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www.vitaexpress.ch
N.ro 160
12 maggio 2014
Chiedete la vostra fonte di informazioni sulla salute, la bellezza e il benessere, in 3 lingue, al vostro specialista della salute!
Omaggio di:
La vescica in fiamme
Le donne che l’hanno avuta non hanno certo voglia di ripetere l’esperienza. Purtroppo, per alcune, le recidive, molto
frequenti, costringono a ricorrere pressoché sistematicamente agli antibiotici. Si tratta della cistite, naturalmente.
Genesi e fattori di
rischio
Una strategia
preventiva
Nella donna, l'ano e il meato urinario
sono contigui. È il motivo per cui il gentil sesso è particolarmente bersagliato
dalle cistiti, infezioni della vescica per lo
più imputabili a batteri di origine fecale.
Inoltre, poiché l'uretra femminile è di
piccole dimensioni, la vescica si trova
notevolmente più vicina alla fonte di
contaminazione. La donna avverte il
bisogno impellente di urinare, bruciore
durante la minzione (emissione di urina),
dolori. L'urina è torbida e talvolta contiene tracce di sangue. In genere questo
fenomeno, che si accentua in alcune circostanze (gravidanza, paralisi, diabete,
ecc.), è riconducibile a una cattiva eliminazione delle urine. Lo svuotamento
regolare della vescica consente infatti di
allontanare i batteri dall'uretra.
Il trattamento implica alcuni accorgimenti a carattere igienico e dietetico:
innanzitutto, bere almeno 1 litro e 1/2
di acqua al giorno, senza trattenersi non
appena si avverte lo stimolo di urinare.
In secondo luogo, bisogna evitare di
diffondere i batteri utilizzando correttamente la carta igienica (dal davanti al
dietro), con un'accurata igiene intima
(evitando l'uso prolungato di antisettici).
È raccomandato di urinare prima e dopo
i rapporti sessuali, che possono creare dei microtraumi e quindi favorire il
problema, e lottare contro la stipsi che
aumenta la proliferazione batterica. Può
essere utile inoltre aumentare l’acidità
dell’urina ingerendo aceto diluito o vitamina C. Questi accorgimenti possono
essere completati dalla fitoterapia, e in
Doppia azione protettiva
Effetto barriera dell’estratto
di cranberry contro
l’adesione dei batteri.
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La vitamina C aiuta a
rafforzare le difese
dell’organismo.
Coadiuvante durante il trattamento antibiotico
Novità 2013 Dispositivo medico disponibile in farmacia.
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particolare dal cranberry nordamericano (V. macrocarpon), che inibisce l'adesione dei batteri alla parete vescicale.
Un’assunzione prolungata di questa piccola bacca consente di diradare le ricadute, svolgendo un ruolo rilevante nella
prevenzione. In caso di malattia conclamata è necessario consultare un medico
(attenzione alle complicanze come la
pielonefrite).
Dott. Stéphane Hoën
www.vitaexpress.ch
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su due nel corso della vita.
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