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LE GUIDE DEL C.I.A.O.
1
Gli
Organetti
1
Club Italiano Allevatori
Organetto
LE GUIDE
info: [email protected]
Il CLUB ITALIANO ALLEVATORI ORGANETTO nasce
a gennaio 2008 dal idea di un gruppo di allevatori di
questo stupendo Fringillide, sentendo il bisogno di divulgazione e specializzazione del suo allevamento.Esso si
presenta a tutti gli appassionati e amanti di questo meraviglioso mondo che è ALLEVARE, capire e aiutare la
natura il mondo degli uccelli, il tutto nel più profondo
rispetto delle leggi.Ma soprattutto nel insegnamento del
RISPETTO PIU’ PROFONDO DEL MONDO ANIMALE.
Il CLUB organizzerà un elenco di Allevatori Italiani e
Esteri dediti al allevamento delj’ ORGANETTO in modo
da favorire interscambi di uccelli e di esperienze di allevamento. Il CLUB cercherà di fissare uno standard d’eccellenza della forma Ancestrale e sue Mutazioni delle
varie specie di Organetto. Organizzare mostre specialistiche e divulgative, darà sostegno, pratico e tecnico
fornendo informazioni di base, a tutti gli Appassionati
che vorranno iniziare l’allevamento, Opererà con Aziende specializzate nel settore Ornitologico per creare un
alimentazione specifica per il mantenimento delìl Organetto a seconda dei vari periodi del anno.
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SI POSSONO ISCRIVERE TUTTI GLI ALLEVATORI
APPARTENENTI A QUALSIASI ASSOCIAZIONE O
FEDERAZIONE RICONOSCIUTA
GLI ORGANETTI
di Natale Maranini
ORGANETTO COMUNE
(Acanthis flammea)
E’ stato ascritto da Linneo al genere «Fringilla» (prima denominazione scientifica)
passato poi a «Aegióthus» e ancora a
«Carduelis»; in seguito, dopo la recente
revisione della sistematica, tutte le specie di Organetti conosciute sono passate,
come i Fanelli, al genere «Acanthis»
Non riscontriamo alcuna differenza fra i
termini «Carduelis» ed «Acanthis», giacché il primo in latino significa Cardellino
ed il secondo, in greco, equivale al precedente significato. Essendo peró questa la
nuova sistematica, è necessario seguirla
attentamente.
Caratteristiche della specie tipica
Il maschio ha la fronte e il vertice di color
rosso cremisi, molto brillante: dorso brunogrigio con striature più scure. Il mento
è caratterizzato da una macchietta nera
molto ben marcata, che si contrappone
al colore del becco che è giallo ocra. Le
parti inferiori sono biancheggianti salvo il
petto che presenta una colorazione rosa
pallido. Anche il groppone è dello stesso
colore. Remiganti e timoniere brune, orlate di bianco.
La femmina è leggermente più piccola, più
scura sul dorso e sui fianchi e manca del
colore roseo sul petto. Conserva la lunetta rossa sulla fronte che non è diversa da
quella del maschio.
Distribuzione Geografica
Riproduzione
Europa e Asia settentrionali, sebbene
secondo le affermazioni di alcuni Autori,
l’Organetto comune sarebbe distribuito in
tutta la zona Artica sino all’America settentrionale.
Nidifica in genere a poca altezza, su alberi
di Pino e di Abete, spesso nei cespugli e
non raramente a terra. II nido è costruito
con molta arte ed è formato all’esterno
con rametti secchi, con fasciatura di piccole radici. La coppa interna è interamente
imbottita di crini e piume. Le uova bleuverdastre, con poche macchie rosso brune, sono incubate dai genitori per 11-12
giorni.
Habitat
Foreste di conifere del nord Europa, zone
con alberi di Ontano, Salice e Ginepro. Zone
con vegetazione ricca di cespugli e siepi.
Alimentazione
Semi di Betulla e di Ontano allo stato libero.
In cattività predilige i semi oleosi del lino,
ravizzone e niger allo stato secco e quelli
allo stato ceroso delle più comuni varietà
di erbe prative; centocchio,mordigallina;
borsa del pastore, piantaggine, etc.: disdegna gli insetti di qualsiasi specie.
Comportamento in cattività ed Ibridazione
Gaio, allegro, sempre in movimento,
l’Ogranetto si adatta alla cattività in maniera sorprendente, tanto da riprodursi, con
estrema facilità, in gabbie di dimensioni
ridotte, dopo pochi mesi dalla cattura.
Il maschio di questa specie si accoppia
con femmine di Giuffolotto, di Lucherino, di
Cardellino, generando figliolanza ibrida di
estremo interesse. Di eccezionale bellezza sono gli F1 ottenuti dall’accoppiamento
tra femmina di Organetto e Cardinalino del
Venezuela (Spinus cucullatus). Di questi
ibridi maschi si sono avuti casi di fertilità
nella stessa misura come per l’accoppiamento di Cardinalino per Canarina.
La perdita del rosso in cattività
Negli Uccelli che vivono in libertà, la intensità dei colori, la compattezza e la
brillantezza del piumaggio, sono la diretta
conseguenza del loro perfetto stato fisiologico e di salute, anche se spesso non
ci rendiamo conto come la loro livrea sia
mantenuta intatta durante i mesi freddi in
cui scarseggia il cibo, o quel specifico cibo
che in buona parte è responsabile alla tenuta dei colori.
In prigionia, se manca la razionale conduzione e la necessaria esperienza dell’allevatore, gli Uccelli perdono vivezza nei
colori, il piumaggio sbiadisce a causa di
carenze alimentari, ad ambienti interni con
poca luce o comunque insalubri.
L’Organetto se tenuto in gabbia, perde
alla prima muta, il colore del petto e della
fronte, per cui non differisce in bellezza dal
comune Passero.
Questa specie, come altre del resto che
presentano più o meno la stessa disposizione cromatica quali, il Crociere, il Ciuffolotto scarlatto e il Fanello, non utilizza
come colorante il beta carotene, per cui
è perfettamente inutile integrare la carota
nella dieta abituale. Questi uccelli trovano
certamente il loro carotenoide specifico
(si suppone sia la Rodoxantina, ma non
è provato) in certe bacche e semi selvatici di cui non si conoscono le piante che li
producono.
Basterebbe allo scopo sezionare il gozzo
di qualche soggetto morto durante e dopo
la cattura per osservare e analizzare il tipo
di semi che maggiormente la specie reperisce e predilige allo stato selvatico.
Si può comunque ovviare a questo inconveniente, con la somministrazione di
Cantaxantina unita al pastoncino durante
il ricambio delle piume.
LE SOTTOSPECIE
II problema delle sottospecie si presenta
assai arduo da trattare e non cessa di travagliare studiosi e Ornitologi. La benchè
minima sfumatura sulla colorazione del
piumaggio o la riduzione, appena percettibile della taglia, viene segnalata come sottospecie o razza, della specie tipica. Come
vedremo, queste differenziazioni sono evidenziate, sia nei caratteri somatici, sia in
quelli cromatici (maggiore estensione e
intensità del rosso) e tali da conferire un
aspetto diverso e di facile riconoscimento
rispetto alla tipicità della specie che abbiamo descritta.
L’ORGANETTO MINORE
(Acanthis flammea cabaret)
Caratteristiche distintive
II maschio si differenzia dalla specie tipica,
per la presenza del rosso del petto e della
fronte più estesi e di tonalità più intensa.
Anche le striature del dorso sono più scure; il becco è giallo ocre con punta scura.
La taglia è sensibilmente ridotta e tale da
consentire l’immediato riconoscimento.
La femmina, sia pure in misura minore,
ha il rosso della fronte e del petto come
il maschio, per cui il dimorfismo sessuale
è quasi nullo. E’ possibile tuttavia, per un
occhio ben allenato, distinguere il sesso,
sia dalla testa, sia dalla macchietta nera
sulla gola. La femmina infatti ha la testa
più rotonda e più piccola, mentre è assai
ridotta la macchietta nera sulla gola
Distribuzione geografica.
Zone montane dell’Inghilterra. Germania,
Francia, Svizzera, Austria. In inverno si
spinge nell’Italia peninsulare fino alla Sicilia, in Sardegna in Spagna e nei Balcani.
Habitat, riproduzione, alimentazione come
la specie tipica.
Comportamento
in cattività e ibridazione
Si adatta bene alla gabbia e alla voliera,
sebbene resti di indole diffidente e selvaggia. Abbastanza raro da reperire è
tuttavia ricercato dai cultori dell’ibridismo
per la colorazione più estesa e accesa del
rosso. Decisamente il più bello di tutti gli
Organetti.
L’ORGANETTO MAGGIORE
(Acanthis flammea rostrata)
Caratteristiche distintive
Di taglia maggiore della specie tipica,
manca del rosso sul petto che è sostituito
da un colore grigio-bianchiccio, mentre il
rosso della fronte, sia come intensità sia
come estensione, non differisce dagli altri
Organetti. II dorso è più scuro, come più
scure sono le striature dei fianchi. Il becco conico, più grande e meno appuntito.
Sessi identici.
Distribuzione geografica
Islanda, Groelandia, Est Canada (inverno).
Habitat
Foreste nordiche, zone montagnose e
nella Tundra, spesso anche sporgenze
rocciose.
Riproduzione
Nidifica sugli alberi di conifere e a terra.
Sociale, spesso in colonie formate da 8 10 individui.
Alimentazione, come la specie tipica.
Comportamento in cattività e ibridazione.
Di indole bonaria e confidente, famigliarizza in gabbia con altri Organetti, ai quali
porge in continuazione il becco per l’imbeccata. Si riproduce in aviario esterno e
in voliere interne di sufficiente capienza.
Non abbiamo esperienza diretta per la riproduzione in gabbia.
Di modesta colorazione, è ricercato per
I’ibridazione con specie affini solo per la
maggiore mole.
L’ORGANETTO ARTICO
(Acanthis hornemanni)
Caratteristiche della specie tipica
Maschio; fronte e vertice rosso cremisi,
dorso bruno pallido con sfumature chiare.
Groppone bianco puro, non striato. Petto
e gola sfumati di rosa appena percettibile;
lati del collo e fianchi bianchi con poche
striscie scure sfumate di colore camoscio;
copritrici alari, remiganti principali e secondarie bordate di bianco. Sopra agli occhi è presente una striscia bianca; becco
più scuro; resto delle parti inferiori, bianco
puro. Taglia simile all’Organetto maggiore.
Sessi simili.
Distribuzione geografica
America settentrionale, in particolare
Groenlandia. Accidentale Spitsbergen,
Gran Bretagna, Svezia, Belgio, Francia.
Habitat
Come l’Organetto comune ma in latitudini
più elevate.
i Riproduzione, alimentazione, comportamento in cattività e ibridazione, come I’Organetto maggiore.
SOTTOSPECIE
Una sola sottospecie (Acanthis hornemanni exilipes) che si rinviene, oltre che nel
Nord America anche nell’Europa centrale,
per cui quella che ci viene offerta degli Importatori come spec;e Artica, è la sottospecie «exilipes».
L’ORGANETTO
ALLE MOSTRE
Raramente compare alle mostre. Il punteggio assegnato, in media non supera gli 85
punti; solo in casi di eccessiva clemenza di
qualche Giudice, tocca gli 89 punti.
La scarsa conescenza delle fondamentali
caratteristiche della specie tipica e la totale sconoscenza delle varie sottospecie,
favorisce l’insorgere di errori clamorosi da
parte dei Giudici, sul criterio valutativo del
soggetto. Del resto lo schema della scheda
di giudizio F O.I. riservata agli Uccelli Indigeni, prevede fra l’altro, 5 punti per rarità
di specie, per cui è ragionevole supporre
che i diretti deputati al giudizio, siano in
grado di individuare le differenze esistenti
fra specie tipica e sottospecie.
Ouesto finora non è mai accaduto.
Un soggetto della specie tipica o Organetto cornune (Acanthis flammea) in pieno
colore e in perfetta forma, è penalizzato di
ben 9 punti sul colore, i sulla taglia (chissà
poi perchè), 2 sul piumaggio e 5 per rarità di specie, per un totale di 17 punti. II
soggetto riceve un punteggio di 83 punti,
quando ne meriterebbe 92. Per la sotto-
specie «cabaret» o Organetto minore (il
più piccolo e colorato fra tutti gli Organetti
presi in esame) la penalizzazione si limita
a 4 punti sul colore e 3 sulla taglia, oltre
naturalmente alla decurtazione dei 5 punti
per rarità di specie. Un totale di 88 punti
assegnati al soggetto.
Per l’Organetto Artico della sottospecie
«exilipes» il criterio di giudizio non differisce dagli altri. Si penalizza di 5 punti
sul colore (salvo la fronte rossa, questa
sottospecie manca di colore sul petto) 4
sulla taglia (troppo grande dice il Giudice
rispetto allo Standard) 2 punti sul piumaggio (più chiaro e bordato di bianco) 5 punti
per rarità di specie (un Giudice avveduto
lascierebbe il punteggio pieno proprio per
la rarità). Un totale di 84 punti assegnati a
due soggetti in una Mostra, rarissimi per
giunta e in condizioni perfette di salute e
piumaggio.
Non vorremmo aggiungere altro, se non
un caloroso e sportivo invito ai Giudici
Federali, ad aggiornarsi sulle sottospecik:
esistenti, non solo dell’Organetto, ma del
Cardellino, del Verdone (non le varietà)
del Venturone e altre, che riteniamo pratica fondamentale per l’esercizio di una così
delicata e difficile funzione come quella di
Giudice. Noi lo abbiamo già fatto.
ORGANETTO ARTICO
(Acanthis hornemanni exilipes)
Cartina di distribuzione della sottospecie «exilipes».
TRATTEGGIATO - zona di svernamento. PIENO - presenza costante
ORGANETTO COMUNE
(Acanthis flammea)
Cartina di distribuzione
TRATTEGGIATO - zona di svernamento PIENO - presenza costante