social dreaming Neri

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social dreaming Neri
Matrici Social Dreaming
01/10/10-02/10/10-03/10/10
Genova
Dott. Claudio Neri
1° matrice 01/10/10
Sogno: E' l'ultimo giorno di lavoro prima di andare in pensione: entro nel mio studio al
lavoro e ci trovo un collega che ha preso il mio posto. Ha già cambiato tutto. Io gli faccio
notare che deve aspettare ancora un giorno per prendersi il mio studio e lui si sposta.
Sogno: vado ad una riunione dell'Acanto e scopro che un collega ha deciso di lasciare
l'associazione e se ne è andato.
Nel dormiveglia stamattina mi sentivo immobile, tutta dolorante, un po' ammaccata.
Immaginavo che il rimedio potesse arrivare tramite delle nuvolette che erano sospese
sopra di me, che mi davano sollievo.
Sogno: un amico che non vedo da sette anni mi manda un sms arrabbiato perché ho
dimenticato di fargli gli auguri per il suo compleanno. Andavo da lui e andavamo a letto
inaspettatamente e imprevedibilmente. Lui mi offriva una orchidea gigante.
In questo periodo nel centro per persone senza fissa dimora dove lavoro siamo rimasti
senza posate perché abbiamo scoperto che molte persone che ospitiamo poi se le portano
via.
C'è stata una lite tra me e mia sorella per un servizio di posate che abbiamo ereditato: non
siamo ancora riuscite a metterci d'accordo.
Sogno: nell'ospedale dove lavoro venivano usate posate d'argento per i pasti dei pazienti e
alla fine venivano buttate via.
Anche io e mio fratello abbiamo ereditato due servizi di posate che abbiamo deciso di
dividerci: uno con le forchette con tre punte, più antico e originale l' ho scelto io, l'altro con
le forchette a quattro punte, forse meno prezioso ma più pratico e quindi utile l'ha scelto
mio fratello. E ora che mi rendo conto che il mio è un po' scomodo penso che lui abbia
fatto la scelta più oculata.
Ricordo che quando ero bambina mia mamma ci teneva molto a lucidare le sue posate
d'argento.
Episodio di Jean Valjean de “Miserabili” di V. Hugo: il ladro ruba i candelabri d'argento al
vescovo che però lo difende affermando davanti alle guardie che lui stesso glieli ha
regalati.
Non avendo un servizio di posate d'argento di famiglia ho deciso di farne uno io
comprando una posata alla volta nei mercatini dell'antiquariato: ho così un servizio molto
originale di cui ogni posata mi ricorda un posto diverso dove l'ho acquistata.
Mi dà un senso di contaminazione l'idea di mangiare con posate usate anche da tante altre
persone.
Sogno: vedo mia nonna, che è morta tre mesi fa, insieme a mio nonno che è morto dieci
anni fa e sono molto contento.
Mi sembra che qui oggi siamo tutti “posati”, anche il Dott. Neri è “posato”.
Dove lavoro c'è una persona gravemente disturbata con cui mi è molto difficile lavorare.
Un mio collega mi ha consigliato di immaginare che al posto della sedia di questa persona
ci sia un cactus su cui questa sia obbligata a sedersi.
Avevo una bella pianta di rosmarino che è seccata. Allora ne ho comprata una piccola al
supermercato. Arrivata alla cassa mi sono messa a parlare con il commesso riguardo la
pianta. Quando poi sono arrivata a casa mi sono resa conto di non avere il rosmarino e di
non ricordare dove potevo averlo lasciato.
Sogno: Avevo due piante uguali nello stesso vaso: una è seccata e l'altra no e non capivo il
perché.
In Francia mi hanno colpito delle aiuole con fiori molto diversi tra loro e che hanno
bisogno di cure differenti.
Io avevo una pianta di rosmarino: avevo raccomandato di annaffiarmela quando sono
partita ma l'ho trovata annegata. Quando sono partita un'altra volta invece l'ho trovata
seccata completamente.
Mio padre mi racconta che nel giardino della casa di mia nonna c'era un albero di fico che
è morto pochi giorni dopo che è morta la nonna. Io ricordo questa nonna che era una
persona molto austera, anaffettiva. Mi stupisce non tanto che l'albero possa essere morto
contemporaneamente alla nonna perché penso che sia vero che le piante “sentano”, ma
che possa essere morta per mia nonna. E allora penso che forse il fico aveva capito
qualcosa di mia nonna che io non avevo mai capito.
Mi ricordo che quando ero bambino in campagna c'era un comportamento crudele verso
gli animali:un mio parente era cacciatore e quando i suoi cani facevano troppi cuccioli li
chiudeva in un sacchetto e li sbatteva contro il muro per ucciderli.
NERI: Mi viene in mente una canzone di Paolo Conte “Un gelato al limone”, oppure
“Genova per noi”. Penso al legame che hanno i Liguri con la terra.
Mi ricordo che una volta sono andata da uno psicoanalista e nel giardino c'era un grosso
cane che mi faceva paura. Non avevo il coraggio di passare e la domestica dalla finestra mi
spiegava cosa dovevo fare. E io, che volevo passare inosservata, ho dovuto mobilitare tutti
per via del cane.
A proposito di psicoanalisti, quando sono andata per la prima volta da uno la cameriera
mi ha detto che non era in casa e per dimostrarmelo mi ha fatto entrare e mi ha fatto girare
tutta la casa. E' stato buffo vedere la casa dello psicoanalista senza psicoanalista.
In questo palazzo fanno il nido molte rondini perché ci sono dei buchi, delle rientranze
nella facciata.
Non so se è un vero ricordo, una fantasia o un fatto che mi hanno raccontato: per il gran
caldo d'estate le rondini intorno a noi cadono e noi le risolleviamo.
Ho sentito alla televisione che gli stormi di rondini, gli sciami di insetti e i banchi di pesci
migrano come se fossero un corpo unico.
Tempo fa ero in aereo ed è partito con tre quarti d'ora di ritardo perché c'erano degli
uccelli che creavano pericolo. Invece a bordo tutti pensavano che il motivo del ritardo
fosse una signora che continuava a parlare al cellulare. E' nata una lite fra molte persone e
questa inutilmente.
Sono tre quarti d'ora che il Social Dreaming è iniziato è ancora dobbiamo partire.
Da bambino ricordo che in campagna avevamo una cane da caccia che a me non piaceva,
avrei preferito averne uno diverso.
I discorsi sugli psicoanalisti mi hanno fatto pensare che è morta la mia : volevo andarla a
trovare da tanto tempo ma ormai è troppo tardi e mi dispiace molto.
Io invece ho pensato che una volta sono andata a visitare un monastero e c'era fra gli altri
un monaco schizofrenico che però era accettato dagli altri. Lui si occupava della
lavorazione del vino e nonostante facesse un vino acido gli altri lo bevevano ugualmente.
Anch'io ho il ricordo di una visita da un monastero dove era evidente che veniva cucinato
con il cuore, era tutto molto curato e buono.
Io non sono brava a cucinare, non riesco neanche a fare un uovo alla coque: sbaglio
sempre i tempi di cottura e mi viene sodo o viceversa.
A me piace cucinare. Ultimamente cucino le scaloppine per il mio nipotino di sei anni che
le preferisce a quella di della mamma.
Penso a come sono fragili le uova. Quando si comprano bisogna fare attenzione.
Le uova di Alien nascondono un'insidia.
Le uova di Alien sono un ibrido e questo mi fa pensare a delle automobili ibride che
producono in Giappone e che invece sembra che qua non potranno mai essere prodotte.
Io ho paura dei film come Alien e non volevo neanche che li vedessero i miei figli. Ora che
loro sono grandi li guardano e io invece ho sempre paura.
A proposito di tecnologia del futuro dicono che inventeranno dei computer che saranno
più intelligenti degli uomini.
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2° matrice 02/10/10
Sogno fatto da un paziente del gruppo che conduco: in una stanza grande come un teatro
o un cinema qualcuno si metteva delle lamette ai piedi. Chiedevo a uno come mai non lo
aiutava a farlo.
(entrano alcune persone in ritardo facendo molto trambusto)
Sogno: una mia amica ecologista gira in bicicletta e propaganda comportamenti salutari,
dice che sta meglio da quando fa l'Università. L'aula dove entra però è un negozio.
Sogno: cercavo la scuola di yoga con una macchina piccola. Credi di fare quello che vuoi
con una smart ma non riuscivo lo stesso a destreggiarmi nel traffico.
Sogno: mio figlio con fattezze femminili ma forte: forse per me è difficile accettare che mio
figlio ormai è più forte di me.
Mi sono operato recentemente ad un ginocchio per un problema di lassità dei legamenti
Ho un ginocchio sconquassato per questo motivo
Vedendo che i miei figli sono diventati più forti e più alti di me io invece sono contenta
perché posso immaginare che siano un prolungamento di me e posso chiedergli di fare
cose che io non sono mai riuscita a fare
Sogno: ho un ginocchio scoperchiato a causa di un incidente: subito rimango tranquillo
mai poi sono spaventato
Ho un gatto che ho preso al gattile, vorrei lavorarci anch'io come volontaria
Sogno: c'è una ragazza ventenne che insegna bene a sciare e dà buoni consigli su come
trascorrere le vacanze
Le vacanze mi fanno pensare ad un momento di follia in cui uno si lascia andare, come
facevano le baccanti. Mi sono sempre chiesta cosa facessero in quei momenti, sarebbe
interessante capirlo
Mi sembra che ci siano troppi sogni, che questo sia uno spazio troppo pieno
Sogno: era bello: ero all'università di Pisa e vedevo dei corpi luminescenti ( verrà
successivamente spiegato che per “corpi” intendeva dei massi di pietra) sott'acqua
Sogno: bello: mi trovavo sott'acqua ed entravo dentro gli scogli, era molto piacevole
Mi fa pensare ad Alice nel paese delle meraviglie
Sogno: le lezioni universitarie si tenevano in un cinema ma io arrivavo in ritardo ed era già
buio in sala
Al cinema c'è il doppiaggio, come in navigazione c'è il doppiaggio
Sogno: ci accorgevamo che un sentiero era stato rappresentato in modo sbagliato nel
doppiarlo, nel trascriverlo da una mappa all'altra e abbiamo pensato che fosse meglio, così
non sarebbe passata troppa gente rovinandolo
Ricordo legato alle fragole trovate nel bosco e alle fragole belle e buone viste nel piatto:
speranza che questa bella esperienza possa essere rivissuta anche in futuro
Altro bel ricordo di raccolta di more con la figlia piccola
Una volta che sono andata in cerca di more e ho lasciato la borsa in macchina al ritorno ho
visto che mi avevano rubato la borsa
A me hanno rubato nello stesso modo la borsa a Valencia
Per andare nella casa di campagna hanno asfaltato il sentiero che c'è ma prima era più
bello
Sogno: tendevo le mani verso delle piante di ortiche
Mi ricordo mia nonna in campagna che andava in giro con il falcetto a raccogliere erbe
E' un cambio che ho mal tollerato quello di oggi. Il cambio di stanza che abbiamo fatto qui
oggi mi sembra che ci faccia stare stretti è c'è caldo con la finestra chiusa
Questa fra l'altro è la stanza dove facciamo Social Dreaming con la scuola: è piena di
emozioni
NERI: C'è rumore se si apre la finestra ed è stretta ma bisogna resistere
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3° matrice
Sogno: un uomo che conosco che ha un cognome che somiglia ad Addis Abeba
E' una città africana
Mi fa pensare ad un posto pieno di luce
Ci sono nati i miei genitori
E' un nome particolare, da scomporre: A Dis Abeba, chissà cosa significa
Questo mi fa pensare a degli origami che ho visto fare qui in Italia da inviare ad
Hiroshima e che poi ho rivisto esposti là. Questa cosa mi ha molto emozionato: pensare
che veramente queste cose così delicate fossero arrivate fin là e io abbia potuto constatarlo
di persona
Quando ho fatto un viaggio ad Hanoi avevamo visto ancora i cartelli risalenti al periodo
della guerra e in un tempio distrutto c'era solo una colonna alla dea della misericordia con
famiglie che portavano bambini recalcitranti perchè facessero le offerte votive
Io avevo visto anche offrire dei maialini nei templi
Mi viene in mente l'espressione avere il prosciutto sugli occhi
In vece io penso a dei miei nipoti che sono terribili, verrebbe voglia di appenderli nel
vuoto per quanto sono disubbidienti, prepotenti ed indisponenti, viziati
Penso all'ultimo film di Toy Story in cui un gruppo di giocattoli vuole sfuggire a dei
bambini piccoli terribili che rompono tutti i giocattoli. Questi bambini sono in una stanza
rosa, quelli più grandi e tranquilli in una stanza azzurra
In quale stanza siamo noi?
Io invece ho notato che ora i ragazzi riescono ad organizzarsi meglio rispetto a quanto
potevamo fare noi: ho assistito all'iscrizione all'università ed era tutto efficiente e rapido,
gestito da giovani studenti che lo facevano con attenzione e precisione e apparentemente
con poca fatica
Ho visto al Gaslini alcuni bambini cerebrolesi. Mentre dentro di me mi chiedevo che senso
avesse la loro vita ho visto il loro sorriso e ho capito che c'era qualcosa che mi sfuggiva
Ho pensato ad una ragazza che ho conosciuto all'estero. Un suo professore ha detto che lei
cucinava male, perchè lei aveva provato a preparargli un piatto di pasta alla carbonara, ma
era bella. Se non hai una qualità ne hai un'altra
Anche mia nonna: era terribile di carattere ma cucinava bene
Una collega di mia madre cucinava bene e ora che non riesce più a farlo però dà buoni
consigli
NERI: Si avverte la stanchezza. Sembrano tentativi a caso che non si integrano
Le scarpe che sono spesso un capo trascurato e invece riguardano i piedi che sono una
nostra parte importantissima perchè sostengono tutto il corpo
Mi sono tolta le scarpe per tutto questo tempo oggi perchè mi fanno male
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4° matrice 03/10/10
Sogno: qualcosa si muoveva sulla mia pelle in modo inquietante. Un papà diceva alla
figlia:”Vai tu con la mamma. Io rimango qui”
Sogno: Una clinica veterinaria era piena di animali perchè davano a tutti l'oppio per farli
dormire. Come se tutti avessero una malattia al cervello
Sogno: avevo un rapporto sessuale con un uomo che non volevo. Mi ponevo il problema
se avrei dovuto accettare una possibile gravidanza
In questa stanza noi facciamo lo psicodramma con il dott. Giacobbe: è sempre
un'esperienza molto intensa
Sogno: il dottore parlava stando all'interno di un armadio e noi subito non capivamo da
dove venisse la voce
Mi vengono in mente quei racconti in cui entrando in un armadio si accede a nuovi mondi,
come “Le cronache di Narnia” o altri simili
Ho avuto dei problemi nel rifacimento del parquet in una stanza. Sembrava ci fosse un
problema irrisolvibile e invece poi siamo riusciti a capire che bastava fare una piccola
aggiunta di un metro in un punto perchè tutto andasse a posto. E' strano come certe volte
basti guardare
Ho un navigatore satellitare che in teoria dovrebbe semplificarmi le cose negli spostamenti
in automobile. Invece ho notato che varie volte devo comunque cercare di valutare io le
informazioni che mi dà. Non posso fidarmi totalmente
Secondo me è meglio andare a naso. A me piace molto soprattutto quando sono in
vacanza vagare e farmi guidare dall'istinto. In questo modo ho scoperto luoghi
meravigliosi che altrimenti non avrei visto
Quando ero bambina e vedevo in alcune località i cartelli con le piantine della zona in cui
c'era scritto “voi siete qui” io non riuscivo a capire come facessero a sapere che io ero lì
Considerazioni sull'andamento del SD
Quattro matrici in tre giorni: due notti in mezzo per sognare.
La prima matrice si è svolta in una sala spaziosa e luminosa dove eravamo disposti
comodamente.
Il giorno dopo, quindi dalla seconda matrice in poi, la sala non era disponibile e si è
ripiegato su un'aula molto più piccola e angusta, calda per il sovraffollamento e rumorosa
se si fossero aperte le finestre. Questo è stato un elemento di disturbo ripreso anche nelle
associazioni. Il terzo giorno si sarebbe potuto svolgere il SD nella prima sala ma si è deciso
di non modificare nuovamente il setting.
Peraltro parallelamente c'è stato uno sfoltirsi del gruppo.
Il clima è stato piuttosto rigido, serio e a tratti persecutorio nella prima matrice. Nelle
successive si è stemperato questo clima con il passaggio a venature più leggere e quasi
umoristiche a tratti. In alcuni momenti si sono verificati “dialoghi” fra più voci, con
domande e risposte dirette.
A partire dalle considerazioni sulla sala “rubata” si è aperta una riflessione sugli spazi
della scuola di psicoterapia, l'esigenza di una minore precarietà, il poter avere una stanza
dove non vengano distrutte le cose buone e belle ma dove possano essere conservati
ricordi, esperienze, oggetti costruttivi.
Altra riflessione che ha accompagnato le matrici è stata quella, strettamente legata alla
precedente, del rapporto tra docenti e discenti. Ci si è chiesti se i padri sanno cedere il
passo ai figli, consapevoli che questi hanno potenzialità diverse e migliori costruite su
quelle di chi li ha preceduti, oppure al contrario i padri siano troppo invidiosi della forza e
della capacità superiori dei figli e non ne permettano l'espressione in modo adeguato e
costruttivo per il futuro.
Occorre sicuramente un giusto tempo di “cottura”, un giusto equilibrio tra le parti che
devono rendersi conto di quanto sia necessario interagire reciprocamente per “cucinare”
bene.
Nell'arco di tutto il SD si è notata una sovrabbondanza di sogni, con una difficoltà quindi
nell'associare sui sogni degli altri. Questo ha portato in alcuni momenti ad una sensazione
di slegatura, di lassità nella trama del tessuto associativo. Conseguentemente si è avvertita
una maggiore pesantezza e fatica in alcune fasi. Questo è evidente anche nella presente
stesura che presenta lacune e difficoltà nella rievocazione puntuale, pur se tracciata
immediatamente dopo ogni matrice.