ITT, docenti stranieri per illustrarci come si lavora all`estero
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ITT, docenti stranieri per illustrarci come si lavora all`estero
Iti, docenti stranieri per insegnare come si lavora all’estero E’ il progetto Erasmus plus: dopo le lezioni a Giulianova gli studenti andranno in altri Paesi per stage nelle aziende. 15 gennaio 2015 GIULIANOVA. Il lavoro giovanile come forma di integrazione europea è l’idea alla base del progetto Erasmus plus in cui studenti e insegnanti apprendono i diversi modelli lavorativi dei vari paesi dell’Unione europea direttamente nelle aule delle proprie scuole. A Giulianova è l’Itis “Cerulli”, che fa parte dell’Iis “Crocetti-Cerulli”, ad aver accolto 15 insegnanti, provenienti da Turchia, Slovenia, Romania, Francia, Olanda e Danimarca, che, attraverso un portale on line europeo realizzato direttamente dall’Unione europea, fa conoscere agli studenti il mondo del lavoro nei paesi di provenienza. Il progetto, di cui la Romania è paese capofila e a cui hanno preso parte anche 15 studenti dell’Itis, è interamente finanziato dall’Europa e prevede un percorso a tappe tematiche, all’interno delle scuole ospitanti: le prime due lezioni sono dedicate allo studio delle lezioni stesse da parte dei docenti da proporre poi, per le cinque lezioni successive, agli studenti. Le lezioni sono tenute in inglese e dunque gi studenti partecipanti sono stati scelti in base al livello linguistico raggiunto. «Il progetto», spiega la docente Vanessa Ridolfi, «si basa sulla simulazione d’impresa e mira a dare nuove competenze sul lavoro». Quando anche gli studenti saranno ospiti delle scuole europee, si troveranno ad affrontare anche la realtà dell’alternanza scuola-lavoro (seguiranno corsi ma faranno anche stage formativi nelle aziende). «La scuola», commenta la preside Leonilde Maloni, «è chiamata a dover sviluppare un modello di imprenditorialità, anche in virtù di un problema occupazionale ormai diffuso, da infondere alle nuove generazioni. La scuola non si presenta più solo come conoscenza di contenuti, ma anche come modello lavorativo. Gli studenti, con queste nuove conoscenze fornite, possono quindi prendere in mano la loro vita e sperimentare anche al di fuori dell’Italia. Il nuovo scenario lavorativo è il mondo». Le scuole superiori europee, dunque, puntano alla piena occupazione delle nuove generazioni, attraverso questi scambi di conoscenze fatte a livello scolastico ancor prima dell’immissione nel mondo del lavoro. «I giovani», prosegue la preside, «devono formarsi e rischiare perché nessuna strada è pronta senza averla prima costruita. La scuola è una istituzione che accoglie per molti anni ma poi lascia gli studenti responsabili e autonomi, capaci di prendere iniziative. Grazie ai docenti ospiti, i nostri alunni possono conoscere i vari sistemi scolastici e imprenditoriali europei». Nell’avventura è coinvolta anche un’azienda giuliese, la Genesi.it che, appunto, si occupa di servizi internet e di promozione tramite il web. Il percorso dell’Erasmus plus durerà fino al 2016 e sarà un percorso a tappe tematiche: ogni scuola, infatti, svilupperà un tema come le operazioni di marketing, la creazione di una piattaforma web o la cura dell’immagine di una azienda. Margherita Totaro