Export newsletter Svizzera italiana febbraio 2016
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Export newsletter Svizzera italiana febbraio 2016
C O M M E R C I O E S T E R O Pagine a cura di Switzerland Global Enterprise Industria 4.0: nuovo grado di sviluppo nell’export Si annuncia un’ulteriore rivoluzione industriale, la quarta nella storia dell’economia: Industria 4.0. Il salto di qualità, così è definita. Vale anche per l’economia d’esportazione svizzera? La risposta è sì. Le imprese svizzere d’esportazione possono beneficiare di Industria 4.0 per due motivi. Si può addirittura sostenere che tale industria si orienti ai bisogni delle imprese attive a livello internazionale, come nessuna seconda innovazione sistemica. Andiamo per ordine. Industria 4.0 corrisponde essenzialmente all’utilizzo pragmatico, orientato alla pratica ed efficiente di opzioni attuali (e future), che si aprono all’economia (qui in particolare all’industria di produzione, ma non solo), grazie alle nuove tecnologie principalmente digitali. In prima linea si tratta di: •migliorare continuamente la produttività in tutti i processi di lavorazione attraverso l’intero ciclo di vita di un prodotto oppure di un servizio •accorciare i percorsi ovunque (dall’idea al prodotto, fino alla sua vendita ed eventualmente alla manutenzione) •pianificare strettamente i bisogni dei clienti e agire di conseguenza •semplificare e accelerare processi amministrativi. In breve, si tratta di ottimizzare i flussi e le catene di valore aggiunto (anche transfrontaliere) e in tal senso di guadagnare tempo e risorse, ad esempio per nuove idee, innovazioni e investimenti, parola chiave: cicli d’innovazione abbreviati. Queste sono tre componenti sempre più necessarie nell’ambito di Industria 4.0, per continuare ad essere competitivi. Quest’anno, Switzerland Global Enterprise richiamerà l’attenzione sul tema Industria 4.0. In prima linea in qualità di elemento sempre più importante nell’ambito di qualsiasi progetto d’internazionalizzazione o di esportazione. Ad esempio, quando si tratta di reti di valore aggiunto e di produzione, oppure di nuovi modelli transfrontalieri commerciali e di cooperazione. Switzerland Global Enterprise ha realizzato un dossier con informazioni aggiornate sull’industria del futuro. Maggiori informazioni riguardanti aspetti, procedimenti, tendenze e sviluppi in stretta e ampia correlazione con Industria 4.0 sono disponibili nella export.news di S-GE e sul sito internet. E non da ultimo, anche l’edizione 2016 del Forum del commercio estero sarà all’insegna di questo tema, concentrandosi sull’importanza per le PMI esportatrici svizzere. Alcuni dei temi affrontati saranno: come impiegare al meglio Industria 4.0 (impiego pratico), a che cosa porta (vantaggi nella pratica, esperienze) e dove ci porterà (tendenze). Tra tutte le sfide fornite da essa, le aspettative verso l’industria del futuro sono grandi, anche in Svizzera. E questo a giusta ragione! Tanto più che le imprese svizzere possiedono le migliori premesse per implementare e adottare Industria 4.0 in modo utile e proficuo. Già oggi le sue categorie di definizione occupano sostanzialmente un ruolo precursore. Ad esempio, il 6% del personale è impiegato in settori della tecnologia e ad alto PROSSIME GIORNATE DI CONSULENZA PAESE LUGANO • GIAPPONE: lunedì 7 marzo 2016 • BRASILE: giovedì 10 marzo 2016 • IRAN: lunedì 14 (pomeriggio) e martedì 15 marzo 2016 (mattina) • RUSSIA: lunedì 9 maggio 2016 • COREA: lunedì 23 maggio 2016 • SUD-EST ASIATICO: martedì 24 maggio 2016 • USA/CANADA: mercoledì 25 maggio 2016 Nel corso delle giornate di consulenza proposte alle aziende, avrete l’occasione di fissare un incontro individuale gratuito con i consulenti di Switzerland Global Enterprise e con i collaboratori degli Swiss Business Hub all’estero. Le aziende intenzionate ad espandere le loro attività nei mercati sopra citati o che hanno esigenze concrete non esitino a mettersi in contatto con Switzerland Global Enterprise e a fissare un appuntamento con i suoi esperti! Contattateci al n. tel. +41 91 601 86 87 oppure tramite e-mail all’indirizzo: [email protected], saremo lieti di fissarvi un appuntamento coefficiente di conoscenze. In Europa, questo è un valore chiave. Inoltre, nessun altro Paese presenta un più alto valore aggiunto nella produzione industriale. Dando uno sguardo alle classifiche pertinenti si può riscontrare che nessun altro Paese dispone di maggiore capacità d’innovazione. Da questa buona posizione, Industria 4.0 offre ora l’opportunità di potenziare costantemente la competitività dell’economia svizzera d’esportazione. Adagiarsi sugli allori non è permesso. Chi si lascia sfuggire l’opportunità di Industria 4.0 o chi non la prende seriamente in considerazione, corre il rischio di essere sorpassato dalla concorrenza. La Svizzera è quasi esente da questo pericolo. La nostra economia e soprattutto l’economia d’esportazione hanno dimostrato a più riprese che la strategia migliore è trarre il massimo vantaggio dalle nuove sfide e opportunità offerte dagli sviluppi tecnologici del presente e in particolare bisogna “filtrare, estrarre e distillare” il vantaggio, necessario per una specifica applicazione, al fine di operare in prima linea nel business globale. Dossier: Industria 4.0 www.s-ge.com/it/topic/industry%204.0 Forum del commercio estero 2016 (21 aprile, a Zurigo) www.s-ge.com/svizzera/export/it/event-registration/ aussenwirtschaftsforum-2016 Ticino Business | 35 Germania: nuova procedura di richiesta di rimborso IVA Dal 1° luglio 2016 imprese di Paesi terzi (dunque anche imprese svizzere) dovranno presentare la richiesta di rimborso dell’IVA esclusivamente per via elettronica e tramite una nuova procedura. Secondo una comunicazione del Bundeszentralamt für Steuern BZSt (ufficio federale tedesco delle contribuzioni) le richieste di rimborso dell’IVA (imposta sul valore aggiunto) devono essere presentate, a partire dal 1° luglio 2016, esclusivamente per via elettronica e attraverso il nuovo portale online dell’Ufficio federale tedesco delle contribuzioni (BZSt). Le attuali domande presentate in forma elettronica attraverso il formulario online (FfW) e per posta con il formulario USt 1 T saranno accettate ancora fino al 30 giugno 2016. In seguito entrerà in vigore la nuova procedura. A continuare ad utilizzare la via cartacea saranno soltanto le imprese in grado di trasmettere all’Ufficio federale tedesco delle contribuzioni una deroga plausibile in una richiesta speciale, secondo cui per motivi economici o di altro tipo sono esentate dal presentare la domanda di rimborso al BZSt per via elettronica. Deutsches Bundeszentralamt für Steuern (BZSt): VAT refund (in En) www.bzst.de/EN/Steuern_International/ Vorsteuerverguetung/Vorsteuerverguetung_node. html;jsessionid=097C02FA6114C8E29DF60B7EFBE87E82.intranet2 Consulenza Paese Germania (aprile e giugno, a Zurigo) www.s-ge.com/de/event/laenderberatung-deutschland Informazioni Paese Germania www.s-ge.com/svizzera/export/it/country/Germany La guida automatizzata ha già preso il via in Germania La guida altamente automatizzata e la guida in rete rappresentano uno dei rami più importanti di crescita per l’industria del futuro (industria 4.0), la Germania è addirittura una delle piazze automotive leader. È chiaro che anche per i subfornitori dell’industria automobilistica tedesca si aprono nuove interessanti opportunità di business sulla scia di questa nuova tendenza in crescita. Ad esempio, nei settori assistenza alla guida, sistemi radar e tecnologie di trasmissione, oppure nello sviluppo di reti mobili senza discontinuità e di un’infrastruttura di trasporto intelligente. Uno studio del Ministero tedesco dell’economia e dell’energia analizza il potenziale economico della guida altamente automatizzata su autostrade e delinea raccomandazioni operative per le industrie chiave in questo segmento in crescita, in cui anche subfornitori svizzeri innovativi dell’industria automobilistica tedesca dovranno, in futuro, assumere un ruolo importante. Studio del Ministero tedesco dell’economia e dell’energia (in DE) Deutsches Bundesministerium für Wirtschaft und Energie: Gabriel – Automatisiertes und vernetztes Fahren ist wichtiger Wachstumstrend für Automobilstandort Deutschland www.bmwi.de/DE/Presse/ pressemitteilungen,did=739120.html Industrie 2025 (informazioni su Industria 4.0, in DE) www.industrie2025.ch/de.html Nuova fonte di energia: inceneritore per Dublino Dopo tanti anni, nella capitale irlandese Dublino, il progetto di costruzione di un inceneritore è quasi giunto all’attuazione. È richiesto il know-how dall’estero. Con la realizzazione di questo impianto per lo smaltimento 36 | Ticino Business termico dei rifiuti, Dublino vuole ricavare in futuro teleriscaldamento ed elettricità per più di 50’000 nuclei familiari. Entrerà in funzione nella seconda metà del 2017. L’impresa statunitense Covanta in merito alla realizzazione e alla gestione dell’inceneritore è responsabile per l’attribuzione di molte commesse ad altre imprese (anche all’estero). In particolare se si tratta di trovare soluzioni speciali. Si apriranno opportunità di business anche per offerenti svizzeri. Dublin – The Waste to Energy Project http://dublinwastetoenergy.ie/ Consulenza Paese Gran Bretagna e Irlanda (diversi appuntamenti: febbraio, maggio, giugno, a Zurigo) www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/ laenderberatung-vereinigtes-koenigreich Switzerland Global Enterprise ora con un trade point in Nigeria La Nigeria è subentrata al Sudafrica quale potenza economica più forte del continente africano. Lo deve a Switzerland Global Enterprise che ha aperto un trade point a Lagos. Lagos è il centro economico della Nigeria. La nazione nigeriana conta 180 milioni di abitanti ed è la più densamente popolata (7a a livello internazionale), con un prodotto interno lordo di USD 569 miliardi è altresì la più forte dal punto di vista economico in Africa (20a a livello internazionale). Il potenziale economico del Paese ha attualmente risvegliato anche l’interesse dell’industria esportatrice svizzera. Presso Switzerland Global Enterprise, le richieste di opportunità d’affari e sulle condizioni di mercato in Nigeria sono cresciute in modo tangibile negli scorsi anni. Con il nuovo trade point a Lagos, S-GE dispone di un punto d’appoggio in loco che assicura alle imprese svizzere un accesso facilitato nel mercato nigeriano ed è in grado di garantire altresì che attraverso i loro progetti d’esportazione e d’internazionalizzazione esse possano disporre di una buona rete con conoscenze fondate del mercato. Per l’esperto Paese Africa di S-GE, Suhail el Obeid, ora è soprattutto importante che S-GE sia presente non soltanto in Africa meridionale, bensì anche nella parte occidentale africana in forte crescita. E Lagos dovrebbe essere il posto giusto, infatti è la città principale della Nigeria e dell’Africa occidentale e attualmente è altresì la più importante porta d’ingresso per il mercato africano. Il trade point fa parte del nuovo consolato generale svizzero a Lagos ed è diretto dal console generale Yves Nicolet. Il consolato generale e il trade point sono collocati nei locali della nuova rappresentanza danese. Studio di mercato: Rising Middle Class – Africa Outlook and Growth Potential www.s-ge.com/svizzera/export/it/blog/studio-dimercato-rising-middle-class-%E2%80%93-africaoutlook-and-growth-potential Switzerland Global Enterprise: informazioni Paese Nigeria www.s-ge.com/svizzera/export/it/country/Nigeria Consulenza Paese Africa (3-4 marzo 2016, a Zurigo) www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/ laenderberatung-ganz-afrika S-GE ora con un trade point in Kazakistan S-GE ha aperto un trade point nella capitale kazaka, Astana. Di seguito il responsabile di tale trade point, Pavel Ivanov, parla delle opportunità per le imprese svizzere in Kazakistan. Pavel Ivanov, qual è il motivo dell’apertura di un trade point in Kazakistan? Lo sviluppo economico in Kazakistan dall’indipendenza nel 1991 rappresenta una storia di successo degna di nota. Nel corso di vent’anni, il Kazakistan è diventato il Paese con una delle economie più dinamiche ed efficienti tra le repubbliche post-sovietiche. Nella regolare valutazione dei Paesi svolta da S-GE, il Kazakistan ottiene da alcuni anni sempre buone posizioni. Inoltre, la domanda di supporto a imprese svizzere per progetti d’esportazione in Kazakistan è aumentata sensibilmente negli scorsi due anni. Che cosa spinge le imprese esportatrici svizzere ad allargarsi per fare affari in Kazakistan? Quali sono i settori ad avere buone prospettive? Dal 1992 il prodotto interno lordo in Kazakistan è cresciuto di oltre 7 volte, superando gli USD 13’000. Questo sviluppo economico si basa fondamentalmente sull’enorme ricchezza di materie prime, su un ambiente economico tutto sommato liberale, una cauta politica economica e non da ultimo sulla crescente integrazione del Kazakistan nell’economia mondiale. Il Kazakistan ha recentemente introdotto diverse riforme economiche. A catturare l’interesse delle imprese svizzere nei confronti di questa nazione sono caratteristiche quali la stabilità politica, l’adesione all’Unione economica euroasiatica e da poche settimane anche l’adesione all’OMS, caratteristiche che garantiscono una buona dose di certezza del diritto e di pianificazione. Il Kazakistan è interessato a investitori esteri e si apre sempre di più. Attualmente viene condotta una vasta campagna per la privatizzazione di 60 imprese statali, che potrebbero interessare anche gli investitori svizzeri e che sottolinea l’ambizione kazaka di voler proseguire nel continuo sviluppo della sua economia. Il Paese mira a staccarsi dalla sua dipendenza dalle materie prime e a diversificare ulteriormente l’economia. La caduta a picco del prezzo del petrolio, bene d’esportazione più importante della nazione, la crescente concorrenza con i Paesi dell’Unione economica euroasiatica e le normative dell’OMC presto in vigore contribuiranno ad accelerare la volontà di modernizzazione e di introduzione di riforme. Sono già stati lanciati diversi progetti per nuove industrie e tanti altri sono in fase di pianificazione. Il Kazakistan necessita, a tale proposito, il know how e le tecnologie dell’Europa. L’entroterra kazako prova ad usufruire al meglio della sua posizione geografica centrale per il transito di flussi di merci tra la Cina e l’Europa e perciò accelera di conseguenza il necessario sviluppo dell’infrastruttura di trasporto. Il governo kazako è riuscito a condurre una politica a più vettori che gli ha permesso una certa indipendenza nelle relazioni bilaterali e multilaterali e di costruire relazioni commerciali e d’affari con i grandi Paesi vicini, Russia e Cina, ma altresì con gli USA e l’Europa. I rami più interessanti per le imprese svizzere sono l’industria leggera, MEM, infrastruttura, trasformazione di generi alimentari, tecnologia medica, petrolchimico, nonché diverse attività ad Astana relative alla prossima esposizione universale, che si svolgerà nel 2017 nella capitale kazaka. In che modo il trade point può sostenere imprese svizzere per progetti nel mercato target kazako? Il trade point offre alle imprese svizzere una rete ben sviluppata di contatti a imprese private locali, nonché a imprese svizzere insediate in Kazakistan. Attraverso l’integrazione dei trade point nella struttura dell’ambasciata svizzera in Kazakistan è altresì possibile l’intermediazione di contatti a enti pubblici e ministeri. L’ambasciata dispone di una buona rete di contatti non solo nella capitale Astana e nella metropoli economica Almaty, bensì anche in quasi tutte le regioni della ormai nona più grande nazione del mondo. Il trade point mantiene anche buoni contatti con imprese di consulenza e studi di avvocati locali, nonché con singoli esperti. Ciò permette di rispondere a tutte le questioni circa la volontà di espandersi in Kazakistan e l’elaborazione di svariati mandati d’esportazione provenienti da tutti i settori. Consulenza Paese Kazakistan (21-23 marzo, a Zurigo) www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/ laenderberatung-kasachstan-0?ref=www.s-ge.com Informazioni Paese Kazakistan www.s-ge.com/svizzera/export/it/country/Kazakhstan Mercato farmaceutico indiano presto tra i top ten Il mercato farmaceutico indiano cresce ogni anno del 15% e già nel 2020 dovrebbe rientrare tra i dieci più grandi al mondo, è quanto si evince da uno studio recentemente pubblicato. Dal punto di vista dei volumi, il mercato farmaceutico indiano è già il terzo più grande. Dal punto di vista dei valori, tuttavia, si colloca “soltanto” al 13° posto. Grazie a tassi di crescita di circa il 15% l’anno, non sarà così ancora per molto tempo. Presto raggiungerà il gruppo dei top ten. Il basso fatturato di crescita a livello internazionale segnala che la quota di medicinali generici nel mercato farmaceutico equivale al 71%. Il 21% è rappresentato dai farmaci senza obbligo di ricetta e solo il 7% dai medicinali originali con l’obbligo di ricetta. Live Mint: India’s pharma sector pips global growth www.livemint.com/Industry/ aB3apnr59a8ZFP3aXawuYM/Indias-pharma-sector-pipsglobal-growth-report.html Consulenza Paese India (7 giugno 2016, a Lugano) www.s-ge.com/svizzera/export/it/event/ consulenza-paese-india India: nuove norme per importazioni di generi alimentari L’India ha modificato, in diversi punti, le norme per l’importazione di generi alimentari. L’obiettivo è quello di semplificare la qualità delle importazioni e l’etichettatura. Ecco una panoramica sui principali cambiamenti: •qualità degli alimenti: possono essere ancora importate, rispettivamente vendute derrate alimentari in India il cui periodo di conservazione dopo lo sdoganamento è di almeno il 60%, •marcatura/etichettatura: per la correzione di errori nell’etichettatura (ad esempio se il nome o l’indirizzo dell’importatore è scritto sbagliato, oppure è stato dimenticato di apporre il logo FSSAI, il numero di licenza non è stato riportato correttamente, o sono stati scambiati i simboli per gli alimenti vegetariani o non) l’importatore può applicare ora sulla confezione un adesivo non rimuovibile con i dati corretti. Le nuove norme entreranno in vigore a breve, non appena saranno pubblicate sulla gazzetta ufficiale come ha comunicato recentemente l’autorità responsabile (Food Safety and Standards authority of India, FSSAI). The Economic Times: Food regulator FSSAI issues new rules for ensuring quality imports http://articles.economictimes.indiatimes.com/2016-01-15/ news/69794134_1_fssai-labelling-food-regulator Food Safety and Standards Authority of India, FSSAI www.fssai.gov.in/ Ticino Business | 37 Messico: il miglior indirizzo in America Latina Il Messico, tra le nazioni sudamericane, ottiene nelle classifiche internazionali le posizioni più alte per la miglior piazza economica. Così è stato anche nell’ultimo rapporto “Doing Business”. Il Paese messicano, nella classifica attuale “Doing Business” sui Paesi più competitivi, realizzata ogni anno, si colloca attualmente al 38° posto (su 189 Paesi classificati) e in tal senso al vertice delle nazioni latinoamericane. Il programma di riforme per il miglioramento delle condizioni quadro economiche per le imprese porta pertanto a buoni frutti. Secondo il rapporto “Doing Business”, il Messico fa parte dei migliori Paesi al mondo, ovvero tra i Paesi con le condizioni economiche più favorevoli in merito all’attribuzione di crediti alle imprese. Inoltre, il Paese ha conseguito negli scorsi anni concreti progressi a livello fiscale, che contribuiscono a rendere la fiscalità più trasparente e a ridurre il dispendio amministrativo-fiscale. Propizio all’attrattiva della piazza economica messicana è anche una crescita continua del PIL, che nel corso dell’anno ha raggiunto il 3% (nel 2014: 2,13%, 2013: 1,39%), permettendo al Messico di avanzare come locomotiva congiunturale della regione. El Paìs: México es el mejor lugar para emprender negocios en Latinoamérica http://economia.elpais.com/economia/2015/10/28/ actualidad/1446060373_846601. html?utm_source=taboola&utm_medium=referral Doing Business: Ease of doing business in Mexico www.doingbusiness.org/data/exploreeconomies/mexico/ Consulenza Paese Messico (diversi appuntamenti a gennaio e aprile, Zurigo) www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/ laenderberatung-mexiko-1 Colombia: nuovi incentivi per investitori nell’energia naturale A febbraio 2016, sono entrati in vigore gli incentivi per gli investitori nelle energie rinnovabili che sono stati recentemente stabiliti per legge. Il governo colombiano parte dal presupposto che gli investimenti nelle energie rinnovabili aumenteranno considerevolmente, grazie alle misure di promozione. Ecco alcune delle misure previste: •sgravio fiscale fino al 50%, per un periodo di 5 anni, sui proventi derivanti da investimenti in energie rinnovabili (conformemente alla legge Nr. 1715), •materiali che vengono utilizzati per energie rinnovabili, sono esenti dal pagamento dell’imposta sul valore aggiunto, •materiali che vengono utilizzati nelle energie rinnovabili sono esenti da dazi, •gli investimenti elencati dalla legge 1715 sono sottoposti ad un ammortamento fiscale accelerato (fino al 20% all’anno). Per poterne beneficiare è necessario presentare una cosiddetta Certificación de Beneficio Ambiental. Attualmente il ministero dell’ambiente sta stabilendo la procedura per ottenere tale certificazione. UPME: Integración de las energías renovables no convencionales en Colombia (in spagnolo) www.upme.gov.co/Estudios/2015/Integracion_ Energias_Renovables/INTEGRACION_ENERGIAS_ RENOVANLES_WEB.pdf Decreto del governo colombiano per la promozione della produzione di energie rinnovabili (in spagnolo) http://wp.presidencia.gov.co/sitios/normativa/ decretos/2015/Decretos2015/DECRETO%202143%20 DEL%2004%20DE%20NOVIEMBRE%20DE%202015.pdf 38 | Ticino Business Informazioni Paese Colombia www.s-ge.com/svizzera/export/it/blog/ informazioni-paese-colombia Il Brasile aumenta il valore soglia per i visti agli investitori Gli investitori esteri che desiderano ricevere un visto permanente in Brasile devono portare nel Paese almeno una cifra del valore convertito di dollari USA 133’000. Finora il valore soglia necessario agli investitori esteri per ricevere un visto permanente era fissato a dollari USA 40’000. Per investimenti in innovazioni e in ricerca di base scientifica o tecnologica oppure in ricerca applicata il Ministero del lavoro e della sicurezza sociale brasiliano può, su richiesta, autorizzare un visto permanente anche per investimenti del valore inferiore a dollari USA 133’000, tuttavia è necessario un investimento minimo di dollari USA 39’000. Swiss Business Hub Brazil / Lautenschlager, Romeiro e Iwamizu Advogados (Switzerland Global Enterprise Certified Experts): Increase of the minimum investment amount for the grant of a definitive visa to a foreign investor (in EN) www.s-ge.com/sites/default/files/1215_brazil_visa.pdf Consulenza Paese Brasile (10 marzo, a Lugano) www.s-ge.com/svizzera/export/it/event/ consulenza-paese-brasile-2016 Il Brasile riduce i dazi d’importazione per macchinari e impianti Per gli imprenditori svizzeri si aprono, in Brasile, opportunità di vendita in crescita, grazie alla riduzione dei dazi d’importazione su macchinari e impianti industriali, disposta a novembre. Le diminuzioni dei dazi dovrebbero favorire ulteriori investimenti in particolare nell’industria dell’automobile, nel settore minerario, nell’industria del petrolio, nonché nei settori delle telecomunicazioni e dell’energia. Tale ribasso dei dazi è limitato e valido solo fino al 30 giugno 2017. I dazi per i beni d’investimento passano dal 14% al 2%, nel settore delle telecomunicazioni finora erano compresi tra l’8-18%, scendono ora al 2%. Secondo una comunicazione dell’ambasciata svizzera in Brasile, la Svizzera rientra tra i Paesi che beneficiano maggiormente della riduzione dei dazi: oltre il 4% delle importazioni brasiliane dei rami industriali sopra citati proviene dalla Svizzera. Soltanto gli USA, la Cina e la Germania realizzano maggiori vendite in Brasile. Informazioni Paese Brasile www.s-ge.com/svizzera/export/it/country/Brazil Switzerland Global Enterprise Corso Elvezia 16 Casella postale 5399 CH-6901 Lugano Tel. +41 91 601 86 86/87 [email protected] www.s-ge.com C O M M E R C I O E S T E R O Transatlantic Trade and Investment Partnership di Monica Zurfluh, Responsabile S-GE per la Svizzera italiana e Marco Passalia, Responsabile Servizio Export Cc-Ti L’ acronimo TTIP è ancora poco noto alle nostre latitudini anche se nel prossimo futuro è destinato a diventare un termine di uso comune per lo meno nei contesti istituzionali, politici o economici. L’espressione completa Transatlantic Trade and Investment Partnership (partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti) ci aiuta a delimitare l’ambito ma ancora non è chiaro di cosa si tratta né perché dovrebbe essere un argomento di crescente importanza a livello globale. Per mettere a fuoco il tema è necessario spiegare che stiamo parlando dell’accordo commerciale di libero scambio in fase di negoziato dal 2013 tra gli Stati Uniti d’America (USA) e l’Unione Europea (UE). Un’intesa che in caso di conferma sarà destinata ad influenzare lo sviluppo economico dei decenni a seguire. Per la Svizzera si prospettano opportunità o rischi a dipendenza di come il nostro Paese vorrà muovere le sue pedine sullo scacchiere internazionale. L’accordo in corso di negoziazione tra UE e USA potrebbe portare alla creazione della più importante area di libero scambio al mondo. Essa includerebbe quasi la metà della produzione economica a livello globale e circa un terzo del commercio mondiale. Gli obiettivi di questa integrazione del mercato statunitense con quello comunitario sono facilmente riassumibili: facilitare l’accesso al mercato (ad esempio attraverso l’eliminazione dei dazi doganali), rimuovere le cosiddette barriere non tariffali (ad esempio procedure di omologazione, regole sanitarie e fitosanitarie, ecc.) e definire al contempo nuove regole commerciali (si pensi al tema attualissimo della proprietà intellettuale). Inutile dire che il nome di «Partenariato economico» indica già da solo che il contenuto dell’accordo dovrebbe estendersi ben oltre il campo della materia doganale. Le prospettive di ottenere dei benefici concreti sono evidenti a tutti, ma non è invece ancora chiaro se la Svizzera potrà trovare delle opportunità da questo accordo. In una risposta ad un’interpellanza parlamentare del giugno del 2014, il Consiglio Federale ha dichiarato che “La Svizzera non è coinvolta nelle trattative in corso tra l'UE e gli Stati Uniti per un partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (…). Tuttavia, dato che sia l'UE sia gli Stati Uniti sono importanti partner commerciali del nostro Paese, il Consiglio federale segue da vicino gli sviluppi relativi al suddetto TTIP”. Si tenga presente che i due terzi delle esportazioni svizzere sono convogliati nell’UE (2014: 114 miliardi di franchi) e negli USA (2014: 26 miliardi di franchi). Per quanto concerne le importazioni di merci, la quota è ancora più significativa (79,3%, di cui il 73,2% proveniente dall’UE e il 6,1% dagli Stati Uniti). I numeri parlano da sé e l’importanza di questo accordo per la Svizzera è innegabile. Dal punto di vista elvetico l’approccio a questo partenariato deve essere proattivo e incisivo. Sebbene la Svizzera non sia direttamente coinvolta nel TTIP sappiamo che grazie ad un dialogo di politica commerciale aperto dall’AELS con gli USA, anche i membri dell’AELS (tra cui la Svizzera) sono regolarmente al corrente dei negoziati in corso. Naturalmente ad un certo punto anche la Svizzera dovrà capire quale sarà la miglior strategia da attuare per evitare di essere esclusa da un’area di libero scambio destinata a crescere d’importanza. Ciò non è sufficiente se allo stesso momento non si comincia a quantificare i rischi e le opportunità legate ad un siffatto accordo di libero scambio. L’autorità federale ha già avviato delle indagini su quelle che potrebbero essere le ripercussioni di un ALS UE-USA sulla Svizzera. (Continua nella prossima edizione di Ticino Business.) Ticino Business | 39 F I E R E I N T E R N A Z I O N A L I E M I S S I O N I E C O N O M I C H E SWISS Pavilion @ IFAT 2016, München Monaco di Baviera, 30 maggio - 3 giugno 2016 IFAT è la fiera leader nel mondo per la gestione delle risorse idriche, delle acque reflue, dei rifiuti e delle materie prime. Essa non rappresenta soltanto una piazza di mercato per le imprese esportatrici con tecnologie e servizi ambientali. Bensì da anni, IFAT registra un interesse crescente in particolare dall’estero e nel 2014 tra le manifestazioni recenti ha registrato una partecipazione record con espositori provenienti da più di 50 Paesi e un pubblico specializzato in forte crescita, da 189 Paesi. Plastindia 2012_1: “SWISS Pavilion presso Plastindia”. Informazioni generali sulla fiera www.ifat.de/index-2.html Informazioni sullo SWISS Pavilion www.s-ge.com/svizzera/export/it/node/504601 mini SWISS Pavilion @ Iran Health 2016 SWISS Pavilion @ interpack 2017 La controversia con l’Iran sta per essere risolta e anche le sanzioni contro la Repubblica islamica ormai appartengono al passato, si apre dunque un nuovo interessante mercato d’esportazione per le imprese svizzere. Nel 2014, la Svizzera ha esportato beni per un valore di franchi svizzeri 610 milioni, mentre sempre nello stesso anno sono stati esportati beni per un valore di 30 milioni dall’Iran alla Svizzera. Una volta eliminato l’embargo l’economia, il prodotto pro capite e la classe media cresceranno rapidamente, insieme all’interesse per la qualità svizzera, per i suoi prodotti premium e alla volontà di pagare qualcosa in più per essi. Iran Health è l’evento leader del settore medico e dei servizi sanitari. Qui saranno rappresentate le seguenti categorie: attrezzature mediche e forniture, apparecchiature dentistiche e prodotti per i consumatori, prodotti farmaceutici e macchinari, attrezzature di laboratorio e servizi, servizi sanitari, turismo medico, integratori alimentari, vitamine e cure erboristiche, ecc. Iran Health 2016 si svolgerà a Teheran presso il principale sito espositivo in Iran, con una superficie espositiva interna di più di 80’000 m2 e esterna di 35’000 m2. L’industria del packaging è essenziale per tutti gli altri settori industriali. Questi necessitano di strategie intelligenti per il packaging insieme all’intera catena del valore, includendo il deposito, la logistica e l’amministrazione. Interpack è una fiera leader nel mondo, dona l’ispirazione all’industria del packaging e a tutte le tecnologie ad essa connesse. Partecipandovi avrete l’opportunità di stringere nuovi contatti, acquisire clienti e lasciare un segno, grazie ad uno stand innovativo di design. Essa si rivolge ai seguenti settori: alimentare, dolciario, panetteria, farmaceutico, cosmetico, non food e dei beni industriali. In nessun’altra fiera l’industria del packaging fornisce soluzioni personalizzate per tutti i settori industriali e un design innovativo basato su una così grande varietà di materiali. Teheran, Iran, 15-18 maggio 2016 Düsseldorf – Germania, 4-10 maggio 2017 Informazioni generali sulla fiera www.interpack.de/ Informazioni sullo SWISS Pavilion www.s-ge.com/svizzera/export/it/node/538222?lforce=1 Informazioni generali sulla fiera www.iranhealthexhibition.net/EN/ Informazioni sullo SWISS Pavilion www.s-ge.com/svizzera/export/it/node/513139 vilion”: li “Swiss Pa g u s i n io z a Inform om/fiere www.s-ge.c 40 | Ticino Business