strada maestra! - Centro per l`infanzia San Zeno
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strada maestra! - Centro per l`infanzia San Zeno
UNA STRADA DA IMPARARE Indicazioni per chi volesse approfondire… “L'angelo dell'ultima ora” di Davide Caldirola A Natale è bello fermarsi un istante, fare silenzio, ascoltare una storia. Dare voce ai ricordi, ai personaggi del presepe, alle parole della Scrittura che toccano il cuore. Il Bambino Gesù ci guarda e si lascia guardare, ci regala la tenerezza di un sorriso, la gioia di una canzone, la commozione di una lacrima. STRADA MAESTRA! MENSILE IN - -FORMATIVO PER I GENITORI DICEMBRE 2015 “Gli angeli di Natale” di Degl’Innocenti Fulvia Il racconto della natività seguendo lo spirito e la lettera dei Vangeli di Matteo e Luca, ma con un punto di vista corale: quello degli angeli, che hanno avuto un ruolo determinante nelle varie fasi che hanno portato alla nascita di Gesù. Dopo quel primo Natale, gli angeli, i messaggeri del Cielo, si ritrovano ogni anno nella Notte Santa per rievocare quell’evento. C’è l’arcangelo Gabriele, l’unico di cui ci è stato rivelato il nome, che annuncia alla giovane Maria che è stata lei la prescelta per dare alla luce il Salvatore del mondo. Poi c’è l’angelo che in sogno rassicura Giuseppe sulla natura divina del figlio che la sua promessa sposa porta in grembo. E l’angelo che segue il loro cammino verso Betlemme per essere pronto a dare l’annuncio ai pastori. E l’angelo custode di Gesù, che veglia il suo sonno nella mangiatoia. E l’angelo in veste di cometa che guida i Re Magi. E l’angelo che li avverte di non tornare da Erode e quello che suggerisce a Giuseppe di scappare in Egitto… a cura di Antonella, Elisa, Laura, Mery, Pamela, Stefania SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA "SAN ZENO" Via Cesare Cantù 49/E - 23887 Olgiate Molgora (LC) Tel. 039-508640 email : [email protected] web : www.infanziasanzeno.it UNA STRADA PER RIFLETTERE UN ANGELO, MILLE ANGELI Quest’anno la nostra Scuola dell’Infanzia si sta preparando alla nascita di Gesù accompagnata dall’angelo solerte e agitato Panin e dall’angelo tanto divertente quanto scanzonato Chicco. Insieme a loro ci sono poi gli angeli pasticceri e un po’ pasticcioni! C’è davvero posto per tutti in Paradiso… E sulla terra? Ogni bambino (e ogni maestra!) si sente un po’ parte di questo Paradiso in fermento per l’arrivo del Bambino più atteso, il Figlio di Dio. Qualche giorno fa, seduta alla scrivania della segreteria mi è capitato di ascoltare i discorsi che alcuni bambini stavano facendo giocando in cortile, proprio davanti alla finestra: “adesso io sono su una nuvola”, “adesso qui noi siamo nella casa degli angeli”, “io faccio l’angelo che porta i dolci” e montavano e smontavano i pezzi colorati delle enormi costruzioni lasciate a loro disposizione. Un pezzo di Cielo in fondo possiamo davvero costruirlo anche qui sulla Terra. Perché gli angeli, non quelli dalle ali piumate bianche, non quelli che nei film possono andare e venire dal Paradiso a loro piacimento e neppure quelli che restano a vederci dalle stelle, ma gli angeli in carne ed ossa, quelli li abbiamo a portata di mano: sono le persone che quotidianamente o in momenti speciali della nostra vita abbiamo il dono di incontrare e che ci affiancano silenziosi e tenaci, capaci di farci fare ancora un passo, ancora uno. Augurandovi di poter riconoscere l’angelo che già ora si è messo accanto a voi. Un Natale Buono. Stefania in movimento, insieme al corpo e alla fisicità, il proprio mondo interiore con pensieri, fantasie, ricordi, emozioni e le relazioni. Ma cosa succede in un incontro di psicomotricità? Il laboratorio inizia con il momento dell’accoglienza in cerchio. Appena i bambini entrano nella stanza si trovano un enorme telo colorato sul quale un amico speciale (un cuscino a forma di cuore) che si chiama “Cuoriciotto” li sta aspettando. Dopo essersi seduti in cerchio sul telo i bambini si passano Cuoriciotto e dicono il loro nome. Subito dopo si ricordano le regole del “giocare bene”! Inizia il gioco spontaneo, che rappresenta la parte centrale dell’incontro. In questa fase i bambini, nello spazio del “salto/scivoli”, possono fare giochi sensomotori (saltare, correre, rotolarsi, arrampicarsi,…) oppure giochi di rassicurazione profonda (distruggere un enorme muro di cuscinoni, rincorrere e catturare il “cattivo”, nascondersi,…) o ancora giochi simbolici (i pirati, la battaglia, le principesse, il pizzaiolo,…). Potrà succedere che in alcuni incontri, la parte centrale sarà sostituita con percorsi strutturati utilizzando coni, cerchi, bastoni, cerchi, mattoni e cerchi. Alla fine della seduta, quando sarà possibile ai bambini sarà chiesto anche di esprimersi con i disegni liberi che avranno lo scopo di distaccamento dalle sensazione e emozioni che hanno appena vissuto. Quando mancano 5 minuti alla fine, i bambini vengono avvisati per cui sono invitati a terminare i giochi e poi si siedono di nuovo sul telo per iniziare la fase di decentramento dove, sempre a turno e con Cuoriciotto in mano, raccontano il gioco che gli è piaciuto di più e scelgono il timbro che desiderano stampare sulla mano. Terminata questa fase, riordinano il materiale e la seduta termina e: “tutti in classe!” . Approfitto di queste pagine per augurare a tutti voi buon Natale e felice Anno nuovo! Psicomotricista Paola quindi speciale. È la lingua che non ha regole grammaticali, che vive di eccezioni e di sfumature. È la lingua che ogni bambino impara a parlare sul campo, sulla base delle proprie esperienze. Sulla base del proprio vissuto, delle relazioni che vive e sulla base di come le vive. Desideriamo utilizzare queste pagine per ringraziare tutti i genitori e i nonni gli amici del Centro per l’Infanzia san Zeno che stanno contribuendo alla buona riuscita di mote iniziative: mercatino di Natale (che ha visto la vendita dei numerosi lavoretti costruiti dalle mani ingegnose e creative di mamme e papà, nonne e nonni permettendo un ricavo di più di 1600 Euro) scenografie per la Festa di natale con i genitori banco vendita libri (che si sta svolgendo proprio in questi giorni) vendita torte (nei prossimi giorni di festa prima e dopo le S. Messe all’ingresso delle chiese parrocchiali) tutti si sentano invitati e interpellati: come sempre se ciascuno fa un pezzettino anche piccolo, i benefici saranno per moltiplicati… Vi ricordiamo l’appuntamento BUONO di sabato 12 dicembre (ritrovo ore 14.15) per la FESTA DI NATALE “UN NATALE BUONO… COME IL PANE!! E dentro questo scenario ci siamo noi. Noi adulti che contribuiamo, nel bene e nel male, a dar vita a questo meraviglioso esperanto. Eppure, alle volte facciamo fatica ad interpretarne messaggi e codici. Ecco quindi che, in una società dove fare inglese nella scuola dell’infanzia è diventato, per dirla con una parola pomposa, un must, è necessario, prima di tutto abbassare lo sguardo e tendere l’orecchio verso i bambini. Educare nella Scuola dell’Infanzia a suoni diversi e diverse culture significa, in primo luogo, insegnare ai bambini ad ascoltarsi, ad amarsi per la lingua che ognuno di loro parla e a scoprire che quei suoni, culture e sfumature abitano, prima che nel mondo, dentro di loro… Ecco, per me questo è fare inglese nella Scuola dell’Infanzia. Costruire un modello che sia su misura e a misura di bambino. E poi ascoltare per imparare. Perché non potrò mai prescindere dalla bellezza e dalla ricchezza delle lingue che solo i bambini sono stati capaci, in tutti questi anni, di insegnarmi. Teacher Daniela Scerri IL LABORATORIO DI PSICOMTRICITÀ Ciao a tutti voi! Sono Paola, per i vostri bambini la maestra di psicomotricità. Per psicomotricità si intende una disciplina che utilizza l’attività ludica e il corpo in movimento come mezzo privilegiato di espressione: il movimento è infatti lo strumento con cui il bambino fa esperienza di sé e impara a conoscere l’altro e l’ambiente. È una disciplina motoria e “creativa” che permette al bambino di mettere IL LABORATORIO DEI GRANDI OVVERO… LA VALIGIA DEI GIOCHI! Tutti i martedì mattina preparo la valigia. Ma noooo, cosa avete pensato? Non parto per la luna di miele… quella l’ho già fatta! Vado a chiamare i bambini grandi di tutte le classi (suddivisi in tre gruppi) per viaggiare con loro verso il: “Laboratorio dei grandi”. Si tratta di un viaggio all’insegna del divertimento poiché, lungo il percorso si ha la possibilità di ballare, cantare e giocare! Ogni incontro infatti si apre con una danza che viene da lontano… Siamo tutti in cerchio e i bambini sono invitati a ripetere quello che dico e quello che faccio. Il risultato? Una scarica (per qualcuno CARICA!) di energia che ci permette di essere pronti ad aprire la grande valigia. In essa vi sono degli oggetti che ci serviranno poi per giocare. Nella valigia non si trovano mai macchinine, peluche, bambole o giochi in scatola ma poche e semplici cose, come un telo o delle carte con disegnata della frutta. Una volta, addirittura, la valigia era vuota perché per giocare servivano solo le nostre mani! Ci credereste mai?!? Eppure il gioco è piaciuto molto, tanto che alcuni bambini hanno poi voluto ripeterlo nella loro classe, coinvolgendo anche qualche compagno mezzano e cucciolo! Tutti i giochi proposti nel laboratorio dei grandi si chiamano: “giochi cooperativi”. Come dice la parola stessa i giocatori sono spinti a collaborare tra di loro per raggiungere un unico obiettivo, che non è quello di vincere, di arrivare per primi o di battere gli altri! Il gruppo infatti gioca INSIEME (mai uno contro l’altro) per aguzzare i suoi sensi per esempio, o per rincorrersi o per trovare un tesoro o per costruire un prodotto collettivo( come la statua umana gigante nel primo gioco proposto “Malì Malò”)! Attraverso la costante proposta di questi giochi si può favorire la conoscenza reciproca e l’affiatamento, creare un clima di fiducia e rispetto reciproco nel quale può crescere l’autostima di ognuno. Quale modo migliore quindi per partire a gennaio con un laboratorio tutto dedicato alla conoscenza ,al riconoscimento e alla comprensione delle emozioni? Vi terremo aggiornati… Per il momento, se volete saperne di più sui giochi cooperativi vi consiglio di leggere il libro: “Giochi di cooperazione per l’animazione” di Sigrid Loos . Se siete anche curiosi di conoscere “la danza che viene da lontano” digitate su google “Giochi di gruppo- Omacece Bans” e… buon divertimento! La maestra Mary IL LABORATORIO DI INGLESE (RIVOLTO A MEZZANI E GRANDI) Varcare ogni giorno la soglia di una scuola dell’infanzia per lavoro significa, al giorno d’oggi, essere delle persone privilegiate. Significa entrare in un mondo prezioso e ricco ma, allo stesso tempo molto delicato per le caratteristiche, le pluralità di esperienze, di vissuti e di realtà che si porta dentro. È con questo pensiero nella testa che ogni giorno, da dieci anni, vivo in pienezza la mia professione di teacher. E’ con questo spirito che la mia mente elabora idee, ascolta desideri, accoglie richieste. Lo stesso spirito con il quale le mie mani - insieme ad altre piccole mani - costruiscono percorsi, plasmano materiali, scoprono, toccano e “sentono”. Insegnare una lingua straniera a dei bimbi piccini è un gioco molto serio al quale si può giocare solo se ci si mette in ginocchio all’altezza di un bambino e lo si ascolta. Ecco dunque che insegnare UNA lingua straniera mette noi adulti nella condizione di studiare, ancor prima di mettersi al lavoro, MILLE altre lingue. Ogni bambino – in quanto Essere unico ed irripetibile – parla un propria lingua. Una lingua che lo rende diverso da tutti gli altri e