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I soci eleggono il nuovo
Consiglio di Amministrazione
e approvano il bilancio
bilancio_di Esercizio
Bilancio
4
di
Esercizio
al 31 dicembre 2012
LO/0812/2011
La rivista della Cooperativa di Abitanti
COOPERATIVA UNIABITA - ESTRATTI RELAZIONI E BILANCI DI ESERCIZIO E CONSOLIDATO -2012
perativa
no 1, Cinisello Balsamo - Rea n. 1476566
prese Codice Fiscale e Partita Iva n.
2
cooperative n. A109242
Periodico di informazione della Cooperativa UNIABITA - ANNO V - LUGLIO/SETTEMBRE - 2013 | N°03 |
Consulente ICREM
Stefano Signorelli
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N03
FOCUS
La rivista della
Cooperativa di Abitanti
UNIABITA
LUGLIO/SETTEMBRE
Sommario
Servizi
5Editoriale
6
L’assemblea dei soci approva il bilancio
10Elezioni del CdA: i soci scelgono il rinnovamento
12
Un Consiglio comunale per la Bergamella
14
Arriva "Bcc Tasca UniAbita”, la carta di credito prepagata
16
Attività di gruppo in via Aldo Moro
18Occorre più rispetto per il bene comune
20
Alessandro Lago è il nuovo presidente del Consorzio Il Sole
23
Per tutta l’estate prezzi agevolati al Centro Diurno
della Residenza Il Sole
24Il Circolo Auprema tra presente e futuro
26
Appuntamento a settembre con il “teatro nei cortili”
28Il pellegrinaggio della memoria
29Due ragazze di quarta del Peano visitano i lager
30
Lavoro, Futuro, Italia. Ripartiamo insieme
12_Bergamella
14_Bcc Tasca UniAbita
20_Alessandro Lago
Rubriche
33
Stagione calda… piatti “freschi”
35
La scomparsa di Annunziata Cesani (Ceda)
36
Un servizio di odontoiatria più moderno ed efficiente
37Il benessere comincia dai piedi
38Il trofeo della Cooperazione di pesca sportiva
39
Al Carroponte con lo Spunc
40
Un po’ di logica, per favore!
41Dall’economia della competizione
a una nuova economia della cooperazione
43Notizie Flash
46
La ciambella malebucata
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Hanno collaborato:
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Caterina Paola La Grotteria, Liliana
Martino, Fiorenza Melani,
Carlo E.L.Molteni, Giorgio Oldrini,
Renato Seregni
Impaginazione:
Emanuele Gipponi
Stampa:
Arti Grafiche
Amilcare Pizzi S.p.A.
EDITORIALE
La sfida della partecipazione
e del protagonismo sociale
Ci siamo appena lasciati alle spalle un mese di giugno in cui la nostra cooperativa
è stata impegnata in un percorso democratico e di partecipazione senza precedenti. Dapprima l’intero corpo sociale è stato chiamato a eleggere i nuovi consiglieri di
amministrazione, vale a dire i 25 soci che li rappresenteranno e che prenderanno in
loro vece le scelte che decideranno il futuro della cooperativa. Poi è stata la volta
delle assemblee che, insieme ad altri adempimenti, hanno approvato il bilancio.
Complessivamente quasi 1.500 soci hanno partecipato alle primarie e quasi 450,
in presenza o per delega, alle assemblee. Sono numeri importanti, ma, se paragonati a una platea di 19 mila soci, c’è di che essere solo parzialmente soddisfatti.
Per qualcuno il bicchiere è mezzo pieno, in quanto i soci di solito si muoverebbero
in massa solo quando all’orizzonte c’è qualche decisione che li trova in aperto
dissenso, e quindi la limitata partecipazione si traduce nei fatti in un’adesione e in
un sostegno alle scelte e al lavoro dei gruppi dirigenti.
Per altri il bicchiere è mezzo vuoto. Una cooperativa senza la presenza viva e pulsante dei soci perde infatti, in tutto o in parte, la sua anima, e quindi questi numeri
indicano un disagio, una sofferenza, un’insoddisfazione. Prova ne è che nell’elezione del nuovo CdA sono ben tredici i nuovi eletti, il che sta a indicare un’indicazione
di ricambio radicale.
Sia come sia, quella che abbiamo dinanzi è una straordinaria occasione, una sfida
al cambiamento che non possiamo non cogliere in tutte le sue implicazioni. Siamo
impegnati a costruire una cooperativa più grande e più forte, per dare sempre di
più e sempre meglio una risposta positiva al problema abitativo di tante persone,
ma senza smarrire l’orizzonte dei nostri soci, che sono la nostra vera forza. Soci
anziani e giovani, uomini e donne, soci in affitto, in proprietà o in cerca di casa,
soci risparmiatori, pensionati e lavoratori.
La ruota della partecipazione e di un nuovo protagonismo sociale, due parole chiave del modello cooperativo che ci ispira, è stata rimessa in movimento. Grazie al
contributo e all’impegno di tanti cooperatori continuerà a girare. Sarà difficile,
sarà impegnativo, ma ce la possiamo fare.
Angelo Maj
COOPERATIVA DI ABITANTI
L’assemblea
dei soci
approva il bilancio
Il conto economico chiude con un utile di oltre 400 mila euro.
Confermato il collegio sindacale e la società di revisione.
Gerolamo Sulas nominato nuovo presidente onorario.
Eletto il nuovo consiglio di amministrazione:
su 25 componenti 13 sono nuovi e 10 sono le donne.
Nella prima riunione il Cda elegge presidente Gian Matteo Marangoni
e vicepresidente Luigi Zavaroni
6 - UNIABITA | SERVIZI
Luglio/Settembre 2013
Con l’assemblea generale che lo scorso sabato 29 giugno
si è svolta all’Hotel Barone de Sassj di Sesto San Giovanni, si
è concluso il ciclo aperto da cinque assemblee di zona, che
hanno poi approvato il bilancio della Cooperativa UniAbita.
Cinque assemblee di zona, quattro a Cinisello Balsamo e una
a Sesto San Giovanni, che hanno portato ad esprimersi circa
450 soci della Cooperativa in rappresentanza dei 19 mila che
ne fanno parte, tra soci in affitto, soci in proprietà, soci in attesa di abitazione, soci risparmiatori, soci e basta. Un numero
che non è certo esaltante, ma che rappresenta comunque un
“tesoretto” da cui ripartire per rilanciare la partecipazione dei
soci, che oggi spesso purtroppo affrontano la vita sociale in
cooperativa senza la passione e l’impegno che hanno contraddistinto altri periodi.
Naturalmente il pezzo forte dell’assemblea generale, così
come delle assemblee separate, è stata la relazione del presidente Gian Matteo Marangoni.
“Nel 2013 c’è il 110° anniversario della nascita della
nostra cooperativa - ha iniziato Marangoni - una ricorrenza
che ci rende orgogliosi di far parte di una realtà con pochi
eguali per longevità e solidità aziendale”. Poi, passando ad
analizzare il bilancio, ha detto: “Il Bilancio chiude con un utile
di 431.160 euro, un dato lontano dai risultati ottenuti negli
anni precedenti, ma ugualmente ragguardevole considerando
i tempi che stiamo vivendo. È come sempre improntato alla
rigorosa prudenzialità delle valutazioni, con idonei accantonamenti ai fondi rischi, a salvaguardia di evenienze negative
che potrebbero presentarsi in futuro”. Sulla crisi: “La drammaticità della situazione economica e finanziaria si percepisce
quotidianamente, non soltanto per quanto si legge sui giornali, ma direttamente dalle difficoltà espresse dalle famiglie,
strette nella morsa di una sempre maggiore tassazione e della
precarietà o mancanza di lavoro”.
Marangoni ha poi voluto porre una domanda, quasi una
provocazione, agli amministratori pubblici presenti: “È possibile pensare, di concerto tra la cooperativa e le amministra-
Luglio/Settembre 2013
zioni pubbliche dei territori in cui operiamo, a un programma
mirato per le famiglie dei lavoratori alla ricerca di una casa in
proprietà o in locazione con caratteristiche e prezzo in grado
di soddisfare le loro esigenze e compatibili con una limitata
capacità di reddito? Concepire dei programmi edificatori
coerenti con caratteristiche atte a soddisfare queste esigenze,
ripetendo, ma con altre strategie, quello che storicamente è
avvenuto ai tempi delle grandi immigrazioni degli anni ’60.
Chiediamocelo per vedere se tale alleanza virtuosa sia possibile e possa creare le condizioni per soddisfare queste primarie
esigenze”.
Marangoni ha poi passato in rassegna i programmi edificatori in corso. Per primo l’intervento Univillage Bergamella
dove, dopo un iter autorizzativo infinito, abbiamo avuto il permesso di costruire e sono iniziati i lavori.
Il Consorzio Co.CEC., realizzato con le cooperative “La
Nostra casa” e “Diaz” si sta sempre più configurando come
strumento strategico nel territorio. È in via di completamento
l’intervento di vicolo San Martino a Balsamo e sono iniziati
i lavori di via Palestro. Riguardo a quest’ultimo intervento si
sta riflettendo su una sua trasformazione in appartamenti da
locare, vista l’attuale situazione di mercato non esaltante.
Gli interventi in corso di via Settembrini (32 alloggi) e via
Picasso (16 alloggi) stanno dando buoni riscontri commerciali:
i soci delle tre cooperative hanno dimostrato un notevole gradimento per le caratteristiche del progetto e del prezzo.
Analogo gradimento si pensa andrà a ripetersi nell’intervento del tutto innovativo di 19 alloggi che partirà a settembre in via Martiri Palestinesi, anche per la particolarità della
scelta tecnologica dell’uso prevalente del legno nella sua costruzione, esaltando quella che ormai rappresenta per la Cooperativa una scelta strategica e cioè costruire praticamente
tutti gli edifici in classe energetica A, che nella sostanza, oltre
al miglioramento delle condizioni ambientali degli alloggi,
permette di risparmiare i due terzi dei costi energetici.
In via Partigiani si sta sottoscrivendo il contratto con la
SERVIZI | UNIABITA - 7
COOPERATIVA DI ABITANTI
proprietà dell’area per la realizzazione, in collaborazione con
un’impresa locale, di 52 appartamenti in quota Co.CEC, oltre
alla realizzazione di 130 box.
Passando poi a descrivere gli interventi diretti di UniAbita, Marangoni ha ricordato quelli di via Torricelli: 64 alloggi
in classe energetica A, in fase avanzata di costruzione; di
viale Sarca, alla Bicocca: dove sono stati completati 76 appartamenti in classe energetica A a proprietà divisa. Inoltre,
sempre in Bicocca, in una zona adiacente, è in fase avanzata
la realizzazione in classe energetica A di 89 alloggi da assegnare a proprietà indivisa; infine in vari fabbricati di proprietà
a Cinisello (via Aldo Moro, Cornaggia, Mozart, Brunelleschi,
Leonardo da Vinci) sono in corso di realizzazione, con il recupero dei porticati, 32 alloggi a proprietà indivisa che verranno
assegnati ai soci entro la fine del corrente anno.
Per quanto riguarda il prestito sociale, dopo la lieve flessione di fine anno (1,2 milioni di euro in meno rispetto all’anno precedente), comunque molto inferiore rispetto ad altri
soggetti di carattere bancario, nei primi mesi di quest’anno
c’è stata una decisa inversione di tendenza con un recupero,
al 31 maggio, di 3 milioni di Euro che ha azzerato la flessione
di fine anno e fatto registrare un incremento netto rispetto al
31 dicembre 2011 di 1,8 milioni di Euro.
Sui comitati di caseggiato: “Va valorizzato il ruolo prezioso di questi organismi. Spesso i soci abitanti tendono a interpretarli come di parte o addirittura di controparte nel rapporto
con il consiglio di amministrazione, e non, come dovrebbe es8 - UNIABITA | SERVIZI
sere, quali soggetti di raccordo con il Consiglio per la migliore
gestione delle problematiche manutentive e per lo sviluppo di
attività sociali all’interno dei caseggiati. C’è molto da lavorare
in questo senso ma, dove questo raccordo funziona, rileviamo
i migliori risultati, relazionali oltre che gestionali, nel rapporto
socio-cooperativa”.
Marangoni ha poi rilevato le difficoltà attraversate da alcuni servizi di comunità, rese più acute dalla crisi economica.
È il caso della GCS, che gestisce i centri sportivi Boccaccio e
Falck di Sesto San Giovanni, e dell’agenzia viaggi Mondo
Auprema.
Concludendo Marangoni non ha nascosto alcune delle
criticità che UniAbita si trova quotidianamente ad affrontare:
“Il nuovo Consiglio dovrà attrezzarsi per superare una certa
freddezza che, in qualche caso, riscontriamo nel rapporto con
i soci, soprattutto dovrà consolidare il legame con le giovani
generazioni; dobbiamo far capire che la Cooperativa sta lavorando principalmente per loro per dare qualche certezza, qualche sicurezza in più per il soddisfacimento delle loro esigenze
presenti e future”.
E ancora: “Dobbiamo assolutamente superare certe incomprensioni nei riguardi della cooperativa e far emergere
maggiormente quello che in effetti siamo: un Consiglio che
lavora con passione ideale e civile per dare risposte valide ed
efficaci nella risoluzione di problemi primari delle persone e
delle famiglie, per dare una casa sicura e di qualità ai soci,
per affermare un modello di abitare di qualità, arricchito dalle proposte che le strutture di servizio di cui ci siamo dotati
possono fornire”.
Luglio/Settembre 2013
Daniela Gasparini
Siria Trezzi
Luciano Caffini
Conclusa la relazione è stata la volta di alcuni obblighi
formali: la lettura della relazione del collegio sindacale e poi
di quella della società di revisione, che hanno entrambe attestato la regolarità degli atti della cooperativa.
Dopo l’approvazione del bilancio, alcuni degli ospiti presenti ai nostri lavori hanno preso la parola per un saluto e un
intervento. La prima a salire sul palco è stata l’ex sindaco di
Cinisello Balsamo, e oggi parlamentare del Partito democratico, Daniela Gasparini, a cui è seguita l’attuale prima cittadina di Cinisello, Siria Trezzi. Una cosa che entrambe hanno
voluto sottolineare come positiva è il grande rinnovamento
operato dalla Cooperativa UniAbita nella composizione del
suo consiglio di amministrazione, dove sono presenti tanti
giovani e tante giovani donne. E in questa sottolineatura era
forse sottointesa una critica rispetto alla composizione del
tavolo della presidenza, tutto in grigio e tutto al maschile.
Nel suo importante intervento, Luciano Caffini, presidente di Legacoop Abitanti nazionale, ha poi sottolineato come
sia importante l’aspetto della dimensione delle cooperative,
di contro a una vulgata che vorrebbe che le cooperative restino piccole e marginali rispetto ai grandi progetti. Invece la
dimensione implica una crescita, e le cooperative crescono
con gradualità, crescono col consenso sociale, crescono con
patrimonio collettivo, che è indice di fiducia nel futuro.
I lavori dell’assemblea sono poi proseguiti con la presentazione del nuovo consiglio di amministrazione, dove ci
sono tredici nuovi eletti e ben dieci donne. Un rinnovamento
senza precedenti (ma di questo parliamo in altra parte del
giornale).
Nessuna novità per quanto riguarda la composizione del
collegio sindacale e della nomina della società di revisione del
bilancio, che sono entrambi stati confermati. Il collegio sindacale anche per il prossimo triennio sarà composto da Gaetano
Vultaggio, che di questo organismo sarà anche il presidente,
Luglio/Settembre 2013
Gerolamo Sulas
Fulvio Garbagnati e Ivan Orlandi. Mentre la società di revisione sarà la Ria Grant Thorton, un denominazione nuova ma
dietro la quale si cela ancora Uniaudit, che ha però un nuovo
nome in seguito a una fusione societaria.
Una certa emozione ha regalato ai presenti e soprattutto
all’interessato la nomina del nuovo presidente onorario della
cooperativa. In sostituzione di Cipriano Martini, che ha rivestito questo incarico nel triennio trascorso, ma che da qualche
tempo era impossibilitato a svolgere il suo ruolo, è stato eletto Gerolamo Sulas. “Mimmo”, come lo chiamano gli amici, è
stato tra i fondatori e il principale animatore della cooperativa di abitazione Olmini ed ha lavorato sempre per l’unità del
movimento cooperativo sestese, fino ad essere uno dei principali promotori della fusione con la cooperativa Camagni, di
cui era presidente proprio Cipriano Martini. Per anni è stato
il direttore della nuova struttura e tra i fautori della ulteriore
fusione con l’Auprema di Cinisello Balsamo, che ha dato vita
a UniAbita.
Conclusa la parte formale dell’assemblea, i lavori hanno
avuto una coda con l’illustrazione del bilancio sociale da parte
del vicepresidente Luigi Zavaroni. Si è trattato, come sempre,
di una relazione assai importante, ma che, a causa della sua
collocazione, a conclusione di una mattinata assai densa di
relazioni e interventi, non sempre riceve l’apprezzamento e
l’attenzione che meriterebbe.
È stata poi convocata, nella serata di mercoledì 3 luglio,
la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione, che,
tra le prime decisioni da prendere, aveva quelle della nomina
del presidente e del vicepresidente.
All’unanimità sono stati confermati alla guida della nostra cooperativa, Gian Matteo Marangoni come presidente e
Luigi Zavaroni come vicepresidente. Entrambi, come il consiglio di amministrazione, resteranno in carica per il prossimo
triennio.
SERVIZI | UNIABITA - 9
cooperativa di abitanti
Elezioni del CdA>
i soci scelgono
il rinnovamento
Tredici nuovi eletti su 25 componenti.
Ora si deve cercare di valorizzare le nuove energie
senza trascurare l’esperienza e la passione
di chi ha dedicato anni della propria vita al movimento cooperativo.
di Giorgio Oldrini
Un rinnovamento deciso del Consiglio di Amministrazione,
con l’ingresso di 13 nuovi eletti su 25 componenti, una presenza di 10 donne, numerose come non era mai avvenuto nella
storia della Cooperativa UniAbita e di quelle cooperative che
l’hanno via via formata. Questo il risultato più evidente delle
elezioni che si sono svolte a fine maggio e alle quali hanno
preso parte, esprimendo il voto diretto e segreto nei seggi di
Cinisello Balsamo e di Sesto San Giovanni, poco più di 1500
soci. Il candidato che ha avuto il maggior numero di voti di
preferenze è stato il presidente uscente Gian Matteo Marangoni. Il risultato delle urne è stato poi ratificato dalle assemblee separate di Cinisello Balsamo e di Sesto San Giovanni e
infine da quella generale che si è svolta il 29 giugno all’hotel
Barone di Sassj di Sesto.
Erano 38 i nomi che i soci elettori hanno trovato scritti
sulla scheda ed avevano la possibilità di indicare fino a un
massimo di 25 preferenze. Quei candidati erano già il frutto
di una prima selezione operata nei mesi scorsi dalla Commissione nominata a suo tempo dal vecchio Consiglio di Amministrazione e che aveva dovuto incontrare ed esaminare i 55
precandidati per arrivare appunto a scegliere i 38 da presentare sulla scheda elettorale. Va detto che la decisione era stata
già allora difficile, perché si è trattato di confrontarsi con persone tutte competenti e animate da passione sincera per la
vita della cooperativa.
Già allora la Commissione aveva sottolineato che non si
10 - UNIABITA | SERVIZI
trattava, per chi non aveva trovato posto tra i candidati, di
un’esclusione. Al contrario, è necessario che il nuovo Consiglio
di Amministrazione sappia valorizzare tutte le energie che si
sono rese disponibili. A maggior ragione questo discorso vale
per coloro che sono stati candidati, ma non sono stati eletti.
Tra questi anche alcuni consiglieri uscenti, a volte persone che
hanno dedicato anni della loro vita, la loro intelligenza e la
loro passione al movimento cooperativo. Le esigenze della vita
di una struttura complessa come è ormai UniAbita, tra le più
grandi d’Italia, sono tante e così differenti che tutti devono
essere e sentirsi parte del gruppo dirigente, anche se non sono
stati eletti nel nuovo CdA. C’è bisogno dell'esperienza e della
generosità di tutti, anche perché i ruoli da ricoprire in una vera
cooperativa di abitanti, con tante e differenti strutture che intervengono in settori diversi, richiedono un numero crescente
e differenziato di persone che vi si dedichino. A tutti coloro
che si sono candidati va comunque il ringraziamento sincero
della Cooperativa, perché mettersi in gioco è segno di grande
generosità e di coraggio.
Ma l’elezione di più della metà di nuovi consiglieri, tutte
donne e uomini al di sotto dei 45 anni, segnala il successo di
una scelta politica fatta negli anni scorsi da UniAbita, quando
era stato deciso di offrire a 22 cooperatori al di sotto dei 45
anni la possibilità di frequentare un corso Adest della durata
di un anno per formare appunto i nuovi dirigenti del nostro
movimento. Un cammino originale che viene ora indicato
Luglio/Settembre 2013
come esempio a livello regionale e nazionale, e che ha portato
appunto a candidarsi buona parte di quei giovani e ben 13 di
loro ad essere eletti da tutti i soci nel nuovo CdA. In questo
modo è stato dato l’avvio a un rinnovamento e a un arricchimento del gruppo dirigente con persone giovani, competenti
e provate. Dalla mescolanza tra consiglieri esperti e provati e
da giovani preparati deve nascere insieme la competenza e la
passione necessarie perché la nostra Cooperativa affronti gli
attuali momenti di difficoltà nazionale con capacità di innovazione e con la responsabilità necessarie.
Il regolamento elettorale a suo tempo approvato dal vecchio Consiglio di Amministrazione prevedeva quote minime
per la presenza nel nuovo CdA di giovani, di donne, di rappresentanti della cooperazione sestese. È interessante notare
che non è stato necessario ricorrere a questi meccanismi riequilibratori in quanto i soci elettori hanno spontaneamente
premiato proprio queste categorie eleggendo direttamente un
numero di giovani, di donne e di sestesi superiore a quello che
era stato giudicato minimo per garantire una presenza qualificata all’interno del nuovo CdA.
Uno dei compiti più importanti cui dovrà fare fronte il
nuovo organismo dirigente è quello di sollecitare e favorire la
partecipazione dei soci alla vita della cooperativa. Il fatto che
abbiano votato 1500 cooperatori è un risultato importante,
ma se si pensa che il corpo sociale è costituito da 19 mila soci,
allora si capisce che il problema della partecipazione è strategico per il futuro stesso della cooperativa, anche per dare un
senso compiuto al ruolo che ha all’interno delle nostre città.
Il risultato delle elezioni, con questa mescolanza di consiglieri giovani ed esperti, di donne e di uomini, di cinisellesi e di
sestesi, alimenta la speranza che questo tema sia affrontato
come prioritario e che si trovino le idee necessarie per fare di
UniAbita una cooperativa di abitanti a pieno titolo.
Nella sera di mercoledì 3 luglio è deceduto, dopo una lunga
malattia, Guido Zavaroni papà del nostro vicepresidente Luigi.
Tutta la cooperativa UniAbita si stringe in un abbraccio a Luigi
e partecipa affettuosamente al suo dolore e a quello dei
famigliari.
Luglio/Settembre 2013
Gli eletti del nuovo CdA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Marangoni Gian Matteo
Cariani Chiara
Zavaroni Luigi Oldani Veronica
Giannotta Katia
Palazzo Erika
De Vecchi Clementina
La Grotteria Caterina
Bardini Yuri
Delle Cave Ivana
Maj Angelo
Strani Lia Forello Pierpaolo
Miglioli Attilio
Cervetti Alessandro Volpini Diego
Modeo Andrea
Galeazzi Enza
Sanvito Elisabetta Longo Alessandro Ubbiali Tiziano
Del Piano Luca
Seveso Luigi
Occa Mario
Strazzabosco Anselmo SERVIZI | UNIABITA - 11
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Un Consiglio
comunale
per la Bergamella
Serata di polemiche sul progetto di Cascina Gatti.
Respinti alcuni ordini del giorno della minoranza
che cancellavano pezzi del Piano Integrato
d'Intervento già approvato, facendolo nei fatti decadere.
UniAbita è estranea al cosiddetto “Sistema Sesto”.
Intanto i lavori hanno finalmente preso il via
di Fabio Brioschi
C'era il pubblico delle grandi occasioni per il Consiglio comunale di Sesto San Giovanni di lunedì 17 giugno. In una serata
afosa, un centinaio di cittadini ha assistito alle audizioni organizzate dal parlamentino sestese sul piano integrato “Cascina
Gatti Bergamella”. I sostenitori del comitato “Cascina Gatti”
sono accorsi in massa per fare sentire la propria voce attraverso
l'intervento della loro portavoce Marinella Zanellato, che sostituiva il presidente del comitato, Cesarino Seregni.
La convocazione del Consiglio comunale era stata indetta
per illustrare il progetto Bergamella in tutti i suoi dettagli e permettere agli uffici comunali di dare risposte alle domande sollevate attraverso una petizione popolare che ha raccolto alcune
centinaia di firme. Il dubbio principale dei cittadini ha riguardato
i motivi che hanno portato a modificare il piano del 2007 con
una variante nel 2011 e perché tale modifica non sia stata soggetta alla procedura nota come Valutazione di Impatto Ambientale, che presuppone una lunga serie di approfondimenti.
Ad aprire la serata è stato il dirigente dell'ufficio tecnico
comunale, arch. Paolo Riganti, che ha illustrato per quali motivi il piano sia stato modificato. L'architetto del Comune ha
innanzitutto messo in chiaro che la superficie lorda di pavimen-
12 - UNIABITA | SERVIZI
to non è stata aumentata, ma che è stata modificata solo la
distribuzione dei volumi. La redistribuzione dei volumi si è resa
necessaria altresì per un errore progettuale che aveva previsto
la collocazione di una palazzina proprio sopra il tracciato del
collettore fognario. In termini tecnici, dunque, si sarebbe trattato solamente di una variazione delle planivolumetrie e non del
piano in quanto tale. Ecco spiegate le ragioni perché non è stata
necessaria la procedura di “VIA”.
Altro argomento scottante sono state le bonifiche, rese necessarie poiché l'intera area era stata usata in passato come
discarica di residui della lavorazione metallurgica di numerose
fabbriche sestesi. Un altro dirigente comunale, l'ingegner Fabio Fabbri, ha illustrato il lavoro svolto e ha rassicurato sulla
sicurezza delle aree. La situazione iniziale era così grave che la
bonifica completa dell'area verrà a costare a UniAbita circa 9
milioni di euro. Il lavoro accurato di bonifica ha comportato uno
slittamento del cronoprogramma dei lavori, ma ciononostante ha rassicurato Fabbri - UniAbita non ha cercato scorciatoie e si
è impegnata affinché i lavori fossero fatti al meglio.
Dopo l'introduzione dei tecnici comunali è stata la volta
del comitato “Cascina Gatti”, che ha duramente attaccato
Luglio/Settembre 2013
l'Amministrazione comunale e UniAbita. “Non avevamo nulla
contro il progetto del 2007 – ha dichiarato Marinella Zanellato.
Ma dopo la variante del 2011 ci siamo costituiti in comitato.
Il borgo di Cascina Gatti soffocherà sotto il peso della nuova
realizzazione e crediamo che qui non si stiano seguendo gli interessi collettivi. Il ‘sistema Sesto’ scoperto dalla magistratura
ha evidenziato un clima di chiara illegalità nell'azione amministrativa comunale e anche questo progetto, come tutti gli atti
compiuti in quel periodo, deve essere rivisto”.
Il richiamo a un diffuso clima di illegalità non è piaciuto per
niente al presidente di UniAbita, Gianmatteo Marangoni, che
intervenendo subito dopo, ha difeso non solo la bontà del progetto, ma soprattutto l'indiscutibile trasparenza e legalità del
percorso amministrativo. “Non accomunateci al “sistema Sesto” – ha dichiarato il presidente UniAbita – il nostro unico sistema di riferimento è la legalità. Questo progetto non ha nulla
a che fare con le vicende richiamate dal Comitato Cascina Gatti.
Abbiamo acquistato l'area quando il progetto era già stato approvato dal Consiglio comunale e non abbiamo partecipato alle
scelte urbanistiche. Solo successivamente è emerso il problema
del collettore fognario, cosa che ha reso necessaria la ridefinizione delle planivolumetrie. L'Amministrazione comunale ci ha
fatto le pulci, i processi amministrativi sono andati molto a rilento; altro che favori e illegalità!”.
Dopo l'intervento di Marangoni si è aperto un lungo dibattito fra i consiglieri presenti in aula, con la minoranza di centrodestra e il Movimento 5 Stelle che attaccavano, richiamando
a spron battuto il “sistema Sesto” e chiedendo di rivedere il
progetto nella sua totalità, e la maggioranza che difendeva la
Luglio/Settembre 2013
bontà del progetto e la sua trasparenza. Prima che la minoranza
presentasse ben dodici ordini del giorno – tutti respinti tranne
uno (sulle bonifiche residuali) – è toccato al sindaco Monica
Chittò tirare le fila della discussione. “L'argomento della serata
era la Bergamella – ha esordito il sindaco – e sarebbe stata l'occasione per chiarire i dubbi dei cittadini. Invece, ha prevalso il
passato. Siamo trasparenti, non abbiamo mai negato né incontri
pubblici né commissioni consiliari sul tema”.
Durissimo il comunicato diramato dai capogruppo consiliari
della maggioranza: Anna Maria Antoniolli per il Partito Democratico, Eros De Noia dell’Italia dei Valori e Michele Foggetta,
della Federazione della Sinistra: “Un brutto Consiglio Comunale,
quello dedicato alla petizione popolare sulla Bergamella, dove
l'unico risultato ottenuto delle opposizioni, è stato trascinare
il Consiglio in una poco proficua maratona notturna, costruita
presentando all’ultimo ben dodici ordini del giorno, simboli di
una vacua e banale strumentalizzazione. Dopo aver detto che
non si chiedeva di rimettere in discussione lo strumento urbanistico in vigore (per il quale è già stato rilasciato il permesso a costruire), in realtà tutti gli ordini del giorno cancellavano pezzi del
Piano Integrato d'Intervento già approvato, facendolo nei fatti
decadere. Qualcuno addirittura contraddiceva il lungo confronto sui temi della viabilità, sviluppato dall'Amministrazione con i
cittadini del quartiere. Altri contenevano evidenti errori tecnici”.
Concluso a notte inoltrata il Consiglio comunale, le polemiche non si sono placate, anzi, nelle giornate successive è stato
tutto un rincorrersi di dichiarazioni e controdichiarazioni. Unica
nota positiva: nel cantiere della Bergamella i lavori hanno finalmente preso il via.
SERVIZI | UNIABITA - 13
COOPERATIVA DI ABITANTI
Arriva
“Bcc Tasca UniAbita”,
la carta di credito
prepagata
Un nuovo servizio finanziario a disposizione dei soci prestatori.
È nato grazie alla collaborazione con la Banca di credito cooperativo
di Carate Brianza e aderisce al circuito Mastercard.
Le proposte UniAbita per nuovi servizi innovativi
di Roberta Venco
Pochi giorni fa abbiamo inaugurato con soddisfazione il
progetto Carta Prepagata ‘Bcc Tasca UniAbita’, nato dalla
collaborazione con la BCC di Carate Brianza. È un risultato
che ci sta a cuore perché abbiamo profuso tenacia e impegno
per poter offrire ai nostri soci prestatori un prodotto bancario
convenzionato a condizioni agevolate, privilegiate e distintive
UniAbita.
La carta ‘Bcc Tasca UniAbita’ è una carta di credito prepagata - emessa dalla Bcc di Carate Brianza – che consente di
ottenere tutti i vantaggi di una carta di credito senza bisogno
di aprire un conto corrente bancario. È spendibile in tutti gli
esercizi che espongono il marchio MasterCard, oltre che su
Internet (luogo virtuale perfetto per l’utilizzo delle prepagate).
Carta Tasca UniAbita può essere ricaricata presso le casse
della cooperativa con addebito sul libretto di prestito. Inoltre,
il socio può richiedere il caricamento anche solo inviando una
mail alla cooperativa e ricevendo, sul cellulare o sulla mail personale, apposita conferma di avvenuta ricarica. Le prime 300
Carte Tasca saranno rilasciate gratuitamente. Per le ricariche
effettuate da UniAbita su incarico dei soci, i soli costi da rimborsare sono le pure commissioni bancarie, da retrocedere alla
banca stessa, comunque convenzionate in un euro per ogni
14 - UNIABITA | SERVIZI
ricarica. L’importo massimo della singola ricarica presso UniAbita è pari al raggiungimento della giacenza massima della
carta stessa, e cioè 3 mila euro.
Carta Tasca UniAbita è molto utile, per esempio nel prossimo periodo di vacanze, per non viaggiare con i contanti, anche
all’estero. È comoda e sicura: per l’utilizzo è necessaria la digitazione di un PIN ed è previsto - a richiesta - l’invio di un SMS
antifrode sul cellulare per ogni acquisto effettuato con la carta
(l’SMS è gratuito per acquisti superiori a euro 70,00). È possibile monitorare in tempo reale i movimenti tramite numero
verde o collegandosi al sito www.cartabcc.it. Si può anche
prelevare denaro contante presso gli sportelli Bancomat (prelievi in Italia euro 1,50 per max euro 250 di prelievo; prelievi
all’estero – circuito carte di credito – con commissione 2%). La
carta, oltre che in cooperativa, è ricaricabile presso qualsiasi
Banca di credito cooperativo, presso gli sportelli bancomat automatici Bcc e da home banking per i clienti Bcc. Condividiamo quindi con i soci la soddisfazione per il risultato ottenuto
con il partner bancario, cui va riconosciuta la nostra medesima
volontà di cimentarsi in progetti nuovi e innovativi e di superare tutti gli ostacoli burocratico-bancari che in passato hanno
vanificato altri progetti con partner diversi.
Luglio/Settembre 2013
Le varie proposte che saranno messe a punto e varate nei
prossimi mesi riguardano ulteriori servizi innovativi, fra i quali:
-la possibilità di effettuare bonifici da banca a libretto di
prestito cooperativo comodamente da casa tramite home
banking;
- la facoltà di richiedere agevolmente e in tutta sicurezza alla
cooperativa di eseguire bonifici a favore della banca, con
prelievo dal libretto;
- la possibilità di ottenere l’accredito di stipendio e/o pensione sul libretto di prestito sociale attraverso l’interme-diazione tecnica della banca.
Inoltre, rammentiamo la facoltà, per i nuovi soci prestatori,
di beneficiare di RendiNova, l’offerta riservata a chi si avvicina per la prima volta al Prestito Cooperativo ordinario cui viene
riconosciuto un rendimento maggiorato di benvenuto: + 0,30%
sui tassi normali del prestito ordinario, valevole fino all’anno successivo a quello di sottoscrizione del nuovo libretto
(la maggiorazione scade il 31/12/2014). Il maggior rendimento è anche riconosciuto a chi, già socio prestatore in
passato, non ha avuto libretti di prestito ordinario attivi
negli ultimi 5 anni. Di questa opportunità ad oggi hanno
beneficiato depositi per oltre 500 mila euro.
Luglio/Settembre 2013
Infine, per i giovani soci prestatori (fino a 30 anni) è
ancora aperta la possibilità di sottoscrivere il vincolato
speciale RendiCasa, a 10 anni, al tasso fisso lordo del
4,25%, finalizzabile al risparmio per l’acquisto della prima
casa di abitazione. Questa formula innovativa consente di
effettuare molteplici depositi incrementali sul medesimo
libretto vincolato, seguendo il proprio piano di risparmio
personalizzato in base alle proprie esigenze e capacità.
A quei soci che utilizzeranno a scadenza vincolo o all’occorrenza il risparmio accumulato per l’acquisto di una
abitazione da UniAbita, verrà riconosciuto oltre al citato
rendimento uno sconto aggiuntivo sull’abitazione, corrispondente all’1,25% lordo/anno sui depositi accumulati
nel tempo. Ad oggi con questa formula sono stati sottoscritti libretti per circa 460 mila euro.
Carta prepagata Tasca UniAbita
Per ogni dettaglio e approfondimento fanno fede i fogli
informativi analitici della banca scaricabili dal sito Bcc: www.cartabcc.it
Info modalità operative e chiarimenti:
sportelli cassa UniAbita
SERVIZI | UNIABITA - 15
COOPERATIVA DI ABITANTI
Attività di gruppo
in via Aldo Moro
Due gruppi di donne, la “Saletta del Fare” e le “Fate Morgana”,
hanno provato a ravvivare la vita sociale del caseggiato.
L’esito delle esperienze è stato diverso,
anche a causa dello scarso interesse dei soci,
ma tutte le protagoniste meritano un plauso per l’entusiasmo,
la creatività e la fantasia
di Fiorenza Melani
Questa è la storia di due gruppi sorti spontaneamente
all’interno di un complesso di caseggiati. Due formazioni che
sono andate incontro a un diverso destino, ma nate entrambe
dall’amicizia e dal desiderio di trascorrere del tempo divertendosi con i propri vicini di casa. Siamo a Cinisello Balsamo,
in via Aldo Moro, nella più giovane costruzione a proprietà
indivisa. Centoundici famiglie in tre palazzi che affacciano sul
Parco del Grugnotorto. Qui l’inverno è stato animato, oltre che
dal Comitato di caseggiato, da due formazioni femminili che
hanno provato a costruire nuove reti sociali.
Il primo gruppo di cui vogliamo parlare è la “Saletta del
fare”. Elena, Donatella, Iolanda e Mirka, nucleo storico del
gruppo, ci raccontano come è nata l’idea e cosa vuol dire far
parte della “Saletta del fare”. Lo fanno mentre cuciono e sferruzzano a maglia – e già questo dà un’indicazione di cosa le
tenga unite. La “Saletta del fare” è nata due anni fa e da allora
è aperta tutti i venerdì sera, nella saletta condominiale (come
indica il nome stesso). Nasce dall’iniziativa di alcune donne
del caseggiato che si sono conosciute durante la passeggiata
serale con i cani e hanno scoperto una passione comune per
i cosiddetti “lavori femminili”. Perché non farli insieme invece di restare chiusi nei propri appartamenti? Per scambiarsi
16 - UNIABITA | SERVIZI
Luglio/Settembre 2013
consigli, aiutarsi, ma soprattutto condividere. E così sono nate
delle vere e proprie amicizie e c’è anche chi ha imparato a
cucire frequentando la “Saletta del fare”.
Un’idea semplice, che riprende i tempi in cui le donne facevano i loro lavori in cortile, fuori dalle porte di casa, scambiandosi opinioni sul punto croce ma anche sulla vita, raccontandosi problemi e speranze. Oggi si parla di libri, cinema, di cose
intime mentre si preparano gli addobbi di Natale e Pasqua per
i caseggiati. Quando la “Saletta del fare” ha cominciato le
proprie attività era frequentata anche da alcuni uomini, che si
trovavano per giocare a carte, poi con il passare del tempo la
componente maschile si è persa. All’inizio inoltre erano previste attività per bambini il mercoledì pomeriggio, ma la mancanza di disponibilità economiche ha costretto all’abbandono.
La “Saletta del fare” ha iniziato le attività con un piccolo aiuto
economico da parte del Comitato di caseggiato, per l’acquisto
dei materiali con i quali lavorare, ma fino ad oggi si è mantenuta autofinanziandosi.
Quest’anno il gruppo ha organizzato due serate speciali:
una dedicata a consigli per il trucco da parte di un’esperta
e una sulla manicure, su richiesta delle stesse partecipanti al
trucco. Un modo per raccogliere fondi e poter così continuare
le attività, ma anche per offrire qualcosa di nuovo al caseggiato. Oggi la “Saletta del fare” è in pausa estiva; le frequentatrici
tra giugno e settembre si trasformano in un informale gruppo
di cammino, che si ritrova per la passeggiata serale. Nonostante le difficoltà nel reperimento di fondi e quelle legate alla
partecipazione degli altri condomini, che purtroppo è inferiore alle aspettative delle “animatrici”, la “Saletta del fare” è
pronta a ripartire a settembre.
Destino diverso ha invece avuto il gruppo delle “Fate Morgana”. Nato ad ottobre dell’anno scorso su iniziativa di Cinzia,
Morena e Cinzia, purtroppo ha deciso di chiudere le attività
proprio a causa della scarsa partecipazione dei condomini e di
quella che hanno avvertito come una vera e propria mancanza
di accettazione, sconfinata talvolta in situazioni non esattamente piacevoli. Le tre “fate” fondatrici sono tre mamme che
hanno pensato potesse essere bello coinvolgere i bambini del
palazzo in una serie di attività nella saletta condominiale. Un
modo per permettere ai bambini di continuare a giocare insieme anche in inverno e anche per dare uno spazio ai genitori
per continuare a frequentarsi, quando il freddo e la pioggia
sono troppo sferzanti per sedersi sulle panchine del giardino
condominiale.
Mettendo all’opera fantasia e ottime capacità artistiche,
le “Fate Morgana” hanno organizzato la festa di Capodan-
Luglio/Settembre 2013
no del palazzo e una serie di incontri tra il mangereccio e il
danzante. Era cominciata anche una collaborazione con l'associazione Marse, per offrire attività per i bambini, giochi e
merende. Entusiaste e vivaci, per mesi si sono inventate modi
divertenti per le famiglie per trascorrere il sabato, sempre autofinanziando le iniziative. Poi dopo lunga riflessione hanno
deciso di chiudere le attività. La partecipazione dei condomini
era quasi nulla e pare ci sia stato addirittura qualche episodio
di anonima insofferenza.
Dispiace molto, perché ogni iniziativa di aggregazione
dovrebbe essere sostenuta e incoraggiata da chi ha scelto di
vivere in una cooperativa. Quindi in un luogo in cui, lo ricordiamo, il valore fondamentale è la solidarietà e l'atteggiamento
deve essere quello della condivisione e della partecipazione.
Da parte di tutti. Ci auguriamo che l'entusiasmo, la creatività e la fantasia non possano essere spenti e che sempre più
persone abbiano voglia di animare la vita del proprio palazzo.
Intanto, un plauso va a tutti quelli che ci hanno provato e ai
tanti che ancora ci stanno provando.
SERVIZI | UNIABITA - 17
COOPERATIVA DI ABITANTI
Occorre più rispetto
per il bene comune
Anche fra i soci abitanti sono in aumento
atteggiamenti di diseducazione, indifferenza
e vandalismo che spesso provocano,
oltre a tensioni e disagi per le persone,
anche disinteresse e danni nei confronti
del patrimonio sociale
di Luigi Seveso
La nostra Cooperativa ha sempre posto una particolare
attenzione alla cura dei propri stabili, sia intervenendo con
appropriate manutenzioni, sia vigilando sul loro decoro interno ed esterno. Particolare attenzione dimostrano i Comitati di caseggiato, tempestivi nel segnalare ogni situazione
che compromette il buon aspetto degli stabili. Dal canto suo
la Cooperativa ha costituito una commissione composta da
consiglieri che seguono i vari aspetti evidenziati e adottano
opportuni provvedimenti per giungere a soluzioni effettive e
condivise.
I risultati di questa nostra attenzione sono sotto gli occhi
di tutti, soci e cittadini: il nostro patrimonio è ben tenuto e i
soci si dimostrano soddisfatti. L’obiettivo è quello di permettere a ogni socio abitante di vivere nelle migliori condizioni
possibili, partendo dalla considerazione che l’abitazione è
uno dei beni primari che dà sicurezza e serenità alla famiglia.
Al di là di quanto previsto dai regolamenti sociali, che peraltro ogni inquilino dovrebbe conoscere, è utile ricordare che
comportamenti inadeguati possono creare situazioni di disagio e di tensione, cosa che, purtroppo, si presenta in alcuni
stabili, generando più di una preoccupazione.
Siamo in una situazione particolarmente difficile e incerta
per il perdurare di una crisi economica e lavorativa di cui non
si vede la fine. Ciò si riflette sia nei rapporti personali che in
quelli collettivi e i nostri soci abitanti non ne sono immuni.
18 - UNIABITA | SERVIZI
Non sono tuttavia giustificabili comportamenti che compromettono le norme di buona educazione, anche perché non si
tiene conto dei doveri, oltre che dei diritti, propri e degli altri.
A questo proposito abbiamo raccolto le segnalazioni preoccupate di alcuni componenti dei Comitati di caseggiato,
che si sentono impotenti di fronte ad atti di vero e proprio
vandalismo e prepotenza, che stanno aumentando di rilevanza e che risultano distruttivi nei confronti del patrimonio. Ricordiamo che i regolamenti adottati dalla Cooperativa
prevedono sanzioni anche pecuniarie per chi attua simili atti
e crea disturbo alla tranquillità delle famiglie. Capita anche
che all’interno degli spazi condominiali accedano, spesso su
invito dei soci o dei loro famigliari, persone estranee che non
rispettano le regole del vivere in comunità, arrivando anche
a imbrattare le parti comuni, il cui ripristino provoca poi un
aggravio delle spese per i soci stessi.
Nel ricercare le cause di questi comportamenti, la Cooperativa scopre situazioni particolarmente difficili: diseducazione
e indifferenza che portano al disinteresse per il bene comune.
Nello spirito cooperativo sono invece fondamentali i valori di
solidarietà e il reciproco rispetto, che discendono proprio dai
principi su cui si basa la cooperazione. Occorre ricordare che
non si vive in un contesto egoistico e di inutile conflittualità,
perciò sostegno, comprensione e collaborazione devono prevalere sugli ingiustificati egoismi e particolarismi.
Luglio/Settembre 2013
SERVIZI DI COMUNITÀ
Alessandro Lago
è il nuovo
presidente
del Consorzio Il Sole
63 anni, una lunga esperienza nel movimento cooperativo,
succede a Davide Viganò, che ha lasciato la guida
dell’azienda sociosanitaria dopo ventiquattro anni.
Rinnovato anche il CdA In programma l’apertura di nuovi servizi
al quartiere Expo di Milano e a Cascina Gatti a Sesto San Giovanni
di Caterina La Grotteria
Alessandro Lago
Composizione del CdA
del Consorzio Il Sole
Presidente: Lago Alessandro
Vicepresidente: Imberti Roberto
Consiglieri: Riccardi Felice, Pulici Ermanno,
Sironi Aldo, La Grotteria Caterina,
Forello Pierpaolo, Occa Mario,
Di Ruggiero Canio, Barzaghi Gianfranco,
Colombo Michele
20 - UNIABITA | SERVIZI
Luglio/Settembre 2013
Dopo ventiquattro anni di esperienza come presidente del
Consorzio Il Sole, lo scorso maggio, Davide Viganò ha lasciato il timone. Al suo posto, Alessandro Lago: lunga esperienza
dirigenziale nel mondo cooperativo, taglio manageriale e una
grande voglia di guardare al futuro con il sostegno di un consiglio di amministrazione anch’esso parzialmente rinnovato.
Abbiamo incontrato il nuovo presidente del Consorzio e ci siamo fatti raccontare come sarà il futuro di questa importante
realtà cooperativa del nostro territorio.
Alessandro Lago è il nuovo Presidente del Consorzio Il Sole. Vuole presentarsi ai soci della Cooperativa
UniAbita?
Ho 63 anni, lavoro da quarant’anni nel movimento cooperativo, dove ho rivestito diversi ruoli. In particolare, sono stato
un giovane dirigente all’età di 31 anni, poi per diciassette anni
amministratore delegato di due società legate al mondo cooperativo. Ora è iniziata questa nuova esperienza nel Consorzio Il
Sole, nella quale ero già vicepresidente. Le dimensioni di questa
società sono in effetti più piccole di quelle delle aziende che
ho gestito in passato, ma questo non significa che non sia una
realtà complessa. Basti pensare che direttamente o indirettamente diamo lavoro a più di 100 persone e che è facile smarrire
l'equilibrio economico se non si ha l’esatta percezione di ciò che
succede oggi e che potrebbe succedere domani.
Questo è un periodo di grande rinnovamento per
il Consorzio Il Sole, che ha visto recentemente un
cambio della guardia di tutta la struttura dirigenziale: nuovo presidente e nuovo consiglio di amministrazione. Ci sono state novità?
Il CdA è stato parzialmente rinnovato, con l’inserimento
molto apprezzato di qualche giovane: non perché essere giovani sia di per sé un merito, ma certamente poter contare su
persone in grado di portare esperienze e linfa nuovi è vitale
per la crescita delle aziende. Voglio però sottolineare il ruolo
del precedente presidente Davide Viganò. Se in questi ventiquattro anni il Consorzio il Sole è cresciuto così bene, molta
parte del merito è sua.
Quale direzione intende dare al nuovo corso di lavoro del CdA?
La “cifra” non è il cambiamento a tutti i costi, è invece la
continuità con attenzione a quello che accade e a eventuali
nuove opportunità che si apriranno. Anche questa non è una
Luglio/Settembre 2013
Davide Viganò e Alessandro Lago
novità, è la giusta regola che dovrebbe avere qualsiasi dirigente: guardare alle innovazioni e saper cogliere le opportunità,
muovendosi nella tradizione. Il nostro è un settore destinato a
crescere e cambiare molto nei prossimi anni: l’invecchiamento
della popolazione porta con sé bisogni sempre maggiori. La
sanità e l’assistenza si sposteranno sempre più da un'organizzazione esclusivamente improntata sulla formula delle residenze sanitarie assistite a nuove forme di assistenza, legate
anche alla necessità di ridurre i costi, come per esempio l’assistenza domiciliare, la residenzialità leggera e in sostanza tutte
le forme che precedono il ricovero in RSA e che sono diverse
dal ricovero in ospedale, ma che comunque rispondono ai bisogni legati alla fragilità dell’anziano.
Quindi, le nuove sfide che si prospettano tra futuro e buone tradizioni del passato sembra siano
giocate su un equilibrio molto delicato.
Sì, decisamente, penso che questa sia la chiave di lettura.
Non a caso UniAbita, con la quale abbiamo da sempre un rapporto molto stretto, ha progettato di costruire proprio di fianco alla struttura della RSA di via Bernini dei mini appartamenti
in cui si possano assistere anziani fragili, ma che non necessitano di ricovero in case di riposo, che manterranno così una
propria autonomia. Penso che strutture di questo tipo saranno
la scelta giusta nel futuro delle società che si occupano di assistenza sanitaria. In un’ottica di ottimizzazione delle risorse e
delle spese e di attenzione alla cura della persona.
SERVIZI | UNIABITA - 21
SERVIZI DI COMUNITÀ
Com’è cambiata in questo momento di crisi economica la possibilità reale di accesso delle persone e delle famiglie ai servizi che offre il Consorzio,
non solo la Residenza quindi, ma anche il Poliambulatorio?
L’esigenza è ancora forte, anche perché il dato di invecchiamento della popolazione è reale e innegabile, tanto che in
questi giorni noi abbiamo una lista di attesa di quaranta posti
per la RSA. La crisi, però, si sente anche nel nostro settore,
dove la ricerca da parte delle famiglie di soluzioni più economiche per accogliere il proprio anziano non più autosufficiente
è una realtà. E si avverte anche nel Poliambulatorio Il Sole, in
particolare nel settore dell'odontoiatria, che è uno dei primi a
risentire delle minori disponibilità economiche. Questa estate,
per esempio, abbiamo lanciato un programma di sconti per
tutti gli anziani che decideranno di passare le giornate di sabato e domenica al nostro Centro Diurno Integrato.
Parliamo ora di RSA, quali novità? Come intendete affrontare la “sfida” dei due nuovi nuclei, Corallo e Smeraldo, da poco inaugurati?
I due nuovi nuclei non sono in effetti, come si dice in gergo,
contrattualizzati, perchè il Consorzio Il Sole non riceve dalla
Regione Lombardia per i pazienti ricoverati nessun contributo
a differenza degli altri nuclei dove una parziale rifusione dei
costi è correlata al grado di severità delle patologie presentate.
Questo è evidentemente un problema, perché non ci permette
un contenimento dei costi delle rette che vanno a gravare sulle
famiglie dei pazienti. Noi ci stiamo muovendo in vari modi per
cercare di ovviare a questa criticità. In primo luogo, crediamo
nell’efficacia e nell’utilità del nucleo post acuti, destinato a
ultrasessantacinquenni appena dimessi dagli ospedali che non
sono in grado di ritornare a casa, pur avendo finito il periodo
acuto delle loro patologie. È chiaro come questo servizio si
muove esattamente nella direzione della riduzione dei costi
a carico del sistema sanitario nazionale, a favore di livelli di
assistenza adeguati ma più leggeri. In pratica, si passa da un
costo di circa 800 euro al giorno per una degenza ospedaliera
a una cifra in RSA che attualmente si aggira quotidianamente
intorno ai 110 euro a persona.
Cosa ci racconta del Poliambulatorio Il Sole e dei
nuovi progetti in corso?
Penso che l’area dei poliambulatori e quindi della sanità
22 - UNIABITA | SERVIZI
privata avrà in futuro una grande diffusione grazie a forme
di assistenza integrativa. Ci stiamo muovendo in questo
senso cercando di offrire servizi innovativi. Nel campo
dell’odontoiatria, per esempio, ci sono stati cambiamenti importanti nel Poliambulatorio Il Sole: abbiamo puntato a elevati
livelli di specializzazione, grazie alla nuova equipe di medici odontoiatri in collaborazione con la Clinica Odontoiatrica
dell’Università Bicocca.
Stiamo cercando anche di allargare il nostro servizio a specialità di nicchia non ancora disponibili. Ad oggi possiamo offrire 29 specialità nel Poliambulatorio di via XXV Aprile, mentre
nell’ambulatorio che in ottobre apriremo a Balsamo intendiamo mantenerne alcune in comune (odontoiatria, ginecologia e
oculistica) e proporne di nuove per far sì che venga potenziata
la rosa di offerte mediche per la cittadinanza e, nello stesso
tempo, non avvengano fenomeni deleteri di sovrapposizione.
Nell’ottica di apertura verso nuove fasce di abitanti abbiamo
pensato, essendo quella egiziana la comunità straniera più
numerosa in Cinisello, di proporre un servizio ambulatoriale di
ginecologia e pediatria con medici che parlino arabo.
Stanno inoltre procedendo i progetti di due nuove importanti realizzazioni. Il primo interessa Sesto San Giovanni, dove
sono iniziati i lavori di realizzazione di Univillage (progetto di
UniAbita) nel quartiere di Cascina Gatti. In questo caso abbiamo pensato a un poliambulatorio, in correlazione a una Casa
della Salute costituita da un’associazione di medici di base, che
possa servire la nuova comunità che verrà ad abitare nel rione.
Il secondo progetto, che in realtà è duplice, riguarda il
quartiere Expo di Milano: dovremmo garantire per tutto l’anno dell’esposizione universale ospitata a Milano nel 2015, la
presenza di un presidio medico rivolto soprattutto ai tecnici, ai funzionari e agli operatori dell’Expo che vivranno nel
villaggio che sta costruendo Euromilano. Poi, tra la fine del
2015 e l’inizio del 2016, apriremo in via Gallarate un poliambulatorio “classico”: un’ipotesi che ci sembra estremamente
interessante, soprattutto perché si rivolge a grandi numeri di
utenti. Se sapremo essere bravi e convincenti nei confronti
della popolazione, potremo ricevere grandi soddisfazioni da
questi progetti.
Per concludere, cosa significa per lei oggi essere
un cooperatore?
Al di là della retorica, per me fare cooperazione significa fare
cose utili e importanti per i soci e la popolazione, garantendo
Luglio/Settembre 2013
l'equilibrio economico dell'intervento. La cooperazione che perde non è una buona cooperazione. La cooperazione è nata più
di cento anni fa per durare. Certo le sfide, dalle prime società di mutuo soccorso alle grandi cooperative di abitanti come
UniAbita, fino al Consorzio Il Sole, sono cambiate. Ma forse da
sempre il segreto della cooperazione è stato proprio questo: la
capacità di rispondere alle richieste e al mutamento dei tempi,
perpetuando i valori di solidarietà che stanno alla base del movimento cooperativo.
Il Poliambulatorio Il Sole
via XXV Aprile 24
20092 Cinisello Balsamo (MI)
Tel. 02 66 04 11 57 - 02 66 01 35 11
E-mail: [email protected]
Residenza del Sole
via Bernini 14
20092 Cinisello Balsamo (MI)
CONSORZIO
Tel. 02 61 11 111
ilE-mail: [email protected]
SOLE
CONSORZIO
il
SOLE
RESIDENZA
del
Sole
R E S I D E N Z A
S A N I T A R I A
ASSISTENZIALE
Per tutta l’estate prezzi agevolati nel week-end
al Centro Diurno della Residenza Il Sole di Caterina Paola La Grotteria
È partita la promozione del Centro Diurno Integrato che per tutta l’estate accoglierà gli anziani durante il week-end (sabato e domenica)
al prezzo agevolato di 27,50 euro al giorno tutto
compreso.
Il Centro Diurno Integrato della Residenza del
Sole di Cinisello Balsamo ospita ogni giorno
fino a 40 anziani ultrasessantacinquenni, che
necessitano di vigilanza da parte di personale
qualificato perché presentano una compromissione parziale del loro livello di autosufficienza.
Un servizio utile per migliorare la qualità della
loro vita quotidiana, perché gli ospiti sono costantemente monitorati e assistiti nelle loro
necessità, ed anche stimolati nelle attività di
socializzazione.
Per tutta l’estate la RSA del Sole propone, nei
giorni di sabato e domenica, una promozione
Luglio/Settembre 2013
per permettere agli anziani che rimarranno in
città di usufruire del servizio del Centro Diurno
Integrato al prezzo agevolato di 27,50 euro al
giorno (invece di 32,50 per i soci del Consorzio
Il Sole), trasporto incluso, dalle 8.00 del mattino alle 17.00 del pomeriggio. Un servizio utile
per gli anziani, che così non rimarranno soli
proprio durante i fine settimana quando tradizionalmente le città si svuotano, e un supporto
per i familiari, che ricevono così un importante
aiuto nell’impegno quotidiano di cura dei propri cari.
La giornata-tipo nel centro diurno di Cinisello
prevede sedute di ginnastica o fisioterapia, aiuto nell’igiene personale e un servizio di animazione ben organizzato, con momenti di lettura
dei giornali con valutazione dei fatti di cronaca, ascolto di brani musicali, visione di film e
organizzazione di attività culturali o manuali
e animazione di vario tipo. Nel servizio sono
inoltre previsti: consulenza sanitaria geriatrica, corretta assunzione delle terapie farmacologiche, gestione dei presidi per l’incontinenza
e trasporto gratuito di andata e ritorno per il
domicilio.
A mezzogiorno gli ospiti pranzano assistiti
dal personale ausiliario. La composizione del
menù tiene in considerazione eventuali patologie presentate dagli ospiti. Dopo il pranzo
è possibile riposare su confortevoli poltrone
anatomiche ma, per coloro che lo desiderano,
sono a disposizione camere con letti. Alle 17.00
gli ospiti vengono accompagnati a casa con il
pullmino del Centro, mentre, chi lo desidera,
può fermarsi anche per la cena, al costo supplementare di 6 euro.
SERVIZI | UNIABITA - 23
SERVIZI DI COMUNITÀ
Il Circolo Auprema
tra presente e futuro
Con qualche eccezione i corsi hanno retto bene,
con una nota di merito per il settore pallavolo, che ha registrato un boom
di presenze e di squadre iscritte ai campionati.
Ma al centro dell’impegno ci sono soprattutto le iniziative
che coinvolgono giovani e scuole e che vogliono promuovere
la socialità all’interno dei caseggiati della Cooperativa
di Francesca Berardi
Sport, cultura, tempo libero e iniziative sociali: questo è
il Circolo Auprema, un servizio di comunità della cooperativa
UniAbita che si sta affermando sempre più quale propulsore
di progetti e idee innovative! Ne parliamo con Enrico Tosoni,
responsabile del Circolo, per fare un consuntivo della passata
stagione, analizzandone aspetti positivi e criticità.
Prima di entrare nel merito dell’andamento dell’attività,
chiediamo a Tosoni la sua opinione sulla rilevanza dei servizi di comunità, dei quali il Circolo è uno dei protagonisti.
Si è tanto discusso in questi anni dei servizi di comunità. Alla
considerazione, che si è molto rafforzata in questo ultimo periodo,
che essi rappresentano il terzo pilastro della cooperativa, insieme
a quelli della proprietà divisa e indivisa, è venuta avanti una
disamina sulle criticità che i servizi presentano e, naturalmente, sulle possibili soluzioni. È indubbio che essi sono una delle
componenti che caratterizzano il modello della Cooperativa
UniAbita e quindi, come avviene per tutti gli altri settori, è
necessario valorizzare gli aspetti positivi e intervenire su quelli
sofferenti. Di sicuro essi sono il modo migliore per porsi nel
confronto con il territorio come cooperativa di abitanti. Non
solo fornitori di case ma anche di servizi ai soci e alla cittadinanza in generale. Personalmente penso che il Circolo assolva pienamente questo compito. Tutte le attività e le iniziative
sono promosse e realizzate con il brand della Cooperativa. In
città, infatti, Il Circolo è percepito non come una associazione
fine a se stessa ma una parte integrante di UniAbita.
24 - UNIABITA | SERVIZI
Enrico Tosoni, Francesca Berardi e Leonardo D'Agata
Passiamo ora all’analisi dell’anno passato. È stato soddisfacente oppure siete stati investiti dalla crisi come molti?
La crisi non ha risparmiato nemmeno noi, anche se i nostri corsi hanno sostanzialmente tenuto. Abbiamo avuto una
diminuzione in quelli di ginnastica per anziani e aeroboxing,
mentre altri due, balli latini e danza del ventre, si sono dovuti
interrompere per la scarsa partecipazione. Costante, invece, la
scuola di danza con i suoi 110 iscritti e sulla falsariga della
passata stagione i corsi di pilates, aerobica e yoga.
Chi non ha subito crisi, ma anzi ha incrementato presenze
e campionati, è il settore pallavolo. La nostra Auprema Volley
ha disputato campionati con 14 squadre femminili e 7 maschili, ai quali vanno aggiunti i minivolley scolastici e il progetto
“1,2,3 Palla”. Di sicuro è stata la stagione sportiva più ricca
di soddisfazioni da quando è iniziato il cammino della nostra
pallavolo. Oltre ai numeri, c’è il piacere di essere arrivati con
la prima squadra, militante in serie C, alla fase finale dei playoff. Purtroppo la sconfitta all’ultima partita e all’ultimo punto
del tie break ci ha negato la gioia di accedere alla serie “B”.
Luglio/Settembre 2013
Pazienza ci riproveremo l’anno prossimo, che ci vedrà impegnati anche in una nuova sfida: la probabile gestione della
nuova palestra di via Diaz. È infatti giunta alla fase conclusiva
la realizzazione, da parte del Co.Ce.C., il consorzio formato
dalle cooperative UniAbita, La Nostra casa e Diaz, della palestra prevista all’interno dell’edificazione del piano integrato
nella zona di Balsamo. Vista l’esperienza positiva della conduzione della palestra Gorky, e la necessità di spazi, per il settore
volley, alternativi a quelli delle palestre comunali con sempre
più problemi e costi, ci stiamo proponendo per la gestione della nuova palestra di via Diaz che sarà pronta in autunno. Tutto
ciò sta proiettando il Circolo in una dimensione che necessiterà sempre più capacità organizzativa e professionalità, per le
quali pensiamo di essere pronti.
Da qualche anno state curando con crescente impegno e
attenzione eventi culturali e progetti rivolti alle scuole.
Da cosa deriva questa scelta e come è iniziata?
Il Circolo si è sempre occupato di organizzare, per conto di
UniAbita, iniziative rivolte ai propri soci quali: la Befana e il Carnevale per i figli dei soci, la Festa della Donna, il Primo maggio,
il Trofeo di pesca per i ragazzi disabili, la Macina e il Natale dei
comitati di caseggiato. Negli ultimi anni ci siamo proposti alla
Cooperativa in qualità di organizzatori di eventi un po’ diversi. Alcuni di questi, come il “Teatro nei Cortili”, grazie al quale
portiamo nelle case di UniAbita pièces teatrali aperte a tutti,
hanno lo scopo di promuovere la socialità e lo stare insieme.
Altre iniziative sono state pensate per avvicinarci ai giovani e
intercettarne gusti, interessi e aspettative abitative, e da qui
hanno preso forma eventi divenuti ormai consueti, come il “We
Party” e la nostra presenza al “Carroponte”. In ambito scolastico, lo scopo è quello di far conoscere anche ai più giovani i valori
e i principi della cooperazione attraverso alcuni progetti mirati. Il nostro pensiero è che anche questo possa contribuire alla
formazione del giusto cittadino e possibilmente anche futuro
cooperatore. Il più rilevante è il progetto “Cercando Casa” per
la conoscenza del patrimonio abitativo del movimento cooperativo. Il tutto nella convinzione che anche queste iniziative possano contribuire ad accendere quella scintilla nel corpo sociale
per un dialogo maggiore e partecipativo a fronte delle difficoltà
relazionali emerse in questi ultimi anni.
La cooperativa ha accolto positivamente tale intenzione e,
ormai da qualche anno si sta lavorando in tal senso, grazie anche
al supporto di due giovani collaboratori che ci hanno inoltre permesso di allineare la divulgazione informativa alle nuove tecnologie multimediali. Infatti stiamo sperimentando l’uso quotidiano di
facebook, della newsletter e del nostro nuovo sito.
Luglio/Settembre 2013
Circolo Auprema
Programma stagione 2013 – 2014
(Inizio attività - mese di settembre)
Salone Di Salvo:
via Garibaldi (Parcheggio Coop)
Corso di ginnastica fisioterapica
Corsi di ballo liscio e di gruppo
Corso di total body
Corso di chitarra
Corso di difesa personale
Corso di teatro
Salone Centro Sociale:
via Da Vinci 61 (ingresso parco della Pace)
Corso di aeroboxing Corsi di yoga
Corsi di pilates
Corsi di danza classica
Salone 1° Maggio:
via Mozart 14
Corso di aerobica
Accademia Danzauprema (corsi: Danza Moderna, Propedeutica,
Hip Hop, Modern Jazz, Classica)
AupremaVolley:
Palestra Gorky - via Canzio 3
Squadre femminili:
Minivolley (8-10 anni) – Under 12 (11-12 anni) –
Under 13 (12-13 anni) Under 14 (13-14 anni) – Under 16 (15-16 anni) –
Under 18, 1° e 2° (18 anni)
Squadre maschili:
Minivolley (8-10 anni) – Under 12 (11-12 anni) –
Under 13 (12-13 anni) Under 14 (13-14 anni) – Under 16 (15-16 anni)
Per informazioni e iscrizioni
Circolo Auprema - via Garibaldi 49 - tel. 02 6127830
www.circoloauprema.it – [email protected] facebook.com/circoloauprema
SERVIZI | UNIABITA - 25
CULTURA
Appuntamento
a settembre con
il “teatro nei cortili”
Tra i protagonisti Diego Parassole, la canzone in milanese,
la comicità zelighiana di Claudio Batta, gli echi braessensiani
di Alberto Patrucco e una rappresentazione teatrale
per ragazzi che prende di mira il bullismo.
Tre spettacoli a Sesto San Giovanni, in via Marx 111,
e tre a Cinisello Balsamo, in viale Matteotti 1
Ritorna, ed è ormai la quinta edizione, il teatro nei cortili.
Ritorna con la sua formula collaudata: una settimana intera di
spettacoli teatrali e di cabaret suddivisi, più o meno equamente, tra i cortili dei nostri caseggiati di Cinisello Balsamo e Sesto
San Giovanni. Ritorna con quella modalità antica, ed oggi andata irrimediabilmente perduta, di portare il teatro nelle case,
tra la gente, fuori dai luoghi sacri dell’arte, dai quali, per una
infinità di motivi che non è questo nè il luogo nè il momento di
affrontare, tanti nostri concittadini si sentono esclusi. Ritorna
con la felice collaborazione con il Teatro della Cooperativa di
Niguarda. Ritorna, infine, con la qualità degli spettacoli che
vengono proposti, e che mescolano, è la ricetta giusta per uno
spettacolo di fine estate, quando è bello reincontrarsi dopo le
vacanze con amici e vicini per raccontarsela un po’, riflessioni
serie sul nostro tempo con il lampo della battuta e lo stemperare tutto in una sana risata.
Gli spettacoli, dunque, che sono poi la cosa più importante. Si comincia con un pezzo da novanta della comicità televisiva, Diego Parassole, che in “Nuvole” ci racconta di un uomo
che all’improvviso scopre che sta per diventare padre e che,
giunto ormai ai 45 anni, si chieda che cosa ha realizzato nella
sua vita, cosa succederebbe se per caso avesse un figlio, come
potrebbe educarlo, cosa si aspetterebbe da lui. Un uomo che
si pone il problema che tutti quelli che stanno per diventare
26 - UNIABITA | SERVIZI
genitori dovrebbero porsi: “E se mi nasce un figlio imbecille?
Avrà preso da me?” “Nuvole” ci parla di un uomo che non
ha ancora finito di essere un figlio e già si trova ad essere
padre, che non sa ancora cosa farà da grande ed è già grande.
Uno spettacolo che passa dalla filosofia alla risata, andata e
ritorno, con il ritmo scoppiettante che Parasole sa dare ai suoi
spettacoli.
Lasciato il futuro incerto e preoccupato di Parassole ci
gettiamo, con “Una ballata per Milano. Zin Zeta Forbesetta”,
in un bagno rassicurante di nostalgia e poesia, in un passato
vicino ma lontanissimo, ai tempi in cui, udite, udite, a Milano
si parlava il milanese. Sembra roba dell’Ottocento, delle cinque giornate. "Zin Zeta Forbesetta" è l’inizio di una vecchia
filastrocca in milanese che gli autori dello spettacolo hanno
mormorato durante i giochi in qualche cortilone della vecchia
Milano. Piero Lenardon, Marino Zerbin e Valerio Bongiorno
hanno preparato un grande borsone pieno di canti popolari,
letture dotte, filastrocche, scenette comiche, proverbi, canzoni
d’autore, spropositi da osteria e serissima filosofia meneghina.
Un’affascinante “ballata per Milano” che risuona sulle note
della fisarmonica del maestro Fabio Wolf.
Ai bambini e ai ragazzi è invece dedicato il terzo spettacolo: “Pinocchio cadetto imperfetto. Storia di bulli, fate e capitani poco coraggiosi”, con Umberto Banti, Marta Marangoni
Luglio/Settembre 2013
Sesto San Giovanni
e Domenico Pugliares. Lo spettacolo ha come protagonista
Pinocchio, uno dei monelli più famosi della letteratura per l’infanzia; il Pinocchio de “Le avventure di Pinocchio” di Carlo
Collodi. Divenuto ormai un bambino in carne e ossa, Pinocchio abbandona i cattivi propositi e le cattive compagnie e
inizia un percorso di impegno, sia nel comportamento che a
scuola, per dimostrare riconoscenza al padre Geppetto e alla
fata Turchina. Quest’ultima però, per ricordargli chi era e qual
è la sua storia, e come monito a non mentire mai più, gli ha
lasciato il naso di legno in un corpo da bambino. Avendo a che
fare con Pinocchio, si può però benissimo immaginare come
andranno a finire i suoi buoni propositi. In breve Pinocchio
avrà a che fare col Capitano Bulleone, nella fantomatica città
di Bullolandia, e, lo si sarà capito, ogni riferimento al problema
del bullismo, non è affatto casuale.
“Agrodolce”, di Claudio Batta (il Capocenere “enigmista”
di Zelig) e Riccardo Piferi, ci porta ancora a riflettere sulla tematica dell’alimentazione e degli sprechi, con ironia e intelligenza, il tutto condito con una buona dose di sane risate. Per
la gran parte degli italiani mangiare è una cosa sacra: siamo
l’unico popolo che parla di cibo mentre mangia! Andare a
mangiare fuori è una moda, da molto tempo: ci sono ristoranti
di tendenza di ogni tipo, come i ristoranti etnici: prima c’era
il cinese, ora c’è il kebab, e il sushi. Ma, quando ci mettiamo
a tavola, sappiamo cosa stiamo mangiando? Non siamo più
quello che mangiamo, come diceva Feuerbach: oggi siamo
quello che compriamo. Ma cosa compriamo? Facciamo male
la spesa ed è statisticamente provato che il 30% della nostra
spesa finisce nella pattumiera. E naturalmente non può mancare un’acuta osservazione su un’altra passione tutta italiana,
le diete.
Si chiude la rassegna con “Molestia a parte”, che ha per
protagonista un’altra vecchia conoscenza di “Teatro nei cortili”. Con Alberto Patrucco, è di lui che stiamo parlando, si
ride di gusto, senza rinunciare a quel tocco di poesia che la
grande musica d’autore cuce addosso alle parole. Patrucco ci
domanda se, dal viaggio di Cristoforo Colombo alle spedizioni
sul Pianeta Rosso, l’uomo sa dove andare. Anche perché, se
Colombo scoprì l’America convinto di essere in India, cercare
forme di vita su Marte quando già ci sta sullo stomaco il vicino
di casa non sembra molto più sensato. Scritto a quattro mani
con Antonio Voceri, lo spettacolo si regge sulle note e sulle rivisitazioni musicali di Daniele Caldarini.
Luglio/Settembre 2013
via Carlo Marx 111
Lunedì 2 settembre
ore 21,00
Nuvole
Martedì 3 settembre
ore 21,00
Una ballata
per Milano
Mercoledì 4 settembre
ore 21,00
Pinocchio
cadetto
imperfetto
Cinisello Balsamo
viale Matteotti 1
Giovedì 5 settembre
ore 21,00
Agrodolce
Risultati delle elezioni
Venerdì 6 settembre
ore 21,00
Molestie
a parte
Sabato 7 settembre
ore 21,00
Una ballata
per Milano
SERVIZI | UNIABITA - 27
COOPERATIVA DI ABITANTI
Il pellegrinaggio
della memoria
Cinque pullman e 270 persone, gli ultimi deportati,
i figli di altri che sono morti o hanno vissuto la tragedia della prigionia,
e tanti ragazzi e ragazze delle scuole medie superiori della nostra zona,
hanno preso parte al viaggio di maggio per Hartheim, Gusen e Mauthausen
di Katia Giannotta
Ogni anno, a maggio, parte da Sesto San Giovanni, grazie
all’Aned e all’Associazione Ventimilaleghe, un pellegrinaggio
della memoria ai campi di sterminio nazisti, in occasione della
manifestazione internazionale che ricorda l’anniversario della
liberazione del lager di Mauthausen. Un pellegrinaggio che
vede, insieme gli ultimi deportati, i figli di altri che sono morti
o hanno vissuto la tragedia della prigionia e tanti ragazzi e ragazze delle scuole medie superiori della nostra zona. In questa
occasione i partecipanti erano più numerosi del solito, perché,
per la prima volta, della delegazione ha fatto parte anche il
Comune di Milano. Dunque una carovana di cinque pullman
per un totale di 270 persone dei comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Monza e Muggiò, oltre che di Milano. E
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molti studenti dell’istituto De Nicola, del Cartesio e dell’Afol di
Sesto San Giovanni e dell’istituto tecnico professionale Montale, del Peano e del Ciofs (Centro Italiano Opere Femminili
Salesiane) di Cinisello Balsamo.
Questi pellegrinaggi sono iniziati nell’immediato dopoguerra, con i deportati sopravvissuti e con le vedove degli
assassinati. Ma da parecchio tempo si è deciso di ampliare notevolmente gli inviti alle scuole, agli studenti e ai loro professori perché i giovani potessero vedere che i lager esistevano e
non sono una invenzione. E perché vivendo i luoghi dell’orrore
possano cercare di capire la necessità di costruire un mondo
senza discriminazioni e senza violenza.
Anche questa volta c’è stata la visita al castello di
Luglio/Settembre 2013
Hartheim, dove prima della guerra i nazisti eliminavano i portatori di handicap, e dove, durante il conflitto, venivano portati
i detenuti con qualche difetto fisico o mentale per essere uccisi
dopo essere stati sottoposti ad esperimenti e violenze senza
pari. Nel cortile del castello, dopo i discorsi dell’assessore di
Sesto, Elena Iannizzi, e di Monza, Rosario Montalbano, hanno
suonato il violino di Mariela Valota e la chitarra di Alex. Lì
ad Hartheim è stato assassinato Francesco Cappellini, operaio
della Breda che suonava il violino, e a pochi chilometri di distanza, Guido Valota, nonno di Mariela.
A Gusen il primo incontro con il forno crematorio, ma
anche con l’orrore di villette costruite nel dopoguerra esattamente davanti al luogo dove sono stati inceneriti migliaia di
uomini e di donne, compresi 97 sestesi.
La domenica, poi, a Mauthausen la grande manifestazione
con delegazioni da tutto il mondo che sfilano lungo il cammino che percorrevano i deportati, tra i monumenti con i quali
ogni nazione ricorda i suoi assassinati. Molti hanno sceso e
risalito la scalinata della morte e hanno capito cosa volesse
dire percorrerla in quel tempo di terrore.
Cosa è questo pellegrinaggio? Ce lo dice Mari Pagani, presidente di Ventimila Leghe, l’associazione che l’organizza insieme all’Aned: “Si tratta di viaggi preparati e introdotti nelle
scuole attraverso laboratori didattici, confronti, letture di testi
che riguardano il tema della deportazione politica e razziale.
Gli studenti vivono così una sorta di attesa del viaggio stesso.
Sono contenta della grande partecipazione dei giovani al pellegrinaggio, alle cerimonie e alla lettura degli articoli della Dichiarazione dei Diritti Umani che noi facciamo davanti a ogni
monumento di Mauthausen”.
Nicholas Delle Donne, studente dell’Istituto De Nicola di
Sesto San Giovanni, testimonia questo coinvolgimento raccontando: “È un viaggio che mi ha completamente cambiato
e mi ha reso consapevole di quanto l'uomo possa diventare
bestia, anzi, peggio, perché i nazisti allora usarono la ragione
per compiere quello scempio. Sono stati solo quattro giorni,
pochissimi per ricordare ciò che è accaduto, chi ha perso la
vita per un'idea aberrante di razza, per ricordare chi ha dovuto
vivere nascosto per anni per scappare dalle grinfie del male,
per ricordare ogni lacrima versata dai nostri padri, madri, nonni, nonne, fratelli e sorelle e per tutti coloro che soffrirono.
Penso che sia necessario amare la diversità, amare l'originalità
delle persone per poter sconfiggere ogni paura e non creare
ghetti. Bisogna distaccarsi dai pregiudizi per costruire un nuovo futuro che non si dimentichi del passato, ma anzi lo tenga
come guida per evitare vecchi errori”.
Due ragazze di quarta del Peano visitano i lager, grazie a UniAbita
di Francesca Berardi
Trasmettere la memoria ai giovani e cercare in
un pellegrinaggio ai lager nazisti, là dove l’uomo ha toccato il massimo della disumanità, le
ragioni profonde della convivenza e del rispetto, questo il senso del viaggio che da molti anni
organizza ai primi di maggio l’Associazione ex
deportati nei campi di sterminio nazisti di Sesto
San Giovanni insieme all’Associazione Ventimilaleghe. La cooperativa UniAbita, che non è solo
una cooperativa di abitazioni ma di abitanti e
per gli abitanti, quest’anno ha deciso di offrire
la grande opportunità a due studenti dell’Istituto di scuola secondaria superiore Giuseppe
Peano di Cinisello Balsamo di partecipare gratuitamente al pellegrinaggio, che si è svolto dal
10 al 13 maggio scorso.
Il Peano, accogliendo la proposta della cooperativa, ha indetto un bando rivolto a tutti i ragazzi
interessati al pellegrinaggio per la selezione di
Luglio/Settembre 2013
due alunni delle classi quarte. I candidati dovevano presentare in coppia e anche attraverso
l’esposizione di 10 slides, un elaborato sul tema
“Gli scioperi del marzo 1943 nelle fabbriche del
Nord Italia”.
Vincitrici sono risultate due ragazze di 4°L che
hanno presentato il lavoro svolto davanti a una
platea composta dalla dirigente scolastica, docenti, dirigenti di UniAbita e studenti di altre
classi. In questo modo le due studentesse hanno potuto visitare il campo di concentramento di
Gusen dove molti italiani deportati hanno trovato la morte. Lì c’è il Memoriale, con ciò che resta
del campo di sterminio e di concentrazione, e un
Museo (attraverso un percorso guidato in lingua
italiana tramite iPod) ha consentito di ripercorrere luoghi che ora sono completamente trasformati. Hanno varcato le porte del Castello di
Hartheim, un istituto di eutanasia dove furono
uccise circa 30 mila persone classificate come
“indegne di vivere”. Hanno preso parte alla manifestazione internazionale al campo di concentramento di Mauthausen, rimasto quasi intatto
nella sua interezza. Così è possibile vedere i
forni crematori, le camere a gas, le baracche, il
Museo e i monumenti esterni al campo di concentramento. Al loro ritorno le due studentesse
hanno condiviso davanti alla stessa platea il loro
personale “diario di viaggio”. La descrizione dei
luoghi visitati, a corredo delle foto che scorrevano sullo sfondo, hanno permesso ai presenti
di essere trasportati in quei posti tremendi. Le
emozioni provate e le sensazioni suscitate sono
state descritte con grande partecipazione dalle
due giovanissime viaggiatrici che sono riuscite
a coinvolgere un uditorio attento e interessato.
L’intento che ha portato la cooperativa ad agire
in tal senso è stato dunque centrato.
SERVIZI | UNIABITA - 29
MONDO COOPERATIVO
Lavoro, Futuro, Italia.
Ripartiamo insieme
Alleanza delle Cooperative: pronti a fare la nostra parte
per il rilancio dell’economia e la creazione di lavoro.
Bene il piano straordinario per l’occupazione;
servono politiche fiscali e di spesa pubblica
orientate al lavoro e all’impresa
La situazione dell’economia e le ricadute sociali della crisi
richiedono un forte impegno di tutti per riavviare la crescita,
senza ricadere nelle iniquità, nella disattenzione al bene comune e alla coesione sociale che della crisi sono state cause
non secondarie. Noi pensiamo a un futuro fondato su un diverso modello di sviluppo - più equo, più stabile, più giusto - dove
persone e comunità siano protagoniste e proponiamo l’impresa cooperativa come infrastruttura sociale diffusa che produce
benessere, inclusione, partecipazione ed equità. In ogni caso,
noi non intendiamo stare fermi, in attesa che altri facciano la
loro parte. Quando, dunque, chiediamo al Governo, al Parlamento, a tutti i soggetti istituzionali, a tutti gli attori sociali,
di attivarsi per definire e mettere in pratica vere politiche di
sviluppo, ribadiamo contemporaneamente che siamo pronti a
fare la nostra parte. È questo il punto centrale del messaggio lanciato da Giuliano Poletti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, lo scorso 26 giugno a Roma, all’Assemblea Nazionale del
Coordinamento cui hanno dato vita, poco più di due anni fa,
le principali organizzazioni di rappresentanza del movimento
cooperativo: AGCI, Confcooperative e Legacoop.
“In realtà non abbiamo mai smesso di fare la nostra parte” - ha aggiunto Poletti, ricordando il lavoro fatto negli anni
della crisi - per tenere in vita le nostre cooperative, per farle
crescere, per farne nascere di nuove, per salvare e incrementare il lavoro, per continuare a dare risposte alle aspettative e ai
30 - UNIABITA | SERVIZI
Giuliano Poletti
bisogni dei soci e delle comunità di riferimento”. Uno sforzo
che ha prodotto risultati positivi. Tra il 2007 e il 2011, come ha
rilevato il Censis, l’occupazione nelle cooperative è cresciuta
di quasi l’8%, a fronte di un calo complessivo dell’1,2%; un
obiettivo raggiunto comprimendo la redditività e sacrificando
gli utili.
Luglio/Settembre 2013
Purtroppo, nel 2012 e nei primi mesi del 2013, il trend di
crescita dell’occupazione si è fermato anche nelle cooperative.
E al ricorso crescente agli ammortizzatori sociali, ai contratti
di solidarietà, tante cooperative hanno affiancato forme autogestite di solidarietà mutualistica e riduzioni dei compensi
degli amministratori, dei dirigenti e dei quadri, in modo da
rendere più equi i sacrifici, e da mantenere viva la coesione
dei corpi sociali.
Il credito, questione nodale
Poletti ha chiarito che tutti i settori cooperativi “sono colpiti
dal calo dei consumi privati, dalla contrazione della domanda
pubblica, dal blocco degli investimenti, dalla contrazione pesante del credito”. Questione, quest’ultima, che il presidente
dell’Alleanza ha definito “davvero nodale”, ricordando come
le risorse imponenti immesse dalla BCE nel sistema creditizio
non sono arrivate all’economia reale ed alle imprese, soprattutto quelle piccole e medie e quelle ad alta intensità di lavoro,
come le cooperative.
Una crisi particolarmente acuta: l’edilizia
Tra le cooperative che soffrono maggiormente la crisi ci sono
quelle che operano nel ciclo dell’edilizia, con contrazioni dei
volumi di attività spesso vicine al 50% rispetto agli anni precrisi. “Per l’edilizia - ha detto Poletti - servono soluzioni urgenti e diffuse, a cominciare dagli interventi di riqualificazione
urbana e scolastica, e di manutenzione delle strade e delle
ferrovie. Per questo apprezziamo la scelta del Governo di rifinanziare e rafforzare le misure a sostegno delle riqualificazioni e delle ristrutturazioni degli edifici”. La forza del modello cooperativo
Poletti ha spiegato che la tenuta delle cooperative affonda le
radici nel loro originale modello d’impresa, con caratteristiche consolidate in oltre 150 anni di storia, ma sempre vive
e moderne: la finalità mutualistica e non lucrativa; l’assetto
democratico, con la partecipazione paritaria dei soci al governo dell’impresa, secondo lo storico principio di “una testa, un
voto”; la struttura inclusiva delle basi sociali; il continuo reinvestimento degli utili per lo sviluppo dell’impresa, garantito
dai limiti di legge alla loro distribuzione; l’intangibilità dei patrimoni accumulati, assicurata dall’indivisibilità delle riserve.
“Le cooperative - ha sottolineato Poletti - sono imprese naturalmente legate a prospettive di lunga durata, non di ‘mordi e
Luglio/Settembre 2013
fuggi’, capaci di essere strutturalmente imprese multigenerazionali, che non delocalizzano, ma si radicano nei territori di
origine, producendo benessere diffuso”. E ha aggiunto: “La
cooperativa è il punto di equilibrio tra le giuste aspirazioni
dell'individuo e la salvaguardia e valorizzazione degli interessi
comuni. Se il socio chiede troppo la cooperativa non ce la fa.
Se la cooperativa chiede troppo il socio se ne va!”
Le priorità: crescita e lavoro
Da qui l’impegno ribadito della cooperazione a concorrere
al necessario sforzo comune per riavviare la crescita e creare nuovo lavoro, cui servono interventi immediati, ma anche
politiche di lunga durata. E parlare di più lavoro - ha aggiunto
il presidente dell’Alleanza - significa soprattutto parlare di lavoro dei giovani e delle donne. Meno tasse su lavoro e imprese; basta con i tagli lineari
della spesa pubblica
“Oltre al rafforzamento del contrasto all’evasione - ha detto
Poletti - chiediamo meno tasse sul lavoro, con particolare attenzione per i redditi più bassi, e sulle imprese che reinvestono gli
utili; più tasse sui patrimoni e sulle rendite finanziarie; per quanto riguarda la spesa pubblica, va definitivamente superata la
fase dei tagli lineari, dando invece corpo ad una vera spending
review che colpisca gli sprechi e premi la destinazione di risorse
certe per gli investimenti pubblici”. Così come va ripensato e
corretto il patto di stabilità interno, che blocca risorse preziose
per gli investimenti delle Regioni e degli Enti Locali.
Investire in infrastrutture, aprire il mercato dei servizi
pubblici locali, valorizzare l‘agroalimentare
Poletti ha sottolineato “l’assoluta urgenza della ripresa degli
investimenti in infrastrutture, sia per elevare la competitività
generale del sistema economico, sia per rilanciare il settore
forse più in crisi”. Infine, riferendosi alla necessità di stimolare lo sviluppo in settori innovativi, salvaguardare eccellenze
nazionali, difendere le tutele sociali e non deprimere i consumi delle fasce popolari, il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative ha indicato una serie di misure: aprire il mercato
dei servizi pubblici locali; promuovere interventi diffusi nella
green economy e nelle energie rinnovabili; bloccare gli aumenti dell’IVA; valorizzare la filiera agroalimentare nazionale;
valorizzare il ruolo della cooperazione e della mutualità nella
modernizzazione del sistema socio sanitario nazionale.
SERVIZI | UNIABITA - 31
TEMPO LIBERO - ricette dEL BARBAGIANNI
Stagione calda...
piatti “freschi”
Siamo in estate, la stagione di gran lunga
preferita dalla maggioranza di tutti noi. E i
motivi di questo favore sono proprio tanti: le
vacanze, il caldo, il bel tempo, la vita all'aria
aperta, le giornate lungamente illuminate dal
sole, ... e una gran quantità di frutta e verdura
a nostra disposizione per dissetarci, nutrirci e
soddisfare palati esigenti e golosi.
Consumare verdure e frutta di stagione è
anche importante, per almeno due motivi:
il primo è di tipo ecologico, legato al fattore
produzione locale; il secondo è di ordine nutrizionale, correlato alla freschezza dei prodotti.
Natale Gianduzzo, il gestore del "Barbagianni"
Proprio per questo il menu dell'osteria Barbagianni, dove in estate si pranza e si cena
anche all'aperto, si rinnova e propone prodotti “freschi” di stagione, proprio come questo
piatto: un primo così ricco di verdure che fa
anche da piatto unico, gustoso, nutriente e
leggero.
Buon appetito... e buona estate!
Info
Osteria Barbagianni
via Mariani 11, Cinisello Balsamo
tel. 02 36586297
www.osteriabarbagianni.it
anche su Facebook.
Orecchiette fatte in casa con piselli, fiori di zucca e asparagi
Per la pasta: farina 00, olio extra vergine di oliva, acqua, sale
Impastare gli ingredienti fino ad ottenere un pasta liscia e morbida.
Per la salsa: piselli, asparagi, fiori di zucca, olio extra vergine di oliva, aglio, timo,
zafferano, vino bianco, brodo vegetale, sale Sbollentare piselli e asparagi, privare
i fiori di zucca del pistillo interno. Spadellare tutti gli ingredienti con olio extra
vergine aromatizzato all'aglio, qualche rametto di timo e un pizzico di zafferano.
Bagnare con un goccio di vino bianco e ultimare la cottura con brodo vegetale.
Cuocere le orecchiette in abbondante acqua salata, scolare la pasta e unirla alla salsa.
Vino consigliato: Muller Thurgau 2011 - Tiefenbrunner
Luglio/Settembre 2013
RUBRICHE | UNIABITA - 33
Luglio/Settembre 2013
CULTURA - ANTIFASCISMO
La scomparsa
di Annunziata Cesani (Ceda)
La mondina che divenne staffetta partigiana e poi andò a dirigere
un ospedale. Presidente dell’Anpi sestese, da una sua idea nacque
il concorso “Sesto e i suoi studenti”, voluto per mantenere vivi i valori
della Costituzione e della lotta per la liberazione dal nazifascismo.
Aveva 86 anni
di Liliana Martino
È scomparsa il 23 maggio la Ceda, partigiana
e donna delle istituzioni di Sesto San Giovanni.
Nata a Imola nel 1927, a solo sedici anni iniziò
la sua esperienza nella resistenza come staffetta partigiana. “La realtà le rubava la gioventù”,
ci spiegò in uno dei suoi tanti racconti. Ricordandoci il duro lavoro di mondina, l’impossibilità di continuare la scuola, infine la guerra.
Nel 1946 ebbe il riconoscimento di “Partigiana combattente con il grado di sottotenente”.
Diventò dirigente del Pci In Emilia e poi in Lombardia. Nel 1959 si trasferì con il marito a Sesto San Giovanni, dove divenne mamma di un
bimbo, Marco.
A Sesto ricoprì impegnative cariche pubbliche
nell’amministrazione comunale occupandosi di
servizi sociali e di sanità, negli anni del grande flusso migratorio. Dal 1973 al 1982 ricoprì
la carica di presidente dell’ospedale cittadino,
poi della ASL. Come sempre era determinata
e aperta alla collaborazione nel perseguire il
bene comune. Dal 1983 infine, e per molti anni,
è stata presidente dell’Anpi di Sesto San Giovanni, carica che ha mantenuto fino alla sua
scomparsa.
Attiva nelle tante iniziative per trasmettere la
Luglio/Settembre 2013
memoria e mantenere vivi i valori della Costituzione e della lotta per la liberazione dal nazifascismo. Particolarmente significativa in questo
senso la collaborazione attiva con le scuole, sia
tramite gli incontri con testimonianze dirette,
sia con il concorso “Sesto e i suoi studenti”,
che continua da 26 anni.
Anche la Cooperativa e i suoi soci la ricordano
con grande affetto e stima anche per la tensione unitaria verso tutte le forze democratiche
e antifasciste. Proprio perché Ceda incarnava
lo spirito della Costituzione della Repubblica,
che ha contribuito a costruire con dedizione
straordinaria.
La ricorderemo sempre per il suo grande impegno sociale e politico, per la sua generosità e
la sua franchezza, che a volte metteva in risalto. Sapeva ascoltarci mettendoci tutti a nostro
agio, le sue battute ironiche erano di stimolo
per noi tutti iscritti alla sezione dell’Anpi. La
sua vita per noi è stata una “scuola” che resterà indelebile nei nostri cuori.
Con questi pensieri, attraverso il nostro giornale, la Cooperativa UniAbita porge l’estremo
saluto a Ceda, partecipando al lutto che ha colpito l’Anpi e il figlio Marco.
RUBRICHE | UNIABITA - 35
salute
CONSORZIO
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del
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ASSISTENZIALE
Un servizio di odontoiatria
più moderno ed efficiente
Al Poliambulatorio Il Sole inserite nuove figure professionali,
grazie alla collaborazione con la Clinica dell’Università Milano Bicocca.
Ampliati anche gli orari e, per tutto il 2013,
alcune prestazioni sono gratuite
di Caterina Paola La Grotteria
È attivo il rinnovato settore odontoiatrico del
Poliambulatorio Il Sole, che si specializza ulteriormente, ampliando l’offerta e inserendo
figure professionali specialiste in tutte le branche della moderna odontoiatria: un cambiamento voluto per venire incontro alle esigenze
dei soci.
Un servizio moderno e altamente professionale, che vede impegnata l’equipe di medici della
Clinica Odontoiatrica dell’Università MilanoBicocca diretta dal prof. Marco Baldoni. Il nuovo servizio offerto, in grado di soddisfare tutti
i settori dell’odontoiatria, prevede la collaborazione di più specialisti. Infatti, sotto il coordinamento del prof. Fabrizio Carini, operano presso
il poliambulatorio gli odontoiatri specialisti
dott. Vito Saggese, il dott. Vincenzo Santagada, la dott.ssa Nicoletta Proserpio, la dott.ssa
Concetta Bucalo, la dott.ssa Valeria Pisapia e
gli igienisti dott. Carlo Barcella e dott. Andrea
Melzi.
Nel corso della prima visita il paziente verrà
visitato dal referente del settore odontoiatrico,
il dott. Vito Saggese, il quale, una volta inqua36 - UNIABITA | RUBRICHE
drato il caso clinico, indirizzerà il paziente dallo
specialista di competenza (igienista dentale,
parodontologo, protesista, ecc). Presso il poliambulatorio operano anche due ortodontiste
specializzate in visite e studi dei casi di malocclusione in bambini e adulti.
Gli appuntamenti verranno concordati direttamente con il referente, che rimarrà sempre informato sull’evoluzione delle cure grazie all’ottima compliance dell’equipe maturata presso il
medesimo centro di formazione cioè il reparto
di odontoiatria della clinica universitaria.
Anche gli orari si sono ampliati: il servizio
odontoiatrico è disponibile dal lunedì al venerdì sia la mattina che il pomeriggio e, a partire
da settembre, anche il sabato mattina. Inoltre,
prima visita, preventivo, radiografia ortopantomografia e studio personalizzato del caso
saranno gratuiti per tutto il 2013.
Un approccio decisamente efficiente, efficace
e moderno, in grado di intervenire in maniera tempestiva nella risoluzione delle patologie
dentarie. Con la qualità alla quale ci ha da sempre abituati il Poliambulatorio Il Sole.
Luglio/Settembre 2013
SALUTE
RESIDENZA
CONSORZIO
il
del
SOLE
Sole
R E S I D E N Z A
S A N I T A R I A
ASSISTENZIALE
Il benessere
comincia dai piedi
C’è una nuova specialità per i soci e i pazienti del Poliambulatorio Il Sole di via
XXV Aprile: la podologia. Il servizio è gestito dal dott. Fabio Manuele Mercandalli
di Caterina Paola La Grotteria
La podologia è quel ramo della medicina che
si prende cura delle patologie a carico del piede; il podologo è la figura professionale che
ha conseguito la laurea in podologia e può
specializzarsi in molte aree disciplinari ed è
in grado di far fronte a un’ampia gamma di
problematiche dermatologiche, ortopediche,
neuromotorie, di differente entità anche non
necessariamente gravi ma spesso invalidanti
e fastidiose, croniche o acute nella prevenzione e cura della patologia dei piedi.
La podologia trova quindi la sua applicazione in numerosi campi tra cui l’ortopedia, la
neurologia, la diabetologia, la dermatologia,
l’angiologia e la cardiologia. L’intervento del
podologo avviene spesso in collaborazione
con medici di varie specialità (medici di base,
dello sport, del lavoro, reumatologi, odontoiatri, omeopati, agopuntori).
Il podologo, oltre a trattare direttamente
le patologie del piede di sua competenza,
svolge un ruolo di primo livello in ambito di
prevenzione, su tutti i livelli sanitari. È per
questo che in molteplici circostanze, durante
l’esame obiettivo del piede, comprende gli
stati patologici iniziali e indirizza i pazienti
verso personale specialistico per le cure del
caso. Secondo le statistiche pubblicate dalle
Luglio/Settembre 2013
strutture che contemplano al loro interno la
figura del podologo, il contributo apportato
permette di ridurre i costi sanitari e sociali
legati alle patologie realmente invalidanti.
Il nuovo servizio del Poliambulatorio di via
XXV Aprile a Cinisello Balsamo, gestito dal
professionista sanitario dott. Marcandalli,
podologo laureato presso l’Università degli Studi di Milano, coprirà quelle che sono
considerate convenzionalmente le principali
mansioni podologiche: riduzione di ipercheratosi, riduzione di deformità ungueali, riduzione di unghie incarnite. Su indicazione
medica cura le verruche plantari, esegue lo
screening del piede diabetico; con benefici
previsti che vanno dalla riduzione immediata
del dolore, al miglioramento della deambulazione e della postura complessiva.
Il podologo è inoltre in grado di confezionare
protesi in silicone per contenzione, protezione o correzione di deformità digitali. Il trattamento permette così di ridurre le deformi-
tà dell’appoggio e delle dita e di ridurre le
infiammazioni articolari e plantari.
Il podologo interviene anche attraverso la
terapia riabilitativa plantare, per compensare le alterazioni nella distribuzione dei
carichi corporei sulla superficie d’appoggio
del piede, attraverso protesi plantari personalizzate, con lo scopo di eliminare gli stati
dolorosi del piede.
L’assistenza domiciliare dei podologi del
Poliambulatorio può essere organizzata in
tempi estremamente rapidi e gli appuntamenti possono essere programmati e fissati
in orari congrui con i propri impegni, così da
ottimizzare e personalizzare la frequenza di
intervento e massimizzare gli effetti del programma riabilitativo.
Il Poliambulatorio Il Sole
via XXV Aprile 24
20092 Cinisello Balsamo (MI)
Tel. 02 66 04 11 57 - 02 66 01 35 11
E-mail: [email protected]
CONSORZIO
il
SOLE
RUBRICHE | UNIABITA - 37
solidarietà
Il trofeo della Cooperazione
di pesca sportiva quest’anno
è in ricordo
di Emilio Terruzzi
Presso il laghetto di Cuggiono, alle ore 7 di
domenica 19 maggio, 50 pescatori delle società Alfa Romeo, S.P.S., Cinisellese, i Cusanesi,
Martin Padella, Becapess e Sant’Eusebio hanno disputato il 10° Trofeo della Cooperazione
di pesca sportiva “Emilio Terruzzi”. La manifestazione è rivolta ai ragazzi con disabilità e
rappresenta una dimostrazione tangibile del
modello delle nostre cooperative edificatrici,
volto non solo a fare case ma attento anche
ai bisogni sociali dei suoi soci e degli abitanti.
Le cooperative UniAbita, La Nostra Casa e
Diaz, promotrici dell’evento, hanno deciso
che il trofeo prenderà il nome di Emilio Terruzzi, consigliere di UniAbita prematuramente
scomparso, che si era occupato della manifestazione fino alla scorsa edizione, mentre a
partire da quest’anno l’organizzazione è stata
affidata al Circolo Auprema.
Conclusa la gara, gli stessi pescatori si sono
di nuovo recati sulle sponde del laghetto, per
aiutare un centinaio di ragazzi con disabilità,
arrivati nel frattempo a bordo di tre pullman,
appartenenti alle associazioni Anffas e Gls
38 - UNIABITA | RUBRICHE
di Cinisello Balsamo, Anffas e La Prateria di
Paderno Dugnano, Shalom di Bresso, Sorriso
di Cusano Milanino e Colce di Sesto San Giovanni, quest’ultimi presenti per la prima volta.
Intanto venivano comunicati numero e peso
dei pesci pescati per la formazione della classifica, che ha decretato come vincitore il Sig.
Saracchi (Cusanesi) che ha preso all’amo ben
91 trote. Poi, prima del ritorno a casa, a tutti
i ragazzi è stato consegnato, tra la gioia generale, un sacchetto contenente le trote che
avevano pescato. La giornata è poi proseguita con un pranzo collettivo servito al Salone
Matteotti dalle volontarie del salone Di Salvo e dell’Auser. Al termine del pranzo Nadia e
Marta, moglie e figlia di Emilio, visibilmente
commosse, hanno consegnato le medaglie ai
pescatori meglio classificati e ai ragazzi una tshirt. Per aver contribuito a rendere possibile
l'iniziativa si ringraziano inoltre: la Provincia
di Milano, la Federazione Pesca Sportiva, Coop
Lombardia, la società Elettroimpianti e i circoli:
Agricola, Auser e Pablo Neruda. Per la preziosa
collaborazione prestata durante l’intera giornata, una menzione particolare agli amici pescatori Giorgio Trida e Francesco Nocella.
Luglio/Settembre 2013
CULTURA - TEMPO LIBERO
Al Carroponte
con lo Spunc
Nell’arena all’aperto di via Granelli a Sesto San Giovanni
la nostra cooperativa gestisce lo Spazio UniAbita Carroponte,
dove sono ospitati dibattiti, incontri pubblici,
spettacoli e piccoli concerti
Sesto San Giovanni,
cittadinanza onoraria
ai ragazzi stranieri nati
in Italia
UniAbita anche quest’anno è presente al Carroponte con lo SPUNC, acronimo di “Spazio
UniAbita Carroponte”. Il Carroponte è un’importante spazio per eventi e concerti della
grande Milano, situato a Sesto San Giovanni,
al confine con Milano, Cinisello Balsamo e
Bresso, proprio di fronte al Centrosarca. Da
quattro anni lo spazio viene gestito da Arci
Milano, che propone una ricca stagione di
concerti articolata da fine maggio a settembre (per spiegare il livello degli spettacoli ricordiamo che giovedì 25 luglio è in cartellone
un concerto di Patti Smith). Lo spazio vede
un’utenza prevalentemente giovanile, con un
pubblico che va dai 16 ai 35 anni, anche se
non mancano serate dedicate ad un pubblico
più “maturo”. UniAbita è presente al Carroponte per il terzo anno con lo Spazio UniAbita,
che i nostri giovani collaboratori hanno simpaticamente rinominato SPUNC. La stagione di
SPUNC è ricca di iniziative e si è articolata su
Luglio/Settembre 2013
due filoni principali: uno più istituzionale, pensato direttamente dall’ufficio comunicazione
della cooperativa e dal gruppo Adest, e uno
artistico e di intrattenimento organizzato da
Circolo Auprema in partnership con il Bloom
di Mezzago.
Con le oltre venti iniziative messe in calendario in questa stagione stiamo cercando di sperimentare una nuova forma di coinvolgimento
del pubblico del Carroponte con l’obiettivo di
promuovere e far conoscere UniAbita, i valori
della cooperazione, e diffondere alcune buone
pratiche che la cooperativa porta avanti nei
suoi progetti.
Tra le iniziative più importanti, va sicuramente
segnalata la settimana Let’s Cooperate, organizzata insieme alle cooperative di Sesto San
Giovanni per festeggiare, il 6 luglio, la Giornata
Mondiale delle Cooperative indetta dall’ONU.
Tra le iniziative in programma una dedicata ai
servizi di comunità e altre di carattere artistico.
Il 2 giugno il Carroponte è stato animato da
un'importante manifestazione organizzata dal
comune di Sesto San Giovanni: “Sesto Senza
Frontiere”. Importante per il numero di persone coinvolte e soprattutto per il grande valore
simbolico dell’iniziativa. Il comune di Sesto
San Giovanni ha infatti deciso di assegnare la
cittadinanza onoraria a circa 2.500 bambini
e ragazzi sestesi di origine straniera ma nati
in Italia. Il 2 giugno, festa della Repubblica, è
stato quindi un particolare giorno di festa per
questi bambini, che sono stati simbolicamente
accolti dalla comunità sestese. Il certificato di
cittadinanza onoraria non ha valore legale, ma
invia un messaggio politico chiaro a favore dello “ius soli”.
RUBRICHE | UNIABITA - 39
Φ
FILOSOFIA E BEN – ESSERE
Un po’ di logica,
per favore!
Che cosa sta alla base della logica?
di Carlo E. L. Molteni
La comunicazione è fatta di scambi tra persone che dialogano su un piano di parità, ma
anche di messaggi che mirano a con-vincere
chi ascolta. Anche servendosi di sottigliezze
argomentative, nel tentativo di avere ragione o
addirittura di prevalere nei confronti dell’interlocutore. Il quale però può anche non cascarci,
se usa un po’ di logica.
Esaminiamo ad esempio la pubblicità di un
dentifricio che promette di rendere i denti più
bianchi. Ragioniamo sul messaggio. Significa
che usando quel prodotto otterrò dei denti
bianchi? No, a rigor di logica, perché più bianco ha un significato meno generale di bianco:
lo smalto potrebbe passare da un colore grigio,
precedente all’uso del dentifricio, ad una sfumatura di grigio più vicina al bianco. Se così è,
il contenuto del messaggio risulterebbe verificato. Anche se non ottenessi denti totalmente
bianchi, sarebbero comunque più bianchi di
prima: promessa mantenuta.
Così pure ammettiamo che un partito durante le elezioni prometta: “Noi non imporremo
tasse ingiuste”. Significa che quel partito non
imporrà assolutamente tasse? Lo sarebbe se
l’affermazione fosse: “Noi non imporremo tasse, che sono tutte ingiuste”. Ma non è affatto
detto: la logica infatti insegna che l’insieme di
tutte le tasse è più ampio del suo sottoinsieme
delle tasse ingiuste. Allora ad essere negate
sono solo le tasse ingiuste e non tutte le tasse. Anche mantenendo la promessa elettorale,
non è escluso che quel partito possa imporre
nuove tasse, se le considera giuste.
40 - UNIABITA | RUBRICHE
Una certa cautela ci vuole anche nel trarre da
alcuni fatti delle conclusioni generali. Ammettiamo ad esempio di notare una serie di cigni
bianchi (il n. 1, il n. 2, il n. 3, il n. 4 e così via).
Posso indurre la conclusione generale che tutti
i cigni sono bianchi? Anche quelli che non ho
visto? Si tratterebbe di una generalizzazione
indebita. Cadrei nell’errore, raccontato dal logico e matematico Bertrand Russel, del tacchino induttivista. Il quale aveva diligentemente
notato che il giorno 1, il 2, il 3, il 4, ecc. aveva
ricevuto del cibo. “Tutti i giorni mi hanno dato
da mangiare, perciò – ragionava il tacchino anche domani mi daranno da mangiare.” Ma
venne il giorno di Natale e…
Eppure capita nella vita di tutti i giorni di cadere nello stesso errore. Va male una relazione
sentimentale con una persona, va male una
relazione sentimentale con una seconda persona.., induciamo la conclusione generale che
le donne (tutte!) o gli uomini (tutti!) sono…
Ciò porta alla formazione di quelli che in psicologia sociale sono definiti stereotipi, che
possono variare a secondo dei gruppi di appartenenza. E così sentiamo spesso affermare che
i Francesi sono…, i giovani sono…, gli statali
sono…, gli artisti sono…, gli anziani sono.. E
l’elenco potrebbe proseguire lunghissimo.
Un altro errore logico in cui è facile incappare è
costituito dal ragionamento seguente, esemplificato come segue. “Se Pierino arrossisce, vuol
dire che è il colpevole!” Analizzando l’esempio
dovremmo suddividerlo in due premesse e una
conclusione. 1. Se Pierino arrossisce, allora è
colpevole. 2. Ma Pierino arrossisce. 3. Dunque
Pierino è colpevole. Siamo proprio sicuri però
che la conclusione sia corretta? Dovremmo esser certi che Pierino arrossisce solo quando si
sente in colpa, e non per altri motivi: perché è
timido, perché è spaventato ecc.
Il ragionamento corretto, cioè, non dovrebbe
essere basato sulla premessa che Pierino arrossisce se è colpevole, ma sulla premessa che
Pierino arrossisce se e solo se è colpevole. La
conclusione dunque è affrettata e non sicura;
tutt’al più si potrebbe parlare di un certo grado
di probabilità. Allo stesso modo non possiamo
concludere con certezza il ragionamento seguente. 1. Se piove, allora è bagnato. 2. Ma è
bagnato.3. Dunque… Dunque il suolo bagnato
potrebbe essere la conseguenza della pioggia,
ma anche di altre cause, quali annaffiare, rovesciare un liquido ecc. Anche qui la fallacia logica sta nel pensare che il rapporto se … allora
sia uguale al rapporto se e solo se … allora.
(Solo se piove questo suolo è bagnato; ma è
bagnato, quindi deve essere piovuto per forza).
Che cosa ci suggerisce dunque la logica nella
vita di tutti i giorni? Un po’ più di precisione e
un po’ più di cautela, sia nei discorsi con gli altri
sia nei ragionamenti che facciamo dentro di noi.
Luglio/Settembre 2013
CULTURA
Dall’economia della competizione
a una nuova economia
della cooperazione
di Renato Seregni
Responsabile Circolo Auprema Settore Cultura
La storia ci ha lasciato mappe di un passato
ricco di testimonianze esemplari e di esperienze di cui fare tesoro. Tuttavia, i nuovi contesti
entro cui siamo chiamati a operare necessitano di continui aggiornamenti delle mappe del
passato. Pena: ridurre la memoria a compiaciuto reperto museale. Che ne sarebbe della
Resistenza senza la Costituzione? I sentieri
percorsi dal valore di chi ha dato la vita per il
nostro riscatto, come il visionario impegno dei
padri fondatori e l’operosità dei tanti che da
più di cento anni si spendono nel campo cooperativo, a che servirebbero se non ci aggiornassimo studiando la complessità dei nuovi
bisogni? Memoria feconda e nuova visionarietà. Apertura nutrita di valori a cui pragmaticamente dare applicazione. La stessa storia per
un nuovo futuro.
Fondamentale, nella storia della cooperazione,
è stata la concezione del valore sociale del
“noi”. Con pronuncia dell’Onu, il 2012 è stato
dichiarato “Anno Internazionale della Cooperazione”. Per onorare tale pronunciamento
servono nuove forme di cooperazione capaci
di condurci verso un’età di rinnovato benessere. Noi, che di questa storia rappresentiamo
una presenza significativa, riteniamo indispensabile analizzare l’attuale disgregazione
del modello socio-economico, in cui la parola
“crisi” condiziona l’economia, l’occupazione,
la politica, arrivando a far vacillare il sistema
democratico. Senza fiducia non è possibile il
futuro. Senza fede capace di dare realtà alle
cose sperate - cioè a ciò che non esiste ancora
Luglio/Settembre 2013
- la società si smarrisce inseguendo il guadagno ad ogni costo quale religione feroce e impalpabile, perché non conosce né redenzione
né tregua. E se oggi la politica è incapace di
governare, è perché il potere finanziario ha di
fatto sequestrato tutta la fede e tutto il futuro
degli uomini, tutto il tempo e tutte le attese.
Alla nera depressione del momento, nuove
parole si colgono: crescita condivisa, rispetto
della natura, trasformare l’egoistico “io” in
uno sconfinato “noi”, commisurandoci al necessario, affinandoci a nuovi stili di vita.
Noi: identità etnica, religiosa, culturale. Noi:
nazione, città, casa. Noi: somma di tanti noi
portatori di esperienze, percorsi, relazioni discutibili o condivise, ma aperti al confronto.
Questo vorremmo fosse una rinnovata visione
per incontri, basterebbe porcelo come finalità
a cui tendere.
“Del Cooperare” tra memoria e futuro, noi ci
facciamo carico proponendolo come progetto
di Auprema Cultura, quale palestra di conoscenza per l’anno sociale 2013-2014, attraverso i collaudati registri di: arte, musica, teatro,
cinema e, da questo anno, la filosofia. Incontri
tenuti presso il circolo Di Salvo. Ulteriori approfondimenti, legati alla peculiarità del nostro vivere l’attualità, verranno affrontati nello
spazio de “Il Pertini” con analisi di studiosi
su argomenti specifici nel vasto campo della
cooperazione. Noi, nella dimensione storica,
nella prassi sociale, nei rapporti col vicinato
e col fare casa, luogo in cui quotidianamente
coltiviamo e custodiamo il nucleo relazionale
più piccolo ma più significativo della socialità.
Luogo del dialogo, dell’esperienza, della condivisione, spazio degli affetti e ambito politico
dove con insistenza si discute e ci si verifica.
La casa, universo mondo dove tutto nasce e si
forma. Noi ci siamo e dobbiamo provarci, onorando la memoria facendo futuro.
Lo scorso 20 aprile è venuto a mancare
il socio Daniele Giuseppe.
I soci abitanti di Via Boccaccio 530 di
Sesto San Giovanni insieme agli amici
si sono uniti intorno ai famigliari con
infinito affetto e stima.
Ciao Peppe
RUBRICHE | UNIABITA - 41
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Sabato 14 Settembre 2013
Le Abbazie Lombarde e le loro comunità monastiche: Chiaravalle, Morimondo, Viboldone
Visita alle abbazie lombarde per scoprire le architetture e le opere d'arte e la vita delle comunità monastiche in esse ospitate.
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Domenica 29 Settembre2013 Gita a Vigevano e la Certosa di Pavia
Iscrizioni entro 12 Settembre. Costo comprensivo di bus, guida, ingressi. quota soci €40,00; non soci €45,00
Domenica 13 Ottobre 2013: Alba
In occasione del mercato mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. Costo comprensivo di bus, ingresso stand rassegna eno-gastronomica:
quota adulti € 25,00; ragazzi entro 15 anni € 22,00
Domenica 24 Novembre 2013 Torino: Museo Egizio e Cioccola To’
Dolcezza e cultura del “Cibo degli Dei” torneranno ad essere protagonisti indiscussi della splendida Città di Torino con la nuova edizione
di CioccolaTò, la manifestazione dedicata al cioccolato made in Italy e internazionale.
Costo comprensivo di bus, ingresso museo egizio, guida: quota adulti € 40,00; ragazzi entro 18/over 65 anni € 30,00
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12 – 16 agosto 2013
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9 agosto 2013: aperto solo mattina, orari 09.30 – 13.00
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- piazza Repubblica 8, Sesto San Giovanni: 2 (pomeriggio) – 23 agosto 2013
SPORTELLO SOCI ABITANTI E NUMERO VERDE 800 904439:
servizi sospesi dal 12 al 16 agosto.
In tali giornate sarà possibile rivolgersi al Servizio di Reperibilità Diurna (Tel. 339 5270673), ore 09.00 - 18.00.
Il Servizio di Reperibilità Diurna sarà anche operativo nelle giornate di sabato, domenica e festività infrasettimanali,
ore 08.00 - 18.00.
Sono Sofia Santambrogio e sono nata
il 19 marzo per fare un regalo al mio
papà...
Sofia
però anche la mamma e i nonni sono
felicissimi...
La Filarmonica Paganelli e il concerto del Primo Maggio
Grande affluenza e consenso tra il pubblico per
“John Williams in concert” il tradizionale concerto del primo maggio al salone Matteotti di
Cinisello Balsamo. Promosso dalla Cooperativa
UniAbita, curato dal Circolo Auprema e magistralLuglio/Settembre 2013
mente eseguito dalla giovane orchestra diretta da
Donatella Azzarelli della Filarmonica Paganelli, il
consueto evento in memoria della Festa del Lavoro, quest’anno è stato dedicato al celebre compositore statunitense.
Uno spettacolo di suoni e immagini che ha trasportato il pubblico in un viaggio attraverso famose colonne sonore del cinema godendo della
magia e del fascino di film indimenticabili quali
Guerre stellari, E.T., Lo Squalo e tanti altri.
RUBRICHE | UNIABITA - 43
notizie flash
NEWS
I soci di via Villa in gita al Castello Sforzesco
Il 18 maggio il Comitato di Caseggiato di via
Carlo Villa 6 ha organizzato una visita guidata al Castello Sforzesco di Milano. La visita è
risultata molto interessante dal punto di vista
culturale: grazie a una tregua del maltempo è
stato possibile osservare la cinta muraria, le
torri e i cortili; e, mentre imperversava l’ennesimo acquazzone: visita alle antichità nelle sale
interne e alla Pietà Rondanini di Michelangelo
Buonarroti.
Un “omaggio al genio umano” nel saggio di DanzaAuprema
Omaggio al genio umano, questo il filo conduttore
dei balletti inscenati dalle 108 allieve dell’Accademia DanzAuprema. Sabato 15 giugno alle ore
20, il teatro Pax, con i suoi 500 posti a sedere, era
stracolmo di genitori adoranti, parenti e amici delle
ballerine. Il saggio è stato un successo grazie alle
coreografie curate da Marco De Magnis, all’organizzazione minuziosa di Enzo Marra e Teresa Martino, e all’impegno delle aspiranti ballerine che si
sono esibite con costumi di scena originali e creati
ad hoc per l’esibizione. Il tema scelto per l’occasione ”omaggio al genio umano” sembra essere un
invito per tutti a usare al meglio il proprio estro
e creatività. È proprio nei momenti in cui tutto
sembra andare per il verso storto che la potenziale
genialità insita nell’essere umano (se bene utilizzata) può fare la differenza! I presenti sono tornati a
casa anche con una grande lezione di vita!
Sportivamente UniAbita al Centro Falck di Sesto
Calciatori, tennisti, pallavolisti e giocatori di bocce
si sono sfidati in minitornei nella giornata di sabato
22 giugno sin dalle prime ore pomeridiane. Il Centro
Sportivo Falck (in via General Cantore a Sesto San
Giovanni) per il quarto anno consecutivo è stato lo
spazio ideale dove si è svolto Sportivamente UniAbita, un evento nato dalla collaborazione tra due
servizi di comunità della cooperativa UniAbita: il
Circolo Auprema e la G.C.S. La gara di bocce ha visto
44 - UNIABITA | RUBRICHE
coinvolti i giocatori delle bocciofile Matteotti di Cinisello Balsamo e Anpi di Sesto San Giovanni, mentre
ai mini–tornei di tennis hanno partecipato gli iscritti
di G.C.S. I campi da volley, montati accanto al bocciodromo, sono stati usati dagli atleti di Auprema
Volley che insieme agli allenatori a agli amici si sono
sfidati in partite di pallavolo e, per i più audaci, anche di calcetto. Alla sera, per festeggiare in bellezza
la fine della stagione sportiva, pizza, birra e musica.
Luglio/Settembre 2013
notizie flash
NEWS
Mille voci in concerto per il Cumse
Sabato 17 maggio alle ore 21 presso il Salone Matteotti (Cinisello Balsamo) si è esibito il coro Millevoci. Attraverso un excursus musicale, questo
coro formato da genitori di vari istituti scolastici di Cinisello Balsamo, si
è esibito proponendo alcune delle canzoni italiane più famose dal 1920
sino ai giorni nostri. Iniziativa fortemente voluta da Fondazione Auprema
Onlus che, in collaborazione con il coro Millevoci, è riuscita nell’intento
di coniugare una proposta musicale di elevata qualità artistica con un’iniziativa di elevata finalità morale. L’evento, infatti, è stato interamente
dedicato alla raccolta fondi da devolvere all’associazione Cumse per finanziare progetti socio-sanitari in Camerun, Congo e Ciad.
“Il cantiere svelato” avvicina gli studenti
alla cultura del buon costruire
Capire quali sono le principali fasi di progettazione e costruzione di un
edificio nel rispetto delle norme e dell’ambiente. È partito da queste premesse il progetto didattico “il cantiere svelato” che ha coinvolto circa
170 alunni delle scuole medie Morandi e Marconi di Cinisello Balsamo.
Finanziata da UniAbita, l’iniziativa ha previsto una vera e propria visita
in cantiere con i tecnici della Cooperativa e l’impresa costruttrice, durata
circa un’ora. Al loro arrivo, i ragazzi sono stati dotati di appositi caschetti e hanno ricevuto le indicazioni fondamentali in materia di sicurezza
sul lavoro. Il percorso didattico realizzato all’interno del cantiere è stato
organizzato in modo da consentire agli studenti di vivere un’esperienza
attiva: guidati dai tecnici di UniAbita, i partecipanti hanno potuto approfondire “sul campo” argomenti come la progettazione, i materiali, l’uso
sostenibile delle risorse energetiche. Nel corso della visita, gli studenti
hanno avuto inoltre la possibilità di confrontarsi con le diverse figure
professionali – direzione lavori, capocantiere e tecnici - che concorrono
alla realizzazione di un progetto complesso come, appunto, la costruzione di una residenza abitativa.
Scomparso l'avvocato Giovanni Mariotti
A causa di un tragico incidente di montagna è deceduto lo scorso sabato
29 giugno l’avvocato Giovanni Mariotti che, fino a pochi anni fa, era
stato il legale di fiducia della Cooperativa Camagni Olmini, assistendola in tantissime occasioni. A quanto si è appreso Mariotti è precipitato
dall’Alpe Pioda, a quota 2mila metri, sulle alture della Valle Vigezzo, una
delle laterali dell’Ossola. A nulla sono valsi i soccorsi, scattati in seguito
all’allarme dato dalla moglie, che avrebbe assistito alla disgrazia. Lascia
il ricordo di un uomo dalla grande capacità professionale, unita a una
cultura profonda e dalla grande disponibilità. Alla moglie e ai famigliari
giungano le condoglianze più sentite della Cooperativa UniAbita.
Luglio/Settembre 2013
RUBRICHE | UNIABITA - 45
FAVOLE PER BAMBINI
La ciambella malebucata
di Alessandra Fraccon
Ci sono ciambelle e ciambelle. Sappiamo che possono essere classiche, al cioccolato,
al limone e anche marmorizzate. Sappiamo che sono dolci, soffici e che piacciono a
grandi e piccini. Sappiamo perfino che non tutte escono con il buco. Ma quello che non
tutti sanno è che, tra di loro, c'era una volta anche una Ciambellina malebucata!
Dentro di sé aveva tutti gli ingredienti per essere come tutte le altre ciambelle: farina,
burro, uova, zucchero, latte, un pizzico di sale e il lievito...ma qualcosa doveva essere
andato storto, perchè la piccola Ciambella si comportava davvero male!
Faceva cose che non erano adeguate a quello che si può definire un buon comportamento
da ciambellina: lasciava sempre in giro tutte le sue briciole e rispondeva sempre male a
tutti i dolcetti che incontrava, gridando e sputacchiando qua e là.
“Andiamo a farci mangiare per merenda?”
E lei : “Prrrrr! “ Una pernacchia!
“ Andiamo a farci fare colazione?”
E lei: “ Sput Sput” Sputacchiava briciole a destra e a manca.
E, più seminava bricioline con i suoi atteggiamenti irriverenti, più il suo buco, che si
trovava vicino al centro del suo cuore, si deformava e lei diventava sempre più
malebucata.
Presto le altre ciambelle, grandi e piccole che fossero, cominciarono a definirla
malebucata, ad aspettarsi sempre che si comportasse male, e lei quasi a conferma di
quello che gli altri sembravano volere continuava ad essere sempre più malebucata.
Le ciambelle non si capacitavano di quell'atteggiamento, non capivano proprio chi stesse
dando quel cattivo esempio. Non avevano notato che dalla vetrina della pasticceria
in cui erano esposte la ciambellina osservava ammirata le persone che passavano
davanti a lei. E il campionario era dei più svariati: c'era chi lasciava carte per
terra dimenticando i cestini, chi gridava e si spintonava per passare per primo, chi
rispondeva male o non rispondeva affatto!
Una mattina qualcuno si incollò alla vetrina per ricambiare il suo sguardo. Si trattava di
un bambino che con il naso attaccato alla vetrina cominciò ad indicare proprio lei.
Nessuno l'aveva mai guardata con tanta ammirazione e la Ciambellina, in cuor suo,
desiderò essere abbastanza buona.
C'era una volta una Ciambella malebucata che imparò a comportarsi come si conviene,
proprio come dovremmo imparare a comportarci sempre tutti noi.
Già, perché c'è sempre qualche piccola ciambella che ci sta guardando per imparare.
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