quadro dei principali avvenimenti nel mese di giugno in birmania
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quadro dei principali avvenimenti nel mese di giugno in birmania
QUADRODEIPRINCIPALIAVVENIMENTINELMESEDIGIUGNOIN BIRMANIA SINTESIDELRAPPORTOPUBBLICATODAALTSEAN Continuano gli stupri, le uccisioni, il lavoro forzato e l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito Secondo l'UNODC, la Birmania rimane il secondo produttore al mondo di oppio e secondo l'UNHCR è il quinto paese per rifutiati sotto l'UNHCR. Continua il lavoro forzato, gli stupri e l'uso di armi chimiche Missione della UE in Birmania: le promesse devono diventare fatti! a cura di Cecilia Brighi, Responsabile Asia del Dipartimento Internazionale CISL Sommario DIRITTI UMANI ............................................................................................................................. 3 Limitazioni della liberta di espressione ...................................................................................... 3 Il lavoro forzato non accenna a diminuire .................................................................................. 3 Il traffico di esseri umani in Birmania permane un’emergenza dilagante .................................. 4 GLI SFOLLATI ............................................................................................................................... 4 UNHCR: la Birmania è il quinto paese al mondo per numero di rifugiati ................................... 4 RELAZIONI INTERNAZIONALI ..................................................................................................... 5 Regime-Corea del Nord, un legame non reciso ........................................................................ 5 UE: le promesse del regime devono corrispondere a fatti ......................................................... 5 “Impegno personale” di Ban Ki-moon nei confronti della Birmania ............................................ 5 L’India e il regime rafforzano la cooperazione ........................................................................... 5 ECONOMIA ................................................................................................................................... 6 La rivalutazione del Kyat colpisce i lavoratori migranti, i contadini e gli esportatori .................. 6 L’India e il regime firmano accordi ............................................................................................. 6 Investimenti esteri prossimi ai 20 miliardi di dollari .................................................................... 6 STATO KACHIN: 13.000 SFOLLATI; DONNE VIOLENTATE E UCCISE..................................... 7 STATO SHAN: IL TATMADAW UCCIDE OTTO CIVILI E RICORRE ALL’USO DI ARMI CHIMICHE ..................................................................................................................................... 8 STATO KAREN: CENTINAIA DI SFOLLATI, CASI DI DISERZIONE TRA LE FORZE DI GUARDIA DI CONFINE ................................................................................................................ 9 IN BIRMANIA ................................................................................................................................ 9 Daw Aung San Suu Kyi compie 66 anni .................................................................................... 9 Daw Suu rinnova il sostegno ala costituzione di una Commissione d’Inchiesta ........................ 9 Il Regime attacca la NLD e Daw Suu ........................................................................................ 9 UNODC: la Birmania rimane il secondo produttore di oppio del mondo .................................. 10 DIRITTI UMANI Limitazioni della liberta di espressione 2 giugno: la polizia nella township di Mingaladon, a Rangoon, ha respinto la richiesta presentata da quattro candidati alle elezioni del 7 Novembre scorso in merito alla convocazione di una manifestazione per il rilascio dei prigionieri politici. 8 giugno: il Consiglio per la Censura, organo del regime birmano, ha annunciato che le pubblicazioni riguardanti la salute, la tecnologia, l’arte, la cultura, lo sport e la letteratura per l’infanzia dovranno rispettare 12 nuove norme basate sulla repressiva legge del 1962 che regola la registrazione della stampa e degli editori. 19 giugno: il Consiglio per la Censura ha censurato quattro pagine dell’inserto settimanale del Bangkok Post contenenti un articolo su Aung San Suu Kyi e sul suo prossimo viaggio all’interno della Birmania. 22 giugno: il Consiglio per la Censura ha ordinato a diversi settimanali di sottoscrivere un impegno a non violare le nuove norme relative agli editori. 29 giugno: secondo alcune fonti, il Consiglio per la Censura ha censurato una foto di Daw Aung San Suu Kyi, pubblicata sulla copertina del numero di luglio della rivista Dharma Yeike. Il lavoro forzato non accenna a diminuire A giugno l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha affermato che le denunce di casi di lavoro forzato in Birmania stanno drammaticamente aumentando, ribadendo inoltre la propria posizione rispetto ai mancati progressi da parte del regime nel porre fine a questa pratica in Birmania: 7 giugno: il funzionario di collegamento dell’ILO a Rangoon, Steve Marshall, ha dichiarato che dall’inizio del 2010, l’ILO ha ricevuto 506 denunce relative al lavoro forzato, ovvero oltre il doppio delle denunce ricevute nei tre anni precedenti. Marshall ha affermato che il numero delle denunce non riflette la reale dimensione del lavoro forzato nel paese, poiché molte persone non sono consapevoli dei propri diritti. 15 giugno: dopo aver preso in esame il rapporto Marshall, la Commissione per l’Applicazione delle norme ha concluso che “non si è registrato nessun progresso sostanziale” verso il rispetto delle raccomandazioni della Commissione di Inchiesta dell’ILO del 1998 - ossia conformità della legislazione interna con la Convenzione ILO sul lavoro forzato, fine del lavoro forzato imposto dalle autorità e applicazione delle sanzioni penali per l’imposizione del lavoro forzato. Nel mese di giugno i rapporti hanno continuato a portare alla luce casi di lavoro forzato: 6 giugno: l’esercito del Tatmadaw della Brigata di fanteria leggera 373 ha costretto 34 abitanti dei villaggi di Aplon e Myaing Thayar della township di Kyainnseikyi, nello Stato Karen, a trasportare forniture militari e a marciare davanti ai soldati, come scudi e sminatori umani. Cecilia Brighi - Principali avvenimenti nel mese di giugno in Birmania Pagina 3 di 10 21 giugno: secondo alcune fonti l’esercito del Tatmadw nello Stato Karen ha costretto almeno 10 residenti di ciascun quartiere di Myitkyina a fare la guardia lungo la linea ferroviaria di Mytikyna-Namti. 22 giugno: secondo alcune fonti nello Stato Arakan, le autorità del regime hanno costretto gli abitanti dei villaggi a riparare le strade nella township di Rambree. Inoltre, il 9 giugno le autorità hanno prelevato circa 100 detenuti dalla prigione di Myitkyina nello Stato Kachin. Il 16 giugno le autorità del regime di Rangoon hanno trasportato più di 150 detenuti dalla prigione di Insein verso una località sconosciuta. Gli osservatori temono che in entrambi i casi il Tatmadaw abbia usato i detenuti come portantini nel quadro dell’offensiva contro il KIA nello Stato Kachin. Il traffico di esseri umani in Birmania permane un’emergenza dilagante Il 27 giugno il Dipartimento di Stato americano ha pubblicato il suo “Rapporto sul Traffico di esseri umani 2011”. La Birmania è classificata come paese di terzo livello. Questa classificazione è riservata ai paesi che non rispettano pienamente gli standard minimi previsti dalla legge di tutela contro il traffico di esseri umani, il Trafficking Victims Protecion Act’s (TVPA), e che non compiono sforzi significativi in merito. il rapporto sulla Birmania ha messo in evidenza che: le violazioni dei diritti umani da parte del regime birmano, incluso il ricorso costante da parte del Tatmadaw al lavoro forzato e al reclutamento di bambini soldato, continuano a costituire fattori chiave del traffico. I cittadini birmani che vivono nelle aree con alta presenza militare, incluse le aree abitate da gruppi etnici, sono maggiormente esposti al rischio di lavoro forzato e di traffico di esseri umani. Tra il 2010 e il 2011 il regime non è riuscito a dimostrare progressi visibili nelle procedure di indagine, di denuncia penale e di condanna dei responsabili del traffico all’interno del paese, con particolare riferimento alla coscrizione forzata di soldati e all’utilizzo di lavoro forzato nel Tatmadaw. GLI SFOLLATI UNHCR: la Birmania è il quinto paese al mondo per numero di rifugiati Il 20 giugno l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha pubblicato il rapporto annuale “Global Trends” 2010. In relazione alla Birmania il rapporto ha rilevato che: nel 2010 la Birmania è stata il quinto paese al mondo per numero di rifugiati, con 415.700 rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR, più del Sudan o della Colombia. nel 2010 il la Birmania è stata il settimo paese al mondo per richiedenti asilo, con 27.900 persone che hanno richiesto asilo all’UNHCR. nel 2010, 19.400 rifugiati provenienti dalla Birmania hanno partecipato al processo dell’UNHCR per il reinsediamento in altri paesi. Pagina 4 di 10 Cecilia Brighi - Principali avvenimenti nel mese di giugno in Birmania RELAZIONI INTERNAZIONALI Regime-Corea del Nord, un legame non reciso L’1 giugno il Vice presidente Tin Aung Myint Oo ha dichiarato al Senatore degli Stati Uniti John McCain in visita in Birmania che Naypyidaw stava rispettando la risoluzione delle Nazioni Unite che proibisce il commercio con la Corea del Nord per quanto riguarda la tecnologia nucleare e missilistica. Nonostante le assicurazioni del regime, un rapporto del 12 giugno del New York Times ha ribadito le preoccupazioni relative alla cooperazione militare tra Naypyiadaw e Pyongyang. Secondo questo rapporto, il 26 maggio un cacciatorpediniere della marina degli Stati Uniti ha intercettato la nave mercantile nordcoreana M/V Light a sud di Shangai. Gli Stati Uniti sospettano che la nave stesse trasportando tecnologia missilistica in Birmania in violazione delle sanzioni delle Nazioni Unite. L’equipaggio della nave ha ripetutamente negato al personale degli Stati Uniti la possibilità di ispezionare la nave. Il 29 maggio, in seguito alle pressioni diplomatiche esercitate da Washington e da molte nazioni dell’ASEAN, il M/V Light è finalmente rientrata al porto di origine. UE: le promesse del regime devono corrispondere a fatti Il 20 giugno una delegazione dell’UE che comprendeva il consigliere del servizio europeo per l’azione esterna Robert Cooper, l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Catherine Ashton e l’inviato speciale dell’UE per la Birmania Piero Fassino, ha dato il via ad una missione conoscitiva volta a misurare l’entità del cambiamento avvenuto sotto il regime di Thein Sein. 20 giugno: la delegazione ha incontrato il Vice presidente Tin Aung Myint Oo, il MInistro degli Esteri Wunna Maung Lwin e il Vice Ministro della Sanità Win Myint a Naypyidaw. 21 giugno: la delegazione ha incontrato Daw Aung San Suu Kyi a Rangoon. 22 giugno: a Rangoon, dopo la conclusione della visita della missione, Cooper ha affermato che le promesse di riforma del regime devono essere seguite dai fatti. “Impegno personale” di Ban Ki-moon nei confronti della Birmania L’8 giugno, dopo il primo incontro del Gruppo degli Amici della Birmania dalla dissoluzione dell’SPDC, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha ribadito l’impegno dell’ONU verso un maggiore coinvolgimento del regime birmano, sottolineando inoltre la responsabilità condivisa della comunità internazionale nei confronti del popolo birmano. Il 14 giugno il vice portavoce delle Nazioni Unite Farhan Haq ha dichiarato che il Segretario Generale Ban Ki-moon avrebbe presto nominato un inviato speciale a tempo pieno per la Birmania con l’obiettivo di incoraggiare il regime lungo il cammino verso le riforme. L’India e il regime rafforzano la cooperazione Il 20 giugno il Ministro degli Esteri indiano S M Krishna e il Segretario per gli affari esteri Nirupama Rao hanno iniziato una visita di tre giorni in Birmania. 20 giugno: Rao ha incontrato Daw Aung Sann Suu Kyi nella sua abitazione di Rangoon per discutere le relazioni tra India e Birmania. Entrambi hanno espresso il desiderio di vedere le relazioni “fiorire e crescere”. 21 giugno: Krishna ha incontrato il Ministro degli Esteri del regime Wunna Maung lwin a Naypydaw. Wunna Maung Lwin ha fornito una “ferma assicurazione” che il regime non avrebbe permesso l’utilizzo del territorio birmano per attività anti-indiane. I due Ministri degli Cecilia Brighi - Principali avvenimenti nel mese di giugno in Birmania Pagina 5 di 10 Esteri hanno sottoscritto un patto antiterrorismo con l’obiettivo di arginare i movimenti transfrontalieri di gruppi armati anti-indiani e il traffico di armi. ECONOMIA La rivalutazione del Kyat colpisce i lavoratori migranti, i contadini e gli esportatori Il 10 giugno, il Kyat è stato rivalutato a 750 kyat contro il dollaro americano, un aumento del 48% rispetto al valore di 1.450 kyat nel 2007 e del 10% rispetto ai circa 830 kyat del maggio 2011. La rapida rivalutazione del kyat ha causato preoccupazioni tra le imprese orientate all’esportazione, tra cui quelle di abbigliamento e ittiche e gli esportatori di gomma, in ragione della possibilità che i rispettivi profitti possano risultare gravemente intaccati. L’instabilità del tasso di cambio ha avuto conseguenze negative anche sui contadini birmani. La riduzione delle esportazioni agricole aveva già causato un eccedenza di prodotto e una conseguente riduzione dei prezzi interni. Infine, la rivalutazione del kyat ha anche avuto un impatto negativo sulle famiglie birmane che ricevono rimesse in dollari americani. I sistemi di trasferimento informali hanno interrotto i servizi fino a quando il valore del kyat si sarà stabilizzato. L’India e il regime firmano accordi Durante la visita del 20-22 giugno del ministro delle Relazioni esterne S M Krishna e del Segretario per gli Affari Esteri Nirupama Rao, l’India e il regime hanno sottoscritto una serie di accordi, tra i quali: un accordo relativo alla proposta indiana per il progetto Kaladan di trasporto multi-modale, che collegherebbe Akyab, nello Stato Arakan, con gli Stati del Nord-est indiani; un memorandum di intesa per l’istituzione di un centro industriale di formazione nella township di Myingyan, nella Divisione di Mandalay; un accordo per un valore di 60 milioni di dollari americani per la costruzione di una strada di 80 km tra il Mizoram, Stato dell’India, e lo Stato Chin; un impegno in aiuti per 10 milioni di dollari americani a favore del regime per l’espansione del settore agricolo. Investimenti esteri prossimi ai 20 miliardi di dollari A giugno l’Economic Intelligence Unit ha pubblicato un rapporto sugli investimenti diretti esteri (IDE) in Birmania. Il rapporto ha evidenziato che durante l’anno fiscale 2010-2011: gli IDE in Birmania sono schizzati a 19.4 miliardi di dollari rispetto ai soli 302 milioni di dollari del precedente anno fiscale; i settori del gas e del petrolio hanno fatto la parte del leone, con investimenti per 10,2 miliardi di dollari, seguiti dal settore energetico e minerario, rispettivamente con 8,2 miliardi di dollari e 997 milioni di dollari; gli IDE approvati nel 2010-2011 hanno origine per la maggior parte in Cina e Tailandia; il tasso annuo di inflazione dei prezzi dei beni alimentari si è attestato al 9,7% nel gennaio 2011; Pagina 6 di 10 Cecilia Brighi - Principali avvenimenti nel mese di giugno in Birmania per il 2011 il rapporto prevede un aumento dell’inflazione dei prezzi al consumo ad una media annua del 14,3% rispetto al 7,7% del 2010. STATO KACHIN: 13.000 SFOLLATI; DONNE VIOLENTATE E UCCISE Nello scorso mese di giugno le latenti tensioni tra il Tatmadaw e l’Esercito per l’Indipendenza Kachin (KIA) sono sfociate in scontri violenti nello Stato Kachin e nello Stato Shan settentrionale. Le ostilità hanno causato 13.000 sfollati. I militari del Tatmadaw sono stati schierati a migliaia nelle township di Bhamo e Momauk. Inizi di giugno: il Comando settentrionale del Tatmadaw con base a Myitykyina ha lanciato un ultimatum al KIA chiedendo il ritiro dell’esercito dalla township di Momauk a partire dall’11 giugno. 9 giugno: dopo che il KIA ha respinto l’ultimatum del regime, circa 500 militari del Tatmadaw sono penetrati nelle zone controllate dal KIA nella township di Momauk sferrando un attacco contro le forze della Brigata 3 del KIA. L’attacco ha provocato ulteriori scontri tra il KIA e il Tatmadaw nelle township di Momauk, Bhamo e Waingmaw. 15 giugno: il KIA e le forze del Tatmadaw si sono scontrate presso il cantiere n° 1 per la costruzione della diga di Shweli nella township di Muse, nello Stato Shan settentrionale. 15 giugno: il KIA e le forze armate del Tatmadaw si sono scontrate nelle township di Namkhan e di Kuktai, nello Stato Shan settentrionale. Il 17 giugno l’Organizzazione per l’Indipendenza del Kachin (KIO), il braccio politico del KIA, ha respinto il cessate il fuoco proposto dal regime, richiedendo prove tangibili della comunicazione da parte dei più alti funzionari del regime di Naypyidaw dell’ordine di chiusura delle ostilità. I combattimenti sono proseguiti estendendosi anche allo Stato Kachin settentrionale: 17 giugno: la Brigata 2 del KIA in uno scontro nella township di Mohnyin ha ucciso 17 soldati del Tatmadaw della Brigata di fanteria 141. 19 giugno: le forze del KIA hanno distrutto un avamposto dell’intelligence del Tatmadaw nella township di Bhamo. 22 giugno: forze del Tatmadaw e della Brigata 1 del KIA si sono scontrate nella township di Putao. 23 giugno: le forze del KIA hanno ucciso tre soldati del Tatmadaw appartenenti alla Brigata 74 di fanteria in seguito ad uno scontro nella township di Mansi. 26-27 giugno: due treni che trasportavano soldati del Tatmadaw e rifornimenti militari sono giunti a Mytkyina. 27 giugno: le forze armate del KIA in uno scontro nella township di Hpakant hanno ucciso tre soldati del Tatmadaw. 30 giugno: la brigata n° 4 dell’Esercito per l’Indipendenza del Kachin ha attaccato un convoglio del Tatmadaw lungo la strada tra Mandalay e Muse, nella township di Muse, nello Stato Shan settentrionale. Cecilia Brighi - Principali avvenimenti nel mese di giugno in Birmania Pagina 7 di 10 Secondo quanto appreso, il 24 giugno più di 13.000 persone nelle township di Momauk, Bhamo, Mansi e Waingmaw sono fuggite dalle zone di conflitto verso i campi dei rifugiati interni, nei territori controllati dal KIA, al confine tra Cina e Birmania. Gravi abusi contro i civili sono stati commessi dalle forze del Tatmadaw nel corso dell’offensiva militare dell’esercito birmano attualmente in corso. Tra il 10 e il 18 giugno alcuni soldati delle brigate di fanteria 139, 141, 142, 237 e 437 hanno violentato almeno 18 tra donne e ragazze. Sei donne sono state uccise dopo essere state violentate. I combattimenti nello Stato Kachin hanno allarmato Pechino che ha investito pesantemente nei progetti idroelettrici lungo il confine con la Birmania. Il 14 giugno, il KIA ha evacuato verso il confine cinese 215 lavoratori cinesi dal cantiere per la costruzione della diga di Tarpein nella township di Momauk. Il 16 giugno il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Hong Lei ha richiesto la fine dei combattimenti e ha esortato il KIA e il regime ad avviare “negoziati pacifici per trovare soluzione ai contrasti”. STATO SHAN: IL TATMADAW UCCIDE OTTO CIVILI E RICORRE ALL’USO DI ARMI CHIMICHE Secondo alcune fonti, nello Stato Shan durante le offensive militari contro l’esercito dell’Armata del nord dello Stato Shan (SSA-N), l’esercito del Tatmadaw avrebbe usato armi chimiche. Il crescente dispiegamento delle truppe dell’esercito Tatmadaw ha intensificato le tensioni nelle aree controllate dal SSA-N e dell’Armata del sud dello Stato Shan (SSA-S). Inoltre, l’esercito del Tatmadaw avrebbe ucciso nove civili. 3 giugno: l’esercito del Tatmadaw ha sparato colpi di mortaio presumibilmente contenenti sostanze chimiche, contro i soldati del SSA-N, nella township di Tangyan. Una volta esplosi, i proiettili hanno rilasciato fumo che ha provocato svenimenti, vertigini, nausea e problemi respiratori ai soggetti esposti. 6 giugno: i soldati del Tatmadaw della brigata di fanteria 296 hanno aperto il fuoco uccidendo un uomo di 44 anni, abitante della township di Kunhing. 11 giugno: le forze del SSA-S hanno ucciso tre soldati del Tatmadaw in un attacco nella township di Kengtung. 12 giugno: le forze del Tatmadaw hanno attaccato la base del SSA-N nel villaggio di Kawg Sao Merng nella township di Hsipaw. Gli scontri hanno provocato almeno un morto tra gli abitanti del villaggio. 13 giugno: i soldati della Brigata 74 dell’esercito dello Stato Shan settentrionale hanno ucciso quattro soldati del Tatmadaw in uno scontro nella township di Mongshu. 14 giugno: un battaglione non identificato del Tatmadaw ha aperto il fuoco uccidendo quattro civili nella township di Hsipaw mentre lavoravano presso una fattoria. 16 giugno: soldati della Brigata di fanteria leggera 501 del Tatmadaw hanno sparato uccidendo un uomo di 35 anni nella township di Hsipaw. Lo stesso giorno i soldati del Tatmadaw della Brigata di fanteria 67 hanno sparato uccidendo una ragazza di 13 anni e una donna di 70 nella township di Hsipaw. 21 giugno: l’esercito del Tatmadaw ha invaso la base del SSA-N di Ta Pha Hsawg, nella township di Kyethi. Pagina 8 di 10 Cecilia Brighi - Principali avvenimenti nel mese di giugno in Birmania STATO KAREN: CENTINAIA DI SFOLLATI, CASI DI DISERZIONE TRA LE FORZE DI GUARDIA DI CONFINE In seguito al dispiegamento da parte del Tatmadaw di ulteriori forze militari nello Stato Karen, sono proseguiti gli scontri tra il Tatmadaw e le forze congiunte del Democratic Karen Buddhist Army (DKBA) e del Karen National Liberation Army (KNLA). 7 giugno: la Brigata di fanteria leggera 283 del Tatmadaw ha esploso colpi di mortaio nel villaggio di Mae T’lar, nella township di Kawkareik, uccidendo un bambino di sette anni. 10 giugno: gli scontri tra il KLNA e il Tatmadaw hanno costretto 200 abitanti del Villaggio di Mae Ka Tha, nella township di Kyainnseikyi, a fuggire verso il confine tra Birmania e Tailandia. Il 17 giugno circa 1.000 soldati appartenenti a quattro battaglioni della Forza di Guardia di Confine nella township di Hlaingbwe hanno disertato per entrare nel KLNA e nel DKBA. IN BIRMANIA Daw Aung San Suu Kyi compie 66 anni Per la prima volta dal 2002, il 19 giugno Daw Aung San Suu Kyi ha festeggiato il suo compleanno come persona libera. Circa 600 persone, tra cui membri della NLD, politici di alto rango, leader dei gruppi etnici e diplomatici stranieri hanno partecipato ai festeggiamenti in occasione del 66° compleanno di Daw Suu presso la sede della NLD a Rangoon. In un breve messaggio ai sostenitori, Daw Suu ha affermato che ciò che desidera per il suo compleanno è “pace, stabilità e prosperità per il paese”. Dalla strada, circa 50 poliziotti in borghese e agenti dell’intelligence hanno scattato fotografie e filmato i partecipanti. Le celebrazioni per il compleanno di Aung San Suu Kyi si sono tenute anche in altre zone della divisione di Rangoon, così come a Magwe, Mandalay, nelle divisioni di Sagaing e negli Stati Kachin e Arakan. Daw Suu rinnova il sostegno ala costituzione di una Commissione d’Inchiesta Il 22 giugno, in un videomessaggio alla sottocommissione degli affari esteri sull’Asia e il Pacifico della Camera dei Rappresentati degli Stati Uniti, Daw Aung San Suu Kyi ha ribadito il proprio sostegno a una Commissione di Inchiesta sui gravi crimini internazionali commessi in Birmania. Secondo Daw Suu, tale commissione dovrebbe individuare le violazioni dei diritti umani commesse in Birmania, oltre a formulare raccomandazioni per assicurare che tali violazioni non si ripetano in futuro. Il Regime attacca la NLD e Daw Suu Il 28 giugno in risposta alle incessanti attività pro-democratiche di Daw Aung San Suu Kyi e della NLD, il regime ha attaccato la leader democratica e il suo partito: In una lettera alla NLD, il Ministro degli Interni del regime ha affermato che le attività politiche della NLD successive alla sua dissoluzione avvenuta nel settembre 2010 sono illegali e costituiscono un ostacolo alla riconciliazione nazionale. Inoltre, il Ministro ha affermato che se la NLD intende “occuparsi di questioni sociali”, deve iscriversi sotto la forma di “organizzazione sociale”. Cecilia Brighi - Principali avvenimenti nel mese di giugno in Birmania Pagina 9 di 10 Un editoriale pubblicato sul quotidiano di Stato New Light of Myanmar ha messo in guardia Daw Aung San Suu Kyi dal viaggiare fuori da Rangoon per incontrare i suoi sostenitori. Secondo l’editoriale, i viaggi di Daw Aung San Suu Kyi nelle altre regioni “possono provocare caos e disordini”. UNODC: la Birmania rimane il secondo produttore di oppio del mondo Il 23 giugno l’ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODOC) ha pubblicato il suo Rapporto Mondiale sulla Droga 2011. Nel rapporto si afferma che in Birmania la produzione di oppio è in forte aumento e che il paese rimane il secondo principale produttore di oppio del mondo. Inoltre, sempre secondo il rapporto la Birmania è stata il principale produttore di stimolanti anfetaminici del Sud-est asiatico. Le principali conclusioni dello studio evidenziano che: nel 2010 la Birmania è stata responsabile del 12% della produzione globale di oppio il numero di famiglie coinvolte nella coltivazione del papavero da oppio è cresciuto da 192.000 nel 2009 a 224.000 nel 2010 l’area destinata alla coltivazione di papavero da oppio è passata da 31.700 ettari nel 2009 a 38.100 ettari nel 2010 il valore del raccolto è aumentato del 68%, passando dal 105 milioni di dollari nel 2009 a 177 milioni nel 2010. Scarica il rapporto originale in pdf o visita http://www.altsean.org/Reports/Burma%20Bulletin/BBJune11.php Per maggiori informazioni www.cisl.it - www.birmaniademocratica.org – www.iscos.cisl.it Pagina 10 di 10 Cecilia Brighi - Principali avvenimenti nel mese di giugno in Birmania