progetto idrovia francesca nordi

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progetto idrovia francesca nordi
 FRANCESCA NORDI L’IDROVIA FERRARESE DIVENTA IMPRESA Concorso d’idee “L’Idrovia Ferrarese diventa impresa”.
Le idrovie e i fiumi, in tutti i paesi europei, sono considerati non soltanto come vie di
comunicazione strategiche, ma anche come elemento attrattivo di turismo.
Nei paesi che presentano grandi bacini fluviali, si sono sviluppate già da anni diverse
proposte turistiche.
Due sono le modalità di turismo che, principalmente, vengono praticate:
1) da un lato abbiamo il vero e proprio turismo fluviale che viene effettuato con le
imbarcazioni: crociere con pernottamento sulle navi, noleggio barche generalmente
per week-end o settimana e gite turistiche giornaliere;
2) dall’altra attività svolte a piedi o bicicletta che consentono di vivere il fiume
attraverso l’esplorazione di ciò che lo circonda.
È da qui che nasce l’idea di un tipo di turismo denominato, con il termine francese,
“fluvestre”, che consiste nelle escursioni lungo la via d’acqua e nelle visite ai siti di interesse
legati ad essa.
Ovviamente queste due tipologie di attività vengono spesso fra loro integrate e rese
complementari, creando una vera e propria intermodalità nella vacanza che consente di
alternare le due tipologie di trasporto prima descritte.
In Italia la valorizzazione turistica dei bacini fluviali è ancora agli inizi, tuttavia esistono
alcuni pacchetti vacanza. Le località interessate sono il tratto idroviario padano-veneto e il
Po. Si tratta di attività promosse e gestite da società estere che hanno già sviluppato un
forte know-how sul prodotto; nonostante questo esse riscontrano difficoltà dovute alla
mancanza di servizi e, relativamente al Po, anche all’impossibilità di garantire un’offerta
stabile a causa della sua non navigabilità in tutto il periodo dell’anno. Queste offerte sono
principalmente relative alle crociere, mentre per ciò che concerne le attività turistiche
giornaliere, queste sono già ampiamente sviluppate anche nel Delta del Po, anche se non
interessano direttamente l’Idrovia Ferrarese.
Anche il cicloturismo non è, ancora, molto praticato probabilmente per la mancanza di
infrastrutture e servizi adeguati.
1 FRANCESCA NORDI L’IDROVIA FERRARESE DIVENTA IMPRESA Lo stesso ragionamento può essere riportato per la provincia di Ferrara: è stata effettuata
una progressiva implementazione di piste ciclabili, ma attualmente ciò non consente ancora
di poter offrire un servizio adeguato al turista che si sposta unicamente in bicicletta per
periodi che superano la singola giornata.
Una volta completato il lavoro di ammodernamento dell’Idrovia Ferrarese saranno presenti
sia le infrastrutture per compiere la navigazione, che quelle per percorrerle via terra
attraverso piste ciclo-pedonali. Ciò che successivamente dovrà essere fatto è la realizzazione
di servizi, da parte di privati o da parte di soggetti pubblici, che rendano fruibile al turista il
percorso, sia via terra che via acqua.
È all’interno di questo scenario che ho sviluppato la mia idea di impresa. Essa è relativa allo
sviluppo di un nuovo prodotto turistico per cui l’Idrovia sia un input rilevante e che
valorizzi i siti di interesse che la costeggiano attraverso un aumento di presenze nei comuni
della provincia interessati.
Viste le due principali modalità di vivere questa tipologia di territorio, si è deciso che
l’impresa sarà, almeno inizialmente volta al cicloturismo, con possibilità di sviluppo futuro
di sinergie e intermodalità anche con il turismo fluviale.
In particolare, partendo dal presupposto che esistono sbocchi sul mercato turistico per
l’idrovia Ferrarese e che al momento di avvio dell’attività ci sarà una totale mancanza di
servizi forniti al turista, ho sviluppato un progetto di investimento, improntato alla
creazione di un’impresa di tipo turistico-ricettivo, che sia in grado di offrire un pacchetto
turistico comprensivo di pernottamento lungo l’idrovia, in tre stazioni di cui verrà
specificato in seguito, e di servizi di assistenza per tutta l’asta navigabile ai turisti che si
spostano con bicicletta fornendo un servizio completo dal momento dell’arrivo a quello
della partenza.
Prima di procedere all’illustrazione della fattibilità tecnica del progetto, si illustrerà il
mercato attuale nella provincia di Ferrara. Come evidenziato in precedenza, la provincia di
Ferrara, già da tempo, ha cercato di creare le condizioni affinché si potesse praticare questa
attività: sono stati creati percorsi cicloturistici ed è possibile accedere ad un portale sul web
che illustra le diverse possibilità.
2 FRANCESCA NORDI L’IDROVIA FERRARESE DIVENTA IMPRESA Attraverso una piccola ricerca on-line si è potuto osservare che le offerte di pacchetti
completi sono limitate. Sul sito “Ferrara Terra e Acqua”, l’unica offerta è relativa a un
soggiorno in bici della durata di due giorni nel Parco del Delta del Po: viene proposto
pernottamento in hotel e tour organizzato con visite guidate; assente è il servizio di
trasferimento extra percorsi cicloturistici.
Si può così constatare che diverse iniziative sono state promosse, ma manca un soggetto che
sia in grado di coordinarle fra di loro e che organizzi sul territorio un’offerta completa.
Questo consente di individuare un punto di forza per questa idea imprenditoriale: la
mancanza di concorrenza sul mercato locale.
Un punto di debolezza, invece, è legato alla mancanza di sponsorizzazione sul mercato
estero, ma questo può essere facilmente superato con una campagna di marketing mirata
attraverso i principali strumenti di promozione turistica; inoltre a favore abbiamo la fama
internazionale del Parco del Delta del Po.
Un ultimo punto di debolezza sorge se si va a confrontare i nostri percorsi cicloturistici con
quelli di altri paesi europei, essi sono molto più lunghi, anche in virtù della maggiore
estensione dei fiumi, esempio ne è la Francia. In ogni caso, nonostante l’Idrovia conti
solamente 70 km, intorno ad essa si sviluppa un territorio veramente ampio che offre
diverse opportunità di esplorazione: dal Delta del Po, alle località marittime, ai borghi di
campagna, fino alla città d’arte.
La tipologia di cliente a cui ci rivolgeremo sarà “straniero” e di reddito medio-alto; come
evidenziato in un report dell’ufficio turismo della Provincia di Ferrara, si tratta di un cliente
in grado di spendere in media una quota più elevata al giorno rispetto al turista classico
(una quota pari a 75 euro giornalieri).
Torniamo ora ad analizzare tecnicamente lo sviluppo dell’attività imprenditoriale. Essa
consisterà nella costruzione di una serie di alloggi lungo l’asta navigabile, attualmente
previsti in un numero pari a tre stazioni.
Queste tre stazioni saranno collocate nei punti di massimo interesse storico naturalistico,
nei quali il turista potrà soffermarsi più di un giorno per visitare diverse attrazioni.
3 FRANCESCA NORDI L’IDROVIA FERRARESE DIVENTA IMPRESA Così sarà possibile offrire una maggiore quantità di percorsi che si traducono in maggior
chilometri da percorrere, considerando che tale tipologia di turista percorre mediamente al
giorno una cinquantina di chilometri.
La prima stazione si prevede sarà posizionata nell’area dell’attuale ex zuccherificio nella sua
parte non edificata; da qui sarà possibile infatti effettuare diversi percorsi ciclabili: le valli, la
salina, fino a Codigoro e all’Abbazia di Pomposa.
Da Comacchio inoltre sarà possibile raggiungere le vicine località marittime, sempre
attraverso le piste ciclabili.
La seconda si pensa sarà localizzata a Tresigallo, nell’isola che verrà realizzata tra il vecchio
e nuovo tracciato dell’idrovia. Per arrivare dalla prima stazione alla seconda sarà possibile
effettuare il percorso all’interno delle Vallette di Ostellato. Poi sarà possibile scoprire i vari
paesini con percorsi gastronomici e storici. (Tresigallo Borgo del Novecento, Copparo con
Villa Mensa…)
La terza e ultima stazione sarà quella di Ferrara, la zona precisa potrebbe essere nel centro
accanto all’Idrovia nel punto di incontro con le mura in via Volano; se questa zona non
fosse disponibile si ricercherà un’area esterna alla città più a contatto con la natura.
In questa ultima tappa saranno possibili tutti i percorsi relativi alla città d’arte, ma anche
un’importante percorso naturalistico la “Destra Po”.
Queste tre stazioni saranno costituite da case in legno semovibili, i cosiddetti bungalow
tipici dei campeggi. Esse presenteranno al loro interno un cucinotto e i servizi igienici, e
saranno in grado di ospitare a seconda della tipologia da due a quattro persone. Dovranno
essere realizzati anche tutti gli allacciamenti luce, gas e acqua.
L’investimento iniziale consisterà perciò nell’acquisto di queste case prefabbricate in
numero pari a 12, in modo da ottenere per ogni stazione quattro di queste. Ovviamente la
capacità produttiva iniziale sarà limitata ma si crede consentirà comunque il
raggiungimento di un equilibrio economico.
Antecedentemente all’acquisto dei prefabbricati occorrerà richiedere ai soggetti istituzionali
competenti le concessioni demaniali relative ai territori prospicienti gli argini individuati
per la sistemazione delle stazioni.
4 FRANCESCA NORDI L’IDROVIA FERRARESE DIVENTA IMPRESA Ci si aspetta che l’autorità competente sia unica e in particolare potrebbe essere individuata
nella Provincia di Ferrara o in mancanza di questo si dovrà far riferimento ai singoli
Comuni interessati.
La società dovrà anche offrire un servizio di noleggio di biciclette in loco, per coloro che
non ritenessero conveniente trasportare la propria o non possedessero bici adeguate. In
questo caso la società non dovrà acquistarle direttamente, ma sarà possibile stipulare un
contratto di fornitura cicli. Esempio di fornitore è dato da “BiciDeltaPo”, operante sul
mercato già da alcuni anni.
Oltre al noleggio cicli c’è un’ampia scelta di accessori per qualsiasi esigenza,
dall’abbigliamento (giubbino, casco, zaino) al contachilometri e al GPS touch. Questo tipo
di società è anche in grado di fornire assistenza tecnica sui cicli.
Per ciò che concerne i trasferimenti oltre i percorsi cicloturistici, sarà fondamentale
stipulare accordi con soggetti che si occupano di servizi trasporto/taxi, in particolare per
gli spostamenti da/per aeroporto. Questo consentirebbe di fornire prezzi di favore e di dare
la massima comodità al cliente, tutto ciò in coerenza con la strategia aziendale di
eliminazione di qualsiasi ostacolo alla fruizione della nostra idrovia.
Altra tipologia di trasferimento è quella relativa ai bagagli durante il soggiorno, in questo
caso sarà direttamente la nostra società a doversene occupare.
Infine, ultimo servizio, che la nostra società dovrà fornire, sarà quello relativo all’assistenza
lungo il percorso, in caso di emergenza, grazie all’attivazione di un numero telefonico di
riferimento.
Si tratterà di un’attività tipicamente stagionale, anche se si può ragionevolmente ipotizzare
che essa possa protrarsi da aprile a ottobre compresi, garantendo un allungamento della
stagione balneare da un lato e dall’altro un aumento dell’afflusso turistico in estate nella
città d’arte.
Una volta sviluppata e consolidata l’attività principale rivolta ai cicloturisti si potrà
ampliare e offrire servizi anche a turisti che si spostano con le imbarcazioni, sviluppando un
ulteriore segmento di business. In questo caso sarà necessario effettuare nuovi investimenti
che consisteranno nella costruzione di una serie di pontili, a seconda della necessità in
corrispondenza delle stazioni, in modo che coloro che volessero pernottare nei nostri
5 FRANCESCA NORDI L’IDROVIA FERRARESE DIVENTA IMPRESA bungalow possano approdare e avere rifornimenti di acqua e luce per le imbarcazioni. In
questo caso il soggetto competente alla definizione dei canoni di concessioni demaniali sarà
presumibilmente l’Autorità Interregionale per il Fiume Po (Aipo).
La nostra offerta turistica potrà così essere in primo luogo rivolta a clienti che siano essi
stessi proprietari di barche, ma il business potrà maggiormente ampliarsi nel caso in cui
inizino a svilupparsi attività di charter di imbarcazioni. In quest’ultimo caso si potranno
stipulare accordi con questi operatori in modo da poter offrire un pacchetto completo che
comprenda modalità complementari di percorrenza dell’idrovia, e quindi intervallare
percorsi cicloturistici a percorsi in barca.
Queste tipologie di imbarcazione non necessitano di patente nautica e sono di facile
governabilità, vista anche la tranquillità delle acque interne; sono perciò adatte anche per
coloro che non fossero esperti nella navigazione.
In conclusione, ritengo che questa tipologia di impresa possa avere grandi potenzialità di
crescita, anche se condizione fondamentale perché ciò si realizzi è la nascita di un rapporto
con le istituzioni che garantisca una promozione turistica unitaria nei confronti dei mercati
esteri, in particolare europei e un rapporto con le varie imprese già presenti sul territorio in
modo da creare sinergie positive nell’offerta turistica.
NORDI FRANCESCA 090482 Università degli Studi di Ferrara. Facoltà di Economia.
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