Auto In», buco da 4,5 milioni di euro
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Auto In», buco da 4,5 milioni di euro
«Auto In», buco da 4,5 milioni di euro TRENTO — Il piano di ristrutturazione re Alberto Bombardelli, ha iniziato ad analizera naufragato a causa del crollo delle vendi- zare la situazione finanziaria della conceste e dei debiti, n titolare Eugenio Martini si sionaria. Sono 150 i creditori, di questi molera dovuto piegare alla crisi economica e a te banche e fornitori, che sperano di riuscifine maggio il noto imprenditore, attraver- re a recuperare qualcosa nella vendita dei so il suo avvocato Andrea Girardi, aveva pre- beni societari. L'analisi del passivo è iniziasentato un'istanza di fallimento proprio. Al- ta ieri, ma proseguirà a dicembre. Un lavoro lora si parlava di un passivo di centinaia di tutt'altro che facile; il curatore fallimentare migliaia di euro, ma a conti fatti il «buco» dovrà cercare di vendere i beni per recuperanelle casse societarie è molto più elevato. re le somme dovute ai creditori. Tra i crediAmmonta a circa 4 5 milioni di euro il tori al momento non sembrano esserci pripassivo di «Auto In». Cifre importanti che il vati, sono, come detto, soprattutto banche. E proprio un'istituto di credito, che era patrimonio della società potrebbe non riuscire a coprire. La situazione finanziaria è al partito con le esecuzioni, avrebbe dato l'ultivaglio della curatela fallimentare, ma della mo colpo alla concessionaria in crisi. Martini, infatti, aveva tentato un nota concessionaria, dopo la di ristrutturazione in chiusura della sede bolzani°„3S| sm piano extremis per salvare l'azienna a marzo, era rimasto il ma- -. °'r*° da. Ci credeva fino in fondo, gazzino di Spini di Gardolo, aveva tentato il tutto per tutcon alcune macchine e il fato, ma alla fine le banche non moso terreno in via delle Crogli avevano più concesso temsare a Gardolo, che aveva po e avevano iniziato a batteavuto anche uno strascico pere cassa costringendo l'imnale. Un investimento milioprenditore a piegarsi e a chienario andato in fumo perché dere il fallimento. Martini aveva acquistato il terreno, un'area agricola, paUna decisione difficile per gandolo come terreno proMartini che era stato uno dei duttivo, «vista la disponibili- Spini La concessionaria soci fondatori della concestà a modificarne la destinasionaria che dagli anni '70 zione d'uso», aveva spiegato lo stesso Marti- rappresentava il marchio Renault per il serni. Ma nel 2006 il consiglio aveva deciso di- vizio di assistenza, officina meccanica, carversamente e l'area era rimasta agricola. rozzeria e per la vendita e distribuzione dei Martini, che aveva fatto ricorso al Tar, ma ricambi originali nella provincia di Trento. l'aveva perso, aveva così dovuto spostare la Ma «Auto In» rappresentava anche il marconcessionaria a Spini facendo ulteriori in- chio Yundai e altri. Dopo il fallimento della vestimenti. Tutto questo ha contribuito a in- società Martini aveva cercato di trovare una crinare i conti della nota concessionaria, ma soluzione almeno per i suoi diciotto dipenfino alla fine l'imprenditore aveva sperato denti in cassa integrazione, un accordo con di farcela. Oltre al terreno di via Crosare ci le case automobilistiche che rappresentava, sono i beni personali di Martino, la curatela ma anche questo progetto è purtroppo fallipotrebbe decidere di «aggredire» anche que- to e i diciotto dipendenti ora sono in mobilisti. tà. Ieri mattina, nell'udienza davanti al giudiDafne Roat ce Monica Attanasio, il curatore fallimenta© RIPRODUZIONE RISERVATA