novita` settembre 2013

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novita` settembre 2013
NOVITA’ SETTEMBRE 2013
Io che amo solo te
di: Luca Bianchini
SEDE: RA
Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimi, con cui non si è potuta
sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il
figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a
nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio
evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più
magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi,
ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta
vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un
vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimi, dietro i baffi e i silenzi,
nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c'è sua
moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la "First Lady". E lei a controllare e a
gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet
"semicascante" della sposa al gran buffet di antipasti, dall'assegnazione dei posti alle bomboniere passando per l'Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel
caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti.
Cronaca di un suicidio
di: Gianni Biondillo
SEDE: RA
Una semplice vacanza a Ostia, con la figlia Giulia. Doveva essere un momento di
relax per l'ispettore Ferraro: qualche giorno di distensione per cercare di costruire
un nuovo rapporto con quella ragazzina in piena adolescenza. Durante una nuotata
al largo una barca alla deriva attira la loro attenzione. A bordo un biglietto lascia
intendere che qualcuno ha deciso di porre fine alla sua vita. "Perdono tutti e a tutti
chiedo perdono", c'è scritto. E sotto, "Non fate troppi pettegolezzi". Parole prese in
prestito da Cesare Pavese, che Giulia, lettrice appassionata, riconosce subito. Una
volta chiamati i colleghi di Roma, la faccenda sembrerebbe finita lì per Ferraro, se
non fosse che il suicida ha lasciato un'ex moglie a Milano, e all'ispettore tocca
l'ingrato compito, tornato a casa, di informare la donna. E così, suo malgrado, in una calda estate
milanese, Ferraro si trova coinvolto insieme alla figlia in un'indagine sul destino di un uomo qualunque,
Giovanni Tolusso, che partito dal nulla era riuscito caparbiamente a costruirsi una vita dignitosa. Fino a
quando, in un'assolata mattina romana, il recapito di una cartella esattoriale aveva segnato l'inizio della
sua fine... Il più kafkiano dei gialli di Biondillo, il più disperato, il più intimamente legato alla crisi
economica che stiamo vivendo in questi anni difficili, in cui le nostre illusioni sembrano crollare, una a
una, impietose.
Le cose che non ho
di: Grégoire Delacourt
SEDE: PI
Dice un vecchio adagio che le lacrime più amare sono quelle versate per le
preghiere esaudite. Sì, a volte succede che la gioia per una svolta inattesa del
destino svanisca in fretta di fronte alla possibilità concreta di realizzare un sogno,
lasciandoci smarriti e confusi. È quello che accade a Jo, la protagonista di questo
romanzo: "un cuore semplice", una donna intelligente e positiva con un'esistenza
quieta, nutrita di sogni, che per un colpo di fortuna all'improvviso è in grado di
realizzarli tutti. Forse la felicità non è così matematica. Forse non si tratta solo di
sommare un sogno dopo l'altro, ma di ritrovare se stessi in ciò che si fa. Forse a Jo
semplicemente non serve avere tutto ciò che ha sempre desiderato; perché il suo
matrimonio, il lavoro, i figli ormai grandi e l'amore non sono beni acquisiti ma cose vive che sfuggono al
suo controllo, e con cui si può solo entrare in sintonia senza farsene travolgere, come quando si nuota tra
le onde di un mare agitato.
La grande amica
di: Catherine Dunne
SEDE: RA
Due amiche. Un'estate. Un inganno. Quando Miriam parte per la sua prima
esperienza via da casa, un lavoro estivo in un albergo sul mare, crede di
allontanarsi solo di pochi chilometri. Ma Marie-Thérèse, con cui condividerà una
stanza, il lavoro e le sue prime avventure "da adulta", la condurrà molto più
lontano dalla sua vecchia vita, e da se stessa. Di qualche anno più grande, bella,
disinvolta, infinitamente più esperta, diventa la sua guida, la sua alleata, in poche
parole la sua prima, vera migliore amica. Da un'inattesa serata al pub a
un'indimenticabile vacanza in Cinquecento, Miriam spiega finalmente le ali. Ma
volare significa anche poter cadere... Con uno sguardo delicato e profondo, Catherine Dunne trasfigura la
storia di due ragazze in un ritratto dell'adolescenza e dei sentimenti struggenti e cangianti che la nutrono.
Un racconto senza tempo sull'amicizia e sul cambiamento, sull'abbandono e sul ricordo.
Segreta Penelope
di: Alicia Giménez Bartlett
SEDE: PI+RA
Negli anni Settanta del Novecento c'era una Sara quasi in ogni gruppo, conosciuta
o mitizzata in ogni compagnia di amici. Colei che incarnava lo spirito di quel tempo
nella libertà sessuale: Eros trionfante su Thanatos, Dioniso su Apollo, l'innocenza
infantile del piacere sulla malizia del vizio. La Sara di questo libro si è suicidata. La
stagione della libertà aveva coinciso con il dopo Franco, ed era stata tanto più
intensa in quanto era l'uscita da quarant'anni di repressione bigotta. Dopo è
venuta la fine dell'illusione e l'obbligatorio ritorno ai soliti ruoli di madre e di
moglie. Il romanzo di Alicia Giménez-Bartlett parte da qui. E mira a ricostruire che cosa successe a Sara
nel corso del tempo del dopo. Lo rievocano, nei giorni successivi al suo addio per sempre, le amiche che
formavano il suo gruppo, il bolso personaggio che ne divenne il marito, la figlia che mai poteva amarla,
fino alla scoperta del più intimo ultimo segreto, dell'ultimo inaccettabile amore: pezzi di memoria
strappati con dolore dall'amica che narra in prima persona; ricordi nostalgici e pieni di un affetto senza
comprensione; oppure le giustificazioni del conformismo alle ferite inferte come in riti sacrificali di
espiazione. La rivincita sorda, progressiva e crudele dell'ordine sul caos creativo. E il ritratto della
splendida persona sconfitta dalla Penelope segreta appostata in ogni vita di donna, si piega in modo
inquietante a una domanda sul tempo: che è troppo e troppo poco.
Joyland
di: Stephen King
SEDE: PI+RA
Estate 1973, Heavens Bay, Carolina del Nord. Devin Jones è uno studente
universitario squattrinato e con il cuore a pezzi, perché la sua ragazza lo ha
tradito. Per dimenticare lei e guadagnare qualche dollaro, decide di accettare il
lavoro in un luna park. Arrivato nel parco divertimenti, viene accolto da un colorito
quanto bizzarro gruppo di personaggi: dalla stramba vedova Emmalina Shoplaw,
che gli affitta una stanza, ai due coetanei Tom ed Erin, studenti in bolletta come lui
e ben presto inseparabili amici; dall'ultranovantenne proprietario del parco al
burbero responsabile del Castello del Brivido. Ma Dev scopre anche che il luogo
nasconde un terribile segreto: nel Castello, infatti, è rimasto il fantasma di una
ragazza uccisa macabramente quattro anni prima. E così, mentre si guadagna il magro stipendio
intrattenendo i bambini con il suo costume da mascotte, Devin dovrà anche combattere il male che
minaccia Heavens Bay. E difendere la donna della quale nel frattempo si è innamorato.
L'ora del dio rosso
di: Richard Crompton
SEDE: PI
A Nairobi un tempo la domenica era sacra. La città si fermava completamente e, a
parte le chiese, gli unici esercizi aperti erano un paio di negozi musulmani dalle
parti di Eastleigh. Ora la domenica è un maledetto giorno come un altro, col
traffico che soffoca Mombasa Road e le stazioni di polizia affollate come il Nakumatt, il supermercato. Alla Centrale, dove fanno prima a imbiancare le pareti che a
dare una pulita ogni giorno, c'è sempre il solito odore: sudore mescolato a vernice
fresca. L'agente Mollel, ex guerriero masai, i lobi lunghi e ad anello che gli arrivano
sin sotto la mandibola - un segno di distinzione tra i Masai, ma di scherno tra
colleghi e piccoli e grandi boss della metropoli - è alle prese con un caso a dir poco
complicato. Nel parco pubblico della città è sbucata una termite, vale a dire, secondo il gergo degli sbirri
di Nairobi, un cadavere uscito da un tombino dopo un violento acquazzone. Un vestitino leggero,
sollevato fin sopra la vita, gli zigomi alti, la fronte alta, i tratti nobili e, su entrambe le guance, in basso,
un'incisione a forma di O, la vittima ha tutta l'aria di essere una ragazza masai. Una prostituta masai,
secondo il giudizio sbrigativo dei colleghi di Mollel e del patologo accorso sul luogo del delitto, uccisa
probabilmente da una tardiva e maldestra "e-muruata", la cerimonia in cui alle ragazze adolescenti viene
praticata l'infibulazione. Per niente convinto dell'ipotesi del medico e dei suoi capi, Mollel comincia le sue
indagini.
L'ultima avventura del pirata Long John Silver
di: Björn Larsson
SEDE: PI
Dal suo nascondiglio sulle coste del Madagascar, lontano da un'umanità che
francamente non lo interessa, il vecchio Long John Silver scrive le memorie di una
vita vissuta all'insegna della libertà assoluta, alla quale ha sacrificato senza alcun
rimpianto ogni altra cosa. Sa che la fine è vicina, ma l'inscalfibile pirata con una
gamba sola, che nell'Isola del tesoro era riuscito a fuggire con parte del ricco bottino,
la morte l'ha guardata più volte negli occhi e non ne ha paura. Quello che non si
aspetta è che il destino abbia in serbo per lui un'ennesima avventura, quando sulla
sua sperduta spiaggia africana compaiono due uomini bianchi in fin di vita, un avido
lord inglese e un cencioso marinaio, unici sopravvissuti a un ammutinamento e a un
naufragio dopo una rocambolesca spedizione negriera. È ancora una volta Jim
Hawkins a ritrovarsi depositario delle leggendarie peripezie di Silver, ricevendo in
Inghilterra da mani sconosciute questo racconto che il corsaro, ormai creduto morto,
ha scritto di suo pugno. Così, come un inatteso messaggio nella bottiglia, Björn Larsson ci consegna un
capitolo inedito della vera storia del pirata Long John Silver, un episodio che solo ora, a distanza di anni,
ha ritrovato nel cassetto. E in cui rivive tutto un mondo, sospeso tra storia e invenzione, di grandi
avventure per terra e per mare, di meschini gentiluomini e pirati giustizieri.
Il mio nome è Nessuno. Il ritorno
di: Valerio M. Manfredi
SEDE: PI
Ci sono voluti dieci anni ininterrotti di guerra e di sangue, di amori feroci e di
odio inestinguibile, per sconfiggere i Troiani. Ora Odysseo deve rimettersi in
viaggio con i suoi uomini per fare ritorno a Itaca, dove lo attendono la moglie
fedele e il figlio lasciato bambino. Ma il ritorno è una nuova avventura: Odysseo
deve riprendere la lotta, la sua sfida agli uomini, alle forze oscure della natura,
al capriccioso e imperscrutabile volere degli dei. Vano è disporre gli animi alla
gioia del ritorno: l'eroe e i suoi compagni dovranno affrontare imprese
spaventose, prove sovrumane, nemici insidiosissimi come il ciclope Polifemo, i
mangiatori di loto e poi la maga incantatrice che trasforma gli uomini in porci, i
mostri dello Stretto, le Sirene dal canto meraviglioso e assassino... Il
multiforme Odysseo, il coraggioso Ulisse, l'astuto Nessuno dovrà raggiungere i
confini del mondo e addirittura evocare i morti dagli inferi, sperimentando lo
struggimento più immedicabile al cospetto di chi ormai vive nel mondo delle ombre, e ancora finire su
un'isola misteriosa dove una dea lo accoglierà e lo terrà avvinto in un abbraccio dolcissimo e pericoloso
per lunghi anni... Poi, finalmente, con il cuore colmo di dolore per i compagni perduti lungo la rotta, ecco
compiersi il ritorno. Il giorno dell'esultanza. Il giorno della vendetta... Dopo aver cantato la nascita e la
formazione dell'eroe e la guerra sotto le alte mura di Pergamo, Manfredi dà voce al viaggio più
straordinario di tutti i tempi.
L'arcangelo degli scacchi. Vita segreta di Paul Morphy
di: Paolo Maurensig
SEDE: PI
Sessantaquattro caselle. Trentadue figure. E una possibilità combinatoria
pressoché infinita. Nessuna partita di scacchi è uguale a un'altra. Ognuna è una
sfida unica, giocata su quel quadrato magico che è la scacchiera: quasi un mondo
fuori dal mondo. Paul Morphy è stato un autentico artista della scacchiera, forse il
più grande. Nella sua brevissima parabola, sospesa sull'esile filo che separa la
genialità dalla follia, ha incarnato alla perfezione l'essenza del "nobile gioco". Paul
nasce a New Orleans, da una famiglia facoltosa, nel 1837. Ha solo quattro anni
quando rivela il proprio straordinario talento. A dodici anni è già il più forte
giocatore della Louisiana e, non ancora maggiorenne, si laurea campione degli
Stati Uniti con una facilità disarmante. A quel punto non gli resta che affrontare i più famosi campioni
europei, e soprattutto quello che molti considerano il migliore al mondo: Howard Staunton. A nulla
valgono le suppliche della madre, e neppure della sua amata Adele. L'ambizione di Paul non conosce
ostacoli. Come un cavaliere, sprezzante di qualunque premio che non sia la gloria, Morphy parte per la
sua missione accompagnato da un ambiguo scudiero, il giornalista Frederick Milnes Edge, lasciando la
solatia città natale per smarrirsi nelle nebbie londinesi. Chi era in realtà Paul Morphy? Quali accadimenti
spensero la fiamma del suo genio, inducendolo ad abbandonare per sempre gli scacchi all'apice della
carriera, e a ritirarsi?
Una pedina sulla scacchiera
di: Irène Némirovsky
SEDE: PI
All'era dei pirati della finanza e dell'industria, degli imperi economici costruiti sui
campi di battaglia è succeduto lo scenario desolante degli anni Trenta: la borsa in
caduta libera, la crisi, la disoccupazione, e "tutti quegli scandali ignobili, quei
processi, quei tracolli privi di grandezza"... Come molti della sua generazione,
Christophe Bohun non ha né ambizioni, né speranze, né desideri, né nostalgie. È
un modesto impiegato nell'azienda che suo padre, il Bohun dell'acciaio, il Bohun
del petrolio, è stato costretto, dopo un clamoroso fallimento, ad abbandonare nelle
mani del socio. Si lascia svogliatamente amare da una moglie di irritante
perfezione e da una cugina da sempre innamorata di lui. "È la pedina" annota la
Némirovsky sulla minuta del romanzo "che viene manovrata sulla scacchiera, che
per due o tremila franchi al mese sacrifica il suo tempo, la sua salute, la sua anima, la sua vita". Alla
morte del padre, però, Christophe trova in un cassetto, bene in evidenza, una busta sigillata: dentro, un
elenco di parlamentari, giornalisti, banchieri a cui, nel tentativo di evitare il crac, il vecchio Bohun aveva
elargito somme ingenti affinché spingessero il governo ad accelerare i preparativi bellici. Riuscirà questo
bruciante retaggio, questa potenziale arma di ricatto, e di riscatto, a scuotere Christophe dal suo "cupo
torpore"? Difficile trovare un romanzo così puntualmente applicabile a temi e fatti di ottant'anni dopo.
Corpi nella nebbia
di: Ian Rankin
SEDE: RA
Sono passati dieci anni da quando la figlia è sparita nel nulla, ma Nina Hazlitt non si
rassegna. Vuole che la polizia riapra il caso, perché di un fatto è assolutamente
certa: la sua Sally, che al momento della scomparsa aveva diciotto anni, non si è
allontanata dalla famiglia per seguire un amore o per cambiare vita. Quando Nina si
rivolge per l'ennesima volta alla sezione speciale per i crimini irrisolti, a riceverla c'è
un ispettore in pensione che si è da poco aggiunto all'unità, un uomo amante delle
sigarette e del bancone dei pub: il suo nome è John Rebus. E se c'è una cosa che
John Rebus non ha mai saputo fare nella sua lunga carriera è tirarsi indietro.
Nemmeno di fronte ai casi più disperati, suscitando per questo - oggi come in
passato - il disappunto di colleghi e superiori. A Rebus basta rispolverare vecchi
faldoni e documenti dimenticati per trovare una conferma ai sospetti di Nina: altre donne, a distanza di
anni, sono scomparse dalla stessa via in cui è stata vista per l'ultima volta Sally. Perché nessuno ha
seguito quella pista? Forse c'è un serial killer che, nelle plumbee lande scozzesi, ha agito per anni
impunito. O forse quelle giovani donne scomparse sono ancora vive, ma le loro grida di aiuto si
disperdono nella nebbia che ovatta ogni cosa...
Il segreto di Angela
di: Francesco Recami
SEDE: PI
Come fa la professoressa Angela, la rassicurante compagna del pensionato
Amedeo Consonni, a mantenersi economicamente, lei che ha lasciato il liceo dove
insegnava ed è troppo giovane per avere la pensione? Di chi sono in realtà gli
appartamenti dove va regolarmente a bussare per riscuotere la pigione mensile? E
come si giustifica quella preziosa collezione di servizi da caffè che brillano nella
vetrina del suo salottino? Lo veniamo a sapere dalla sua voce, nel "Segreto", il
manoscritto confessione che la ex professoressa affida all'amato vicino di
pianerottolo, Amedeo Consonni. E dal momento che la cifra narrativa di Francesco Recami è quella di
partire da una banalissima domanda, magari pettegola, magari indegna di attenzione, per aprire orizzonti
di presunti crimini e avventure dentro la sua Casa di ringhiera, la risposta che attende sarà delle più
perversamente complicate. Il segreto comincia qualche anno addietro. Angela è una professoressa di
lettere al liceo, democratica, con le Birkenstock ai piedi, contenta del lavoro e frustrata dalla vita e dalla
famiglia: insomma il tran tran quotidiano del tipo dell'insegnante come solo il cinismo di Recami sa
rappresentare. Succede che un allievo viene rapito, mentre è in vacanza in Sardegna. È uno di quelli che
Angela non può sopportare. Straricco, protetto dai genitori parvenus, strafottente stupido e (purtroppo)
bello. Ma giusto per l'ultimo compito in classe, ha scritto un tema stranamente interessante, prima di
scomparire.
Everest. Alba di sangue
di: Dan Simmons
SEDE: PI
Per come Dan Simmons ha concepito questo romanzo, verrebbe da pensare più a
un genio del male che a uno scrittore. Con quale delizia ha costruito una macchina
a orologeria che, nei momenti dovuti, inizia a fare scattare i suoi micidiali
meccanismi. Tre alpinisti, nel 1925, raggiungono l'Himalaya per portare a termine
la scalata dell'Everest. Ma non tutto è come sembra. Ognuno di loro ha un diverso
progetto che è convinto, crede, di poter perseguire. Uno vuole davvero arrivare in
cima, un altro ha promesso a una vecchia signora di trovare il corpo del povero
nipote morto nel ghiacciaio, un altro ancora sembra avere una misteriosa intesa
con una donna bellissima, comparsa improvvisamente al campo base. Nessuno di loro, però, ha fatto i
conti con l'Eterna Signora dei Ghiacci, la Montagna della Morte. Il freddo inizia a svolgere il suo
inesorabile lavoro: il moschettone gelato non si riesce ad aprire, la piccozza si incastra, il ghiaccio
diventato nero per il sangue degli scalatori che non ce l'hanno fatta amplifica sguaiatamente il terrore e
imprigiona qua e là una mano, un pezzo di corpo, una borraccia. Gli sherpa insistono nel non voler
proseguire, raccontano la leggenda di bestie orrende avvistate in quei canaloni... Un giallo appassionante,
ma anche un grande romanzo su come la natura possa essere affascinante, complessa e crudele.
La risposta è nelle stelle
di: Nicholas Sparks
SEDE: PI+RA
Una strada coperta di neve, un'auto che perde il controllo e va a sbattere. Alla
guida il vecchio Ira, che ora è incastrato, ferito, intirizzito dal gelo, e così solo. Il
dolore lo immobilizza e rimanere cosciente è uno sforzo indicibile, almeno fino a
quando davanti ai suoi occhi prende forma una figura, prima indistinta, poi
dolcemente nitida: è l'immagine dell'amatissima moglie Ruth. Che lo incalza, gli
impone di resistere, lo tiene vivo raccontandogli le storie che li hanno uniti per più
di cinquant'anni: i momenti belli e quelli tristi, le passioni e i rimpianti, e sempre
l'amore infinito. Lui sa che Ruth non può essere lì, ma si aggrappa ai ricordi, alle
emozioni, alle parole di loro due insieme. Poco distante da quella strada, la vita di
Sophia sta per cambiare per sempre. L'università, l'ex fidanzato traditore e
violento, le feste e le amiche scompaiono nella notte di stelle in cui incontra Luke. Innamorarsi di lui è
inevitabile, immaginare un futuro diverso diventa un sogno possibile. Un sogno che solo Luke può
rendere reale. Purché il segreto che nasconde non lo distrugga. Ira e Ruth. Sophia e Luke. Due coppie
che apparentemente non hanno nulla in comune, divise dagli anni e dalle esperienze, ma che il destino
farà incontrare, nel più inaspettato ed emozionante dei modi. Ricordandoci che anche le decisioni più
difficili possono essere l'inizio di un viaggio straordinario, perché i sentimenti e i segreti degli uomini
percorrono strade impossibili.
Apprendista per caso
di: Vikas Swarup
SEDE: PI
Per Sapna Sinha è l'occasione della vita: lasciare l'impiego da commessa e
l'appartamento alla periferia di Delhi che condivide con la madre e la sorella per
diventare amministratore delegato di una delle più grandi aziende indiane, un
colosso da dieci miliardi di dollari. Il colpo di fortuna arriva dall'incontro casuale con
Vinay Mohan Acharya, estroso presidente e fondatore del Gruppo ABC, uno degli
uomini più ricchi del Paese. Per ottenere il posto, con relativo stipendio da favola,
Sapna deve superare sette test, sette sfide che prenderanno forma una dopo l'altra
nella sua vita di tutti i giorni e ne metteranno alla prova il carattere, il sangue
freddo, il coraggio, la capacità di guidare e motivare gli altri, insomma tutte le doti di
un bravo amministratore delegato. Lungo il percorso Sapna incontrerà personaggi di ogni genere, tra cui
una gandhiana cleptomane e un commissario appassionato di poesia, una folla di contadini decisi a
linciarla e un gruppo di aspiranti star di un reality. Si troverà a fronteggiare alcune grandi piaghe del suo
Paese - come la corruzione, il lavoro minorile, i matrimoni combinati e il traffico di organi -, ma
soprattutto imparerà a conoscere se stessa, le proprie qualità e i propri limiti, correndo con tutte le forze
verso il traguardo, nonostante il terribile sospetto di essere soltanto una pedina nelle mani di un
miliardario annoiato, la malcapitata protagonista di un passatempo crudele.
Sto bene. È solo la fine mondo
di: Ignazio Tarantino
SEDE: PI
"It's the end of the world as we know it (and I feel fine)" cantavano i R.E.M. alla
fine degli anni Ottanta e con loro tutti gli adolescenti di quel periodo. Tutti tranne
Giuliano, per il quale la libertà di poterla cantare a squarciagola è stata una difficile
conquista. Giuliano è l'ultimo nato di una numerosa famiglia meridionale. Sua
madre, Assunta, è una donna mite e devota che ha annientato se stessa per
occuparsi dei figli. Il padre è un depresso cronico, che sfoga in modo violento la
sua frustrazione. Un giorno Assunta accoglie in casa due sconosciuti in abiti
eleganti che, annunciandole l'imminente giudizio di Dio, le promettono la felicità e
la salvezza eterna destinate agli "eletti". L'ingresso di Assunta in seno alla
"Società" porterà a drastici cambiamenti nella sua vita e in quella dei suoi figli, costretti loro malgrado a
condividerne la scelta. Soprattutto Giuliano, combattuto tra il desiderio di assecondare le imposizioni e le
manie religiose di una madre sempre più ossessionata dal peccato e il tormento che gli procura una vita
di privazioni incomprensibili: l'isolamento a scuola, un amore soffocato e vissuto come colpa da
nascondere, le sue giornate non più scandite da feste, partite di pallone o gite al mare ma dalle cupe
assemblee nella "Sala del Regno" e dal servizio di testimonianza porta a porta.
Una principessa in fuga
di: Elizabeth von Arnim
SEDE: RA
La giovane principessa Priscilla è stanca, stanca morta della vita di corte, del protocollo,
delle dame di compagnia e di tutti gli obblighi cui deve sottostare per il solo fatto di
essere figlia del granduca di Lothen-Kunitiz. Così progetta la fuga da palazzo, una fuga
inesorabilmente e frettolosamente anticipata non appena il granduca decide di dare
Priscilla in moglie a un cugino. Accompagnano Priscilla il bibliotecario Fritzing ufficialmente bibliotecario, in realtà una via di mezzo tra un padre, troppo assente quello vero, e la madre
che Priscilla ha perso anni prima - e la cameriera Annalise, ignara del fatto che la principessa abbia deciso
di trasferirsi in un piccolo cottage della campagna inglese soffocato dai rampicanti, senza servitù, per
condurre finalmente una vita del tutto normale. Priscilla può adesso cominciare la vita che sogna da
sempre: non avere nessun obbligo, se non quello di essere buona e aiutare i bisognosi. Ma la sua idea di
bontà distribuire banconote di grosso taglio tra i paesani allibiti, rimpinzare di dolciumi i bambini,
somministrare del rum a una vecchietta malata - non è delle più canoniche. Neanche a dirlo, presto i
sogni si infrangono: i soldi finiscono, la cameriera avvilita tesse un ricatto ai danni di Priscilla, le famiglie
del villaggio mal tollerano lo scompiglio che l'arrivo della principessa ha portato con sé. Ma, come in ogni
fiaba che si rispetti, non manca il lieto fine. O quasi.