Tanzania - I Masai - InViaggioConRenata

Transcript

Tanzania - I Masai - InViaggioConRenata
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Nell’Africa di Hemingway, una savana dai colori dorati con
l’incredibile scarpata del Rift Valley, la gigantesca faglia
vulcanica che attraversa il Kenia e la Tanzania, nel paesaggio
dei grandi laghi, in questo santuario della natura, vivono i
Masai, gli allevatori transumanti nilotici che hanno voluto
conservare, con gelosa cura, la loro civiltà originaria.
Stanziatisi con le loro greggi nella valle del Rift, non si
mischiano in nessun modo con le altre popolazioni e rifiutano,
se non in casi particolari e straordinari, di lavorare la terra.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
I Masai hanno un’estrema
varietà di gruppi etnici con
nomi diversi: 124 tribù in
Tanzania, 52 nel Kenia e
anche 36 in Uganda.. ma
questi sono solo numeri
approssimativi, dato che il
loro seminomadismo rende
molto difficile un sicuro
censimento, però nonostante
questo stato di cose bisogna
dire che tutte le tribù sono
abbastanza unite dalla lingua
comune, lo Swahili, una fusione
di Bantù e Arabo con influenze
di altre lingue.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Quando si visita un villaggio Masai,
si resta stupiti dalla semplicità
delle abitazioni, capanne dalla
forma ovale, con l’entrata bassa
verso il punto di minor larghezza,
fatte di sterco e rami intrecciati,
molto scomode, tanto che è molto
meglio stanziarsi all’esterno del
cortile… esse sono costruite dalle
donne, che svolgono, nella tribù,
tutti i lavori, anche quelli più
faticosi.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Queste donne, belle e austere, sono solite mettere sul cranio rasato un copricapo di
perline finemente lavorato e, al collo, voluminose collane rotonde abbellite ancora da
perline di vari colori che si stagliano evidenti su abiti anch’essi molto colorati e vistosi.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Gli uomini invece, avvolti in rossi mantelli, si riservano solo i nobili compiti della caccia
e della guerra.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Essi seguono dei passaggi di percorso nella loro vita: da iniziato, non appena viene
circonciso, il giovane Masai diventa un Moran e inizia il suo apprendistato di guerriero..
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
...lo si riconosce dai lunghi capelli intrecciati e spalmati di argilla, poi passa a giovane
anziano ed infine ad anziano vero e proprio.. tutti i passaggi vengono scanditi da
preparazioni segrete, da rituali particolari.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
I loro villaggi pur nella loro essenzialità estremamente spartana, sono ben organizzati,
c’è di tutto, persino una scuola dove i bimbi possono imparare a leggere e a scrivere…
inoltre sono organizzati in una struttura patriarcale e gli anziani hanno potere
decisionale, quasi assoluto, per quanto riguarda tutti gli affari comunitari.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
In Tanzania i Masai, che rappresentano l’elemento nilotico più significativo, se ne
stanno in pace, fondando la loro sussistenza sulla caccia e la raccolta di frutti spontanei,
vivendo ancora secondo gli schemi ed i ritmi naturali del loro passato, a differenza delle
altre nazioni dove sono sempre stati ritenuti bellicosi ed aggressivi.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Qui li vediamo invece ripiegati su loro stessi, condurre le loro greggi nelle steppe del
Rift Valley, ai piedi del Kilimangiaro, in un ambiente naturale che innegabilmente è tra
i più suggestivi dell’Africa.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Alcune volte, data la loro conoscenza del luogo fanno da
guida ai turisti che vogliono avvicinarsi, in questo paesaggio
selvaggio e puro, a bufali, antilopi d’acqua e grandi predatori,
ma lo fanno con dignità aristocratica, avvantaggiati dalla loro
alta e snella figura.
Ai viaggiatori di passaggio raccontano che la loro origine
ebbe luogo quando il progenitore di tutti i Masai, Mamasinta,
risalì il “Gran Burrone” e ovviamente si riferiscono alla
scarpata del Rift Valley, ma non raccontano perché e da
dove era arrivato…
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Entrando nei loro villaggi si è spesso accolti con canti e danze festose che ci appaiono
alquanto particolari e poco armoniche: si tratta di una serie di salti fatti a turno dagli
uomini, in fila l’uno dietro l’altro.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
Le donne allineate dalla parte
opposta muovono solo il collo in
avanti e indietro emettendo dei
suoni che risultano sincopati,
difficilissimi da imitare.
Sono uno spettacolo unico e
particolare soprattutto perché
tutti appaiono compenetrati nel
loro ruolo, esibito con assoluta
serietà e maestria..
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici
...saltano e fanno a gara a
chi salta più in alto, agili e
leggeri come gazzelle,
avvolti nei loro rossi manti
di guerrieri che non
combattono più e noi li
guardiamo affascinati, non
capendo il loro rituale, non
comprendendo la loro anima,
rimaniamo all’esterno..
eppure affascinati dal loro
essere diversi e legati al
loro passato di tradizioni.
Tanzania: i Masai
Un popolo fiero che vuole rimanere ancorato alle proprie radici