WEEK END, CASTELSARDO E ISOLA DELL`ASINARA 27

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WEEK END, CASTELSARDO E ISOLA DELL`ASINARA 27
COORDINAMENTO TERRITORIALE TLC - CAGLIARI
WEEK END, CASTELSARDO E
ISOLA DELL’ASINARA
27-28 OTTOBRE 2007
PROGRAMMA
1° GIORNO
Partenza, in luogo da stabilire, con
Bus GT;
Arrivo a Castelsardo per il pranzo.
Pranzo in ristorante.
Visita guidata della caratteristica cittadina e ingresso al Museo dell’Intreccio Mediterraneo.
Cena e pernottamento a Sassari in hotel tre stelle centrale.
2° GIORNO
Prima colazione in hotel;
Partenza per Stintino;
Imbarco per l’escursione guidata sull’Isola
Arrivo a Fornelli e partenza in Trenino per le visite:
(Super Carcere - Cala Sant’Andrea – Cala di Sgombro di dentro – Cala Reale –Cala
d’Oliva).
Pranzo con il cestino fornito dall’hotel.
Rientro a Fornelli.
Imbarco per Stintino con la motonave
All’arrivo, breve sosta e partenza per il rientro al luogo d’origine del viaggio.
Quota individuale di partecipazione: euro 159
Supplemento singola euro 20
La quota comprende
-Bus GT disposizione per l’intero viaggio;
-Accompagnatore;
-Pranzo in ristorante a Castelsardo;
-Visita guidata della cittadina;
-Mezza pensione a Sassari in hotel tre stelle centrale , con sistemazione in camera doppia
e servizi privati;
-Escursione sull’Isola (motonave da Stintino,bus, visita guidata; pranzo con il cestino);
-Assicurazione
-IVA
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Sede regionale della Sardegna – Via Socrate, 4 - 09134 Cagliari – Tel. 070 5436053 – Fax 070 542429
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COORDINAMENTO TERRITORIALE TLC - CAGLIARI
CASTELSARDO
Il Museo dell'Intreccio Mediterraneo di Castelsardo ha sede nel magnifico castello eretto dai
Doria agli inizi del XII secolo. La raccolta museale, dedicata ai prodotti artigianali realizzati
intrecciando fibre vegetali provenienti non solo dalla stessa Sardegna, ma dall'intera area
mediterranea, si articola in diverse sale, e si configura come vero e proprio centro di ricerca
oltre che di documentazione. Splendidi manufatti di diverse forme, dimensioni e materiali sono
esposti nel museo, e particolare spazio è riservato alle produzioni di Castelsardo, tra cui
spiccano gli splendidi cestini intrecciati a mano, apprezzati e conosciuti in tutto il mondo, e
superba testimonianza della più importante attività artigiana locale. Le produzioni artigianali,
catalogate secondo i diversi ambiti d'uso - vita domestica, agricoltura, pesca e commercio -, e
inserite in contesti accuratamente ricostruiti, sono affiancate da un'ampia documentazione sul
ciclo di vita e di produzione delle piante: dall'habitat alla raccolta, dalla preparazione alle
tecniche di lavorazione; ogni sala, poi, è dedicata a un tema: si va infatti dalla panificazione con esposizione di corbule, canestri, crivelli, setacci - alle attività agricole, dalla vita domestica
- sono esposte scope in palma nana, fiaschi rivestiti con verghe di mirto, stuoie - alla pesca pregevoli soprattutto i "su fassonis", le caratteristiche imbarcazioni da laguna, realizzate
intrecciando giunchi lacustri, utilizzate dai pescatori sugli stagni dell'oristanese -, fino
all'ambito magico-religioso, con oggetti e suppellettili di particolare interesse.
PROGRAMMA DI VISITA GUIDATA NEL PARCO NAZIONALE
DELL’ASINARA
Partenza da Stintino con la motonave alle ore 9:30 (imbarco ore
9:00). Arrivo a Fornelli alle ore 10:00: visita all’esterno del Super
Carcere. Al momento dell’istituzione (1885) era una colonia penale
agricola e ospitava
detenuti in regime di semi-libertà. Dopo gli anni ’70 divenne
carcere di massima sicurezza e, dopo il nuovo ordinamento
carcerario, vi furono reclusi i maggiori esponenti del gruppo
terroristico delle Brigate Rosse e dell’Anonima Sequestri Sarda.
Chiuso negli anni ’80, fu riaperto come carcere di massima
sicurezza nel 1992 per ospitare grossi esponenti della malavita
organizzata, a seguito dell’art. 41bis, e venne definitivamente chiuso
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con l’istituzione del Parco nel 1997. Si prosegue poi alla volta di Cala Sant’Andrea: la spiaggia
è circondata da dune sabbiose su cui crescono ginepri fenici e gigli marini. Uno stagno
salmastro è situato dietro la striscia di sabbia che trasporta l’acqua di un torrente locale a
Sant’Andrea. Cresce una fitta vegetazione di tamerici accompagnata da rampicanti che
forniscono un pò d’ombra alle piante palustri. La flora e la fauna di questo ecosistema di duna
sabbiosa e di laguna sono estremamente ricche e necessitano di alta protezione. Poiché tra gli
obbiettivi di un Parco Naturale vi è quello di offrire ai visitatori il maggior numero di paesaggi
naturali incontaminati, la baia di Cala Sant’Andrea è stata definita zona A, sottoposta a tutela
integrale con il divieto totale d’accesso.
I mufloni presenti all’Asinara sono stati introdotti nel 1952 dalla Riserva di Capo Figari e
dall’isola di Figarolo. La mancanza di predatori ha consentito la riproduzione degli animali fino
al raggiungimento di una consistente popolazione. Cala di Scombro di dentro: insenatura
caratterizzata da isolotti granitici popolati nel periodo riproduttivo da folte colonie di Gabbiano
Reale e Marangone dal Ciuffo, inserita anch’essa nella zona A. Punta Sa Nave: area di rilevante
interesse naturalistico in quanto è facile osservare lungo le coste alte e scoscese il
particolarissimo paleo endemismo Centaurea horrida o Fiordaliso spinoso. E’ una sorta di
fossile vivente; la pianta forma dei pulvini dal caratteristico colore grigio-cenere, che
conferiscono un aspetto di unicità al paesaggio delle garighe costiere dell’Asinara.Cala Reale: la
legge n. 3.183 del 28 giugno1885 autorizzò l’espropriazione dell’Asinara per stabilirvi una
colonia agricola ed un lazzaretto. Gli edifici presenti nell’area ospitavano stabilimenti di
disinfezione,gruppi di edifici (i cosiddetti periodi) per le diverse fasi della quarantena, alloggi
del personale sanitario e magazzini.
Gli edifici furono ampliati per ospitare negli anni 1915-1916 i prigionieri austro ungarici consegnati dai serbi
agli alleati italiani e deportati dall’Albania all’Asinara a causa di una grave epidemia di colera, dalla quale
molti di loro riuscirono a salvarsi grazie all’impegno dell’esercito italiano. L’Asinello bianco è diventato nel
tempo il simbolo dell’Asinara. La sua originalità è dovuta al caratteristico fenotipo, che si manifesta con
colorazione bianca del mantello, colore rosa della pelle e pigmentazione parziale dell’iride, percepita di
colore rosa-celeste. Cala d’Oliva: vecchio borgo di pescatori Camoglini fondato sul finire del 1700. Appare
quasi improvvisamente allo spettatore dell’Asinara, con l’aspetto di un minuscolo villaggio costiero,
caratterizzato dal colore bianco delle case.Il borgo è costituito da edifici bassi nella parte vecchia più
prossima al mare, mentre la zona alta porta le testimonianze delle principali attività legate alla vita
carceraria, quali la Casa del Direttore, la ex Caserma degli Agenti, futura foresteria del Parco, il Bunker e
l’edificio della ex Diramazione Carceraria Centrale, oggi Centro di Educazione Ambientale, le officine
meccaniche, l’ex caseificio, ecc.
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