Update n. 66 - Musicletter.it
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.IT La prima non-rivista che sceglie il meglio della musica in circolazione - www.musicletter.it - Anno V - Update N. 66 INTERVISTE A F I T NE S S F ORE V E R OAK S MARY MUSICA ARCTIC PLATEAU, EELS, WILCO, RUSTIES, TERRY CALLIER, OS MUTANTES, PGR, THE LEGENDS, PROPAGANDHI, CHRIS GARNEAU, THE WYLDE MAMMOTHS, SCOTT MATTHEWS, JAPAN, HARDCORE SUPERSTAR, THE CREEKDIPPERS, SPACE AGE PLAYBOYS, GIORGIO GABER, BRUCE COCKBURN, PINK MOUNTAINTOPS, AKRON/FAMILY, ALELA DIANE, GODS OF METAL 2009, BOB DYLAN (DVD) SPECIALE JAZZ MILES DAVIS, CHARLES MINGUS, THE DAVE BRUBECK QUARTET LIBRI DAVID BODANIS, EDGAR ALLAN POE FILM RAY, FRAMMENTI DI CINEMA RIMOSSO. musicletter.it «Col t em po ho sviluppat o una vera e propria ant ipat ia verso i viaggiat ori professionist i. Quelli che a int ervalli regolari prendono e part ono. Perché, dicono, devono chi siamo Lu ca D Am br osio staccare la spina, cam biare aria, vedere post i nuovi, Domenico De Gasperis magari più belli, più strani, più vivi di quelli visti l'anno Nicola Guerra prima. Non è che io sia cont rario al viaggio su t ut t a la Jori Cherubin i linea. Viaggiare in fondo è un accident e che può capit are Massimo Bernardi a t ut t i e, cert o, è quel genere di accident e capace di generare un benefico cam biam ent o d'um ore ( anche se Marco Archilletti non più di una bella giornat a uscit a fuori all'im provviso) . Manuel Fiorelli Ma appunt o si t rat t a di casualit à, im previst i della vit a che Pier Angelo Cantù non andrebbero teorizzati.» Pasquale Boffoli Antonio Pascale Franco Dimauro Gianluca Lamberti Nicola Pice Gianluigi Pala mone Daniele Briganti Domenico Marcelli Costanza Savio Michele Camillò Marco Tudisco Claudia De Luca Alessandro Busi Costanza Savio Laura Carrozza Antonio Anigello Valerio Granieri Stefano Sciortino Luigi Lozzi Gaia Menchicchi Ilario La Rosa musicletter.it webmaster / progetto grafico Lu ca D Am br osio musicletter.it informazioni e contatti www.musicletter.it [email protected] musicletter.it copertina update n. 6 6 / 2009 - 07- 15 FITNESS FOREVER | photo by ANNA DI PROSPERO photo by SILVIA VALOTA ML 0 2 musicletter.it update n. 66 sommario MUSICA | SPECIALE INTERVISTE 0 4 FITNESS FOREVER by Luca D Am brosio 0 9 OAK S M ARY by Nicola Guerra SPECIALE JAZZ 1 4 NEL 1959 ALCUNI CAPOLAVORI DEL JAZZ by Luigi Lozzi MUSICA | RECENSIONI 17 ARCTIC PLATEAU On A Sad Sunny Day (2009 ) by Valerio Granieri 18 CHRIS GARNEAU El Radio (2009) by Nicola Pice 19 EELS Hombre Lobo (2009 ) by Gianluigi Palomone 2 1 WILCO Wilco (The Album) ( 2009 ) by Domenico De Gasperis 2 2 PGR Ultime Notizie di Cronaca ( 2009 ) by Jori Cherubini 2 3 TERRY CALLIER Hidden Conversations ( 2009 ) by Luca D Am brosio 24 BRUCE COCKBURN Slice O Life Live Solo (2009 ) by Luigi Lozzi 25 THE LEGENDS Over and Over ( 2009 ) by Nicola Pice 26 PROPAGANDHI Supporting Caste ( 2009 ) by Antonio Anigello 2 7 RUSTIES Move Along (2009) by Luigi Lozzi 28 HARDCORE SUPERSTAR Beg For It ( 2009 ) by Manuel Fiorelli 29 SCOTT MATTHEWS Passing Stranger ( 2007) by Laura Carrozza 30 THE CREEKDIPPERS Political Manifest ( 2004) by Luigi Lozzi 31 SPACE AGE PLAYBOYS New Rock Underground ( 1999) by Manuel Fiorelli 3 2 THE WYLDE MAMMOTHS Go Baby Go ( 1987 ) by Franco Dimauro 3 4 JAPAN Tin Drum ( 1981 ) by by Franco Dimauro 3 6 GIORGIO GABER Io Se Fossi Dio (1980 ) by Alessandro Busi 37 OS MUTANTES A Divina Comèdia Ou Ando Meio Desligado ( 197 0 ) by Nicola Guerra MUSICA | DVD 38 BOB DYLAN At Woodst ock 9 4 ( 2007 ) by Luigi Lozzi MUSICA | LIVE REVIEW 39 PINK MOUNTAINTOPS Verona, Interzona ( 21.05 .2009) by Nicola Guerra 40 AKRON/FAMILY Milano, Casa 139 ( 04.06 .2009) by Nicola Guerra 4 1 AKRON/FAMILY Roma, Init ( 05.06 .2009) by Marco Tudisco 4 3 ALELA DIANE Roma, Circolo degli Artisti ( 06.06 .2009) by Luca D Am brosio 4 4 GODS OF METAL Monza, Stadio Brianteo ( 27.06 .2009) by Manuel Fiorelli ALTRI PERCORSI | LIBRI 4 7 DAVID BODANIS E=mc2 (2001 ) by Ilario La Rosa 4 9 EDGAR ALLAN POE The Cask of Amontillado ( 1846) by Marco Archilletti ALTRI PERCORSI | FILM 50 RAY Taylor Hackford (2004 ) by Luigi Lozzi ALTRI PERCORSI | FRAMMENTI DI CINEMA RIMOSSO | SESTA PARTE 5 1 SAYAT NOVA (Il colore del melograno) Se r ge j Pa r a d a n ov ( 196 9 ) by Nicola Pice 5 2 DILLINGER È MORTO Marco Ferreri ( 196 9 ) by Nicola Pice 5 3 LA VIA LATTEA Luis Buñuel (196 9 ) by Nicola Pice © ML 2005-2009 BY L UCA D AMBROSI O ML non ha scopi di lucro, il suo unico obiettivo è la diffusione della buona musica www.musicletter.it non contiene informazioni aggiornate con cadenza periodica regolare, non può quindi essere considerato "giornale" o "periodico" ai sensi della legge 66/ 01. Non esiste un editore e il webmaster non è responsabile di quanto scritto, pubblicato e contenuto nel sito e in ciascun pdf (vedi privacy e note legali su www.muscletter.it) ML 03 musicletter.it update n. 66 speciale intervista F I T N ES S F O R EV ER Intervista © 2009 di Luca D Am br osio Non sarà cert am ent e il disco che vi salverà la vit a m a siam o sicuri che Personal Train dei napolet ani Fit ness Forever riuscirà a port are una ventata di freschezza alle vostre calde e t ediose giornat e est ive. Un lavoro pop est rem am ent e delizioso capace di rievocare un im m aginario m ade in I t aly fat t o di spiagge, di ombrelloni, di occhiali colorat i, di am ori est ivi e di calcio. Un estetica dem odé e un suono leggero, colt o e int ernazionale che richiam a alla m ent e Burt Bacharach, i Pizzicat o Five, i Belle and Sebast ian, Arm ando Trovaj oli, La Casa Azul, gli St ereolab, le sigle di alcuni cart oni anim at i degli anni 80 e persino cert o beat it aliano degli anni 60. Pubblicato in Italia da Pippola Music, su licenza dell et ichet t a spagnola Elefant Records, Personal Train è il perfet t o esem pio di buona m usica it aliana in grado di olt repassare con le proprie gam be i confini nazionali ( alla faccia di quei t radem ark e di quei cont enit ori m usicali privi di cult ura quali Am ici, X Factor e Fest ival di Sanrem o) . L int ervist a che segue è il risult at o di un breve quant o divertente scam bio epist olare con il leader della form azione part enopea, Carlos. Buona est at e e arrivederci a settembre. Allor a Ca r los, for se la for m a zion e n on è più la st e ssa e t a n t o m e n o il n om e , m a a scolt a n do la vost r a m u sica e gu a r da n do le vost r e fot o su in t e r n e t ho a vu t o l im pr e ssion e di a ve r già vist o e a scolt a t o qu a lcu n o di voi da l vivo. Cr e do qu a lch e a n n o fa alla Cantina Mediterraneo di Frosinone con una band chiamata Vaderrama 5, giusto? He he Luca, vecchia volpe del rock'n roll, quant e ne sai. Ho fondat o i Valderram a 5 nel 2002 e com e forse alcuni sapranno, è st at o t ut t o m olt o divert ent e. Ma in realt à, a part e m e, non ci suonava nessun altro dei Fitness Forever... Qu in di qu a lcosa e qualcuno li r icor da vo be n e Lo sapete ch e i vost r i show e i vost r i t r a ve st im e n t i or a m a i fa n n o pa r t e de lla le gge n da de lla Ca n t in a M e dit e r r a n e o? C è il r isch io ch e la Ca n t ina M e dit e r r a n e o, in qu a n t o lu ogo de lle vost r e pr im e a ppa r izion i, diventi meta di pellegrinaggio dei vostri fan. Più che le nostre prime apparizioni, direi le uniche! Dato che ci volevano solo lì a suonare. ML 04 musicletter.it update n. 66 speciale intervista: fitness forever Com u n qu e a scolt a n do Tr a in Pe r sona l m i se m br a di ca pir e ch e la filosofia de i Fit n e ss For e ve r sia più o m eno la st e ssa de i Valderrama 5. L'approccio è certamente simile. Sono sem pre st at o conv int o che l'ascolt o della m usica debba essere un'at t ivit à che t rascenda la rout ine quot idiana e t i port i a visit are qualche angolino rilassant e della t ua m ent e. C'è t alm ent e t ant a roba angosciant e in giro che port arla anche nelle canzoni non m i sem bra proprio il caso. Qu a n t o vi se n t it e sca n zon a t i ne l fa r e qu e st o t ipo di m u sica pop? La m usica pop non è per nient e scanzonat a. È un giocat t olo com plicat issim o che richiede una dedizione inim m aginabile! Ti bast i pensare che la lavorazione di quest o disco, che dura esattamente mezz'ora, è durata un anno! Ch e diffe r e n za socia lm e n t e in t e r cor r e tra un gr u ppo (o un a r t ist a ) se r io e im pe gn a t o e voi? Non credo che t rat t are t em i im pegnat i o disim pegnat i possa essere qualcosa che det erm ini la qualità e il livello cult urale di una produzione m usicale. Posso cit art i per esem pio Frank Zappa, che non trattava temi (apparentemente) "impegnati", eppure la sua musica e le sue canzoni sono universalm ent e considerat e t ra le più influent i del secolo scorso. I n generale, lo st ile m usicale e il t ipo di t em i t rat t at i sono aspet t i m olt o sopravvalut at i secondo m e, e quasi di poco cont o alla fine. L'unica cosa che conta nella musica è il tuo stile personale e la qualità di quello che fai! Le vost r e ca n zon i pu r e sse n do r om a n t ich e e t a glie n t i r ie scon o a fa r ci sor r ide r e e a r e ga la r ci u n a bu on a m e z z or a di se r e n it à . I l se gr e t o st a se m plice m e n t e n e l n on prendersi troppo sul serio? Grazie davvero! Com e persone, siam o m olt o allegre e divert it e, all'ant it esi di chi si prende sul serio ( com è evident e dai nost ri video). Per noi la leggerezza è l'ideale suprem o verso il quale t endere, nella vit a e nella m usica. I n ent ram bi i casi, com unque, non è affat t o facile riuscire a ottenerla. Quanto è im por t a n t e l ir on ia n e lla m u sica e n e lla vit a di t u t t i gior ni? Personalm ent e, rit engo davvero l'ironia im port ant issim a, l'unica vera difesa che abbiam o per difenderci dalle brut t e persone e dalle cose brut t e. Del rest o ridere è la droga perfet t a, forse davvero l'unica cosa al m ondo m eravigliosa e senza cont roindicazioni, insiem e alla m usica ( quindi perchè non fonderle). Ah, chi ha pensat o sesso pure ha ragione, m a si è scordat o di Michael Douglas. ML 05 musicletter.it update n. 66 speciale intervista: fitness forever E il fitness? Viv iam o nella societ à dell'im m agine. Puoi essere una persona fant ast ica m a senza un aspet t o fisico credibile non vali nient e! Tut t e le aspirazioni del genere um ano ( dal t rovare un part ner, riuscire nel lavoro ed essere credibile t ra la gent e, per non parlare dallo st are bene con se st essi) sono collegat e all'at t iv it à fisica. È una considerazione am ara, m a è purt roppo la verit à, e sappiat e che trovare la condizione fisica a Napoli circondati da pizza e mozzarelle è drammatico. A pr oposit o di N a poli, u lt im a m e n t e da qu e lle pa r t i st a n n o ve n e n do fu or i u n sa cco di be i gruppi, pe n so a voi e a i Ge n t le m e n S Agr e e m e n t ch e , t r a l a lt r o, a bbia m o già a vu t o m odo di ospit a r e pr opr io su qu e st e pa gin e . M i pa r la t e u n po di qu e st a cit t à , de lla su a be lle zza , de lle su e con t r a ddizion i e di t u t t o ciò ch e st a a cca de n do in qu e lle zon e ? H o la va ga im pr e ssion e ch e N a poli, gr a zie a lla sua a n t ica , viva ce e m u lt ifor m e t r a dizion e , sia , oggi, il propulsore della rinascita culturale e musicale italiana. Mi int riga sapere che fuori da Napoli si parla di una " new wave" Napolet ana: At ari, Gent lem en'S Agreem ent s, St ella Diana, noi, ( t ut t a gent e che si è allenat a alla palest ra Valderram a 5 t ra l'altro) per non parlare di The Collet t ivo, Le St risce, Denise, The One's... Vist a da qui, la sit uazione è piut t ost o problem at ica, il num ero di club apert i è al m inim o st orico e m olt e band di fuori lam ent ano proprio la difficolt à di t rovare post i disponibili a ospit are le loro perform ance. Quest o ovv iam ent e è un problem a anche per i giovani gruppi napolet ani che non hanno spazi adeguat i per crescere. Ma la passione è t ant issim a e si fa t ant a ma t ant a gavet t a... così le band arrivano più pront e e con una sana voglia di em ergere nel panoram a indipendent e it aliano, unit e ad alcuni fat t ori clim at ici e um ani che rendono la m usica napolet ana così apprezzat a da m olt i secoli. Il vostro esordio è stato pubblicato in Italia da Pippola Music su licenza Elefant Records. M i dici com è a vve n u t o l in cont r o con l e t ich e t t a spa gn ola e qu a li son o st a t i gli e ffe t t i sortiti con questa pubblicazione e distribuzione estera? I nnanzit ut t o dobbiam o ringraziare, per t ut t i i cont at t i ( e cont rat t i) della nost ra carriera, MySpace. Senza MySpace non credo sarebbe successo nient e di t ut t o ciò. St are con la Elefant t i t oglie t ant e soddisfazioni, ci ha perm esso di av ere le nost re canzoni program m at e in radio com e la BBC in I nghilt erra, Radio 1 in Francia e Spagna, e t i fa avere recensioni su El Pais e su Mojo, per esempio. Ma soprat t ut t o, t i offre la possibilit à di lavorare con delle persone che sono fant ast iche da t ut t i i punt i di vist a, sia um ano che lavorat ivo, dopo anni in cui in I t alia nessuno aveva credut o in quello che facevo... ML 06 musicletter.it update n. 66 speciale intervista: fitness forever Diciamocelo - dir e bbe u n ce r t o La Ru ssa - Pe r son a l Tr a in è u n disco le gge r o m a e st r e m a m e n t e colt o e r a ffin a t o. Un e a sy list e n in g pie n o ze ppo di son or it à vin t a ge che r isch ia n o pe r ò di in fa st idir e qu e gli a scolt a t or i a t a vici, ir r e m ovibili e or t odossi ch e n on spost a n o di u n ce n t im e t r o il lor o sgu a r do m u sica le . Hai qualche con siglio da da r e a qu e st a spe cie di in t e gr a list i r ock e , ca som a i, a con vince r li a t e nde r e l'or e cch io a n ch e a l vostro album d e sor dio? Nessuno in part icolare. Ognuno fa il suo percorso di ascolt at ore, io st esso fino a 10 anni fa ascolt avo new m et al. Mi piace pensare che quest o disco possa piacere un po' a t ut t i, grandi e piccini. I l vost r o è u n im m a gin a r io ( fin e 5 0 / inizio 6 0 ) fa t t o di spia gge , di cock t a il, di amori estivi, di cost u m i da ba gn o sga r gia n t i e di occh ia li da sole color a t i. Un im m a gin a r io tuttavia be n a t t u a lizza t o. D a dove n a sce qu e st a r ice r ca e st e t ica e cu lt u r a le così demodé? L'idea alla base era di fare un disco italiano. Qualcosa che avesse a che fare con l'im m agine che il nost ro paese ha all'est ero, un post o rom ant ico, m alinconico e allegro, caldo e cinem at ografico. Ovviam ent e quest o è st at o solo il t ipo di abit o che abbiam o scelt o di cucire addosso a queste canzoni, il che per noi è st at o più che alt ro una specie di " divert im ent o filologico" . Alla fine con le st esse canzoni avrem m o pot ut o farci un disco lat in o shoegaze... Forse m i ripet o, m a ho l'im pressione che la gent e dia t roppo peso allo st ile m ent re quello che cont a sono sem pre e solo le canzoni. Un icon ogr a fia , qu in di, m olt o it a lia n a : il ca lcio, il la t in love r Appunto! È forse per quest o che è piaciut o m olt o all'est ero e un po m eno da noi, quello che forse qui è qualcosa di scont at o e vecchio, fuori suona ancora freschissim o e cont inua a ispirare nuov e generazioni di aut ori e m usicist i ( pensare a St ereolab, High Llam as, Sondre Lerche...) e pensando ai nostri "mostri cantantozzi italiani moderni", non so se c'è molto da esserne fieri... Ascolta n do Pe r son a l Tr a in m i ve n gon o in m e n t e Bu r t Ba ch a r a ch , i Pizzica t o Five , i Belle and Se ba st ia n , Ar m a n do Tr ova j oli, La Ca sa Azu l, gli St e r e ola b, le sigle di a lcun i ca r t on i a nim a t i de gli a n n i 8 0 e ce r t o be a t it a lia n o de gli a n ni 6 0 . St o dice n do un a marea di ca zza t e oppu r e qu a lcosa di t u t t o qu e st o ce lo se n t it e a n ch e voi? I n som m a , qu a li son o st a t i i disch i o i gr u ppi ch e in qu a lch e m odo h a n n o de via t o i Fit n e ss Forever? Ci hai preso in pieno! Queste sicuramente sono alcune delle nostre influenze principali: le sigle dei cartoon, in part icolare, penso abbiano saldam ent e il cont rollo del m io subconscio di m usicist a da sempre. Giusto per divertimento, aggiungerei anche i nomi di Fred Bongusto e Peppino Di Capri. E Satomi dei Bee Hive. ML 07 musicletter.it update n. 66 speciale intervista: fitness forever La vost r a m u sica , con t r ot e n de n za pu r a lla e sse n do m u sica fa cile , le gge r a / pop si m u ove it a lia n a , in a lla st r e gu a di u n qu a lsia si gr u ppo be a t de gli a n n i Se ssa n t a ch e a n da va a cozza r e con t r o le m e lodie se r iose , na zion a l- popola r i e già colla u da t e di pe r son a ggi com e Domenico M odu gn o e N illa Pizzi. I n som m a , m i vie n e da pe n sa r e ch e la vost r a m u sica possa cor r e r e il r isch io di r isult a r e tanto pe r un a scolt a t or e di Sa n r e m o u r t ica n t e qu a n t o pe r un ascoltatore prettamente rock. Cosa ne pensi? Era nost ra int enzione proporre qualcosa di non at t ualm ent e present e sul m ercat o. Crediam o che sia la m igliore st rat egia per pot er piacere a un pubblico " t rasversale" . Cert o il rischio è di non piacere proprio a nessuno, m a abbiam o pizza e m ozzarelle a sufficienza per affogare il nost ro dolore. Voglia m o dir e a i le t t or i di M L, u n a volt a pe r t u t t e , qu a le differenza in t e r cor r e t r a i Fitness Forever e Marco Carta? I l gel e i relat iv i capelli a " porcospino" . Noi non ce li abbiam o, lui sì. E poi lui si prende t ut t e le ragazze più belle. Ch i a vr e st e volu t o Pe r son a l Tr a in ( e r ) a ve r e com e a r t ist ico: Tot ò o Eduardo De Filippo? È im possibile! È com e se io t i chiedessi se preferirest i una not t e d'am ore con Dit a Von Teese o con Jessica Alba! Cè la possibilit à qu e st e st a t e in ogni di filodiffu sion e st a bilim e n t o ba ln e a r e se n t ir vi presso d I t a lia ? Sarebbe forse chiedere t roppo. I o ogni anno m i auguro solo che l'uso del perizom a in spiaggia cresca esponenzialm ent e. Se ciò possa avvenire grazie a noi o grazie al nuovo singolo di Enrique Iglesias va benissimo lo stesso. Sa ppia t e com u n qu e ch e Pe r son a l Tr a in sa r à il leit motiv della nostra estate. Hai appena pronunciato il titolo del nostro prossimo disco... che non si chiam erà Leit . Complimenti e grazie per la disponibilità. Grazie a te! Sei stato fantastico! A presto! FITNESS FOREVER: www.myspace.com/fitnesswithyou Foto Anna di Prospero Intervista di Luca D Am br osio www.musicletter.it ML 08 musicletter.it update n. 66 speciale intervista O AK S M ARY Intervista © 2009 di Nicola Guerra La provincia ha lo stesso cielo che rimira il mondo. Le passioni nascono e si dileguano verso quel cielo spint e da ent usiasm o. Lo st esso ent usiasm o che i piacent ini Oak s Mary hanno dedicat o a noi in questa bella intervista. Fin a lm e n t e u n disco it a lia n o che su on a in t e r n a zion a le e n on ost a n t e ciò si t r a scin a die t r o m olt a ( pa ssa t e m i il t e r m in e ) it a lia n it à ; il r ock ch e n a sce da lla pr ovin cia e d e va de lon t a n o pe r ch é spin t o da u n e n t u sia sm o ch e n on h a con fin i. Ra ccon t a t e ci com e gli Oa k s M a r y son o a r r iva t i a qu e st o im por t a n t e pa sso. (Riccardo) - Ci siam o arrivat i suonando insiem e con grande passione e perseverando sem pre nei nost ri sogni. Non pot rei concepire la m ia vit a senza la m usica e la band. E' il nost ro rifugio dalla vit a di t ut t i i giorni, il nost ro angolo m agico dove possiam o rilassarci e lasciarci andare senza pensare a nient e. Com poniam o le nost re canzoni senza preconcet t i rim anendo sem pre coi piedi ben ancorati per terra. Rispe t t o a l pr e ce de n t e Ca r W a sh ( D e se r t Fox Re cor ds, 2 0 0 6 ) , il n u ovo la vor o è più va r ie ga t o, r icco di sfu m a t u r e e se n sa zion i, m e n o st on e r e più blu e s im m a n ca bilm e n t e irror a t o da ba glior i di psich e de lia . Qu a li son o st a t i i gr u ppi che vi h a n n o in flu e n za t o m a ggior m e n t e in t u t t i qu e st i a n n i e qua n t o sie t e con t e n t i de l r isu lt a t o ot t e n u t o? (Riccardo) - Quest o è il nost ro t erzo disco e, olt re all'et à, siam o cresciut i m olt o a livello com posit ivo. Siam o grandi ascolt at ori di m usica di generi different i e gli Oak's Mary sono un bel com prom esso per esprim erci. Suonando insiem e da t ant i anni, quando si com pone una canzone si t ende sem pre di più a fare lavorare l'ist int o. Diciam o che siam o riuscit i ad arrivare ad una cert a purezza compositiva che penso sia uno dei traguardi più difficili da raggiungere. Sottolineando che è prat icam ent e im possibile invent are qualcosa di nuovo, cerchiam o di suonare solam ent e un sano rock'n roll e divert irci. Le canzoni di Mat hilda rappresent ano appieno la nost ra m at urazione a livello di scrit t ura e il nost ro m odo di essere. Le basi ovviam ent e ci sono e credo che si sentano Ci sent iam o m olt o legat i a gruppi com e QOTSA, Nirvana, Jim i Hendrix, Led Zeppelin, Deep Purple, Nick Cave, Pink Floyd e poi il Blues, il Funky e la Psichedelia degli anni 70. Se ci ascolti bene puoi sentire un mix di tutto questo. ML 09 musicletter.it update n. 66 speciale intervista: oa k s m a r y Com e la vor a t e in st u dio? Ave t e u n m e t odo pr e ciso n e lla st e su r a de i pe zzi e de i t e st i o pr e fe r it e la n cia r vi in via gge t t i n e l de se r t o, ve r o o a r t ificia le che sia ? (Riccardo) - C'è sem pre m olt a eccit azione quando si ent ra in studio... Ogni volt a è sem pre più bello perché possiam o applicare l'esperienza della volt a precedent e che in fase di regist razione è fondam ent ale; il bello è che una canzone può t ot alm ent e t rasform arsi rispet t o a com e la suoniam o dal vivo. I n st udio cerchiam o di concret izzare i v iagget t i che facciam o in sala prove. Regist riam o il 60% in presa diret t a: basso, bat t eria e chit arra rit m ica. Poi sovra incidiam o alt re chit arre, organo, piani e percussioni, spesso im provvisando e sperim ent ando un po'. La voce e i cori sono l'ultima cosa che viene aggiunta e i testi vengono praticamente rifiniti in studio. La parte più lunga non è la regist razione m a il m iraggio, dove veram ent e proviam o t ut t o ciò ce ci passa per la mente in quel momento. La sce n a it a lia n a ch e su on a qu e st o t ipo di r ock n r oll ( in flu e n ze a m e r ica n e a n n i 9 0 con m a t r ice st on e r / h a r d/ blu e s e u n a ppr occio vin t a ge a nn i 7 0 ) è sicu r a m e n t e m olt o u n it a . Pe n so a lla Ga r ba ge D u m p e m i ve n gon o in m e n t e con ce r t i m e m or a bili r e si possibili da lla pa ssion e , di m u sicist i e non , ve r so qu e st e lon t a n e son or it à . Cosa ha sost e n u t o secondo voi in Italia questa agenzia e come sta reagendo la gente? ( Riccardo) - La GDA nasce innanzit ut t o dall'esigenza dei suoi fondat ori di port are in I t alia band underground che nessun'alt ra agenzia ha m ai v olut o prendere in considerazione. Vuoi per i nom i poco appet ibili, vuoi per gli scarsi guadagni che queste band sono in grado di port are. La GDA, essendo un'agenzia di booking no- profit , ha deciso di punt are innanzit ut t o sulla qualit à della m usica propost a e credo sia quest o il m ot ore sost enit ore della nuova ondat a di serat e underground in I t alia. La gent e st a reagendo benissim o. Dopo soli t re anni si è orm ai creat o uno " zoccolo duro" di assidui sost enit ori ed i concert i sono sem pre più frequent at i., da Milano a Rom a. Quest a agenzia è st at a in grado di creare e com pat t are una scena underground di ascoltatori che, fino a t re anni fa, era lasciat a a se st essa. Grazie anche al support o m ediat ico del sit o www .perkele.it e a quello cart aceo di riv ist e quali RUMORE in prim is, la GDA è riuscit a a port are in I t alia band eccezionali e si st a ora im ponendo com e una delle m igliori agenzie di booking in I t alia ( m a anche in Europa) per le sonorit à st oner rock, desert rock e st oner doom . Lo scopo finale è quello di usare com e gancio t raino le bands st raniere al fine di lanciare le validissim e bands italiane del roster della GDA in Italia ed in Europa. Il lavoro è lungo ma piano piano i risultati sono sempre più soddisfacenti. ML 10 musicletter.it update n. 66 speciale intervista: oa k s m a r y Tor n ia m o a l disco. D a ll in izia le M a t h ilda , pa ssa n do pe r An ym or e , la lu n ga su it e di Cla p M y H a n ds e la scin t illa n t e ( e ba lla bile , pe r ch é n o, il r ock n r oll è a n ch e qu e st o) A Pe r fe ct D a y, h o r it r ova t o u n a t t e ggia m e n t o r ila ssa t o n on ost a n t e le ch it a r r e gr a ffin o pa r e cchio; qu e st o a ppr occio a l r n r è t ipico di u n pe r son a ggio ch e voi con osce t e be n e : Br a n t Bj or k ( e x ba t t e r ist a di Kyu ss e Fu M a n ch u ) . Che t ipo di pe r son a è ? È possibile vive r e di musica come lui in maniera così pura? ( Marco " Mark Whit e" Sarracino) - Che t ipo di persona è? Non è diverso da t e o da m e, è una persona profonda che v ive di sem plici cose, di am icizia e di passione per la m usica e per la vit a. Credo che per fare buona m usica bisogna innanzit ut t o divert irsi e st are bene con se st essi e con il gruppo, bersi una birra in sala prove t ra un brano e l' alt ro o un bicchiere di vino, v ivere le esperienze dei propri compagni di band ed entrare in sintonia con loro durante una Jam session, vivere suonando e suonare la v it a; può sem brare banale o scont at o m a quest o è puro e non è nem m eno facile. Brant Bj ork, quest o lo t rasmette sempre. ( Riccardo) - Sicuram ent e abbiam o im parat o m olt o sull'approccio da avere in un concert o suonando con lui. La t ranquillit à che t rasm et t e è indiscut ibile e lo fa suonando la sua m usica che può essere chiamata stoner rock o desert rock ma secondo me è semplicemente soul. La cr isi de ll in du st r ia discogr a fica h a da t o spa zio a lle piccole e t ich e t t e in dipe n de n t i ch e h a n n o r ipor t a t o in a uge il fa i da t e . Un a m a ggior e a t t e n zion e a l pr odot t o m u sica le e u n m odo di r e la zion a r si a i m u sicist i qu a si si fosse de lla st e ssa fa m iglia . M a a llor a pe r ché qu e st o da l pu bblico n on vie n e se m pr e r e ce pit o e n on si in ve st e m a ggior e e n e r gia per proporre la musica dal vivo? (Riccardo) - Da 10 anni a questa parte purtroppo la cultura per la musica dal vivo è andata un po' scemando e i locali dove si fa' m usica dal v ivo si sono decim at i. Anche a Piacenza, la nost ra cit t à, non esist ono prat icam ent e più locali at t rezzat i per il live. Secondo m e il problem a è nella gent e che preferisce fare dell'alt ro piut t ost o che andare a sent ire una band che suona, oppure che preferisce andare a vedere una band che suona canzoni che la gent e conosce già. I ragazzi che hanno 20 anni oggi non hanno la cult ura di andare a com prare un cd o un disco perché scaricano la canzone che gli int eressa e se la m et t ono nel loro I - Pod . Non posseggono neanche uno st ereo. Non hanno la curiosità di comprarsi il disco originale per ascoltarlo nella sua interezza ed andare a leggere le not e, i credit s e i ringraziam ent i per vedere le band correlat e e chi ha suonat o sul disco. Forse st o parlando da vecchio m a non riesco ad ascolt are la m usica in m odo superficiale. Non sono assolut am ent e cont ro gli I - Pod e la t ecnologia purché sia precedut a da un po' di int eresse per la m usica che v i si inserisce. Per quant o riguarda le piccole et ichet t e: evviva le piccole et ichet t e ed ev viva l'aut o produzione. Noi siam o t ot alm ent e aut o prodot t i da sem pre perché la Desert Fox Records siamo noi stessi. ML 11 musicletter.it update n. 66 speciale intervista: oa k s m a r y Voi sie t e un gr u ppo ch e si e spr im e be n issim o da l vivo; da qu a n do a ve t e in izia t o a oggi, cosa r icor da t e con m a ggior e st a t i i ch e e m ozion e ? Qu a li son o con ce r t i ch e vi h a n n o de t t o m olla r e sa r e bbe st a t o uno sbaglio? (Marco "Mark White" Sarracino) - Beh, le em ozioni m igliori si provano durant e i concert i, quei concert i dove il pubblico è realm ent e present e, e non è una quest ione di num eri. Quando la gent e percepisce le t ue em ozioni e si fa sent ire, le em ozioni part ono da lì, è una reazione chim ica di prim aria importanza. Poi non c'è nient e di m eglio che condividere t ut t o quest o con gruppi più grandi e più espert i di noi, conoscere e suonare con i m usicist i che hai sem pre apprezzat o e ascolt at o: Brant Bj ork and t he Bros, Molly Mc Guire e i The Spores, gli Eagle of Deat h Met al di Jesse Hughes e Dave Cat ching, Dozer, Gorilla, o con i gruppi it aliani che com e noi percorrono lo st esso tortuoso cam m ino: gli El Thule, Midryasy, Zippo, Alix, St ake off t he Wit ch. Sono quest i concert i che ci fanno andare avanti. La voglia di fa r e qua t t r o ch ia cch e r e con voi è m a t u r a t a pe r ch é h o scope r t o ch e a ppr e zza t e m olt o M u sicLe t t e r ( olt r e a con side r a r e ovvia m e n t e M a t h ilda u n la vor o da vve r o be n fa t t o) . Com e dovr e bbe e sse r e se con do voi la st a m pa spe cia lizza t a ? Olt r e a lla n ost r a piccola r ivist a qu a li son o i gior na li ch e m u sica le le gge t e e qu a li son o le la cu n e e i pr e gi de i gior n a list i ch e de von o pe sca r e in u n m on do m u sica le sempre più affollato? ( Marco " Mark Whit e" Sarracino) - Leggiam o varie rivist e più o m eno im port ant i, dalle riv ist e nazionali alle Fanzine e Webzine di set t ore. Sicuram ent e anche per fare il giornalist a ci vuole tanta passione e questo lo apprezziamo, non essendo del settore però, non siamo in grado di dare giudizi su quest a professione. Posso solo dire che con il passare degli anni, le crit iche verso di noi, sono divent at e da sufficient i a più che soddisfacent i; quest o ci port a a capire che i giornalist i hanno ascolt at o e capit o il nost ro percorso e la nost ra m at urazione, cosa possiam o rimproverargli? (Riccardo) - I o sono un let t ore di MusicLet t er da un po'. È un m agazine m olt o int eressant e e fat t o bene, non cost a nient e, ci sono ot t im e int erv ist e, ot t im e recensioni di dischi e concert i e t i arriva diret t am ent e via m ail, che si vuole di piu'! Leggo anche Rum ore perché t rat t a un sacco di roba che m i piace e poi m i piace un sacco la rubrica Ret ropolis dove vado a spulciare gruppi del passato. ML 12 musicletter.it update n. 66 speciale intervista: oa k s m a r y Se n on e sist e sse r o ge n e r i, e t ich e t t e , r ife r im e n t i a l pa ssa t o, com e vost r a m usica ? Ba st a la pa r ola r ock o fa r cir e di a gge t t ivi cla ssifich e r e st e la fa vor ir e bbe la ch ia ve di lettura? (Marco "Mark White" Sarracino) - Rock! Non siamo molto bravi ad aggiungere aggettivi. (Riccardo) - Mi hanno det t o che siam o m olt o desert ; bello com e agget t ivo. Anche se siam o in piena pianura padana. Comunque l'attitudine rock'n roll ce l abbiam o t ut t a. Un u lt im o qu e sit o. Se dove st e con vin ce r e qu a lcu n o a or ga n izza r e u n a vost r a da t a n e lla pe n isola cosa gli pr om e t t e r e st e ? E n on dit e m i qu a lch e don n a ch e n on ci cr e do Anzi, forse sì (Riccardo) - Beh, int ant o gli prom et t o una cassa di Gut t urnio im bot t igliat o dal sot t oscrit t o. Poi si vedrà. OAK S M ARY: www.myspace.com/oaksmary Foto Michele Bertaccini Intervista di Nicola Guerra www.musicletter.it ML 13 musicletter.it update n. 66 speciale jazz S P ECI A LE JA Z Z Nel 1959 alcuni capolavori del jazz © 2009 di Luigi Lozzi « Voglio e sse r e con side r a t o u n poe t a j a zz ch e su on a u n lu n go blu e s a u n a j a m se ssion pom e r idia na di dom e n ica » - Ja ck Ke r ou a c ( nella prefazione all'edizione di " Mexico Cit y Blues" del 1959). Gli appassionat i di Rock , in fat t o di celebrazioni, sono port at i ad associare quest o 2009 al mitico 1969 per quel che riguarda il quarant ennale del Fest ival di Woodst ock, m a allargando i propri orizzont i e considerando la m usica qualcosa che va olt re il rigido incasellam ent o in generi dist int i - in fondo abbiam o im parat o da una vent ina d'anni solam ent e, con l'esplosione della World Music, a guardare con occhio benevolo a ogni sorta di cont am inazione t ra generi e cult ure different i - non deve sfuggirci che il 1959, dieci anni prim a di Woodst ock e m ezzo secolo fa, è st at o un anno cruciale per l'evoluzione del j azz m oderno; un anno ricco di ferm ent i innovat iv i ( gli anni at t orno al 1960 sono, con gli anni Vent i e Quarant a, t ra i periodi più fert ili della st oria del jazz) , segnat o dalla scom parsa di alcune figure di spicco e carat t erizzat o dalla pubblicazione di alcuni dei più belli e im port ant i dischi della st oria. Morivano Billie Holiday ( il 17 luglio a New York) , Lester Young e Sidney Bechet, Martin Ritt realizzav a il film " Paris Blues" ( con Pa u l N e w m a n e Sidn e y Poit ie r ) , per raccont are uno spaccat o dell'infatuazione dei jazzisti americani di quel tempo per la città francese, trasformatasi in capitale europea del jazz, e Joh n Ca ssa ve t e s l'innovat ivo Shadows, con m usiche di Ch a r le s M in gu s e Shafi Hadi a com m ent o, e venivano realizzat i dischi com e Kind of Blue e Sketches of Spain di M ile s D a vis, Gia n t St e ps di Joh n Colt r a n e , Ah Um di Ch a r le s M in gu s, Tim e Ou t di Dave Br u be ck Qu a r t e t , Sha pe of Ja zz t o Com e di Orn e t t e Cole m a n , ant icam era del free Jazz, esploso negli anni Sessant a e Set t ant a. Vogliam o però concent rare lo spazio a disposizione su quat t ro dischi pubblicat i nel '59 e dei quali la Colum bia Legacy si è presa cura con nuove, magnifiche edizioni: due sono di Miles Davis e una ciascuna di Mingus e Brubeck. ML 14 musicletter.it update n. 66 speciale jazz Kin d Of Blu e ( Colum bia/ Legacy/ Sony Music) di M ile s D a vis ( regist rat o in due session, il 2 m arzo e il 22 aprile del 59 negli st udi Colum bia sulla 30esim a St rada a New York ricavat i da una vecchia chiesa sconsacrat a) è disco ent rat o di dirit t o nella st oria del jazz, essendo st at o fra i più vendut i di sem pre ( circa 10 m ilioni di copie) e uno dei prim i esem pi di m odal j azz, un'opera d'art e assolut a, un punt o cardine t ra bebop e hard bop; è l'album jazz che ogni appassionat o dovrebbe conoscere. I nolt re, è bene dirlo, veniva realizzat o in anni in cui l'im pegno m usicale e polit ico v ivevano sulla st essa lunghezza d'onda. Davis creò per quest o album ( il t rom bet t ist a incise con una band st raordinaria form at a da Joh n Colt r a n e , Pa u l Ch a m be r s, Jim m y Cobb, Bill Eva n s, W yn t on Kelly e Ju lia n Cannonball Adde r le y) una serie di pezzi che m ant enevano la st essa t onalit à e m odalit à anche per sedici bat t ut e di seguit o ( da qui la definizione di " j azz m odale" ) lasciando la m assim a libert à di im provvisazione. So What , con il caratteristico attacco del bassista Paul Chambers seguit o dagli accordi del pianist a Bill Evans, è il brano più celebre del disco, quello che secondo qualsiasi m anuale di j azz ogni m usicist a, non solo di jazz, dovrebbe sem plicem ent e conoscere, m ent re t ut t i gli alt ri si sono t rasform at i in st andard im m ort ali sui quali si sono abbeverat e generazioni di j azzist i. Nel corso di quest 'anno sono st at e propost e sul m ercat o div erse edizioni speciali dell'album t ra cui un m agnifico cofanet t o con un doppio CD, un DVD, un LP in vinile colorat o, un post er e un libret t o di 60 pagine. Davis, nel corso di una carriera cinquant ennale, è passat o at t raverso t ut t i i generi cont em poranei: bebop, hard bop, cool, jazz modale, jazz rock, fusion e acid jazz. Sk e t ch e s Of Spa in (Columbia/Legacy/Sony Music) di Miles Davis; nel leggere la biografia di Davis sem bra che l'ispirazione per incidere quest o album sia venut a al t rom bet t ist a quando, t rovandosi a Los Angeles, un suo am ico gli fece ascolt are il Con ce r t o de Ar a n j u e z, del com posit ore spagnolo Joaquin Rodrigo, rim anendone folgorat o. All'album poi avrebbe lavorat o collaborando con l'am ico e com posit ore Gil Eva n s. I l disco venne elaborat o prendendo spunt o da m usiche spagnole, alcune t radizionali alt re più colt e. Ne sono un esem pio Saeta, un ant ico cant o religioso andaluso cant at o durant e la processione del Venerdì Sant o da una donna su un balcone, The Pan Piper, m ut uat o dal folk lore peruv iano, e Solea, uno st andard del flam enco. Per Saeta la t rom ba di Davis riproduce, in un m ist o di gioia e t rist ezza, la voce della donna riuscendo m irabilm ent e a t rasform are un brano cant at o in uno st rum ent ale. La crit ica sent enziò che in realt à non si t rat t ava di m usica jazz ( un'orchest ra alle spalle con arrangiam ent i com plicat issim i curat i da Eva n s) m a il disco riscosse com unque un grande successo t ra gli appassionat i. E in fondo rient ra perfet t am ent e nella concezione sperim ent ale m odale, blues ed et nica - del grande Davis da pot er essere considerat o un nat urale proseguo del discorso avv iat o m esi prim a con Kind Of Blu e , del quale non ha la st essa forza innovat iva m a nella scia del quale si colloca a m eraviglia. L'edizione Deluxe a 2 CD per il 50° anniversario cont iene olt re all'album originale più di un'ora di m at eriale bonus t ra cui l'unica regist razione liv e di M ile s D a vis con Gil Eva n s, nuove not e di copert ina st ilat e dal com posit ore e st orico Gunther Schuller, un booklet con foto ed un articolo dell'epoca che racconta le sessioni di registrazioni del '59. ML 15 musicletter.it update n. 66 speciale jazz Ah Um ( Colum bia/ Legacy/ Sony Music) di Ch a r le s M in gu s, virt uoso del cont rabbasso e band- leader, e in assolut o uno dei grandissim i del jazz, un aut ent ico gigant e e un innovat ore, capace di guardare avant i all'avanguardia senza m ai perdere il filo rosso del legam e con le m usiche del passat o quali il blues, il gospel, lo swing. Viene vist o com e il punt o di saldat ura t ra le due rivoluzioni del j azz m oderno - il bop, negli anni '40, e il free negli anni '60 pur senza aderire ad alcun m ovim ent o j azzist ico in part icolare. Dei novi pezzi present i nell'album ce ne sono alm eno due - Goodbye Pork- Pie Hat , una ballad dedicat a al grande Le st e r You n g, e Fables of Faubus - che sono ent rat i di dirit t o nel novero dei più belli e riconoscibili dell'int era st oria della m usica j azz. Ah Um propone, olt re a quello a Young, alt ri significat ivi om aggi com e Open Let t er t o Duke ( dedicat o a Ellington), Bird Calls ( a Ch a r lie Pa r k e r ) e Jelly Roll ( a Jelly Roll M or t on ) ; brani che si dist inguono soprat t ut t o per il fat t o di calarsi negli st ili dist int ivi dei m aest ri cui sono st at i dedicat i, rim odellandoli e fornendone un qualcosa di m agico, com plet am ent e originale e m oderno nelle at m osfere. Ad assecondare Mingus t roviam o una band di t ut t o rispet t o - e non pot rebbe essere diversam ent e vist o che alla base della qualit à precipua del disco v i è lo st raordinario affiat am ent o t ra i m usicist i chiam at i a fornire il loro cont ribut o - con i sassofonist i Joh n H a n dy, Sh a fi H a di e Book e r Er vin , i t rom bonist i Jim m y Kn e ppe r e Willie Dennis, il pianista H or a ce Pa r la n e il fedelissim o bat t erist a D a n n ie Rich m on d. Di part icolare im pegno polit ico si colorava allora Fables of Faubus, olt re a essere un gioiello m usicale st raordinario venne scrit t a per prot est are cont ro la decisione del governat ore razzista dell'Arkansas, Or va l E. Fa u bu s, nel 1957, di inviare t ruppe della Guardia Nazionale per ev it are l'inserim ent o di nove ragazzi afro- am ericani nella Lit t le Rock Cent ral High School. La Deluxe Edit ion a 2 CD cont iene com plessiv am ent e due ore e m ezzo di m usica t ra cui il sequel di Ah Um , Mingus Dinast y, quat t ro bonus t rack e t re alt ernat e t ake dalle session del '59, nuove not e di copertina in digitale più quelle originali. Tim e Ou t - ( Colum bia/ Legacy/ Sony Music) del D a ve Br u be ck Quartet, è un album senza t em po che olt re ad essere uno t ra i più vendut i di t ut t i i t em pi in am bit o j azz m ant iene int at t e le qualit à di freschezza m usicale in virt ù delle soluzioni rit m iche adot t at e ( originali per l'epoca, a fondere t radizione e m odernit à) che gli donano un appeal m usicale com une a pochi alt ri dischi. Ricco di swing è un disco che st ranam ent e ha m esso d accordo t ut t i: crit ici esigent i e pubblico t ant o che il singolo che ne venne est rat t o, lo straordinario Take Five, è divent at o uno dei pezzi più fam osi e celebrati non solo del jazz per la sua orecchiabilit à. I l brano in realt à venne com post o dal sassofonist a Paul Desm ond e poggia arm onicam ent e su un t em po in 5/ 4 decisam ent e cool da cui ha m ut uat o il suo t it olo ( part icolarm ent e incisivi sono all'ascolt o gli assolo dello st esso Desmond e del bat t erist a Joe M or e llo; il quart o elem ent o è il bassist a Eu ge n e W r igh t ) . Ma è D a ve Br u be ck , dall'alt o della sua riconosciut a m aest ria t ecnica, a condurre le danze con il suo raffinat o pianism o che si m uove con perfet t o t em pism o t ra cool j azz, m usica classica e perfino at m osfere orient ali e afro. Di assolut o valore sono anche gli alt ri sei pezzi present i t ut t i com post i da Brubeck, t ra cui Blue Rondo a la Turk, Kat hy's Walt z ( dedicat o alla figlia), Three to Get Ready. La Deluxe Edition contempla 2 CD + 1 DVD; con materiali dal vivo t rat t i dal Newport Jazz Fest ival m ai pubblicat i in precedenza, un docum ent ario di 30' sul Mak ing Of dell'album, più un ampio booklet con immagini rare, note di copertina e altro. ML 16 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: ARCTIC PLATEAU TITLE: On A Sad Sunny Day LABEL: Prophecy RELEASE: 2009 WEBSITE: www.myspace.com/arcticplateau MLVOTE: 9 / 10 E così, in questa estate che si snoda incerta (e che per questo, va da sé, è molto migliore di tante alt re, ai m iei occhi) , è arrivat o il debut t o ufficiale di Ar ct ic Pla t e a u , da m e at t eso con una cert a t repidazione. ora che t engo lo splendido digipack t ra le m ani ( la Prophecy Product ions è orm ai una garanzia, anche da quest o punt o di vist a) , non posso che applaudire e com m uoverm i. Nient e di m eno di quello che ci si at t endev a, da quest o album , alt ro part o di quella " scena" rom ana che, dopo Novembre, Klim t 1 9 1 8 , Spir it u a l Fr ont , Th e For e sh a dow in g, M ok a de lic, aggiunge un alt ro nom e alla list a dei suoi m alinconici ( in diverse form e) . Un disco bellissim o, diciam olo subit o, quest o On A Sa d Su n n y D a y, il cui m ood è st raordinariam ent e riassunt o già dal t it olo, e che si riverbera perfet t am ent e nello splendido booklet . Trat t asi di una splendida e com piutissima fusione di shoegaze, post- rock, wave, psichedelia, rock in senso am pio, dom inat o da quel m ood, così inequivocabilm ent e it alico, che popola le localit à balneari di inverno, in cui le case sem brano spente e t ese al ricordo delle innum erevoli est at i di cui sono st at e t est im oni, o cert e giornat e al m are, da bam bini, allegre e prive di peso, quando vengono rievocat e da adult i consapevoli del fat t o che nient e può t ornare e per quest o inclini e perdersi nel ricordo. Non c è nulla, fuori post o in quest o disco: con l'aiut o di una sezione rit m ica est erna , Gianluca Div irgilio realizza un album splendido e com m ovent e, fat t o di grandi chit arre dagli echi senza fine, vocals sem pre appassionant i ( quando present i) , epos adolescenziale riv ist o con la lucidit à am ara dell'et à adult a che, sem plificando, pot rebbe essere descrit t o com e una versione ancor più gent ile ed ibridat a con gli Slowdive, i Pin k Floyd, i Por cu pin e Tr e e dello splendido e cangiant e suono dei cam pioni dell epos adolescenziale della Caput Mundi, nonché suoi am ici, Klim t 1 9 1 8 . L'innalzarsi epico di Alive e I n t im e, che suona più o m eno com e un incrocio t ra Novembre e U2 l'agrodolce di On A Sad Sunny Day e I vory, le carezze st rum ent ali di Lepanto e I ceberg Shoegaze, il gelo em ot ivo di Coldream ( in cui un recit at o sussurrat o cent rale in m adrelingua che lascia, gent ilm ent e, i brividi liberi di correre lungo la schiena) , t ut t o è pura, est at ica m eraviglia. Fort unat am ent e è anche questa, l'Italia. Valerio Granieri ML 17 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: CHRIS GARNEAU TITLE: El Radio LABEL: Absolutely Kosher Records RELEASE: 2009 WEBSITE: www.myspace.com/chrisgarneau MLVOTE: 10/ 10 L indust ria cult urale ( m usicale, t elevisiva, cinem at ografica, giornalist ica, pubblicit aria) procede spedita come una tragicomica macchina da guerra verso la catastrofe del gusto, e noi annaspiamo com e zom bi com pulsivi t ra m it i, m odelli, sogni, st at us sociali alla ricerca del nulla su cui st rut t urare il nost ro st ile di vit a, consum at ori sem i- incoscienti- coscient i dell ennesim o inut ile prodot t o ( cult urale) . Chi, novello Diogene col lant ernino, è alla ricerca di em ozioni profonde fugge spavent at o da una quot idianit à oscena - st ret t o nella m orsa di un disagio che è alim ent at o senza soluzione di cont inuit à da una volgarit à sem pre più becera e vaga inquiet o. Per chi crede che la bellezza possa riscat t are il nonsense della vit a è m olt o difficile t rovare un oasi in cui rist orare l anim a. Di t ant o in t ant o, però, gli dei o il fat o, decidete voi ci concedono una pausa dal brut t o: il v iat ico ( quello necessario) per affront are le pene del v ivere fino alla prossim a sost a, fino alla prossim a oasi. El Ra dio, il secondo disco di Ch r is Ga r n e a u che segue l ot t im o M u sic For Tourists, è sem plicem ent e t ut t o quest o: un dist illat o di sincera e aut ent ica bellezza che è t ale solo quando le not e sgorgano scarne, sem plici, im m ediat e, a crist allizzare il dolore ( onnipresent e e purt roppo com pagno degli esseri um ani) e a t rasfigurarlo con la pot enza lirica dei versi. Sideralm ent e lont anissim o da qualsiasi cosa sia possibile ascolt are oggi. Arrangiam ent i sont uosi o una produzione sofist icat a, infat t i, sono qui m essi al bando: la voce t rist e di Garneau sussurra st ruggent i lam ent azioni alt ernando ninne nanne dolcissim e con l ausilio quasi esclusivo ( in Hom e t own girls s aggiunge un arm onica a bocca) del suo pianofort e, di un violoncello e di una bat t eria at onale a scandire un rit m o som m esso. Prosciugat o dal barocchism o che ogni t ant o faceva capolino nel precedente M u sic For Tou r ist s ( eccezione: lo st ravagant e cabaret di Dirt y night clowns) quello di Garneau è un aggraziat o folk cam erist ico che si nut re dell hum us di un cert o cant aut orat o m inim al folk alla Elliot t Sm it h o alla Su fj a n St e ve n s anche se l aut ore statunitense, per l int ensit à lirica dei versi, richiam a l universo spirit uale im past at o di dubbi e di speranze, di inappagat e at t ese e di illusioni spezzat e cont rappunt at e da qualche piccola gioia N ick D r a k e . Un disco che di m alinconia dolcissim a che ogn'ora fida vieni e inv isibile al m io fianco... : un disco dedicat o a t ut t i coloro che al m ovim ent o frenet ico del dancefloor preferiscono i t um ult uosi sobbalzi del cuore. A t ut t i coloro che credono all incant o che nasce dall'incont ro di un violoncello e di un pianofort e a rincorrer singhiozzi di voce t rem ula. A t ut t i coloro che al frast uono di t roppe voci dissonant i preferiscono il silenzio assordant e dei propri pensieri. A t ut t i coloro che alla sfront at a esibizione dell'ego m ost rano la nudit à del sé. A t ut t i coloro che soli al crepuscolo invano cercano di cat t urare un'idea, un volt o, un am ore. L opera di Garneau è un fiore che si fa largo e spunt a fuori dal let am e dell ovvio m usicale. L eccezione alla regola del brut t o. I l capolavoro che non voglio sm et t ere di ascolt are perchè se abbiam o capit o orm ai che la v it a non è un sogno, con la forza della musica può essere forse il sogno di un sogno. Nicola Pice ML 18 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: EELS TITLE: Hombre Lobo LABEL: Vagrant RELEASE: 2009 WEBSITE: www.eelstheband.com MLVOTE: 8 / 10 Quat t ro anni di at t esa per il nuovo album in st udio. Non era m ai successo nella carriera degli Eels: era prevedibile, e non è st at o vano. Prevedibile perché Blin k in g Ligh t s album di rivelazioni era appunt o un nel quale il nost ro M a r k Olive r Eve r e t t ( Mr. E) aveva let t eralm ent e rovesciat o, dopo aver som m ariam ent e rovist at o i casset t i della sua m em oria, per chiudere definit ivam ent e, o quasi, i cont i con il passat o. La m ort e im provvisa del padre nel 1982 ( Hugh Everett) quando aveva 19 anni. I l suicidio, 14 anni dopo, della sorella, già affet t a da schizofrenia, che int endeva così ricongiungersi al padre in un m ondo parallelo . La m ort e della m adre solo 2 anni dopo e ancora la perdit a dell adorat a cugina Jennifer, svent urat a passeggera del volo che l 11 set t em bre 2001 si schiant ò sul Pent agono Esperienze di v it a che non si augurerebbero a nessuno, dalle quali però deriva un percorso artistico di rara grandezza, grazie al quale Mark ha indubbiam ent e t rovat o la propria salvezza. At t esa alt resì non vana, perchè in quest i anni ha riapert o le sue relazioni con sé st esso in una nuova dim ensione di m at urit à: ha scrit t o un libro ( Things t he Grandchildren Should Know) prodot t o un film / indagine sulla ingom brant e figura pat erna ( Parallel Worlds, Parallel Lives) riconciliandosi con essa; perform at o dal v ivo in versioni hard o w it h st rings o im provvisat e/ sperim ent ali ; dat o fondo a b- sides e rarit à ( Use le ss Tr in k e t s) . At t esa ancor m eno vana per noi, at t ent i a ogni sua m ossa, per m et abolizzarne a fondo la produzione discografica in at t esa che i succit at i libro e film vengano pubblicat i anche in I t alia. Ed eccoci qui pront i ad ascolt are quest e sue nuove desiderio canzoni del con l opport unit à offert a dalla edizione lim it at a di osservare, at t rav erso il DVD Trem endous Dynam it e , il m aking di quest o H om br e Lobo. La prim a cosa che sorprende è che la regist razione avviene in una casa alquant o piccola, sgarrupat a e disordinat a ( degna di st udent i fuori sede) con una st anzet t a t raboccant e di st rum ent i ( t ast iere, chit arre appese al soffit t o, un piano con su una t arga 4 Hugh Everet t , la bat t eria dispost a faccia al m uro e una valigia m et allica usat a com e percussione a m ano! ) scaffali di dischi, un vecchio cassette- recorder, un angolo t ecnologico con com put er Mac per l edit ing e una t orre di am plificat ori, equalizzat ori e regist rat ori, un divano ed un cane che dim ost ra la sua affinit à elet t iva con l uom o lupo, ululando con Mark in Fresh Blood, del t ut t o spont aneam ent e! Spont aneit à. È proprio quest a la parola chiave di quest o album , sot t ot it olat o appunt o: 12 Canzoni di Desiderio : cosa è più spont aneo del desiderio, magari indotto da un bisogno ist int ivo, o dall elaborazione di un sentimento o di una emozione? Sviluppat o poi in assolut a sem plicit à: no st udi da m aj or label, no produt t ore che sa il fat t o suo . ML 19 musicletter.it update n. 66 musica: eels Gli Eels am ano raccont arsi così. Ho l im pressione che, a dispet t o del t it olo, quest o album ci rest it uisca un im m agine com plet a dell art ist a, che non disdegna né predilige nulla del passat o: gli echi delle em ozioni, delle sofferenze, dei t ravagli e della rabbia pregressi ci sono t ut t i: ognuna di quest e t racce avrebbe t rovat o una perfet t a fit ness in uno degli album precedent i: Lilac Breeze e What a Fella Got t a Do in Be a u t ifu l Fr e a k , That Look You Gave t hat Guy e The Longing in Electro- Shock Blu e s, I n My Dream s e All t he Beaut iful Things in D a isie s of t h e Ga la x y, Prizefighter, Trem endous Dynam it e e Fresh Blood Shootenanny, Beginner s Luck in Blin k in g Ligh t s in Souljacker, My Tim ing is off in In fin dei conti, un ottimo punto di partenza per chi ancora non li conosce, una (ovvia?) conferma per chi li ama da tempo! Gianluigi Palomone ps Qualcuno t ra voi m olt o at t ent o avrà not at o che i brani fin qui cit at i sono 11. E il 12° ? Ordinary Man, t raccia che chiude l album , non è collocabile alt rove perché a essa è affidat o il t est o che M a r k Olive r Eve r e t t dedica ai suoi ascolt at ori, oggi: well, it s anot her warm day / in t he cit y of cold heart s / t hey all play t he part / of who t hey are / / no one has a right / unt il t hey ve fought m y fight / t o underst and j ust where I m com ing from / and it s t hat fight t hat brought m e here today / exactly as I am / no ordinary m an / in t he cit y of cold heart s / you re not like t hat / / and you seem like som eone / who could appreciat e t he fact t hat I m not ordinary m an. Grazie Eels, proud to be no ordinary man, ancora e sempre nei nostri cuori! ML 20 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: WILCO TITLE: Wilco (The Album) LABEL: Nonesuch RELEASE: 2009 WEBSITE: www.wilcoworld.net MLVOTE: 9 / 10 I Wilco sono t ornat i. L at t esa di due anni è st at a ricom pensat a con un disco che ai prim i ascolt i sem brerebbe di rout ine e poco pret enzioso m a successivam ent e, acquist ando m aggior fam iliarit à ci si accorge che Tweedy e soci hanno fat t o cent ro anche quest a volt a. Regist rat o in Nuova Zelanda, W ilco ( Th e Albu m ) suona un po com e il predecessore Sk y Blu e Sk y: un com pat t o e solido concent rat o di m usica am ericana nel senso della t radizione country e folk rock con spruzzat e di sperim ent alism i t ipici di cert a new wave europea. La band di Chicago ha orm ai raggiunt o un livello di m at urit à e di classicit à che la rendono unica t ra le t ant e propost e di rock alt ernat ivo che si sono affacciat e sulla scena negli ult im i vent i anni. Non è un caso che lo splendido Kicking Te le vision : Live in Ch ica go uscit o nel 2005 è in assolut o uno dei m iglior i venti album dal vivo di sem pre, con la generale condiv isione che i rest ant i diciannove present ano una dat a di pubblicazione non superiore ai prim i anni Ot t ant a. Con le m ani sulla t ast iera del com put er alla ricerca di parole per quest a recensione e le canzoni di The Album che scorrono nel let t ore m i accade una cosa inedit a. I nizio a m et t ere nero su bianco inut ili frasi per spiegare perché il disco è m olt o bello m a m i accorgo in corso d opera che è anche e soprat t ut t o un capolavoro. Maledet t o Jeff, m i hai fregat o anche quest a volt a! Non ho più voglia di scriver e nient e. Voglio solo chiedert i scusa per aver pensat o anche per un at t im o che la t ua ult im a fat ica fosse una roba ordinaria e abbandonarm i esclusivam ent e all ascolt o di quest e st raordinarie undici t racce fregandom ene di t ut t o il rest o. Faccio un notevole sforzo e riesco com unque a concludere. Tranne la sperim ent ale e geniale Bull Black Nova il rest o del m enu è cost it uit o da scint illant i com posizioni power pop ( The song, One Wing, You Nev er Know e I ll Fight ) e da m om ent i elet t roacust ici di grande delicat ezza e suggest ione evocat iva ( You And I , Count ry Disappeared, Solitarie ed Everlast ing Everyt hing) . I n quest i giorni st ranam ent e um idi e uggiosi di luglio, nell'at t esa che arriv i l Ant iciclone delle Azzorre, la stabilità solare è garantita dalle note abbaglianti del nuovo album dei Wilco. Domenico De Gasperis ML 21 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: PGR TITLE: Ultime Notizie di Cronaca LABEL: Universal RELEASE: 2009 WEBSITE: www.giannimaroccolo.com/pgr MLVOTE: 8,5/ 10 A noialt ri le polem iche sulla conversione di Tizio o Caio non ci sfiorano. Quando andiam o da un falegnam e guardiam o al lavoro, ai det t agli, all'onest à del suo operat o. St essa dinam ica ci capit a con la m usica, con i gruppi e con gli art ist i. Nella fat t ispecie ci fa sem pre piacere ascolt are un nuovo disco di Ferretti. Su quest 'uom o - appenninico fino al m idollo, ex punk, ex comunista, neo- cat t olico apost olico rom ano, le cui gest a sono sem pre e com unque discusse, non discut ibili ci t rov iam o a scrivere grazie all'ult im a, ult im a in t ut t i i sensi giacché i PGR si sono sciolt i, opera cant at a. I nsiem e ai com pari di sem pre Canali e Maroccolo Giovanni s'è dato da fare per onorare il cont rat t o con la Universal. La t esi, pavent at a a vanvera, su un lavoro appront at o in quat t ro e quat t r'ot t o per consegnare il dischet t o alla m aj or di cui sopra, ha cedut o di schiant o di front e alla bont à del lavoro svolt o dai t re sodali. Risult a un piacere grandissim o im bat t ersi nelle liriche di Lin do Giova n n i: ricercat e, personali, dist ant i anni luce dal banale. Un'esperienza profonda le cui musiche - in prevalenza elet t ronica dal volt o um ano e chit arra alt am ent e em pat ica - non si im pongono, ponendosi sovent e in secondo piano a creare un m ix perfet t o con le parole. I l risult at o va al di là di t im ori e aspet t at ive e m ost ra i Pe r Gr a zia Rice vu t a in una vest e relat ivam ent e nuova - assim ilabile per st ile all'om onim o prim o disco ( 2001) e per approccio policrom o alla Lin e a Got ica dei C.S.I. ( 1996) - m a nella sost anza concret am ent e dissim ile dal passat o pur essendone figlia: " Appurat o che ciò che m i serve non lo si può com prare, nem m eno perorare t roppo a lungo che ci si incant a, com e la punt ina sull'LP vinile rosso che più non posso, ripet e ad libit um di Valium di Serenase, Tavor" e ancora " Per quello che è st at o sono nom inat o, per quello che è avvenne che non cont ent o di m e t ornai a casa" ( Cronaca del Rit orno). Quest 'album pone il sigillo su una parabola com inciat a agli albori degli anni Ot t ant a con i CCCP, proseguit a nei '90 con i C.S.I. e t erm inat a adesso, dopo quasi t rent 'anni dai frast ornant i vagit i, con i PGR. Ultime N ot izie di Cronaca chiude in bellezza uno dei capit oli più ent usiasm ant i della m usica m ade in I t aly. Rest ano un groppo alla gola, un sent it o ringraziare per la t rasversale bont à delle opere pervenut eci, e qualche ram m arico per quel che pot eva essere e probabilm ent e - mai dire mai - non sarà. Jori Cherubini ML 22 m usicletter.it update n. 66 musica ARTIST: TERRY CALLIER TITLE: Hidden Conversations LABEL: Mr Bongo RELEASE: 2009 WEBSITE: www.myspace.com/terrycallier MLVOTE: 8 / 10 Non è da t ut t i iniziare la carriera art ist ica nel lont ano 1964 con Th e N e w Folk Soun d of Te r r y Callier, dare alle st am pe diversi album di buona qualit à ( t ra cui quel W h a t Colou r I s Love del 1973 che m olt i di noi conoscono) , sparire dalle scene m usicali agli inizi degli anni 80 per dedicarsi all insegnam ent o dell inform at ica presso l Universit à di Chicago e poi t ornare rigenerat o, a m et à degli anni 90, con lo st esso ent usiasm o e con la st essa passione degli esordi che lo port ano fino a quest o favoloso H idde n Con ve r sa t ion s dat at o 2009. Non è da t ut t i quindi, m a di sicuro lo è per Te r r y Ca llie r che, in barba all et à e ai t rend di un indust ria discografica allo sbando, conferm a la sua nat urale e raffinat a evoluzione soul j azz at t raverso un album di canzoni est rem am ent e m agnet iche e dagli im piant i t rip hop. Un lavoro che m escola sapientemente elet t ronica, blues, soul, dub, rap, acid j azz, rit m i t ropicali e piccole dosi di psichedelia in un crescendo di suggest ioni sonore dove la voce del sessant aquat t renne m usicist a dell I llinois ci incant a e ci accarezza l anim a com e poche alt re grandi voci sanno ancora fare. Un album superiore alla m edia che vede, oltretutto, la partecipazione di Robert Del Naja dei Massive Attack e che ci piace collocare - nel baccano musical- mediatico dei nost ri t em pi - t ra le m igliori produzioni discografiche dell anno, e forse anche di Te r r y Ca llie r ; un art ist a at t uale capace di rinnovarsi e di regalarci em ozioni uniche e inconfondibili senza perdere quello sm alt o e quella profondit à espressiva alla m aniera di Cu r t is M a yfie ld ( 1942- 1999) e di Aa r on N e ville . I nsom m a, avet e capit o bene, se st at e inseguendo la next big t hing pront a a dileguarsi nel giro di un est at e o qualche vecchio urlat ore st anco e ram m ollit o dispost o a prodursi, con un giubbet t o di pelle ricopert o di t eschi e di borchie varie, in penose e debordant i acrobazie chit arrist iche, casom ai in preda a un at t acco di cuore, giust o per accont ent are qualche nost algico fan e per dim ost rare che, t ut t o som m at o, il rock duro e puro è ancora vivo e pulsante, beh, sicuramente avete sbagliato recensione. Lu ca D Ambrosio ML 23 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: BRUCE COCKBURN TITLE: Slice O Life Live Solo LABEL: True North | I.R.D. [2 CD] RELEASE: 2009 WEBSITE: www.brucecockburn.com MLVOTE: 8 / 10 Dovremmo nut rire grat it udine et erna a I l Mucchio Selvaggio che dalle sue pagine, nel prim o anno di vit a, il 1977, dischiuse alle orecchie ( non è casuale il preciso riferim ent o a uno dei nost ri sensi in un epoca allora ancora vergine da video- clip e da internet) di tutti gli appassionati di certo folk rock la conoscenza di quest o int roverso canadese l ennesim o rocker provenient e dalla t err a dei Grandi Laghi dopo Le on a r d Coh e n , N e il You n g e Jon i M it ch e ll capace di st raordinarie m eraviglie poet iche e di un lirism o che conquist ava con im m ediat ezza il nost ro consenso. Era il t em po di I n Th e Fa llin g D a r k sicuram ent e il suo capolavoro , e con quest o avrem m o riscopert o i suoi lavori precedent i per la m it ica True Nort h e avrem m o poi cont inuat o ad am arlo ad libit um . Ricordo t ra l alt ro un aneddot o legat o a quando insiem e a M a x St e fa n i, fondat ore del Mucchio si era organizzat o un concert o di Bruce al Teat ro Tenda a Rom a ( in cui ho avut o un piccolo ruolo) e il cant ant e quella sera non riuscì a esprim ersi al m eglio perchè afflit t o da fort i dist urbi int est inali che lo cost rinsero un paio di volt e a int errom pere lo spet t acolo. Non ha scalat o le vet t e delle classifiche né ot t enut o l incondizionat o favore della crit ica, Cockburn, m a è rim ast o là a rassicurare con la sua presenza lo spirit o indom it o dei fan della prim ora. Slice O Life , prim o solo live in quasi 40 anni di carriera, lo fot ografa nella dim ensione a lui più congeniale, quella acust ica grazie alla quale può offrire il m eglio del suo repert orio e far em ergere l indubbia abilit à di chit arrist a. Musica calda, la voce che ha acquist at o sfum at ure prim a sconosciut e, ballat e t occant i dal fingert ipping lim pido, le beffarde invet t ive polit iche, l approccio sincero per m ant enere il filo diret t o con il suo pubblico che non m anca di accorrere ai suoi concert i quando se ne present a l occasione. Luigi Lozzi ML 24 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: THE LEGENDS TITLE: Over and Over LABEL: Labrador Records RELEASE: 2009 WEBSITE: www.myspace.com/heknowsthesun MLVOTE: 8 / 10 Da appassionat o di t ut t o ciò che m usicalm ent e abbia anche un solo v ago sent ore di indie pop penso alla Labrador com e a una specie di Ásgarðr, un Olim po scandinavo sonoro, com post o da quelle band che per chi scrive rappresent ano delle vere e proprie divinit à. Pront e, t ra l'alt ro, ad alliet are con generosa benevolenza gli um ani pop- orient ed. L'et ichet t a svedese, però, da qualche anno a questa parte incoraggia e promuove l'attività discografica di quanti abbiano deciso di avvent urarsi sugli im pervi t erreni della sperim ent azione pur rim anendo in un alveo im m ediat am ent e riconducibile al sound Labrador st esso. I Pallers, i Ra dio D e pt . o i Little Big Adventure, infatti, dimostrano esemplarmente di aver abbracciat o l'idea di un m et icciat o sonoro che sappia int erpolare il pop con l'elet t ronica più audace. La st essa scelt a sem bra aver fat t o anche Joh a n An ge r gå r d, già m ent e e cuore degli Acid H ou se Kin gs e dei Clu b 8 ( gruppi fondam ent ali del pop m ade svedese) , con la nuova fat ica Ove r a nd Ove r a nom e The Legends. Un fint o com bo in cui Angergård fa t ut t o avvalendosi dell aiut o di qualche t urnist a. I l risult at o è un ibrido m usicale piacevolissim o che cent rifuga con st upefacent e abilit à le sonorit à degli ult im i vent icinque anni della scena alt ernat iva. I l punt o di forza di Angergård risiede, dunque, nella capacit à di alt ernare m om ent i di puro twee pop a schit arrat e post - punk, sognant i atmosfere che rimandano ai gruppi della gloriosa Sarah Record a ossessive distorsioni elettroniche in una specie di luna park sonoro in cui è possibile im bat t ersi senza soluzione di cont inuit à nello shoegaze dei Je su s a n d M a r y Ch a in o nel bed- room- pop degli Charades o dei Pastels m a anche nei coevi Raveonettes o Pa in s Of Be in g Pu r e At H e a r t . I Legends non dim ent icano l am ore viscerale per i Be lle a n d Se ba st ia n om aggiat i sin già dal rosso della copert ina - negli episodi più rom ant icam ent e decadent i ( Monday t o Sat urday e Jump per esem pio) , né la filiazione simbolica con gli altri due gruppi di Angergård (You won, Heartbeats e la malinconica Turn away pot rebbero essere ascrit t i agli Acid H ou se Kin gs o ai Clu b 8 ) , cit ano i Ra dio D e pt . spudorat am ent e con Som et hing st range will happened m a sferzano l ascolt at ore con il feedback alla M y Bloody Va le n t in e in Second away, con le dist orsioni di Recife e con l energia della conclusiva Touch o di Always t he sam e ( ecco i Pa in s Of Be in g Pu r e At H e a r t ) . Un disco che appare come un manuale riassuntivo del miglior pop possibile in ottimo equilibrio tra delicatezza e ruvida spigolosit à. Tut t o già sent it o, però, nulla di nuovo ( m a il nuovo dov è? Verrebbe da dire) e, com unque, cesellat o nella m iglior confezione ( sonora) possibile. I l giorno in cui Johan Angergård deciderà di osare scegliendo una direzione m usicale che renda più om ogenei i propri lavori, probabilm ent e darà alla luce il suo capolavoro senza correre il rischio di rim anere una sort a di (lussuoso ed enciclopedico) jukebox dell indie pop. Nicola Pice ML 25 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: PROPAGANDHI TITLE: Supporting Caste LABEL: Hassle records RELEASE: 2009 WEBSITE: www.propagandhi.com MLVOTE: 7,5/ 10 Quando m i sono avvicinat o al banchet t o dei cd in vendit a al concert o dei Socia l D istortion, il 13 giugno al Palasharp, pieno di gruppi punk per t eenager, non era proprio t ra le m ie int enzioni m et t ere m ano al port afoglio. Sinceram ent e è da orm ai m olt i anni ( e qualche ruga) che ho perso l int eresse per gruppi st ile NOFX/ Ba d r e ligion & Co. m a, osservando at t ent am ent e, lo sguardo m i è cadut o sulla copia del nuov o album dei Propagandhi, Su ppor t in g Ca st e . I o, quest o quart et t o canadese, l ho sem pre apprezzat o, è l unico gruppo dell ex nidiat a Fa t w reck r e cor ds che, album dopo album , è m at urat o riuscendo nello scopo di farsi ascolt are anche da persone di et à superiore ai sedici anni. I l sound si è fat t o più sat uro, int enso ed em ozionale ( se m i passat e il t erm inaccio m olt o Twilight generat ion) , che non disdegna le sfuriat e fat e- to- face com e in This is your life o I ncalculable effect s. Pro- fem m inist , anim al- friendly, ant i- fascist , gay posit ive, con il loro motto di battaglia (il loro Hey, ho! Let s go! insom m a) l ex t rio rim ane ferm o sull ant agonism o dei t em pi andat i e, ripart endo dal precedent e album Pot em kin cit y lim it s, schiaccia ult eriorm ent e l accelerat ore con le nuove Night let t ers, Support ing cast e e Tert ium non dat ur, st ent o quasi a credere che sia la st essa band che cant ava Ska sucks nel 1993. La st rut t ura delle canzoni si è fat t a part icolarm ent e spigolosa e com plessa, uno schem a che fuoriesce dal solit o cliché dei t re accordi e v ia a brano. I nsom m a, io 10 euro li ho spesi e Su ppor t ing Ca st e m e lo st o ascolt ando di gust o, non è di cert o il nuovo Fresh fruit for rot t ing veget ables m a, ne sono sicuro, a Jello piacerebbe moltissimo. Per (noi) eterni adolescenti, figli del cavallo basso. Antonio Anigello ML 26 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: RUSTIES TITLE: Move Along LABEL: Tube Jam Records RELEASE: 2009 WEBSITE: www.myspace.com/rustiesband MLVOTE: 8 / 10 È iniziat o t ut t o com e un gioco; un gioco che però richiedeva, olt re al nat urale divert im ent o, passione, com pet enza, aderenza a cert i m odelli scelt i, assim ilazione di form ule e at m osfere sonore. Per i bergam aschi Rusties, cover band di N e il You n g, la scelt a del repert orio del rocker canadese per le loro esibizioni è st at a condot t a con una dedizione assolut am ent e m aniacale e ora è diventata una cosa estremamente seria perchè il gruppo per tappe d'avvicinamento successive un album di cover ( You n ge r Th a n N e il nel 2005) , esibizioni in fest iv al alt- country- rock in giro per l'Europa, un disco live ( Live in Ge r m a n y) ha conquist at o credibilit à ed è approdat o al prim o album int eram ent e com post o di brani originali scrit t i di loro pugno ( quasi t ut t i da Marco Grompi, un paio da Osva ldo Ar de n gh i) che li proiet t a in una dim ensione t ut t a nuova. I Rusties, che devono il loro nom e a una st agione t ra le più fort unat e della carriera del Neil You n g & Cr a zy H or se elet t rici, m at urat a con l'album Ru st N e ve r Sle e ps alla fine dei 70, rendono veritiero anzitutto un assunto; ovvero che si matura e si cresce musicisti con l'esperienza e la prat ica, alim ent ando un sacro furore che spira nel proprio pet t o. Non ci si inv ent a art ist i dal nulla, t ut t o quello che si conquist a in quest i t errit ori è frut t o di applicazione seria e non regalat o su un piat t o d'argent o da un qualsiasi illusorio t alent show . M ove Along è il t it olo del loro disco che si nut re ( of course) di quelle st esse at m osfere che li hanno accom pagnat i fino a oggi m a che li vede alle prese con un repert orio t ut t o loro. Com prenderet e bene anche, v ist a la m at eria affront at a, che non si t rat t a di un album che v uol piacere a t ut t i i cost i, e che cert e sonorit à elettro- acust iche west coast iane t ant o in voga nei '70 sono oggi pat rim onio am orevolm ent e cust odit o da una nicchia di fruit ori, chiaram ent e fuori dai t arget alla m oda. Ma per quant o riguarda il nost ro giudizio il sound è solido, accat t ivant e, fiam m eggiant e nel rincorrersi delle chitarre, evocativo negli impasti vocali. Il brano trainante è la title track, una ballata dal magnifico incedere, alla quale dona ( scusat e l involont ario gioco di parole) raffinat ezza la part ecipazione vocale di Cr ist in a D onà , una delle più belle v oci della scena rock it aliana, non ancora prem iat a com e m erit erebbe da un più am pio consenso di pubblico. Alt ra guest - st ar è Robi Zonca , chit arrist a ( anch'egli alla ricerca di m aggiore v isibilit à) che offre il suo cont ribut o a You'll Never Know e Tracks. Delizioso e meritevole d'ogni credito. Luigi Lozzi ML 27 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: HARDCORE SUPERSTAR TITLE: Beg For It LABEL: Nuclear Blast RELEASE: 2009 WEBSITE: www.hardcoresuperstar.com MLVOTE: 7,5/ 10 C erano una volt a gli H a r dcor e Su pe r st a r sleaze & glam di Ba d Sn e a k e r s a n d a Piñ a Cola da ; c erano una volt a e non ci sono più poiché quello che oggi pubblica Be g For I t è un collet t iv o vot at o a uno st ile m olt o più robust o e intensificato da soluzioni cert am ent e m arcat e e affilat e. Dopo anni di scorribande, nel bel mezzo del tour mondiale di supporto al precedente D r e a m in in a Casket, la line- up ha dovuto registrare la non indolore defezione del chitarrista storico Thomas Silver, qui sost it uit o da Vic Zin o, inizialm ent e reclut at o a t em po m a poi int egrat o in piant a st abile. La sei corde dell ex Cr a zy Lix x prosegue il lavoro di inspessim ent o prom osso dal suo predecessore prem endo ancora di più sul fat t ore hard e favorendo non poco il passaggio degli H a r dcor e Su pe r st a r dallo st reet / glam degli esordi a una form a decisam ent e prossim a a coordinat e più t ipicam ent e heavy. I n effet t i già con la t it le t rack, pubblicat a com e singolo lo scorso aprile, la band svedese aveva chiaram ent e lasciat o int endere l int enzione di proseguire l evoluzione int rapresa con conv inzione negli ult im i anni e alquant o palesat a già nei due episodi precedent i, dai quali quest o nuovo album sem bra at t ingere gli ingredient i m igliori. Joakim "Jocke" Be r g è sem pre in ot t im e condizioni, la sua voce cont inua a rappresent are i t rat t i dist int iv i e riconoscibili della band e non c è dubbio sul fat t o che su quest e rocciose com posizioni si arram pichi con successo e senza fat ica alcuna. But t o giù I nom i di I nt o debauchery, Nervous breakdown, I llegal fun e Don t care bout your bad behaviour solt ant o per cit are qualcuno t ra gli elem ent i con più appeal nella scalet t a m ent re Hope for a norm al life, così com e int uibile dallo st esso t it olo, rappresent a un chiaro riferim ent o al defezionario Silver. A cont i fat t i st iam o parlando di un m odo decisam ent e buono per celebrare l approdo alla N u cle a r Bla st , m agari farà st orcere un po il naso ai fan di st ret t a osservanza glam, t ut t avia Be g For I t è un bigliet t o da visit a veem ent e, adrenalinico, carico, trascinante e com unque assolut am ent e assim ilabile; per Berg e soci rappresent a un ult eriore st ep di una china che cont inua a m irare in alt o, m agari non ne decreterà la definitiva esplosione ma di certo non li farà retrocedere di un solo passo! Manuel Fiorelli ML 28 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: SCOTT MATTHEWS TITLE: Passing Stranger LABEL: Sanremo RELEASE: 2007 WEBSITE: www.scottmatthewsmusic.co.uk MLVOTE: 7,5/ 10 Scott Matthews (da non confondere con il quasi omonimo collega australiano Scott Matthew) è un songwriter inglese la cui carat t erist ica più ev ident e è l essere schivo e riservat o, non solo nella vit a privat a m a anche nel m odo di fare m usica. Pa ssin g St r a n ge r , suo album d esordio, possiede, infat t i, una delicat ezza e insiem e una forza spirit uale che solo alcuni art ist i dalle inclinazioni sim ili ( Je ff Bu ck le y o N ick D r a k e , per cit arne alcuni) sanno im prim ere ai propr i lavori. I l paragone nasce im m ediat o m a non deve fuorv iare: i brani che com pongono Passing Stranger hanno un ident it à precisa e non posseggono nulla di banale o già sent it o. Matthews riesce a spaziare t ra sonorit à diverse lasciando però la sua im pront a su t ut t i i pezzi: si part e con le at m osfere arabeggiant i di Dream Song per arrivare alla grazia di Whit e Feat hered Medicine, passando per l ot t im o blues ( con un pizzico di country/folk) della st rum ent ale Blue in t he face again o at t raversando le at m osfere a m et à t ra psichedelia e illusione che Cit y headache sapient em ent e riesce a cost ruire. I l pezzo da cui l album prende il t it olo, Passing st ranger, è forse quello m eno rappresent at ivo della bravura dell art ist a, che m eno evidenzia le sue capacit à vocali; sono brani com e Eart h t o calm o Eyes wider t han before a sprigionare con incredibile arm onia le dot i m usicali di Matthews. Un discorso a part e m erit a Elusive: una gem m a, una perla di rara bellezza in grado di st ravolgere ogni aspet t at iva, capace di t rascinare l ascolt at ore in un vort ice di sensazioni che, una volta terminato, non lascia più nulla come prima. Laura Carrozza ML 29 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: THE CREEKDIPPERS TITLE: Political Manifest LABEL: Glitterhouse | Venus RELEASE: 2004 WEBSITE: www.myspace.com/markolsonandthecreekdippers MLVOTE: 7 / 10 Disco pubblicat o nel 2004 dai Creekdippers, ovvero della prem iat a dit t a M a r k Olson e Victoria Williams, a seguire di pochi m esi M yst ic Th e a t e r del duo. Ma non c è da rest are sorpresi. Anzit ut t o perché M yst ic Th e a t e r è st at o inizialm ent e pubblicat o e dist ribuit o regolarm ent e solo in Europa, poi perché la coppia è st at a m ot iv at a all epoca dall urgenza di rendere accessibile al proprio pubblico una serie di nuove scrit t ure che aprivano un capit olo ( in part e) inedit o della loro poet ica. Si t rat t ava, com e si ev ince alla let t era dal t it olo, di un preciso e diret t o m anifest o polit ico contro l am m inist razione Bu sh t est im oniat o da brani esplicit i fin dal t it olo. La necessit à di sottolineare la pericolosa china su cui si era incamminato il paese ha fatto sì che il gruppo si fosse m esso im m ediat am ent e in t our per far conoscere l album nel periodo elet t orale, e solo in quella sede ( quella dei concert i) vendere il disco persona per persona. Così facendo Olson si è riappropriat o ( rendendo ancor più palese il proprio dissenso dalle regole dell indust ria del disco) di un m odo ant ico di prom uovere la m usica. Egli non ha m ai nascost o di essere un fan di Woody Guthrie e che da sem pre scrive canzoni polit iche m a in quest a occasione quest o int ent o è st at o palesat o con m aggior forza ed evidenza. The End of t he Highway ha l incedere di una ballat a dolent e nella m igliore t radizione dello spirit o folk blues della canzone di prot est a e le liriche non danno adit o a equivoci: «That s t he end of t he highway, Rum sfeld / You won t be get t ing any m ore polit ical appoint m ent s». Oppure Port rait of a Sick Am erica che recit a: «I m gonna punch George Bush / and t he wom en will sing praises over his beat en body». Poor GW è puro blues. Walk Wit h Them pot rebbe essere uscit o dalla penna di uno dei grandi m enest relli di Sixt ies e Seventies. Undici brani per poco più di m ezzora di m usica ma intensi e sferzant i nei t est i, rilassat i e archetipici nelle atmosfere. Luigi Lozzi ML 30 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: SPACE AGE PLAYBOYS TITLE: New Rock Underground LABEL: Dream Catcher | Pinnacle RELEASE: 1999 WEBSITE: www.myspace.com/thespaceageplayboys MLVOTE: 8 / 10 Provocat ori, coraggiosi e st rafot t ent i! Li ricordo così, scom odam ent e collocat i nel cart ellone del Gods of M e t a l del 1999 in com pagnia di Metallica, M on st e r M a gn e t , M e r cyfu l Fa t e e alt ri; l at t eggiam ent o che in quell occasione la band t enne di front e all ignobile bom bardam ent o di bottiglie perpet rat o con punt igliosa dedizione dall audience più rigida e ort odossa dell universo giust ifica am piam ent e gli aggettivi elencati in apert ura; sarà forse proprio in virt ù del suddet t o event o che per loro ho provat o am ore a prim a vist a? Sfacciat o, diret t o, viziat o e clamorosamente smargiasso, N e w Rock Un de r gr ou n d è il glam rock che proviene diret t am ent e da Mart e e gli Spa ce Age Pla yboys sono il suo st ravagant e m a peculiare veicolo di cont agio. Capit anat a dal buon vecchio Cory Clarke ( vocalist dei mitici e alt ret t ant o sot t ovalut at i Warrior Soul), la ciurma S.A.P. si rende prot agonist a di un suono sovraccarico, di uno st ile m assicciam ent e effet t at o e cont am inat o, nuova linfa per una form ula che, spogliat a di t ali sperim ent azioni, rest a pur sem pre selvaggiamente rock n roll. La sezione rit m ica del bassist a Rile y Ba x t e r e del bat t erist a Stevie 13 D e lu x e sono l ossat ura port ant e, t ra i roboant i riff di Joh n n y Je t son risiedono nervi e m uscoli m ent re dalla v oce e dalle liriche di Clarke t raspare un anim a licenziosa, dissolut a e depravat a. La st oria è sem pre la st essa, ogni volt a che m et t o su quest o com pact non riesco a liberarm ene prim a che il laser legga l ult im o giro; la folle infat uazione per la part enza a razzo di Buzz on, per l andam ent o cadenzat o di The band get s high o quello ancora più insinuant e di Jets, si rinnova ogni volt a, ravvivat a dal m ood pazzesco di Am bient guru, dalle sferzat e più diret t e di Rocket Girl, Tokio Girls go bang bang e da una t rascinant e Phazeout , arricchit a da uno special cent rale che t i cost ringe a salt are sulla sedia scam biandola per un palco. Pazienza se N e w Rock Underground abbia vendut o m olt o poco, pazienza se la scena hard sia st at a all epoca t roppo im pegnat a nell aspra diat riba t ra True e Nu Met al per accorgersi di un piccolo gioiellino, pazienza se la st oria del rock annoveri fin t roppe iniquit à del genere: l im port ant e è che la Rock n Roll Lim o non arrest i m ai la sua corsa. Probabilm ent e non esist e alt ro m odo di reperire quest album se non at t raverso le offert e st racciat e di qualche m ail order; se volet e rim polpare le vost re vacanze con una dose di sbalordit ivo st reet rock spaziale, non esit at e a scucire qualche m onet a, non pot rest e investire meglio quattro miserabili euro. Manuel Fiorelli ML 31 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: THE WYLDE MAMMOTHS TITLE: Go Baby Go LABEL: Crypt RELEASE: 1987 WEBSITE: www.myspace.com/thewyldemammoths MLVOTE: 8,5/ 10 Nessuno ve ne parlerà più e quindi tanto vale lo faccia io. I Crimson Shadows erano una band di fanat ici che si aggirava per la Svezia durant e gli anni del sogno psichedelico. Caschet t i t int i di nero, j eans at t illat i, st ivalet t i, aria t orva, m edaglioni. Tut t o per assom igliare alla band pre- punk per eccellenza: i M u sic M a ch in e . Musicalm ent e avrebbero dat o pochissim o, giust o un paio di singoli e una decina di gig per alt ri fanat ici che avrebbero fat t o salire alle st elle le quot azioni dei loro v inili. Un cult o underground nell underground, per nulla in grado di front eggiare le vere st elle del giro neo- sixties svedese che in quegli anni sono Creeps, St om a ch M ou t h s e Nomads. I W ylde M a m m ot h s nascono da quest o scont ent o e dal desiderio di Pe t e r M a n ie t t e di abbandonare il garage punk fuzzt onico dei Cr im son Sh a dow s piegandolo alla sua nuov a passione: il Maxim um R n B degli anni Sessant a, influenzat o da zozzoni com e Bo D iddle y o i primi Pr e t t y Th in gs. Un approccio m alsano e t ot alm ent e privo di cliché est et ici che affascinerà Tim W a r r e n , lo Scavafosse per eccellenza, che in quegli anni t rasferisce in Svezia il propr io quart ier generale e ha m odo di t ast are la scena da vicino. Tra le cent inaia di band che affollano il giro neo- garage com e i corridoi di un cent ro com m erciale, i Mammoths sono i più sporchi di t ut t i: suonano rozzi padelloni Gret sch con dei suoni riverberat i all inverosim ile e hanno una scrit t ura inim it abile. Così, dopo un ot t im o EP per la st essa label dei Cr im son Sh a dow s int it olat o Fou r W ooly Gia n t s (il Four Wolly Giant s con cui è passat o alla st oria è solo un errore t ipografico così com e il Nano di Lercore è passat o alla st oria pur essendo uno scherzo della nat ura, NdLYS) , si accasano presso la Crypt , prim a band cont em poranea a finire sulla label di Tim W a r r e n , e nel 1987 escono con quest o debut t o st repit oso, ficcat o dent ro una splendida copert ina giallo lim one e regist rat o in analogico su un due pist e Beocord 2000. Nessuno spazio per rit occhi e sovraincisioni quindi. Gli abbellim ent i e gli appret t i con il m anico ( t ipo St op Pret ending! delle Pandoras, per dire) sono com plet am ent e bandit i. Si suona, m ale, e si regist ra. È quest a la form ula per Mr. Warren e per i m am m ut h. I n form azione c è ancora Joh a n M a n e t te, frat ello di Peter e altro ex- Shadows. I l suo apport o prim it iv o è t ant o fondam ent ale per la resa t roglodit a di Go Ba by Go quant o lim it ant e per l evoluzione della band che lo caccerà di lì a poco sost it uendolo col più dinam ico e preciso St e lla n W a h lstrom degli H igh spe e d V, finit o poi t ra le legioni dei reduci che si dilet t ano chissà perchè a fare i crooner che si piangono addosso con la sua D r ift Ba n d. I nvece è proprio dent ro la caverna di Go Ba by Go che il suono dei Wylde Mammoths riesce a t rasm et t ere l urgenza prim ordiale, ist int iva che le è propria. È il suono di quattro tamarri invasati per il rock n roll registrato dentro la pancia di un pachiderma. ML 32 musicletter.it update n. 66 musica Un suono cript ico e prim it ivo com e quello delle band di Back Fr om Th e Grave o delle TransWorld Punk Rave Up, un beat della giungla annegat o nel frast uono delle m aniacali t eenage band inglesi e olandesi degli anni Sessant a e una qualit à di scrit t ura e rilet t ura ancorché elem ent are, spiazzant e. Lo rivelano piccoli classici com e Hooked, The night is black ( più Diddley dello st esso Diddley), Won t m ake up her m ind solcat a da un t rem olo vint age, l incalzant e beat di Plane t o Chicago o la personalissim a cover di I never loved her degli St arfires che qui divent a una allampanata ballad carica di rancori e sgomento. Franco Dimauro ML 33 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: JAPAN TITLE: Tin Drum LABEL: Virgin RELEASE: 1981 WEBSITE: www.davidsylvian.com MLVOTE: 8,5/ 10 Non ho m ai fat t o pace con Tin D r u m . È un disco che m i gira int orno com e uno spet t ro. Proprio com e uno di quei fant asm i em ot iv i evocat i da D a vid Sylvia n su una delle t racce più incredibili di quest o disco. Ho provat o a scacciarlo in m ille m odi diversi cercando di soffocarne l alit o sinist ro per vent ot t o lunghi anni. Ma lui è sem pre lì, indenne, a reggere la t orcia nell angolo più sinist ro della mia camera. Tin Drum è un disco che suona come nessun altro disco sulla terra, e in questo st a la sua forza, il suo fascino che è suo e suo solt ant o. È un viaggio decadent e in un Orient e di palafit t e, gong e t am buri di lat t a. Un album che ha una sort a di t rascendenza divina, soprat t ut t o se confront at a con le m usiche di esordio dei Japan che avevano flirt at o con le sm anie gay di Br ya n Fe r r y e D a vid Bow ie senza lasciare segni sulla pelle, com e piccoli kanj i t at uat i con l hennè. I l progressivo, graduale avvicinam ent o alla m usica orient ale, nonost ant e il nom e, sarebbe avvenut o più t ardi, all indom ani dell incont ro con Giorgio Moroder che avrebbe dato vita a Life in Tokyo e indot t o la band a un cam bio di rot t a verso l elet t ronica e le rit m iche funky. È in quest i anni che la band fa del Giappone la sua seconda pat ria. Non è solo un coinvolgim ento spirit uale ed em ot ivo, un esist enzialism o dipint o di ast rat t ism o orient ale, un pennello di bam bù con cui colorare di esot ico i quadri del salot t o, l Orient e divent a part e del corpo dei Japan, si fa odore e immagine nitida, tersa e lim pida che si st aglia sull orizzonte del loro romanticismo glam. I cont at t i art ist ici e privat i con la scena locale ( la Ye llow M a gic Or che st r a , gli I ppu D o, Yuka Fujii) perm et t ono a M ick Ka r n , Rich a r d Ba r bie r i, St e ve Ja n se n e D a vid Sylvia n di studiare la m usica orient ale dall int erno sv iscerandone l essenza e coagulandola in un suono che diventa perfet t o punt o d incont ro t ra l algida elet t ronica post- punk m it t eleuropea e la m uzak di origine t ribale ( non dim ent ichiam o che anche le percussioni africane esercit eranno un not evole st im olo art ist ico nell evoluzione del suono dei Japan, NdLYS). Quiet life e Gentlemen take Polaroids erano st at i i m anuali di st udio per una m usica che sposasse il decadent ism o dandy occident ale con le suggest ioni orient ali di una m usica che era m orbida e m arm orea allo st esso t em po. St are davant i a Tin D r um è invece, ancora oggi, com e st are davant i a una pagoda della Cit t à Proibit a di Pechino o a un Torii che int roduce a un sant uario scint oist a giapponese. Trasm et t e quello st esso fascino fat t o di curve e di linee sim m et riche di cui abbonda la cult ura orient ale. Provat e a im bot t ire la vost ra st anza della m usica di Sons of Pioneers e avret e quello st esso sgom ent o estatico che si prova davanti a un monumento che sembra eterno. ML 34 musicletter.it update n. 66 musica: japan Orfano della chit arra di Rob D e a n , il quart et t o si concent ra su archit et t ure elaborat e, assem blat e seguendo le m orbide linee di basso di M ick Ka r n e le int elaiat ure di percussioni esot iche e di cui The Art of part ies, Talking Drum , St ill life in m obile hom es e Visions of China rappresent ano la chiave di volt a. La voce di Sylvian si st aglia elegant e, ricca di un pat hos insiem e decadent e e alieno che si esalt a nei m om ent i in cui il suono si sguscia e si m ost ra nella sua fragilit à t et ra e disperata. Era successo prima con The other side of life e Nightporter, accade ancora di più con gli ect oplasm i sonori di Ghosts. Un groppo di angoscia che dalla gola scende giù fin dent ro lo stomaco. I giardini di lot o si sono t rasform at i in un m inaccioso ort o di piant e carnivore e le om bre cinesi sono ora solo t et re sagom e di nude falangi schelet riche rit ort e com e spet t rali ram i di acacia. Tin D r u m rest a un affascinant e docum ent o sull art e pop, dal sim bolism o dell affascinante scat t o di Fin Cost e llo ( che in quel periodo scat t erà pure per D u r a n D ur a n , Ba u h a u s, Boom t ow n Ra t s, Police, NdLYS) sulla copert ina fino all ult im o soffio di flaut o africano di Cantonese Boy. Un disco con cui non farò mai pace. Franco Dimauro ML 35 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: GIORGIO GABER TITLE: Io Se Fossi Dio LABEL: F1 Team RELEASE: 1980 WEBSITE: www.giorgiogaber.org MLVOTE: 8,5/ 10 Per parlare di I o Se Fossi D io di Gior gio Ga be r bisogna ragionare su più livelli, su più piani. I n prim o luogo, bisogna fare un analisi, per così dire, st rut t urale. Io Se Fossi Dio, infatti, non è solo un album , m a è anche una canzone, la canzone, l unica del disco. I o se fossi dio è un pezzo di quindici m inut i che riem pie il prim o lat o dell 12 om onim o, m ent re l alt ro lat o è vuot o, senza nulla. Una specie di riflessione forzat a. Sì, perché, dopo aver ascolt at o I o se fossi dio, è necessario rit agliarsi alcuni m inut i per riprendere fiat o. È necessario pensare a sé st essi, alle nost re v it e, alla nost ra condizione borghese, alle cat t iverie della nost ra societ à per bene, alla pornografia del dolore e a quant alt ro carat t erizzi la nost ra vit a sociale. È necessario t ut t o quest o, dopo aver ascoltato Io se fossi dio, perché, Io se fossi dio non è solo un album canzone, ma è uno sfogo lucido e pungent e, infat t i va a finire che poi uno ci piglia gust o, e con la scusa di dio t ira fuori t ut t o quello che gli sem bra giust o . E allora I o se fossi dio è, m usicalm ent e, una base ripet it iva e om ogenea, dove la voce profonda ed espressiva di Gaber fa rot olare le sue parole pesant i com e m acigni, pront e a schiacciare il nost ro sist em a cult urale fat t o di ipocrisie, piccole cattiverie e meschinità vissute come inezie. Il dio di Gaber vede tutto e non tralascia nulla, anche il peccat o del piccolo borghese, anche l unt uosit à della nost ra polit ica dem ocrat ica che più che altro fa m ale alla pelle . Più di t ut t o, però, il dio di Gaber è un dio at t ent o, che non si lascia ingannare dai m odi furbet t i della gent e , che ha il coraggio di dire che è insensat o che i brigat ist i abbiano pot ut o colpire il cuore dello st at o ( griderei senza rit egno che è una porcheria che i brigat ist i m ilit ant i siano arrivat i drit t i alla pazzia ) e che l unico risult at o che sono riuscit i a raggiungere è di t ogliere la possibilit à alla gent e di incazzarsi personalm ent e. Ma allo st esso tempo, il dio di Gaber è anche quello stesso dio che ritiene assurdo il processo di beatificazione di Aldo Moro perché a dio i m art iri non gli hanno fat t o m ai cam biar giudizio , e che non sopport a che un polit icant e qualunque se gli ha sparat o un brigat ist a divent a l unico st at ist a . Io Se Fossi Dio di Gior gio Ga be r è t ut t o quest o, è il delirio lucido di chi non riesce più a digerire nulla e vomita i meccanismi che tengono in piedi il nostro teatrino fatto di luci abbaglianti per nascondere le fondam ent a m arce della casa, m a al t em po st esso è anche la rassegnat ezza di chi sa di essersi sfogat o, sa di aver det t o I l re è nudo! con la coscienza net t a che t ut t i cont inueranno a vederlo vest it o, e proprio per quest o decide, in ult im a analisi, che non può fare alt ro che lasciarci giocare, ritirandosi in campagna. Alessandro Busi ML 36 musicletter.it update n. 66 musica ARTIST: OS MUTANTES TITLE: A Divina Comèdia Ou Ando Meio Desligado LABEL: Polydor RELEASE: 1970 WEBSITE: www.osmutantes.com MLVOTE: 8 / 10 Brasile, sole, calore e psichedelia. Non sono im pazzit o, non ho preso insolazioni e non accuso allucinazioni. St o solam ent e facendo girare sul piat t o il t erzo LP dat at o 1970 dei brasiliani Os Mutantes, gruppo di cult o form at o nel 1966 dai frat elli Sergio e Ar na ldo Ba pt ist a assiem e a Rita Lee (immaginate la splendida Nico dei Velvet Undergrund baciata dal sole sudamericano). A Divina Com èdia ou Ando Meio Desligado suona com e se i Beatles si fossero persi nelle favelas brasiliane, im parat o la lingua brazileira e at t int o a piene m ani da pent oloni ricolm i di world m usic cont am inat a. O m eglio ancora, se t ale definizione non aggrada, suona com e se i t it olari del m ovim ent o denom inat o Tropicàlia, quali Ca e t a n o Ve loso o Gilbe r t o Gil avessero assunt o m assicce dosi di LSD, perdendosi in un universo pop colorat o e m usicalm ent e anarchico. Nient e visioni dist ort e o v iaggi siderali nella m usica dei m ut ant i, solo pop deviat o t rat t at o ovviam ent e con guant i di vellut o, dove il non prendersi sul serio rende il t ut t o ancora più divert ent e. Negli anni schiere di m usicist i hanno espresso la loro am m irazione verso quest originale com bo, da Ku r t Coba in in prim is che volle a t ut t i i cost i la loro reunion, fino ad arrivare a m usicist i di casa nost ra t ra cui Fa t h e r M u r ph y, Je n n ife r Ge n t le e Fr a n k lin D e la n o che hanno reso possibile un ot t im o t ribut o ( Jardim Elét rico, A Tribut e t o Os Mut antes) coinvolgendo personaggi int ernazionali come W h it e Fla g e Se a n Le n n on nonché lo st esso Arnaldo per la realizzazione grafica del cd. Am m irazione giust ificat a che pot ret e assaporare in quest o disco, ora facilm ent e reperibile anche in form at o vinile. Canzoni che lam biscono t errit ori oscuri idolat rando presenze dem oniache ( Ave Lùcifer) , perfet t e rock songs da t re m inut i t re ( Ando Meio Desligado), pop im bast ardit o jazz da club caraibico (Hey Boy), boogie boogie briosi fra Jefferson Airplane e Greateful Dead (Preciso Urgent em ent e Encont rar Um Am igo) , incursioni circensi nelle t radizioni brasiliane ( Chào de Estrelas) e inni religiosi di est razione gospel/ soul ( Haleluia) . I l m io disco consigliat o per l est at e. Datato ma non per questo dimenticato. Nicola Guerra ML 37 musicletter.it update n. 66 musica: dvd ARTIST: BOB DYLAN TITLE: At W oodst ock 9 4 [ DVD] LABEL: WT | Giucar RELEASE: 2007 WEBSITE: www.bobdylan.com MLVOTE: 8 / 10 «Se verret e a cercarm i quando avrò 90 anni dichiarava un t em po Dylan - , probabilm ent e m i t roveret e su un palco a suonare da qualche part e»; e in effet t i un incessant e at t iv it à live ha cont raddist int o a lungo la carriera del m enest rello di Dulut h . Soprat t ut t o nei Novant a. Decennio che discograficam ent e, ai suoi inizi, ha prodot t o il non proprio indim ent icabile Un de r Th e Re d Sky e due album acust ici di cover di vecchie canzoni blues e folk, com e Good As I 've Be e n To You e World Gone Wrong, più le session per gli Unplugged di Mt v. Nel 1992 rit roviam o Dylan addirittura in tour (anche in Italia) con Carlos Santana. Venticinque anni dopo il famoso rifiuto di suonare al Fest ival di Woodst ock del 1969, Dylan decide di part ecipare all'evento com m em orat ivo Woodst ock '94, all insegna di un supplem ent are " 2 More Days of Peace and Music" . Ma dell originario spirit o è rim ast o ben poco e il Woodst ock I I è più che alt ro una m ast odont ica operazione com m erciale che condurrà pure a un t erzo Woodst ock per il t rent ennale nel 1999. Bob Dylan si esibisce il 14 agost o, in chiusura, dopo che in m olt i hanno già abbandonat o il luogo a causa della pioggia t orrenziale abbat t ut asi sugli spet t at ori, al cospet t o di una plat ea com post a prevalent em ent e da giov ani che possono essere t ut t i figli di coloro che avevano part ecipat o al prim o m it ico raduno. Ma al di là di quest e considerazioni rim ane la sost anza dell esibizione di Dylan, im port ant e per t ut t i coloro che sono int eressat i ad approfondire gli aspet t i della sua m ult iform e personalit à. 81 m inut i int egrali ( e unofficial ) di qualit à più che soddisfacent e, est rat t i dai Woodstock Tapes, durant e i quali snocciola a suo m odo, t rasfigurandole, canzoni com e Jokerman, Just Like A Wom an, All Along The Wat cht ower, I Shall Be Released, Masters Of War, It's All Over Now Baby Blue, It Ain't Me Babe e così via. Luigi Lozzi ML 38 musicletter.it update n. 66 live review ARTIST: PINK MOUNTAINTOPS LOCATION: Verona, Interzona DATE: 21- 05- 2009 WEBSITE: www.myspace.com/pinkmountaintops Mi hanno incast rat o nella cit t à di Rom eo e Giuliet t a a fine photo by Lino Brunetti m aggio, non cert o per dispensare am ore m a per lavorare incravat t at o in una fiera del set t ore alim ent are, avvolt o da una prem at ura calura est iva. L unica v ia di fuga m e la offre l I nt erzona, locale a due passi dalla fiera di Verona che ospit a una delle poche dat e it aliane dei Pin k M ou n t a in t ops, proget t o oram ai non più est em poraneo di St e ph e n M cBe a n , leader dei Bla ck M ou n t a in . Da pochissim i giorni il t erzo lavoro Outside Love gravit ava nelle m ie orecchie, ancora incapace di concedersi, e m ancava giustappunt o la prova live per t est are il successore di quella perla rara che fu Axis Of Evol (2006 ML 29) . Un locale poco grem it o accoglie in silenzio la com briccola delle vet t e rosa, che snocciolano un live m ozzafiat o che non si fa m ancare nulla: int ensit à, em ozioni e canzoni. Form azione a sei elem ent i con McBean che si alt erna t ra chit arra elet t rica e acust ica, le due vocalist Ash le y W e bbe r ( sim ile a Amber Webber dei Bla ck M ountain, è la sorella?) e Jessie Sykes ( t ast iere, voce angelica e t am burello) che innalzano e danno support o al cant o del leader; chiudono il cerchio bat t eria, chit arra e basso, suonat o da Je r e m y Sch m idt , già t ast iere e sint et izzat ori nei Bla ck M ou n t a in . Scalet t a incent rat a sull ult im a fat ica, qualche ripescaggio dall om onim o Pin k M ou n t a in t ops da Ax is of Evol spunt ano una som m essa Comas post a in apertura, il mantra di Slaves e il country rurale di Plast ic Man, You re t he Devil. Ma è Outside Love che st asera McBean vuole esorcizzare, nat o da un divorzio e desideroso di st ruggere più cuori possibile. E la sofferenza la respiro, la vedo e la sent o nelle m elodie di quest o grande uom o, capace di esporre se st esso com e un im perfet t a opera d art e. La solennit à spect oriana di Axis: Thrones of Love, il gospel st ellat o di Out side Love, il passat o che prende a braccet t o il present e e diventa materia unica in And I thank you, il r n r senza et à di The Gayest of Sunbeams e la ballata cavalacrime Vampire fanno si che la mia pelle sia un continuo canale di emozioni, e la mia schiena un t ram polino per goccioline di sudore m ai così felici. Lavorerei t ut t i i fine set t im ana se l oasi di relax assomigliasse per metà a quella che i Pink Mountaintops mi hanno regalato questa sera. Nicola Guerra ML 39 musicletter.it update n. 66 live review - milano: akron/ family ARTIST: AKRON/ FAMILY LOCATION: Milano, Casa 139 DATE: 04- 0 6 - 2009 WEBSITE: www.myspace.com/akronfamily photo by www.akronfamily.com Nuova vit a, verrebbe da dire alla felice fam iglia Akron/Family, dopo l abbandono da part e di Rya n Va n de r h oof, il cont rat t o con la nuova et ichet t a D e a d Oce a n s e il nuovo disco ( il quint o) Se t e m w ild, Se t e m fr e e da present are anche qui in I t alia. Così siam o a Milano, nella piccola Casa 139 per brindare a quest o nuovo corso e per assaporare le vibrazioni t ribali del barbut o t rio am ericano. Riassum ere in poche righe l esperienza live che quest o gruppo ha regalat o alla capit ale lom barda sarebbe cert am ent e irrispet t oso e nem m eno il susseguirsi di parole quali gospel, rock, folk, funk e country renderebbe giust izia a Se t h Olin sk y, M ile s Se a t on e Dana Janssen, int ercam biabili e st raordinari m usicist i capaci di suonare liberi da schem i, affondando la t radizione con grandi bordat e psichedeliche e riaffiorare dal caos e rum ore con crist alline e t rasognat e m elodie. I l segret o degli Akron/Family è t ut t o qui; libert à espressiva e capacit à di st im olare m ent e e corpo. Un concert o che m et t e in scena il funky di Everyone is Guilt y, gli arpeggi pop crist allini di River, l afro gospel They Will Appear, il folk bucolico di The Alps & Their Orange Evergreen e il groove st rum ent ale di MBF che si incendia nel finale con urla anim alesche, senza dimenticare i tribalismi di Ed is a Portal, uno dei brani più conosciuti dal capolavoro Love Is Simple ( 2007) . I n una sola parola: esplosioni, che donano alle st elle della bandiera am ericana quel concetto tanto caro a Obama e al mondo: libertà. In ogni sua forma. Nicola Guerra ML 4 0 musicletter.it update n. 66 live review - roma: akron/ family ARTIST: AKRON/ FAMILY LOCATION: Roma, Init DATE: 05- 0 6 - 2009 WEBSITE: www.myspace.com/akronfamily La curiosit à di conoscere la Fam iglia photo by www.akronfamily.com dal v ivo m i spinge all I nit in una serat a calda, anzi caldissim a, che a sua v olt a m i cost ringe a fare il carico di birra gelat a in at t esa dell inizio del concerto m a se le prim e not e si ascolt ano int orno alla m ezzanot t e e siet e a un concert o degli Akron, che uniscono al loro freak folk anche acide cavalcat e psichedeliche, ebbene quest e lunghe at t ese alcoliche possono avere degli effet t i curiosi Quando quest o gruppo di hippies barbutos si affaccia sul palco, io e la m ia ennesim a birra dondoliam o già da un po . Gli Akron/Family m ischiano spesso le cart e e gli st ili, giocando con la m elodia e facendosi beffe dei diversi t ent at ivi di etichettare la loro musica. In questo modo passano dalla convincente River (Se t Em W ild, Se t Em Fr e e del 2009) che com incia quasi com e una cullant e e rit m ica ballat a pizzicat a dagli accattivant i arpeggi della chit arra, alla splendida Ed I s A Port al ( Love Is Simple del 2007) , in cui i rit m i ipnot ici e percussiv i si aprono in una fest osa e t rascinant e cant ilena che ricorda un ant ica danza tribale, in cui è facile e quasi doveroso per il pubblico unirsi ai cori del t rio am ericano. Pezzi come questo danno spesso la possibilità agli Akron di dilatare i tempi delle canzoni e dare sfogo a quello che è un elem ent o im prescindibile della loro at t it udine m usicale: l im provvisazione. Capit a così che in quest o nuovo spazio, in quest o alt rove m usicale in cui è l ist int o a guidare, si vedano cont em poraneam ent e le cose m igliori della serat a e alt re che dest ano alcune perplessit à. Se infat t i, da un lat o, si ha m odo di verificare l ot t im a sessione rit m ica com post a da D a n a Ja n se n alla bat t eria e dal bassist a M ile s Se a t on ( un pazzo che si agit a e urla cercando di coinvolgere a più riprese il pubblico) , dall alt ro sem bra che non sem pre le int uizioni del chit arrist a Seth Olinsky siano felici e in accordo con il rest o del gruppo. È soprat t ut t o su di lui che m i concent ro, dopo che l alt ro chit arrist a, e quasi lead singer, Rya n Va n de r h oof ha abbandonat o il gruppo per dedicarsi full t im e al buddism o. I nnanzit ut t o c è da dire che Olinsky si presenta con una fascetta di spugna molto seventheen che lo fa assom igliare, allo st esso t em po, al figlio illegit t im o di Je r r y Ga r cia dei Gr e a t e fu l D e a d e a un Bj on Bor g un po im bolsit o e gonfio di birra ( perfet t o penso - siam o in due ) . I l fat t o è che dei due, il chit arrist a degli Akron/Family sem bra possedere non solo le sem bianze, m a anche il cont enut o. Mi spiego m eglio. Quando t ut t o fila liscio, i t re vanno com e un t reno e la chit arra graffia l aria con i suoi acut i acidi e lancinant i, in cui il rock psichedelico riesce a sposarsi anche con il funky. È in quest i m om ent i che sem bra m at erializzarsi lo spirit o del grande Garcia che negli anni 60 con il suo gruppo riusciva a t rasform are ogni live in veri e propri happening irripet ibili. Ma quando è il t ennist a svedese a prendere il sopravvent o, allora si vede il chit arrist a prendere a pallet t at e un sint et izzat ore oppure affannarsi a cercare di cam pionare un riff o un giro di accordi da m andare a loop e su cui provare nuove soluzioni. I n quest i m om ent i i t re m ollano un po il t iro, ci sono dei rallent am ent i eccessivi e sem bra quasi che si int errom pa la com unicazione con il pubblico a favore di sit uazioni più aut oreferenziali . ML 41 musicletter.it update n. 66 live review - roma: akron/ family Capit a così una cosa che odio a un concert o: m i dist raggo, m i allont ano dalla m usica e m i perdo in pensieri t ipo: 1) la prossim a birra e il m io punt o vit a che non supererà la prova cost um e; 2) la t ipa davant i a m e e il cost um e che le proverei; 3) il m alcost um e, t ut t o it aliano, di parlare continuam ent e e inut ilm ent e ai concert i. I nsom m a, la sensazione è che gli Akron/Family, dopo la part enza di Rya n Va n de r h oof, siano ancora in una fase di rodaggio e che il suo abbandono debba essere ancora m et abolizzat o al m eglio. I n quest o m odo il live, in alcuni m om ent i, sem bra divent are la possibilit à per sperim ent are e m et t ere alla prova le proprie, e senza dubbio enorm i, potenzialità. I o, per cont o m io invece, realizzo che: 1) m i conviene ingannare l at t esa ai concert i facendo del bricolage, e lasciar perdere la birra; 2) Je r r y Ga r cia deve m igliorare il suo gioco di rovescio da fondo campo; 3) e Borg Borg ha fatto una cazzata enorme a sposare la Bertè! Marco Tudisco ML 42 musicletter.it update n. 66 live review ARTIST: ALELA DIANE LOCATION: Roma, Circolo degli Artisti DATE: 06- 0 6 - 2009 WEBSITE: www.myspace.com/aleladiane photo by Anna Janicka È Lady Divine il brano con cui Alela Diane apre il concerto di questa sera a Roma (e a noi più che il t it olo di una canzone sembra essere proprio l appellativo ideale per la giovane cant aut rice americana). Nativa di Nevada Cit y ( California) com e la sua illust re collega Joa n n a N e w som , Alela D ia ne ( classe 1983) ent ra sul palco del Circolo degli Art ist i accom pagnat a da un altra candida fanciulla, la corist a Alin a H a r din , e dal papà Tom M e n ig che per l occasione suonerà in m aniera eccellent e diversi st rum ent i a corda ( m andolino, chit arra acust ica ed elettrica). Ha un look diverso da com e eravam o abit uat i a vederla solitamente su rivist e e booklet vari ma, nonost ant e l ev ident e t aglio di capelli che in un prim o m om ent o ci lascia piut t ost o sorpresi, si rivela ancora più incredibilmente bella e raggiante. Cant a e suona la chit arra m agnificam ent e port ando il t em po con i suoi st ivali m arroni ( così belli da fare inv idia anche alla m ia com pagna) e rivolgendo più volt e lo sguardo al proprio babbo, quasi in segno di approvazione. È davvero incantevole: ha un sorriso capace di sbaragliare qualsiasi t ensione em ot iva e una voce di crist allo in grado di zit t ire anche il m orm orio dell ult im a fila di spet t at ori. Ale la D ia n e ha classe da vendere e i present i se ne accorgono im m ediat am ent e, soprat t ut t o quando intona Tired Feet che rapisce il pubblico accorso abbast anza num eroso in quest a calda serat a d inizio giugno ( anche se poi bisognerà arrivare alla fine del concert o per pot er ascolt are qualche alt ra canzone di quel capolavoro assolut o int it olat o Th e Pir a t e s Gospe l) . L ent usiasm o è alle st elle. Ent ra il rest o della band, ovvero il sim pat ico e loquace Tom Be vit or i ( basso) e il barbut o Ot t o H a use r ( bat t eria) , e le rit m iche si infervorano . È la volt a quindi di Tat t ed Lace, Dry Grass & Shadows, Whit e As Diam onds, The Alder Trees e To Be St ill, prim a dell unica cover della serat a ( una deliziosa Heart Of Gold t rat t a dal m onum ent ale Harvest di N e il You n g) : t ut t i sem brano guardarsi at t orno com piaciut i, com preso il sot t oscrit t o che lancia un segno d int esa all am ico Marco posizionat o appena qualche m et ro più in là. Si va avant i con Every Pat h, My Bram bles e The Ocean per arrivare infine alle m eravigliose The Rifle, Oh! My Mam a e Age Old Blue che lentamente ci conducono alla fine dello spettacolo. Ma sarà The Pirat e s Gospel, accompagnata dal bat t it o di m ani degli spet t at ori, a chiudere definitivamente l esibizione rom ana della folk singer st at unit ense. Un personaggio da annoverare, fin da ora, negli annali della popular m usic alla v oce Lady Div ine . Lu ca D Am br osio ML 43 musicletter.it update n. 66 live review ARTIST: GODS OF METAL 2009 LOCATION: Monza, Stadio Brianteo DATE: 27- 0 6 - 2009 WEBSITE: www.godsofmetal.it Logo ufficiale I l più fam oso fest ival di m et allo pesant e d I t alia è t ornato ancora una volta a calcare il prato verde dello st adio Briant eo di Monza; la t redicesim a edizione del Gods of Met al ha rinnovat o la form ula della due giorni arricchendola però col doppio palco, soluzione che di fat t o ha perm esso di lim it are al m assim o i t em pi m ort i t ra un set e l alt ro. Avendo assist it o solo alla dat a del 27 riferirò della st essa, della sua indiscut ibile buona riuscit a com plessiva e dei suoi t ant i frangent i posit iv i; insom m a, cert am ent e t ant e luci m a anche qualche om bra che m i spinge a m uovere, a chi di dovere, t re piccoli quesit i det t at i da un cert o disappunt o: 1) con quale senso del rispet t o una band sem inale e t rent ennale com e i Voivod è st at a cost ret t a a suonare sot t o il sole di m ezzogiorno alla st regua di un gruppo emergente? 2) è davvero edificant e per la scena t ricolore cont inuare a far aprire la kerm esse a band it aliane che devono accont ent arsi di quindici/ vent i m inut i ot t enendo solt ant o di effet t uare una sort a di soundcheck per i gruppi successiv i, davant i a pochi int im i?; 3) è accet t abile che m algrado lo spiegam ent o di m ezzi e addet t i, t ut t e, ripet o t ut t e e ribadisco t ut t e le band in cart ellone abbiano soffert o ( chi più, chi m eno) di evident i problem i t ecnici e audio di varia nat ura? Ok, non fa nient e, non aspet t erò rispost e che non arriveranno, al contrario ne approfit t erò per confessare candidam ent e di aver badat o con una cert a dist razione alla program m azione m at t ut ino/ pom eridiana, fat t e salve le due m ezz ore a cura dei suddet t i Voivod e del buon rock n roll dei Ba ck ya r d Ba bie s Che volet e? L et à non è più quella di una volt a, le forze vanno cent ellinat e e io l ho fat t o dedicandom i anim a e corpo alle ult im e quat t ro esibizioni in program m a. I Queensrÿche, croce e delizia di una m olt it udine di fan, sono st at i prot agonist i di una carriera prat icam ent e div isa in due; la prim a, la preferit a dal vecchio zoccolo duro di aficionados, quella degli esordi e della m at urazione culm inat a con due capolavori assolut i ( Operation:Mindcrime ed Empire) e la seconda, quella delle cont am inazioni e delle sperim ent azioni, seguit a con più int eresse da chi ha im parat o a conoscere la band di Seat t le a part ire dagli anni Novant a in poi. A prescindere dalla prest azione di un Ge off Ta t e in gran form a e com pagni ( t ecnicam ent e inappunt abile, precisa, solida e convincent e) , la reazione del pubblico può essere riconducibile alla considerazione di cui sopra. Tut t i infat t i hanno seguit o il loro show con m olt a at t enzione, uno spet t acolo che all inizio ha dat o spazio all ult im a produzione ( piazzanfo anche una vecchia e m it ica Walk in t he shadows) sublim andosi in un crescendo che ha m esso davvero d accordo t ut t i, ripescando nel finale t re gioielli dell era Empire, vale a dire Best I can, Jet cit y wom an e una favolosa t it le t rack. Sint om at ica l afferm azione di uno sconosciut o fan che m i ha beccat o a cant are ad alt a voce nella part e finale del set : Non c è un cazzo da fare, devono suonare quest a roba per farci t ut t i felici . Beh, probabilm ent e è davvero così. Archiviata con soddisfazione la performance dei Queensrÿche è st at a la volt a di un alt ra band at t esissim a, i Tesla. ML 44 musicletter.it update n. 66 live review: gods of metal 2009 I l gruppo di Sacram ent o è st at o salut at o da un pubblico decisam ent e folt o e in vena di dargli corda e per t ut t a rispost a ha dat o fuoco alla m iccia con le prim e due t racce t rat t e da Forever More, la t it le t rack e I wanna live, st abilendo un feeling im m ediat o coi fan. L urlo di approvazione per l inizio di Modern day cowboy viene st rozzat o da problem i t ecnici al basso che costringono all int erruzione m a in pochi secondi t ut t o è rist abilit o, il brano ripart e dall inizio finendo col risult are uno dei m igliori del set . Je ff Ke it h si è conferm at o il solit o ot t im o cant ant e e ent ert ainer, capace di int eragire e t rascinare; la scelt a di at t ingere a piene m ani da quel m eraviglioso pugno di hard n roll che si chiam a M e ch a n ich a l Re son a n ce poi ha fat t o il rest o, concret izzando di fat t o l eccellent e riuscit a di un act che davvero in m olt i, com preso il sot t oscrit t o, erano ansiosi di vedere. Ot t im i Tesla, applausi scrosciant i e m erit at issim i, senz alt ro t ra i m igliori della giornat a. I prim i headliner in cart ellone sono st at i gli H e a ve n & H e ll, l int ensit à e il fervore con cui erano at t esi si sono m anifest at i nell incredibile m assa che ha inv aso il prat o del Briant eo per avvicinarsi il più possibile alla leggenda. Un ant ipat ica quest ione di dirit t i gli im pedisce di present arsi col nom e Bla ck Sa bba t h m a quest o argom ent o port erebbe via t roppo spazio alla descrizione della prest azione di quat t ro non più giovanissim i eroi del m et al ( 238 anni in quattro), dimostrazione vivente di quanto il rock sia effet t ivam ent e l unico vero elisir di lunga vit a. Ron n ie Ja m e s D io, a 67 anni suonat i, cant a prat icam ent e con lo st esso vigore di quando ne aveva t rent a, t enendo il palco alla grande, in cont inuo m ovim ent o e con la riconosciut a ed est rem a facilit à nel m anipolare e ipnot izzare il pubblico. Appena sfum at e le not e della m it ica int ro E5150, il prim o a m et t ere piede sul palco è st at o l im m arcescibile Ton y I om my! Strameritata ovazione per l uom o che ha invent at o l heavy m et al, con un boat o incredibile che è cresciut o esponenzialm ent e quando le prim e not e di una st rat osferica The Mob Rules si sono abbat t ut e com e un m acigno, per la gioia incont enibile di alm eno t re generazioni di appassionat i present i. Brividi, pazzeschi brividi, gli st essi che hanno provocat o l arpeggio di Children of t he sea o l adrenalina di Die young e Falling off t he edge of t he world. I brani in scalet t a t rat t i dal nuovissimo Th e D e vil You Know si sono am algam at i decisam ent e bene con le ben più not e piet re m iliari risalent i agli irripet ibili dischi del 1980 e 81 m a anche con una efficacissim a I , dal fin t roppo sot t ovalut at o Dehumanizer del 1992. Heaven & Hell ( la canzone) è st at a probabilm ente l apice del pat hos di t ut t a la giornat a, part ecipazione em ot iva dalla prim a fila all ult im o livello di gradinat e per una versione diluit a che davvero ha st regat o t ut t i; quando ce n era già abbast anza per lasciare t ut t i a bocca apert a, ecco che una deflagrante Neon knight s chiude m irabilm ent e uno show pazzesco. I n quell ist ant e, la differenze di et à t ra ragazzi, giovani, adult i e chiunque alt ri fosse accorso non avevano più senso poiché t ut t i, nessuno escluso, ci siam o rit rovat i in piedi a spellarci le m ani. Lasciat em elo dire, io c ero! Ment re in preda all est asi m et allica annaspavo alla ricerca di un bat t it o cardiaco decent e, m i sono accort o che era t em po di M öt le y Cr üe . Lo show dei quat t ro losangeleni è part it o all insegna degli st raclassici, infat t i, non appena si sono abbassate le luci, Kickst art m y heart , Wildside e Shout at t he devil hanno m andat o in visibilio la folla accalcat a sot t o il palco. Saint s of Los Angeles, m olt o ben accolt a, è st at o il prim o episodio t rat t o dall ult im o om onim o album in st udio e ha fat t o il paio con Mot herfucker of t he year, t ut t o il rest o dell esibizione è st at o carat t erizzat o da brani non successiv i al 1991, quindi all epoca d oro della ciurm a colorat a . ML 45 musicletter.it update n. 66 live review: gods of metal 2009 M ick M a r s, iddio lo benedica, m algrado i not i m alanni, cont inua a far ringhiare la sua chit arra, regalando anche un breve assolo nel quale ha cit at o la hendrix iana Lit t le Wing, Vince Neil si è concesso qualche m ast icat issim a parola in italiano m a sarebbe sbagliat o credere che t ut t o sia andat o per il verso giust o. Quello che infat t i ha lasciat o perplessi è st at a l im pressione, invero piut t ost o frequent e anche da part e di chi assist eva al concert o vicino a m e, che la band st esse svolgendo sì bene un com pit ino m a senza affannarsi più di t ant o e m et t erci l anim a. Suoni impastati, diversi problem i t ecnici, il m ixaggio inclem ent e, una scalet t a vergognosam ent e cort a e prevedibile nonché un volum e incredibilm ent e basso hanno alquant o m inat o una perform ance discret a m a, a m io avviso, di gran lunga inferiore a precedent i occasioni ( Toront o 2000, Bologna 2005) . I l fat t o st esso che alla fine del set il richiam o per i bis da part e dei fan sia st at o appena t iepido, sem bra corroborare quest a im pressione e non sono rim ast o più di t ant o sorpreso quando i Crüe hanno archiviat o il t ut t o con la sola Hom e sweet hom e. Afferm are ciò nelle vest i di vecchio e m ai disam orat o fan è m olt o doloroso m a non m i va di raccont are frot t ole; gli Dei del Met allo, quelli veri, (anche) oggi sono stati quattro vecchietti che fanno ancora un culo così a tutti! Manuel Fiorelli ML 46 musicletter.it update n. 62 altri percorsi: libri DAVID BODANIS E=mc2 A Biography of the World's Most Famous Equation Mondadori, 2001 di Ilario La Rosa Quando siam o sdraiat i in spiaggia in una bella giornat a d est at e, se il periodo lo consent e, apprezziam o in pieno il calore che il sole riesce a inv iare sulla superficie t errest re da una dist anza di circa 150 m ilioni di km . Preda di t ale com piacim ent o, probabilm ent e in pochi si chiederanno quale sia la font e di una quant it à di energia così im ponent e. Ai fini della present e t rat t azione, viceversa, proprio t ale quesit o ci consent e di int rodurre l argom ent o t rat t at o nel libro di Dav id Bodanis, m at em at ico t eorico e collaborat ore dell em it t ent e inglese BBC, not a agli appassionat i di t ut t o il m ondo per la produzione di docum ent ari e t rasm issioni a carat t ere scient ifico di grande qualit à. I n effet t i, ogni secondo, all int erno del nucleo della nost ra st ella, m olt i m ilioni di t onnellat e di I drogeno si t rasform ano in Elio, t ram it e una reazione t erm onucleare, in cui da quat t ro at om i di I drogeno se ne form ano due di Elio. Quest a afferm azione pot rebbe sem brare banale, se non fosse che la m assa dei quat t ro at om i di idrogeno, il reagent e, non è esat t am ent e uguale a quella dei due at om i di Elio, il prodot t o finale, m a ne differisce in ragione dello 0,7 % ( m assa com plessiva pari a 4 unit à at om iche per gli at om i di I drogeno cont ro 3,997 per quelli di Elio). Dov è finit a la m at eria m ancant e? Può essere scom parsa nel nulla ovviam ent e no. I n 2 nost ro aiut o a quest o punt o giunge l equazione di Einst ein E = mc , cont enut a nella t eoria della relat ivit à rist ret t a, del 1905, not a anche nel Guinness dei prim at i com e l equazione più fam osa al m ondo. I n t ale equazione com pare com e prim o t erm ine l energia E, che risult a uguale alla m assa M, m olt iplicat a per la velocit à della luce C elevat a al quadrat o. Ovvero, quando si verifica l annullam ent o di un unit à di m assa, com e accade nel sole, il risult at o finale è la produzione di una quant it à di energia corrispondent e, m aggiorat a però in ragione di un fat t ore pari a 1166 m iliardi ( la luce viaggia a 300.000 km / sec, ovvero 1080 milioni di km/h). Si tratta di una quantità im m ensa, che spiega l origine del calore che irradia il nost ro pianet a e t ut t o il sist em a solare, sebbene con different i int ensit à. L esem pio appena descrit t o rappresent a una delle t ant e applicazioni dell equazione di Einst ein, che è com unque present e in m olt i alt ri processi fisici a noi m olt o fam iliari. I l libro di Dav id Bodanis, t racciando un affresco della v it a di Albert Einst ein e, più in generale, della scienza del XX secolo, narrando anche num erosi aneddot i poco not i riguardant i le v icende personali del grande scienziat o, ci int roduce nel m ondo della fisica t eorica, descrivendo t ut t e le im plicazioni che l equazione di Einst ein ha avut o nell evoluzione della ricerca scient ifica e non solo. ML 47 musicletter.it update n. 62 altri percorsi: libri I nfat t i, non t ut t e le applicazioni di t ale equazione hanno avut o riflessi puram ent e t eorici nel progresso della fisica; al cont rario, lo st udio delle reazioni di fissione nucleare, com e quelle in cui sono coinvolt i at om i di uranio, in cui avviene appunt o l annullam ent o di una piccola quant it à di m assa, ha avut o un im port anza cruciale nella produzione di energia per uso quot idiano, com e nel caso delle cent rali nucleari ( reazione cont rollat a) , o nello sv iluppo della bom ba at om ica ( reazione accelerata). Tut t a la part e cent rale del libro è dedicat a ai t ragici avvenim ent i che condussero, durant e la Seconda Guerra Mondiale, alla ricerca sem pre più sfrenat a e com pet it iva dell innesco della reazione di fissione nucleare nell at om o di Uranio e nel cont rollo dell im m ensa quant it à di energia che ne sarebbe scat urit a. I due blocchi in guerra, da una part e la Germ ania, dall alt ra gli alleat i ed in part icolare gli am ericani, im piegarono uom ini, m ezzi e grandi quant it à di denaro per giungere ad un risult at o, un t ragico risult at o. La st oria ci dice che furono gli am ericani, art efici del celebre proget t o Manhattan, a riuscire a cost ruire per prim i la bom ba at om ica e, purt roppo, a ut ilizzarla ad Hiroshim a e Nagasaki. Albert Einst ein non part ecipò a t ale proget t o, era spavent at o da t ali sviluppi, anche se per prim o inviò una let t era al president e Roosevelt av vert endolo del fat t o che i t edeschi st av ano lavorando alla cost ruzione di quella che sarebbe divent at a la bom ba at om ica. La let t era di Einst ein m ise in guardia il governo am ericano, che incaricò appunt o un team di scienziat i di m et t ersi la lavoro per realizzare per prim i t ale ordigno; nell equipe del proget t o erano present i alcuni dei più fam osi fisici del t em po, t ra cui anche l it aliano Enrico Ferm i. I l libro narra in m aniera avvincent e t ali avvenim ent i, com e un rom anzo, in cui però ogni event o rappresent a una t est im onianza st orica di fat t i realm ent e accadut i, che hanno cont ribuit o a creare l odierna civ ilt à occident ale, con t ut t e le sue cont raddizioni. La narrazione procede spedit a, in equilibrio t ra il rigore della t rat t azione scient ifica, di cui l aut ore dim ost ra grande padronanza, ed il succedersi delle v icende st oriche che hanno carat t erizzat o il periodo in cui le scopert e sono st at e realizzat e. Nel libro vengono inolt re descrit t e nel det t aglio l am bient e e le v icende personali di t ut t i i prot agonist i, t ra cui i principali scienziat i del t em po, evidenziando le m odalit à e le vicissit udini che hanno carat t erizzat o il raggiungim ent o di grandi t raguardi della scienza e della tecnica grazie alle applicazioni della celebre equazione di Einstein. ML 48 musicletter.it update n. 62 altri percorsi: libri EDGAR ALLAN POE The Cask of Amontillado Creative Education, 1846 di Marco Archilletti I l prot agonist a inv isibile del raccont o è un v ino delizioso e raro, esca perfet t a per la discesa del nobile Fort unat o nella cat acom ba definit iva. L'alcool era una delle ossessioni di Poe, così com e lo era il m esm erism o, così com e la paura. Nella t erribile vendet t a di Mont resor, narrat ore in prim a persona, ha un ruolo decisivo la confusione generat a dal vino già bevut o dall'alt ro durant e il carnevale. Poe era alcolizzat o, non beveva per gust o m a per scacciare i fant asm i che lo angosciavano. Il vino rappresenta così il mezzo per deviare la conoscenza e per annebbiare i sensi m a ancora più pot ent e è lo shock dell'accadim ent o fat ale, t alm ent e orrendo da far t ornare t ut t a insiem e la luce della ragione al pur ubriaco Fort unat o. Alt ro m archio di fabbrica negli scrit t i di Poe è la v it a m urat a, inev it abilm ent e seguit a dal buio e dalla m ort e. La scrit t ura lineare ed essenziale rende ancora più cent rale il m ot ivo della st oria: la discesa. Quella della vit t im a verso una fine annunciat a m a com presa t roppo t ardi a causa dell'ingordigia e del delirant e senso di sicurezza; quella m orale del carnefice che, lont ant o dalla fest a e dalla folla, com pie un gest o di esagerat a e t errificant e m alvagit à con la scusa di un'offesa da vendicare. I l raccont o vive anche di suoni, quelli chiassosi del carnevale e quelli grot t eschi del dialogo t ra i due che si avvicinano fragorosam ent e al presunt o barile di sherry; quelli preoccupant i della t osse di Fort unat o che, invasat o, t ira drit t o verso l'epilogo e quelli devast ant i delle sue urla una volt a incat enat o; infine il suono agghiacciant e del t int innio di cam panelli provenient e dal vest it o da giullare indossat o dalla vit t im a. I l v ino, net t are così m usicale ed elet t rizzant e, favolosa form ula m agica cont ro la noia, rivela il suo lat o oscuro ergendosi ad arm a evanescent e m a più let ale di un colt ello. Tut t o accade rigorosam ent e al buio, int eso com e m ancanza di luce e com e m ancanza di lucidit à m a anche com e m ancanza di buoni sent im ent i. Allora com e oggi il m ondo fa paura perché il m ale è incont rollabile e perfino norm ale: Poe raccont a in prim a persona e si m et t e nei panni dell'assassino compiendo un atto di umiltà e cercando così di esorcizzare la possibilità di crollare e di perdere ogni barlum e di equilibrio. Quell'equilibrio che i due personaggi della st oria hanno perso, loro sì m aledet t i, loro sì in balia del m ale, m onarca incont rast at o di quest a st raordinaria ballata noir. ML 49 musicletter.it update n. 66 altri percorsi: film RAY Un film di Taylor Hackford Regia di Taylor Hackford Universal Pictures 2004 (USA) di Luigi Lozzi Il genere biopic è sempre difficile da portare sul grande schermo e le cose si complicano ancora di più quando si t rat t a di raccont are le vicende di m usicist i e cant ant i cont em poranei: quello che a m io avviso rende Ray , biografia della v it a di Ray Charles, t ra i più riuscit i è anzit ut t o la perfet t a ident ificazione che Jam ie Foxx ( prem iat o non a caso con l Oscar per la Migliore I nt erpret azione Maschile; la voce nelle esibizioni è quella delle regist razioni originali di Ray) inst aura con il personaggio ricordiam o che lo st esso Charles è st at o consulent e del film sulla sua vit a; affiancando l at t ore in un ut ilissim o t raining, ed è m ort o qualche t em po prim a ( il 10 giugno 2004 a 74 anni) che quest i uscisse sugli scherm i am ericani - ; vederlo m uoversi con gli st essi gest i sincopat i di Ray è qualcosa che difficilm ent e dim ent icherem o. Un alt ro elem ent o a favore è che la figura di The Genius non ne esce beat ificat a, anzi vengono sot t olineat i, al di là dello st raordinario t alent o art ist ico, alcuni aspet t i non proprio edificant i della sua vit a; com e il t radim ent o per denaro consum at o ai danni della At lant ic, l et ichet t a che lo aveva scopert o e lanciat o alla fine dei 50, e quello reit erat o ( parliam o di corna) nei confront i della m oglie (numerose amant i e dodici figli sparsi un po dappertutto). Lo stesso Ray Charles aveva approvato il proget t o: " Non voglio che m i raccont iat e com e un uom o rinsavit o diceva - , io non sono m ai st at o un sant o. Rest it uit em i l'anim a, m a raccont at e pure t ut t e le cosacce che ho fat t o e anche il m io sugar, l'eroina. Però raccont at e anche che ho fat t o cost ruire asili e scuole di m usica per i ragazzi poveri che venivano respint i sugli aut obus per il colore della pelle: c'è ancora t ant o razzismo". Una personalit à, la sua, cont roversa, geniale m a piena di cont raddizioni: il t radim ent o cost ant e della m oglie e la dipendenza dall eroina, i guai con la giust izia e il pesante senso di colpa per la m ort e del frat ellino, annegat o sot t o i suoi occhi senza che pot esse far nulla; Ray ci viene raccont at o com e in un lungo viaggio, dalla cecit à che lo colpisce all et à di set t e anni ( per un glaucom a) al m om ent o in cui decide di recarsi ( ha soli 17 anni, nero e povero) a Seat t le a bordo di un Greyhound senza sapere di port are addosso i germ i che daranno un im port ant e svolt a alla black m usic con quel m ix di soul, rhyt hm n blues, j azz, gospel e count ry. Le sue canzoni appartengono oramai alla storia della musica. ML 50 musicletter.it update n. 66 framme nti di cinema rimosso: sesta parte SAYAT NOVA (Il colore del melograno) Un film di Se r ge j Pa r a d Regia di Se r ge j Pa r a d a n ov a n ov Armenfilm 1969 ( Armenia) di Nicola Pice La biografia del poet a arm eno Say at Nova vissut o nel '700 segna per il suo aut ore - Sergej Parad anov l'inizio di un calvario di censure e vessazioni che culm ineranno nel 1974 con l'accusa di furt o e om osessualit à e la condanna a cinque anni da t rascorrere in un cam po di riabilit azione. Sayat Nova ( I l colore del m elograno è il t it olo in lingua it aliana) v iene im m ediat am ent e m esso al bando dai dirigent i del part it o com unist a perchè non conform e ai canoni del realism o russo e affidat o a Sergej Jut kevic che lo rim ont erà nel t ent at iv o ( inut ile) di renderlo fruibile ( uscirà nel '71 e sarà di nuovo sequest rat o) . L'opera di Parad anov è il risult at o, infat t i, di uno sperim ent alism o v isiv o e di un lirism o profondo che ha pochi uguali nella st oria del cinema. È un film che al cont em po affascina ed irrit a per la sua int rinseca diversit à: per lo sconcert ant e sforzo, cioè, di rendere concret a l'idea di un cinem a im perniat o sui canoni est et ici dell'im m obilit à o, com unque, dell'esasperant e lent ezza. L'aut ore predispone le inquadrat ure com e fossero dei quadri ( figurat ivam ent e int esi) in cui siano circoscrit t e le lim it at e azioni dei prot agonist i sfarzosam ent e vest it i. Le scene si susseguono in un ordine che rievoca gli at t i cronologici del poeta armeno: dall'infanzia agli anni trascorsi presso la corte del re della Georgia a Tiflis, all'erem it aggio in convent o, alla fuga dalla guerra fino alla vecchiaia che vede il rit orno a Tiflis e la m ort e avvenut a per m ano delle t ruppe t urche. La m essinscena di Parad anov è m arcat a da una rarefazione così int esam ent e sobria da risult are presocchè inesit ent e: la m acchina da presa, infat t i, è st at ica per t ut t a la durat a del film salvo rare eccezioni alt ernando prim i piani a piani t ot ali. Gli at t ori occupano già il cam po ( della ripresa) o più raram ent e di profilo inquadrat i prevalent em ent e di front e im pegnat i nell'esecuzione lent issim a di gest i ierat ici che rim andano all'oscuro sim bolism o di una rit ualist ica ignot a e che appaiono com e graziose com posizioni di tableaux vivants: messinscena che equivale, pertanto, a messa- in- quadro quasi che il film sia una t avolozza anziché un luogo d'azione. Parad anov rappresent a con il suo rigore ascet ico di st am po bressoniano ( m a pot rem m o rilevare una corrispondenza anche con l'opera di Ozu) la m et afora di una cont rapposizione al realism o socialist a soviet ico e alla ret orica del suo didascalism o biografico. I l com pit o del poet a ( e analogicam ent e quello del regist a) è quello di esprim ere la sua art e nella più t ot ale solit udine e solennit à espressiva, segnat o da un dest ino di rinuncia al m ondo ( per ben due volt e Sayat si rifugia in un m onast ero) e soprat t ut t o in un m ut ism o verbale rot t o t alvolt a da bisbigli o fram m ent i di poesie in arm eno o georgiano - che faccia em ergere con prepot enza la forza delle im m agini. Parad anov sarà liberat o nel '77 m a il regim e gli im pedirà ( com e aveva fat t o per il surrealist a Gli affreschi di Kiev ) la realizzazione di produzioni cinematografiche internazionale relegandolo, purtroppo, nel limbo di lavori di più corto respiro. ML 5 1 musicletter.it update n. 66 framme nti di cinema rimosso: sesta parte DILLINGER È MORTO Un film di Marco Ferreri Regia di Marco Ferreri Pegaso Film 1969 (Italia) di Nicola Pice Pochi aut ori cinem at ografici sono riuscit i com e Marco Ferreri a rarefare la narrazione spingendola sui binari dell'ast razione e dell'assurdo. " Dillinger è m ort o" cost it uisce l'esem pio più riuscit o e coerent e di un'est et ica che rinnega la logica degli event i ( e, dunque, della st oria) e della ragione in un cont inuum con lo sconquasso ideologico del '68 ( in cui il film nasce e si sviluppa) dove t ut t o ciò che era " senso com une" è m ort o per rinascere sot t o alt re form e. Ferreri sceglie com e at t ore Michel Piccoli, espressivo nella sua freddezza e at onicit à, per sost enere il volut am ent e fragile im piant o del film e condurlo alla sua inconcludent e fine . L'inizio è subit o agghiacciant e: l'ingegnere che fabbrica a Rom a ( m a pot rebbe essere qualsiasi cit t à) m aschere ant igas, annoiat o dalle chiacchere del suo collega, decide di t ornare a casa cam m inando per st rade anonim e e vuot e. Una volt a giunt o decide di snobbare la cena preparat agli dalla m oglie che dorm e in cam era da let t o cucinando con lent i m ovim ent i st ereot ipat i un risot t o in cucina dove la t elevisione t rasm et t e le solit e st upidaggini. Rovist ando in un ripost iglio t rova una vecchia pist ola avvolt a in un giornale degli anni Trent a che annuncia la m ort e di Dillinger: la sm ont a, la rim ont a, la ingrassa rim et t endola in funzione. Proiet t a sul m uro i film ini girat i durant e le vacanze in Spagna m im andone le im m agini. Va in giardino con un cocom ero gelat o poi, d'im provvisio, sale nella st anza della cam eriera inducendola a un raffinat o gioco erot ico. Riprende la pist ola, la dipinge con pois bianchi e rossi fingendo di sparare agli oggetti e, davanti allo specchio, a se stesso. Fa passare un serpentello di gomma fra le cosce della moglie assopita, le mette un cuscino sulla testa e le spara t re colpi. Al m at t ino decide di abbandonare la sua bella casa kit sch prendendo da un casset t o i gioielli. Si dirige verso il m are dove scorge un veliero dal quale i m arinai st anno calando in acqua il corpo del cuoco m ort o da poco: lo raggiunge a nuot o e si present a al capit ano- propriet ario che è una procace ragazzina. Gli vengono sot t rat t i i gioielli e si decide che sarà il nuovo cuoco: dest inazione Tahit i. I l nucleo di un film in cui le parole lat it ano alla pari delle relazioni e dei sent im ent i um ani è cost it uit o dagli ogget t i e dai m ovim ent i che invadono il t em po e lo spazio e che sono addensat i e racchiusi nelle form e del piano sequenza avvolgent e e nelle panoram iche com binat e in un incessant e e sfiancante movimento della macchina da presa che insegue e che stringe il protagoniste e lo spettatore in un angolo senza via d'uscit a. Non accade nulla: solo successione cronologica di azioni m eccaniche, nem m eno l'am ore o l'assassinio perchè si m uove solo l'occhio della m acchina da presa. L'ingiuria im placabile di Ferreri cont iene un'analisi algida e spiet at a sull'oppressione della vit a borghese dovunque le im m agini possano riprodurla: nel cinem a, nella t elevisione, nella pit t ura. La prova sono i colori vividamente kitsch della casa che si mescolano con i colori del superotto girato in vacanza e con i docum ent ari t v, con le present azioni idiot e del film sul piccolo scherm o: un pat chwor k inquiet ant e, segno im placabile dell'assurda insensat ezza della vit a che si replica m eccanicam ent e. I nquiet udine e indifferenza che generano smarrimento, disperazione e vert igine. È st at o sem pre così nel cinem a " diverso" di Ferreri. L'ipot esi del t eorem a era che Dillinger fosse m ort o: la dim ost razione inelut t abile è che se si vuole sopravvivere non resta che partire verso altri lidi. ML 5 2 musicletter.it update n. 66 framme nti di cinema rimosso: sesta parte LA VIA LATTEA Un film di Luis Buñuel Regia di Luis Buñuel Greenwich Film production/Fraia Film 1969 (Francia) di Nicola Pice Quando vede la luce "La via lat t ea" ( 1969) , Luis Buñuel è uscit o già da qualche anno da una lunga st agione m essicana. Lo avevano invit at o nel suo paese dopo t rent 'anni di assenza per dim ost rare quanto fossero benevoli nei confronti dell'acido surrealista. E il vecchio dissacratore sessantenne aveva ricom inciat o a provocare senza risparm iare nessuno. " Viridiana" , palm a d'oro a Cannes nel '61, scosse un paese narcot izzat o dalla dit t at ura. Lo scandalo fu fort issim o: sesso e capit alism o ridicolizzat i im piet osam ent e. Franco ne im pedì la circolazione cost ringendo Buñuel a ripiegare in Messico per t rovare i finanziam ent i per produrre lo st raordinario " L'angelo st erm inat ore". Da quel m om ent o in poi i film dell'aragonense saranno una sequenza di capolavori prodot t i prevalent em ent e nella Francia libert aria con qualche aiut o di est im at ori it aliani. I l pellegrinaggio franco- iberico di Pierre e Jean ( uno laico, l'alt ro credent e) è l'espedient e narrat ivo ( m olt o poco lineare vist e le bizzarrie regist iche) con cui Buñuel m et t e in scena il più at roce, sarcast ico, velenoso, feroce " j è accùse" nei confront i dell'ist it uzione religiosa. I l raccont o delle eresie st oriche e delle relat ive persecuzioni non solo ha lo scopo di dim ost rare l'assurdit à di qualsiasi dogm a religioso m a anche di qualsiasi presa di posizione che abbia le carat t erist iche dell'assolut ezza. Evident e m et afora - anch'essa - del disprezzo che la cult ura ufficiale aveva all'inizio riservat o al surr ealism o bunueliano degli esordi, crit icandone le incoerenze st ilist iche, salvo poi farne un m art ire della censura franchist a. I l piglio da apologo buffo oscilla in cont inuazione fra il sarcasm o e lo st upore irrident e e dissacrat orio: il m ait re di un rist orant e discut e col personale della duplice nat ura di Dio così com e in precedenza in un'alt ra locanda un pret e e un ufficiale avevano par lat o della t ransust anziazione, le scene dei m ist eri divini del cat t olicesim o scorrono t ra la scena di un'orgia e st raniant i annunci di nascit e fut ure, in un sot t erraneo De Sade spiega il senso della vita ad una ragazzina, in un collegio di Bordeaux i bambini del catechismo recitano anatemi mentre Jean immagina la fucilazione del papa e, tra un duello fra un giansenista ed un gesuita e una feroce querelle sulla t rinit à... appare la Madonna. Con quest o film - e in m aniera definit iva l'aut ore rinnega il proprio background religioso e nello scont ro inevit abile t ra due oppost e " welt schaung" , sem bra fornirci una visione del m ondo non solo lucidam ent e nichilist a m a serenam ent e disincant at a. L'abiura per una dot t rina che ha m ist ificat o la realt à provocando anche dolore e oppressione - anello di congiunzione con il pot ere più bieco - non im plica, però, il disprezzo di Buñuel per il nat urale ed um ano senso del sacro che è piut t ost o ricerca essenziale di una felicit à che è e deve essere dent ro di noi. Non m ancano le provocazioni sulfuree, gli sberleffi surrealist i, gli st ep logicot em porali, le cont raddizioni perchè lo sviluppo del film si basa sul paradosso inserit o di volt a in volt a negli episodi per capovolgere quel che afferm a il senso com une. Durant e un t em porale, ad esem pio, i due chiedono a Dio di fornire una prova della sua esist enza incenerendoli... m a non accade nulla, una volt a, però, giunt i al copert o il fulm ine arriva: in r it ardo. Ci affascina, ci conquist a, ci lacera dent ro. Ci colpiscono i consuet i exploit regist ici perchè qui t ut t o è " t ecnicam ent e" m eraviglioso: i m ovim ent i di m acchina or a lent i ora nervosi del celebre operat ore Gabriel Figueroa, il m ont aggio perfet t o, la fot ografia di Christ ian Mat ras im post at a sui t oni br uni e grigi e su im provvise accensioni che rom pono l'omogenietà del complesso. ML 5 3 musicletter.it update n. 66 last updates FREE DOWNLOAD ON WWW.MUSICLETTER.IT www.musicletter.it www.musicletter.it ML ML FREE DONATION FREE DONATION UPDATE N.66 UPDATE N.65 UPDATE N.64 UPDATE N.63 UPDATE N.62 UPDATE N.61 UPDATE N.60 ML 53 musicletter.it update n. 66 last updates FREE DOWNLOAD ON WWW.MUSICLETTER.IT UPDATE N.59 UPDATE N.5 8 UPDATE N.5 7 UPDATE N.5 6 UPDATE N.5 5 UPDATE N.54 UPDATE N.5 3 UPDATE N.52 UPDATE N.51 ML 54 musicletter.it update n. 66 last updates FREE DOWNLOAD ON WWW.MUSICLETTER.IT UPDATE N.50 UPDATE N.49 UPDATE N.48 UPDATE N.47 UPDATE N.46 UPDATE N.45 UPDATE N.44 UPDATE N.43 UPDATE N.42 ML 55 ML | www.musicletter.it ML | FREE www.last.fm/user/musicletter DONATION www.musicletter.it photo by LUKA