la certificazione delle foreste e del legno secondo il
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la certificazione delle foreste e del legno secondo il
FSC LA CERTIFICAZIONE DELLE FORESTE E DEL LEGNO SECONDO IL FOREST STEWARDSHIP COUNCIL IL MARCHIO FSC IDENTIFICA I PRODOTTI CONTENENTI LEGNO PROVENIENTE DA FORESTE GESTITE IN MANIERA CORRETTA E RESPONSABILE, SECONDO RIGOROSI STANDARD AMBIENTALI, SOCIALI ED ECONOMICI. LA FORESTA DI ORIGINE È STATA CONTROLLATA E VALUTATA IN MANIERA INDIPENDENTE IN CONFORMITÀ A QUESTI STANDARD (PRINCIPI E CRITERI DI BUONA GESTIONE FORESTALE), STABILITI ED APPROVATI DAL FOREST STEWARDSHIP MAGNIFICA COMUNITÀ DI FIEMME COUNCIL A.C. TRAMITE LA PARTECIPAZIONE ED IL CONSENSO DELLE PARTI INTERESSATE. FSC-SECR-0051 IL MARCHIO DELLA GESTIONE FORESTALE RESPONSABILE © 1996 FOREST STEWARDSHIP COUNCIL A.C. MAGNIFICA COMUNITÀ DI FIEMME SOMMARIO LE FORESTE NEL MONDO: UNA RISORSA MINACCIATA IL FOREST STEWARDSHIP COUNCIL: ORIGINI E FINALITÀ LA BUONA GESTIONE FORESTALE LA CATENA DI CUSTODIA PERCHÉ CERTIFICARSI FSC PERCHÉ ACQUISTARE PRODOTTI CERTIFICATI FSC? IL GRUPPO FSC-ITALIA 10 BUONI MOTIVI PER SCEGLIERE L’FSC Le foreste nel mondo: una risorsa minacciata In tutto il mondo LE FORESTE SI ESTENDONO PER QUASI 3,9 MILIARDI DI ETTARI: CIRCA IL 30% DELLA SUPERFICIE DEL GLOBO. In media, ogni anno, se ne perdono 16,1 milioni. La riduzione della copertura forestale è in parte, compensata dalla creazione di nuove piantagioni forestali e dall’espansione naturale del bosco (soprattutto su ex coltivi e pascoli abbandonati). Ma ciò non basta e, a conti fatti, LA PERDITA NETTA DI FORESTE che ogni anno subiamo È ENORME: BEN 9,4 MILIONI DI ETTARI. Ancora più grave, poi, è il fenomeno del degrado delle foreste primarie e seminaturali: tagli non corretti, incendi, pascoli non controllati, etc. Le aree PIÙ GRAVEMENTE COINVOLTE sono tropicali, in particolare in AFRICA, SUD-EST DELL’ASIA E SUD AMERICA, ma il fenomeno della deforestazione si presenta anche in aree boreali e temperate dell’Europa dell’Est e della Russia, magari in forme e con intensità diverse. Le cause di questo degrado GREENPEACE sono molteplici, così come le conseguenze: GREENPEACE 4 • sul piano AMBIENTALE la deforestazione causa perdita di biodiversità, alterazione del ciclo dell’acqua, danni al suolo, minore assorbimento di anidride carbonica dall’atmosfera; • sul piano SOCIALE è spesso legata al mancato rispetto reddito e delle opportunità di lavoro per le comunità locali; Per loro stessa definizione e natura, i • sul piano ECONOMICO la deforestazione riduce il valore commerciale della foresta diminuendone la pro- DI PIÙ I N U M E R I D E L L’ I L L E G A L I T À N E L S E T TO R E F O R E S TA L E dei diritti di proprietà e uso della terra delle popolazioni indigene, alla riduzione del PER SAPERNE fenomeni di illegalità sono difficilmente misurabili e monitorabili. Esistono, tuttavia, indagini e studi realizzati da autorevoli istituti ed organizzazioni (FAO, Banca Mondiale, ITTO, etc.) che consentono di tracciare un quadro desolante dell’illegalità nel settore forestale in tutto duttività in termi- il mondo. È ILLEGALE OLTRE IL 50% DEI PRELIEVI FORESTALI ni di prodotti e effettuati nel bacino del Congo, in Asia e in Amazzonia, e spesso servizi che essa può offrire. anche le ultime foreste primarie del pianeta ne sono interessate. In alcuni paesi la situazione è particolarmente critica. Nel 1997 in Cambogia i prelievi illegali sono stati almeno 10 volte quelli legali. In Indonesia si stima che il legname tagliato illegalmente ammonti a oltre il 70% del totale, in Brasile all’80%, in Camerun al 50%. Nell’Europa dell’Est, tra i 20 e i 30 milioni di metri cubi di legno sono tagliati ogni anno in forme illegali, mentre in Russia almeno il 20% del legname (circa 22 milioni di metri cubi) è utilizzato illegalmente. L’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) stima che 1/10 del commercio internazionale di legname sia alimentato da tagli illegali, per un valore di almeno 150 miliardi di US$ l’anno. L’Italia è tra i principali importatori e trasformatori di legno al mondo. Per questo crediamo debba assumere precise responsabilità in questi processi. 5 Il Forest Stewardship Council: origini e finalità Il FOREST STEWARDSHIP COUNCIL (FSC) è un’organizzazione internazionale non governativa e senza scopo di lucro. È stata fondata nel 1993 per PROMUOVERE IN TUTTO IL MONDO UNA GESTIONE RESPONSABILE DELLE FORESTE E DELLE PIANTAGIONI. “Gestione responsabile” significa: tutelare l’ambiente naturale, portare vantaggi reali a popolazioni, comunità locali, lavoratori e assicurare efficienza in termini economici. Membri FSC sono: gruppi ambientalisti e sociali (Greenpeace, WWF, Legambiente, Amnesty International, etc.), comunità indigene, proprietari forestaFSC li, industrie che lavorano e commerciano il legno, aziende della grande distribuzione or- 6 COSA SIGNIFICA CERTIFICAZIONE DI PARTE TERZA? ganizzata (B&Q, Castorama, Ikea, etc.), ricercatori e tecnici, enti Significa che sono coinvolti nel processo di di certificazione, cittadini e chiunque certificazione 3 soggetti fondamentali: condivida gli 1) l’organizzazione che si vuole certificare (una proprietà obiettivi dell’organizza- forestale o un’azienda che lavora o commercia prodotti forestali) zione. Per riuscire nel- 2) l’ente di certificazione che verifica l’operato dell’organizzazione la sua missione, FSC rispetto agli standard FSC (buona gestione o rintracciabilità) SI È DOTATO DI UNO 3) l’ente di accreditamento che a sua volta vigila sul comportamento STRUMENTO TICO: dell’ente di certificazione. IL DUPLICE CONTROLLO È GARANZIA DI TRASPARENZA, CREDIBILITÀ E DI INDIPENDENZA DEL SISTEMA. Nel caso di FSC, l’accreditamento viene effettuato da un’apposita organizzazione indipendente, Accreditation Services International (ASI). Gli enti autorizzati a rilasciare certificazioni FSC accreditati da ASI. PER SAPERNE DI PIÙ FSC nel mondo sono solamente quelli UN PRASISTEMA CERTIFICAZIONE DI PIÙ PER SAPERNEL’ASSEMBLEA GENERALE DEL FSC, UN SISTEMA TRASPARENTE ED EQUILIBRATO à L’Ong FSC è diretta da un organo decisionale sovrano: l’Assemblea volontario e di parte Generale dei soci. Questa è suddivisa in 3 Camere: una che terza (indipendente), rappresenta gli interessi ambientali, una gli interessi sociali, una specifico per il settore gli interessi economici. Il potere di voto è equamente distribuito forestale e i prodot- fra le 3 Camere (1/3 dei voti per ciascuna di esse) e tiene conto ti che derivano dalle del bilanciamento degli interessi dei Paesi del Sud del mondo foreste, operativo a li- rispetto a quelli del Nord. Chiunque condivida gli obiettivi e la vello internazionale. FSC missione di FSC può diventarne membro dell’Assemblea lo ha studiato e definito in generale e partecipare attivamente ai progetti, alle modo partecipato, coinvolgen- decisioni sugli standard, alle procedure di do tutte le parti interessate. Alla certificazione e a molto altro. base vi sono 10 PRINCIPI & 57 CRITERI (P&C) di buona gestione forestale, NORME PER LA RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI E REGOLE PER L’USO DEL MARCHIO internazionale registrato. Per certificazione della rintracciabilità s’intende l’identificazione di tutti i passaggi che portano dalla foresta di origine, dove giace il tronco, fino al prodotto finito (detta anche CATENA DI CUSTODIA, dall’inglese chain of custody - COC). Il marchio FSC invece è usato in questo modo: tutti i prodotti in legno che espongono il logo FSC sono certificati come provenienti da foreste che rispettano i P&C, e solamente le aziende in possesso di un valido certificato di COC possono apporre sui FSC propri prodotti il marchio FSC. 7 La buona gestione forestale Per ottenere la certificazione di una foresta o di una piantagione, devono essere rispettati I 10 PRINCIPI & 57 CRITERI (P&C) di buona gestione forestale. Essi VANNO DETTAGLIATI E ADATTATI ALLE CONDIZIONI LOCALI, per tener conto delle diversità che esistono tra foreste di diversi paesi e regioni del mondo. Per giungere alla certificazione vanno valutate tutte le modalità con cui è gestita l’area forestale: dalle prime fasi di pianificazione degli interventi, alle fasi operative in campo, fino all’abbattimento e all’estrazione del legname. Inoltre è un momento fondamentale, sia nella definizione degli standard che durante il processo di certificazione, LA PARTECIPAZIONE E IL CONSENSO DEGLI STAKEHOLDER locali e nazionali, ovvero di tutti i soggetti che hanno vari e diversi interessi (ambientali, sociali, economici) alla corretta gestione della foresta. LA CERTIFICAZIONE FSC PUÒ ESSERE INDIVIDUALE O DI GRUPPO. Nel primo caso si certifica una singola foresta o piantagione, nel secondo caso un unico certificato copre e GREENPEACE 8 PER SAPERNE DI PIÙ I 10 PRINCIPI FSC DI BUONA GESTIONE FORESTALE 1. Rispetto delle leggi nazionali in vigore nonché dei trattati e degli accordi internazionali WWF 2. Riconoscimento e tutela della proprietà e dei diritti d’uso della terra e delle risorse forestali organizza più proprietà forestali. La certificazione di gruppo è vantaggiosa soprattutto 3. Riconoscimento e tutela dei diritti delle popolazioni indigene che dipendono dalla foresta per i piccoli proprietari foresta- 4. Rispetto dei diritti dei lavoratori e del- li, perché semplifica le difficoltà le comunità locali, con attenzione alla operative e riduce i costi. sicurezza sul lavoro e al benessere Gli standard FSC si applicano anche economico e sociale in foreste da cui si ricavano prodot- 5. Promozione di un uso efficiente dei molte- ti forestali non legnosi (funghi, noci, plici prodotti, servizi e benefici ambienta- sughero, erbe medicinali e aromati- li e sociali che derivano dalla foresta che, selvaggina, etc.), nonché altri 6. Conservazione della biodiversità, tutela beni e servizi. SONO PREVISTE PRO- del paesaggio, delle funzioni ecologiche, CEDURE DI CERTIFICAZIONE PIÙ della stabilità e dell’integrità della foresta SEMPLICI E VELOCI per le piccole 7. Attuazione di un piano di gestione forestale aree forestali, le aree da cui si pre- adatto alla scala e all’intensità degli inter- leva poco legname (Small and Low venti, con chiari obiettivi di lungo periodo Intensity Managed Forests, SLIMF), 8. Monitoraggio e valutazione della fore- le foreste destinate alla produzione sta, delle attività di gestione e dei re- solo di prodotti forestali non legno- lativi impatti si (bacche, resine, frutti selvatici, funghi, etc.). 9. Conservazione delle foreste di grande valore ecologico-naturalistico, con importanti funzioni protettive o di grande significato storico-culturale 10. Gestione delle piantagioni forestali in accordo con i Principi precedenti, in modo da ridurre la pressione sulle foreste naturali e di promuoverne il ripristino e la conservazione. 9 La catena di custodia La certificazione della catena di custodia (COC) garantisce che il legno, impiegato nella realizzazione di un certo prodotto, venga da foreste certificate FSC. Le regole della COC si applicano anche ai derivati del legno (carta e cellulosa) e ai prodotti forestali non legnosi. Sono tenute alla certificazione FSC della catena di custodia tutte le organizzazioni che acquisiscano la proprietà legale di un materiale/prodotto 100% certificato FSC e intendano rivenderlo ancora come certificato. Ciò anche nel caso di pura attività commerciale ed anche in assenza di possesso fisico della merce. POSSONO ESSERE ETICHETTATE CON IL MARCHIO FSC 3 Misto DIFFERENTI CATEGORIE DI PRODOTTI. Si distinguono in base alla percentuale di legno certificato o 100% riciclato contenuta: 100% certificato, meno del 100% certificato o Riciclato LE 3 CATEGORIE DI PRODOTTI CERTIFICATI FSC FSC PURO il prodotto contiene il 100% di con il logo FSC un prodotto solamente se legno o carta certificati FSC. si garantisce un contenuto percentuale FSC MISTO il prodotto può contenere le- minimo (70%) di input certificati FSC e/o gno/carta certificati FSC e/o legno/carta riciclati post-consumo rispetto al peso o riciclati post-consumo e/o legno/carta volume totale degli input forestali (legno, controllati. carta ecc.) utilizzati nella produzione. FSC RICICLATO il prodotto contiene il 100% Sino al 31 dicembre 2009 la percentuale di legno o carta riciclati. minima è fissata al 50% per i soli prodotti Esistono inoltre tre differenti metodi per a base di particelle (es. pannelli) o fibre di gestire la catena di custodia. legno (es. MDF, carta). TRASFERIMENTO La categoria FSC della A CREDITI È un sistema del tipo input-ou- materia prima in ingresso è trasferita al tput. La quantità di materiale che può esser prodotto finale. Possono essere utilizzati complessivamente etichettata e venduta input esclusivamente FSC Puro, FSC Misto come FSC misto è pari alla quantità di ma- oppure esclusivamente FSC Riciclato. È teria prima certificata acquistata, al netto obbligatorio per etichettare un prodotto delle perdite di trasformazione. Tale siste- come FSC Puro. ma non può essere utilizzato per il commer- PERCENTUALE Permette di etichettare cio di prodotti finiti, né dagli stampatori. PER SAPERNE DI PIÙ 10 100% riciclato post-consumo. Non è necessario che tutto il legno impiegato in un prodotto sia certificato FSC: il produttore deve dimostrare che L’EVENTUALE LEGNO VERGINE NON CERTIFICATO SIA LEGNO CONTROLLATO. Per etichettare i prodotti certificati FSC, le regole sono le stesse in tutto il mondo: esistono etichette standard, approvate dallo stesso FSC, in vari formati, idiomi e colori. Anche per la COC, come per la gestione forestale, è possibile una CERTIFICAZIONE DI GRUPPO, limitata però alle piccole imprese. È prevista anche la CERTIFICAZIONE MULTISITO, per imprese che abbiano più unità produttive facenti capo ad uno stesso ufficio centrale. Esiste, infine, la CERTIFICAZIONE DI PROGETTO, specifica per il settore dell’edilizia e delle costruzioni. LEGNO CONTROLLATO E LEGNO RICICLATO POST-CONSUMO Secondo gli standard FSC, con il termine ILLEGALMENTE (illegal logging); “legno controllato” si definisce IL LEGNO - foreste che siano state CONVERTITE DA VERGINE CHE NON PROVIENE DA: FORESTE NATURALI A PIANTAGIONI O AD - aree forestali nelle quali i DIRITTI CIVILI ALTRE FORME D’USO DEL SUOLO NON FO- O TRADIZIONALI SIANO VIOLATI dalle atti- RESTALI. vità di gestione forestale; Con il termine “legno riciclato post-consumo” - aree forestali non certificate FSC, di cui SIA si definisce il LEGNO GIUNTO A CONCLUSIO- MINACCIATO IL GRANDE VALORE DI CON- NE DEL PROPRIO CICLO DI VITA, dopo che sia SERVAZIONE (ad es. le foreste vergini); stato impiegato dai propri utilizzatori finali - alberi GENETICAMENTE MODIFICATI (GM) (es. un mobile dismesso, legno di demolizio- - aree forestali che siano state UTILIZZATE ne, carta straccia da uffici, etc.). 11 r PER SAPERNE DI PIÙ La certificazione FSC Perché certificarsi FSC è uno STRUMENTO CREDIBILE E TRASPARENTE a garanzia di un uso responsabile delle foreste e delle piantagioni. Per I PROPRIETARI E I GESTORI FORESTALI è un’opportunità per migliorare la gestione delle foreste, per valorizzare il proprio patrimonio boschivo e i prodotti sul mercato, per consolidare e migliorare i rapporti con i diversi soggetti interessati (ditte boschive, clienti, ma anche ambientalisti, autorità di controllo, turisti), per rafforzare il legame tra foresta ed elevata qualità ambientale di un territorio. Per LE AZIENDE E INDUSTRIE CHE PRODUCONO, TRASFORMANO O COMMERCIALIZZANO PRODOTTI FORESTALI (non solo legno) è uno strumento credibile per dimostrare il proprio impegno ad un uso corretto e responsabile delle risorse forestali e quindi per migliorare la propria reputazione aziendale. Il marchio FSC permette alle aziende certificate di differenziare i propri prodotti, acquisendo un vantaggio competitivo e rispondendo alla crescente domanda di mercato. Molti dei principali gruppi mondiali della GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA (CoopSAWYER Italia, Castorama, B&Q, Ikea, Home Depot, Obi, Sainsbury etc.) da tempo riconoscono FSC come unico marchio di certificazione credibile e affidabile per i prodotti in legno e derivati. Nel corso degli ultimi anni, hanno via via allargato l’offerta di SAWYER 12 prodotti certificati nei propri punti vendita. Anche le PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI sempre più spesso adottano politiche di acquisti verdi (Green Public Procurement), selezionando i propri fornitori in base a criteri di responsabilità ambientale e sociale. Nell’Aprile 2008 è stato finalmente approvato il PIANO D’AZIONE NAZIONALE PER IL GPP. Inoltre, un numero crescente di amministrazioni comunali e provinciali italiane aderisce alla campagna “Città amiche delle foreste” promossa da Greenpeace, assumendosi l’impegno formale a preferire prodotti in legno e carta certificati FSC. Analoghe iniziative e scelte d’acquisto sono in corso nel mondo dell’editoria. Più foreste ed aziende certificate significano maggiore offerta di legno e carta FSC disponibili sul mercato e, quindi, maggiori consumi responsabili da parte di tutti. C Perché acquistare prodotti certificati FSC Scegliendo prodotti certificati FSC, I CONSUMATORI POSSONO CONTRIBUIRE ATTIVAMENTE AD UNA MIGLIORE GESTIONE DELLE FORESTE IN TUTTO IL MONDO, stimolando la certificazione di nuove aree forestali e di nuove aziende di trasformazione del legno. L’esperienza maturata nel corso degli anni e la presenza di chiari meccanismi di verifica, controllo e accreditamento, garantiscono la trasparenza del sistema FSC, ritenuto il più credibile standard di certificazione forestale e supportato dalle principali associazioni ambientaliste mondiali e nazionali (Greenpeace, WWF, Legambiente, Friends of the Earth etc.). Il WWF, in particolare, ha contribuito a creare e mantenere operativi molti dei GRUPPI D’ACQUISTO attualmente esistenti nel mondo: si tratta di iniziative di sensibilizzazione del pubblico e delle aziende all’acquisto e al consumo di prodotti forestali certificati FSC. Molti prodotti con il logo FSC sono già disponibili sul mercato – arredi per interni ed esterni, pavimenti, utensili, carta per uso domestico e per uso grafico, etc. – e molti altri lo saranno in futuro. Richiedere, scegliere ed acquistare prodotti certificati FSC significa contribuire in modo diretto alla crescita di un si- FSC GREENPEACE FSC FSC stema etico, responsabile e virtuoso. 13 Il Gruppo FSC-Italia È un’associazione di volonta- riato, indipendente e senza scopi di lucro, nata nel 2001 e ufficialmente riconosciuta come Iniziativa Nazionale da FSC nel 2002. Opera in armonia con gli obiettivi e la missione di FSC International per stimolare la diffusione della certificazione FSC nel nostro paese. Il Gruppo FSC-Italia opera su base esclusivamente volontaria e senza alcun finanziamento esterno diretto. Ha tra i suoi ormai numerosi membri proprietari forestali e loro associazioni di categoria, aziende del legno e della carta, organizzazioni ambientaliste, sindacati, professionisti, enti di certificazione. Si dedica a numerose attività: · definizione di standard di buona gestione forestale in conformità ai principi e criteri del FSC International e adatti alle diverse realtà forestali del territorio italiano; · fornitura di assistenza tecnica e informazioni agli interessati alla 14 certificazione FSC; · promozione del marchio FSC e vigilanza ai fini del corretto uso del medesimo; · aiuto allo scambio di conoscenze e informazioni tra i soggetti coinvolti nella gestione forestale e nel settore della lavorazione del legno; · promozione di studi e progetti pilota sui temi della gestione forestale sostenibile, della certificazione e del mercato dei prodotti forestali certificati; · confronto con altre certificazioni forestali in merito al processo di mutuo riconoscimento tra gli schemi, etc. L’Associazione riconosce la certificazione volontaria e indipendente della gestione e dei prodotti forestali come strumento che può contribuire alla valorizzazione del settore foresta-legno e alla promozione di una corretta gestione dei boschi. 10 BUONI MOTIVI PER SCEGLIERE L’FSC • Rigorosi standard internazionali di performance, che considerano gli aspetti ambientali, sociali ed economici della gestione forestale. • Procedure trasparenti ed adeguate per la definizione degli standard e le attività di certificazione e di accreditamento. • Struttura basata sulla consultazione, la partecipazione e il consenso, per garantire l’equilibrio tra diversi gruppi d’interesse. • Considerazione degli interessi e delle esigenze degli stakeholders (gruppi d’interesse) locali e pubblicazione dei risultati delle valutazioni. • Applicabilità in tutto il mondo, indipendentemente dalle dimensioni e dal tipo di foresta o dal tipo di proprietà. • Continuo controllo e monitoraggio dell’operato degli enti di certificazione accreditati. • Lo schema FSC è volontario e richiede, a chi gestisce la foresta, un impegno di lungo periodo. • Il legno non certificato contenuto nei prodotti FSC è comunque legno controllato. • Rispetto dei principali requisiti stabiliti dal quadro legislativo e istituzionale internazionale (Dichiarazione di Rio per lo Sviluppo Sostenibile, accordi WTO, norme ISO) • FSC non è finanziato da aziende certificate, né da altri soggetti con un interesse economico diretto alla certificazione e non riceve finanziamenti pubblici. 15 COLAFOR INDIRIZZI E RIFERIMENTI UTILI Per saperne di più sulla certificazione FSC in Italia e nel mondo: Gruppo FSC-Italia www.fsc-italia.it FSC International Center www.fsc.org Per cercare foreste, prodotti ed aziende certificate: database Prodotti&Produttori presso il sito web del Gruppo FSC-Italia database mondiale del FSC: www.fsc-info.org Gruppo FSC-Italia c/o Dip. TeSAF Università di Padova Viale dell’Università, 16 · AGRIPOLIS 35020 Legnaro / Padova Tel. +39 049 8272773 · Fax + 39 049 8272772 · E-mail: [email protected] Stampato su Fedrigoni Freelife Vellum, carta riciclata, non patinata, ottenuta con 40% di fibre deinchiostrate post-consumer FSC, col 55% di pura cellulosa certificata FSC e col 5% di fibre di cotone. La carta utilizzata per questo prodotto è stampata da Publistampa Arti Grafiche, azienda certificata FSC CQ-COC-000016.