I Love Beer 2_2010

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I Love Beer 2_2010
I LOVE BEER
Anno 3, n° 2 - Autunno 2010
... succede sempre qualcosa di bello intorno a una birra
Freddy Heineken
Madrid
Una Heineken nella
capitale della movida
Indagine
Periodico di informazione e cultura birraria di Heineken Italia - euro 2,50
Italia, la carica
dei Beer Lover...
Heineken Aluminium
accende la notte
Alfredo Pratolongo
editoriale
Capire con chi si ha a che fare è premessa
In questo magazine ci siamo occupati molte volte
Direttore Responsabile
fondamentale di ogni relazione di successo.
del servizio che porta alla birra perfetta, quella
[email protected]
Sembrerà banale, ma, a pensarci bene, non lo è
che i clienti riconoscono dalla schiuma. La
affatto. Specie quando l’esperienza e “il mestiere”
giusta quantità, la compattezza e la grana fine,
sono consolidati negli anni, si tende a dare
la persistenza. Insistiamo su questo argomento
per scontata la conoscenza e allora, ciò che in
perché la schiuma non è solo il biglietto da visita
apparenza sarebbe da considerare un vantaggio
della birra, ma costituisce l’anticipazione dei suoi
competitivo (l’esperienza, appunto), rischia di
profumi più fragranti, del primo sorso. Potrebbe
trasformarsi in un freno all’evoluzione.
sembrare quasi una banalità, ma quella della
Una delle responsabilità dei leader - siano essi
schiuma è ancora una questione aperta in Italia, per
aziende o persone - consiste nel non crogiolarsi
questo ne parliamo spesso. Spillare bene una birra,
nelle proprie rendite di posizione, ma continuare
anche al ristorante e dalla bottiglia, è la risultante di
a porsi domande e cercare le risposte, per capire i
un servizio accurato è immediatamente visibile,
cambiamenti prima degli altri.
il primo gesto di benvenuto, un bicchiere con la
Con questo spirito e con grande curiosità nei
giusta schiuma prelude facilmente al secondo
confronti di un mercato dei consumi in profonda
bicchiere. Non a caso l’esperto di schiuma è un
trasformazione, Heineken Italia investe ogni anno
protagonista dell’ultima campagna pubblicitaria
importanti budget in ricerca. È proprio grazie a
di Birra Moretti. La giusta schiuma è anche parte
una delle ultime indagini, commissionate da Birra
basilare dei nuovi corsi di formazione - gratuiti -
Moretti all’istituto GPF, che abbiamo scoperto che
che Heineken offre sul territorio nazionale ai gestori
in Italia vive, pensa e consuma una popolazione
che vogliono approfittarne, come vedrete. La
di circa 4,5 milioni di persone che nutrono nei
schiuma, e la sua importanza, per chi non lavora
confronti della birra una vera e propria passione,
con la birra tutti i giorni, potrebbe sembrare un
che la prediligono in maniera assoluta a tutte le
argomento marginale. Ma non lo è affatto, e la
altre bevande e le attribuiscono valori che vanno
mancanza di attenzione al servizio della birra è più
anche al di là della componente puramente
frequente che in altre categorie merceologiche.
gustativa. Ad averci, piacevolmente, stupito non è
Quanto sarebbe penalizzante servire, che so,
tanto il dato in sé (anche se il 17% degli italiani
un calice di spumante che ha perso l’originale
tra i 25 e i 54 anni non è poca cosa!), bensì il
frizzantezza? O un caffè “bruciato” dalla macchina,
profilo sociologico che ne emerge. I Beer Lover
un vino bianco troppo caldo o un rosso troppo
sono infatti più istruiti, più colti, più attivi e più
freddo? Spillare una birra “piatta” ovvero senza
“metropolitani” della media dei loro coetanei e,
schiuma, o creare una schiuma che scompare
soprattutto, hanno un approccio particolarmente
senza lasciare traccia in pochi secondi perché il
gaudente nei confronti dell’esistenza, decisamente
bicchiere non è stato accuratamente risciacquato,
in linea con le caratteristiche proprie della birra.
produce un effetto negativo su chiunque e
Mangiare bene e sano, così come considerare il
- come spiegato nel servizio dedicato all’interno
cibo un piacere da condividere con gli altri, avere
- è addirittura inaccettabile per il numero sempre
una vita sessuale appagante e ridere di gusto sono
crescente di quelle persone che oggi amano il
tratti distintivi che rendono i Beer Lover interlocutori
buon cibo e la birra. Stiamo parlando in media di
molto stimolanti e intriganti. Ma attenzione - proprio
quasi uno su cinque, persone vogliamo rimangano
in ragione di queste caratteristiche - Che poi
fra i nostri clienti, e che vogliamo far tornare.
In Italia vivono circa 4,5
milioni di persone colte,
istruite, attive, che nutrono
nei confronti della birra
una vera passione e la
prediligono a ogni altra
bevanda.
diventino anche clienti non è così scontato. Perché
2
essere attenti, se non esperti, significa riporre
La nostra immagine grafica da questo numero è
attenzione alla qualità del prodotto e, nel caso della
cambiata. Se permettete, ci teniamo anche noi a
birra, al servizio, e il 70% dei Beer Lover vuole
spillare I Love Beer nel migliore dei modi! Buona
una birra servita nel modo corretto.
lettura. ■■
3
tre
sommario
anno 3, n. 2 - Autunno 2010
coverstory
5__Focus Formazione
10__Birra Moretti Italiani a raggi Eat
12__L’incontro Guido Bagatta
14__Storie di birra Bunker, Trieste
La nuova bottiglia
Heineken Aluminium non
è solo pratica, leggera
ed ecologica, ma anche
un oggetto-cult. E la sera
si “illumina” di fantastici
arabeschi di stelle.
18__Storie di birra La Loggia, Rovato
22__Break out Tapas y cervezas
28__Tasting & Testing Duvel
28__
Focus
Pensiamoci un attimo tutti insieme:
Laboratorio
di cultura
Consulente fotografico Carlo de Amici
Impaginazione Cristiano Ferrari
la? Un sommelier, sarete d’accordo con
noi, è qualcosa in più. Conosce i vini
che il ristorante ha in carta, sa la loro
provenienza, il vitigno, a volte anche il
processo di produzione. E certamente
lo ha assaggiato. E ve lo può descrivere.
lo show per stupire il commensale ma,
46__Heineken Lifestyle
Feste QR Code,
Summer Happy Hour,
Heineken Aluminium
Comitato editoriale Marco Alberizzi, Gianluca di Tondo, Leo
Gasparri, Federico Maria Liperini, Simone Masé, Lorenzo Viganò
l’ordinazione del vino e portarlo a tavo-
32__Birra al trancio Trattoria Caprese, Monza
molto più concretamente, nella capacità
di emozionarlo, di intrigarlo, in qualche
caso, di indirizzarlo verso la scelta più
40__Report La regina degli eventi
Consulente editoriale Maurizio Maestrelli
be un cameriere qualsiasi per prendere
Il che si traduce non tanto in un picco-
36__Utile & profittevole Il menu
Direttore responsabile Alfredo Pratolongo
un sommelier? Forse che non bastereb-
30__Tasting & Testing Heineken
30__
34__Birra al trancio SoloPizza, Milano
I love beer anno III n. 2 - autunno 2010
perché in quasi tutti i ristoranti esiste
opportuna per il piatto che ha ordinato
Formazione vuol dire successo.
È uno dei punti cardine della
filosofia di Heineken Italia: per
vendere bene la birra la si deve
conoscere. Da diversi punti di vista
ovviamente: la storia delle birrerie e
dei prodotti, la tecnica di spillatura
dalla spina e dalla bottiglia, il
servizio e la degustazione. Per tutto
questo in Heineken Italia esiste una
squadra fatta apposta per voi…
o per il tipo di cena che vuole vivere. E
allora… Perché per la birra dovrebbe
essere diverso? La moltiplicazione dei
corsi di cultura e degustazione della bir
birra, lo stesso crescente interesse verso
la nostra amata bevanda da parte della
stessa Associazione Italiana Sommelier
ci dovrebbero far capire che è ora di
smettere di considerare la birra semplicemente come una bevanda moderatamente alcolica, con la schiuma
e di colore quasi sempre dorato. Nella
Hanno collaborato Davide Di Corato, Flavia Fresia, Francesca
Solari
birra c’è molto, molto di più! E, se si è
professionisti del settore, è un obbli
Copertina Archivio Heineken
Fotografia Matteo Cervati, Carlo De Amici, Chiara Gatti,
Studioneon, Archivio Heineken
Editore GVE Food srl, via Aosta 23/1, 20155 Milano.
Tel. 02 36535423, mail [email protected]
Registrazione al Tribunale di Milano n. 459 del 17/09/2010
Iva assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74, comma 1, lettera c, del
Dpr 633/72, così come modificato dalla legge 30/12/91 n, 413
Stampa Mediagraf spa, viale Navigazione Interna, 35129 Padova
Stampato su carta xxxxxxx patinata ecologica e riciclabile al 100%,
prodotta da vvvvvv, cartiera certificata FSC/PEFC
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quattro
go conoscerla meglio. Un obbligo, na-
pere di birra”, il che si traduce in un invito
segno evidente che gestori e distribu-
turalmente, non solo morale, ma soprat-
alla ricerca e allo studio personale: viag-
tori hanno capito che la “cultura bir-
tutto economico. Conoscere ciò che si
giando in altri Paesi, assaggiando birre
raria” è un’arma in più per la vendita
vende si traduce nel vendere di più.
diverse ma, in primo luogo, conoscendo
della birra stessa. Consapevole dunque
Questo è un concetto valido per tutte le
alla perfezione le birre che si è scelto di
di questa crescente e sempre più diffusa
tipologie di esercizio pubblico, ma vale
vendere. Se queste birre hanno marchi
esigenza, Heineken Italia ha da qual-
ancora di più in settori dove la con-
forti ovvero molto conosciuti, come
che anno creato un gruppo di lavoro
correnza è forte, pertanto chi si distin-
sono certamente quelli del gruppo
che ha preso il nome di Beer Cultu-
gue si mette maggiormente in luce, e
Heineken Italia, il compito sarà senza
re. Della struttura parliamo, in breve,
dove il bene in vendita non è di prima
dubbio più semplice, ma starsene con
nel box presente in queste pagine. Qui
necessità. In pratica, se vendete pane e
le mani in mano in attesa del prossimo
vogliamo soprattutto sottolineare che la
siete l’unico panettiere del paese, proba-
spot televisivo di Heineken o di Birra Mo-
squadra di persone che compone quello
bilmente lo venderete senza tante sto-
retti non è tutto. L’esperienza decenna-
che potremmo definire il reparto Beer
rie, ma se vendete birra in una città con
le che ha Heineken Italia in termini di
Culture è in grado di fornire a gestori
molti pub e birrerie, dovete aggiungerci
formazione ha fatto comprendere che
e distributori, anche individuati singo-
qualcosa di vostro per emergere.
oggi l’esigenza di questo “sapere di
Negli incontri organizzati all’interno del progetto
larmente, una formazione adeguata e
Ecco allora che appare indiscutibile “sa-
birra” si sta diffondendo sempre più;
Beer Culture Lab si impara la tecnica per una
differenziata sul punto di consumo o
perfetta spillatura e si fanno esercitazioni
sulla forza vendita del distributore. Un
di spillatura. Ma non solo: nelle giornate di full
immersion si apprende tutto quel che c’è da
sapere sulla birra, per poterla proporre al meglio.
servizio dunque che va al di là dell’irrinunciabile appoggio tecnico costante
Il valore di una squadra si giudica anche dalla sua
capacità di stare in campo e di tenere il ritmo giusto.
In chiave di
Un team… nazionale!
formazione
birraria tutto ciò si traduce nella rapidità d’intervento
a fronte di una richiesta e nella presenza diffusa su
tutto il territorio nazionale dei formatori. Ovvero degli
Ambasciatori della Cultura Birraria di Heineken Italia. Il
team può contare oggi su dieci persone di consolidata
esperienza e di indubbio livello. Operano in tutta la
penisola per garantire risposte veloci alle esigenze dei
gestori e dei distributori che fanno richiesta di uno,
o più, corsi di formazione. A capitanarli, per garantire
un coordinamento generale, c’è Federico Maria
Liperini, il Beer Culture Manager, coadiuvato da Mauro
Discepolo, Beer Culture Specialist. È su questo gruppo
di professionisti della birra che potete, d’ora in poi,
contare.
6
7
sei
sette
sull’impianto, ma che vuole approfondire tutte le tematiche che riguardano la
birra nel canale del pubblico esercizio. Il
progetto definitivo, che porta il nome
di Beer Culture Lab, è partito all’inizio
del 2010 e si compone di due diversi
moduli di formazione. Il primo, denominato Onelab Tour, prevede una
giornata full immersion da organizzarsi
presso un locale o in una sala attrezzata
solitamente presso il distributore di zona,
e si rivolge a gruppi di punti di consumo.
Il programma affronta in maniera efficace e facile tutto quello che si deve sapere
sulla birra, partendo dalla sua storia passando poi alla produzione e alle materie
prime, le tipologie birrarie, la spillatura
“perfetta”, l’impianto spina, la degustazione della birra per finire poi con le esercitazioni di spillatura. Il secondo modulo
invece si chiama Personal Training e
dura due-tre ore all’interno del punto
ha appena preso la conduzione di un
Maurizio Maestrelli (a sinistra), giornalista
di consumo e in esclusiva solo per il
locale, quando si crea un nuovo staff
ed esperto di birra, e Federico Maria Liperini,
suo staff, concentrandosi sulla spillatura,
che ha bisogno di essere rapidamen-
ovvero un’ora dedicata alla “birra perfet-
te preparato, quando vi accorgete che
ta” e un’ora dedicata alle esercitazioni di
non sapete rispondere alle domande
spillatura. Entrambi i corsi sono rivolti ai
del cliente curioso. Da che cosa vuol
gestori e ai titolari dei locali, al loro staff,
dire alta fermentazione al perché si “ta-
alla forza vendita dei clienti distributori;
glia” la schiuma nella spillatura alla belga,
entrambi i corsi, poi, rilasciano un certi-
dal “che cosa bevo con questo panino”
ficato di partecipazione, rispettivamente,
al “perché questa birra mi ricorda il pro-
di Onelab Tour o di Personal Training.
fumo di lamponi”… Gli italiani, negli
Per ottenere maggiori informazioni
ultimi anni, stanno cambiando il loro
sulle iniziative di Onelab Tour basterà
approccio verso la birra, vogliono sa-
rivolgersi al proprio distributore o al
perne di più. È una questione di tradi-
local account Heineken Italia. I costi,
zione del gusto, la stessa che abbiamo
a parte le spese di viaggio e di tra-
ben radicata per il vino e il cibo. Forse
sferta, sono completamente gratuiti.
ci siamo arrivati tardi, ma non vi è dub-
E allora, quando si può avere biso-
bio che ci siamo arrivati. Le domande
gno, nel concreto, di uno o entrambi
dunque arrivano dalla vostra clientela.
i moduli di formazione? In molti casi,
Heineken Italia, adesso, vi offre di co-
indubbiamente: quando ad esempio si
noscere tutte le risposte. ■■
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otto
Beer Culture Manager Heineken Italia:
due volti che si incontrano spesso ai momenti
di formazione Heineken.
9
Birra Moretti: Italiani a raggi eat.
Professionalmente attivo, con un approccio alla vita sanamente edonistico,
di F.S.
capace di ridere di gusto. Ecco alcuni
dei tratti distintivi del Beer Lover, così
Nasce il
Beer Lover
come emerge da “Gli italiani e le identità gastronomiche”, sondaggio commissionato da Birra Moretti all’istituto di
ricerca Gpf e curato da Marilena Colussi.
Lo studio, nato con l’obiettivo di approfondire il rapporto che il Bel Paese ha
con l’alimentazione in generale e in particolare con la birra, ha permesso di portare alla luce e tratteggiare, per la prima
volta in Italia, il profilo dei Beer Lover,
ossia di quei circa 4,5 milioni di persone (17% del campione della popolazione italiana 25-54enne) che prediligono
la birra in modo assoluto rispetto ad
“Italiani a raggi eat” è il titolo di una ricerca di Birra Moretti
sui gusti e le abitudini degli italiani a tavola. Emerge un
nuovo consumatore di birra, lontano dagli stereotipi, istruito
e edonista.
altre bevande e le attribuiscono caratteristiche positive che vanno bel oltre
l’aspetto gustativo.
Il Beer Lover è prevalentemente uomo
(nel 61% dei casi), tra i 35 e i 44 anni,
Sopra il Birramisù di Claudio Sadler. A sinistra
reputa molto importante che essa sia ser-
grandi chef di commentare i risultati della
residente in centri urbani-metropolitani,
Pietro Leemann ristorante Joia, Viviana Varese
vita in modo corretto. Altro dato significa-
ricerca. «La birra in cucina? È ancora una
tivo è rappresentato dal 74% e oltre che
scelta di nicchia, ma in forte crescita», dice
dichiara molto importante abbinare la
Tommaso Arrigoni del ristorante Innocen-
etanei tiene alla forma fisica e pratica
birra a ciò che mangia, e possibilmen-
ti Evasioni di Milano; “Credo sia giunto il
sport, dà grande valore alle amicizie
te quella giusta! Questi segnali inducono
momento per cui l’alta ristorazione riservi
e reputa importante trarre piacere e
a ipotizzare che in un futuro prossimo
al Beer Lover le stesse attenzioni che da
soddisfazione dall’esistenza. Tra i pri-
la birra rappresenterà sempre più una
tempo dedica agli appassionati di vino”, fa
mi piaceri della vita pone il cibo, per cui
piacevole alternativa ad altre bevande,
eco Andrea Berton, chef 2 stelle Michelin
nutre una vera passione, e ciò lo induce
a patto che essa sia consigliata e servi-
del Trussardi alla Scala; «La birra è un pro-
a non badare troppo a spese quando si
ta, anche nei luoghi del consumo fuori
dotto che, nella sua semplicità, si presta
tratta di acquistare prodotti di qualità. Il
casa, secondo i migliori criteri. Non a
a straordinari abbinamenti, passando dal
Beer Lover tende a privilegiare la cucina
caso Birra Moretti, da anni, contribuisce a
salato al dolce», continua Filippo La Mantia
del proprio territorio e vive il rito del man-
promuovere in Italia una corretta cultura
dell’hotel Majestic di Roma; «Beer Lover?
giare come un piacere da condividere.
della birra, proponendone il consumo
Devo ammettere che in questo profilo mi
Quanto all’atteggiamento nei confron-
durante i pasti (scarica gratuitamente
rispecchio: potrei essere uno di loro», con-
ti della birra, quello dei Beer Lover è di
dal sito internet i ricettari e la carta degli
fessa infine Claudio Sadler, inventore fra
un consumatore evoluto, consapevole
abbinamenti) ma anche collaborando
l’altro del Birramisù, squisita interpretazio-
e, quindi, particolarmente esigente: oltre
attivamente con il mondo dell’alta ga-
ne del famoso dessert con Birra Moretti
l’83% di questi appassionati, ad esempio,
stronomia. Abbiamo chiesto ad alcuni
La Rossa come ingrediente ■■
istruito e professionalmente attivo. Ma
non solo: più della media dei suoi co-
ristorante Alice, Cladio Sadler, Sadler. Sotto Paolo
Marchi, Milena Colussi e gli chef presentano la
ricerca ai giornalisti in sala.
10
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dieci
undici
L’incontro: Guido Bagatta
Guido Bagatta è stato, parecchi anni
- Vita sana, allora. Ma con la cucina,
na da ristoranti stellati, preferisco piatti
fa, il volto che ci ha fatto conoscere
ad esempio, come la mettiamo?
semplici: la cucina genovese, un chee-
il football americano e il basket NBA.
di: Maurizio Maestrelli
seburger fatto bene, preferisco i primi
Forse lo dobbiamo a lui se poi siamo ca-
La birra è il
mio rifugio
duti in ginocchio, in senso figurato, davanti ai “voli” di Michael Jordan. Incontrarlo al lounge bar del Diana Majestic
«La mettiamo giù semplice. Io non so
Guido Bagatta, a destra, insieme
a Lorenzo Viganò, direttore vendite
Horeca di Heineken Italia.
ai secondi e apprezzo i dolci».
cucinare, diciamo che non ne ho nemmeno l’idea. Non amo molto la cuci-
- Il tempo per mangiare, però, lo trova…
di Milano non ci può lasciare quindi del
tutto indifferenti. Bagatta è lì, insieme
«Ovvio. Però, se sono di corsa, vanno
a Lorenzo Viganò, il direttore vendite
bene anche dei cracker. Accompagna-
Horeca di Heineken Italia. Insieme
ti con una birra chiara e leggera. Ecco,
bevono una Heineken e si fanno due
quella non mi deve mancare mai».
chiacchiere. A noi non rimane che in- In che senso?
tervenire, approfittando dell’atmosfera
informale e rilassata che solo una birra
in mano sa creare…
«Nel senso che la birra è senza dubbio
la bevanda che consumo maggiormen-
Grande appassionato di sport statunitensi, ma fa il tifo per la
Sampdoria, Guido Bagatta è stato giovanissimo telecronista
sportivo, inviato alle Olimpiadi. Oggi è conduttore televisivo
e radiofonico. E scrittore. Mille impegni diversi, ma sempre
con lo spazio per bere una buona birra…
- Dottor Bagatta, cosa si prova ad avere
te. A pranzo come la sera. Due giorni
sdoganato il football americano in Ita-
fa mi è capitato di rientrare tardi per
lia?
lavoro e la mia cena sono stati, appunto, dei cracker e una Amstel Pulse. La
«Non credo di aver avuto un ruolo così
birra è il mio rifugio, mi piace sempre e
fondamentale. Vivendo però negli Sta-
la trovo una bevanda sana e dotata di
ti Uniti mi sono appassionato subito
all’NFL e all’NBA, i campionati di football
e basket, sport entrambi molto spettacolari e molto “confezionati” per il piacere
degli spettatori. A me interessava comunque e soprattutto poterli raccontare
al pubblico italiano. E fortunatamente ci
sono riuscito».
- Lei è molto conosciuto per la sua carriera di conduttore sportivo e telecronista.
Ma quanto conta lo sport nella sua vita?
«Molto, senza dubbio. Mi piace guardarlo. Anche il calcio, visto che sono un tifoso della Sampdoria, e mi piace praticarlo.
Corro e vado in bicicletta, quando posso
gioco a basket con gli amici. D’inverno lo
Chi è Guido Bagatta
quel certo understatement che tendo a
coltivare nella vita».
Guido Bagatta ha probabilmente un pezzo di cuore a stelle
e strisce. Milanese, classe 1960, ha studiato negli Stati Uniti
d’America all’Università californiana di Santa Barbara e sulla
West Coast si è innamorato subito dei più affascinanti sport
statunitensi: il football e il basket. Ma la passione si è presto
trasformata in professione. A soli vent’anni Bagatta diventa
telecronista sportivo commentando una partita di NFL per
Canale 5 e da allora inizia la sua carriera televisiva, ma anche
radiofonica e giornalistica. Inviato a ben nove Olimpiadi, ha
commentato dieci Superbowl e un numero imprecisato di finali
NBA. Ma se lo sport percorre tutta la sua ormai trentennale
attività, Bagatta ha saputo cogliere il successo anche come
conduttore televisivo (sei anni di Real TV), conduttore
radiofonico (Radio DeeJay e Radio Capital), giornalista della
carta stampata (Vanity Fair) e infine scrittore (La mia vita
bassa, oltre 100 mila copie vendute).
- Al direttore vendite di Heineken Italia
farà piacere sentire queste parole…
«In effetti sì, certo», risponde Viganò. «La
birra è sana e, consumata con intelligenza, fa bene. È una bevanda moderatamente alcolica informale e socializzante con l’indubbio vantaggio che
la si può apprezzare praticamente in
qualsiasi momento della giornata. Anche un ottimo aperitivo per iniziare la
serata. Come stiamo facendo noi adesso. Credo sia questo l’understatement
a cui alludeva Guido».
Bagatta è d’accordo. Noi pure. E allora
ordiniamo al volo una Heineken. ■ ■
snowboard e d’estate la moto…».
12
13
dodici
tredici
Storie di birra: Birreria Bunker, Trieste
di M.M.
Rinchiudersi in un bunker, nel significato
originario del termine, significa mettersi
più o meno sulla difensiva. Non è, insomma, un segnale molto positivo da dare agli
Un Bunker
di birra
altri. Se però siete dalle parti di Aurisina, a
due passi da Trieste, fatelo senza indugi.
E nel vero senso della parola. Chiudetevi
nel Bunker di Danijel Lovrecic e non
ve ne pentirete. La sua birreria è tra le
migliori che ci sia capitato di vedere
in Italia, recentemente. Il giudizio è tale
perché comprende sia l’elemento birra,
sia l’atmosfera che si respira nel locale,
sia, infine, le capacità personali di Danijel.
Senza, tra l’altro, dimenticare quelle di sua
madre Daria.
Ma andiamo con ordine. La birra innan-
Ad Aurisina, alle porte di Trieste, un bunker che
profuma di luppolo e di malti. È il piccolo, magnifico
regno di Danijel Lovrecic. Un gestore che ha saputo
aggiungere, alla passione per la birra, la necessaria
applicazione professionale e una saggia visione
imprenditoriale…
zitutto. Le linee alla spina sono ben
sette, tutte del gruppo Heineken più
una a rotazione come si fa nei pub
“per bene”. La qualità, garantita dal produttore, è valorizzata da una spillatura
da campionato mondiale, perfetta
temperatura di servizio, rispetto di tutti
i passaggi necessari a garantire la cosiddetta “birra perfetta”. Danijel, che ha
Danijel Lovrecic, 31 anni, da undici è l’anima
verto esattamente come il primo giorno
to. Ma sembrano freddi, arriva la came-
intrapreso la sua avventura undici anni
della birreria Bunker, una tra le migliori in Italia.
che ho aperto. È vero, stai molte ore in
riera, fai le tue ordinazioni e tutto finisce
fa, ha saputo migliorare costantemente,
piedi e gli orari sono un po’ strani, ma è
lì». Non è così al Bunker, dove si è saputo
frequentando corsi e applicandosi con te-
il mio locale, vedo spesso gli amici e nel
creare una piacevole aria di casa, dove la
nacia. Il suo banco sarebbe da smontare
tempo, proprio qui, me ne sono fatti di
birreria di Danijel è, in qualche modo, la
e portare in giro per far capire come si
nuovi». In sintesi, è lo spirito giusto per
birreria di chi la frequenta. Se lui, come
dovrebbe lavorare sempre. Con lui dietro,
essere dei publican di successo. E Dani-
ammette, è cresciuto con il suo locale,
ovviamente. Non a caso, questo trentu-
jel lo è senza dubbio. Questa estate ha
noi siamo convinti che anche la clientela
nenne è inserito in pianta stabile nella
aperto a Sistiana, sul mare, un chiosco
sia cresciuta con il Bunker. Solo in questo
squadra degli Ambasciatori di Cultura
che è partito alla grande anche se «fare-
modo, ad esempio, si può pensare di riu-
Birraria di Heineken Italia. Lo troverete
mo meglio l’anno prossimo», per usare le
scire a far girare oltre un centinaio di re-
a spillare fiumi di birra nelle convention
sue parole, mantenendosi fedele alle
ferenze birrarie in bottiglia, gran parte
del gruppo, all’Heineken Jammin Festival.
sue linee guida: qualità del prodotto
della gamma Bièrethèque, che vanno
Rapido, efficiente e sempre sorridente.
birra, spillatura e servizio perfetti, at-
raccontate, spiegate, prima ancora di
E questo è, in effetti, il valore aggiunto.
mosfera giusta. «Ogni tanto mi capita di
essere vendute. E forse è grazie a questa
Come spiega lui stesso: «Io onestamente
entrare in altri locali», ci racconta. «A volte
sua capacità, ma anche a quella di tutto il
questo non lo reputo un lavoro. Mi ci di-
è tutto molto bello: le birre, l’arredamen-
suo staff di collaboratori, come lui stesso
14
15
quattordici
quindici
gente arriva non solo da Trieste, ma anche
mici Danijel Lovrecic custodisce l’arma
Atmosfera calda e accogliente al Bunker,
da più lontano. Slovenia inclusa. Sempre
segreta. Che, in massima misura, rispon-
dove Danijel ha saputo creare una piacevole
affollate le serate a tema, da quelle de-
de al nome di sua madre. È a lei che si
dicate alla contemporanea Oktoberfest a
deve la straordinaria jota con Duchesse
quelle di abbinamenti gastronomici, con
de Bourgogne, uno dei tanti piatti, ma for-
l’ultimo in ordine di tempo che vede coin-
se il piatto simbolo, del Bunker. Simbolo
volto un ristoratore sloveno che si è fatto
perché comprova la teoria di Heineken
conquistare dalla competenza brassicola
Italia che il cibo può incontrare la birra
di Danijel.
superando i confini e le tradizioni. La
E proprio sugli abbinamenti gastrono-
jota è la minestra tradizionale dei triesti-
Birreria Bunker
Aurisina 97, Duino Aurisina
(Ts). Tel. 040.200228
www.birreriabunker.it
Chiuso il martedì
Orari: dalle 10 alle 14
e dalle 18 alle 2
aria di casa.
ni, un vero e proprio patrimonio gastronomico. L’aggiunta di Duchesse è il colpo
di bacchetta che dimostra le potenzialità
delle birre in cucina. Imperdibile. Ovviamente, poi, c’è molto altro. Ci sono altre specialità gastronomiche, triestine e
no, e ci sono soprattutto fiumi di birra
che scorrono incessantemente. Fischer
Blonde come Affligem Rouge, Murphy’s
Birre alla spina: Fischer
Blonde, Affligem Blonde,
Affligem Rouge, Murphy’s
Stout, Murphy’s Irish Red,
Wieckse Witte, una a
rotazione
Stout come Wieckse Witte. I consumi
elevati sono la diretta conseguenza
dello “stile della casa”. Ed è alla fine per
tutti questi motivi che nel Bunker di Da­
njiel Lovrecic ci si rinchiude volentieri. Non
vi preoccupate. Una volta dentro, vi sarà
impossibile mettervi sulla difensiva… ■■
16
sedici
17
Storie di birra: Birreria La Loggia, Rovato (Bs)
di M.M.
Una birreria
al ristorante
Sul fatto che il locale sia ricco di fa-
ria ristorante, la birra viaggia che è una
abbinarli alle birre. Due maxischermi
scino non si discute. L’idea di Pierluigi
meraviglia. Sette spine, con il recente
per le partite aggiungono il tocco fina-
Toscani, e del suo socio Mauro Borma-
ingresso di Heineken Extra Cold che
le che non guasta. «Ma proponiamo
nieri, ha avuto rapidamente il successo
sta facendo grandi numeri, e un’otti-
numerose serate a tema birrario», ag-
che meritava. D’altro canto Toscani è
ma rappresentanza di etichette della
giunge Toscani, «con presentazioni di
uno che ha fatto la gavetta. La sua
linea Bièrethèque. Il target di clienti è
nuove birre del gruppo Heineken
famiglia ha sempre gestito una trat-
molto ampio: lo spazio Birreria attrae
che ci è sempre stato molto vicino
toria, lui poi ha superato gli esami
un pubblico prevalentemente giovane,
da tutti i punti di vista». Un partner,
dell’Istituto Alberghiero e infine si
Uno sguardo al salone centrale della Birreria Ri-
mentre il Ristorante è diventato un pun-
par di capire, che conta. Non solo dal
è dedicato con passione alla birra.
storante La Loggia e si capisce il perché del nome:
to di riferimento per tutti, adulti compre-
punto di vista meramente commercia-
da portici. E da piccola città sono i numeri relativi ai
si, che sanno di poter contare su piatti
le, della fornitura tanto per intenderci,
consumi di birra nel locale: 650 ettolitri l’anno.
consolidati e soddisfano la curiosità di
ma anche in un ruolo di stimolo alla
Aprendo dapprincipio una birreria piccolina e poi seguendo parecchi corsi in
sembra proprio di stare in una piazza circondata
rapida successione. Fino al dicembre
del 1993, quando ha aperto i battenti
della sua birreria attuale. Pardon, birreria
ristorante, perché uno dei punti fissi
di Toscani è stato quello di mettere
vicino la classica cucina bresciana
Un locale per giovani e adulti, dove i piatti
della tradizione bresciana incontrano
le specialità di Heineken Italia, birreria
e ristorante allo stesso tempo. Il segreto
del successo della Loggia di Rovato è semplice:
non porre limiti alle potenzialità della birra…
fatta di manzo all’olio, casoncelli e il tipico spiedo di carni miste, alle birre del
gruppo Heineken Italia. «Il fatto di essere cresciuto in una famiglia di ristoratori», spiega Toscani, «mi ha certamente
aiutato molto. Quando per vent’anni
vedi cosa vuol dire far funzionare una
trattoria a conduzione familiare, certe
cose poi ti vengono spontanee. Con
la Birreria Ristorante La Loggia volevo, allo stesso tempo, mantenere la
tradizione della gastronomia del territorio affiancandola però alle birre».
Sessantacinquemila litri di birra (leggi
650 ettolitri, ndr) consumati all’anno
sono la misura concreta del successo
di questo “affiancamento”. «Lo spiedo
bresciano abbinato alla Affligem Rouge,
tanto per fare un esempio», prosegue il
trentanovenne titolare. «È letteralmente
fantastico». Nel locale, sufficientemente
ampio per contenere trecento persone
comodamente sedute, arricchito da una
loggia interna che dà il nome alla birre-
18
19
diciotto
diciannove
lità dell’offerta de La Loggia. È così che
questa birreria ristorante, condotta da
Toscani con il fondamentale contributo
di sua moglie Gabriella e dal suo socio, ha continuato a migliorare anno
dopo anno. Atmosfera accogliente,
simpatia, ottima cucina e conoscenza approfondita del prodotto birra. Le
specialità di Bièrethèque, ad esempio,
sono tutte presentate su una carta arricchita da fotografie e breve spiegazione.
Essendo specialità vanno presentate in
un certo modo. «Abbiamo anche il vino
ovviamente», ammette Toscani, «ma è
sulla birra, anzi sulle birre, che si confumo e gusto, persistenza e corpo.
Ottime birre alla spina e in bottiglia, cucina curata,
In attesa anche noi del leggendario spie-
Non solo è una pratica molto affasci-
atmosfera accogliente, simpatia e competenza dei gestori:
do bresciano e con una Affligem Rouge
nante, ma soprattutto, vista nell’otti-
ben spillata, possiamo trarre delle rifles-
ca di un gestore, aumenta in misura
sioni dalla visita fatta alla Birreria Risto-
enorme le sue potenzialità, quindi i
rante La Loggia. Fondamentalmente una
suoi consumi. È più facile di quanto si
sola: la birra, se conosciuta e rispetta-
possa pensare. E i risultati arrivano mol-
ta, non conosce confini di sorta. Non
to in fretta. Così come è arrivato in fretta
di età, non di luogo né di cucina. Si
il nostro spiedo bresciano. Magnifico. E
può, naturalmente, benissimo abbinar-
con un primo sorso di Affligem Rouge
la a piatti germanici, belgi o britannici,
facciamo allora quello che più ci piace.
ma non teme di essere “sposata” alla
E piace a tutti quelli che hanno l’oppor-
cucina italiana nel senso più ampio
tunità di andare alla Birreria Ristorante
del termine. Lo si fa scegliendo per
La Loggia di Rovato. Ovvero, passiamo
parametri organolettici, ovvero pro-
dalla riflessione all’azione… ■ ■
centrano i nostri sforzi maggiori».
ecco il mix vincente del locale di Rovato.
Ristorante Birreria La Loggia
Via Salvella 18-20
Rovato (Brescia)
www.ristorantebirrerialaloggia.com
Tel. 030 723409
Chiuso il lunedì sera e sabato a mezzogiorno
Orari dalle 11 alle 14 e dalle 19.30 alla 1
Birre alla spina: Heineken Extra Cold, Affligem Blonde, Affligem
Rouge, Brand, Fischer Blonde, Murphy’s Stout, Wieckse Witte
20
21
venti
trentuno
Break Out: Madrid
di Maurizio Maestrelli
Tapas y
cervezas
I monumenti storici, le collezioni del
Prado, il mitico Santiago Bernabeu…
Ma quello che ti colpisce di più di
Madrid è lo stile di vita: felice. La città
si muove con il respiro di una grande
capitale europea, ma il ritmo è quello
di una capitale del divertimento.
A base di tapas e cervezas!
Fare DIDA 02
xxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxx
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxw
qualcuno si butta sui vini rossi, peraltro
de ma oggi gradevole punto di ritrovo
salto in Avenida de Brasil. All’uscita
molto buoni, della Rioja, ma per il resto
ai tavoli dei numerosi bar e ristoranti
della metropolitana potrete ammirare
è solo un gran girare di boccali spumeg-
(cercatene uno in particolare che spilla
tutta l’imponenza dello stadio Santiago
gianti. Heineken certamente, ma an-
Cruzcampo all’ombra di teste di toro).
Bernabeu, caro agli italiani per la vitto-
che molta Cruzcampo. Quest’ultima
Sentitevi Hemingway, che qui era di
ria “mundial” del 1982 e tempio delle
la si spilla dalla colonna Glacial, che
casa, sorseggiando birra e mangian-
“merengues”, come vengono chiamati
ricorda molto la nostra di Heineken
do olive spagnole. Non appesantitevi
i giocatori del Real Madrid per il colore
Extra Cold. A settembre a Madrid il sole
perché ogni duecento metri vi verrà vo-
bianco della maglia ma anche per il fatto
fa ancora un effetto notevole sulle teste
glia di fermarvi per una cerveza.
che a Madrid si assaggiano tra le miglio-
e una birra molto fresca ti rimette le idee
Scendete poi verso il Palazzo Reale.
ri meringhe del mondo. Nella avenida
a posto nel cervello che rischia altrimenti
Enorme con le sue 2.800 stanze fre-
comunque si annida l’Irish Rover, fan-
di andare in ebollizione.
quentate più dai turisti che dalla famiglia
tastico pub irlandese molto amato
Di giorno ci si sposta rapidamente. La
reale, che preferisce un atteggiamento
dai madrileni. Arredamento perfetto,
metropolitana è ottima e copre tutta la
meno monarchico e a palazzo si riuni-
ottime birre (Heineken, Murphy’s Red,
città, i taxi sono numerosissimi e poco
sce quasi esclusivamente nelle occasio-
Affligem), cucina internazionale da pub
costosi, gli autobus ti permettono di
ni ufficiali. Attraversate i giardini verso
con evidenti declinazioni spagnole. Una
entrare in contatto con i madrileni e di
il Teatro dell’Opera e concedetevi una
inglese di nascita ma spagnola di ado-
vedere di più. Merita necessariamente
sosta al Café de Oriente, dove in un am-
una visita Plaza Mayor, il vecchio cuo-
biente molto elegante si spilla Heineken
re della capitale, antico tempio di corri-
in sicurezza. A pranzo invece fate un
In questa pagina, due vedute dell’Irish Rover.
A destra, due istantanee della Cerveceria Riaño.
zione, Elizabeth Rosemberg, a guidare le
danze dà garanzia al tutto. Rinfrancati
si può poi scegliere tra un salto fino
a Ventas per ammirare la magnifica,
impressionante, Plaza de Toros. Vale
la visita turistica a dispetto delle legittime
opinioni sulla corrida (e noi ci collochia-
Le tappe da non perdere
• Sala Heineken, Calle de la Princesa 1, Madrid
(www.salaheineken.com)
• The Irish Rover, Avenida de Brasil 7, Madrid
(www.theirishrover.com)
• Cerveceria Riaño, Calle Cea Bermudez 59, Madrid
• Café de Oriente, Plaza de Oriente 2, Madrid
mo tra i contrari), ma vedere l’arena, gli
spalti e il Museo Taurino sono davvero
un’emozione da non perdere. Oppure,
portatevi al Museo del Prado, una
delle pinacoteche più famose del
mondo, per ammirare i quadri dei grandi artisti spagnoli come Goya, El Greco
e Velázquez. Fate però attenzione, la ce-
24
25
ventiquattro
venticinque
lebre Guernica di Pablo Picasso non si
debuttante Cruzcampo Gran Reserva,
una meta precisa, fare shopping o per-
trova lì, ma al non troppo lontano Museo
novità da poco più di 6% vol.
dersi nei vicoletti più vecchi, fermarsi per
Reina Sofia.
E poi camminate nel centro di Madrid,
una birra o godersi un cielo terso, lumi-
Un pomeriggio così culturale non può
magari scegliendo come base di parten-
noso, non a caso amatissimo da molti
poi che trovare degna conclusione in
za la fermata della metropolitana Sol, vi
celebri pittori. E all’imbrunire, non an-
un locale classico della tradizione spa-
accorgerete di quanto questa città sia
date a letto, perché la città si rivela in
gnola. Noi vi suggeriamo la Cerveceria
pulsante di vita e di allegria. È una città
mille luci e mille facce. Come è suc-
Riaño. Per molti buoni motivi: innanzi-
relativamente recente, non ha cioè mille
cesso, per puro caso, anche a noi. Coin-
tutto per la simpatia del titolare, poi per-
anni di storia come altre, è una capitale
volti nella Notte Bianca di Madrid, epica
ché è un po’ fuori dalle classiche rotte
fortemente voluta dai re spagnoli, è pra-
ventiquattro ore di cibo, birra, attrazioni,
turistiche (niente gruppi di giapponesi,
ticamente nel centro esatto della Spagna
quindi) e per le tapas eccellenti: prova-
e allo stesso tempo ne rappresenta la
te i rinfrescanti e dietetici gazpacho
sua essenza più vera, più reale. Non ci
e salmorejo, i gamberi spolverizza-
sono forse i grandi monumenti identifi-
ti con un pizzico di sale, la saporita
cativi di una classica capitale, come Parigi
carne detta “presa iberica”, le carnose
con la sua Tour Eiffel o Roma e il suo
acciughe del Mar Cantabrico, il rabo,
Colosseo, ma in compenso c’è l’atmo-
la coda di toro, e via di questo passo.
sfera, ci sono le vibrazioni. Non è det-
Il tutto, quasi inutile dirlo, innaffiato da
to che queste siano meno importanti di
ottima Cruzcampo Glacial o dalla quasi
quelli. A Madrid è fantastico girare senza
Madrid: come e dove
In queste pagine, alcuni momenti
di una serata a Sala Heineken.
• Arrivare: considerata la distanza dall’Italia è praticamente
obbligatorio scegliere il volo. Easyjet (www.easyjet.com)
collega con prezzi molto competitivi la capitale spagnola con
Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Roma Ciampino; Ryanair
(www.ryanair.com/it) fa altrettanto ma serve addirittura gli
aeroporti di Alghero, Ancona, Bologna, Bari, Bergamo, Cagliari,
Pisa, Roma Ciampino, Torino, Trapani e Verona.
• Albergo: Hotel NH, Calle de Zurbano 79 (www.nh-hotels.
it). Struttura che fa parte di una grande catena alberghiera
spagnola, questo NH si distingue per la pulizia, l’eccellente
colazione e la vicinanza alla metropolitana (fermata Gregorio
Marañon).
• Guide: Madrid, Lonely Planet, € 19,50
monumenti illuminati (da non perdere
quello dedicato a Cervantes, a due passi
proprio dalla Sala Heineken), con la gente che sciama per tutte le strade. Il giorno dopo abbiamo letto un po’ straniti i
giornali locali, che parlavano di delusione
per l’affluenza cittadina alla Notte Bianca.
Ma come, si chiedevano, solo 800 mila
persone quest’anno? Le 800 mila persone, invece abbiamo pensato noi parte
del mare magnum in questione, ci sono
sembrate delle persone fantastiche, libere, aperte, capaci di divertirsi anche con
poco. Magari solo con un piatto di jamon
iberico e una cerveza. Certo, ovviamente
se a voi questo sembra poco. ■■
26
27
ventisei
ventisette
Tasting & Testing: Duvel
Di diabolico ha solo il nome, per il resto fa
pensare molto più facilmente al paradiso,
di M.M.
almeno quello dei sensi. Di certo le sue eccellenti qualità e la conseguente fama han-
Tentazione
diabolica
no scatenato la moda dei nomi, appunto,
demoniaci, ma anche questa è l’ulteriore
prova che la Duvel è indubbiamente una
birra che ha lasciato il segno nella lunga storia brassicola mondiale. Già, perché in effetti
anche questa strong golden ale ha i suoi
anni: prodotta per la prima volta nel 1923,
era inizialmente una birra scura di alta fermentazione chiamata Victory Ale per festeggiare la vittoria nella Prima Guerra Mondiale.
Solo nel 1970 è apparsa così come è oggi,
diventando velocemente una delle birre più
amate dai bevitori belgi e non solo. Un suc-
Davvero difficile da scordare questa
strong ale dai profumi inebrianti
e il corpo pieno che ha spesso
rappresentato la “porta d’ingresso”
al fascinoso mondo delle birre
belghe. Profumi e sapore la rendono
ideale in molteplici abbinamenti…
cesso che ha scavalcato i confini, tanto che
l’azienda produttrice, la Moortgat, ha pensato bene di ribattezzarsi Duvel Moortgat.
Servita nel suo bicchiere, anche questo diventato nel tempo una sorta di icona, la Duvel si presenta subito con classe: schiuma
candida, alta e compatta, fine e persistente
che fa venir voglia di intingerci un dito. Accostata al naso è una sinfonia magistrale di
profumi: evidente la frutta bianca, riconoscibili la pera e la pesca noce, si distingue facilmente anche l’ananas. Ma si avverte anche
un floreale dettato da un luppolo fantastico.
In bocca meraviglia perché, pur avendo un
certo grado alcolico (8,5% vol), mantiene
splendidamente un equilibrio che rende il
sorso di piena soddisfazione. Il corpo c’è
indubbiamente, ma è rotondo, armonico,
con un finale lungo e aromatico. Birra da
scuola di birra, senza dubbio, con il pregio
aggiuntivo di poter essere sperimentata in
innumerevoli abbinamenti: dai formaggi ai
salumi, dai primi piatti conditi con sughi di
carne alle carni rosse alla griglia, fino a certi
pesci, come l’anguilla. ■■
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29
ventinove
Tasting & Testing
Dici Heineken e dici birra. Riduttivo, semplicistico forse, ma sta di fatto che è così. Esattamente come dire Apple e sapere che si tratta
di tecnologia informatica. Il brand insomma,
Per tutte
le stagioni
è universalmente noto. Ma, e lo mettiamo
subito in chiaro, qui a noi interessa la birra in
quanto tale, nata nel lontano 1864 e capace di conquistare il palato di milioni di consumatori in tutto il mondo. Il segreto di un
successo internazionale che non ha uguali
nel campo birrario? La ricetta indubbiamente, il lievito A, isolato a fine ’800 e custodito
ancora oggi come un segreto assoluto, ma
anche il moderato grado alcolico, 5% vol, i
profumi delicati e fragranti, il gusto pulito ed
equilibrato. Una birra, insomma, che fin dalle
prime dichiarazioni d’intenti del leggendario
È uno dei brand più conosciuti
al mondo nel senso che tutti lo
associano alla birra olandese più
nota e diffusa a livello internazionale.
Ma la sua forza è data dal fatto che
è una birra che si può apprezzare in
qualsiasi momento della giornata.
fondatore, Gerard Adriaan Heineken, voleva
essere una bevanda per la gente di tutte
le condizioni e gli strati sociali, rinfrescante e tonificante, leggera e “facile”. Sì, Heineken è facile, ma nel senso che si lascia
avvicinare senza asperità aromatiche da tutti
i tipi di bevitori di birra, dai neofiti come dai
professionisti.
Schiuma bianca e compatta, fine e abbastanza persistente, si presenta subito con profumi di cereali, alcune evidenti note di crosta
di pane e una delicata sottolineatura floreale
e fruttata mantenuta piacevole dall’apporto
aromatico del luppolo che le conferisce la
complessiva piacevolezza. Al gusto questa
birra di bassa fermentazione si conferma per
equilibrio e corpo leggero, molto scorrevole e
con un finale moderatamente luppolato che
invoglia subito il secondo sorso. Questi requisiti ne fanno una birra eclettica nel senso
che si presta all’aperitivo o alla pausa di metà
pomeriggio. Si beve da sola o con qualche
appetizer, ma sa reggere bene il confronto
pure con piatti leggeri a base di carni bianche
o con formaggi morbidi e delicati. ■■
30
31
trentuno
Birra al trancio: Trattoria Caprese, Monza
di Davide Di Corato
Suggestioni
mediterranee
Ampia scelta di piatti tradizionali alla Trattoria Caprese,
partner di Birra Moretti. E dimenticatevi le porzioni da nouvelle cuisine,
in questo locale che serve 16.000 clienti al mese...
Dimenticatevi le porzioni da nouvelle
personalizzato con i loghi Birra Moretti,
cuisine. «Alla Trattoria Caprese di Mon-
si articola in una vasta scelta di piatti.
za», spiega Angelo Scarpato, gestore e
C’è l’imbarazzo della scelta fra specia-
ideatore della catena di locali che re-
lità come la mozzarella in carrozza, gli
cano questa insegna, «le parole d’or-
gnocchi alla sorrentina, le numerosissi-
dine sono abbondanza nelle porzioni
me pizze, i secondi di pesce e di car-
e semplicità nei piatti, realizzati con
ne e i molti e golosi dolci, buona parte
ingredienti freschissimi». Già presen-
dei quali tipicamente campani come il
te a Napoli, Porto Cervo e Bergamo,
babà, la pastiera e la delizia al limone.
questo ristorante, coinvolto in un saldo
L’ambientazione e gli arredi rimandano
rapporto di partnership con Birra Mo-
all’atmosfera dell’isola di Capri. A con-
retti, è stato inaugurato nel gennaio del
ferire ulteriore impatto all’immagine del
che incorniciano le bottiglie di birra Mo-
Sopra, l’originale ritratto del Baffo Moretti
2010 e si propone come una classica
locale ci ha pensato Birra Moretti, che
retti disponibili. «Si tratta», conclude il
realizzato su mattonelle di vetro. È uno dei tanti
trattoria napoletana i cui punti di forza
ha affiancato i gestori nella ricerca di
gestore, «di una selezione di birre da
si possono riassumere in un’ampissima
soluzioni perfettamente integrate con
accostare alle varie proposte in carta.
varietà di proposte, nell’ambiente idea-
l’ambiente. «Come l’originale ritratto del
Fra le più apprezzate, Moretti alla spina
le per fare da cornice a più situazioni e
Baffo Moretti realizzato su mattonelle in
nelle versioni rossa e chiara, quest’ul-
in un conto sempre corretto. «Questo
vetro, situato nelle adiacenze del forno,
tima perfetta con la pizza e i piatti a
fa sì», prosegue Scarpato, «che la nostra
che pensiamo di riproporre anche nelle
base di carne, e Baffo d’Oro, il cui gusto
clientela sia trasversale e ampia: servia-
altre sedi», precisa Scarpato. O le frigo
rotondo si sposa perfettamente con i
mo 16.000 coperti al mese». Il menu,
vetrine incastonate in strutture di legno,
piatti della nostra tradizione». ■ ■
32
33
trentadue
trentatre
elementi di personalizzazione studiati
in collaborazione con Birra Moretti,
perfettamente integrati nell’atmosfera del locale.
Trattoria Caprese
piazza Roma 10
20052 Monza
Birra al trancio: SoloPizza, Milano
di Davide Di Corato
(non)
Solo pizza
Il nuovo locale milanese della
catena SoloPizza partecipa al
progetto Pizzerie Birra Moretti.
Una partnership che ha subito dato
risultati positivi: aperto a luglio,
serve già 5.000 coperti al mese.
«Il segreto del nostro successo? Non ave-
vo di attrarre una sempre più numerosa
re segreti». Così Antonio Scotto Di Frega,
clientela. Supportando costantemente
socio della catena di pizzerie SoloPizza,
i gestori e condividendone le politiche
presente a Milano con quattro unità,
commerciali, Birra Moretti contribuisce
spiega come il nuovo locale di viale Pre-
al successo del locale offrendo la propria
muda possa vantare, a neanche tre mesi
consulenza su più fronti: da quello legato
dall’apertura, un giro d’affari di 5.000 co-
al design, con la fornitura di decorazioni
ospita 110 coperti e propone una pizza
Le vetrine trasparenti invitano a entrare nel colorato
perti al mese.
ad hoc, piatti pizza vintage, divise per lo
preparata nel rispetto della tradizione, a
mondo di SoloPizza. La collaborazione con Birra
Partner di Birra Moretti, la pizzeria offre
staff e tovagliette monouso, fino alla per-
lievitazione semi naturale e con un oc-
ai clienti una scelta mirata di birre del
sonalizzazione dei menu e l’ideazione
chio attento alla scelta degli ingredienti.
gruppo. Inoltre, grazie a questa sinergia il
di eventi. «Non solo», aggiunge Scotto,
Ben 45 i tipi di pizza disponibili, cui si af-
locale - coinvolto, come evidenziato dalle
«l’azienda ci fornisce costante assistenza
fiancano altre golosità partenopee e una
vetrofanie che spiccano sulla porta d’in-
tecnica, oltre a dare ampio spazio ai corsi
scelta di piatti e insalate che varia quoti-
gresso, nel progetto Pizzerie Birra Moretti,
sui processi di spillatura». Doppia garan-
dianamente. SoloPizza si distingue anche
- può contare su un solido appoggio che
zia di qualità, dunque, tanto sul fronte
per i prezzi contenuti. «Perché la pizza è
riguarda ogni aspetto del suo business,
del bere che del mangiare bene per la
un prodotto povero e va venduta a un
condividendo con Birra Moretti l’obietti-
nuova SoloPizza. Disposta su due piani,
prezzo equo», conclude Scotto. ■■
34
35
trentaquattro
trentacinque
Moretti riguarda più aspetti, dall’ambiente alle divise
dello staff, fino alla personalizzazione dei menu
e l’ideazione di eventi.
SoloPizza
viale Premuda 13
20129 Milano
Utile & Profittevole
Il menu?
Ora arriva
a domicilio
Il menu è il vero biglietto da visita
di un locale. La prima immagine
che colpisce il cliente. È fondamentale
farlo bene, sia in termini di contenuti
sia di stile. La soluzione a portata
di mano per tutti è allora
www.ilmiomenu.com. Un sito
realizzato da Heineken Italia che
risolve tutti i problemi. In un clic…
Abbiamo già anticipato nelle pagine di I
stituibile per il successo del proprio
decorativo di cui ha bisogno. Si potrà
Il sito ilmiomenu.com permette di costruire,
Love Beer, n. 2/2009, il progetto deno-
locale. Dalla nascita ilmiomenu.com è
così facilmente comporre una carta
con pochi clic, la carta che più rispecchia l’offerta e
minato ilmiomenu.com. Vale la pena
un sito internet che aiuta il gestore a
completa personalizzata inserendo
ora approfondire un po’ i dettagli del
comporre la propria carta, sia delle birre
immagini, fotografie, loghi del pro-
una varietà di elementi, come immagini,
progetto, perché questo servizio che
sia della cucina. In pochi clic di mouse
prio locale, indirizzo e quant’altro come
foto di birre, schede informative. E i menu
Heineken Italia offre a tutti i gestori o
l’utente si registra al servizio stesso che,
ad esempio una breve presentazione o
titolari di pubblici esercizi italiani sta
ricordiamolo, è gratuito ed entra in un si-
storia del locale stesso, si potranno in-
crescendo velocemente, diventando
stema in grado di permettergli di sceglie-
serire le proprie birre, anche queste
ancora di più uno strumento inso-
re gran parte del materiale informativo e
con scatti di prodotto per ogni
36
37
trentasei
trentasette
lo stile del proprio locale: si possono inserire loghi,
foto e informazioni, e si può anche scegliere tra
si possono aggiornare in tempo reale...
formato e relativi loghi scaricabili,
testi da inserire, i piatti che si vuole far
Non solo menu: grazie al sito ilmiomenu.com
completate dalla loro sintetica descri-
apparire sul menu e via di questo pas-
è possibile realizzare in pochi minuti anche
zione e infine inserire i relativi singoli
so. In sostanza, alla fine, vi apparirà sullo
prezzi. Insomma un menu bello e fatto,
schermo il menu finito. Ma, e questa è
senza bisogno di scrivere a mano o ri-
un’altra novità de ilmiomenu.com, in
correre a mezzi propri. Altra cosa bella
poche mosse adesso si potrà anche
de ilmiomenu.com è il fatto che, una
decidere quante copie stamparne,
volta registrati, si ha la memoria di
inviare l’ordine e attendere la conse-
tutto quello che si è fatto. Quindi se
gna a domicilio. Facile come bere un
si cambiano i prezzi e i piatti proposti
bicchiere di birra!
nel locale, basterà accedere alla propria
Potrebbe anche bastare, ma è sempre
sezione personale, fare le modifiche ne-
meglio non accontentarsi nella vita.
cessarie e voilà, il gioco sarà fatto.
Quindi ecco che, oltre al menu, si po-
Un’idea geniale che non poteva non
tranno personalizzare tovagliette e cava-
avere successo. E, in effetti, in questo
lieri per la tavola, locandine e cartoline
breve lasso di tempo ilmiomenu.com
anche per eventi specifici: feste a tema,
è diventato imprescindibile per moltis-
serate di degustazione, compleanni.
simi clienti. È cresciuto silenziosamente
Ricchissima come sempre la parte
basandosi solo sulla validità dell’idea. E
dedicata alla birra, con tutti i marchi
birre e men che meno una minima de-
zo, e ricevere tutto il materiale al proprio
allora, in Heineken Italia, hanno deciso
Heineken Italia presenti con logo e
scrizione di grado alcolico, caratteristiche
domicilio con il solo pagamento della
di “raddoppiare”.
descrizione: da Heineken a Birra Mo-
organolettiche, luogo di produzione. Tut-
stampa del materiale, sono dei vantaggi
Il sito infatti è in continua evoluzione
retti, da Dreher a Ichnusa, da Affligem
ti elementi che ci avrebbero affascinato
di non poco conto nell’economia di un
grafica, ma soprattutto è stato arric-
a Wieckse Witte, ma anche Murphy’s,
e ci avrebbero convinto di primo acchito
locale. Si perde meno tempo e si avrà
chito di nuovi contenuti. Una volta
Erdinger Weizen, Brand, Golden Fire e
che il locale dove avevamo messo pie-
in mano un menu, ma anche locan-
fatta la registrazione, il primo passo è
Amstel Pulse. Tanto per fare solo alcu-
de aveva a cuore ciò che ci stava pro-
dine, tovagliette e cavalieri, realizzati
quello di scegliere il canale nel quale
ni nomi. A questi si sono aggiunte le
ponendo. Sottovalutare il menu è un
da uno studio grafico di professioni-
rientra il proprio locale: bar diurno, bar
etichette della linea Bièrethèque, il
errore imperdonabile. È infatti, nella
sti, ma in realtà fatte “in casa”. Con il
serale, pizzeria, lounge/discoteca, risto-
che moltiplica enormemente le pos-
stragrande maggioranza dei casi, la
risparmio e la comodità che questo
rante o pub. Ogni canale ha ovviamente
sibilità di comporre un menu birre
prima cosa che un cliente si trova a
comporta.
il suo stile e le sue caratteristiche grafi-
adeguato a qualsiasi tipo di locale, e
guardare appena seduto al tavolo. Il
Onestamente la soluzione ci sembra tal-
che. Ogni canale inoltre ha degli ele-
tre testi dedicati alla cultura birraria (uno
menu invoglia, il menu incuriosisce, il
mente vantaggiosa che forse gli abbia-
menti unici in base alla tipologia di
sulla spillatura, uno sugli ingredienti e
menu può contribuire a indirizzare le
mo dedicato pure troppo spazio, come
appartenenza e al target di clientela.
l’ultimo sulla produzione) da inserire nei
scelte del cliente stesso. Ogni gestore
se i gestori italiani non comprendessero
Una volta scelto il canale di riferimen-
cavalieri a tre facce che si possono met-
conosce il suo “peso” nell’attività quo-
al volo tutte le opportunità che ilmiome-
to quindi, si potrà cominciare a lavorare
tere sulla tavola.
tidiana del proprio locale. Con ilmio-
nu.com offre. Vantaggi concreti, rispar-
sullo stile del menu. Ogni canale offre
Insomma, che dire, quando l’hanno
menu.com Heineken Italia ha trovato
mio assicurato. Ma ci siamo fatti un po’
diverse opzioni. Fatta anche questa scel-
spiegato noi siamo rimasti un po’ basiti.
effettivamente “l’uovo di Colombo”:
prendere pure noi, che non abbiamo un
ta, si decide il formato, variabile anch’es-
Abbiamo ripensato a quanti menu ab-
la facilità di utilizzo, le molteplici opzioni,
locale a dire il vero. Tuttavia adesso, con
so, nel quale potrà essere posizionata,
biamo visto nella nostra vita, un numero
la possibilità di archiviare e modificare
ilmiomenu.com, quasi quasi ci ripensia-
in semitrasparenza, un’immagine del
incalcolabile in effetti, e ci siamo ricor-
liberamente i propri “lavori” e, adesso,
mo… Anche perché, al nostro menu,
locale, l’esterno o l’interno, o un proprio
dati di quei menu maltrattati dal tempo
il vantaggio di fare direttamente on-line
tovagliette e locandine ci ha già pensato
logo. Dopodiché, basterà decidere i vari
e dall’usura. Plasticosi, senza foto delle
un ordine di stampa, a un fornitore ter-
Heineken Italia… ■ ■
locandine, tovagliette, cavalieri, inviti. Un altro clic
per inviare l’ordine di stampa e il materiale viene
consegnato direttamente al proprio locale.
38
39
trentotto
trentanove
Report
di Maurizio Maestrelli
La regina
degli eventi
Estate tempo di vacanze e di riposo? Per
creta dello spirito di corpo che gli Alpini
2010 si è tenuta dal 7 al 9 maggio
molti forse, ma non per tutti. Almeno così
mantengono a dispetto di età, stato so-
a Bergamo, città che ha contribuito in
devono pensarla in Heineken Italia alla vi-
ciale, salute fisica e, allo stesso tempo,
termini umani all’avventura degli Alpini.
gilia dei mesi più caldi dell’anno che sono,
una testimonianza dell’incredibile affetto
L’alzabandiera, le mostre a tema, il lancio
per lunga tradizione italiana, quelli dove
che gli italiani, tutti, manifestano verso
dei paracadutisti alpini, “l’ammassamen-
la birra diventa la regina assoluta delle
le penne nere. In qualunque città si
to”, lo chiamano proprio così, e la suc-
giornate, delle riunioni tra amici, delle
ferie al mare o in montagna, di un nugolo imprecisato di feste e sagre fino
ai mega eventi che raccolgono migliaia e migliaia di persone. Ecco, la maggior parte di questi eventi, tutti quelli
più noti al grande pubblico in effetti,
sono firmati proprio da Heineken Italia. Vi vogliamo raccontare solo di alcuni
di questi, i principali, perché davvero non
ci sarebbe abbastanza spazio su questo
giornale per passare in rassegna e nei
dettagli, come forse meriterebbero, tutte le iniziative fatte da Heineken Italia sul
I grandi concerti dell’Heineken Jammin’ Festival, Mondo
Ichnusa in Sardegna, il Sete di Radio Tour firmato Dreher,
il raduno nazionale degli Alpini a Bergamo. La birra
protagonista del divertimento senza soste nel 2010.
territorio. Iniziative nel nome della birra,
s’intende, perché è proprio impossibile
negarlo, ma dove si sta insieme, dove
c’è musica o dove si fa sport, dove si
cucina e si mangia sotto un cielo stellato, dove si chiacchiera davanti a un
fuoco…. Beh, suonerà anche come un
refrain pubblicitario, ma lì ci sarà della
birra… E il più delle volte, si tratterà
di birre come Heineken, Birra Moretti,
Dreher e/o Ichnusa…
Gli Alpini a Bergamo
Partiamo allora, seguendo come unico
criterio quello temporale, dalla tradizionale Adunata degli Alpini, da anni
ormai supportata in termini birrari da
Birra Moretti. Questa storica manifesta-
Penne nere e Birra Moretti: questo il mix che da
ritrovino per la loro adunata, gli Alpi-
cessiva sfilata sono gli elementi visibili di
zione è con tutta probabilità la più gran-
anni si ricompone in occasione della tradizionale
ni sanno muovere le “masse” come
una gioia di stare insieme, di uno spirito
nessun altro. Forse solo chi ha la for-
di comunione e di fratellanza che difficil-
tuna di vivere un’esperienza del genere
mente trova paragoni. Gli Alpini pianta-
può comprenderla appieno. L’edizione
no le tende dove gli è permesso, divi
de riunione pubblica che si tenga nel
nostro Paese con oltre mezzo milione
di partecipanti. Una testimonianza con-
Adunata degli Alpini, nel 2010 ospitata dalla città
di Bergamo. A sinistra, un momento dell’Heineken
Jammin’ Festival di Venezia.
40
41
quaranta
quarantuno
dono cibo e bevande, mettono insieme
Moretti nelle giornate di Bergamo, in
di Radio Tour firmato da Dreher in
esperienze di vita vissuta, poco importa
oltre cento punti di spillatura sparsi
collaborazione con Radio Norba. Dopo
se sono vecchi veterani in pensione o
in città, possiamo dire che questi valori
una prima edizione, lo scorso anno, dal
ragazzi che hanno appena terminato la
sono ampiamente condivisi. A dirla tutta,
successo oltre qualsiasi previsione: più
ferma, obbligatoria o volontaria che sia.
a guardarlo bene negli occhi, si potrebbe
di 65 mila persone incontrate nelle
E amano la birra. Quale birra però? Se
anche pensare che lo stesso Baffo Mo-
piazze del tour e quasi quattro mi-
gli Alpini sono persone ancorate ai
retti, ai suoi tempi, sia stato un Alpino. Di
lioni contatti sulle frequenze della
valori della tradizione, se si sentono
quelli senza paura naturalmente…
radio, il secondo “giro” è partito il 14
maggio da Potenza. Per poi proseguire
a Maglie, Cerignola, Polignano, Taranto,
Grottaglie, Bisceglie e Otranto. Un paio
circa di settimane di riposo e ancora Ginosa Marina, Monopoli, Ostuni e il gran
finale di Bari. Ogni tappa si svolgeva in
due giornate ovvero il venerdì e il sabato. Una kermesse itinerante che ha
davvero riscaldato le piazze di Puglia
e Basilicata, con ospiti musicali d’eccezione come Raf, Gianluca Grignani,
Daniele Silvestri, il vincitore di Sanremo
Valerio Scanu, Malika Ayane, Arisa, Nina
Zilli, Emma Marrone e molti altri… E se
Sopra, decine di migliaia di persone hanno
gli artisti hanno riscaldato l’atmosfe-
partecipato alle serate in piazza di Sete di Radio
ra, a rinfrescarla invece ci ha pensato
Tour, kermesse itinerante in dodici tappe tra Puglia
Dreher. Quest’anno infatti la grande
e Basilicata firmata da Dreher e Radio Norba.
novità consisteva nella “Dreher Ex-
A sinistra, un concerto del tour.
perience”, una birreria itinerante che
permetteva al pubblico di poter contare
sempre, in ogni momento, in una Dreher spillata perfettamente e servita alla
giusta temperatura. Grande successo
infine per il gioco che premiava alcuni
fortunati consumatori di Dreher invitandoli a seguire l’evento dal backstage, a
stretto contatto con gli artisti. E ovviamente con la Dreher…
Sopra, i conduttori Stefania e Cristobal insieme
italiani nel midollo, se cercano la so-
Dreher: Sete di Radio Tour
stanza più che le apparenze, la loro
E se gli Alpini a Bergamo hanno potuto
birra non può essere che Birra Moret-
ritemprarsi e gioire con freschi boccali di
ti. Il gusto della sincerità, ma anche dei
Birra Moretti, migliaia di ragazzi e ra-
zare alcune regione del Sud, Ichnusa, la
valori per i quali vale la pena vivere. E,
gazze del Centro Sud si sono divertiti,
birra bandiera della Sardegna, non ha
considerati i consumi registrati da Birra
hanno cantato e ballato con il Sete
rinunciato a calamitare l’attenzione
a Valerio Scanu, ospite della tappa di Taranto
Mondo Ichnusa
di Sete di Radio Tour.
E, se Dreher ha pensato bene di vivaciz-
42
43
quarantadue
quarantatre
della gente sulla spiaggia cagliaritana del
Già la location, una splendida arena erbo-
Poetto. Per la sesta edizione di Mondo
sa da dove si ammira il profilo incantato
Ichnusa che si è confermata ormai un
di Venezia e dove si può giocare, sdraiarsi
appuntamento imperdibile per i ca-
e bere una Heineken in attesa che le chi-
gliaritani e per tutti i turisti che si trova-
tarre elettriche inizino a fare il loro lavoro,
vano in zona dal 16 al 18 luglio. Mondo
è irrinunciabile. Se poi ci aggiungiamo
Ichnusa è quello che dice la parola: un
che oltre alle star di livello mondiale, sono
“mondo” dove la birra è protagonista
saliti sul palco altre decine di gruppi (da-
e collante di tutta una serie di eventi
gli Skunk Anansie ai Massive Attack, tanto
che hanno come unico filo conduttore
per fare qualche nome), si comprende
lo stare insieme piacevolmente. Gran-
piuttosto facilmente come l’Heineken
di artisti sul palcoscenico allora, da
Jammin’ Festival sia una manifesta-
Alex Britti a Irene Grandi passando per
zione in grado non solo di attirare un
Neffa, largo spazio a gruppi musicali lo-
vero e proprio popolo di ammiratori,
cali che hanno potuto anche duettare, in
ma anche l’attenzione della stampa
maniera inedita, con gli artisti di caratura
e della televisione nazionali. In mezzo
nazionale. E poi sport e giochi di spiag-
a tanta musica, spazio ovviamente ad
gia, dal calcio balilla umano al beach
Heineken, la birra che scorreva costan-
volley, ampia zona relax per rilassarsi
temente dalle decine di chioschi e punti
e chiacchierare, area massaggi e ta-
di spillatura, ma anche spazio a giochi
tuaggi all’hennè, compresa quest’anno
e aree relax, per un clima complessivo
la possibilità di farsi decorare le unghie in
che in effetti non fa sembrare esagerata
modo davvero creativo. E naturalmente
la definizione, non nostra, dell’Heineken
tanta, fresca Ichnusa, spillata a regola
Jammin’ Festival come della Woodstock
d’arte - questa volta si è realizzato anche
italiana. Un’esperienza da vivere, un
un concept bar per l’occasione - e ovvia-
vero segnale che l’estate, la stagione
mente graditissima alle migliaia di parte-
della libertà, degli amori e dell’amici-
cipanti. Il tutto, come sempre, gratuito
zia, è finalmente iniziata. Con un boc-
per chiunque, inclusi anche i servizi di
cale di Heineken fresca in mano e il
trasporto. Per un risultato finale che non
poteva non essere strepitoso: da un lato
in Italia, quattro giorni di concerti con
In queste pagine, altri momenti dell’Heineken Jammin’
riff di una chitarra nelle orecchie. Già
star mondiali, decine di migliaia di
Festival, ormai definito la Woodstock italiana. Sopra, Fergie
perché, se Birra Moretti marcia al fianco
dei Black Eyed Peas. A destra, Skin, cantante degli Skunk
perché, effettivamente e senza discus-
persone che si spostano da tutta Italia,
sioni, Ichnusa è la birra di Sardegna,
spesso piantano le tende e se ne vanno
sulla spiaggia, Heineken, indubbiamente,
dall’altro perché questo tipo di manife-
solo quando le luci si spengono alla fine
ha l’anima rock!
stazioni estive e gratuite, lasciano inevi-
di una cavalcata sulle note rock di gruppi
Estate tempo di vacanze e riposo per
tabilmente il segno nella memoria delle
come i Pearl Jam, gli Aerosmith, i Green
Heineken Italia, allora? La domanda
persone che le vivono.
Day, i Black Eyed Peas. Solo per citare
iniziale è, adesso possiamo ammetter-
quelli conosciuti anche da chi pensa che
lo, mal posta. L’estate di Heineken è
Heineken Jammin’ Festival
Mozart sia ancora vivo… L’edizione di
estate di musica, suoni, balli, canti e
E, ultimo solo in ordine di scrittura, l’Hei-
quest’anno, organizzata a Venezia dal
giochi di gruppo. È la vera estate del-
neken Jammin’ Festival. La più grande
3 al 6 luglio, ha riscosso un indubita-
la buona birra. Non dimenticatelo, in
manifestazione musicale organizzata
bile successo, come sempre del resto.
attesa della prossima… ■ ■
Anansie.
degli Alpini, Dreher canta, Ichnusa gioca
44
45
quarantaquattro
quarantacinque
Heineken Lifestyle: QR code
di F.S.
Un codice
per giocare
Un simbolo in cui ci s’imbatte sem-
divertente gioco a premi a tutta tec-
neken.mobi per surfare tra: una sezio-
pre più spesso il QR code. Il codice
nologia che li ha incuriositi, coinvolti e
ne intera dedicata al punto di consumo
a barre bidimensionale a matrice, uti-
divertiti. Molto semplice e immediata
il Caino Fashion Club, una dedicata al
lizzato inizialmente negli stabilimenti
la dinamica del gioco: a chi ha ordi-
brand di moda light & easy-to-wear el
produttivi per memorizzare informazio-
nato birra Heineken è stato consegnato
Bacàn, una naturalmente di Heineken
ni tecniche, è oggi diventato uno stru-
da due hostess, dotate di smartphone,
e, infine, quella cliccatissima con la pho-
mento innovativo di comunicazione
un talloncino con il codice QR, appun-
togallery della serata. Il successo dei tre
destinato a essere letto da telefoni
to. Quindi, utilizzando il loro cellulare
appuntamenti ha dimostrato come, per
cellulari smartphone. I misteriosi qua-
smartphone o aiutando i consumatori
l’ennesima volta, Heineken abbia fatto
dratini costellati da moduli colorati sono
Heineken a scaricare il software gratu-
centro nel creare una innovativa attività
Basta puntare lo smartphone sul magico
diventati, la scorsa estate, protagonisti
ito per la lettura del QR code sul loro
di intrattenimento per i suoi punti ven-
quadratino del QR code, scattare, giocare
di tre serate a tema che Heineken Italia
smartphone personale, le hostess han-
dita nell’horeca. Oltre 3.000 le visite nel
ha organizzato presso il Caino Fashion
no invitato i consumatori a giocare. I tre
sito .mobi dei consumatori che sono
Club, locale di tendenza di Milano Ma-
codici generati hanno assicurato ai
stati catturati dalla novità ed entusiasti
rittima, durante l’aperitivo.
giocatori la possibilità di essere pre-
nel farsi coinvolgere, giocando per il gu-
Nel corso delle serate i consumato-
miati con superpremi o gadget e, in
sto di giocare ancor prima che per ag-
ri Heineken sono stati coinvolti in un
particolare, di navigare sul sito Hei-
giudicarsi i premi messi in palio. ■ ■
L’aperitivo Heineken si è tinto di tecnologia al Caino Fashion
Club di Milano Marittima. Per tre serate i moduli colorati
del QR code sono stati i protagonisti di un divertente gioco
a premi che ha permesso di entrare nell’universo Heineken.
Un’innovativa modalità di intrattenimento studiata
per i clienti partner horeca.
46
47
quarantasei
quarantasette
e vincere premi e gadget oppure surfare
sul sito sul quale si è indirizzati.
Heineken Lifestyle: Summer Happy Hour
Sempre più attenti e selettivi. Questo il
ritratto dei consumatori italiani in tempo
di crisi economica. Un atteggiamento che
di F.S.
Birra,
nuova star
dell’happy
hour
Heineken 33 cl e Heineken Aluminium protagoniste
degli aperitivi d’estate nei locali più trendy d’Italia.
alcuni ristoranti stanno pagando a caro
prezzo, visto il taglio dato ai pranzi e alle
cene fuori casa, ma che non tocca, anzi
favorisce i templi dell’aperitivo. Sempre
più spesso, infatti, l’happy hour sostituisce il momento della cena e si è ormai
trasformato da momento di consumo
“mordi e fuggi” a lungo rito conviviale
durante il quale condividere veri e propri
mini pasti. Da tempo, quindi, gli snack di
accompagnamento ai cocktail, ben rappresentati dalla classica triade patatinenoccioline-olive, sono stati rimpiazzati da
ricchi buffet in cui attingere a piene mani
a piatti strutturati, che spaziano dalle specialità regionali a quelle etniche, passando
per il più ricercato e modaiolo finger food.
Cambia l’offerta gastronomica, cambia
l’atmosfera. Il classico bar è diventato un
Leggera e versatile, la birra è una valida alternati-
tenziale. La birra rappresenta infatti una
luogo in cui trascorrere anche tutta la sera-
va al vino e ai cocktail al momento dell’aperitivo.
valida alternativa al cocktail o al calice
ta ed è quindi indispensabile distinguersi
offrendo ambientazioni e intrattenimenti
Tra i locali di punta della Penisola che hanno aderito all’iniziativa Summer Happy Hour di Heineken
c’è il Papeete di Milano Marittima (a destra).
di vino: per leggerezza, varietà, versatilità nell’accompagnarsi al cibo, oltre che
ricercati.
per salubrità. Basta saper scegliere, ed
I locali di punta della nostra Penisola
ecco che un calice di birra può sostituire
hanno intercettato e cavalcato pronta-
egregiamente un pre-dinner, sposandosi
mente la tendenza, reinventandosi e
felicemente insieme a salumi, formaggi,
imponendosi rapidamente come “best in
snack, tartine e piatti più complessi, con il
class”. Altrettanto attenta alle tendenze del
vantaggio non da poco di potersene con-
mercato e all’evoluzione degli stili di vita e
cedere qualche sorso in più.
dei consumi, Heineken è andata loro in-
Protagoniste degli appuntamenti che
contro per supportarli nella costruzione
hanno scandito l’estate a tutta birra,
di un’identità forte, lanciando il Summer
Heineken nella classica versione 33 cl
Happy Hour. A questo scopo, basandosi
e in quella Aluminium, preziosa e ricer-
su un’accorta strategia e una mirata atti-
cata, che si sono imposte come bevande
vità di product placement, ha individuato
di tendenza in locali di richiamo come il
una serie di locali in cui posizionarsi, avvi-
già citato Papeete di Milano Marittima, il
cinandosi a un’occasione di consumo per
Beach Club di Marina di Massa e l’Old
natura e per nascita non prettamente beer
Fashion di Milano, conquistando un pub-
oriented, eppure dotata di un grande po-
blico giovane e alla moda. ■■
48
49
quarantotto
quarantanove
Heineken Lifestyle:
Heineken Aluminium
Sofisticata,
elegante, di grande
impatto visivo,
“ a cce nde l a
notte” in senso
metaforico e
letterale: è la
nuova bottiglia
Heineken Aluminium, studiata
e realizzata per
stupire e divertire
i frequentatori dei
locali più esclusivi
d’Italia. Sulla bottiglia da 33 cl, interamente in alluminio
e quindi completamente riciclabile, oltre
che leggera e funzionale,
la stella di Heineken cam
peggia in contrasto sul classico
sfondo verde, generando un
originale contrasto visivo. L’alluminio
brilla, ma è con l’atmosfera magica
della notte che la nuova bottiglia
rivela la sua caratteristica più
originale. Esposta alle luci wood,
grazie a una innovativa tipologia
d’inchiostro svela inattesi e
complessi arabeschi di stelle
invisibile alla luce del giorno.
La bottiglia si accende di bagliori
sui tavoli, sui banconi, in mano
alla gente. Heineken Aluminium
è destinata a diventare un oggettocult da conservare, distribuita
unicamente nei locali più trendy
d’Italia: dal Beach Club di Forte
dei Marmi al Land of Iive di
Legnano, fino al Diana Sheraton
H- C l ub, l ’ Hol l yw ood L i vi ng e
il Frank fashion bar di Milano,
solo per ricordarne alcuni. Ancora
una volta Heineken si distingue per la
capacità di catturare nuove tendenze
da proporre al proprio pubblico.
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cinquanta
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