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PARLANO I VOLONTARI: 10^ ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI DEL SERVIZIO CIVILE FRA I TEMI TRATTATI: LA RIDUZIONE DELLE SPETTANZE, L'ABOLIZIONE DEI RIMBORSI DI VITTO E ALLOGGIO, LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARI ED EX VOLONTARI di DANIELE SANTULIANA, rappresentante dei volontari in Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento Quarantadue delegati del Servizio Civile Nazionale, in rappresentanza dei quasi diciottomila volontari attivi nelle regioni italiane e all'estero, sono convenuti a Roma lo scorso 21 e 22 gennaio per la 10^ Assemblea Nazionale dei delegati dei volontari del Servizio Civile. Le due intense giornate di lavori, ospitate nelle strutture dell'Istituto Superiore Antincendi, sono state dedicate alla discussione delle problematiche riscontrate dai volontari a livello locale e nazionale, nonché al futuro e alle prospettive del servizio civile nazionale. Preziosi spunti di riflessione sono giunti dagli interventi del prof. Antonino Drago, docente di Strategie della difesa popolare nonviolenta all'Università di Pisa, e di Leonardo Ferrante e Martina Pignatti Morano del tavolo “Interventi Civili di Pace” e dell'associazione “Un ponte per”. Hanno aperto l'assemblea i saluti istituzionali, rivolti ai delegati dall'on. prof. Leonzio Borea, Capo dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, e dal dott. Licio Palazzini, da poco riconfermato presidente della Consulta Nazionale per il Servizio Civile. L'on. Borea ha richiesto ai delegati di assumere una posizione in merito all'emendamento presentato alla Camera dall'on. Cirielli, nell'ambito della discussione del DL 228/2010 "Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia". L'emendamento, in seguito ritirato, proponeva da un lato l'eliminazione del tetto del 5% dell'intero Fondo per il Servizio Civile Nazionale per le spese di funzionamento dell'Ufficio, rapportandone invece il budget alla spesa media sostenuta nel triennio 2008-2010; dall'altra proponeva di abbassare il monte ore annuo di servizio dei volontari da 1.400 a 1.150. Pur se non esplicitato nel testo dell'emendamento, è apparso palese nelle dichiarazioni dell'on. Borea che alla riduzione del monte ore avrebbe corrisposto una proporzionale riduzione del rimborso spese percepito dai volontari. Su entrambi i punti dell'emendamento i delegati hanno espresso parere contrario. In particolare all'assemblea è apparso “non conseguente” che ad una riduzione del monte ore annuo corrisponda una riduzione delle spettanze, quando appena nel 2006 ad un passaggio delle ore di servizio da 1200 a 1400 non corrispose alcun adeguamento. Un'altra iniziativa del Ufficio Servizio Civile per conseguire economie di gestione punta ad abolire il rimborso delle spese di vitto e alloggio per gli enti che offrono questo servizio ai propri volontari. Anche su questo punto i delegati hanno espresso parere negativo. Nel corso dell'assemblea sono poi state illustrate dalle delegazioni di Piemonte e Campania le modalità per l'istituzione di associazioni di volontari ed ex volontari del servizio civile. La finalità è quella di creare forme di aggregazione che permettano l'esperienza di forte impegno umano e sociale maturata nel corso dei 12 mesi di servizio civile. Dai delegati è poi giunta con decisione la richiesta all'Ufficio di creare dei meccanismi trasparenti ed efficaci di collegamento fra volontari e delegati regionali. Da segnalare la creazione dell'indirizzo di posta elettronica “[email protected]”, destinato a veicolare le comunicazioni ufficiali dei rappresentanti nazionali. I delegati regionali torneranno a trovarsi a Roma il prossimo giugno per la seconda Assemblea Nazionale. In quell'occasione verranno rinnovati i due rappresentanti nazionali espressione delle macroaree centro ed estero.