la certificazione delle foreste e del legno secondo il

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la certificazione delle foreste e del legno secondo il
FSC
LA CERTIFICAZIONE DELLE FORESTE E DEL LEGNO
SECONDO IL FOREST STEWARDSHIP COUNCIL
IL MARCHIO FSC IDENTIFICA I PRODOTTI CONTENENTI LEGNO PROVENIENTE DA FORESTE GESTITE IN MANIERA CORRETTA E RESPONSABILE, SECONDO RIGOROSI STANDARD
AMBIENTALI, SOCIALI ED ECONOMICI. LA FORESTA DI ORIGINE È STATA CONTROLLATA E
VALUTATA IN MANIERA INDIPENDENTE IN CONFORMITÀ A QUESTI STANDARD (PRINCIPI E CRITERI DI BUONA GESTIONE FORESTALE), STABILITI ED APPROVATI DAL FOREST STEWARDSHIP
MAGNIFICA COMUNITÀ DI FIEMME
COUNCIL A.C. TRAMITE LA PARTECIPAZIONE ED IL CONSENSO DELLE PARTI INTERESSATE.
FSC-SECR-0051
IL MARCHIO DELLA GESTIONE FORESTALE RESPONSABILE
© 1996 FOREST STEWARDSHIP COUNCIL A.C.
MAGNIFICA COMUNITÀ DI FIEMME
SOMMARIO
LE FORESTE NEL MONDO: UNA RISORSA MINACCIATA
IL FOREST STEWARDSHIP COUNCIL: ORIGINI E FINALITÀ
LA BUONA GESTIONE FORESTALE
LA CATENA DI CUSTODIA
PERCHÉ CERTIFICARSI FSC
PERCHÉ ACQUISTARE PRODOTTI CERTIFICATI FSC?
IL GRUPPO FSC-ITALIA
10 BUONI MOTIVI PER SCEGLIERE L’FSC
Le foreste nel mondo: una risorsa minacciata
In tutto il mondo LE FORESTE SI ESTENDONO PER QUASI 3,9
MILIARDI DI ETTARI: CIRCA IL 30% DELLA SUPERFICIE DEL
GLOBO. In media, ogni anno, se ne perdono 16,1 milioni. La
riduzione della copertura forestale è in parte, compensata dalla creazione di nuove piantagioni forestali e dall’espansione
naturale del bosco (soprattutto su ex coltivi e pascoli abbandonati). Ma ciò non basta e, a conti fatti, LA PERDITA NETTA DI
FORESTE che ogni anno subiamo È ENORME: BEN 9,4 MILIONI
DI ETTARI. Ancora più grave, poi, è il fenomeno del degrado
delle foreste primarie e seminaturali: tagli non corretti, incendi, pascoli non controllati, etc.
Le aree PIÙ GRAVEMENTE COINVOLTE sono tropicali, in particolare in AFRICA, SUD-EST DELL’ASIA E SUD AMERICA, ma il
fenomeno della deforestazione si presenta anche in aree boreali e temperate dell’Europa dell’Est e della Russia, magari
in forme e con intensità diverse. Le cause di questo degrado
GREENPEACE
sono molteplici, così come le conseguenze:
GREENPEACE
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• sul piano AMBIENTALE la deforestazione causa perdita di biodiversità, alterazione del ciclo dell’acqua, danni al suolo,
minore assorbimento di anidride carbonica dall’atmosfera;
• sul piano SOCIALE è spesso legata al mancato rispetto
reddito e delle opportunità di lavoro
per le comunità locali;
Per loro stessa definizione e natura, i
• sul piano ECONOMICO la
deforestazione
riduce
il valore commerciale
della foresta diminuendone
la
pro-
DI PIÙ
I N U M E R I
D E L L’ I L L E G A L I T À
N E L S E T TO R E F O R E S TA L E
dei diritti di proprietà e uso della terra delle
popolazioni indigene, alla riduzione del
PER SAPERNE
fenomeni di illegalità sono difficilmente misurabili
e monitorabili. Esistono, tuttavia, indagini e studi
realizzati da autorevoli istituti ed organizzazioni (FAO,
Banca Mondiale, ITTO, etc.) che consentono di tracciare un
quadro desolante dell’illegalità nel settore forestale in tutto
duttività in termi-
il mondo. È ILLEGALE OLTRE IL 50% DEI PRELIEVI FORESTALI
ni di prodotti e
effettuati nel bacino del Congo, in Asia e in Amazzonia, e spesso
servizi che essa
può offrire.
anche le ultime foreste primarie del pianeta ne sono interessate.
In alcuni paesi la situazione è particolarmente critica. Nel 1997
in Cambogia i prelievi illegali sono stati almeno 10 volte quelli
legali. In Indonesia si stima che il legname tagliato illegalmente
ammonti a oltre il 70% del totale, in Brasile all’80%, in Camerun
al 50%. Nell’Europa dell’Est, tra i 20 e i 30 milioni di metri cubi di
legno sono tagliati ogni anno in forme illegali, mentre in Russia
almeno il 20% del legname (circa 22 milioni di metri cubi) è
utilizzato illegalmente.
L’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) stima che 1/10 del commercio internazionale
di legname sia alimentato da tagli illegali, per un valore di almeno 150 miliardi di US$ l’anno. L’Italia è tra
i principali importatori e trasformatori di legno al
mondo. Per questo crediamo debba assumere
precise responsabilità in questi processi.
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Il Forest Stewardship Council: origini e finalità
Il FOREST STEWARDSHIP COUNCIL (FSC) è un’organizzazione internazionale non governativa e senza scopo di lucro.
È stata fondata nel 1993 per PROMUOVERE IN TUTTO IL
MONDO UNA GESTIONE RESPONSABILE DELLE FORESTE E
DELLE PIANTAGIONI. “Gestione responsabile” significa: tutelare l’ambiente naturale, portare vantaggi reali a popolazioni, comunità locali, lavoratori e assicurare efficienza
in termini economici. Membri FSC sono: gruppi ambientalisti e sociali (Greenpeace, WWF, Legambiente, Amnesty International, etc.), comunità indigene, proprietari forestaFSC
li, industrie che lavorano e commerciano il legno,
aziende della grande distribuzione or-
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COSA SIGNIFICA
CERTIFICAZIONE DI PARTE TERZA?
ganizzata (B&Q, Castorama, Ikea,
etc.), ricercatori e tecnici, enti
Significa che sono coinvolti nel processo di
di certificazione, cittadini e
chiunque
certificazione 3 soggetti fondamentali:
condivida
gli
1) l’organizzazione che si vuole certificare (una proprietà
obiettivi dell’organizza-
forestale o un’azienda che lavora o commercia prodotti forestali)
zione. Per riuscire nel-
2) l’ente di certificazione che verifica l’operato dell’organizzazione
la sua missione, FSC
rispetto agli standard FSC (buona gestione o rintracciabilità)
SI È DOTATO DI UNO
3) l’ente di accreditamento che a sua volta vigila sul comportamento STRUMENTO
TICO:
dell’ente di certificazione.
IL DUPLICE CONTROLLO È GARANZIA DI TRASPARENZA, CREDIBILITÀ E
DI
INDIPENDENZA DEL SISTEMA. Nel caso di FSC, l’accreditamento
viene effettuato da un’apposita organizzazione indipendente,
Accreditation Services International (ASI). Gli enti
autorizzati
a
rilasciare
certificazioni
FSC
accreditati da ASI.
PER SAPERNE
DI PIÙ
FSC
nel mondo sono solamente quelli
UN
PRASISTEMA
CERTIFICAZIONE
DI PIÙ
PER SAPERNEL’ASSEMBLEA GENERALE DEL FSC,
UN SISTEMA TRASPARENTE ED EQUILIBRATO
à
L’Ong FSC è diretta da un organo decisionale sovrano: l’Assemblea
volontario e di parte
Generale dei soci. Questa è suddivisa in 3 Camere: una che
terza (indipendente), rappresenta gli interessi ambientali, una gli interessi sociali, una
specifico per il settore gli interessi economici. Il potere di voto è equamente distribuito
forestale e i prodot- fra le 3 Camere (1/3 dei voti per ciascuna di esse) e tiene conto
ti che derivano dalle
del bilanciamento degli interessi dei Paesi del Sud del mondo
foreste, operativo a li-
rispetto a quelli del Nord. Chiunque condivida gli obiettivi e la
vello internazionale. FSC
missione di FSC può diventarne membro dell’Assemblea
lo ha studiato e definito in
generale e partecipare attivamente ai progetti, alle
modo partecipato, coinvolgen-
decisioni sugli standard, alle procedure di
do tutte le parti interessate. Alla
certificazione e a molto altro.
base vi sono 10 PRINCIPI & 57 CRITERI
(P&C) di buona gestione forestale, NORME PER
LA RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI E REGOLE PER L’USO
DEL MARCHIO internazionale registrato. Per certificazione
della rintracciabilità s’intende l’identificazione di tutti i
passaggi che portano dalla foresta di origine, dove giace
il tronco, fino al prodotto finito (detta anche CATENA DI
CUSTODIA, dall’inglese chain of custody - COC). Il marchio
FSC invece è usato in questo modo: tutti i prodotti in legno
che espongono il logo FSC sono certificati come provenienti
da foreste che rispettano i P&C, e solamente le aziende in
possesso di un valido certificato di COC possono apporre sui
FSC
propri prodotti il marchio FSC.
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La buona gestione forestale
Per ottenere la certificazione di una foresta o di una
piantagione, devono essere rispettati
I 10 PRINCIPI & 57 CRITERI (P&C) di buona gestione forestale. Essi VANNO DETTAGLIATI
E ADATTATI ALLE CONDIZIONI LOCALI, per tener conto
delle diversità che esistono tra foreste di diversi paesi e
regioni del mondo. Per giungere alla certificazione vanno valutate tutte le modalità con cui è gestita l’area forestale: dalle
prime fasi di pianificazione degli interventi, alle fasi operative
in campo, fino all’abbattimento e all’estrazione del legname.
Inoltre è un momento fondamentale, sia nella definizione degli
standard che durante il processo di certificazione, LA PARTECIPAZIONE E IL CONSENSO DEGLI STAKEHOLDER locali e nazionali, ovvero di tutti i soggetti che hanno vari e diversi interessi (ambientali, sociali, economici) alla corretta gestione della foresta. LA CERTIFICAZIONE FSC PUÒ
ESSERE INDIVIDUALE O DI GRUPPO. Nel primo caso si certifica una singola foresta o
piantagione, nel secondo caso un
unico certificato copre e
GREENPEACE
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PER SAPERNE
DI PIÙ
I 10 PRINCIPI FSC
DI BUONA GESTIONE FORESTALE
1. Rispetto delle leggi nazionali in vigore
nonché dei trattati e degli accordi internazionali
WWF
2. Riconoscimento e tutela della proprietà
e dei diritti d’uso della terra e delle
risorse forestali
organizza più proprietà
forestali. La certificazione di
gruppo è vantaggiosa soprattutto
3. Riconoscimento e tutela dei diritti delle popolazioni indigene che dipendono
dalla foresta
per i piccoli proprietari foresta-
4. Rispetto dei diritti dei lavoratori e del-
li, perché semplifica le difficoltà
le comunità locali, con attenzione alla
operative e riduce i costi.
sicurezza sul lavoro e al benessere
Gli standard FSC si applicano anche
economico e sociale
in foreste da cui si ricavano prodot-
5. Promozione di un uso efficiente dei molte-
ti forestali non legnosi (funghi, noci,
plici prodotti, servizi e benefici ambienta-
sughero, erbe medicinali e aromati-
li e sociali che derivano dalla foresta
che, selvaggina, etc.), nonché altri
6. Conservazione della biodiversità, tutela
beni e servizi. SONO PREVISTE PRO-
del paesaggio, delle funzioni ecologiche,
CEDURE DI CERTIFICAZIONE PIÙ
della stabilità e dell’integrità della foresta
SEMPLICI E VELOCI per le piccole
7. Attuazione di un piano di gestione forestale
aree forestali, le aree da cui si pre-
adatto alla scala e all’intensità degli inter-
leva poco legname (Small and Low
venti, con chiari obiettivi di lungo periodo
Intensity Managed Forests, SLIMF),
8. Monitoraggio e valutazione della fore-
le foreste destinate alla produzione
sta, delle attività di gestione e dei re-
solo di prodotti forestali non legno-
lativi impatti
si (bacche, resine, frutti selvatici,
funghi, etc.).
9. Conservazione delle foreste di grande
valore ecologico-naturalistico, con importanti funzioni protettive o di grande significato storico-culturale
10. Gestione delle piantagioni forestali in accordo con i Principi precedenti, in modo
da ridurre la pressione sulle foreste naturali e di promuoverne il ripristino e la
conservazione.
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La catena di custodia
La certificazione della catena di custodia (COC) garantisce che il legno, impiegato nella realizzazione di un certo prodotto, venga da foreste certificate
FSC. Le regole della COC si applicano anche ai derivati del legno (carta e
cellulosa) e ai prodotti forestali non legnosi.
Sono tenute alla certificazione FSC della catena di custodia tutte le organizzazioni che acquisiscano la proprietà legale di un materiale/prodotto
100%
certificato FSC e intendano rivenderlo ancora come certificato. Ciò
anche nel caso di pura attività commerciale ed anche in assenza di
possesso fisico della merce.
POSSONO ESSERE ETICHETTATE CON IL MARCHIO FSC 3
Misto
DIFFERENTI CATEGORIE DI PRODOTTI. Si distinguono
in base alla percentuale di legno certificato o
100%
riciclato contenuta: 100% certificato,
meno del 100% certificato o
Riciclato
LE 3 CATEGORIE DI PRODOTTI CERTIFICATI FSC
FSC PURO il prodotto contiene il 100% di
con il logo FSC un prodotto solamente se
legno o carta certificati FSC.
si garantisce un contenuto percentuale
FSC MISTO il prodotto può contenere le-
minimo (70%) di input certificati FSC e/o
gno/carta certificati FSC e/o legno/carta
riciclati post-consumo rispetto al peso o
riciclati post-consumo e/o legno/carta
volume totale degli input forestali (legno,
controllati.
carta ecc.) utilizzati nella produzione.
FSC RICICLATO il prodotto contiene il 100%
Sino al 31 dicembre 2009 la percentuale
di legno o carta riciclati.
minima è fissata al 50% per i soli prodotti
Esistono inoltre tre differenti metodi per
a base di particelle (es. pannelli) o fibre di
gestire la catena di custodia.
legno (es. MDF, carta).
TRASFERIMENTO La categoria FSC della
A CREDITI È un sistema del tipo input-ou-
materia prima in ingresso è trasferita al
tput. La quantità di materiale che può esser
prodotto finale. Possono essere utilizzati
complessivamente etichettata e venduta
input esclusivamente FSC Puro, FSC Misto
come FSC misto è pari alla quantità di ma-
oppure esclusivamente FSC Riciclato. È
teria prima certificata acquistata, al netto
obbligatorio per etichettare un prodotto
delle perdite di trasformazione. Tale siste-
come FSC Puro.
ma non può essere utilizzato per il commer-
PERCENTUALE Permette di etichettare
cio di prodotti finiti, né dagli stampatori.
PER SAPERNE
DI PIÙ
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100% riciclato post-consumo. Non è necessario che tutto il legno impiegato
in un prodotto sia certificato FSC: il produttore deve dimostrare che L’EVENTUALE LEGNO VERGINE NON CERTIFICATO SIA LEGNO CONTROLLATO.
Per etichettare i prodotti certificati FSC, le regole sono le stesse in tutto il
mondo: esistono etichette standard, approvate dallo stesso FSC, in vari
formati, idiomi e colori.
Anche per la COC, come per la gestione forestale, è possibile una
CERTIFICAZIONE DI GRUPPO, limitata però alle piccole imprese.
È prevista anche la CERTIFICAZIONE MULTISITO, per imprese
che abbiano più unità produttive facenti capo ad uno stesso ufficio centrale.
Esiste, infine, la CERTIFICAZIONE DI PROGETTO, specifica per il settore dell’edilizia e delle costruzioni.
LEGNO CONTROLLATO E LEGNO RICICLATO POST-CONSUMO
Secondo gli standard FSC, con il termine
ILLEGALMENTE (illegal logging);
“legno controllato” si definisce IL LEGNO
- foreste che siano state CONVERTITE DA
VERGINE CHE NON PROVIENE DA:
FORESTE NATURALI A PIANTAGIONI O AD
- aree forestali nelle quali i DIRITTI CIVILI
ALTRE FORME D’USO DEL SUOLO NON FO-
O TRADIZIONALI SIANO VIOLATI dalle atti-
RESTALI.
vità di gestione forestale;
Con il termine “legno riciclato post-consumo”
- aree forestali non certificate FSC, di cui SIA
si definisce il LEGNO GIUNTO A CONCLUSIO-
MINACCIATO IL GRANDE VALORE DI CON-
NE DEL PROPRIO CICLO DI VITA, dopo che sia
SERVAZIONE (ad es. le foreste vergini);
stato impiegato dai propri utilizzatori finali
- alberi GENETICAMENTE MODIFICATI (GM)
(es. un mobile dismesso, legno di demolizio-
- aree forestali che siano state UTILIZZATE
ne, carta straccia da uffici, etc.).
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r
PER SAPERNE
DI PIÙ
La certificazione FSC
Perché certificarsi FSC
è uno STRUMENTO CREDIBILE E TRASPARENTE a garanzia di un uso
responsabile delle foreste e delle piantagioni.
Per I PROPRIETARI E I GESTORI FORESTALI è un’opportunità per migliorare la gestione delle foreste, per valorizzare il proprio patrimonio boschivo e i prodotti sul mercato, per consolidare e migliorare i
rapporti con i diversi soggetti interessati (ditte boschive, clienti, ma
anche ambientalisti, autorità di controllo, turisti), per rafforzare il
legame tra foresta ed elevata qualità ambientale di un territorio.
Per LE AZIENDE E INDUSTRIE CHE PRODUCONO, TRASFORMANO
O COMMERCIALIZZANO PRODOTTI FORESTALI (non solo legno)
è uno strumento credibile per dimostrare il proprio impegno ad
un uso corretto e responsabile delle risorse forestali e quindi
per migliorare la propria reputazione aziendale. Il marchio
FSC permette alle aziende certificate di differenziare i propri
prodotti, acquisendo un vantaggio competitivo e rispondendo
alla crescente domanda di mercato. Molti dei principali gruppi
mondiali della GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA (CoopSAWYER
Italia, Castorama, B&Q, Ikea, Home Depot, Obi, Sainsbury
etc.) da tempo riconoscono FSC come unico marchio di certificazione credibile e affidabile per i prodotti in legno e derivati.
Nel corso degli ultimi anni, hanno via via allargato l’offerta di
SAWYER
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prodotti certificati nei propri punti vendita. Anche le PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI sempre più spesso adottano politiche
di acquisti verdi (Green Public Procurement), selezionando i
propri fornitori in base a criteri di responsabilità ambientale e
sociale. Nell’Aprile 2008 è stato finalmente approvato il PIANO
D’AZIONE NAZIONALE PER IL GPP. Inoltre, un numero crescente
di amministrazioni comunali e provinciali italiane aderisce alla
campagna “Città amiche delle foreste” promossa da Greenpeace, assumendosi l’impegno formale a preferire prodotti in legno e
carta certificati FSC. Analoghe iniziative e scelte d’acquisto sono
in corso nel mondo dell’editoria.
Più foreste ed aziende certificate significano maggiore offerta di legno e carta FSC disponibili sul mercato e, quindi, maggiori consumi
responsabili da parte di tutti.
C
Perché acquistare prodotti certificati FSC
Scegliendo prodotti certificati FSC, I CONSUMATORI
POSSONO CONTRIBUIRE ATTIVAMENTE AD UNA MIGLIORE GESTIONE DELLE FORESTE IN TUTTO IL MONDO,
stimolando la certificazione di nuove aree forestali e di
nuove aziende di trasformazione del legno.
L’esperienza maturata nel corso degli anni e la presenza di chiari meccanismi di verifica, controllo e accreditamento, garantiscono la trasparenza del sistema
FSC, ritenuto il più credibile standard di certificazione forestale e supportato dalle principali associazioni
ambientaliste mondiali e nazionali (Greenpeace, WWF,
Legambiente, Friends of the Earth etc.). Il WWF, in particolare, ha contribuito a creare e mantenere operativi
molti dei GRUPPI D’ACQUISTO attualmente esistenti
nel mondo: si tratta di iniziative di sensibilizzazione
del pubblico e delle aziende all’acquisto e al consumo
di prodotti forestali certificati FSC.
Molti prodotti con il logo FSC sono già disponibili sul
mercato – arredi per interni ed esterni, pavimenti,
utensili, carta per uso domestico e per uso grafico,
etc. – e molti altri lo saranno in futuro. Richiedere,
scegliere ed acquistare prodotti certificati FSC significa contribuire in modo diretto alla crescita di un si-
FSC
GREENPEACE
FSC
FSC
stema etico, responsabile e virtuoso.
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Il Gruppo FSC-Italia
È un’associazione di volonta-
riato, indipendente e senza scopi
di lucro, nata nel 2001 e ufficialmente riconosciuta come Iniziativa Nazionale da FSC nel
2002. Opera in armonia con gli obiettivi e la missione
di FSC International per stimolare la diffusione della certificazione FSC nel nostro paese. Il Gruppo FSC-Italia opera
su base esclusivamente volontaria e senza alcun finanziamento
esterno diretto. Ha tra i suoi ormai numerosi membri proprietari
forestali e loro associazioni di categoria, aziende del legno e della
carta, organizzazioni ambientaliste, sindacati, professionisti, enti di
certificazione. Si dedica a numerose attività:
· definizione di standard di buona gestione forestale in conformità
ai principi e criteri del FSC International e adatti alle diverse realtà
forestali del territorio italiano;
· fornitura di assistenza tecnica e informazioni agli interessati alla
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certificazione FSC;
· promozione del marchio FSC e vigilanza ai fini del corretto uso del
medesimo;
· aiuto allo scambio di conoscenze e informazioni tra i soggetti coinvolti
nella gestione forestale e nel settore della lavorazione del legno;
· promozione di studi e progetti pilota sui temi della gestione
forestale sostenibile, della certificazione e del mercato dei
prodotti forestali certificati;
· confronto con altre certificazioni forestali in merito al processo
di mutuo riconoscimento tra gli schemi, etc.
L’Associazione riconosce la certificazione volontaria e
indipendente della gestione e dei prodotti forestali
come strumento che può contribuire alla valorizzazione del settore foresta-legno e
alla promozione di una corretta
gestione dei boschi.
10 BUONI MOTIVI PER SCEGLIERE L’FSC
• Rigorosi standard internazionali di performance,
che considerano gli aspetti ambientali, sociali ed
economici della gestione forestale.
• Procedure trasparenti ed adeguate per la definizione degli standard e le attività di certificazione
e di accreditamento.
• Struttura basata sulla consultazione, la partecipazione e il consenso, per garantire l’equilibrio
tra diversi gruppi d’interesse.
• Considerazione degli interessi e delle esigenze
degli stakeholders (gruppi d’interesse) locali e
pubblicazione dei risultati delle valutazioni.
• Applicabilità in tutto il mondo, indipendentemente dalle dimensioni e dal tipo di foresta o dal
tipo di proprietà.
• Continuo controllo e monitoraggio dell’operato
degli enti di certificazione accreditati.
• Lo schema FSC è volontario e richiede, a chi gestisce la foresta, un impegno di lungo periodo.
• Il legno non certificato contenuto nei prodotti FSC
è comunque legno controllato.
• Rispetto dei principali requisiti stabiliti dal quadro
legislativo e istituzionale internazionale (Dichiarazione di Rio per lo Sviluppo Sostenibile, accordi
WTO, norme ISO)
• FSC non è finanziato da aziende certificate,
né da altri soggetti con un interesse economico
diretto alla certificazione e non riceve finanziamenti pubblici.
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COLAFOR
INDIRIZZI E RIFERIMENTI UTILI
Per saperne di più sulla certificazione FSC in Italia e nel mondo:
Gruppo FSC-Italia www.fsc-italia.it
FSC International Center www.fsc.org
Per cercare foreste, prodotti ed aziende certificate:
database Prodotti&Produttori presso il sito web del Gruppo FSC-Italia
database mondiale del FSC: www.fsc-info.org
Gruppo FSC-Italia c/o Dip. TeSAF Università di Padova
Viale dell’Università, 16 · AGRIPOLIS 35020 Legnaro / Padova
Tel. +39 049 8272773 · Fax + 39 049 8272772 · E-mail: [email protected]
Stampato su Fedrigoni Freelife Vellum, carta riciclata, non patinata,
ottenuta con 40% di fibre deinchiostrate post-consumer FSC, col 55%
di pura cellulosa certificata FSC e col 5% di fibre di cotone.
La carta utilizzata per questo prodotto è stampata da Publistampa
Arti Grafiche, azienda certificata FSC CQ-COC-000016.