PORTA MINA Porta-maximina in legno da 5,8 mm, colore blu
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PORTA MINA Porta-maximina in legno da 5,8 mm, colore blu
PORTA MINA Porta-maximina in legno da 5,8 mm, colore blu. Oggetto di supporto per la scrittura e/o disegno su supporti preferibilmente cartacei, mediante maximina di grafite. E’ possibile regolare la lunghezza della maximina mediante un sistema a pinza manuale. PROCESSO DI LAVORAZIONE: SAGOMATURA A FREDDO La parte interna della scocca è costituita da 5 elementi, montati assieme senza la possibilità di essere successivamente separati: - 7 Elemento tubolare in metallo (alluminio) lavorato e sagomato a freddo; - 1 Elemento “pinza” in metallo (alluminio) lavorato e sagomato a freddo, costituito da 4 “ unghie” leggermente separate; - 5 Elemento elastico (molla) in metallo (alluminio) lavorato mediante curvatura a freddo; - 2 Elemento di scocca anteriore in metallo (alluminio) lavorato e sagomato a freddo, filettato nella parte posteriore per aderire alla scocca lignea (l’assemblaggio è ulteriormente facilitato dall’utilizzo di colla). - 6 Elemento rondella in metallo (alluminio) di bloccaggio della molla. FASI DI ASSEMBLAGGIO: 1.Saldatura dell’elemento 1 all’elemento 7; 2.Inserimento dell’elemento 2 sull’elemento 7, dal lato posteriore (la pinza viene “stretta”); 3.Inserimento dell’elemento 5 sull’elemento 7, dal lato posteriore; 4.Inserimento dell’elemento 6 sull’elemento 7, dal lato posteriore; 5.Messa in tensione della molla; 6.Bloccaggio del sistema in tensione mediante linguette metalliche. FORATURA L’elemento interno (7) in alluminio è rivestito da una scocca lavorata in legno (3), ottenuta mediante foratura di un elemento ligneo parallelepipedo successivamente sagomato e levigato fino ad ottenere la forma finale. La parte anteriore della scocca è sagomata internamente con una lieve filettatura per facilitare l’aderenza all’elemento interno in acciaio (8). Sulla scocca lignea è stampata successivamente la sigla “VITTORIO MARTINI 1886”. CURVATURA A FREDDO La calandratura è un processo per trasformare profilati metallici. Le calandre utilizzate per questa lavorazione possono essere dotate di tre o quattro rulli ad assi paralleli disposti in modo tale che il foglio di lamiera, per passare tra di essi, segua una traiettoria circolare , il cui raggio di curvatura di regola agendo sulla posizione reciproca dei rulli. Si ottengono così forme coniche o cilindriche. TAGLIO E FUSIONE La realizzazione della mina (4) avviene a partire da massi di grafite. I massi di grafite grezza vengono triturati sottilmente e miscelati con l'argilla; quindi, mischiati con sostanze grasse e gomme adesive. Si ottiene così una pasta che subisce un'ulteriore manipolazione per essere poi calandrata, cioè passata numerosissime volte tra i cilindri di una macchina che schiaccia anche la minima impurità. Ne risulta un impasto perfettamente omogeneo che viene poi passato in filtri speciali e quindi trafilato mediante presse idrauliche ad alta potenza. La mina esce in lunghi filamenti simili a spaghetti più o meno grossi che, adagiati su piani di legno e sottoposti a stagionatura, vengono poi tagliati nelle lunghezze stabilite. I filamenti vengono cotti in speciali cassette refrattarie che vengono sottoposte a 800° di calore. Ultima operazione è l'ingrassaggio. Le mine cotte vengono trattate con speciali emulsioni di cere e arassi vegetali ed animali, grazie alle quali acquistano morbidezza, scorrevolezza e resistenza.