Copertina giusta (Page 1) - conservatorio
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C o n s e r v a t o r i o d i M u s i c a L i c i n i o R e f i c e d i F r o s i n o n e Conservatorio di Musica Licinio Refice di Frosinone Istituzione di Alta Cultura st ro Cassino 2 01 1 o i i h c n la le crea Laboratorio di Grafica del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone izione esiderio di ripet come d , à t i c i l fe il tempo, la ggerezza, M u s i c a L i c i n i o i ch 0 2 in R e f i c e d i F r o s i n o n e tr o d i 11 C o n s e r v a t o r i o s o la leggerezza, il tempo, la felicità, come desiderio di ripetizione Terza edizione di InChiostro, un appuntamento che si colloca a fine anno accademico e che è già tradizione, essendo diventato quasi un piccolo festival. Non “rassegna”, ma “festival”: ovvero luogo delle sperimentazioni e delle proposte innovative. Perché questo è il dato caratterizzante della manifestazione. E’ interessante notare come il programma sia espressione di una attività molteplice e come risulti quasi difficile distinguere la proposta conclusiva di un percorso didattico da una produzione più strettamente artistica. Ciò non deve apparire fuorviante; anzi, è proprio questa integrazione delle affinità il dato qualitativo che più ci interessa sottolineare. Esso corrisponde alla volontà, peraltro emersa più volte e convintamente da tutti gli organismi dirigenti del Conservatorio, di dare una finalizzazione concreta a tutto il lavoro didattico. Un lavoro in divenire, ma che mostra di essere già in grado di esporre prodotti artistici finiti di tutto rispetto. Emerge la volontà di protendersi verso il mondo del lavoro, coprendo quel tratto di percorso oscuro e non poco insidioso che divide i nostri diplomati dalla professione. Notevoli passi in avanti sono stati fatti. Vorrei citare il progetto Working With Music, promosso con altri conservatori italiani e stranieri, tra i quali il nostro è capofila. Un’offerta di esperienze professionali all’estero di cui i nostri studenti stanno già beneficiando. Tutto questo è possibile grazie al patrimonio di competenze e di splendide collaborazioni interne di cui è ricco il nostro Istituto. Colgo volentieri l’occasione per ringraziare tutti di vero cuore. Antonio D’Antò Direttore del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone Antonio D’Antò l nostro Chiostro, intitolato a Cesare Croci, nel quale ormai da qualche anno svolgiamo una delle manifestazioni più importanti del Conservatorio, noi vorremmo che fosse il Chiostro della città, il luogo nel quale incontrarsi, per fare e sentire musica, nel segno di una tradizione che ha contribuito allo sviluppo civile di Frosinone e della provincia. Il Conservatorio Licinio Refice, in fondo, nasce da questi incontri, dal mettersi insieme di tanti per un obiettivo solo; dal fare “chiostro”, potremmo dire, forzando un po’ l’etimologia del nome e attribuendo alla chiusura il significato che pure le appartiene di ridursi in un centro per non disperdere le forze. Il nostro, però, è un Chiostro che vuole aprire, proporre nuove occasioni e nuove idee, costruire un legame con la città e i cittadini. Tarcisio Tarquini Più che un auspicio, è una scelta strategica: di cui i Concerti e il programma di questa stagione sono un nuovo, emozionante, passaggio. Tarcisio Tarquini Presidente del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone William Adolphe Bouguereau (1890), Love on the lookout Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. E’ per questo che l’uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione. Milan Kundera L’insostenibile leggerezza dell’essere Gli antichi avevano compreso che l’arte esiste in misura della nostra capacità di ricordare. Mnemosine infatti era la madre delle Muse. I musicisti più di altri svilupparono gli artifici della memoria, consapevoli che le loro forme, pur disegnando spazi, vivono nella urgenza del tempo. La ripetizione è tra questi il più importante, creando un sistema di attese dove la memoria istituisce relazioni e genera linguaggi. Ripetizione come struttura pulsante, evento dinamico che può assumere ogni grado di complessità e sfumare nella variazione. Per alcuni fascinazione magica, per altri fenomeno strettamente conseguente alla struttura stessa della mente. Orientata comunque al comprendere, nel senso letterale di espansione della conoscenza e visione del molteplice. Non “riempimento frettoloso e superfluo”, allora, ma ripetizione come desiderio di felicità. Immagini evolute che emergono da associazioni interiori e trasfigurano in nuovi paradigmi di montaggio. Ancora una volta ci sovviene il mito. Fu un musicista, con la forza del suo canto, a tentare di fermare il tempo e unire per sempre il sapere e la bellezza. Il viaggio di Orfeo fu, in sostanza, un progetto irrinunciabile di conoscenza. Un desiderio di felicità pianificato, paradossalmente, secondo le forme stesse della musica. Voltarsi indietro fu anch’esso un irrefrenabile desiderio dell’intelligenza. Cedimento che significò il ritorno alla condizione terrena, risucchiato dal tempo e dalle sue rappresentazioni. Ritorno alla musica, carica anch’essa di rischi, pur nella condizione privilegiata di chi identifica i concetti di conoscenza e amore. Orfeo rappresenta la contraddizione estrema dell’uomo, diviso tra la caducità della bellezza e il desiderio di infinito. Venne ucciso da donne, perché la dolcezza seducente del suo canto distoglieva gli uomini dai doveri coniugali. Il suo corpo fu smembrato e disperso. La sua testa continuò a cantare per sempre. Poiché la ripetizione, la musica, la conoscenza, l’amore, sono inseparabili. E segnano il senso stesso della vita umana. Antonio Poce Sabato 11 Giugno 2011 ore 21 Chiostro del Conservatorio Scuola di Popular Music, docente Stefano Caturelli Le ballate di Fabrizio De André Andrea (arr. Lucarelli ) Enrica Di Stefano Dolcenera (arr. Graniti ) Sandra Graniti Khorakahné (arr. Parisi ) Luciana Patullo Bocca di rosa (arr. Graniti) Sandra Graniti La canzone di Marinella (arr. Di Stefano) Enrica Di Stefano Il giudice (arr. Guma) Matteo Guma Amore che vieni amore che vai (arr. Lucarelli) Luciana Patullo Volta la carta (arr. Di Stefano) Enrica Di Stefano Smisurata preghiera (arr. Di Rienzo) Luciana Patullo Via del campo (arr. Lucarelli) Sandra Graniti Creuza de ma (arr. Parisi) Luciana Patullo Canzone dell’amore perduto (arr. Lucarelli) Enrica Di Stefano La guerra di Piero (arr. Graniti/Lucarelli) Sandra Graniti Il pescatore (arr. Caturelli) Matteo Guma armonica a bocca Luigi Mattacchione basso elettrico Stefano D’Agostino batteria Giovanni Spallaccia chitarre Ezio Mazzola Sandra Graniti flauto Maria Caturelli pianoforte Caterina Lucarelli percussioni Fabrizio Bartolini synth Attilio Iannilli violoncello Stefano Di Rienzo Giovedi 16 Giugno 2011 ore 21 Chiostro del Conservatorio Orchestra di Fiati Licinio Refice modulatio vocis et concordia vità a all’atti è analog enti, obbligandoli a ia che Dio eser d accordarsi tra di loro elem combinator cita s u una varietà infinita di John Ph. Sousa Stars and stripes for ever march Ludwig van Beethoven Turkisch march (da Le Rovine di Atene) arrangiamento di Antonia Sarcina Johann S.Bach Aria dalla suite n.3 per orchestra in re magg arrangiamento di Antonia Sarcina Jesus bleibet meine Freude dalla Cantata BWV147 arrangiamento di Antonia Sarcina Amilcare Ponchielli Sulla tomba di Garibaldi Elegia per Banda op.160 arrangiamento di Howey Haydn Wood Mannin Veen originale per Banda direttore Maurizio Petrolo 1° corso Biennio Goffredo Mameli – Michele Novaro Il canto degli Italiani inno nazionale Alice Di Tucci Enrica Iorio Egidia Casciano Paola Frosina Emanuele Franceschetti Silvia Rossi Oboi * Prof. Roberta Coco * Prof. Fabio Tassinari Fagotti Prof. Raffaele Ramunto Davide Del Giudice Clarinetti Luigi Ruggeri Luca Todisco Alice Iannarilli Gioele Pizzuti Rita Testani Flavia Cerasaro Maria Cristina Fiorini Laura Raponi Noemi Pratarcangeli Sax alti Mattia Abballe Daniele Germani Diego Mizzoni Stefano Papitto Angelo Valente Sax tenori Riccardo Bruscino Andrea Ferrarelli Sax Baritono Edoardo Fiorini Corni Jacopo Maggi Daniele Liburdi Trombe Valerio Fubelli Ilaria Moriconi Giovanni De Stefano Tromboni Sandro Di Carlo Mattia Milizia Baritono/Euphonium Fabrizio Savone Mattia Milizia * Prof. Francesco Carmignani Tuba * Prof. Claudio Di Censo Timpani Maria Rosaria Riccardi cassa-rullante-piatti Claudio Brandileone cassa-rullante-piatti Leonardo Menichelli Flauti Antonia Sarcina * Elementi dei complessi militari della Marina e Arma dei Carabinieri Venerdi 17 Giugno 2011 ore 21 Chiostro del Conservatorio in collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Roma nell’ambito della manifestazione suona francese Orchestra Jazz del Conservatorio, direttore Roberto Spadoni Les chansonniers Paul Misraki L'Etang arrangiamento di Stefano Caturelli George Brassens Les amoureux des bancs publics arrangiamento Francesco de Vincenzi Françoise Hardy Tous les garçons et les filles arrangiamento di Alberto Giraldi Jaques Brel Ne me quitte pas arrangiamento di Emiliano Imondi Leo Ferrè Avec le Temps arrangiamento di Roberto Spadoni Charles Trenet Que reste-t-il de nos amours arrangiamento di Paolo Tombolesi Jacques Brel La Chanson des Vieux Amants arrangiamento di Giampiero Villa con la partecipazione di Eugenio Colombo saxofono e flauto Raffaella Misiti voce che eseguiranno brani di Leonard Cohen Jacques Brel George Brassens Leo Ferré Charles Trenet Françoise Hardy Maurizio Algenti Katia Celestino Diana Torti Daniela Zanon voce voce voce voce Carmine Ioanna fisarmonica Marco Severa flauto Matteo Panetta violino Luca Marchioni Igor Marino Vincenzo Martire Danilo Raponi sassofono sassofono sassofono sassofono Fabio Gelli Lucia Ianniello Marco Sutera tromba tromba tromba Marco Vinicio Ferrari trombone trombone Gianluca Lanzi trombone Bruno Stella Vanessa D'Aversa arpa Davide Ambrosi Gianluca Vergalito chitarra chitarra Giuliano Parisi pianoforte Francesco Galatro contrabbasso Valerio Vantaggio batteria Abderzak Allal percussioni Martedi 21 Giugno 2011 ore 10 Mercoledi 22 Giugno 2011 ore 10 Aula Paris Masterclass di Saxofono Jean-Yves Fourmeau Erede dell'ampia scuola francese del sassofono tradizionale, Jean-Yves Fourmeau appartiene a quella categoria di musicisti che, con entusiasmo, difendono le potenzialità del loro strumento. Egli suona il sassofono in tutte le maniere possibili: come solista, per musica da camera, in orchestra e come insegnante. La sua carriera è eccezionale: primo premio al CNSM di Parigi a 17 anni, terzo ciclo di sassofono per musica da camera e piano (mai visto nel 1978), solista sassofono nella Berliner Philharmoniker, solista alla radio francese, fondatore del quartetto che porta il suo nome e che è riconosciuto come uno dei migliori a livello internazionale; professore presso l'accademia di Cergy-Pontoise, dove gli studenti arrivano da tutto il mondo per seguire i suoi corsi. Professore ospite dell'Indiana University Bloomington (2000-2001). Consulente artistico per Yamaha, contribuisce allo sviluppo e ai miglioramenti acustici del sassofono. Direttore della raccolta di edizioni Billaudot, arricchisce il vasto repertorio dello strumento. Nei due giorni della Masterclass sarà attivo uno Stand Yamaha con esposizione di strumenti e materiali Giovedi 23 Giugno 2011 ore 21 Chiostro del Conservatorio Scuola di Direzione d’Orchestra docente Giorgio Proietti nz e di Ludwig van Beethoven e ge Saggio Esame on conve r gi ragion e e imma z na i Concerto n° 3 per pianoforte e orch op.37 Primo movimento Ilaria Mizzoni pianoforte Lorenzo Macrì direttore Felix B. Mendelssohn 3° Triennio Concerto in mi min. per violino e orch op.64 Primo movimento Ludwig van Beethoven Franz J. Haydn Loreto Gismondi violino Marialetizia Proia direttore 1° Triennio Coriolano ouverture Giovanni Panella direttore 1° Triennio Sinfonia n.100 “Militare” Primo e Secondo movimento Pietro Canfora direttore Franz J. Haydn 2° Triennio Sinfonia n.100 “Militare” Terzo e Quarto movimento Marco Ferruzzi direttore A. Skrjabin / P. Vernile 1° Triennio Solo un sogno melologo per voce recitante e orchestra commento musicale ad un testo di Victor Hugo su temi di Alexander Skrjabin elaborazione e orchestrazione di Pompeo Vernile Vincenzo Failla voce recitante Marco Attura direttore Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Frosinone Sabato 25 Giugno 2011 ore 21 Chiostro del Conservatorio Creatività e memoria le visioni di Danilo Rea Avvicinando la musica di Danilo Rea ci sorprende il nitore delle sue figure. Se ne ammira la tecnica e si è indotti a riflettere sul valore di essa nel processo creativo, essendo centrale nell’arte contemporanea il peso e il ruolo della tradizione. Egli rifugge dalla ricerca ossessiva della novità assoluta, come dalla passiva accettazione di regole e divieti. Infatti, la prima condurrebbe all’afasia e all’isolamento, l'altra ad un prelievo semplice ed irresponsabile di materiali e oggetti del passato. L’idea di una memoria viva, dinamicamente presente e partecipe dell’atto creativo, è uno degli aspetti più progressivi dell'estetica contemporanea. In questo senso l'esperienza visiva di un concerto di Danilo Rea lascia emergere, come qualità essenziale, il suo rapporto intenso e poietico con la tradizione. Un rapporto positivo, generatore di eventi preziosi, coniugati al presente da una memoria che si configura, ad un tempo, archivio vastissimo di conoscenze musicali e strumento fertile di sintesi e invenzioni. Agostino per primo ci ha insegnato che la memoria organizza se stessa in un grande presente, oltre ogni barriera temporale, affermando così un concetto di contemporaneità emancipato da pregiudizi e sofferenze schematiche. Le figure di Danilo Rea emergono da questa memoria: solidale con la storia, priva di dialettiche inutilmente conflittuali e perfettamente funzionale alla sua attività creativa. Da qui nasce anche una nuova coscienza del rapporto fra interiorità e creazione. Essa muove dalla integrabilità di tutte le manifestazioni del pensiero, e perciò possiede tutte le energie necessarie per abitare il futuro. Più di tanta avanguardia che, ignorando il numero e la visione, ha istituito un sapere diviso e si è irrimediabilmente condannata alla sterilità. Antonio Poce il Concerto sarà preceduto da un Petit cadeau musical a cura della Direzione del Conservatorio