Aprire - Credit Suisse
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Global Investor 2.12, novembre 2012 Il know-how degli esperti al servizio dei clienti che investono con il Credit Suisse L’assistenza sanitaria e l’ingresso nell’era digitale Bernardino Fantini Una lunga strada dal lavarsi le mani al Progetto genoma umano. S. Yunkap Kwankam Basta una chiamata per l’assistenza sanitaria. Bernard Imhasly Una visita con il dott. Devi Shetty, cardiochirurgo dalle grandi idee – e con un cuore più grande. José Gómez-Márquez Si sta lavorando sodo per ideare un’assistenza sanitaria migliore. Tecnologie pionieristiche con la nostra mappa del corpo umano È con noi tutta la vita, ma sembra sempre cambiare e non sempre in meglio. Ecco perché i ricercatori stanno sviluppando delle tecnologie all’avanguardia per giungere a ciò che prima sembrava impossibile. Editoriale—03 Foto: Martin Stollenwerk | Gerry Amstutz GLOBAL INVESTOR 2.12 Responsabili del coordinamento dei temi trattati in questo numero: Thomas C. Kaufmann è entrato a far parte del Credit Suisse Private Banking nel 2006 in qualità di analista azionario per la nanotecnologia nel settore dell’assistenza sanitaria. È attualmente un analista azionario senior responsabile per i farmaceutici globali ed è a capo della ricerca sull’innovazione. Thomas ha conseguito una laurea KP$KQEJKOKECGWPFQVVQTCVQKP$KQƟUKEC presso l’Università di Basilea, Svizzera. Markus Stierli è Head of Thematic Research presso la sezione Private Banking Global Research. Il suo team si focalizza sulle strategie d’investimento nel lungo termine, tra cui investimenti sostenibili e megatrend. Prima aveva insegnato presso l’Università di Zurigo. In precedenza aveva lavorato nella gestione dei rischi di mercato presso la UBS Investment Bank. Markus ha conseguito un dottorato in Relazioni internazionali all’Università di Zurigo. Il Global Investor è stato insignito della medaglia d’oro in occasione dei BCP (Best of Corporate Publishing) Awards 2012 – la competizione europea più importante per l’editoria aziendale. Nell’ambito del vasto universo dell’assistenza sanitaria globale moderna, forse il fattore di spinta più importante per il cambiamento è la tecnologia dell’informazione e della comunicazione (ICT ). Il suo impatto potrebbe essere più lento e meno ovvio che non in settori come l’intrattenimento o quello retail, ma essa sta gradualmente rivoluzionando l’assistenza sanitaria. In questo numero del «Global Investor», Denis Hochstrasser dell’ospedale dell’Università di Ginevra, e Hans Lehrach del Max Planck Institute spiegano in che modo la genomica venga associata ad altre informazioni per creare un avatar di un paziente al computer per selezionare il miglior trattamento, così come avviene per un modello al computer di un’automobile o di un aeroplano quando viene sottoposto a un test di resistenza. Eric Green del National Human Genome Research Institute statunitense rileva che lo sviluppo della genomica e della farmagenomica sospinto dall’informatica costituisce ora la base per il trattamento dell’asma, dell’AIDS e di alcune affezioni cardiovascolari. Nei paesi a basso reddito, S. Yunkap Kwankam di Global eHealth Consultants mostra come i messaggi di testo vengano impiegati in Africa per raccogliere e diffondere dati per far arrivare ostetriche, dottori e medicine al posto giusto nel momento giusto, mentre José Gómez-Márquez del MIT ricorre alle comunicazioni moderne per aiutare i designer nei paesi a basso reddito a produrre attrezzature mediche poco costose. Nel campo della salute mentale, dove l’ICT sta contribuendo ad accrescere la consapevolezza a livello globale, Deborah Wan Lai Yau della Federazione mondiale per la salute mentale spiega il suo lavoro pionieristico in Cina di riabilitazione tramite l’imprenditorialità, mentre Ajay Mahal della Monash University e Victoria Fan del Center for Global Development USA esaminano le tematiche connesse alla salute mentale in India. Alcuni di SWGUVK UXKNWRRK TKFWEQPQ K EQUVK OC OQNVK TKEJKGFQPQ RKÕ ƟPCP\KCOGPVK Naoki Ikegami, dell’Università Keio di Tokyo, spiega come vengono controllate le spese sanitarie in Giappone, mentre David Bloom e Michael Chu di Harvard prendono in considerazione l’esperienza dell’assistenza sanitaria sovvenzionata tramite fondi privati nei paesi a basso reddito. Per introdurre tutti questi temi, incominciamo con un articolo di Bernardino Fantini dell’Università di Ginevra, che tiene conto del contesto stoTKEQFCKRTKOKNCXQTKEJGEQNNGICXCPQNGOCNCVVKGCECWUGURGEKƟEJG EJG hanno consentito alcune delle misure di prevenzione più semplici, ma GHƟECEKEQOGKNNCXCTUKNGOCPKƟPQCNNQUXKNWRRQFGNNCIGPQOKEC Giles Keating, Head of Research for Private Banking and Asset Management GLOBAL INVESTOR 2.12 Indice—04 Oltre le pillole L’assistenza sanitaria è più della somma delle sue parti. Prendiamo in considerazione i protocolli, le statistiche mediche e i particolari dei finanziamenti. Presentiamo delle persone reali che, come Oscar Pistorius, hanno vissuto in prima persona un grave handicap e la speranza offerta dalla tecnologia, oltre che degli innovatori nell’ambito di problemi di salute pratici e che hanno fatto qualcosa per tali problemi. > Pagine 08 / 13 / 34 / 40 / 47 Tecnologia medica I Oscar Pistorius, che ha subito due amputazioni, afferma che l’estate del 2012 è una di quelle che non dimenticherà mai. Cioè quando ha gareggiato sia alle Olimpiadi che alle Paraolimpiadi di Londra, vincendo l’oro in quest’ultime, e un posto nella storia nelle prime. Pagina 08 Economia II Le invenzioni di Bindeshwar Pathak non sono del denaro buttato al vento. Il suo Sulabh Shauchalaya è un sistema per le toilette che consuma un decimo dell’acqua di quelle tradizionali e che ha alleviato i problemi di salute pubblica basilari in India. Pagina 13 Prevenzione III Atul Gawande, scrittore del «New Yorker» nonché chirurgo, afferma che il giuramento di Ippocrate possa essere mantenuto al meglio quando i dottori capiscono che anch’essi sono umani e possono commettere degli errori. «Facendo correttamente le cose stupide», dice Gawande, le cose più complicate diventano nettamente più semplici. Pagina 34 Accesso all’assistenza sanitaria IV I progressi della tecnologia medica non sono importanti se non possono raggiungere i pazienti, come avviene spesso nelle nazioni in via di sviluppo dotate di scarse infrastrutture e in villaggi isolati. La Schizophrenia Research Foundation, una no profit indiana, sta cercando di cambiare questa situazione fornendo dei servizi psichiatrici a chi ne ha più bisogno. Pagina 40 Med 2.0 V I medici stanno ora indagando se il computer Watson della IBM possa aiutarli a classificare la gran quantità di informazioni e dati sui pazienti con cui si ritrovano a fare i conti. Se avranno successo, il computer potrebbe aiutare a suggerire degli approcci di trattamento e a fornire degli ammonimenti sulle interazioni tra i farmaci. Pagina 47 GLOBAL INVESTOR 2.12 Indice—05 L’assistenza sanitaria 09 Dai germi ai geni Negli ultimi due secoli, l’applicazione della ragione e i progressi tecnologici hanno trasformato la medicina da un’arte a una scienza. Bernardino Fantini riferisce in che modo i ricercatori stiano affrontando la complessa catena causale delle malattie. 14 Imprese private per la salute pubblica L’impresa privata sta contribuendo sempre più alla salute pubblica. David E. Bloom e Michael Chu illustrano in che modo gli investitori privati, gli imprenditori e il settore pubblico possano collaborare per migliorare l’assistenza sanitaria. 17 Una prescrizione per la crescita L’industria farmaceutica è destinata a crescere grazie ai progressi nella biologia molecolare, nella genomica, nella biotecnologia e nella bioinformatica e, a detta di Thomas C. Kaufmann, queste aree stanno producendo delle cure su misura che promettono di essere più efficaci. 20 Il paziente «virtuale» I ricercatori sono al lavoro per sviluppare il concetto di pazienti virtuali. Denis Hochstrasser e Hans Lehrach affermano che si potrebbe trattare di individui simulati al computer, ma le loro condizioni e trattamenti sono parte del mondo reale. 24 Ecco il dottore genomico Il genoma umano è stato sequenzializzato per la prima volta quasi dieci anni fa, ma il lavoro per interpretare un codice composto all’incirca da tra miliardi di «lettere» è solo agli inizi. Spiegazione di Eric D. Green. 26 La fabbrica del cuore Compassione e rispetto sono le parole d’ordine nelle regioni dove milioni di persone vivono in povertà. Come scoperto da Bernard Imhasly, ciò non significa che non abbiano accesso all’assistenza sanitaria di prima qualità. 35 Lezioni giapponesi Le spese per l’assistenza sanitaria mostrano una tendenza di crescita. Tuttavia, Naoki Ikegami ci spiega come il Giappone abbia affrontato la questione della modalità di finanziamento dell’assistenza sanitaria tramite il suo sistema di pagamenti singoli, volto a contenere i costi. 38 Strumenti fai da te per la salute Nelle regioni povere di risorse del mondo, la necessità è a tutti gli effetti la madre dell’invenzione. Come ci racconta José Gómez-Márquez, quando si tratta di assistenza sanitaria, le tecnologie mediche appropriate in queste aree hanno promosso l’affermazione di progetti per gli strumenti fai da te. 41 Il cugino trascurato I rapidi cambiamenti sociologici ed economici in India sono fattori di stress che stanno sempre più ponendo una sfida alla salute mentale in quel paese. Fino a non molto tempo fa la salute mentale era un tema trascurato in India, affermano Ajay Mahal e Victoria Fan. 44 Tornare a lavorare Per coloro che hanno sofferto di disturbi mentali, tornare a lavorare può essere una proposta scoraggiante. Deborah Wan Lai Yau spiega come l’imprenditorialità sociale giochi un ruolo fondamentale nell’aiutare i pazienti. 46 Watson diventa medico Estraendo e analizzando i dati, il supercomputer dell’IBM Watson sta setacciando notevoli quantità di informazioni sanitarie. Jim Giles ci spiega il contributo fornito ai dottori per le diagnosi. L’obiettivo finale: un’assistenza migliore e costi più bassi. Disclaimer > Pagina 48 32 e-health per tutti La tecnologia correlata alla telefonia mobile consente di erogare i servizi a regioni remote e poco servite in Africa, afferma S. Yunkap Kwankam. Aggiunge che la tecnologia informatica e della comunicazione ha trasformato l’assistenza sanitaria. Podcast su www.credit-suisse.com/globalinvestor GLOBAL INVESTOR 2.12 —06 L’enigma dei costi 0GUUWPRCGUGJCKPFKXKFWCVQCPEQTCWPCUQNW\KQPGUQUVGPKDKNGRGTKNRTQDNGOCFGNƟPCP\KCOGPVQ dell’assistenza sanitaria. Persino nazioni come il Giappone e il Regno Unito, considerate come dei modelli, sono soggette a una pressione sul piano dei costi. Uno sguardo alle statistiche non rivela una soluzione ovvia. In generale, spese sanitarie elevate suggeriscono una maggiore aspettativa di vita. Delle spese sanitarie più basse sembrano associate ad aspettative di vita più brevi, anche se non necessariamente. Una sanità di qualità è qualcosa di più del denaro: richiede soprattutto nuove idee. India 65 anni 55 USD Giappone 82 anni 4’065 USD Aspettativa di vita alla nascita, 2010 un cerchio corrisponde a 5 anni L’aspettativa di vita alla nascita indica il numero di anni che un neonato vivrebbe laddove i modelli di mortalità prevalenti al momento della sua nascita rimanessero uguali nel corso della sua esistenza. Spesa sanitaria pro capite, 2010 in USD correnti La spesa sanitaria totale è la somma delle spese sanitarie pubbliche e private in rapporto alla popolazione complessiva. Queste cifre ci illustrano solo una parte della situazione. Cuba 78 anni 607 USD Stati Uniti 78 anni 8’360 USD GLOBAL INVESTOR 2.12 —07 Svizzera 82 anni 7’810 USD Federazione russa 68 anni 525 USD Sudafrica 52 anni 650 USD Burkina Faso 50 anni 40 USD Regno Unito 80 anni 3’502 USD 2KÕFGPCTQUKIPKƟECWPCUCNWVGOKINKQTG! La spesa per l’assistenza sanitaria (in rosso) è scarsamente cor relata all’aspettativa di vita (in blu). I paesi ricchi hanno aspettative di vita elevate. La vita si accorcia nei paesi poveri come il Burkina Faso, dove molte persone muoiono di malaria, e in Sudafrica, dove il 17,8% della popolazione è infetto dall’HIV. La questione non è quanto denaro venga speso pro capite per l’assis tenza sanitaria. L’aspettativa di vita è simile in Giappone, a Cuba, in Svizzera e nel Regno Unito. Ma la spesa pro capite britannica è 14 volte maggiore che non a Cuba. Nemmeno l’assistenza sanitaria in percentuale sul PIL spiega il successo di un paese. La spesa è quasi identica in Sudafrica (8,9%) e nel Regno Unito (9,6%), ma gli esiti per salute e aspettativa di vita UQPQFKHHGTGPVK#RTKOCXKUVCNoGNGXCVCRTQRQT\KQPGFKƟPCP\KCOGPVK statali a Cuba (91,5%) potrebbe sembrare la formula segreta per una vita di lunga durata a basso costo. Lo stato fa la parte del leone nel sis tema britannico (83,9%), che è quasi sei volte più caro. I costi sono anche elevati nel sistema statunitense, dove la spesa pubblica incide per il 53,1% sulle spese sanitarie. Fonte: Banca Mondiale II/13 III/34 IV/40 V/47 Oltre le pillole I Tecnologia nella corsia di sorpasso Nel 2012, Oscar Pistorius ha fatto la storia essendo la prima persona con delle amputazioni agli arti a prendere parte ai giochi olimpici. Pistorius ha gareggiato nei giochi paraolimpici dal 2004, vincendo la sua prima medaglia d’oro nei 200 metri. Le protesi di Pistorius sono diverse da quelle normali e presentano progressi tecnologici ideati in particolare per gli atleti. Le sue sono della Össur e funzionano come molle. Sono un supporto realizzato in ƟDTCFKECTDQPKQEQPWPCRGTHQTOCPEGGNGXCVC Foto: Getty Images Oscar Pistorius GLOBAL INVESTOR 2.12 —09 Pietre miliari in campo medico Dai germi ai geni La storia del genere umano è anche la storia delle conquiste mediche. Con il supporto crescente della tecnologia, gli ultimi due secoli in particolare rappresentano una sequenza straordinaria di progressi intellettuali e pratici nella comprensione del corpo umano, della natura delle malattie e del modo di curarle. Eppure la «salute per tutti» rimane un obiettivo sfuggente che dipende tanto da una politica in materia di sanità pubblica oculata ed efficiente quanto dall’innovazione medica. Bernardino Fantini, storico medico, Università di Ginevra È possibile ascoltare questo articolo sulla piattaforma divulgativa del Global Investor: www.credit-suisse.com/globalinvestor Alla fine del primo millennio (era attuale), la crescita della popolazione umana ha iniziato a tracciare una curva ascendente che persino le devastanti epidemie di peste del XIV e XVII secolo hanno interrotto solo temporaneamente (v. fig. 1). Alla fine del XIX secolo, le dimensioni e l’età delle popolazioni, almeno nel mondo industrializzato, riflettevano un cambiamento sostenuto e fondamentale in termini di standard di vita e di aumento della vita media. Oggi, l’aspettativa di vita nei paesi sviluppati è cresciuta da 33 anni due secoli fa a 80 anni. In alcune regioni a basso reddito, tuttavia, l’aspettativa di vita rimane molto bassa. E in alcuni paesi è addirittura in calo. Nel 1971, Abdel Omran coniò l’espressione «transizione epidemiologica» per descrivere questi cambiamenti demografici, conseguenza di sviluppi socio-economici e innovazioni nella teoria e nei trattamenti medici nel corso del tempo (v. fig. 2). Nella medicina pre-scientifica, come nella medicina popolare, non esistevano collegamenti fra la causa percepita e l’effetto. Qualsiasi cosa poteva essere ritenuta fonte di malattia e le spiegazioni non si limitavano a una sola causa. All’inizio del XIX secolo, un’influente scuola di pensiero allora diffusa negli ospedali parigini mostrò che, al contrario, le malattie erano entità uniche con caratteristiche specifiche associate a lesioni anatomiche altrettanto specifiche. Queste lesioni potevano essere distinte analizzandone i sintomi, identificando i loro segnali clinici e osservandole direttamente nei corpi dei pazienti durante le autopsie. La sostituzione dell’idea della causalità multipla con una singola causa specifica cambiò il modo di acquisire le conoscenze su una malattia e inaugurò l’era della medicina scientifica. 7PCOCNCVVKCWPCECWUCURGEKƟEC Nel 1847, Ignaz Semmelweis scoprì che un agente infettivo trasmesso da levatrici e medici era la causa dell’elevata mortalità nei reparti maternità e poteva essere eliminato lavandosi assiduamente le mani. L’epidemia di colera che colpì Londra nel 1854 portò John Snow a mappare geograficamente gruppi di casi, individuando una pompa d’acqua pubblica come causa dell’epidemia (v. fig. 1). La rivoluzione avviata da Louis Pasteur e Robert Koch con la «teoria dei germi» perfezionò la spiegazione sulla causa della malattia. Secondo questa teoria, una malattia contagiosa o infettiva è dovuta alla presenza continuata e costante di un germe specifico (microrganismo) che causa la malattia in una persona. Quel germe è la causa particolare e necessaria della malattia, sebbene altri fattori possano incidere sulle caratteristiche della malattia stessa. Le condizioni organiche (ad es. la costituzione), comportamentali e ambientali incidono tutte sull’esposizione ai germi e al contagio. I «postulati» di Koch, presentati nel 1884, costituiscono un modo logico e coerente di stabilire il nesso causale fra un microbo e la malattia. > —10 GLOBAL INVESTOR 2.12 01_Mappa di John Snow sul colera L’epidemia di colera scoppiata a Londra nel 1843, che uccise 30’000 persone, ha motivato il dottor John Snow a esaminare la rete di tubature e pompe che forniva l’acqua. La sua mappa, ora famosa, che riproduce una pianta della mortalità per via della malattia in un’area di Soho, ha mostrato che il numero di decessi era il più alto in assoluto presso la pompa di Broad Street. Fonte: Wikimedia Commons, National Center for Geographic Information and Analysis RL OU GH ME WS NO ST EL RE RD ND ET RE RE ET BE FR IC ITH RW ET ET RE RE RK WO SE U HO K E ST LE ST LA CA IS R RT RE L RS ET OU PO ST ST ST RL ND LL ST ST ET AN RE DE GY AC A T M R ST GH LA GY AR PL LL EA OU PO AR GR R BO T EE HO SO ARE U SQ ET WA MA R BO RE ET ET RE RE Y RE AB ST RN LL CA HA ET RS O ST ST MA BR AD ET ST RE ET KI N G ST RE T ST RE ET OL D C OM PT ST ON T GE EA RE GR ET PE ER ST RE ET LT ST EN RE ER PU NT PU S TT EN EY ST LE IN TR CH ER ST ET K AR ST RE R T NG ST E E ST IC W E RT W E TR PE AR ST B R S S RU T W EN E LD AR O G QU S KI CE EE LI LT PR EY ET S V IL GE RR AR D ST R Morti per colera Pompa Sulla scia di questa rivoluzione teorica si svilupparono nuove prassi di salute pubblica. La disinfezione mediante riscaldamento rese sicuro il cibo, come ad es. il latte per neonati; ispirato dal lavoro di Pasteur, nel 1869 Joseph Lister introdusse tecniche antisettiche e asettiche, che, insieme all’anestesia, cambiarono il volto della chirurgia consentendo l’accesso alle strutture interne del corpo; le terapie con siero, come quella contro la difterite, e in particolare la vaccinazione, resero possibile immunizzare gli organismi e intere popola zioni contro germi specifici. Contemporaneamente lo sviluppo della microbiologia innescò una trasformazione teorica («dottrina dei germi») e una sociale («medicalizzazione della società») attraverso il rapido sviluppo di politiche di salute pubblica e la prevenzione generalizzata contro le malattie endemiche — che si verificano cioè regolarmente – ed epidemiche. Edward Jenner introdusse la vaccinazione contro il vaiolo nel 1796. Quindi, con i famosi esperimenti di Pasteur (vaccinazione delle pecore contro l’antrace e la rabbia negli umani), la vaccinazione diventò il prototipo di una nuova strategia nella lotta contro le malattie infettive sulla base dell’immunizzazione. Il coronamento del successo di questa strategia si ebbe un secolo più tardi, nel 1977, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiarò debellato il vaiolo. Nei primi decenni del XX sec., una serie di scoperte scientifiche ampliò significativamente la gamma di opzioni terapeutiche. L’industria chimica scoprì l’aspirina (1899) e, nel 1910, il Salvarsan, il primo Foto: Cédric Widmer GLOBAL INVESTOR 2.12 —11 farmaco contro la sifilide. Negli anni Trenta, grazie al lavoro di Gerhard Domagk presso la Bayer e dell’equipe di Ernest Fourneau presso l’Istituto Pasteur di Parigi, le sulfonamidi offrirono un trattamento contro una serie di malattie infettive, in particolare la tripanosomiasi africana umana – la malattia del sonno – e la lebbra. Lavorando nel laboratorio di John Macleod nel 1921, Frederick Banting e Charles Best isolarono l’insulina, il che permise il trattamento immediato del diabete. In seguito alla scoperta dei gruppi sanguigni da parte di Karl Landsteiner nel 1901, nel 1935 fu creata la prima banca del sangue alla Mayo Clinic. Nel 1929, Alexander Fleming scoprì che la muffa che debellava i campioni di batteri con cui stava lavorando conteneva penicillina. Il suo agente attivo fu isolato nel 1941 e testato su un piccolo gruppo di pazienti. I risultati furono sorprendenti e la produzione della penicillina su larga scala divenne una priorità per l’industria chimica bellica, insieme al DDT contro gli agenti di trasmissione della malaria e del tifo. Nel 1943, Selman Waksman isolò un altro prodotto da un fungo, la streptomicina. Ben presto fu dichiarata la sua efficacia clinica contro la tubercolosi, e questo portò al controllo della principale malattia infettiva della società urbana industrializzata. Tecnologia e medicina Durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, una vera e propria esplosione di scienza e tecnologia produsse dei cambiamenti ancora più grandi nella medicina e nella sanità pubblica. La tecnologia iniziò a giocare un ruolo sempre più importante nella prassi medica grazie a immaginografia medica, microchirurgia, terapia intensiva, trapianti, protesi, immunosoppressione e chemioterapia e radioterapia contro il cancro. Nuove discipline, in particolare biologia molecolare, immunologia e neurobiologia, modificarono la conoscenza teorica della medicina. All’inizio del XX secolo, la scoperta dell’inconscio da parte di Sigmund Freud cambiò profondamente il punto di vista sui disturbi psichiatrici e stimolò nuovi metodi terapeutici. Lo sviluppo della neurolettica rese possibile il trattamento farmacologico di queste malattie. Anche l’epidemiologia, che studia l’andamento della malattia nelle popolazioni, si sviluppò notevolmente intorno alla metà del XX secolo grazie a metodi di ricerca innovativi. I prototipi furono il Framingham Heart Study negli anni, ’40 e, più di recente, il Monica Project, sponsorizzato dall’OMS, che coinvolge 41 centri in tutto il mondo. Entrambi i progetti seguivano grandi gruppi di uomini e donne per individuare le cause e i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari. A partire dagli anni Cinquanta, uno studio di Richard Doll e Austin Hill stabilì il nesso causale fra il fumo delle sigarette e il cancro ai polmoni. La ricerca dei nessi causali fra diversi fattori e malattie è anche l’obiettivo della cosiddetta medicina basata sulle prove, che prende in considerazione i migliori dati clinici, scientifici ed epidemiologici nei processi decisionali medici. Per quanto riguarda la politica, due eventi marcarono il futuro postbellico, con la creazione nel 1948 del sistema sanitario nazionale (NHS) nel Regno Unito e dell’OMS, frutto di una collaborazione internazionale iniziata con la prima conferenza sanitaria internazionale di Parigi nel 18592GTNCRTKOKUUKOCXQNVCPGNNCUVQTKCNCUCNWVGHWFGƟPKVCEQOG diritto fondamentale degli individui e uno dei componenti essenziali della stabilità e del benessere, che sono gli obiettivi dell’umanità. Verso il futuro La rivoluzione molecolare degli anni Cinquanta e Sessanta, culminata nella sequenzializzazione del genoma umano nel 2003, ha fatto conoscere meglio la struttura e la funzione dei geni e il loro ruolo > Bernardino Fantini è professore e direttore dell’Istituto di Storia della Medicina e della Salute presso l’Università di Ginevra. Ha conseguito un dottorato in Biochimica presso l’Università di Roma nel 1974, dove in seguito ha diretto l’Istituto di Storia della Medicina. È autore ed editore di numerosi libri e articoli, e co-editore di «Western Medical Thought from Antiquity to the Middle Ages» (Harvard University Press, 2002). GLOBAL INVESTOR 2.12 —12 «Una dopo l’altra, le principali malattie infettive sono state cancellate dall’elenco delle dieci cause di morte più diffuse nei paesi industrializzati. Ma sono state sostituite dalle cosiddette malattie degenerative o legate allo stile di vita» 02_ Dieci principali cause di decesso per reddito Nel 2008 , le malattie non trasmissibili sono state la principale causa di decesso per le nazioni industrializzate. Altrove, i decessi per malattie cardiache e cerebrovascolari sono al vertice della lista, ma le malattie infettive hanno ancora un’incidenza importante. Fonte: OMS Ischemia cardiaca Malattia cerebrovascolare Tumori a trachea, bronchi e polmoni Alzheimer e altre forme di demenza Infezioni delle vie respiratorie inferiori Affezione polmonare ostruttiva cronica Cancro al colon e al retto Diabete mellito Malattia cardiaca ipertensiva Cancro al seno Malattia cardiaca ischemica Malattia cerebrovascolare Infezioni alle vie respiratorie inferiori Affezione polmonare ostruttiva cronica Malattie diarroiche HIV/AIDS Tubercolosi Incidenti stradali Malattia cardiaca ipertensiva Nascita prematura e sottopeso alla nascita 6% 0% 2% 4% Percentuale dei decessi complessivi 8% 10% 12% 14% Paesi a reddito elevato* Paesi a reddito medio-basso * I paesi a reddito elevato sono: Andorra, Australia, Austria, Bahamas, Bahrain, Barbados, Belgio, Brunei Darussalam, Canada, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Kuwait, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Monaco, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Oman, Polonia, Portogallo, Qatar, Repubblica di Corea, San Marino, Arabia Saudita, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Trinidad e Tobago, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti d’America. nello sviluppo e nel funzionamento dell’organismo (genomica funzionale), inclusa la suscettibilità e la resistenza alle malattie. Si constatò il fondamento genetico delle malattie ereditarie, che sono spesso rare e quindi dimenticate, aprendo la strada alla «terapia genetica». Grazie a questi sviluppi, si è arrivati a comprendere che le differenze individuali incidono sulla distribuzione delle malattie e sulle risposte ai trattamenti; e questo, a sua volta, potrebbe anche dare vita, un giorno, alla medicina personalizzata. Una dopo l’altra, le principali malattie infettive sono state cancellate dall’elenco delle dieci cause di morte più diffuse nei paesi industrializzati. Ma sono state sostituite dalle cosiddette malattie degenerative o legate allo stile di vita, come cancro, malattie cardiovascolari, disturbi metabolici, incidenti e malattie croniche. I responsabili della salute pubblica a livello nazionale e internazionale credevano che immunizzazione di massa, tutela della salute, standard di vita più elevati, cibi più sani e acqua potabile avrebbero determinato la graduale scomparsa delle malattie infettive. La devastante pandemia di poliomielite che colpì soprattutto i paesi industrializzati dagli anni Quaranta non minò questa convinzione. Al contrario, il rapido sviluppo degli efficaci vaccini ideati da Jonas Salk e Albert Sabin e la loro applicazione immediata portarono la pandemia sotto controllo in breve tempo, rafforzando la fiducia nel potere della medicina contro le malattie infettive (v. fig. 2). Ma, di fronte alle sfide sempre maggiori, un esame critico dei concetti epidemioliogici ha rivelato che le malattie infettive continuano ad avere un ruolo importante fra le patologie umane. Queste sfide comprendono, fra l’altro, anche ostacoli sulla strada dei programmi di debellamento, l’evoluzione di batteri resistenti ai farmaci, la comparsa di nuove malattie – specialmente l’AIDS, un’affezione tipica della fine del XX secolo – e il riemergere di malattie ritenute debellate, come malaria, tubercolosi e difterite. Intorno al 2000, è stato stilato un elenco di 400 malattie non riferibili che sembravano manifestarsi con frequenza elevata. In futuro, si dovrà pensare alla malattia come fenomeno naturale permanente e ricorrente. Inoltre, dev’essere interpretata come conseguenza della co-evoluzione darwiniana fra germi e popolazioni umane. I microrganismi sono fondamentali per le principali funzioni fisiologiche; il corpo umano contiene un numero di batteri dieci volte superiore al numero delle sue cellule. Esseri umani e microbi presentano una relazione simbiotica che, in un numero isolato di casi, diventa antagonistica scatenando la malattia. Le malattie più recenti sono in larga parte causate dai cambiamenti ambientali e socioeconomici. Di conseguenza, per analizzare, spiegare e alleviare queste malattie, risulta fondamentale l’adozione di un approccio ecologico ed evolutivo. I fattori in gioco nell’ambito della salute sono molti e sono correlati a qualità dell’ambiente, distribuzione delle terre, habitat, densità della popolazione, relazioni esistenti fra gli individui, ma anche alle gerarchie sociali e, infine, agli atteggiamenti culturali e morali prevalenti in un dato momento. Povertà, conflitti, instabilità sociale e crisi economiche indeboliscono le popolazioni rendendole vulnerabili alle malattie infettive e croniche. La ricerca biomedica ha fatto molta strada dalla scoperta, nel 1847, che lavarsi bene le mani poteva eliminare le infezioni trasmesse da medici e levatrici nei reparti maternità. Oggi, l’avanguardia della ricerca biomedica consiste nell’integrazione dei diversi elementi che compongono la complessa catena causale delle malattie. Si potrebbero fare molti passi avanti combinando un approccio genomico allo studio delle popolazioni umane e un approccio spaziale allo studio delle OQFCNKV¼FKFKUVTKDW\KQPGFGNNGOCNCVVKGGFGNNGNQTQECWUGUQEKCNK Ɓ I/8 III/34 IV/40 V/47 Oltre le pillole II Innovatore dell’igiene Foto: Sulabh International Social Service Organisation Mentre molte società ricercano dei progressi nelle innovazioni mediche a tecnologia elevata, un inventore ha mostrato come sia fondamentale l’accesso a uno dei progressi più significativi della civilizzazione – la toilette. I bagni pubblici progettati dal sociologo indiano e imprenditore Bindeshwar Pathak impiegano solo 1litro e mezzo d’acqua quando si tira lo sciacquone, rispetto ai 10 litri di una toilette tradizionale. Ora sono a disposizione di più di 10 milioni di persone ogni giorno nella sua India e si rivelano utili in particolare nelle regioni con scarsità idriche. Grazie al progetto Pathak ha ottenuto il premio Stockholm Water Prize nel 2009 ed esso viene ritenuto una soluzione per più di 2.6 miliardi di persone in tutto il mondo. Bindeshwar Pathak GLOBAL INVESTOR 2.12 —14 Economia sanitaria Imprese private per la salute pubblica Sotto molti aspetti, il mondo non è mai stato così sano, eppure permane un numero impressionante di squilibri e disparità da combattere. Per vari motivi, non risulta chiaro che il tradizionale binomio governo-società civile sia pronto ad affrontare questo tipo di sfide. Tale situazione offre alle imprese private l’opportunità di colmare il divario. In effetti, crescono le dimostrazioni del contributo effettivo e potenziale offerto dalle imprese private alla sanità pubblica. David E. Bloom, economista nel settore della salute, Harvard School of Public Health, e Michael Chu, insegnante universitario senior, Harvard Business School. Negli ultimi decenni, la popolazione mondiale ha conosciuto progressi straordinari in ambito sanitario. Purtroppo, però, persistono numerosi squilibri e disparità. Nei paesi sviluppati, l’aspettativa di vita è di 78 anni, mentre nei paesi in via di sviluppo è di soli 67 anni – e in otto paesi, principalmente in Africa, è inferiore ai 50. Nei paesi sviluppati, la mortalità infantile è di appena il 6 per mille, mentre nei paesi in via di sviluppo è del 46 per mille. Anche la spesa sanitaria varia da paese a paese: i paesi a reddito elevato spendono a persona 12 volte più dei paesi a reddito medio e oltre 75 volte più dei paesi a basso reddito. A peggiorare le cose, in molti paesi a reddito medio e basso sono in aumento le malattie non trasmissibili, come diabete, cancro, problemi respiratori e cardiaci. Questi aspetti sanitari rappresentano un problema serio: le popolazioni malate minano il potere economico, il tessuto sociale e la stabilità politica della società. Sono, inoltre, fonte di frustrazione perché esistono già delle misure adeguate per prevenire o combattere direttamente i principali rischi per la salute. La sfida più grande è rendere disponibili queste misure alle popolazioni storicamente sottoservite. Per fortuna, si profila all’orizzonte una nuova speranza: imprese private innovative e scalabili che perseguono interventi sanitari in aiuto delle popolazioni povere, per finalità forse umanitarie, ma anche commerciali. Nei paesi in via di sviluppo è così possibile fare maggiore affidamento su imprese private dotate di expertise nell’of- ferta di beni e servizi per garantire standard sanitari più elevati. Di fatto, gli interessi della società sono soddisfatti quando settori pubblico e privato si sviluppano parallelamente. Redditizio e dove si può investire: un mercato reale Storicamente, la tutela e la promozione della salute pubblica sono state in mano ai governi, a volte sostenuti dalla società civile (come le organizzazioni di sviluppo internazionali e le organizzazioni non governative nazionali). In linea di principio, i governi hanno ampia legittimità a operare in quest’ambito, oltre che la possibilità d’intervento necessaria per realizzare economie di scala, valutare opportunamente ripercussioni positive e negative, e progettare stabili ed efficienti pool di assicurazioni sanitarie per ridurre il rischio finanziario. In alcuni paesi, il settore pubblico ha operato bene. In molti altri, invece, è stato incapace di organizzare le risorse e i mezzi politici. Inoltre, i governi e la società civile spesso sono a corto di risorse e inefficienti a causa dei vincoli burocratici e della corruzione. Questi limiti del settore pubblico (e della società civile) hanno generato ampi gap che possono essere colmati dal settore privato. La spesa privata è già elevata ovunque, a prescindere dal livello di reddito del paese. In termini assoluti, nel 2010 è stata superiore a 2’400 miliardi di USD a livello mondiale. In generale, però, la spesa sanitaria totale da fonti private aumenta in maniera inversamente GLOBAL INVESTOR 2.12 proporzionale alla ricchezza del paese. Nei paesi a reddito elevato, le fonti private rappresentano il 35% delle spese sanitarie totali (il Regno Unito è ad appena il 16%, e l’UE al 23%). Ma, nei paesi a basso reddito, il dato è del 61%, con l’India al 71% (v. tab. 1). Questo significa che buona parte dell’umanità interagisce spesso con il sistema sanitario partecipando a transazioni di mercato e scambiando merci e servizi a pagamento. Coloro che hanno un reddito basso sono importanti attori. Secondo un recente studio volto a quantificare i mercati sanitari per le persone con un reddito annuo inferiore a 3’000 USD (in termini di potere di acquisto locale), il mercato sanitario annuo alla base della piramide sarebbe pari a 42.4 miliardi di USD in dollari nominali, o 158.4 miliardi di USD tenendo conto della parità del potere di acquisto. In tutto questo, la bella notizia per l’investitore del settore sanitario è che le persone con reddito annuo pari o inferiore a 3’000 USD possono rappresentare un’importante opportunità di investimento (v. tab. 2). —15 01_La spesa privata sanitaria è più alta nei paesi più poveri Quota della spesa sanitaria sostenuta da fonti private sul totale della spesa sanitaria. Fonte: Banca Mondiale, 2012; i dati di riferiscono al 2010 India 71 Bangladesh 66 Nigeria 62 Pakistan 62 Brasile 53 Indonesia 51 USA 47 Cina 46 Nuovi modelli commerciali Svizzera 41 Le imprese private che promuovono la salute pubblica hanno ancora molta strada davanti a sé. Ma gli inizi sono promettenti, anche perché sia i singoli sia i governi sono disposti a pagare in cambio di beni e servizi sanitari offerti dal settore privato. E tutti gli acquirenti godranno dei vantaggi attesi dalla concorrenza: prezzi più bassi, servizi migliori e proposte a maggior valore. Il settore commerciale privato è naturalmente attratto dalle opportunità con un potenziale di profitto. L’applicazione di principi commerciali promuove la sostenibilità finanziaria e offre incentivi per il miglioramento continuo di efficacia ed efficienza. Di particolare interesse sono i nuovi modelli commerciali che superano il vero banco di prova delle attività commerciali: i ricavi sono superiori ai costi generando un surplus che è sostenibile nel tempo, e il surplus è uguale o superiore al rendimento ottenibile in attività simili con rischi analoghi. In altre parole, sono società che offrono interventi sanitari a impatto elevato a popolazioni altrimenti sottoservite, e sono imprese dove investire grazie a quattro caratteristiche: Raggio d’azione. In molte migliaia di villaggi in tutto il mondo mancano i servizi sanitari di base, ma quasi tutte queste località possono essere raggiunte dalle società private attraverso i canali di marketing e di distribuzione. In Sudafrica, BroadReach, ente a scopo di lucro, ha organizzato una vasta rete di provider sanitari, che supporta mediante corsi di formazione, assistenza nell’ambito delle decisioni cliniche e sistemi di gestione. Di conseguenza, i provider possono offrire cure avanzate contro l’ HIV/AIDS e terapie antiretrovirali. Aumento rapido ed efficiente. Prendiamo il caso della penicillina, scoperta da Alexander Fleming nel 1928. Dieci anni dopo, gli scienziati inglesi Florey e Chain confermarono i benefici terapeutici del farmaco, ma era ancora difficile la sua produzione di massa. Alla fine il governo ricorse al settore privato per sviluppare e implementare metodi produttivi efficienti. Grazie all’impegno profuso da diverse società farmaceutiche, quantità sufficienti del farmaco sbarcarono in Normandia insieme ai soldati alleati nel D-day. Poco dopo la II Guerra Mondiale, la penicillina arrivò sul mercato commerciale per soddisfare la domanda della popolazione civile: e così non si morì più di streptococco, stafilococco, sifilide e perfino di piccoli graffi. Innovatività nella progettazione e distribuzione di prodotti e servizi sanitari. In India, Sulabh International ha inventato un tipo di servizi igienici poco costoso, ecocompatibile e realizzato con materiali locali. Oggi 15 milioni di persone utilizzano i suoi bagni pubblici e altri 1.2 milioni utilizzano questi servizi nelle abitazioni private. > Russia 38 Giappone 17 Regno Unito 16 0% 25% 50% 75% 100% 02_Le persone con reddito più basso rappresentano un importante mercato sanitario Prezzi più bassi, servizi migliori e proposte a maggior valore giovano a tutti. Fonte: World Resource Institute and International Finance Corporation, 2007. I dati in dollari si riferiscono al 2005 Europa dell’Est 20.9 6.2 America Latina e Caraibi 24.0 10.8 Asia (incluso Medio Oriente) 95.5 20.4 Africa 18.0 5.0 Totale Mercato sanitario, miliardi di USD (PPA) Mercato sanitario, miliardi di USD (nominali) 158.4 42.4 —16 David E. Bloom è Clarence James Gamble Professor di Economia e Demografia presso la Harvard School of Public Health. Michael Chu è professore Senior presso la Harvard Business School e amministratore delegato e co-fondatore di IGNIA Fund. Presidente e CEO di ACCION International, ha partecipato alla costituzione e alla gestione di primarie banche impegnate nella microfinanza in America Latina. Bloom e Chu sono a capo di Antares, progetto di collaborazione tra le rispettive scuole incentrato sugli interventi di sanità pubblica a impatto elevato realizzati attraverso modelli commerciali. L’iniziativa ha contribuito a rendere altre imprese commercialmente sostenibili attraverso la creazione di 60’000 posti di lavoro nei settori dell’edilizia e della manutenzione. Sensibilità agli incentivi e al potenziale di autosostenibilità finanziaria. In Messico, farmaci e cure mediche gratuiti rappresentano un diritto costituzionale. Metà della popolazione messicana (55 milioni di persone circa) dipende dal sistema sanitario pubblico. Ma le farmacie pubbliche che distribuiscono farmaci gratuitamente coprono solo il 18% dei bisogni. Nel 1997, venne fondata Farmacias Similares, catena di farmacie che distribuiscono medicinali con prezzi ridotti del 30% (a volte del 75%) rispetto ai punti vendita tradizionali, con annesso un ambulatorio medico a un costo di circa 2 USD a visita. Oggi, la catena conta oltre 3’900 punti vendita. Ogni mese, 12 milioni di messicani acquistano farmaci in questa catena, mentre 3.5 milioni la utilizzano per le visite mediche. Dopo un investimento iniziale di 2 milioni di USD, la catena registra ora ricavi annui superiori a 1 miliardo di USD, con un utile netto di più di 150 milioni di USD. In India, l’Aravind Eye Hospital ha raggiunto il punto di pareggio per le operazioni di cataratta a un costo di 18 USD circa, mentre il Narayana Hrudayalaya Hospital ha raggiunto il pareggio per gli interventi a cuore aperto a circa 2’000 USD. Nei loro settori di competenza, i due ospedali arrivano a superare i livelli di qualità di istituti leader USA ed europei. La riduzione dei costi comporta grosse opportunità di espansione. Ad esempio, il prezzo applicato dalle cliniche private per gli interventi a cuore aperto è di circa 5’000 USD o più. In effetti, Aravind e Narayana hanno scelto di utilizzare il surplus derivante dai clienti che pagano l’intero costo per sovvenzionare i pazienti con reddito più basso. Al Narayana, il 63% degli interventi a cuore aperto è al di sopra del prezzo di pareggio, mentre per il resto gli interventi vengono realizzati anche al prezzo di pareggio o al di sotto, e alcuni del tutto gratuitamente. Un approccio complementare Non vogliamo suggerire che le imprese private possano o debbano prendere il sopravvento. Ogniqualvolta vengono sviluppati dei modelli sanitari commerciali, un’impresa può progredire ed estendere il suo campo d’azione al prezzo più basso per il consumatore, purché la concorrenza rimanga aperta. Al tempo stesso, il settore pubblico deve continuare a ricercare un accesso universale a tutti gli interventi sanitari per i quali non esistono ancora dei modelli commerciali. I governi devono, inoltre, svolgere attività di monitoraggio e regolamentazione per implementare best practice e prevenire abusi e frodi. Esistono, poi, dei bisogni che il settore privato non è in grado di soddisfare al meglio, e spesso sono necessarie delle partnership pubblico-privato. Un buon esempio di questa collaborazione è il marketing sociale volto a incoraggiare l’adozione di un prodotto o servizio da parte di una popolazione target. In Tanzania, il progetto zanzariere trattate con insetticida nei distretti di Kilombero e Ulanga, implementato dal 1996 al 2000, utilizzava il marketing sociale per promuovere l’adozione di zanzariere da letto trattate con insetticida. Gli studi dimostrano che il marketing sociale ha fatto molto di più di quanto la distribuzione commerciale da sola avrebbe potuto fare. In definitiva, il senso è che l’assistenza sanitaria per tutti rappresenta una priorità globale. Nella gara per garantire a ogni essere umano di vivere al meglio, i nuovi modelli commerciali riescono a mantenere la promessa che il divario, innegabile, fra conoscenza e azione in ambito sanitario può ridursi notevolmente grazie al potere finanziario di imprenditori e investitori privati – in collaborazione con KNUGVVQTGRWDDNKEQGINKCNVTKCVVQTKRTKPEKRCNKFGNUGVVQTGUCPKVCTKQ Ɓ Foto: David Carmack GLOBAL INVESTOR 2.12 GLOBAL INVESTOR 2.12 —17 Farmaci Una prescrizione per la crescita Nel corso dell’ultimo secolo, l’industria farmaceutica ha registrato diversi periodi di rapida crescita. Dopo un decennio perso, questo settore è destinato a una nuova crescita. Thomas C. Kaufmann, Research Analyst, Credit Suisse Le origini dell’industria farmaceutica come la conosciamo oggi risalgono alla seconda metà del XIX secolo, quando diversi farmacisti e società del settore chimico incominciarono a focalizzare le proprie attività sulla produzione e l’applicazione di sostanze chimiche per finalità farmaceutiche. Molte di queste società sono sopravvissute. I ricercatori hanno scoperto che parecchie malattie erano causate da microbi e, sfruttando i progressi della chimica e delle tecniche di microscopia, si ricercavano le cause di molte affezioni diffuse. Intorno al passaggio del XX secolo, la ricerca di cure veniva condotta sempre più in modo organizzato, e i composti venivano sintetizzati chimicamente invece di essere purificati da fonti naturali. Paul Ehrlich (1854–1915), un pioniere della moderna ricerca farmaceutica e vincitore del premio Nobel, postulò che esiste una relazione tra la struttura chimica di un composto e la sua attività. Coniò il termine «proiettile magico». Ehrlich fu presumibilmente il primo a vagliare sistematicamente le sostanze considerando il loro effetto terapeutico a fronte dell’introduzione di leggere variazioni rispetto a un composto di partenza noto. Il suo meticoloso sforzo culminò nella scoperta del Salvarsan, una cura per la sifilide, che all’epoca era endemica. Nel 1910, divenne rapidamente la medicina più prescritta al mondo. I decenni successivi determinarono importanti progressi: l’insulina venne isolata per la prima volta nel 1921 da fonti animali e fornì un trattamento per una malattia fino a quel momento fatale. Nel 1928, Sir Alexander Fleming scoprì l’effetto antibiotico della penicillina, senza tuttavia proseguire ulteriormente nell’ambito della sua applicazione clinica. Solo nel corso della Seconda Guerra Mondiale si misero in campo dei tentativi per produrre il farmaco salvavita su larga scala per curare i soldati sul campo di battaglia. Ciò siglò il connubio definitivo tra le scienze farmaceutiche e il settore chimico. I decenni successivi divennero anni di rapida espansione per il settore, poiché molti farmaci importanti furono scoperti e brevettati. In parallelo a questa attività commerciale, la struttura del DNA fu spiegata da Watson e Crick nel 1953. All’incirca 17 anni dopo, a fronte di una scoperta insignita del premio Nobel, Werner Arber riferì sull’uso degli enzimi di restrizione per manipolare le sequenze di geni, preannunciando una nuova era. realizzare una versione umana dell’insulina, che fino a quel momento era stata isolata da bestiame e maiali. La FDA approvò il farmaco per usi commerciali nel 1982. Sebbene molti osservatori si attendessero che la biotecnologia fornisse una spinta significativa alle scoperte farmaceutiche, le esperienze dell’industria farmaceutica fecero riflettere. La produttività di ricerca e sviluppo (R &S) scese significativamente, considerando il numero di nuove approvazioni per dollaro speso in R&S. Le autorità addette alla regolamentazione chiesero trial clinici più lunghi ed estesi per verificare la sicurezza dei prodotti, a seguito dell’esperienza negativa con il Vioxx, un farmaco contro l’artrite che si scoprì essere responsabile di numerosi decessi quando era sul mercato solo da pochi anni. Nel contempo, la gran parte delle compagnie farmaceutiche doveva fare i conti con la scadenze dei brevetti dei farmaci più venduti e con delle battute d’arresto nelle pipeline di sviluppo. Una grande ondata di consolidamento si diffuse nell’industria e le società di grandi dimensioni cercavano sempre più di acquisire pipeline esterne da società biotech e farmaceutiche più piccole. Nel contempo, le spese per R & S XGPPGTQVCINKCVGRTGUUQFKXGTUGUQEKGV¼KPTKURQUVCCNNCƠGUUKQPG dei tassi di successo e alla notevole pressione degli azionisti. > L’alba della biologia molecolare Disturbi mentali e comportamentali Nel 1978, presso Genentech, la prima società biotech a essere quotata in borsa, i ricercatori furono i primi a produrre l’insulina sfruttando la biotecnologia, vale a dire impiegando una cellula ospite per 250 01_Medicine in via di sviluppo Per via dei progressi nella scienza medica, si stanno sviluppando circa 932 farmaci anticancro – quasi un terzo di tutti i nuovi farmaci. Fonte: PhRMA, USA 2011 HIV/AIDS e condizioni correlate 88 Parkinson e condizioni correlate 36 Alzheimer e altri tipi di demenza 98 Artrite e condizioni correlate 198 Diabete mellito Cancro 932 200 Disturbi cardiovascolari 245 Disturbi respiratori 383 Affezioni rare 460 —18 Un esame recente del «deficit sul piano dell’innovazione» delle compagnie farmaceutiche a capitalizzazione elevata ha rivelato qualcosa d’interessante. Un gruppo presso l’Università della British Columbia ha analizzato le autorizzazioni dei farmaci negli ultimi 60 anni negli USA, effettuando una classificazione in base alla rispettiva novità. Osservò che il numero di farmaci realmente capostipiti approvati ogni anno presentava solo delle fluttuazioni di poco conto, mentre molti dei farmaci lanciati negli anni Ottanta e Novanta erano farmaci di seconda generazione o analoghi a prodotti già esistenti. Pertanto la recente flessione delle approvazioni citata dagli osservatori del settore è in gran parte dovuta a un calo dei farmaci simili a prodotti già esistenti. Il ritmo sottostante della vera innovazione è rimasto nettamente stabile. +VTCVVCOGPVKRGTUQPCNK\\CVKGƟPCNK\\CVKUQPQKPETGUEKVC Thomas C. Kaufmann è entrato a far parte del Credit Suisse Private Banking nel 2006 in qualità di analista azionario per la nanotecnologia nel settore sanitario. È un analista azionario senior per il settore farmaceutico globale e si occupa anche della ricerca sul megatrend dell’innovazione. Ha conseguito una laurea di secondo livello in Biochimica e un dottorato in Biofisica presso l’Università di Basilea. È diventato più difficile portare sul mercato prodotti migliori per indicazioni già ben servite dai farmaci affermati. Ciononostante, la comprensione sempre maggiore delle cause molecolari della malattia e le variazioni genetiche tra i pazienti dovrebbero portare all’identificazione di molti nuovi target e a trattamenti più su misura. L’oncologia è un esempio tipico: il livello di dettaglio con cui sono caratterizzati i tumori ha contribuito a un risultato significativamente migliore per i pazienti. Il farmaco contro il cancro al sangue Gleevec, di Novartis, viene spesso utilizzato per spiegare questa situazione. Il farmaco viene somministrato solo ai pazienti che presentano una variazione specifica del genoma. In questo senso il trattamento è personalizzato. I risultati per i pazienti sono stupefacenti: a fronte dell’introduzione del Gleevec, il tasso di sopravvivenza quinquennale è cresciuto quasi al 90%, rispetto al precedente 30%. Questo esempio mostra come la comprensione della biologia di una malattia sia importante per il livello di successo che ci si può attendere da un trattamento. In questo contesto, non sorprende che, alla luce dei consistenti passi in avanti nella comprensione dei tumori, poco meno di un terzo di tutte le medicine in fase di sviluppo sia destinato al cancro. A fronte dello slancio della biologia molecolare e del completamento del Progetto genoma umano nel 2003, tutto è pronto per altre scoperte spettacolari. Vale la pena ricordare che occorrono 14 anni, in media, per immettere sul mercato una nuova medicina. Così, i prodotti che vengono commercializzati oggi si basano in gran parte sulle intuizioni biologiche risalenti alla fine degli anni Novanta. Nel contempo si è appreso molto di più. Un altro sviluppo molto promettente si è verificato nei farmaci anticorpo coniugati, come dimostrato dai recenti dati del T-DM1 di Roche per il trattamento del cancro al seno. L’idea è di impiegare la specificità di un anticorpo per dirigere una potente molecola chemioterapica a un tumore, e solo al tumore, cosicché il farmaco sviluppa il suo effetto solamente dove desiderato. Si è dimostrato che il T-DM1 riduce in modo consistente i tipici effetti collaterali della chemioterapia, come la perdita dei capelli. Ci si avvicina al «proiettile magico» di Paul Ehrlich. La combinazione di biologia e chimica intorno al 1900 è stata cruciale per i successi delle scienze farmaceutiche nel XX secolo. Analogamente, all’inizio del XXI secolo, le discipline biotecnologia, biologia molecolare, genomica e bioinformatica potrebbero fornire un terreno altrettanto fertile per dei progressi eccezionali nella medicina. Sebbene sia impossibile predire la tempistica esatta dei progressi futuri, la ricerca richiede pazienza, perseveranza e investimenti continui. Come disse una volta Louis Pasteur: «La fortuna favorisce NCOGPVGRTGRCTCVC Ɓ Foto: Martin Stollenwerk GLOBAL INVESTOR 2.12 GLOBAL INVESTOR 2.12 —19 * Il gruppo dei paesi pharmerging comprende Cina, Brasile, India, Russia, Messico, Turchia, Polonia, Venezuela, Argentina, Indonesia, Sudafrica, Tailandia, Romania, Egitto, Ucraina, Pakistan e Vietnam. 7% 7% 43% ** Il gruppo UE5 comprende Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. 14% Fonte: prognosi di mercato IMS, maggio 2012 8% 7% 10% 36% 19% Resto del mondo 9% 20% Nordamerica 33% Resto d’Europa 5% 12% 17% Pharmerging* 30% UE5** 13% Giappone 10% 2006 2011 USD 658 mia. USD 956 mia. 2016E USD 1175 –1205 mia. Un’espansione davvero globale Oggi, più del 10% della popolazione mon diale incide per due terzi circa del mercato far maceutico – un rapporto che costituisce un’indicazione del potenziale teorico delle ven dite di farmaci. Si prevede che questa cifra registrerà una variazione profonda nei pros simi anni poiché i governi dei mercati emer genti (ME) continuano a espandere l’accesso all’assistenza sanitaria, e per via di una classe media crescente che chiede sempre più dei trattamenti medici all’avanguardia e che è disposta a pagarli in prima persona. I mercati emergenti stanno registrando la stessa transizione da malattie acute/ infettive a croniche/correlate allo stile di vita quale principale causa di decesso, com’è accaduto per i mercati sviluppati a metà del XX secolo. L’adozione di uno stile di vita occidentale determina un incremento di malattie come il diabete, la pressione sanguigna elevata e il cancro. Negli ultimi anni, le compagnie farmaceutiche hanno incominciato a destinare risorse significative ai ME , in parte per superare un quadro sempre più difficile nei mercati sviluppati e in parte per via di un miglio- ramento della protezione della proprietà intellettuale. L’espansione nei ME non solo costituisce un’opportunità per una crescita significativa dei volumi, ma anche come mezzo per sfruttare i talenti locali. La gran parte delle compagnie farmaceutiche di grandi dimensioni ha nel mentre sviluppato dei siti di ricerca e sviluppo in Cina. Sebbene i governi dei ME stiano facendo fatica a contenere l’inflazione dei costi dell’assistenza sanitaria in fase iniziale, i ME rappresentano comunque una fonte significativa e ben accetta di crescita. GLOBAL INVESTOR 2.12 —20 Grandi dati Il paziente «virtuale» Un consorzio globale promosso dalle Future and Emerging Technologies Flagship Initiatives dell’Unione Europea si prefigge di impiegare i progressi tecnologici, come l’analisi dettagliata dei geni e delle proteine delle persone, per contenere i costi sanitari e migliorare le vite dei pazienti. Due membri del consorzio ci spiegano come. Giselle Weiss, scrittrice freelance Giselle Weiss: Com’è sorta l’idea del «paziente virtuale»? Hans Lehrach: Dopo che sono entrato a far parte dell’Istituto Max Planck nel 1994, sono stato coinvolto nel Progetto sul genoma umano. Era chiaro che la sequenzializzazione del genoma – la determinazione dell’ordine dei tre miliardi di «lettere» che costituiscono il corredo umano – stava diventando una componente estremamente importante della medicina del futuro. Entro il 2000, avevamo incominciato a sviluppare delle tecnologie per creare modelli al computer dei pazienti sulla base della sequenzializzazione. Perché? Hans Lehrach: La medicina è pericolosa. È più facile rianimare un paziente virtuale che non uno reale. Il tasso medio di succes- Denis Hochstrasser è direttore del Dipartimento di genetica e di medicina da laboratorio presso l’ospedale dell’Università di Ginevra, il più grande della Svizzera per la terapia intensiva. Ha EQHQPFCVQNo+UVKVWVQUXK\\GTQFKDKQKPHQTOCVKECGFÄKNHQPFCVQTGUEKGPVKƟEQFK)GPGXC2TQVGQOKEU Inc., Geneva Bioinformatics SA ed Eclosion SA. si dei farmaci anticancro più specifici è del 28%, il che significa che il 72% dei pazienti curati, con un costo molto elevato di EUR 30’000 per programma di trattamento, di fatto è più malato per via degli effetti collaterali o dell’inefficacia del trattamento. Abbiamo bisogno dei computer per fare delle previsioni, per esempio, sugli effetti complessi dei farmaci. Denis afferma sempre... Denis Hochstrasser: ...che la gran parte delle persone non salirebbe mai su un aereo che prima non sia stato testato nell’ambito di simulazioni al computer. Nel 2000, in uno studio che ha costituito una pietra miliare, il National Institute of Medicine USA stimava che gli errori medici causassero ogni anno tra i 44’000 e i 98’000 decessi prevenibili nei nosocomi USA . Uno studio di follow-up del 2006 illustrava che in particolare gli errori nelle cure provocano delle lesioni a 1.5 milioni di persone ogni anno, con un costo di USD 3.5 miliardi. E si tratta di una cifra prudente. Perché ci è voluto così tanto tempo per arrivare a questo punto? Hans Lehrach: Prima non eravamo in grado di sequenzializzare il genoma di ogni paziente e tumore. Non disponevamo della tecnologia per andare oltre il collo di bottiglia. Avevamo molte informazioni sui processi biologici e una notevole potenza informatica. Ma non disponevamo di una caratterizzazione dettagliata del paziente. Ora che l’abbiamo, sono immediatamente possibili delle cose, che prima invece non lo erano. Cosa potrebbe dire un modello? Denis Hochstrasser: Si prenda un paziente affetto da leucemia. Equiparando il genoma sano del paziente con quello di una delle cellule tumorali, il modello potrebbe suggerire dei difetti a cui si può porre rimedio con il trattamento. E un modello del fegato del paziente può indicare quali farmaci sarebbero tollerati e quanti se ne dovrebbero somministrare. È proprio necessario un modello al computer per farlo? Non si può far affidamento semplicemente sull’esperienza? Denis Hochstrasser: Bella domanda. Gli essere umani sono eccellenti a equiparare due o tre cose, non un migliaio. Ci confondiamo, mentre i computer no. E oggi siamo inondati da informazioni. Prima, un medico posizionava una lastra su una Ɵ PGUVTCRGTNGIIGTNC1IIKWPoGEQITCHKCRTQduce molte sezioni difficili da analizzare per un essere umano. Foto: Thomas Eugster | Cédric Widmer GLOBAL INVESTOR 2.12 Come si costruisce il modello? Hans Lehrach: Concettualmente non è difficile. Si rappresenta il progetto tramite degli «oggetti» che interagiscono. Se si modella un’autostrada, le auto sono gli oggetti e si presume che a volte accelerino o si scontrino. Per il paziente virtuale, modelliamo FGNNGKPVGTC\KQPKƟUKQNQIKEJGGNGTKURGVVKXG conseguenze sulla base di ogni elemento che conosciamo sul genoma e sulle altre componenti fondamentali dell’organismo. Come si presenterà il paziente virtuale? Denis Hochstrasser: Sussistono diverse possibilità. Medical Avatar, con sede negli USA , impiega delle informazioni sulla salute personale per visualizzare dei modelli anatomici tridimensionali e interattivi sull’iPad o sull’iPhone. Nhumi, una spin-off dell’ IBM a Zurigo, ha creato dei plug-in per mostrare gli essere umani virtuali. Il paziente virtuale fa in realtà parte di un progetto più ampio denominato ITFoM (Information Technology Future of Medicine). Quali sono gli elementi che sospingono quest’iniziativa? Hans Lehrach: In Europa, destiniamo all’incirca l’11% del PIL alle cure mediche. Questa percentuale crescerà inevitabilmente per via dell’invecchiamento delle società. Inoltre le persone sono sempre più anziane, ma smettono di lavorare esattamente alla stessa età dei tempi di Bismarck. E una vita più lunga non si traduce necessariamente in una vita più sana. Disponiamo di un forte incentivo economico per cercare di cambiare il sistema di assistenza sanitaria. Ci vorrà una potenza informatica enorme, vero? Hans Lehrach: Sì. Ogni paziente è diverso, pertanto bisogna gestire l’equivalente di un bollettino meteo per 500 milioni di europei. Cosa sostengono gli scettici? Denis Hochstrasser: Sostengono, a ragione, che il principale progresso della medicina moderna sia stato quello di lavarsi le mani. La perdita di peso sarebbe una conquista analoga. Così come lo sarebbero la riduzione dell’alcol e l’abbandono del fumo. Non l’ITFoM. Ma le due cose non si escludono a vicenda. Le persone non si vedono come sono. Con un avatar medico che evolve mentre la persona invecchia potrebbero farlo. Hans Lehrach: Attualmente stiamo forse spendendo ogni anno mille miliardi di dollari in ricerca, il che genera molti più dati che non nei dieci anni del progetto genoma. A mio giudizio, le informazioni in questione ci assicurano previsioni migliori rispetto al 28% della prassi clinica. Non dobbiamo essere —21 Hans Lehrach ÄFKTGVVQTGFGNNo+UVKVWVQ/CZ2NCPEMRGTNCIGPGVKECOQNGEQNCTGFK$GTNKPQ e professore di Biochimica presso la Libera Università di Berlino. Ha conseguito un dottorato RTGUUQINKKUVKVWVK/CZ2NCPEMRGTNCOGFKEKPCURGTKOGPVCNGGNCEJKOKECDKQƟUKECFK)ÒVVKPIGP KP)GTOCPKC¤KNHQPFCVQTGFK#NCETKU2JCTOCEGWVKECNU straordinariamente bravi per fare abbondantemente meglio di ciò che si fa in medicina ora. È chiaro che i nostri modelli inizialmente non saranno perfetti. Ma credo che i risultati saranno decisamente migliori che non in assenza di una produzione di modelli. Quali sono gli altri vantaggi attesi dall’ITFoM? Hans Lehrach: Saremo in grado di rendere virtuale lo sviluppo dei farmaci. Per esempio, le compagnie farmaceutiche potrebbero riconsiderare i farmaci che non hanno passato i trial clinici e farli approvare rapidamente, ribrevettandoli per i pazienti che rispondono a tali farmaci. Ciò non solo farebbe risparmiare dei costi e consentirebbe di ridurre i rischi. Determinerebbe anche un risparmio di tempo. Il brevetto di un farmaco dura 20 anni. Se si possono ridurre le tempistiche per lo sviluppo, che di norma sono di 19 anni, a 6 anni impiegando questo tipo di virtualizzazione, si ottiene immediatamente un vantaggio enorme poiché si può vendere il farmaco per molto più a lungo prima della scadenza del brevetto. %QUCUKIPKƟECNoITFoM per le persone comuni? Hans Lehrach: Se si fornisce alle persone un modello al computer di loro stesse per testare cosa succederà laddove non facessero regolarmente jogging e stessero attente alla propria dieta, per loro è importante. Far sì che le persone abbiano più controllo su se stesse è uno sviluppo positivo e potenzialmente ha una maggiore portata che non rendere più efficiente la medicina classica. Denis Hochstrasser, ritorniamo all’esempio in cui farà dei giri all’ospedale, non oggi, ma in futuro. Denis Hochstrasser: Invece di attendere che il PC scarichi dei file in PDF, esso mi mostra un’immagine del paziente e mi invia un allarme in relazione a diversi aspetti: nel caso il paziente avesse un’affezione cardiaca, un mal di testa, o un’infezione a un dito. Cliccando su ciascun allarme ottengo tutte le informazioni di cui ho bisogno sui disturbi. E posso ordinare le terapie giuste con tranquillità poiché il sistema ha simulato il trattamento sulla base delle conoscenze mediche attuali e di tutte quelle che abbiamo sul paziente. Alla fine chiedo al sistema «Sono presenti dei dati che non sono ancora stati esaminati da qualcuno?». E il computer mi fornisce un elenco dei risultati che nessuno ha controllato. E dico: «Procediamo a un’analisi». Sembra utile. Denis Hochstrasser:¤KOOGFKCVQ Ɓ GLOBAL INVESTOR 2.12 —22 Equivoco 7PoGHƟECEGRQNKVKEC in materia di salute pubblica è centrale per la prevenzione delle malattie croniche. Per esempio, molti paesi hanno introdotto delle leggi e normative volte a controllare l’utiliz zo di tabacco tassando le produzioni e limitando vendita ai minori e fumo negli spazi pubblici. Foto: Stockbyte | Getty Images, Christian Schmidt | Corbis, Pia Tryde | Getty Images «Le malattie croniche non si possono prevenire» GLOBAL INVESTOR 2.12 —23 Come fare con le persone? Cambiandone l’ambiente. Nel 2011, per combattere l’obesità, il Dipartimento di salute pubblica della contea di Los Angeles ha pubblicato un «Manuale modello di progettazione per vivere le strade» invitando ogni città a usarlo. Realtà Secondo l’OMS, il 60% di tutti i decessi è dovuto a malattie croniche, tra cui affezioni cardiache e diabete. Le cause sono note. Alcuni fattori di rischio, come età ed eredità, non possono essere mutati. Ma per altri, come la dieta non sana, la mancanza FKGUGTEK\KQƟUKEQGl’uso di tabacco, si può intervenire. Di fatto, l’OMS calcola che, eliminando questi HCVVQTKOQFKƟECDKNKUKRQVTGDDGRTGXGPKTGl’80% delle affezioni cardiache, ictus e diabete di tipo 2 prematuri, e il 40% dei tumori. —24 5GSWGP\KCNK\\C\KQPGFGNIGPQOC Ecco il dottore genomico Il successo riscontrato dal Progetto genoma umano nella ENCUUKƟEC\KQPGFGKOKNKCTFKFKNGVVGTGEJGEQUVKVWKUEQPQ NCUGSWGP\CFGNIGPQOCÄWPQFGINKUHQT\KRKÕKORQPGPVKFK VWVVKKVGORKPGNECORQFGNNCDKQOGFKEKPC5GDDGPGKN IGPQOCFKWPCRGTUQPCRQUUCGUUGTGQIIKUGSWGP\KCNK\\CVQKP OCPKGTCHCEKNGGFGEQPQOKECNCECRCEKV¼FKKPVGTRTGVCTNQ ÄUQNQCINKKPK\K'RRWTGSWGUVGUEQRGTVGUVCPPQIK¼CXGPFQ WPKORCVVQUWNNoCUUKUVGP\COGFKEC Giselle Weiss, scrittrice freelance Eric D. Green, ricercatore nel campo della genomica, lavora presso il National Human Genome Research Institute dal 1994FQXGÄUVCVQPQOKPCVQFKTGVVQTGUEKGPVKƟEQPGN2002 e direttore nel 2009. Laureato nel 1987 presso la Washington University nel Missouri, nel 1992 è stato nominato assistente di Patologia, Genetica e Medicina Interna presso lo stesso ateneo. Giselle Weiss: Il Progetto genoma umano, NoGPQTOGVGPVCVKXQCNKXGNNQKPVGTPC\KQPCNG FKOCRRCTGKNRCVTKOQPKQIGPGVKEQWOCPQUK ÄEQPENWUQPGN#RQUVGTKQTKSWCN ÄUVCVCNCEQUCRKÕUKIPKHKECVKXCCNTKIWCTFQ! Eric Green:&WGEQUG3WGNNCQXXKC ÄUVCVCNCRTQFW\KQPGFGNOQFGNNQEJKOKEQFK SWGNUKUVGOCKPETGFKDKNOGPVGEQORNKECVQ EJGÄKNEQTRQWOCPQ3WGUVQEQORTGPF GXC NQUXKNWRRQFKWPE CVCNQIQFGKIGPK EJGRTQFWEQPQNGRTQVGKPGRGTVWVVQEKÎEJG HCEEKCOQGNCHQTPKVWTCFKKPHQTOC\KQPK GUUGP\KCNKTGNCVKXGCNEQFKEGEJGVTCUOGVVGNG KUVTW\KQPKD KQNQIKEJG¤RGTUGORTG ¤RGTVWVVCNoWOCPKV¼GFÄHQPFCOGPVCNG 'SWGNNCOGPQQXXKC! Eric Green: Il Progetto genoma umano JCECODKCVQNCEWNVWTCFGNNCTKEGTECDKQ OGFKECGNQJCHCVVQKPFKXGTUKOQFKOC KNRKÕKORQTVCPVGÄUVCVQETGCTG WPCXQNQPV¼OQNVQOCIIKQTGFKEQPFKXKFGTGK FCVKGFKTGPFGTNKCORKCOGPVGFKURQPKDKNK PGNRKÕDTGXGVGORQRQUUKDKNG+PQNVTGJC OQUVTCVQKNXCNQTGFGNNCXQTQEQPFKXKUQFK ITCPFKITWRRKFKUEKGP\KCVKCECEEKCFKQDKGVVKXK CTFKVKTKURGVVQCNNCXQTQKPFKXKFWCNG6WVVQ EKÎEQPVKPWCCFCXGTGGPQTOKEQPUGIWGP\G RGTNCUEKGP\CQIIK 3WCNÄUVCVQKNOQVQTGQTKIKPCTKQFGNRTQIGVVQ! Eric Green: Alla fine degli anni Ottanta, quando tutto questo era ancora in fase FKRCTVGP\CKNPWOGTQFKOCNCVVKGFGNNGSWCNK UKEQPQUEGXCNCURGEKHKECECWUCIGPGVKEC COOQPVCXCCRQEJGFGEKPG'RRWTG UCRGXCOQEJGEoGTCPQOKINKCKCFKOCNCVVKG IGPGVKEJG.CTCIKQPGGHHGVVKXCFGN Progetto genoma umano era quella di UXGNCTGNoGSWKXCNGPVGIGPGVKEQFKWPCUECVQNC PGTC8QNGXCOQOGVVGTGNGOCPKUWNNG KPHQTOC\KQPKFKEWKCXGXCOQDKUQIPQRGT EQORTGPFGTGNGXCTKC\KQPKEJGECWUCPQ OCNCVVKGIGPGVKEJGTCTGGFGXCUVCPVKEQOG NCOCNCVVKCFK*WPVKPIVQPGEJGRTG FKUR QPIQPQNGRGTUQPGCFKUVWTDKRKÕEQOWPK SWCNKKRGTVGPUKQPGGOCNCVVKGECTFKQXCUEQNCTK 3WCNKUQPQCNEWPKFGKRTKOKTKUWNVCVKEJG NCIGPQOKECFCT¼CNKXGNNQENKPKEQ! Eric Green: Direi i suoi effetti sul cancro. Infatti, quanto sta accadendo con i tumori ECODKCNGECTVGKPVCXQNC +PEJGOQFQ! Eric Green:+NECPETQÄHQPFCOGPVCNOGPVG WPCOCNCVVKCFGNIGPQOC'UUCEQNRKUEG FGNNGEGNNWNGEJGJCPPQCXWVQFGKITCPFKECO DKCOGPVKIGPQOKEKCDGTTC\KQPKEJGHCPPQ UÈEJGNGEGNNWNGXCFCPQHWQTKEQPVTQNNQ)NK UVTWOGPVKEJGCDDKCOQQIIKRGTUGSWGP \KCNK\\CTGKIGPQOKEKRGTOGVVQPQFKQUUGTXC TGKNIGPQOCFKSWCNUKCUKVKRQFKECPETQGFK Foto: Steffen Thalemann GLOBAL INVESTOR 2.12 GLOBAL INVESTOR 2.12 )NKUVTWOGPVKEJGCDDKCOQQIIKRGT UGSWGP\KCNK\\CTGKIGPQOKEKRGTOGVVQPQ FKQUUGTXCTGKNIGPQOCFKSWCNUKCUK VKRQFKECPETQGFKXGFGTGGHHGVVKXCOGPVG SWCNKUQPQINKUSWKNKDTKEJGEQPVKGPG XGFGTGGHHGVVKXCOGPVGSWCNKUQPQINKUSWKNKDTK EJGEQPVKGPG5QPQVCNKUSWKNKDTKCFKTEKRGTEJÅ WPCEGNNWNCVWOQTCNGÄWPCEGNNWNCVWOQTCNG GRGTEJÅUKEQORQTVCPGNNCOCPKGTCKPEWKUK EQORQTVCOCUQRTCVVWVVQEQOoÄIWCUVC 'SWGUVQEQUCRGTOGVVGFKHCTG! Eric Green:&CSWCNEJGVGORQVWVVKUCR RKCOQEJGKNVWOQTGPQPÄWPCOCNCVVKC WPKXQEC2GTRGTUQPGEJGJCPPQCRRCTGP VGOGPVGNQUVGUUQVKRQFKVWOQTGINKGUKVK RQUUQPQGUUGTOQNVQFKXGTUK5GUKQUUGTXCPQ CNOKETQUEQRKQSWGUVKVWOQTKUGODTCPQ KFGPVKEK/CSWCPFQUKQUUGTXCKNNQTQIGPQOC RQUUQPQCXGTGWPCURGVVQVQVCNOGPVGFKXGT UQ3WGUVCKPHQTOC\KQPGTGPFGRQUUKDKNG RTGXGFGTGWPGUKVQRQUKVKXQQRRWTGPGICVKXQ 3WKPFKPQPRQUUKCOQCPEQTCFKTGFKCXGTG FGNNGVGTCRKGOKINKQTK! Eric Green:0GNNCOCIIKQTRCTVGFGK ECUKPQOCCNOGPQFKURQPKCOQFKOG\\K OKINKQTKRGTRTGXGFGTPGINKGUKVK+PVWVVQKN OQPFQXKUQPQFGEKPGFKRTQIGVVKFKXGTUKRGT NCUGSWGP\KCNK\\C\KQPGFGKVWOQTKFQXGUK TCEEQNIQPQUGSWGP\KCPQGECVCNQICPQOQNVG OCPKHGUVC\KQPKFKRCTVKEQNCTKVKRKFKECPETQ 4KVGPKCOQEJGPGKRTQUUKOKCPPKVWVVKSWG UVKUHQT\KECODKGTCPPQNCFKCIPQUVKECRGT alcuni tumori, e (incrociamo le dita!) forse RQVTCPPQHQTPKTGCPEJGOKINKQTKKPVWK\KQPK su come curare i tumori. Non sono soltanto gli esiti delle malattie CGUUGTGFKXGTUK.GRGTUQPG reagiscono anche in maniera differente alle medicine. Eric Green:#PEJGKNOQFQKPEWKNGRGT UQPGTGCIKUEQPQCNNGOGFKEKPGÄKPITCP RCTVGIGPGVKEQ%KÎJCCEJGHCTGEQPKNPQ UVTQOQFQFKOGVCDQNK\\CTGNGOGFKEKPGG EQPKNHWP\KQPCOGPVQFGNNGOGFKEKPGUVGUUG 5VKCOQKORCTCPFQEQOGRTGXGFGTNQKPCP VKEKRQ6WVVQKNECORQFGNNCHCTOCEQIGPQOK ECWVKNK\\CHQPFCOGPVCNOGPVGKPHQTOC\KQPK UWNIGPQOCFKWPKPFKXKFWQRGTFGVGTOKPCTG CSWCNGVTCVVCOGPVQFGXoGUUGTGUQVVQRQUVQ .CHCTOCEQIGPQOKECÄIK¼WPCUQNW\KQPGFK VKRQUVCPFCTFRGTCNEWPKVTCVVCOGPVKKORKG ICVKPGNNCEWTCFGNNoAIDSFGNNoCUOCGFKCNEWPK VKRKFKOCNCVVKGECTFKQXCUEQNCTK +NEQUVQFGNNCUGSWGP\KCNK\\C\KQPGFGNIGPQOC UKÄCDDCUUCVQEQPUKFGTGXQNOGPVG2GTEJÅ! Eric Green: Al termine del Progetto ge PQOCWOCPQPGNNoCRTKNGFGN, il nostro KUVKVWVQJCRWDDNKECVQWPQUVWFKQEJGHQTPKXC WPCXKUKQPGRGTKNHWVWTQFGNNCIGPQOKECG EJGTKEJKGFGXCNQUXKNWRRQFKPWQXGTKXQNW \KQPCTKGVGEPQNQIKGRGTNCUGSWGP\KCNK\\C\KQPG del DNA #P\KEKEJKGFGXCOQPQPUCTGDDG KPETGFKDKNGUGRQVGUUKOQKFGCTGWPCVGEPQNQ IKCEJGEKRGTOGVVGUUGFKUGSWGP\KCNK\\CTG KNIGPQOCWOCPQRGTOKNNGFQNNCTK! /CCXGXCVGCRRGPCUGSWGP\KCNK\\CVQKNRTKOQ IGPQOCWOCPQRGTWPOKNKCTFQFKFQNNCTK Eric Green:+NEJGURKGICRGTEJÅHKUUCTG EQOGQDKGVVKXQNCUGSWGP\KCNK\\C\KQPG FGNIGPQOCWOCPQRGTOKNNGFQNNCTKHQUUG sinceramente, assolutamente ardito. /CUCRGXCOQEJGKNEQUVQFQXGXCUEGPFGTG #DDKCOQRCICVQOKNKQPKFKFQNNCTKCVWVVK KVKRKFKUEKGP\KCVKURGTCPFQEJGCXTGDDGTQ EQTUQFGKTKUEJKRTGUGPVCPFQPWQXGKFGG HQNNK#PEJGKNUGVVQTGRTKXCVQJCKPVGUQVWVVQ EKÎEQOGWPoGPQTOGQRRQTVWPKV¼KP XGUVGPFQSWCPVKV¼GPQTOKFKFGPCTQ&GNNG DWQPGKFGGUQPQXGPWVGHWQTKJCPPQ H WP\KQPCVQGSWGNNQEJGÄEQUVCVQWPOKNKCT do di dollari soltanto 10 anni fa adesso ne costa qualche migliaio. 3WCNÄUVCVCNCUEQRGTVCRKÕUQTRTGPFGPVG TKIWCTFQKNIGPQOCWOCPQ! Eric Green:5EQRTKTGEJGCDDKCOQFCX XGTQRQEJKIGPK2GTNWPIQVGORQEKGTCXCOQ immaginati che, dato che siamo così com —25 RNGUUKGKPVGNNKIGPVKKNIGPQOCWOCPQ FQXGUUGCXGTGOQNVKRKÕIGPKTKURGVVQCQTIC PKUOKRKÕUGORNKEKEQOGKOQUEGTKPK FGNNCHTWVVCGKXGTOK'RRWTGCDDKCOQEKTEC oIGPK RQEJGOKINKCKCKPRKÕFGKOQ scerini della frutta e circa lo stesso numero FGKVQRK.oCNVTQHCVVQUQTRTGPFGPVGÄEJG NCOCIIKQTCP\CFGNNGRCTVKHWP\KQPCNKFGNPQ UVTQIGPQOCPQPÄEQUVKVWKVCCHHCVVQFC IGPKGPQPEQFKƟECFKTGVVCOGPVGNGRTQVGKPG 'EQUCHC! Eric Green: Stiamo ancora studiando SWGUVGCNVTGRCTVKHWP\KQPCNK5CRRKCOQEJG OQNVGFKNQTQUKEQORQTVCPQEQOGXCTKCVQTK FKNWOKPQUKV¼FGVGTOKPCPFQSWCPFQFQXG GKPEJGOKUWTCWPEGTVQIGPGXKGPGCVVKXCVQ SWCPVCRTQVGKPCXKGPGHCDDTKECVCGXKC FKEGPFQ'RTQDCDKNOGPVGÄRTQRTKQFCSWK EJGFGTKXCNCITCPRCTVGFGNNC PQUVTCEQORNGUUKV¼IGPGVKEC 2TKOCJCCEEGPPCVQCNHCVVQEJGCRCTVG NCECRCEKV¼FKRTGXGFGTGNCTGC\KQPGC un deVGTOKPCVQOGFKEKPCNGQEWTCUKURGTC che WPIKQTPQRQVTGOOQGUUGTGRGTUKPQ in grado FKRTQFWTTGOGFKEKPGOKINKQTKUWNNC DCUGFGNNGKPHQTOC\KQPKIGPQOKEJG %QUCFQDDKCOQUCRGTGRGTCTTKXCTGC SWGUVQRWPVQ! Eric Green:%TGFQEJGPQPUKCTGCNKUVKEQ RGPUCTGCOGFKEKPCNKKFGCVKUQNVCPVQRGT PQKUWNNCDCUGFGNPQUVTQEQTTGFQIGPQOKEQ WPKEQ5GORNKEGOGPVGPQPCEECFT¼ 'EJGEQUCUWEEGFGT¼! Eric Green:+IGPKCIKUEQPQKPEQORNKECVG TGVKFKVTCEEKCVKFQXG#KPƠWGP\C$G$ KPƠWGP\C%G%CUWCXQNVCEQPFWEGC& GEQUÈXKC'CVVTCXGTUQNCIGPQOKEC NCUEKGP\CEJGUVWFKCKNIGPQOCKORCTKCOQ SWCNKUQPQKVTCEEKCVKCNVGTCVKKPWPCFGVGT OKPCVCOCNCVVKC%KÎEKHQTPKUEGKOOGFKCVC OGPVGKPVWK\KQPKUWSWCNKUKCPQNGOGFKEKPG GUKUVGPVKQFKPWQXCKFGC\KQPGEJGRQUUCPQ EQORGPUCTGSWGNNoCNVGTC\KQPGKPSWGN VTCEEKCVQ2GTVCPVQRGTUXKNWRRCTGFGNNG VGTCRKGRWÎGUUGTGRKÕKORQTVCPVGUCRGTG SWCNGVTCEEKCVQÄCNVGTCVQRKWVVQUVQEJG EQPQUEGTGSWCNGUKPIQNQIGPGÄHWQTKWUQ 3WCNÄUVCVCNCRKÕITCPFGFGNWUKQPG FGNIGPQOC! Eric Green:5GEoÄWPCFGNWUKQPGNC identifico con il riconoscere quanto sia com RNKECVQKNIGPQOCWOCPQ#DDKCOQFQXWVQ HCTGKEQPVKEQPNCTGCNV¼0QPUKVTCVVCKPHCVVK UQNVCPVQFKECRKTGKIGPK+OKGKPKRQVKGRTQ DCDKNOGPVGKOKGKRTQPKRQVKUVCTCPPQCPEQTC KPVGTRTGVCPFQGTGKPVGTRTGVCPFQNCUGSWGP\C FGNIGPQOCWOCPQ/CEKÎUKIPKƟEC CPEJGEJGNCIGPQOKECUCT¼WPECORQFK RTKOQRKCPQRGTNWPIQVGORQ Ɓ GLOBAL INVESTOR 2.12 —26 La fabbrica del cuore La fornitura di un’assistenza medica di qualità elevata a un costo accessibile non è solo una sfida per i paesi ricchi. Nei paesi poveri, il costo nominale della degenza ospedaliera potrebbe essere più basso, ma la povertà ostacola gran parte delle persone. Il cardiochirurgo indiano e imprenditore Devi Shetty ritiene che la soluzione sia l’economia di scala. Bernard Imhasly, giornalista | Ryan Lobo, fotografo GLOBAL INVESTOR 2.12 —27 Il dott. Devi Shetty è un imprenditore di successo e un innovatore del settore sanitario, ma comunque ha il tempo per incontrare i pazienti. Narayana Hrudayalaya esegue il 10% di tutte le operazioni cardiache in India. Quando era un giovane cardiologo a Kolkata, il dott. Devi Shetty curò Madre Teresa. Spostandosi poi nello stato del Karnataka, nel sud dell’India, suo suocero, un magnate di successo nel settore edilizio, donò del denaro a un ospedale. Il suo nome – Narayana Hrudayalaya («casa misericordiosa di Dio») – integra la visione del dott. Shetty: a nessuno, anche se povero, dev’essere negato un trattamento di qualità solo perché non può permettersi un’operazione. Oggi la «NH», a Bangalore, è un franchise con degli ospedali in altre cinque città, ed è il fornitore più grande di assistenza cardiaca in India. Quasi il 40% delle operazioni viene eseguita a favore di pazienti poveri. I costi di pareggio della NH (all’incirca 2’000 dollari) le consentono di destinare i surplus dai pazienti più ricchi alla copertura dei costi dei soggetti non in grado di pagare. E poiché la NH effettua tante operazioni, la qualità migliora. Il successo non ha affievolito la devozione alla medicina del dottor Shetty. Continua a operare di frequente e a incontrarsi coi pazienti. Un giorno di ottobre siede vicino a una donna anziana spiegandole le ecografie, mentre un giornalista e un rappresentante di McKinsey attendono il loro turno in un altro angolo della stanza. «Rispetto». Il dott. Shetty usa questa parola due volte nell’arco di pochi minuti, dopo che il suo paziente – povero, scalzo e dall’aspetto stanco – se n’è andato. «Bisogna avere rispetto dei poveri. Vengono da noi dopo che il disturbo cardiaco ha raggiunto una fase avanzata e soffrono parecchio». Di rado dispongono di un’assicurazione. Sette anni fa, il dott. Shetty ha lanciato un programma assicurativo che fornisce una copertura a oltre un milione di famiglie a Karnataka, al costo di dieci rupie a persona al mese, o di due dollari all’anno. Il dott. Shetty riusa la parola: «Bisogna trattare il denaro con rispetto». Compassione e denaro sono scritti nel DNA di Shetty. È nato in una grande famiglia nella regione indiana del Sud Canara. Suo padre è OQTVQIKQXCPGRGTXKCFGNFKCDGVGNCUEKCPFQKPQXGƟINKKPRGUUKOG > Continua a pagina 31 GLOBAL INVESTOR 2.12 —28 «Quanto denaro si può destinare ai nostri immensi problemi sociali? Finirà molto presto» Per aiutare a sostenere il modello di assistenza sanitaria a basso costo del dottor Shetty, che fornisce un accesso all’assistenza medica di qualità a milioni di poveri indiani, vengono forniti dei brevi corsi per infermieri ai familiari dei pazienti cosicché possano assistere lo staff di base per l’assistenza post-operatoria. GLOBAL INVESTOR 2.12 —29 GLOBAL INVESTOR 2.12 —30 GLOBAL INVESTOR 2.12 —31 Un paziente dopo un intervento chirurgico presso uno degli ospedali del dottor Shetty. Nonostante le 37 operazioni ogni giorno, il franchise NH è ben lontano dal soddisfare la domanda. Il gruppo crescerà a 14 ospedali entro l’anno prossimo. condizioni economiche. Ma gli Shetty provengono da una comunità che capisce sia il potere del denaro come forza per fare del bene che la TGCNV¼FGINKWNVKOK.CDGPGƟEGP\CPQPÄUECNCDKNGJCFKEJKCTCVQKNFQVV Shetty al quotidiano indiano «Economic Times» dopo essere stato eletto di recente imprenditore dell’anno. Alla domanda su cosa significhi tutto ciò, il dott. Shetty risponde: «Quanto denaro si può destinare ai nostri immensi problemi sociali? Finirà molto presto». Di conseguenza, nel corso del tempo, il dott. Shetty ha reimpostato il suo modello di business. Ora, è focalizzato a crescere progressivamente. «2.5 milioni di indiani necessitano di un’operazione al cuore», afferma. «Anche con 37 operazioni al giorno, affrontiamo solo la punta del problema. Dobbiamo espanderci». Tra un anno saranno presenti 14 ospedali, tutti impegnati a conseguire gli stessi obiettivi. Replicheranno il modello della Città della salute («Health City»), un complesso sorto proprio dietro l’originaria NH a Bangalore, che offre diverse specialità mediche a basso costo ai poveri tramite le economie di scala. «Eseguiamo il 10% di tutte le operazioni cardiache in India», afferma Viren Shetty, il figlio più grande di Shetty e amministratore di NH. «Pertanto possiamo riunire le risorse come le banche del sangue e i test di laboratorio, acquisendo potere di contrattazione. Possiamo acquistare dei beni di consumo a prezzi molto competitivi». Un’altra delle innovazioni sanitarie del dottor Shetty è sociale: il suo ospedale a Mysore fornisce delle strutture ai familiari per stare con i pazienti e assicurare l’assistenza post-operatoria. Essi frequentano un breve corso infermieristico. Vengono coinvolti anche i pazienti, che divengono gli infermieri di se stessi quando ritornano a casa. «Speriamo che questo diventi un modello per l’India», afferma il dottor Shetty, e anche per altri paesi. Di fatto, il suo modello, caratterizzato da una qualità elevata e da bassi costi, ha attirato l’interesse ben oltre il suo paese natio. Viren Shetty tira fuori il suo iPhone e indica un messaggio appena arrivato. Riporta utili e spese del giorno precedente di uno degli ospedali NHQNVTGEJGKFCVKUWNƠWUUQFKECUUC1IPKQURGFCNGXKGPGVTCVVCVQEQOGWPEGPVTQFKRTQƟVVQGFGXGRTQFWTTGWPCDQ\\CFKDKNCPEKQ – ogni giorno. Spiega il dottor Shetty: «Un bilancio ogni mese è come un referto post-mortem. Ma una sintesi quotidiana è una diagnosi. )GPGTCƟPCP\GUQNKFGRGTINKQURGFCNKRGTWPCDWQPCCUUKUVGP\C Ɓ —32 Cellulari e telemedicina e-health per tutti I paesi in via di sviluppo hanno adottato la telefonia mobile a ritmi sorprendenti, e la copertura geografica e della popolazione si avvicina quasi al 90%, anche in Africa. La tecnologia si sta dimostrando uno strumento fondamentale per la condivisione delle informazioni sulla salute e la raccolta dei dati da regioni distanti e poco servite. Ma le soluzioni di «e-health» sono buone solo se godono del supporto di istituzioni altrettanto buone. Giselle Weiss, scrittrice freelance È possibile ascoltare questo articolo sulla piattaforma divulgativa del Global Investor: www.credit-suisse.com/globalinvestor S. Yunkap Kwankam, CEO, Global eHealth Consultants e direttore esecutivo, International Society for Telemedicine and eHealth, Ginevra. Nato in Camerun, ha conseguito la sua laurea in ingegneria elettrica presso la Northeastern University. Ha lavorato negli USA prima di diventare professore e direttore del Center for Health Technology dell’Università di Yaoundé. È stato coordinatore della e-Health presso l’OMS di Ginevra per quattro anni. Giselle Weiss: La tecnologia informatica e della comunicazione (ICT) ha trasformato il mondo come lo conosciamo. Ma non ha cambiato l’assistenza sanitaria. Perché? S. Yunkap Kwankam: In realtà ha tra sformato l’assistenza sanitaria. Forse non nella misura in cui ha modificato altri aspetti della vita. Nella vita di ogni giorno, i sistemi informatici sono presenti ovunque. Mentre nella sanità, come paziente, non è del tutto ovvio quali siano i sistemi correlati all’ICT dietro i servizi ricevuti. Ma coloro che lavorano in tale settore assistono alle trasformazioni EJGUKUQPQXGTKƟECVGPGNUKUVGOCUCPKVCTKQ grazie all’ICT. Di fatto, diciamo che l’ ICT è il terzo pilastro del settore sanitario. Quali sono i primi due? S. Yunkap Kwankam: La chimica, che nel XIX lanciò quello che sarebbe poi diventato il settore farmaceutico, e la fisica, che nel secolo scorso ci ha permesso di disporre di sistemi e attrezzature di imaging. L’ICT è il fondamento dei sistemi sanitari basati sulle conoscenze del XXI secolo. Ha davvero avuto un impatto profondo. Parla dei cellulari come di una tecnologia abilitante per il settore sanitario nei paesi in via di sviluppo. S. Yunkap Kwankam: Quasi 5.9 mia. di persone in tutto il mondo hanno accesso a un telefono cellulare. In Africa, la copertura UKCFGNNCRQRQNC\KQPGEJGIGQITCƟECTCIgiunge il 90% circa. È la tecnologia favorita. Per cosa? S. Yunkap Kwankam: Dai pazienti per mettersi in contatto con i professionisti del settore sanitario, o da quest’ultimi per comunicare tra loro. Già solo l’aspetto della comunicazione ha un impatto significativo. Le strade e le altre forme di comunicazione sono talmente obsolete che la comunicazione assume un’importanza ancora maggiore. Può fornirmi un esempio specifico? S. Yunkap Kwankam: Una delle applicazioni che sta venendo impiegata attualmente sono gli SMS rapidi. Consentono di inviare e ricevere dei dati tra un cellulare e un database computerizzato. Per esempio, a Bonsaaso, in Ghana, il progetto Villaggi del millennio impiega un’applicazione con SMS rapidi chia mata ChildCount+. Le madri immettono e inviano dati relativi alla salute dei propri bimbi allo staff del progetto, che li registra e li gestisce. Questo sito dispone altresì di un centro di consultazione per la telemedicina volto a ero gare servizi sanitari. Foto: Cédric Widmer GLOBAL INVESTOR 2.12 GLOBAL INVESTOR 2.12 Come funziona? S. Yunkap Kwankam: In questo caso, gli operatori sanitari nel gruppo di villaggi di Bonsaaso girano per la comunità assistendo i pazienti. Se incorrono in un problema che non sono in grado di risolvere, chiamano un’infermiera o una levatrice, o da ultimo un dottore. Le madri come vengono a conoscenza di tutto questo? S. Yunkap Kwankam: Con un SMS puoi far pervenire un messaggio a ogni abbonato della tua rete. Per esempio, il progetto MAMA (Mobile Alliance for Maternal Action) fornisce dei messaggi gratuiti in materia sanitaria alle nuove madri e a quelle in attesa in tutto il mondo. Le madri si registrano al servizio indicando la data prevista per il parto o la data di nascita del proprio bimbo. Ma la comunicazione è solo uno dei vantaggi. S. Yunkap Kwankam: Sì, l’altro è costituito dal fatto di poter raccogliere e analizzare dei dati di buona qualità per prendere delle decisioni informate. Un esempio di tutto questo è SMS for Life, che è stato sperimentato in Tanzania impiegando dei messaggi di testo e una tecnologia di mappatura elettronica per risolvere il problema dell’esaurimento delle scorte di farmaci antimalarici. Prima di allora, chi si occupava della pianificazione a livello centrale non sapeva quali medicine fossero disponibili in quali centri. Cellulari per la salute! S. Yunkap Kwankam: Sì e no. La Commissione sui determinanti sociali della salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha indicato che non ci si può solo focaliz zare sul miglioramento del sistema sanitario. Se ci chiediamo cos’è che genera salute, stiamo parlando di acqua e sistemi fognari, cibo e nutrizione, alloggi ed educazione. Si devono riorganizzare intere economie, il governo, l’agricoltura e le comunicazioni. Il principale problema a cui si trovavano di fronte molti paesi in via di sviluppo era quello delle malattie trasmissibili. S. Yunkap Kwankam: È una cosa del pas sato. Ora, a fronte della crescita dell’aspet tativa di vita, le malattie croniche stanno incominciando a rappresentare la parte più significativa delle affezioni. Inoltre, sono presenti consistenti carenze di personale nel settore sanitario. Un rapporto dell’OMS pubblicato nel 2006 ha elencato 53 paesi nel mondo dove il numero di dottori, levatrici, infermiere e farmacisti pro capite GTCKPUWHƟEKGPVGRGTNCHQTPKVWTCFGKUGTXK\KFK base. Trentatre di questi paesi si trovavano nell’Africa subsahariana. —33 «Dobbiamo spostare l’enfasi dall’ICT per la sanità all’ICT per lo sviluppo poiché molte delle sfide che questi paesi devono affrontare sono davvero problemi di sviluppo e non solo sanitari» E ciò cosa implica in termini di ICT? S. Yunkap Kwankam: Dobbiamo indagare cosa può fare l’ ICT. Spostando l’enfasi dall’ICT per la sanità all’ICT per lo sviluppo poiché molte delle sfide che questi paesi devono affrontare sono davvero problemi di sviluppo e non solo sanitari. Un’altra ragione per tale spostamento è che molte delle decisioni in materia di investimento nelle infrastrutture corre late all’ICT non rientrano nelle competenze di un ministro della sanità. In Occidente, diamo per scontate le infrastrutture. S. Yunkap Kwankam: Quando parlo della telemedicina, cito sempre l’esempio della Medgate di Basilea. La Medgate registra grandi successi. Il servizio attualmente gestisce all’incirca quattro-cinquemila pazienti al giorno: le chiamate giungono o via telefono o tramite Internet. Dalle statistiche si evince che metà delle persone che chiamano ottiene una soluzione ai propri problemi. Ed è eccezionale! Ma è presente un’infrastruttura notevole, tra cui dei sistemi di pagamento (ossia schemi assicurativi), le prescrizioni elettroniche e una fornitura stabile di elettricità. In un paese africano, non sussiste alcuna garanzia. Le infrastrutture rendono il problema ancora più complesso. Mettendo da parte per un momento la questione più generale dello sviluppo, quali sono alcune delle limitazioni del’ICT stessa? S. Yunkap Kwankam: Una delle principali limitazioni è costituita dagli aspetti legali e normativi. Quando si esegue un intervento che interessa diverse giurisdizioni – o paesi – diventa nebuloso conoscere le leggi e chi ha la responsabilità. Il quadro normativo non è al passo con i progressi della VGEPQNQIKC.GƟTOGFKIKVCNKUQPQWPGUGORKQ in tal senso. In fin dei conti, è necessaria una firma cartacea per convalidare quella elettronica. È un collo di bottiglia. Lo stesso dicasi per l’interoperabilità dei sistemi. Gli abusi cibernetici costituiscono un altro problema ovvio. Ha creato un elenco di sei «sfide importanti» per l’e-health (v. riquadro). Potrebbe condividerne una o due con noi? S. Yunkap Kwankam: Una è quella che io chiamo il fatto di rapportarsi alle dimensioni. In altre parole, gli interventi in ambito ICT devono essere proporzionati alle dimensioni del problema. Un’altra è quella di prevedere la direzione assunta dal sistema sanitario, impiegando la tecnologia per godere di una posizione di vantaggio. Il potere dell’ ICT è incredibile pensando in termini di persone, processi e tecnologia. Lo sfruttamento di questo potere può fare dei miracoli per la UCNWVGINQDCNG Ɓ .GUGKITCPFKUƟFG correlate all’e-health 1. Creazione di «conoscenze comuni» per l’e-health, un deposito di informazioni sull’e-health largamente disponibile e di portata globale. 2. Applicazione in scala degli interventi di e-health, sulla base dell’evidenza concreta, per raggiungere dimensioni adeguate alla portata dei problemi da affrontare. 3. Creazione di sistemi di e-health integrati per risolvere le problematiche connesse a sistemi chiusi e alla mancanza di interoperabilità. 4. Trasformazione degli operatori sanitari in dottori online e costituzione di una capacità individuale e istituzionale per impiegare gli strumenti e i servizi correlati all’e-health. 5. Sviluppo della tecnologia informatica e della comunicazione (ICT) per la salute, considerando quest’ultima come una funzione di produzione, e ricercando dove l’ICT possa fornire un sostegno. 6. Creazione dell’ICT per il sistema sanitario del futuro prevedendo le necessità, e riducendo quindi il lasso VGORQTCNGVTCNoKFGPVKƟEC\KQPGFGK problemi, l’intervento e l’osservazione dell’impatto. Fonte: S. Y. Kwankam, «Bollettino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità», vol. 90, 2012, pp. 395 –397. I/8 II/13 IV/40 V/47 Oltre le pillole III Sistemare le cose Tutti coloro che hanno dimenticato di comprare qualcosa al supermercato perché hanno lasciato a casa la lista della spesa possono capire quanto sia fondamentale la compilazione di una lista. Ma quando il chirurgo di Harvard Atul Gawande ha suggerito la creazione di una checklist chirurgica ai suoi colleghi, il 20% circa si è detto contrario. Gawande ha esposto i vantaggi di agire in questo senso nel suo best seller «The Checklist Manifesto: How to Get Things Right» (2009). Inoltre degli studi indipendenti sull’effetto delle checklist chirurgiche mostrano che possono ridurre il rischio di mortalità di un terzo se le si segue completamente. Foto: Alyson Aliano, Redux, Redux, laif Atul Gawande GLOBAL INVESTOR 2.12 —35 Pagare per l’assistenza sanitaria Lezioni giapponesi Chi paga per l’assistenza sanitaria, e quanto, dipende dai giudizi su cosa costituisca un trattamento «adeguato», dall’ammontare del reddito che chi offre il servizio prevede di guadagnare e dalle aspettative dei pazienti. Di conseguenza, le spese per l’assistenza sanitaria presentano un meccanismo (seppur insostenibile) di aumento progressivo. Il sistema nipponico che prevede dei pagamenti singoli fornisce un approccio di contenimento dei costi. Naoki Ikegami, economista sanitario, Università Keio, Tokyo Sempre adeguato Do A volte adeguato t to Sempre non adeguato re Sempre non adeguato Pa zi e n te Sono presenti diverse questioni chiave per quanto riguarda i pagamenti correlati all’assistenza sanitaria. La prima è: cosa costituisce un «trattamento adeguato»? I pazienti tendono a pensare che si tratti di una questione ben definita. In altre parole, che per ogni affezione sia presente una sola tipologia di trattamento confacente. Tuttavia, la gran parte dell’assistenza sanitaria rientra in una zona grigia che per i medici «dipende» (dal paziente). Quello che non dicono è che dipende anche dalle risorse disponibili, dalle loro inclinazioni personali in base alla loro formazione e da come sono pagati. Se il loro reddito è legato alle attività, l’area «adeguata» si espanderà. D’altro canto, se reddito e attività non sono correlati, l’area si ridurrà, e saranno presenti delle liste d’attesa per i pazienti, il cui stato non necessita di un trattamento immediato (v. fig. 1). Il secondo aspetto è che le spese per l’assistenza sanitaria a carico di pazienti, piani assicurativi e governo rappresentano un reddito per dottori e ospedali. I costi per il personale in paesi a reddito elevato sono di norma la metà circa del totale. Per cui, quando coloro che forniscono dei servizi di assistenza sanitaria parlano di «costi», stanno in realtà parlando del rispettivo reddito. I dottori dovrebbero guadagnare all’incirca la stessa somma del lavoratore medio o dieci volte di più? Quanto dovrebbero guadagnare rispetto alle infermiere? In molti paesi a reddito medio, e in alcuni settori specialistici negli > 01_Qual è il trattamento «adeguato»? I pazienti considerano di frequente gli interventi sanitari adeguati come qualcosa di assodato, mentre per i medici la questione se procedere o meno al trattamento non è così definita. Fonte: N. Ikegami GLOBAL INVESTOR 2.12 —36 .COQFCNKV¼FKƟPCP\KC mento dell’assistenza sanitaria diverrà un aspetto più importante in Giappone nonostante il fatto che la sua spesa sanitaria è stata contenuta» USA, i dottori guadagnano dieci volte di più delle infermiere. A quanto si dice, le prestazioni solo da parte di specialisti e in generale il lavoro da parte di soggetti con una buona formazione sono i prerequisiti per mantenere la qualità. Per esempio, in Francia, solo i neurologi possono diagnosticare l’Alzheimer e iniziare a prescrivere dei farmaci mirati. Ma queste restrizioni consentono altresì ai medici specializzati in alcuni campi di conseguire dei redditi elevati. Il terzo aspetto è costituito dalle aspettative del paziente sul trattamento sanitario. I miracoli dell’assistenza sanitaria vengono ampiamente pubblicizzati dai media. Di conseguenza, in una situazione di vita o di morte, con ogni probabilità la gran parte dei pazienti tenterà di tutto, a prescindere dalla probabilità di guarigione o dai costi. Molti sono disposti a cedere tutti i loro averi e a sobbarcarsi un debito elevato se i servizi non vengono offerti dal governo. Una persona con un reddito poco elevato potrebbe rassegnarsi a un’abitazione di basso rango, ma non a un livello scarso di assistenza sanitaria. A fronte di SWGUVQUVCVQFoCPKOQRWDDNKEQÄFKHƟEKNGRGTWPRQNKVKEQGNGVVQGEEGVto, forse, negli USA, affermare esplicitamente che un paziente con un reddito poco elevato non abbia diritto alla stessa qualità di assistenza sanitaria di un paziente con un reddito elevato. Crescita progressiva 02_Contenimento dei costi sanitari tramite un sistema di pagamenti singoli Variazioni annuali del PIL nipponico, spese mediche e tasso di revisione globale del piano commissionale, 1980 – 2010. Fonte: «Health Affairs», maggio 2012, p. 1052 % 10 8 6 4 2 0 –2 –4 –6 –8 1980 1985 1990 Prodotto interno lordo (nominale) 1995 2000 Spese mediche (nominali) Tasso di revisione globale del piano commissionale 2005 2010 Visto che questa è la natura dell’assistenza sanitaria, non sorprende che le spese sanitarie presentino un meccanismo di crescita progressiva. Sulla base dei trend passati, nel 2000 i Centers for Medicare and Medicaid Services statunitensi hanno stimato che la percentuale delle spese sanitarie rispetto al PIL si attesterebbe al 38% nel 2075. Tuttavia, in altri paesi a reddito elevato, tali livelli di spesa non possono più essere contemplati. Il motivo di base è semplice: il governo deve contenere le spese sanitarie complessive poiché c’è un limite entro cui le persone con un reddito elevato e una buona salute sono disposte, o più correttamente costrette, a pagare per l’assistenza di chi ha un reddito basso e delle malattie croniche. In termini più pratici, l’assistenza sanitaria compete con altri servizi pubblici nel processo di destinazione del budget annuale. Ciò è XGTQPGNECUQKPEWKNGURGUGUCPKVCTKGXGPIQPQƟPCP\KCVGKPPCP\KVWVVQ dalle imposte, come nel Regno Unito e nei paesi nordici, o dai premi delle assicurazioni sociali, come nel caso di Germania e Francia. InolVTGINKKPECUUKFGKRTGOKFGXQPQGUUGTGKPVGITCVKFCNNGVCUUGCNƟPGFK mantenere i costi del lavoro a un livello competitivo sul piano internazionale (di norma, metà dei premi sono pagati dai datori di lavoro). Pertanto, le spese da destinare all’assistenza sanitaria sono strettaOGPVGNGICVGCNNCƟUECNKV¼FGNRCGUG(CTRCICTGKRC\KGPVKFKRKÕPQP ha un grande impatto per via del rapporto 80:20 nell’ambito delle spese sanitarie. Vale a dire, l’80% delle spese totali è destinato al 20% FGKRC\KGPVKEQPEQUVKGNGXCVK#NƟPGFKEQPVGPGTGUKIPKƟECVKXCOGPVG NoCOOQPVCTG ƟPCP\KCVQ RWDDNKECOGPVG NC SWQVC XGTUCVC FCK RC\KGPVK con costi elevati dev’essere aumentata. Tuttavia, costringerli a pagaTGKORQTVKEQUÈCNVKHCTGDDGXGPKTOGPQNCTCIKQPGCNNCDCUGFGNƟPCPziamento dell’assistenza sanitaria da parte dei governi. Allora come si può contenere la spesa sanitaria? Il problema del contenimento non è correlato alla strutturazione del sistema sanitario. Per esempio, il sistema nipponico presenta molte caratteristiche simili a quello statunitense: oltre 3’000 piani assicurativi sanitari, e un sistema di distribuzione in cui prevale il settore privato. Inoltre il governo non impone nemmeno un budget globale fisso. I soggetti che forniscono i propri servizi sono liberi di investire ed erogare qualsiasi prestazione ritenuta necessaria per i rispettivi pazienti. Di conseguenza, le liste di attesa non costituiscono una questione sociale. GLOBAL INVESTOR 2.12 —37 Ma, in percentuale sul PIL, la spesa sanitaria del Giappone è solo dell’ 8,5% rispetto al 16,4% negli USA. Questa differenza è dovuta soprattutto al fatto che praticamente tutti i prezzi e le condizioni di fatturazione sono stabiliti dal governo giapponese (v. fig. 2). Foto: Benjamin Parks Un piano con una sola commissione per controllare i costi Nella revisione biennale dei prezzi, il primo ministro dapprima decide su un cosiddetto tasso di revisione dei prezzi globale basato sulla propria valutazione della situazione politico-economica. Il prezzo di ogni voce viene poi rivisto su base individuale dal ministero della salute in virtù di priorità correlate a politica, negoziazioni e ricerche. Per esempio, nella revisione 2002, il tasso globale è stato ridotto del 2%, ma il prezzo di una risonanza magnetica per immagini («MRI») alla testa è stato abbassato del 30% poiché il numero degli esami MRI era aumentato «a dismisura». D’altro canto, nella revisione 2008 i prezzi per l’assistenza d’emergenza e l’ostetricia sono saliti poiché il governo doveva rispondere a quanto riferivano i media in merito a carenze in queste aree. I prezzi dei medicinali vengono rivisti, di norma, in modo più obiettivo, sulla base innanzitutto di una ricerca sui prezzi di mercato. Generalmente il prezzo di vendita è più basso del prezzo stabilito dal governo per via della concorrenza tra i distributori. Una volta che sono stati stabiliti i prezzi di mercato reali, il viene determinato il prezzo rivisto, che sarà così maggiore solo del 2% in rapporto al prezzo di mercato ponderato in base ai volumi. Queste revisioni hanno prodotto una spirale al ribasso dei prezzi dei medicinali. .GTGXKUKQPKFGNVCUUQINQDCNGVTQXCPQTKƠGUUQPGNVCUUQFKETGUEKVC annua della spesa sanitaria. Tuttavia le spese crescono anche per fattori non correlati ai prezzi: ossia i progressi tecnologici e i fattori FGOQITCƟEKEJGKPUKGOGJCPPQFGVGTOKPCVQVCUUKFKETGUEKVCCPPWC del 2–3% (KPQ CINK CPPK1VVCPVC K HCVVQTK FGOQITCƟEK EQPUKUVGXCPQ fondamentalmente negli aumenti della popolazione, ma da allora il HCVVQTGRKÕKPƠWGPVGÄNoKPXGEEJKCOGPVQFGNNGRGTUQPG.CRGTEGPVWCNG della popolazione con almeno 65 anni sta crescendo a un ritmo dell’1% ogni due anni; e la quota attuale è del 23%, il che rende il Giappone il paese più vecchio al mondo. I rialzi nominali del PIL sono più importanti di quelli reali perché il prezzo dei servizi sanitari tende a essere determinato in modo indipendente dall’indice dei prezzi al consumo. Quando l’economia cresceva a un ritmo del 5%, come negli anni Ottanta, il rapporto tra spese sanitarie e PIL era rimasto costante poiché si potevano assorbire dei piccoli incrementi del tasso globale e dei rialzi dovuti a fattori non correlati ai prezzi. Ma, dagli anni Novanta, l’economia ha presentato una stagnazione, e di conseguenza la percentuale delle spese sanitarie è cresciuta. Nel contempo il debito nazionale, già doppio rispetto al PIL, continua a crescere. La modalità di finanziamento dell’assistenza sanitaria diverrà un aspetto più importante in Giappone nonostante il fatto che la sua spesa sanitaria è stata contenuta. Al fine di affrontare questa sfida, il governo deve negoziare con le organizzazioni che offrono i servizi cosicché quest’ultimi e i livelli di reddito dei professionisti dell’assistenza saniVCTKCRQUUCPQGUUGTGRKÕEQPHCEGPVK Ɓ Naoki Ikegami è professore e presidente del Dipartimento di politica e gestione sanitaria presso la scuola di medicina dell’Università Keio. È stato consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Banca Mondiale. È presidente dell’Associazione dell’economia sanitaria giapponese ed ex presidente della Società giapponese per l’amministrazione sanitaria. Inoltre è Senior Fellow presso la Wharton School dell’Università della Pennsylvania. —38 Tecnologia medica a basso costo Strumenti fai da te per la salute La mancanza di tecnologie mediche adeguate nelle aree povere di risorse ha spinto gli «esperti» di strumenti a realizzare dei set per apparecchiature mediche che fornitori e utenti possono assemblare da sé. Ciò non solo risolve il problema della disponibilità immediata di apparecchiature, ma stimola l’invettiva nel settore delle tecnologie mediche. José Gómez-Márquez, ideatore di dispositivi medici, Little Devices Lab, Massachusetts Institute of Technology È possibile ascoltare questo articolo sulla piattaforma divulgativa del Global Investor: www.credit-suisse.com/globalinvestor In un villaggio nicaraguense Mauro Perez ha TGCNK\\CVQWPPGDWNK\\CVQTGRGTEWTCTGUWCƟINKC di un anno affetta dalla polmonite. La sua lista della spesa nel negozio di ferramenta? Tubi, una coppetta per aerosol, una pompa da biEKENGVVC G WP ƟNVTQ FK ECTVC # FWG QTG FC NÈ l’infermiera Danelia Urbina utilizza uno stetoscopio fai da te per trasmettere i battiti cardiaci. In Etiopia, un team di ingegneri dell’Istituto di Tecnologia di Addis Abeba ha impiegato componenti di televisori per creare un dispositivo per la misurazione dell’ossigeno nel sangue, cioè un pulsiossimetro. Questo è il mondo della tecnologia medica fai da te, un settore emergente nei ME. Incoraggiati dalle tecnologie abilitanti, sempre più utenti si spingono oltre il loro ruolo di pazienti o fornitori di assistenza sanitaria per diventare inventori. Secondo un articolo della prestigiosa rivista medica Lancet dell’agosto 2012, l’80% dei dispositivi medici nei paesi in via di sviluppo è frutto di donazioni, ma solo il 40% circa funziona. Molti sono fuori uso già all’arrivo, perché ideati per l’utilizzo non in ambienti disagevoli, ma negli ospedali di paesi OCSE, dove ci sono i pezzi di ricambio, un’adeguata formazione e infrastrutture solide. Nelle cliniche povere, questi criteri diventano irrilevanti. Nel laboratorio del Massachusetts Institute of Technology progettiamo dispositivi per i ME. I nostri partner nei paesi in via di sviluppo sono i nostri co-progettatori. Piuttosto che aspettare che il sistema sanitario colmi il gap con la tecnologia moderna, spingiamo la tecnologia ad adattarsi al sistema. Quando il paziente è a rischio, non si aspetta che venga costruita l’autostrada: si progetta il dispositivo medico equivalente a una Land Rover. In questo contesto, è fondamentale scegliere i criteri di progettazione giusti. Nei paesi a basso reddito, la scarsità di risorse porta al riutilizzo di dispositivi che non dovrebbero essere reimpiegati, come le siringhe ad ago. Qui bisogna imporre l’eliminazione dello strumento. Il trasferimento wireless dei dati consente di tracciare la performance e allertare sterilizzatori chirurgici a distanza, refrigeTCVQTKRGTHCTOCEKGKPEWDCVTKEKPGQPCVCNK+PƟPG poter contare su pezzi di ricambio disponibili a livello locale per la produzione di apparecchiature mediche contribuisce a far diminuire i costi di produzione e accresce il know-how. Strategie di progettazione Parti modulari e suddivise in base ai colori di materiali irregolari consentono ai professionisti in contesti poveri di risorse di realizzare tecnologie mediche più adatte rispetto a dispositivi tecnologicamente avanzati. Il processo di invenzione e progettazione può essere avviato ricorrendo a una serie di strategie. Ad esempio, l’ibridizzazione è un mix di due diversi oggetti che vengono trasformati in qualcosa di più che la semplice somma Foto: Jeff Harris | David Carmack GLOBAL INVESTOR 2.12 GLOBAL INVESTOR 2.12 delle parti. I microscopi su telefoni cellulari, come quelli del gruppo Camera Culture del MIT, sono un buon esempio. Il dispositivo è una lente montata su una camera connessa a un walkie-talkie. Sul lungo termine, il potenziale offerto da queste combinazioni consiste in una rete di dispositivi dotati di algoritmi per condividere le informazioni e prevedere la malattia: il risultato finale è un sistema di allarme precoce. Un’altra strategia è la combinazione di tecnologie di un tempo con applicazioni moderne. Ciò che chiamiamo «ricerca dell’improvvisazione» trova ispirazione nell’impegno quotidiano delle persone che operano nei paesi in via di sviluppo. Un esempio è dato dal distanziatore per asma progettato presso la Stanford University in California, dopo che i ricercatori avevano notato che i medici di base in America Latina tagliavano le bottiglie di Coca-Cola per usarle come distanziatori per inalatori. In questo caso si tratta di un’innovazione da 50 centesimi per una malattia che, in America Latina, colpisce 40 milioni di pazienti. Dopo aver individuato una strategia di progettazione, iniziamo il processo di prototipizzazione attraverso esperimenti sul campo. Un mese insieme ai potenziali utenti in contesti reali vale più di un anno in un laboratorio pieno di ingegneri. Questo approccio ci ha permesso di dar vita a prodotti come il Solarclave (dispositivo a energia solare per la sterilizzazione degli strumenti chirurgici), tecnologie OKETQƠWKFKEJGRGTNCFKCIPQUKFGNNGOCNCVVKGG delle condizioni ambientali, protesi a basso costo e un kit di dispositivi fai da te. La catena di approvvigionamento Nei paesi in via di sviluppo, materiali disponiDKNKCNKXGNNQNQECNGPQPUKIPKƟECPQPGEGUUCTKCmente bambù e materiali «naturali». I giocattoli appaiono come una componente di una grande catena di approvvigionamento globale che offre opportunità di ingegneria a doppio uso. Ad esempio, il meccanismo di arresto di un elicottero giocattolo può diventare il meccanismo di accensione di un inalatore. Le parti elettroniche di una bambola parlante possono essere riutilizzate per realizzare il prototipo di un allarme in un reparto di terapia intensiva. Le tolleranze dei blocchi Lego li rendono idonei per la diagnostica di precisione delle applicazioni per laboratori su chip. Incoraggiare l’inventiva I set da costruzione come quelli del nostro progetto MEDIKit, che oggi fa parte di LDTC+Labs LLC, sono costituiti da blocchi – dispositivi tradizionali trasformati in pezzi mo- —39 José Gómez-Márquez è nato e cresciuto in Honduras. Dirige il Little Devices Lab presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e insegna nell’ambito del D-Lab: Health, un corso di progettazione per le tecnologie sanitarie globali. Ha vinto tre volte il concorso MIT IDEAS, inclusi due premi Lemelson per la tecnologia internazionale. Nel 2009, è stato scelto per l’elenco dei giovani innovatori under 35 (T35) stilato dalla rivista «Technology Review», che lo ha anche nominato filantropo dell’anno. dulari, codificati per colore – che consentono a medici e infermieri operanti nei paesi in via di sviluppo di inventare le proprie tecnologie mediche. Questi kit coprono sei aree di tecnologia medica: distribuzione dei farmaci, diagnostica su carta, microfluidica, protesi, segnali vitali e strumenti chirurgici. I kit illustrano all’utente il funzionamento dei dispositivi, mettendolo in condizione di assemblare NGFKXGTUGEQORQPGPVKGETGCTGEQUÈVWVVCWPC serie di dispositivi unici. Le tecnologie mediche per i paesi in via di sviluppo devono essere accessibili e appropriate al contesto. Con la giusta combinazione degli investimenti per ricerca e sviluppo, queste tecnologie possono diventare redditizie. Il mix di fattori come l’aumento delle spese sanitarie pubbliche, la persistente carenza di infrastrutture e i rapidi progressi delle tecnologie abilitanti (prototipizzazione rapida, telefonia mobile, elettronica programmabile) sta HCEGPFQ UÈ EJG OQNVK FKURQUKVKXK CDDKCPQ WP impatto sui sistemi sanitari. Ci sono buoni mo- tivi per investire nelle fasi di ricerca e sviluppo e commercializzazione del settore. Ma sono sempre di più anche le prove che queste tecnologie possono estendersi anche nei mercati dei paesi sviluppati. Adherio, una tecnologia da noi ideata per garantire ai pazienti pakistani con tubercolosi la terapia, viene trasferita ora negli USA, dove la mancanza di collaborazione da parte dei pazienti costa circa 290 miliardi di USD all’anno. Negli ospedali dei paesi in via di sviluppo i laboratori distribuiti (cioè non centralizzati) stanno diventando un’interessante opzione per i costosi centri di ricerca e sviluppo istituzionali con spese generali elevate. Il futuro è splendente per la tecnologia medica fai da te grazie alle tecnologie abilitanti, alle reti globali di innovatori e alla promessa di aiutare parecchi pazienti che non RQUUQPQCURGVVCTG Ɓ Un ringraziamento particolare ad Anna Young del Little Devices Lab per l’analisi e la ricerca. I/8 II/13 III/34 Oltre le pillole IV Salute mentale mobile L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che all’incirca 450 milioni di persone al mondo soffrano di affezioni mentali. Inoltre lo stigma sociale e una carenza di psichiatri ostacolano il trattamento. In India è presente uno psichiatra abilitato ogni 400’000 persone (negli USA sono 58 ogni 400’000). Ma la Schizophrenia Research Foundation (SCARF ), che nonostante il suo nome si occupa di diverse problematiche connesse alla salute mentale, raggiunge ora 800 villaggi, mettendo in collegamento i pazienti delle aree rurali con psichiatri nelle città tramite delle teleconferenze. La domanda è elevata, e ogni paziente ha a disposizione solo 20 minuti per un consulto. Schizophrenia Research Foundation Foto: Schizophrenia Research Foundation, India V/47 GLOBAL INVESTOR 2.12 —41 Salute mentale in India Il cugino trascurato In India, la maggiore aspettativa di vita, la crescente migrazione dalle zone rurali alle città, le famiglie meno numerose e il rapido cambiamento economico rappresentano tutti fattori di stress che pongono una sfida sempre più grande alla salute mentale con conseguenze sia sul piano personale che generale. Nonostante i legislatori si trovino d’accordo su una strategia per risolvere il problema, la passata trascuratezza a riguardo e la mancanza di risorse umane indicano che sarà tutt’altro che facile agire in questo senso. Ajay Mahal, esperto in economia della salute, Università di Monash, Australia, e Victoria Fan, ricercatrice, Center for Global Development, Washington D.C. Secondo un rec ente studio pubblicato sul giornale medico «Lancet», QIPK CPPQ KP +PFKC UK XGTKƟECPQ EKTEC 187’000 suicidi. Tali suicidi, in particolare all’interno delle famiglie indiane di campagna, hanno attirato molta attenzione quale effetto collaterale e non intenzionale della crescita indiana e sono spesso collegati alla perdita dei mezzi di sussistenza e all’indebitamento. Presa meno in considerazione è inXGEG NC RKÕ GUVGUC UƟFC CNNC UCNWVG RWDDNKEC ECWUCVC FCNNC OCNCVVKC mentale, che è invece un importante fattore di rischio sottostante a tali morti. Di fatto, l’eccessiva concentrazione sulla mortalità può aver deviato l’attenzione dalla percentuale di morbilità – la perdita di buona salute – dove si percepisce di più la malattia mentale. I dati disponibiNKUWIIGTKUEQPQEJGNoCDKNKV¼EQIPKVKXCGUQEKCNGKPFGDQNKVCENCUUKƟECVC come demenza, potrebbe attestarsi tra il 7,5% e l’11% dei cittadini indiani di età dai 60 anni in su. Ma la demenza non è l’unico problema in questo settore della popolazione. In alcune zone del paese la depressione ha raggiunto percentuali superiori al 50% tra i più anziani. Una malattia seconda solo alle affezioni cardiovascolari Tra i giovani adulti, sono comuni varie tipologie di «disturbi dello stato d’animo», depressione inclusa. I rapidi aumenti delle vendite di alcolici e gli studi sui nuclei familiari, che mostrano un’alta frequenza di consumo di alcol su base quotidiana, suggeriscono che la dipendenza da alcol è in ascesa. Anche i bambini sono a rischio. Uno studio degli anni Novanta condotto dall’Indian Council for Medical Research ha rilevato che quasi il 13% dei bambini al di sotto dei 15 anni soffre di un ritardo mentale e di problemi comportamentali. I recenti sforzi per raccogliere informazioni rappresentative a livello nazionale sullo stato della salute mentale della popolazione indiana sono stati offuscati da delle controversie, ma gli esperti di salute mentale si trovano quasi tutti d’accordo sul suo crescente peso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che le condizioni di salute mentale rappresentino circa il 10% delle affezioni e della mortalità in India, seconde solo alle affezioni cardiovascolari tra le malattie non trasmissibili. A risentire della malattia mentale non è solo la salute. Ricerche condotte tra i paesi sviluppati segnalano anche serie conseguenze economiche. Un recente studio per l’Europa ha concluso che i problemi di salute mentale costano a ogni nucleo familiare europeo intorno ai 2’800 USD in termini di cure e perdite di produttività. Dati simili non sono disponibili per l’India, ma tre fattori suggeriscono che gli esiti economici della malattia mentale in India potrebbero essere peggiori in confronto. Per prima cosa, molte persone affette da malattia mentale appartengono alle fasce economicamente più produttive, o questi problemi insorgono tra i bambini, con implicazioni per la qualità futura della forza lavoro. In secondo luogo, lo stigma collegato alla malattia mentale aumenta il rischio che il peso emozionale ed economico di qualsiasi assistenza venga sostenuto per lo più da un piccolo numero di parenti stretti. Infine, i dati di una ricerca su nuclei familiari rappresentativi a livello nazionale indicano un significativo onere finanziario a carico dei nuclei familiari, perché solo il 45% circa delle degenze ospedaliere e il 20% delle visite ambulatoriali collegate all’assistenza psichiatrica hanno luogo nell’ambito dei servizi sanitari sovvenzionati dal settore pubblico; il resto avviene nel settore privato. Abbiamo osservato che i piani assicurativi esistenti offerti da terzi nel settore pubblico e privato in India non coprono le spese assistenziali per la salute mentale, così si ritiene che circa il 79% del costo totale sia corrisposto di tasca propria dal paziente. > GLOBAL INVESTOR 2.12 —42 «I piani assicurativi esistenti offerti da terzi nel settore pubblico e privato in India non coprono le spese assistenziali per la salute mentale, così si ritiene che il 79% del costo totale sia corrisposto di tasca propria dal paziente» Victoria Fan è entrata a far parte del Centro per lo Sviluppo Globale dopo aver conseguito un dottorato presso la Harvard School of Public Health, con una tesi sui sistemi sanitari in India. Ha lavorato presso diverse organizzazioni non governative in Asia e ha operato come consulente per la Banca Mondiale e per l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ci sono ulteriori implicazioni per la disuguaglianza economica. I nuclei familiari più poveri sono a maggior rischio di malattia mentale in rapporto alle loro controparti che stanno economicamente meglio, ma molteplici studi mostrano anche che la malattia mentale è associata a risultati economici inferiori. Il cambiamento implica fattori a scapito della salute mentale Le malattie mentali rimarranno una caratteristica prominente del panorama della salute pubblica in India nel prossimo futuro. Si stima che il numero di persone di 60 anni e più nel paese possa crescere dai 93 milioni attuali fino a più di 323 milioni entro il 2050. Di conseguenza, sarà possibile osservare con maggiore frequenza il morbo di Alzheimer e altre forme di demenza. Anche in India le donne stanno iniziando a vivere più a lungo degli uomini, come nelle economie più avanzate. Questa tendenza ha delle implicazioni sulla loro salute mentale in età avanzata, in quanto le persone single più anziane tendono a registrare livelli molto più alti di depressione in base a molteplici studi condotti in India ed altrove. Inoltre, la cattiva salute fisica – stati particolari come disfunzioni al cuore, diabete e cancro – e la de- pressione tendono a presentarsi insieme. Le popolazioni del Sud-Est asiatico, in particolare, sono notoriamente ritenute ad alto rischio per le affezioni cardiovascolari e il diabete, così la loro salute mentale resterà oggetto di apprensione. Sono in gioco anche forze sociali più in generale. La crescente migrazione dalle campagne alle città, le famiglie più piccole, il rapido cambiamento economico e una mancanza di reti per la sicurezza sociale esporranno numerosi nuclei familiari indiani ad una varietà di fattori che mettono in pericolo la salute mentale, inclusa la solitudine, l’incertezza economica e una mancanza di sistemi di supporto nell’assistenza alle persone più anziane e ai bambini. E l’India affronta problemi di vecchia data correlati alla scarsa salute fisica delle madri che, a sua volta, è collegata a risultati inferiori in termini di salute dei bambini e a rischi maggiori di ritardo mentale. Mentre non tutti i disturbi mentali sono curabili, diverse cure e pratiche di prevenzione si sono dimostrate efficaci in scenari di basso reddito, come nel caso dell’India. Tutto ciò include la consulenza e la psicoterapia (ad esempio per la depressione e per altri disturbi comportamentali) e interventi farmaceutici (ad esempio per la schizofrenia, la demenza e la depressione). Le prove, per lo più nei Foto: Steffen Thalemann | Anthony Jeong GLOBAL INVESTOR 2.12 —43 paesi sviluppati, suggeriscono che varie forme di supporto comunitario e familiare, insieme alla somministrazione di farmaci, possono combattere dei problemi comportamentali associati alla malattia mentale dei bambini. Una maggiore consapevolezza da parte della popolazione e dei soggetti che forniscono l’assistenza sanitaria in riferimento alla malattia mentale nello stadio assistenziale primario può aiutare a identificare dei casi, consentendo interventi tempestivi. È auspicabile anche la fornitura di servizi sanitari coordinati per la salute mentale e fisica allo stadio assistenziale primario, data la presenza simultanea di entrambe le condizioni in molti pazienti. Gli esperti di salute mentale concordano in larga misura che il trattamento dei pazienti a livello di comunità, inclusa l’assistenza ambulatoriale nei centri primari di assistenza sanitaria, può fruttare verosimilmente alti rendimenti. Le limitazioni per le risorse complicano i passi in avanti L’India arranca nell’effettiva attuazione di molti di questi interventi, in parte perché la salute mentale è rimasta un cugino trascurato dall’agenda in materia sanitaria del governo. Le stime disponibili suggeriscono che, alla salute mentale, venga destinato non più del 2% delle spese del governo indiano per la salute, molto meno di quanto incida la salute a carico della popolazione. Nonostante il Programma nazionale di salute mentale e l’impegno per un modello di assistenza in ambito mentale basato sulla comunità risalente al 1982, si è favorita la spesa ospedaliera. Non c’è dubbio che l’assistenza specializzata su base ospedaliera possa contribuire a curare i pazienti con gravi affezioni mentali. Ma anche questo implica dei costi. L’assistenza su DCUGQURGFCNKGTCKUQNCKRC\KGPVKGHCRQEQRGTOGVVGTGƟPGCNRTGIKWFK\KQNGICVQCNNCUCNWVGOGPVCNG¤CPEJGFKHƟEKNOGPVGCEEGUUKDKNGFCN momento che gli ospedali tendono a essere situati nelle zone urbane. Una soluzione naturale consiste nell’integrare meglio i servizi mentali allo stadio di assistenza primario con i servizi ospedalieri, in modo da convogliare sugli ospedali solo i casi più gravi. Un numero limitato di psichiatri e di soggetti che forniscono servizi assistenziali per la salute mentale con una formazione specifica crea un’ulteriore difficoltà nel momento in cui si pensa di estendere alle zone rurali i servizi di assistenza sanitaria mentale basati sulla comunità. Questa carenza è aggravata dalla reticenza dei governi indiani ad affrontare la rapida crescita del settore privato, che sembra dominare l’offerta di servizi assistenziali ambulatoriali, così come le terapie «alternative» o «tradizionali». Un’ulteriore inerzia risulta dal fatto che la fornitura di servizi sanitarispetta ai governi provinciali, con risorse limitate. I legislatori indiani stanno cominciando a riconoscere la sfida posta dalla salute mentale. Per quasi due decenni, il governo centrale ha lasciato essenzialmente alla deriva il punto centrale del suo approccio basato sulle comunità, il Programma distrettuale di salute mentale. Il ministero centrale della salute indiano sta progettando di coprire tutti i distretti del paese con il programma nei prossimi cinque anni. Un gruppo per la politica di salute mentale, che comprende anche molti esperti al di fuori del governo, sta fornendo un contributo, previe consultazioni con le organizzazioni della società civile e con i governi locali e provinciali. Comunque, l’implementazione rimane una sfida. E la nuova strategia offre poco per ovviare alle carenze nelle risorse umane, o per impegnare il settore privato. Facendo un paragone, si potrebbe sostenere che sussiste un paradosso, per cui i paesi ricchi devono fare i conti con un onere elevato correlato alla malattia mentale a dispetto della loro ricchezza. Di conseguenza, perfino nei paesi sviluppati, saranno necessari nuovi approcci e idee per NGUHKFGNGICVGCNNCUCNWVGOGPVCNG Ɓ Ajay Mahal è Finkel Chair of Global Health presso la Monash University. Ha conseguito una laurea di secondo grado all’Università di Delhi (1986) e un dottorato presso la Columbia University (1995). Fino all’agosto del 2010 è stato professore associato presso la Harvard School of Public Health, mentre prima era un ricercatore senior presso il National Council of Applied Economic Research di Nuova Delhi. GLOBAL INVESTOR 2.12 —44 Imprenditorialità sociale Tornare a lavorare Tornare a lavorare dopo una lunga malattia può essere difficile. In particolare, le persone che soffrivano in passato di malattie mentali, affrontano ostacoli presso i luoghi di lavoro che possono sembrare insormontabili. Deborah Wan Lai Yau descrive come aiutare questi pazienti a reintegrarsi attraverso l’imprenditoria sociale sia utile a tutti i soggetti coinvolti. Deborah Wan Lai Yau, presidente Federazione mondiale per la salute mentale Deborah Wan Lai Yau ha destinato la sua carriera come assistente sociale al servizio di pazienti in via di guarigione da malattie mentali per reintegrarli nella comunità, introducendo per prima il concetto di imprenditoria sociale a Hong Kong nel 1994. Nel 2008, le è stato riconosciuto il premio per le Imprenditrici meritevoli, conferitole dall’Associazione delle professioniste e imprenditrici di Hong Kong. Ho sempre avuto molto rispetto per i pazienti guariti da una malattia mentale per la loro abilità e volontà di ritornare a lavorare. Se vengono loro forniti corsi di formazione, queste persone si comportano esattamente come persone senza problemi mentali, mantenendo uno stile di vita sano e mentalmente stabile. La nostra società spesso li considera negativamente e non come un capitale sociale. Ai tempi, ero CEOFKWPoQTICPK\\C\KQPGPQRTQƟV specializzata nella salute mentale con sede a Hong Kong – la New Life Psychiatric Rehabilitation Association – e concentravo me stessa sul dare una nuova possibilità di vita alle persone che soffrivano di malattie mentali. Negli anni Ottanta, con il mio gruppo, ci siamo concentrati sullo sviluppo di servizi per comunità di riabilitazione psichiatrica, in particolare nell’assistenza domiciliare e nella riabilitazione. Una volta sviluppati questi servizi, abbiamo constatato che molti lavoratori non erano in grado di fare il passo successivo a fronte di una mancanza di confidenza nell’affrontare il pubblico e dello stress correlato al ritorno al posto di lavoro. Cosi, ho organizzato un mercato giornaliero per la vendita di verdura fresca alla comunità rivolgendomi a un’azienda agricola Foto: Grischa Rüschendorf È possibile ascoltare questo articolo sulla piattaforma divulgativa del Global Investor: www.credit-suisse.com/globalinvestor GLOBAL INVESTOR 2.12 —45 tà fisiche, creando simultaneamente oltre 450 posti di formazione con un volume d’affari di oltre 25 milioni di HKD, che hanno generato un piccolo utile. Un modello che altri stanno seguendo «Il mio obiettivo primario è di incoraggiare le aziende a collaborare con le organizzazioni senza scopo di lucro in modo da creare piccole imprese» fondata nel 1994, nella quale lavoravano 160 persone circa con disabilità psichiatriche. Abbiamo chiamato questo progetto pilota «azienda simulata», così da rispecchiare il più possibile una situazione lavorativa reale in cui persone con disabilità psichiatriche potessero interagire con i clienti. Abbiamo fornito un istruttore per aiutare gli ex pazienti a diventare venditori. Il progetto fu ben accolto sia dai proprietari delle bancarelle vicine, sia dai clienti. Dal 1997, questo successo ci ha permesso di aprire negozi in vari ospedali. Tre anni prima avevamo concluso un contratto pubblico per la pulizia dei parchi e della sala giochi della città e, nel 1999, per il primo ristorante dotato di licenza all’interno della stessa. Questi progetti hanno vinto numerosi premi per le migliori prassi di reintegrazione e, dopo aver assistito ai notevoli risultati derivanti dall’offrire opportunità di lavoro e formazione a persone con disabilità psichiatriche, il governo ha stabilito un fondo per sostenere le imprese sociali. La chiave: bilanciare gli obiettivi Le imprese sociali hanno due scopi principali. Il primo ovviamente è sociale e, secondo la mia esperienza, consiste nel dare opportu- nità lavorative e di formazione alle persone con malattie mentali. L’altro obiettivo è usare il surplus per creare nuove aziende sociali o per espandere le esistenti. Gli amministratori di queste realtà non partecipano ai profitti e bilanciare obiettivi sociali e commerciali è più difficile del gestire un’attività dove si ripartiscono gli utili, essendo i due scopi completamente differenti. A volte, i dirigenti si sono concentrati di più sull’obiettivo sociale e le aziende non erano in grado di generare utili sufficienti (né gli amministratori, né i dirigenti sono pazienti). La combinazione di entrambe le esperienze – capire l’obiettivo sociale e il marketing – crea il successo. Sono stata fortunata nel reclutare un gruppo preposto al marketing per assistermi, oltre che un gruppo di lavoratori dedicati all’obiettivo sociale. In risposta all’aumento dell’attenzione alimentare dopo l’epidemia della SARS (sindrome respiratoria acuta grave) del 2003, nel 2004 ho iniziato ad aprire negozi per la vendita di alimenti organici (provenienti sempre dall’allevamento protetto). Nel 2009 le nostre imprese sociali erano 20, e offrivano più di 230 posti di lavoro a persone con disabilità psichiatriche o svantaggiate e senza disabili- In risposta al successo delle imprese sociali di Hong Kong, le nostre controparti in Cina hanno intrapreso numerose visite a Hong Kong per imparare quest’approccio verso le persone svantaggiate. Sono orgogliosa di dire che a Guangzhou hanno aperto un’azienda agricola per offrire opportunità di lavoro e formazione a persone con disabilità psichiatriche e che un ospedale di Xinjiang ha fatto una cosa simile. Dal mio pensionamento nel 2009, ho viaggiato in diverse città e province della Cina per raccontare la mia esperienza di lavoro, incoraggiando i colleghi a recarsi a Hong Kong per mostrare loro come lavoravamo. Questa sorta di scambio serve a far vedere ai visitatori che le persone con malattie mentali possono guarire e lavorare come tutti gli altri. Naturalmente, le società gestite da organizzazioni senza scopo di lucro sono limitate, sono «modelli» di eccellenza. Il mio obiettivo primario è di incoraggiare le aziende a collaborare con queste organiz zazioni, in modo da creare piccole imprese che impiegano per sone con disabilità o realizzare imprese sociali all’interno delle loro stesse aziende. Questo sforzo rappresenta più di una responsabilità sociale aziendale, è un impegno a investire gli utili in una società per creare posizioni di lavoro per le persone svantaggiate. Questa è la mia vision e sono certa che altri la condivideranno. Vedo ora più giovani imprenditori entrare nel campo dell’impresa sociale. L’imprenditoria sociale dev’essere coltivata e, anche se la strada è ancora lunga, ho visto che è entrata in diverse business school delle università di Hong Kong. Dall’emanazione, nel 2008, della Convezione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, l’interesse dei governi sta crescendo. Dev’essere messo in campo ogni sforzo per offrire posti di lavoro attraverso le aziende sociali. Spero che sempre più gio vani imprenditori decideranno di avviare un’attività CXCPVCIIKQFGNNGRGTUQPG Ɓ GLOBAL INVESTOR 2.12 —46 Il futuro dell’assistenza sanitaria Watson diventa medico Dopo aver vinto il quiz Jeopardy! più di un anno fa, il supercomputer della IBM sta imparando ad aiutare i dottori a fornire una diagnosi estraendo e analizzando il crescente volume di dati sull’assistenza sanitaria. Lo scopo è di fornire una migliore assistenza, diminuire le spese e mettere a disposizione uno strumento adatto a esplorare le sfide mediche. Jim Giles, scrittore Il computer della IBM Watson, che ha vinto il quiz Jeopardy!, potrebbe aiutare i dottori – già stressati dai notevoli quantitativi di informazioni con cui hanno a che fare – a fornire una migliore diagnosi. I ricercatori stimano che il volume delle conoscenze mediche raddoppi ogni cinque anni. Ciò richiede che i dottori, già sotto pressione in termini di tempo, trascorrano le sere e i fine settimana a leggere le riviste mediche, per non parlare dei continui corsi di aggiornamento a cui devono partecipare. Tuttavia, nonostante il consistente investimento in termini di tempo ed energia, i dottori non hanno alcuna garanzia che un paziente presenterà gli stessi sintomi e complicazioni descritti negli studi e nelle ricerche. Non stupisce che persino i medici più preparati facciano fatica ad applicare costantemente le conoscenze mediche in evoluzione per curare i rispettivi pazienti. Watson potrebbe aiutare i medici con dati e informazioni tramite un’analisi per le possibilità diagnostiche nascoste. Il computer può fare dei riferimenti incrociati in relazione ai dati dei pazienti e ricercare le cure più efficaci, tenendo conto delle interazioni delle medicine e dell’anamnesi del paziente. +PUGIPCTGCWPPGQƟVCVTWEEJKCPEQTRKÕPWQXK È la stessa abilità che ha consentito a Watson di aver successo in Jeopardy! – ossia quella di considerare ampi volumi di informazioni. In ambito medico, ciò comprende testi, ricerca medica, e dati sulle popolazioni di pazienti e sui singoli. Ci si attende che il computer sia utile in particolare nell’oncologia, dove i dottori fanno fatica a tenere il passo con i notevoli quantitativi di dati genomici e molecolari per ogni tipo di cancro. Potenzialmente sono presenti delle applicazioni anche in altri campi, come quello assicurativo: nel computer potrebbero essere immesse delle linee guida e la storia del paziente per stabilire se una richiesta segua o meno la politica aziendale. WellPoint, una compagnia assicurativa USA,UVCVGUVCPFQKNUKUVGOCRGTSWGUVGƟPCNKV¼ Finora, i maggiori progressi della tecnologia si registrano con il cancro, per cui la IBM sta lavorando con diversi ospedali USA. Tuttavia la tecnologia è in continua evoluzione. Watson della IBM ha ottenuto un punteggio del 5 0% nel suo primo test – il Doctor’s Dilemma, un concorso per medici tirocinanti. Al fine di migliorare la tecnologia, Watson sta assorbendo decine di migliaia di record dal Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York. I dottori potrebbero utilizzare il computer per analizzare le informazioni relative a pazienti e condizioni da pubblicazioni scientifiche recenti o da dati raccolti nel corso di anni sui pazienti. Il computer potrebbe suggerire l’informazione successiva per risolvere un’ambiguità diagnostica in presenza di sintomi e risultati atipici. Watson della IBM non sostituirà mai un dottore, e non tutte le organizzazioni attive nell’assistenza sanitaria necessitano di una tale soluzione. Però quasi tutte le organizzazioni hanno un numero enorme di dati clinici e aziendali che non vengono sfruttati. Questi dati, quanFQXGPIQPQCPCNK\\CVKGKORKGICVKGHƟECEGOGPVGRQVTGDDGTQRQTVCTG a delle intuizioni, consentendo a medici e amministratori degli ospedali di valorizzare l’enorme quantità di dati generati da un mondo sanitario che ricorre sempre più alle strumentazioni. La nascita di una nuova tecnologia per estrarre e analizzare il crescente volume di dati sanitari strutturati e non strutturati contribuirà a fornire un’assistenza migliore, ad abbassare le spese correlate all’assistenza sanitaria e ad CKWVCTEKCGURNQTCTGNGITCPFKUƟFGOGFKEJGFGNNCPQUVTCXKVC Ɓ I/8 II/13 III/34 IV/40 Oltre le pillole V L’assistente del medico virtuale L’esplosione di informazioni ha reso molto difficile l’aggiornamento per diversi professionisti, e ciò in particolare vale per i medici e le conoscenze nel settore, in costante crescita, della scienza biomedica. Ora i dottori si avvalgono di Watson della IBM – il supercomputer che ha battuto i concorrenti umani nel quiz Jeopardy lo scorso anno. L’idea è di impiegare Watson come assistente del medico virtuale. I ricercatori affermano che ciò potrebbe essere particolarmente utile per il cancro, per cui gli oncologi faticano a tenere il passo con la crescita esponenziale dei dati. Foto: IBM Watson Divulgazione sui rischi Guida all’analisi Gli investitori dovrebbero considerare il presente rapporto solo come un fattore tra tanti quando prendono le rispettive decisioni d’investimento. Per una discussione dei rischi correlati agli investimenti nei titoli citati nel presente rapporto, si faccia riferimento al seguente link Internet: https://research.credit-suisse.com/riskdisclosure Performance azionaria relativa A livello azionario, la selezione prende in considerazione la relativa appetibilità delle azioni individuali rispetto al settore, alla posizione di mercato, alle prospettive di crescita, alla struttura del bilancio e alla valutazione. Le raccomandazioni a livello settoriale e di paese indicano «sovraponderazione», «neutro» e «sottoponderazione» e vengono attribuite a seconda della performance relativa in rapporto ai rispettivi indici di riferimento a livello regionale e globale. Il CS potrebbe non aver preso delle misure per assicurare che i titoli a cui si fa riferimento nel presente rapporto siano adatti a die particolari investitori. Il CS non tratterà i destinatari come clienti per il solo fatto che hanno ricevuto il rapporto. Gli investimenti o i servizi riportati, o a cui si fa riferimento nel presente rapporto potrebbero non essere adatti a voi. Vi raccomandiamo di rivolgervi a un consulente per gli investimenti indipendente in caso di dubbi su tali investimenti o servizi d’investimento. Nessuna parte di questo rapporto è da intendersi come una EQPUWNGP\CKPOCVGTKCFKKPXGUVKOGPVKNGICNGEQPVCDKNGQƟUECNGQEQOGWPCFKEJKCTC\KQPG secondo cui un investimento o una strategia sono adatti o adeguati alle vostre circostanze individuali, né costituisce altrimenti una raccomandazione personale diretta a voi. Il prezzo, KNXCNQTGGINKWVKNKEQPUGIWKVKEQPKVKVQNKQINKUVTWOGPVKƟPCP\KCTKOGP\KQPCVKCNNoKPVGTPQFGNRTGsente rapporto possono registrare oscillazioni al rialzo o al ribasso. Il valore dei titoli e degli UVTWOGPVK ƟPCP\KCTK Ä UQIIGVVQ CNNC ƠWVVWC\KQPG FGK VCUUK FK ECODKQ EJG RQVTGDDG KPEKFGTG RQUKVKXCOGPVGQPGICVKXCOGPVGUWNRTG\\QQUWINKWVKNKEQTTGNCVKCVCNKVKVQNKQUVTWOGPVKƟPCP\KCTK Gli investitori in titoli come le ADRKNEWKXCNQTGÄKPƠWGP\CVQFCNNCXQNCVKNKV¼XCNWVCTKCUKCUUWmono a tutti gli effetti questo rischio. I titoli strutturati sono degli strumenti complessi, implicano di norma un elevato livello di rischio e sono destinati unicamente a essere venduti a investitori ricercati in grado di comprendere e farsi carico dei relativi rischi. Il valore di mercaVQFGKVKVQNKUVTWVVWTCVKRWÎTKUGPVKTGFGKECODKCOGPVKFGKHCVVQTKGEQPQOKEKƟPCP\KCTKGRQNKVKEK VTCEWKCOGTQVKVQNQGUGORNKƟECVKXQGPQPGUCWUVKXQKVCUUKFoKPVGTGUUGGKVCUUKFKECODKQC pronti e forward), del tempo restante alla scadenza, delle condizioni di mercato e della volatilità, e della qualità creditizia degli emittenti o degli emittenti di riferimento. Gli investitori interessati all’acquisto di un prodotto strutturato dovrebbero effettuare in prima persona delle ricerche e delle analisi del prodotto e rivolgersi ai rispettivi consulenti professionali per quanto attiene ai rischi correlati all’effettuazione di tale acquisto. Alcuni investimenti menzionati in questo rapporto presentano un livello elevato di volatilità. Gli investimenti caratterizzati da WPCXQNCVKNKV¼GNGXCVCRQUUQPQTGIKUVTCTGFGNNGƠGUUKQPKKORTQXXKUGGEQPUKUVGPVKFGNTKURGVVKXQ valore, che determinano delle perdite al momento dell’effettuazione dell’investimento in questione. Tali perdite potrebbero corrispondere al vostro investimento originario. Di fatto, per alcuni investimenti le perdite potenziali potrebbero essere superiori all’importo dell’investimento originario, e in circostanze di questo tipo dovreste pagare più denaro per far fronte a SWGUVGRGTFKVG.GTGPFKVGFGINKKPXGUVKOGPVKRQVTGDDGTQGUUGTGUQIIGVVGCFGNNGƠWVVWC\KQPKG di conseguenza, il capitale iniziale versato per l’effettuazione dell’investimento potrebbe essere impiegato nell’ambito di tale rendita. Alcuni investimenti potrebbero non essere di facile TGCNK\\C\KQPGGRQVTGDDGGUUGTGFKHƟEQNVQUQXGPFGTGQTGCNK\\CTGINKKPXGUVKOGPVKKPSWGUVKQPG #PCNQICOGPVGRQVTGDDGGUUGTGFKHƟEKNGRGTXQKQVVGPGTGFGNNGKPHQTOC\KQPKCVVGPFKDKNKTGNCVKXG al valore o ai rischi a cui è esposto tale investimento. Appendice per le divulgazioni Autori esterni e persone intervistate +IKWFK\KGURTGUUKFCINKCWVQTKGUVGTPKQFCNNGRGTUQPGKPVGTXKUVCVGPQPTKƠGVVQPQPGEGUUCTKCOGPte quelli del Credit Suisse. %GTVKƟEC\KQPGFGINKCPCNKUVK )NKCPCNKUVKKFGPVKƟECVKKPSWGUVCTGNC\KQPGEGTVKƟECPQEJGNGQRKPKQPKTGNCVKXGCNNGUQEKGV¼GCK VKVQNKQIIGVVQFGNNCRTGUGPVGTGNC\KQPGTKƠGVVQPQKPOQFQCEEWTCVQNGNQTQQRKPKQPKRGTUQPCNKKP OGTKVQCNNGUQEKGV¼GCKVKVQNKRTGUKKPEQPUKFGTC\KQPG)NKCPCNKUVKEGTVKƟECPQKPQNVTGEJGPGUUWPC parte dei loro indennizzi può essere ricondotta direttamente o indirettamente alle raccomanFC\KQPKURGEKƟEJGQCNNGQRKPKQPKGURTGUUGPGNNCRTGUGPVGTGNC\KQPG Gli analisti KPO (Knowledge Process Outsourcing) citati in questo rapporto sono collaboratori di Credit Suisse Business Analytics (India) Private Limited. Informazioni importanti Il Credit Suisse pubblica le proprie ricerche quando lo ritiene opportuno, in base agli sviluppi FGNNGKORTGUGCPCNK\\CVGFGNUGVVQTGQFGNOGTECVQEJGRQVTGDDGTQKPƠWKTGPQVGXQNOGPVGUWNNG opinioni e i pareri espressi nello studio. Il Credit Suisse pubblica esclusivamente ricerche sugli investimenti imparziali, indipendenti, chiare, corrette e non fuorvianti. Il codice di condotta del Credit Suisse, che deve essere rispettato da tutti i dipendenti, è accessibile anche tramite il nostro sito web all’indirizzo: https://www.credit-suisse.com/governance/doc/code_of_conduct_it.pdf Per maggiori dettagli, si prega di fare riferimento alle informazioni sull’indipendenza della TKEGTECƟPCP\KCTKCFKURQPKDKNKCNNoKPFKTK\\Q https://www.credit-suisse.com/legal/pb_research/independence_en.pdf L’analista/Gli analisti responsabile/i della redazione della presente ricerca ha/hanno ricevuto un indennizzo che si basa su diversi fattori, tra cui i proventi complessivi del Credit Suisse, una parte dei quali viene generata dalle attività di Investment Banking del Credit Suisse. Ulteriori informazioni per i seguenti ordinamenti giuridici Hong Kong: Ad eccezione di eventuali interessi detenuti dagli analisti e/o associati secondo quanto riferito in questa relazione, la Hong Kong Branch del Credit Suisse non ha interessi da rendere noti. Regno Unito: 2GT KPHQTOC\KQPK UWK VKVQNK C TGFFKVQ ƟUUQ RGT K ENKGPVK FK Credit Suisse (UK) Limited e Credit Suisse Securities (Europe) Limited, si prega di chiamare il numero +41 44 333 33 99. Per ulteriori informazioni, incluse le comunicazioni su eventuali altri emittenti, si prega di fare riferimento al sito Credit Suisse Global Research Disclosure all’indirizzo: https://www.credit-suisse.com/research/disclaimer Performance azionaria assoluta Le raccomandazioni relative ai titoli sono BUY, HOLD e SELL e dipendono dalla performance assoluta prevista dai singoli titoli, generalmente in un orizzonte di 6–12 mesi in virtù dei seguenti criteri: BUY Aumento pari o superiore al 10% del prezzo assoluto dell’azione. HOLD Variazione compresa tra –10% e +10% del prezzo assoluto dell’azione. SELL Contrazione pari o superiore al 10% del prezzo assoluto dell’azione. RESTRICTED In alcune circostanze, i regolamenti interni ed esterni escludono determinati tipi di comunicazione, ad esempio una raccomandazione d’investimento quando il Credit Suisse è impegnato in operazioni di investment banking. TERMINATED La ricerca è stata conclusa in ogni sua parte. Performance obbligazionaria assoluta Le raccomandazioni per i bond si basano essenzialmente su previsioni per i rendimenti assoluti in rapporto al rispettivo benchmark su un orizzonte di 3–6OGUKGUQPQFGƟPKVGPGNOQFQ seguente: BUY Previsione secondo cui l’emissione obbligazionaria registrerà una performance migliore del benchmark considerato. HOLD Previsione secondo cui l’emissione obbligazionaria registrerà una performance in linea con quella del benchmark considerato. SELL Previsione secondo cui l’emissione obbligazionaria registrerà una performance peggiore del benchmark considerato. RESTRICTED In alcune circostanze, i regolamenti interni ed esterni escludono determinati tipi di comunicazione, ad esempio una raccomandazione d’investimento quando il Credit Suisse è impegnato in operazioni di investment banking. Credit Suisse HOLT Per quanto riguarda l’analisi in questa relazione basata sulla metodologia HOLT(tm), il Credit 5WKUUGEGTVKƟECEJG(1) NGQRKPKQPKGURTGUUGPGNRTGUGPVGFQEWOGPVQTKƠGVVQPQCEEWTCVCOGPVG la metodologia HOLT e che (2) nessuna parte dei compensi dell’azienda era, è o sarà riconFQVVC FKTGVVCOGPVG CNNG QRKPKQPK URGEKƟEJG TKHGTKVG KP SWGUVC TGNC\KQPG +N OGVQFQ HOLT del Credit Suisse non assegna alcun rating ad un determinato titolo. Questo strumento d’analisi, che implica l’impiego di una serie di algoritmi quantitativi sviluppati internamente e calcoli di XCNQTGCUUGIPCVKÄFGƟPKVQPGNUWQKPUKGOGOQFGNNQFKXCNWVC\KQPGHOLT del Credit Suisse ed è sistematicamente applicato a tutte le società contenute nella banca dati Credit Suisse. I dati di fornitori terzi (comprese le previsioni sugli utili di consenso) vengono tradotti sistematicamente in un numero di variabili standard e integrati negli algoritmi disponibili nel modello di valutazione HOLT del Credit Suisse. I dati origine offerti da fornitori terzi, come bilanci annuaNKEKHTGTGNCVKXGCNNGSWQVC\KQPKGCINKWVKNKXGPIQPQUQVVQRQUVKCFWPCXGTKƟECFKSWCNKV¼GUG PGEGUUCTKQOQFKƟECVKCNƟPGFKOKUWTCTGKPOQFQRKÕRTGEKUQINKGNGOGPVKGEQPQOKEKHQPFCOGPVCNKCNNCDCUGFGNNCRGTHQTOCPEGC\KGPFCNG6CNKOQFKƟEJGHQTPKUEQPQNCEQGTGP\CPGEGUsaria quando occorre analizzare una singola azienda in un determinato arco temporale oppure imprese di diversi settori economici e di diversi paesi. Lo scenario standard risultante dal modello di valutazione HOLT del Credit Suisse stabilisce una valutazione di base per un deVGTOKPCVQVKVQNQ.GXCTKCDKNKUVCPFCTFRQUUQPQGUUGTGOQFKƟECVGFCNNoWVGPVGGRQUUQPQGUUGTG utilizzate per calcolare altri scenari, anch’essi possibili. Il metodo HOLT del Credit Suisse non assegna alcun prezzo target ad un determinato titolo. Lo scenario standard risultante dal modello assegna una quotazione a un determinato titolo e, aggiornando i dati dei fornitori VGT\K RWÎ GUUGTG OQFKƟECVC CPEJG NC SWQVC\KQPG CUUGIPCVC .G XCTKCDKNK UVCPFCTF RQUUQPQ GUUGTG CPEJoGUUG OQFKƟECVG G RQUUQPQ GUUGTG WVKNK\\CVG RGT KN ECNEQNQ FK CNVTG SWQVC\KQPK anch’esse possibili. Ulteriori informazioni sul metodo HOLT del Credit Suisse sono disponibili a richiesta. CFROI(r), CFROE, HOLT, HOLTfolio, HOLTSelect, HS60, HS40, Value-Search, AggreGator, Signal Flag e «Powered by HOLT» sono marchi commerciali o marchi registrati del Credit 5WKUUGQFGNNGUWGCHƟNKCVGPGINK5VCVK7PKVKGKPCNVTKRCGUKHOLT è un servizio di consulenza di valutazione e di performance aziendale del Credit Suisse. Per la ricerca tecnica Laddove nella ricerca sono citate tabelle di raccomandazione, «Close» (Chiusura) è l’ultima quotazione di chiusura in borsa. « MT» indica il rating per il trend a medio termine (previsione a 3–6 mesi). « ST» indica il trend a breve termine (previsione a 3–6 settimane). I rating sono indicati con «+» in caso di previsione positiva (prezzo probabilmente in crescita), «0» in caso di previsione neutra (nessuna grossa variazione attesa) e «–» in caso di previsione negativa (prezzo probabilmente in calo). «Outperform» nella colonna «Rel perf» (Performance relativa) indica la performance attesa delle azioni in rapporto al benchmark. La colonna «Comment» (Commenti) riporta i consigli più recenti da parte degli analisti. Nella colonna «Recom» (Raccomandazioni), sono elencate le date in cui si raccomandava di acquistare una determinata azione (acquisto d’apertura). «P&L KPFKECKRTQƟVVKGNGRGTFKVGOCVWTCVKFCNNCTCEEQOCPdazione d’acquisto. Per una breve introduzione all’analisi tecnica, si prega di consultare Technical Analysis Explained all’indirizzo: https://www.credit-suisse.com/legal/pb_research/technical_tutorial_en.pdf Disclaimer globale / Informazioni importanti Per una discussione dei rischi correlati agli investimenti nei titoli citati nel presente rapporto, si faccia riferimento al seguente link Internet: https://research.credit-suisse.com/riskdisclosure I riferimenti al Credit Suisse contenuti nella presente relazione includono le succursali e le CHƟNKCVG2GTOCIIKQTKKPHQTOC\KQPKUWNNCPQUVTCUVTWVVWTCUKRTGICFKWUCTGKNUGIWGPVGNKPM https://www.credit-suisse.com/who_we_are/it/ Le informazioni e le opinioni espresse nella presente relazione sono state redatte dalla sezione Global Research, divisione Private Banking del Credit Suisse alla data di pubblicazione. Esse RQVTGDDGTQGUUGTGOQFKƟECVGUGP\CRTGCXXKUQ+IKWFK\KGURTGUUKKPTKHGTKOGPVQCWPRCTVKEQNCTG titolo all’interno di questa relazione potrebbero divergere o non essere in linea con le osservazioni e i giudizi della sezione Research, divisione Investment Banking del Credit Suisse, per via FKFKHHGTGP\GPGKETKVGTKFKXCNWVC\KQPG.CRTGUGPVGTGNC\KQPGPQPÄFGUVKPCVCPÅÄƟPCNK\\CVC CNNCFKUVTKDW\KQPGQCNNoWVKNK\\QFCRCTVGFKSWCNUKXQINKCRGTUQPCƟUKECQIKWTKFKECCXGPVGEKVVCFKnanza, residente, o ubicata in una località, stato, paese o in un’altra giurisdizione in cui la distribuzione, pubblicazione, disponibilità o impiego fossero contrari alla legislazione o alle PQTOCVKXGXKIGPVKQRGTEWKKN%TGFKV5WKUUG5#NCDCPECUXK\\GTCQNGUWGEQPVTQNNCVGGCHƟNKCte (il « CS ») dovessero ottemperare a qualsivoglia requisito di registrazione o licenza in tale IKWTKUFK\KQPG6WVVQKNOCVGTKCNGRTGUGPVCVQKPSWGUVCTGNC\KQPGCOGPQEJGPQPURGEKƟECVCmente indicato altrimenti, è soggetto al copyright del CS. Il presente materiale, i suoi contePWVKQNGEQRKGFGNNQUVGUUQPQPRQUUQPQGUUGTGOQFKƟECVKKPSWCNUKCUKOQFQVTCUOGUUKTKRTQdotti o distribuiti ad altre parti senza una preventiva autorizzazione rilasciata per iscritto dal CS. Tutti i marchi commerciali, i marchi di servizio e i loghi impiegati nella presente relazione sono marchi commerciali, di servizio o registrati, o marchi di servizio del CS QFGNNGUWGCHƟNKCVG.G informazioni, gli strumenti e il materiale presentati in questa relazione vi vengono forniti esclusivamente a titolo informativo e non devono essere impiegati o ritenuti un’offerta o una sollecitazione di un’offerta per la compravendita o la sottoscrizione di titoli o di altri strumenti ƟPCP\KCTK+N%5PQPQHHTGCNEWPCEQPUWNGP\CRGTSWCPVQCVVKGPGCNNGEQPUGIWGP\GƟUECNKFGNNoKPXGUVKOGPVQGXKEQPUKINKCOQFKEQPVCVVCTGWPƟUECNKUVCKPFKRGPFGPVG5KRTGICKPRCTVKEQNCTGFK notare che le basi e i livelli di tassazione possono variare. Il CS ritiene che le informazioni e le opinioni contenute all’interno dell’appendice per le divulgazioni di cui alla presente relazione siano accurate e complete. Le informazioni e le opinioni presentate nelle altre sezioni della relazione sono state ottenute, o derivano da fonti ritenute attendibili dal CS, ma il CS non rilascia alcuna dichiarazione in merito alla loro accuratezza e completezza. Sono disponibili ulteriori informazioni su richiesta. Il CS non si farà carico di alcuna responsabilità per via di perdite derivanti dall’utilizzo del materiale presentato all’interno di questa relazione. Tuttavia questa esclusione di responsabilità non sarà valida nella misura in cui la responsabilità in SWGUVKQPG FGTKXCUUG FC URGEKƟEJG EQPFK\KQPK Q PQTOCVKXG CRRNKECDKNK CN CS. Non ci si deve basare sulla presente relazione andando a sostituire il proprio giudizio indipendente. Il CS potrebbe aver emesso, e potrebbe emettere in futuro, un’idea di negoziazione relativa a questo titolo. Le idee di negoziazione sono opportunità di negoziazione di breve termine sulla base FGINKCXXGPKOGPVKGFGKECVCNK\\CVQTKFKOGTECVQOGPVTGKTCVKPIFGNNGUQEKGV¼TKƠGVVQPQNGTCEEQmandazioni d’investimento in base al total return atteso in un periodo di 12 mesi, secondo SWCPVQFGƟPKVQCNNoKPVGTPQFGNNCUG\KQPGRGTNGFKXWNIC\KQPK&CNOQOGPVQEJGNGKFGGFKPGIQ\KC\KQPGGKTCVKPIUQEKGVCTKTKƠGVVQPQFKXGTUGKRQVGUKGOGVQFKCPCNKVKEKNGKFGGFKPGIQ\KC\KQPG possono differire a livello direzionale dal rating societario. Oltre a ciò, il CS potrebbe aver emesso, e potrebbe emettere in futuro, altri rapporti non in linea con le informazioni presentate all’interno di questa relazione o che giungono a conclusioni diverse. I rapporti in questioPGTKƠGVVQPQNGFKXGTUGKRQVGUKIKWFK\KGOGVQFKCPCNKVKEKFGINKCPCNKUVKEJGNKJCPPQTGFCVVKGKN CS non è tenuto a garantire che tali rapporti vengano portati all’attenzione dei destinatari della presente relazione. Il CS è coinvolto in molte attività correlate alle società menzionate all’interno del presente rapporto. Queste attività comprendono negoziazioni specializzate, arbitraggio dei rischi, market making, e altre negoziazioni di proprietà. Le inforOC\KQPKNGQRKPKQPKGNGUVKOGEQPVGPWVGCNNoKPVGTPQFGNNCRTGUGPVGTGNC\KQPGTKƠGVVQPQWPIKWdizio alla data originaria di pubblicazione da parte del CSGRQUUQPQGUUGTGOQFKƟECVGUGP\C preavviso. ne può fornire gli indirizzi, o contenere degli hyperlink a dei siti Web. A meno che la presente relazione non si riferisca a del materiale riportato sul sito Web del CS, il CS non ha esaminato i siti linkati e non si assume alcuna responsabilità per i contenuti dei siti in questione. Tale indirizzo o hyperlink (compresi gli indirizzi o gli hyperlink al materiale sul sito Web del CS) viene fornito esclusivamente a vostro vantaggio e le informazioni e i contenuti die siti collegati non sono in alcun modo parte integrante del presente documento. L’accesso ai siti Web in questione o il fatto di linkarsi tramite questo rapporto o il sito Web del CS saranno completamente a vostro rischio. Distribuzione delle relazioni di ricerca 5G PQP FKXGTUCOGPVG URGEKƟECVQ KP SWGUVC UGFG NC RTGUGPVG TGNC\KQPG Ä FKUVTKDWKVC FC Credit Suisse AG, una banca svizzera autorizzata e soggetta alla regolamentazione dell’AutoTKV¼HGFGTCNGUXK\\GTCFKXKIKNCP\CUWKOGTECVKƟPCP\KCTKAustralia: Queste informazioni sono distribuite da Credit Suisse AG, Sydney Branch (CSSB) (ABN 17 061 700 712 AFSL 226896) UQNVCPVQCENKGPVK9JQNGUCNGEQOGFGƟPKVQPGNNCUG\KQPG)FGN%QTRQTCVKQPU#EV 2001. CSSBPQPCUUKEWTCPGUUWPCICTCP\KCTKIWCTFQCNTGPFKOGPVQFGKRTQFQVVKƟPCP\KCTKCEWKSWGsto documento si riferisce. Bahamas: Questa relazione è stata redatta da Credit Suisse AG, una banca svizzera, ed è distribuita per conto di Credit Suisse AG, Nassau Branch, una succursale della banca svizzera, registrata come broker/dealer dalla Securities Commission delle Bahamas. Bahrain: La presente relazione è distribuita da Credit Suisse AG, Bahrain Branch, autorizzata e soggetta alla regolamentazione della Central Bank of Bahrain come una Investment Firm Category 2. Dubai: Queste informazioni sono distribuite da Credit Suisse AG, Dubai Branch, debitamente autorizzata e regolamentata dalla Dubai Financial Services Authority (DFSA). +TGNCVKXKRTQFQVVKQUGTXK\KƟPCP\KCTKUQPQFKURQPKDKNKUQNVCPVQRGTENKGPVKYJQNGUCNGEQP attività liquide di oltre USD 1OKNKQPGFQVCVKFKGURGTKGP\CGEQPQUEGP\CƟPCP\KCTKCUWHƟEKGPVG RGTRCTVGEKRCTGCNNGCVVKXKV¼FGKOGTECVKƟPCP\KCTKKPWPCIKWTKUFK\KQPGYJQNGUCNG+PQNVTGRGT essere considerati tali, i clienti devono soddisfare i pertinenti criteri normativi. Francia: Questa relazione è distribuita dal Credit Suisse (France), autorizzato dall’ Autorité de Contrôle Prudentiel (ACP) in qualità di fornitore di servizi d’investimento. Il Credit Suisse (France) è soggetto alla supervisione e al controllo della Autorité de Contrôle Prudentiel e dall’Autorité des Marchés Financiers. Germania: Il Credit Suisse (Deutschland) AG, in possesso dell’autorizzazione e soggetto alla regolamentazione del Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht $C(KPFKUVTKDWKUEGCKRTQRTKENKGPVKNGTKEGTEJGTGFCVVGFCWPCFGNNGUWGCHƟNKCVGGibilterra: Questa relazione è distribuita dal Credit Suisse (Gibraltar) Limited. Il Credit Suisse (Gibraltar) Limited è un’entità legale indipendente, di proprietà esclusiva del Credit Suisse, soggetta al controllo della Gibraltar Financial Services Commission. Guernsey: Questo rapporto è distribuito da Credit Suisse (Guernsey) Limited, un’entità giuridicamente indipendente registrata a Guernsey con n. 15197 e sede legale a Helvetia Court, Les Echelons, South Esplanade, St Peter Port, Guernsey. Credit Suisse (Guernsey) Limited è interamente controllata dal Credit Suisse ed è regolamentata dalla Guernsey Financial Services Commission. Delle copie dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione contabile sono disponibili su richiesta. Hong Kong: La presente relazione è stata emessa a Hong Kong da Credit Suisse AG, Hong Kong Branch, che è un istituto autorizzato, in possesso della licenza «Authorized Institution» della «Hong Kong Monetary Authority» ed è un istituto registrato ai sensi della «Securities and Futures Ordinance» (capitolo 571 delle disposizioni giuridiche di Hong Kong). India: Questa relazione è distribuita da Credit Suisse Securities (India) Private Limited («Credit Suisse India»), soggetto al regolamento di Securities and Exchange Board of India (SEBI). Italia: Questa relazione è distribuita in Italia dal Credit Suisse (Italy) S.p.A., Banca di diritto Italiano, iscritta all’albo delle Banche e soggetta alla supervisione e al controllo di Banca d’Italia e CONSOB e del Credit Suisse SA WPCDCPECUXK\\GTCCWVQTK\\CVCCHQTPKTGFGKUGTXK\KDCPECTKGƟPCP\KCTKKP Italia. Jersey: This report is distributed by Credit Suisse (Guernsey) Limited, Jersey Branch, which is regulated by the Jersey Financial Services Commission. The business address of Credit Suisse (Guernsey) Limited, Jersey Branch, in Jersey is: TradeWind House, 22 Esplanade, St Helier, Jersey JE2 3QA . Lussemburgo: La presente relazione è distribuita dal Credit Suisse (Luxembourg) S.A ., una banca lussemburghese autorizzata e soggetta alla regolamentazione della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). Messico: Le KPHQTOC\KQPKSWKEQPVGPWVGPQPEQUVKVWKUEQPQWPoQHHGTVCRWDDNKECFKVKVQNKEQOGFGƟPKVQFCNNC legge messicana sui titoli. La presente relazione non sarà pubblicizzata in nessun mezzo di comunicazione di massa in Messico; altresì non contiene alcun tipo di pubblicità in merito ad intermediazione o fornitura di servizi bancari o di consulenza d’investimento in Messico o a favore di cittadini messicani. Qatar: Queste informazioni sono distribuite dal Credit Suisse Financial Services (Qatar) L.L.C, che è autorizzato e soggetto alla regolamentazione della Qatar Financial Centre Regulatory Authority (QFCRA) ai sensi del QFC n° 00005. Tutti i relaVKXKRTQFQVVKQUGTXK\KƟPCP\KCTKUCTCPPQFKURQPKDKNKUQNVCPVQRGT$WUKPGUU%WUVQOGTUQ/CTMGV %QWPVGTRCTVKGU EQOGFGƟPKVKFCNNC3CVCT(KPCPEKCN%GPVTG4GIWNCVQT[#WVJQTKV[s QFCRA), KPENWUKKRTKXCVKEJGJCPPQUEGNVQFKGUUGTGENCUUKƟECVKEQOG$WUKPGUU%WUVQOGTUEQPCVVKXKV¼ liquide di oltre USDOKNKQPGFQVCVKFKGURGTKGP\CEQPQUEGP\CGEQORTGPUKQPGƟPCP\KCTKC UWHƟEKGPVGRGTRCTVGEKRCTGCVCNKRTQFQVVKGQUGTXK\KRegno Unito: La presente relazione è stata emessa dal Credit Suisse (UK) Limited e dal Credit Suisse Securities (Europe) Limited. Credit Suisse Securities (Europe) Limited e Credit Suisse (UK) Limited, entrambi autorizzati e controllati dalla Financial Services Authority, sono entità giuridiche associate, ma indipendenti all’interno del Credit Suisse. La tutela prevista dalla Financial Services Authority per i clienti privati non si applica agli investimenti o ai servizi forniti da un soggetto al di fuori del Regno Unito. Inoltre, il Financial Services Compensation Scheme non vale qualora l’emittente dell’investimento non rispetti i propri obblighi. Russia: La ricerca contenuta in questa rela\KQPGPQPEQUVKVWKUEGCNEWPVKRQFKRWDDNKEKV¼QRTQOQ\KQPGRGTVKVQNKURGEKƟEKQUVTWOGPVKƟPCPziari collegati. Questa relazione di ricerca non rappresenta una valutazione ai sensi della Legge federale sulle attività di valutazione nella Federazione Russa ed è prodotta utilizzando i modelli e la metodologia di valutazione del Credit Suisse. Singapore: Questa relazione è distribuita da Credit Suisse AG, Singapore Branch, soggetta alla regolamentazione della Monetary Authority of Singapore. Spagna: Questa relazione è distribuita in Spagna da Credit Suisse AG, Sucursal en España, autorizzata dal Registro del Banco de España al numero 1460. Tailandia: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse Securities (Thailand) LimiVGF WPC UQEKGV¼ UQIIGVVC CNNC TGIQNCOGPVC\KQPG FGNNoWHƟEKQ FGNNC 5GEWTKVKGU CPF 'ZEJCPIG Commission tailandese, con sede legale in 990 Abdulrahim Place Building, 27/F, Rama IV Road, Silom, Bangrak, Bangkok, tel. 0-2614-6000. STATI UNITI: LA PRESENTE RELAZIONE E LE EVENTUALI COPIE NON POSSONO ASSOLUTAMENTE ESSERE INVIATE, PORTATE O DISTRIBUITE NEGLI STATI UNITI O A US PERSON. GIAPPONE: LA PRESENTE RELAZIONE E LE EVENTUALI COPIE NON POSSONO ASSOLUTAMENTE ESSERE INVIATE, PORTATE O DISTRIBUITE IN GIAPPONE. In determinati ordinamenti giuridici, la distribuzione delle relazioni di ricerca può essere soggetta a limitazioni dalle leggi e dai regolamenti locali. È proibito riprodurre la presente relazione, interamente o in parte, senza il permesso scritto del Credit Suisse. Copyright © 2012FK%TGFKV5WKUUG)TQWR#)GQFGNNGUWGCHƟNKCVG Tutti i diritti riservati. 12C020A GLOBAL INVESTOR 2.12 Servizi—50 Imprint Credit Suisse SA , Global Research, casella postale 300, CH-8070 Zurigo Direttore Giles Keating Curatori Thomas C. Kaufmann, Markus Stierli Termine editoriale 2 ottobre 2012 Gestione della produzione Markus Kleeb, Katharina Schlatter Concept arnold.kircherburkhardt.ch Design e realizzazione arnold.kircherburkhardt.ch Angélique Bolter, Martin Blättler, Luzian Meier, Arno Bandli, Benno Delvai, Sacha Steiner, Rahel Frick (gestione progetto) Sostegno editoriale arnold.kircherburkhardt.ch Giselle Weiss, Miriam Widman, Robin Scott Realizzazione gdz AG print, Zurigo %CUCVKRQITCƟEC 5VÀORƠK#)$GTPC Copie di questa pubblicazione possono essere ordinate presso il vostro consulente alla clientela; i dipendenti contattino direttamente Netshop. La presente pubblicazione è disponibile su Internet all’indirizzo: www.credit-suisse.com/globalinvestor Accesso Intranet per i dipendenti del Credit Suisse Group: http://research.csintra.net Il sostegno alla ricerca internazionale è fornito dalla rete globale di WHƟEKFKTCRRTGUGPVCP\CFGN%TGFKV5WKUUG Foto di copertina: Pasieka/David Mack/Science Photo Library neutral Stampato No. 01-12-450980 – www.myclimate.org © myclimate – The Climate Protection Partnership ƒ Per ordinare il GI +N)NQDCN+PXGUVQTHQTPKUEGFGNNGCPCNKUKFKHQPFQUWVGOKFKCVVWCNKV¼QNVTGEJGUWK VTGPFFKNWPIQVGTOKPGGUWKNQTQRQUUKDKNKGHHGVVKUWKOGTECVKHKPCP\KCTKGINKKPXGUVKOGPVK +PWOGTKRTGEGFGPVKFGN)NQDCN+PXGUVQTJCPPQCHHTQPVCVQKUGIWGPVKCTIQOGPVK 5KRQUUQPQQTFKPCTGSWGUVGRWDDNKEC\KQPKFKTKEGTECCNNoKPFKTK\\QYYYETGFKVUWKUUGEQOUJQR 2WDNKECVKQP5JQR 1NVTGCKVGOKUWEEKVCVKÄRQUUKDKNGQTFKPCTGQUECTKECTGFGNNGGFK\KQPKFGN)NQDCN+PXGUVQT TGNCVKXGCFCNVTKVGOKFoKPXGUVKOGPVQGWPoCORKCICOOCFKTCRRQTVKGOCPWCNKKPVGTGUUCPVK Global Investor 2.08, marzo 2008 Il know-how degli esperti per i clienti che investono con il Credit Suisse 2OWUHODEHQHƟFHQ]D *OREDO ,QYHVWRU VHWWHPEUH ,O NQRZKRZ GHJOL HVSHUWL SHU L FOLHQWL FKH YRJOLRQR LQYHVWLUH FRQ LO &UHGLW 6XLVVH /DUHVSRQVDELOLW¢VRFLDOHQRQªSL»XQŒHVFOXVLYDGHOODEHQHƟFHQ]D 5LWRUQR D XQ PRQGR PXOWLSRODUH Phil Bloomer, Oxfam I mercati possono essere motori straordinari per la ULGX]LRQHGHOODSRYHUW¢PDOHGRQD]LRQLKDQQRDQFRUDXQUXRORHQRUPH James Shikwati, IREN /HGRQD]LRQLFRPHOHFRQRVFLDPRRJJLVRQRVEDJOLDWH I donatori stanno imponendo le loro idee di sviluppo sui paesi poveri Luis Felipe Derteano, gruppo ACP Un modello di business per aiutare i più poveri a superare l’esclusione sul piano sociale ed economico 3XQWL GL YLVWD -DYLHU 6DQWLVR GLUHWWRUH GHO &HQWUR SHU OR VYLOXSSR GHOOŒ2&6( 'DQQ\ 4XDK SURIHVVRUH SUHVVR OD /RQGRQ 6FKRRO RI (FRQRPLFV 7RQLD .DQGLHUR HFRQRPLVWD GHOOD %DQFD SHU OR VYLOXSSR DIULFDQR :HL *X JLRUQDOLVWD SHU OD 5HXWHUV /DUU\ .RFKDUG &,2 GHOOD *HRUJHWRZQ 8QLYHUVLW\ 0LFKHO 'HPDU« &)2 GL $%% 3DWULFN .URQ &(2 GL $OVWRP 9LQGL %DQJD 3UHVLGHQW RI )RRGV +RPH DQG 3HUVRQDO &DUH SUHVVR 8QLOHYHU $* /DƠH\ &(2 GL 3URFWHU *DPEOH &DPELDPHQWR GHOOH IRQWL GHOOD FUHVFLWD HFRQRPLFD JOREDOH *OREDO ,QYHVWRU RWWREUH ,O NQRZKRZ GHJOL HVSHUWL SHU OD FOLHQWHOD FKH LQYHVWH FRQ LO &UHGLW 6XLVVH *OREDO ,QYHVWRU DSULOH ,O NQRZKRZ GHJOL HVSHUWL SHU OD FOLHQWHOD FKH LQYHVWH FRQ LO &UHGLW 6XLVVH &UHD]LRQH GL VWUDWHJLH GŒLQYHVWLPHQWR *HVWLUH L ULVFKL QHOOŒDPELWR GL FLFOL H VXSHUFLFOL :ROIJDQJ 'UREHW] 7RUQD GL PRGD OR VW\OH LQYHVWLQJ FKH VHPSOLƟFD OD VFHOWD GHJOL LQYHVWLWRUL FRQ XQ DSSURFFLR VWUXWWXUDWR =KDQJ ;LQ 6WUDWHJLH SHU IDU IURQWH DOOD ƠHVVLRQH GHO VHWWRUH LPPRELOLDUH FLQHVH 7KRPDV 6WUDXEKDDU 8Q DSSURFFLR VFLHQWLƟFR IRUQLU¢ OH]LRQL LPSRUWDQWL VX FRPH VXSHUDUH LO FUHGLW FUXQFK 1DQF\ 0F.LQVWU\ /D ULVSRVWD GHO VHWWRUH GHL PHGLD DOOD UHFHVVLRQH JOREDOH 0HJDWUHQG JOREDOL 3UHSDUDUVL SHU LO IXWXUR 5DMHQGUD . 3DFKDXUL /D QHFHVVLW¢ GL ULGXUUH OH HPLVVLRQL GL FDUERQLR DSULU¢ XQ QXRYR PHUFDWR JOREDOH QHOOH WHFQRORJLH YHUGL 5D\ .XU]ZHLO /ŒDFFHOHUD]LRQH GHOOH WHFQRORJLH LQIRUPDWLFKH GRYUHEEH FRQVHQWLUH DOOŒLQWHOOLJHQ]D QRQ ELRORJLFD GL HJXDJOLDUH H SHUVLQR GL VXSHUDUH TXHOOD XPDQD =KRX\LQJ -LQ /D WUDQVL]LRQH GD m0DGH LQ &KLQD} D m&UHDWHG LQ &KLQD} 5LFKDUG :DWVRQ $EELDPR LO SRWHUH GL PRGHOODUH LO IXWXUR JXDUGDQGR DO SUHVHQWH GI 2.08 1NVTGNCDGPGƟEGP\C GI 3.08 Ritorno a un mondo multipolare GI 1.09 Creazione di strategie d’investimento GI 2.09 Megatrend globali .CNQVVCEQPVTQNoGUENWUKQPG GEQPQOKECFGNNGRGTUQPG RKÕRQXGTGFGNOQPFQPQP ÄRKÕCRRCPPCIIKQFGINK CKWVKRWDDNKEKGFGNNCDGPGƟEGP\C1IIKVCNGNCXQTQ ÄKPVGITCVQFCKPK\KCVKXGPGN UGVVQTGRTKXCVQEJGKORKGICPQOGVQFKEQOOGTEKCNK XQNVKCEQODCVVGTGNCRQ XGTV¼sGFCƠWUUKFKECRKVCNKUQURKPVKFCKRTQƟVVK+N ITWRRQ#%2FK.KOCCF GUGORKQÄWPRKQPKGTGPGNNCRTQOQ\KQPGFGNNQUXK NWRRQVTCOKVGNoGVJQUEQOOGTEKCNG+PSWGUVQPWOGTQ FGN)NQDCN+PXGUVQTQHHTKCOQWPCIWKFCRGTNCPWQXC ICOOCFKKPXGUVKOGPVK UQEKCNOGPVGTGURQPUCDKNK EJGQHHTQPQWPCEQO DKPC\KQPGFKTGPFKOGPVK ƟPCP\KCTKGUQEKCNK I MEUVCPPQTKUGPVGPFQFGN TCNNGPVCOGPVQINQDCNGC HTQPVGFKWPCPGVVCƠGUUKQPGFGNNCFQOCPFCRGTNG GURQTVC\KQPKFGNFGƠWUUQ FKECRKVCNKGFGNNCEQTTG \KQPGFGKRTG\\KFGNNGEQOOQFKV[5KVTCVVCFKVTGPF PGICVKXKRGTINKGURQTVCVQTK FKEQOOQFKV[%KQPQPQUVCPVGSWGUVKRCGUKRTGUGPVCPQCPEQTCFGNNGQRRQT VWPKV¼FKETGUEKVCUVTWVVWTCNG UWNRKÕNWPIQVGTOKPG+N OQPFQEQPVKPWCCOWQXGTUKKPWPCFKTG\KQPGOWNVK RQNCTGGNCFKUVTKDW\KQPGFGN RQVGTGGEQPQOKEQGFGNNC TKEEJG\\CÄRKÕWPKHQTOG .CETKUKƟPCP\KCTKCJCETGCVQ FGNNoKPEGTVG\\CPGINKKPXGUVKVQTKFKVWVVQKNOQPFQ+NXCNQTGFKOQNVKDGPKÄFKOKPWKVQ CNNCNWEGFGNNCXQNCVKNKV¼FGK OGTECVKGFGNNCTGEGUUKQPG INQDCNGFGTKXCPVGFCNNCETKUK .GHCUKFKVWTDQNGP\CFGN EKENQTKEJKGFQPQFGINKUVTWOGPVKFKIGUVKQPGFGKTKUEJK OKINKQTKQRGTUKPQPWQXK 2GTXKCFGNNGKPEGTVG\\G CUUQEKCVGCNTKUEJKQNCETGC\KQPGFKUVTCVGIKGFoKPXGUVKOGPVQUQNKFGÄUKCWPC UEKGP\CEJGWPoCTVG+P SWGUVoGFK\KQPGFGN)NQDCN +PXGUVQTGUCOKPKCOQ NCVGQTKCGNCRTCVKECFGNNC UVTCVGIKCFoKPXGUVKOGPVQ PGNEQPVGUVQFGNRTQEGUUQ FKEQPUWNGP\C 0GKRTQUUKOKFGEGPPK NoKORCVVQFGKOGICVTGPF UWNNCETGUEKVCINQDCNGK EQOOGTEKGKƠWUUKFKECRKVCNKNGUQEKGV¼GNCRQUK\KQPGFGKRQNKVKEKGFGNNG CWVQTKV¼FKTGIQNCOGPVC\KQPGUCT¼RTQHQPFQ1TC EKUVKCOQHQECNK\\CPFQ UWNNGEQPUKUVGPVKHQT\GFK ECODKCOGPVQFGVGTOKPCVG FCWPOQPFQOWNVKRQNCTG FCNNCFGOQITCƟCGFCKVGOKFGNNCUQUVGPKDKNKV¼G FGNNoKPXGPVKXCWOCPC 3WGUVoGFK\KQPGFGN)NQDCN +PXGUVQTGURNQTCVCNK OGICVTGPFFQXGTKUKGFQPQ NGQRRQTVWPKV¼GSWCNK XGEEJKGEGTVG\\GRQVTGDDGTQXGPKTOGPQ OR A SU iPad Global Investor 1.11, maggio 2011 Il know-how degli esperti al servizio dei clienti che investono con il Credit Suisse *OREDO,QYHVWRURWWREUH ,ONQRZKRZGHJOLHVSHUWLSHULFOLHQWLFKHLQYHVWRQRFRQLO&UHGLW6XLVVH *OREDO,QYHVWRUPDJJLR ,ONQRZKRZGHJOLHVSHUWLSHUODFOLHQWHODFKHLQYHVWHFRQLO&UHGLW6XLVVH Sì! Ac Co mpr 5LVFKLHLPSOLFD]LRQLSHUJOLLQYHVWLPHQWL +DUROG-DPHV/ŒLQIOD]LRQHªVHPSUHHFRPXQTXHXQIHQRPHQRSROLWLFR 7KRPDV-RUGDQ5DQGDOO6.URV]QHU0DUW¯Q5HGUDGR+DUWDGL$6DUZRQR ,YDQĝUDPNR&LQTXHEDQFKLHULFHQWUDOLDWWXDOLRGHOSDVVDWRGLVFXWRQR GHOQXRYRRUGLQHILQDQ]LDULR'LFKLªODFROSDGHOFUROORVHJXLWRDOERRP VXLPHUFDWLJOREDOL"4XDOLVRQROHSURVSHWWLYHSHUOŒLQIOD]LRQHQHO PHGLRW HUPLQH"(FRPHVLSX´FRQVHJXLUHDOPHJOLRODVWDELOLW¢" 8UEDQL]]D]LRQH ,QYHVWLUHLQQXRYHFLWW¢ nti! ?! oh Emozioni e mercati Perché si verificano i cicli di espansione e contrazione Jonah Lehrer Dimenticatevi l’eccesso di liquidità o la regolamentazione permissiva: $ODLQ7KLHUVWHLQ3HUFK«OHFLWW¢FRQWDQRDQFRUDQHOOŒHFRQRPLDGHOOD FRQRVFHQ]D0DUWLQGH-RQJ,OGLVWUHWWRGL3LQJGLD6KHQ]KHQSXQWDVXOOŒKLJK WHFKVRVWHQLELOH&KDUOHV&RUUHD/HLQIUDVWUXWWXUHQRQWHQJRQRLOSDVVR FRQODFUHVFLWDGL0XPEDL$QQD7LEDLMXND&KLYLYHQHLTXDUWLHULSRYHUL FRQWULEXLVFHDOSURILORHFRQRPLFRHVRFLDOHGLXQDFLWW¢ Global Investor 1.12, luglio 2012 Il know-how degli esperti al servizio dei clienti che investono con il Credit Suisse a! …O ,QIOD]LRQH cide Global Investor 2.11, novembre 2011 Il know-how degli esperti al servizio dei clienti che investono con il Credit Suisse la causa reale delle bolle finanziarie potrebbe essere l’avidità dei nostri cervelli. Thorsten Hens Gli investitori, imparando a conoscere i propri errori, possono migliorare le decisioni. Camelia M. Kuhnen Perché la teoria finanziaria tradizionale è così poco affidabile nel prevedere cosa fanno veramente le persone. Brian Knutson Nuove scoperte della scienza sull’interazione tra passione e ragione. Eredità Collegare il passato al futuro Tavola rotonda Il dolore e la gloria: il passaggio alla generazione successiva di un’azienda di famiglia. Kenneth Scheve e David Stasavage La storia ha qualcosa di sorprendente da dire sulla tassazione delle eredità. Jens Beckert Le eredità non accrescono le disuguaglianze sociali, ma le propagano tra le varie generazioni. Kishore Rao Come il salvataggio dei templi di Abu Simbel è diventato un meccanismo per salvaguardare il patrimonio mondiale. Design Forma e funzione Martin Roth Un design di qualità cambia il nostro modo di vivere. Ina Grätz La coerenza estetica di Apple è un fattore chiave del suo successo commerciale. Franz von Holzhausen Come progettare un’auto elettrica che faccia invidia al motore a combustione interna. Bill Moggridge e Caroline Baumann Il contesto del design si sta espandendo notevolmente e ciò genera delle opportunità. GI 1.10 +PƠC\KQPG GI 2.10 Urbanizzazione GI 1.11 'OQ\KQPKGOGTECVK GI 2.11 Eredità GI 1.12 Design #UGIWKVQFGNNCETKUKƟPCP\KCTKCINQDCNGIQXGTPKG DCPEJGEGPVTCNKJCPPQRTGUQFGNNGOKUWTGFTCUVKEJG RGTUVCDKNK\\CTGKNUKUVGOC ƟPCP\KCTKQ/CUQPQ RTGUGPVKFGKTKUEJKEQTTGNCVK CNNoKPVGTXGPVQRWDDNKEQ EQOGKNTKVQTPQFGNNoKPƠC\KQPGQNoKPETGOGPVQFGINK USWKNKDTKƟUECNKPGNNGGEQ PQOKGUXKNWRRCVG2GTVCPVQ INKKPXGUVKVQTKRQVTGDDGTQ CXGTGCEJGHCTGKPHWVWTQ EQPWPCEQPUKFGTGXQNG XQNCVKNKV¼UWKOGTECVK2GT TKETGCTGUVCDKNKV¼KIQXGTPK GKNUGVVQTGƟPCP\KCTKQFQXTCPPQEQNNCDQTCTGRGT VTQXCTGFGNNGUQNW\KQPKINQDCNK5GPQPUKCIKUEGKP SWGUVQOQFQRQVTGDDGTQ RTGUGPVCTUKRTQNWPICVG VWTDQNGP\GGEQPQOKEJG GRQNKVKEJG 0GKRCGUKUXKNWRRCVKNo80% FGNNCRQRQNC\KQPGTKUKGFGKP EGPVTKWTDCPK#NKXGNNQ OQPF KCNGVCNGSWQVCUKCVVGUVCCN50%GFGPVTQKN EQPQIPKRTQDCDKNKV¼ EQTTKURQPFGT¼CFWGVGT\K .GEKVV¼TGUVGTCPPQKN EGPVTQFKETGC\KQPGFGNNC TKEEJG\\C&QXGETGUEGNC TKEEJG\\CCWOGPVCNC FQOCPF CRGTFKXGTUKUGTXK\K CNEQPUWOQ)NKGNGOGPVK EJGUQURKPIQPQWPoWTDCPK\ \C\KQPGFKUWEEGUUQsFCNNG KPHTCUVTWVVWTGRGTKVTCURQTVK FKSWCNKV¼GNGXCVCCNNG OQFGTPGVGNGEQOWPKEC\KQPKƟPQCNNCHQTPKVWTCFK UGTXK\KEWNVWTCNKKPPQXCVKXKs RQUUQPQQHHTKTGFGNNG KPVGTGUUCPVKQRRQTVWPKV¼ RGTINKKPXGUVKVQTKCXXGFWVK 3WCUKVWVVKUQPQKPƠWGP\CVK FCVTCVVKEQORQTVCOGPVCNK EJGUKEQPVTCRRQPIQPQCNNC HTGFFCNQIKECEQTTGNCVC CQDKGVVKXKFKKPXGUVKOGPVQ TC\KQPCNK%JKRWÎCHHGTOCTGQPGUVCOGPVGFKGUUGTGFKURQUVQCXGPFGTG WPCUUGVKPRGTFKVCEQPNC UVGUUCXQINKCFKWPQKP CVVKXQCPEJGUGNGRTQURGVVKXGHWVWTGRGTGPVTCODK UQPQNGUVGUUG!%JKPQPUK NCUEKCRTGPFGTGFCNRCPKEQ QFCNNoGWHQTKCEQNNGVVKXK! )NKUVWFKCEECFGOKEKJCPPQ VGPVCVQFKEQORTGPFGTGKP EJGOQFQSWGUVKHCVVQTK EQORQTVCOGPVCNKURKPICPQ KOGTECVK+RTQHGUUKQPKUVK FGINKKPXGUVKOGPVKJCPPQKO RKGICVQSWGUVGEQPQ UEGP\GRGTOKINKQTCTGKNQTQ IKWFK\KUWNNCFKTG\KQPG EJGRTGPFGKNOGTECVQ #HTQPVGFGNTCNNGPVCOGPVQ FGNNCETGUEKVCGEQPQOKEC NGGTGFKV¼RQVTGDDGTQVQTPCTG CTKCESWKUVCTGRCTVGFGN NQTQRTKOCVQRTGEGFGPVG +OQNVKCURGVVKFGNNoGTGFKV¼ XCTKCPQFCNRCVTKOQPKQ GFCNNGKUVKVW\KQPKCNVTC UHGTKOGPVQFGNNGKFGGFK IGPGTC\KQPGKPIGPGTC\KQPG 0GNNoWNVKOQPWOGTQFGN )NQDCN+PXGUVQTWPITWRRQ FKGURGTVKGFKURGEKCNKUVK FGN%TGFKV5WKUUGEQPUKFGTC INKGHHGVVKFGNNoGTGFKV¼ UWNNGRGTUQPGNCUQEKGV¼ GNGGEQPQOKG 7PFGUKIPFKSWCNKV¼KP CODKVQEQOOGTEKCNG XCCNFKN¼FGNNoKPPQXC\KQPG GFGNOCTMGVKPIRGT ETGCTGWPoKEQPCKPITCFQ FKXGPFGTGUGUVGUUC +NFGUKIPFKUWEEGUUQRWÎ VTCUHQTOCTGWPCRKEEQNC C\KGPFCKPWPCFKITCPFK FKOGPUKQPKWPRNC[GT EJGCTTCPECKPWPQFQOKPCPVG#NEWPKF GUKIP PQPJCPPQVGORQ6WVVCXKC NCOCIIKQTRCTVGÄCFCVVC CWPEGTVQURKTKVQFGN V GORQQHCUGFGNNCVGE PQNQIKC3WCPFQEKÎRCUUCNCUQEKGV¼RQVTGDDG XGPKTKPFGDQNKVCUGPQPÄ KPITCFQFKTKRGVGTG KNUWEEGUUQFGNFGUKIP Il know-how degli esperti per gli investitori www.credit-suisse.com/globalinvestor ࠒ࠷ࡁ࠾࠽࠼࠷࠰࠷࠺࠳ࡁࡃ࠺࠺ݸ GII 1545703 www.credit-suisse.com/globalinvestor «La conoscenza sulla punta delle dita: il Global Investor sull’iPad»