n. 08. del 27 marzo 2012 - Accademia di Belle Arti Bologna

Transcript

n. 08. del 27 marzo 2012 - Accademia di Belle Arti Bologna
Ministero Istruzione Università e Ricerca
Alta Formazione Artistica e Musicale
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
BOLOGNA
CONSIGLIO ACCADEMICO
VERBALE del 27/03/2012
Presenti: Il Direttore Mauro Mazzali, il Vicedirettore Domenico Difilippo, i Docenti Barbara Ceciliato, Maria
Agata Amato, Daniele Degli Angeli, Piero Deggiovanni, Eleonora Frattarolo (ore 10:48), Enrico Maria Davoli
(10:40), Maurizio Giuffredi; in rappresentanza della Consulta gli studenti Elena Arlotti ed Elisabetta Monari.
Invitati: i Direttori di Dipartimento Cristina Francucci (10:45), Enrico Fornaroli (11:00) e Rossella Piergallini
La seduta viene interamente registrata, inizia alle 10:30. Presiede il Direttore Mauro Mazzali.
Il Direttore Mazzali apre il Consiglio parlando della situazione pensionistica. Entro il 30 marzo, coloro che ne
hanno possibilità, devono fare richiesta di pensionamento: è l’ultima finestra per i 60enni. Chi non fa
domanda entro tale termine, andrà in pensione a 66 anni. Il sollecito a far domanda viene spesso inteso in
senso negativo, come se si trattasse di un’imposizione, quando invece si tratta di un invito a cogliere
un’opportunità. C’è il rischio, infatti, che in futuro alcuni diritti vengano eliminati. La situazione attuale non
è rosea, a seguito del blocco dei gradoni e degli scatti di carriera sostanziali, che portavano anche
all’aumento degli stipendi. Nessuno dei presenti ha avuto l’ultimo gradone, quello dai 35 anni di carriera in
su. I conti poi saranno a calare e nel tfr daranno meno.
Il Direttore ribadisce la necessità di eleggere il componente del C.A. mancante. Bisogna fare un collegio ed
inviare una circolare a tutti i professori, in modo che sappiano che possono candidarsi. Le candidature
verranno accolte, successivamente si svolgerà il collegio per votare. Il Direttore chiede ai presenti se sono
d’accordo oppure se è opportuno fare due collegi: raccogliere le candidature nel primo, votare nel secondo.
Al momento è preferibile l’opzione del singolo collegio, previa circolare.
La prof.ssa Amato chiede dell’ipotesi di stilare una piccola graduatoria nel caso qualcuno vada in pensione
o si dimetta. Il Direttore risponde che la graduatoria è automatica a seconda di quanti si candidano.
Il Direttore ha preso informazioni per quanto riguarda l’emolumento di questo consesso, che viene pagato
dallo Stato con un importo ritenuto non sufficiente. Il Direttore ha chiesto al C.d.A. di integrare con una
delibera; il C.d.A. ha risposto che non è possibile. Il Direttore, invece, ribatte che è possibile. Tornerà a fare
un'altra richiesta. 6 milioni di euro ogni anno tornano nelle casse dello Stato dai Conservatori e dalle
Accademie, il che è una vergogna: vuole dire che non si investe sulle Istituzioni.
Il Direttore illustra brevemente il passaggio epocale in corso, da un sistema contributivo ad un altro, messo
in piedi da questo Governo ma che in realtà è stato elaborato dal Ministro Brunetta. Per quanto riguarda il
nostro impianto (che è quello della secondaria e non dell’università), passeremo nel 2013 dall’INPDAP
all’INPS. Poiché non si vuole che coloro che sono in itinere ci rimettano, i sindacati vanno a chiedere le
Via Belle Arti 54 – 40126 Bologna – Italy – phone 051 4226411 – fax 253032
C.F. 80080230370
Ministero Istruzione Università e Ricerca
Alta Formazione Artistica e Musicale
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
BOLOGNA
cosiddette finestre. Quindi chi ha maturato gli anni ed ha l’età ora ha la possibilità di andare in pensione.
Con 60 anni di età e 36 di servizio, oppure con 61 anni di età e 35 di servizio, si può optare di andare di
pensione: è la cosiddetta quota 96.
Il Direttore presenta una lettera dell’Amministrazione: la scuola ha la possibilità di esercitare l’azione
d’ufficio quando l’istanza per il trattenimento in servizio non sia stata presentata e sussistano i requisiti per
il trattamento pensionistico. La lettera viene letta, i requisiti sono: 65 anni d’età o il massimo del servizio
(41 anni) . La domanda di trattenimento in servizio non è ripetibile, va fatta una sola volta.
Il Direttore: Fino ad oggi tutti gli anni fatti sono calcolati come contributivi, ma da qui in poi le previsioni
sono negative: lo stipendio rimarrà invariato per 3 anni, che poi diventeranno 5, senza gradoni. Se
l’annullamento del gradone verrà considerato efficace, insisteranno in tal senso.
Il Direttore ricorda che la seduta in svolgimento è la prosecuzione del C.A. del 21 marzo.
Il Direttore legge il documento riguardo i docenti che devono o possono andare in pensione.
La Prof.ssa Frattarolo esce ore 11:15
Il Direttore chiude questa prima pare della seduta sottolineando il dovere di ognuno di dare un futuro alla
scuola. Ulteriori chiarimenti in merito alla materia pensionistica potranno essere chiesti agli addetti
sindacali.
Punto 1 odg: Piani di studio
Interviene la Prof.ssa Amato che ricorda quanto detto nel C.A. precedente dal Vicepresidente del Cnam
Prof. Gaeta riguardo all’attenzione da prestare nel differenziare bienni e trienni; ricorda altresì la necessità
di aumentare i crediti di alcune materie caratterizzanti e chiede se nel biennio i crediti possano essere
abbassati da 12 a 10.
Il Direttore ribadisce che il biennio sia cosa diversa dal triennio, per il quale da sempre la materia
caratterizzante, e che individua il diploma, è da 12 crediti. Abbassare i crediti nel biennio comporterebbe il
rischio di avere una materia in meno.
Interviene il Prof. Fornaroli con un aggiornamento propedeutico alla questione all’ordine del giorno: in
mattinata ha avuto un colloquio con il Prof. Gaeta per un confronto sulla roadmap da seguire, poiché non è
sufficiente approvare il piano di studi, ma bisogna confezionare un pacchetto. La scaletta degli
adempimenti dopo l’approvazione del piano di studi: giovedì Gaeta incontrerà il Direttore al Salone del
Restauro di Ferrara, il piano di studi aggiornato gli potrà essere consegnato preventivamente tramite il
Direttore stesso; bisognerà poi confezionare il pacchetto da mandare al Cnam, basato su una griglia divisa
Via Belle Arti 54 – 40126 Bologna – Italy – phone 051 4226411 – fax 253032
C.F. 80080230370
Ministero Istruzione Università e Ricerca
Alta Formazione Artistica e Musicale
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
BOLOGNA
per annualità integrata da uno schema suddiviso per tipologia di materie (base, caratterizzanti, integrative),
per rendere chiara la suddivisione delle materie stesse ed il raggiungimento della quota minima di crediti,
puntualizzando obiettivi formativi e finalità.
Il Direttore sottolinea che la responsabilità legale dell’approvazione del piano di studi spetta al C.A. e che le
problematiche attuali sono frutto dei due anni precedenti, a partire dal commissariamento della scuola.
L’obiettivo, quindi, è essere in regola.
Il Prof. Fornaroli propone che da qui alla prossima settimana il materiale didattico venga portato alla
Direzione che poi lo “armonizza”. Giovedì verrà anticipato a Gaeta, poi si chiuderà il pacchetto completo. Se
qualcosa non va, formalmente la Direzione avrà modo di intervenire.
Il Direttore Mazzali ribatte che nella giornata odierna non si può approvare qualcosa che non sia definitivo
o dal quale possano risultare delle lacune. Il Prof. Davoli è d’accordo.
Il Prof. Fornaroli ritiene che questa sia comunque l’approvazione definitiva.
Il Direttore propone di passare subito al vaglio e risolvere le questioni più “scottanti”.
Interviene la prof.ssa Francucci: Il piano di studi di fotografia, che andava bene così com’era, passa ad Arti
Applicate. I ragazzi sono rimasti male perché era un dipartimento piccolo, ma si troveranno bene
comunque.
Prof. Fornaroli: il problema è che il Ministero ha deciso delle ripartizioni.
La prof.ssa Francucci rende noto di aver inviato i piani di studio per farli ricontrollare a Gaeta e non avendo
ricevuto correzioni ritiene che siano essere a posto. Il problema del Pds di Comunicazione e Didattica
dell’Arte è che ha lo stesso nome del Dipartimento.
La prof.ssa Francucci continua dicendo che per il momento si è scelto di fare un piano di studi sulla didattica
dell’arte (e Gaeta le ha dato ragione), perché le materie di valorizzazione del patrimonio artistico non
hanno materiale umano, non ci sono le docenze che possono coprire gli insegnamenti e prenderle da fuori
costerebbe troppo. Il problema, si diceva, riguarda il nome. Bisogna fare un gioco linguistico perché il nome
del corso di studi risulti diverso dal nome del Dipartimento, per es. invertendo i termini: Didattica e
Comunicazione dell’Arte. Un termine che sarebbe interessante inserire è “mediazione”: un concetto nuovo,
sulla scorta dell’esempio francese della “médiation culturelle”. Nel giro di pochi giorni la prof.ssa Francucci
presenterà un titolo diverso e quindi un nome idoneo.
La prof.ssa Frattarolo rientra alle ore 12:10.
Via Belle Arti 54 – 40126 Bologna – Italy – phone 051 4226411 – fax 253032
C.F. 80080230370
Ministero Istruzione Università e Ricerca
Alta Formazione Artistica e Musicale
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
BOLOGNA
Il Direttore chiede attenzione: per un po’ di tempo la confusione passa, quando gli altri sono a regime e
rimaniamo fuori solo noi e altri due su 20, l’attacco alle Istituzioni che non stanno in regola arriva con le
denunce. Per esempio, uno studente può chiedere perché il proprio diploma sia diverso dagli altri.
Comunque il corso di didattica dell’arte c’è ed è uguale a quello che hanno gli altri. Manca l’altro, ma non
moriamo se non l’abbiamo.
La prof.ssa Francucci riprende la parola: Il corso potrebbe quindi chiamarsi Didattica e Comunicazione
dell’Arte, il titolo definitivo verrà comunicato al più presto. Sul biennio nessun rilievo, solo il titolo non va
bene. Il biennio potrebbe essere indirizzato sulla didattica museale e sulla valorizzazione e comunicazione
del patrimonio artistico e contemporaneo, facendo leva sulle nuove tecnologie e aprendo un’interscuola
con il nuovo corso sulle tecnologie. Altra possibilità potrebbe essere il coinvolgimento dei professori legati a
scenografia, puntando sull’allestimento. Appena finito con questi piani di studio si comincerà a pensare alle
nuove possibilità. Fa presente che la formazione delle figure nel suo corso ha funzionato, gli studenti
lavorano nei palazzi delle esposizioni e al Mambo; bisognerebbe formare una figura anche nella
valorizzazione del patrimonio artistico nelle nuove tecnologie (vedi nuove possibilità su Iphone, ecc). Vuole
sapere se c’è possibilità di aprire un biennio di questo tipo, lei ci lavora subito.
La prof.ssa Amato chiede dell’eventualità di sostituire alcuni bienni con i master.
La prof.ssa Francucci fa presente che per Gaeta i master sarebbero una buona cosa.
Il Direttore ribatte che al momento non sappiamo come fare i master. La prof.ssa Frattarolo riferisce di
indicazioni precise arrivate dal Ministero.
Il Direttore sottolinea che molti bienni che abbiamo non hanno senso e potrebbero essere sostituiti proprio
con i master, che sono più veloci e permettono di non adoperare alcune materie che altrimenti sarebbe
obbligatorio inserire.
La prof.ssa Frattarolo aggiunge che si è molto più “liberi” con i master e c’è un corrispettivo dal punto di
vista economico.
Il Direttore prosegue: Individuando determinati luoghi, sarebbe possibile fare master legati alle scuole
estive oppure puntare all’Europa, considerando la forte spinta dall’Estero per venire in Italia, in tanti
vogliono rimanere qui. Ora siamo chiusi dall’offerta interfaccia dell’Erasmus, ma possiamo servirci
dell’Erasmus stesso per fare informazione. Per esempio, riguardo al Premio Morandi, sarebbe interessante
valorizzare la possibilità che offre il territorio di visitare tuttora i luoghi d’ispirazione dell’artista e studiare
“il senso” dei luoghi stessi.
Si passa a parlare dei TFA (tirocini formativi attivi). Il Dott. Civello sostiene che i tirocini dell’Afam non
devono partire insieme a quelli dell’università, essendo rispetto a questi diversi. I Direttori comunque si
Via Belle Arti 54 – 40126 Bologna – Italy – phone 051 4226411 – fax 253032
C.F. 80080230370
Ministero Istruzione Università e Ricerca
Alta Formazione Artistica e Musicale
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
BOLOGNA
sono già attivati scrivendo delle lettere a Civello per evidenziare che la strada che si vuole intraprendere in
merito non va bene. Inoltre non è ancora chiaro come si possa accedere a questi tirocini, quali bienni
possano essere validi per accedervi.
Si torna a discutere dei piani di studio e si decide di rimandare l’approvazione del pds di comunicazione e
didattica dell’arte a quando sarà individuato il nome.
Si passa a Progettazione ed Arti applicate. Interviene quindi il prof. Fornaroli, che espone la formulazione
dei piani di studio in base alle indicazioni del prof. Gaeta.
Partendo da Design del prodotto, le perplessità maggiori riguardavano la presenza di alcune materie
integrative che rendevano troppo generico ed aperto il profilo di un corso invece ben determinato. Per
esempio si è usciti dalla genericità di ergonomia delle esposizioni e diventa invece caratterizzante
ergonomia e antropometria. In questo caso verrà presentata al Cnam una richiesta di inserimento nel
settore disciplinare (anatomia artistica) di un nuovo campo (ergonomia e antropometria), con la
motivazione che in un percorso di design del prodotto l’ergonomia è caratterizzante.
Si ribadisce la necessità di far aderire al nuovo piano di studi il vecchio, per cui si è preferito mantenere il
più possibile del vecchio piuttosto che mettere una del tutto nuova disciplina. A seguito di consultazioni con
il prof. Gaeta, si evince che se anche la denominazione di una materia dovesse cambiare, e in alcuni casi
cambia, ma c’è una forte corrispondenza del programma, questa cosa può essere valutata dalla
commissione della didattica.
Per quanto riguarda Design grafico, il prof. Gaeta non ha operato alcun rilievo in particolare se non su
un’attività affine/integrativa, progettazione degli allestimenti. In questo caso l’alternativa era grafica
digitale o comunicazione espositiva. Questo è un insegnamento a contratto e, visto che è presente anche in
altri piani di studio, non ha senso cambiare una denominazione che comporterebbe l’attivazione di un altro
contratto. Molte delle scelte fatte in passato, soprattutto nella configurazione dei bienni, oltre che dei
trienni, furono nel senso di trovare corrispondenze di materie in modo da abbattere i costi.
La seduta prosegue discutendo del corso di Fashion Design. Per il diploma di primo livello, si decide di
inserire il settore disciplinare di Tecniche per la decorazione sia nel primo che nel secondo anno del corso,
cambiando però il campo disciplinare, secondo le declaratorie: Tecniche e tecnologie della decorazione al
primo anno e Tecniche dei materiali al secondo.
Per la scuola di Grafica d’Arte, su indicazione del prof. Gaeta, si decide di mantenere Xilografia nel settore
Tecniche dell’Incisione-Grafica d’Arte del triennio, per poi cambiare il campo disciplinare nel biennio. Nel
biennio, inoltre, si discute la possibilità di eliminare Serigrafia per delle problematiche venutesi a creare in
passato e legate alla gestione specifica delle attrezzature e del laboratorio.
Via Belle Arti 54 – 40126 Bologna – Italy – phone 051 4226411 – fax 253032
C.F. 80080230370
Ministero Istruzione Università e Ricerca
Alta Formazione Artistica e Musicale
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
BOLOGNA
Fumetto e Illustrazione formeranno un corso di diploma di primo livello, Illustrazione per l’editoria e
Linguaggi del fumetto saranno di due bienni che specializzano due figure professionali distinte. Il problema
a livello ordinamentale è che alcune materie caratterizzanti del profilo non sono contemplate, quindi si
chiederà di inserire Storia del fumetto nel settore disciplinare di Storia delle arti applicate e Tecniche di
illustrazione per l’editoria in quello di Metodologie e tecniche della comunicazione. Visto che Illustrazione e
fumetto nel triennio si caratterizzano per un forte legame con l’immagine riprodotta a livello editoriale, si
richiederà quindi l’inserimento di una tecnica specifica riferita all’illustrazione per l’editoria.
Per quanto riguarda la scuola di Nuove tecnologie dell’Arte, il corso si chiamerà Fotografia, cinema e
televisione, sull’esempio del corso attivato presso l’Accademia di Napoli. Il prof. Deggiovanni, riprendendo
le parole del prof. Gaeta, sottolinea che le nuove tecnologie dell’arte sono altra cosa e necessitano di altre
attrezzature rispetto a quanto l’Accademia può invece offrire, in termini di conoscenze e di personale, per
poter fare cinema e televisione. Il biennio di fotografia già c’è, se ne potrebbe creare un altro di cinema e
televisione. Il prof. Fornaroli continua ad esporre la nuova formulazione del corso, che prevede quindi
Storia della fotografia, Storia del cinema e del video come materie caratterizzanti e si potrebbe inserire
Antropologia culturale come materia affine/integrativa. Per il Direttore ed il prof. Giuffredi è importante
anche la conoscenza della psicologia dei media, che sarebbe più pregnante in un corso simile di
Antropologia culturale.
Per quanto riguarda Scenografia, si riferisce che il prof. Gaeta non ha fatto segnalazioni particolari. Storia e
teoria della scenografia, che era insegnamento affine/integrativo, è diventato di base. Teatro di figura è
caratterizzante.
Per il biennio di Fashion design si decide di fare richiesta di attivazione del campo Decorazione per il fashion
nel settore Decorazione.
Nel seguito della seduta, il Direttore precisa che è possibile che una materia sia presente sia al triennio che
al biennio, purchè con programmi diversi.
Una variazione fatta riguarda Tecniche sartoriali per il costume, da integrativo a caratterizzante. Per
quanto attiene il settore Tecniche d’incisione-Grafica d’arte, visti i già citati problemi di Serigrafia, si
propone la materia Tecniche calcografiche sperimentali per non rendere generico un biennio con Tecniche
d’incisione-Grafica d’arte. Storia della decorazione da affine/integrativo diventa di base. Il corso portante,
Fashion design, deve essere biennalizzato.
Quanto ad Illustrazione per l’editoria, non sussistono grandi variazioni. Elementi di grafica editoriale viene
ribadita nel biennio perché, secondo una statistica, una grossa percentuale di studenti affluisce in questo
corso da altre Accademie, non dal nostro triennio. Sì cerca così di dare omogeneità alla formazione in un
campo fondamentale del corso. La prof.ssa Amato suggerisce la sostituzione con Design per l’editoria dal
Via Belle Arti 54 – 40126 Bologna – Italy – phone 051 4226411 – fax 253032
C.F. 80080230370
Ministero Istruzione Università e Ricerca
Alta Formazione Artistica e Musicale
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
BOLOGNA
settore Graphic design. Il prof. Fornaroli ribadisce però che è importante che gli studenti abbiano l’idea, e
sappiano, di ciò che andranno a fare, cioè i libri. Per esempio anche il programma di tecnologie e
applicazioni digitali sarà molto mirato. Il prof. Davoli sottolinea l’importanza delle materie che identificano
il corso e che possono essere mantenute nei bienni con programmi diversi.
Anche per Linguaggi del fumetto non sussistono particolari segnalazioni, se non l’inserimento di Arte del
fumetto umoristico accanto ad Arte del fumetto I e II.
Riguardo a Scenografia del melodramma e del teatro musicale, si è data una definizione una definizione del
melodramma con Scenografia del melodramma e Scenotecnica per il melodramma.
Per scenografia e allestimenti, di concerto con il prof. Aceti gli altri professori di scenografia, si discuteva del
carattere generico di scenografia quando invece nel corso si fa progettazione degli spazi espositivi.
Un’ipotesi era un corso iter-dipartimentale con Comunicazione e didattica dell’Arte, che però considerati i
tempi stretti sarebbe molto complicato da organizzare. L’idea quindi è di puntare la caratterizzazione
sull’allestimento, sia per la scenografia che per la scenotecnica; così anche nel secondo anno, dove ciò che
era Scenografia II e Scenotecnica II diventa Allestimento degli spazi espositivi e Progettazione degli
allestimenti. Quanto a Filosofia dell’arte, invece di essere I e II, si potrebbe inserire Museologia del
contemporaneo (disciplina già attiva) al posto di Filosofia dell’Arte II.
Si chiude la valutazione dei corsi e delle discipline di Progettazione e arti applicate.
Il Direttore chiede informazioni sulla strada da seguire per Inglese. Il prof. Fornaroli riferisce la tendenza del
prof. Gaeta ad inserire Inglese per la comunicazione artistica in tutti i bienni. Ad una prima valutazione
sembra un’indicazione eccessiva.
La seduta si interrompe per riprendere alle ore 15:30.
Alla ripresa, dopo una breve valutazione, si decide di aggiornare la seduta in altra data per continuare la
discussione sui corsi e sulle discipline di Arti Visive e la definitiva approvazione dei Piani di Studio.
F.to Il Direttore
Prof. Mauro Mazzali
Via Belle Arti 54 – 40126 Bologna – Italy – phone 051 4226411 – fax 253032
C.F. 80080230370