Export newsletter Svizzera italiana febbraio 2016

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Export newsletter Svizzera italiana febbraio 2016
C O M M E R C I O
E S T E R O
Pagine a cura di
Switzerland Global Enterprise
Industria 4.0: nuovo grado di sviluppo nell’export
Si annuncia un’ulteriore rivoluzione industriale, la
quarta nella storia dell’economia: Industria 4.0. Il salto
di qualità, così è definita. Vale anche per l’economia d’esportazione svizzera?
La risposta è sì. Le imprese svizzere d’esportazione possono beneficiare di Industria 4.0 per due motivi. Si può
addirittura sostenere che tale industria si orienti ai bisogni delle imprese attive a livello internazionale, come
nessuna seconda innovazione sistemica.
Andiamo per ordine.
Industria 4.0 corrisponde essenzialmente all’utilizzo
pragmatico, orientato alla pratica ed efficiente di opzioni
attuali (e future), che si aprono all’economia (qui in particolare all’industria di produzione, ma non solo), grazie
alle nuove tecnologie principalmente digitali.
In prima linea si tratta di:
•migliorare continuamente la produttività in tutti i
processi di lavorazione attraverso l’intero ciclo di vita
di un prodotto oppure di un servizio
•accorciare i percorsi ovunque (dall’idea al prodotto, fino
alla sua vendita ed eventualmente alla manutenzione)
•pianificare strettamente i bisogni dei clienti e agire di
conseguenza
•semplificare e accelerare processi amministrativi.
In breve, si tratta di ottimizzare i flussi e le catene di valore aggiunto (anche transfrontaliere) e in tal senso di
guadagnare tempo e risorse, ad esempio per nuove idee,
innovazioni e investimenti, parola chiave: cicli d’innovazione abbreviati. Queste sono tre componenti sempre più
necessarie nell’ambito di Industria 4.0, per continuare
ad essere competitivi.
Quest’anno, Switzerland Global Enterprise richiamerà
l’attenzione sul tema Industria 4.0. In prima linea in
qualità di elemento sempre più importante nell’ambito
di qualsiasi progetto d’internazionalizzazione o di esportazione. Ad esempio, quando si tratta di reti di valore
aggiunto e di produzione, oppure di nuovi modelli transfrontalieri commerciali e di cooperazione.
Switzerland Global Enterprise ha realizzato un dossier
con informazioni aggiornate sull’industria del futuro.
Maggiori informazioni riguardanti aspetti, procedimenti, tendenze e sviluppi in stretta e ampia correlazione
con Industria 4.0 sono disponibili nella export.news di
S-GE e sul sito internet. E non da ultimo, anche l’edizione 2016 del Forum del commercio estero sarà all’insegna di questo tema, concentrandosi sull’importanza per
le PMI esportatrici svizzere. Alcuni dei temi affrontati
saranno: come impiegare al meglio Industria 4.0 (impiego pratico), a che cosa porta (vantaggi nella pratica,
esperienze) e dove ci porterà (tendenze). Tra tutte le sfide
fornite da essa, le aspettative verso l’industria del futuro
sono grandi, anche in Svizzera.
E questo a giusta ragione! Tanto più che le imprese svizzere possiedono le migliori premesse per implementare
e adottare Industria 4.0 in modo utile e proficuo. Già
oggi le sue categorie di definizione occupano sostanzialmente un ruolo precursore. Ad esempio, il 6% del personale è impiegato in settori della tecnologia e ad alto
PROSSIME GIORNATE DI CONSULENZA PAESE
LUGANO
• GIAPPONE: lunedì 7 marzo 2016
• BRASILE: giovedì 10 marzo 2016
• IRAN: lunedì 14 (pomeriggio)
e martedì 15 marzo 2016 (mattina)
• RUSSIA: lunedì 9 maggio 2016
• COREA: lunedì 23 maggio 2016
• SUD-EST ASIATICO: martedì 24 maggio 2016
• USA/CANADA: mercoledì 25 maggio 2016
Nel corso delle giornate di consulenza proposte alle aziende, avrete l’occasione di fissare un incontro individuale gratuito con i
consulenti di Switzerland Global Enterprise e con i collaboratori
degli Swiss Business Hub all’estero. Le aziende intenzionate ad
espandere le loro attività nei mercati sopra citati o che hanno esigenze concrete non esitino a mettersi in contatto con Switzerland
Global Enterprise e a fissare un appuntamento con i suoi esperti!
Contattateci al n. tel. +41 91 601 86 87
oppure tramite e-mail all’indirizzo: [email protected],
saremo lieti di fissarvi un appuntamento
coefficiente di conoscenze. In Europa, questo è un valore
chiave. Inoltre, nessun altro Paese presenta un più alto valore aggiunto nella produzione industriale. Dando
uno sguardo alle classifiche pertinenti si può riscontrare che nessun altro Paese dispone di maggiore capacità
d’innovazione.
Da questa buona posizione, Industria 4.0 offre ora l’opportunità di potenziare costantemente la competitività
dell’economia svizzera d’esportazione. Adagiarsi sugli
allori non è permesso. Chi si lascia sfuggire l’opportunità di Industria 4.0 o chi non la prende seriamente in
considerazione, corre il rischio di essere sorpassato dalla
concorrenza. La Svizzera è quasi esente da questo pericolo. La nostra economia e soprattutto l’economia d’esportazione hanno dimostrato a più riprese che la strategia
migliore è trarre il massimo vantaggio dalle nuove sfide e
opportunità offerte dagli sviluppi tecnologici del presente
e in particolare bisogna “filtrare, estrarre e distillare” il
vantaggio, necessario per una specifica applicazione, al
fine di operare in prima linea nel business globale.
Dossier: Industria 4.0
www.s-ge.com/it/topic/industry%204.0
Forum del commercio estero 2016 (21 aprile, a Zurigo)
www.s-ge.com/svizzera/export/it/event-registration/
aussenwirtschaftsforum-2016
Ticino Business | 35
Germania: nuova procedura di richiesta di rimborso IVA
Dal 1° luglio 2016 imprese di Paesi terzi (dunque anche imprese svizzere) dovranno presentare la richiesta
di rimborso dell’IVA esclusivamente per via elettronica
e tramite una nuova procedura.
Secondo una comunicazione del Bundeszentralamt für
Steuern BZSt (ufficio federale tedesco delle contribuzioni) le richieste di rimborso dell’IVA (imposta sul valore
aggiunto) devono essere presentate, a partire dal 1° luglio 2016, esclusivamente per via elettronica e attraverso il nuovo portale online dell’Ufficio federale tedesco
delle contribuzioni (BZSt).
Le attuali domande presentate in forma elettronica attraverso il formulario online (FfW) e per posta con il formulario USt 1 T saranno accettate ancora fino al 30 giugno
2016. In seguito entrerà in vigore la nuova procedura.
A continuare ad utilizzare la via cartacea saranno soltanto le imprese in grado di trasmettere all’Ufficio federale tedesco delle contribuzioni una deroga plausibile in
una richiesta speciale, secondo cui per motivi economici
o di altro tipo sono esentate dal presentare la domanda
di rimborso al BZSt per via elettronica.
Deutsches Bundeszentralamt für Steuern (BZSt):
VAT refund (in En)
www.bzst.de/EN/Steuern_International/
Vorsteuerverguetung/Vorsteuerverguetung_node.
html;jsessionid=097C02FA6114C8E29DF60B7EFBE87E82.intranet2
Consulenza Paese Germania (aprile e giugno, a Zurigo)
www.s-ge.com/de/event/laenderberatung-deutschland
Informazioni Paese Germania
www.s-ge.com/svizzera/export/it/country/Germany
La guida automatizzata ha già preso il via
in Germania
La guida altamente automatizzata e la guida in rete rappresentano uno dei rami più importanti di crescita per
l’industria del futuro (industria 4.0), la Germania è addirittura una delle piazze automotive leader.
È chiaro che anche per i subfornitori dell’industria automobilistica tedesca si aprono nuove interessanti opportunità di business sulla scia di questa nuova tendenza
in crescita. Ad esempio, nei settori assistenza alla guida,
sistemi radar e tecnologie di trasmissione, oppure nello
sviluppo di reti mobili senza discontinuità e di un’infrastruttura di trasporto intelligente.
Uno studio del Ministero tedesco dell’economia e dell’energia analizza il potenziale economico della guida altamente
automatizzata su autostrade e delinea raccomandazioni
operative per le industrie chiave in questo segmento in
crescita, in cui anche subfornitori svizzeri innovativi dell’industria automobilistica tedesca dovranno, in futuro, assumere un ruolo importante.
Studio del Ministero tedesco dell’economia e dell’energia
(in DE)
Deutsches Bundesministerium für Wirtschaft und
Energie: Gabriel – Automatisiertes und vernetztes Fahren
ist wichtiger Wachstumstrend für Automobilstandort
Deutschland
www.bmwi.de/DE/Presse/
pressemitteilungen,did=739120.html
Industrie 2025 (informazioni su Industria 4.0, in DE)
www.industrie2025.ch/de.html
Nuova fonte di energia: inceneritore per Dublino
Dopo tanti anni, nella capitale irlandese Dublino, il progetto di costruzione di un inceneritore è quasi giunto all’attuazione. È richiesto il know-how dall’estero.
Con la realizzazione di questo impianto per lo smaltimento
36 | Ticino Business
termico dei rifiuti, Dublino vuole ricavare in futuro teleriscaldamento ed elettricità per più di 50’000 nuclei
familiari. Entrerà in funzione nella seconda metà del
2017. L’impresa statunitense Covanta in merito alla realizzazione e alla gestione dell’inceneritore è responsabile
per l’attribuzione di molte commesse ad altre imprese
(anche all’estero). In particolare se si tratta di trovare
soluzioni speciali. Si apriranno opportunità di business
anche per offerenti svizzeri.
Dublin – The Waste to Energy Project
http://dublinwastetoenergy.ie/
Consulenza Paese Gran Bretagna e Irlanda (diversi
appuntamenti: febbraio, maggio, giugno, a Zurigo)
www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/
laenderberatung-vereinigtes-koenigreich
Switzerland Global Enterprise ora con un
trade point in Nigeria
La Nigeria è subentrata al Sudafrica quale potenza
economica più forte del continente africano. Lo deve a
Switzerland Global Enterprise che ha aperto un trade
point a Lagos.
Lagos è il centro economico della Nigeria. La nazione
nigeriana conta 180 milioni di abitanti ed è la più densamente popolata (7a a livello internazionale), con un
prodotto interno lordo di USD 569 miliardi è altresì la
più forte dal punto di vista economico in Africa (20a a
livello internazionale). Il potenziale economico del Paese
ha attualmente risvegliato anche l’interesse dell’industria esportatrice svizzera. Presso Switzerland Global
Enterprise, le richieste di opportunità d’affari e sulle
condizioni di mercato in Nigeria sono cresciute in modo
tangibile negli scorsi anni.
Con il nuovo trade point a Lagos, S-GE dispone di un
punto d’appoggio in loco che assicura alle imprese svizzere un accesso facilitato nel mercato nigeriano ed è in
grado di garantire altresì che attraverso i loro progetti
d’esportazione e d’internazionalizzazione esse possano disporre di una buona rete con conoscenze fondate del mercato. Per l’esperto Paese Africa di S-GE, Suhail el Obeid,
ora è soprattutto importante che S-GE sia presente non
soltanto in Africa meridionale, bensì anche nella parte
occidentale africana in forte crescita. E Lagos dovrebbe
essere il posto giusto, infatti è la città principale della
Nigeria e dell’Africa occidentale e attualmente è altresì la
più importante porta d’ingresso per il mercato africano.
Il trade point fa parte del nuovo consolato generale
svizzero a Lagos ed è diretto dal console generale Yves
Nicolet. Il consolato generale e il trade point sono collocati nei locali della nuova rappresentanza danese.
Studio di mercato: Rising Middle Class – Africa Outlook
and Growth Potential
www.s-ge.com/svizzera/export/it/blog/studio-dimercato-rising-middle-class-%E2%80%93-africaoutlook-and-growth-potential
Switzerland Global Enterprise: informazioni Paese
Nigeria
www.s-ge.com/svizzera/export/it/country/Nigeria
Consulenza Paese Africa (3-4 marzo 2016, a Zurigo)
www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/
laenderberatung-ganz-afrika
S-GE ora con un trade point in Kazakistan
S-GE ha aperto un trade point nella capitale kazaka,
Astana. Di seguito il responsabile di tale trade point,
Pavel Ivanov, parla delle opportunità per le imprese svizzere in Kazakistan.
Pavel Ivanov, qual è il motivo dell’apertura di un trade
point in Kazakistan?
Lo sviluppo economico in Kazakistan dall’indipendenza nel 1991 rappresenta una storia di successo degna
di nota. Nel corso di vent’anni, il Kazakistan è diventato il Paese con una delle economie più dinamiche ed
efficienti tra le repubbliche post-sovietiche.
Nella regolare valutazione dei Paesi svolta da S-GE,
il Kazakistan ottiene da alcuni anni sempre buone
posizioni. Inoltre, la domanda di supporto a imprese
svizzere per progetti d’esportazione in Kazakistan è
aumentata sensibilmente negli scorsi due anni.
Che cosa spinge le imprese esportatrici svizzere ad allargarsi per fare affari in Kazakistan? Quali sono i
settori ad avere buone prospettive?
Dal 1992 il prodotto interno lordo in Kazakistan è
cresciuto di oltre 7 volte, superando gli USD 13’000.
Questo sviluppo economico si basa fondamentalmente sull’enorme ricchezza di materie prime, su un ambiente economico tutto sommato liberale, una cauta
politica economica e non da ultimo sulla crescente integrazione del Kazakistan nell’economia mondiale.
Il Kazakistan ha recentemente introdotto diverse riforme economiche. A catturare l’interesse delle imprese
svizzere nei confronti di questa nazione sono caratteristiche quali la stabilità politica, l’adesione all’Unione
economica euroasiatica e da poche settimane anche l’adesione all’OMS, caratteristiche che garantiscono una
buona dose di certezza del diritto e di pianificazione. Il
Kazakistan è interessato a investitori esteri e si apre
sempre di più. Attualmente viene condotta una vasta
campagna per la privatizzazione di 60 imprese statali,
che potrebbero interessare anche gli investitori svizzeri e che sottolinea l’ambizione kazaka di voler proseguire nel continuo sviluppo della sua economia.
Il Paese mira a staccarsi dalla sua dipendenza dalle
materie prime e a diversificare ulteriormente l’economia. La caduta a picco del prezzo del petrolio, bene d’esportazione più importante della nazione, la crescente
concorrenza con i Paesi dell’Unione economica euroasiatica e le normative dell’OMC presto in vigore contribuiranno ad accelerare la volontà di modernizzazione
e di introduzione di riforme. Sono già stati lanciati
diversi progetti per nuove industrie e tanti altri sono
in fase di pianificazione. Il Kazakistan necessita, a tale proposito, il know how e le tecnologie dell’Europa.
L’entroterra kazako prova ad usufruire al meglio della sua posizione geografica centrale per il transito di
flussi di merci tra la Cina e l’Europa e perciò accelera
di conseguenza il necessario sviluppo dell’infrastruttura di trasporto.
Il governo kazako è riuscito a condurre una politica
a più vettori che gli ha permesso una certa indipendenza nelle relazioni bilaterali e multilaterali e di costruire relazioni commerciali e d’affari con i grandi
Paesi vicini, Russia e Cina, ma altresì con gli USA e
l’Europa.
I rami più interessanti per le imprese svizzere sono
l’industria leggera, MEM, infrastruttura, trasformazione di generi alimentari, tecnologia medica, petrolchimico, nonché diverse attività ad Astana relative
alla prossima esposizione universale, che si svolgerà
nel 2017 nella capitale kazaka.
In che modo il trade point può sostenere imprese svizzere per progetti nel mercato target kazako?
Il trade point offre alle imprese svizzere una rete ben
sviluppata di contatti a imprese private locali, nonché
a imprese svizzere insediate in Kazakistan. Attraverso
l’integrazione dei trade point nella struttura dell’ambasciata svizzera in Kazakistan è altresì possibile l’intermediazione di contatti a enti pubblici e ministeri.
L’ambasciata dispone di una buona rete di contatti non
solo nella capitale Astana e nella metropoli economica
Almaty, bensì anche in quasi tutte le regioni della ormai nona più grande nazione del mondo. Il trade point
mantiene anche buoni contatti con imprese di consulenza e studi di avvocati locali, nonché con singoli
esperti. Ciò permette di rispondere a tutte le questioni
circa la volontà di espandersi in Kazakistan e l’elaborazione di svariati mandati d’esportazione provenienti
da tutti i settori.
Consulenza Paese Kazakistan (21-23 marzo, a Zurigo)
www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/
laenderberatung-kasachstan-0?ref=www.s-ge.com
Informazioni Paese Kazakistan
www.s-ge.com/svizzera/export/it/country/Kazakhstan
Mercato farmaceutico indiano presto tra i top ten
Il mercato farmaceutico indiano cresce ogni anno del
15% e già nel 2020 dovrebbe rientrare tra i dieci più
grandi al mondo, è quanto si evince da uno studio recentemente pubblicato.
Dal punto di vista dei volumi, il mercato farmaceutico
indiano è già il terzo più grande. Dal punto di vista
dei valori, tuttavia, si colloca “soltanto” al 13° posto.
Grazie a tassi di crescita di circa il 15% l’anno, non
sarà così ancora per molto tempo. Presto raggiungerà
il gruppo dei top ten. Il basso fatturato di crescita a
livello internazionale segnala che la quota di medicinali generici nel mercato farmaceutico equivale al
71%. Il 21% è rappresentato dai farmaci senza obbligo
di ricetta e solo il 7% dai medicinali originali con l’obbligo di ricetta.
Live Mint: India’s pharma sector pips global growth
www.livemint.com/Industry/
aB3apnr59a8ZFP3aXawuYM/Indias-pharma-sector-pipsglobal-growth-report.html
Consulenza Paese India (7 giugno 2016, a Lugano)
www.s-ge.com/svizzera/export/it/event/
consulenza-paese-india
India: nuove norme per importazioni di generi
alimentari
L’India ha modificato, in diversi punti, le norme per
l’importazione di generi alimentari. L’obiettivo è quello di semplificare la qualità delle importazioni e
l’etichettatura.
Ecco una panoramica sui principali cambiamenti:
•qualità degli alimenti: possono essere ancora importate, rispettivamente vendute derrate alimentari in India
il cui periodo di conservazione dopo lo sdoganamento
è di almeno il 60%,
•marcatura/etichettatura: per la correzione di errori
nell’etichettatura (ad esempio se il nome o l’indirizzo
dell’importatore è scritto sbagliato, oppure è stato dimenticato di apporre il logo FSSAI, il numero di licenza non è stato riportato correttamente, o sono stati
scambiati i simboli per gli alimenti vegetariani o non)
l’importatore può applicare ora sulla confezione un
adesivo non rimuovibile con i dati corretti.
Le nuove norme entreranno in vigore a breve, non appena saranno pubblicate sulla gazzetta ufficiale come ha
comunicato recentemente l’autorità responsabile (Food
Safety and Standards authority of India, FSSAI).
The Economic Times: Food regulator FSSAI issues new
rules for ensuring quality imports
http://articles.economictimes.indiatimes.com/2016-01-15/
news/69794134_1_fssai-labelling-food-regulator
Food Safety and Standards Authority of India, FSSAI
www.fssai.gov.in/
Ticino Business | 37
Messico: il miglior indirizzo in America Latina
Il Messico, tra le nazioni sudamericane, ottiene nelle
classifiche internazionali le posizioni più alte per la miglior piazza economica. Così è stato anche nell’ultimo
rapporto “Doing Business”.
Il Paese messicano, nella classifica attuale “Doing
Business” sui Paesi più competitivi, realizzata ogni anno,
si colloca attualmente al 38° posto (su 189 Paesi classificati)
e in tal senso al vertice delle nazioni latinoamericane.
Il programma di riforme per il miglioramento delle condizioni quadro economiche per le imprese porta pertanto a buoni frutti. Secondo il rapporto “Doing Business”,
il Messico fa parte dei migliori Paesi al mondo, ovvero tra i Paesi con le condizioni economiche più favorevoli in merito all’attribuzione di crediti alle imprese.
Inoltre, il Paese ha conseguito negli scorsi anni concreti progressi a livello fiscale, che contribuiscono a rendere la fiscalità più trasparente e a ridurre il dispendio
amministrativo-fiscale.
Propizio all’attrattiva della piazza economica messicana è anche una crescita continua del PIL, che nel corso
dell’anno ha raggiunto il 3% (nel 2014: 2,13%, 2013:
1,39%), permettendo al Messico di avanzare come locomotiva congiunturale della regione.
El Paìs: México es el mejor lugar para emprender negocios en Latinoamérica
http://economia.elpais.com/economia/2015/10/28/
actualidad/1446060373_846601.
html?utm_source=taboola&utm_medium=referral
Doing Business: Ease of doing business in Mexico
www.doingbusiness.org/data/exploreeconomies/mexico/
Consulenza Paese Messico (diversi appuntamenti a gennaio e aprile, Zurigo)
www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/
laenderberatung-mexiko-1
Colombia: nuovi incentivi per investitori
nell’energia naturale
A febbraio 2016, sono entrati in vigore gli incentivi per
gli investitori nelle energie rinnovabili che sono stati
recentemente stabiliti per legge.
Il governo colombiano parte dal presupposto che gli investimenti nelle energie rinnovabili aumenteranno considerevolmente, grazie alle misure di promozione.
Ecco alcune delle misure previste:
•sgravio fiscale fino al 50%, per un periodo di 5 anni,
sui proventi derivanti da investimenti in energie rinnovabili (conformemente alla legge Nr. 1715),
•materiali che vengono utilizzati per energie rinnovabili, sono esenti dal pagamento dell’imposta sul valore aggiunto,
•materiali che vengono utilizzati nelle energie rinnovabili sono esenti da dazi,
•gli investimenti elencati dalla legge 1715 sono sottoposti ad un ammortamento fiscale accelerato (fino al
20% all’anno).
Per poterne beneficiare è necessario presentare una
cosiddetta Certificación de Beneficio Ambiental.
Attualmente il ministero dell’ambiente sta stabilendo la
procedura per ottenere tale certificazione.
UPME: Integración de las energías renovables no convencionales en Colombia (in spagnolo)
www.upme.gov.co/Estudios/2015/Integracion_
Energias_Renovables/INTEGRACION_ENERGIAS_
RENOVANLES_WEB.pdf
Decreto del governo colombiano per la promozione della
produzione di energie rinnovabili (in spagnolo)
http://wp.presidencia.gov.co/sitios/normativa/
decretos/2015/Decretos2015/DECRETO%202143%20
DEL%2004%20DE%20NOVIEMBRE%20DE%202015.pdf
38 | Ticino Business
Informazioni Paese Colombia
www.s-ge.com/svizzera/export/it/blog/
informazioni-paese-colombia
Il Brasile aumenta il valore soglia per i visti
agli investitori
Gli investitori esteri che desiderano ricevere un visto
permanente in Brasile devono portare nel Paese almeno
una cifra del valore convertito di dollari USA 133’000.
Finora il valore soglia necessario agli investitori esteri
per ricevere un visto permanente era fissato a dollari
USA 40’000. Per investimenti in innovazioni e in ricerca
di base scientifica o tecnologica oppure in ricerca applicata il Ministero del lavoro e della sicurezza sociale
brasiliano può, su richiesta, autorizzare un visto permanente anche per investimenti del valore inferiore a dollari USA 133’000, tuttavia è necessario un investimento
minimo di dollari USA 39’000.
Swiss Business Hub Brazil / Lautenschlager, Romeiro
e Iwamizu Advogados (Switzerland Global Enterprise
Certified Experts):
Increase of the minimum investment amount for the
grant of a definitive visa to a foreign investor (in EN)
www.s-ge.com/sites/default/files/1215_brazil_visa.pdf
Consulenza Paese Brasile (10 marzo, a Lugano)
www.s-ge.com/svizzera/export/it/event/
consulenza-paese-brasile-2016
Il Brasile riduce i dazi d’importazione
per macchinari e impianti
Per gli imprenditori svizzeri si aprono, in Brasile, opportunità di vendita in crescita, grazie alla riduzione dei
dazi d’importazione su macchinari e impianti industriali, disposta a novembre.
Le diminuzioni dei dazi dovrebbero favorire ulteriori investimenti in particolare nell’industria dell’automobile,
nel settore minerario, nell’industria del petrolio, nonché
nei settori delle telecomunicazioni e dell’energia.
Tale ribasso dei dazi è limitato e valido solo fino al 30
giugno 2017. I dazi per i beni d’investimento passano
dal 14% al 2%, nel settore delle telecomunicazioni finora
erano compresi tra l’8-18%, scendono ora al 2%.
Secondo una comunicazione dell’ambasciata svizzera in
Brasile, la Svizzera rientra tra i Paesi che beneficiano
maggiormente della riduzione dei dazi: oltre il 4% delle
importazioni brasiliane dei rami industriali sopra citati
proviene dalla Svizzera. Soltanto gli USA, la Cina e la
Germania realizzano maggiori vendite in Brasile.
Informazioni Paese Brasile
www.s-ge.com/svizzera/export/it/country/Brazil
Switzerland Global Enterprise
Corso Elvezia 16
Casella postale 5399
CH-6901 Lugano
Tel. +41 91 601 86 86/87
[email protected]
www.s-ge.com
C O M M E R C I O
E S T E R O
Transatlantic Trade
and Investment Partnership
di Monica Zurfluh,
Responsabile S-GE per la Svizzera italiana e
Marco Passalia,
Responsabile Servizio Export Cc-Ti
L’
acronimo TTIP è ancora poco noto alle nostre latitudini anche se nel prossimo futuro è destinato a diventare un termine
di uso comune per lo meno nei contesti istituzionali, politici o economici. L’espressione completa
Transatlantic Trade and Investment Partnership
(partenariato transatlantico per il commercio e
gli investimenti) ci aiuta a delimitare l’ambito
ma ancora non è chiaro di cosa si tratta né perché dovrebbe essere un argomento di crescente
importanza a livello globale. Per mettere a fuoco
il tema è necessario spiegare che stiamo parlando
dell’accordo commerciale di libero scambio in fase
di negoziato dal 2013 tra gli Stati Uniti d’America
(USA) e l’Unione Europea (UE). Un’intesa che in
caso di conferma sarà destinata ad influenzare lo
sviluppo economico dei decenni a seguire. Per la
Svizzera si prospettano opportunità o rischi a dipendenza di come il nostro Paese vorrà muovere le
sue pedine sullo scacchiere internazionale.
L’accordo in corso di negoziazione tra UE e USA potrebbe portare alla creazione della più importante
area di libero scambio al mondo. Essa includerebbe
quasi la metà della produzione economica a livello globale e circa un terzo del commercio mondiale. Gli obiettivi di questa integrazione del mercato
statunitense con quello comunitario sono facilmente riassumibili: facilitare l’accesso al mercato (ad
esempio attraverso l’eliminazione dei dazi doganali), rimuovere le cosiddette barriere non tariffali (ad
esempio procedure di omologazione, regole sanitarie e fitosanitarie, ecc.) e definire al contempo nuove
regole commerciali (si pensi al tema attualissimo
della proprietà intellettuale). Inutile dire che il nome di «Partenariato economico» indica già da solo
che il contenuto dell’accordo dovrebbe estendersi
ben oltre il campo della materia doganale.
Le prospettive di ottenere dei benefici concreti sono evidenti a tutti, ma non è invece ancora chiaro
se la Svizzera potrà trovare delle opportunità da
questo accordo.
In una risposta ad un’interpellanza parlamentare
del giugno del 2014, il Consiglio Federale ha dichiarato che “La Svizzera non è coinvolta nelle
trattative in corso tra l'UE e gli Stati Uniti per un
partenariato transatlantico per il commercio e gli
investimenti (…). Tuttavia, dato che sia l'UE sia gli
Stati Uniti sono importanti partner commerciali del
nostro Paese, il Consiglio federale segue da vicino
gli sviluppi relativi al suddetto TTIP”. Si tenga presente che i due terzi delle esportazioni svizzere sono
convogliati nell’UE (2014: 114 miliardi di franchi) e
negli USA (2014: 26 miliardi di franchi). Per quanto concerne le importazioni di merci, la quota è
ancora più significativa (79,3%, di cui il 73,2% proveniente dall’UE e il 6,1% dagli Stati Uniti).
I numeri parlano da sé e l’importanza di questo accordo per la Svizzera è innegabile. Dal punto di vista elvetico l’approccio a questo partenariato deve
essere proattivo e incisivo. Sebbene la Svizzera non
sia direttamente coinvolta nel TTIP sappiamo che
grazie ad un dialogo di politica commerciale aperto
dall’AELS con gli USA, anche i membri dell’AELS
(tra cui la Svizzera) sono regolarmente al corrente dei negoziati in corso. Naturalmente ad un certo punto anche la Svizzera dovrà capire quale sarà
la miglior strategia da attuare per evitare di essere esclusa da un’area di libero scambio destinata a
crescere d’importanza. Ciò non è sufficiente se allo
stesso momento non si comincia a quantificare i rischi e le opportunità legate ad un siffatto accordo
di libero scambio. L’autorità federale ha già avviato delle indagini su quelle che potrebbero essere
le ripercussioni di un ALS UE-USA sulla Svizzera.
(Continua nella prossima edizione di Ticino Business.)
Ticino Business | 39
F I E R E
I N T E R N A Z I O N A L I
E
M I S S I O N I
E C O N O M I C H E
SWISS Pavilion @ IFAT 2016,
München
Monaco di Baviera,
30 maggio - 3 giugno 2016
IFAT è la fiera leader nel mondo per la gestione delle
risorse idriche, delle acque reflue, dei rifiuti e delle materie prime. Essa non rappresenta soltanto una piazza
di mercato per le imprese esportatrici con tecnologie
e servizi ambientali. Bensì da anni, IFAT registra un
interesse crescente in particolare dall’estero e nel 2014
tra le manifestazioni recenti ha registrato una partecipazione record con espositori provenienti da più di 50
Paesi e un pubblico specializzato in forte crescita, da
189 Paesi.
Plastindia 2012_1: “SWISS Pavilion presso Plastindia”.
Informazioni generali sulla fiera
www.ifat.de/index-2.html
Informazioni sullo SWISS Pavilion
www.s-ge.com/svizzera/export/it/node/504601
mini SWISS Pavilion @ Iran Health
2016
SWISS Pavilion @ interpack 2017
La controversia con l’Iran sta per essere risolta e anche le sanzioni contro la Repubblica islamica ormai
appartengono al passato, si apre dunque un nuovo interessante mercato d’esportazione per le imprese svizzere. Nel 2014, la Svizzera ha esportato beni per un
valore di franchi svizzeri 610 milioni, mentre sempre
nello stesso anno sono stati esportati beni per un valore di 30 milioni dall’Iran alla Svizzera. Una volta
eliminato l’embargo l’economia, il prodotto pro capite
e la classe media cresceranno rapidamente, insieme
all’interesse per la qualità svizzera, per i suoi prodotti premium e alla volontà di pagare qualcosa in più
per essi.
Iran Health è l’evento leader del settore medico e dei
servizi sanitari. Qui saranno rappresentate le seguenti
categorie: attrezzature mediche e forniture, apparecchiature dentistiche e prodotti per i consumatori, prodotti
farmaceutici e macchinari, attrezzature di laboratorio e
servizi, servizi sanitari, turismo medico, integratori alimentari, vitamine e cure erboristiche, ecc.
Iran Health 2016 si svolgerà a Teheran presso il principale sito espositivo in Iran, con una superficie espositiva
interna di più di 80’000 m2 e esterna di 35’000 m2.
L’industria del packaging è essenziale per tutti gli
altri settori industriali. Questi necessitano di strategie intelligenti per il packaging insieme all’intera catena del valore, includendo il deposito, la logistica e
l’amministrazione.
Interpack è una fiera leader nel mondo, dona l’ispirazione all’industria del packaging e a tutte le tecnologie
ad essa connesse. Partecipandovi avrete l’opportunità di
stringere nuovi contatti, acquisire clienti e lasciare un
segno, grazie ad uno stand innovativo di design. Essa
si rivolge ai seguenti settori: alimentare, dolciario, panetteria, farmaceutico, cosmetico, non food e dei beni
industriali. In nessun’altra fiera l’industria del packaging fornisce soluzioni personalizzate per tutti i settori
industriali e un design innovativo basato su una così
grande varietà di materiali.
Teheran, Iran, 15-18 maggio 2016
Düsseldorf – Germania,
4-10 maggio 2017
Informazioni generali sulla fiera
www.interpack.de/
Informazioni sullo SWISS Pavilion
www.s-ge.com/svizzera/export/it/node/538222?lforce=1
Informazioni generali sulla fiera
www.iranhealthexhibition.net/EN/
Informazioni sullo SWISS Pavilion
www.s-ge.com/svizzera/export/it/node/513139
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