nel jazz esistono le jam session, spazi di libertà e improvvisazione, nella musica Choro hanno una grande importanza le “rodas”, eventi sociali in cui i musicisti suonano insieme imparando gli uni dagli altri. Senza dimenticare le loro solide radici nel jazz di New Orleans e la lezione dei clarinettisti creoli, i Creole Clarinets approfondiscono con Naquele tempo il loro interesse per la musica popolare brasiliana, con l’ambizione di giungere un giorno a fondere le varie esperienze in un crossover culturale che unisca New Orleans Jazz, Choro e Samba. Particolarità della formazione è la presenza di un suonatore di pandeiro, il caratteristico tamburello brasiliano con sonagli di metallo. Göttliche Swinger - Pepe Lienhard und die Swiss Army Big Band technisch alles drauf, aber man muss sie gemeinsam zum Klingen bringen”, erklärt Lienhard. “Wenn einer in der Gruppe zickt, musst du ihn zur Raison bringen oder aussortieren, um die anderen vom Stress zu befreien und eine gewisse Magie kreieren zu können.” Saxophonist Lienhard, der bereits mit 12 Jahren seine erste Dixieland-Band gegründet hat, gelang es in den 70er-Jahren mit dem Septett, das den Hit “Swiss Lady” landete, seine Musik-Passion zum Beruf zu machen - blieb dem Jazz aber immer treu. Mit der 1980 gegründeten Big Band, die sich vor allem dank der ausgedehnten Tourneen mit Udo Jürgens finanzieren lässt, hat er Stars wie Frank Sinatra, Sammy Davis Jr. und Shirley Bassey bei Galas begleitet und mehrere Swing-Tourneen unternommen. Der Höhepunkt der Zusammenarbeit mit der Swiss Army Big Band war, als sie 2008 bei der Gala zum 75. Geburtstag von Quincy Jones in Montreux den roten Sound-Teppich für diverse Koryphäen auslegen durfte. Obwohl Pepes zweite Leidenschaft, die Ornithologie, Hobby geblieben ist, gilt er auch auf diesem Gebiet als Fachmann. “Böse Zungen behaupten sogar, ich würde von den Vögeln mehr verstehen als von der Musik”, meint er lachend. Auf die Frage, welche Art denn am meisten swingen würde, erklärt er, dass gesanglich keiner die Coolness hätte, aber immerhin einer die Flugtechnik. “Wenn sich der Quetzal, der Costaricanische Göttervogel, bei Sonnenaufgang mit seinem 1,30 Meter langen Schwanzgefieder in Lüfte schwingt, ist das wie von einem anderen Stern.” Um diesem Ereignis beiwohnen zu können, ist der Musiker sogar bereit, in der Dämmerung aufzustehen und stundenlang den Berg hinauf zu kraxeln ... Reinhold Hönle L’evento Pianista di gran classe, è uno dei più grandi cantanti jazz viventi IL CANTANTE e pianista americano, Freddy Cole sarà una delle grandi attrazioni di JazzAscona 2009. Accompagnato dal suo quartetto sarà al festival per tre sere, dal 29 giugno al 1° luglio. Un’occasione da non perdere per sentire ed ammirare un jazzista raffinato e di classe eccelsa. Nato nel 1931, ultimo di quattro fratelli, tutti musicisti, Freddy è sempre ricordato come “il fratellino di Nat King Cole”. Una parentela sulla quale lui ama scherzare. “È inevitabile che tutti facciano paragoni con mio fratello. Ma come io sono Freddy - afferma - e sto benissimo con me stesso”. Insomma, come dice in una canzone: “I'm Not My Brother, I'm Me”. In quarant’anni di carriera Cole ha forgiato una propria, forte personalità artistica. Uscire dall’ombra del popolarissimo fratello, diventato (a maggior ragione dopo la sua prematura scomparsa nel 1965) una delle icone della musica americana del Novecento, tuttavia non è stato facile. Tanto più che come Nat, anche Freddy suona il piano (molto bene, con un impeccabile senso dello swing e sin dall’età di cinque anni) e soprattutto canta, con una voce, meravigliosa, che, seppur più ruvida, per timbro vocale assomiglia in maniera impressionante a quello del fratello. Cantante dotato di una personalità più jazz rispetto a Nat, nominato ai Grammy Awards nel 2000, Freddy Cole si è conquistato un suo posto preminente nella scena jazzistica. “Freddy Cole è probabilmente uno dei più bravi cantanti jazz viventi”- ha scritto recentemente un critico dal New York Times, “e merita la consacrazione nella Hall Of Fame del jazz”. Il jazz e la musica fanno parte della vita di Freddy Cole da sempre. “Canto e suono il piano sin dalla più tenera età. Nella nostra casa a Chicago c’era sempre musica. E capitava che venissero a trovarci gente come Duke Ellington, Count Basie e Lionel Hampton”, racconta della sua infanzia. Suo principale modello, afferma, è stato Billy Eckstine, “un fantastico intrattenitore”. Freddy ha frequentato a 20 anni la Juillard School of Musik di New York dove ad insegnare c’erano John Lewis, Oscar Peterson, Teddy Wilson. È anche conosciuto per la straordinaria ricchezza del suo repertorio. Nessuno conosce l’american song book meglio di lui, ha detto il suo amico Monty Alexander. Performing dates: 29.6. - 1.7. © Massimo Pedrazzini Freddy Cole: I’m Not My Brother, I’m Me