LA FABBRICA DELLE NONNE

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LA FABBRICA DELLE NONNE
Mappa sartorie Giugno 2011
Mani Solidali
Viaggio fra le sartorie
Un progetto di aggregazione e solidarietà
Premessa
Le sartorie e i laboratori dell’Auser sono ormai realtà diffuse e consolidate. La loro presenza
capillare in Toscana è la conferma della validità di un’intuizione avuta dall'Auser Toscana circa
dieci anni fa che, adesso, intendiamo portare a sistema in una prospettiva di coordinamento e di
maggiore valorizzazione.
Obiettivi generali
Le sartorie dell’Auser rispondono pienamente a tre finalità:
La prima è quella dell’aggregazione di donne, molte delle quali a rischio d’esclusione sociale
per condizioni fisiche, psicologiche, per situazione familiare. La sartoria rappresenta un luogo
d’inclusione sociale, dove manifestare non solo le proprie capacità ma anche il proprio desiderio di
relazione, espressione creativa e comunicazione sociale. Le sartorie rispondono anche a richieste di
donne che per economia di tempo, o per problemi fisici, lavorano in casa propria per le finalità delle
sartorie stesse.
La seconda finalità è quella della solidarietà. I risultati dell’opera volontaria di migliaia di donne
sono devoluti a progetti di aiuto e di sostegno ad aree o situazioni di crisi in Italia e in varie parti del
mondo. Si va dalla collaborazione con la piccola parrocchia di quartiere a quella con la grande
associazione internazionale. Progetto Sviluppo, Intersos, Emergency, Unicef e altre.
La terza è di valorizzare e tramandare il sapere. Valorizzare i piccoli lavori fatti dalle mani
esperte delle nostre donne, appresi da nonne e mamme che in alcuni casi si possono considerare
“arte antica”, da conservare e tramandare alle giovani generazioni. La varietà di accessori: per la
casa, per le persone e particolarmente per i bambini è possibile realizzarla grazie anche alla
generosità delle aziende e di cittadini privati che donano alle sartorie il materiale necessario. Le
aziende donano prevalentemente rimanenze, materiale non più utilizzabile per le loro produzioni.
Materiale prezioso per le sartorie che dimostrano tutta la loro professionalità utilizzando anche
piccoli scampoli di tessuti e lana.
Mappa sartorie: progetti, finalità lavori, destinazione.
La mappa si limita alle sartorie strutturate in modo permanente, vi sono molte volontarie che
offrono il loro tempo solo per alcuni eventi periodici.
Le decine di Sartorie presenti in Toscana sono organizzate in modi diversi: alcune hanno una
propria sede strutturata con macchinari, depositi di materiale, dove le donne si riuniscono circa due
volte la settimana, progettano, lavorano parlano, socializzano condividono le loro gioie e difficoltà.
Altre Sartorie non hanno locali disponibili per riunirsi, lavorano nelle proprie abitazioni.
Le sartorie sono 46, elencate per Comprensori, le volontarie/i che le compongono
sono 758.
1
Arezzo
Arezzo
Ad Arezzo non ci sono sartorie strutturate, le circa trenta volontarie lavorano nella propria
abitazione. Confezionano Pigotte per l’Unicef, accessori per casa e personali. In sede hanno vari
capi di abbigliamento ricevuti in dono da alcune aziende del territorio per contribuire a progetti di
solidarietà. L'insieme dei capi confezionati viene proposto durante alcune iniziative sindacali e
dell'Auser. Il ricavato contribuisce alla raccolta fondi a favore dell'associazione Auser provinciale.
Anghiari
Le circa dieci volontarie lavorano a domicilio. Confezionano Pigotte per l’Unicef, accessori per la
casa e personali. Propongono i loro lavori in occasione d’iniziative sindacali e a ricorrenze paesane;
il ricavato è devoluto in solidarietà, attualmente favore di bambini cardiopatici, portatori di protesi
cardiache, residenti in Etiopia.
Montemignaio
La sartoria è composta di circa venti volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede una volta la
settimana, altre lavorano a domicilio.
Confezionano Pigotte per l’Unicef, accessori per la casa e personali.
Partecipano a progetti di solidarietà Internazionali e Nazionali.
Propongono i loro lavori al pubblico, due volte l’anno: nel mese di Agosto e in Ottobre, il ricavato è
donato in solidarietà. Inviano risorse economiche: all’Unicef, al progetto “Aiutiamo a vivere” a
favore dei bambini di Chernobyl, al Calcit di Arezzo, associazione che lotta contro i tumori, alla
Misericordia locale.
Empoli
Empoli
La sartoria ha una sede, dove ruotano circa trenta volontarie, una parte di queste progetta e
programma il lavoro, procura il materiale, lo distribuisce per la lavorazione e raccoglie i capi
realizzati. La maggior parte lavora a domicilio in collaborazione con il gruppo di Gambassi.
L'insieme delle donne lavora maglia e tessuti, produce capi di abbigliamento, coperte, fasce per
ferite, Pigotte.
Nel 2010, l'impegno delle volontarie ha dato i seguenti risultati: Unicef Pigotte per un ricavato di
2787 €, Missione Guinea Bissau inviati (5151 capi vestiario), Missione Costa D'Avorio capi inviati
(2125), Missione Congo Caritas (1000 capi), alluvione Perù (790 capi), Tanzania capi (859),
Filippine capi (419), Colombia capi (257), Centro Mondialità Livorno capi (100).
Organizzano sfilate di bambini per solidarietà.
Partecipano a mercatini con i loro lavori o con prodotti di altre associazioni di volontariato, il
ricavato è devoluto all'Unicef, al Telefono Azzurro e parte per contribuire all'acquisto di
un’ambulanza in Guinea Bissau.
La sartoria ha oltre 2.500 pezzi di materiale pronto per la consegna. Materiale che sarà donato
all’organizzazione umanitaria Intersos, organizzazione che opera a favore delle popolazioni in
pericolo, vittime di conflitti armati e di calamità naturali.
2
Montespertoli
La sartoria è composta di dieci volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede una volta la
settimana, altre lavorano a domicilio. Confezionano Pigotte per l'Unicef, accessori per la casa,
personali, abbigliamento per bambini.
Partecipano a progetti di solidarietà Internazionale inviando i capi prodotti in Bielorussia e in
Burkina Faso.
Gambassi
La sartoria è composta di circa otto volontarie che si riuniscono in sede quattro volte la settimana
per progettare e programmare il lavoro. I capi sono confezionati nel proprio domicilio. In
particolare confezionano abbigliamento per adulti, bambini, intimo per neonati, accessori per la
casa e personali.
Partecipano a progetti Nazionali e Internazionali in collaborazione con la sartoria di Empoli.
Propongono parte dei loro lavori in occasione di feste paesane e il ricavato è devoluto in solidarietà:
attualmente per la ricerca contro il cancro, in collaborazione con associazioni locali (Empoli e
Firenze). Un tenero gesto da segnalare: le volontarie della sartoria donano una rosa a tutti coloro
che compiono ottanta - anni, da questa data, il gesto è ripetuto per ogni compleanno.
Firenze
Campi Bisenzio
Il laboratorio impegna dodici volontarie/i in sede, due volte la settimana, altre lavorano a domicilio.
Fra le dodici volontarie/i partecipano anche persone con evidenti difficoltà fisiche, che riescono a
dare un contributo notevole, molto apprezzato e considerato dall'insieme dei partecipanti “valore
aggiunto”.
Confezionano Pigotte per l'Unicef, accessori per la casa e personali, abbigliamento, pupazzi.
Partecipano a progetti Nazionali e Internazionali.
Espongono i loro lavori in alcune iniziative locali, il ricavato è donato per progetti di solidarietà, a
favore di: Haiti, Pakistan, Swaziland, Congo (costruzione di una scuola - Agata Smeralda -),
Matogrosso, Burkina Faso, Parrocchia S. Lorenzo, Tanzania (costruzione di un pozzo). Le
volontarie del Laboratorio, con un gruppo di bambini, hanno costruito orsetti, fornendo prova di
professionalità, fantasia e capacità di aggregazione fra generazioni. Questo particolare progetto si è
svolto nel mese di Settembre all'interno di un centro Commerciale, durante l'orario di apertura. Gli
orsetti erano mostrati al pubblico e donati ai bambini.
Borgo S. Lorenzo
La sartoria è composta di circa sedici volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede una volta la
settimana, altre lavorano a domicilio.
Confezionano abbigliamento, accessori per la casa e personali.
In collaborazione con l'amministrazione comunale, e la Società della Salute, stanno realizzando un
progetto per offrire abiti a persone indicate dalle assistenti sociali.
Propongono parte dei loro lavori a mercatini, il ricavato è donato in solidarietà. In questo periodo
sono impegnate per il progetto “Una nota per” a favore del reparto Maternità-Ginecologia
dell'Ospedale di Borgo S. Lorenzo.
3
Lastra a Signa
Sono quaranta le volontarie che fanno parte del Laboratorio Auser.
Confezionano Pigotte per l'Unicef e una grande varietà di accessori per la casa, e abbigliamento.
Sono particolarmente esperte nel realizzare abiti per bimbi. Ogni anno in collaborazione con le
scuole, organizzano un'autentica sfilata di moda, gli abiti sono indossati da bambini alla presenza di
un pubblico sempre più numeroso.
I capi confezionati sono donati per progetti di solidarietà Nazionali e Internazionali.
Propongono i loro lavori a mercatini e il ricavato è utilizzato per progetti solidali: adozione di due
cammelle da latte per i bimbi del Saharawi, per il progetto costruzione della nuova sede Auser in
Abruzzo, contributo ad associazioni dedicate al recupero di bambini celebro lesi e cardiopatici.
Le volontarie oltre la solidarietà svolgono un ruolo culturale molto impegnativo, realizzando vari
spettacoli teatrali, rappresentazioni collegate alle esperienze di vita, alla storia del territorio.
Ginestra Fiorentina
La sartoria occupa circa quattordici volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede, altre a
domicilio.
Confezionano Pigotte per l'Unicef, accessori per la casa e personali. Dipingono cornici per quadri.
Propongono i loro prodotti durante le feste paesane e il ricavato è devoluto per progetti di
solidarietà Nazionali e Internazionali. In collaborazione con due associazioni, una laica e l'altra
cattolica contribuiscono alla costruzione di una scuola (Università Odontoiatrica) in Africa e
aiutano un villaggio in Guinea Bissau. Partecipano alla costruzione della nuova sede Auser in
Abruzzo.
Londa
La sartoria è strutturata con circa quindici volontarie, si riuniscono due volte la settimana, una parte
lavora in sede, altre a domicilio. Confezionano Pigotte per l'Unicef, costumi per le feste tradizionali
e accessori vari. Confezionano calze regalo da donare ai bambini dei paesi di Londa e Dicomano,
durante la festa dell'Epifania.
Propongono i loro lavori a mercatini, il ricavato contribuisce alle spese che sostengono per
l'autogestione della sede.
San Godenzo
La sartoria è strutturata con dieci volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede due volte la
settimana, altre contribuiscono al lavoro dal proprio domicilio.
Confezionano Pigotte per l'Unicef, accessori per la casa, abbigliamento personale e abiti medievali
per la ricorrenza storica di Dante Alighieri, che si svolge nel paese.
Presentano i loro lavori ai mercatini di Natale, con il ricavato hanno acquistato le macchine per
cucire per la sartoria. Inoltre il loro contributo economico è stato decisivo per l'acquisto dell'auto,
strumento indispensabile per svolgere i servizi sociali.
Dicomano
La sartoria occupa circa venti volontarie, in una piccola sede, si riuniscono due volte la settimana,
programmano, distribuiscono il lavoro che per la maggior parte è svolto a domicilio.
Confezionano Pigotte per l'Unicef, accessori per la casa e personali. Presentano i loro lavori durante
le feste paesane e il ricavato è devoluto per progetti di solidarietà internazionale: adozione di sei
bambini in Burkina Faso, contributo per la scolarizzazione e costruzione di pozzi in Sahawi.
4
Pontassieve
La sartoria è composta di sessanta volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede due volte la
settimana, altre lavorano a domicilio. Il personale interno è composto anche da ragazze
diversamente abili, facenti parte di un progetto di reinserimento. Confezionano Pigotte per l'Unicef,
costumi e stemmi storici, abiti per bambini e una grande varietà di accessori per la casa e personali.
I capi confezionati sono inviati a progetti solidali, Nazionali e Internazionali. Una parte, in
collaborazione con le Missioni, è inviata in Burkina Faso e in Guinea Bissau, l'altra parte, attraverso
il progetto “Roma insieme”, è donata ai figli delle donne carcerate di Rebibbia.
Espongono parte dei lavori a feste paesane e il ricavato è devoluto in beneficenza a società di
Mutuo soccorso locali.
Sesto. Fiorentino
La sartoria “Arte nelle mani” è composta di venti volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede,
altre a domicilio. Ricamano, lavorano a maglia, in particolare, confezionano accessori per bambini.
Propongono i loro lavori a mercatini e il ricavato è devoluto a progetti di solidarietà Nazionali e
Internazionali: hanno adottato due bambini in Burkina Faso, inviano risorse a Medici senza
frontiere, alla Ricerca, all'Ospedale pediatrico Mayer di Firenze.
Grosseto
Tutte le sartorie del Comprensorio, in accordo con l'amministrazione provinciale e l'Ospedale,
hanno partecipato con le loro Pigotte, al progetto Unicef, “Un bambino nato e un bambino salvato”.
Ribolla
La sartoria è composta di circa ventidue volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede due volte
la settimana, altre lavorano a domicilio. Sono punto di riferimento per le altre sartorie della
Provincia, alle quali distribuiscono il materiale necessario per le varie lavorazioni.
Confezionano Pigotte per l'Unicef. Partecipano a un progetto con la Diocesi di Makeni in Sierra
Leone che fra l'altro ha lo scopo di costruire scuole, progetto “Vicini di Banco lontani”.
Presentano i loro lavori a feste paesane e il ricavato è devoluto a progetti solidali.
Grosseto città
La sartoria occupa dieci volontarie, confezionano Pigotte per l'Unicef. Si stanno organizzando per
attuare nuovi progetti, in conformità con Ribolla.
Gavorrano
La sartoria è composta di quattro volontarie. Si riuniscono in sede una volta la settimana, spinte dal
desiderio di passare un pomeriggio insieme. Si confrontano, progettano il lavoro, che viene svolto
da ognuna nella propria abitazione. Confezionano Pigotte per l'Unicef.
Capalbio
Le circa sei volontarie, lavorano nella sede Auser (Centro Sociale Argento Vivo).
Confezionano Pigotte per l'Unicef.
5
Follonica
Il laboratorio di manualità del Filo d’argento impegna circa quindici volontarie guidate da una
pittrice e da una esperta in sartoria. Si riuniscono in un’aula scolastica, abbastanza centrale, dove
svolgono attività di pittura su sassi; stoffa; carta. Fanno lavori di maglia uncinetto e cucito per
accessori personali e per la casa che figurano poi come premi nella nostra annuale Pesca di
Beneficenza il cui ricavato è devoluto in solidarietà locale (autofinanziamento) e internazionale con
l’adozione a distanza di un minore attraverso l’AVSI e, attraverso la CARITAS, di due lettini
presso un ospedale pediatrico in Congo.
Collaborano con una cooperativa di disabili nell’allestimento delle Pigotte : i ragazzi imbottiscono
le sagome; le socie Auser le rivestono di tutto punto e dipingono la faccia.
Livorno
Nel territorio di Livorno e bassa Val di Cecina, con il progetto “Tessere Reti”, cofinanziato dalla
Provincia di Livorno, sul Bando Francesca Romano del 2009, sono state ampliate le attività svolte
nelle sedi in cui già esistevano i laboratori di cucito e ne sono stati creati dei nuovi. Gli obiettivi
sono stati principalmente due: da un lato si sono realizzati momenti in cui donne di diverse età,
diversamente abili, di culture e provenienze diverse s'incontrano intorno ad un tavolo, davanti ad
una macchina per cucire o ad un piccolo telaio per apprendere o insegnare tecniche di lavorazione
della lana, del cotone e dello spago. Per le anziane l'incontro è un momento di forte recupero di un
ruolo attivo, di valorizzazione dei saperi conservati, d'impegno che spezza l'isolamento quotidiano e
combatte le forme di depressione tipiche dell'età senile. Dall'altro lato, questi spazi sono teatro di
una tessitura di emozioni, pensieri, reti di solidarietà, confidenze tali da creare, tra le donne
partecipanti, una collaborazione e un'intimità durature anche oltre le mura dei laboratori.
Livorno
La sartoria occupa circa 18 volontarie due delle quali immigrate. Si riuniscono una volta la
settimana presso la sede Auser Filo d'Argento, svolgono lavori di cucito, maglia, uncinetto, ricamo.
I loro lavori: borse fiori, accessori per la casa, vengono esposti nei mercatini e in mostre durante
particolari eventi della città di Livorno.
Collesalvetti
La sartoria è composta di dodici volontarie di cui due diversamente abili. Si riuniscono tre volte la
settimana presso la sede Auser Soccorso Verde Argento, svolgono lavori di: decoupage, ricamo,
uncinetto, macramè, chiacchierino, maglia.
Espongono i loro lavori in mercatini e mostre a Collesalvetti e nei paesi limitrofi. Con le donazioni
sostengono progetti di solidarietà, Nazionali e Internazionali.
Hanno in atto due adozioni: un bambino in Saharawi e uno in Argentina; contribuiscono al progetto
della ricostruzione in Abruzzo.
Rosignano
La sartoria è composta di quindici volontarie di età diverse (due novantenni), una diversamente
abile e una inserita in un progetto di recupero, seguita dall'assistente sociale. Si riuniscono una volta
la settimana presso la sede Auser Filo d'Argento. Svolgono lavori di uncinetto, confezionano
tovagliati, borse, e abitini. I lavori vengono esposti in vari mercatini e mostre; gli abiti sono donati
ai bimbi che ne hanno necessità.
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Cecina
La sartoria occupa circa quattordici volontarie una parte si riunisce e lavora due volte la settimana
presso la sede Auser Filo d'Argento, altre lavorano a domicilio. Producono accessori per la casa e
personali, espongono i loro lavori a mercatini. Confezionano Pigotte a favore dell'Unicef, per i
seguenti progetti: “A Natale adotta una Pigotta” e in collaborazione con l'amministrazione
comunale e l'Ospedale di Cecina “Un bambino nato e uno salvato”. Progetti utili per vaccinare i
bambini africani.
Donoratico
La sartoria occupa undici volontarie di cui quattro della Comunità Marocchina. Si riuniscono una
volta la settimana presso la sede Auser Verde Soccorso Argento. Confezionano Pigotte per
l’Unicef, abiti per un gruppo di bambini del Saharawi che trascorrono le vacanze estive a
Donoratico. Le volontarie svolgono lavori di ricamo, uncinetto, maglia, pittura su stoffa per tovaglie
e magliette.
Propongono i loro lavori in varie iniziative, fra le quali la festa annuale dell'Auser, con il ricavato
partecipano a progetti di solidarietà. Hanno inviato donazioni per la ricostruzione di abitazioni,
distrutte da calamità naturali, ad Haiti e in Abruzzo.
Lucca
Lucca
La sartoria è composta di circa dieci volontarie si riuniscono due volte la settimana.
Confezionano Pigotte per l'Unicef, abiti storici per la contrada S. Paolino, accessori per la casa e
personali.
Propongono i loro lavori durante le feste del paese, il ricavato è devoluto a progetti di solidarietà
Nazionali e Internazionali. In collaborazione con associazioni locali inviano risorse in: Burkina
Faso per la costruzione di un Ospedale, in Ruanda, “Amata Africa” per installare pannelli solari e
computer; inoltre fanno donazioni all'associazione “Viaggio del fanciullo” di Lucca.
Gallicano, La sartoria si sta riorganizzando.
Pisa
Santa Maria a Monte - Montecalvoli
Le volontarie sono circa venti, la maggioranza lavora a domicilio, altre si riuniscono in sede due
volte la settimana. Confezionano Pigotte, accessori per la casa e personali in particolare per neonati.
I capi prodotti sono devoluti per progetti solidali Nazionali e Internazionali.
Propongono i loro lavori a feste paesane e il ricavato è utilizzato per solidarietà. Donano risorse
economiche a Emergency, e all'Ospedale Majer di Firenze.
Contribuiscono a quattro adozioni, con due progetti specifici: uno in collaborazione con il
Movimento Shalom S. Miniato (Burghina Faso), l'altro, assieme ad un Parroco, Bhalo-Basa (India).
7
Fornacette.
La sartoria ha una sede, nella quale cinquanta volontarie si riuniscono a rotazione due volte la
settimana, una parte lavora in sede e altre a domicilio. Confezionano: Pigotte per l'Unicef (
nell’anno 2010 ne hanno realizzate 700), abbigliamento e una grande varietà di accessori, personali
e per casa, infine migliaia di bende per Lebbrosari.
In accordo con il Comune e l'Unicef si sta consolidando il progetto per l'adozione di una piccola
bambola di pezza per ogni nuova nascita, “Un bambino nato e una vita salvata”.
I capi prodotti, in gran parte, sono donati per solidarietà Nazionale e Internazionale.
Inviano centinaia di capi in Guinea Bissau, a favore di un Ospedale di maternità-Ginecologia,
gestito da suor Valeria Amato.
In occasione dell'Unità d'Italia hanno confezionato 100 coccarde.
Propongono parte dei loro lavori a feste e fiere paesane, il ricavato è devoluto per vari progetti,
alcuni gestiti dall'Auser Nazionale, da Intersos, altri direttamente dalla sartoria: Emergency, la
ricerca contro il cancro, i terremotati dell'Abruzzo, il progetto sulla legalità “Liberarci dalle Spine”
e altre necessità locali.
Durante le vacanze estive le volontarie accolgono nella sartoria bimbe che frequentano le scuole
elementari e insegnano loro l'arte del cucito e del ricamo.
Le volontarie, non si incontrano solo per svolgere lavori di sartoria, una volta la settimana si
riuniscono per il solo piacere di stare insieme.
In collaborazione con altre associazioni, propongono e partecipano ad iniziative sociosanitarie, in
questo periodo stanno terminando un progetto dal titolo “ Donne Informazione- Donne e Salute”,
dedicato alla cura del corpo femminile e alla prevenzione dei tumori.
Nel 2010 la sartoria, allo scopo di valorizzare i lavori e le immagini delle volontarie ha pubblicato
un catalogo intitolato “Ago Filo Forbici e Solidarietà”.
Calcinaia
La sartoria è nata da poco tempo, pertanto opera in collaborazione con la sede di Fornacette
condividendo le stesse finalità: socializzare, tramandare vecchi mestieri, fare solidarietà Nazionale e
Internazionale. E' formata da circa venti volontarie che si riuniscono e lavorano in sede, solo una
piccola parte lavorano a domicilio.
Fucecchio
La sartoria è composta di tre volontarie, Producono Pigotte per l'Unicef.
Volterra
La sartoria è composta di tre volontarie, che lavorano nel proprio domicilio, confezionano Pigotte
per l'Unicef.
Piombino
Piombino
La sartoria è composta di sedici volontarie che si riuniscono in sede una volta la settimana.
Producono Pigotte per l'Unicef e abbigliamento vario. Partecipano a progetti Nazionali e
Internazionali, parte dei capi sono inviati in Africa, altri sono distribuiti in Italia a fronte di calamità
naturali. Propongano i loro lavori a feste paesane e il ricavato è utilizzato per progetti di solidarietà.
8
Suvereto
La sartoria è composta di sei volontarie lavorano accessori personali e per la casa.
Partecipano a feste paesane con i loro prodotti, il ricavato è devoluto a progetti di solidarietà.
A Suvereto esiste un piccolo Museo comunale, fra le opere in mostra, ci sono alcune Bambole
confezionate dalle volontarie della sartoria.
Venturina
La sartoria è composta di dieci volontarie che si riuniscono in sede una volta la settimana.
Producono Pigotte per l'Unicef e accessori per la casa.
Propongono i loro lavori a feste paesane e il ricavato è devoluto a progetti sulla ricerca.
(Ricerca contro il Cancro)
Pistoia
Agliana
La sartoria occupa circa quindici volontarie, una parte si riunisce e lavora una volta la settimana,
altre lavorano a domicilio. Confezionano accessori per la casa e personali. Propongono i loro lavori
a mercatini e il ricavato è devoluto in vari progetti di solidarietà. In particolare collaborano con
associazioni locali: “Melan”, “Insieme”, “Pantarein”, con quest'ultima in collaborazione con il
Comune a sostegno di ragazzi diversamente abili. Altre risorse sono donate ai bambini di
Chernobyl.
Pieve a Nievole
La sartoria occupa dieci volontarie è impegnata in lavori: di cucito, ferri, uncinetto, ricamo,
tombolo, scultura, pittura.
Propongono i loro lavori a mercatini e il ricavato è devoluto in progetti di solidarietà.
Prato
Vaiano
La sartoria di Vaiano è la prima che si è costituita in Toscana, è nata venti anni fa nel garage di una
volontaria. Un gruppo di donne decisero di riunirsi per stare insieme e occupare il loro tempo libero
per aiutare i bambini del Terzo Mondo. Un aiuto che non voleva essere puro assistenzialismo, ma
un tentativo di creare, con il loro piccolo sostegno degli aiuti duraturi; aiuti, per permettere a quelle
popolazioni lo sviluppo necessario per vivere serenamente nei paesi di origine.
La sartoria si è sviluppata sostenuta dagli imprenditori di Prato, che non hanno mai fatto mancare il
materiale necessario. Nel corso degli anni, sono decine le sartorie costituite con il contributo
importante del gruppo di Vaiano, pilastro storico dell'associazionismo femminile.
In questo periodo le volontarie sono ventiquattro, una parte si riunisce e lavora in sede, altre
lavorano a domicilio.
Confezionano Pigotte per l'Unicef, abbigliamento per bambini, accessori personali, per la casa e
vari prodotti particolari. In occasione della rievocazione storica di Galileo Galilei, hanno
confezionato gli abiti per i vari personaggi In questo periodo si sono dedicate alla realizzazione di
centinaia di coccarde, per i festeggiamenti dell'Unità d'Italia.
Propongono i loro lavori a iniziative pubbliche, il ricavato è devoluto per progetti solidali, Nazionali
e Internazionali. Nell'ultimo anno sono stati raccolti e donati settemila euro all'Ospedale di Prato,
Altre risorse sono state inviate ad Emergency e alla ricerca di Ttelethon.
9
Vaiano. Loc. Tignamica
La sartoria occupa quindici volontarie, una parte si riunisce e lavora cinque volte la settimana, altre
lavorano a domicilio.
Confezionano accessori personali e per la casa, in particolare si dedicano alla lavorazione dei
tappeti e del ricamo.
Propongono i loro lavori a feste paesane e il ricavato è devoluto in progetti di solidarietà: contributo
all'Ospedale Mayer di Firenze e al centro Tumori Pitigliani di Prato.
Vernio
La sartoria è stata costituita con l'obiettivo prioritario di integrare le donne di varie nazionalità, per
questa motivazione s’intitola, “Le donne per le donne del mondo”. Occupa trenta volontarie,
quindici italiane, le altre immigrate, si riuniscono due volte la settimana.
Confezionano capi di abbigliamento, accessori per la casa e personali, in particolare si dedicano alla
riparazione dei capi: cerniere, orli, aggiustature varie.
Tutti i loro lavori, sono dedicati a progetti di solidarietà locali, compreso il ricavato di quanto
realizzano partecipando ai mercatini durante le feste paesane.
Le volontarie organizzano e partecipano a iniziative culturali (Teatro).
Montemurlo, (Prossima apertura)
Siena
Abbadia S. Salvatore
La sartoria occupa ventotto volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede due volte la settimana,
altre lavorano a domicilio.
Producono Pigotte per l'Unicef, abbigliamento per bambini, accessori per la casa e personali.
In accordo con le scuole materne presentano gli abiti confezionati durante la festa annuale
dell'Auser, i bimbi indossano gli abitini, realizzando un'autentica sfilata di moda solidale.
Inoltre confezionano i costumi per i componenti la scuola di ballo del paese (Odissea 2001).
Partecipano a progetti di solidarietà Nazionali e Internazionali: inviano abiti in Albania, Bielorussia,
Congo e in Brasile per i bambini di strada. In accordo con il Comune e l'Unicef aderiscono al
progetto “ Un nuovo nato e una vita salvata”.
Propongono i loro lavori a mercatini, il ricavato è donato per progetti solidali, in questo periodo,
contribuiscono alla ricostruzione di una scuola in Abruzzo.
Valdarno Superiore
Laterina, La sartoria si sta riorganizzando.
Pergine
La sartoria è composta di quattordici volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede una volta la
settimana, altre a domicilio. Confezionano Pigotte per l'Unicef, accessori per la casa e personali.
Propongono i loro lavori a mostre e mercatini locali, il ricavato donato all'Auser di Pergine è stato
utilizzato per l'acquisto di due auto, necessarie per svolgere il servizio sociale.
Figline
La sartoria, costituita per confezionare abbigliamento e Pigotte, dopo alcuni anni, si è ristrutturata e
adesso è attiva come scuola di ricamo.
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Incisa
La sartoria è composta di dieci volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede una volta la
settimana, altre lavorano a domicilio.
Confezionano accessori per la casa, in particolare si dedicano al ricamo.
In accordo con l'amministrazione comunale confezionano costumi per i bambini delle scuole,
indumenti necessari per le recite scolastiche.
Propongono i loro lavori in occasione di feste paesane e donano il ricavato in azioni solidali; da
alcuni anni hanno adottato due bambini in Burkina Faso.
Montevarchi
La sartoria è composta di circa quindici volontarie, una parte si riunisce e lavora in sede, due volte
la settimana, altre lavorano a domicilio.
Hanno cucito e ricamato i gonfaloni dell'Auser Toscana, dimostrando una grande professionalità.
Confezionano Pigotte per l'Unicef, abbigliamento per bambini, accessori per casa e personali.
Partecipano a progetti di solidarietà Internazionali: i capi confezionati sono inviati in Burkina Faso,
in questo periodo lavorano indumenti di lana per i bambini di Chernobyl.
Durante la festa paesana, espongono al mercato, parte dei loro prodotti a offerta libera e il ricavato è
devoluto per vari progetti di solidarietà; in questo periodo, contribuiscono alla costruzione della
“Casa dei Bambini Gesù” di Betlemme.
Rignano sull'Arno
La sartoria è composta di dieci volontarie, si riuniscono due volte la settimana. Confezionano
Pigotte per l'Unicef, abbigliamento intimo per bambini, in particolare per neonati, accessori vari per
la casa e personali.
Partecipano a progetti di solidarietà Internazionale, attualmente inviano i capi confezionati in
Burkina Faso.
Espongono i loro lavori durante le feste paesane e il ricavato ricevuto è donato in beneficenza, ad
Emergency e per altre necessità locali.
Terranuova (Prossima apertura)
Versilia
Pietrasanta
La sartoria si sta organizzando; per il momento, quattro volontarie lavorano a domicilio,
confezionano abbigliamento e biancheria per bambini. Parte dei capi prodotti verranno donati ad
INTERSOS.
Riflessioni conclusive
Il viaggio fra le sartorie dimostra che la finalità per cui sono nate, sono state ampiamente superate.
Le volontarie vivono l'esperienza con grande entusiasmo. Si tratta di persone in età avanzata che,
dopo una vita piena e come tutti gli esseri umani, costellata di gioie e dolori, sentono di essere
giunte a un periodo piatto, monotono, privo di progetti. O viceversa si sentono ancora piene di vita,
di spirito di partecipazione a ciò che accade nel mondo, con il desiderio di non perdere la memoria
della loro sapienza artigiana.
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Partecipare al lavoro delle sartorie dà loro nuova motivazione, si sentono utili agli altri e provano
benessere nel farlo.
Sono persone ricche di fantasia, entusiaste di creare, capaci di esprimere professionalità, realizzano
accessori bellissimi, autentici pezzi d'arte e semplici oggetti di grande utilità, il tutto con materiale
di scarto e di recupero. Il loro entusiasmo è contagioso, riescono a trasmettere il desiderio di
collaborazione a chi viene a conoscere questo splendido mondo sommerso.
Le sartorie sono anche impegnate a sviluppare il rapporto con i ragazzi; sempre più numerose sono
le volontarie che si recano nelle scuole. In accordo con il personale insegnante, confezionano per gli
alunni bambole e pupazzi, suscitando in loro curiosità e interesse. Per questa via le volontarie
trasmettono la loro esperienza, la memoria delle conoscenze, del sapere direttamente sul campo. I
ragazzi, grazie a tali testimonianze, hanno l’opportunità di venire a conoscenza di molteplici valori:
creatività, lavoro manuale, solidarietà, lotta alla solitudine, capacità di aggregazione.
Le volontarie sono molto attente sulla scelta delle associazioni con le quali l'Auser regionale
collabora per la destinazione finale delle confezioni e delle risorse economiche. Sono molto
determinate nello scegliere il progetto al quale appassionarsi.
Questi sono aspetti importanti sempre presenti nell’insieme dell'organizzazione.
Siamo convinti che, quando affidiamo il frutto della solidarietà di tante volontarie, tutto vada a buon
fine. Ci rivolgiamo alle grandi organizzazioni, descritte nella premessa, a piccole associazioni;
cattoliche e laiche, a uomini e donne che s’impegnano in prima persona, svolgendo il loro lavoro in
luoghi di miseria, calamità naturali, guerre, rischiando anche la propria vita.
Dalla descrizione dei lavori confezionati dalle sartorie, si comprende quanto è forte il legame fra le
volontarie e Unicef: ciò è determinato dalla volontà di aiutare i bambini del terzo mondo e dal
desiderio di socializzare. Per l’Auser regionale il rapporto fra le volontarie e Unicef non solo è
vissuto come espressione di solidarietà e aggregazione, ma è anche un modo per avvicinare e
coinvolgere nuovi volontari.
In sintesi, le sartorie, composte di donne e uomini, sono un patrimonio d’immenso valore: per
aggregazione, solidarietà, generosità e capacità creativa.
Occorre consolidarle, svilupparne altre, dare loro maggiore visibilità. Nel rispetto delle loro
peculiari finalità, potremmo pensare a progetti collettivi più specifici Auser.
Vogliamo sognare e pensare che il sapere, la conoscenza di vecchi mestieri, in futuro possa divenire
occupazione per i giovani.
Dobbiamo quindi rafforzare rapporti organici con le Istituzioni e le scuole, allo scopo di valorizzare
il nostro lavoro di solidarietà, di lotta alla solitudine, senza perdere di vista i valori di uguaglianza,
diritti e dignità delle persone.
Il libro per il quale stiamo lavorando è, per l’Auser regionale e per le volontarie, una concreta
testimonianza; in occasione della presentazione saranno svolte tutte le iniziative necessarie per
valorizzare l’evento. Iniziative da sviluppare nel territorio, per terminare con un convegno da
tenersi a Firenze, invitando rappresentanti della Regione, il sistema regionale del volontariato,
L’Unicef, coinvolgendo l’Auser, lo Spi Nazionale e progetto Memoria.
Responsabile Area Tematica
Politiche Solidarietà Internazionale
Adriana Sensi
Il Presidente Auser
Giovanni Forconi
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