ZAHA HADID

Transcript

ZAHA HADID
ZAHA HADID
(31 ottobre 1950/…..)
Priscilla biancini 2 ac.a.t. a.s.2012/13
Biografia
Zaha Hadid è un architetto e designer irachena naturalizzata britannica.
Nata a Baghdad nel 1950 , nel 1971 consegue un master in matematica pura
presso l’Università americana di Beirut e dal 1972 al 1977 frequenta
l’Architectural Association di Londra.
E’ membro dell’OMA (Office for Metropolitan Architecture) con Rem Koolhaas ed
Elia Zenghelis (1976-1978), e con loro inizia a insegnare presso l’Architectural
Association (1980 – 1987): tiene inoltre numerose lezioni presso altre istituzioni
tra le quali le università di Harvard e Columbia.
La sua opera rivela l’influenza dell’avanguardia russa degli anni Venti, filtrata da
uno spirito modernista. Hadid deve la sua notorietà internazionale alla vittoria nel
concorso The Peak (Hong Kong, 1983), per il quale realizza disegni di straordinaria
originalità.
Vince inoltre il concorso per il Kurfurstendamm a Berlino (1986) e per un centro
d’arte e di comunicazione a Düsseldorf (1989). Inaugura l’attività del proprio
studio nel 1979, progettando un appartamento a Eaton Place, Londra, che nel
1982 vince il massimo riconoscimento di Architectural Design. Hadid considera il
disegno e la pittura come mezzi per esplorare i diversi aspetti del progetto.
Zaha ha vinto recentemente i concorsi internazionali per la Cardiff Opera House
(1994), il Contemporary Arts Centre di Cincinnati, Ohio (1998), il Centro Nazionale
per le Arti Contemporanee di Roma (1998), la Guggenheim Foundation di Tokyo
(2001).
Biography
Born in Baghdad in 1950, in 1971 she got a master's degree in mathematics at the
American University in Beirut and from 1972 to 1977 she attended the
Architectural Association in London.
She was a member of OMA (Office for Metropolitan Architecture) with Rem
Koolhaas and Elia Zenghelis and with them she began to teach at the Architectural
Association in 1980, she was also lecturer in Harvard and Columbia university.
Her work reveals the influence of the twenties in Russia, filtered by a modernist
spirit. Hadid owes its international fame to victory in the competition The Peak in
Hong Kong in 1983, when she produced drawings of extraordinary originality.
Opere
Galaxy Soho, Pechino
Il Galaxy SOHO è un grande edificio che comprende un mix irresistibile di uffici e
spazi commerciali. Con una superficie totale lorda di pavimento di 328.204 metri
quadrati, lo sviluppo si trova su un terreno di 50.000 metri quadrati nel centro di
Pechino. La graziosa forma con una fusione dinamica del complesso architettonico
crea uno spazio fluido e continuo interno, mentre stabilisce una presenza
suggestiva e monumentale all’esterno. Le quattro strutture convergono in un
centro che, secondo la stessa Hadid, si ispira all'antico cortile cinese. L'effetto
curve-spirale è estremamente scenografico, in particolare con l'effetto notte.
Maxxi, Roma
In questa struttura i flussi e percorsi si sovrappongono e si collegano al fine di
creare uno spazio dinamico e interattivo. Anche se il programma è chiaro e
organizzato in pianta, la flessibilità di utilizzo è l'obiettivo principale del progetto.
La continuità degli spazi rende il luogo adatto per ogni tipo di mostra itinerante e
temporanea, senza pareti divisorie o interruzioni. Entrando nell'atrio, gli elementi
principali del progetto sono evidenti: le pareti curve in cemento, le scale sospese
nere, il soffitto aperto che cattura la luce naturale. Con questi elementi Zaha
Hadid ha destinato un nuovo genere fluido della spazialità, progettato per
incarnare la fluidità caotica della vita moderna'.
AFORISMI, citazioni
“Entrando in uno spazio architettonico le persone dovrebbero
provare una sensazione di armonia, come se stessero in un paesaggio
naturale …. Proprio qui risiede il mio personale concetto di lusso”
“La nostra architettura è intuitiva, radicale, internazionale e
dinamica. Siamo interessati alla costruzione di edifici che possano
richiamare esperienze originali, con un grado di stranezza e novità
che è paragonabile all'esperienza di andare in un nuovo paese".
«Disegno forme potenti, mutevoli, fluide e penso sempre a che
effetto farebbero se galleggiassero nello spazio»
«L' architetto è una professione terribile, esigente, dolorosa. Ma
anche entusiasmante e gratificante»
Tour cma-cgm, marsiglia
L'edificio si sviluppa su una struttura metallica ad arco.
I volumi della torre sono definiti da “vettori centripeti” che emergono dal suolo,
convergono gradualmente l’uno verso l’altro per poi ripiegarsi intraprendendo
percorsi paralleli verso l’alto fino a 100 metri di altezza. L’andamento di tali vettori
è segnato da colonne strutturali che definiscono un doppio sistema di facciata, nel
quale sono racchiuse.
La torre nasce da una interazione tettonica tra un cuore strutturale fisso e
l’allineamento perimetrale delle colonne che si risolve in una dinamica simbiosi.
Le colonne sono immaginate all’esterno in modo da ridurne il più possibile
l’impatto all’interno, mentre i profili ad arco servono insieme al nucleo centrale
conferire una rigida ossatura nonché un senso di movimento e libertà ad una
nuova tipologia di torre.
Rosenthal Center for Contemporary Art
L'edificio è concepito per ospitare mostre temporanee nonché installazioni e
performance specifiche. Contiene anche sale di lettura, laboratori, uffici e spazi
pubblici come un atrio, una tavola calda e negozi.
Alla base della composizione vi sono due concezioni: quella di un "tappeto
urbano" e quella di una serie di "scatole impilabili".
La prima cerca di attirare i passanti nell'interno dell'edificio attraverso una
manipolazione del terreno che conferisce dinamismo al complesso e crea un gioco
di interazioni tra l'ambiente esterno e le superfici ondulate dell'atrio e
dell'ingresso al pianterreno.
La seconda idea costituisce una soluzione per la pluralità di spazi, dimensioni e
requisiti di illuminazione delle gallerie, che appaiono come se fossero scavate da
un singolo blocco di cemento, e restano sospese sopra l'atrio creando un enorme
puzzle di forme piene e vuote.
Guangzhou opera house
Il complesso si articola su due volumi differenti per un totale di 7mila metri
quadrati. Il primo corpo ospita il Gran Teatro, dotato di 1800 posti a sedere, il
secondo edificio, di dimensioni inferiori, è invece sede di un auditorium
polifunzionale da 400 posti. La struttura è stata ribattezzata “il progetto dei due
sassi” poiché i due corpi sono caratterizzati da una forma irregolare e arrotondata,
ispirata alla forma dei ciottoli di fiume. Il complesso è dotato di caffetteria, bar e
varie aree ricreative.
Il progetto è stato sviluppato partendo dallo studio del paesaggio naturale
circostante, dall’affascinante interazione tra architettura e natura, dai principi di
erosione, geologia e topografia. Linee avvolgenti definiscono spazi e zone
all'interno del Teatro dell'Opera, creando accattivanti percorsi interni ed esterni
all’edificio. Inoltre questi itinerari permettono alla luce naturale di giungere fino
alle funzioni più remote dell’edificio.