Presentazione \ chietino \ Revisione \ ultima
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Presentazione \ chietino \ Revisione \ ultima
LA REVISIONE TARIFFARIA NELL’AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE CHIETINO Il Commissario Unico Straordinario Ing. Pierluigi Caputi Gruppo tecnico di lavoro ATO Ing. Pasquale Calvarese – Coordinatore – ATO 5 Dr. Angelo Bonanni – ATO1 Ing. Corrado Rossi - ATO2 e ATO 3 Dr. Fabio Ferrante, Ing. Alessandro Antonacci – ATO 4 Ing. Cesare Garofalo - Ing. Nicola Di Loreto – ATO 6 Supporto tecnico giuridico Avv. Sebastiana Parlavecchio – Task force per la Riforma del Servizio Idrico Integrato della Regione Abruzzo 1 Il Servizio Idrico Integrato La tariffa è la remunerazione del servizio prestato agli utenti. Dove non viene prestato il servizio l’utente non è tenuto a pagare alcuna tariffa. L’utente va tutelato nei sui diritti garantendogli un servizio di qualità che è strettamente legato agli investimenti per la realizzazione delle opere mancanti, alle manutenzioni delle reti esistenti ed alla OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI 2 Il Servizio Idrico Integrato Rapporti tra Ente d’Ambito e Gestore Convenzione per la gestione del SII Obbligazioni tra le parti Piano d’Ambito Ricognizione infrastrutture Piano economico finanziario Programma degli interventi Modello organizzativo Tariffe 3 Situazione di partenza • • • • Mancata applicazione del PdA e della tariffa calcolata secondo il metodo normalizzato ex DM 01/08/1996: applicata fino ad oggi tariffa diversa - Con Delibera ATO n. 5 del 24/06/2003 si deliberò una tariffa per 2+1 anni (2003-2005) al di fuori dei parametri del metodo normalizzato; tariffa ad oggi in vigore. Mancata revisione triennale (DM 01/08/1996) del Piano d’Ambito approvato nel dicembre 2002, con decorrenza 2003, basato su stime e di scarsa qualità. Mancato aggiornamento del programma degli interventi (lavori e manutenzioni straordinarie). Nessuna verifica sugli andamenti gestionali per misurare il grado di scostamento dalle previsioni di Piano. 4 Situazione di partenza • • • • Bassa capacità di investimento del gestore per effetto delle costanti e crescenti sofferenze di cassa. Debolezza dei piani economico-finanziari, che hanno reso progressivamente più critica la finanziabilità dei piani ed accentuato la diffidenza del sistema bancario. Ambiguità del ruolo dei Sindaci in quanto sia soci del Gestore che associati dell’Ente d’Ambito, con situazioni di conflitto di interesse che hanno indebolito la qualità delle strategie e delle gestioni. Mancanza di controllo sulla gestione della società affidataria del S.I.I. nonostante le competenze ed i poteri di controllo e vigilanza riconosciuti dalla legge all’Ente d’Ambito. 5 La revisione della tariffa e dei PdA Nessuna regolarizzazione del sistema può avvenire senza questo complesso procedimento di revisione che ha, come risultato finale, la nuova tariffa a fronte di un quadro aggiornato e sostenibile di interventi. L’attività di revisione serve per: • controllare l’andamento delle gestioni • correggere gli errori • effettuare una pianificazione affidabile • assicurare il rispetto degli standard di servizio • garantire l’equilibrio economico e finanziario della gestione • consentire la bancabilità del Piano 6 La revisione della tariffa e dei PdA Il PdA è un documento VINCOLANTE per la gestione del servizio idrico integrato nel territorio dell’ATO di riferimento. La disapplicazione della tariffa tenuta immotivatamente più bassa di quella calcolata nel PdA mette a rischio la sostenibilità della gestione ed espone i Comuni aderenti e non alla gestione unica a dover ripianare i debiti ed a recuperare le inefficienze/perdite del servizio dovute ai mancati investimenti. Una tariffa non rispondente alle reali esigenze del sistema comporta la mancanza di sufficienti risorse per gli investimenti per rimborsare i mutui accesi dai Comuni e dall’Ente d’Ambito e di conseguenza l’aumento delle perdite della SpA pubblica che gestisce il SII. 7 Le fasi della revisione La revisione tariffaria è un procedimento complesso, non automatico nè immediato, basato sulle informazioni che il gestore deve fornire per obbligo di legge e per contratto di servizio, ma definito dal punto di vista metodologico (al riguardo ANEA è stata importante a garanzia della correttezza scientifica del processo). 1. Il Confronto dei dati a consuntivo con quelli programmati 2. Il Controllo degli obblighi di prestazione e applicazione delle sanzioni 3. Il Calcolo dei conguagli (da aggiungere ai ricavi del gestore) e delle decurtazioni (da sottrarre ai ricavi gestore) 4. L’Analisi dell’andamento delle gestioni 5. La Nuova pianificazione e calcolo della nuova tariffa 8 L’analisi della gestione 2003-2009 La gestione della SASI S.p.A. presenta le seguenti criticità: • gestione penalizzata dalla mancata realizzazione degli investimenti programmati, con conseguenze sulla qualità del servizio offerto all’utenza oltre che, a livello economico, sull’eccesso di ricorso alla manutenzione ordinaria; • sovrastima dei consumi di acqua con conseguenti minori ricavi, a fronte di costante aumento dei costi; • recente congiuntura economica dei prezzi di alcune materie prime e servizi, divergente dalle previsioni del tasso programmato di inflazione contenuto nel Piano d’Ambito; • mancato puntuale rimborso dei mutui accesi dai Comuni per gli interventi per il S.I.I., nonostante fossero previsti in tariffa; • mancato puntuale rimborso dei mutui accesi direttamente dall’Ente d’Ambito per non perdere il cofinanziamento degli interventi denominati APQ e DK, nonostante la copertura degli incrementi tariffari attuati 9 L’analisi dei dati 2003-2009 Di seguito sono riportati gli scostamenti tra quanto programmato nel PdA 2003 ed i risultati delle gestione SASI negli anni 2003-2009, con riguardo alle seguenti voci: investimenti ammortamenti remunerazione ricavi costi operativi canone di concessione 1010 Scostamento degli investimenti 2003-2009 Voce Investimenti Ammortamenti Remunerazione capitale Importo - 105.881.397 - 25.401.170 - 18.306.182 Percentuale - 93,70% - 85,27% - 88,11% Dalla tabella si verifica che nel periodo di riferimento per la revisione (dal 2003 al 2009), sulla base dei dati a consuntivo il Soggetto Gestore: •ha realizzato minori investimenti per € 105.881.478,00, pari a – 93,70% sulle previsioni di Piano del 2003; • ha percepito una quota di ammortamenti inferiore a quanto previsto per € 25.401.170,00; • ha percepito una quota di remunerazione del capitale investito inferiore a quanto previsto per € 18.326.183,00. 11 Scostamento degli investimenti - Le cause principaliGli investimenti realizzati sono stati notevolmente inferiori a quelli programmati a causa di: disapplicazione della tariffa originaria, portata da 0,97 a 0,84 €/mc, penalizzando gli investimenti (realizzati o in realizzazione solo interventi cofinanziati a fondo perduto – APQ e DK - ed una lieve quota di manutenzioni straordinarie annue); volumi erogati (e quindi ricavi) inferiori a quelli previsti; difficoltà di reperire finanziamenti da utilizzare per gli investimenti; minori incassi dovuti ad un tasso di morosità arrivato intorno al 13% nel 2008, e comunque dal 2006 attestato intorno al 10%. 12 Scostamento dei ricavi 2003-2009 Voce Ricavi Importo -65.655.767 Percentuale - 34,09% Rispetto alle previsioni di Piano, dal 2003 al 2009, il Soggetto Gestore ha introitato minori ricavi (fatturato) per € 65.655.767,00. Tale situazione è ancora più grave se si considerano gli incassi effettivi ed il tasso di morosità. Il sensibile scostamento dei ricavi è stato determinato dalla mancata applicazione della TRM del PdA originario, nonché dalla errata valutazione sui mc fatturati; nel 2009 erano previsti 24.759.000 mc mentre ne sono stati fatturati circa 17.400.000, con una differenza percentuale di circa il 30%. 13 Scostamento dei volumi erogati dettaglio periodo 2003-2009 anno Mc previsti in P.d’A. Mc fatturati 2003 19.414.800 18.178.475 2004 20.684.100 18.286.932 2005 21.955.100 17.771.554 2006 23.255.000 18.431.803 2007 24.590.200 18.000.200 2008 24.659.000 17.627.835 2009 24.759.000 17.336.436 Canone di concessione 2003-2009 Voce Canone di concessione Importo -16.141.208 Percentuale - 46,04% Il Piano d’Ambito prevedeva, all’interno della voce di costo “Canone di Concessione”, le voci: • Mutui pregressi Comuni • Spese di funzionamento Ente d’Ambito • Ripianamento ammortamenti pregressi 15 Rate mutui Comuni 2003-2009 ATO Importo (€) Percentuale Chietino - 2.384.684 - 12,46 Rispetto alle previsioni di Piano (€ 19.130.000,00) sono stati rilevati minori oneri per il soggetto gestore collegati alla voce di “rimborso delle rate mutui Comuni”. Ciò deriva dalla rielaborazione effettuata dal Gestore al fine di considerare solo le quote effettivamente afferenti il SII. L’analisi degli scostamenti ha fatto riferimento alla quota originariamente stabilita dal Piano, coerente con i livelli tariffari previsti; SASI ha avuto minori costi rispetto alle previsioni. L’Ente d’Ambito, ha riscontrato con i Comuni i dati forniti dal Gestore ed a partire dal 2010 ha inserito nella nuova tariffa il valore complessivo annuo che tiene conto degli scostamenti trasmessi dai Comuni, laddove occorsi, a garanzia della copertura tariffaria futura. 16 Spese di funzionamento Ato 2003-2009 ATO Importo (€) Percentuale Chietino - 1.653.525,00 - 43,25 Rispetto alle previsioni di Piano (€ 3.823.000) sono stati rilevati minori oneri per il soggetto gestore che ha rimborsato all’Ente d’Ambito SEMPRE solo la quota prevista al primo anno, pari ad euro 310.000,00. In realtà tale quota iniziale evolveva fino a € 620.000,00 al terzo anno, per poi mantenersi costante su tale valore. I versamenti non sono regolari con costante sofferenza dell’Ente d’Ambito. 17 Mutui Ente d’Ambito 2003-2009 L’Ente d’Ambito, pur non avendo coperture tariffarie, per non perdere il Cofinanziamento degli interventi denominati APQ ha sia acceso mutui che finanziato direttamente per un valore complessivo di € 5.849.230,83. I mutui accesi avrebbero dovuto essere estinti a seguito degli incrementi ex Del. CIPE 52/01 applicati dal Gestore sui servizi fognatura e depurazione che dal 2003 al 2009 hanno generato un importo complessivo per € 6.816.537,36 e, al 31/12/2009, al netto degli interessi sulle rate di mutuo già pagate, un surplus a favore di SASI di € 617.107.23. Il Gestore ad oggi non ha provveduto a versare all’Ente quanto necessario per l’estinzione dei mutui né provvede al regolare rimborso delle rate. Ad oggi la SASI ha rimborsato all’Ente solo circa € 2.500.000,00 con conseguente esposizione dell’Ente nei confronti dell’istituto mutuatario e conseguente contenzioso in corso. Quanto percepito e non rimborsato da SASI non è stato inserito nella nuova tariffa per non far pagare agli utenti ciò che hanno già pagato. 18 Ripianamento ammortamenti pregressi ATO Importo (€) Percentuale CHIETINO 12.103.000,00 100,00% Il Piano d’Ambito aveva ipotizzato, all’interno della voce di costo Canone di Concessione, un canone di d’uso dei beni nel limite necessario al mero Ripianamento ammortamenti pregressi. Tale voce con l’entrata in vigore del D.Lgs 152/2006, non è più dovuta e pertanto, non rappresenta più un costo da includere nel S.I.I.. I minori oneri sostenuti dal Gestore per tale voce sono pari al 100%. 19 Scostamento dei costi operativi 2003-2009 Voce Costi operativi Importo -6.168.030 Percentuale -5,86% Dalla revisione è emerso che il Soggetto Gestore ha sostenuto minori costi operativi, negli anni 2003-2009, per un totale € 6.168.030,00. I costi operativi sono composti da: • costo per materie di consumo e merci • costi per servizi • costo per il personale • variazioni delle rimanenze • accantonamenti per rischi • oneri diversi di gestione I costi operativi sono stati annualmente di circa 1 mln di euro più bassi di quelli previsti nel PdA originario, fatta eccezione per il primo anno. 20 Il nuovo Programma degli Interventi 2010-2032 Settore Nuova Opera Manutenzione Straordinaria Totali Settore Fognario € 24.049.268,61 € 21.901.716,64 € 45.950.985,25 Settore Depurazione € 27.017.866,00 € 39.841.414,41 € 66.859.280,51 Acquedotto € 63.636.148,43 € 58.926.373,38 € 122.562.521,81 € 681.490,38 € 5.411.509,00 € 6.092.999,38 € 115.384.773,42 € 126.081.013,43 € 241.465.786,95 Generale Totale 21 Il nuovo Programma degli Interventi L’Aggiornamento del Piano d’Ambito include una rivisitazione degli interventi consentendo cosi di raggiungere un Piano degli investimenti maggiormente credibile e soprattutto fattibile. Per le annualità dal 2010 al 2032 sono previsti circa € 241.465.786,95 di investimenti, di cui € 6.310.432,00 (circa il 2,6 %) da Cofinanziamento Pubblico ad oggi disponibile; eventuali ulteriori future disponibilità di finanziamenti pubblici andranno ovviamente ad “alleggerire” gli incrementi tariffari previsti negli anni a venire. Nell’allegato “Piano degli interventi” si riportano i dettagli dei settori di intervento e la relativa cronologia. Le priorità riguardano, oltre ad alcune opere già previste nel vecchio Piano d’ambito ma non realizzate, le ulteriori criticità emerse nel settore FognarioDepurativo, per un valore di circa € 112.810.265,76 di investimenti previsti. 22 La nuova tariffa Anno Tariffa Reale Media 2010 2011 € 1,203 € 1,256 a mc a mc 2023 2032 € 1,71 € 1,38 a mc a mc (Moneta 2010) Tariffa media Italiana 2009: 1,37 Tariffa più bassa: 0,66 Città di Milano Tariffa più alta: 2,28 ATO 5 Toscana 38 ATO su 89 sono sotto la media nazionale Dati Blue Book 2010 (ANEA – UTILITATIS) Nel 2009 il 70% dei piani tariffari degli ATO italiani erano in revisione. L’aumento medio delle tariffe si attesterà nel 2011 su 1,42 euro/mc, nel 2020 su un valore medio di 1,63 euro/mc. La Tariffa Vigente Anno 2010 TARIFFA EFFETTIVA ATTUALE MEDIA APPLICATA ALL’UTENZA* € 1,146 a mc Tariffa Piano d’Ambito 2003 1,49 a mc Nuova Tariffa Reale Media 1,203 a mc * Per tariffa effettiva attuale media (non è una TRM) si intende il ricavo per vendita d’acqua/mc fatturati. La tariffa effettiva media applicata all’utenza per i consumi del 2009 è stata pari a circa 1,13 €/mc; considerando il DPEF di 1,5% per l’anno 2010, la tariffa effettiva attuale media è pari a circa 1,146 €/mc. Il Piano d’Ambito 2003, per l’anno 2010, prevedeva l’applicazione di una tariffa TRM che, rivalutata ad oggi, sarebbe stata di 1,49 €/mc. La nuova tariffa, che è una TRM calcolata ai sensi del Metodo Normalizzato secondo le norme vigenti, è di 1,203 €/mc, 24 abbondantemente inferiore rispetto alle previsioni del PdA 2003. Verifica incremento medio per utenza residenziale domestica Fascia di consumo Consumo annuo pari a150 mc Consumo annuo pari a 200 mc (136 lt/ab/g x 4 persone) Consumo annuo pari a 300 mc (205 lt/ab/g x 4 persone) Totale fattura con Incremento annuo Incremento mensile attuale tariffa da nuova tariffa da nuova tariffa € 159,32 € 17,23 € 1,44 € 217,67 € 25,08 € 2,09 € 341,88 € 40,79 € 3,40 E’ prevista l’istituzione di agevolazioni tariffarie, a tutela di utenze in particolari condizioni socio-economiche, con la costituzione di un fondo speciale, denominato “bonus acqua”, per il 2010 pari a 190.000 €. Le modalità di accesso e ripartizione al fondo sono descritte in apposito regolamento in riferimento all’indicatore ISEE Ritorno alla normalità • Per la prima volta la revisione tariffaria si è basata non più su stime ma su dati tratti dai risultati della gestione SASI facendo emergere i reali problemi del S.I.I.: tale modo di procedere deve divenire la regola, nel rispetto degli obblighi di legge • Occorre assumere corrette scelte gestionali, con una severa politica di controllo dei costi per liberare risorse per gli investimenti, da cui dipende la qualità del servizio e della risorsa oltre che la crescita del PIL di settore; i minori investimenti effettuati dall’inizio della gestione unica hanno reso necessario rispalmare tali somme sui prossimi anni con conseguente aumento della tariffa non potendosi rinunciare agli interventi programmati 26 Ritorno alla normalità • L’adozione di un corretto ed affidabile sistema di monitoraggio e di controllo della spesa, dei ricavi e degli incassi da parte del gestore è condizione indispensabile per evitare il collasso del sistema; il possesso di dati certi, aggiornati, è condizione indispensabile per una sana gestione economica e finanziaria • La regolare e sistematica trasmissione dei dati sulla gestione all’Ente d’Ambito affichè verifichi e controlli il rispetto degli obblighi previsti dal PdA e dalla Convenzione ed il rispetto delle sue direttive e disposizioni rappresentano l’unica possibilità per mantenere la gestione pubblica del servizio 27 Ritorno alla normalità • Rompere con il passato, il gestore non è più un consorzio acquedottistico (ente pubblico) ma è una società per azioni: ciò impone una maggiore managerialità, l’adozione di sistemi di contabilità di una realtà industriale, una sistematica e precisa pianificazione finanziaria (debitori/creditori) per evitare problemi di liquidità, una seria politica di gestione dei clienti • Considerata la scarsa attitudine dimostrata nel passato dal gestore a conformarsi agli obblighi del “CONTROLLO ANALOGO” ed a sottoporsi all’attività di verifica da parte dell’Ente d’Ambito, occorre rafforzare le funzioni di regolazione, in particolare istituendo un sistema di obblighi (comunicazione dati, standard organizzativi e qualitativi), procedure di controllo automatizzate e un sistema di confronto comparativo (benchmarking), un sistema di penalità per mancato rispetto degli obblighi in modo da sanzionare gli inadempimenti 28 Procedura di approvazione della revisione • Il piano d'ambito va trasmesso entro dieci giorni dalla delibera di approvazione dell'ente d'Ambito alla Regione, al CO.N.Vi.Ri. e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del Mare. • Il CO.N.Vi.Ri. può notificare all‘Ente d'ambito, entro novanta giorni, richiesta di integrazioni, decorrenti dal ricevimento del piano, ed i propri rilievi od osservazioni, dettando, ove necessario, prescrizioni concernenti i documenti di Piano. • La Regione Abruzzo in base alla DGRA n.90/2010 dovrà verificare che ricorrano i presupposti per il riconoscimento di aumenti tariffari a favore del soggetto gestore. Gli aumenti tariffari sono vincolati alla sottoposizione ed alla partecipazione dei soggetti gestori alle verifiche di due diligence ed all’adozione da parte dei soggetti gestori delle misure e degli accorgimenti necessari per assicurare la regolarità tecnica, economica e finanziaria della gestione nonché la conformità delle gestioni al quadro normativo e convenzionale che regola la gestione del Servizio Idrico Integrato. 29