Un insieme di design e funzionalità davvero unico

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Un insieme di design e funzionalità davvero unico
Chevrolet HHR al Motor Show di Bologna 2007
Un insieme di design e funzionalità davvero unico
• Spettacolare: uno stile sorprendente ispirato alla Suburban del 1949
• Potente: motore quattro cilindri 2.4 a benzina da 170 cv
• Generosa: la ricca dotazione di serie include la funzione StabiliTrack (ESC – Controllo
Elettronico della Stabilità)
Bologna. Con il suo insolito look retrò, che ricorda sia una hot-rod sia le prime Corvette, la
HHR è un’auto assolutamente unica nel segmento delle compatte. È il veicolo ideale per i
giovani e le piccole famiglie che cercano un’alternativa originale alle oramai consuete due
volumi che caratterizzano la categoria, ma al tempo stesso non vogliono scendere a
compromessi con la funzionalità. “La HHR è un veicolo che ti fa voltare se lo vedi in strada”,
dice Wayne Brannon, Executive Director Chevrolet Europe. “È una visione che suscita
emozioni e giocherà un ruolo speciale nella nostra gamma modelli; aiuterà a dare forma
all’immagine del marchio".
La Chevrolet HHR è già un grande successo sul proprio mercato interno, quello
nordamericano: dal suo lancio nel luglio 2005, ne sono state vendute oltre 200.000 unità. In
Italia la commercializzazione partirà con l’inizio del 2008.
L’aspetto originale della HHR è stato ispirato dalla classica Chevrolet Suburban. Sono in
particolare la linea alta del tetto di questa cinque porte, la forma del portellone ed i
parafanghi accentuati a richiamare l’innovativa Chevrolet Suburban del 1949, il primo veicolo
multifunzionale della sua epoca. Con i suoi ampi gruppi ottici rotondi, incastonati in
mascherine rettangolari, integrati nei parafanghi e la sua griglia anteriore semicircolare, la
HHR si distingue da tutte le altre auto. A contribuire ad un aspetto davvero speciale sono
anche i riflettori a forma di diamante ed i due fari posteriori sporgenti. La linea continua
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formata da porte e cristalli laterali crea un effetto particolarmente originale e contribuisce ad
esprimere chiaramente lo stile dell’auto. Il lunotto posteriore della HHR si estende per l’intera
larghezza dell’auto.
La Chevrolet HHR, comunque, non si limita a stupire per l’estetica: è anche molto funzionale.
Innanzitutto, offre un’abitabilità eccezionale. Grazie all’altezza del tetto, c’è spazio in
abbondanza per gli occupanti. Anche il bagagliaio è insolitamente capace per un’auto lunga
4,48 metri: 638 litri. Il volume utile è incrementabile fino a 1.634 litri ripiegando il divano
posteriore.
Anche il sedile del passeggero anteriore può essere ripiegato per poter accogliere carichi
lunghi fino a 2,44 metri. Per la massima comodità d’uso, il portellone può essere aperto
elettricamente. Un altro elemento di praticità è il triplice vano “segreto” nascosto sotto il piano
di carico.
Le dimensioni della HHR in breve:
Lunghezza
4.475 mm
Larghezza
1.755 mm
Altezza
1.603 mm
Passo
2.629 mm
Carreggiata ant./post.
1.491 / 1.491 mm
Volume bagagliaio
638 – 1.634 litri
Per essere in linea con l’aspetto massiccio della HHR, Chevrolet ha scelto di equipaggiarla
con un motore quattro cilindri di generosa cubatura, 2,4 litri, con 170 cv. La velocità massima
è di 180 km/h. In alternativa al cambio manuale a 5 marce di serie, la HHR può avere anche
una trasmissione automatica a 4 rapporti controllata elettricamente.
Anche sospensioni e scocca di questa trazione anteriore sono allo stato dell’arte. La HHR è
dotata di serie di un controllo elettronico della stabilità (ESC) denominato StabiliTrak, così
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come di ABS e di controllo della trazione. Le sospensioni anteriori si basano su montanti
McPherson, al posteriore c’è un assale semirigido.
I componenti più importanti della scocca, come le parti laterali inferiori e gli elementi di
collegamento trasversali, sono realizzati in acciaio ad alta od altissima resistenza. Aumenta
così la rigidità della scocca e migliora ulteriormente la protezione dagli impatti laterali. Le
forze sviluppate nell’urto vengono indirizzate verso percorsi studiati appositamente per
assorbire l’energia della collisione e quindi proteggere al meglio la gabbia di sicurezza che
accoglie i passeggeri. Questa impostazione, combinata con la saldatura laser delle battute
delle porte e delle porte stesse, contribuisce al buon isolamento acustico e dalle vibrazioni
mettendo in risalto la qualità costruttiva.
In linea con la filosofia del marchio, tutti gli allestimenti della Chevrolet HHR offrono un
equipaggiamento di base generoso, con dotazioni come il sedile guida regolabile
elettricamente, gli alzacristalli elettrici, il cruise control, il climatizzatore, il volante in pelle che
integra i comandi del sistema audio, inserti in pelle nei sedili anteriori e posteriori, radio con
lettore CD, 7 altoparlanti e presa per lettori MP3 esterni, chiusura centralizzata con
telecomando. Per la sicurezza passiva ci sono airbag anteriori a doppio stadio (con
rilevamento presenza passeggero sul sedile di destra), airbag a tendina per entrambe le file
di sedili e cinture di sicurezza anteriori con pretensionatore.
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Il modello e il mercato
Un’alternativa originale nel segmento delle compatte
• Produzione: primo modello Americano nella gamma Chevrolet Europe
• Previsioni: Chevrolet Europe punta a vendere 3-4.000 HHR all’anno
• Debutto italiano al Motor Show di Bologna e vendita a partire da inizio 2008
HHR, la sigla che identifica la nuova Chevrolet, sta per "Heritage High Roof", che
letteralmente significa “Eredità Tetto Alto”. Parole che dicono già molto su questa cinque
posti: con il suo insolito look retrò, che ricorda sia una hot-rod sia le prime Corvette, la HHR è
un’auto assolutamente unica nel segmento delle compatte. È il veicolo ideale per i giovani e
le piccole famiglie che cercano un’alternativa originale alle oramai consuete due volumi che
caratterizzano categoria, ma al tempo stesso non vogliono scendere a compromessi con la
funzionalità. “La HHR è un veicolo che ti fa voltare se lo vedi in strada”, dice Wayne Brannon,
Executive Director Chevrolet Europe. È una visione che suscita emozioni e giocherà un ruolo
speciale nella nostra gamma modelli; aiuterà a dare forma all’immagine del marchio".
"Heritage High Roof" dà anche un’indicazione delle origini della HHR. Il suo aspetto originale
è stato ispirato dalla classica Chevrolet Suburban. In particolare è la linea alta del tetto a
richiamare l’innovativa Chevrolet Suburban del 1949 (maggiori dettagli nel capitolo dedicato).
Il nuovo veicolo segue così la lunga tradizione del marchio del “cravattino”. Allo stesso
tempo, è il primo modello dell’attuale gamma di Chevrolet Europe ad essere nato in Nord
America.
Con
le
sue
dimensioni
non
eccessive
(lunghezza/larghezza/altezza
4.475/1.755/1.603 mm) e notevoli dotazioni di serie, costituisce un ponte ideale tra le altre
compatte di questo marchio in piena espansione votato al rapporto valore/prezzo.
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La Chevrolet HHR è un modello di nicchia, e tale rimarrà. In base alle previsioni di Chevrolet
Europe, saranno ogni anno tra 3.000 e 4.000 gli europei che sceglieranno questo modello.
La Chevrolet HHR è già un grande successo sul proprio mercato interno, quello
nordamericano: dal suo lancio nel luglio 2005, ne sono state vendute oltre 200.000 unità. Un
modello di culto che si è aggiudicato diversi riconoscimenti. Il Kelley Blue Book, una guida
all’acquisto delle automobili molto popolare negli Usa, per esempio, ha inserito la HHR tra le
dieci “auto più interessanti sotto i 18.000 dollari" nel 2006 e lo stesso anno l’associazione di
fabbricanti di accessori per auto SEMA (Specialty Equipment Market Association) l’ha
proclamata "Auto dell’anno".
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Design
Linee sorprendenti, soluzioni intelligenti
• Confortevole: ottima accessibilità grazie al tetto alto
• Ispirata: molti elementi stilistici ricordano la Surburban del 1949
• Semplice: interno senza tempo con dettagli cromati
"Desiderabile, personale ed alla moda" sono le parole di Bryan Nesbitt per descrivere il
design della Chevrolet HHR. Il trentottenne americano, dal 2004 al 2007 a capo di GM
Europe Design ed ora vicepresidente Design per il Nord America, è il responsabile dello stile
della HHR. La grande personalità estetica non è fine a se stessa. Le linee nascondono
un’impostazione molto intelligente degli spazi interni. “Il concetto della HHR è orientato al
comfort – dice Nesbitt – l’idea era di disegnare un veicolo che fosse compatto ma allo stesso
tempo offrisse praticità di accesso e comodità nei lunghi viaggi”.
Il team di sviluppo della HHR ha ottenuto questi risultati scegliendo una posizione
sopraelevata dei sedili. In termini di ergonomia, il risultato che si ottiene è doppio. È più
semplice entrare e uscire dall’auto e c’è anche una migliore visibilità sulla strada. Sul piano
stilistico, però, questo concetto rappresentava una grande sfida per i designer. “I veicoli alti di
solito non hanno un bell’aspetto e questo per noi era un grosso scoglio da superare”, ricorda
Nesbitt.
L’ispirazione è arrivata dalla Chevrolet Suburban del 1949 (maggiori informazioni su questo
modello si possono trovare nel capitolo “L’eredità”). È stata proprio quest’auto ad ispirare
caratteristiche retrò come le straordinarie superfici curve, la peculiare griglia a barre, i fari
anteriori circolari sotto una mascherina rettangolare e gli ampi passaruota, in rilievo per
ricordare i parafanghi delle auto d’epoca. È stata sempre la Suburban a dare l’idea di come
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nascondere abilmente l’elevata altezza del veicolo. I vecchi modelli Chevrolet venivano
anche detti “Heavy Chevy” perché le superfici metalliche prevalevano nettamente su quelle
vetrate dando la sensazione di essere pesanti (heavy). I designer della HHR hanno deciso
non solo di adottare una posizione di guida relativamente elevata, ma anche di portare più in
alto la linea di cintura. Lo spiega Nesbitt: “In questo modo si crea l’illusione di un tetto basso
anche se in realtà è decisamente il contrario”. Con la sua metà inferiore così massiccia
sovrastata da un piccolo volume, la Chevrolet HHR sembra molto più compatta da fuori che
da dentro. Anche la sezione posteriore le conferisce un aspetto possente. La forma dei
passaruota posteriori si estende all’ampio paraurti, ed i fari tondi posteriori ricordano le prime
Corvette.
Il leitmotiv degli interni è la reinterpretazione di linee classiche e senza tempo. I clienti che
scelgono come colori interni il cashmere o il grigio avranno una HHR con un pannello
strumenti bicolore (scuro sopra, chiaro sotto) di grande effetto. Con gli interni ebano, invece,
il cruscotto è completamente nero, ed anche in questo caso l’impressione che si ha è
notevole.
Un altro elemento di rilievo del design è il posto guida. Il piccolo quadrante del contagiri è
integrato nell’ampio tachimetro circolare. Una configurazione di facile lettura ma anche
piacevole esteticamente. Entrambi gli strumenti hanno decorazioni cromate. Questi brillanti
dettagli, che sottolineano non solo il design ma anche l’eccellente qualità della HHR, si
ripetono in diverse parti degli interni: nelle quattro bocchette d’aerazione circolari, nelle
maniglie, nel pomello del cambio e nei comandi del condizionatore e della ventilazione.
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Comfort e praticità
Molte idee pratiche per l’uso quotidiano
• Versatilità: i sedili posteriori e l’anteriore destro ripiegabili per trasportare fino a 1.634 litri
• Soluzioni brillanti: ampi vani portaoggetti, piano bagagliaio multifunzionale
• Dotazioni generose: di serie aria condizionata e cruise control
Una delle qualità più interessanti della Chevrolet HHR è la sua abitabilità. Grazie al tetto alto,
c’è spazio in abbondanza per gli occupanti: l’altezza dal piano del sedile è di 1.006 mm
anteriormente e 991 mm al divano posteriore. L’auto non solo ospita comodamente 5
persone, ha anche una capacità del bagagliaio superiore alla media per un’auto lunga 4,48
metri. Il volume utile, di 638 litri con tutti i sedili in uso, cresce fino a 1.634 litri ripiegando il
divano posteriore. Per proteggerli dai graffi durante le fasi di carico, i sedili posteriori sono
ricoperti con un solido rivestimento protettivo in materiale plastico.
Una caratteristica utile, di serie, è il divano posteriore ripiegabile anche parzialmente nelle
proporzioni 40:60, con la sezione più ampia dal lato opposto alla guida. Questo perché
anche il sedile anteriore destro può essere ripiegato, consentendo così di trasportare oggetti
lunghi fino a 2,44 metri. Per la massima comodità d’uso, il portellone può essere aperto
elettricamente. Un altro elemento di praticità è il triplice vano “segreto” nascosto sotto il piano
di carico. Due vani di forma allungata, protetti da serratura, sono posti direttamente alle
spalle dei sedili posteriori; insieme, hanno una capacità di 12,9 litri.
Il vano più ampio sotto il piano di carico è profondo 12 cm e può accogliere 79,6 litri di
bagaglio. La sua copertura multifunzionale può essere bloccata a 45° di angolazione per
facilitare l’accesso agli spazi da essa celati. Sotto questo elemento ci sono ganci per
appendere oggetti come le borse della spesa. In alternativa, il piano del bagagliaio può
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essere fissato in posizione orizzontale ad un’altezza di 60 cm. Una soluzione particolarmente
utile, ad esempio, per i picnic, dato che il ripiano può sopportare fino a 45 kg di carico.
Presso i concessionari Chevrolet è anche disponibile un elemento a scomparti. Si può fissare
direttamente dietro i sedili posteriori ed è l’ideale per tenere in ordine piccoli oggetti grazie
alla sua suddivisione in vani individuali.
All’interno ci sono altri vani e cassetti molto pratici: per esempio un portadocumenti sul retro
del sedile anteriore ed un comparto con serratura nella parte superiore della console
centrale. Il team di sviluppo Chevrolet ha pensato molto alle esigenze della vita quotidiana,
così questo vano ha un rivestimento interno rimovibile e lavabile. All’interno, la sensazione di
relax è esaltata dal bracciolo centrale, di serie, e dai portabicchieri sul tunnel centrale a
disposizione di tutti gli occupanti.
La Chevrolet HHR è costruita in Messico ed in Europa viene distribuita solo in un
allestimento comodo e lussuoso. La versione LT offre di serie un ricco equipaggiamento, che
comprende:
• climatizzatore
• autoradio con lettore CD, 7 altoparlanti e presa per lettori MP3 esterni
• cruise control
• alzacristalli elettrici
• sedile guida regolabile elettricamente (8 posizioni) con supporto lombare regolabile
elettricamente.
• fendinebbia
• sedili anteriori riscaldabili
• sedili anteriori e posteriori con elementi in pelle
• volante in pelle con comandi del sistema audio integrati
• chiusura centralizzata con telecomando
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La HHR è disponibile anche con un ampio tetto apribile. I concessionari offriranno una
completa gamma di accessori comprendente barre portatutto, spoiler posteriore, pedane
laterali, deflettori antivento per i finestrini, protezione antigraffio per il paraurti posteriore e
mascherina con cromature nere.
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Motore e telaio
Chevrolet Europe sceglie l’HHR nella versione più performante
• Ben equilibrato: motore a benzina da 2.4 litri, 170 cv e 224 Nm
• Funzionale: indicazione cambio olio sul cruscotto
Per essere in linea con l’aspetto potente della HHR, Chevrolet ha scelto di equipaggiarla con
un quattro cilindri di generosa cubatura: 2,4 litri, con 170 cv. La velocità massima è di 180
km/h. In alternativa al cambio manuale a 5 marce di serie, la HHR può disporre anche di una
trasmissione automatica a 4 rapporti controllata elettronicamente.
Di seguito i dati tecnici principali:
Motore
2.4
Cilindrata (cm3)
2.393
Potenza (kW/cv a giri/min)
130/170 a 6.200
Coppia massima (Nm a giri/min)
224 a 4.800
Velocità massima (km/h)
180 (180)
Consumo ciclo misto CE (l/100 km)
7,8 (8,6)
Tra parentesi i dati relativi alla versione con cambio automatico
Il propulsore, a 4 valvole per cilindro, appartiene alla famiglia di motori L850: si tratta di un
parente stretto del 2.2 Ecotec disponibile su vari modelli di General Motors. Le caratteristiche
tecniche del moderno 4 cilindri della HHR comprendono:
•
Costruzione tutta in alluminio
•
Doppio asse a camme in testa (DOHC) con 4 valvole per cilindro
•
Due alberi di equilibratura controrotanti per ridurre le vibrazioni
•
Farfalla acceleratore a controllo elettronico
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•
Distribuzione con valvole comandate da rulli, regolazione idraulica del gioco
•
Assi a camme comandati da catena a manutenzione ridotta
Una notevole attenzione è stata rivolta alla soppressione del rumore per assicurare un
comfort elevato. Per esempio, i pistoni hanno un rivestimento polimerico che, assieme ad
una nuova struttura delle fasce elastiche, produce un effetto positivo sull’acustica in caso di
avvio del motore a bassa temperatura. Una nuova copertura del motore a doppio strato ed il
tensionatore automatico della catena di distribuzione contribuiscono, a loro volta, a
contenere il rumore.
Quando c’è la necessità di effettuare un cambio olio, sul cruscotto della HHR compare un
avviso per il guidatore. Il sistema, denominato GM Oil Life System, estende l’intervallo tra i
cambi olio controllando elettronicamente le condizioni operative del motore e, basandosi su
questi dati, calcola se c’è necessità di cambiare il lubrificante. Si evita così di vincolare
rigidamente l’operazione ad un numero fisso di chilometri percorsi.
Anche sospensioni e scocca di questa trazione anteriore sono allo stato dell’arte. La HHR è
dotata di serie di un controllo elettronico della stabilità (ESC) noto come StabiliTrak, di ABS e
di controllo della trazione. Le sospensioni anteriori si basano su montanti McPherson, al
posteriore c’è un assale semirigido.
La nuova Chevrolet viene distribuita in Europa esclusivamente nella versione dall’assetto più
sportivo (nota come FE3), con ammortizzatori monotubo e cerchi da 17” con pneumatici
215/50 R 17. Unito alle qualità dello sterzo a cremagliera servoassistito, il “pacchetto” FE3
assicura una guida particolarmente precisa.
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L’eredità
Un’auto di culto secondo la tradizione Chevrolet
• Modello d’ispirazione: Chevrolet Suburban del 1949
• Nuova versione negli USA: Chevrolet HHR Panel Van
• Personalizzazione: la HHR nelle creazioni di giovani designer
L’aspetto originale della HHR – in particolare il tetto alto, i fari circolari e la mascherina
semisferica – venne ispirato dalla Chevrolet Suburban del 1949. Caratteristica principale di
questa terza generazione del “light truck” lanciato nel 1936 era un design pulito e moderno
con un’insolita mascherina a cinque barre orizzontali, fari anteriori circolari integrati nei
parafanghi, abitacolo di forma arrotondata ed ampie superfici vetrate. Per la prima volta, il
cofano era in un solo pezzo ed era facile da aprire perché si sollevava verso l’alto: in
precedenza, c’erano due elementi laterali che si ripiegavano su ogni lato. Il motore all’epoca
era un sei cilindri in linea di 3.6 litri che erogava 90 cv. La Suburban non era fatta solo per il
trasporto di passeggeri: c’erano molte varianti di carrozzeria, come pick up e furgoni
cassonati, telonati o chiusi.
La versione furgone chiuso dell’epoca vede un altro parallelo con la HHR. All’inizio del 2007,
un allestimento simile per la HHR è stato introdotto negli USA. È caratterizzato da inserti
metallici che sostituiscono finestrini e lunotto. Chevrolet ha fatto così rivivere un altro pezzo
di storia dell’auto americana. I furgoni chiusi d’epoca sono sempre stati molto ricercati dai
collezionisti e spesso sono stati trasformati in hot rod.
La Chevrolet HHR “Panel Van” a due posti non è solo un veicolo ideale per le consegne
porta a porta per piccole ditte e corrieri, ma ha anche quello che ci vuole per diventare una
moderna auto di culto. Lo ha dimostrato lo studio “Skull from Hell” (Teschio dall’Inferno),
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presentato da Chevrolet al Salone dell’Auto di New York nell’aprile scorso. Questa
elaborazione stilistica della HHR è il risultato della cooperazione tra Chevrolet e il Detroit
College for Creative Studies (CCS). A sette studenti di questo istituto era stato dato il
compito di disegnare un furgone chiuso su base HHR destinato ad un pubblico giovane: da
18 a 25 anni. La giuria, guidata dal vicepresidente GM, Bob Lutz, aveva scelto il progetto
"Skull from Hell". Ideato da Jim McCammon di Livonia, Michigan, è stato poi messo in
produzione ed ha debuttato al Salone dell’Auto di New York insieme ad una HHR fortemente
personalizzata come mezzo per consegna fiori.
Uno studio sulla HHR più di maniera è stato sviluppato come parte pratica di un progetto sul
campo che interessa circa 60 giovani americani tra i 14 e i 20 anni, presso il GM Tech
Centre. Ogni anno, come modulo del programma “Explorer Scout”, il GM Tech Centre dà,
agli studenti interessati all’ingegneria dell’automobile, l’opportunità di saggiare l’atmosfera
che si respira nel centro di sviluppo e portare avanti uno specifico progetto, come ad
esempio la completa rivisitazione di un modello vintage. Le nove vetture che nel tempo sono
state rielaborate attraverso questi progetti, sono ora in mostra presso il GM Heritage Centre.
Nel settembre 2006, gli studenti scelsero un compito davvero entusiasmante. Decisero di
approntare una HHR facendo in modo che somigliasse ancora più compiutamente al modello
originale che l’ha ispirata, la Suburban del 1949. All’inizio di marzo 2007, questa esclusiva
HHR venne presentata all’AutoRama show di Detroit. I giovani appassionati non si sono
limitati a modifiche estetiche come l’applicazione dello scarico laterale JEGS e gli interventi
su mascherina, cofano motore, spoiler posteriore, cerchi e pneumatici, barre portatutto, sulla
tinta esterna (diventata bicolore) e sui rivestimenti interni. Con l’aiuto degli ingegneri GM, un
altro gruppo di “esploratori” si è occupato di trovare nuovi cavalli: l’operazione ha determinato
la concezione di una vistosa presa d’aria sul cofano.
Gli apprendisti hanno rimosso il propulsore e l’hanno modificato applicando tutti i principi di
elaborazione motore utilizzati nelle competizioni. Hanno montato un compressore azionato
da una cinghia dentata, il che ha comportato la realizzazione di un collettore di scarico
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completamente nuovo. “Per noi era molto importante che la squadra non si limitasse ad
aggiungere parti già fatte, prese da uno scaffale” ricorda l’ingegnere GM Bob Mayer,
responsabile del progetto. Bisognava che i ragazzi progettassero e realizzassero quanti più
componenti possibile. Solo così potevano davvero imparare qualcosa”. Il risultato è una HHR
assolutamente unica e con circa 60 cv in più. L’auto avrà un posto d’onore nel museo GM di
Detroit al termine del lancio stampa in Europa.
Ma non è solo Chevrolet ad aspirare a presentare al pubblico varianti particolari della HHR;
una comunità in rapida crescita di appassionati e “tuner” ha scoperto la HHR come oggetto
del desiderio e, con enorme immaginazione ed impegno, continua a realizzare versioni
creative
di
quella
che
è
già
un’auto
di
culto.
Per
vedere
qualche
http://www.hhrclub.org/photos_view.php.
Contatti:
Luca M. Apollonj Ghetti
Direttore Comunicazione
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00144 – Roma
tel. +39 06 5465 3216
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Viviana Caputo
Capo Ufficio Stampa Chevrolet
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