L`ASSICURAZIONE ITALIANA IN CIFRE

Transcript

L`ASSICURAZIONE ITALIANA IN CIFRE
L’ASSICURAZIONE
ITALIANA IN CIFRE
Edizione 2014
L’ASSICURAZIONE ITALIANA IN CIFRE
Edizione 2014
Via di San Nicola da Tolentino 72
00187 Roma
T +39 06 326 881
Attuariato, Statistiche e Analisi Banche Dati
[email protected] www.ania.it
L’industria assicurativa italiana fornisce un contributo
significativo all’economia e alla società, mettendo a
disposizione una vasta gamma di servizi per la
protezione dei rischi: dall’assicurazione auto
all’assicurazione di protezione del patrimonio per
danni subiti ai propri beni (abitazione, attività
industriali) o causati a terzi (responsabilità civile
generale), dai prodotti previdenziali alle coperture
assicurative sulla vita. L’industria assicurativa aiuta
così gli individui, le famiglie e le imprese a gestire i
propri rischi e a recuperare le perdite in caso di
danni. Complessivamente il settore dà impiego a
circa 300 mila persone.
INDICE
L’INDUSTRIA ASSICURATIVA NEL MONDO
3
LE ASSICURAZIONI DANNI
5
LE ASSICURAZIONI VITA
10
LA SITUAZIONE PATRIMONIALE
14
IL RISULTATO DI GESTIONE
DEL SETTORE ASSICURATIVO
16
LE ASSICURAZIONI ITALIANE
E LE RISORSE UMANE
17
COME I CLIENTI ACQUISTANO
UNA COPERTURA ASSICURATIVA
19
I grafici riportati nella brochure sono stati realizzati utilizzando i dati di bilancio delle
imprese nazionali e delle rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi
non facenti parte dello Spazio Economico Europeo; per l’anno 2013 i dati riportati
sono stimati e pertanto sono da ritenersi provvisori. I grafici che riportano l’acronimo
l.d.i. fanno riferimento al lavoro diretto italiano.
2
L’INDUSTRIA ASSICURATIVA NEL MONDO
L’Italia è al quarto posto in Europa e al settimo posto nel mondo per raccolta
premi, con una quota di mercato pari al 3,1%.
Distribuzione dei premi mondiali incassati per paese, anno 2012
Valori %
raccolta premi mondiale: 3.598 € mld
U.S.A.
27,6%
altri paesi
32,7%
Giappone
14,2%
Italia
3,1%
Germania
5,0%
Francia
5,3%
Fonte: Swiss Re, Sigma n° 3/2013 - dati 2012
Cina
5,3%
Gran Bretagna
6,8%
L’Italia, nel 2013, registra un’incidenza dei premi (danni e vita) sul Prodotto
Interno Lordo pari al 7,7%. L’aumento rispetto al 2012 (6,8%) è dovuto
essenzialmente alla crescita della raccolta vita (+22,1%).
Premi (danni e vita) su Prodotto Interno Lordo
Valori %
11,4
12,5
Gran Bretagna Giappone
9,2
Francia
8,2
U.S.A.
7,7
Italia
6,8
Germania
3,0
Cina
Fonte: Insurance Europe ed Eurostat - dati provvisori 2013 per l’Europa (2012 per la Gran Bretagna); Swiss Re, Sigma n° 3/2013 - dati 2012 per Cina, Giappone e U.S.A.
3
Il premio medio per abitante (danni e vita) in Italia è pari a 1.761 euro,
inferiore a quello registrato negli altri principali paesi industrializzati.
Premi (danni e vita) per abitante, anno 2012
Valori in €
4.289
3.611
Giappone Gran Bretagna
3.359
U.S.A
2.941
Francia
Fonte: Swiss Re, Sigma n° 3/2013 - dati 2012
2.328
Germania
1.761
Italia
148
Cina
Il peso delle riserve tecniche vita rispetto al Prodotto Interno Lordo vede
l’Italia al quinto posto tra i principali paesi europei.
Riserve vita su Prodotto Interno Lordo, confronto europeo,
anno 2012
Valori %
95,1
Gran Bretagna
67,9
Francia
Fonte: Insurance Europe - dati 2012
4
46,5
Olanda
30,8
Germania
27,0
Italia
15,2
Spagna
LE ASSICURAZIONI DANNI
Nel 2013 i premi del lavoro diretto italiano (l.d.i.) del settore danni sono stati
pari a 33,7 miliardi (-4,6% rispetto al 2012):
premi
diretti
(€ mld)
rami danni
responsabilità civile auto e natanti
quota
variazione
di mercato 2013/2012**
(%)
(%)
16,3
48,3
-7,0
infortuni e malattia
5,0
14,9
-1,6
property*
4,9
14,7
0,8
trasporti*
2,9
8,6
-9,2
responsabilità civile generale
2,8
8,5
-3,1
credito e cauzione
0,5
1,4
-1,5
altri rami*
1,3
3,7
3,5
33,7
100,0
-4,6
responsabilità civile auto e natanti
rami danni (esclusa la resp. civile auto e natanti)
1,0
3,4
21,9
78,1
-11,8
4,5
Totale
4,4
100,0
0,4
TOTALE
Rappresentanze UE***:
Premi danni del lavoro diretto italiano per ramo, 2004-2013
Valori in € mld
40
35
30
25
20
15
10
5
0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
responsabilità civile auto e natanti
rami danni (esclusa la responsabilità civile auto e natanti)
2013
l.d.i.
* Property comprende i rami incendio e altri danni ai beni; trasporti comprende i rami corpi veicoli
terrestri, corpi veicoli ferroviari, corpi veicoli aerei, corpi veicoli marittimi, merci trasportate e
responsabilità civile aeromobili; gli altri rami comprendono perdite pecuniarie, tutela legale e
assistenza.
** Le variazioni percentuali sono calcolate a perimetro di imprese omogeneo.
*** Il dato si riferisce alle sole rappresentanze stabilite in Italia di imprese europee che forniscono i dati
ad ANIA.
5
Il rapporto di cessione a premi (ceded ratio) nei rami danni, definito
come incidenza dei premi ceduti e retroceduti in riassicurazione sui premi
totali raccolti (diretti e indiretti), è stato nel 2013 pari a 9,9%, così distribuito:
Ceded ratio danni (premi ceduti e retroceduti/premi
contabilizzati), anno 2013
Valori %
16,2
3,1
altri danni (escl. la responsabilità
civile auto e natanti)
responsabilità civile
auto e natanti
9,9
totale
rami danni
l.d.i.
Nel 2013, gli oneri per sinistri, che rappresentano i costi dei risarcimenti,
sono stati pari a 22,4 miliardi, in diminuzione del 13,3% rispetto al 2012.
Oneri per sinistri danni, 2004-2013
Valori in € mld
30
25
20
15
10
5
0
6
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011 2012
responsabilità civile auto e natanti
rami danni (esclusa la responsabilità civile auto e natanti)
2013
l.d.i.
Le riserve tecniche (sinistri e premi), in diminuzione rispetto al 2012, sono
state nel 2013 pari a 61,3 miliardi. Circa 29 miliardi erano relativi ai rami
responsabilità civile auto e natanti.
Riserve tecniche* danni, 2004-2013
Valori in € mld
75
65
55
45
35
25
15
5
2004
2005
2010
2011
2006
2007
2008
2009
2012
responsabilità civile auto e natanti
rami danni (esclusa la responsabilità civile auto e natanti)
2013
l.d.i.
Il combined ratio, indicatore che rapporta il costo dei sinistri e delle spese
di gestione ai premi, è risultato nel 2013 pari a 89,9% (95,9% nel 2012); il
miglioramento è dovuto alla diminuzione dell’onere per sinistri dal momento
che i premi di competenza si sono ridotti rispetto all’anno precedente; in
aumento di un punto percentuale il rapporto delle spese ai premi (expense
ratio) pari al 25,0% nel 2013 (24% nel 2012).
Combined ratio danni (loss ratio + expense ratio), 2004-2013
Valori %
93,3
92,7
94,0
94,7
98,7
22,8
23,1
23,3
24,4
24,5
70,5
69,7
70,7
70,3
74,2
2004
2005
2006
2007
2008
loss ratio
103,7
100,2
97,9
95,9
24,7
24,4
24,1
24,0
25,0
79,1
75,8
73,8
71,9
64,9
2011
2012
2013
2009
2010
expense ratio
* Le riserve tecniche comprendono sia le riserve premi sia le riserve sinistri.
89,9
l.d.i.
7
Nel 2013, il loss ratio risulta in miglioramento rispetto al 2012 per tutti i
rami del settore danni tranne per il settore trasporti.
Loss ratio (oneri per sinistri/premi di competenza) rami danni,
2012-2013
Valori %
Valore medio 2013: 64,9
Valore medio 2012: 71,9
90,9
79,5
58,1 54,3
58,5
infortuni e
malattia
property*
62,7 63,9
74,1
68,7
71,6 71,2
r.c. auto e
natanti
credito e
cauzione
83,7
43,3 39,0
altri rami*
trasporti*
2012
r.c.
generale
l.d.i.
2013
Generalmente, i rami con un loss ratio più basso registrano un expense
ratio (spese di gestione/premi contabilizzati) più elevato.
Expense ratio (spese di gestione/premi contabilizzati) rami
danni, 2012-2013
Valori %
Valore medio 2013: 25,0
Valore medio 2012: 24,0
25,7 26,4
37,7 37,5
29,3 29,9
29,7 30,3
29,9 30,7
32,0 31,5
infortuni e
malattie
r.c.
generale
property*
credito e
cauzione
18,4 19,5
r.c. auto e
natanti
trasporti*
2012
8
2013
altri rami*
l.d.i.
Il risultato tecnico è stato positivo per 3,4 miliardi: valori particolarmente
positivi si sono registrati nei rami r.c. auto e natanti (2,4), infortuni e malattia
(0,7). È stato negativo il risultato della responsabilità civile generale (-0,2).
Composizione del risultato tecnico nelle assicurazioni danni,
anno 2013
Valori in € mld
4,0
3,6
3,2
2,8
2,4
2,0
1,6
1,2
0,8
0,4
0,0
0,3
0,7
0,1
0,2
3,4
-0,0
-0,2
2,4
r.c. auto e infortuni e altri rami* trasporti* property* credito e
natanti
malattia
cauzione
r.c.
generale
risultato
tecnico
l.d.i.
Considerando insieme al risultato tecnico anche la gestione non tecnica, il
settore danni ha registrato nel 2013 un utile pari a 2,1 miliardi che determina
un indice di redditività del settore (Roe) positivo e pari al 9,8% (era stato
negativo nel 2011 per -4,7% e positivo nel 2012 per 3,1%).
Risultato d'esercizio e Roe del settore danni, 2004-2013
Valori in € mld, %
15,0
14,7
14,6
11,6
9,8
2,5
2,8
2,4
2,8
0,1
-0,2
-0,9
2004
2005
2006
2007
2008
0,3
-1,0
2009
-4,6
2010
utile/perdita ( mld)
3,1
0,6
2,1
2012
2013
-1,0
-4,7
2011
roe danni (%)
* Property comprende i rami incendio e altri danni ai beni; trasporti comprende i rami corpi veicoli terrestri,
corpi veicoli ferroviari, corpi veicoli aerei, corpi veicoli marittimi, merci trasportate e responsabilità civile
aeromobili; gli altri rami comprendono perdite pecuniarie, tutela legale e assistenza.
9
LE ASSICURAZIONI VITA
Nel 2013 i premi del lavoro diretto italiano (l.d.i.) del settore vita sono
stati pari a 85,1 miliardi (+22,1 rispetto allo scorso anno):
premi
diretti
(€ mld)
rami vita
quota
variazione
di mercato 2013/2012**
(%)
(%)
ramo I - tradizionali
65,0
76,3
26,9
ramo III - linked
15,5
18,2
12,4
ramo V - capitalizzazione
3,3
3,9
16,6
altri rami*
1,3
1,6
-29,3
85,1
100,0
22,1
ramo III - linked
altri rami vita
2,4
0,4
87,0
13,0
26,4
13,6
Totale
2,8
100,0
24,6
TOTALE
Rappresentanze UE**:
L’aumento dei premi contabilizzati relativo alle polizze di ramo I - tradizionali
è stato pari a 26,9% e sono aumentati del 12,4% i premi delle polizze di ramo
III - linked. Le polizze di ramo V - capitalizzazione hanno raccolto 3,3
miliardi di premi, in aumento del 16,6%.
Premi del lavoro diretto italiano vita, 2004-2013
Valori in € mld
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
2004
2005
2006
2007
2008
tradizionali e capitalizzazione
2009
2010
linked
2011
2012
altri rami*
2013
l.d.i.
* Gli altri rami comprendono il ramo IV – malattia e il ramo VI – fondi pensione.
** Il dato si riferisce alle sole rappresentanze stabilite in Italia di imprese europee che forniscono i dati
ad ANIA.
10
Gli oneri per sinistri, che comprendono le somme pagate e la variazione
delle riserve per somme da pagare, sono stati nel 2013 pari a 67 miliardi in
diminuzione di circa l’11% rispetto al 2012.
Oneri per sinistri vita, 2004-2013
Valori in € mld
80
70
60
50
40
30
20
10
0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
tradizionali e capitalizzazione
2010
linked
2011
2012
2013
l.d.i.
altri rami*
Le riserve tecniche nel 2013 sono state pari a 453 miliardi, in aumento del
7% rispetto al 2012. Nel 2013 il rapporto tra le riserve e i premi (c.d. cover ratio)
è stato pari a 5,3 (6,1 nel 2012).
Riserve tecniche vita e cover ratio (riserve/premi), 2004-2013
450
7
400
6
5
300
250
4
200
3
150
2
100
1
50
0
cover ratio
riserve tecniche ( mld)
350
2004
2005
2006
2007
2008
riserve tecniche
2009
2010
cover ratio
2011
2012
2013
0
l.d.i.
11
La raccolta netta, definita come la differenza tra i premi e gli oneri (somme
pagate e variazione delle riserve per somme da pagare), nel 2013 è stata
positiva e pari a 18,4 miliardi (era negativa e pari a -5,3 miliardi nel 2012).
Raccolta netta rami vita, 2004-2013
Valori in € mld
31,3
29,8
23,9
23,3
18,4
11,6
-0,1
-5,3
2004
2005
2006
-12,9
2007
-11,0
2008
2009
2010
2011
2012
2013
l.d.i.
L’expense ratio del settore vita, che rapporta le spese di gestione ai premi,
è stato pari nel 2013 al 4,2%, in diminuzione rispetto al 5,2% del 2011 e al
4,8% del 2012.
Expense ratio (spese di gestione/premi contabilizzati) vita,
2004-2013
Valori %
7,6
5,9
2004
12
7,4
6,6
5,9
2005
2006
2007
2008
5,0
4,8
2009
2010
5,2
2011
4,8
2012
4,2
2013
l.d.i.
Nel complesso il settore vita ha registrato nel 2013 un risultato tecnico
positivo e pari a 3,5 miliardi, determinato principalmente dai risultati positivi
delle polizze tradizionali e di quelle di capitalizzazione.
Composizione del risultato tecnico nelle assicurazioni vita,
anno 2013
Valori in € mld
6,0
5,0
4,0
0,6
0,0
linked
altri rami*
2,9
3,0
3,5
2,0
1,0
0,0
tradizionali e
capitalizzazione
risultato tecnico
l.d.i.
Considerando insieme al risultato tecnico anche la gestione non tecnica, il
settore vita ha registrato nel 2013 un utile pari a circa 3,1 miliardi che
determina un indice di redditività del settore (Roe) pari al 9,7% (era stato
positivo e pari a 17,3% nel 2012).
Risultato d'esercizio e Roe del settore vita, 2004-2013
Valori in € mld, %
17,3
15,2
11,9
12,6
11,3
10,6
2,5
2,9
2,7
2,5
9,7
3,8
5,1
1,1
0,3
-1,8
-2,6
-7,8
2004
2005
2006
2007
2008
utile/perdita (€ mld)
3,1
-8,8
2009
2010
2011
2012
2013
roe vita (%)
* Gli altri rami comprendono il ramo IV – malattia e il ramo VI – fondi pensione.
13
LA SITUAZIONE PATRIMONIALE
Il patrimonio netto pari a 63,9 miliardi è aumentato nel 2013 del 17,7%
ed è stato pari al 10% del passivo di bilancio.
Le riserve tecniche complessive (lavoro italiano ed estero, diretto e
indiretto) sono state pari a 531 miliardi e hanno registrato un aumento del
5,3% rispetto al 2012; le riserve vita, che hanno un peso del 72,6% sul
totale passivo, sono aumentate del 7%, mentre le riserve danni (sinistri e
premi), con un peso del 10%, sono diminuite di circa il 3%.
Gli investimenti dell’industria assicurativa sono stati pari a 563 miliardi e
rappresentano circa l’88% del totale attivo.
Composizione % investimenti, anno 2013
Valori %
investimenti totali (danni e vita): 563 € mld
azioni e quote
10,2
investimenti a
beneficio degli
assicurati e
fondi pensione
17,2
terreni e
fabbricati
1,1
finanziamenti e
depositi
6,8
titoli e
obbligazioni
64,7
L’investimento principale del settore assicurativo è rappresentato per quasi il
65% dai titoli e dalle obbligazioni.
14
Gli investimenti nel settore vita sono stati, negli ultimi tre anni, mediamente
pari a sei volte quelli del settore danni.
Investimenti vita e danni, 2004-2013
Valori in € mld
383,7
398,7
388,5
338,8
78,8
75,8
71,9
2004
2005
77,9
2006
410,8
437,3
451,3
483,9
358,2
78,7
76,5
2007
442,6
2008
74,4
2009
danni
74,0
2010
79,0
75,6
2011
2012
2013
vita
Alla fine del 2013 le imprese di assicurazione disponevano di un margine
di solvibilità pari a 45,2 miliardi; il margine posseduto rispetto a quello
minimo da possere (c.d. rapporto di copertura) è stato pari a 1,8 nel settore
vita e a 2,6 nel settore danni, valori in lieve diminuzione rispetto a quelli
dell’anno precedente.
Solvibilità - rapporto di copertura, 2004-2013
Valori %
3,4
3,3
3,0
2,9
2,7
2,0
2004
2,1
2005
2,0
2006
2,9
1,9
2007
2,0
1,7
2008
danni
2009
vita
2,8
2,7
2,6
1,9
2010
1,7
2011
2,6
2,0
2012
1,8
2013
15
IL RISULTATO DI GESTIONE DEL SETTORE
ASSICURATIVO
Il settore assicurativo ha registrato nel 2013 un utile complessivo (danni e
vita) pari a circa 5,2 miliardi (5,8 miliardi l’utile nel 2012).
Composizione del risultato di esercizio del mercato assicurativo,
anno 2013
Valori in € mld
14,0
12,0
1,3
9,1
10,0
8,0
-2,2
5,2
6,0
-3,0
4,0
2,0
0,0
risultato intermedio saldo proventi
di gestione*
straordinari
saldo altri
proventi
imposte
risultato
d’esercizio
Tale risultato genera un indice di redditività (Roe), nel 2013, pari a 9,7% (era
pari a 11,5% nel 2012).
Risultato d'esercizio e Roe del settore assicurativo, 2004-2013
Valori in € mld, %
13,6
13,8
11,4
12,5
11,5
8,5
5,2
5,9
5,2
5,3
9,7
5,8
5,2
2012
2013
3,9
-0,7
-2,0
-1,4
-3,7
-4,7
2004
2005
2006
2007
2008
utile/perdita (
2009
mld)
2010
roe (%)
-7,1
2011
* Il risultato intermedio di gestione comprende il risultato tecnico della gestione assicurativa e i
proventi netti da investimenti non afferenti alla parte tecnica del bilancio.
16
LE ASSICURAZIONI ITALIANE E LE RISORSE
UMANE
Alla fine del 2013, risultavano operanti 233 imprese di assicurazione,
di cui 132 aventi sede legale in Italia e 100 rappresentanze di imprese
estere, per la maggior parte (98) comunitarie. Esercitavano esclusivamente
i rami vita 69 imprese (di cui 20 rappresentanze) ed esclusivamente i
rami danni 128 (di cui 60 rappresentanze); le imprese multiramo erano
28 e, infine, vi erano 7 imprese che esercitavano esclusivamente la
riassicurazione. Alla fine del 2013, risultavano socie dell’ANIA 163 imprese
che costituivano circa l’85% dei premi dell’intero mercato italiano.
Numero delle imprese di assicurazione stabilite in Italia,
2011-2013
239
235
232
97
100
100
142
135
132
2011
imprese nazionali
2012
2013
rappresentanze di imprese estere
Al 31 dicembre 2013 i dipendenti del settore assicurativo erano, nel
complesso, pari a 47.936. Questo valore è ottenuto come somma di:
- 42.747 amministrativi (che comprendono circa 4.000 dipendenti di
enti controllati da imprese di assicurazione a cui è applicato il contratto
assicurativo e 1.195 dirigenti);
- 5.189 produttori.
17
Complessivamente però il settore assicurativo dà impiego a circa 300 mila
persone, includendo tutti gli addetti alle reti di vendita e alla distribuzione dei
prodotti.
In particolare, dai dati contenuti nel Registro Unico degli Intermediari
assicurativi e riassicurativi (RUI) risulta che, al 31 dicembre 2013, erano
iscritti 243.499 soggetti (tra persone fisiche e società), così suddivisi per le
rispettive sezioni:
Registro Unico Intermediari, 2011-2013
sezione
forma giuridica
2011
2012
2013
A (agenti)
persone fisiche
società
27.639
9.852
26.987
9.735
26.331
9.611
B (broker)
persone fisiche
società
3.460
1.287
3.663
1.374
3.822
1.463
C (produttori diretti)
persone fisiche
14.053
14.050
8.563
702
676
653
D (banche, intermediari fin. ex art. 107
del Testo Unico Bancario, Sim e Poste
italiane divisione servizi di bancoposta)
E (collaboratori degli intermediari
A, B e D) che operano al di fuori
dei locali di tali intermediari
Elenco annesso (intermediari
con residenza o sede legale
in un altro Stato membro SEE)
società
persone fisiche
società
soggetti
181.083 175.430 180.706
14.309 13.342 12.350
7.454
7.513
8.022
Fonte: Ivass
Il RUI contiene altresì un elenco concernente le informazioni relative agli
intermediari – persone fisiche e società – con residenza o sede legale in altri
Stati della UE o appartenenti allo Spazio Economico Europeo ammessi a
svolgere l’attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa sul
territorio italiano in regime di stabilimento o di libera prestazione di servizi.
Alla fine dell’anno 2013, in tale sezione risultavano iscritti 8.022
intermediari comunitari (erano 7.513 nel 2012).
18
COME I CLIENTI ACQUISTANO
UNA COPERTURA ASSICURATIVA
Nel 2013, l’80,5% delle polizze nel settore danni è stato venduto attraverso il
canale agenziale; l’Ania stima, però, che una quota importante, pari al 23,5%
dei premi del canale agenziale, è effettivamente originata dal canale broker.
La quota di mercato degli agenti scenderebbe perciò circa al 57%, mentre
raggiungerebbe il 31,4% quella dei broker.
I canali di distribuzione danni, anno 2013
Valori %
agenti
80,5
promotori
finanziari
0,2
vendita
diretta
7,9
sportelli
bancari
3,6
l.d.i.
broker
7,9
Composizione % della raccolta danni per canale di vendita,
anno 2013
Valori %
100
50
0
agenti
broker
vendita
diretta
promotori
finanziari
responsabilità civile auto e natanti
rami danni (esclusa la responsabilità civile auto e natanti)
sportelli
bancari
l.d.i.
19
Nel 2013, il principale canale di distribuzione nel settore vita rimane il
canale bancario che, peraltro, registra un incremento della quota di
rappresentatività dal 48,5% del 2012 al 59,3% del 2013. Il secondo canale
di vendita è rappresentato dai promotori finanziari che hanno originato
oltre il 16% dei premi contabilizzati dal settore; segue il canale degli agenti
con una quota stabile e pari al 14,4%; meno utilizzati sono risultati i canali
di vendita diretta (8,9%) e i broker (0,9%).
I canali di distribuzione vita, anno 2013
Valori %
sportelli
bancari
59,3
agenti
14,4
promotori
finanziari
16,5
l.d.i.
broker
0,9
vendita
diretta
8,9
Composizione % della raccolta vita per canale di vendita,
anno 2013
Valori %
100
50
0
agenti
broker
vendita
diretta
tradizionali e capitalizzazione
promotori
finanziari
linked
altri rami*
* Gli altri rami comprendono il ramo IV – malattia e il ramo VI – fondi pensione.
20
sportelli
bancari
l.d.i.
L’ASSICURAZIONE
ITALIANA IN CIFRE
Edizione 2014
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