Quali batteri vengono uccisi con la terapia PAD? La terapia PAD è

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Quali batteri vengono uccisi con la terapia PAD? La terapia PAD è
Quali batteri vengono uccisi con la terapia PAD?
La terapia PAD è stata sperimentata su diverse tipologie di batteri; sulla base di questi test è
possibile concludere che è efficace su tutti i batteri ma anche su virus, funghi e protozoi.
La terapia PAD è efficace anche sui batteri anaerobi?
La terapia PAD è efficace sui batteri aerobi e su quelli anaerobi. Questi ultimi si “nascondono”
tipica- mente nel biofilm che viene distrutto grazie allo scaling effettuato prima del trattamento con
FotoSan 630. L’ossigeno attivo (ROS) distrugge i polisaccaridi nel biofilm esponendo i batteri. Si
ricordi inoltre che l’agente FotoSan che viene iniettato nella tasca contiene ossigeno.
Perché vengono uccisi solo i batteri patogeni?
In realtà tutti i batteri vengono uccisi, ad una velocità variabile. Tutta- via, i batteri non dannosi
godono di un vantaggio nel colonizzare la tasca visto che sono presenti in misura maggiore. Se si
confrontano i risultati batteriologici, si nota la minor presenza di batteri negativi nella dodicesima
settimana rispetto alla se- sta, anche dopo un solo trattamento con FotoSan 630.
Qual è la differenza tra Blu di Toluidina e Blu di Metilene?
Si tratta dello stesso tipo di so- stanza, con effetti identici. La differenza principale è rappresentata
dall’assorbimento massimo della luce, che è circa 600 nm per il Blu di Metilene e 630 nm per il Blu
di Toluidina. Per questa ragione sono richieste differenti sorgenti di luce per attivare le sostanze.
Perché la terapia PAD non danneggia le cellule umane ma solo i batteri patogeni?
La tecnologia PAD è efficace su tutti i batteri, i virus e i protozoi. La ragione per cui non influisce
sul- le cellule umane è che l’agente fotosensibile non si lega alle cellule umane, fattore
indispensabile per la loro distruzione.
La terapia PAD funziona anche in caso di cavità asciutte?
Non esistono specifici studi clinici a riguardo, tuttavia alcune ricerche non pubblicate mostrano
risultati positivi.
Se il canale radicolare è curvo, la luce riesce comunque a raggiungere l’apice?
Si, il canale deve essere riempito con il reagente FotoSan, in modo che possa agire come guida
per la conduzione della luce. Per ottenere abbastanza energia si raccomanda di illuminare altri 30
secondi se il puntale non raggiunge i 2/3 del canale.
È possibile operare su una ferita aperta? E in caso di sanguinamento?
Si, è possibile. Numerosi dentisti hanno notato l’esistenza di un effetto emostatico del trattamento
che può essere spiegato dall’interazione tra l’ossigeno reattivo (ROS) e le proteine del sangue. Il
sanguinamento, tuttavia, attenua l’effetto della tera- pia PAD.
Qual è la concentrazione di Blu di Toluidina (TBO) nell’agente FotoSan?
L’agente FotoSan è disponibile in tre diverse viscosità (Bassa, Media, Alta), tutte con una
concentrazione di Blu di Toluidana (TBO) pari a 0.1 mg/ml=0.01%.
Cosa accade in caso di apice beante se il Blu di Toluidina penetra nei tessuti?
Nulla, test tossicologici hanno dimostrato che non esistono effetti collaterali.
È possibile utilizzare il Blu di Toluidina con un’altra lampada o laser?
In linea teorica si. È tuttavia necessario assicurarsi che lo spettro di emissione abbia un picco
attorno a 630 nm. In caso contrario, è necessario compensare utilizzando tempi di trattamento più
lunghi.
Si ricordi che è importante valutare la potenza in uscita per il tempo di trattamento. Di
conseguenza, bassa potenza in uscita equivale a prolun- gati tempi di trattamento.
Quando si utilizza FotoSan 630 nei trattamenti dei canali radicolari, è ancora necessario disinfettare con Ipoclorito di Sodio?
Sì, l’Ipoclorito di Sodio viene utilizzato in combinazione con la strumentazione meccanica
del canale e l’EDTA per la disinfezione dell’endodonto stesso. Tuttavia, l’utilizzo in combinazione
con la lampada FotoSan 630 evidenzia un’efficacia battericida significativa- mente maggiore.