N. 11 - Dicembre 2011

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N. 11 - Dicembre 2011
n°11
Il Melograno
PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIONE
E VALORI SOCIALI DELLA
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MASIANO
Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. N. 11 Anno 2011. Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n. 473 del 14/12/95. Spedizione in A.P. 70% Filiale di Pistoia.
In questo numero:
Riaperta la Scuola
dell’Infanzia di Masiano
Intervista a Stefano Morandi
Il gruppo rock dei Fitnia
DICEMBRE 2011
sommario
in questo numero
●
COMITATO DI
REDAZIONE:
Pier Maria Baldi
Edo Biagini
Gianni Boccardi
Patrizio Felci
Luca Gori
Simona Giuliani
Giacomo Giacomelli
Maurizio Gori
HANNO COLLABORATO
A QUESTO NUMERO:
Pier Maria Baldi
Andrea Dani
Giacomo Giacomelli
Simona Giuliani
Luca Gori
Valerio Lucarelli
Cristiano Verniani
Don Fulvio Baldi
Chetti Barni
Don Piergiorgio Baronti
Caterina Benini
Andrea Bolognesi
Andrea Cacciarini
Don Tommaso Chalupczak
Angelo D’Arcangeli
Cristina Donà
Jacopo Golisano
Maurizio Gori
Cristina Martinelli
Alessandro Pieralli
Renato Risaliti
Suor Lucia Sabbadin
Viviano Tuci
Le foto di copertina e delle pagg. 7, 8 e 40 sono
di Giancarlo D’Emilio
Le foto alle pagg. 3, 4, 5, 13, 14 e 17 sono di
Simona Giuliani
La foto a pag. 9 è di Alessio Ridi
La foto a pag. 15 è stata gentilmente concessa
dal Comune di Pistoia
La foto a pag. 18 è di Giancarlo Zampini
Le foto alle pagg. 19 e 20 sono di Pietro
Bonvicini
Le foto a pag. 21 sono gentilmente concesse
dal Gruppo Giovani Parrocchiale
Le foto a pag. 27 sono state gentilmente
concesse da Foto & Foto di Casalguidi
Le foto alle pagg. 28 e 29 sono gentilmente
concesse da Gloria Iozzelli
VITA DELLA BANCA
Editoriale del Presidente
Editoriale del Direttore
Viaggio nei segreti della Banca
Nuova guida alla Federazione
Toscana: Florio Faccendi
Alessandro Azzi
Cavaliere del Lavoro
Quote rosa
L’ultima notte prima del
nuovo mondo
Il progetto KaDMa® della
Federazione Bcc
KaDMa® arriva a Bcc Masiano
Un ovetto per il Meyer
pag. 3
pag. 5
pag. 7
pag. 9
pag. 10
pag. 10
pag. 11
pag. 12
pag. 13
pag. 14
● TERRITORIO
Intervista al Sindaco Berti
Riaperta la Scuola dell’Infanzia
di Masiano
Masiano in festa per Don Fulvio
Tradizioni scomparse
Villa La Magia (Terza parte)
Casalguidi: la Festa Bella
Le opere di Gloria Iozzelli
● SPAZIO
pag. 15
pag. 18
pag. 21
pag. 22
pag. 24
pag. 27
pag. 28
GIOVANI
Fitnia: un gruppo veramente
rock
● ECONOMIA
pag. 30
LOCALE
Intervista a Stefano Morandi,
Presidente della Camera di
Commercio di Pistoia
● ATTIVITÀ
SOCIALE
Il socio famoso: Roberto Fratoni,
Segretario Generale della
Misericordia di Pistoia
Le sculture di Antonio Bruno Gei Gei Capone vince i mondiali
Attività ricreative dei Soci 2011
Assemblea ordinaria e
straordinaria Soci 2011 e
cena sociale
Il Museo Bardini a Firenze
L’albero della solidarietà
Serata conviviale dei Soci
Conferenza culturale a Masiano
Un pc all’Avis di Pistoia
Festa parrocchiale Bottegone
Ai saggi la gloria
La parrocchia della Vergine
La mostra di Patrizio Gelli
La piccola Roubaix a Casalguidi
in ricordo di Franco Ballerini La Corsa dei Vivai Un regalo prezioso Premio Domenico Taschini Un ricordo di Don Puggelli Suor Lucia Sabbadin
missionaria in Camerun pag. 34
pag. 36
pag. 37
pag. 38
pag. 40
pag. 41
pag. 42
pag. 43
pag. 43
pag. 44
pag. 45
pag. 46
pag. 48
pag. 50
pag. 51
pag. 53
pag. 54
pag. 55
pag. 56
pag. 56
● MARKETING
Tutti in forma con Bcc Masiano... pag. 57
Emergency Card
pag. 58
pag. 32
Le foto alle pagg. 30 e 31 sono gentilmente
concesse dal gruppo Fitnia
Le foto alle pagg. 32 e 33 sono gentilmente
concesse dalla Camera di Commercio
Le foto a pag. 36 solo gentilmente concesse
dallo sculture Antonio Bruno
Le foto a pag. 37 sono della Nazionale Italiana
Basket over 45
Le foto alle pagg. 46 e 47 sono di Laura
Tovaglia della Biblioteca Forteguerriana
Le foto alle pagg. 48 e 49 sono gentilmente
concesse dalla Parrocchia della Vergine
La foto a pag. 55 è di Silvia Baglioni
L’Editore si dichiara disponibile a riconoscere
eventuali diritti relativi ad immagini di cui non
fosse stato possibile rintracciare gli autori.
“Il Melograno”, periodico della
Banca di Credito Cooperativo di
Masiano.
Direttore Pier Maria Baldi.
Direttore Responsabile Marco
Maria Gulli.
N. 11 Anno 2011.
Autorizzazione del Tribunale di
Pistoia n. 473 del 14/12/95.
Spedizione in A.P. 70% Filiale di
Pistoia.
Realizzazione a cura di:
Editoriale
del Presidente
Pier Maria Baldi
La crisi economico finanziaria, che sem-
brava aver allentato la morsa, negli ultimi
mesi si è invece nuovamente aggravata, trasformandosi in una crisi di “fiducia” che ha
investito pesantemente i debiti sovrani dei
paesi europei, in particolare quelli di Italia,
Spagna e Grecia, aumentando le già straordinarie difficoltà che il nostro sistema produttivo deve fronteggiare.
Ci auguriamo che gli interventi governativi, sicuramente non piacevoli, ma necessari ad
affrontare quest’improvviso peggioramento,
riescano a promuovere la crescita e la ripresa
del nostro sistema paese.
Come amministratori della BCC di Masia-
Una grande risorsa
che la nostra BCC
potrà sfruttare è il
rapporto consolidato
di fiducia e
collaborazione con
i propri soci
L’arcobaleno a Masiano
Dicembre 2011
VITA DELLA BANCA
Il Melograno
VITA DELLA BANCA
Il Melograno
no, siamo consapevoli della criticità di una
situazione in cui è estremamente difficile conciliare una politica di vicinanza e di sostegno
del territorio con la preoccupazione derivante
dalla continua contrazione del margine di interesse sui fondi intermediati e dall’aumento
delle posizioni in sofferenza (in un anno, in
Italia, sono aumentate di circa il 40% secondo quanto reso noto da Bankitalia). Vogliamo,
però, ribadire la volontà e la determinazione
del Cda di superare questo momento, continuando a fornire risposte tangibili alle necessità delle famiglie e delle piccole imprese. Garantiremo il convinto sostegno all’economia
reale senza, per questo, abbandonare quella
sana e prudente gestione che deve sempre
guidare i nostri passi, perché, come ha sostenuto il neo presidente di BCE, Mario Draghi,
“le sorti delle nostre imprese migliori dipendono
anche dalla capacità dei banchieri di valutare
e selezionare il merito di credito con prudenza
unita a lungimiranza”.
Certo, il compito che ci attende non sarà
agevole, ma possiamo contare su alcuni punti di forza che danno alla nostra Banca solide
basi in termini di sicurezza e capacità operative: una banca ben patrimonializzata, con un
buon indice di solvibilità, affidata a una struttura capace di reagire con tempestività alle
continue variazioni delle situazioni in virtù di
una buona organizzazione e di un personale
giovane ma ben motivato e preparato. Un’altra grande risorsa, che la nostra BCC potrà
sfruttare, è garantita dal rapporto consolidato
di fiducia e collaborazione con i propri soci,
un rapporto che ci ha visto crescere e prosperare in oltre novant’anni di vita.
Per questo, nonostante i momenti problematici che stiamo affrontando, la banca non
ha mancato di fornire il proprio sostegno al
territorio, destinando alle associazioni giovanili, alle scuole e al volontariato quante più
risorse è stato possibile, nel rispetto del principio di mutualità che ci ha sempre contraddistinti e che vogliamo fortemente continuare a
sostenere.
Per raggiungere questi obiettivi, contiamo
molto anche sulle risposte che verranno dall’imminente congresso nazionale del Credito
Cooperativo, che indicherà le linee guida per
affrontare la fase dell’emergenza nel breve
periodo e la fase strategica nel medio-lungo
periodo. Nell’arco di
alcuni anni dovremmo
sicuramente raggiungere due obiettivi ineludibili: il complessivo efficientamento della rete
e la messa in sicurezza
del sistema, obiettivi interconnessi perché una
maggiore efficienza determina anche una maggiore solidità.
Pier Maria Baldi
PRESIDENTE
BCC MASIANO
Il Presidente di Bcc Masiano Pier Maria Baldi
Dicembre 2011
EDITORIALE
DEL DIRETTORE
Luca Gori
I
l 2011 volge al termine, confermando le sem- Paese lo “spread” rispetto al bund tedesco è paspre più evidenti debolezze dei mercati finanzia- sato da 1,2 p.p (media registrata nel 2010) a circa
ri globali e soprattutto Nazionali, che proprio in 500 punti base. Ad Agosto, per la prima volta nella
questi ultimi mesi sono stati oggetto di attacchi storia degli USA, l’agenzia di rating Standard &
speculativi. La crisi finanziaria e dell’economia Poor’s ha tagliato il rating, declassando gli Stati
reale - dopo oltre tre anni non è ancora conclusa - Uniti da AAA a AA+.
In generale, sono state ulteriormente rivalutate
si è estesa anche ai debiti sovrani e probabilmente
continuerà ancora per molto tempo, gravando sul- al ribasso le prospettive di crescita economica nel
le prospettive di crescita dell’Area Euro e in parti- mondo e specialmente nei paesi più industrializcolare del nostro Paese. Le manovre macroecono- zati. Per quanto riguarda l’Area Euro, la crisi sta
miche ed i correttivi adottati per il momento han- contagiando anche Germania e Francia, le econono evitato drammatici collassi, ma non sono stati mie più dinamiche. Nella prima metà dell’anno: la
Germania è passata in termini congiunturali ansufficienti per una ripresa dell’economia.
Il “sistema Italia” sta mostrando evidenti sinto- nualizzati da una previsione del 5,4% allo 0,5%,
mentre la Francia dal 3,5%
mi di fragilità, che richieallo 0%. In tale contesto di
dono interventi urgenti ed
crisi, i conti economici di
incisivi. Il debito pubblico
tutte le banche hanno fatdel nostro Paese, oltre che
to registrare una marcata
condizionare le possibilità
compressione dei margidi nuovi e opportuni inni. Infatti, sul passivo dei
vestimenti per il rilancio
bilanci, la concorrenza dei
dell’economia, ci espone
titoli di Stato è tornata su
agli attacchi della speculivelli elevati ed agisce
lazione. Il nostro Governo
conseguentemente
sul
sta attivando una politirialzo dei costi della racca di contenimento e ricolta bancaria, la cui cremodulazione della spesa
scita, peraltro, è stata anpubblica, che consenta di
cor più limitata dal blocco
salvaguardare i servizi
di quasi tutti gli strumenti
pubblici, pur tuttavia non
di Funding straordinario
sono ancora stati delineati
(ad esempio operazioni di
con chiarezza gli opporIl Direttore di Bcc Masiano Luca Gori
cartolarizzazione, emistuni programmi futuri di
sioni di bond sul canale
investimento a sostegno
dell’economia nazionale. Anche la spesa pensioni- istituzionale, accesso ai fondi sovrani). Contestica, proprio in questi giorni, è oggetto di analisi stualmente, l’attivo dei bilanci bancari è stato noe dibattito politico. Non sarà semplice individuare tevolmente penalizzato dalla rilevante crescita dei
una riforma del sistema pensionistico, tutelando crediti deteriorati (il sistema bancario ha fatto regial tempo stesso le prospettive future delle famiglie strare un incremento su base annuale dei crediti in
sofferenza di oltre il 40%). Difficoltà anche nel genee soprattutto dei giovani.
Nei mesi estivi si è registrato un ulteriore peg- rare commissioni, stante le incertezze della borsa e
gioramento della crisi. In particolare: in Europa, la le turbolenze dei mercati azionari/obbligazionari.
bassa crescita e l’elevato debito hanno provocato E tuttavia, il sistema bancario italiano è risultato
tensioni sul mercato del debito pubblico di Grecia, meno colpito dalla crisi attuale ed ha sempre forIrlanda, Portogallo, Spagna e Italia. Per il nostro nito il necessario supporto alle imprese ed alle faDicembre 2011
VITA DELLA BANCA
Il Melograno
VITA DELLA BANCA
Il Melograno
miglie. Basti pensare che le banche italiane hanno
impiegato presso la clientela quasi il 65% dei loro
attivi, rispetto ad una media europea del 40% ed
appena del 30% di Germania e Francia.
Fondamentale ed ancora più significativo è il
contributo delle Banche di Credito Cooperativo,
che hanno svolto un’importante funzione anticiclica ed un ruolo insostituibile nel finanziamento
dei sistemi produttivi locali, talvolta anche al di
fuori del loro territorio di competenza e nei riguardi di clientela di dimensioni elevate. E tuttavia, se
l’apporto ed il sostegno del Credito Cooperativo
all’economia reale è stato prezioso e determinante
- espressamente riconosciuto dall’ex governatore
della Banca d’Italia Mario Draghi, nelle Considerazioni Finali del maggio di quest’anno - va anche osservato che il processo di crescita delle Bcc,
a partire dall’inizio degli anni duemila, ha avuto
luci ma anche alcune ombre. Il modello di sviluppo, adottato dal Movimento Cooperativo, è stato
prevalentemente basato sulla crescita “in orizzontale” della rete distributiva, privilegiando una
logica di “efficienza quantitativa” che comunque
ha comportato un incremento dei costi operativi
e, in alcuni casi, l’assunzione elevata dei rischi di
mercato e di credito. II core-businness delle Banche di Credito Cooperativo continua ad essere
fondato prevalentemente sulla intermediazione
e gestione del denaro, con maggiore esposizione
all’andamento dei tassi. Specialmente negli ultimi
due anni il livellamento dei margini economici ha
determinato la conseguente difficoltà di rafforzare il grado di patrimonializzazione delle Banche
di Credito Cooperativo. L’espansione verso nuovi
mercati e segmenti di clientela di maggiori dimensioni nell’ambito dell’attività creditizia ha determinato, in tempi di crisi, ripercussioni, talvolta
inaspettate, sul profilo della rischiosità ed un decadimento della qualità del portafoglio creditizio.
All’incertezza delle prospettive dell’economia
reale del nostro Paese - che incide sulle prospettive di reddito delle famiglie e di sviluppo delle
imprese - e allo smarrimento che tale situazione
genera inevitabilmente anche sui soci e clienti
delle nostre Banche, si aggiungono, poi, il nervosismo dei mercati internazionali, il proliferare della normativa, che pare non attenuarsi, l’inasprirsi
della concorrenza (soprattutto quella pubblica con
i tassi elevatissimi dei titoli di Stato). Insomma,
un insieme di fattori e di problematiche che complicano l’esercizio ordinato dell’attività bancaria.
C’è poi preoccupazione per gli effetti diretti che
le recenti manovre fiscali adottate dal precedente
Governo (incremento delle aliquote Irap, cha pas-
sa dal 4,82% al 5,57% e diminuzione della quota
esente Ires, nonché aggravio dell’Iva) avranno sulle attività fondamentali delle banche e delle Bcc in
particolare.
L’emergenza economica, l’intensa e repentina
evoluzione degli scenari hanno sollecitato il confronto ed il dibattito all’interno del Movimento
Cooperativo, nell’ambito del quale sta maturando
la consapevolezza, sempre più convinta, dell’opportunità di implementare e rafforzare il “sistema
a rete” delle Cooperative di Credito. Un modello,
cioè, di networking tra le Bcc, capace di far emergere sinergie, mettendo a fattor comune esperienze,
competenze e best practices. Il primo, fondamentale strumento alla base del sistema a rete sarà
operativo a breve, dopo lungo tempo di intenso
lavoro: il Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI). Si
tratta di un organismo che nasce ai sensi della Direttiva di recepimento di Basilea 2 ed è sicuramente uno strumento sistemico di coerenza, conformità
e competitività. Sul piano di alcune emergenze congiunturali, l’introduzione del FGI potrà sostenere
meglio la salvaguardia del patrimonio; sul piano
della liquidità, migliorerà la capacità del Credito
Cooperativo di accedere ai mercati, ed a condizioni più vantaggiose; sul piano dell’operatività,
contribuirà a migliorare i circuiti della finanza di
sistema.
Al momento di concludere questa nota, vengono diffuse dal Presidente del Consiglio dei Ministri, in conferenza stampa, le notizie sulle drastiche misure che il Governo consegna al Parlamento
con un decreto “salva Italia”, come l’ha chiamato
lo stesso Prof. Monti. È una somma di provvedimenti a largo spettro di azione ed alcuni di questi
configurano, anche al primo ascolto, costi pesanti
e disagi per molti. Basti considerare, per esempio,
la “messa in sicurezza” del sistema pensionistico, i nuovi gravami sulle abitazioni di proprietà,
l’aumento dell’Iva ed altro ancora. Non è possibile
esplorare ed accertare, subito, i possibili effetti e
riflessi che interverranno nel Paese, nelle sue articolazioni di vita e di comportamenti. Quello che è
certo è che la “cura” Monti peserà anche sul sistema bancario. Preme, intanto, anticipare che la Bcc
di Masiano, con la peculiarità delle risorse di cui
dispone in punto di etica istituzionale e di comportamento, assolverà pienamente le obbligazioni
del decreto, quali siano, intendendo contribuire
anche con questo doveroso adempimento al compito comune di superare la crisi.
Luca Gori
DIRETTORE GENERALE BCC MASIANO
Dicembre 2011
Bcc Masiano e i giovani:
“Viaggio nei segreti
della Banca”
L
Simona Giuliani
a Banca di Credito Cooperativo di Masiano, evoluto.
con la collaborazione dell’Associazione Sportiva
I vari pomeriggi sono trascorsi piacevolmente.
Virtus Calcio di Bottegone, ha organizzato due
Prima, si è svolta la visita alla filiale di Masiano
eventi presso la propria sede di Masiano (20 e 22 dove sono state descritte e mostrate le principali
settembre) per far operazioni di sportello (prelevamento, versamenconoscere ai ra- to, cambio assegni, ecc.). Successivamente, i giovagazzi il “funzio- ni hanno visitato gli uffici della sede e il caveau.
namento” di una
Al termine, tutti quanti hanno ricevuto del mabanca, differente teriale informativo, utile a ricordare ed approfondalle altre: una dire le nozioni e gli argomenti affrontati durante
Bcc.
la presentazione di “Viaggio nei segreti della BanBcc Masiano ca”, ed alcuni gadgets.
ritiene di rapIn entrambi i casi ha riscosso un notevole sucpresentare, per il cesso (con soddisfazione dei più piccoli ma anche
proprio territorio, dei grandi) la merenda offerta dalla Bcc presso la
un
riferimento Sala convegni.
dal punto di vista
Degna e positiva conclusione di due giornate
economico, finanziario e, come ricorda lo Statuto, che hanno visto protagonisti i nostri giovani e che
anche educativo.
hanno suscitato pieno apprezzamento da parte deInfatti, il percorso dedicato ai partecipanti è sta- gli esponenti della Banca di Credito Cooperativo
to ideato per promuovere, soprattutto tra i giova- di Masiano e dell’Associazione Sportiva Virtus.
ni, l’educazione al risparmio ed alla previdenza,
Inutile aggiungere che sono stati i ragazzi i più
fornendo nozioni in merito a finanza, investimenti entusiasti dell’iniziativa!
e piani pensionistici.
Lo scorso 20 settembre
circa 30 bambini, dai 5 ai
10 anni di età, si sono riuniti presso la Sala Convegni della Bcc per affrontare un piccolo “percorso
finanziario” attraverso
la proiezione di slides,
spiegato con semplicità e
simpatia dai rappresentanti della Banca.
Tante sono stati gli interventi e le domande!
Il 22 settembre si sono
riuniti circa 30 ragazzi,
dai 10 ai 15 anni di età,
per affrontare lo stesso
tipo di percorso dei “pic- Il “percorso” del 20 settembre 2011 con i bambini dai 5 ai 10 anni di età della
coli”, leggermente più Virtus Calcio di Bottegone
Dicembre 2011
VITA DELLA BANCA
Il Melograno
VITA DELLA BANCA
Il Melograno
Ancora una volta, Bcc Masiano si è dimostrata
Banca attenta e vicina al proprio territorio, soprattutto ai giovani e, con loro, ha condiviso i valori
universali legati alla centralità della persona, come
l’amicizia, il rispetto e la solidarietà.
Affinchè i nostri ragazzi possano divenire adulti responsabili, attenti alle esigenze dell’intera Comunità.
Simona Giuliani
RESPONSABILE UFFICIO SOCI
E COMUNICAZIONE BCC MASIANO
La collega Martina Pacini mostra ai “piccoli” il roller
cash
Simona Giuliani della Bcc con Fabrizio Spinelli,
segretario della Virtus Calcio di Bottegone
L’intervento del Presidente Fausto Chiti della Virtus
Calcio di Bottegone
L’allenatore Pantaleo Sansone e Simona
Giuliani della Bcc mentre premiano i ragazzi
I “grandi” alle prese con la merenda
La sala con i “piccoli”
Dicembre 2011
FLORIO FACCENDI
ALLA GUIDA DELLA FEDERAZIONE TOSCANA.
SUCCEDE A GIORGIO CLEMENTI
L
a Federazione Toscana Banche di Credito
Cooperativo ha un nuovo presidente: è Florio Faccendi, eletto nella riunione del Consiglio di Amministrazione dello scorso 31 maggio.
57 anni, ingegnere, attuale presidente di Banca
Cras Chianciano Terme - Costa Etrusca - Sovicille, Faccendi succede a Giorgio Clementi, ex presidente
della Bcc Pontassieve ed alla guida della Federazione dal 1995, il quale aveva in precedenza deciso di
lasciare i suoi incarichi dal Movimento del Credito
Cooperativo.
Subito dopo la nomina, Faccendi, già vicepresidente vicario, a nome di tutto il CdA della Federazione ha ringraziato il predecessore Clementi
(nell’immagine il saluto tra i due) per l’importante
lavoro svolto nei 16 anni alla guida del Movimento regionale ed ha assicurato che il Credito Cooperativo proseguirà, in una fase particolarmente delicata
per tutti gli operatori economici locali, il suo impegno
per i nostri territori. Gli importanti risultati conseguiti
e l’apprezzamento ricevuto da soci e clienti in questi
anni - ha sottolineato - responsabilizzano ancora di
più le nostre Bcc a continuare su questa strada.
In una recente intervista al mensile nazionale
Credito Cooperativo, a sei mesi di distanza dalla
sua elezione, Florio Faccendi ha evidenziato: “Il
Credito Cooperativo ricopre oggi un ruolo fondamentale nell’economia toscana e rappresenta un punto di
riferimento per migliaia di operatori economici e
famiglie. Guardiamo alcune cifre: in solo dieci anni la
raccolta diretta delle nostre banche è passata da circa
4.8 miliardi di euro ad oltre 11, gli impieghi da 3.3 miliardi a 10.4 e gli sportelli da circa 190 a più di 300.
Tutto questo ci lusinga e ci responsabilizza fortemente,
poiché testimonia il grande lavoro che è stato fatto fino
ad oggi. I numeri indicano l’importante crescita dimensionale a cui abbiamo assistito dal 2000 in poi, tanto che
il sistema del Credito Cooperativo si conferma da qualche anno il terzo player del mercato bancario regionale
e le nostre Associate hanno lavorato con costante impegno al servizio di tutti i propri stakeholder, dai soci, ai
clienti, ai dipendenti.
Infine Faccendi ha proseguito soffermandosi
sul supporto fornito dalla Federazione regionale
alle Bcc: “Non intendo però fare un elogio alla crescita
dimensionale in quanto tale. Le sempre maggiori complessità che derivano dalla crisi economico-finanziaria
hanno coinvolto anche le nostre banche. Ed il ruolo
della Federazione Toscana è da oltre 50 anni - ed oggi
più che mai - quello di accompagnare ed assistere le
Associate, dal punto di vista tecnico, manageriale ed
istituzionale, con impegno e professionalità elevati. Le
nostre Bcc sono cresciute in maniera importante, ma
tutte ritrovano nelle strutture regionali un punto di riferimento costante”.
Andrea Cacciarini
AREA RELAZIONI ESTERNE,
UFFICIO COMUNICAZIONE FTBCC
Giorgio Clementi saluta il nuovo Presidente di
Ftbcc Florio Faccendi
La Federazione Toscana BCC rappresenta
l’associazione regionale di categoria del credito cooperativo e raggruppa oggi 30 Banche di
Credito Cooperativo che contano 300 agenzie,
oltre 75.000 soci e circa 2.500 dipendenti.
Dal 1959 offre servizi di assistenza, consulenza tecnica, rappresentanza e formazione
alle Associate. La sua sede è a Ponte a Ema,
Firenze.
Dicembre 2011
VITA DELLA BANCA
Il Melograno
VITA DELLA BANCA
Il Melograno
ALESSANDRO AZZI NOMINATO
CAVALIERE DEL LAVORO
I
l Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha
nominato 25 nuovi Cavalieri del Lavoro. Tra questi, anche il presidente di Federcasse, Alessandro
Azzi.
Istituita nel 1901, l’ambita onorificenza viene
conferita ogni anno in occasione della Festa della
Repubblica ai cittadini italiani, anche residenti all’estero, che si sono distinti nei settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.
“È un riconoscimento importante non solo per
me, ma per tutto il sistema delle Banche di Credito
Cooperativo che ho l’onore di rappresentare”, ha
sottolineato Alessandro Azzi. “Le BCC, negli anni,
hanno contribuito significativamente alla crescita
del sistema del Paese e allo sviluppo della democrazia economica, di cui sono palestre. Questa attestazione di fiducia va interpretata come segno
autorevolissimo che il Paese tiene in particolare
considerazione il Credito Cooperativo, ora più
che mai chiamato a condotte coerenti e decisioni
responsabili”.
S.G.
QUOTE ROSA
M
artedì 28 giugno è stata approvata dalla
Camera dei Deputati la legge sull’introduzione
delle quote di genere (a regime pari a un terzo dei
membri) nei Consigli di Amministrazione delle
imprese quotate alla Borsa Italiana e delle società
a controllo pubblico.
L’Associazione delle Donne del Credito Cooperativo iDEE, per esprimere il proprio sostegno
all’iniziativa, si è fatta promotrice della lettera allegata e della raccolta delle firme contenute nella
stessa. La lettera è stata inviata al Presidente della
Camera Gianfranco Fini il giorno 28 giugno 2011,
poco prima della discussione in aula della legge.
Tale legge è di fondamentale importanza per
promuovere l’affermazione di una leadership femminile diffusa a tutti i livelli apicali delle aziende,
nello specifico nelle imprese quotate in Borsa e
pubbliche.
La legge ha validità per tre mandati dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali delle
società quotate e pubbliche.
L’Associazione iDEE ha sostenuto e continuerà
a sostenere con convinzione il progetto bipartisan
- firmatarie sono le parlamentari Alessia Mosca
(Pd) e Lella Golfo (Pdl) - che stabilisce il principio
delle quote di genere.
Cristina Donà
IN SINTESI: Le quote di genere
•L’entrata in vigore della legge è prevista a 12 mesi
dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
•La legge ha validità per tre mandati dei consigli
di amministrazione e dei collegi sindacali delle
società quotate e pubbliche.
•Al primo rinnovo è prevista una quota pari a un
quinto dei posti in CdA e collegio riservato al genere meno rappresentato. La quota sale a un terzo
nel secondo e terzo mandato.
•Le società quotate che non si adegueranno riceveranno un richiamo della Consob e avranno tempo quattro mesi per mettersi in regola. Se dopo i
quattro mesi saranno ancora inadempienti riceveranno un nuovo richiamo e una multa fino a un
milione di euro, con l’obbligo di provvedere entro
3 mesi pena la decadenza del CdA.
Presidente iDEE
Dicembre 2011
10
L’ULTIMA NOTTE PRIMA
DEL NUOVO MONDO
Alessandro Pieralli e
Angelo D’Arcangeli
da lui ci si aspettava di più. Continuamente.
Su questo, sua moglie era sempre stata molto
obiettiva nel rinfacciarglielo, anche se lei viveva in
un continuo paradosso: da una parte voleva maggiori attenzioni dal marito, che fosse più presente,
più puntuale, più sociale; dall’altra, però, voleva
continuare a mantenere il suo tenore di vita, fatto
di shopping compulsivo, di colf che facevano tutto per lei, di gioielli, vacanze esotiche, massaggi.
E da dove venivano i soldi, se non dal lavoro, cara
Monica? Hai sempre visto le cose facili, ma facili non
lo sono state mai.
Con Monica non aveva più contatti da diverso
tempo, ormai. Un film in rapida sequenza si proiettò nella sua mente: quel messaggio di Franco che
aveva letto sul telefonino di lei; l’investigatore e le
fotografie che la ritraevano nuda con
quello che un tempo era stato uno tra
i suoi migliori amici; quindi le accuse,
il divorzio e quell’amaro in bocca di
un matrimonio distrutto, di un letto
matrimoniale da vivere da solo e una
casa improvvisamente troppo grande. Senza dimenticare la sofferenza di
Giulia.
Giulia… Che cosa rimane con lei? Che
rapporto sei riuscito a creare con tua figlia? Come comunicate?
Pensare a Giulia, gli causava sempre due sensazioni opposte: da una parte un’immensa gioia,
dall’altra la malinconia di un rapporto tra padre e
figlia che praticamente non esisteva.
Prese l’unica fotografia che aveva sulla scrivania. Era l’immagine di lui e Giulia al mare. Sembravano felici; soprattutto lei, che rideva tra le
braccia bianche di Marco. Ormai la vedeva una
volta a settimana. A fine di ogni serata vissuta tra
mezze parole, con lei che spilluzzicava la cena con
lo sguardo fisso sul piatto, le dava dei soldi. Come
se con quelle banconote avesse potuto compensare tutte le parole che non era riuscito a dire, i momenti in cui non si vedevano durante la settimana.
Dietro il silenzio e le parole che forzatamente la
Con questo numero si apre la prima di cinque puntate di un racconto-romanzo, scritto,
appositamente per il Melograno, da due dipendenti della Federazione Toscana BCC che,
da tempo, si cimentano in questo genere di
scrittura. Buona lettura.
F
aceva freddo ed aveva lentamente iniziato
a mangiare smörgås*. L’uomo sedeva su una comoda poltrona: per chi lo conosceva, lo sguardo
stranamente perso nel vuoto. Il computer sulla
scrivania emetteva un flebile chiarore.
Fuori, il buio della notte veniva spezzato dalle
luci perpetue della campagna.
Silenzio. Attorno a lui, solo silenzio.
L’orologio segnava le nove passate,
ma l’uomo era ancora nel suo ufficio.
Era una splendida stanza, con una vetrata che offriva uno sguardo su un
panorama sterminato.
Stranamente, l’uomo non indossava la giacca; la cravatta slacciata, cadeva storta sul petto.
Gli uffici dei colleghi, vuoti.
Caro Marco, anche oggi sei rimasto solo. Come sempre, del resto.
L’uomo si portò una mano sulla tempia.
Che cosa ti rimane della tua vita? Un pugno di sabbia. Una folata di vento ha spazzato via tutto il resto.
Marco ripensò in un secondo alla sua esistenza.
Una scheggia impazzita che percorse la sua mente.
Era diventato subito qualcuno. Un ragazzo
prodigio, che era riuscito sempre e con facilità sia
nello studio che nel lavoro.
Sei sempre stato il cavallo sul quale scommettere.
L’asso vincente. Tutti si aspettavano sempre il massimo
da parte tua.
Forse, quello era stato uno dei problemi. Tutto
quello che faceva sembrava troppo poco; perché
Tutti
sembravano
impazziti
*Smorgas è praticamente il pane con il burro o la margarina condito da una foglia di insalata ed una fetta di prosciutto cotto.
È una piccola merenda svedese.
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VITA DELLA BANCA
Il Melograno
VITA DELLA BANCA
Il Melograno
ragazza diceva, c’era l’accusa per quello che era
accaduto. La ragazza non incolpava la madre, no,
incolpava lui e il suo atteggiamento.
Così, a quarantadue anni, si trovava solo. I genitori che erano morti troppo presto, i familiari
mai considerati, i compleanni dimenticati, le festività tralasciate, gli amici non richiamati. Ormai
era solo.
Solo. E la televisione ha detto quella cosa. Ne parlano tutti.
Era vero. Tutti sembravano impazziti. La tv
aveva parlato di un qualcosa che veniva dallo
spazio. Avevano detto che era stata imprevedibile,
incalcolabile, inaspettata; o forse mentivano e lo
avevano sempre saputo. Quello che contava, però,
era che da lì a qualche ora sarebbe arrivata.
Avrebbe distrutto tutto? Tutto quanto? O sarebbe stata una nuova rinascita?
E tu, che cosa hai fatto? Sei venuto a lavoro e hai
chiamato i tuoi clienti per rassicurarli sui loro ri-
sparmi.
Già. Era andato a lavoro e aveva telefonato e
guardato le mail.
Marco scosse la testa, sospirò e guardò il computer. Quindi, il telefonino. Gli unici amici. Degli
oggetti, che in quel momento si rivelavano completamente inutili. Per il resto, era completamente
solo.
Si alzò e andò alla finestra.
Mille luci impazzivano tra le strade. Nella notte
echeggiava qualche grido.
C’era una luce anomala per quell’ora della
sera.
Allora alzò lo sguardo e la vide. Pianse silenziosamente, con il cuore avvolto dalla malinconia.
Alzò il telefono e chiamò.
“Pronto? Giulia?”
(continua)
Angelo D’Arcangeli e Alessandro Pieralli
KaDMa® È UN CASE HISTORY
IN ABILAB
I
l 28 - 29 settembre si è svolto a Milano l’annuale workshop di ABI Lab “(RI)ORGANIZZIAMO
LA BANCA” incentrato come di consueto su Back
Office e Processi Bancari.
Il workshop, per la parte inerente i processi, è
stato l’occasione per un confronto circa lo stato di
evoluzione della normativa interna in banca e la
sua integrazione con la mappatura dei processi.
In tale contesto, la Federazione è stata invitata per
presentare i risultati del progetto KADMA® ad
una platea composta da esponenti provenienti da
tutto il sistema bancario nazionale, evidenziando i
risultati ottenuti da tutte le nostre Bcc.
Durante il workshop sono state presentate le
“Linee guida per la realizzazione di una normativa interna orientata all’utente”, pubblicate da
AbiLab, e nelle quali è stato preso come esempio
KADMA® per evidenziare un caso di successo di
gestione della normativa interna.
Il focus è, infatti, sul connubio fra processi e
normativa; le modalità tradizionali di stesura della normativa interna prevedono due strade parallele: una finalizzata ad elaborare norme e procedure, nella forma di ordini di servizio, l’altra tesa
a considerare la mappatura dei processi ai soli fini
di progettazione e di misurazione di performance.
La novità di KADMA® consta nell’aver ricongiunto le due strade sulla stessa corsia: i processi
di lavoro sono lo strumento di diffusione della conoscenza e l’unica strada da percorrere per sapere
chi fa/che cosa/come.
KADMA® è naturalmente un portale utilizzato
da Bcc Masiano.
Cristina Martinelli e Angelo D’Arcangeli
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KaDMa®: LA DIFFUSIONE
DELLA CONOSCENZA IN BANCA
Cristiano Verniani
D
allo scorso mese di ottobre anche la nostra
quale sono presenti tutti i documenti della
banca si è dotata del nuovo portale di diffusione
banca, suddivisi per tipologia ed aggregati
della conoscenza aziendale, grazie all’introduper processo, in modo da consentire molteplici
zione dell’applicativo di Knowledge and Document
modalità di interrogazione a seconda delle esiManagement (KaDMa), che gestisce in maniera ingenze di ciascuna risorsa;
tegrata i processi di lavoro, le informazioni in essi
- i prodotti, dove è possibile ricercare il flusso di
contenuti e tutta la documentazione interna di
lavoro riguardante uno specifico prodotto;
tipo organizzativo. Tutto il personale della banca
- gli aggiornamenti, dove poter consultare la repotrà quindi “navigare i processi aziendali”, tercente normativa interna prodotta dalla banca.
mine poco utilizzato nel lessico aziendale ma che
sintetizza appieno le potenzialità del nuovo apCon KaDMa ciascun dipendente della BCC
plicativo: sarà infatti possibile conoscere con tem- Masiano potrà avere una visione complessiva delpestività un particolare aspetto della regolamen- l’attività lavorativa della banca e potrà beneficiare
tazione organizzativa interna alla banca e poter di un accesso più immediato per la consultazione
prendere visione con immediatezza di eventuali della normativa di riferimento. L’ufficio organizrisvolti inerenti i processi aziendali direttamente zazione avrà quindi uno stimolo in più per “mapcorrelati, passando “con un semplice clic del mou- pare” i processi bancari e provvedere ad una loro
se” di processo in processo!
costante opera di “manutenzione”, in modo da
KaDMa non è altro che la fase finale di un pro- elevare il livello della conoscenza organizzativa
getto più ampio di “BPM – Modellazione dei pro- all’interno dell’azienda.
cessi e sistema di knoweledge management unico per
le BCC Toscane” che ha visto come protagonista
Cristiano Verniani
RESPONSABILE
UFFICIO
ORGANIZZAZIONE
la Federazione Toscana delle Banche di Credito
E RISORSE UMANE BCC MASIANO
Cooperativo. In particolare, l’Area Consulenza Gestionale della Federazione, dopo
aver sviluppato il sistema, ha disegnato una homepage dell’applicativo (nella foto) suddivisa
nelle seguenti cinque sezioni
principali:
- la struttura organizzativa,
all’interno della quale ciascuna risorsa potrà visualizzare l’organigramma della
banca e prendere consapevolezza di tutte le attività in
carico alla propria posizione
organizzativa;
- i processi con l’interrelazione fra i diagrammi di flusso
e la restante documentazione organizzativa;
A sinistra Angelo D’Arcangeli della Ftbcc
- la documentazione, nella
e Francesca Sbaraglia e Cristiano Verniani della Bcc Masiano
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VITA DELLA BANCA
Il Melograno
VITA DELLA BANCA
Il Melograno
Campagna di Solidarietà
“Un Ovetto per il Meyer”
Una raccolta differenziata “Differente”
I
Come banca, abbiamo predisposto depliants
specifici e locandine, posizionati nelle varie filiali
e a disposizione della clientela.
Con lo spirito di dare risalto all’iniziativa.
Sul sito www.bccmasiano.it si possono trovare
tutte le informazioni.
n collaborazione con Habitare Art Design,
la Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer
e la Caritas Diocesana di Firenze abbiamo aderito alla campagna di solidarietà “Un ovetto per il
Meyer”.
La Banca di Credito Cooperativo di Masiano ha
acquistato da Habitare Art Design (nostro cliente
e socio) n°7 ovetti (cestini per la raccolta differenziata) da destinare alle filiali della banca (più la
palazzina del centro servizi) con lo scopo di:
- contribuire con la raccolta differenziata allo
smaltimento dei rifiuti;
- finanziare il progetto della Fondazione Meyer
dell’Ospedale Pediatrico fiorentino “Accoglienza
famiglie” per garantire l’ospitalità dei nuclei familiari dei piccoli degenti, in specifiche case di accoglienza o appartamenti (per ogni ovetto acquistato
il 10 % va al Meyer);
- incrementare l’assunzione di persone disagiate che, attraverso la Cooperativa S. Martino della
Caritas Diocesana di Firenze, producono ed assemblano gli ovetti.
Simona Giuliani
RESPONSABILE UFFICIO SOCI
E COMUNICAZIONE BCC MASIANO
Un “Ovetto per il Meyer”
in una delle filiali della Bcc Masiano
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IL PRIMO CITTADINO NELLA SUA SFERA PRIVATA
E NELL’IMPEGNO COME AMMINISTRATORE
I
l direttore Luca Gori ha incontrato il Sindaco
di Pistoia Renzo Berti e ne è nata una intervista un
pò informale, ma molto franca e sincera.
Luca Gori
mantengono invece un contegno diverso.
Ecco perché nel farmi sempre carico di tali problemi, ritengo necessario sottoporli alla compiuta
valutazione dei professionisti degli uffici competenti.
Qualche anno fa lanciai pubblicamente un messaggio che da molti venne ritenuto provocatorio e
che è sostanzialmente caduto nel vuoto: aboliamo
le raccomandazioni.
Le giudico infatti un virus di ingiustizia purtroppo molto diffuso nel nostro Paese che ferisce
la dignità e la credibilità della Pubblica Amministrazione.
La funzione di “primo amministratore” che Lei
svolge da tempo (due “mandati”), Le ha sempre
reso possibile esprimersi come “persona”, o Le ha,
in qualche modo, imposto di divenire/apparire
“personaggio”?
Indubbiamente l’assunzione di un ruolo rilevante per la Comunità come quello di Sindaco determina un’esposizione molto forte nei confronti
dell’opinione pubblica che può in qualche frangente risultare condizionante. È un po’ la sensazione di essere continuamente sotto osservazione,
non solo nell’esercizio delle funzioni di Sindaco,
ma anche nella vita di tutti i giorni e questo, specialmente per chi come me non ama gonfiarsi il
petto, può causare qualche imbarazzo e rigidità di
troppo che magari finisce persino per essere fraintesa.
La Sua professione di medico ha accentuato certamente l’innata sensibilità verso gli altri.
Nella funzione di amministratore, come si riesce
a conciliare la giusta richiesta del singolo con il
dovere di imparzialità e di solidarietà, di obiettività e di equità?
Si tratta di un problema rilevantissimo, che avverto fortemente specialmente quando ricevo il
pubblico e mi trovo molto spesso di fronte richieste di aiuto, situazioni difficili (la mancanza di un
lavoro, di una casa o dei soldi per arrivare alla fine
del mese), non raramente disperate, persone che
esordiscono dicendo “lei è la mia ultima speranza!”.
Ed insieme alla difficoltà di non avere a disposizione le risorse necessarie per soddisfare tutte
queste richieste provo anche il disagio di non poter
sapere se il primo della fila è effettivamente anche
il più bisognoso, se chi piange o si strappa i capelli
è davvero in condizioni più disperate di altri che
Renzo Berti, Sindaco di Pistoia
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TERRITORIO
INTERVISTA AL
SINDACO BERTI
Il Melograno
TERRITORIO
Il Melograno
polemica su un terreno più costruttivo e recuperare un maggior orgoglio che ci faccia mettere a
valore le doti preziose di cui disponiamo.
Ad un amministratore corretto e responsabile
quanto affliggono, in termini di serenità interiore, e quanto pesano, in chiave operativa, l’incomprensione, la faziosità, l’invidia?
Moltissimo, anche se credo dipenda dal carattere e dalla personale sensibilità.
Nel mio caso comunque sì. Ho imparato sulla
mia pelle cosa vuol dire. Ma credo anche che oltre
al disagio personale questi atteggiamenti possano
avere conseguenze negative sull’attività della cosa
pubblica.
Quanto sarebbe meglio infatti concentrarsi
sulle cose vere, prescindere da un antagonismo
viscerale probabilmente frutto di una distorsione
di fondo: il consenso non come strumento democratico del fare ma come obiettivo fine a se stesso,
strumento di potere personale.
Credo che stia qui il cuore della principale patologia di cui oggi stiamo soffrendo.
Negli ultimi tre decenni si è registrato in tutto il Paese e non solo un’impetuosa e persistente
evoluzione nel modo di pensare, di agire, di comportarsi, in sostanza nel modo di vivere. Quale,
secondo la Sua esperienza il grado di cambiamento dei Pistoiesi in tema di valori immateriali,
quelli che qualificano la vita dell’uomo?
Sicuramente anche a Pistoia c’è sete di cultura
e di intelligenza.
Cito tre esempi: lo straordinario successo della biblioteca S.Giorgio che continua ad accogliere
più di mille visitatori al giorno, la partecipazione
alle attività teatrali pubbliche e private (penso alla
splendida esperienza de Il Funaro), la folla che abbiamo avuto alle prime due edizioni del Festival
sull’Uomo.
Ma insieme a questo desiderio di conoscenza
c’è anche la parallela tendenza all’appiattimento, alla ricerca del rifugio personale per sottrarsi
ai rischi e ai cambiamenti travolgenti della nuova dimensione globale. Un’opzione, quest’ultima,
che ritengo non solo angusta ma anche assai poco
plausibile. Se Pistoia in passato ha beneficiato di
una certa propensione alla conservazione che ne
ha limitato le contaminazioni, ora è il momento di
“tirare giù il ponte levatoio!”.
Cittadinanza e Comunità sono sinonimi, a Suo
avviso?
No. Il termine cittadinanza pone più l’accento
sui diritti, spesso declinati a prescindere e su base
individuale. Quello Comunità sulla condivisione
e perciò sull’accoppiata diritti-doveri riferita alla
collettività.
Anche in un Comune come il nostro le corporazioni e le lobbies sono poteri forti? Influenzano?
Quanto?
Sinceramente, almeno per la mia esperienza
personale, non molto.
Un ruolo importante lo hanno certamente le
associazioni di categoria ma devo dire che lo esercitano in modo trasparente e nell’ambito della ordinaria dialettica. Casomai qualche volta approfittandosi dell’abituale propensione dei massmedia
alla critica.
Ci permetta ancora qualche domanda. Lei è conosciuto come uno che ama lo sport. Anzi lo pratica, in particolare il calcio, come bravo componente
della Squadra nazionale dei Sindaci. Traducendo
“Mens sana in corpore sano”, ed ampliandone il
concetto, ritiene che lo sport, al di là delle sue patologie attuali, aiuti davvero nella crescita delle
doti intellettive e caratteriali dell’uomo, come ragionevolezza, resistenza, amicizia, solidarietà..?
Lo sport può davvero essere una straordinaria
palestra non solo fisica ma anche sociale.
In particolare negli sport di squadra si possono
acquisire più facilmente che in altre esperienze alcuni valori e regole fondamentali della vita.
Tuttavia questa potenzialità straordinaria è
oggi molto offuscata delle gravi contaminazioni
che affliggono diverse discipline a partire da quelle più popolari.
Ci dovrebbe essere un principio base da rispettare: la lealtà della competizione.
Le alterazioni di questo principio (dal doping
Curzio Malaparte ebbe a qualificare i Toscani
come “maledetti”, attenuando tale definizione con
“né migliori, né peggiori, ma diversi”. I Pistoiesi
appartengono alla categoria coniata da Malaparte?
La caratteristica saliente dei Pistoiesi la possiamo estrapolare dalla storia: una spiccata propensione alla divisione e alla polemica. Non è un caso
che i Bianchi e i Neri siano nati nella nostra città.
E non è neppure un caso che nelle accese battaglie
del Medioevo alla fine Pistoia sia stata sconfitta.
Bisognerebbe essere capaci di trasferire la vis
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farmacologico a quello economico, truffe comprese) feriscono al cuore questo principio e sono
perciò nemiche letali dello sport. Ma si tratta purtroppo di una degenerazione diffusa che ormai
lambisce anche le attività amatoriali e giovanili.
Occorre perciò non solo sorvegliare ma promuovere a partire dai livelli di base un sano e pieno recupero dei principi per i quali è certo importante vincere, ma non ad ogni costo.
so del proprio “io”? vuol dare anche attraverso “Il
Melograno” un messaggio ai giovani?
Posso dire che, specialmente in un contesto difficile come quello che stiamo vivendo dove alle
difficoltà economiche si somma la forza centrifuga della frammentazione, il riuscire a dare le gambe a scelte a favore della comunità riempie di una
soddisfazione enorme che talvolta sconfina nella
felicità.
E, d’altra parte, io credo che se ognuno di noi
ripensa ai momenti migliori della propria vita si
accorgerà che si tratta di situazioni condivise con
altri. A testimonianza che dentro di noi c’è la molla positiva dello stare insieme, appunto di quel
fare squadra che, anche per i ritmi frenetici della
nostra esistenza, abbiamo un po’ abbandonato.
Ma sono convinto che i nostri ragazzi sapranno
riprendere la strada maestra, tornare a parlare al
plurale, essere protagonisti di un nuovo ciclo “costruttivo”.
Tra Sindaci “in scarpette di diverso colore” è
più facile l’intesa di fare squadra, o residuano sospetti e diffidenze?
Devo dire di no. Nella Nazionale Italiana Sindaci veniamo da ogni parte d’Italia e siamo di
ogni collocazione politica. Di solito ci cimentiamo
in iniziative di solidarietà con compagini di atleti
più giovani. Ciò nonostante spesso vinciamo, non
solo perché ormai affiatati negli schemi ma perché, forse accomunati dai problemi delle rispettive
comunità con cui ci confrontiamo tutti i giorni, siamo particolarmente motivati a “fare squadra”.
Ultima domanda: qual è il suo rapporto con la
banca?
Sul piano personale, direi piuttosto distratto.
Devo dire che visto la quantità di cose da cui sono
circondato preferisco delegare la gestione dei rapporti ordinari.
Dal punto di vista sistemico, sono invece convinto dell’importanza del ruolo che gli Istituti del
credito possono svolgere nell’attuale frangente.
Ma in questo senso non sono sufficienti i buoni propositi; occorre anche la capacità di andare
oltre, creando le sinergie necessarie e, perché no,
provando a disegnare dimensioni più competitive
e comunque sufficienti ad evitare di perdere l’ancoraggio al territorio.
Ha possibilità per praticare altri sport?
Purtroppo no. Negli ultimi anni, per mancanza
di tempo, ho dovuto praticamente accantonare lo
sci e il tennis che sono gli altri sport che prediligo.
Nella difficoltosa ricerca quotidiana di relax,
dopo l’assolvimento dei doveri familiari e i compiti professionali, cosa Le appaga di più lo spirito: la musica, la lettura e che altro?
Indubbiamente la musica. Amo anche molto
la lettura che però richiede quella concentrazione
che mi viene spesso richiesta in tanti altri momenti
e quindi... preferisco recuperare nei giorni di vacanza, portandomi dietro il nutritissimo gruppo
dei libri accumulati.
Luca Gori
DIRETTORE GENERALE BCC MASIANO
Irrompe qualche volta la seducente e liberatoria tentazione di lasciare tutto per tornare a vivere una vita “normale”?
Più che di una tentazione (anche se confesso
che in passato l’ho avuta più volte) si tratta ora di
una prospettiva a breve scadenza. Con la prossima
primavera concluderò infatti dopo 10 anni consecutivi questa mia esperienza di Sindaco e tornerò
con gioia ad essere un cittadino “normale”.
Ci può confermare che servire ed essere utile
agli altri, anche se molto faticoso, è, comunque,
più nobile e gratificante che sedimentare nel recesDicembre 2011
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TERRITORIO
Il Melograno
TERRITORIO
Il Melograno
RIAPERTA LA SCUOLA
DELL’INFANZIA DI MASIANO
D
omenica 2 Ottobre sono stati inaugurati
i lavori di ristrutturazione e ampliamento della
Scuola dell’Infanzia di Masiano di proprietà della Parrocchia di S.Maria Assunta di Masiano. ll
percorso intrapreso dalla Parrocchia a partire dal
Gennaio 2010, di concerto con le Autorità Comunali, volge quindi al termine.
In tempi strettissimi, vista la complessità e numerosità degli atti autorizzativi, viene restituito
alla Comunità locale un elemento importantissimo sia per il consolidamento della propria identità culturale sia per il miglioramento della qualità
dei servizi insediati.
La scuola infatti nacque a metà degli anni ‘50
per volontà e con l’impegno esclusivo degli abitanti e della Parrocchia, che fin da allora ne ha curato il mantenimento in uso.
Don Fulvio Baldi
L’esigenza di alcune opere di manutenzione
straordinaria impreviste sono state affrontate con
nuovo spirito di iniziativa e coesione, determinando la scelta di una radicale innovazione di tutto
l’edifico.
Così Don Fulvio Baldi si è espresso durante
l’inaugurazione presieduta dal nostro vescovo,
S.E. Mons. Mansueto Bianchi:
... Oggi per la nostra parrocchia, ma credo di poter
dire per l’intera zona e il Comune, è un giorno molto
importante perché, dopo un anno e mezzo di lavori, riapre l’asilo. Questo edificio, costruito negli anni ‘50 dai
nostri nonni con acuta lungimiranza, ha ospitato prima
l’asilo gestito dalle suore e poi, dal 1972, è stato dato in
affitto al Comune di Pistoia per ospitare l’attuale scuola
per l’infanzia dell’istituto comprensivo “M.L. King”.
Questo asilo, come ho potuto constatare nei dieci
Il Sindaco di Pistoia Renzo Berti e S.E. Mons. Mansueto Bianchi
tagliano il nastro alla cerimonia d’inaugurazione
Dicembre 2011
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anni della mia presenza a Masiano, non è considerato
solo un servizio indispensabile per le famiglie ma anche
un luogo carico di ricordi, frutto delle fatiche dei propri genitori o dei propri nonni che, volendo garantire
un’educazione cristiana ai loro figli, decisero di costruire questo edificio e di affidarlo alle suore.
Quando nel Febbraio 2010 venne chiuso per inagibilità, capimmo subito che per riaprire l’asilo non sarebbe
bastato qualche aggiustamento, c’era bisogno di un intervento di una certa rilevanza. Non nego che inizialmente fui preso da un certo sconforto perché le spese
che si prospettavano non erano di poco conto. Cominciarono una serie di valutazioni, di scambi di opinioni e
di idee con il consiglio economico, il consiglio pastorale
e alcuni tecnici della parrocchia. Cominciarono anche
una serie di contatti con il Comune per capire l’intenzione dell’amministrazione riguardo al futuro dell’asilo
di Masiano. Da questo giro di consultazioni e dalla valutazione delle nostre possibilità cominciò a farsi strada l’idea, non solo di ristrutturare l’edificio esistente
ma anche di ampliarlo se questo fosse stato necessario
a renderlo idoneo al proseguimento dell’attività didattica.
L’impegno di tutti, seppur in modi e intensità differenti, ha reso possibile la riapertura di questa struttura, limitando i lavori a tempi abbastanza brevi (vista la
complessità dell’intervento).
Mi pare giusto precisare che la scelta della parrocchia di ristrutturare e ampliare l’asilo non era da con-
siderarsi né dovuta né scontata. Le parrocchie in via
ordinaria non restaurano asili ma si preoccupano della
crescita umana e cristiana delle persone. In questo lavoro però abbiamo visto l’opportunità non solo di rendere
un servizio alle famiglie della nostra comunità, ma anche di sottolineare che alla parrocchia sta a cuore l’educazione e la formazione dei nostri bambini. In questo
senso, è auspicabile che la collaborazione non si limiti
all’uso delle strutture parrocchiali (seppur regolata da
in contratto di locazione) ma si estenda alla cura della
crescita umana dei bambini per la quale, specialmente
in paesi come il nostro, è impensabile prescindere dai
valori della tradizione cristiana. È impossibile un’educazione neutra, è giusto quindi che, tra le tante voci,
anche quella della Chiesa abbia il suo posto.
Concludo dicendo che questo intervento è stato un
itinerario molto impegnativo che ha visto il coinvolgimento di una serie di persone, di istituzioni e di tecnici
veramente incredibile. A questo proposito voglio rin-
Un’aula della scuola
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TERRITORIO
Il Melograno
TERRITORIO
Il Melograno
amministratore della Banca di Credito Cooperativo di Masiano, Prof. Ivano Paci presidente della
Fondazione Caripit, Federica Fratoni presidente
della Provincia di Pistoia, Caterina Bini consigliere regionale.
Successivamente, in concomitanza con i festeggiamenti patronali, la Comunità parrocchiale si è
ritrovata tutta per un pranzo conviviale presso i
locali dell’adiacente circolo ricreativo Acli.
graziare in primo luogo i tecnici della parrocchia che in
accordo con quelli comunali hanno dimostrato una dedizione e professionalità veramente sorprendente. Forse
non potete nemmeno immaginare la mole di pratiche
che hanno dovuto presentare per concludere questo intervento. È stata una continua corsa col tempo.
Voglio ringraziare, in particolare, la BCC Masiano
per il contributo e la disponibilità dimostrata. L’amministrazione comunale, per l’impegno preso a mantenere
l’asilo per almeno 12 anni in questo edificio della parrocchia. Ringrazio la ditta edile MN (e con lei gli altri
artigiani) che hanno realizzato i lavori di ristrutturazione rispettando i tempi previsti e con grande
impegno e professionalità.
Ringrazio per ultimi, non tali però per importanza, tutti i parrocchiani che hanno dato il loro
contributo in denaro o in opere varie. Realizzare
una ristrutturazione come questa è possibile solo
in comunità vive, dove molti si impegnano per il
bene di tutti...
La scuola materna di fatto è stata completamente ristrutturata e ampliata, sia dal punto
di vista spaziale che impiantistico, determinando sia un miglioramento della fruibilità e
qualità degli spazi didattici, sia un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio. È stato realizzato un ampliamento sostanziale dell’edificio, con una nuova aula di
50 mq. associata ad una copertura piana praticabile delle medesime dimensioni, per svolgere nuove attività didattiche all’aperto.
Sono state rinnovate completamente le finiture interne ed esterne, si sono riorganizzati gli spazi di servizio sia per i bambini che
per i docenti, sono stati realizzati ex novo gli
impianti elettrici e idro-termosanitari, con soluzioni legate al risparmio energetico, quali
impianti a pavimento con caldaia a condensazione e riscaldamento dell’acqua sanitaria con
pannelli solari. È stato completamente rifatto
il sistema di smaltimento dei reflui, associato
alla razionalizzazione dello smaltimento delle
acque piovane.
La giornata è stata splendida sia dal punto
di vista umano che meteorologico ed oltre a
S.E. Mons. Mansueto Bianchi come citato, alla
comunità parrocchiale tutta, sono intervenute
le massime autorità civili locali, tra cui Renzo Berti Sindaco del Comune di Pistoia, Mario Tuci Vicesindaco e Assessore alla Pubblica
Istruzione del Comune di Pistoia, Luca Vienni
Don Fulvio
Alcune immagini della Scuola dell’Infanzia
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TERRITORIO
MASIANO IN FESTA
PER DON FULVIO
S
abato 5 Novembre 2011, la Comunità di Masiano si è riunita per festeggiare i dieci anni in Parrocchia di Don Fulvio.
La serata è iniziata con la Celebrazione Eucaristica ed è proseguita con una cena nei locali del
circolo di Masiano, realizzata dai cuochi della festa
paesana; a seguire un momento ricreativo organizzato dai ragazzi del gruppo giovani della parrocchia: una simpatica canzone per Don Fulvio,
un filmato per ricordare le attività parrocchiali di
questi anni e l’intervento di due giovani travestiti
da Iene, parodia della trasmissione di Italia 1.
Questa festa, caratterizzata da un’elevata partecipazione, è stata un’occasione di grande gioia
e comunione per la parrocchia di Masiano, che ha
sentito il desiderio di stringersi attorno a Don Fulvio per festeggiare il cammino condiviso da tutta
la comunità in questi dieci anni. La riconoscenza
verso Fulvio e la voglia di partecipazione si sono
tradotte in una positiva collaborazione: giovani,
famiglie e persone più anziane hanno condiviso
l’organizzazione della serata, con spirito comunitario e di servizio.
Numerosi sono i motivi della gratitudine verso
Don Fulvio: l’amore e la dedizione con cui ha servito la comunità, l’umile testimonianza di Fede, la
fiducia nella vita comunitaria e l’impegno profuso nell’educazione e per far
crescere relazioni evangeliche. La serata è stata anche occasione per ricordare
i momenti di gioia e difficoltà condivisi, le numerose opere realizzate in parrocchia, i pellegrinaggi e le esperienze
formative e ricreative: gite, campi estivi
per i giovani, vacanze per le famiglie;
il tutto sempre orientato alla crescita,
personale e nella Fede.
Questo momento di festa ha rafforzato lo spirito comunitario e il desiderio di continuare a camminare insieme
nella Fede.
Gruppo Giovani Parrocchiale
Alcuni momenti della serata
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TERRITORIO
Il Melograno
TRADIZIONI SCOMPARSE
Renato Risaliti
I
mprovvisamente, in una notte di dolore,
dovuta ad un infausto attacco cardiaco, mi sono
ricordato di una tradizione del pistoiese, oramai
scomparsa, un tempo assai fiorente, sia nelle località di pianura come l’aglianese, sia di montagna: il matrimonio dei vedovi e delle vedove.
Nella vita normale di un tempo, scandita
dall’incedere del tempo, suddiviso nelle quattro
stagioni classiche (primavera, estate, autunno e
inverno) cui si uniformava strettamente il calendario liturgico cattolico, avvenivano spesso epidemie di tifo e colera, in cui rimanevano vittime, in
primo luogo, i bambini, i vecchi e le donne.
Anzi, queste ultime morivano abbastanza spesso di parto in primo luogo, per carenze igienico
sanitarie, come emorragie, infezioni etc.; in secondo luogo, per l’eccessivo peso dei lavori agricoli e
la conduzione della famiglia.
Per questi motivi le vedove erano numericamente assai meno dei vedovi. E poi lo stato di
pratica inferiorità sociale e civile delle donne, rispetto agli uomini, le rendeva meno disponibili ad
un nuovo matrimonio.
In pratica, la vedova in una grande famiglia
contadina diventava di fatto la serva di tutta la
famiglia. Questo stato di schiavitù pratica veniva
accettato con grande senso di abnegazione per il
bene dei propri figli…
Quindi i matrimoni dei vedovi erano di solito
assai più frequenti dei matrimoni delle vedove.
Qualche volta accadeva che un vedovo e una
vedova si unissero in matrimonio, ma questo accadeva più raramente a causa delle nidiate di figlio che di solito accompagnavano i matrimoni di
un tempo.
Se poi i due erano di famiglie contadine, occorreva, assai spesso, l’assenso preventivo dei proprietari dei fondi e questo assenso era subordinato a
tanti fattori di ordine economico, sociale e psicologico.
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TERRITORIO
Il Melograno
Comunque sia, questi matrimoni di vedovi
suscitavano sempre una reazione nel paese o nei
paesi vicini, di falsa allegria, sempre al limite di
una implicita condanna sociale.
Va detto anche che esisteva una differenza di
festeggiamenti fra la pianura e le località collinari
e/o montane.
In pianura le comunicazioni fra i paesi erano
più rapide che nelle colline e montagne. In questo ultimo caso i giovinastri che si apprestavano a
fare “cagnara”, con vecchie casse, tromboni e altri
sistemi, lo comunicavano ai loro coetanei dei paesi
vicini con il “corno”.
Il suono del corno avvertiva i giovani dei paesi vicini quello che stava per succedere e quindi
dovevano prepararsi a venire a fare la “festa” ai
malcapitati sposi.
Suscitava sempre naturale impressione quando
lo sposo vedovo era anziano con prole e trovava
una “verginella” nubile, sia pur coi suoi quaranta
anni e passa.
Spesso si trattava di un matrimonio di convenienza far un uomo che aveva bisogno di una
moglie “serva”, che lo accudisse assieme a tutta la
famiglia.
La sera delle nozze, che di solito si celebravano quassi di soppiatto in canonica, si andava con
grosse casse, strumenti e bastoni.
I giovinastri che non avevano neanche un minimo riconoscimento dell’odierna “privacy” faceva-
no schiamazzi indiavolati, quasi a voler dire che
si trattava non di matrimonio d’amore, ma solo di
convenienza.
Lo schiamazzo durava quasi tutta la notte. La
coppia si guardava bene di apparire fuori dalla finestra o dalla porta.
Lo schiamazzo con vecchie casse voleva simbolicamente significare che si trattava di cose vecchie e da buttare.
La cagnara durava fino a notte fonda.
Il tormento per lo sposo proseguiva anche nei
giorni successivi con punzecchiature continue fino
a che l’ex vedovo confessava, volente o nolente,
come avesse consumato il matrimonio con la ex
zitella oramai sua sposa.
Come si può vedere, si tratta di una tradizione
che ora è scomparsa, ma che è rimasta viva fino ad
alcuni decenni fa. Io stesso ricordo, con rossore, di
aver assistito ad una di queste ultime espressioni
di folclore circa quattro decenni fa, all’inizio degli
anni settanta del Novecento.
Col senno di poi, ritengo che è giusto che
questa tradizione sia scomparsa coi progressi
dell’industrializzazione e della modernizzazione
del nostro paese, perché nella sostanza finiva per
offendere la dignità e i legittimi diritti di queste
coppie.
Renato Risaliti
DOCENTE DELL’UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI FIRENZE
Dicembre 2011
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Il Melograno
TERRITORIO
VILLA LA MAGIA
Arte, magnificenza e storia di una
dimora principesca e dei suoi proprietari
dal Trecento ai nostri giorni
TERZA PARTE
P
Chetti Barni
andolfo d’Ottavio Attavanti, il 27 maggio frantoio da olio, «una casa con bottega da fabbro»,
1645, ottenne il consenso da Ferdinando II de’ Me- «una casa con bottega da calzolaio», «una fornace
dici per l’acquisto di villa La Magia. A Girolamo da calcina e lavoro».
Romoli, in quel tempo ministro generale dello
Pandolfo, il nuovo proprietario della Magia,
Scrittoio delle Possessioni, fu affidata la cura delle era membro della famiglia Attavanti, originaria
trattative preliminari, che stabilirono le direttive di Castelfiorentino. Nondimeno, per le vicende
per la vendita della dimora e di tutte le proprietà storico-artistiche della principesca dimora più inche ne costituivano il possedimento per un totale teressante si è rivelato uno dei figli di Pandolfo,
di 30.600 scudi.
il generale Amerigo Attavanti, dal 1688 energico
Nel contratto stipulato dal notaio Ser Cristofa- amministratore delle proprietà di famiglia e comno Tinghi il 31 maggio 1645, ovvero appena quat- mittente delle profonde trasformazioni che tra la
tro giorni dopo che Ferdinando II aveva accordato fine del Seicento e i primi decenni del Settecento
la vendita, la proprietà risulta costituita da «Un conferirono un nuovo ordinamento all’interno
Palazzo da Sig.re con suo cortile in mezzo, canti- dell’edificio, senza però mutarne sostanzialmente
ne, stalle, pozzo e colombaia, con n(umer)o ottan- l’aspetto esterno.
tacinque stanze in tutto, e sue appartenenze et un
Dentro la villa fu trasformata in un elegante stiprato intorno a detto Palazzo con suo pallottolaio le barocco e venne adornata con ricche decorazioe tre buche da grano, et un pezzo di orto con suo ni ad affresco e a stucco.
palancato intorno». Il rogito notarile prosegue nelIl cantiere aperto alla Magia agli inizi del Settela descrizione degli immobili situati nei pressi del- cento era infatti un brulicare di attività: numerose
la villa «dalla parte di
verso Pistoia», dove si
ergevano «una tinaia,
con suoi tini e sedili, et
una stalletta poco distante da detta tinaia».
Nell’atto si annoverano
inoltre: «Uno stradone
che comincia dal prato,
attorno al Palazzo, et
arriva fino al Lago della Magia (...), alberato
dalle bande di quercie
e farnie (...).
Il documento continua nella dettagliata
registrazione dei beni
stabili, i quali si possono così sommariamente indicare in ventidue
poderi, due mulini, un
Giovanni Bagnoli, Ratto d’Europa, volta del ricetto del piano nobile, 1710
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Magia, la sua vicenda costruttiva non
poté tuttavia dirsi
ancora
conclusa.
Risalgono infatti al
biennio 1723-1724
altri interventi edilizi, volti soprattutto a migliorare le
condizioni statiche
dell’ala di levante
dell’edificio.
Una nuova fase
nella
decorazione
pittorica degli interni della dimora si è
riscontrata agli inizi
del quarto decennio del Settecento,
quando
Pandolfo
Attavanti,
secondoPietro Cherubini, quadrature del ricetto del piano nobile, 1710
genito del generale
Amerigo, commisle personalità artistiche presenti. Fra queste gio- sionò l’ornamentazione dell’ampia galleria al
va ricordare il pittore fiorentino Giovanni Bagno- piano nobile. Le pareti di questo ambiente furono
li (1678-1712), che nel 1710 affrescò l’ovato sullo ornate con vedute paesistiche e cittadine, incornisfondo dello scalone con figure di deità (Giove, ciate da elementi architettonici dipinti che alludoGiunone, Minerva e Marte), oltre al Ratto d’Euro- no ad una loggia. La decorazione pittorica di quepa sulla volta del ricettino antistante il salone. La sto ambiente costituisce un esempio significativo
scena del ‘rapimento’ è inserita in un’architettura della pittura di vedute prospettiche entro la prima
illusionistica dovuta alla mano di Pietro Cerubini. metà del Settecento a Firenze.
Alla Magia lavorò inoltre Giovan Domenico
Nel 1766 il nobile pistoiese Giulio Giuseppe
Ferretti (1692-1768), pittore largamente stimato dai Amati acquistò dagli eredi della famiglia Attavansuoi contemporanei come il più autorevole artista ti la Magia con tutti gli annessi; a costui si devono
fiorentino del tempo, che tra il 1714 e il 1715 realiz- interventi murari e decorativi dell’ampio giardino
zò parte della decorazione ad affresco del grande della residenza. Si attese tra l’altro anche alla reasalone di rappresentanza. Il ciclo presenta il Trion- lizzazione della limonaia posta sul lato di levante
fo delle virtù sulla violenza e sul male che dominano il del giardino à parterres, in corrispondenza di quelmondo, sull’ampia volta, e Bacco e Arianna e Diana la costruita un’ottantina d’anni prima dalla nobile
e Atteone, rispettivamente sulla parete meridiona- famiglia di Castelfiorentino. Il giardino à parterres
le e su quella di tramontana della sala. Completò realizzato nel primo decennio del Settecento dagli
l’ornamentazione pittorica del salone con due di- Attavanti, si trova su un piano più basso rispetto
pinti raffiguranti Venere e Amore e Latona con Diana a quello su cui poggia la villa ed è delimitato sul
e Apollo fanciulli Tommaso Gherardini, personalità lato settentrionale da un muro, lungo il quale si
quest’ultima tra le più interessanti nel quadro del coltivavano a terra le piante dei cedrati, disposte
panorama artistico fiorentino del pieno ‘700. Dallo in modo da formare due boschetti. Nel giardino
stesso artista vennero anche affrescati sulle pareti erano inoltre coltivati fiori di varie sorti -garofani,
del ricetto Diana e Endimione e il Rapimento di Ce- gelsomini, violette, mughetti- in composite aiuole
falo.
a spartire geometricamente il terreno; tra queste
Se i lavori primosettecenteschi apportarono un erano inoltre delle pietre murate che accoglievano
notevole cambiamento nell’assetto interno della nella bella stagione le conche delle piante di agruDicembre 2011
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TERRITORIO
Il Melograno
Il Melograno
TERRITORIO
suo primogenito Giovanni Tommaso nati dal matrimonio con Eugenia Mattei: Giuliana, Gualtiero,
Luciano Amerigo, Tebaldo, Lanfredino.
Oggi la villa è di proprietà dell’amministrazione comunale, che ha stilato l’atto di compravendita nel corso del 2000 con la contessa Marcella
Pagnani Amati Cellesi, moglie del terzogenito, ed
ultima erede della nobile famiglia pistoiese.
Il Comune di Quarrata, oltre ad occuparsi del
restauro conservativo della villa e dei suoi annessi,
dal 2005 ha messo a punto un progetto espositivo
rivolto all’arte contemporanea e all’acquisizione di
opere da installare nel parco.
Le opere di Fabrizio Corneli, Anne e Patrick Poirier, Marco Bagnoli, Hidetoshi Nagasawa, Maurizio
Nannucci e Daniel Buren sono fruibili dai visitatori
del parco e della villa, costituendo un ‘ponte’ tra il
mecenatismo antico e l’attenzione al mondo contemporaneo resa dall’Amministrazione comunale
dell’ultimo decennio. Le opere sono tutte ‘site specific’, cioè pensate e realizzate appositamente per il
luogo e si fondono mirabilmente con il paesaggio
fino a diventarne parte integrante.
Chetti Barni
STORICA DELL’ARTE
Per le vicende storico-patrimoniali di Villa la Magia e per i vari interventi di ristrutturazione e decorazione si consulti: Chetti Barni, Villa la Magia. Una
dimora signorile nel contado pistoiese (secc. XIV-XIX),
Firenze, Casa Editrice Edam, 1999. Si veda inolte
C. Barni, Villa La Magia in C. Barni, G.C.Romby,
Ville, giardini, paesaggi del Montalbano, Prato, Gli
Ori, 2011, pp.50-75.
Fontana di Daniel Buren
È possibile visitare la villa, i giardini storici
e la Collezione d’arte Contemporanea previa
prenotazione presso:
- Biblioteca multimediale del Comune di Quarrata, P.zzaAgenore Fabbri, 51039 Quarrata (PT)
Tel. 0573-774500 Fax 0573-777177
[email protected];
- Associazione Culturale Tagete. Arte. Territorio. Archeologia - www.tagete.info
Tel.+39 334-8778007
mi, in inverno riposte nelle limonaie. Altrove nel
terreno circostante, erano piantati olivi, gelsi, viti
insieme a innumerevoli varietà di fiori.
Ultimo discendente della famiglia Amati, Tommaso nominò proprio erede del suo casato Giulio
di Luigi Cellesi (1863), con l’obbligo di assumere il
doppio cognome.
La residenza passò quindi in proprietà dei nipoti di Giulio Amati Cellesi, ovvero dei figli del
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CASALGUIDI:
la FESTA BELLA
Valerio Lucarelli
L
a Festa Bella di Casalguidi ha rispettato anche quest’anno la consuetudine del suo triennale
svolgimento. Fra l’altro, rispetto a quella svoltasi nel marzo del 2008, è stato possibile vederne la
completa esecuzione grazie alle condizioni metereologiche favorevoli. La rievocazione storica della morte di Gesù si è confermata anche quest’anno
un appuntamento che ha richiamato a Casalguidi
tantissime persone provenienti da ogni parte della
provincia. Una tradizione molto suggestiva che si
è conservata (dal 1693) per secoli interi coinvolgendo donne e uomini, bambini, giovani, adulti,
pensionati.
Inizialmente questa processione “penitenziale” si alternava con Prato e Pistoia; ora invece con
Quarrata e Montevettolini. Si tratta di una manifestazione non solo folkloristica, bensì una “sorta di
Via Crucis raccontata attraverso le vie del paese”.
“La Festa Bella non è tale solo per gli abiti sgargianti, i cavalli che scalpitano, i soldati che marciano, i tanti raffiguranti che incorniciano la singolare processione. Essa diventa bella - secondo
monsignor Giordano Frosini - nella misura in cui
un popolo, o almeno la parte migliore di esso rivive nella fede l’ora fatale dell’umanità, il momento
in dui il Figlio di Dio, consegnato nella mani degli uomini dava inizio ad una storia nuova, a un
mondo diverso.”
Quest’anno gli organizzatori hanno apportato
una novità importante. Gli angioletti, che di norma aprono la sfilata delle dieci zone in cui per
tradizione è suddivisa la parrocchia, non erano a
cavallo; questo sopratutto per una ragione di sicurezza. Il resto della processione ha ricalcato le
precedenti edizioni. Anche quest’anno al termine
della processione si è svolta nella piazza davanti
alla chiesa una rappresentazione della deposizione di Gesù.
Valerio Lucarelli
Ufficio Ispettorato
BCC MASIANO
Due immagini della Processione
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TERRITORIO
Il Melograno
TERRITORIO
Il Melograno
Nella mostra “Rinnovare lo sguardo”
prosegue il percorso artistico di
Gloria Iozzelli
G
loria Iozzelli, pittrice toscana, è arrivata
alla sua terza esposizione personale, con la mostra
organizzata, nel mese di maggio scorso, nei locali
attigui alla Chiesa di San Michele a Serravalle Pistoiese.
Gloria Iozzelli, allieva dell’artista pistoiese Paolo Tesi, nella mostra “Rinnovare lo sguardo”, ha
presentato alcune delle sue opere: insetti giganteschi, rettili e una serie di autoritratti.
Tutti lavori realizzati nell’ultimo anno di attività; quadri eseguiti con tecnica mista su grandi fogli
di carta Magnani; soggetti animati dal colore intenso degli inchiostri Ecoline e dei pastelli.
Nel catalogo della mostra scrive Tesi sulla pittrice Iozzelli: “Il tema che più le preme resta il corpo umano, la sua esile figura offerta in molteplici
varianti, testimone sbigottita del tempo che trascorre.”
Gloria davanti a “Dove ci siamo persi”
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TERRITORIO
Il Melograno
“In attesa della maschera”
“Dunque Gloria, dipingendo gatti, iguane, salamandre, cervi volanti, insetti stecco,
farfalle, falene, coleotteri... inconsapevolmente non fa altro - come appunto ipotizza
Jung per eredità evolutiva - che dar vita a
quel patrimonio inconscio, appartenente all’immaginario collettivo, e inerente alla paura, al ribrezzo, allo schifo, ma al contempo,
anche alla fascinazione che tutto ciò sollecita.
Perché, e la letteratura, l’arte, il teatro, il cinema ce lo dimostrano ampiamente, quanto
ci turba e inquieta allo stesso tempo irrimediabilmente, ci attrae.” dalla presentazione
di Siliano Simoncini.
“Le risorse di Gloria sembrano non finire
mai e i soggetti che affronta si moltiplicano
di continuo, vere e proprie variazioni sul
tema, assecondando l’esigenza di raccontarsi, a cominciare dai timidi autoritratti di
piccolo formato...” dalla presentazione di
Paolo Tesi.
M.G.
“Identità”
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SPAZIO GIOVANI
Il Melograno
Con questo numero della Rivista “Il Melograno”,
vorremmo dedicare uno spazio esclusivamente
riservato ai “giovani talenti” del nostro territorio, che
si sono distinti in ogni ambito.
La rubrica prenderà il nome di SPAZIO GIOVANI.
Simona Giuliani
Confidiamo nelle numerose adesioni da parte vostra!
Per segnalazioni: [email protected].
FITNIA:
UN GRUPPO
VERAMENTE ROCK
La copertina del CD
T
ra le migliori band toscane, segnaliamo i
FITNIA, un gruppo di 5 ragazzi pistoiesi che per
amicizia, frequentazioni scolastiche, voglia di
sperimentare e, soprattutto, amore per la musica,
hanno deciso di registrare il loro primo album dal
titolo “The caos inside your mind”.
Nella composizione delle loro canzoni i FITNIA
si ispirano sia a band americane come i “Guns’n
Roses” e gli “Strokes”, sia a gruppi inglesi tipo i
“Beatles” e gli “Oasis”. Il risultato è una musica
variegata che comprende ogni tipo di rock.
La ricerca della “maturità” artistica si traduce
in un sound mai monotono e sicuramente molto
coinvolgente.
I FITNIA hanno partecipato ad alcune trasmissioni televisive locali (su TVL “Aspettando
il Blues”) e, quest’estate, all’Arezzo Wave come
rappresentanti di una delle migliori band toscane
(con il supporto della Regione Toscana).
Lo scorso 4 novembre hanno partecipato a
Roma al “Contestaccio Italian Wave”, sempre in
rappresentanza della Toscana.
Sono stati recentemente selezionati da una importante agenzia musicale per promuovere, su
scala nazionale, un brano estratto dal loro ultimo
lavoro, il singolo “Muddy Snow”.
Le premesse per il successo ci sono tutte… in
bocca al lupo ragazzi!
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SPAZIO GIOVANI
Il Melograno
Il gruppo rock dei Fitnia
I Fitnia sono:
voce: Alessandro Camiciottoli
batteria: Michele Galardini
chitarra: Luigi Aprigliano
chitarra: Marco Valdiserri
basso: Alessandro Mariani
La svolta arriva nel 2008 con l’ingresso di Alessandro Camiciottoli (voce), col quale il gruppo dà
il via alla creazione di un sound rock puro, tranne
che per qualche tinta di indie rock.
Dopo aver partecipato ad alcuni contest nazionali (Tourmusicfest, Emergenza, Martelive, Italia
wave), ottenendo ottimi risultati e recensioni positive della critica, a Luglio 2010 il gruppo è entrato in sala registrazione per dare vita al suo primo
Ep/Lp “The chaos inside your mind”, contenente 7 pezzi originali i cui testi sono scritti in inglese
da Michele.
Nell’estate 2011 finisce la collaborazione con
Luca Corsini, ma poco dopo, il gruppo si ricompone con l’arrivo di Alessandro Mariani che prende
il posto di Luca al basso.
Biografia:
ll progetto FITNIA nasce nel 2002 dall’incontro
di tre ragazzi: Michele Galardini (batteria), Luigi
Aprigliano (chitarra) e Marco Valdisserri (chitarra), ai quali si aggiunge quasi subito Luca Corsini
(basso). Fin dai primi esperimenti, fra sale prove e
salotti improvvisati, la voglia di creare pezzi originali è viva e genuina e parte dalle melodie create
da Luigi e Marco. Pur con un sound molto grezzo,
il gruppo ricerca una sua identità musicale, maturando negli anni con il succedersi di cantanti dai
registri vocali molto lontani fra loro.
Simona Giuliani
RESPONSABILE UFFICIO SOCI
E COMUNICAZIONE BCC MASIANO
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ECONOMIA LOCALE
Il Melograno
LA CAMERA DI COMMERCIO IMPEGNATA
NEL SOSTEGNO AL CREDITO DELLE IMPRESE.
INTERVISTA A
STEFANO MORANDI
Maurizio Gori
PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO DI PISTOIA
P
In tale situazione la mancanza di liquidità e la
difficoltà di accesso al credito rimangono tra i fattori più critici per le imprese della provincia. E’
per questo che già nell’anno in corso la Camera di
Commercio ha destinato per finalità di sostegno
al credito un importante fetta delle risorse disponibili per attività di promozione dell’economia a
iniziative quali l’erogazione di contributi in conto
interesse su operazioni di microcredito e il sostegno ai consorzi fidi, il cui apporto è da ritenersi
determinante per agevolare le imprese nell’ottenere credito. E tale impegno economico (€ 500.000)
sarà ripetuto anche nel 2012 indirizzando gli interventi soprattutto a favore
delle aziende con maggiori potenzialità sostenendo
lo start-up di impresa, i
processi di ristrutturazione e/o riconversione
aziendale, l’innovazione
di prodotto e di processo.
Non si tratta, ovviamente, dell’unica iniziativa posta in essere dalla
Camera di Commercio. E’
tuttavia difficile sintetizzare in poche battute l’attività svolta che ha portato
a destinare nel 2011 complessivamente oltre 4 milioni di Euro ad interventi
di promozione economica
distribuiti su una serie di
assi di intervento, confermati recentemente dal Consiglio camerale anche
per l’anno 2012, che si possono così riassumere:
• rafforzare la competitività del sistema produttivo locale, frenando la tendenza delle imprese a delocalizzare verso altri mercati e attuando
politiche complessive di attrazione degli investi-
residente, nel contesto dell’attuale crisi
economica, che sta colpendo anche la nostra provincia, quale iniziative a sostegno delle aziende
ha posto in essere la Camera di Commercio?
Il sistema economico a livello globale sta attraversando una delle più profonde crisi congiunturali che si ricordino, sicuramente la più profonda
del dopoguerra la cui tendenza involutiva al momento, salvo timidi segnali spesso subito contraddetti, sembra non aver ancora raggiunto i livelli
massimi.
Date le peculiarità del sistema economico provinciale, costituito prevalentemente da piccole e
Stefano Morandi
medie imprese, le criticità di natura congiunturale
si vanno a sommare a difficoltà strutturali che già
in precedenza avevano ingenerato un trend non
del tutto favorevole, con effetti cumulati profondamente negativi sul nostro sistema imprenditoriale.
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menti;
• promuovere l’economia provinciale sostenendo i processi di internazionalizzazione del sistema produttivo locale;
• sviluppare, qualificare e promuovere il sistema dell’offerta turistica e commerciale locale;
• favorire la trasparenza dei mercati.
da un’analisi attenta dei bisogni delle imprese,
con effetti deleteri sull’intero sistema economico.
Tale politica, che troppo spesso si traduce in una
politica di tagli indiscriminati senza affrontare i
veri nodi della crisi, si traduce nell’impossibilità
da parte dei livelli locali, a partire dalle Regioni, di
poter attuare politiche incisive di sostegno all’economia di cui si avverte, invece, un forte bisogno.
In questo quadro è apprezzabile lo sforzo condotto
dal Governatore Rossi per massimizzare le sinergie tra i diversi livelli istituzionali e, in particolare,
sul versante del sostegno alle imprese, tra Regione
e sistema delle Camere di Commercio, sforzo che
mi sento di sottoscrivere a pieno con l’auspicio che
si trovino sempre più elementi di condivisione.
Tra i servizi della Camera di Commercio, quali sono, secondo lei, quelli che più stanno dando un supporto alle aziende in questa delicata
fase?
Al momento dell’insediamento dei nuovi organi camerali, nell’autunno del 2010, la mission della
Camera di Commercio è stata chiaramente individuata nel riconoscimento della centralità dell’impresa: in una prospettiva di rilancio competitivo
del sistema imprenditoriale locale le iniziative
devono porre al centro l’impresa e il modo
di fare impresa sotto tutte le sue forme, sia
per quanto concerne il tradizionale ambito di
promozione e supporto al sistema economico locale - di cui abbiamo già parlato - che
riguardo l’attività più strettamente amministrativo-istituzionale, rivolta all’erogazione
di servizi di natura pubblicistica.
Al fine di dare un supporto concreto alle
aziende, la Camera di Commercio sta compiendo uno sforzo di semplificazione nell’erogazione dei propri servizi e nello svolgimento degli adempimenti di natura obbligatoria
a carico delle imprese - pur scontrandosi con
normative che non sempre aiutano in tal senso - ritenendo che tutti i servizi siano ugualmente importanti per il mondo imprenditoriale purché resi secondo canoni di efficienza
ed efficacia, soprattutto in una fase delicata
come quella che stiamo attraversando.
Maurizio Gori
GIORNALISTA
Quali sono, secondo Lei, gli interventi
che potrebbero essere di sostegno al nostro
territorio e quali istanze rivolge al governo
regionale e quali al governo nazionale?
La situazione attuale richiede decisi interventi di natura strutturale, frutto di una
strategia di sviluppo complessiva coerente.
Purtroppo siamo invece sempre più frequentemente spettatori di una convulsa serie di
interventi da parte del governo nazionale,
spesso contraddittori tra loro e che sembrano
nascere dall’improvvisazione piuttosto che
Un interno della Camera di Commercio
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ECONOMIA LOCALE
Il Melograno
ATTIVITÀ SOCIALE
IL SOCIO FAMOSO:
Il Melograno
ROBERTO FRATONI
SEGRETARIO GENERALE
MISERICORDIA DI PISTOIA
Jacopo Golisano
R
oberto Fratoni, socio della nostra BCC, lavora presso l’Arciconfraternita della Misericordia
di Pistoia, con la delicata funzione di segretario
dell’Associazione.
Una vita di impegno e lavoro nel sociale. Lo abbiamo incontrato e intervistato.
Che cosa è cambiato in questi anni nella Misericordia e nel lavoro che essa svolge?
Il lavoro è cambiato molto, sia dal punto di
vista dei servizi che offriamo, sia da quello delle
innovazioni tecnologiche. Riguardo a quest’ultimo c’è un aneddoto divertente, che mi riguarda
personalmente. Quando svolgevo la funzione
d’impiegato, mi occupavo dell’archivio delle lampade votive, che consisteva allora in un mobile a
cassetti estraibili con 800 schede. Due volte l’anno
le lampade venivano spedite e l’archivio doveva
essere aggiornato. C’era bisogno di una persona
preposta a questa mansione: oggi compiti analoghi possono essere svolti con relativa semplicità,
grazie al computer. In ogni caso, mi dispiace che
il mobile in questione sia stato gettato via: era un
pezzo della nostra storia.
Cosa l’ha spinta a impegnarsi in questo campo e quando è avvenuto l’incontro con la Misericordia?
Ho cominciato a sedici anni, presso la Misericordia di Casalguidi. Ho sempre coltivato la passione per il volontariato. Da lì in poi, ho sempre
continuato la mia attività. Nell’81 sono approdato
alla Misericordia di Pistoia, dove ho poi avuto il
percorso di carriera che mi ha portato a diventare
segretario generale.
Roberto Fratoni
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Ci tengo a sottolineare che il livello di solvenza
fra chi riceve questi prestiti è molto alto: le persone
percepiscono di aver ricevuto un prestito d’onore e si sentono in dovere di rispettare i patti. Ci
sono state belle esperienze di donne licenziate che,
grazie al Microcredito, hanno creato laboratori di
cucito. Con quest’atteggiamento si crea ricchezza;
noi non foraggiamo uno sterile assistenzialismo.
Tutto questo si ricollega a ciò che dicevamo prima; l’azione del Microcredito - e anche del fondo
antiusura - è resa possibile dalla partecipazione di
vari soggetti ai centri d’ascolto, che fanno emergere le criticità e ci indirizzano verso le soluzioni dei
problemi.
Come vive il ruolo di segretario?
Vivo questo ruolo con grande senso di responsabilità. Essere segretario della Misericordia significa essere responsabile di un’associazione che ha
510 anni di storia. Le nostre azioni sono volte a
proseguire e sviluppare il pensiero originale del
fondatore e dobbiamo dimostrarci degni di questa tradizione. Faccio un esempio: lo spaccio della
solidarietà aiuta, al momento, 522 persone, raccogliendo generi alimentari nei supermercati. Perché
questo sia possibile, è necessario essere trasparenti
nella gestione dei prodotti donati: infatti, la nostra
contabilità tiene conto dei grammi. Se vogliamo
andare avanti, la credibilità è fondamentale. Dobbiamo mostrare alle persone che possono fidarsi
di noi. Finora è andato tutto molto bene: quando
abbiamo chiesto aiuto, la città ha sempre risposto
positivamente.
Chi sono oggi coloro che si avvicinano all’esperienza del volontariato? Ci sono più o
meno giovani rispetto a prima?
Di solito, l’espressione con la quale ci piace
descrivere i nostri volontari è “giovani da 16 a 65
anni”. Il volontariato è una grande palestra di vita,
trasversale a ogni età: aiutare gli altri è aiutare noi
stessi. C’è una grande soddisfazione nel risolvere
i problemi altrui; questo spirito sussiste sempre,
a prescindere dalle epoche e dai dati anagrafici
dei volontari. Detto questo, se precedentemente
la nostra azione si limitava al servizio ambulanze, oggi i volontari coprono un’ampia gamma di
bisogni della persona. Il nostro orizzonte si è fatto
ancora più inclusivo: c’è posto per tutti, ognuno
può trovare l’attività corrispondente alle proprie
attitudini. Il riscontro che si ha, in termini di partecipazione, è sempre molto positivo.
In questi anni, il ruolo della Misericordia all’interno della società è mutato?
Se vogliamo aiutare, occorre essere sinergici,
altrimenti, senza una visione d’insieme, rischiamo
di non aiutare le persone o di aiutare pochi: oggi,
la Misericordia deve inevitabilmente essere l’anello di una catena.
In questi anni, abbiamo aumentato il nostro
impegno sul fronte del sociale: fondo antiusura,
Microcredito, gruppi di auto-aiuto. La gestione
di queste attività richiede un lavoro in rete; nostri
partners abituali sono BCC Masiano, Associazione
“Un Raggio di Luce”, Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Caritas. La Caritas, ad esempio, con
la sua conoscenza del territorio e delle persone, ci
permette di orientarci e agire al meglio. Siamo un
braccio, parte di un sistema più grande, ma non
ci sentiamo assolutamente sminuiti da questo. Il
lavoro, svolto con questi criteri, sta dando grandi
risultati a livello quantitativo e qualitativo.
Qual è stata la sua più grande soddisfazione
da segretario e quali sono i principali obiettivi
che si prefigge per il futuro?
Non saprei indicare un particolare traguardo
raggiunto, ritengo importante la nostra azione nel
suo complesso. Il nostro punto di partenza sono le
“Sette Opere di Misericordia”. Il principale obiettivo che mi pongo come segretario - e che, più in
generale, ci poniamo come Misericordia - è, appunto, calare questo spirito nel contesto odierno,
perché le nostre attività sappiano aderire alle esigenze e alle forme sociali del nostro tempo. Solo
così la nostra azione potrà essere equa e utile e noi
potremo continuare a fornire alle persone il necessario soccorso sociale, morale e psicologico.
Possiamo affermare che la vostra azione si è
ampliata, rispetto a qualche anno fa?
Certo. Non miriamo più soltanto a soddisfare
bisogni primari, ma agiamo più profondamente
all’interno della società. Ad esempio, per citare
una delle nostre attività, il Microcredito consiste
nel fornire un prestito vero e proprio, non a fondo
perduto. È anche un’azione educativa; in quest’ottica, stiamo mettendo in piedi un sistema di tutoraggio che si occupi del dopo: ci sono persone che
cadono in difficoltà perché compiono errori nella
gestione del proprio denaro.
Jacopo Golisano
Redattore
Dicembre 2011
35
ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
DAL FREDDO ACCIAIO NASCONO
LE OPERE DELLO SCULTORE
ANTONIO BRUNO
Q
uello che colpisce nella scultura di Antonio
Bruno è la capacità innata di usare con naturalezza
un metallo freddo come l’acciaio, per dare vita ai
propri pensieri e alle proprie emozioni. Ed è così
che l’acciaio inox, uno dei simboli della moderna
società indistrializzata e spersonalizzata, diventa
mezzo per riaffermare la propria creatività individuale e fuggire dalla banalità, dagli oggetti fatti in serie, da un mondo programmato. Nascono
opere che trovano nella creatività e nell’intuizione, una forte carica espressiva e liberatoria, tanto
che si potrebbe dire che in certi casi è il metallo
stesso la vera fonte d’ispirazione, suggerendo ora
composizioni naturalistiche come fiori, piante; ora
pure forme geometriche di risplendenti voli di uccelli o di vele tese da un vento impetuoso; oppure
composizioni che possono essere considerate vere
installazioni, che accolgono lucenti vetri colorati
quasi a restituire cambiata e vivace quella luce che
l’acciaio riflette.
Alla fine, per l’opera creativa dello scultore, il
freddo e inanimato metallo diventa parte viva e
integrante della natura stessa: sembra quasi che la
fantasia dell’artista riesca da sola a restituirlo, nobilitato, a quella stessa terra da cui, materia informe ed amorfa, un giorno era stato strappato.
Andrea Bolognesi
Antonio Bruno ha esposto a New York, Londra,
Fellbach (Germania), Wengen (Germania).
www.brunoantonio.it
Dicembre 2011
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Gei Gei Capone vince
i mondiali con la Nazionale over 45
B
attendo in finale la Russia,
nello scorso mese di Luglio, la Nazionale Italiana Over 45 di Basket,
ha conquistato la medaglia d’oro ai
campionati mondiali di maxibasket, che si sono disputati a Natal in
Brasile.
L’Italia ha così conservato il titolo iridato che già deteneva, eliminando l’Uruguay nei quarti e il
Brasile in finale, con il punteggio
di 102 a 59. Nella squadra italiana
vi è anche il pistoiese Eugenio Gei
Gei Capone, che ha così ottenuto il
titolo di campione del mondo.
La squadra azzurra è stata guidata dall’allenatore Alberto Bucci.
È la prima volta che una nazionale di basket
vince una medaglia nel continente americano.
La squadra esulta con la coppa
M.G.
La Nazionale Italiana di Basket Over 45
Dicembre 2011
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
ATTIVITÀ RICREATIVE
DEI SOCI 2011
Il gruppo dei partecipanti alla gita Moltalcino e S.Antimo svoltasi il 22 maggio
2011, fotografati vicino all’Abbazia di Sant’Antimo, uno dei luoghi più suggestivi della Val d’Orcia, fondata dai Monaci Cistercensi nel XII secolo
Il gruppo dei
partecipanti al
Tour della Spagna,
dal 28 maggio al
2 giugno 2011
Dicembre 2011
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
La Crociera del
Mediterraneo,
dal 18 al 25 giugno 2011
Il gruppo dei
partecipanti al
Tour di Trieste
e Udine,
dal 16 al 18
settembre 2011
Dicembre 2011
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA
SOCI 2011
E CENA SOCIALE
N
egli ultimi giorni del
mese di Maggio scorso, si è tenuta l’assemblea dei soci per
l’approvazione del Bilancio 2010
della BCC. È stato presentato il
Bilancio Sociale e di Missione
2010.
La base sociale è giunta a
quota 1.720 soci al 31.12.2010.
Il 4 Giugno si è tenuta, inoltre, la tradizionale cena sociale,
presso il Convento di Giaccherino a Pistoia. Una serata partecipata e apprezzata da tutti gli intervenuti, per il piacevole spirito
conviviale che si è creato tra gli
ambienti, elegantemente ristrutturati, dell’antico convento.
M.G.
L’assemblea Soci 2011
Un momento della cena sociale
Dicembre 2011
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MUSEO BARDINI A FIRENZE
IN UNA VISITA ORGANIZZATA
DA BCC MASIANO
Q
uest’anno BCC Masiano ha organizzato
una visita al Museo Bardini di Firenze, sotto la
guida del Prof. Siro Innocenti. L’evento culturale è
stato così apprezzato dai Soci che è stato necessario programmare la gita in due diverse date, l’8 e
il 15 ottobre, per permettere a tutti coloro che avevano prenotato di partecipare.
Il Museo prende il nome dal suo ideatore Stefano Bardini (1854-1922), il più autorevole antiquario italiano, che dopo anni di intensa attività
commerciale, decise di trasformare la propria collezione in museo e di donarla al Comune di Firenze. Il Museo Bardini raccoglie oltre 2000 pezzi tra
sculture, dipinti e oggetti di arti applicate dall’arte
antica al XVIII secolo, con maggiori presenze di
opere del Medioevo e del Rinascimento.
Tra le opere più significative si possono ricordare la Carità di Tino da Camaino, la Madonna
della Mela di Donatello, la Madonna dei Cordai
di Donatello, il San Michele Arcangelo di Antonio
del Pollaiolo, l’Atlante del Guercino, le preziose
raccolte di medaglie, bronzetti, tappeti orientali,
gli splendidi cassoni quattrocenteschi e la piccola
ma importantissima armeria.
S.G.
Il gruppo dei partecipanti
di Sabato 8 ottobre 2011
Il gruppo dei partecipanti
di Sabato 15 ottobre 2011
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ATTIVITÀ SOCIALE
LE DUEMILA OPERE DEL
Il Melograno
ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
DAL CUORE
SOFFIA FORTE
IL VENTO DELL’AMORE
I
l 10 settembre scorso, a Masiano, si è svolto il
consueto appuntamento conviviale della cena per
l’Albero della Solidarietà. Un’occasione per tanti
di incontrarsi e di riflettere con alcune associazioni impegnate nella solidarietà.
La serata ha registrato una forte partecipazione
di persone che hanno voluto sostenere con la loro
presenza le seguenti associazioni: Amici di Francesco Onlus, Voglia di Vivere, A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).
L’iniziativa, voluta da BCC Masiano, unitamente alla Cooperativa di Cultura e Sport Emilio
Bianchi, è nata per ricordare la memoria di alcuni
uomini che si sono particolarmente impegnati per
la vita di Masiano e di queste due realtà: Roberto
Vas, Antonio Biagni, Giuseppe Barontini e Fernando Agostini.
Le somme raccolte nella serata saranno impegnate nel progetto di costruzione di un centro nutrizionale ad Abomey in Benin, promosso dall’Associazione “Amici di Francesco”, da anni impegnata in questo povero paese dell’Africa, e distribuite anche a favore di Voglia di Vivere e A.I.S.M.
Volontari di questi organismi hanno informato
i presenti sulla loro attività.
Da sinistra, il Direttore di Bcc Masiano Luca
Gori, Marta Porta dell’associazione Voglia di
Vivere, Anna Battaglia dell’associazione Amici
di Francesco, Cesare Toppino dell’A.I.S.M. e il
Presidente di Bcc Masiano Pier Maria Baldi
M.G.
Un momento della serata
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Conferenza
culturale
conviviale DEI SOCI
a MASIANO
I
V
l 28 ottobre 2011
si è svolta, con grande successo di pubblico, la tradizionale
cena del gruppo Soci
che partecipano alle
gite, organizzata dal
Comitato Gite della
Banca di Credito Cooperativo di Masiano.
Si tratta di un evento in cui i Soci della Banca si danno appuntamento a Masiano presso la
sala Convegni della Bcc per ripercorrere insieme
le belle esperienze vissute nelle trascorse gite
sociali all’insegna dei valori della cultura cooperativa e condividere le mete prescelte per il
2012, il tutto all’insegna dei valori della cultura
cooperativa.
S.G.
enerdì 25 novembre 2011 alle ore 21 si è
svolta a Masiano presso la Sala Convegni della
Bcc, la conferenza culturale “Rubens, il pittore
di Maria dei Medici nella galleria del Palazzo
del Lussemburgo a Parigi” con la partecipazione del Prof. Siro
Innocenti.
La competenza
del relatore è stata, come di consueto, particolarmente apprezzata
dai numerosissimi
partecipanti.
S.G.
Prof. Siro Innocenti
Il Presidente Pier Maria Baldi mentre saluta i
partecipanti
I partecipanti alla serata
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ATTIVITÀ SOCIALE
Serata
Il Melograno
ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
ANNO RECORD
DI DONATORI PER L’AVIS PISTOIA.
UN PC PORTATILE IN AIUTO
ALL’ASSOCIAZIONE DALLA BCC MASIANO
U
Viviano Tuci
na delle associazioni più conosciute del ‘appendere’ il laccio emostatico al chiodo.
Uno dei mezzi che ci aiuteranno sicuramente a
territorio, senza ombra di dubbio è l’Avis, importante associazione italiana di volontari donatori di migliorare la situazione è indubbiamente la possibilità di collegarsi telematicamente con i vari attori
sangue.
Una realtà che è stata capace nel corso dei de- del sistema, Centro Regionale Sangue, associaziocenni si mettersi al centro del sistema sanitario, ni e con gli stessi donatori di sangue utilizzando la
con la sua capacità di mobilitazione, che ne ha fat- nuova possibilità di prenotazione via internet per
to davvero il cuore pulsante della raccolta ematica la donazione evitando così di fare la fila in attesa
nel Paese, come anche in Toscana e nella nostra del proprio turno. Questa possibilità diminuirà
provincia, dove esiste una delle realtà più dinami- sicuramente la forbice tra offerta e bisogni e allo
scopo ringraziamo sentitamente il Credito Coopeche del territorio.
Proprio per questo, la sezione Provinciale del- rativo di Masiano per averci donato l’attrezzatura
l’Avis Pistoiese è lieta di comunicare a tutta la cit- necessaria per i collegamenti.
Chiunque voglia informazioni sul come e pertadinanza sia dell’area pistoiese che della valdinievole, che al 31 dicembre 2010, come già preannun- ché si debba donare il sangue può rivolgersi sul
ciato in precedenza, si sono raggiunti i seguenti sito www.avispistoia.it oppure per telefono al nurisultati: 6050 donatori attivi (nel 2009 erano 5330); mero verde regionale 800.261580 o al 380.3132711.
955 nuovi donatori (nel 2009 erano 860), 11250 sacViviano Tuci
che raccolte tra sangue e plasma (nel 2009 erano
Presidente
Provinciale
AVIS
10200).
Questi dati sono confermati anche dai
risultati del 2011, infatti, al 31 agosto 2011
son state raccolte in totale 1157 sacche, a
confronto con le 1082 del 2010.
“Questo risultato raggiunto non è un
traguardo, ma ci sprona ancora di più in
modo che la nostra provincia contribuisca
a pieni voti all’autosufficienza dell’intera
Toscana, uscendo così da quegli ultimi
posti che la graduatoria del rapporto cittadini/donatori ci relega da anni”.
Per chi non lo sapesse, il regolamento ferreo della legge sulla sicurezza della
trasfusione impone che a donare possano
essere persone in chiara sana e robusta
costituzione, con età anagrafica dai 18 ai
65 anni e che non abbiano avuto comportamenti a rischio, questo limite giustifica
il fatto che il numero dei nuovi donatori (955) sia più alto della differenza tra il
2009 e il 2010, perché va a coprire solo in Viviano Tuci, Presidente Provinciale Avis, e Simona Giuparte quegli ammalati o ultrasessanta- liani, Responsabile Soci e Comunicazione della Bcc, con il
cinquenni che, giocoforza, hanno dovuto pc donato da Bcc Masiano all’AVIS di Pistoia
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LA FESTA PARROCCHIALE
DI BOTTEGONE
OCCASIONE DI INCONTRO E CONFRONTO
PER LA REALTÀ PARROCCHIALE
Don P. Baronti
S
i è svolta anche quest’anno, con successo la Festa
organizzata dalla Parrocchia
di Bottegone. Questo appuntamento è un’occasione di incontro, relazioni buone, e un
modo per conoscere la realtà
parrocchiale.
Gli appuntamenti sono iniziati con la Festa della Pergola, cioè quattro serate nel corso
delle quali vi sono stati momenti di preghiera e lode alla
Vergine Maria, ma anche di
riflessione per il nuovo anno
pastorale.
Nell’ambito della Festa di
Sant’Angelo si è tenuto il concerto d’organo del Maestro
Andrea Vannucchi, la celebrazione Eucaristica per tutte le
famiglie, una cena nella quale
i coniugi hanno celebrato l’anniversario del loro matrimonio.
Tra i tanti appuntamenti e
incontri è da ricordare la serata nella quale, all’interno
del “Memorial Gabriele Lucarelli”, è stato consegnato
il Sant’Angiolino d’oro a un
giovane afgano, Alidad Shari,
il quale ha presentato il suo
libro “Via dalla pazza guerra”
- Un ragazzo in fuga dall’Afghanistan.
La Festa è stata possibile
grazie al contributo di tante
persone e enti che hanno dato generosamente il
loro aiuto.
Don Piergiorgio Baronti
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
AI SAGGI LA GLORIA
I
l 30 giugno nelle sale della Biblioteca Forteguerriana di Pistoia è stato
rappresentato il testo teatrale di Susanna Daniele "Ai saggi la gloria".
Si tratta di uno spettacolo itinerante (della durata di un’ora circa)
che si snoda attraverso le sale della
biblioteca e termina nel porticato antistante l’entrata.
Il pubblico ha incontrato i personaggi che hanno fatto la storia della Forteguerriana a partire dall'umanista Sozomeno per continuare con il cardinale
Niccolò Forteguerri, Niccolò Puccini,
Louisa Grace Bartolini, Giosuè Carducci e Remo Cerini, poeta estemporaneo del 900.
Lo spettacolo è realizzato dalla regista Monica Menchi e
dal suo gruppo di attori "Progetto teatro". Musiche composte
da Luciano Vannucci.
Lo spettacolo è stato realizzato grazie al contributo della
Banca di Credito Cooperativo di Masiano ed ha avuto un
ottimo riscontro di pubblico. Il testo è pubblicato da Marco
Del Bucchia editore. Fotografie di Laura Tovaglia.
M.G.
Alcune immagini
dello spettacolo
all’interno
della Biblioteca
Forteguerriana
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
Alcune immagini
dello spettacolo
all’interno
della Biblioteca
Forteguerriana
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
LA PARROCCHIA DE
“LA VERGINE”:
UNA REALTÀ VIVA TRA
OPERE E PREGHIERA
Don Tommaso Chalupczak
Q
e ho provato dolore per la sua sofferenza. Ho pregato anche per me, perché riesca a trovare sempre
vicino persone buone, attive e non mi capiti mai
di lavorare in una parrocchia senza fedeli. Da quel
giorno ho sempre ringraziato Dio per aver trovato
accanto a me persone con le quali posso collaborare.
La Comunità della Vergine, dove svolgo il mio
servizio sacerdotale, è una realtà molto viva. Ci
sono quattro gruppi di preghiera:
ualche anno fa è morto un sacerdote giovane, che avevo appena conosciuto. Sono andato al
suo funerale. I parrocchiani addolorati per questa
improvvisa perdita mi hanno raccontato la storia
della sua vita, in cui c’era un episodio particolare: ha lavorato per diversi mesi in una parrocchia
dove gli è capitato di celebrare per ben due volte
la messa domenicale senza neanche un fedele. Lì
non si è sentito utile. Ha sofferto, ha chiesto il trasferimento. Sono andato a pregare sulla sua tomba
La Chiesa de “La Vergine”
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- Il Gruppo del CamDal 30 maggio di
VISITATE
mino Neocatecumenaquest’anno la Parrocle, dove circa 60 persowww.parrocchiadellavergine.it chia ha iniziato la rine (alcune da 27 anni)
strutturazione dei locali
seguono le tappe delchiamati “Centro Giol’antica preparazione al battesimo per scoprirne la vani”, costruiti da Giovanni Michelucci negli anni
ricchezza;
Quaranta. Da ormai tre anni tutte le iniziative par- Un Gruppo di circa 55 fratelli e sorelle che se- rocchiali, le offerte raccolte durante le sante messe
guono il Vangelo, guardando l’esempio di San Pio e quelle raccolte dai benefattori, sono destinate a
da Pietrelcina;
realizzare questo progetto. Siamo molto fiducio- Il Gruppo della Divina Misericordia, che con- si di vedere la fine dei lavori prima del Natale di
ta circa 80 persone, le quali vivono e propagano le quest’anno, ma dobbiamo anche pensare, in che
rivelazioni di Gesù a Suor Faustina Kowalska;
modo saldare i costi dei lavori.
- Un Gruppo di 7 persone chiamato “Uniti nelRingrazio di cuore la Banca di Credito Coopel’amore”, che prega giorno e notte, perché cresca rativo di Masiano che ha stanziato per la nostra
l’unità della nostra Parrocchia;
Comunità 1.000 euro, che in questo delicato perioNella Parrocchia ci sono 17 ministri straordina- do, per quanto riguarda l’economia parrocchiale,
ri dell’Eucarestia che aiutano il parroco a portare sono serviti ad attrezzare il campo sportivo con le
la Santa Comunione ai malati a domicilio e distri- nuove porte di calcetto, a comprare le reti per la
buiscono
l’Eucarestia
durante le sante messe,
soprattutto in quelle affollate.
Per aiutare le famiglie che si trovano in
difficoltà economiche è
stato istituito il gruppo
della Caritas parrocchiale (composto da 15
persone) che aiuta circa
30 famiglie della Parrocchia con i prodotti offerti dalla Caritas Diocesana; inoltre, per far fronte
alle sempre maggiori
richieste di aiuto, vengono organizzate delle
raccolte alimentari.
Alla Vergine c’è anche un gruppo di circa
35 persone, chiamato
“logistico” impegnato a
Il campo sportivo adiacente alla Chiesa
creare legami d’amicizia, organizzando i pellegrinaggi, gite e qualche festa parrocchiale. Ogni pallavolo e il basket, a comprare 2 canestri semmese viene fatto un pellegrinaggio o una gita che pre per il basket. Così, con il Vostro aiuto lo spazio
allarga gli orizzonti della nostra fede, della storia attorno alla chiesa servirà meglio come luogo di
aggregazione e, magari, come una culla di futuri
o della cultura.
Circa 20 catechisti testimoniano la propria fede talenti sportivi. Grazie di cuore!
trasmettendola a circa 150 ragazzi della ComunioDon Tommaso Chalupczak
ne, Post comunione, Cresima e Post cresima.
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
AFFRESCHI...
I COLORI DEI RICORDI
Successo per le opere di Gelli
esposte nella suggestiva cornice
dell’atrio del tribunale di Pistoia
P
atrizio Gelli, artista pistoiese, ha raccolto un
lusinghiero successo di pubblico e molti commenti favorevoli, nel corso della mostra che si è tenuta
nel mese di maggio scorso a Pistoia, nell’atrio del
Tribunale.
Questa personale dal titolo “...affreschi ...i colori dei ricordi” è stata curata da Nievo di Marco,
Anna Nigro, Valerio Savino ed è stata presentata
dalla dottoressa Ambra Grieco.
Le opere esposte da Gelli appartengono al periodo 2000-2001, sono tutte realizzate con la tecnica del murale, che pone in evidenza gli effetti dei
colori utilizzati. L’artista usa la tecnica dell’affresco o murales; infatti lo sfondo sembra che provenga da un vecchio muro e su questo sono col-
locati semplici oggetti
quotidiani.
Gelli ha portato
la sua arte, non solo
in Italia con mostre su tutto il territorio
nazionale, ma anche all’estero con presenze, tra
l’altro: a Parigi, nei saloni della Camera di Commercio; a Murcia, nella Spagna meridionale; a
Dubai, negli Emirati Arabi e anche ad Istanbul in
Turchia.
M.G.
Patrizio Gelli alla mostra con Simona Giuliani, responsabile Ufficio Soci e
Comunicazione Bcc Masiano
Dicembre 2011
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LA PICCOLA ROUBAIX DI CASALGUIDI
IN OMAGGIO E NEL RICORDO DI
FRANCO BALLERINI
S
i è svolta domenica 24 luglio 2011 la seconda
edizione della gara ciclistica riservata alla categoria Allievi ormai denominata “la piccola Roubaix”
di Casalguidi. La manifestazione, unica nel suo
genere nel panorama ciclistico nazionale, ha visto
la partecipazione dei migliori allievi tra i quali il
Campione Italiano che alla fine è anche risultato il
degno vincitore.
L’idea della corsa nasce all’interno della Polisportiva Milleluci, trasformando una gara ciclistica dedicata ai “Caduti di Casalguidi”, che si
svolgeva da oltre 50 anni, in una gara che, come
ha scritto il suo presidente Ugo Ginanni nel depliant illustrativo della prima edizione, intende
onorare l’indimenticato campione di ciclismo e ct della
nazionale azzurra… Ed è proprio per ricordare le sue
Andrea Dani
imprese sportive più belle, le vittorie nella mitica Parigi-Roubaix, che abbiamo pensato a una gara tosta,
inserendo nel percorso 12 tratti di sterrato, il terreno
preferito proprio dal ciclista Franco Ballerini … al quale abbiamo sempre guardato con ammirazione sia per
le sue doti tecniche che umane e a cui vogliamo che i
nostri giovani si ispirino sempre e di più.
Le cose migliori alla fine sono poi quelle più
semplici, quelle che nascono da chi come le Milleluci da più di 50 anni respira la polvere delle
strade, da chi ha dato speranza e forza al sogno di
centinaia di ragazzi.
Hanno avuto ragione, la corsa, la partecipazione di oltre 100 corridori, che sul difficile e bellissimo tracciato si sono impegnati al limite delle
Anche la pioggia ha voluto rendere omaggio alla corsa per renderla il più possibile simile ad una “Classica del Nord”
Dicembre 2011
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
proprie capacità, il clima che si respirava
lungo il percorso ascoltando le parole dei
numerosissimi appassionati disseminati
lungo il tracciato o all’arrivo sulla pista
di atletica del campo sportivo in quel
giro che ricorda il velodromo di Roubaix.
Tutto questo ha rappresentato il mezzo
migliore per rendere omaggio e per ricordare quella bella persona che è stato
Franco Ballerini.
Organizzare per corridori di 16 anni
una
corsa, come a Franco piaceva, è senLa premiazione del vincitore Federico Monti, Campione
Italiano categoria Allievi, alla presenza di Renato Di Roc- tire e far sentire lo sport come a Franco
sarebbe piaciuto.
co, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana
Questo significato è stato colto anche
dalla Federazione Ciclistica Italiana che ha onorato Franco Ballerini e la corsa con la presenza di
tutti i maggiori dirigenti regionali, con l’intervento del presidente onorario Alfredo Martini che ha
dato il via ai corridori e del presidente Renato Di
Rocco che ha presieduto alla premiazione.
La memoria, anche se dolorosa, è il solo mezzo
che abbiamo per non dimenticare. È una risorsa
preziosa che deve essere custodita e coltivata con
responsabilità perché possa trasformasi in esempio. Nel pomeriggio del 24 luglio nella mente dei
partecipanti, spettatori o atleti, Franco e lo sport
erano presenti.
Andrea Dani
UFFICIO CORPORATE BCC MASIANO
Alfredo Martini, Presidente onorario della Federazione, ha dato il via alla gara
Arrivo sulla pista del Campo Sportivo - come un
piccolo velodromo
Momenti della corsa: sullo sterrato le forature
sono da mettere in conto
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
LA CORSA DEI VIVAI,
SUCCESSO DEI PARTECIPANTI
L
a 31 esima edizione della gara podistica “Attraverso il verde dei vivai pistoiesi”, ha visto la partecipazione di ottocento
atleti.
La manifestazione è stata organizzata
dalla Polisportiva Bonelle, in collaborazione con la Circoscrizione n.1 e il patrocinio della Banca di Credito Cooperativo
di Masiano e del Quotidiano La Nazione.
Una gara che è stata corsa per 14 chilometri, con impegno e soddisfazione da parte
di tutti gli atleti. Per gli uomini è risultato
vincitore Marco Baldini della società Parco Alpi Apuane, mentre la competizione
femminile è stata vinta da Elena Sciabolacci della società Silvano Fedi.
La consegna dei numerosi premi è stata
effettuata, tra l’altro, dal presidente della
Circoscrizione 1 Lorenzo Del Maestro, da
Gianni Boccardi, consigliere della Bcc Masiano, dal presidente del Circolo di Ramini Ivan Trinci e da Gabriele Terrieri per il
quotidiano La Nazione.
Gli atleti alla partenza
M.G.
La premiazione maschile
La premiazione femminile
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
UN REGALO PREZIOSO
Caterina Benini
S
tati per ore.
La consegna dei caschi agli alunni della scuola
primaria “R. Fucini” sottolinea ancora una volta
come lo sport guardi verso la scuola, che è l’agenzia formativa di maggior incisività sui giovani.
Su ogni casco compare la scritta “ciao Ballero sei
sempre con noi”, perché il giorno della consegna
Franco non era presente fisicamente, ma lo era con
la sua carica, la sua allegria, il suo sorriso.
Per lui, ancora una volta, c’era l’instancabile
Alfredo Martini che già l’anno scorso aveva parlato agli alunni raccontando aneddoti, storie di ciclismo lontano, di quando correva lui e di quando
c’erano i mitici Coppi e Bartali, che rappresentano
una parte di storia di questo sport.
Pier Maria Baldi, presidente della BCC Masiano, ha sottolineato, nel suo intervento, l’importanza della sicurezza. Ha, inoltre, dimostrato
ai presenti grande entusiasmo nei confronti dell’iniziativa promossa dalla scuola, ricordando che
BCC Masiano è una banca calata nella realtà dove
opera, presente attivamente, vicino alle imprese e
alle famiglie.
La Banca, - ha aggiunto Pier Maria Baldi - da
ono ormai diversi anni che la scuola primaria “Renato Fucini” di Casalguidi porta avanti il
progetto “BICI A SCUOLA”, grazie alla passione
per il ciclismo di alcune insegnanti e alla collaborazione tra scuola e associazioni sportive presenti
sul territorio.
Quest’anno il progetto ha visto coinvolti l’Istituto Fermi, la Polisportiva Milleluci e la BCC Masiano che ha finanziato l’acquisto di 261 caschi da
consegnare a tutti gli alunni della scuola primaria
“Fucini”.
Martedì 3 maggio, nella sala Francini della
Misericordia di Casalguidi e Cantagrillo, i caschi
sono stati regalati ai ragazzi, delle classi dalla I alla
V, alla presenza del Presidente della Banca di Masiano Pier Maria Baldi, della preside dell’Istituto
comprensivo Stefania Corsini, di Alfredo Martini
ex C.T. della nazionale di ciclismo, di Andrea Tafi
e Luca Scinto.
I due campioni non corrono più ma entrambi
sono rimasti nel mondo dello sport, in particolare del ciclismo. Andrea Tafi è tra i promotori dei
mondiali di ciclismo del 2013 che attraverseranno
la Toscana e le zone di Casalguidi e Cantagrillo.
Luca Scinto è il direttore sportivo
di una squadra che corre al Giro
d’Italia e che annovera tra i suoi ciclisti il campione italiano Visconti.
Lo scopo del progetto è da sempre quello di avvicinare i ragazzi
allo sport come pratica per favorire una crescita sana e capace, oltre
a creare uno spirito di gruppo. Lo
sport completa i ragazzi, aiuta ad
avere disciplina, spinge a misurarsi con il sacrificio e l’impegno,
con costanza e perseveranza; una
lezione di vita dunque. Franco Ballerini, ex C.T. della nazionale di ciclismo scomparso lo scorso anno,
quando incontrava i ragazzi delle
scuole portava con sé questo messaggio e loro lo ascoltavano incan-
Un momento dell’evento nella Sala Francini
Dicembre 2011
54
molto tempo, punta l’attenzione sui progetti che
hanno come principali
protagonisti i giovani
perché in loro c’è il futuro.
Dove non c’è sicurezza non può esserci futuro, così Pier Maria Baldi
ha più volte ricordato ai
bambini lo slogan “ALLACCIATI IL CASCO
PER
ALLACCIARTI
ALLA VITA”. L’acquisto
Uno dei caschi regalati agli alunni della
di 261 caschi è il segno
scuola primaria “R. Fucini”
tangibile di come il Credito Cooperativo di Masiano sia attento alle problematiche del territorio e della scuola e di come
ritenga fondamentale investire nello sport.
Alla fine della mattina
tutti i bambini presenti all’iniziativa accompagnati
dagli insegnanti hanno
lasciato la Sala Francini
con il casco allacciato in
testa.
Per la piazza si è snodato un esercito di teste
colorate che hanno fatto
ritorno a scuola con la
consapevolezza di aver
ricevuto un regalo “prezioso”.
Caterina Benini
INSEGNANTE
PREMIO DOMENICO
TASCHINI
S
i è svolta, il giorno 5 ottobre, presso la
sala Francini della Misericordia a Casalguidi,
la consegna di una borsa di studio intitolata a
Domenico Taschini a 6 anni dalla sua tragica
scomparsa.
Grazie all’interessamento di Stefano Baglioni presidente del G.S. Cantagrillo ciclismo, si
è voluto premiare 3 ragazze delle scuole di
Cantagrillo e Casalguidi che si sono particolarmente distinte in atti di aiuto e solidarietà
dimostrati verso altre persone.
La manifestazione si è potuta svolgere grazie al contributo della Bcc Masiano e del Comune di Serravalle Pistoiese. Bcc Masiano è
stata rappresentata dal Presidente Pier Maria
Baldi e dalla Responsabile Ufficio Soci e Comunicazione Simona Giuliani.
Il comune di Serravalle Pistoiese è stato
rappresentato dal Sindaco, Sig. Renzo Mochi.
Le premiate sono state: Pittelli Stefania,
Zamponi Federica, Goretti Benedetta, della
scuola media E.Fermi di Casalguidi.
S.G.
Dicembre 2011
55
ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
ATTIVITÀ SOCIALE
Il Melograno
UN RICORDO DI
DON PUGGELLI
PARROCO DI PIUVICA
Pier Maria Baldi
D
Vogliamo ringraziarlo per gli insegnamenti che
ci ha trasmesso, ma anche per aver promosso il
recupero e la valorizzazione di tante opere d’arte
presenti nella chiesa di Piuvica.
on Gianfranco Puggelli, parroco di Piuvica per oltre 42 anni, ci ha lasciato.
Lo ricordiamo sorridente e pronto alla battuta,
ma anche con la sua spontaneità e la sua simpatia.
Lo abbiamo apprezzato perché si è sempre reso
disponibile condividendo con noi i momenti tristi
e quelli piacevoli.
Pier Maria Baldi
PRESIDENTE BCC MASIANO
UN RINGRAZIAMENTO DA
SUOR LUCIA SABBADIN
MISSIONARIA IN CAMERUN
Dicembre 2011
56
TUTTI IN FORMA
CON BCC MASIANO...
A
nche quest’anno BCC Masiano ha rinnovato con le associazioni sportive del territorio una
convenzione finalizzata a contribuire al sostenimento delle spese sostenute dalle famiglie per la
partecipazione dei figli all’attività sportiva.
La Banca, infatti, da sempre attiva nella promozione di iniziative in favore della comunità locale, ha il piacere di dare il proprio contributo per
permettere ai ragazzi di svolgere un’attività sana
e che favorisca la socializzazione.
Giacomo Giacomelli
CALCIO
A.C.D AGLIANESE
CASALGUIDI CALCIO 1923
A.S.D. REAL QUARRATA CALCIO
A.S.D. VIRTUS BOTTEGONE
PALLAVOLO
POLISPORTIVA PALLAVOLO MILLELUCI
PROGETTO VOLLEY BOTTEGONE
A.S.D. BLU VOLLEY QUARRATA
TENNIS
CASALGUIDI TENNIS CLUB
ATLETICA
A.S.D. AGLIANATLETICA
A.S.D. ATLETICA CASALGUIDI
BASKET
La convenzione in questione prevede l’erogazione di un contributo economico per ogni iscritto
di età non superiore ai 15 anni, a condizione che i
genitori intrattengano rapporti con la Banca, anche
da breve tempo o contestualmente alla richiesta.
Nella seguente tabella si riporta l’elenco delle
associazioni che, alla data di stampa della presente pubblicazione, hanno sottoscritto la convenzione con BCC Masiano:
A.S.D. BOTTEGONE BASKET S.ANGELO
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alle associazioni sportive aderenti oppure direttamente presso gli sportelli BCC Masiano.
Giacomo Giacomelli
UFFICIO MARKETING BCC MASIANO
Dicembre 2011
57
MARKETING
Il Melograno
MARKETING
Il Melograno
ALL’ESTERO SENZA PROBLEMI
CON IL NUOVO SERVIZIO
EMERGENCY CARD
A
rate, è completamente gratuito ed è valido in tutto
il mondo, in funzione di un limite minimo di permanenza all’estero di 3 giorni.
Per usufruire del servizio, occorre che il titolare della carta chiami il Servizio Clienti al numero
+39 (06) 87.41.99.04 (*), il quale procede al blocco
e fornisce le istruzioni per ottenere in poche ore
l’Emergency Card. Il servizio “Emergency Card”
è vincolato alla presenza di disponibilità di spesa
residua sulla carta originale.
l fine di aumentare il numero e la qualità
dei servizi offerti da ICCREA Banca sulle proprie
carte di credito è stato introdotto il nuovo servizio
“Emergency Card”, attraverso il quale il cliente
può ricevere assistenza anche quando si trova all’estero.
In particolare, se durante un soggiorno al di
fuori dei confini nazionali, il titolare di CartaBCC
smarrisce, viene derubato o riscontra che la carta
di credito è inutilizzabile per smagnetizzazione o
altro, può ricevere entro le 24/48 ore una carta sostitutiva temporanea.
Il servizio, attivo su CartaBCC Classic, CartaBCC Gold, CartaBCC Impresa e CartaBCC Corpo-
G.G.
(*) il numero è attivo 7 giorni su 7 dalle ore 8,30 alle ore
20,30 (escluse le festività nazionali e religiose italiane)
Dicembre 2011
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Presidenza e
Direzione Generale:
Masiano
Via di Masiano, 6/a
Tel. 0573 98411
Ufficio Soci
Tel. 0573 984102
[email protected]
Agenzie Operative:
Masiano
Via di Masiano, 6/a
Tel. 0573 984135
Bottegone
Via Andrea Doria, 13/e
Tel. 0573 545881
Casalguidi
Cantagrillo
Via Montalbano, 347
Tel. 0573 929378
Agliana
Piazzetta Enrico Caruso, 23
Tel. 0574 675079
Quarrata
Via Montalbano, 79
Tel. 0573 775491
Pistoia
Viale Adua, 80
Tel. 0573 37291
Sportelli ATM:
• Via Statale, 168
51038 Olmi (PT)
• Via Ramini
51100 Ramini (PT)
• Via Bonellina, 197
51100 Pistoia (PT)