margherita e laura landra proprietarie della

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margherita e laura landra proprietarie della
AUTORE
TITOLO
MARGHERITA E LAURA LANDRA PROPRIETARIE
DELLA SCUOLA DI CUCINA LA NOSTRA CUCINA DI
MILANO, DOCENTI DI LEZIONI DI CUCINA,
CONSULENTI AZIENDALI E PROFESSIONISTE TV.
CONFERENZIERE ENOGASTRONOMICHE
HEALTHY POT: LA NOSTRA CUCINA :38 ANNI DI
ESPERIENZA CON LA SCUOLA DI CUCINA PER
CUCINARE I CIBI AFFINCHE’ POSSANO CONSERVARE
LE LORO PROPRIETA’ NUTRITIZIE
ABBINAMENTI IDEALI PER LA SALUTE GENERALE ED
IN PARTICOLARE DI QUELLA ORALE.
IDEE DI PRESENTAZIONE PER STUZZICARE LA
CURIOSITA’ E L’INTERESSE DEI BAMBINI COSI’ CHE
SCELGANO CIBI E BEVANDE PIU’ SALUTARI NELLA
CONSAPEVOLEZZA DEI RISCHI E DEI BENEFICI
ABSTRACT
Nel 1977 abbiamo deciso di aprire la nostra scuola di cucina perché ci
sembrava interessante proporre le nostre idee allora piuttosto nuove.
Forti dell’esperienza di nostro padre, che faceva per hobby il giudice nei
concorsi gastronomici e riportava risultati di una cucina senz’altro buona,
ma troppo grassa e decisamente di difficile digestione.
Abbiamo, con amore deciso di alleggerire e rivisitare le ricette più classiche
e non per renderle più moderne e più sane.
In questi primi anni, grazie anche ai nostri allievi, che hanno approvato le
nostre scelte fatte e proposte, abbiamo continuato a sperimentare e a
realizzare ricette che appagassero gli occhi e il palato.
Nel 1983 con la dottoressa Roberta Salvadori abbiamo scritto “ La dieta
mediterranea”: dieta come la parola greca diaita ovvero sistema di vita per
mangiare buono e sano con i prodotti tipici della nostra terra.
Il libro ha avuto un successo clamoroso.
Abbiamo continuato all’interno delle nostre varie attività a scrivere svariati
libri.
Ad esempio nel 1996 abbiamo scritto “Cocktails naturali” bevande naturali
ad alto contenuto di vitamine e minerali.
Con largo anticipo sui tempi abbiamo proposto il riso Venere, l’orzo e
svariati cereali per sottolineare l’importanza delle fibre abbinati ad ingredienti
freschissimi per combinarli in piatti facili e golosi per allontanare la solita
routine.
Cosa abbiamo proposto e cosa continuiamo a proporre:
- Abolizione del soffritto. Con l’introduzione della stufatura, cioè una
cottura a bassa temperatura con aggiunta di acqua, si possono
conservare i profumi, i sapori e i colori e si possono rendere i piatti
molto più digeribili.
- Metodi di cottura più scientifici con pentole molto calibrate, che
rispettino il volume del cibo. Spesso arrosti, spezzatini, stufati e
stracotti, se cotti in pentole troppo grandi richiedono un
quantitativo di condimento eccessivo. Riducendo il diametro delle
pentole si possono sfruttare meglio i succhi interni alle carni e il
vapore che si forma all’interno della casseruola serve a far si che si
ottenga un sugo molto saporito, ma non grasso.
- Padelle antiaderenti per risparmiare sui grassi cotti a favore di quelli
crudi.
- Materiali di ultima generazione no stuck come la ceramica e la pietra
permettono al meglio di cucinare preservando maggiormente i
nutrienti .I diametri delle padelle rispondono anche loro a delle regole
ben precise. Piccola per risultati morbidi. Grande per risultati
croccanti.
- Cotture rapide per mantenere le proprietà nutritizie delle verdure.
Dare la preferenza a cotture a vapore, a microonde a rapide
sbollenatture
- Importanza delle materie prime. Preferire la stagionalità e il
chilometro zero.
Conservare al meglio i cibi crudi e consumarli in tempi brevi.
Proteggere i cibi cotti mantenendoli al freddo in modo da evitare lo
sviluppo di batteri.
Gli aromi naturali freschi aggiunti agli alimenti apportano antibiotici,
antiossidanti ed elementi che favoriscono la digestione
-Importanza dell’impiattamento: il cibo deve appagare tutti i sensi
perciò per prima la vista deve essere attirata dalla disposizione del
cibo e dai suoi colori vivaci; l’olfatto deve avere la conferma di quello
che ha visto ed esserne attirato: il gusto deve confermare le
sensazioni degli altri sensi
-Il confronto e lo studio costante con le cucine di tutto il mondo per
sfruttare al meglio le risorse altrui. Ad esempio l’uso del wok
permette di saltare rapidamente le verdure mantenendo vivaci i colori
e data la forma particolare di questa pentola risparmiare sui grassi
cotti.
-Importanza dell’acqua come ingrediente fondamentale per la
cottura. L’aggiunta di acqua in un sugo lo rende più cremoso e
morbido senza alterarne il sapore. Emulsionare olio e acqua
permette di avere una salsa di giusta consistenza, ma più povera di
grassi.
- Drastica riduzione del sale e dello zucchero. Preferire sale marino
integrale per la sua ricchezza in elementi minerali, infatti costituisce
una miniera straordinaria e perfettamente bilanciata di oligoelementi.
Aggiunge sapidità ai cibi con dosi più ridotte rispetto al sale raffinato.
Lo zucchero è determinante nel favorire uno scompenso nel
pancreas, la ghiandola che produce l’insulina. Ogni volta che nella
dieta è presente zucchero, il pancreas è costretto ad un notevole
sforzo per produrre l’insulina necessaria a far sì che lo zucchero
mangiato sia utilizzato dalle cellule. La carie dentaria, patologia che
ormai affligge la quasi totalità della popolazione in età scolare, è da
sempre collegata al consumo dello zucchero.
Lo zucchero andrebbe definito più correttamente un “non alimento”.
Le nuove idee per gli spuntini e le merende tanto amate dai bambini,
ma che rispettino anche i canoni nutrizionali.
Ottimo il cocktail di succo di mela e spumante da servire con mirtilli o
scaglie di parmigiano.
Benissimo il succo di pomodoro fresco da accompagnare con
bastoncini di carota e di sedano.
I succhi e i frullati di frutta e di verdura hanno anche l’essenziale
proprietà oltre ad essere delle bevande dissetanti che si possono
considerare dei veri e propri integratori alimentari.
Costituiscono degli ottimi integratori naturali durante l’inverno, ma
anche sono degli ottimi antistress.
Concludendo “mangia bene, cresci bene”: bisogna ridurre i grassi
cotti, gli zuccheri e il sale.
Bisogna dare la preferenza alle verdure e alla frutta colorate che
appaghino l’occhio e il palato.
Mangiare poca carne, ma soprattutto saperla cuocere bene.
Variare il più possibile per evitare rischi alimentari da carenze o da
eccessi e stimolare anche a tavola la curiosità.