Cari amici

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Cari amici
Cari amici,
sono lieto di confermare che il turismo croato nel 2008 ha conseguito i suoi
obiettivi strategici e tattici.
Tradotto in numeri, il 2008 s’è concluso con oltre 11 milioni di arrivi turistici ed
oltre 57 milioni di presenze.
I risultati economici sono ancor più rimarchevoli. In questo momento le stime del
2008 parlano di un volume d’affari che supera i 7,1 miliardi di euro.
Quest’anno la Croazia ha fatto un nuovo balzo in avanti nell’incremento delle
capacità ricettive di qualità, nell’elevazione della qualità dei servizi e
nell’introduzione di nuovi contenuti e prodotti turistici. Tutto ciò è stato
riconosciuto anche nell’ambito del “Country Brand Index”, che ha proclamato la
Croazia “stella in ascesa” nel firmamento turistico mondiale, ovvero una
destinazione che, nei prossimi cinque anni, diventerà una meta molto ambita dai
turisti di tutto il mondo.
In tutti i segmenti del turismo croato esiste la consapevolezza sul possibile
impatto negativo dovuto alla crisi economica mondiale, ma c’è anche un
determinato ottimismo per l’anno 2009, che, attraverso una politica attiva,
prudente e di cooperazione nel turismo, potrebbe contribuire a mantenere
l’importanza del turismo croato nel turismo mondiale come anche nei confronti
della concorrenza dell’Europa mediterranea.
Lo sviluppo sostenibile del turismo, basato sulle risorse naturali e sul patrimonio
storico-culturale, è il fondamento della futura strategia turistica nazionale alla
quale ispirarsi per lo sviluppo del turismo croato. La risposta alla sfida del 2009
non può essere che l’eccellenza in ogni segmento, ma a prezzi accettabili. Oltre
che nell’elevazione della qualità, la chiave del successo sta tanto nell’apertura di
nuovi mercati, quanto nel contributo delle amministrazioni locali alla promozione
delle destinazioni turistiche, perché l’ospite non viene in Croazia per stare chiuso
in albergo, ma per visitare la località prescelta per le sue vacanze!
Così facendo, si disporrà di maggiori risorse per la promozione del turismo croato
soprattutto su quei mercati esteri dove si sentono già gli effetti della crisi
economica globale. Un equilibrato rapporto qualità-prezzo è ciò che
caratterizzerà il turismo croato nel 2009. L’equilibrio tra i prezzi e la qualità sarà
l’arma con cui la Croazia giocherà la propria partita sui mercati di tutto il mondo.
Damir Bajs,
Ministro del turismo e
Presidente dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo
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SOMMARIO
Perché visitare la Croazia
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Un ritratto della Croazia
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Una terra dalle mille isole
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UNESCO
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I parchi nazionali
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I numeri della Croazia
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Come raggiungere la Croazia
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Prossimamente nel 2009
− Gli hotels
− I campeggi
− I piccoli hotels a conduzione familiare
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Una vacanza per tutti i gusti
− Il turismo nautico
− Il turismo subacqueo
− Il turismo congressuale
− Il turismo rurale
− Il turismo culturale
− Il turismo all’insegna dell’avventura
− Il golf
− Il turismo del benessere e termale
− Il turismo religioso
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L’angolo dell’enogastronomia
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La Croazia, patria di tanti personaggi illustri
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Le regioni della Croazia
Zagabria città
Croazia centrale
Slavonia
Lika – Karlovac
Quarnero
Istria
Dalmazia – Zara
Dalmazia – Sebenico
Dalmazia – Spalato
Dalmazia – Dubrovnik
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51
62
75
86
96
109
126
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Dati statistici gennaio-dicembre 2007/2008
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PERCHÉ VISITARE LA CROAZIA
Una destinazione che affascina ogni volta come se fosse la prima volta
Attraendo turisti d’ogni tipo, la Croazia ha sviluppato un’infrastruttura tesa a
soddisfare le esigenze tanto dei turisti in cerca d’avventura, quanto di chi
pretende un alto livello di comfort.
Con un lavoro sistematico e dagli effetti durevoli nel tempo, la Croazia è
impegnata a conseguire il massimo equilibrio possibile tra i prezzi proposti e l’alta
qualità dell’offerta, creando, nel contempo, le premesse per uno sviluppo
sostenibile e condizioni tali che possano soddisfare le attese tanto dell’ospite,
quale utente del servizio, quanto degli operatori turistici, prestatori del servizio.
Desideriamo, cioè, dar vita ad una situazione “win-win”, dove entrambe le parti
vincono. Con un simile modello di sviluppo, creato apposta per soddisfare le
esigenze della gente locale e del turista proveniente dall’estero, si cerca di
coinvolgere i Croati tanto nello sviluppo del proprio standard di vita, quanto nella
tutela della propria identità nazionale.
Per far questo, abbiamo utilizzato sin da subito quelle potenzialità e quei
vantaggi che ci contraddistinguono rispetto alla concorrenza. Poi abbiamo dato
fondo a quelle potenzialità che, pur avendo un rilievo turistico oggettivo, non
rientrano nel novero di quelle caratteristiche che si pongono, per loro natura,
come vantaggi comparativi rispetto alla concorrenza.
Non siamo, dunque, statici, ma dinamici, creativi e proreattivi. Perché le
tendenze, le esigenze, le attese e le motivazioni del turista cambiano
continuamente.
Migliorando costantemente la qualità dei suoi contenuti, da una parte, e delle
infrastrutture viarie, dall’altra, la Croazia regala esperienze indimenticabili,
sensazioni uniche e momenti d’assoluto piacere anche ai turisti più esigenti. A
conferma di quanto detto, segnaliamo la presenza costante sulla costa adriatica
croata, nei mesi estivi, dei membri delle famiglie reali di mezzo mondo, delle
stelle del firmamento cinematografico internazionale, di noti musicisti ed artisti e
dei magnati del business e della finanza internazionale.
La Croazia è anche un gran palcoscenico naturale e storico per tanti festival,
mostre, concerti ed incontri artistici, come il “Festival estivo di Dubrovnik”,
“L’estate Spalatina”, la “Fiera di Rab”, i festival cinematografici di Pula (Pola) e
Motovun (Montona) o lo “Špancirfest” di Varaždin.
Un’offerta di qualità sensibile alle priorità dello sviluppo sostenibile
È nostro desiderio, anche nel prossimo periodo di sviluppo, fare in modo che la
Croazia mantenga il proprio status e l’identità di destinazione turistica quieta,
attraente, sicura e confortevole, capace d’accogliere con la medesima attenzione
tanto i personaggi famosi, quanto chi desidera godere del proprio anonimato.
Con un costante impulso all’ammodernamento ed al rinnovamento delle strutture
esistenti e con investimenti “green field” soprattutto nei resort alberghieri, con
brands alberghieri di prestigio internazionale, campi da golf, porti per il turismo
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nautico e palazzi dello sport polivalenti, ma anche con una serie di piccoli
alberghi a conduzione familiare, nasce pian piano una nuova offerta ricettiva e
turistica e, nel contempo, quella esistente ne risulta nobilitata.
Si pone, inoltre, l’accento sulla creazione delle premesse necessarie per
soddisfare la domanda sempre più sofisticata degli amanti del campeggio, non
trascurando l’entusiasmo e lo slancio delle località turistiche della Croazia interna.
Il Ministero del Turismo, poi, attraverso il concorso pubblico “Turismo senza
ostacoli” finanzierà quei progetti tesi a risolvere i problemi infrastrutturali delle
persone diversamente abili nel turismo (accesso alle strutture, elevatori per
l’accesso alle spiagge, rampe d’accesso ed altro ancora). Per incentivare e
sviluppare le forme di turismo selettivo nella Croazia continentale, nell’entroterra
della costa adriatica ed all’interno delle tante isole croate (turismo “caccia &
pesca”, turismo montano ed altro), è previsto il finanziamento di progetti
nell’ambito del concorso “Solco verde”. Risorse a fondo perduto saranno
destinate a tutti quei progetti di sviluppo turistico presentati nell’ambito del
concorso “Il turismo attraverso le regioni” (per la sistemazione delle
infrastrutture turistiche, per l’arricchimento dei contenuti turistici, per la
creazione d’itinerari turistici tematici e tanto altro ancora).
Con finanziamenti statali mirati si stimola anche la realizzazione di programmi
come “Il patrimonio tradizionale nel turismo”, “Gli itinerari tematici” ed “I
souvenir tipici”, volti alla tutela, al rinnovamento ed al coinvolgimento del
patrimonio tradizionale nazionale nel turismo.
Grazie agli interventi degli enti pubblici nazionali, ma anche all’iniziativa
autonoma degli imprenditori e dei soggetti turistici regionali, s’è sviluppata
un’offerta turistica molto interessante di strutture autoctone sia lungo il litorale,
sia nell’entroterra del paese. Per il suo ambiente naturale preservato, la sua pace
e il suo comfort, l’offerta turistica di queste aree è diventata un vero e proprio
“hit” tra gli amanti della natura e della quiete.
In base ai dati dell’Istituto Nazionale Croato di Statistica, nel 2008 la
Croazia ha registrato l’arrivo di 11.260.807 turisti, il che corrisponde ad una
crescita dell’uno per cento rispetto al 2007. I dati parlano anche di 57.103.494
presenze, cioè del due per cento in più rispetto al 2007.
I turisti stranieri, con 9.415.105 arrivi, hanno fatto registrare una crescita
dell’uno per cento rispetto allo scorso anno. Con 50.625.522 presenze, hanno
fatto registrare un incremento del due per cento sempre rispetto al medesimo
periodo di riferimento.
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Obiettivi strategici
L’obiettivo primario dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo è partecipare al
processo di sviluppo a lungo termine del settore turistico, affermando la Croazia
come una destinazione di qualità in grado di offrire ai propri ospiti esperienze
uniche, capaci di soddisfare appieno ogni loro esigenza. Per realizzare
quest’obiettivo, è in fase di preparazione il Piano strategico e di marketing del
turismo croato per il periodo 2010 – 2014 che si prefigge il conseguimento dei
seguenti obiettivi:
• uno sviluppo sostenibile basato sulle risorse naturali e sull’eredità storicoculturale;
• fare della Croazia una destinazione caratterizzata da uno stile di vita con
un elevatissimo valore aggiunto, e non una meta del turismo di massa;
• migliorare e prolungare le stagioni turistiche, incrementando la redditività
delle attività turistiche;
• limitare la dipendenza da determinati mercati;
• migliorare la qualità dei servizi con investimenti infrastrutturali e tesi allo
sviluppo delle risorse umane;
• dar vita ad una posizione particolare grazie alla quale la Croazia sia
riconoscibile tra le destinazioni concorrenti;
• garantire l’equilibrio tra lo sviluppo nazionale, regionale e locale;
• rinnovare, tutelare e valorizzare al meglio le potenzialità del turismo
croato.
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UN RITRATTO DELLA CROAZIA
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Unica nella sua diversità
La Croazia, una delle destinazioni turistiche più importanti del Mediterraneo,
vanta una lunga tradizione turistica e grandi possibilità di sviluppo. I vantaggi del
prodotto turistico croato sono le ricchezze naturali preservate e l’ambiente, il
patrimonio storico e culturale, il suo clima mite tipicamente mediterraneo, la
vicinanza dei mercati europei e le possibilità di una vacanza attiva in destinazioni
turistiche ecologicamente protette. È un paese che, da un punto di vista
climatico, presenta gli elementi tipici del Mediterraneo e dell’Europa centrale.
Dando un’occhiata alla carta geografica, vedremo che la Croazia s’estende dalla
pianura della Pannonia, attraverso la regione danubiana e le aree boscose e
collinari del centro, sino alle catene montane ed alle vette dei monti che calano
sino a sfiorare l’unica ed irripetibile costa dell’Adriatico, proteggendola dagli
influssi atmosferici sfavorevoli.
Questa eterogeneità è forse rappresentata al meglio dal suo ricchissimo
patrimonio naturale, che comprende ben otto parchi nazionali, ciascuno
particolare ed unico. Alludiamo ai parchi nazionali “Kornati” (www.kornati.hr),
“Risnjak”
(www.risnjak.hr),
“Krka”
(www.npkrka.hr),
“Paklenica”
(www.paklenica.hr), “Brijuni” (www.brijuni.hr), “Sjeverni Velebit” (www.npsjeverni-velebit.hr), “Plitvička jezera” (www.np-plitvicka-jezera.hr) e “Mljet”
(www.np-mljet.hr). I Laghi di Plitvice sono, tra l’altro, compresi nella Lista del
patrimonio naturale dell’umanità dell’UNESCO. Ai parchi nazionali vanno ad
aggiungersi i seguenti parchi naturali: “Kopački rit” (www.kopacki-rit.com),
“Medvednica” (www.pp-medvednica.hr), “Lonjsko polje” (www.pp-lonjskopolje.hr), “Velebit” (www.pp-velebit.hr), “Biokovo” (www.biokovo.com),
“Telašćica” (www.telascica.hr), “Učka” (www.pp-ucka.hr), “Papuk” (www.pppapuk.hr),
“Vransko
jezero”
(www.vransko-jezero.hr),
“Žumberak”
(www.zumberak-samoborsko-gorje.hr) e “Lastovsko otočje” (www.lastovo.org).
La ricchezza della diversità del nostro paese è avvertibile anche seguendo il
proprio palato, cioè gustando cibi che, già nel loro nome, rivelano la loro
provenienza: il formaggio di Pag, il kulen della Slavonia, il prosciutto crudo di
Drniš, la supa istriana, la carne d’agnello di Cres, lo stomaco del Gorski kotar, gli
scampi del Quarnero, gli štrukli dello Zagorje, le ostriche di Ston, la pogača di Vis
o Komiža, la gibanica del Međimurje… I sapori di queste specialità, seppure
diversissimi, sono tuttavia legati da un denominatore comune: sono croati e sono
eccellenti. Il tutto, naturalmente, annaffiato da ottimi vini e condito con un olio
d’oliva di gran qualità, in un’atmosfera allietata dai nostalgici canti delle klape e
dai balli d’un bel folclore scanzonato.
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Che l’intreccio delle diversità croate possa essere d’impulso alla creatività, è
testimoniato dai tanti capolavori del genio umano presenti in Croazia. La Lista del
patrimonio culturale dell’umanità dell’UNESCO ci rimanda ai valori unici ed
universali dell’antica città di Dubrovnik (Ragusa), al Palazzo di Diocleziano a Split
(Spalato), alla cattedrale di San Giacomo a Šibenik (Sebenico), al nucleo
medievale di Trogir (Traù), al complesso della Basilica Eufrasiana a Poreč
(Parenzo) ed ala piana Starigradsko polje sull’isola di Hvar (Lesina).
Lo sapevate che il fenomeno carsico croato è conosciuto in tutto il mondo come
sinonimo d’area dominata dalla pietra? Lo sapevate che la Croazia è uno dei
paesi europei più ricchi d’acqua potabile? Chi giunge in Croazia dovrebbe sapere
di trovarsi nella terra del calendario più antico d’Europa. Disegnato su un vaso di
ceramica proveniente da Vučedol, una località a due passi da Vukovar, risale al
3000-2400 anni a.C., al periodo, cioè, in cui in Mesopotamia apparvero i caratteri
cuneiformi, mentre in Egitto imperavano i geroglifici.
L’offerta turistica della Croazia è ricca e varia e comprende tante forme differenti:
dal turismo nautico e subacqueo, passando per quello congressistico, ecologico,
rurale, culturale, religioso, “adventure” e “caccia & pesca”, sino a quello sanitario
e wellness ed alle crociere su panfili a motore e sulle navi turistiche.
Ognuna delle regioni turistiche croate sviluppa una propria offerta specifica, in
sintonia con le tendenze mondiali e con i valori della propria tradizione: l’Istria, il
Quarnero, la regione di Zara, e poi quelle di Šibenik (Sebenico), Split (Spalato),
Dubrovnik (Ragusa), Zagabria, nella veste di capitale della Croazia, e, per finire,
le regioni turistiche della Lika e di Karlovac, della Croazia centrale e della
Slavonia.
La Croazia è una terra di contrasti naturali e storico-culturali. Una ragione in più
per venirla a visitare e per trascorrere una vacanza nel “Mediterraneo com’era
una volta”.
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UNA TERRA DALLE MILLE ISOLE
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La Croazia è davvero “la terra dalle mille isole” (1.185 per la precisione),
considerata un vero e proprio paradiso terrestre dai diportisti di tutto il mondo.
Lungo 1.777 km di costa adriatica si contano 47 isole abitate e 652 isole
disabitate, 78 scogli emersi e 389 scogli sommersi. Diversa l’una dall’altra, ogni
isola racconta la propria storia ed ognuna di esse ha un proprio destino.
La prima volta sulla costa adriatica croata e sulle sue isole è un viaggio verso
l’ignoto. Ogni viaggio successivo significherà, invece, il ritorno ad una bellezza
già nota, ogni volta diversa ed ugualmente affascinante. Iniziamo raccontandovi
delle Brijuni (Brioni). Queste 14 isole si trovano distese su uno specchio di mare
lungo 7 chilometri tra Pola e Rovigno. La natura, in questo ridottissimo spazio, ha
creato un vero e proprio paradiso: un mondo armonioso di flora, fauna,
monumenti storico-culturali e confortevoli hotels.
Krk (Veglia), dorata o verde, è un’isola e, nel contempo, non lo è. Per la sua
splendida natura, è un’oasi di pace lontana dalla frenesia della quotidianità; un
ponte, tuttavia, la rende un po’ meno isola.
Cres e Lošinj (Cherso e Lussino): una o due isole? Nel passato erano separate
da un canale scavato dai Romani; oggi, invece, sono collegate mediante un
ponte.
Millecentoottantacinque tra isole, isolotti e scogli sparsi per tutta la costa
adriatica e fatti di roccia dura e tagliente ed un pugno di terra… Ad esse fa
eccezione Susak, una delle rare isole di sabbia dell’Adriatico. Venti milioni di
metri cubi di sabbia conferiscono al suo vino un sapore tutto particolare.
Andiamo, ora, sull’isola quarnerina di Rab (Arbe). Ricca di vegetazione
mediterranea e di spiagge sabbiose, fu proclamata, con un’ordinanza del
consiglio comunale del 1889, stazione balneare e climatica.
Pag (Pago) è un’isola sulla cui superficie si protendono oliveti mitici. Ricca di
sale, è famosa anche per il suo merletto e per il suo pecorino, una delle delizie
gastronomiche croate più note al mondo.
Silba, isola d’armatori e capitani di lungo corso, con i suoi approdi è il riparo
ideale da tutti i colpi di vento.
L’isola di Ugljan (Ugliano), “periferia” e giardino di Zara, deve il proprio nome
all’abbondante produzione d’olio d’oliva.
La vicina isola di Pašman è cresciuta accanto ad Ugljan, come fossero due
gemelle. L’unica differenza è che Pašman è un po’ più docile.
Iž è conosciuta per la sua rigogliosa vegetazione mediterranea.
Su Dugi otok (Isola lunga) potrete riprendere il fiato in una riserva naturale di
114 km².
Secondo una leggenda, le Kornati (Incoronate), labirinto di passaggi marini e
isolotti, sarebbero sorte da un certo numero di rocce avanzate a Dio dopo la
creazione del mondo. Gettatele in mare, il Signore le guardò e decise che erano
perfette così com’erano.
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Murter, isola di pescatori, oliveti ed armatori, con una superficie di 18 km²
spicca per la sua pittoricità.
L’isola di Prvić è ubicata nei pressi di una perla del turismo croato, Vodice, oasi
di flora e fauna tipicamente mediterranee.
L’isola di Zlarin è a sud-ovest di Šibenik (Sebenico). Nel XV secolo era nota per
l’estrazione dei coralli e delle spugne dal fondo del mare.
Žirje è l’isola abitata più lontana dell’arcipelago di Šibenik. Vanta magnifiche
aree per la pesca e tante calette ideali per i diportisti.
Brač (Brazza) è la più alta isola dell’Adriatico e terza per grandezza.
A sud di Brač c’è Hvar (Lesina), l’isola più lunga di tutto l’Adriatico. Ricca di
vigne, oliveti e campi di lavanda, Hvar è davvero un mondo a sé dotato d’un
piacevole clima d’inverno e di splendide località per la villeggiatura d’estate,
quando le temperature non sono mai troppo calde anche grazie alla rigogliosa
vegetazione subtropicale presente sull’isola.
Le isole Pakleni otoci sono particolarmente interessanti per le loro piccole
spiagge di ghiaia e di sabbia, prevalentemente destinate ai naturisti, e per i
fondali marini di roccia, vero e proprio paradiso per la pesca subacquea.
Lontana dalla terraferma e dai suoi problemi, Vis (Issa) è un’isola ricca d’agrumi,
palme ed aree ittiche.
L’isola di Biševo si protende su una superficie di 6 chilometri quadrati ed è
ricchissima di grotte che sembrano scolpite nell’erta costa rocciosa.
Ufficialmente penisola, Pelješac (Sabbioncello) pare davvero un’isola, separata
da Korčula mediante uno stretto canale.
Dicono che Korčula (Curzola) sia l’isola con il maggior numero di leggende e
monumenti, e, accanto a Lokrum e Mljet, è senz’altro l’isola più verde della
Croazia.
Lontana, nel mare aperto, ecco stagliarsi l’isola di Lastovo (Lagosta), con i suoi
50 chilometri quadrati di superficie, una sinuosa e frastagliata costa ghiaiosa,
spiagge sabbiose ed un pugno d’isolotti sui versanti occidentale ed orientale.
Mljet (Meleda) è distesa a poche miglia da Pelješac ed ha una superficie di 100
chilometri quadrati.
Grazie alle sue fitte pinete, alle tante grotte carsiche, a due pittoreschi laghi
collegati col mare, alle spiagge ghiaiose e sabbiose e ad un’area ricchissima di
pesce e di aragoste, il versante occidentale dell’isola di Mljet è stato proclamato
parco nazionale.
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UNESCO
www.unesco.org
I beni della Repubblica di Croazia iscritti dall’UNESCO nel patrimonio
dell’umanità sono:
il Palazzo di Diocleziano e la Spalato (Split) medievale (1979) - La reggia
imperiale è una delle opere architettoniche più preziose della tarda antichità, non
soltanto per l’ottimo stato di conservazione d’alcune parti e complessi originali,
ma anche per una serie di forme architettoniche che anticipano l’arte
paleocristiana, bizantina e dell’alto Medioevo. La cattedrale fu eretta nel
Medioevo, facendo uso dei materiali dell’antico mausoleo romano. All’interno
delle mura romane si trova un armonioso complesso costituito da chiese
romaniche del XII e XIII secolo, fortezze medievali e palazzi in stile gotico,
rinascimentale e barocco.
La città antica di Dubrovnik (1979) – “Perla dell’Adriatico”, divenne
un’importante potenza mediterranea nel XIII secolo. Questa città del basso
Medioevo, costruita in base ad un piano urbanistico ben preciso, sorge nel tratto
meridionale della costa croata, sulla sponda orientale dell’Adriatico. Con il suo
centro storico accovacciato ai piedi del monte Srđ, Dubrovnik (Ragusa) ha saputo
conservare, sino ai nostri giorni, il suo carattere di singolare nucleo urbano
definito dalle mura cittadine, importante nella storia dello sviluppo urbanistico
europeo. Sebbene sia stata fortemente danneggiata dal terremoto del 1667,
Dubrovnik è riuscita a conservare le proprie chiese gotiche, rinascimentali e
barocche e tanti conventi, palazzi e fontane.
Il Parco Nazionale “Plitvička jezera” (Laghi di Plitvice) (1979) – Plitvice
deve render grazie alla bellezza ed all’insuperabile suggestività del tufo e della
vegetazione dell’area. La formazione del tufo e la delimitazione del letto del
fiume hanno dato vita ad una sequela di 16 laghetti (i Laghi di Plitvice) che
rappresentano un grandioso fenomeno architettonico naturale immerso in una
natura incontaminata, ricca di fitti boschi abitati da orsi, lupi e da tante altre
specie animali e vegetali molto rare.
Il complesso paleocristiano della Basilica Eufrasiana di Poreč (1997) –
Il complesso della cattedrale di Parenzo prende il nome dal vescovo Eufrasio il
quale, a metà del VI secolo, decise di ricostruirla ed abbellirla con i suoi famosi
mosaici. Prima degli interventi voluti da Eufrasio, su questo stesso luogo
sorgevano almeno due edifici sacri d’epoca paleocristiana. La basilica, l’atrio, il
battistero e l’episcopio di Parenzo (città nella quale l’avvento del cristianesimo
risale al IV secolo) sono fulgidi esempi d’architettura sacra, mentre la basilica
spicca per lo straordinario connubio di elementi architettonici classicistici e
bizantini. L’abside è riccamente decorata con alcuni dei mosaici più preziosi
d’Europa.
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Il nucleo storico di Trogir (1997) – Trogir (Traù) è uno straordinario esempio
di continuità urbana. La pianta ortogonale delle vie di questo centro abitato
isolano risale all’età ellenistica. I suoi amministratori, succedutisi nel tempo,
hanno abbellito la città con bellissimi edifici pubblici, palazzi e fortificazioni. Le
sue belle chiese romaniche sono ricche d’elementi rinascimentali e barocchi.
L’edificio di maggior prestigio di Trogir è la sua cattedrale, col portale
dell’ingresso occidentale che è un capolavoro attribuito al maestro Radovan ed
uno degli esempi dell’arte romanico-gotica più significativi di tutta la Croazia.
La Cattedrale di San Giacomo di Šibenik (2000) – La Cattedrale di San
Giacomo di Šibenik (Sebenico), eretta tra il 1431 ed il 1535, è il risultato dei
ferventi scambi culturali intrattenuti tra l’Italia settentrionale, la Dalmazia e la
Toscana nei secoli XV e XVI. Tre architetti – Francesco di Giacomo, Juraj
Dalmatinac e Nikola Firentinac – svilupparono una struttura prefabbricata
completamente realizzata in pietra e la impiegarono per la costruzione della
cupola della cattedrale. Il risultato è un insieme di pietra armonico, nobilitato da
un metodo costruttivo innovativo e da interni di un’eleganza assoluta.
La piana Starigradsko polje (2008) – Dal luglio del 2008 alla lista del
patrimonio dell’umanità dell’UNESCO è andato ad aggiungersi anche lo
Starigradsko polje, ovvero la piana di Stari Grad. Nella motivazione di
quest’organismo internazionale si sottolinea che i vigneti e gli oliveti di quel luogo
sono rimasti “praticamente inalterati nel tempo”, presentandosi oggi così
com’erano al tempo dalle prime colonizzazioni degli antichi greci. Essi sono,
inoltre, una rara testimonianza del sistema geometrico di divisione del terreno
utilizzato nell’Antichità. Nell’estate del 385 a.C., da Paros, città sull’omonima isola
dell’Egeo, salpò una flotta con a bordo un centinaio di famiglie, diretta verso il
golfo Ionico (così come i greci antichi chiamavano il mare Adriatico), con
l’obiettivo di fondarvi delle colonie. La loro destinazione finale era l’isola di Hvar,
chiamata allora Fiteja. La spedizione era capitanata da Okist, il cui compito era,
tra l’altro, quello di realizzare una precisa suddivisione della terra da colonizzare.
Al centro dell’area, in un punto dal quale è possibile abbracciare con lo sguardo
quasi tutta la piana, fu contrassegnato il punto iniziale, il cosiddetto “omfalos”.
Con l’ausilio di un antico e semplice strumento di misurazione, la piana fu
misurata e suddivisa in particelle da 1 a 5 stadi, corrispondenti a 180-900 metri.
Furono intagliate anche le pietre di suddivisione con incisi i nomi dei proprietari
di ogni particella. Questo sistema di suddivisione agraria era inviso agli Illiri che
abitavano le isole e la costa della terraferma, e che nel 384 a.C. decisero di
attaccare l’insediamento urbano che s’era venuto a formare. I Greci, però,
ebbero la meglio sugli Illiri e così poterono disporre di tutta la piana di Stari
Grad, la maggiore pianura fertile delle isole dell’Adriatico. Presto i coloni, sui loro
poderi, iniziarono a costruire edifici rurali ed abitazioni. Quelle lussuose risalgono
all’epoca romana, i resti di una sessantina delle quali sono stati rinvenuti nella
piana durante diverse campagne di scavi. La piana Starogradsko polje oggi
rappresenta il paesaggio greco antico meglio conservato dell’intero bacino del
Mediterraneo.
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Nel settembre del 2007, il Comitato organizzativo dei geoparchi europei, al
congresso tenutosi nella città scozzese d’Ullapool, ha deciso di accogliere il Parco
naturale del Papuk nella famiglia dei geoparchi del mondo sotto l’egida
dell’UNESCO, comprendente 31 parchi ubicati in Europa e 51 nel resto del
mondo.
E così il Papuk è diventato la prima area tutelata del genere in Croazia. Anche se
è difficile annoverare tutte le caratteristiche geologiche e le particolarità che
contraddistinguono il Papuk, differenziandolo dal resto dei rilievi della Croazia
continentale, basti pensare alla località di Rupnica, nei pressi di Voćin, con rocce
vulcaniche degradanti vecchie di 70 milioni di anni, una rarità che
accomuna il Papuk ad altre tre località del mondo, una in Nuova Zelanda, una
negli USA (Yellowstone) e la terza in Slovacchia. Ogni giorno si scoprono nuove
bellezze geologiche nascoste, comprese in uno spazio temporale di 350 milioni
d’anni.
Beni in lista d’attesa
La Repubblica di Croazia ha inviato al Centro per il patrimonio dell’umanità
(WHC) un elenco di beni culturali e naturali “in lista d’attesa”. Tra i beni
culturali, ricordiamo il Complesso episcopale di Zara, il lim es croato di
Varaždin, la “Tvrđa” di Osijek, l’ampliamento del Palazzo di Diocleziano
ed il centro storico di Spalato, Lubenice sull’isola di Cres, il borgocastello Veliki Tabor, il nucleo storico-urbanistico di Ston (Stagno) con
Mali Ston (Stagno piccolo), Motovun (Montona), l’eremo di Blaca, le vigne
di Primošten e la città di Korčula (Curzola).
Tra i beni di rilievo naturalistico, sono stati sottoposti all’attenzione del WHC
il Velebit settentrionale (Sjeverni Velebit) ed il Parco nazionale “Kornati”
(Incoronate), Telaščica e, tra i beni di rilievo culturale e naturalistico, il
Lonjsko polje. Infine, corre l’obbligo di ricordare il progetto “L’arte del
merletto in Croazia”, candidato al premio UNESCO quale capolavoro del
patrimonio orale ed immateriale dell’umanità, e la “Sfilata carnascialesca
annuale degli zvončari (campanari) del territorio di Kastav (Castua)”.
12
I PARCHI NAZIONALI
La Croazia ha ben otto parchi nazionali: “Brijuni”, “Kornati”, “Krka”, “Mljet”,
“Paklenica”, “Plitvička jezera”, “Risnjak” e “Sjeverni Velebit”. Il record delle visite
spetta al più noto dei parchi nazionali croati, quello dei Laghi di Plitvice, seguito
dai parchi “Krka”, “Brijuni” e “Paklenica”.
Dalle Brioni a Mljet
Le Brijuni, in italiano Brioni (www.brijuni.hr), sono un arcipelago di 14 isole ed
isolotti con una superficie complessiva di 36,3 km². Grazie alla loro bella costa
frastagliata ed al loro patrimonio storico, floreale e faunistico, le Brioni sono
considerate un vero e proprio “Paradiso terrestre”.
Il Parco nazionale “Kornati”, in italiano Incoronate (www.kornati.hr), ha una
superficie complessiva di circa 220 km² e consta di 89 isole, isolotti e scogli. Il
parco è costituito per un quarto da terraferma, mentre il resto è rappresentato
dall’ecosistema marino dell’arcipelago.
L’isola di Mljet, in italiano Meleda (www.np-mljet.hr), ubicata nell’estremo sud
della Croazia, è considerata da tanti la più bella isola dell’Adriatico. È famosa per
una sua rarità: un lago al centro dell’isola, ed al centro del lago un isolotto con
tanto di castello-monastero benedettino del XII secolo. Un’immagine quasi irreale
che pare fuoriuscita dal mondo delle fiabe. E, per restare in tema di fantasia e
leggende, citiamo quella che racconta di Mljet come meta delle navi d’Ulisse,
dove questi con i suoi compagni fu tenuto prigioniero dalla ninfa Calipso.
Il Parco nazionale “Krka” (www.npkrka.hr) deve il proprio nome al fiume Krka
(Cherca), il cui corso è compreso entro i suoi confini. Il parco sorge nel cuore
della Dalmazia centrale, a pochi chilometri a nord-est della città di Šibenik
(Sebenico).
La Paklenica (www.paklenica.hr) è un’area insolita, luogo d’incontro tra il mare
e le montagne, ricca di boschi di faggi, pini neri e pini nani.
Il Parco nazionale “Plitvička jezera” (www.np-plitvicka-jezera.hr) è un’area
montuosa e verde che comprende 16 laghi e laghetti con un’acqua limpidissima
di un colore verde-scuro proveniente dai tanti ruscelli e torrenti circostanti.
Questi laghi sono uniti tra loro da altrettante spumeggianti cascate.
Il Parco nazionale “Risnjak” (www.risnjak.hr) si trova nel cuore della regione del
Gorski kotar. Il suo bene di maggior rilievo naturalistico è senz’altro l’omonima
montagna, alta 1.528 metri. Per godere appieno delle bellezze del Risnjak
bisogna essere dotati di una particolare sensibilità al fascino dei fenomeni
naturali.
Il Parco nazionale “Sjeverni Velebit” (www.np-sjeverni-velebit.hr) è ricco di
fenomeni carsici e possiede un patrimonio floreale e faunistico degno d’ogni
rispetto.
13
I parchi naturali
Dal Biokovo al Kopački rit
Ecco l’elenco, in ordine alfabetico, dei parchi naturali della Croazia: “Biokovo”,
“Kopački rit”, “Lonjsko polje”, “Medvednica”, “Papuk”, “Telašćica”, “Velebit”,
“Vransko jezero”, “Učka”, “Žumberak- Samoborsko gorje” e “Lastovsko otočje”.
Il Biokovo (www.biokovo.com), un’area di 19.550 ettari, è stato proclamato
parco naturale non solo per il suo straordinario patrimonio floreale e faunistico,
ma anche per i fenomeni geomorfologici e le bellezze naturali che lo
caratterizzano.
Il Kopački rit (www.kopacki-rit.com) è un’area dall’aspetto che cambia a
seconda dell’intensità degli straripamenti e delle alluvioni dei fiumi circostanti,
soprattutto del Danubio e della più piccola Drava.
Il Parco naturale “Lonjsko polje” (www.pp-lonjsko-polje.hr) è la maggiore area
umida tutelata non soltanto in Croazia, ma in tutta l’area danubiana.
I boschi della Medvednica (www.pp-medvednica.hr) si protendono quasi sino al
centro della città di Zagabria. Oltre che di pace e di verde, questa montagna è
anche il regno di tante specie animali.
Le peculiarità del Papuk (www.pp-papuk.hr) rappresentano un importante
segmento del patrimonio biologico e paesaggistico della Slavonia. L’eterogeneità
dei fenomeni geomorfologici, la sua vegetazione preservata ed il gran numero di
specie animali censite fanno del Papuk un tesoro a cielo aperto.
Il Parco naturale “Telašćica” (www.telascica.hr) spicca per tre fenomeni:
l’omonima cala, considerata il maggiore e più sicuro porto naturale dell’Adriatico,
le falesie a strapiombo sul mare (alte sino a 200 m, raggiungono anche i 90 m di
profondità) ed il lago salato di Mir, ricco di proprietà curative.
Il Parco naturale “Velebit” (www.pp-velebit.hr) è senz’altro l’habitat naturale del
continente croato più ricco di specie animali e vegetali endemiche.
Il Parco naturale “Vransko jezero” (www.vransko-jezero.hr) è un’area protetta
che comprende, al suo interno, il maggior lago croato, il Vransko jezero,
appunto.
Il Parco naturale “Učka” (www.pp-ucka.hr) è caratterizzato da un’estrema
eterogeneità, nonostante le dimensioni limitate del suo territorio.
Il
Parco
naturale
“Žumberak”
(www.zumberak-samoborsko-gorje.hr)
comprende un’area montana di circa 350 km² ed è stato istituito principalmente
per promuovere e tutelare le bellezze naturali della regione nella quale insiste.
Il Parco naturale “Lastovsko otočje” (www.lastovo.org) comprende 44 tra
isole, isolotti e scogli emersi e sommersi, tutti compresi nel territorio del comune
di Lastovo. Le maggiori isole dell’arcipelago sono Lastovo (Lagosta) e Sušac. Si
tratta di una delle aree marine maggiormente protette dell’Adriatico.
14
I NUMERI DELLA CROAZIA
Nome ufficiale
Posizione geografica
Republika Hrvatska (Repubblica di Croazia).
La Croazia si protende dalle estremità orientali
delle Alpi, a nord-ovest, sino alla Pianura
pannonica ed alle rive del Danubio, ad est; la
sua parte centrale comprende il massiccio della
Dinara, mentre il suo lembo meridionale
termina sulle coste dell’Adriatico.
Separata dall’Italia tramite il mare Adriatico,
confina sulla terraferma con la Slovenia,
l’Ungheria, la Bosnia e Erzegovina, la Serbia ed
il Montenegro.
Forma di governo
La Croazia è una repubblica parlamentare
pluripartitica.
Popolazione
4.437.460 abitanti.
Superficie
La superficie terrestre è pari a 56.594 km2; la
superficie delle acque territoriali è pari a 31.067
km2.
Isole, scogli emersi e 1.185, tra le quali spiccano per grandezza le
sommersi
isole di Krk (Veglia) e Cres (Cherso).
Lunghezza
della
costa 5.835 km, 4.058 dei quali appartengono alle
marina
isole ed agli scogli emersi e sommersi.
Capitale
Zagabria (Zagreb), 779.145 abitanti in base al
censimento del 2001. È il centro economico,
viario, culturale ed universitario del Paese.
Moneta
La valuta ufficiale della Croazia è la kuna (1
kune = 10 lipe)
Clima
In Croazia ci sono tre zone climatiche:
nell’entroterra prevale un clima moderatamente
caldo ed umido, nelle zone montane più elevate
un clima rigido e nevoso, mentre il litorale
adriatico è caratterizzato da un piacevole clima
mediterraneo con molti giorni di sole. Le estati
sono secche e calde, gli inverni miti ed umidi.
Nelle regioni dell’entroterra la temperatura
media s’aggira, a gennaio, tra -2 e 0° C (ancor
più bassa ad altitudini più elevate); in agosto
s’aggira tra i 20 ed i 12° C sulle vette più
elevate. La temperatura media nel litorale, in
gennaio, va dai 5 ai 9° C, in agosto dai 22 ai
25° C; d’inverno la temperatura del mare è di
12° C, mentre d’estate è di circa 25° C.
Parchi nazionali
La Croazia ha otto parchi nazionali, 4 sulla
15
Economia
Gastronomia
Temperature medie annue
Zagabria
Pula (Pola)
Rijeka (Fiume)
Rab (Arbe)
Zadar (Zara)
Split (Spalato)
Hvar (Lesina)
Dubrovnik (Ragusa)
terraferma (Paklenica, Plitvička jezera, Risnjak e
Sjeverni Velebit) e 4 litoranei e marini (Brijuni,
Kornati, Krka e Mljet).
Il PIL pro capite è pari a 8.452 euro (2007).
Nella Croazia continentale i buongustai
potranno assaporare le delizie gastronomiche
tipiche della Slavonia, del Međimurje, dello
Zagorje, della Lika e del Gorski kotar. Pochi
sapranno resistere al gusto ed al profumo di
specialità come il kulen della Slavonia, la
tacchinella con i mlinci dello Zagorje, il fišpaprikaš della Barania, le police della Lika, lo
stomaco del Gorski kotar, le rane o i tanti piatti
a base di selvaggina. La Croazia mediterranea è
il regno di una cucina sana, genuina e leggera.
Una terra in cui dominano i sapori dell’olio
d’oliva, della carne d’agnello di Cres e Pag, del
prosciutto crudo di Drniš e dell’Istria, del
pecorino di Pag, degli scampi del Quarnero,
delle ostriche di Ston, delle pogače di Vis e
Komiža, del pesce e dei crostacei della
Dalmazia, dei tartufi istriani e delle specialità
cotte sotto la peka. Agli amanti del buon vino
segnaliamo la ricca offerta del continente, con i
vari Traminac, Reisling, Graševina e Burgundac,
e quelli dell’Adriatico, come il Dingač, il Postup,
la Malvasia, la Žlahtina, il Terrano e la Vugava.
°C
11,1
14,4
14,1
15,5
15,2
16,4
16,6
16,6
Temperature medie ad agosto
°C
21,4
24,9
24,7
25,7
24,9
27,4
26,1
26,3
16
La Croazia – destinazione “Value for money”*
1,1 - 1,6
Caffè espresso
1,1 – 1,6
Acqua minerale 0,5 l
1,3 – 2
Succo di frutta
1,6 – 2,9
Birra 0,33 l
13,8 - 25,0
Vino 0,75 l (D.O.C)
Carburante per auto:
1,1
Benzina verde Eurosuper 1 l
1,1
Diesel Eurodisel 1 l
Biglietto per il traghetto / passeggero + auto (terraferma21,1 – 36,8
isole, sola andata)
9,0 – 15,0
Menu turistico medio
*i prezzi indicati hanno carattere esclusivamente informativo.
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
Capacità ricettive
Numero complessivo degli hotels 563
Numero complessivo dei posti-letto negli hotels 100.907
Numero complessivo dei posti-letto negli alloggi in affitto circa 404.561
Numero complessivo dei piccoli hotels a conduzione familiare 225
Numero complessivo dei campeggi 226
Numero complessivo dei piccoli campeggi (max. 7 unità abitative) 278
Capacità ricettiva complessiva nei campeggi 223.900 (di cui 9.991 nei piccoli
campeggi)
Numero complessivo delle aziende agrituristiche 357
Numero complessivo dei marina 50
Numero complessivo dei punti d’ormeggio: in mare 15.973, a terra 4.320
Numero complessivo delle unità charter stazionate nei marina croati 3.500
17
COME RAGGIUNGERE LA CROAZIA
Eccellenti collegamenti con i pullman di linea
Pullman di linea collegano regolarmente la Croazia con i seguenti paesi europei:
Slovenia, Austria, Francia, Italia, Ungheria, Germania, Slovacchia, ecc. Una rete
capillare di pullman di linea nazionali consente di raggiungere dall’estero la
Croazia, Zagabria e Spalato, le altre città croate più importanti e tutte le altre
destinazioni turistiche del paese.
Rete autostradale in espansione
www.hac.hr, www.arz.hr, www.azm.hr, www.bina-istra.hr
Continua molto intensamente in Croazia lo sviluppo della rete autostradale
esistente. È recente l’apertura del tratto autostradale Kikovica –
Oštrovica lungo 7,4 chilometri, nei pressi della città di Rijeka (Fiume),
sull’autostrada Rijeka – Zagabria. È uno dei tratti autostradali più complessi
del paese, con cinque viadotti e due sottopassaggi che coprono il 20% della sua
lunghezza. L’autostrada Rijeka – Zagabria, lunga 146,5 chilometri, è stata
completata alla fine dello scorso ottobre. Il viaggio da Fiume a Zagabria dura
circa un’ora e 15 minuti, mentre le spese per il pagamento del pedaggio
autostradale per le autovetture ammontano a 60 kune (8,36 €). L’autostrada
Rijeka – Zagreb è parte della direttrice europea E65 e del corridoio stradale
paneuropeo Vb. Si tratta di un’arteria autostradale estremamente importante per
lo sviluppo del turismo e dell’economia ed è, vista la densità del traffico,
l’investimento autostradale sicuramente più conveniente sinora realizzato.
Il 22 ottobre 2008 sono stati aperti al traffico anche il tratto autostradale tra
Goričan ed il confine di Stato con l’Ungheria ed il nuovo ponte sul fiume Mura
(lungo 216 metri, consta di 2 ponti larghi ciascuno 15 metri), anch’esso tra la
Croazia e l’Ungheria. Il ponte prosegue, sul versante ungherese, con una nuova
strada lunga 1 chilometro, e, sul versante croato, con un nuovo tratto lungo 1,4
chilometri, il tutto con l’obiettivo di collegare i due paesi attraverso le autostrade
Budapest – Letenye e Zagabria – Goričan.
Con la conclusione dei lavori sulla A6 Rijeka – Zagabria e sulla A4 Zagabria –
Goričan, e, da parte ungherese, della M7 Budapest – Letenye, sono finalmente
terminati i lavori di costruzione dell’autostrada Fiume – Zagabria –
Budapest, parte del corridoio stradale paneuropeo Vb lungo ben 496,2
chilometri (232,5 km in territorio ungherese, 263,7 km in territorio croato). La
durata del viaggio è stata ridotta a 5 ore.
Il secondo tunnel delle gallerie stradali Mala Kapela e Sveti Rok sarà aperto al
traffico entro giugno del 2009. Il tratto Spalato – Ploče dell’autostrada
“Dalmatina” (A1) sarà aperto al traffico entro la fine del 2009, quando
quest’autostrada andrà ad unirsi all’arteria proveniente dalla Bosnia e Erzegovina,
ovvero al corridoio C ed alla strada a scorrimento veloce in costruzione che
porterà a Ploče.
18
Sono in corso anche i lavori di costruzione della circonvallazione di Spalato, per i
quali è previsto un investimento di 200 milioni di euro. Con la sua realizzazione
sarà possibile risolvere i problemi di traffico intenso nel tratto Trogir – Spalato –
Omiš, la strada croata a maggiore densità di traffico, con un transito giornaliero
medio di circa 40.000 veicoli.
Linee ferroviarie dirette
www.hznet.hr
La Croazia, mediante una moderna rete ferroviaria, vanta collegamenti diretti con
i seguenti paesi: Austria, Bosnia e Erzegovina, Francia, Italia, Ungheria,
Germania, Slovenia, Slovacchia, Serbia, Montenegro e Svizzera. Con tutti gli altri
paesi europei è collegata soltanto indirettamente. La slovena “Železničná
spoločnos Slovensko” a.s., in collaborazione la slovacca “Českými dráhami”,
attiveranno una linea ferroviaria quotidiana che collegherà Bratislava a Spalato.
Ai turisti diretti al mare sarà consentito anche il trasporto della propria bicicletta.
Questo treno diretto unirà i due paesi da giugno a settembre
(www.slovakrail.sk).
Aeroporti e compagnie aeree low cost
Le città croate di Zagabria, Split (Spalato), Dubrovnik, Osijek, Zadar (Zara),
Rijeka (Fiume) e Pula (Pola) dispongono di un aeroporto internazionale; minori
scali internazionali, operanti soltanto nei mesi estivi, sono aperti sulle isole di
Brač (Brazza) e Lošinj (Lussino).
Le località di Zagabria, Čakovec, Slavonski Brod, Rijeka, Vrsar (Orsera), Mali
Lošinj (Lussinpiccolo), Sinj, Otočac, Čepin, Ivanić Grad, Koprivnica, Brač, Pula e
Varaždin dispongono di piccoli aeroporti sportivi (Aeroclub).
La “Croatia Airlines” (www.croatiaairlines.com), la compagnia aerea di bandiera
del paese, collega la Croazia con numerose città europee. Oltre alla Croatia
Airlines, negli scali del paese sono operanti ben 35 compagnie aeree straniere,
tra le quali ricordiamo la “British Airways” (www.britishairways.com), la
“Germanwings” (www.germanwings.com), la “Lufthansa” (www.lufthansa.com),
la “SkyService Airline” (www.skyserviceairlines.com), seguite da tanti altri vettori
aerei come, “SAS”, “Delta”, “TAP Portugal” e “Austrian Airlines” (www.aua.com).
Nello scalo internazionale di Dubrovnik, nel giugno scorso, è atterrato il primo
velivolo proveniente da Madrid, con il quale la compagnia aerea spagnola
“Iberia” ha dato il via alla linea ordinaria Madrid-Dubrovnik-Madrid.
La Croazia è collegata ad una trentina di città europee grazie alla presenza di
diverse compagnie aeree “low cost”, tra le quali segnaliamo “Germanwings”,
“Happag Lloyd Express”, “Sky Europe”, “Norwegian Air Shutlle”, “Wizz Air”,
“Flyglobespan”, “Flybe”, “Thomsonfly”, “Easyjet”, “Ryanair” ed “EstonianAir”. Per
il numero di linee attive sui cieli della Croazia, tra esse primeggia la tedesca
Germanwings, seguita dalla tedesca TUIfly, dalla slovacca SkyEurope,
dall’ungherese Wizz Air, dalla norvegese NorwegianAir e dalla britannica EasyJet.
19
Grazie ai voli charter, nei mesi estivi la Croazia è collegata a tante destinazioni di
tutto il mondo, normalmente non raggiungibili con i voli di linea.
La Lituania e la Lettonia sono collegate alla Croazia mediante la compagnia
charter “Air Baltic” che, durante l’anno, collega diverse città europee a Zagabria e
Riga e Vilnius a Spalato. Nel 2009 la compagnia aerea “Blue 1” collegherà
Helsinki a Spalato e Dubrovnik, mentre la svizzera “Helvetic Airways”
(www.helvetic.com) proporrà la linea Zurigo-Pola-Fiume-Zurigo.
La compagnia aerea a basso costo spagnola “Clickair” (www.clickair.com), che
dal 2007 unisce Dubrovnik e Barcellona, da quest’anno offrirà anche la linea
Dubrovnik-Valencia-Dubrovnik.
“Smart Connet” anche per i voli dalla Croazia
La Germanwings è la prima importante compagnia “low cost” ad avere introdotto
in Croazia, nel 2004, voli fissi verso Zagabria e Spalato e poi, più tardi, verso
Dubrovnik e, nel 2007, verso Zara. La Croazia è uno dei pochi paesi europei
verso i quali la Germanwings vola da tutti i suoi principali scali tedeschi, con aerei
pieni in media al 90%. Nel 2008 è stato introdotto anche in Croazia il nuovo
servizio “Smart Connect”, novità assoluta per tutte le compagnie a basso costo
d’Europa. In questo modo, la Germanwings introduce ben 141 rotte e più di 500
ulteriori coincidenze la settimana. Il servizio è di facile utilizzazione: su Internet i
passeggeri possono prenotare un volo con scalo per una determinata coincidenza
seguendo la medesima procedura sinora adottata per le prenotazioni normali; la
novità è che lo scalo ora è possibile anche negli aeroporti di Colonia/Bonn,
Stoccarda e Berlino.
Ben 47 isole abitate collegate da linee marittime
La Croazia è terra di mare. Le sue città costiere sono collegate tra loro mediante
tante linee di traghetti. Ben 47 isole abitate sono collegate alla terraferma
mediante linee di traghetti e navi.
Le linee di traghetti locali collegano la terraferma con le isole di Cres, Lošinj, Pag,
Rab, Ugljan, Pašman, Dugi otok, Iž, Rava, Olib, Silba, Premuda, Ist, Molat, Brač,
Šolta, Hvar, Vis, Pelješac (penisola), Korčula, Lastovo e Mljet. Per quanto
riguarda la percorrenza delle linee marittime veloci, nel 2008 s’è registrato un
aumento di 30.000 miglia nautiche, mentre, in ordine alle linee di traghetti,
l’incremento è stato di 20.000 miglia, il che la dice lunga non solo
sull’introduzione di nuove linee, ma anche sulla maggiore frequenza delle linee
esistenti.
Linee di navi-passeggeri e di traghetti collegano i porti croati ed i porti italiani di
Venezia, Trieste, Ancona, Pescara e Bari. C’è anche una linea di traghetti
giornaliera che collega tra loro i porti di Rijeka (Fiume), Split (Spalato) e
Dubrovnik due volte la settimana per tutto l’anno. I traghetti che partono da
Fiume, diretti verso sud, sono un’ottima soluzione per quei turisti con auto al
seguito che vogliono evitare l’affascinante ma faticoso tratto stradale costiero.
20
Per garantire buoni collegamenti marittimi con le isole, è importante lo stato
degli approdi e dei porti. Negli ultimi quattro anni ne sono stati costruiti e
rinnovati ben 54, 37 dei quali destinati ai collegamenti con le isole. Nel 2008
sono stati sottoscritti i necessari accordi per l’ammodernamento d’altri 21 scali
marittimi. Il Governo centrale, negli ultimi tre anni, ha sovvenzionato il
rinnovamento delle flotte delle navi-passeggeri e turistiche di diversi piccoli
armatori privati. L’investimento complessivo, di circa 1 milione di euro, ha
riguardato il varo di 24 nuove unità e la ristrutturazione di 13 navi.
Per la Jadrolinija, la compagnia di navigazione nazionale, i cantieri navali del
paese hanno costruito, negli ultimi quattro anni, ben 6 traghetti. Oltre ad aver
acquistato il traghetto “Zadar”, alla sua flotta si sono unite anche altre tre unità
praticamente nuove acquistate in Grecia. Al fine di svecchiare la flotta, è stato
emanato un nuovo Programma per la costruzione di 11 nuovi traghetti
commissionati ai cantieri navali croati, con un investimento complessivo di 2,6
miliardi di kune (361.100.000,00 €), programma che beneficerà del supporto
pubblico con un intervento di circa 200 milioni di kune (28.000.000,00 €). Le
piccole compagnie marittime hanno sottoscritto 12 contratti per la costruzione di
10 nuove navi e la ricostruzione di 2 navi-passeggeri e turistiche per un
ammontare complessivo di circa 4,6 milioni di kune (640.000 €).
Quello della città di Vukovar è l’unico porto fluviale croato sul Danubio non
soltanto mercantile, ma anche passeggeri. Attraverso questo scalo, fanno il loro
ingresso in Croazia ogni anno migliaia di turisti. Grande è l’interesse delle navipasseggeri che, nel corso della stagione (che va da marzo ad ottobre),
approdano più volte la settimana nel porto di Vukovar. Solitamente si tratta di
lussuose navi da crociera di compagnie straniere, a bordo delle quali trovano
ospitalità prevalentemente turisti provenienti dagli USA, dalla Germania e da altri
paesi europei, impegnate in una crociera per i fiumi che collegano l’Ungheria alla
Romania e viceversa.
www.jadrolinija.hr,www.rapska-plovidba.hr,www.losinjska-plovidba.hr,
www.medplov.hr,www.splittours.hr,www.blueline-ferries.com,
www.venezialines.com,www.emiliaromagnalines.it, www.triestelines.it,
www.azzurraline.com, www.snav.it, www.miatours.hr, www.krilo.hr, www.gvline.hr, www.port-authority-vukovar.hr
21
PROSSIMAMENTE NEL 2009
GLI HOTELS
www.croatia.hr, www.huh.hr
La Croazia, una destinazione turistica con una ricettività di qualità
Il 2008 in Croazia sarà ricordato per il record d’alberghi a quattro e cinque stelle
aperti, più numerosi di quelli realizzati negli ultimi sei anni. La Croazia vanta 122
alberghi classificati a quattro stelle, ovvero 67 in più rispetto allo scorso anno, e
16 hotels a cinque stelle, 7 in più rispetto al 2007. Attualmente è in corso l’iter di
classificazione per l’attribuzione delle quattro stelle a ben 18 hotels, mentre sono
7 le strutture in attesa della quinta stella. Nel periodo settembre 2007-settembre
2008, le capacità ricettive degli hotels a quattro stelle sono addirittura
raddoppiate, mentre il numero degli alberghi a 5 stelle ha subito un incremento
del 78 per cento. Gli enormi investimenti (circa 1 miliardo di euro) destinati al
miglioramento delle strutture ricettive e delle infrastrutture hanno prodotto una
crescita qualitativa mai registrata finora.
La rivista specializzata Hotels dell’industria alberghiera mondiale, nel suo
numero di luglio, ha annoverato l’hotel “Excelsior” (www.hotel-excelsior.hr) di
Dubrovnik tra i migliori cinque alberghi tra quelli di recente apertura. L’Excelsior,
infatti, dopo importanti interventi di ristrutturazione costati 22 milioni di euro, ha
riaperto i propri battenti nel giugno scorso. Ubicato a due passi dalla Città
vecchia di Dubrovnik, inserita nella lista UNESCO del patrimonio dell’umanità,
gode di un’incantevole vista sul mare Adriatico. La rivista sottolinea soprattutto
l’attenzione dedicata ai dettagli, come la biancheria da letto di produzione
artigianale ricamata per l’Excelsior dalle ricamatrici della regione del Konavle
(Canali). La “Jadranski luksuzni hoteli” (www.alh.hr) dall’agosto scorso vanta
un’altra struttura di gran prestigio, la “Villa Agava”, la cui apertura ha esteso
l’offerta di contenuti e servizi esclusivi per l’esigentissima clientela in visita a
Dubrovnik. Su una superficie coperta di 270 metri quadrati, la Villa offre quattro
unità abitative di lusso, arredate con mobili di gran pregio e dal design esclusivo,
e poi un salone VIP, cinque terrazze con vista sulla Città vecchia o sull’isola di
Lokrum e, naturalmente, l’immancabile vasca idromassaggio.
I maggiori progressi in questo senso sono stati fatti dalla Contea Splitskodalmatinska (Spalatino-dalmata), come provano i tanti riconoscimenti ricevuti
dall’hotel spalatino “Le Meridien Lav” (www.grandhotellav.com) nelle seguenti
categorie: Migliore hotel congressuale d’Europa, Migliore hotel croato e Migliore
hotel Spa croato. Nella città di Spalato, tra breve, termineranno i lavori di
ricostruzione dell’hotel “Split”, ribattezzato “Radisson Resort Split” che con gli
standard qualitativi di una struttura ricettiva a quattro stelle superiore, entrerà a
far parte della nota catena alberghiera internazionale. Sono in corso anche i
lavori di ristrutturazione dell’hotel “Marjan” che aprirà le proprie porte alla vigilia
della stagione estiva 2009. Dall’alto delle sue cinque stelle, avrà 320 camere, 27
22
suites ed 1 appartamento presidenziale. Per quanto riguarda i servizi, la struttura
disporrà di ristoranti, un pub, un piano bar, un centro wellness, un casinò, varie
piscine, sale congressi e tanto altro ancora.
Per quanto riguarda la densità di strutture alberghiere a quattro stelle, l’Istria è
al primo posto con i suoi 20 hotels, seguita dalla Contea di Zara che ne ha 11 e
dalla regione di Dubrovnik con 8 strutture. Con la realizzazione di “Punta Skala”
nella località di Petrčane, la “Falkensteiner Hotels & Residences”
(www.hoteliborik.hr) aprirà nell’estate 2009 il maggiore complesso alberghiero
del paese, affacciato sul mare e progettato da uno dei migliori studi architettonici
specializzati del mondo. Si tratta di un complesso con due differenti strutture
ricettive di primissimo livello: un complesso Spa d’ottomila metri quadrati a
cinque stelle e l’albergo “Diadora” a quattro stelle, adattissimo ad ospitare
famiglie con bambini. Il complesso comprenderà anche ristoranti e boutique,
appartamenti esclusivi e tanti impianti sportivi. Nella primavera del 2009, la
“Kempinski Hotel Adriatic” (www.kempinski-adriatic.com) aprirà il primo dei
suoi resorts a cinque stelle sul mare croato. Sorgerà a Savudrija (Salvore), sulla
costa nord-occidentale istriana, a sole 5 ore di macchina da Milano, Monaco di
Baviera e Vienna. Affacciato al mare, con la sua bella spiaggia privata, godrà di
un’incantevole vista sulla Slovenia, l’Italia e le Alpi austriache. Nel modernissimo
albergo del resort gli ospiti disporranno di 186 camere ed appartamenti
lussuosissimi. Su una superficie coperta di 3.000 mq, quest’hotel offrirà i servizi
del centro “Corolea Spa” e metterà a disposizione dei propri ospiti una piscina
interna e due piscine esterne riscaldate, un gran numero di bar interni ed esterni
e diversi night club. Il resort offrirà anche la possibilità di giocare a golf sul green
Golf Championship a 18 buche del golf club “Kempinski Golf Adriatic”. Il
Kempinski Marina Adriatic, dal canto suo, con 25 punti per l’ormeggio, offrirà
la possibilità di combinare la navigazione con escursioni “de luxe” nell’Europa
centrale.
La società “Brijuni Riviera” d.o.o (S.r.l.) - (www.brijunirivijera.hr) è ripartita
tra la Repubblica di Croazia, proprietaria di una quota del 67%, e la Contea
(Regione) Istriana, con una quota del 33%. Leader del cambiamento e sinonimo
del turismo di qualità dell’Istria, è protagonista di un progetto di particolare
rilievo nazionale la cui missione dichiarata consiste nel conseguimento dei
seguenti obiettivi:
− approntamento, valutazione, direzione e controllo del Programma di
gestione di determinati beni immobili di proprietà demaniale siti sul
territorio della Contea Istriana, più precisamente sull’arcipelago delle
Brijuni (Brioni) e lungo il litorale;
− coordinazione dell’attività di costruzione di resort turistici d’alto livello (con
l’arcipelago delle Brioni nel ruolo di oasi d’un turismo esclusivo), il tutto
basato sui principi dello sviluppo sostenibile;
− creazione delle premesse per l’apertura di nuovi posti di lavoro in seno ai
soggetti economici che saranno istituiti nel territorio compreso dal
Programma;
23
− efficace impiego dei beni del demanio statale nel territorio compreso dal
Programma attraverso una buona valorizzazione delle risorse in oggetto.
Il progetto “Brijuni Riviera” abbraccia quattro località del tratto sud-occidentale
della costa istriana, comprese nel territorio del Comune di Fažana (Fasana), a
nord, e della Città di Pula (Pola), a sud. Si tratta delle seguenti località: Pineta,
Hidrobaza, Otok (Isola) Sv. Katarina e Mulimenti ed, infine, Muzil. Il progetto
prevede che la società “Brijuni Riviera”, dopo che la Repubblica di Croazia avrà
costituito il diritto di costruire a suo favore, ceda detto diritto al miglior offerente
per un periodo di 66 anni. Quello appena descritto rappresenta un singolare
progetto di trasformazione delle strutture militari insistenti sulla costa occidentale
della penisola istriana, prive oramai della loro funzione originaria, in resort
turistici prestigiosi ed esclusivi. La realizzazione di questo progetto, il primo del
genere nella Repubblica di Croazia, contribuirà al progresso economico dell’area
ed, interessando beni immobili di proprietà della Repubblica di Croazia e delle
amministrazioni locali, favorirà altresì la realizzazione d’un rapporto sinergico tra i
soggetti della Pubblica Amministrazione coinvolti.
Il Piano delle attività della società commerciale “Brijuni Riviera” per l’anno 2009
prevede il bando della seconda tornata del concorso-invito alla gara d’appalto per
la scelta del miglior offerente per la realizzazione di progetti turistici “greenfield”
sui quattro siti del progetto “Brijuni Riviera” secondo il modello “BOT”. Prevede,
inoltre, lo svolgimento della procedura di scelta del miglior offerente per ognuna
delle località suddette, secondo i criteri prefissati nella documentazione del
bando, e la stipulazione del Contratto di cessione del diritto di costruire
all’offerente prescelto.
La società “Novi SPA Hotels&Resorts” (www.novi.hr) di Novi Vinodolski, alla
fine del 2008 ha inaugurato il suo nuovo hotel “The View”, struttura a cinque
stelle ed uno dei maggiori centri wellness & Spa in questo lembo d’Europa.
L’intero resort si protende su un terreno lievemente scosceso di 311 mila metri
quadrati lungo una spiaggia lunga 1,5 chilometri. L’offerta del complesso è
completata da un’ampia sala congressi (2.500 mq) e da alcune piccole sale per
riunioni, e da un’offerta medico-sanitaria all’avanguardia che comprende una
clinica di chirurgia estetica, uno studio dentistico e la possibilità di effettuare un
check-up completo. Completano la struttura un garage coperto per 500
autovetture, varie boutique d’alta moda, una profumeria, un programma
d’animazione per i bambini e tanto altro ancora.
Il territorio di Šibenik (Sebenico) vanta quattro hotels a quattro stelle, mentre la
città di Zagabria ne ha ben 11.
Se le 18 strutture ricettive, in attesa della quarta stella, riceveranno da parte
dell’apposita commissione del Ministero del Turismo la classificazione alberghiera
richiesta entro la fine dell’anno, la Croazia vanterà ben 140 alberghi a quattro
stelle.
A Zagabria l’hotel di “Antunović” (www.centar-antunovic.com) è interessato da
una fase riorganizzativa che lo trasformerà in centro congressi con 20 sale ed
una superficie complessiva di 2.500 mq. Oltre alla maggiore delle sue sale,
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dotata di una capienza massima di 1.000 posti a sedere, la struttura dispone
anche di una sala per 500 clientii. Sulla verde penisola di Babin kuk, nel 2009 è
prevista l’apertura del maggiore albergo congressuale a quattro stelle di
Dubrovnik, il “Valamar Lacroma Resort” (www.valamar.com). L’hotel avrà 385
camere tutte confortevoli, spaziose e moderne, e ben 16 suites (13 delle quali a
due piani), tra le quali spiccano due appartamenti standard e la suite
presidenziale, un appartamento di 143 metri quadrati di superficie dotato
d’accesso indipendente ed una zona Spa di 72 mq. Tutte le camere dell’hotel
saranno arredate in stile mediterraneo ed adatte a soddisfare le esigenze
dell’ospite moderno. Le strutture congressuali del “Valamar Lacroma Resort”
comprendono una gran sala congressi polivalente divisibile in quattro sale minori,
con una superficie di 890 metri quadrati ed una capienza max. di 1.000 posti a
sedere. Completano il resort sette sale di minori dimensioni, un’ampia hall e uno
spazio espositivo di 532 metri quadrati.
Nella località di Sveti Martin na Muri (www.svetimartin.hr), proclamata a suo
tempo “Destinazione europea d’eccellenza”, aprirà i propri battenti il “Golf”, il
primo hotel a quattro stelle dell’area, realizzato grazie ad un investimento di 25,3
milioni di euro. A Donji Kraljevac è in costruzione, grazie ad un investimento di
5,1 milioni di euro, l’hotel “Kralj”. Anche le città di Varaždin, Daruvar e Prelog
hanno visto aumentare le loro capacità ricettive grazie alla costruzione di nuovi
hotels.
Dando un’occhiata ai dati complessivi degli investimenti diretti nel settore
turistico, nel 2008 s’è raggiunta quota un miliardo di euro, con 5,5 miliardi di
kune (equivalenti a 764.000.000 di €) stanziati dal settore alberghiero privato.
Nel 2008 è iniziato un nuovo ciclo d’investimenti nel settore turistico croato, la
cui conclusione è prevista per il 2010. In questo senso si prevedono investimenti
per 2 miliardi di kune (280.000.000,00 di €). A partire dal prossimo anno è lecito
attendersi la realizzazione di nuove capacità ricettive e la proposizione di nuove
forme di turismo selettivo. Quest’andamento continuerà con la costruzione di
nuovi alberghi e con la profonda ristrutturazione delle strutture esistenti, le quali,
di regola, vengono arricchite di nuovi contenuti e servizi “di tendenza”, come i
centri wellness e le sale congressi.
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I CAMPEGGI
www.croatia.hr, www.camping.hr
La Croazia è una terra nella quale i campeggi sono solitamente immersi nel
verde, in un ambiente naturale protetto ed estremamente bello e quasi sempre
in riva al mare. Con i suoi 226 campeggi tradizionali e 278 campeggi “minori”,
cioè a capienza ridotta, la Croazia ha una capacità ricettiva campeggistica
complessiva di 223.900 unità, 9.991 delle quali appartengono ai piccoli campeggi
(con un massimo di 7 piazzole). I campeggi rappresentano il 23,7% delle
capacità ricettive totali del paese. Nel 2008, queste strutture ricettive hanno fatto
registrare 13.721.359 presenze, il che corrisponde al 3,39 per cento in più
rispetto allo stesso periodo del 2007. Infine, non dimentichiamo che la Croazia è
la culla europea dei campeggi naturisti, 12 in tutto, distribuiti tra l’Istria (6), il
Quarnero (4) e la Dalmazia (2).
L’accento sulla qualità dell’offerta e sulla sicurezza
L’Automobile club tedesco ADAC, nella sua guida al camping 2008, ha valutato
positivamente i campeggi croati, attribuendo loro un 5,3 per cento in più rispetto
alla valutazione dello scorso anno. La Croazia è uno dei 17 paesi europei presenti
nella guida tedesca specializzata. Gli ispettori dell’ADAC, l’anno scorso, hanno
visitato e valutato ben 102 campeggi croati. In 22 campeggi sono stati registrati
“notevoli miglioramenti” rispetto all’anno precedente. L’offerta gastronomica ed il
livello degli approvvigionamenti sono stati indicati come i punti di forza
dell’offerta campeggistica croata; ma anche gli altri segmenti (come gli impianti
igienici, le piazzole, la spiaggia, le offerte di sport e d’animazione) sono stati
valutati positivamente.
I campeggi parentini “Lanterna” e “Solaris”, operanti sotto la bandiera della
“Valamar hotels & resorts”, hanno meritato il punteggio più alto (8,6) tra tutti i
campeggi croati presenti nella nuova guida al camping dell’Automobile club
olandese ANWB 2008. Sempre secondo l’ANWB, accanto al “Lanterna” ed al
“Solaris”, altri due campeggi gestiti dalla “Valamar” hanno conquistato un posto
di prestigio tra le cinque migliori strutture del genere in Croazia: stiamo parlando
del campeggio “Orsera” di Vrsar (Orsera) (8,6) e dei campeggi naturisti “Politin”
di Krk (Veglia) (8,5) ed “Istra” di Parenzo (8,2). I criteri adottati hanno permesso
di valutare il livello generale della qualità delle strutture (impianti igienici,
ubicazione, approvvigionamento, animazione, attività sportive).
Il campeggio “Slatina” dell’isola di Cres (Cherso) ha conseguito un ambito
riconoscimento internazionale per aver ideato ed attivato i servizi del programma
Camping cum cane. Il riconoscimento della Fiera specializzata di Lione ha
premiato l’innovatività dell’idea e la sensibilità alle istanze ecologiche del
campeggio. Lo sviluppo costante del movimento campeggistico in Croazia si
riflette anche nei continui investimenti tesi al miglioramento della qualità delle
26
strutture esistenti: dalla parcellizzazione dei campeggi, attraverso la creazione
d’impianti igienici conformi agli standard qualitativi europei, sino alla costruzione
di nuove piscine (ben 23 negli ultimi anni). S’intensifica e diversifica anche
l’offerta ricettiva dei campeggi, con casette mobili, bungalow, appartamenti e
ville. Si registra, inoltre, un consistente miglioramento anche nella qualità dei
servizi ristorativi e commerciali, con un occhio di riguardo all’aspetto legato alla
sicurezza degli ospiti. Quasi tutti i maggiori campeggi propongono programmi
d’animazione organizzata e strutture per il gioco dei bambini. In Croazia, i
campeggi si stanno progressivamente trasformando in “strutture alberghiere a
cielo aperto”, capaci di offrire ai propri ospiti una sistemazione di gran qualità in
un ambiente naturale preservato e molto bello. In essi gli ospiti, oltre all’alloggio
in piazzole spaziose, ben curate e dotate di tutto il necessario, usufruiscono di un
gran numero di servizi ristorativi e commerciali, con tanta animazione, sport e
contenuti per lo svago (non è raro trovare campeggi dotati di centro wellness e
piscine). Siccome in Croazia il campeggio libero è vietato, l’intero settore è
attualmente impegnato nella realizzazione di aree di sosta che consentano,
soprattutto ai camperisti, di campeggiare durante tutto l’anno usufruendo di
servizi di qualità e nel rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia. Si
tratta di strutture ricettive collocate ai bordi delle strade nelle quali si potrà
campeggiare per una notte o per un breve soggiorno.
I PICCOLI HOTELS A CONDUZIONE FAMILIARE
www.croatia.hr, www.omh.hr
I piccoli hotels a conduzione familiare – una parte del nuovo volto del
turismo croato
I piccoli hotels a conduzione familiare croati rappresentano quanto di meglio il
turismo croato offra e contribuiscono al prolungamento della stagione turistica a
ben 240 giorni l’anno, dando lavoro a quattromila operatori del settore. Circa
duecento in tutto il paese, quasi il 90 per cento di essi è stato aperto negli ultimi
dieci anni. Grazie al programma del Ministero del Turismo “Un incentivo per il
successo”, negli ultimi cinque anni in Croazia è stato aperto il 70 per cento di
queste piccole strutture ricettive. I piccoli hotels a conduzione familiare sono
gradualmente diventati uno dei più richiesti prodotti turistici del paese. Ben il
70% di queste strutture lavora tutto l’anno.
Mille nuovi hotel nei prossimi sette anni
Nei prossimi sette anni è prevista la realizzazione di 1.000 nuovi piccoli hotels a
conduzione familiare, per una capacità ricettiva complessiva di 70 mila postiletto. La gran parte delle nuove strutture sarà rappresentata da alberghi a
quattro stelle ed offrirà anche un servizio di prenotazione on-line. Ciò dimostra
come la Croazia sia riuscita a adeguarsi al mercato anche in questo settore,
27
propendendo per un turismo “più umano”. Un turismo che, accanto ad un’offerta
ristorativo-ricettiva di prim’ordine, pone l’ospite al centro delle attenzioni del
padrone di casa, costantemente impegnato a soddisfare ogni sua esigenza.
Questo programma prevede un investimento di almeno un miliardo di euro.
In base alle tendenze dell’attuale industria turistico-alberghiera, alle
caratteristiche del turismo croato ed ai vantaggi comparativi intrinseci dei piccoli
alberghi a conduzione familiare croati rispetto alla concorrenza, ai fini della
specializzazione dell’offerta sono stati scelti i seguenti sei gruppi di prodotti:
alberghi per famiglie con bambini, alberghi per una vacanza attiva, alberghi
wellnwss & Spa, alberghi “heritage”, alberghi enogastronomici ed alberghi per il
business. Le strutture ricettive affiliate all’Associazione Nazionale dei Piccoli
Hotels a Conduzione Familiare sono particolarmente impegnate nella
salvaguardia del patrimonio enogastronomico croato. Ricette, modalità di
preparazione ed ingredienti di trasmettono di generazione in generazione. Gli
alimenti di produzione ecologica (carne, pesce e quant’altro) e tante specie
d’ortaggi e cereali sono specifici e tipici d’ogni regione in cui sorgono questi
piccoli alberghi: pensiamo all’Istria, al Quarnero, alla Dalmazia, alla Slavonia, alla
Croazia nord-occidentale… L’offerta gastronomica tipica dei ristoranti dei piccoli
hotels a conduzione familiare ha raggiunto un invidiabile livello qualitativo,
proprio come l’offerta dei vini proposti, la qualità dei servizi e la raffinatezza dei
loro arredi.
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UNA VACANZA PER TUTTI I GUSTI
IL TURISMO NAUTICO
www.croatia.hr, www.hgk.hr, www.aci-club.hr, www.croprodive.info
I porti croati per il turismo nautico
I 70 porti croati per il turismo nautico dispongono di 21.020 punti d’ormeggio in
totale. Per “porti del turismo nautico” intendiamo gli ancoraggi, gli ormeggi, i
marina con rimessaggio a terra ed i marina con ormeggio in mare. Quando vi
s’aggiungono i punti d’ormeggio dei porti aperti al traffico e quelli dei circoli
sportivi privati, il numero totale dei punti d’ormeggio ammonta a 35 mila unità.
In base ai dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica, i porti croati per il
turismo nautico nel 2008 hanno fatto registrare un numero complessivo di
visitatori pari a 807.206, con ben 1.434.601 di pernottamenti (dei quali 750.524
stranieri, con 1.357.836 di pernottamenti). La strategia dello sviluppo del turismo
nautico croato nei prossimi dieci anni si fonda sul modello denominato “3x15”,
che prevede la realizzazione di massimo 15 mila nuovi punti d’ormeggio in
almeno 15 nuove località di prestigio, il che garantirà un fatturato complessivo
pari a 15 miliardi di kune nel 2018.
Aumenti significativi della capacità della flotta charter
Negli ultimi due anni, l’aspetto numerico della flotta charter croata, con le sue
3.500 unità nel 2008, ha registrato un incremento del 40% rispetto alla flotta del
2006, che contava 2.500 unità.
Riconoscimento delle autorizzazioni straniere per il comando di natanti
ed imbarcazioni
www.mmpi.hr
Il Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, con l’intento di facilitare
la navigazione dei diportisti stranieri nella Repubblica di Croazia, sta approntando
alcune modifiche ed integrazioni al Regolamento sui natanti e sulle imbarcazioni
ai quali sarà garantito il riconoscimento delle autorizzazioni per il comando di
natanti ed imbarcazioni rilasciate dalle autorità competenti straniere.
In tal modo si consentirà ai cittadini stranieri il comando di natanti ed
imbarcazioni croati qualora possiedano un’autorizzazione rilasciata da parte delle
autorità competenti del Paese dal quale provengono.
Il Ministero riconoscerà le autorizzazioni straniere nella misura in cui siano state
rilasciate in base alle medesime condizioni richieste per il rilascio di autorizzazioni
equipollenti dalle norme vigenti nella Repubblica di Croazia. Il Ministero
provvederà a render noto l’elenco delle autorizzazioni straniere riconosciute nella
Repubblica di Croazia. Detto provvedimento faciliterà grandemente lo
svolgimento delle attività di noleggio nautico (charter) in Croazia,
salvaguardando nel contempo la sicurezza della navigazione.
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Le crociere
Nel 2008, nell’Adriatico croato sono state registrate ben 820 crociere di navi
battenti bandiera straniera, ovvero 192 in più (o il 30,6 per cento in più) rispetto
al 2007, mentre il numero dei giorni di permanenza nelle nostre acque, pari a
1.567 giorni, è cresciuto del 58,3 per cento. Il numero d’arrivi dei passeggeri
delle navi da crociera battenti bandiera straniera nel 2008 in Croazia, è stato di
936.424, con una crescita del 34,9 per cento rispetto al 2007. La gran parte delle
navi da crociera dirette in Croazia hanno visitato il nostro paese nel mese di
agosto (ben 141), ovvero 48 crociere in più rispetto allo stesso periodo del 2007.
Sempre in agosto, la Croazia è stata meta di ben 171,7 mila croceristi, ovvero 55
mila in più rispetto all’agosto 2007. Nei loro itinerari per il mare croato, le navi da
crociera straniere hanno visitato 22 porti in tutto. Tra essi, il maggior numero di
visite è stato registrato nel porto di Dubrovnik.
Le navi da crociera presenti quest’anno in Croazia hanno navigato sotto la
bandiera di ben 20 paesi. Il volume d’affari complessivo stimato, legato alle
crociere, s’aggira intorno ai 32 milioni di euro; si prevede, inoltre, che, tra 10
anni, il volume d’affari, diretto ed indiretto, riconducibile al movimento
croceristico internazionale in Croazia potrà raggiungere i 200 milioni di euro.
Bandiere blu
www.blueflag.org
In Croazia nel 2008 sono state assegnate 125 Bandiere blu ad altrettante spiagge
e 21 Bandiere blu ad altrettanti marina. Il programma di tutela dell’ambiente
marino e del litorale, chiamato “Bandiera blu” e riservato alle spiagge ed ai
marina europei, viene realizzato con successo da ormai 21 anni dalla FEEE
(Fondazione europea per l’educazione ecologica), organismo internazionale
istituito nel 1981 presso il Consiglio d’Europa. Il programma attualmente
abbraccia oltre trenta paesi europei ed una decina di paesi di altri continenti nei
quali il turismo è uno degli obiettivi strategici per il loro sviluppo economico. La
prima Bandiera blu fu issata in Croazia undici anni fa. Essa è simbolo di un
ambiente preservato, sicuro e piacevole, destinato alle vacanze, allo svago ed
alla ricreazione. Premia, inoltre, l’efficacia dei sistemi di gestione delle fasce
costiere e la realizzazione di programmi di sviluppo sostenibile nel turismo. Per
una spiaggia o un marina, ricevere la Bandiera blu significa godere dei benefici di
una campagna promozionale straordinaria basata sulla qualità dei servizi, sulla
pulizia del mare e della costa e sulla ricchezza delle dotazioni che caratterizzano
le spiagge.
Oltre 300 regate sulla sponda croata dell’Adriatico
Nel 2008, sulla sponda croata dell’Adriatico, si sono tenute oltre 300 regate,
soprattutto nell’area della Dalmazia centrale, dove si svolgono competizioni
veliche del calibro della “Mrduja” spalatina, un esempio noto e prestigioso di
evento sportivo diventato, col passare degli anni, un appuntamento velico
tradizionale. Accanto alla “Mrduja”, ricordiamo la “Regata pasquale” di Vodice, la
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“Kornati cup” e la “Business Cup” di Murter, la “Fiumanka” di Rijeka (Fiume) e la
regata della società velica “Latinsko idro”, sempre di Murter, località
tradizionalmente impegnata a preservare ed a promuovere la vela, l’arte di
navigare e la capacità di costruire splendide barche di legno, come la gajeta (la
gaeta), il leut (il leuto), il kajić (il caicchio) e la bracera (la brazzera). Le regate
sono diventate un vero e proprio “movimento marinaro”, ovvero uno stile di vita
che trascina con sé tante altre attività legate al mare, come la costruzione e la
riparazione di piccole imbarcazioni, le fiere nautico-veliche, il commercio di
attrezzatura per la nautica, l’assistenza tecnica e la richiesta sempre più
pressante di skipper e cuochi di bordo di buon livello.
L’orientamento dei marina croati verso il segmento di mercato
rappresentato dai megayacht
Sulla sponda croata dell’Adriatico, ogni anno si noleggiano circa 2.000
imbarcazioni, il 70 per cento delle quali è rappresentato da unità a vela ed il
resto da unità a motore. Un noleggio settimanale costa dai 1.500,00 euro, per le
imbarcazioni di minori dimensioni, ai 60.000,00 euro per i megayacht lunghi
intorno ai 30 metri.
Consapevole della crescita esponenziale della presenza dei megayacht nei suoi
marina, la rete nautica croata ACI s’è gradualmente orientata verso questo
segmento del mercato. Per megayacht s’intendono quelle unità da diporto con
una lunghezza compresa tra i 30 ed i 150 metri, le quali, in base al livello
dell’attrezzatura di bordo, possono costare dai 10 ai 300 milioni di euro.
Venti e più anni fa, quando fu costruita la gran parte dei nostri marina (compresi
quelli ACI), essi furono progettati per accogliere unità da diporto di otto metri di
lunghezza media. Oggi la lunghezza media delle unità ospitate nei nostri marina
è di 12 metri.
Per questo motivo, la rete dei marina ACI ha annunciato la propria intenzione di
ampliare il marina Opatija di Ičići, che, attualmente, vanta 290 punti d’ormeggio.
Il prolungamento del frangiflutti e il collocamento di frangionde galleggianti
consentirebbero l’ormeggio di una sessantina di megayacht da 30-50 metri di
lunghezza. È in programma anche la sistemazione dell’approdo per yacht nel
marina ACI di Spalato e, più tardi, la sistemazione dei marina di Dubrovnik,
Skradin (Scardona), Korčula (Curzola) e Rovigno, strutture che già ora possono
ospitare questo tipo d’imbarcazioni. Nell’area del marina di Ičići è prevista la
costruzione di un eliporto, soprattutto per la vicinanza degli scali aerei di
Grobničko polje e Krk.
Gli altri investimenti pianificati si riferiscono ai lavori di prolungamento del
frangiflutti ed alla ricostruzione delle banchine nell’ACI marina Pomer ed alla
sostituzione delle banchine nell’ACI marina Trogir (Traù). Ingenti saranno anche
gli investimenti destinanti all’ACI marina Spalato, dove è prevista la costruzione
di un nuovo edificio destinato ad ospitare la reception, locali commerciali ed uffici
e la sistemazione del verde circostante. Nell’ACI marina Korčula stanno per
concludersi i lavori di ricostruzione di un complesso di appartamenti all’interno
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del marina stesso. Con la ricostruzione e la ristrutturazione della propria sede,
l’ACI marina Korčula si doterà di una serie d’appartamenti esclusivi e di un
edificio polivalente proprio al centro di Korčula.
Annunciata la costruzione del primo marina per megayacht
Il centro nautico Prgin (NCP) e la società statunitense “Island Global Yachting”,
uno dei maggiori developers a livello mondiale e gestore di lussuosi marina in
tutto il mondo, hanno presentato ufficialmente un progetto che comprende la
realizzazione dell’“Hotel Šibenik” e del “Mandalina Megayact marina”, il primo
marina croato specializzato in megayacht da 40-60 metri fino ad 80-100 metri di
lunghezza, progetto che richiederà un investimento di oltre 80 milioni di euro.
Accanto a questo lussuoso marina, verrà costruito anche un altro marina più
piccolo, per unità da diporto di dimensioni più contenute e con una capacità di
400 punti d’ormeggio. Sulla penisola che li ospiterà, sarà realizzata anche una
zona commerciale con negozi e ristoranti, un centro per il wellness, più piscine
esterne ed interne, garage sotterranei ed impianti sportivi, così come una
banchina per l’approdo di piccole navi da crociera. Nelle immediate vicinanze
sorge anche un cantiere navale al quale il NCP s’appoggia per l’assistenza tecnica
ai megayacht. Il marina, con ben 400 punti d’ormeggio, 65 dei quali saranno
riservati ai megayacht da 30 a 100 metri di lunghezza, sarà inaugurato entro la
fine del 2009.
IL TURISMO SUBACQUEO
Tre nuove camere iperbariche a Zara, Dubrovnik e Crikvenica
Gia presenti a Zagabria, Spalato e Pola, tre nuove camere iperbariche,
fondamentali per combattere le malattie da decompressione, sono state
inaugurate nel 2007 a Zara e Dubrovnik e nel 2008 a Crikvenica. Su oltre 70.000
immersioni l’anno, in Croazia ogni anno si manifesta l’esigenza di una trentina
d’interventi di questo genere. Crescendo d’anno in anno il numero delle
immersioni, si prevede che crescerà anche il numero degli interventi di assistenza
medica ai subacquei. La camera iperbarica di Zara, particolarmente utile anche
perché dotata di precamera, può trattare contemporaneamente sei pazienti.
Disporre della precamera significa che, se durante il trattamento, lo stato del
paziente dovesse aggravarsi, il medico avrebbe la possibilità di entrare nella
precamera, dove i valori della pressione corporea si livellano con quelli della
camera iperbarica, e così prestare soccorso al paziente. La camera iperbarica è
attualmente ospitata in un laboratorio su ruote per poter essere piazzata in
qualsiasi luogo a seconda delle esigenze. A Zara è già attivo il Centro
internazionale d’archeologia subacquea per l’intero Mediterraneo e si lavora per
istituire il Centro studi di tecniche subacquee.
32
Curiosità – 1.500 grotte inesplorate e caverne sommerse e 15.000
relitti
Grazie all’eccezionale limpidezza del mare ed alla ricchezza del mondo
sommerso, il turismo subacqueo nell’Adriatico, uno dei mari più ricchi del mondo
per quanto riguarda il numero di relitti di navi e per l’esplorazione di caverne,
grotte e pareti rocciose sommerse, negli ultimi anni è protagonista di un vero e
proprio boom. Si suppone, infatti, che nell’Adriatico ci siano ancora 1.500
grotte e caverne inesplorate e, adagiati sui suoi fondali, ben 15.000 relitti
di navi, sottomarini, aerei e cacciatorpediniere affondati. L’incontro con un relitto
è un’avventura unica. Ogni nave ha un’interessante storia da raccontare, ed ogni
storia è il ricordo di un atto d’eroismo o di una tragedia. Negli ultimi dieci anni il
turismo subacqueo ha fatto registrare una crescita del 15-20%. Parallelamente
cresce anche il numero dei centri subacquei specializzati che operano nei siti
subacquei più interessanti dell’Adriatico. Sono più di cento i centri diving
registrati e muniti di brevetto, maggiormente diffusi in Istria, nel Quarnero e
nell’area della Dalmazia centrale.
Disposizioni normative
Per quanto riguarda le disposizioni normative vigenti in Croazia, esse prevedono
che nel nostro paese si possa svolgere un’attività subacquea soltanto se si è in
possesso delle necessarie autorizzazioni. Il tesserino sub costa 100,00 kn (14,00
€) ed ha una validità di 365 giorni, mentre l’autorizzazione individuale allo
svolgimento d’attività subacquee costa 2.400 kn (335,00 €) ed ha validità
annuale. Partecipare ad un’immersione destinata ad esplorare un relitto costa dai
25 ai 40 euro. La licenza rilasciata dal Ministero dei Beni Culturali per poter
svolgere attività subacquea sui relitti costa dalle 20.000,00 alle 30.000,00 kune
(dai 2.800,00 € ai 4.200,00 €).
Per svolgere attività subacquea nei centri sub autorizzati non è necessario essere
titolari del permesso individuale. Lo svolgimento d’attività subacquea è interdetto
in determinate zone di particolare interesse, e ciò vale anche per chi è in
possesso del permesso individuale. Si tratta di zone poste sotto tutela dal
Ministero dei Beni Culturali e nelle quali ci si può immergere soltanto sotto
l’occhio vigile di una guida esperta operante presso i centri sub autorizzati.
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IL TURISMO CONGRESSUALE
www.croatia.hr/Hrvatski/TurizamPlus/KongresniCentri
Le migliori destinazioni congressuali ed incentive
Il turismo congressuale croato dispone di circa 300 sale congressi con circa
40.000 posti in totale. Ogni anno in Croazia si tengono più di 5.000 congressi,
meetings e seminari, per un totale di 350.000 partecipanti. Nella prima metà del
2008 in Croazia si sono svolti quasi 2.800 eventi congressuali, ovvero il 10 per
cento in più rispetto allo scorso anno (con un incremento del giro d’affari del
12%). La metà degli eventi congressuali realizzati ha compreso anche il
pernottamento nelle strutture ricettive. Il maggior numero di congressi s’è tenuto
in maggio, per un totale di 38.600 partecipanti ed un giro d’affari di 26,4 milioni
di kune.
Il prezzo medio di un giorno “congressuale” a Zagabria è di 380,00 euro. In
Croazia, oltre il 90 per cento dei congressi si svolge nelle strutture alberghiere e
la loro durata media è di tre giorni.
Nuovi investimenti
L’hotel di Zagabria “Antunović” (www.centar-antunovic.com) si riorganizza
come centro congressi con 20 sale ed una superficie complessiva di 2.500 mq.
Oltre alla maggiore delle sue sale, dotata di una capienza massima di 1.000 posti
a sedere, la struttura dispone anche di una sala congressi per 500 convenuti.
Sulla verde penisola di Babin kuk, nel 2009 è prevista l’apertura del maggiore
albergo congressistico a quattro stelle di Dubrovnik, il “Valamar Lacroma
Resort” (www.valamar.com). Le moderne strutture congressuali del “Valamar
Lacroma Resort” comprendono una gran sala congressi polivalente divisibile in
quattro sale minori, ampia 890 metri quadrati e dotata di una capienza max. di
1000 posti a sedere. Completano il resort sette sale di minori dimensioni,
un’ampia hall e uno spazio espositivo di 532 metri quadrati.
Tra le più note e migliori strutture congressuali croate, ricordiamo le sale degli
alberghi Croatia di Cavtat, Westin, Sheraton e The Regent Esplanade di
Zagabria, Dubrovnik Palace di Dubrovnik, Neptun - Istria, Briuni (Brioni),
Ambasador d’Opatija, Novi SPA Hotels&Resort di Novi Vinodolski e
dell’Hypo centar di Zagabria. L’albergo “Le Meridien Lav” di Spalato, nel
2008 è stato proclamato “Miglior albergo congressistico europeo”.
Il Ministero del Turismo stanzierà risorse a fondo perduto per la realizzazione di
quattro centri congressuali in diverse regioni della Croazia.
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IL TURISMO RURALE
www.hrvatski-farmer.hr; www.ruralis.hr
Le aree rurali della Croazia, negli ultimi anni, hanno fatto registrare un evidente
sviluppo soprattutto per quanto riguarda alcune particolari forme di turismo:
dalla produzione di prodotti autoctoni e tipici della tradizione locale, attraverso la
tutela del patrimonio naturale, storico-culturale ed etnografico, sino alla
promozione turistica delle zone rurali croate ed alla creazione di destinazioni
turistiche prettamente agresti.
Oggi in Croazia le aziende agrituristiche registrate sono 359 e dispongono di 875
posti-letto. La maggior parte di esse (70 in tutto) è ubicata nella Contea
Dubrovačko-neretvanska, seguita dall’Istria con 64 realtà agrituristiche (per un
totale di 253 posti-letto).
Il ruolo guida dell’agriturismo istriano
Le peculiarità dell’agriturismo croato sono proprio le caratteristiche intrinseche
delle sue zone agresti: un ambiente tranquillo, l’assenza del frastuono dei centri
urbani, una natura preservata, la possibilità di familiarizzare con la gente del
luogo, i cibi caserecci e l’opportunità di scoprire gli antichi mestieri dei contadini.
Le realtà agrituristiche sono sempre ubicate in prossimità di zone turisticamente
interessanti, capaci di dare prodotti genuini ed i servizi tipici di un’azienda
agricola, nella quale solitamente lavorano tutti i membri del nucleo familiare. Le
capacità d’ogni struttura del turismo rurale sono esaurite in media 111 giorni
l’anno, per un soggiorno medio di 9 giorni. Il record di capacità ricettive esaurite
spetta alle case-vacanza in ambiente rustico, con 134 giorni l’anno.
Per ora l’Istria, forte di un’invidiabile posizione geografica, d’eccellenti
collegamenti viari e d’un ricchissimo patrimonio culturale, svolge il ruolo di leader
del turismo rurale in Croazia. Ciò anche grazie al ruolo proattivo delle comunità
locali e di singole istituzioni finanziarie operanti nella regione. Il processo iniziato
si sviluppa secondo un programma ben preciso, è costantemente implementato e
rappresenta la direzione giusta per lo sviluppo dell’agriturismo anche nelle altre
regioni del paese.
Il nuovo regolamento
Il regolamento sulla prestazione dei servizi ristorativo-ricettivi nelle aziende
agrituristiche, redatto con il contributo e l’esperienza dei consorzi per
l’agriturismo ed il turismo rurale della Contea Istriana “Hrvatski farmer” e
“Ruralis”, e dell’associazione nazionale per lo sviluppo del turismo rurale “Selo”, è
stato promulgato ed è in vigore dal 19 gennaio 2008. Con esso s’intende
sostenere lo sviluppo di questo ramo dell’industria turistica, per il quale si
prevede una rapida crescita dovuta, tra l’altro, anche allo stretto rapporto
esistente tra turismo ed agricoltura.
Il compito di questa normativa sarà quello d’introdurre standard di semplice
comprensione e di facile applicazione in quest’attività in forte crescita sul
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mercato turistico croato. I proponenti ritengono che uno dei principali compiti
della normativa, accanto alla semplificazione delle norme che regolano l’attività
dell’agriturismo e del turismo rurale, consista nel favorire la continua educazione
dei titolari di queste realtà agrituristiche, al fine di elevare la qualità dei servizi
prestati dalle loro aziende.
Le politiche di sostegno al turismo rurale
www.mint.hr
Il ministro del Turismo, Damir Bajs, ha annunciato l’apertura di circa trecento
nuove aziende agrituristiche entro la fine del suo mandato. Questo risultato sarà
perseguibile grazie ad una politica d’incentivazione con linee di credito riservate
alle aziende agrituristiche site nelle aree rurali del Paese. Il dicastero competente
interverrà con risorse pari a 5,5 milioni di kune per sovvenzionare gli interessi
passivi dei finanziamenti concessi.
Con particolari linee di finanziamento pubblico s’incentivano anche i programmi
di tutela, rinnovamento e coinvolgimento del patrimonio culturale nazionale nel
turismo. Il Ministero del Turismo, nel 2008, ha destinato 15 milioni di kune a
fondo perduto per il finanziamento di progetti quali “Il patrimonio culturale
nazionale nel turismo”, “Gli itinerari tematici” e “I souvenir tipici”. Lo stesso
dicastero ha sostenuto anche il progetto “La strada di Napoleone – La via del
vino di Pelješac” sviluppato nella località di Putnikovići, un progetto che
collegherà, proponendoli alla fruizione dei turisti, la ricchezza dell’offerta turistica
locale, la cultura ed il patrimonio storico della penisola di Pelješac (Sabbioncello).
IL TURISMO CULTURALE
www.kulturniturizam.croatia.hr, www.croatica.net/hr/portal/unesco/
Oltre il 20 per cento dei turisti che visitano le metropoli europee è spinto dalla
sete di cultura. Sotto l’aspetto economico, quello culturale è il nuovo segmento
turistico sul quale puntare perché è capace di assegnare alla Croazia (non più
soltanto terra di sole e di mare interessante soltanto due mesi l’anno) un posto
sulla carta mondiale delle destinazioni culturali. La Croazia è unica, non solo per il
suo mare azzurro e cristallino, ma anche per l’autentico tesoro delle tante
diversità del suo ricco patrimonio culturale. Dalla preistoria sino ad oggi, il paese
è disseminato di tanti beni storico-culturali lasciati, su questa terra,
dall’avvicendarsi delle epoche e delle genti.
Se scegliete il litorale croato come punto di partenza del vostro viaggio, avrete
l’occasione di vedere innumerevoli segni dell’influsso diretto e dell’eredità della
cultura tipicamente mediterranea, tanti monumenti risalenti all’antica Roma o al
Medioevo, il patrimonio romanico d’arte sacra ed una sequela di borghi
mediterranei splendidamente conservati.
Alcuni monumenti sono compresi nella lista del Patrimonio culturale dell’umanità
dell’UNESCO, come il Palazzo di Diocleziano a Spalato, che l’imperatore
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romano fece erigere nelle immediate vicinanze della sua Aspalathos natia, in
Dalmazia.
La città di Trogir (Traù) rappresenta il nucleo urbano medievale meglio
conservato non solo dell’Adriatico, ma dell’intera Europa centrale.
La città di Dubrovnik, perla dell’Adriatico, è una città con una storia culturale e
politica senza pari. Conquistata l’indipendenza nel XIV secolo, diede vita alla
Repubblica di Ragusa, famosa come una delle potenze marinare del
Mediterraneo d’allora. I Ragusini conservarono a lungo la loro indipendenza non
soltanto grazie ai rapporti mercantili e diplomatici, ma anche grazie ad una
possente cinta muraria (alta 25 m, lunga 2 km), alle fortificazioni ed ai bastioni
che oggi rappresentano l’attrazione monumentale principale della città.
La Basilica Eufrasiana di Parenzo (Poreč), la cui abside è riccamente decorata
con splendidi mosaici figurativi che, accanto ai mosaici della chiesa di San Vitale
di Ravenna, appartengono al novero delle maggiori espressioni dell’arte musiva
d’Europa, rappresenta indubbiamente uno dei più fulgidi esempi d’edificio sacro
del VI secolo.
Come non accennare, poi, alla cattedrale rinascimentale di San Giacomo a
Šibenik (Sebenico), o all’Arena di Pula (Pola), uno degli anfiteatri romani
meglio conservati d’Europa.
Le pagine del patrimonio mondiale dell’UNESCO sono soltanto l’inizio di un
fantastico viaggio ispirato al patrimonio storico-culturale della Croazia.
Interessante è, ad esempio, la chiesa di Santa Croce della città di Nin, nota
come “la più piccola cattedrale del mondo”.
La città di Zara, anch’essa uno dei gioielli storici del paese, continuamente
esposta, in ogni epoca del suo lungo ed agitato passato, a continue devastazioni
e saccheggi e ad altrettante ricostruzioni, porta sul proprio volto testimonianze
architettoniche sulle quali le guide turistiche, a ragione, dicono: “Rari sono i
luoghi in cui sono presenti influssi culturali così differenti come a Zara”. A Zara
c’è un “miracolo” architettonico recente, diventato una sorta d’icona moderna
della città: alludiamo all’“Organo marino”, realizzato in un tratto della riva
zaratina. Qui le onde del mare, penetrando nelle canne dell’organo poste sotto la
superficie del mare, danno vita ad un suono incredibile definito “musica marina”.
Un’altra curiosità della città la troverete proprio sull’estremità della penisola
zaratina: è il “Saluto al Sole”, recente installazione realizzata con trecento lastre
di vetro multistrato poste al medesimo livello del lastricato della pavimentazione
della riva. Di forma circolare, con 22 metri di diametro, il “Saluto al Sole” è stato
ideato come installazione artistica spaziale a forma d’anfiteatro attorno alla
quale, su blocchi di pietra, sono stati sistemati tutti i pianeti del sistema solare,
ciascuno con la sua orbita.
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La storia agitata della Croazia continentale
Parte del panorama culturale mitteleuropeo, il vasto territorio della Croazia
continentale è un’interessante area da includere assolutamente nel vostro
viaggio attraverso la Croazia. Esso spicca per i numerosi siti archeologici
preistorici di rilevanza mondiale, per gli antichi borghi, le fortezze ed i
castelli del basso Medioevo e per i monumenti ed i beni architettonici
del Barocco, che offrono un fedele quadro della vita di un tempo su queste
terre. La peculiarità più tipica della regione del Hrvastko zagorje sono senza
dubbio i suoi tanti castelli.
A coloro che amano l’avventura, consigliamo di andare a scoprire le fortezze che
hanno difeso l’Europa occidentale dall’avanzata dei Turchi Ottomani; durante
questo percorso, scoprirete le antiche tradizioni locali custodite gelosamente e
tramandate di generazione in generazione.
Đurđevac, città della Podravina, e la sua leggenda dei “Picoki” sono stati inseriti
nella rete turistica che unisce venti destinazioni europee “eccellenti”, distintesi
per l’amore e la cura verso il proprio patrimonio culturale immateriale. La
leggenda dei “Picoki” ci parla del coraggio e dell’inventiva della gente di
Đurđevac che, con un espediente, riuscì a liberarsi dal lungo assedio dell’esercito
turco.
Un paradiso per gli amanti dell’archeologia
Per gli amanti dell’archeologia, la Croazia rappresenta una novità straordinaria,
soprattutto grazie a tre siti di gran rilievo. Il più importante ed il più conosciuto è
senz’altro il sito di Krapina, dove è raccolta ed esposta una gran quantità di
reperti fossili preistorici appartenenti all’uomo di Neandertal, conosciuto col nome
scientifico di Homo sapiens neanderthalensis, scoperto in questi luoghi nel 1899.
Di gran rilievo sono anche la civiltà neolitica di Vučedol , località nei pressi di
Vukovar, ed il sito di Salona, il maggior complesso monumentale dell’antichità
e metropoli romana della provincia della Dalmazia.
Da festival a festival
Per numero di concerti, mostre, eventi culturali e festival all’aperto, Zagabria è
annoverata tra le città culturalmente più attive d’Europa. Il progetto “I sabati a
Zagabria” unisce concerti itineranti, spettacoli di folclore e le “Vedute musicali del
Gornji grad”, cioè della Città alta. Ogni sabato, da metà aprile ai primi d’ottobre,
queste tre delizie musicali rappresentano uno spaccato del ricco patrimonio
culturale e tradizionale di Zagabria e dei suoi dintorni. “L’autunno a Zagabria”,
incontri internazionali multiculturali svoltisi dal 20 settembre all’8 novembre
2008, ha messo insieme varie manifestazioni tra le quali ricordiamo il “Festival
del teatro mondiale”, il “Zagreb Film Festival”, il “Queer Zagreb”, il “Festival del
nuovo circo”, il jazz festival “VIP Zagreb” e tanti importanti progetti espositivi
come la mostra dell’espressionismo tedesco nel museo “Klovićevi dvori”, i
concerti dell’Orchestra filarmonica zagabrese ed alcune repliche dell’opera
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“Orfeo”, messe in scena sulle tavole del HNK, il Teatro Nazionale Croato di
Zagabria.
Quando l’arte si sposta verso la costa, è segno che sta per iniziare la stagione
estiva. D’estate, la costa è tutto un brulicare di festival, rappresentazioni teatrali,
feste e concerti di musica classica e tradizionale. Sul litorale è difficile che vi sia
un solo giorno estivo privo di una pur minima manifestazione culturale. Quello
più antico e più prestigioso è, senza dubbio, il “Festival estivo di Dubrovnik”
(Dubrovačke ljetne igre), noto a livello internazionale ed affiliato all’associazione
dei festival europei. Tra le manifestazioni culturali del litorale, segnaliamo
l’“Estate spalatina”, le “Serate musicali a San Donato”, l’“Estate polesana”, il
“Liburnia Jazz Festival” ad Opatija (Abbazia), le “Notti estive di Fiume” (Rijeka), i
festival cinematografici di Motovun (Montona) e Pula (Pola), le rappresentazioni
del Teatar Ulysses sulle isole Brijuni (Brioni), il “Festival delle klape dalmate” ad
Omiš (Almissa), il “Festival delle canzoni dalmate” di Šibenik (Sebenico) e tanto
altro ancora. A Zara segnaliamo una manifestazione molto suggestiva: la “Noć
punog miseca” (Notte del plenilunio), quando, spenta l’illuminazione pubblica,
alla fievole luce della luna, delle fiaccole e dei lampioni, si gustano le delizie della
cucina locale, tra una canzone ed un ballo della tradizione. E come dimenticare le
“Giornate di Diocleziano” a Spalato, un evento di dieci giorni ispirato alla Spalato
d’un tempo, partecipando al quale potrete godere della ricca offerta di
gastronomia, intrattenimento e cultura della città dalmata.
In primavera ed in autunno questi stessi spettacoli vengono messi in scena negli
spazi e nei festival della Croazia continentale: dal “Festival cinematografico
alternativo” del castello Veliki Tabor, passando per lo “Špancirfest” e le “Serate
barocche” di Varaždin, sino al festival autunnale di Vinkovci chiamato
“Vinkovačke jeseni”. Oltre ai castelli ed alle fortezze della Croazia interna,
appartiene al circuito turistico-culturale del Paese anche un fenomeno culturale
della portata del movimento pittorico naïf nato nella regione della Podravina.
Offrendo uno spaccato della vita contadina di un tempo, il movimento pittorico
naïf ha dato artisti del calibro di Krsto Hegedušić, Ivan Generalić, Ivan Rabuzin
ed Ivan Lacković Croata. La Slavonia, al tempo delle feste folcloristiche,
rappresenta un’esperienza culturale senza pari (basti pensare a manifestazioni
come i “Đakovački vezovi”, l’“Estate culturale di Osijek” e tante altre ancora).
La Croazia vanta anche un patrimonio marinaresco ed una tradizione cantieristica
antica e prestigiosa. Una flotta composta da 12 barche della tradizione ha
rappresentato la Croazia al “Festival mondiale del mare e della gente di mare”
tenutosi nella città francese di Brest. Accanto ad una falkuša chiamata “Molo”, la
flotta croata ha schierato anche la brazzera “Gospa od Mora”, una lađa di
Metković, il liuto “Slobodna Dalmacija”, una gaeta di Betina, la “Condura
croatica” zaratina, la battana rovignese “Fiamita”, un gozzo (guc) di Vis (Issa), la
“Liburnia” ed una gaeta di Hvar (Lesina).
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IL TURISMO ALL’INSEGNA DELL’AVVENTURA
www.croatia.hr; www.adventure-sport.net
Il cicloturismo
Chi va in bicicletta avanza lentamente, non lo si può negare. Tuttavia, così
facendo, riesce a vivere appieno la natura circostante, i profumi dei prati, la
freschezza delle cascate, il canto degli uccelli ed il divino sapore dell’acqua
sorgiva. Si va per strade paesane, si percorrono i sentieri che attraversano
boschi, campi e vigne e che ci portano a toccare località ignote ai soliti tour
turistici. Nei parchi nazionali e naturali le piste ciclabili sono ben descritte e
segnalate. Il Parco nazionale dei Laghi di Plitvice ha i più bei percorsi ciclistici
d’Europa. Con la bicicletta potrete andare davvero dappertutto, seguendo
percorsi che non richiedono un grande sforzo fisico e che offrono un’incredibile
varietà di paesaggi: dalle valli ed i monti dell’assolata Istria, per i sentieri che
attraversano il boscosissimo Gorski kotar e le verdi colline del Hrvatsko zagorje,
sino alle pianure della Slavonia o del Turopolje. In bici potrete visitare anche le
isole, che d’estate, sebbene siano un po’ meno verdi, sono tuttavia baciate dal
sole e circondate da un mare d’un azzurro spettacolare. Che l’avventura in
bicicletta vi porti a visitare tanto i parchi nazionali marini di Mljet (Meleda) e
Brijuni (Brioni), quanto le isole maggiori della Croazia, come Krk (Veglia), Cres
(Cherso), Rab (Arbe), Lošinj (Lussino), Pag (Pago), Ugljan, Pašman, Dugi otok
(Isola Lunga), Brač (Brazza), Hvar (Lesina), Vis (Issa) e Korčula (Curzola).
In ogni regione montana della Croazia, inoltre, troverete ottimi percorsi per la
pratica del mountain biking. La montagna dell’Učka, i rilievi del Gorski kotar e
dello Žumberak, i sentieri che, attraversando Vinodol, portano alla Velika Kapela,
dalla Lika al Velebit, le zone montane tra i fiumi della Dalmazia e l’area
continentale del Biokovo, sono aree ideali dove troverete salite ripidissime ed
esaltanti discese. Nella regione della Slavonia s’organizzano tour cicloturistici
molto interessanti che prendono il nome di “Drava Bike tour”, “Dunavska
biciklistička ruta” (L’itinerario ciclistico danubiano) e “Panonski put mira” (La via
pannonica della pace).
Il kayaking
Le limpide, calde e verdi acque di tanti torrenti e fiumi croati, ideali per tutti gli
amanti del kayaking, sgorgano in prossimità delle pendici montane, scorrono
attraverso i canyon e, superando una sequela di barriere tufacee, vanno a
formare cascate spumeggianti. Attraggono per la loro bellezza, non per la loro
pericolosità. Se non siete esperti, potrete evitare le alte cascate e le rapide più
pericolose procedendo lungo la riva. Le piene primaverili consentono ai più
esperti di provare il piacere supremo delle discese nelle acque selvagge, mentre i
tour estivi sono ideali per i principianti. Dalle maggiori località turistiche costiere
s’organizzano quotidianamente gite in kayak per le acque dei fiumi Kupa, Gacka
e Zrmanja. Pagaiando a bordo di un kayak, scoprirete angoli della natura che
nemmeno gli anziani del luogo hanno mai visto. Sebbene il kayaking in Croazia
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vanti una lunga tradizione ed acque meravigliose, non lo si può certo definire
uno sport di massa. I periodi ideali per un’avventura in kayak sui fiumi Dobra,
Mrežnica, Una, Kupa, Korana, Cetina, Krupa e Zrmanja sono la primavera
ed i primi giorni dell’estate.
Il rafting
Il rafting, come sistema di trasporto fluviale, vanta in Croazia una lunga
tradizione. Il primo rafting moderno ed avventuroso sulle acque selvagge della
Croazia è stato introdotto verso la fine degli anni ’80 ed ha permesso di scoprire
l’incantevole bellezza dei fiumi croati, sino ad allora conosciuta soltanto da pochi
avventurieri, appassionati del kayak e della pesca. Neanche i pionieri dei tour
commerciali per i fiumi, buoni conoscitori delle acque croate, avrebbero potuto
immaginare il boom di popolarità del rafting fluviale nel nostro paese, praticato
su acque che raramente presentano rapide ed onde improvvise. Grazie a loro,
migliaia di persone hanno potuto vivere da vicino l’esperienza indimenticabile
della magia del fiume, delle rive verdeggianti, dei ripidissimi canyon e delle
profondità trasparenti. I fiumi del continente sono attorniati da fitti boschi e da
alte montagne, mentre quelli in prossimità del mare hanno rive verdeggianti e
profonde gole di roccia nuda. Il loro denominatore comune è il verde trasparente
delle loro acque, dalla superficie sino al fondo.
La speleologia
La costa croata, protendendosi sul territorio carsico, vanta ben 8.500 tra grotte e
caverne, oltre la metà delle quali è ancora inesplorata e sconosciuta. Alcune sono
dotate d’illuminazione artificiale e di percorsi sicuri e, come tali, sono accessibili
anche ai visitatori privi di qualsiasi conoscenza ed esperienza speleologica. Le
società, i club e le divisioni speleologiche delle associazioni montane, talvolta,
alle loro spedizioni fanno partecipare anche alcuni appassionati poco esperti. Tra
le grotte più conosciute in riva al mare, ricordiamo la Vranjača a Dugopolje, nei
pressi di Spalato, la Lukina jama del Velebit (unica perché ospita il “proteus”, uno
stranissimo animaletto delle caverne), quella di Šandalji, nei pressi di Pola, con i
più antichi resti dell’Homo erectus trovati in Croazia, la Zmajeva špilja (Grotta del
drago) sull’isola di Brač (Brazza), gli altari realizzati dentro le grotte nell’eremo di
Blaca, la grotta Lokvarka nel Gorski kotar, e, per finire, la Grapčeva špilja, a due
passi da Jelsa, sull’isola di Hvar (Lesina), uno dei siti più antichi non solo della
civiltà isolana, ma anche dell’Adriatico e dell’intero Mediterraneo, aperta al
pubblico a partire dal 2008.
Le arrampicate e l’alpinismo
Sebbene le montagne croate non siano eccezionalmente alte, non essendovi
alcuna cima che superi i 2.000 metri, esse sono tuttavia molto interessanti. La
catena delle Dinariche, quasi tutta compresa nel territorio croato, è
conosciuta in tutto il mondo come una regione tipicamente carsica. Le
caratteristiche specifiche del carso, con rilievi ugualmente interessanti tanto in
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superficie, quanto nelle profondità della terra, rendono le arrampicate e
l’alpinismo in Croazia esperienze davvero uniche. L’alpinismo e le arrampicate
praticate sui rilievi di una regione carsica hanno tante similitudini con l’attività
alpinistica svolta sulle montagne più alte. Le taglienti rocce carsiche, la
prevalenza d’aree brulle e nude, la pochezza d’acqua, la povertà di vegetazione,
le condizioni climatiche difficili e la scarsità della popolazione richiedono agli
alpinisti un impegno quasi simile a quello che richiederebbe loro una scalata su
montagne molto più alte. Le Dinariche, poi, offrono una gran varietà d’ambienti
differenti. A nord, ad esempio, nel Gorski kotar, le montagne sono più basse e
più docili, mentre quelle meridionali, soprattutto quelle della Dalmazia, sono più
alte ed aspre. I monti che s’ergono tra i fiumi Sava e Drava sono, invece,
completamente differenti. Più antichi, più docili, relativamente bassi, ricchi
d’acqua e di vegetazione, sono ideali per passeggiate all’aria aperta e per facili
arrampicate.
I voli in paracadute, in deltaplano o in mongolfiera
Sempre più numerosi sono gli appassionati che in Croazia, terra dall’aspetto
mutevole e dalle condizioni climatiche favorevoli, si cimentano nei voli col
paracadute, col deltaplano o con la mongolfiera. Montagne baciate dal sole ed
affacciate al mare, come l’Učka, la Dinara ed il Biokovo, danno vita a
condizioni di prim’ordine per il volo estremo, senza, tuttavia, dimenticare le isole.
Chi ama il volo, in Croazia non è costretto a frequentare solo una località. Le
montagne che seguono il profilo della costa sono fatte apposta per i voli cross
country: tante ore per aria, ad ammirare il litorale, il mare e le isole. Un viaggio
veramente avventuroso sulle ali del vento!
Le corse adventure
Sono circa dieci le corse adventure organizzate ogni anno in Croazia; di
differente durata e difficoltà, dalle più semplici e brevi alle più difficili e lunghe
(alcune durano più giorni), consentono ai veri sportivi ed ai dilettanti, amanti
degli sport estremi, di scoprire anche il lato selvaggio e tutta la bellezza delle
verdi regioni montane, dei fiumi, delle isole e del mare. La varietà e la ricchezza
della natura e dei terreni di gara offrono agli organizzatori tante possibilità di
pianificazione del tragitto delle corse adventure.
IL GOLF
Il Marlera Golf LD - resort golfistico di classe mondiale
Su una superficie di 130 ettari sul versante meridionale della penisola istriana, tra
le località di Ližnjan (Lisignano) e Medulin (Medulino), è in corso la costruzione
del primo campo da golf a 27 buche della Croazia e di un resort di gran lusso: il
“Marlera Golf”. L’idea di base è che il “Marlera Golf LD” diventi il più bell’impianto
da golf a 27 buche del Paese, con tanto di hotel a cinque stelle e 160 camere,
servizi wellness & Spa, una casa da gioco e capacità ricettive supplementari. Con
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la possibilità di praticare il golf per ben 350 giorni l’anno, il “Marlera Club” si
propone come una meta turistica suggestiva anche durante i mesi invernali. Le
caratteristiche del terreno saranno identiche a quelle che contraddistinguono i
migliori impianti di Scozia, Irlanda ed Inghilterra. Il percorso di 27 buche sarà
realizzato in base agli standard GCA ed in stile “links”. Con due chilometri e
mezzo di costa incontaminata, il verde della macchia mediterranea, un paesaggio
collinare circostante che degrada sino a sfiorare il mare, il “Marlera Club”
consentirà una vista spettacolare da ciascuna delle sue 27 buche.
È in programma anche la costruzione di un altro green su una superficie di circa
75 ettari su una delle aree più suggestive del comune di Brtonigla (Vertoneglia),
dirimpetto al campeggio “Park Umag” ed all’area ricreativa “Ladin Gaj” e protesa
sino al villaggio “Mala Punta”, ovvero al villaggio turistico-residenziale
“Karigador”. Il progetto comprende la costruzione di un campo da golf a 18
buche e di un impianto per l’allenamento, alcune ville con servizi accessori,
l’edificio del golf club con un’area destinata al parcheggio, quattro laghetti
artificiali (uno per l’irrigazione) ed altre superfici verdi.
La società “Jupiter Adria” d.o.o. nel 2009, ovvero nei prossimi 2-3 anni, ha in
programma la realizzazione in Istria di altri due resort golfistici e l’avviamento dei
lavori per la costruzione di un terzo resort. Si tratta del resort “Makrocija”, tra
Umag (Umago) e Buje (Buie), i cui lavori di costruzione termineranno entro il
2011. Oltre al campo da golf, il complesso disporrà di un hotel con 80 camere ed
alcune ville sparse per l’area. Nell’accademia golfistica nei pressi di Novigrad
(Cittanova) è prevista la realizzazione di due nuovi green, di un albergo con 600
posti-letto e tanti altri servizi accessori. Il “Golf resort” che sorgerà nei pressi di
Motovun (Montona) comprenderà un green da 18 buche e varie strutture
ricettive (un hotel e diverse casette sparse per l’area), per una capacità
complessiva di 498 posti-letto.
Sta per concludersi l’iter legislativo che porterà alla promulgazione della Legge
sul golf con la quale, oltre a disciplinare importanti questioni legate alla
costruzione dei green in Croazia, si agevolerà l’ingresso del capitale straniero nel
Paese, aumentando così la concorrenzialità del turismo croato.
IL TURISMO DEL BENESSERE E TERMALE
Anche se il turismo del benessere in Croazia ha iniziato a svilupparsi soltanto
recentemente, oggi registra una rapida crescita grazie soprattutto agli ingenti
investimenti destinati al suo sviluppo. Circa il 4,2% dei turisti che visitano la
Croazia cita la salute ed il benessere come uno dei principali motivi del soggiorno
nel nostro Paese. Grande è il numero di strutture ricettive tanto sull’Adriatico,
quanto all’interno, a vantare un’offerta turistica arricchita anche da servizi legati
al benessere.
Tra i maggiori centri per il wellness attualmente in funzione in Croazia,
segnaliamo quello del complesso alberghiero “Solaris” di Šibenik (Sebenico,
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www.solaris.hr) con ben sei piscine riscaldate, di cui due con acqua di mare,
ad una temperatura di 28º C. La piscina interna, riempita con acqua dolce, e
l’impianto di massaggi subacquei hanno una temperatura di 30º C; completano il
complesso geyser subacquei, un impianto di nuoto controcorrente e belle cascate
artificiali. La società “Novi SPA Hotels&Resorts” di Novi Vinodolski ha
recentemente aperto il nuovo albergo a cinque stelle, il “The View”, ed uno dei
maggiori centri wellness & SPA in questo lembo d’Europa.
Le Terme Tuhelj (www.terme-tuhelj.hr), una delle perle del turismo
continentale croato, sorgono ad una quarantina di chilometri ad ovest di
Zagabria, in una pittoresca vallata stretta tra le verdi colline dello Zagorje.
D’epoca romana, in esse l’organismo umano trae grande beneficio dalle proprietà
curative delle acque termali e del peloide che sgorga proprio nella sorgente. Vi si
curano le malattie reumatiche, le lesioni ossee ed articolari, i problemi di natura
ginecologica e, con una combinazione di trattamenti, il fastidioso problema
estetico della cellulite. Le Varaždinske toplice sono le terme più antiche del
Paese. Il complesso termale comprende anche la clinica specializzata nella
riabilitazione medica “Varaždinske toplice”, la cui attività si basa su una
tradizione millenaria improntata sull’uso degli effetti benefici delle acque sulfuree
e del peloide. Con 973 posti-letto e quattro strutture ricettive comunicanti
(“Terme”, “Konstantinov dom”, “Lovrina kupelj” e “Minerva”), le “Varaždinske
toplice” propongono differenti programmi di benessere tra i quali ricordiamo: il
“Programma di tutela della salute”, “Una vacanza-relax per pensionati”, “ Un
weekend per Lei” e “Un weekend per Lui”. La struttura prevede programmi di
nordic walking e pilates nonché laboratori specializzati nella diagnostica
isocinetica e palestre attrezzate con le macchine Cybex, presenti nei migliori
centri sportivo-riabilitativi di tutto il mondo.
Abbazia rievoca i fasti di un tempo
Ad Abbazia (Opatija), negli ultimi anni, sono stati fatti ingenti investimenti nel
campo del benessere. A questa tendenza s’è adeguata anche la clinica
specializzata per la riabilitazione dalle malattie cardiovascolari, polmonari e
reumatiche “Thalassotherapia”, che unisce tutta l’esperienza nel campo medico
alle nuove tendenze legate al wellness. Il “Centro wellness” d’Opatija offre, in un
sol luogo, una piscina di 25 metri con una gran varietà d’effetti acquatici, due
vasche con idromassaggio, una sala per il fitness, vari tipi di sauna, oltre 10 tipi
di massaggio e tanti trattamenti cosmetici. La zona SPA & relax del centro offre il
bagno in speciali tinozze, bagni Kneipp, saune romane e finlandesi, l’aromarium e
un’incantevole vista sul Quarnero. Il “Thalasso Wellness” d’Opatija è particolare
anche perché le sue piscine sono riempite con acqua marina riscaldata ad una
temperatura ottimale, mentre i trattamenti cosmetici ed i prodotti di bellezza
impiegati nel centro devono i loro vantaggi alle proprietà naturali del sale marino.
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Il boom degli investimenti
La caratteristica più importante dei centri wellness sta nel fatto che la loro
classica offerta di trattamenti e programmi per il benessere si coniuga spesso con
tutta una serie di programmi medici attivati in collaborazione con vere e proprie
cliniche del benessere e della salute. La società alberghiera “Liburnia Riviera
Hoteli” ha aperto nell’hotel “Ambasador” il nuovissimo centro wellness & SPA
“Five Elements” basato sui principi dell’antichissima filosofia cinese del feng-shui
e su programmi wellness all’avanguardia. Il centro “Wellness Island – l’isola dei
desideri esauditi”, ubicato sull’isolotto di Sant’Andrea (Sveti Andrija), distante una
decina di minuti di traghetto da Rovigno (transfer organizzato), comprende
trattamenti modellanti per il corpo, trattamenti SPA, massaggi ed idromassaggi,
sauna finlandese, bagno turco e tanto altro ancora. Il centro “Mira Day Spa”
sorge a poca distanza dalla popolare spiaggia spalatina di Bačvice. Con i suoi
arredi e la sua atmosfera tipicamente mediterranei, è differente dai soliti centri
wellness & Spa cittadini. Partendo dall’idea dell’equilibrio tra la salute fisica e
quella mentale, il “Mira Day Spa” offre un ambiente piacevole, un approccio
personalizzato e la professionalità d’esperti terapeuti, trattamenti e prodotti di
qualità, esercizi individualizzati e programmi di sana alimentazione.
All’inizio della stagione estiva 2009, l’hotel “Split”, dopo una ristrutturazione , si
presenterà ai turisti col nome di “Radisson Resort Split”. Questo nuovissimo hotel
a quattro stelle superiore avrà 231 camere, 27 suites, un centro wellness, tre
piscine scoperte, una sala congressi, due ristoranti e tanto altro ancora.
A Zagabria, ad ottobre dello scorso anno, ha aperto le proprie porte l’“Asia Spa”,
un nuovo centro wellness & Spa di gran lusso dedicato espressamente alle
coppie, uno dei pochi del genere al mondo.
Le Terme Krapinske Toplice (www.krapinske-toplice.hr), grazie al clima mite della
zona ed alle sorgenti d’acqua termominerale (la cui temperatura oscilla tra i 39
ed i 41 gradi centigradi), vantano una lunga tradizione nella cura di tante
affezioni. L’hotel “Aquae Vivae”, con i suoi 245 posti-letto, offre una sistemazione
di tutto comfort. I programmi sanitari si basano sull’impiego delle sostanze
curative naturali disponibili in loco (acque ipertermiche curative e peloide), sui
più moderni procedimenti fisiatrici e su tecniche riabilitative all’avanguardia. In
seno alle “Krapinske Toplice” opera la clinica privata “Magdalena”, con reparti
specializzati di chirurgia cardiovascolare e cardiochirurgia. Entro la fine del 2008
prevista l’apertura di un complesso con diverse piscine coperte, contenuti per il
wellness, tanti appartamenti ed un piccolo aparthotel destinato alle famiglie. Una
natura stupenda, le colline della regione dello Zagorje, con le casupole delle
vigne dette hiže, tanti castelli ed un ambiente naturale incontaminato, fanno il
resto.
Il gruppo alberghiero “Sunce hoteli”, sotto il cui nome operano ben 12 alberghi
sull’Adriatico, ha annunciato l’intenzione di realizzare nella località di Stubičke
toplice, in cooperazione con la Contea Krapinsko-zagorska, il più lussuoso ed il
più completo centro termale d’Europa, con un investimento congiunto di 109
milioni di euro ed una capacità ricettiva di 1.180 posti-letto. L’intenzione è quella
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di offrire, in una sola struttura a 5 e 4 stelle, il maggior numero possibile di
servizi d’alta qualità: da quelli terapeutici e riabilitativi, sino a quelli destinati a chi
necessita soltanto di un po’ di relax e di sport.
Le Terme Istriane, in croato Istarske toplice (www.istarske-toplice.hr), si
trovano nei pressi del paese di Livade (Levade), ai piedi di Motovun (Montona).
Moderno complesso turistico-sanitario, sorge attorno alla sorgente di Santo
Stefano (Sveti Stjepan), notissima per la qualità e le proprietà curative delle sue
acque. È specializzato nel trattamento delle malattie reumatiche croniche, delle
affezioni degenerative alla colonna vertebrale, delle malattie dermatologiche,
delle malattie delle vie respiratorie superiori, di varie affezioni ginecologiche e
della riabilitazione postoperatoria. Per la composizione delle sue acque termali,
ricca di ben tredici minerali e di zolfo, e per l’effetto benefico dei suoi fanghi,
questo centro della salute garantisce una riabilitazione tre volte più rapida che
nelle altre strutture sanitarie. Per la cura delle vie respiratorie superiori
s’utilizzano i benefici dell’acqua sulfurea; ciò la rende una delle tre migliori
strutture d’Europa. Nella clinica “Sv. Stjepan” operano medici specializzati nei
campi più disparati della medicina: ortopedici, otorinolaringoiatri, neurologi,
dermatologi, stomatologi e chirurghi estetici. Oltre a dare una completa
assistenza sanitaria, le “Istarske toplice” offrono anche un ricco programma di
benessere e tanti trattamenti di bellezza.
Altri centri di cura con sorgenti d’acque termali e fanghi curativi si trovano ad
Ivanić Grad (Naftalan), Topusko, Daruvar, Lipik, Bizovac, Vela Luka, Šibenik,
Duga Uvala, Hvar e Makarska. Tra le stazioni curative più antiche e più note del
paese, ricordiamo quelle d’Opatija, di Crikvenica e di Veli Lošinj.
A Lovran (Laurana) è stata aperta la prima “Accademia SPA wellness” della
Croazia, nella quale si forma il personale destinato ad operare in questo
segmento dell’industria turistica.
IL TURISMO RELIGIOSO
La Chiesa cattolica ha recentemente espresso l’intenzione di occuparsi più
intensamente del movimento turistico religioso, una delle forme “turistiche” più
antiche del mondo; ciò è stato confermato anche dal vescovo della diocesi
Parentino-polesina (competente, in sede di Conferenza Episcopale Croata, del
turismo religioso) il quale ha avuto modo di dichiarare che si tratta, comunque,
di una chance non ancora sufficientemente sfruttata.
Degni di nota sono i santuari croati di Marija Bistrica, Vepric, Sinj, Solin,
Ludbreg, Aljmaš, Voćin, Trsat (Tersatto), Karlovac e Biskupija, nei
pressi di Knin. Le tradizionali feste locali dedicate ai santi patroni richiamano
ovunque migliaia di fedeli provenienti spesso anche dalle altre città e dagli altri
paesi. Basti pensare alle feste di san Biagio (Vlaho) a Dubrovnik e di san Doimo
(Dujam) a Spalato.
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L’ANGOLO ENOGASTRONOMICO
La cucina croata è molto varia e conosciuta come espressione di tante cucine
regionali. Affonda le proprie radici nell’età protoslava e nell’evo antico. Le
differenze circa la scelta degli ingredienti e le modalità di preparazione sono più
evidenti quando compariamo le gastronomie dell’area continentale a quelle del
litorale. Le origini risalenti all’età protoslava sono più evidenti nella cucina
continentale, così come sono evidenti i contatti con le famose scuole
gastronomiche dei paesi confinanti, come quell’ungherese, quella viennese e
quella turca. L’area litoranea, invece, è caratterizzata dall’influenza greca, latina
ed illirica e, più tardi, da due delle più influenti scuole gastronomiche del
Mediterraneo, quella italiana e quella francese. Essa vanta un gran numero di
specialità di mare (calamari, seppie, polpi, scampi, aragoste…) preparate in mille
modi, oli d’oliva, prosciutto crudo, ortaggi vari ed i noti vini della Dalmazia come
il Babić, la Malvasia, il Prosecco e la Vrbnička žlahtina e liquori come il
notissimo Maraschino. La squadra nazionale dei cuochi croati, nel 2008, ha
partecipato, per la prima volta nella sua storia, alle “Olimpiadi gastronomiche”,
tenutesi nella città tedesca d’Erfurt; la sua qualità è stata riconosciuta con una
bella medaglia di bronzo.
Il primo libro croato di ricette
La ricchezza dell’opera letteraria testimonia dell’alto livello e della tradizione della
cultura gastronomica in Croazia, dalle citazioni riportate nel dizionario latino –
caicavo del 1740, che precedette un simile dizionario francese, attraverso le
opere letterarie di famosi scrittori rinascimentali croati, sino all’opera del 1813
attribuita a Ivan Bierling, contenente ricette per la preparazione di ben 554
differenti specialità gastronomiche e che viene considerata il primo ricettario
croato.
Tante solennità nazionali vengono direttamente collegate al cibo,
indipendentemente dal fatto che si riferiscano alle fatiche del lavoro (come la
mietitura o la trebbiatura del grano, la vendemmia dell’uva o il battesimo del vino
novello, oppure l’ultimazione dei lavori di costruzione di una casa), alla fede
(quasi tutte solennità cattoliche, come il Natale, la Pasqua, e poi i pellegrinaggi e
la celebrazione del santo patrono locale), ovvero ai momenti più significativi della
vita di ognuno di noi (il battesimo, il matrimonio, il compleanno, l’onomastico, la
veglia funebre).
Una specialità gastronomica per ogni festa
Alcune feste hanno carattere pubblico, come la festa dionisiaca di san Martino,
dedicata al battesimo del vino e celebrata nelle tenute agricole, nelle cantine e
nei ristoranti, mentre altre hanno un carattere esclusivamente familiare (nozze,
battesimi, Natale, Capodanno, Pasqua, veglia funebre…). Ogni festa, tuttavia, è
caratterizzata da un cibo particolare. Il gulasch (spezzatino) di carne d’agnello e
patate si mangia ai pellegrinaggi ed alle fiere, il baccalà si prepara per la Vigilia di
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Natale e per il Venerdì Santo, la porchetta si mangia a Capodanno, mentre i
krapfen (bomboloni, frittelle) sono strettamente legati alle celebrazioni del
carnevale (mentre nel Meridione croato si preparano dolci simili chiamati fritule).
Il prosciutto cotto e le uova sode, con tanti ortaggi di stagione, la fanno da
padrone sulle tavole pasquali, mentre il dessert è rappresentato da alcuni dolci
della tradizione, come la pinca. Il salame kulen contraddistingue il periodo della
mietitura, l’oca la festa di San Martino, mentre la tacchinella, pollame vario e le
immancabili sarme (involtini di foglie di cavolo cappuccio ripieni di carne
macinata speziata e riso) sono d’obbligo sulle tavole delle festività natalizie.
Riccamente imbandite, le tavole dei ricevimenti nuziali abbondano di dolcetti e
pasticcini tra i quali spiccano le “pesche”, le “zampe d’orso”, i dolci di panpepato
e le frittelle.
L’elenco delle specialità gastronomiche croate, buone per ogni occasione, non
può non comprendere le saporite carni dell’agnello e del maialino arrosto allo
spiedo, il pesce alla graticola, i calamari preparati nei modi più disparati, le
grigliate di carne, il prosciutto crudo ed il pecorino, i prosciutti affumicati, il
formaggio vaccino fresco cosparso di panna acida, il paprikaš di pesce d’acqua
dolce (detto fiš-paprikaš) e la carne di vitello.
Ampia è anche la scelta dei vini croati di gran qualità
La Croazia va giustamente fiera della sua varietà di vini di gran qualità (ben 700
sono i vini a denominazione d’origine controllata), d’acquaviti, di succhi di frutta,
di birre e d’acque minerali. Nel Sud del Paese, di regola, il pasto è accompagnato
dalla bevanda (vino rosso forte e schietto allungato con acqua naturale), mentre
nelle regioni nord-occidentali del paese si beve il gemišt (un vino bianco, secco
ed aromatico allungato con acqua minerale gassata). Attraverso il programma
“Traminac express, tre vagoni – tre storie”, la regione del Podunavlje croato
(l’area del bacino danubiano) promuove i propri vini, in primis il Traminac, ed
anche la propria gastronomia, il tutto combinato con attività legate al suo
patrimonio storico-culturale. A Lučko, località a due passi da Zagabria, è stata
aperta la “Casa dei vini croati” la quale, su una superficie di 250 metri quadrati,
offre circa 1.500 etichette di vini nazionali.
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LA CROAZIA, PATRIA DI TANTI PERSONAGGI ILLUSTRI
Uno di essi è certamente Marco Polo, originario di Korčula (Curzola) e passato
alla storia per aver rivelato al mondo occidentale del XIII secolo l’esistenza della
Cina. Originario di Sebenico (Šibenik), Faust Vrančić era un uomo di cultura
dagli interessi più disparati, essendosi occupato di lessicografia, filosofia, teologia
e tecnica. Nel XVI secolo inventò il primo paracadute, collaudato dallo stesso
inventore a Venezia. A Vrančić si deve anche la costruzione di un mulino azionato
dalle maree e di una funivia innovativa. Nel suo famoso libro di meccanica
“Machinae novae”, edito a Venezia nel 1595 e contenente 61 illustrazioni di
costruzioni innovative, una delle sue invenzioni più importanti fu certamente il
ponte sospeso, progettato con l’impiego di catene di metallo. Bisognerà
attendere due secoli, cioè la fine del XVIII secolo, per vedere realizzato un simile
ponte con l’impiego di una struttura portante simile a quella ideata dal genio
croato. Marko Marulić, spesso chiamato anche “il padre della letteratura
croata”, nacque nel 1450 a Spalato. Fu insieme poeta umanista dotto (poeta
doctus), poeta cristiano (poeta christianus) e rimatore. Scrisse in croato ed in
latino. Il suo poema epico “Judita” è considerato una delle opere letterarie croate
più importanti. Marin Držić, uno degli scrittori croati rinascimentali più
importanti, ha espresso il meglio di sé in due commedie: “Dundo Maroje” e
“Skup”, opere che, nonostante sia trascorso mezzo secolo dalla loro nascita, non
hanno perso nulla della loro freschezza e della loro attualità. Oltre a scrivere,
Držić era molto attivo anche nel tessuto sociale dell’epoca e dei luoghi in cui
visse, suscitando sempre contrasti e polemiche. Fu, tra l’altro, sacerdote, rettore
universitario ed attivista politico; in poche parole, un uomo dalla biografia
estremamente interessante. Julije Klović (Giulio Clovio), originario di Grižane,
paese nei pressi di Novi Vinodolski, è considerato il maggior miniaturista europeo
di tutti i tempi, noto anche, per questo motivo, come “il Michelangelo della
miniatura”. Un suo allievo, “tale” El Greco, nel XVI secolo ne dipinse il ritratto
ponendolo accanto ad artisti del calibro di Michelangelo, Raffaello e Tiziano. Allo
scalpellino Marin di Rab (Arbe) si deve la fondazione, nel IV secolo, di una
città-stato che, in seguito, sarebbe diventata la Repubblica di San Marino.
Nikola Tesla, originario del paese di Smiljan nel cuore della Lika, è un genio
senza le cui scoperte nel campo dell’elettrotecnica e della radiofonia, sarebbe
difficile immaginare la civiltà contemporanea. È alla brillante mente di Tesla che
dobbiamo l’elettrificazione del pianeta ed una fortissima spinta al progresso
dell’umanità. Le sue invenzioni spaziano dall’elettro-energetica alla radiofonia,
passando per le telecomunicazioni, la tele-automazione, l’illuminazione, ecc. Nel
1888 registrò tutta una serie di brevetti legati al campo magnetico ed alla
corrente alternata, brevetti che furono acquistati da George Westinghouse. Sul
finire del XIX secolo, Tesla si dedicò completamente al lavoro sperimentale nel
proprio laboratorio ed alla creazione di macchine dal forte carattere innovativo,
tra le quali ricordiamo i suoi trasformatori, apparecchi capaci di produrre corrente
ad altissima frequenza, e la luce fluorescente. Pose le basi della radiofonia, della
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tele-automazione, dello studio dei raggi X, ecc. A cavallo tra il XIX ed il XX
secolo, lavorò al progetto della trasmissione dell’energia elettrica senza fili. In
America brevettò ben 112 invenzioni. Nel 1917, anno in cui gli fu conferita la
Medaglia d’Edison, scoprì i principi del funzionamento del radar. Proprio per
queste sue idee innovative e per le sue invenzioni, Tesla è stato definito “lo
scienziato che ha inventato il XX secolo”. Ivana Brlić-Mažuranić, originaria di
Slavonski Brod, scrittrice per l’infanzia dei primi del XX secolo, è stata chiamata
giustamente “l’Andersen croata”. Lo zagabrese David Schwartz nel XIX secolo
inventò una sorta di nave volante che, colto da morte improvvisa, non fece in
tempo a brevettare. In base ai suoi disegni, il conte von Zeppelin diede vita al
famosissimo omonimo velivolo. Ad un altro zagabrese, Slavoljub Penkala,
dobbiamo invenzione del portamina e della penna stilografica. Il fiumano
Giovanni Luppis, nel XIX secolo, inventò il primo siluro (torpedo) grazie al
quale a Fiume (Rijeka) fu aperta la prima fabbrica di siluri del mondo.
La Croazia è anche patria d’atleti di primissima grandezza, tra i quali la migliore
sportiva croata di sempre, Janica Kostelić. Con tre ori ed un argento olimpico
alle Olimpiadi invernali di Salt Lake City del 2002, Janica è diventata la sciatrice
alpina più decorata nella storia delle Olimpiadi invernali. Il miglior giocatore di
pallamano che la Croazia abbia mai avuto è Ivano Balić, ancora in attività e
ritenuto uno dei migliori giocatori del mondo di sempre. Oltre ad essere stato
annoverato diverse volte nella squadra ideale dell’anno, negli anni 2003, 2006 e
2007 ha vinto il titolo di miglior giocatore del mondo. La motivazione del
riconoscimento recitava così: “È stato premiato semplicemente perché vederlo
giocare è un piacere”. Il noto tennista croato Goran Ivanišević nel 2001 ha
vinto il torneo di Wimbledon. Nonostante non figurasse tra i favoriti, non
essendosi qualificato al torneo, vi partecipò beneficiando dell’invito degli
organizzatori. In finale s’impose su Patrick Rafter. Dal 1998, quando la nazionale
croata di calcio, capitanata da due campioni del calibro di Davor Šuker e
Zvonimir Boban, vinse la medaglia di bronzo al Mondiale di Francia, le maglie a
scacchi rossi e bianchi sono rispettate in tutto il mondo e godono del favore di
tanti fan-clubs. Chi di calcio se n’intende, tanto in Croazia quanto all’estero, ha
spesso commentato con favore il gioco espresso dall’attuale squadra croata
guidata dal selezionatore Slaven Bilić, anch’egli uno dei mitici protagonisti del
bronzo francese del 1998. Passando alla musica, Maksim Mrvica, giovane
pianista croato, ha conquistato i favori del pubblico internazionale non solo con
eccellenti interpretazioni di musica strumentale (crossover), ma anche con la sua
abilità nell’interpretare pezzi classici. La sua musica, fatta di suoni moderni e toni
classici (pensate ad una musica classica suonata al ritmo del rock e con una vena
di musica elettronica), ha il potere di calamitare l’attenzione di un vastissimo
pubblico. Questo simpatico e bravissimo pianista di Sebenico, protagonista di una
carriera internazionale colma di successi, è popolarissimo soprattutto in Asia,
dove i suoi fans fanno letteralmente “a botte” pur di procurarsi i biglietti dei suoi
concerti.
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LE REGIONI DELLA CROAZIA
ZAGABRIA CITTÀ
www.zagreb-touristinfo.hr
Ciò che rende Zagabria (Zagreb) completamente differente dalle altre metropoli
europee sono il suo fascino, la sua giovialità e la sua favorevole posizione
geografica, sorta com’è sul crocevia d’importanti vie che la collegano alla costa
adriatica ed all’Europa centrale. Sebbene vanti tutte le caratteristiche di una città
tipicamente mitteleuropea, Zagabria è resa ancora più bella dai suoi caffè e dalle
terrazze-giardino all’aperto, prerogativa del modo di vivere delle città affacciate
al Mediterraneo.
Grazie alle moderne autostrade che la collegano al litorale adriatico, Zagabria
può essere definita anche una “città di mare”. Capitale della Croazia, sorta sulle
rive del fiume Sava a 170 chilometri dal mare Adriatico, Zagabria si trova a 122
metri sul livello del mare. Compresa nella fascia climatica continentale, ha una
temperatura media estiva di 20° C ed invernale di 1° C.
In base ai dati dell’ultimo censimento (2001), a Zagabria vivono circa 780 mila
abitanti; tuttavia, considerando l’hinterland che comprende anche grossi centri
urbani, l’area zagabrese conta oltre un milione d’abitanti.
IL PATRIMONIO CULTURALE E STORICO
Zagabria è il centro economico, scientifico ed accademico più importante della
Croazia, città di cultura, arte e divertimento. Sono originari di Zagabria, ed in
essa vivono e lavorano, tanti scienziati, artisti e sportivi di fama mondiale. Ai suoi
ospiti, Zagabria offre l’atmosfera barocca del Gornji grad (la Città alta),
pittoreschi mercati all’aperto, tanti negozi, una ricca offerta di prodotti
dell’artigianato e tutto il gusto d’una cucina casereccia. Zagabria è città di parchi
e passeggiate, con splendide località nei dintorni per una gita fuori porta.
Nonostante il rapido sviluppo economico e viario, Zagabria ha saputo conservare
la sua particolare bellezza ed un’atmosfera rilassata che la rendono una città a
misura d’uomo. Il tesoro storico cittadino è custodito ed esposto nei tanti musei
zagabresi. Oltre agli oggetti legati al passato della città, i musei cittadini e le
collezioni d’arte espongono reperti d’alto valore storico ed artistico provenienti da
ogni parte del mondo. Gran rarità sono la “mummia zagabrese” con il più lungo
testo etrusco del mondo ed i resti dell’uomo primitivo di Neanderthal (homo
Krapinensis). Nel Museo della Tecnica è custodita la più antica macchina ancora
funzionante di questo lembo d’Europa, risalente al 1830. Il Museo Mimara
custodisce i beni della donazione “Wiltrud ed Ante Topić Mimara”, con un
allestimento permanente di oltre 1.500 reperti compresi dalla preistoria sino al
XX secolo. La Galleria Strossmayer degli Antichi Maestri, operante nell’ambito
dell’HAZU, ovvero l’Accademia Nazionale Croata delle Scienze e dell’Arte,
custodisce una ricca collezione pittorica europea che spazia dal XIV al XIX secolo,
mentre l’Atelier Meštrović custodisce sculture, disegni, litografie ed altri oggetti
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donati dal grande artista al suo Paese. Dal suo canto, la “Galleria Klovićevi dvori”
allestisce periodicamente mostre dedicate ai maggiori artisti del mondo. Circa la
rilevanza di questo spazio museale, consacrato a Julije Klović, maestro
miniaturista croato del Rinascimento, basti citare la mostra “Tiha pobuna”
(Rivolta silenziosa) dedicata ai maggiori maestri dell’espressionismo tedesco,
tenutasi nella galleria a cavallo tra il 2008 ed il 2009 (www.galerijaklovic.hr).
L’OFFERTA ARTISTICO-RICREATIVA
Quando la città accende le proprie luci, al calare dei ritmi della sua dinamica vita
urbana, si risveglia il variopinto mondo dei palcoscenici cittadini. Artisti di fama,
maestri della parola, del suono o del movimento, mettendo in scena un
repertorio classico o moderno attraggono a sé l’attenzione del pubblico
zagabrese. Ogni teatro riflette la ricchezza del panorama teatrale cittadino.
Commedie o drammi, opere o musical, balletti classici o danza moderna, teatro
contemporaneo o lo scanzonato mondo dei burattini… insomma, un’ampia scelta
per tutti i gusti. Zagabria, durante l’anno, è sede di tanti eventi artistico-culturali.
La stagione teatrale e concertistica, sulle tavole delle tante sale e dei tanti teatri
cittadini, dura tutto l’anno. D’estate, la gente di Zagabria ed i suoi ospiti salgono
volentieri al Gornji grad. Nell’atrio del museo affacciato a Piazza dei Gesuiti, nella
chiesa di Santa Caterina ed in quella di San Marco, è possibile assistere ai
concerti del ciclo “Večeri na Griču” (Le serate al Grič), mentre, nella Cattedrale
zagabrese, si tengono solitamente concerti d’organo. Nei mesi invernali è la sala
da concerti “Vatroslav Lisinski” ad attirare a sé, con un ricco programma
concertistico, il pubblico dei musicofili cittadini. Con il loro repertorio classico, tra
gli ensemble musicali zagabresi spiccano la prestigiosa Orchestra filarmonica
zagabrese ed il Quartetto zagabrese, altrettanto prestigioso e noto a livello
internazionale.
Le vie di Zagabria diventano anche la scena di manifestazioni e performance che,
soprattutto d’estate, rendono la città ancor più viva ed interessante. Zagabria,
inoltre, è sede d’alcuni festival musicali e cinematografici di buon livello. Sotto il
nome comune di “Autunno a Zagabria” sono stati compresi tanti eventi
internazionali a carattere multiculturale, come il “Festival del teatro mondiale”, il
“Zagreb Film Festival”, il “Queer Zagreb”, il “Festival del nuovo circo”… ed alcune
grandi mostre di livello internazionale.
Nel 2008 Zagabria è stata visitata da tanti illustri nomi del mondo della musica e
del cinema internazionale. Tra essi ricordiamo: 50 Cent, Orlando Bloom, Snoop
Dog, Mark Knopfler, Chris Rea, Alicia Keys, The Prodigy, Kaiser Chiefs, The
Supremes, The Temptations, Nick Cave & The Bad Seeds, Juliette & The Licks,
Freemasons, Eric Prydz, Niki Beluci, La Di Da, ecc. Da ricordare, infine, che
l’illustre giornalista britannico Gareth Scurlock sulle pagine del “The Times” ha
annoverato Zagabria tra le più interessanti destinazioni visitate dal mitico eroe
cinematografico James Bond (di passaggio a Zagabria nel suo film “Dalla Russia
con amore”).
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LA VITA NOTTURNA DI ZAGABRIA
La città offre tante occasioni di svago nelle discoteche, nei night club, nelle sale
da gioco ed in tanti altri locali riservati allo svago notturno. A Zagabria si contano
cinque grandi discoteche, dodici pubs, una decina di birrerie ed altrettanti “lunge
bar”, e poi night club, cocktail-bar e jazz club ed un mare di caffè e ristoranti nei
quali, di notte, è possibile anche divertirsi. Gli appassionati dell’azzardo possono
sfidare la dea bendata in una delle circa cinquanta sale da gioco cittadine.
L’atmosfera più vivace è certamente quella del centro città, alla quale non è da
meno, però, la vita del cosiddetto “mare zagabrese”, ovvero il lago di Jarun, sulle
cui rive l’atmosfera notturna, grazie ai tanti club e caffè bar, assomiglia a quella
delle destinazioni turistiche costiere più “in”. E mentre l’inverno trascorre nella
calda atmosfera dei locali al chiuso, d’estate la città mostra il suo volto e la sua
atmosfera “mediterranea”. Zagabria deve il proprio fascino particolare
soprattutto alle sue antiche “kavane” (i caffè della tradizione cittadina), alle quali
s’aggiungono tanti bar e locali modernissimi e di tendenza. Stare in compagnia
seduti attorno al tavolino di una “kavana”, a bere un buon caffè ed a scambiare
due chiacchiere, è una delle consuetudini più radicate nella vita degli Zagabresi.
Il turista, invece, consumata la cena in uno dei tanti ristoranti cittadini,
preferendo la musica, cercherà un po’ di piacere e di relax in una delle
discoteche o in uno dei tanti club cittadini (alcuni dei quali popolarissimi) dedicati
al jazz o allo swing. Nelle sale da ballo, invece, al lume di candela è possibile
ballare un valzer, un tango, una rumba o una samba.
L’ANGOLO GASTRONOMICO
Nei tanti ristoranti zagabresi si offrono tanto le specialità della cucina
tradizionale, quanto quelle della gastronomia internazionale. Tra le specialità
caserecce, meritano un cenno la tacchinella, l’anatra o l’oca con i mlinci (sottili
sfoglie di pasta cotta al forno), gli štrukli (fagottini di pasta ripieni di cacio
vaccino), il formaggio vaccino molle cosparso di panna acida e l’orehnjača (dolce
tipico farcito di noci). Zagabria ha anche una cotoletta “tutta sua”: si tratta di
una sorta di cordon bleu di vitello ripieno di formaggio e di prosciutto cotto, che
va impanato e fritto come fosse una cotoletta alla milanese. Se ne avrete
occasione, non perdetevi alcuni dei tradizionali spuntini tipici zagabresi (il famoso
gablec), come il gulasch al vino o la trippa al sugo con lo speck. La vicinanza del
mare consente a Zagabria ed ai suoi ristoranti di offrire ogni giorno pesce e frutti
di mare freschissimi. La città ha anche tanti “fast food” di buona qualità che
soddisferanno il palato degli amanti di questo genere di cucina. La tradizione
delle kavane e delle pasticcerie zagabresi è lunga e ricca, con un’offerta che
comprende strudel farciti al formaggio, alle mele o alle ciliege, le famose
kremšnite (paste alla crema) e tante torte della tradizione.
Al centro della città, oppure nelle amene località dei suoi dintorni, al piacevole
suono delle caratteristiche “tamburice” o di un pianoforte, non vi resterà che
scegliere l’ambiente ed il menu più adatti all’occasione, ai gusti, all’umore ed
all’ora. Cambierà l’ambiente, cambierà il menu, ma una cosa non cambierà mai: i
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sapori tipici e riconoscibili della cucina casereccia. A Zagabria, ne siamo certi,
troverete il locale che fa per voi. Ad esso ritornerete ogni volta con lo stesso
entusiasmo della prima volta, e sarete sempre accolti col più caloroso dei
benvenuti.
Il paprenjak – un prodotto dolciario della tradizione croata
La ricetta di questo dolcetto aromatico di panpepato proviene dal Rinascimento.
È specifico per la sua forma rettangolare e per i motivi folcloristici disegnati con
la glassa sulla sua superficie. Che fosse amatissimo dai primi abitanti del Gradec,
la Zagabria rinascimentale, ci viene raccontato nel noto romanzo di Šenoa
Zlatarevo zlato (L’oro dell’orafo).
Gli štrukli dello Zagorje – un bene culturale protetto
Il Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia ha assegnato agli štrukli
dello Zagorje lo status di “bene immateriale culturale protetto”, iscrivendoli nel
Registro dei beni culturali tutelati della Repubblica di Croazia.
“La regione del Hrvatsko zagorje è un vero tesoro di delizie culinarie insolite ed
originali, nate dalla fantasia delle donne di quei luoghi le quali, spinte
dall’indigenza, hanno sempre dovuto industriarsi per preparare qualcosa di
semplice e di buono per le loro numerose famiglie.” Il Ministero ha motivato la
propria decisione con il fatto che la produzione artigianale degli štrukli della
regione del Hrvatsko zagorje richiede una particolare abilità e conoscenze
specifiche, pur con alcune distinzioni tra località e località nell’intera area della
Croazia centrale. Tanti sono i ristoranti zagabresi che propongono gli štrukli del
Hrvatsko zagorje, per la gioia del palato dei loro tanti estimatori; provateli anche
voi, e non ve ne pentirete!
I DINTORNI
Suggestivi e ricchi di contenuti sono anche i dintorni di Zagabria, ricchi di vigneti,
strade del vino e con la maggior concentrazione di castelli dopo la regione
francese della Loira. Trakošćan è più romantico e, per molti, il più bel castello
croato. Maruševac è un bell’esempio di castello neogotico romantico, simile ai
manieri delle fiabe, mentre il Veliki Tabor era l’antica dimora fortificata dei conti
Ratkay del XV secolo. Quest’edificio gotico – rinascimentale è avvolto da un alone
di mistero a causa della leggenda che racconta dell’infausto destino di Veronika
Desinička, murata in una torre del castello. Veronika fu punita dal potente bano
croato conte Herman II Celjski per aver osato intrattenere una relazione amorosa
col suo figlio Fridrih. Herman accusò l’infelice fanciulla d’essersi servita di un
maleficio per conquistare il cuore del giovane. All’uopo inscenò un processo che
durò ben due giorni. Sebbene i giudici l’avessero scagionata, Herman ordinò
comunque ai suoi di catturarla e strangolarla. Il suo cadavere fu murato in una
cella sita nello spazio che unisce la torre pentagonale all’ingresso del castello. Nel
1982, durante ordinarie operazioni di pulizia, fu rinvenuto un teschio che, più
tardi, s’accertò essere appartenuto ad una donna. Che fosse proprio quello
dell’infelice Veronika, è difficile dirlo con certezza. Ma una leggenda racconta che,
talvolta, nelle lunghe notti di bufera, tra le voci e le urla dei gufi, nelle stanze del
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castello si sente anche il lamento della povera Veronika Desinička. Il castello
Oršić è stato restaurato nel 1973 come parte del complesso monumentale di
Stubička dolina. In esso è stata sistemata la raccolta del Museo delle rivolte
contadine. Nella stessa località di Stubica si trova anche una delle tante stazioni
termali della zona, recentemente rinnovata e trasformata in una delle località
della “riviera termale” del Hrvatsko zagorje. Attrazione turistica a sé è il paese di
Kumrovec, vero è proprio museo etnico a cielo aperto.
La cittadina di Samobor (www.tz-samobor.hr) sorge su una pianura alluvionale
fertilissima bagnata dalle acque del fiume Sava, alle pendici dei monti del
Samoborsko gorje. Samobor è veramente una città-museo, dove ogni casa, ogni
piazza ed ogni via hanno una storia da raccontare. Del suo ricco ed agitato
passato ci parlano le rovine del borgo medievale sovrastante la città, così come i
tanti reperti del Museo Civico. Samobor è anche una delle mete preferite dagli
Zagabresi per una gita fuori porta, nota soprattutto per la sua offerta
gastronomica e per le sue feste, tra le quali spiccano quelle legate al carnevale.
Oltre a Samobor, una delle località preferite dagli zagabresi per trascorrere una
giornata all’aria aperta è senz’altro il Parco naturale “Medvednica” (www.ppmedvednica.hr) e la sua vetta più alta, il monte Sljeme (1.033 m). La cima dello
Sljeme è raggiungibile grazie ad una funivia oppure a piedi, in circa due ore,
seguendo più vie di montagna ben segnalate. D’inverno, lo Sljeme diventa il
punto d’incontro degli sciatori e di chi ama gli sport invernali. Sulle sue piste
potreste incrociare anche una delle migliori sciatrici di tutti i tempi, Janica
Kostelić, e suo fratello Ivica, anch’egli ottimo sciatore ancora in attività.
LO SPIRITO SPORTIVO CITTADINO
Come ogni città che cerchi d’adattarsi alle tendenze ed agli stili di vita moderni,
anche Zagabria s’è dotata di contenuti che possano corrispondere al meglio alle
abitudini ed allo “spirito sportivo” dei suoi abitanti. È raro trovare un’altra
metropoli europea con un parco naturale nelle sue immediate vicinanze, com’è il
caso della Medvednica per Zagabria.
L’antica Medvedgrad, fortificazione medievale recentemente restaurata e
risalente al XIII secolo, s’erge in tutta la sua imponenza sulla sommità della
Medvednica. In essa è stato eretto l’Altare della Patria, un monumento con tanto
di fiamma perenne realizzato per rendere omaggio a tutti gli eroi caduti per la
Patria.
Ideale per le gite, lo svago ed il riposo in ogni stagione dell’anno, la Medvednica,
ovvero la sua cima più alta, lo Sljeme, dal 2005 ospita la gara di Coppa del
mondo di sci femminile FIS “Snow Queen Trophy” (www.snowqueentrophy.com).
Zagabria vanta anche il centro sportivo-ricreativo “Jarun”, dove gli Zagabresi ed i
loro ospiti trascorrono spessissimo il loro tempo libero. A Zagabria operano tante
società sportive professionistiche ed amatoriali. Tra le più note, ricordiamo le
società calcistiche “NK Dinamo” e “NK Zagreb”, le società cestistiche “KK Cibona”
e “KK Zagreb”, il club di pallamano “RK Zagreb”, quelli di pallanuoto “Mladost” e
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“Medveščak”, prestigiose società di canottaggio, atletica e di tanti altri sport. Per
le esigenze del Campionato del mondo maschile di pallamano 2009, a Zagabria è
stata recentemente costruita l’Arena Zagreb, un palazzo dello sport polivalente
con una capienza di 15.000 posti a sedere.
UNA VISITA ALLA CITTÀ
Il programma turistico quotidiano di Zagabria offre non solo le classiche visite
guidate, ma anche visite in costume, a piedi e su ruote. Accanto al consueto tour
della città a bordo d’un pullman turistico, Zagabria offre anche quattro
interessanti programmi turistici denominati “Segway City Tour” a bordo del
segway, un innovativo mezzo di trasporto personale che consente di visitare la
città in un modo originalissimo (www.segwaycitytourzagreb.com). L’Ente per il
turismo della città di Zagabria ha “sguinzagliato” per la città i suoi informatori
turistici i quali, passeggiando per le vie cittadine da maggio ad ottobre,
aiuteranno i turisti ad orientarsi e ad informarsi su tutto ciò che d’interessante c’è
a Zagabria. Abilitati a dare informazioni in inglese, tedesco, italiano, francese,
spagnolo, portoghese, olandese ed ebraico, sono riconoscibili perché indossano
un’uniforme azzurra con una grande “I” sul petto.
La “Zagreb Card” ed i suoi vantaggi
Grazie all’acquisto della “Zagreb card”, una tessera prepagata valida due (24 ore)
o tre giorni (72 ore), i turisti a Zagabria, per il nono anno consecutivo, godranno
di tutta una serie di vantaggi e sconti nell’usufruizione di determinati servizi, con
un risparmio compreso tra il 10 ed il 50 percento. Oltre all’uso gratuito dei mezzi
di trasporto pubblico, la tessera offre sconti in quasi tutti i musei cittadini ed in
tanti teatri, sale da concerto, alberghi, ristoranti, negozi e servizi. La lista delle
attività convenzionate comprende anche società sportive, strutture sanitarie e
tanti servizi utili, come le agenzie d’autonoleggio, per esempio. La tessera è
acquistabile in oltre 40 punti-vendita disseminati per tutta la città: all’aeroporto,
alla Fiera zagabrese (Zagrebački velesajam), nei centri d’informazione turistica,
negli alberghi e nelle agenzia di viaggio. È prevista anche la vendita online sul
sito internet www.zagreb-touristinfo.hr
L’OFFERTA RICETTIVA
L’offerta ricettiva di Zagabria è ricca e varia e, di conseguenza, adatta a tutte le
tasche. Tra gli alberghi, ne troviamo di grandi e lussuosi, operanti solitamente
sotto la bandiera di una delle prestigiose catene alberghiere internazionali
presenti nella città, e di piccoli, solitamente a conduzione familiare. La
classificazione delle strutture ricettive è espressa con l’attribuzione delle stelle,
mentre il prezzo dell’alloggio dipende naturalmente dalla categoria della
struttura. Uno dei vantaggi di Zagabria è la possibilità di trovare alloggio proprio
al centro della città. Qui troverete gli alberghi più lussuosi, come lo “Sheraton” e
l’“Esplanade”, ma anche tanti alberghi alla portata di tutti. In generale, la
sistemazione alberghiera è d’alta qualità, con camere decorose ed un buon
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servizio. La maggior parte degli alberghi dispone di un proprio parcheggio,
mentre alcuni hanno anche un garage sotterraneo.
Zagabria esordisce nel 2009 con 3 alberghi a cinque stelle, 11 a quattro stelle, 21
a tre stelle e 8 a due stelle. Tra essi, ben 13 sono piccoli alberghi a conduzione
familiare. I turisti dispongono anche di una settantina di camere o appartamenti
in affitto, mentre ai giovani che, girovagando per l’Europa, sempre più spesso
fanno tappa nella metropoli croata, Zagabria offre sistemazione in una decina tra
ostelli, alberghi e case per lo studente.
COLLEGAMENTI
Ottimi sono i collegamenti viari tra Zagabria, ogni parte della Croazia e
l’estero. L’aeroporto cittadino dista dal centro 17 chilometri. In esso operano,
accanto alla compagnia di bandiera nazionale, la “Croatia Airlines”, una gran
quantità di compagnie aeree di linea e charter di tutto il mondo
(www.croatiaairlines.com). Completano il quadro una nuova e moderna rete
autostradale ed ottime linee ferroviarie. Zagabria sarà dotata di un nuovo
ingresso a sud, con due nodi autostradali, Jakuševac e Sveta Klara, che saranno
realizzati e resi operativi dopo la conclusione dei lavori sull’autostrada ZagabriaSisak.
LE COSE DI CUI ANDIAMO FIERI
Il complesso della Cattedrale e dell’Arcivescovado (http://zagreb.hbk.hr)
– La Cattedrale zagabrese è l’edificio sacro più imponente della Croazia. Costruita
in stile neogotico, esternamente è lunga 77 e larga 48,20 metri. Le torri sono alte
ciascuna 108 metri. La sua superficie interna è pari a 1.671 mq e può accogliere
5.000 persone. La cattedrale sorge all’interno della città fortificata d’origine
medievale. Al posto del suo lato occidentale, andato distrutto, oggi si protende la
piazza Kaptolski trg. L’Arcivescovado è stato costruito all’interno del complesso,
in prossimità dei lati meridionale ed orientale, mentre, nella parte settentrionale,
sono tutt’oggi visibili i resti della fortezza di un tempo, con torri e mura ben
conservate. La Cattedrale custodisce un tesoro d’inestimabile valore con oggetti
risalenti dall’XI al XIX secolo. In essa riposano le spoglie di tanti eroi e martiri
della storia croata. Gli Zagabresi ricordano con particolare orgoglio ed affetto il
1994, anno delle celebrazioni del 900° anniversario della fondazione
dell’Arcivescovado zagabrese; in quell’occasione, l’allora papa Giovanni Paolo II,
in visita al Paese, celebrò una santa messa nella Cattedrale zagabrese.
Il Dolac (www.trznice-zg.hr) – È il mercato civico centrale di Zagabria e sorge
proprio nel cuore della capitale. È un luogo pittoresco e vitale, specchio delle
tradizioni gastronomiche di Zagabria e della Croazia, luoghi in cui si consumano
ancora, come una volta, cibi genuini, freschi e saporiti. Sui pittoreschi banchi del
Dolac, riparati da altrettanto pittoreschi e tipici ombrelloni rossi, si vende carne
buona e gustosa, la frutta e la verdura prodotte nei campi dei dintorni di
Zagabria o provenienti dalle altre regioni croate o dall’estero, latticini e prodotti
caseari di produzione artigianale locale ed il più fresco pesce dell’Adriatico. Ricca
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è anche l’offerta di souvenir e prodotti artigianali fatti con tessuti naturali, legno,
vimini, ecc.
Le arcate e le cupole del Mirogoj (www.gradskagroblja.hr) – Il cimiteroparco monumentale Mirogoj è senz’altro uno dei più belli d’Europa. Non è, infatti,
soltanto l’ultima dimora dei nostri defunti, ma è anche un incantevole parco ed
una galleria d’arte a cielo aperto. È particolare anche per il fatto che vi sono
rappresentate un po’ tutte le confessioni religiose professate nella città. L’aspetto
monumentale del cimitero lo si deve al famoso architetto Herman Bollé, autore di
una teoria di arcate neorinascimentali lunga ben 500 metri e delle 20 cupole
sovrastanti. Il cimitero Mirogoj è considerato una delle più importanti
realizzazioni dello storicismo europeo ed una vera e propria galleria della
produzione pittorica, scultorea ed artigianale del Paese.
La chiesa di San Marco (www.mvpei.hr/MVP.asp?pcpid=161) – Risalente al
XIII secolo, fu costruita in stile romanico e terminata secondo il modello
architettonico delle chiese di corte. Il suo portale meridionale è il più eloquente
esempio d’opera scultorea gotica in questo lembo d’Europa. La chiesa di San
Marco è nota, anche e soprattutto, per il suo tetto variopinto costituito da tegole
colorate che, mentre sullo spiovente sinistro del tetto formano gli stemmi della
Croazia, della Dalmazia e della Slavonia, su quello destro raffigurano, per la
prima volta nella storia, lo stemma della città di Zagabria. La chiesa di San Marco
sorge sull’omonima piazza al cui lato orientale s’affaccia il palazzo del Parlamento
(Sabor) croato, mentre, sul suo lato occidentale, s’ergono i Banski dvori, ovvero
l’edificio che un tempo ospitava i bani croati e che, oggi, è sede del Governo del
Paese.
La torre Lotrščak (www.monel.hr/povjest/kulaLotrscak.htm) – Un tempo
principale torre difensiva della città, oggi è uno dei simboli di Zagabria.
Certamente l’opera di fortificazione meglio preservata dell’intero sistema
difensivo cittadino, dalla sua sommità si gode d’una meravigliosa vista su
Zagabria ed i suoi dintorni. Eretta nella metà del XIII secolo, deve il proprio
nome alla campana latrunculorum, ovvero la “campana dei ladri” che, ogni sera,
batteva l’ora segnando l’imminente chiusura delle porte cittadine. Da oltre un
secolo a questa parte, ogni giorno un cannone posto sulla torre rimbomba
puntualmente a mezzogiorno.
Il palazzo del Teatro Nazionale Croato (HNK – www.hnk.hr) – Sorto al
centro della piazza oggi dedicata al maresciallo Tito, il palazzo monumentale del
Teatro Nazionale Croato fu eretto nel 1895 su progetto degli architetti viennesi
Helmer e Fellner, noti soprattutto come valenti progettisti di teatri. Da qui la gran
somiglianza con il teatro nazionale viennese. L’edificio del Teatro Nazionale
Croato di Zagabria è annoverato tra i più rappresentativi teatri storici delle città
dell’Europa centrale ed orientale.
Il padiglione di Meštrović – Alludiamo alla rotonda costruita nel 1938 su
progetto del gran scultore croato Ivan Meštrović. Un simile progetto, nella prima
metà del XX secolo, era considerato l’avanguardia dell’architettura mondiale
moderna, addirittura anticipatore d’edifici prestigiosi e famosi come la sede del
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Museo Guggenheim a New York (1959). Oggi è la sede dell’Associazione degli
artisti d’arti figurative croati e luogo d’importanti eventi culturali.
Il parco Maksimir (www.park-maksimir.hr) – Il maggiore parco di Zagabria fu
anche uno dei primi parchi cittadini d’Europa, realizzato in base ad un progetto
architettonico ben preciso. Ideale combinazione di parco “all’inglese” e di parcobosco, è aperto al pubblico sin dal XVIII secolo. Prima “promenade” pubblica
nell’Europa sud-orientale, in una Zagabria molto più piccola e con un senso delle
distanze molto diverso da quello attuale, il parco Maksimir legò il suo nome ad un
evento straordinario per la città del 1892: la realizzazione della prima linea
tranviaria trainata da cavalli! Con i suoi 316 ettari di superficie, che includono
laghetti, costruzioni caratteristiche e sculture, è sottoposto ad un regime di tutela
ambientale dal 1940. Nell’area del parco è possibile visitare anche un Giardino
zoologico istituito nel lontano 1925.
UN REGALO ORIGINALE ED UN BEL SOUVENIR
I souvenir zagabresi sono conosciuti in tutto il mondo. La penna stilografica,
inventata oltre ottant’anni fa dallo zagabrese Slavoljub Penkala, oppure la
cravatta, il cui nome si deve ai cavalieri croati che, dalla Guerra dei Trent’anni
(XVII secolo) sino alla Rivoluzione francese, combatterono sui campi di battaglia
europei con un caratteristico fazzoletto stretto attorno al collo.
Il paprenjak (dolce di panpepato), descritto nelle sue opere anche dallo scrittore
croato August Šenoa, discendente d’una famiglia di pasticceri, è diventato uno
dei più amati souvenir cittadini. Ed anche il licitar, il confortino di pan melato
solitamente a forma di cuore, è considerato una delizia della tradizione,
soprattutto se accompagnato da un bicchierino di medica o di gvirc, bevande
alcoliche tipiche delle feste religiose e frutto della fermentazione del miele. Ampio
è il ventaglio di prodotti artigianali tipicamente zagabresi da acquistare come
souvenir o come regalo per i propri cari: capi d’abbigliamento, cuscini, calendari,
libri, monografie, quadri, ottimi vini e prodotti dolciari. I souvenir dall’aria
tipicamente zagabrese sono: le statuine della Dora, uno dei personaggi del
romanzo “L’oro dell’orafo” (Zlatarovo zlato) dello scrittore zagabrese August
Šenoa, i confortini a forma di cuore, gli ornamenti a treccia (pleteri), gli oggetti in
ceramica, le riproduzioni dei capolavori del grande scultore croato Ivan
Meštrović, alcune riproduzioni in gesso di casupole tipiche, i quadri ispirati alla
città, la colombella, gli oggetti di cristallo, i manufatti di vimini, la riproduzione
della famosa Lapide di Baška, le acqueviti aromatizzate alla frutta, l’aperitivo
Bermet e la salsa Muštrada di Samobor, e poi tanti libri e monografie sulla città, il
vino… Tutto questo, e tanto altro ancora, riempie gli scaffali dei tanti negozi
specializzati o delle bancarelle disseminate sia al centro, sia in tante altre parti
della città.
L’ombrello di Šestine - Oltre ad essere un oggetto d’uso, è diventato anche
una componente riconoscibile dell’identità zagabrese. Esso fa parte del costume
femminile della tradizione di Šestine, frazione di Zagabria, portato dalle donne
sino agli anni ‘60 del XX secolo, quando pian piano scompare dalla vita di tutti i
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giorni. È prodotto a mano, con l’utilizzo del tornio da ombrellaio e tessuti
stampati con i motivi tipici di Šestine.
Il portamina è nato a Zagabria
Ancora ragazzino, Slavoljub Penkala, zagabrese autentico, si chiedeva se e come
fosse possibile ovviare al “fastidio” di temperare le matite. Ciò lo portò alla sua
più grande invenzione, la matita automatica (o portamina) ed all’invenzione della
penna stilografica. Erano gli ultimi giorni del 1906, quando il famoso inventore
zagabrese, nell’ufficio brevetti di Budapest, registrò la prima matita automatica,
alla quale seguì, l’anno successivo, il brevetto della prima penna stilografica.
Slavoljub Eduard Penkala divenne, così, uno dei più significativi inventori
dell’inizio del XX secolo, la cui opera comprende ben 70-80 invenzioni nei campi
della
meccanica,
della
chimica,
della
fisica
e
dell’aeronautica
(www.penkala.com.hr).
Il “dolce bouquet” zagabrese è un mazzolino di fiori caramellati (canditi)
artigianalmente e messi insieme a formare dei souvenir unici ed irripetibili. La
confezione del mazzolino contiene fiori, petali e foglioline, il tutto caramellato
secondo una ricetta segreta e brevettata. È considerato un souvenir tipico di
Zagabria.
RACCONTI, LEGGENDE E MITI
“Mando, zagrabi!”
La tradizione della piazza del bano Josip Jelačić di Zagabria (la piazza principale
cittadina) affonda le proprie radici nel XVII secolo. Gli stessi palazzi che la
circondano sorsero nell’arco di un secolo e sono caratterizzati dagli stili
architettonici più disparati: dal classicismo, attraverso la secessione, per giungere
al modernismo. Una visita a questa piazza porta con sé anche le leggende legate
alla nascita del nome della città.
Una di queste racconta delle origini del nome di Zagabria, nato dall’incontro
casuale tra uno dei bani croati ed una tale Manda (Manduša), giovincella del
popolo intenta ad attingere l’acqua da una fonte, ed alla quale il bano avrebbe
gridato: “Mandušo, ZAGRABI!” (trad.: Manduša, attingi!). Da quel momento in
poi la fonte si chiamò Manduševac, e la città Zagreb (Zagabria).
Il colpo di cannone a mezzodì
La torre Lotrščak, certamente l’opera di fortificazione meglio preservata
dell’intero sistema difensivo della Città alta, fu eretta nel XIII secolo.
C’è una leggenda, legata allo sparo del cannone esattamente a mezzogiorno, che
risale al tempo in cui i Turchi tenevano d’assedio la città dalle rive della Sava.
Pare che Zagabria avesse chiesto aiuto a Vienna, che la dotò di un cannone.
Esattamente a mezzodì, mentre un servo del pascià turco portava un bel
tacchino per il pranzo del suo signore, il cannone della torre Lotrščak sparò un
colpo così preciso che colpì in pieno il vassoio destinato al pascià, riducendo il
tacchino in pezzi. Alla vista della precisione di quel cannone, i Turchi,
spaventatisi, desistettero dal loro proposito d’attaccare Zagabria.
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Le streghe di Zagabria
Le vie buie della Città alta (Gornji grad) ed i boschetti circostanti, secondo una
leggenda, erano abitati dalle streghe, localmente dette coprnjice. Al tempo della
“caccia alle streghe”, che investì la Croazia molto più tardi rispetto al resto
dell’Europa, nacquero molte storie sulle attività diaboliche svolte proprio alle
pendici della Medvednica. Tra esse, le più popolari e malvagie furono certamente
quelle legate alla “Regina nera” (“Crna kraljica”), una potente e malefica sovrana
la cui fama si diffuse dappertutto in Croazia. A lei, ad esempio, s’ascrive la
creazione dei Laghi di Plitvice, nati per sedare la sete del popolo colpito da una
gran siccità. Tuttavia, pare che questa figura mitica derivasse le proprie origini
dalle storie popolari intessute attorno alla malvagia figura di Barbara Celjski,
sorella di Fridrich, il signorotto protagonista della leggenda che narra del suo
amore per Veronika Desinič, conclusosi infaustamente nel castello Veliki Tabor.
Di Barbara si dice che fosse solita gettare i propri amanti dalle torri più alte delle
rocche nelle quali viveva, tra le quali s’annovera anche la Medvedgrad zagabrese.
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CROAZIA CENTRALE
www.tzzz.hr,
www.tzbbz.hr,
www.tz-koprivnicko-krizevacka.hr,
www.tz-zagorje.hr, www.tzm.hr, www.turizam-smz.hr, www.turizamvzz.hr
Sebbene non sia considerata una regione tipicamente turistica, la Croazia
centrale è un territorio molto pittoresco che offre una moltitudine di possibilità
per lo svago ed il turismo culturale, con interessanti città, castelli e bellezze
naturali. Per Croazia centrale s’intende quel territorio che da Zagabria, a nord, va
sino a Krapina, per proseguire verso Varaždin ed il Međimurje e comprendere la
Podravina di Koprivnica e Đurđevac ed i territori orientali di Sisak e Bjelovar. Da
un punto di vista amministrativo, comprende le seguenti contee: Bjelovarsko–
bilogorska (di Bjelovar e della Bilogora), Koprivničko–križevačka (di Koprivnica e
Križevci), Krapinsko – zagorska (di Krapina e del Hrvatsko zagorje), Međimurska
(del Međimurje), Sisačko – moslavačka (di Sisak e della Moslavina), Varaždinska
(di Varaždin) e Zagrebačka (della provincia di Zagabria).
Regione collinare ricca di vigneti, ricoperta di fitti boschi e solcata dal corso di
tanti fiumi, con numerose chiese barocche, conventi, castelli, fortezze e musei, la
Croazia centrale regala al turista opportunità di svago tutto l’anno. Tra queste,
occorre citare innanzitutto le sorgenti termali le quali, in sintonia con le tendenze
più moderne, grazie alla costruzione di vere e proprie “riviere termali”, sono
diventate uno splendido luogo di riposo, svago, turismo sanitario, wellness e
bellezza. I percorsi ciclistici ben sistemati, le “strade del vino”, la ricca tradizione
locale e l’antico patrimonio artigianale, oltre ad una ricca offerta gastronomica,
rappresentano i tasselli di un’offerta turistica ricchissima sulla quale basare
pacchetti-weekend o brevi vacanze all’insegna del relax e dello svago.
La Contea di Zagabria, l’oasi verde della capitale
Quell’area verde a forma di collana o di ferro di cavallo attorno alla città di
Zagabria fa parte della Croazia centrale e della macroregione zagabrese. Confina
con la città di Zagabria, con il territorio della Repubblica di Slovenia e con ben sei
contee croate: Karlovačka, Krapinsko-zagorska, Varaždinska, Koprivničkokriževačka, Bjelovarsko-bilogorska e Sisačko-moslavačka. Vanta un ricco
patrimonio storico-culturale ed un’importante eredità etnografica fatta degli usi e
dei costumi della tradizione, con una vasta gamma d’eventi e manifestazioni di
divertimento, folclore, sport e ricreazione buoni per ogni stagione. La vicinanza,
l’accessibilità, l’eterogeneità, la ricchezza di contenuti, il relax, il verde, la cucina
casereccia, vini e spumanti di gran qualità, il ritorno alla campagna ed alla
natura, luoghi per gite adatti alle famiglie con bambini, occasioni per una
vacanza attiva, avventure nella natura ed una nuova dimensione del tempo
libero: la Contea zagabrese è tutto questo e molto di più.
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Caratteristiche geomorfologiche
Le valli fluviali, quelle dei fiumi Sava e Krapina, Lonja e Odra; le aree umide
pianeggianti, cioè le peschiere di Vukšinac, Pisarovina e Crna mlaka (www.crnamlaka.htnet.hr), riserva ornitologica speciale inserita nella Lista delle aree umide
di rilievo dal trattato di Ramsar. Le aree pedemontane, cioè le pendici della
Medvednica, le pendici dello Žumberačko e Samoborsko gorje e le aree
pedemontane della Vukomerička gorica (255 m) e del Marijagoričko pobrđe (312
m). Le montagne, tra cui la Medvednica (Sljeme 1033 m), la Žumberačka gora
(Sveta Gera 1178 m) ed il Samoborsko gorje, con lo Japetić (879 m) e la
suggestiva Plešivica (778 m).
La regione del Hrvatsko Zagorje – Terra di preistoria, castelli e terme
A nord di Zagabria si trova l’interessante regione del Hrvatsko Zagorje
(www.tz-zagorje.hr), pittoresca area collinare circondata da montagne,
attraversata da tanti fiumi e confinante ad ovest con la Repubblica di Slovenia.
Il centro culturale, politico ed amministrativo di questa regione coincide con
Krapina, città che vanta un centro urbano ben conservato ed il notissimo sito
preistorico dell’“uomo primitivo di Krapina”. Questa città assurse a fama
mondiale grazie al professor Dragutin Gorjanović–Kramberger, il quale, nel 1899,
sul monte Hušnjak scoprì i resti di un uomo appartenente all’età diluviale,
passato alla storia ed alla scienza come Homo Krapiniensis (www.krapina.hr).
Quest’area, ricca di sorgenti termali, consente di godere dei contenuti di svago
e di relax delle terme (toplice, in croato. N.d.t.) Tuheljske
(www.tuheljsketoplice.com), Krapinske (www.krapinsketoplice.com) e Stubičke
(www.stubicketoplice.net), nonché nelle Terme di Jezerčica (www.termejezercica.hr). Questa amena regione collinare, con tante vigne e boschi, è un
vero paradiso per i gitanti.
A renderla così pittoresca contribuiscono anche i borghi medievali ed i
castelli di campagna (Veliki Tabor, Miljana). È una regione dalla storia
interessante, con la maggiore concentrazione di castelli dopo la valle del fiume
Loira, ed alla quale si legano tanti avvenimenti, personaggi e leggende.
Il santuario mariano nazionale di Maria Bistrica è il cuore regionale del turismo
religioso, i cui programmi includono anche le chiese della Madonna del Monte a
Lobor, della Madonna della Neve a Belec e della Madonna di Gerusalemme a
Trški Vrh.
Il santuario di Maria Bistrica, il maggiore luogo di culto mariano della Croazia –
visitato nel 1998 anche da papa Giovanni Paolo II – è, da oltre 300 anni,
continua meta di pellegrinaggi. Annualmente è visitato da circa 500.000 fedeli
provenienti dalla Croazia e dall’estero.
I pellegrinaggi iniziano ad aprile, a partire dalla prima domenica dopo Pasqua, e
durano sino alla Domenica del Ringraziamento, a fine ottobre (www.info-marijabistrica.hr).
La regione del Međimurje (www.tzm.hr), il cui marchio distintivo, dal punto di
vista turistico, sono le terme, recentemente rinnovate, di Sveti Martin
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(www.toplicesvetimartin.hr), si trova all’estremità settentrionale del paese, lungo
il confine che separa la Croazia dalla Slovenia e dall’Ungheria. Si tratta di una
regione ricca di tradizione, con una squisita cucina ed eccellenti vini, “strade del
vino” e percorsi ciclistici, tante opportunità per lo sport e lo svago e programmi
turistici fondati soprattutto sulle tradizioni locali (come, ad esempio, la raccolta
dell’oro nelle acque dei torrenti). La città di Čakovec ne è il capoluogo.
Ad est della città di Zagabria c’è l’interessante area della Podravina, delimitata
dal fiume Drava e dalle montagne della Bilogora e del Kalnik. Sono, queste, terre
eccezionali per la pesca e la caccia.
Percorsi ciclistici ben sistemati attraversano i paesaggi stupendi del lago di
Šoderice e del paese di Hlebine, culla dell’arte naïf croata, attraversano le ricche
riserve venatorie della regione e seguono il corso del fiume Drava.
Ecco le manifestazioni più significative della zona: i “Podravski motivi” (nella città
di Koprivnica), la “Leggenda dei Picoki” (Đurđevac) ed il “Križevačko veliko
spravišče” (Križevci). Sono, queste, tre manifestazioni dedicate innanzitutto alla
preservazione delle peculiarità autoctone popolari ed imperniate sul folclore, sulla
gastronomia tipica, sugli antichi mestieri e sugli usi e costumi d’un tempo.
La regione di Varaždin (www.turizam-vzz.hr), coincidente con l’estremità nordoccidentale della Croazia, è un’area urbanizzata e mitteleuropea, culla del
barocco, della musica, dell’arte, dell’artigianato e del commercio, luogo di
verdeggianti paesaggi al cui centro si staglia altezzosa la città di Varaždin,
capoluogo della contea. Conosciuta soprattutto per la sua offerta culturale e per
le
possibilità
curativo-ricreative
(terme
“Varaždinske
toplice”,
www.varazdinsketoplice.hr), la regione è una tappa obbligata nell’itinerario
d’ogni turista che desideri conoscere la Croazia più autentica. In questo territorio
si trovano il famosissimo parco-bosco di Trakošćan ed il parco-bosco della Drava,
polmone verde del capoluogo. Da non dimenticare anche tre beni naturali di
carattere geologico-paleontologico di livello europeo, che confermano la
continuità della presenza millenaria dell’uomo su queste terre (le grotte Vindija
špilja, Mačkova špilja e Šincekova špilja), nonché l’unico vulcano fossilizzato e
giacimento di pietre semipreziose in Croazia, protetto come parco geologico
(Gaveznica - Kameni vrh). La regione abbonda di parchi che sono anche
capolavori dell’architettura botanica, nati, per la gran parte, all’inizio del XVIII
secolo assieme alla costruzione o alla restaurazione dei castelli (Maruševec,
Križovljangrad, Bajnski dvori, Veliki Bukovec, Vidovec, Jalkovec, Šaulovec,
Martijanec, Novi Marof, Varaždinske toplice). Meritano una visita anche l’arboreto
d’Opeka, prezioso per la sua importanza scientifica e educativa, ed il famoso
cimitero di Varaždin. Sul territorio della regione sono stati censiti ben 354 beni
appartenenti al patrimonio culturale (castelli, edifici sacri, musei, gallerie).
L’offerta turistica si basa su una ricca eredità monumentale, su attrazioni
singolari e su eventi e manifestazioni di gran rilievo.
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IL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
La Contea Zagrebačka
La Contea Zagrebačka vanta una serie di musei, gallerie d’arte ed altri spazi
espositivi che ospitano allestimenti artistici ed eventi di rilievo nel panorama
artistico nazionale ed internazionale. Le gallerie ed i musei offrono uno spaccato
storico-culturale della vita su queste terre. Tanti furono i signori, appartenenti
agli strati più alti del ceto nobiliare locale o straniero, a sostare qui, nello
sfarzoso paesaggio naturale della Contea, durante uno dei loro viaggi per
l’Europa, trovandovi anche l’ambiente ideale per metter radici. Testimoni muti di
quei tempi, i castelli e le residenze signorili di campagna (le kurije), ancora oggi
raccontano ai visitatori tante storie quasi dimenticate.
L’elmo di Budinjak è uno dei due elmetti in bronzo trovati nelle tombe dei principi
(necropoli di Budinjak). Si tratta dell’unico esemplare conservato dei sei tipi
differenti d’elmetto risalenti alla prima età del ferro nell’Europa centrale.
L’antica città romana di Andautonia si trovava là dove oggi sorge il paese di
Ščitarjevo, tra Zagabria e Velika Gorica, ed era un importante centro mercantile,
economico e culturale affacciato alla strada romana statale Siscia - Poetovio
(oggi Sisak – Ptuj). Fu distrutta nel V secolo nel periodo delle grandi migrazioni.
Gli scavi sinora effettuati hanno riportato alla luce i resti delle vie e delle terme,
una vecchia macina, diverse monete, e poi monili, alcune olle, lucerne, sculture,
frammenti d’affreschi e tanto altro ancora.
Varaždin, la città più barocca della Croazia
www.turizam-vzz.hr
Il suo centro storico, autentico esempio di città barocca mitteleuropea
frequentemente paragonata a Vienna, gode di uno stato di conservazione
straordinario. La fortezza, il nucleo storico della città, i musei, le gallerie e le
collezioni d’arte, il cimitero cittadino, tutelato come bene del patrimonio
orticolturale nazionale, sono le mete principali d’ogni turista in visita alla città.
Uno dei segni distintivi della città è la Guardia di Varaždin, i cosiddetti purgari i
quali, con le loro belle uniformi da granatiere, sono una presenza costante ad
ogni importante cerimonia che si svolge nel piazzale antistante il Municipio. Il
famoso cimitero di Varaždin, bellissimo esempio dell’architettura dei parchi, è
nato nel XX secolo: una volta piantate, le tuie sono state potate in modo tale da
formare paraventi ed arcate ad imitazione del parco francese di Versailles.
Varaždin non è soltanto una delle più belle e più antiche città croate, ma anche
una delle realtà urbane dall’identità più spiccata dell’intero Paese. Una città che è
stata costruita in oltre otto secoli a misura delle esigenze dei suoi abitanti, un
luogo che ha conservato la sua unicità, la sua armonia e la sua specifica
atmosfera. Varaždin, dal 1755, fu capitale della vita amministrativa e politica
della Croazia dei Banati; ruolo che nel 1776, a causa d’un incendio che distrusse
gran parte della città, passò alla città di Zagabria.
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L’antica città di Sisak
www.turizam-smz.hr
A sud di Zagabria c’è un’altra interessante regione, il cui centro è l’antica città di
Sisak (www.sisakturist.com). Quest’area comprende le pianure parzialmente
paludose dei tratti pianeggiante dei fiumi Sava, Kupa, Odra, Lonja, Glina, Česma,
Ilova ed Una, attorniate dai dolci pendii boscosi dei monti della Petrova, Zrinska
e Moslavačka gora. Grazie alla sua posizione nei punti d’affluenza dell’Odra nella
Kupa e della Kupa nella Sava, Sisak è annoverata tra gli insediamenti urbani più
antichi della Croazia centrale, con una storia che risale addirittura al IV secolo
a.C. La presenza umana su quest’area risale, tuttavia, ad un periodo antecedente
rispetto al formarsi dell’insediamento urbano vero e proprio, com’è testimoniato
dal ritrovamento di resti di suppellettili e statuine di idoli avvenuto nel corso di
scavi archeologici. Accanto al Parco archeologico “Siscia” ed ai resti delle mura
difensive dell’antica città romana di Siscia, Sisak è dominata da una possente
fortezza del XVI secolo, ai piedi della quale si svolse la famosa Battaglia di Sisak,
considerata una sorta di svolta storica che permise all’Occidente di fermare
l’avanzata dei Turchi che miravano a raggiungere il cuore dell’Europa.
Il villaggio-museo etno-ecologico di Kumrovec
www.mhz.hr/kumrovec/
Nel paese di Kumrovec, abitato situato nell’area occidentale della Contea
Krapinsko-zagorska, segnaliamo la presenza del museo “Staro selo” (villaggiomuseo etno-ecologico di Kumrovec), un singolare spazio museale a cielo aperto
che custodisce intatte le case del paese costruite a cavallo dei secoli XIX e XX. La
storia del museo “Staro selo” prende il via con la collocazione, nel 1948, di una
statua commemorativa davanti alla casa natale di Josip Broz Tito. Nella casa in
cui nacque Tito, ex presidente jugoslavo, eroe di guerra ed uno dei principali
protagonisti della scena politica internazionale della seconda metà del XX secolo,
è stato realizzato un museo che custodisce una collezione storica ed etnografica.
In seguito, nel paese furono restaurati altri 40 edifici tra case, edifici rurali e
botteghe artigiane. I visitatori possono ammirarvi alcune mostre tematiche
permanenti dedicate alla vita rurale della fine del XIX secolo. Ecco alcuni esempi
degli allestimenti proposti all’interesse dei visitatori: “Le nozze dello Zagorje”, “La
vita di una coppia di sposi novelli”, “Dalla canapa al tessuto”, “Il mestiere del
fabbro”, “Il mestiere del carraio”, “Il mestiere del vasaio”, “Dal chicco di grano
alla pagnotta”…
Krapina
www.mhz.hr
Krapina è nota soprattutto per essere la sede di uno dei principali ritrovamenti
preistorici dell’uomo di Neanderthal di questo lembo d’Europa, scoperto da
Dragutin Gorjanović–Kramberger nel 1899 in una semicaverna sul monte
Hušnjak. Sul luogo del ritrovamento oggi possiamo ammirare alcune sagome a
grandezza naturale d’uomini ed animali primitivi ed una mostra permanente
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allestita nell’ambito del Museo dell’evoluzione. L’età dell’uomo primitivo di
Krapina è stimata intorno ai 100.000 anni. Nel corso di una campagna di scavi
del 1905 furono riportati alla luce più di 5.000 reperti archeologici (ossa umane
ed animali, artefatti), 874 dei quali d’origine umana, laddove gli artefatti
appartenevano alla Civiltà musteriana. Nel sito sul monte Hušnjak sono stati
ritrovati anche i resti di un focolare, il che prova che l’homo krapiensis conosceva
l’uso del fuoco. L’uomo di Neanderthal di Krapina s’occupava di caccia e
raccoglieva i frutti del bosco, era di corporatura bassa e robusta. Il teschio che
vanta il miglior stato di conservazione è quello C, illustrato in tanti libri di testo di
tutto il mondo. Dragutin Gorjanović–Kramberger fu il primo paleontologo e
paleoantropologo ad impiegare i raggi X per studiare i resti fossili delle ossa
ritrovate nel sito. In concomitanza con la Pasqua del 2009, è in programma
l’apertura di un nuovo e moderno complesso museale dedicato all’uomo primitivo
di Krapina, dall’accattivante design a forma di conchiglia.
LE BELLEZZE NATURALI
Il Parco naturale della Medvednica (sotto tutela dal 1981, www.ppmedvednica.hr) ed il Parco naturale Žumberak-Samoborsko gorje, sotto tutela
dal 1999 (www.pp-zumberak-samoborsko-gorje.hr). Nell’area di quest’ultimo
parco sono state censite ben 30 specie d’orchidee! L’area del Turopoljski lug, con
una superficie di 3.348 ettari, è stata posta sotto tutela il 12 maggio 2003 per la
sua abbondanza di specie vegetali ed animali e per i suoi grandi querceti. È
importante ricordare che la contea vanta anche alcune riserve speciali di tipo
botanico, ornitologico e zoologico e riserve della vegetazione boschiva, nonché
alcuni paesaggi protetti di particolare interesse naturalistico. Il territorio della
contea, infine, conta anche sette monumenti dell’architettura dei parchi,
solitamente adiacenti ai castelli ed alle residenze signorili di campagna, ed alcuni
parchi-bosco.
Lonjsko polje
www.pp-lonjsko-polje.hr
Regno di rovereti e di radure palustri, è conosciuto per la particolarissima
architettura rurale dei paesini compresi nella zona e per alcune preziose
chiesette. Tra le sue peculiarità turistiche, s’annoverano l’eccellente offerta
gastronomica, l’ottima produzione vinicola, una rete di “strade del vino” molto
interessante e diversi percorsi cicloturistici. Il Lonjsko polje è un habitat naturale
protetto nel quale vivono specie vegetali ed animali a rischio d’estinzione, come
la cicogna, l’airone, l’aquila marina, la lontra, il castoro ed i gatti selvatici
(www.pp-lonjsko-polje.hr). Nei paesi vicini, dalle caratteristiche costruzioni
lignee, s’allevano i cavalli autoctoni della Posavina. S’organizzano gite in autobus
o in barca sino alle località di Trebež, Čeperlin, Kostrnja, al villaggio etnico di
Krapje (che, nel 1995, è stato proclamato “Paese del patrimonio costruttivo”
nonché “Monumento europeo del patrimonio culturale di cat. A”) ed alla località
di Čigoč, conosciuta in tutto il mondo come il “Paese europeo delle cicogne”.
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Ad uso e consumo dei visitatori e dei turisti, segnaliamo la bella stazione termale
e curativa di Topusko, con diverse piscine coperte ed all’aperto e tante occasioni
per il relax, lo sport e la ricreazione (www.ljeciliste-topusko.com). Il complesso
offre due alberghi, il “Topica” ed il “Petrova Gora”, con una capacità ricettiva
complessiva di 360 posti-letto in camere singole e doppie e 4 suites. L’acqua
termale di Topusko sgorga a 1.500 metri di profondità, è d’origine vulcanica ed
ha una temperatura compresa tra i 56 ed i 72° C. Negli ultimi 200 anni la
composizione e la qualità dell’acqua sono rimaste inalterate.
L’OFFERTA ARTISTICO-RICREATIVA
Varaždin, città del barocco e dello “struscio”
Grazie al suo centro storico in stile barocco ottimamente conservato, ai musei, ai
parchi ed al verde pubblico, Varaždin, città ricca di manifestazioni ed eventi
culturali, tra i quali spicca l’ormai tradizionale festival internazionale di musica
barocca (“Serate barocche di Varaždin”, www.vbv.hr), è diventata una meta
molto amata dai turisti. Ad aumentare il numero dei visitatori ha contribuito
anche il festival degli artisti di strada “Špancirfest” (www.spancirfest.com). È
una festa dedicata alla città, si tiene a fine agosto ed è descritta dagli stessi
organizzatori come un “intreccio di musica, ballo e buon umore, il tutto
condensato in un’eccitante passeggiata che è poi il cuore dell’evento. Questo
festival vuole essere un incontro con ciò che si ha paura di dimenticare, dove la
gente si dà alla città, e la città alla gente”. Durante lo “Špancirfest” di Varaždin
potrete assistere a circa 250 programmi messi in scena da un centinaio d’artisti
provenienti da tutto il mondo, tra presentazioni d’antichi mestieri, tanta word
music, e poi performers, spettacoli ed intere giornate dedicate ai bambini. Su sei
palcoscenici sparsi per la città, potrete assistere a concerti di musica etnica, rock
e classica. Quest’area vanta anche alcune esposizioni museali d’eccezionale
valore, come quella, particolare ed unica in questo lembo d’Europa, dedicata al
“Mondo degli insetti” ed appartenente alla Sezione entomologica del Museo
Civico della città di Varaždin. Anche il castello di Trakošćan rappresenta una
realtà museale regionale di gran rilievo. Completamente trasformato in museo, vi
si conservano ambienti originali del periodo compreso tra il XV ed il XIX secolo
(www.trakoscan.hr).
Đurđevac, la città dei “Picoki”, destinazione europea d’eccellenza
www.tz-djurdjevac.hr
La città di Đurđevac, località della Podravina, e la sua leggenda legata ai “Picoki”,
sono state inserite in una rete di 20 destinazioni europee che curano in modo
particolare il loro patrimonio culturale immateriale. La “Picokijada”, giunta nel
2008 alla sua 40º edizione, è nata per evocare una leggenda che parla del
coraggio e dell’astuzia degli abitanti di Đurđevac, i quali, per rompere il lungo
assedio dell’esercito turco alla città, s’inventarono un ingegnoso sotterfugio. Col
passare degli anni, la “Picokijada” è diventata sempre più spettacolare e
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grandiosa. Ambientata nei luoghi della leggenda, richiede l’impiego di centinaia di
figuranti, attori dilettanti, attori professionisti e cavalieri. L’intera scena viene
allestita in modo tale da riproporre nel modo più fedele possibile l’avvenimento
raccontato dalla leggenda: i fucili ed i cannoni sparano davvero, le spade
fendono l’aria, il tutto grazie anche a ricchi effetti luminosi e pirotecnici
predisposti per l’occasione. La rappresentazione scenica della “Leggenda dei
Picoki” è, tuttavia, soltanto una parte della manifestazione la quale, in tre giorni,
comprende una trentina d’altri eventi culturali e sportivi che vanno a completare
il programma della “Picokijada”. Dicevamo che la Leggenda dei Picoki parla
del coraggio e dell’astuzia degli abitanti di Đurđevac i quali, per rompere il lungo
assedio dell’esercito turco alla città, s’inventarono un ingegnoso sotterfugio. Nel
XVI secolo la città fu stretta d’assedio dalle truppe del signore turco Ulama-beg,
deciso a conquistarla affamando la popolazione chiusa dentro le mura. Dopo un
po’, di tutte le scorte di cibo disponibili, alla popolazione non rimase che un
galletto (picok, nel dialetto locale). Consigliati da una saggia vecchina, la gente di
Đurđevac caricò un cannone col galletto e lo sparò sulle truppe turche. Il potente
Ulama beg, credendo che gli assediati disponessero di così grandi riserve di cibo
da permettersi il lusso di usarle come “carne da cannone”, rinunciò all’assedio
della città e, facendo così, riconobbe la sconfitta. Da allora in poi, gli abitanti di
Đurđevac sono fieri di portare il soprannome di “Picoki”.
Bjelovar
www.tzbbz.hr
La settimana internazionale dei percussionisti (IPEW - International
Percussion Ensembles Week) presenta le più alte espressioni, i migliori esponenti
e gli ensemble più quotati del panorama percussionistico mondiale. Il festival,
oltre a proporre vari concerti serali (sempre seguiti da un foltissimo pubblico),
offre ai musicisti la possibilità di stare insieme tra loro, di mettere in comune le
conoscenze e le esperienze maturate nel corso della loro attività e di trasmetterle
agli allievi che partecipano ai laboratori musicali organizzati nell’ambito della
manifestazione. La Settimana delle percussioni si tiene ogni anno a gennaio.
BOK fest – Il BOK (ovvero “Le risonanze del teatro di Bjelovar”) è una rassegna
delle più significative realizzazioni delle compagnie teatrali della Croazia. Accanto
ad una decina di rappresentazioni sceniche per un pubblico adulto, la
manifestazione propone altrettanti spettacoli destinati ai bambini. Attraverso vari
laboratori teatrali, inoltre, i bambini avranno la possibilità di conoscere i loro
beniamini ed acquisire, così, una parte della loro arte, del loro sapere e della loro
esperienza. La manifestazione si tiene ogni anno in primavera nella città di
Bjelovar.
La Terezijana è una manifestazione di cultura, svago e turismo che, in più
giorni, presenta una serie d’eventi musicali, scenici, artistici e sportivi alla cui
realizzazione partecipano artisti ed interpreti provenienti da tutta la Croazia.
L’evento centrale di questa manifestazione, solitamente visitata da oltre 30.000
spettatori provenienti dalla Croazia e dall’estero, è la ricostruzione scenica
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dell’ingresso dell’imperatrice Maria Teresa nella città, da lei fondata con un
decreto del 1756.
Koprivnica ed il Festival del Rinascimento
www.koprivnicatourism.com
A settembre, sulle rovine dei bastioni e delle mura di Koprivnica, si svolge uno
spettacolo storico che ha lo scopo, anche grazie all’autenticità dei luoghi, di
evocare fedelmente il passato della città; così fedelmente che al pubblico, perso
l’orientamento temporale, può sembrare di trovarsi nel bel mezzo del Medioevo.
La fiera medievale (e rinascimentale) brulica d’artigiani, mercanti, popolani,
signori, servi, burloni, intrattenitori, musici, mendicanti, mariuoli ed imbroglioni.
Ad essi s’aggiungono i cuochi, ai quali spetta il compito di preparare specialità
gastronomiche ispirate alle ricette ed agli ingredienti del Medioevo. L’offerta
ristorativa viene completata dalla riproposizione di bibite e bevande tipiche di
quei tempi, come l’idromele, la birra ed il vino. L’accampamento e le tende dei
cavalieri, con fedeli rifacimenti degli attrezzi e delle armi d’un tempo, fanno gran
presa sul pubblico. I cavalieri che si sfidano a “singolar tenzone” per la mano
d’una donzella contesa, improvvisi attacchi alla fortezza, i falchi e la selvaggina,
che costituiva gran parte dell’alimentazione d’allora, sono soltanto una parte
degli spunti non solo interessanti, ma soprattutto interattivi, di questa
manifestazione.
L’ANGOLO GASTRONOMICO
La gastronomia dell’intera Croazia centrale si fonda prevalentemente sulle
specialità di carne e su alcune specialità di pesce d’acqua dolce. La tacchinella
arrosto, le pisanice (filetto di maiale), la fesa di vitello ripiena, l’anatra o l’oca con
i mlinci (contorno di pasta cotta al forno), lo stinco di maiale bollito e poi
arrostito, oppure i sanguinacci con i crauti, le sarme (involtini di foglie di cavolo
cappuccio ripieni di carne macinata speziata e riso)… Tra le specialità dolciarie,
un posto particolare è riservato alle štrukle dolci o salate (fagottini di pasta
ripieni di cacio vaccino), alla bućnica dello Zagorje (dolce a base di zucca), agli
strudel farciti in mille modi, alla bregova pita, alle palačinke (crêpes) croate ed
alla zlevka di farina di mais. La tacchinella arrosto con i mlinci, gli strudel farciti e
la bućnica con i semi di papavero sono specialità oramai diffuse in tutta la
Croazia. I klipići di Varaždin sono il prodotto da forno più diffuso e più semplice
della città. Ma per un piacere a tutto tondo, è necessario che ogni pasto sia
accompagnato da uno dei tanti vini della regione, i quali, grazie alla loro qualità,
sono in grado di soddisfare anche il palato dei più esigenti e raffinati buongustai.
I progressi della produzione vinicola di questi anni sono testimoniati dalle tante
medaglie vinte nelle manifestazioni enologiche tanto in Croazia quanto in Europa.
Tra le più conosciute specialità culinarie dello Zagorje, ricordiamo la tacchinella
arrosto con i mlinci, le štrukle e la zlevanka od rucleva brašna sa sirom (dolce
fatto con farina integrale e formaggio). Un tempo piatto povero a base di
formaggio, uova e farina di mais, oggi è apprezzato come specialità dolciaria
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casereccia e genuina fatta con ingredienti naturali ed in base ad una ricetta
tradizionale. La Moslavina è invece nota per le specialità a base di pesce d’acqua
dolce (tra i quali prevale la carpa) che danno il meglio di sé con i vini Graševina o
Škrlet.
Le “Strade del vino”, inaugurate un po’ dappertutto nella Croazia centrale, ma
concentrate principalmente nelle aree nord-occidentali e nella Moslavina, sono un
importante aspetto dell’offerta enogastronomica e turistica locale. Vivacissime in
tutte le stagioni, offrono qualcosa di più, naturalmente, in autunno, al tempo
della vendemmia. Ma è l’undici novembre, dedicato a san Martino, il giorno più
importante dell’anno vinicolo della regione, quando si celebra il “battesimo del
mosto” e la sua trasformazione in vino. Ogni anno alle feste del Martinje, alle
quali sono legate tante consuetudini e tradizioni locali, partecipa un numero
sempre più nutrito di turisti, accolti ogni volta dalla cortesia e dalle prelibatezze
dell’ospitale gente del luogo.
“LE GIORNATE DEL FORMAGGIO NELLA CITTÀ DEI FORMAGGI” è una
manifestazione che si tiene a Bjelovar ogni anno ad ottobre. Accanto ai piccoli
produttori ed ai caseifici realizzati nelle tenute agricole di famiglia, alla fiera (o
sagra del formaggio), che tanti chiamano oramai “Festival del formaggio”,
partecipano ogni anno anche le maggiori industrie casearie della Croazia. Oltre a
mille varietà di formaggi, alla fiera potrete vedere ed assaggiare anche tanti altri
prodotti ecologici realizzati in base alle ricette della tradizione. La fiera, inoltre, è
anche un’occasione per ammirare tanti prodotti artigianali e manufatti che spesso
decorano gli stand delle aziende espositrici, oltre agli interessanti souvenir tipici
della regione realizzati in base alle tecniche della tradizione.
L’OFFERTA RICETTIVA
L’offerta ricettiva, a Varaždin e dintorni, nel Međimurje, nello Zagorje, nella
Podravina, a Bjelovar, a Sisak e nella Moslavina, è varia ed adatta ad un po’ tutte
le tasche. La regione dispone di alberghi, motel, pensioni, rifugi di montagna e
case venatorie e di un buon numero di case ed appartamenti in affitto.
La Contea Varaždinska fa il proprio ingresso nel 2009 con tre alberghi a quattro
stelle, quattro alberghi a tre stelle e tre a due stelle. Accanto ad una solida
offerta d’appartamenti in affitto e d’alloggio in pensioni, nel Međimurje, durante
tutto l’anno, operano ben cinque alberghi, uno dei quali a quattro stelle. Nello
Zagorje si contano sei hotels, prevalentemente realizzati in seno alle stazioni
termali, mentre è in programma l’apertura di nuovi appartamenti e camere in
affitto nelle strutture ricettive del settore agrituristico, considerato il segmento
turistico su cui fondare lo sviluppo turistico della regione.
NOVITÀ
Nel 2008 sono state aperte nuove capacità ricettive a Varaždinske toplice, Sveti
Križ Začretje, Donja Stubica, Zagorska sela, Tuheljske toplice e Klanjac. Nella
Contea Bjelovarsko-bilogorska sono in funzione sei alberghi. A Daruvar nel 2008
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è stato aperto un nuovo hotel a tre stelle, mentre l’hotel “Picok” di Đurđevac,
nato come struttura a tre stelle, s’è visto assegnare la quarta stella. Sei sono
anche gli hotels della Contea Sisačko-moslavača, mentre è prevista l’apertura di
nuove capacità ricettive nel settore degli alloggi in affitto e dell’agriturismo.
UN REGALO ORIGINALE ED UN BEL RICORDO
Il licitarsko srce (confortino a forma di cuore) è un dolce di pane melato
variamente decorato. Il segreto della sua produzione è gelosamente custodito
dalle famiglie d’artigiani produttrici di miele e di candele della Croazia centrale e
delle pianure dell’interno. Tradizionalmente rosso accesso, viene prodotto in
tante forme e dimensioni. La consuetudine di regalare questo confortino a forma
di cuore, col quale i giovani dichiaravano fedeltà ed amore alle proprie amate, è
profondamente radicata nella tradizione croata. La sua produzione risale
addirittura al Medioevo.
Il magico merletto di Lepoglava – La bellezza e la magia di questo merletto,
probabilmente portato in Croazia secoli fa dai monaci Paolini, sono una
peculiarità di Lepoglava e dei suoi dintorni. L’arte del ricamo fu gradualmente
accolta dalle donne dei paesi e non fu mai abbandonata del tutto, rimanendo
nella tradizione locale sino ai nostri giorni. Il merletto di Lepoglava raggiunse il
suo massimo splendore sul finire del XIX secolo e nella prima metà del XX secolo,
grazie soprattutto all’opera della nobildonna Zlata Šufflay, alla quale si deve
l’organizzazione del lavoro delle merlettaie e l’applicazione del merletto come
ornamento ai costumi della tradizione. Il suo lavoro fu proseguito, con altrettanto
successo, da Danica Brossler dopo la Prima guerra mondiale. Attraverso alcune
istituzioni governative, stimolò la produzione aprendo corsi professionali,
laboratori ed una scuola dedicata al ricamo. A quel tempo, l’abilità delle
merlettaie consentì di aggiungere al bilancio di tante famiglie una nuova fonte
costante di guadagno, essendo i loro manufatti venduti un po’ in tutt’Europa.
Negli ultimi anni si cerca di proporre ed organizzare questa produzione sotto una
nuova veste, offrendola come un prodotto tipico croato sia sul mercato
domestico, sia su quello estero. Anche il festival internazionale del ricamo, che
s’organizza a Lepoglava dal 1997, con un corollario di seminari e mostre dei
lavori croati ed europei più belli prodotti nei centri di maggior prestigio del
Vecchio continente, è un motivo di stimolo allo sviluppo di questo ramo della
produzione artigianale. Da segnalare, infine, che la Scuola professionale di
ricamo ha finalmente riaperto i propri battenti dopo ben 70 anni.
La caraffa Srabljivec - Chiamata anche “Krapinska kamenina”, è un souvenir
utilizzato per bere i vini locali al motto di: “Svaki pije neka zdravo, samo nek
najde luknju pravo” (trad. “Che ognuno beva di gusto, basta che trovi il foro
giusto!”). Si tratta d’una caraffa dal bordo della bocca pieno di fori, collegati ad
un manico vuoto attraverso il quale scorre il liquido che arriva alla bocca. Il
trucco sta nel chiudere i fori inutili ed indovinare quelli attraverso i quali bere il
vino.
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I monili del museo di Sisak – I monili di Sisak sono souvenir unici, inimitabili.
Copie delle monete d’epoca romana ritrovate nell’antica Siscia, nel 2005 sono
stati premiati quale “Miglior souvenir croato”.
La stucka di Petrinja – La produzione artigianale dei vasai ha una lunga
tradizione nel territorio della città di Petrinja. La stucka (brocca), un tempo, era
usata per il trasporto dell’acqua e del latte quando s’andava a lavorare per i
campi, perché consentiva di conservare il liquido a lungo alla temperatura
desiderata. Fatta d’argilla da vasaio, di colore rossastro, è decorata a mano a
fasce orizzontali bianche e marrone e smaltata con uno smalto trasparente. Sul
manico vuoto ha un piccolo beccuccio cuneiforme dal quale si beve. La stucka, in
quanto simbolo della tradizione ceramica di Petrinja, oggi rappresenta il souvenir
più tipico della città.
RACCONTI, LEGGENDE E MITI
Ludbreg, la leggenda di Ludberga (www.tz-ludbreg.hr). Ludberga, oltre ad
essere un’avvenente donna ed un’eccellente produttrice di vino, pare vantasse
anche poteri sovrannaturali. A lei il merito d’aver cacciato da Ludgreb niente
meno che Belzebù, cosa che le fece guadagnare il titolo di santa protettrice della
città. La leggenda racconta che Ludberga annientò il Maligno con così tanta forza
che, dall’altra parte del pianeta, la crosta terrestre esplose dando vita all’isolotto
di Antipodes. A Ludbreg, nel punto esatto in cui avvenne il memorabile scontro,
oggi sgorga un’acqua “fumante” che proviene direttamente dalle viscere della
Terra.
Varaždinske Toplice – Aqua Iasae (www.toplice-vz.hr). È ad un dono della
natura, ad una generosa fonte d’acqua termale, che dobbiamo l’ubicazione della
località di Varaždinske Toplice. Oltre all’ubicazione, le ha dato anche il nome ed
ha condizionato la continuità della presenza umana e dell’utilizzazione a fini
curativi della sorgente attraverso la storia, almeno da quando gli antichi Romani
le diedero il nome di Aqua Iasae. Le Varaždinske Toplice, le terme più antiche
della Croazia, al loro interno custodiscono uno dei complessi archeologici più
rilevanti dell’area continentale del Paese, le rovine dei bagni termali d’origine
romana che funzionarono per ben quattro secoli. Su questo stesso luogo si trova
anche un tempio pagano consacrato al dio Sole, luogo sacro addirittura anteriore
all’Impero romano.
La leggenda di Veronika Desinićka. Un tempo queste terre erano
amministrate dal potente bano conte Herman II Celjski. Il suo figlio minore
Fridrik, cavalcando per i possedimenti paterni, rimase colpito dalla bellezza
eterea della bionda Veronika. Tra Veronika e Fridrik scoppiò l’amore, un
sentimento che non incontrò mai il favore del conte. Nonostante il veto paterno,
Fridrik e Veronika fuggirono nella città di Fridrihštajn nei pressi di Kočevje, dove,
in segreto, convolarono a giuste nozze. Saputo del matrimonio, il vecchio conte
Herman ordinò ai propri soldati di trovare ed imprigionare i due amanti. Fridrik,
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tuttavia, riuscì a salvare Veronika facendole lasciare la città in cui s’era rifugiata.
Attraversato il Gorski kotar, la Moslavina ed il Kalnik, la giovane sposa trovò asilo
nel paesino di Sveta Margita. Fridrik, invece, non riuscì ad evitare i soldati del
padre, che lo arrestarono e lo portarono al castello Veliki Tabor. Infuriato
com’era, il padre ordinò che il figlio fosse portato a Celje, dove fu rinchiuso in
una torre angusta, alta circa 23 metri e priva di tetto. Rinchiusovi il giovane
Fridrik, ogni apertura della torre fu murata, tranne un piccolo pertugio attraverso
il quale gli veniva gettato un po’ di cibo. In queste condizioni Fridrik trascorse
oltre quattro anni. Quando il padre decise di liberarlo, era ormai troppo tardi:
Fridrik era psichicamente distrutto. Da allora in poi l’edificio si chiamerà Torre di
Fridrik. Ma il destino fu avverso anche alla giovane Veronika. I soldati di Herman
scovarono anche lei e la portarono al Veliki Tabor. Qui fu rinchiusa in una piccola
cella priva di finestre, posta vicino all’ingresso nel castello. Dopodichè Herman
l’accusò d’essere una strega e d’avere fatto innamorare il giovane Fridrik con
l’aiuto di pratiche magiche. Per l’occasione imbastì un processo che durò ben due
giorni. Sebbene i giudici si fossero pronunciati per la sua innocenza, Herman
ordinò ai suoi uomini di giustiziarla comunque. Una volta strangolata, il suo corpo
fu murato nello spazio che unisce la torre pentagonale all’ingresso del castello.
Pare che, specialmente nelle lunghe notti invernali, nel Veliki Tabor, tra gli ululati
del vento, si possano sentire i lamenti dell’infelice Veronika.
La leggenda dei Picoki (www.tz-djurdjevac.hr). È una leggenda che parla del
coraggio e dell’astuzia degli abitanti di Đurđevac, i quali, per rompere il lungo
assedio delle truppe turche alla città, s’inventarono un ingegnoso sotterfugio. Nel
XVI secolo la città fu stretta d’assedio dalle truppe del signore turco Ulama-beg,
deciso a conquistarla affamando la popolazione cittadina. Dopo un po’, di tutte le
scorte di cibo disponibili, alla popolazione non rimase che un galletto (picok, nel
dialetto locale). Consigliati da una saggia vecchina, la gente di Đurđevac caricò
un cannone col galletto e lo sparò sulle truppe turche. Il potente Ulama beg,
credendo che gli assediati disponessero di così grandi riserve di cibo da
permettersi il lusso di usarle come “carne da cannone”, rinunciò all’assedio della
città e, facendo così, riconobbe la sconfitta. Da allora in poi, gli abitanti di
Đurđevac sono fieri di portare il soprannome di “Picoki”.
La leggenda degli “šljivari”, i produttori di prugne delle campagne attorno al
Klanik. È una leggenda che affonda le proprie radici nel lontano 1242, all’epoca
in cui il re Bela IV, all’avanzare dei Tartari, trovò rifugio nella città di Kalnik,
posta alle falde dell’omonima montagna. Ai Tartari non rimase altro che stringere
d’assedio la città per affamarne la popolazione e costringerla alla resa. Ma non
avevano fatto i conti con i contadini delle campagne circostanti, i quali sfamarono
la popolazione e lo stesso re Bela IV con le prugne dei loro alberi. E fu così che i
Tartari rinunciarono all’assedio. In segno di riconoscenza, il re Bela IV assegnò ai
contadini del Kalnik vari titoli nobiliari, suscitando l’ira e l’invidia dei cittadini di
Križevci. Secoli d’intolleranza e frizioni furono interrotti dal matrimonio di un
giovane figlio di contadini “šljivari” con una giovane cittadina.
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SLAVONIA
www.tzbpz.hr, www.tzosbarzup.hr, www.tzzps.hr, www.tzvsz.hr
La Slavonia, regione pianeggiante della Croazia orientale delimitata dai fiumi
Drava, Danubio, Sava ed Ilova, è una vera e propria oasi per i turisti che, anche
se solo per un breve periodo, desiderano sostituire alla calca cittadina la pace del
verde e la piacevolezza di un soggiorno in una natura intatta.
Da un punto di vista amministrativo, il suo territorio è compreso entro i confini
delle seguenti contee: Vukovarsko-srijemska (di Vukovar e del Sirmio),
Virovitičko-podravska (di Virovitica e della Podravina), Požeško-slavonska (di
Požega e della Slavonia), Osječko-baranjska (di Osijek e della Baranja) e
Brodsko-posavska (di Slavonski Brod e della Posavina).
Anche il patrimonio storico-culturale della Slavonia è ricco, con la sua singolare
architettura continentale, le chiese, le fortezze, i castelli, le terme ed i luoghi di
cura basati sulle acque termominerali. Negli ultimi anni, questa regione orientale
della Croazia, che nella strategia del proprio sviluppo economico ha assegnato al
turismo, accanto allo sviluppo agrario, il posto più importante, ha investito
eccezionali risorse nel rinnovamento e nella costruzione ex novo d’alberghi quasi
tutti piccoli ed a conduzione familiare, nell’apertura di centri per la cura e per il
divertimento, nella realizzazione delle infrastrutture viarie ed, infine, nella
salvaguardia ambientale.
OSIJEK, la metropoli della Slavonia
www.tzosijek.hr
Osijek è sorta a venticinque chilometri dal punto d’affluenza della Drava nel
Danubio, nella Slavonia orientale. Città e porto fluviale, Osijek è il centro
economico, viario e culturale della Slavonia. La regione pianeggiante della
Croazia orientale, delimitata dal corso di quattro fiumi, è una vera e propria oasi
per i turisti che desiderano sostituire alla calca cittadina la pace del verde, la
piacevolezza di un soggiorno in una natura intatta e le bellezze di un ricco
patrimonio storico-culturale. Osijek consta della Città alta (Gornji grad), della
Fortezza (Tvrđa), della Città bassa (Donji grad), della Città nuova (Novi grad,
risalente al XIX sec.) e del quartiere Retfala. Gli enti e le istituzioni più importanti
della città sono l’Università, il Teatro Nazionale Croato, il Museo della Slavonia,
una tipografia del 1735, un ginnasio del 1729, la scuola di disegno, il giardino
zoologico, il Centro per lo sviluppo della zootecnia, l’Istituto per la tutela della
barbabietola da zucchero, e tanto altro ancora. Per le esigenze del Campionato
del mondo di pallamano maschile, sul finire del 2008 è stato realizzato il palazzo
dello sport polivalente “Gradski vrt”, dotato di cinque impianti principali e tanti
altri contenuti supplementari. Con suo aspetto esterno ed interno, quest’impianto
sportivo sarà un nuovo simbolo “urbano” del capoluogo della Slavonia.
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Kopački rit – la destinazione turistica più suggestiva
www.kopacki-rit.com
La destinazione turistica più suggestiva della Slavonia è, senza dubbio, il
famosissimo Parco naturale “Kopački rit”.
Si tratta di un vasto territorio alluvionale, ubicato sulla riva destra del Danubio e
compreso tra quest’ultimo e la Drava. È popolato da oltre 2.000 specie
biologiche, tante delle quali rare o minacciate d’estinzione sia a livello europeo
che a livello mondiale, tra cui ben 291 specie ornitologiche e 44 ittiche. Il Kopački
rit nel 1993 è stato inserito tra le zone umide di rilievo mondiale. I turisti possono
visitare il parco accompagnati da guide esperte ed a bordo d’imbarcazioni speciali
appositamente costruite per il trasporto dei visitatori.
Si consiglia una visita al complesso del Castello Tikveš, ubicato all’interno del
parco ed immerso in un fitto rovereto, un tempo amatissimo da tanti uomini di
Stato e personalità di fama mondiale.
I cervi da trofeo più belli d’Europa
I boschi del Kopački rit e l’intera area del parco sono luoghi deputati
all’organizzazione della caccia al cervo ed al cinghiale. Il Kopački rit è popolato da
un numero di cervi allo stato brado che varia dai cinque ai settemila capi, ed è
proprio qui che sono stati abbattuti gli esemplari da trofeo più belli d’Europa. La
Slavonia ha anche un altro parco naturale, il Papuk (www.pp-papuk.hr), un’area
montuosa con tante bellezze naturali, boschi centenari e laghetti e torrenti di
montagna.
IL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
Una miriade di castelli
La Slavonia possiede un ricchissimo patrimonio architettonico fatto di castelli e di
fortezze. Il castello con cantina nella località di Kutjevo (www.tzzps.hr), un
tempo parte di una tenuta gesuitica, occupa un posto di particolare rilievo.
Il castello di Donji Miholjac (www.tz-donjimiholjac.hr) fu eretto all’inizio del
secolo scorso come residenza di caccia, e rappresenta un esempio architettonico
unico tanto in Croazia, quanto in questo lembo d’Europa. Lo stesso dicasi del
castello per la caccia a Bilje (www.tzo-bilje.hr), realizzato in stile viennese. I conti
Pejačević hanno lasciato in eredità alle nuove generazioni i castelli di Virovitica,
Našice (www.tzosbarzup.hr) ed Osijek (www.tzosijek.hr). Degno di nota è anche
il castello barocco dei conti Noraman - Prandau a Valpovo, con un bel parco
(www.tz-valpovo.com).
Nel castello di Vukovar (www.tzvsz.hr), un tempo residenza della potente
famiglia Eltz, è conservato il tesoro museale della regione, con un accento
particolare ai resti archeologici della cultura di Vučedol, nobilitata dalla sua
famosa colombella.
Tappa obbligata d’ogni turista è la visita al castello ed alle cantine della famiglia
Odescalchi ad Ilok (www.ilocki-podrumi.hr), accanto al quale si trovano ruderi
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d’edifici risalenti all’epoca del dominio turco: un “turbe” (mausoleo) ed un bagno
turco.
Fortezze barocche di straordinario valore
La Slavonia ha ricevuto in eredità anche due fortezze barocche di straordinario
valore, ad Osijek (www.tzosijek.hr) ed a Slavonski Brod (www.tzgsb.hr).
La fortezza di Osijek rappresenta un felice esempio di connubio tra architettura
militare, civile-amministrativa e sacra. La sua piazza centrale è dominata dalla
Caserma del Generale, risalente al 1726, con il più ricco portale barocco in pietra
dell’intera Croazia, e dal “pil”, una sorta d’obelisco cilindrico che, accanto a quello
di Požega (www.pozega-tz.hr), è l’unico monumento votivo di questo genere in
Croazia.
La fortezza di Slavonski Brod, costruita al tempo dell’Impero asburgico, grazie ad
un’attenta opera di restauro, oggi si presenta col suo volto originario. È la
maggiore fortezza risalente a quel periodo, con il palazzo maggiore posto al
centro del complesso, parte di un sistema difensivo fortificato che garantì alla
Slavonia un periodo ininterrotto di pace lungo due secoli e mezzo.
LE MANIFESTAZIONI CULTURALI
Durante l’anno ad Osijek si tengono tante manifestazioni. Tra esse, spicca il
festival della musica croata dei suonatori di tamburica (uno strumento a corde
della tradizione) al quale partecipano i migliori ensemble del Paese. Da ricordare
anche le “Notti estive di Osijek”, una sequela di eventi all’insegna della cultura e
del divertimento organizzati all’aperto ed arricchiti da un’abbondante offerta
ristorativa. Nel giorno dedicato alla città di Osijek è possibile assistere ad un
programma dedicato all’arte, alla cultura ed all’allestimento di varie mostre
tematiche. Il Museo della Slavonia, fondato nel 1877, custodisce tanti reperti
archeologici ed oggetti di gran valore naturalistico, storico ed artistico.
Ma anche il resto della Slavonia abbonda di manifestazioni culturali. A cavallo tra
luglio ed agosto, a Ðakovo, sede episcopale della diocesi di Ðakovo e del Sirmio,
da più di quarant’anni s’organizza la tradizionale manifestazione denominata
“Ðakovački vezovi” (“I ricami di Ðakovo”, www.tz-djakovo.hr), alla quale
partecipano centinaia d’associazioni artistico-culturali provenienti da tutta la
Croazia e dall’estero, presentando orgogliosamente ciascuna il proprio
patrimonio. Particolarmente interessante è la sfilata dei gruppi folcloristici, i quali,
vestiti con i costumi della tradizione, precedono i carri trainati dai cavalli e sfilano
per il centro cittadino tra due ali di folla.
All’inizio di settembre, a Vinkovci, si tiene la festa popolare chiamata “Vinkovačke
jeseni” (“L’autunno a Vinkovci”, www.vk-jeseni.com).
Nella città di Valpovo, ogni anno, si tiene la manifestazione “Ljeto valpovačko”
(L’estate di Valpovo), a Donji Miholjac il “Miholjačko sijelo” (Le serate di Donji
Miholjac), mentre a Našice, nel corso dell’estate, si tengono “Le giornate dei
boschi croati”.
Požega ogni anno organizza l’ormai tradizionale manifestazione “Zlatne žice
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Slavonije” (Le corde dorate della Slavonia) che, nel 2009, festeggerà il suo 40°
anniversario. Da non dimenticare la “Kulenijada”, una sorta di competizione
gastronomica alla quale partecipano i migliori produttori artigianali del kulen,
pregiatissimo salame della Slavonia.
Simili manifestazioni, incentrate sull’artigianato e le tradizioni popolari, vengono
organizzate anche nelle altre città e paesi della Slavonia.
Festa suggestiva di fine agosto, l’“Olimpiade degli sport antichi” di Brođanci, nei
pressi di Osijek, è una manifestazione sportiva nel corso della quale i partecipanti
gareggiano sfidandosi in discipline pseudo-sportive quasi dimenticate, praticate
un tempo dai pastori e dai contadini della Slavonia (www.tzosbarzup.hr).
LE TERME
La Slavonia è ricche d’acque termali curative e d’acque minerali. Famose sono
quelle di Bizovac (www.tzobizovac.hr) dove, nei primi anni Settanta del secolo
scorso, in alcuni pozzi petroliferi dei dintorni fu scoperta un’acqua ipertermale
dall’incredibile
temperatura
(96º
C).
Oggi
le
Bizovačke
toplice
(www.bizovacke.toplice.hr) sono le terme più moderne e meglio attrezzate di
tutta la Croazia, il cui complesso balneare multifunzionale e la clinica, anch’essa
modernamente equipaggiata, consentono di vivere un’esperienza unica – un
viaggio nel passato geologico ed un incontro con il Mare Pannonico, scomparso
da tempo immemorabile. Il complesso delle Bizovačke toplice dispone di circa
250 posti-letto in una struttura ricettiva di tipo alberghiero ed offre all’ospite,
oltre ad una vasta gamma di servizi, anche un ambiente circostante suggestivo
ed un ricco patrimonio etnico. Spiccano senz’altro i suggestivi costumi della
tradizione popolare di Bizovac, che hanno destato l’ammirazione di mezzo
mondo.
IL TURISMO ATTIVO, LA CACCIA E LA PESCA
Ai turisti amanti dell’avventura la regione della Slavonia propone le più disparate
forme di turismo attivo. Accanto ai tanti percorsi ciclistici segnalati, la regione
propone anche un’offerta turistica legata all’avventura.
L’equitazione è praticabile nella scuderia Ergela Ðakovo, che dispone di circa
quattrocento cavalli della razza lipizzana (www.ergela-djakovo.hr). Nella Barania
s’organizzano tour in fuoristrada e battute di pesca nei bracci del Danubio, nei
quali è possibile pescare siluri da trofeo (sino ad un centinaio di chili!) e lucci
giganteschi (www.tzosbarzup.hr).
Le possibilità di pesca in Slavonia sono diffuse un po’ dappertutto. Segnaliamo i
bacini della Drava, del Danubio e degli altri fiumi della regione, i loro affluenti, le
aree alluvionali, i laghi naturali ed artificiali, gli stagni ed i rami fluviali morti, i
canali ed i bacini d’accumulo artificiali e tutte le altre acque collegate,
perennemente o saltuariamente, con i maggiori corsi fluviali dell’area.
La caccia sul territorio della Slavonia ha una ricca tradizione, in particolare quella
alla selvaggina grossa (cervo, cinghiale, capriolo) e quella esercitata in riserve
venatorie circoscritte (daino, muflone). Per quanto riguarda la selvaggina di
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piccola taglia, in quest’area si possono cacciare il fagiano, la beccaccia, la
quaglia, la pernice, l’anatra selvatica, l’oca selvatica e la lepre. Le locande dei
cacciatori, arredate in stile rustico, offrono una confortevole sistemazione ed
un’ottima cucina. Il cinghiale è presente nella gran parte delle riserve venatorie
della contea. Il fagiano è diffuso per tutto il territorio e rappresenta la principale
specie di selvaggina nelle riserve pubbliche.
IL TURISMO RELIGIOSO
Il santuario della Madonna della Consolazione di Aljmaš
www.svetiste-aljmas.com
Il santuario della Madonna della Consolazione di Aljmaš rappresenta il luogo di
pellegrinaggio più importante dell’intera Croazia orientale. Aljmaš è compresa tra
le località dotate d’una buona infrastruttura turistica, con tante strutture
ristorativo-ricettive, aree per il parcheggio e diversi servizi legati al santuario e a
disposizione dei pellegrini. Aljmaš è un luogo che offre anche altri spunti
d’interesse turistico, tanto nel centro abitato, quanto nei suoi dintorni. Alludiamo,
in primo luogo, alle rive del fiume Danubio, al Parco naturale “Kopački rit”, alla
regione vinicola Erdutsko vinogorje ed allo stesso paese di Erdut. Grazie alla
cooperazione tra la Contea, il Comune di Erdut e le aziende di promozione
turistica locali, la zona è stata dotata di segnaletica turistica e di sportelli
informativi che servono tanto al santuario, quanto a tutti gli altri contenuti di
carattere religioso dell’area.
Quello della Madonna dell’Acqua Santa, presso Ilača, è il santuario più noto
e frequentato della Contea Vukovarsko – srijemska (di Vukovar e del Sirmio). Si
tratta di un luogo di culto nato nel lontano 1865, quando, sulla via che va da
Nijemci ad Ilača, apparve dal nulla una fonte d’acqua sorgiva. Ad un abitante del
paese d’Ilača, quella notte, apparve in sogno la Beata Vergine Maria col
bambinello in grembo, la quale, rivendicata la fonte, gli ordinò di recintarla e di
non permettere agli armenti di bere la sua acqua. Il giovane recintò la sorgente
che i primi pellegrini giunti ad Ilača battezzarono col nome di “Acqua santa della
Madonna”. Ancor oggi ricca d’acqua, accanto ad essa fu posta una statua della
Madonna alla quale, sin dall’inizio, furono attribuiti insoliti poteri taumaturgici.
Nel 1870, nell’area adiacente alla fonte fu eretta una chiesa attorniata da un
giardino nel quale furono sistemate le stazioni della Via crucis. Per le celebrazioni
dei riti all’aperto è stato realizzato uno spazio coperto con un altare e, nel 1981,
una cappella di pietra con tanto di statua della Madonna. Il santuario, durante
tutto l’anno, è meta dei continui pellegrinaggi di fedeli provenienti da ogni
località della Croazia.
La cattedrale di San Pietro e Paolo a Đakovo ed il Museo Strossmayer
Sebbene Đakovo non sia capoluogo di contea e, per grandezza, occupi soltanto il
sesto posto tra le città della Slavonia, essa è la sede della Chiesa regionale e, per
un lungo periodo, fu a capo della Chiesa cattolica presente in Bosnia. Ciò spiega
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il motivo per cui proprio a Đakovo si trova la più imponente chiesa dell’intera
Slavonia e della Barania, la Cattedrale di San Pietro e Paolo. Adiacente alla
cattedrale, a Đakovo è possibile visitare anche il museo dedicato al vescovo Josip
Juraj Strossmayer, una delle personalità più illustri della storia croata e l’iniziatore
della costruzione della cattedrale. Per quanto detto, la Cattedrale di San Pietro e
Paolo di Đakovo supera d’importanza la stessa città.
L’ANGOLO GASTRONOMICO
Poche nostre regioni possono vantare un patrimonio gastronomico così ricco
come quello della Slavonia. Nelle famosissime delizie della Slavonia è possibile
rinvenire tracce della tradizione culinaria dalmata, dello Zagorje, della Lika e
d’alcune cucine europee. Tanti momenti nella vita della gente di questi luoghi
erano occasioni per fare festa, e da essi nacquero i cibi che la tradizione lega alla
mietitura, alla nascita, al fidanzamento, alle nozze, alle feste religiose (Natale,
Pasqua, carnevale) ed alla macellazione, momento imprescindibile della
tradizione più autentica della Slavonia. Particolarmente note sono alcune
specialità tipiche regionali, come il čobanac, il fiš-paprikaš ed il paprikaš di pollo.
In Slavonia è diffuso un procedimento di preparazione delle verdure e degli
ortaggi a mo’ di minestrone, il tutto tenuto insieme da un soffritto di farina e
paprika. Chiunque abiti o provenga dalla Slavonia avrà in casa, per sé e per gli
ospiti, alcuni degli affettati tipici della regione, come il kulen, il prosciutto cotto,
le salsicce secche e tante altre delizie di produzione casereccia. Tra le specialità
gastronomiche della Slavonia (luogo in cui il pesce d’acqua dolce è molto
apprezzato), un posto particolare spetta senz’altro al fiš-paprikaš. Altra specialità
di pesce è la carpa allo spiedo, dove lo spiedo è rappresentato da un ramo
biforcuto conficcato nel suolo accanto ad un bel fuoco vivo, oppure il siluro
impanato con la farina di granturco, servito, ad esempio, con un’insalata di fagioli
e cipollotti condita con l’olio di zucca. Questi piatti s’accompagnano ottimamente
con una delle Graševine delle cantine della Slavonia. L’offerta enologica regionale
propone, accanto ai più rinomati vini regionali, anche i vini dei piccoli produttori
delle tante aree vinicole di questa regione.
I VINI DELLA SLAVONIA
La Slavonia possiede eccezionali premesse per la coltivazione della vite e per
un’ottima produzione vinicola. I vini della Slavonia spesso si trovavano sulle
tavole degli imperatori e degli alti dignitari di corte. Da questa tradizione
traggono le loro origini alcune delle vigne più note della regione: ad est quelle
del Sirmio, della Barania e di Đakovo e ad ovest quelle di Kutjevo. La Slavonia ha
le potenzialità per produrre grandi quantità d’eccellente vino, soprattutto bianco.
È difficile dire quale, tra le regioni vinicole della Slavonia, sia quella migliore e più
invitante: quelle del Sirmio e della Barania, nel bacino danubiano, quella di
Đakovo, nella Slavonia orientale, oppure la regione vinicola di Kutjevo, nella
Slavonia centrale. L’epicentro dello sviluppo della produzione vinicola della
Slavonia, tuttavia, è localizzato attorno alla città di Kutjevo; basti pensare a
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produttori quali Enjingi, Kauthaker e l’azienda vinicola PPK Kutjevo, i più
importanti vinificatori regionali, laddove Enjingi e, soprattutto, Kauthaker sono
continuamente impegnati in un lavoro di sperimentazione con vitigni sempre
nuovi. Col passare del tempo, questo loro lavoro ha allontanato dalla Slavonia
l’immagine di sei-sette anni fa che la caratterizzava come una regione
monovitigno con una produzione tutta basata sulla Graševina.
Uno sviluppo turistico improntato sulle “strade del vino”
Le regioni della Barania e di Erdut sono le prime aree vitivinicole in Croazia
diventate parte del “Vintour”, ovvero della rete di “strade del vino” dell’Unione
Europea. Si tratta di un progetto legato allo sviluppo turistico delle aree rurali,
improntato soprattutto sulle “strade del vino”. Finanziato con i fondi dell’Unione
Europea, vi partecipano l’Ungheria, l’Italia, la Spagna e la Croazia. Per ora il
“Vintour” conta sette itinerari compresi nei territori d’Ungheria, Spagna ed Italia,
mentre la Croazia è stata chiamata ad affiliarsi su invito della vicina Ungheria,
con la quale la Contea Osječko-baranjska ha sottoscritto un Accordo di massima
per l’adesione alle “strade del vino” europee. Una volta soddisfatte le premesse
per l’adesione, anche le regioni vitivinicole del Đakovačko e del Feričanačkonašičko vinogorje sono candidate a far parte della rete europea delle strade del
vino. Ogni regione vitivinicola, naturalmente, ha un proprio punto di partenza.
Per quanto riguarda la Barania, ad esempio, questo coincide con il castello del
principe Eugenio di Savoia a Bilje e con il Parco naturale Kopački rit. Aljmaš ed il
suo santuario sono i punti di partenza della regione vitivinicola d’Erdut. Per
quanto riguarda l’area di Đakovo, il punto di partenza coincide con la cattedrale
cittadina e con la Scuderia Nazionale dei cavalli lippizzani. Le terme Bizovačke
toplice, insieme ai castelli ed ai parchi a Donji Miholjac, Valpovo e Našice,
saranno le bellezze di spicco della regione vitivinicola del Feričanačko-našičko
vinogorje.
L’OFFERTA RICETTIVA
L’offerta ricettiva odierna è molto buona ad Osijek e Bizovac. Dopo la
ristrutturazione d’alcuni hotels a quattro stelle, ad Osijek sono stati aperti circa
dieci piccoli alberghi a conduzione familiare. La ristrutturazione ha interessato
anche alcune strutture ricettive a Našice, Požega, Vinkovci e Vukovar. Oltre ad
Osijek, anche Valpovo e Beli Manastir hanno alberghi a quattro stelle, mentre a
Đakovo e Našice si trovano soltanto strutture ricettive a tre stelle. Osijek, con i
lavori d’ammodernamento, ampliamento e sistemazione di una serie di spazi
negli edifici pubblici destinati all’istruzione ed allo svolgimento delle attività
sociali, è diventata una città a forte vocazione congressistica. Anche l’agriturismo
affonda sempre più profondamente le proprie radici nella pianura della Slavonia,
dove già una decina d’aziende rurali a conduzione familiare offre alloggio ai
turisti (www.tzosbarzup.hr).
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Il piccolo eco-villaggio di Mala Kapela (www.stara-kapela) sorge sui pendii
meridionali della Požeška gora, nel territorio del comune di Nova Kapela, un
casolare che conta soltanto 17 anime. È unico per la singolarità dello stile
architettonico delle sue vecchie case e per la quiete dello stile di vita tipicamente
paesano. Ai visitatori sembrerà di partecipare alla vita di una comunità rurale di
un secolo fa. Senza automobili e campo per i cellulari, a Stara Kapela si convive
in armonia con la natura e con i valori della tradizione. La tenuta consta di un
ampio cortile al quale sono affacciati gli edifici agricoli tradizionali, un pergolato
per trascorrere piacevolmente la “siesta” pomeridiana o per scambiare due
chiacchiere all’ora del caffè o del tè, un forno esterno a legna per cuocervi il
pane e gli arrosti, un frutteto con tanto di tavoli e panchine ed un barbecue di
mattoni a disposizione d’ogni ospite. L’offerta comprende anche gli ortaggi di
produzione ecologica dell’orto. Le coppie possono noleggiare un tandem per una
pedalata nella natura. C’è, inoltre, un itinerario, percorribile in bici o a piedi, che
si dipana per le colline dei dintorni per ben 13 chilometri. Esso prevede anche 6
punti di sosta, alcuni dei quali sono repliche delle antiche čardake d’origine turca,
tipiche delle regioni militari di confine e che servivano come torrette
d’avvistamento. Lungo il percorso sono stati piazzati anche alcuni cartelli
informativi contenenti le foto ed i nomi degli uccelli che abitano l’area, le
fotografie dei funghi mangerecci e non tipici dell’area ed una descrizione della
selvaggina che vive o soggiorna nelle campagne circostanti.
Novità
A Vinkovci è prevista l’apertura d’un altro albergo a 4 stelle, il quale, oltre a
vantare camere belle e moderne, sarà anche dotato di una sala congressi e del
primo centro per il benessere della Contea Vukovarsko-srijemska. Proprio nel
cuore della città di Slavonski Brod è stato aperto il nuovissimo hotel Central, una
struttura ricettiva a tre stelle con 17 camere climatizzate e confortevoli ed una
lussuosa suite. Nel 2009 ad Ilok è prevista l’apertura di ben tre nuove strutture
ristorativo-ricettive a conduzione familiare dove si potrà alloggiare, godere dei
piaceri dell’enogastronomia locale ed ammirare il patrimonio etnografico della
regione. Anche gli “Iločki podrumi” nel 2009 metteranno a disposizione degli
ospiti tutte le loro capacità ristorativo-ricettive: 50 posti-letto in unità abitative a
tre stelle, alcuni lussuosi appartamenti, un’enoteca a Principovac, un ristorante
ed un belvedere. Nel paese di Stalina è stato aperto l’hotel a tre stelle “Višnjica”,
mentre a Vinkovci è prevista l’apertura del primo ostello della regione, una
struttura ricettiva per giovani con 84 posti-letto. Nella località di Zmajecvi, nella
Barania, stanno per concludersi i lavori di costruzione del “Golf Country Club”.
I COLLEGAMENTI
Sebbene disti da Zagabria, capitale della Croazia, 200-300 chilometri, la Slavonia,
ed in particolare Osijek, sono ben collegate con la metropoli. Il tratto ZagabriaOsijek è coperto quotidianamente da una decina di treni e pullman di linea
confortevoli e veloci (il viaggio dura circa 4 ore). Da Zagabria a Slavonski Brod,
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percorrendo la nuova e moderna autostrada, si giunge in 1 ora e mezza (ad
Osijek in 2 ore e mezza).
Osijek ha anche un aeroporto internazionale capace di accogliere anche velivoli
di grandi dimensioni. D’estate sono in funzione voli regolari diretti verso gli
aeroporti dell’Adriatico, mentre d’inverno il traffico aereo è composto
esclusivamente da voli charter. A Vukovar, Ilok e Batina sono in costruzione porti
fluviali per accogliere le grandi navi da crociera che vi faranno scalo lungo le loro
rotte danubiane, da Vienna al Mar Nero. Vukovar è l’unico porto fluviale del
Paese non solo mercantile, ma anche passeggeri. Sui suoi moli, infatti, durante
l’anno sbarcano migliaia di turisti. Grande è l’interesse delle navi-passeggeri per il
porto di Vukovar; da marzo ad ottobre, infatti, nel porto di Vukovar attraccano
più volte la settimana grandi navi da crociera battenti bandiera straniera, con
turisti provenienti prevalentemente dagli Stati Uniti d’America, dalla Germania e
dagli altri paesi europei, in viaggio lungo il percorso fluviale che collega
l’Ungheria alla Romania e viceversa.
LE COSE DI CUI ANDIAMO FIERI
La musica dei suonatori di tam burice – Osijek è solitamente descritta come
la culla della musica dei suonatori di tamburice, uno strumento a corde simile al
mandolino. Il primo ensemble di suonatori di tamburice fu costituito nel 1847 da
Pajo Kolarić, il quale impose la tamburica come strumento-principe della musica
popolare. E così Osijek è diventato il centro della musica dei suonatori di
tamburice non solo della Croazia, ma di tutti i popoli slavi del Sud.
Il ricamo dorato – Si tratta di uno dei punti più alti della produzione artigianale
della tradizione popolare e, probabilmente, la massima espressione della
creatività femminile nei paesi della Slavonia e della Barania. Con il ricamo dorato
s’ornavano i più ricchi costumi della tradizione, oggi riproposti sia nella loro
funzione originale, sia come elementi decorativi per abbellire le nostre case e per
arricchire la nostra offerta turistica. www.zlatovez.com
La scuderia dei cavalli lippizzani a Đakovo – La tradizione dell’allevamento
equestre di Đakovo è evidente nella stazione di monta ubicata in un’area ad est
della città. Si tratta d’un impianto che, per il suo gran rilievo, oltre che dagli
amanti dei cavalli, è visitato anche da tanti turisti. La Scuderia Nazionale dei
cavalli lippizzani, oltre a svolgere i propri compiti d’allevamento e di selezione,
promuove tutta una serie d’attività legate all’ippoturismo, tra le quali segnaliamo
la realizzazione di un maneggio e la sistemazione degli impianti della località
d’Ivan dvor.
Il re Bela IV a Virovitica – Il re croato-ungarico Bela IV, di stanza a Virovitica,
nel 1242 emanò la famosa “Zlatna bula”, documento col quale Zagabria si vide
riconosciuto lo stato di città regia libera.
Il primo spumante prodotto in Croazia – Nel 1896 a Slatina fu prodotto il
primo vino spumante della Croazia.
Runica – È il primo monumento geologico protetto della Croazia, proclamato
tale nel 1948 grazie ad alcune formazioni rocciose d’origine vulcanica
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estremamente rare. Questa località è compresa all’interno dei confini del Parco
naturale “Papuk” il quale, nel 2007, grazie a questo ed a tanti altri fenomeni
geologici di primissimo piano, è entrato a far parte, quale unico rappresentante
in suolo croato, dell’Associazione europea dei geoparchi e dell’Associazione dei
geoparchi dell’UNESCO.
Il “Brodsko kolo” – Si tratta di una rassegna folcloristica che si tiene a
Slavonski Brod da ben 40 anni. Istituita nel 1963, è la più antica rassegna
folcloristica del Paese. La manifestazione “Brodsko kolo”, con una serie di eventi
e spettacoli folcloristici, si prefigge il compito d’illustrare il patrimonio della
tradizione popolare della regione del Brodsko Posavlje: dalla rassegna del folclore
più autentico della Contea Brodsko-posavska, intitolata “Šokadijo sve ti je na
glasu”, alla rassegna regionale dei gruppi folcloristici canori “Kad zapjevam i malo
zagudim”, passando per le rassegne folcloristiche riservate ai più piccoli “Igra
kolo maleno”, e poi ancora rassegne di canti sacri popolari, rassegne di spettacoli
e coreografie folcloristiche, festival nazionali riservati ai suonatori di tamburica
samica, sfilate, esibizioni dei gruppi dei circoli artistico-culturali paesani e mostre
etnografiche. Tra le manifestazioni di contorno segnaliamo: sfilate folcloristiche di
carri, gare equestri con monta a pelo, gare di calessi e la preparazione delle
specialità dolciarie regionali. La manifestazione “Brodsko kolo” è diventata nel
tempo una costante dei programmi che curano la tradizione e l’artigianato
popolari ed un forte stimolo alla tutela ed alla promozione del tesoro culturale
ereditato. www.brodsko-kolo.com
UN REGALO ORIGINALE ED UN BEL RICORDO
Dai ricami tradizionali ai recipienti multiuso in legno – Tra i souvenir,
spiccano i motivi ed il ricamo della tradizione del ricco patrimonio folcloristico
della Slavonia, applicati ad oggetti ornamentali ed a quelli d’uso comune
realizzati con i materiali più disparati. La “struganka”, un recipiente multiuso
in legno, frutto della tradizione artigianale locale, viene realizzata scavando,
ovvero piallando, un pezzo di legno di salice o d’ontano. Da sempre utensile
d’uso quotidiano presente in ogni cucina della Slavonia, differente per forma,
dimensioni e destinazione, serviva come piatto per mangiare, bicchiere per bere,
catino per lavare o per lavarsi… Usato per impastare il pane, serviva anche come
vassoio sul quale riporre i frutti delle abili mani femminili che andavano ad
abbellire le tavole sia nei giorni feriali, sia nei giorni di festa.
La serie di souvenir “Tracce e ricordi” – I motivi dei tessuti ed il ricamo della
tradizione del ricco patrimonio folcloristico della Podravina e della Slavonia sono
impiegati per abbellire sottopentole di vetro ornamentali o d’uso quotidiano. Nel
vetro, i disegni ed i ricami sembrano svolazzare come una lieve traccia del
passato o come uno splendido ricordo…
Una rarità: l’acconciatura “etno” della Croazia
Le fanciulle della Slavonia portavano un’acconciatura particolarmente complessa,
fatta di tante ciocche intrecciate sino a formare una crocchia schiacciata che,
partendo dalla nuca, veniva raccolta sul capo o, addirittura, adagiata sulla fronte.
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Arricchita con fiori veri o finti, nastri ornamentali, gioielli o con una fila di monete
dorate a mo’ di cerchietto fermacapelli, quest’acconciatura femminile è stata
notata in alcuni ritratti risalenti al tardo Impero romano, cioè nel periodo
compreso tra la metà del III e la fine del V secolo. Ciò dimostra come i Croati,
giunti su queste terre nel VI secolo, fossero entrati in contatto con i Romani che
già abitavano la regione.
La serie delle statuine in ceramica del “Mikeš”. “Mikeš” era il nome dei
primi abitanti di Virovitica. Nel testo che accompagna ogni souvenir, il “Mikeš” è
presentato come colui che ospitò e dissetò il re croato-ungarico Bela IV. Questi, il
16 novembre 1242, proprio a Virovitica sottoscrisse la “Zlatna bula”, un
documento con il quale Zagabria sarebbe diventata città libera regia.
RACCONTI, LEGGENDE E MITI
La residenza estiva d’Ivana Brlić-Mažuranić, Brodsko Vinogorje – La
leggenda narra che Ivana Brlić-Mažuranić, scrittrice per l’infanzia di fama
mondiale, soggiornando nella residenza estiva di famiglia, accanto ad un
serbatoio rosso per la raccolta dell’acqua piovana tutt’ora esistente, vide un
ragazzino intento ad acchiappare un gatto, e dietro di lui un maestro ciabattino
dall’aspetto cupo. Così pare sia nata l’idea del racconto per bambini “Čudnovate
zgode šegrta Hlapića” (ovvero “Le mirabolanti avventure dell’apprendista Hlapić”)
il quale, secondo quanto ebbe a dire la sua stessa autrice, “era buono come il
sole e saggio come un libro” e divenne un modello di comportamento anche per i
suoi stessi figli. La visita alla villa di campagna della famiglia Brlić è possibile
soltanto per gruppi organizzati di bambini ed adulti, previo accordo con l’Ufficio
turistico locale.
Le cantine del comandante delle guardie della fortezza di Slavonski
Brod – Il leggendario Franjo Trenk, approfittando del fatto che suo padre Ivan,
negli anni Venti del XVIII secolo, aveva ricoperto la funzione di comandante della
fortezza di Brod, fu spesso ospite della città. D’animo agitato e combattivo, sin
da giovane mostrò particolare interesse per le armi. Franjo Trenk, descritto come
valoroso soldato, buono stratega e comandante, veniva spesso coinvolto in
duelli. Si racconta che amasse l’azzardo, le avventure, le belle donne ed il buon
vino. Nelle cantine del comandante della guarnigione della fortezza di Brod sono
organizzate visite guidate per gruppi di turisti, con ricostruzioni storiche alle quali
partecipano, accanto a Franjo Trenk, tanti personaggi in costume della vita del
castello. Nel corso delle visite alle cantine, ai turisti viene proposta la
degustazione di uno dei vini tipici della storia di Slavonski Brod, il cosiddetto
“Bermet”.
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LIKA-KARLOVAC
www.tzkz.hr, www.lickosenjska.com
Proprio nel cuore della Croazia, là dove s’incontrano la pianura e le montagne,
c’è un territorio di una natura intatta e di fiumi limpidissimi, mentre un po’ più a
sud, nella regione della Lika, troviamo alcune delle aree carsiche (oggi parchi
nazionali) più belle d’Europa. I territori delle contee Karlovačka (di Karlovac) e
Ličko-senjska (della Lika e di Segna) sono meta dei veri amanti delle bellezze
naturali e degli ambienti selvaggi ed incontaminati, oggi più che mai facilmente
raggiungibili grazie agli ottimi collegamenti stradali. Oltre all’autostrada che
collega Zagabria alla Dalmazia, infatti, le aree di Karlovac e della Lika sono
attraversate anche dalla vecchia strada statale diventata, negli ultimi anni, il
luogo ideale per scoprire località minori ricche di storia e di tradizione. Anche
l’offerta gastronomica, genuina e casereccia, è diventata parte integrante e
valore aggiunto della regione che, d’anno in anno, attrae a sé un numero sempre
maggiore di turisti. I parchi nazionali della Lika, la bellezza dei fiumi Kupa,
Korana, Mrežnica e Dobra, che attraversano il territorio di Karlovac, la boscosità
dei monti della Velika e Mala kapela, il verde delle aree carsiche della Lika e del
Kordun, sono gli elementi che caratterizzano l’offerta turistica di questa regione,
con attività come l’alpinismo, il bagno nelle limpide acque fluviali, il canottaggio
ed il torrentismo, la pesca nelle acque dei laghi, dei fiumi e dei loro affluenti di
montagna, il rafting ed il canoismo. Ad esse s’aggiunge la caccia nei boschi
compresi tra Draganić, il Klek ed il Modruš, vari sport invernali e lo sci, praticabile
in particolare sui pendii della Bjelolasica (www.bjelolasica.hr). Le vie montane ed
i percorsi alpini, gli itinerari cicloturistici, le grotte carsiche, le stazioni termali e
tante altre bellezze naturali fanno di questi territori luoghi d’infinite possibilità di
sport e ricreazione.
Karlovac, una città su quattro fiumi
www.karlovac-touristinfo.hr
La città di Karlovac, nata com’è sul corso di ben quattro fiumi ed in prossimità del
crocevia d’importanti vie di comunicazione, è particolarmente adatta tanto per
una piacevole sosta durante un viaggio, quanto come suggestiva meta per le
vacanze ed il divertimento. Da non perdere una visita alla Città vecchia di
Dubovac (XIII secolo) dove potrete ammirare una mostra permanete dedicata
alla storia di questa terra ed il panorama mozzafiato che abbraccia la città ed i
suoi dintorni. Degna di nota è anche la cosiddetta “stella” di Karlovac, ovvero il
suo centro storico rinascimentale, sorto là dove un tempo sorgeva una fortezza a
forma di stella a sei punte attorniata da trincee. La città nacque nel XVI secolo
con l’obiettivo di difendere la regione dall’avanzata dei Turchi. La pianta, a forma
di stella a sei punte, in Europa molto rara, accomuna Karlovac all’italiana
Palmanova ed alla città slovacca di Novy Zamky. Karlovac si sviluppò prendendo
le tipiche sembianze di una città barocca, con un gran numero d’edifici
dell’architettura barocca “popolare” che oggi conferiscono al centro storico
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cittadino un fascino tutto particolare. Per ammirare un panorama che abbraccia
tutta la città occorre salire sulla Città vecchia di Dubovac, governata nei secoli XV
e XVI dai principi Frankopan e Zrinski ed, in seguito, dai generali di Karlovac.
Sorta su un cumulo preistorico sovrastante il corso della Kupa, la sua torre più
alta ospita una mostra e funge da splendido belvedere.
Interessante è anche la cittadina d’Ogulin (www.tz-grada-ogulina.hr), nata sul
corso del fiume Dobra ed ai piedi del monte Klek, rilievo appartenente al
massiccio della Velika Kapela. La silhouette di questa montagna ha da sempre
ispirato la fantasia popolare che ha legato ad essa numerose storie e leggende.
Una di queste è la leggenda delle streghe del Klek, le quali, nelle notti di bufera,
verso mezzanotte pare si diano appuntamento proprio su questa montagna.
Danzando in girotondo, gridano così forte che le loro urla agghiaccianti arrivano
fino ad Ogulin. Per far rivivere ai turisti quest’atmosfera da brivido, è stato ideato
il trenino eco-turistico “Karlek”, il cui passaggio attraverso Ogulin viene salutato
dalle “streghe” del Klek in costume.
La Lika, la bellezza della natura incontaminata
www.lickosenjska.com
Ci sono pochi luoghi al mondo in cui l’uomo è così legato alla montagna ed al
mare (elementi imprescindibili del suo essere) come nel territorio della Contea
Ličko-senjska. E come potrebbe essere diversamente, in un’area compenetrata,
per tutti i suoi 150 chilometri di lunghezza, dal Velebit, la più imponente e più
alta montagna della Croazia. Accanto all’enorme forza attraente del Velebit e del
mare, il tradizionale legame tra questa gente e la natura è il risultato di
un’energia naturale che fluisce tra gli ecosistemi collinare, montano e
mediterraneo, in un intrico di pietra, sole e bora. I territori che vantano sorgenti
idriche preservate, come quello della Contea Ličko-senjska, oltre al loro valore
naturalistico, sono diventati anche aree di gran rilievo turistico.
La Lika occidentale, per le sue caratteristiche naturali, appartiene alla Croazia
montana. L’intera area appartiene all’orografia carsica, caratterizzata
dall’alternarsi dei toni verdi scuri e chiari dei boschi e delle radure, ed arricchita
qua e là dall’azzurro delle acque di superficie, mentre il mondo ipogeo abbonda
di tanti siti speleologici.
La Lika centrale è ricca di formazioni speleologiche interessanti. In essa si trova
un quarto di tutte le grotte protette in Croazia come beni geomorfologici di
rilievo. Tra le aree ricche di fenomeni speleologici, ricordiamo il parco e la grotta
Grabovača e la grotta Samogradska, nei pressi di Perušić.
Prima di iniziare il viaggio lungo il corso della Gacka, per ammirarne le bellezze
ed i beni storico-culturali, è necessario ricordare che oggi quest’area va
riappropriandosi della sua identità di una delle regioni più antiche del paese,
tanto dal punto di vista geomorfologico, quanto dal punto di vista storico.
Scoprire le ricchezze della Gacka è un’esperienza molto interessante. La sua
storia agitata, che affonda le proprie radici al tempo degli Japodi ed abbraccia
l’antica Roma e il periodo della dominazione turca, garantisce alle terre lungo il
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corso di questo fiume un posto di prim’ordine nel patrimonio storico-culturale del
Paese.
Il clima salubre e la natura intatta, la qualità dell’acqua e la ricchezza delle sue
riserve venatorie, sono tutti elementi che rappresentano straordinarie possibilità
per una piacevole vacanza lontana dallo stress quotidiano e motivi per ritornarvi
sempre con rinnovato piacere. Separata dal mare tramite l’imponente massiccio
del Velebit, entusiasma con le sue piane carsiche, le vallate dei fiumi, le doline e
le grotte. Il fiume Gacka è un fenomeno naturale senza paragoni, accompagnato
da tutta una serie d’altre curiosità e rarità del mondo animale e vegetale.
Paesaggio idilliaco a due passi dal mare, ambiente naturale indimenticabile per
l’intensità delle sensazioni che sa suscitare, è anche una sorta d’anticamera alle
splendide opere d’arte d’acqua e di pietra create dalla natura quattromila anni fa.
Il Podgorje, punto d’incontro tra il mare ed i monti
Il termine Podgorje è riferito alla zona litoranea ai piedi del Velebit, tra Senj e la
Zrmanja. Si tratta di una fascia di terra punto d’incontro tra i monti ed il mare, da
sempre regno degli elementi naturali più affascinanti. Le pendici del Velebit sono
solcate da tante insenature, i cui margini inferiori, bagnati dal mare, si
trasformano in calette marine con splendide spiagge ghiaiose ed un’acqua poco
profonda. Il più significativo di questi esempi è la baia di Zavratnica, nei pressi di
Jablanac, lunga circa un chilometro e larga al massimo 150 metri. Il più
importante centro abitato del Podgorje è sempre stato Senj, località stretta tra le
isole quarnerine e la regione della Pannonia occidentale. Grazie alla sua
ubicazione, Senj, già nel Medioevo, era uno dei centri culturali più importanti di
tutto il Paese. Quasi nascosti ai piedi del Velebit, eppure in riva al mare, tanti
piccoli paesini, con la loro pace, sembrano fatti apposta per il relax. Essi
attraggono principalmente i turisti provenienti dalle frenetiche metropoli europee
che qui, lontani anni luce dalla loro quotidianità, possono trovare momenti di
meritato riposo. Tra essi ricordiamo Sveti Juraj, Lukovo, Klada, Starigrad, Stinica,
Jablanac e Prizna. Altro rilevante centro abitato del Podgorje è Karlobag, sorto ai
piedi della verdeggiante area centrale del Velebit, tratto d’unione tra l’entroterra
della Lika e l’isola di Pag (Pago). In origine chiamata Vegium, nel Medioevo fu
ribattezzata Scrissa o Bag. Accanto alla cittadina di Karlobag, che è anche sede
municipale, sorgono tanti paesi rivieraschi, tra i quali ricordiamo Ribarica,
Cesarica, Lukovo Šugarje, Barić Draga e Sv. Marija Magdalena. Sulle pendici del
Velebit, degna di nota è la località di Baške Oštarije. Al territorio della Contea
Ličko-senjska appartiene anche il versante nord-occidentale dell’isola di Pag.
Novalja
www.tz-novalja.hr
Ubicata al centro di una calda baia tra il verde dei pini, Novalja ha mantenuto
l’antica atmosfera mediterranea delle sue meravigliose spiagge che rispondono al
nome di Zrće, Caska, Straško e Trinčel. Diventata con gli anni un importante
centro turistico, la sua offerta ricettiva-ristorativo-ricreativa comprende diversi
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alberghi, campeggi, abitazioni moderne e confortevoli, il centro turisticoresidenziale “Gajac”, tanti impianti per lo sport e la ricreazione (il centro sportivo
è ubicato nel campeggio “Straško”), un’offerta gastronomica ricca di prelibatezze
(il pecorino di Pag, la carne d’agnello ed il vino di produzione locale), tanti eventi
culturali, un caratteristico ballo isolano, un prezioso patrimonio storico-culturale e
tante escursioni per mare. Le splendide spiagge di Zrće e Straško spiccano per i
loro tanti contenuti di sport e svago. Segnaliamo, tra l’altro, gli acquascivoli, i
campi da tennis e gli impianti per la pratica del popolarissimo beach volley.
D’estate vi si tengono tornei di calcio, bowling, beach volley e pesca subacquea,
gare di mini-maratona e di tante altre discipline sportive.
I PARCHI NAZIONALI
Il Parco nazionale “Plitvička jezera” (www.np-plitvicka-jezera.hr) è uno
straordinario fenomeno carsico di gran rilievo geologico ed idrogeologico. Il
complesso dei laghi è stato istituito a parco nazionale nel 1949; si tratta di
un’area montuosa e boscosa che comprende 16 laghi e laghetti con un’acqua
limpidissima di un colore verde-scuro proveniente dai tanti ruscelli e torrenti
circostanti. Questi laghi sono uniti tra loro da altrettante spumeggianti cascate.
Le barriere tufacee che tengono separati i laghi l’uno dall’altro, formatesi in un
periodo di diecimila anni, sono la principale peculiarità del parco. La vastità dei
boschi circostanti, la straordinaria bellezza dei laghi e delle cascate, la ricchezza
della flora e della fauna, l’aria di montagna, i contrasti dei colori autunnali, i
sentieri che attraversano i boschi ed i ponticelli di legno (e tanto altro ancora…)
sono elementi di una realtà unica e bellissima che l’UNESCO ha riconosciuto e
premiato inserendola nel novero dei beni naturali del patrimonio dell’umanità.
Il Parco nazionale “Sjeverni Velebit” (www.np-sjeverni-velebit.hr) è parte di
una montagna proclamata dall’UNESCO Riserva mondiale della biosfera.
L’eterogeneità dei fenomeni carsici e la ricchezza del mondo animale e vegetale
sono soltanto una parte del quadro complessivo di questo complesso naturale. Il
parco del Velebit settentrionale comprende, inoltre, la riserva naturale integrale
dei Hajdučki e Rožanski kukovi, la grotta Lukina jama, una delle grotte più
profonde del mondo (scoperta nel 1999), la riserva botanica “Visibaba”, habitat
di una specie endemica di Sibiraea croata (Sibiraea altaiensis ssp. croatica), la
riserva botanica di Zavižan - Balinovac - Velika kosa ed il famoso Orto botanico
del Velebit. L’area del parco è attraversata da tanti sentieri montani, tra i quali
spicca quello noto col nome di Premužićeva staza.
IL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
A Karlovac meritano senz’altro una visita il Museo Civico, la chiesa della
Santissima Trinità, il Convento francescano con la sua galleria d’arte, il Teatro
Civico “Zorin dom” e le tante gallerie di quadri della città. Nei dintorni di
Karlovac, nel paese di Rečica, segnaliamo il Museo etnografico “Žunac”. Ospitato
in una casa di oltre 200 anni, abbonda d’oggetti della tradizione popolare legati
alla vita, agli antichi mestieri ed alle consuetudini locali. Il 19 agosto si celebra
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l’anniversario della nascita di Stjepan Seljan. Nel 1997 è stato fondato il Centro
culturale “Fratelli Seljan”, il primo Club per esplorazioni croato, ispirato alla vita di
Mirko e Stjepan Seljan, originari di Karlovac, nonché viaggiatori ed esploratori di
fama mondiale. Il Centro, ospitato negli spazi della Villa Anzić, con varie attività
ed iniziative raccoglie un gruppo d’entusiasti che perpetuano le idee innovative
dei famosi fratelli loro concittadini.
Nel vasto territorio di Gospić si trovano due parchi-bosco (quello di Jasikovac e
quello di Vujnovića brdo) ed il Museo della Lika, con la più ricca collezione di
reperti della cultura dinarica della Croazia. Nel pittoresco paesino di Smiljan,
sorto alle falde del Velebit a circa 3 chilometri dalla città, è possibile visitare la
casa natale di Nikola Tesla. A 4 chilometri di distanza da Smiljan si trova, poi, il
paese di Veliki Žitnik dove nacque Ante Starčević, uno dei Padri della patria
croata.
A rendere il territorio della Lika occidentale così attraente e suggestivo
contribuiscono anche altre località di gran rilievo naturalistico e diversi beni del
patrimonio storico-culturale. A Perušić, ad esempio, spicca l’unica torre turca
superstite tra le tante erette nella Lika del XVI secolo. A poca distanza da questo
luogo troviamo la pittoresca Kosinjska dolina, una vallata che custodisce la più
antica stamperia mai realizzata sul suolo croato.
Buona parte della storia e del patrimonio monumentale della città d’Otočac è
legata alla fine del XV secolo ed al destino della Regione militare di confine (la
cosiddetta Vojna Krajina), quando sul suo territorio fu istituito il reggimento
d’Otočac. Risalgono a quel tempo tante opere difensive e città fortificate.
A Senj (Segna), basterà una passeggiata per il suo antico centro storico, una
sorta di museo a cielo aperto tutto piazzette e viuzze strette strette, a svelarvi il
suo glorioso passato. Nel Museo Civico, ospitato nel palazzo nobiliare della
famiglia Vukasović, avrete modo d’ammirare una ricca collezione storica che
v’illustrerà il passato di questi luoghi, dall’età della pietra sino alla storia più
recente. Senj diventò presto uno dei centri più importanti della cultura
glagolitica. La Lapide di Senj, risalente al XII secolo e ritrovata nella fortezza
Nehaj, è uno dei dieci documenti più antichi scritti in lingua veteroslava. A Senj
nel 1494 fu dato alle stampe il famoso Messale glagolitico, il primo volume uscito
dalla Stamperia glagolitica di Senj. Simbolo riconoscibilissimo della città è la
fortezza di Nehaj, fatta costruire dal capitano Ivan Lenković nel 1558 per
resistere agli assalti turchi e veneziani.
Novalja vanta un passato lungo, agitato e ricco d’interesse, come testimoniano i
tanti reperti archeologici rinvenuti nei numerosi siti aperti nella città e nei suoi
dintorni. Tra essi spiccano tre basiliche paleocristiane del IV e V secolo ed i resti
di una pavimentazione musiva appartenente ad una di esse, oggi esposti al
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pubblico all’interno della chiesa gotica della Madonna del Rosario al centro della
cittadina.
L’OFFERTA ARTISTICO-RICREATIVA
Grazie all’organizzazione dell’Azienda di promozione turistica cittadina, il
programma culturale estivo di Karlovac propone l’“Etno Jazz Festival” ed il
“Festival internazionale di folclore”, rispettivamente a giugno ed a luglio. Da metà
giugno ai primi di luglio, la rocca di Dubovac ospita la “Fiera della nobiltà”, con
un ricco programma culturale e educativo legato al Medioevo, nell’ambito del
quale vengono illustrati i mestieri di un tempo, i giochi dei cavalieri ed i cibi della
tradizione. Destinato ad un pubblico più giovane, segnaliamo il “Four River Film
Festival” di Karlovac, una rassegna della cinematografia croata e della
produzione audiovisiva giovanile, appuntamento fisso del mese di settembre.
Richard Gere, a Karlovac e dintorni, ha girato il film “The hunting party” (in
italiano “I cacciatori”), ispirato ad un’esperienza di guerra vissuta in Bosnia dal
giornalista americano Scott Anderson e raccontata in un suo articolo intitolato
“Come ho trascorso le ferie estive”. Il film non è stato girato in Bosnia, ma nei
dintorni di Karlovac, terra di paesaggi sublimi e di splendidi corsi d’acqua.
IL FESTIVAL DELLE FIABE DI OGULIN. È una manifestazione culturale con la
quale, celebrando il mondo delle fiabe e la creatività dei suoi autori, si dà impulso
alla creazione e si promuovono espressioni artistiche e culturali destinate alla
fruizione di un vastissimo pubblico, comprendente tanto i bambini ed i ragazzi,
quanto gli adulti. Il festival, sin dalla sua nascita, s’ispira all’opera della maggiore
scrittrice croata per l’infanzia, Ivana Brlić-Mažuranić (1874-1938), nata proprio ad
Ogulin. La bellezza della natura del territorio d’Ogulin, la singolarità del
potenziale culturale dei racconti d’Ivana, intessuti delle leggende che affondano
le loro radici nell’antica tradizione veteroslava, la mai semplice saggezza della
tradizione popolare orale insita nelle fiabe, costituiscono il fondamento ideale per
stimolare la creatività, la cooperazione culturale e la passione artistica
amatoriale, in particolare quella teatrale. Ad ogni edizione del festival, che si
tiene a partire dai primi giorni di giugno, prendono parte ogni anno importanti
esponenti del mondo letterario, teatrale e musicale. Il “Festival delle fiabe di
Ogulin”, nelle sue varie edizioni, ha ospitato tanti attori croati e compagnie
teatrali per l’infanzia provenienti dalle città di Zagabria, Osijek e Samobor e da
paesi stranieri come la Bosnia ed Erzegovina, la Slovenia e la Germania.
L’Ibiza croata – La lunga spiaggia ghiaiosa di Zrće, sull’isola di Pag, sinonimo di
pazzo divertimento estivo, merita davvero l’appellativo di “Ibiza croata”. Nel
cuore della stagione estiva questa spiaggia può accogliere diverse migliaia di
bagnanti. Zrće offre la possibilità di praticare tanti sport ed è stracolma d’ottimi
locali per il divertimento e la ristorazione. Le discoteche “Aquarius”, “Calypso” e
“Papaya” ed una costellazione di locali più piccoli offrono occasioni di
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divertimento non-stop. Sulla spiaggia Zrće, inoltre, sventola la Bandiera blu, il
che significa che i bagnanti dispongono di un bel mare pulito, ottimi servizi
(docce, WC e servizio di salvataggio) e di una spiaggia piena di occasioni per il
divertimento.
LA PESCA
Intendete trascorrere una vacanza a Karlovac, nei suoi dintorni o nella Lika? Vi
consigliamo vivamente di non dimenticare l’attrezzatura per la pesca: non ve ne
pentirete. Amate la pesca alla carpa? O preferite quella al luccio, al siluro o al
pesce di mare? Questa regione offre a chiunque incredibili opportunità di svago.
La natura del territorio di Karlovac saprà ammaliarvi con il suo fascino, e voi non
potrete fare altro che ritornarvi. Indecisi tra uno dei quattro fiumi che bagnano la
città (Kupa, Korana, Mrežnica e Dobra), le cui verdi ed invitanti acque regalano
ad ogni pescatore indescrivibili momenti di piacere, potrete optare per le
peschiere Šumbarski, nelle cui acque sono stati pescati esemplari da trofeo come
una carpa da 25 kg ed un amur da 25,5 kg.
La bellezza del fiume Gacka è eterna. Visitatelo, e sarà amore a prima vista. La
natura intatta di questa “bellezza europea” offre momenti d’immenso piacere a
chi decida di trascorrervi una vacanza, che può essere nel contempo attiva,
quieta e salutare. La Gacka propone l’aria frizzante della montagna, passeggiate
per i boschi circostanti, battute di caccia alla selvaggina o la pesca alla trota
autoctona delle sue acque. La trota della Gacka cresce cinque volte più
rapidamente degli altri esemplari presenti nelle acque degli altri fiumi carsici. La
sua crescita è favorita dall’ideale temperatura dell’acqua, con minime oscillazioni
durante l’anno, dalla ricchezza d’ossigeno e dalla struttura chimica leggermente
alcalina delle acque del fiume.
L’ANGOLO DELLA GASTRONOMIA
Alle bellezze naturali ed al patrimonio storico-culturale vanno ad aggiungersi le
specialità gastronomiche di questa terra. La tendenza a produrre cibi sani e
genuini da queste parti ha trovato molti adepti. Saporitissimo è, ad esempio, il
formaggio vaccino di produzione biodinamica cagliato con sale naturale. Famoso
è anche il formaggio che, assieme all’acquavite della Lika, viene offerto ai
visitatori del santuario di Krasno, sul Velebit. Immaginate per un attimo il
profumo del granturco macinato tra le macine di pietra di un mulino ad acqua,
per non parlare dell’aroma della polenta appena cotta, fatta con questa farina ed
arricchita con latte di mucca appena munto, con latte acido, oppure con i crauti
bolliti e raffreddati. Ad Ogulin e dintorni le specialità tipiche sono la masnica, le
mošnje, il pane “smisan” ed i crauti acidi. La masnica è uno sformato fatto con
pasta lievitata farcita con un soffritto di cipolla, uova e panna acida. Il pane
“smisan” è il pane delle nonne di Ogulin, un saporitissimo e profumatissimo tipo
di pane la cui ricetta prevede l’utilizzo di cinque tipi di farina: di frumento, di
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miglio, di granturco, d’orzo e di segale. Il cavolo cappuccio d’Ogulin è una specie
autoctona molto conosciuta ed apprezzata, dal sapore particolare ed adattissimo
alla produzione dei crauti acidi. Vasta è la gamma dei prodotti tipici di questa
regione: tra essi ricordiamo il miele ed i suoi derivati, un’acquavite al pino, l’aceto
di mele e tanto altro ancora. Tra le specialità della cucina della Lika, dominata
dai sapori delicati dell’agnello, del cavolo cappuccio, delle patate e dei latticini,
spicca un piatto antico e molto apprezzato dai moderni buongustai: la carne
d’agnello cotta sotto la “peka” (sorta di campana di metallo simile al testo in uso
in alcune cucine regionali italiane. N.d.t.). Lungo il litorale si predilige la
tradizionale cucina mediterranea. Occupano un posto di primo piano il pesce di
mare e gli scampi del Canale del Velebit, particolarmente pregiati grazie al
fondale roccioso del mare in cui vivono, alle sorgenti d’acqua dolce che sgorgano
sott’acqua, alla bora che soffia dal Velebit ed alle forti correnti marine.
L’OFFERTA RICETTIVA
A Karlovac, Ogulin, nei maggiori centri urbani della Lika (Gospić ed Otočac), a
Novalja sull’isola di Pag e nelle località di Senj e Karlobag, i turisti possono
trovare sistemazione in tanti alberghi d’ogni tipo e categoria, in una miriade di
camere ed appartamenti in affitto ed in un buon numero di villaggi turistici e
campeggi. Il centro del turismo alberghiero della regione coincide con i Laghi di
Plitvice, località che offre anche un buon numero d’alloggi in affitto. La gran
parte delle pensioni e degli hotels è stata aperta o rinnovata di recente, mentre
l’offerta comprende anche campeggi e motels. Cresce il numero delle aziende
agrituristiche della regione, in particolare nella valle della Gacka e nelle aree
orientate alla caccia, alla pesca ed alle attività montane.
I COLLEGAMENTI
Questo territorio è parte imprescindibile del corridoio viario croato che va da nord
verso il Sud del Paese. Vicina tanto a Zagabria quanto alla Croazia continentale
ed alla costa adriatica, quest’area è ottimamente collegata soprattutto grazie al
passaggio dell’autostrada A1 che va verso sud, la cosiddetta “Dalmatina”. La Lika
è attraversata anche dalla direttrice ferroviaria croata principale e da una buona
rete di pullman di linea che collegano ogni suo maggiore centro abitato al resto
del Paese.
LE COSE DI CUI ANDIAMO FIERI
Kutarevo ed il rifugio per gli orsi abbandonati
Grazie alla sua vicinanza al territorio del Velebit settentrionale, densamente
popolato dagli orsi, a Kutarevo è stato istituito il primo Rifugio per giovani orsi
della Croazia. Nel rifugio “Velebitski medo” lavora un team d’amici della natura
composto non solo da esperti nei campi della biologia e dell’ecologia, ma anche
da volontari mossi dal grande amore per gli orsi. Tutti, con grande altruismo e
tanto amore, hanno a cuore le sorti degli orsi alloggiati a Kutarevo, spinti dal
desiderio di garantire loro non solo un futuro sicuro, ma anche condizioni di vita
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le più vicine possibili a quelle naturali. Il rifugio per giovani orsi di Kutarevo
fungerà, nell’ambito del Centro per i visitatori, anche da attrazione per la
promozione del Parco naturale “Velebit”.
Il Centro memoriale “Nikola Tesla” – Nel paese di Smiljan, a sei chilometri
da Gospić, segnaliamo la presenza della casa-museo di uno dei più noti scienziati
ed inventori del XX secolo. Il Centro memoriale “Nikola Tesla” è nato con lo
scopo d’unire, in un sol luogo, scienza, arte e turismo e presentare quelle
invenzioni che hanno cambiato il corso della storia mondiale. Più in là, la casamuseo accoglierà anche il laboratorio di Colorado Springs, le turbine, una nave
comandata a distanza ed una sezione multimediale prettamente educativa.
La Gacka custodisce anche alcune antiche consuetudini strappate all’oblio. Pochi
sanno, infatti, che qui il grano si macina ancora come si faceva una volta, con le
macine dei mulini idraulici piazzati alle fonti dei fiumi, e che, lungo la Gacka, il
tessuto viene lavorato ancora con l’impiego dei magli delle gualchiere. Su questo
territorio, infine, abitato fin dall’età del bronzo, è degna di nota la presenza
d’alcuni templi consacrati al dio Mitra.
UN REGALO ORIGINALE ED UN BEL SOUVENIR
Le calze di lana – Quasi tutti gli indumenti del costume tradizionale della Lika
erano fatti di lana o di pelliccia. Oggi la “calza della Lika” è proposta come un
souvenir tipico, prodotto con materiali naturali e secondo le stesse modalità di
cent’anni fa.
Il berretto della Lika – Elemento immancabile del costume della tradizione
della Lika e suo marchio distintivo, il berretto rosso bordato con un nastro nero
ed ornato con un ciuffo di fili neri che si porta di lato o all’indietro, è oggi
proposto come un bel souvenir.
RACCONTI, LEGGENDE E MITI
Le streghe del Klek – La silhouette di questa montagna ha sempre ispirato la
fantasia popolare, che ha legato ad essa numerose storie e leggende da brivido.
Una di queste fu annotata da Valvasor nel XVII secolo e racconta le vicende
legate alle streghe del Klek. Secondo questa leggenda, nelle notti di bufera,
verso mezzanotte una moltitudine di streghe, fate e maghi provenienti da ogni
parte del mondo si darebbero appuntamento sul Klek. Danzando in girotondo,
gridano così forte che le loro urla agghiaccianti arrivano fino ad Ogulin. Per far
rivivere ai turisti quest’atmosfera da brivido, è stato ideato il trenino eco-turistico
“Karlek” il cui passaggio attraverso Ogulin viene salutato dalle “streghe” del Klek
in costume.
Com’è nato il Klek – Klek era una delle divinità venerate dai più antichi popoli
slavi. Inimicatosi Perun, il padre degli dei, al povero Klek non rimase che fuggire.
Arrivato nei pressi d’Ogulin, fu raggiunto dall’ira di Perun, davanti al quale Klek
rimase letteralmente “di sasso”. E così nacque il monte straordinario che
conosciamo, il quale, visto da lontano, pare davvero un gigante addormentato.
La punta del Klek, rivolta al cielo, è alta duecento metri. La gente del luogo
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racconta che all’interno della roccia che sta alla sommità del monte, su un gran
mucchio di ducati, giacerebbe una bellissima principessa trasformata in serpente.
Pare che questa roccia s’apra ogni cento anni. La leggenda continua con
un’ipotesi: se ci fosse un giovane tanto coraggioso da entrare nella fenditura
della roccia e baciare il serpente, questi tornerebbe ad essere la meravigliosa
principessa d’un tempo, diventerebbe sua sposa e gli porterebbe in dote il
mucchio di ducati custodito nella roccia.
Il lago Prošćansko (Laghi di Plitvice) – Si racconta che il lago Prošćansko
debba il proprio nome alla preghiera (pregare=prositi) che la gente del luogo
rivolse alla Regina nera affinché mandasse la pioggia per bagnare la terra resa
arida da una tremenda siccità. La regina, colpita dalle preghiere, coprì il cielo di
nubi nerissime che provocarono una pioggia così lunga ed incessante che, sul
suolo, si formarono alcuni laghi. Quello Prošćansko è il secondo per grandezza
tra i Laghi di Plitvice e, a causa della sua grande profondità, la sua acqua è più
scura di quella degli altri laghi.
Il pozzo di Đula – Il pozzo formato dal fiume Dobra deve il proprio nome ad
una giovane fanciulla chiamata Đula (o Zulejka) la quale, disperata, scelse
questo luogo per mettere fine alla propria misera esistenza. Una leggenda del
XVI secolo racconta di una giovane nobile di nome Zulejka, promessa sposa ad
un ricco molto più anziano di lei. Reduce da una gran battaglia combattuta
contro i Turchi e svoltasi nei paraggi, ad Ogulin capitò Milan Juraić, un giovane
capitano originario di Kranj impegnato a difendere la fortezza dei Frankopan a
Tounj. Quando Zulejka lo vide, fu amore a prima vista. Ma il giovane Milan, di lì a
poco morirà in battaglia per mano turca. Avvertita dell’accaduto, Zulejka o Đula,
presa dalla disperazione, decise di metter fine alla propria vita gettandosi nel
pozzo.
Le spiagge con la Bandiera blu della Contea Ličko-senjska
1 Spiaggia “Trincel-Planjka”
2 Spiaggia “Zrće”
3 Spiaggia del campeggio “Straško”
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QUARNERO
www.kvarner.hr
Il Quarnero, per la vicinanza dei principali mercati d’origine della domanda
turistica e per la sua raggiungibilità via terra, mare ed aria, appartiene al novero
delle destinazioni turistiche dotate di un’ottima posizione geografica e viaria. Il
litorale, le isole e la zona montuosa, tre territori dalle caratteristiche naturali
diversissime posti a breve distanza l’uno dall’altro, danno vita ad un’offerta
turistica straordinariamente varia.
Tutto ciò è visibile nel gran numero e nella qualità dei prodotti turistici dell’area,
fondati su una tradizione ed un patrimonio turistico-alberghiero, storico e
culturale di gran prestigio. L’eterogeneità e la ricchezza delle risorse naturali e
del patrimonio storico-culturale, assieme a tutta una serie d’altri prodotti turistici,
rispondenti alle esigenze del turismo moderno, rappresentano un fertile terreno
per nuovi studi, conoscenze e scoperte nel campo turistico.
Col nuovo Master plan per lo sviluppo turistico della Contea Primorsko-goranska
(litoraneo-montana), il territorio del Quarnero è stato suddiviso nelle isole di Rab
(Arbe), Krk (Veglia), Cres (Cherso) e Lošinj (Lussino), nelle due riviere di Opatija
(Abbazia) e Crikvenica-Novi Vinodolski, nella città di Rijeka (Fiume) e nel suo
hinterland e nel territorio del Gorski kotar.
Rijeka, il maggiore porto croato
www.tz-rijeka.hr
Centro di cultura e di tradizione mitteleuropea, Rijeka (Fiume) è il maggiore
porto croato ed il capoluogo della regione, città in cui vive il 51 per cento degli
abitanti del Quarnero. Negli ultimi tempi si tende a riscoprire ed a rivalutare il
suo patrimonio industriale, importante soprattutto per il suo gran potenziale
turistico. Città dallo sfarzoso patrimonio architettonico (palazzi in stile barocco,
imponenti edifici in stile storicistico, secessionista e modernistico-urbano),
gallerie d’arte, musei, teatri, ristoranti, caffè e birrerie, vanta un’atmosfera
cittadina affascinante e ad un ambiente urbano ricco di vitalità. Fiume è nota
anche per essere uno dei santuari mariani più antichi del mondo; alludiamo al
luogo di venerazione nato nei pressi del convento francescano a Tersatto (Trsat),
con un prezioso tesoro, una galleria d’arte ed una suggestiva cappella votiva. (La
stagione dei pellegrinaggi inizia il 10 maggio, festa della Madre Misericordiosa
della Santa Casa di Nazareth, e dura sino alla festa del Cristo Re.)
Il carnevale di Fiume, uno dei maggiori d’Europa
www.ri-karneval.com.hr
Quello di Fiume è uno dei maggiori e più tipici carnevali d’Europa, insolito
connubio tra il carnevale urbano mitteleuropeo (soprattutto veneziano ed
austriaco) e gli elementi del folclore e della mitologia degli antichi popoli slavi.
Inizialmente contava soltanto tre gruppi locali ed un centinaio di partecipanti.
Poi, nel 1982, la svolta: il Carnevale fiumano si trasforma in una manifestazione
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internazionale che, attualmente, conta oltre diecimila partecipanti provenienti da
una decina di paesi di tutto il mondo. Con la sua tradizione centenaria, il
Carnevale internazionale fiumano, negli ultimi anni, ha regalato alla città, alla
regione ed al Paese un evento riconoscibilissimo ed un “happening” suggestivo
che richiama maschere, gruppi organizzati, turisti e mass media interessati al
fenomeno e provenienti da ogni angolo della Croazia e dall’estero.
Le città rivierasche ed isolane
Le città e le cittadine del Quarnero sono una straordinaria sequela di gioielli
urbani. In alcune di esse si sente, sin da subito, quello spirito aristocratico
proprio della nobile riviera, mentre altre evocano, in ogni loro elemento, le
proprie radici medievali ed una vita meno sofisticata e più popolare. Alcune sono
dominate da eleganti ville e giardini che portarono sul Mediterraneo una ventata
di Mitteleuropea. Tra esse ricordiamo Opatija (Abbazia), Crikvenica (Cirquenizza),
Lovran (Laurana) e Mali Lošinj (Lussinpiccolo). Altre, invece, dichiarano la loro
origine semplice, nate attorno alle vecchie case dei pescatori o sulle alture
circostanti, come Volosko, Mošćenička Draga, Mošćenice, Veprinac, Valun, Baška,
Kastav e Vrbnik. Questi luoghi sono l’essenza stessa del Mediterraneo.
IL PATRIMONIO NATURALE
L’eterogeneità e la ricchezza del mondo vegetale ed animale del Quarnero sono
anche le sue peculiarità più note ed apprezzate. Con circa 2.700 specie vegetali,
tra le quali s’annoverano numerosi esemplari rari ed endemici, il Quarnero
appartiene alle regioni croate più ricche dal punto di vista botanico. Notevole è la
flora dell’isola di Krk (Veglia), con circa 1.500 specie vegetali, e delle isole di Cres
(Cherso) e Lošinj (Lussino). Al turista non resta che godere della ricchezza della
natura del Quarnero, tra splendide pinete, le proprietà aromatiche dei suoi
famosi pini e gli inebrianti profumi della salvia, del rosmarino, del basilico,
dell’alloro e del mirto. Per non parlare della varietà delle delizie gastronomiche
preparate con i marroni, i fichi, le olive ed i frutti dei boschi del Quarnero, tra i
quali s’annoverano tante varietà di funghi mangerecci. Il Quarnero è abitato dal
73 per cento degli anfibi e da circa l’ottantasette per cento dei rettili presenti sul
territorio della Croazia. La stessa isola di Krk, con il 30 per cento di specie
autoctone d’anfibi e rettili, rappresenta l’isola con il maggior numero di specie di
queste famiglie animali dell’intero Mediterraneo. Su 114 specie ornitologiche che,
a livello europeo, sono ritenute a rischio d’estinzione, ben 83 provengono dal
territorio del Quarnero. Il centro ecologico “Caput Insulae”, fondato nel 1993
nella località di Beli, sull’isola di Cres, s’occupa della tutela dei grifoni, una delle
quattro specie di rapaci che ancora vivono in Europa (www.supovi.hr). Gli orsi
bruni abitano, invece, i boschi del Gorski kotar. La foca monaca è una
particolarissima attrazione del mondo marino quarnerino, al quale dobbiamo
anche i prelibati scampi del Quarnero. Lo specchio di mare che circonda le isole
di Cres e Lošinj è protetto come habitat naturale dei delfini, animali che
un’iniziativa ecologica originalissima consente di “adottare”. Ciò rappresenta uno
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stimolo alla loro tutela, alla quale si lavora sistematicamente dal 1987, anno in
cui fu promossa un’iniziativa volta allo studio ed al monitoraggio dei delfini e del
mare con l’obiettivo di salvaguardare tutte le specie marine a rischio d’estinzione
(www.blue-world.org).
PARCHI NAZIONALI, PARCHI NATURALI E RISERVE
Il Parco nazionale “Risnjak” (www.risnjak.hr), con sede a Crni Lug, nelle
vicinanze di Delnice, dispone di 6.400 ettari di territorio boschivo. Con oltre una
trentina di comunità vegetali specifiche, un itinerario educativo lungo 4,2
chilometri, un rifugio montano ed un ristorante con alcuni alloggi, il Parco
nazionale “Risnjak” rappresenta una delle attrazioni naturalistiche più preziose
del Quarnero. Il massiccio montano dell’Učka (www.pp-ucka.hr), a cavallo
tra l’Istria ed il Quarnero, con la vetta più alta della penisola (Vojak, 1.396 metri)
cela un vero e proprio tesoro di specie vegetali ed animali protette, grazie al
quale è stato proclamato parco naturale. Con la loro vegetazione tipicamente
alpina e submediterranea, comprendente anche tante piante medicinali, le cime
dell’Učka sono considerate un vero e proprio “paradiso botanico”. Il massiccio
dell’Učka è l’unico habitat naturale al mondo della Campanula dell’Učka.
Farfalle variopinte, insetti di vario genere ed anfibi, aquile, camosci, cervi,
caprioli, volpi, lepri e qualche orso, sono soltanto alcuni degli animali che
popolano questa montagna. L’Učka vanta oltre cento siti speleologici, per la gran
parte grotte e caverne. Tra le riserve naturali della regione segnaliamo Bijele e
Samarske stijene, Mrkopalj, le riserve geomorfologiche di Vražji prolaz e Zeleni
vir, Skrad, Debela Lipa - Veliki Rebar, Lokve, il bosco di lecci a Glavotok, sull’isola
di Krk, il bosco Dundo su Rab, mentre sulle isole di Cres, Krk e Prvić sono state
istituite alcune interessanti riserve ornitologiche.
IL PATRIMONIO CULTURALE
Il patrimonio storico-culturale del Quarnero è straordinariamente interessante e
ricco, soprattutto nei rami dell’etnoturismo, del turismo dell’arte sacra e del
turismo culturale. Nel Quarnero sono stati censiti ben 278 beni culturali protetti,
dei quali 117 sono nuclei storici e 161 edifici e complessi storici. Uno dei beni
culturali più noti è la Lapide di Baška, una stele di pietra considerata un vero e
proprio monumento alla lingua croata delle origini, risalente agli anni intorno al
1100 e riportante un’iscrizione scritta con i caratteri di transizione tra il glagolitico
rotondo e quello quadrato. Accanto ai manoscritti ed ai testi glagolitici della
liturgia ecclesiastica, il glagolitico veniva usato anche per descrivere gli
avvenimenti quotidiani della vita sociale d’allora: basti pensare ai Codici di
Vinodolski, di Vrbnik e di Krk. Degni d’attenzione sono anche i santuari mariani,
tra i quali occupa un posto di rilievo il Santuario della Madonna di Trsat
(Tersatto), alle spalle della città di Rijeka (Fiume), uno dei più antichi santuari al
mondo per avere custodito, dal 1291 al 1294, la Santa Casa di Nazareth
(http://www.rijeka-nadbiskupija.com/).
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L’OFFERTA ARTISTICO-RICREATIVA
Il Quarnero è un luogo di mille eventi e manifestazioni importanti per
l’arricchimento ed il prolungamento della stagione turistica. I programmi
comprendono tanta cultura (festival musicali, concerti, mostre, concorsi), sport
(regate, rally automobilistici di montagna, motociclismo, sci nautico,
paracadutismo), tradizione (carnevale, folclore, esibizioni di balestrieri,
gastronomia), e manifestazioni legate ai frutti della natura, quali, ad esempio, la
“Marunada” (Sagra dei marroni), la Sagra delle ciliegie, la Sagra degli asparagi e
la Sagra dei frutti della montagna.
Le città di Rijeka (Fiume), Opatija (Abbazia) ed il comune di Matulj sono membri
dell’Associazione internazionale delle città del carnevale, a testimonianza
dell’importanza turistica di queste feste improntate sulla tradizione ed arricchite
da una sequela di eventi minori legati alle origini, come le esibizioni degli
zvončari (maschere della tradizione popolare vestite di pelli di montone e
campanacci) nei territori di Kastav, Matulja, Mune e Žejane, la “Balinjerada” di
Abbazia, la “Giornata internazionale del carnevale” ed il “Carnevale dei bambini”,
che si tiene lungo il “Korzo” (il Corso) di Rijeka.
A queste manifestazioni fanno da corollario spettacoli d’intrattenimento e
musicali ed eventi gastronomici e sportivi, che, con l’avvicinarsi della Pasqua e,
soprattutto, della stagione estiva, aumentano costantemente di numero, sino ad
esplodere, come un fuoco d’artificio, nei mesi estivi.
Accanto alle feste paesane dedicate alla tradizione piscatoria, organizzate nella
gran parte delle località turistiche, segnaliamo manifestazioni e festival come “Le
serate musicali di Osor”, gli spettacoli estivi ed il “Festival di Krk”, “Le serate
musicali a Rab”, “Le serate musicali a Lubenice”, “L’estate nel castello di
Frankopan a Kraljevica”, il “Carnevale internazionale estivo” a Novi Vinodolski, il
“Liburnia jazz festival” ad Opatija, “L’estate culturale di Kastav”, “La giostra
cavalleresca di Rab”, “I frutti dei monti” del Gorski kotar e “Le giornate della
musica” a Mali Lošinj (Lussinpiccolo). L’ultimo atto di tutte queste manifestazioni,
per tradizione, si tiene proprio in quest’ultima località dove, nel corso degli ultimi
quattro giorni dell’anno, si svolge una gara di pesca subacquea di livello
internazionale. La vita del Quarnero è vivace sia di giorno, sia di notte: dalle
feste “urbane” di Rijeka ed Opatija, dove si va ad un concerto o si frequentano i
tanti club cittadini, alle feste estive nelle località rivierasche, in compagnia dei
tanti artisti croati e non che, d’estate, sono di casa nelle località dell’Adriatico.
L’ANGOLO GASTRONOMICO
L’eterogeneità del clima del Quarnero e la sua tradizione turistica hanno inciso in
maniera rilevante anche sullo sviluppo e la qualità dell’offerta gastronomica
regionale, nella quale s’intrecciano cibi e specialità delle cucine litoranea, isolana
e montana e che comprendono pesci, molluschi bivalvi e crostacei pregiatissimi,
le specialità del Gorski kotar e quelle basate sulla selvaggina. Un posto
particolare è riservato all’offerta gastronomica semplice, d’estrazione popolare,
nella quale s’esprimono al meglio proprio i sapori d’ogni singola regione. Tra essi,
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ricordiamo alcune specialità di mare preparate col pesce azzurro o i calamari, e
specialità di carne come lo žgvacet, un particolare spezzatino fatto con la carne
di manzo o con la carne del capriolo cacciato nei boschi del Quarnero. Lo žgvacet
è ottimo accompagnato con un contorno di pasta regionale (makaruni o šurle),
mentre è nota anche una focaccia ripiena di formaggio e conosciuta col nome di
prisnac. Popolari sono le manifestazioni gastronomiche e le sagre imperniate
sulla raccolta delle castagne (marroni), delle ciliegie e degli asparagi a Lovran, o
delle olive a Punat, sull’isola di Krk. L’offerta ristorativa delle konobe (trattorie)
locali e dei ristoranti è sempre più spesso basata sulla cucina casereccia.
I noti vini del Quarnero
Nel Quarnero ancora oggi si coltivano alcuni vitigni introvabili altrove. Di essi si
dice che sono autoctoni, presenti da sempre su queste terre. Tra i vini prodotti
dalle loro uve dai vinificatori locali, spiccano la Vrbnička žlahtina, la Trojišćina e la
Malvasia istriana.
LA NAUTICA
Ventinove porti per il turismo nautico, 16 dei quali attrezzati a marina, con 3.134
punti d’ormeggio in mare e 1.821 a terra, sono la base sulla quale si fonda
l’offerta del turismo nautico del Quarnero, ispirata soprattutto a due principi: il
diporto e l’educazione. La parte dedicata al diporto si sviluppa attraverso i servizi
di noleggio charter, l’organizzazione di crociere, di regate nautico-turistiche e di
competizioni, mentre l’aspetto educativo si fonda su scuole di vela e di guida
nautica molto ben organizzate.
I marina sono dislocati lungo il tratto settentrionale della costa del Quarnero
(Ičići, Opatija) e su ogni isola maggiore (a Punat, Cres, Mali Lošinj, Supetarska
Draga e Rab). In tutti i casi, si tratta di marina moderni e ben attrezzati, tra i
quali, per la ricchezza delle dotazioni e dei servizi, spiccano il Marina Punat (il più
vecchio ed uno dei maggiori marina croati) e l’ACI marina Ičići, specializzato per
prestare assistenza ad imbarcazioni particolarmente grandi e lussuose. L’offerta
nautica del Quarnero occupa il vertice dell’offerta turistica complessiva della
regione. Non deve stupire, quindi, che il Quarnero, con tutte le sue bellezze e le
varietà paesaggistiche del litorale e delle isole, sia noto anche come “la porta del
paradiso nautico dell’Adriatico”.
IL TURISMO DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
Il Quarnero, grazie al suo clima straordinariamente salubre, alla sua ottima
posizione geografica ed alla scoperta delle proprietà curative del mare, mosse i
suoi primi passi turistici (a cavallo tra i secoli XIX e XX) proprio con la costruzione
delle stazioni climatiche. Opatija (allora si chiamava Abbazia), da tranquillo
paesetto di pescatori qual era, si trasformò presto in una stazione curativa di
fama internazionale, seguita presto da Crikvenica (Cirquenizza), Veli e Mali Lošinj
(Lussingrande e Lussinpiccolo), Rab (Arbe) e, nel Gorski kotar, da Skrad e
Delnice. Continuando nel solco della tradizione, ed in sintonia con le tendenze
della domanda turistica, i maggiori investimenti negli ultimi due anni sono stati
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fatti proprio nell’offerta “wellness & Spa”. Oggi il Quarnero dispone di una
miriade di servizi e trattamenti wellness d’avanguardia: piscine coperte e
scoperte, saune, biosaune, bagni turchi, saloni per massaggi, saloni per
trattamenti cosmetici, fanghi marini curativi e tanto altro ancora. Particolarmente
importanti, nel quadro dell’offerta del benessere e della salute, spiccano le
cliniche per la riabilitazione medica “Thalassotherapia” di Crikvenica ed Opatija.
In seno alla “Thalassotherapia” d’Opatija è stato recentemente aperto il
“Wellness centar”, una delle strutture del benessere più significative della città e
della regione, mentre, tra i nuovi hotels dotati di servizi per il benessere,
segnaliamo la recentissima apertura (2008), nella località di Baška sull’isola di
Krk, dell’hotel “Chorintia”. A Lovran è in funzione la prima “Accademia SPA
wellness” della Croazia, destinata a formare il personale che opererà in questo
segmento dell’offerta turistica. Programmi antistress, programmi rivitalizzanti,
massaggi, aromaterapia naturale, raccolta d’erbe medicinali e lunghe passeggiate
all’aria aperta… sono tutti trattamenti che fanno bene tanto allo spirito quanto al
corpo d’ogni ospite. Assidui frequentatori di questi centri sono anche tanti assi
dello sport croato (come Davor Šuker e Vladimir Šola) e campioni dello sci
mondiale del calibro di Janica Kostelić, Ivica Kostelić e Kalle Palander,
ospiti della clinica “Terme Selce” a Selce, nota per i programmi di
prevenzione, cura e riabilitazione degli infortuni sportivi e per i suoi numerosi
programmi dedicati al benessere ed alla salute.
Hotels “Aurora” e “Punta”, Mali Lošinj (Lussinpiccolo) - Spa & Wellness
Centar – I suoi trattamenti esclusivi, basati sulle proprietà curative delle erbe
medicinali e degli oli eterici di Lussino, sono prestati nelle ampie sale del centro,
dotate di una splendida vista sul mare. Sull’isola di Lussino, nella località di Veli
Lošinj (Lussingrande), è in funzione anche una stazione climatica specializzata
nella diagnostica e nella cura delle affezioni allergiche delle vie respiratorie.
Family Hotel Vespera, Mali Lošinj – È notevole per un complesso di piscine
esterne che occupano una superficie complessiva di oltre 3.000 mq. Disposte su
tre livelli, degradano a cascata verso il mare. La piscina maggiore (lunga 25 m e
profonda 1,35 m) è dotata d’impianto per il massaggio subacqueo e cascatelle,
dell’impianto di nuoto controcorrente e di una vasca idromassaggio affacciata al
mare. Degne di nota sono alcune terrazze affacciate al mare le quali, con la loro
forma, ricordano la prua di una nave, e due piscine per bambini con tanto di
cascatelle ed acquascivolo.
“FIVE ELEMENTS” wellness & spa AMBASADOR, Opatija – È il primo di
una serie di centri “wellness & Spa” di nuova concezione targati “Liburnia Riviera
Hoteli” e basati su cinque elementi naturali: l’acqua, la terra, il legno, il fuoco ed
il metallo. I suoi 1.300 mq di superficie si sviluppano su due piani. L’elemento
“acqua” è rappresentato al primo piano dell’hotel, con una gran piscina interna
riempita con acqua di mare riscaldata, una vasca idromassaggio ed
un’incantevole vista sulla natura circostante. Il primo piano ospita anche le saune
ed un grande e moderno bar. Gli eleganti spazi dedicati ai trattamenti di
benessere ed ai massaggi si trovano, invece, al piano superiore. L’impatto
101
estetico degli arredi interni del centro, molto moderni, regala sensazioni
indimenticabili.
Grand hotel 4 Opatijska cvijeta, Opatija – Oasi del benessere ricchissima di
contenuti, attraverso una vasta gamma di trattamenti terapeutici e cosmetici per
il viso ed il corpo consente di mantenere la propria vitalità, raggiungere un
perfetto equilibrio tra il corpo e lo spirito, eliminare lo stress e riacquistare le
energie perdute.
Hotel Mozart, Opatija – In seno all’hotel “Mozart” è stato aperto il
modernissimo “Wellness centar Cosmetic Studio Mozart”, l’unico centro “wellness
& spa” della Croazia ad offrire la sauna giapponese, oltre, naturalmente, alla
sauna finlandese, al bagno turco, all’idromassaggio ed ai servizi d’un salone
d’estetista.
PERCORSI CICLISTICI E PASSEGGIATE
Il segmento dell’offerta turistica degli itinerari ciclistici è in continuo sviluppo dal
2000, quando nella regione fu organizzato il mega-progetto “Giro primaverile
ciclistico della Radiotelevisione bavarese per le isole del Quarnero”. Da allora, e
sino ad oggi, il numero degli itinerari ciclistici è in costante aumento e
comprende aree sempre più vaste della regione. Interessanti e significativi sono
anche i nomi di questi percorsi, tra i quali ricordiamo: “Per le antiche città della
Liburnia”, “Per i sentieri degli zvončari”, “Tour montano per la riviera di Opatija”,
“Per la regione di Kastav”, “Attorno alla fonte della Riječina”, “Per l’entroterra
della riviera di Crikvenica”, “Per la regione di Novi Vinodolski”, “Per i castelli dei
Frankopan”, “Per Lošinj e Cres”, “Nel regno del grifone”, “Per i sentieri dei
pastori e dei contadini di Krk”, “Per Kalifront e Lopar sull’isola di Rab”, “Il gran
tour del Gorski kotar”, “Per i laghi del Gorski kotar” ed “Il percorso romantico”.
Il Quarnero, con le sue trenta aree protette e più di cento zone previste per
essere sottoposte ad una delle forme di salvaguardia esistenti, propone itinerari e
passeggiate che sono un elemento particolarmente importante dell’offerta
turistica complessiva. Percorrendoli, ci s’imbatte spesso negli habitat naturali di
specie vegetali o animali rare ed endemiche. Attraversando i boschi, spesso
sfiorano anche interessanti siti speleologici. Particolarmente amate sono le
passeggiate che lambiscono la costa, come il famoso “lungomare” della riviera
d’Opatija.
I PROGRAMMI DEL TURISMO INVERNALE
La vicinanza del mare, del litorale e delle isole, da un lato, e dei monti, dall’altro,
consente al Quarnero di offrire anche i piaceri di una tipica vacanza bianca
invernale. Le piscine degli hotel sulla costa, riempite con acqua di mare
riscaldata, e la neve a 20-30 chilometri di distanza, sui rilievi del Gorski kotar,
rappresentano la specificità di quest’offerta. La stazione sciistica più vicina al
mare è quella del Platak, a 26 chilometri da Fiume, con piste sciistiche per una
lunghezza di 9.000 metri, 4 skilift ed una seggiovia a due posti
(http://76.163.23.87/ - stazione sciistica Platak). Nella regione di Mrkopalj, sulle
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piste di Begova Razdolja, esiste un impianto di risalita di 400 metri ed una pista
lunga 1.000 metri. Gli sciatori dispongono anche della stazione sciistica di
Čelimbaša, con piste per 2.850 metri di lunghezza ed una sciovia lunga 720
metri, mentre nel centro di biathlon Zagmajna si stanno sistemando altri 4
chilometri di piste. Il centro sciistico Rudnik - Tršće dispone di due piste per lo sci
alpino (800 e 1.300 metri) e della possibilità di praticare lo sci di fondo, con
discese per gli slittini particolarmente adatte ai più piccoli. Delnice, sull’altipiano
montano di Polane, è dotata di piste per lo sci nordico e, nell’ambito del Centro
alpino di Petehovac, dispone di un impianto di risalita lungo 400 metri e piste per
lo sci alpino, con la possibilità di praticare lo sci notturno e di frequentare una
scuola di sci. La Ravna Gora dispone di piste per lo sci di fondo, mentre la
Bjelolasica, a 800 metri dalla vetta più alta del Gorski kotar, è la sede del Centro
olimpico croato, il maggior centro per gli sport invernali del Paese, con 6.000
metri di piste sciistiche ed un impianto di risalita costituito da tre seggiovie a due
posti e da tre sciovie (www.gorskikotar.hr).
IL TURISMO RELIGIOSO
I luoghi di culto e di fede costituiscono le basi dell’offerta e della promozione del
turismo religioso del Quarnero, al quale il pellegrinaggio di papa Giovanni Paolo
II al santuario della Madonna di Trsat (Tersatto), in occasione della sua terza
visita alla Croazia, ha regalato un momento d’indimenticabile intensità religiosa.
La stessa Tersatto, con gli ex voto di tante generazioni di marinai e delle loro
famiglie custoditi nel Santuario della Madonna, per gli abitanti ed i fedeli che
visitano il Quarnero rappresenta un luogo sacro di grande importanza. La
Tersatto mariana, alla quale vanno ad aggiungersi i santuari della Madonna di
Montesanto e della Madonna Triste, le chiese mariane disseminate per tutto il
Quarnero, le cattedrali di Rijeka, Krk, Osor e Rab e tanti altri luoghi di culto
dell’area, sono tutti beni in funzione del turismo religioso e culturale.
IL TURISMO CONGRESSISTICO
Il Quarnero, per quel che riguarda il turismo congressistico, è certamente una
delle più importanti destinazioni croate. Con oltre 140 sale per conferenze e
convegni dislocate in 50 strutture, la regione offre quasi 15.000 posti a sedere.
Le strutture congressistiche del Quarnero sono molto vicine a quasi tutti i
maggiori centri economici, produttivi, scientifici ed accademici d’Europa, offrono
un’apparecchiatura tecnica all’avanguardia e la possibilità d’organizzare
congressi, meeting e seminari d’ogni genere e dimensioni.
LE CAPACITÀ RICETTIVE
Ogni luogo del Quarnero vi offrirà un mare pulito, splendide spiagge, tanti
appartamenti e camere in affitto in case e ville per le vacanze, e poi alberghi e
campeggi in quantità. Il Quarnero presta molta cura al miglioramento delle
proprie capacità ricettive, sulla cui qualità basta dire che è la regione croata col
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maggior numero d’alberghi a quattro stelle. Regione leader del turismo di qualità,
deve molto soprattutto ad Opatija (Abbazia), perla del turismo croato.
NOVITÀ
La società “Liburnia Riviera Hoteli” ha aperto recentemente nell’hotel
“Ambasador” d’Opatija il “Five Elements”, un nuovo centro “wellness & Spa”
ispirato soprattutto al mondo acquatico. A Novi Vinodolski entro la fine dell’anno
aprirà i battenti un nuovo hotel a cinque stelle con uno dei maggiori centri
“wellness & Spa” di questo lembo d’Europa. L’intero resort occuperà una
superficie di 311 mila metri quadri e sorgerà su un terreno lievemente scosceso
lungo un tratto di costa di 1,5 chilometri.
Il campeggio “Slatina” (www.jadranka.hr), sull’isola di Cres (Cherso), è il
vincitore di un prestigioso riconoscimento assegnato alla Fiera specializzata di
Lione. Sorto nei pressi di Martinšćica, sull’isola di Cres, lo “Slatina” si distingue, in
Croazia ed a livello internazionale, per l’adozione d’una serie di soluzioni
ecologiche singolari, tra le quali la più interessante è certamente quella chiamata
“Camping Cum Cane”. Questo progetto prevede l’adozione di una serie di norme
di comportamento atte a regolare la convivenza nel campeggio di ospiti con cane
al seguito e ospiti senza cane. Tre esse ricordiamo l’obbligo per i cani di portare
al collo una medaglietta identificativa, l’individuazione e la delimitazione di
un’area destinata ai loro bisogni e tutta una serie di norme rivolte ai proprietari
dei cani e relative all’igiene del campeggio. La struttura dispone anche di docce e
percorsi riservati al “migliore amico dell’uomo”.
La società “ACI”, così come annunciato dai suoi massimi dirigenti, è impegnata
nei progetti d’ampliamento dei marina di Opatija ed Ičići. Quest’ultimo
attualmente vanta 290 punti d’ormeggio; il prolungamento del frangiflutti e il
collocamento di frangionde galleggianti consentirebbero l’ormeggio di una
sessantina di megayacht da 30-50 metri di lunghezza.
COLLEGAMENTI
Per il ruolo predominante del litorale rispetto all’entroterra, la specificità dei
collegamenti del Quarnero è data dal trasporto marittimo, il cui fulcro ruota
attorno alla città di Rijeka, il cui porto è dotato di terminali e scali per il trasbordo
di passeggeri e merci.
Anche il porto di Mali Lošinj (Lussinpiccolo) ha rilevanza internazionale, mentre
gli altri scali hanno soprattutto carattere locale e sono soltanto saltuariamente al
servizio del turismo.
Ricordiamo qui, per la loro importanza turistica, le linee di traghetti BrestovaPorozina e Valbiska-Merag, grazie alle quali le isole di Cres e Lošinj sono
collegate alla terraferma ed all’isola di Krk, e la linea di traghetti con la maggiore
densità di traffico, quella che unisce Jablanac a Mišnjak e mediante la quale,
attraverso la strada litoranea adriatica “Magistrala”, è possibile raggiungere l’isola
di Rab.
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La linea di traghetti a frequenza giornaliera Lopar (Rab) – Valbiska (Krk) collega
la località di Lopar, sull’isola di Rab (Arbe) alll’isola di Krk (e viceversa) due volte
al giorno, nei mesi invernali, e cinque volte al giorno, nei mesi estivi.
Il traffico ferroviario si basa su due linee ferroviarie a carattere internazionale
comprese nella direttrice Lubiana - Zagabria, laddove la linea Zagabria-Rijeka è
parte del corridoio internazionale ferroviario Budapest – Rijeka – Zagabria.
L’ossatura del traffico aereo coincide con due aeroporti internazionali: Rijeka,
sull’isola di Krk, e Lošinj. Vi sono, poi, l’aeroclub di Grobnik ed uno scalo
aeroportuale ad Unije (Unie).
LE COSE DI CUI ANDIAMO FIERI
Il primo siluro fu inventato a Fiume – Il torpedo, ovvero il siluro che oggi
conosciamo, fu inventato nel 1860 da un tale Ivan Lupis, ufficiale in pensione
della Marina militare austro-ungarica ed originario di Fiume (Rijeka). Dopo esser
stato presentato al pubblico lo stesso anno a Rijeka, la prima dimostrazione del
suo funzionamento fu organizzata nel 1866. La prima fabbrica di missili fu
costruita a Rijeka grazie ad un investimento dell’industriale inglese Robert
Whitehead per le esigenze della Marina militare austro-ungarica.
La lapide di Bescanuova (Baščanska ploča) è un monumento croato scritto in
caratteri glagolitici e risalente al 1100 d.C. Rinvenuto nella chiesa di Santa Lucia
a Jurandvor, sull’isola di Krk (Veglia), è senz’altro una delle più antiche
testimonianze della lingua croata. Essa contiene, incisi nella pietra, i dati sulla
costruzione della chiesa di Santa Lucia e la trascrizione di un atto di donazione
del re croato Zvonimir. La lapide di Baška rappresenta un’importante fonte
storica che ci parla delle origini del popolo croato, della sua lingua e dello
sviluppo della scrittura glagolitica. L’atto in esso citato dimostra la sovranità del
re Zvonimir sull’area: si tratta, infatti, di un atto di liberalità col quale il sovrano
dona alcune terre alla Chiesa. Oltre alla sua rilevanza linguistica e letteraria,
questa lapide ha un forte significato storico in quanto vi si menziona per la prima
volta il nome di un sovrano croato nella lingua del popolo.
Il grifone – È una delle quattro specie di rapaci ancora presenti in Europa ed ha
scelto di vivere proprio sull’isola di Cres. Nidifica sulle pareti rocciose scoscese a
strapiombo sul mare, talvolta anche a soli 10 metri, dov’è possibile osservarlo
con facilità. Essendo una specie protetta, gli scienziati del centro ecologico
contrassegnano i piccoli per poterli più tardi identificare. Gli sforzi del Centro
ecologico sono diretti ad evitare che i piccoli cadano in mare ed a curarli quando
s’ammalano o si feriscono. Per la cura degli esemplari malati o feriti è stato
creato un apposito reparto di cura e convalescenza dove i grifoni riprendono le
forze prima di essere rimessi in libertà. Il Centro ecologico, costruito sul versante
settentrionale dell’isola di Cres, è una meta molto visitata dai tanti turisti amanti
della natura e degli uccelli.
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UN REGALO ORIGINALE ED UN BEL SOUVENIR
I “morčići”, gli orecchini della tradizione – I “morčići” sono orecchini creati
in ricordo della ritirata dei Turchi avvenuta sulla piana Grobničko polje alle spalle
di Rijeka (Fiume). Nati come monili popolari, più tardi diventeranno una sorta di
status simbol scelto addirittura dall’imperatrice austriaca Maria Anna. Il “morčić”,
per i pescatori e la gente di mare, ha tutt’oggi il valore di un amuleto contro le
forze del male e, come gioiello legato alla tradizione, è diventato custode
dell’identità del litorale croato.
La torta di Rab - La ricetta di questo dolce vecchio di secoli, fatto con
mandorle, limone, zucchero, uova e Maraschino, dalla pasta leggera e friabile ed
un cuore profumato, è custodita come un prezioso gioiello dell’eredità artigianale
locale. La ricetta segreta risale al 1177, quando fu servita per la prima volta al
papa Alessandro III in occasione della benedizione della Cattedrale dell’Assunta
sull’isola di Rab (Arbe). La torta d’Arbe era servita come specialità tipica anche al
tempo della Serenissima e, oltre 300 anni fa, nelle ricche ville della nobiltà
isolana.
RACCONTI, LEGGENDE E MITI
La leggenda dei “morčići”
Le leggende sui “morčići” derivano dalla necessità di spiegare l’origine di un
prezioso monile tipico della regione fiumana, raffigurante il volto di un moro con
il capo avvolto da un turbante. Una di queste leggende risale addirittura al XVI
secolo, quando i Turchi, impegnati a guerreggiare sulla piana di Grobnik, dopo la
morte improvvisa del loro pascià, si diedero ad una fuga precipitosa lasciando sul
campo di battaglia i loro bianchi turbanti. I soldati fiumani, per ricordare la bella
vittoria sui Turchi, donarono alle loro mogli un paio d’orecchini raffiguranti il volto
di un moro con il capo avvolto da un turbante bianco, i “morčići” appunto.
La Karolina fiumana
Il personaggio più famoso della storia di Fiume è una certa Karolina la quale, al
tempo delle Guerre napoleoniche, salvò la città dalla distruzione grazie alle
trattative intrattenute con l’ammiraglio inglese John Leard. Il ruolo storico di
Karolina ebbe inizio nel 1813, grazie alla poco invidiabile situazione venutasi a
creare all’imboccatura del porto di Fiume. Con l’intenzione di rendere impossibile
la vita alle truppe napoleoniche, le navi inglesi, infatti, si prepararono a
bombardare la città (a testimonianza di quest’avvenimento, sulla facciata della
cattedrale di San Vito è incastonata una palla di cannone). La giovane Karolina,
determinata nel suo intento di aiutare la propria città, decise di recarsi presso la
nave ammiraglia. Con le sole armi della seduzione femminile, riuscì a convincere
il comandante della flotta britannica, il quale ordinò di fermare la salva di cannoni
diretta sulla città.
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La leggenda della nascita delle isole di Cres e Lošinj
L’arcipelago di Cres-Lošinj, in epoca antica, aveva un solo nome: Apsyrtides.
Secondo una leggenda, queste isole deriverebbero il loro nome dall’eroe greco
Apsirte, noto come uno dei protagonisti dei racconti che narrano della presenza
degli Argonauti sulle nostre isole. Apsirte, figlio del re Eete, fu ucciso per mano di
Giasone, autore del furto del Vello d’oro, aiutato nel suo intento dalla perfida
maga Medea, figlia del re ed innamorata di Giasone. Sebbene Apsirte, a bordo
della propria nave Argo, fosse riuscito a raggiungere Giasone, Medea lo convinse
con l’inganno a trattare e Giasone, ispirato da Medea, ebbe l’opportunità di
ucciderlo. Medea, successivamente, fece a pezzi il cadavere di Apsirte
gettandone poi le membra nel mare. Dal corpo dilaniato di Apsirte sarebbero
nate alcune isole, le Apsyrtides, appunto.
LE BANDIERE BLU
• ACI MARINA CRES
• ACI MARINA OPATIJA
• MARINA PUNAT
• Spiaggia “Peharovo”, Lovran
• Spiaggia “Kvarner”, Lovran
• Spiaggia “Slatina”, Opatija
• Spiaggia “Lido”, Opatija
• Spiaggia “Tomaševac”, Opatija
• Spiaggia “Ičići”, Ičići
• Spiaggia “Pesja”, Omišalj
• Spiaggia “Jadran”, Njivice
• Spiaggia “Rupa”, Malinska
• Spiaggia “Porporela – Ježevac”, Krk
• Spiaggia “Dražica”, Krk
• Spiaggia “Dunat”, Kornić
• Spiaggia “Jert”, Pinezić
• Spiaggia del campeggio “Ježevac”, Krk
• Spiaggia del campeggio naturista “Politin”, Krk
• Spiaggia del campeggio naturista “Konobe”, Punat
• Spiaggia “Punta Debij”, Punat
• Spiaggia “Vela plaža”, Baška
• Spiaggia “Zgribnica”, Vrbnik
• Spiaggia “Peć
ine”, Šilo
• Spiaggia del campeggio “Kovačine”, Cres
• Spiaggia del campeggio “Slatina” Martinšćica, Cres
• Spiaggia “Poljana”, Mali Lošinj
• Spiaggia “Veli žal – Sunčana uvala”, Mali Lošinj
• Spiaggia “Punta”, Veli Lošinj
• Spiaggia “Rajska plaža – Črnika”, Lopar
• Spiaggia “Suha Punta – Karolina”, Rab
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•
•
•
•
•
•
•
•
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
“Svežanj”, Kostrena
“Omorika”, Dramalj
“Gradsko kupalište”, Crikevnica
“Balustrada”, Crikvenica
dell’hotel “Varaždin”, Selce
“Rokan”, Selce
“Poli mora”, Selce
– spiaggia cittadina principale “Lišanj”, Novi Vinodolski
108
ISTRIA
www.istra.hr
L’Istria, dolce e discreta, calda ed ospitale, verde e blu, è da sempre sulla scena
degli avvenimenti storici regionali ed europei. Terra di dinosauri, leggende di
giganti, legionari e gladiatori, marinai ed ammiragli, uomini di lettere e
carismatici leaders mondiali che, sotto questo cielo, hanno spesso deciso del
destino dell’umanità.
Consapevole della propria diversità e della straordinaria crescita della regione, la
gente istriana dedica un’attenzione particolare alla realizzazione di uno sviluppo
sostenibile.
Il soggiorno in Istria è piacevole tutto l’anno. La stagione balneare dura cinque
mesi, quella della “tintarella” anche più a lungo. In Istria, la primavera è la
stagione ideale per andare in bici, fare lunghe passeggiate all’aria aperta,
praticare l’equitazione, arrampicarsi sui rilievi, praticare il free climbing o volare
col deltaplano, mentre in autunno il richiamo della raccolta dei funghi, delle
castagne e della vendemmia è irresistibile.
Le maggiori città istriane sono Pula (Pola), Poreč (Parenzo), Rovinj (Rovigno),
Pazin (Pisino), Buzet (Pinguente), Umag (Umago) e Novigrad (Cittanova).
Parenzo è la città dei divertimenti e della vita notturna; Pola la città dei concerti,
del cinema e della cultura; Rovigno, invece, si propone come la città istriana più
romantica.
La principale caratteristica dei paesaggi dell’Istria interna è rappresentata dai
borghi accovacciati sui cucuzzoli delle colline, luoghi abitati sin dalla preistoria:
Sv. Lovreč (San Lorenzo), Oprtalj (Portole), Završje (Piemonte d’Istria), Hum
(Colmo), Roč (Rozzo), Grožnjan (Grisignana). Come restare insensibili alla
bellezza delle vigne ed alla qualità del vino prodotto a Motovun (Montona), Pazin,
Buzet, Vodnjan (Dignano), Žminj (Gimino) o Svetvinčenat (Sanvincenti)? A
Livade (Levade) o Buzet potrete, invece, gustare tutta la bontà del tartufo
istriano, secondo molti il più potente degli afrodisiaci presenti in natura.
Tappa obbligata d’ogni visita alla penisola è il Parco nazionale “Brijuni” (Brioni)
nel Sud dell’Istria, uno degli arcipelaghi più belli del Mediterraneo.
A parte la qualità dell’offerta ricettiva e la proverbiale ospitalità della sua gente,
in Istria sono ben sviluppati un po’ tutti gli aspetti dell’offerta turistica: dal
turismo nautico, congressistico ed escursionistico, attraverso quello venatorio e
dedicato alla pesca, sino all’agriturismo, al turismo culturale, all’offerta sportivoricreativa, alle immersioni subacquee ed all’ippoturismo.
IL PATRIMONIO NATURALE
La maggiore penisola croata abbonda d’oasi verdi incontaminate e di romantiche
insenature marine, ma nasconde anche innumerevoli angoli ancora poco noti.
Lungo il mare si protendono superfici erbose e spiagge ghiaiose e rocciose,
alcune con piattaforme ideali per prendere il sole, mentre l’ombra dei pini,
spesso, arriva a lambire il mare. Nell’entroterra affascinano i torrenti, i laghetti, le
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cascate, i pozzi, le grotte, i boschi rigogliosi e ricchi d’ogni frutto, le montagne ed
i declivi montani… Vario è anche il mondo animale, tanto nei fondali marini
quanto sulla terraferma.
L’Arcipelago delle Brioni (Brijuni), col suo mondo sommerso tutt’attorno, gode
dello stato di Parco nazionale (www.np-brijuni.hr). Grazie all’abbondanza della
flora e della fauna ed alla ricchezza del proprio patrimonio storico-culturale, è
annoverato tra gli arcipelaghi più belli del Mediterraneo. Le Brioni constano di
due isole maggiori e di 12 isolotti minori. Il clima mite tipicamente mediterraneo,
il gran numero di giorni di sole e la piacevolezza della temperatura atmosferica
hanno favorito la crescita di centinaia di specie vegetali. Un centinaio d’anni fa,
gli orti botanici delle Brioni iniziarono pian piano ad essere popolati da
esemplari d’animali provenienti da tutte le parti del mondo, tanto che, nel 1912,
fu necessario istituirvi un giardino zoologico. Oggi le Brioni sono, tra l’altro,
l’habitat preferito di tante specie d’uccelli, cervi, mufloni ed altra selvaggina.
Sull’isola Veliki Brijun potrete ammirare un olivo millenario, scavi archeologici
d’epoca romana, un parco safari e le orme dei dinosauri.
Il Parco naturale “Učka” (www.pp-ucka.hr), stretto tra l’Istria ed il Quarnero,
spicca per la sua vegetazione rigogliosa, un mondo animale ricco e vario, siti
speleologici e vie montane interessanti, un rifugio, una pensione e diversi
ristoranti.
Il paesaggio protetto di Punta Corrente (Rt Kamenjak) (www.kamenjak.hr),
quest’insolito promontorio frastagliato all’estremità meridionale della penisola
istriana, è interessante non soltanto per le sue 500 specie vegetali, ma anche per
le sue bellissime insenature, le spiagge “selvagge”, il mare limpido e i suoi
emozionanti fondali. L’area umida di Palud è una riserva ornitologica ad un
passo da Rovigno (Rovinj) abitata da più di 200 specie d’uccelli; un luogo, quindi,
ideale per gli amanti del birdwatching. Insinuandosi per 11 chilometri nella
terraferma, il Canale di Leme (Limski kanal) è uno dei paesaggi istriani
protetti più affascinanti, mentre i suoi fondali, ricchi di fauna marina, sono stati
proclamati riserva marina naturale integrale. Il Canale di Leme ospita anche il più
noto vivaio di molluschi bivalvi e di pesci dell’intera Istria. Imponente è anche la
Foiba di Pisino (Pazinska jama), con grotte, laghetti e pareti rocciose alte
centinaia di metri, descritta dal grande Jules Verne in uno dei suoi romanzi.
IL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
L’Istria è una terra di tantissimi siti archeologici e di beni storico-culturali. Ne
sono testimoni le grotte istriane, ricche di tracce della vita degli uomini
primitivi risalenti al paleolitico, più di 400 castellieri risalenti all’età del bronzo
e del ferro, affascinanti monumenti dell’urbanizzazione d’epoca romana e la
Basilica Eufrasiana, una delle più belle chiese degli albori dell’epoca bizantina
in Europa e splendida testimonianza della presenza bizantina sull’Istria.
Il dolce entroterra istriano è ricco di borghi e fortezze medievali accovacciati
sulla sommità dei colli, come numerose sono le chiese che conservano antichi
affreschi medievali.
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Tracce del passato ad ogni passo
L’anfiteatro romano di Pola, detto anche Arena, fu eretto nel I secolo d.C. al
tempo dell’imperatore Vespasiano. Di forma ellittica, misura 132 x 105 metri ed è
alto 32 metri; l’Arena è la maggiore costruzione antica dell’Istria ed uno dei sei
maggiori anfiteatri romani al mondo. Adibito prevalentemente ad ospitare le lotte
dei gladiatori, poteva contenere circa 20.000 spettatori. Durante il giorno l’Arena
è aperta ai turisti, mentre nelle calde serate estive diventa la cornice ideale per
ospitare concerti di musica pop e rock, opere liriche, balletti ed un festival
cinematografico con una tradizione lunga cinquant’anni. Nei suoi sotterranei è
stata allestita la mostra “Coltivazione dell’olivo e della vite in Istria in epoca
antica”, con un’esposizione d’attrezzi e macchine antiche per la produzione
dell’olio e del vino ed un gran numero d’anfore.
La Basilica Eufrasiana porta il nome di Eufrasio, un vescovo di Parenzo (Poreč)
che la fece erigere nel VI secolo. Sebbene vi si conservino pavimenti musivi
anche più antichi, la sua parte più preziosa è rappresentata dai mosaici dell’area
absidale. L’intero complesso (la chiesa a tre navate, il battistero, l’atrio e
l’episcopio) nel 1997 è stato incluso nella lista dei beni del patrimonio culturale
dell’umanità posti sotto l’egida dell’UNESCO.
Duecastelli (Dvigrad), ubicata su un’altura all’interno della Valle di Leme
(Limska draga) e poco distante da Canfanaro (Kanfanar), è il maggior castelliere
dell’Istria. Sull’altura un tempo sorgevano due castelli (da qui il suo nome), uno
dei quali è andato completamente distrutto. Quest’imponente monumento
culturale, disabitato dal XVII secolo a causa di un’epidemia di peste, s’estende su
una superficie di 16.000 metri quadri.
Nesazio, antico insediamento a quattro chilometri da Pola, era la capitale degli
Istri che, nel 177 a.C., furono sottomessi dai Romani. La chiesa di San Biagio
a Dignano (Vodnjan) è la maggiore chiesa istriana, ed il suo campanile, alto 60
metri, è il più alto dell’Istria. Vi si custodiscono i corpi mummificati di tre santi e
la più ricca collezione istriana d’arte sacra, con ben 730 opere d’arte ed oggetti
sacri.
In Istria non si può prescindere dal visitare il cosiddetto “Viale dei glagoliti”
(una sequela di monumenti in pietra sistemati lungo la strada che da Rozzo/Roč
porta a Colmo/Hum, in ricordo della scrittura slava più remota – l’alfabeto
glagolitico), l’antico complesso residenziale nel golfo di Valcatena (Verige),
sulle isole Brioni, l’Arco di trionfo dei Sergi, il Tempio d’Augusto, il Piccolo
teatro romano ed il Castello a Pola, la chiesa di Sant’Eufemia a Rovigno, il
maggiore Convento paolino dell’Istria a San Pietro in Selve (Sveti Petar u
Šumi), gli affreschi delle chiese di Santa Maria delle Lastre a Vermo (Berem)
e di San Giacomo a Visinada (Vižinada), ed i kažuni – piccoli rifugi campestri
murati a secco e, nel contempo, vero e proprio simbolo dell’Istria rurale.
111
L’OFFERTA ARTISTICO-RICREATIVA
Quest’ambiente ricco di storia è il luogo ideale per l’organizzazione di tante
manifestazioni ed eventi di svago, cultura, arte e folclore durante tutto l’anno.
A luglio, nell’anfiteatro di Pola si tiene il “Pula Film Festival” che nel 2009
celebrerà il suo 56° compleanno (www.pulafilmfestival.hr). L’Arena polesana,
nella sua storia recente, ha ospitato artisti del calibro di Luciano Pavarotti,
Andrea Boccelli, Sting, James Brown, Joe Cocker, Norah Jones e
Jamiroquai. Nella stagione 2009, nell’ambito dell’“Histria festival”, un
appuntamento
scenico
e
musicale
di
respiro
internazionale
(www.histriafestival.com), l’Arena ospiterà due “big” della scena musicale
mondiale come Eric Clapton e Placido Domingo, mentre la località di Dvigrad
darà il benvenuto a Nelly Furtado.
A metà luglio ai Monumenti di Pola si tiene la 7° edizione del “Seasplash
festival” (www.seasplash.net), vetrina musicale dedicata agli amanti del roots,
del dub, del reggae, dello ska, del jungle, del drum’n’bass, ecc.
La storica cinta muraria di Montona (Motovun) è la cornice ideale
dell’affascinante “Motovun Film Festival” (www.motovunfilmfestival.com),
festival cinematografico alternativo dedicato ad un pubblico più giovane. All’inizio
dell’estate, ambientato in diverse città istriane, potrete assistere agli spettacoli
del Festival di musica medievale di Duecastelli.
A metà luglio è possibile assistere al festival itinerante “Organum Histriae”
(www.organum-histriae.org), dedicato all’organo ed alla sua musica.
Grisignana (Grožnjan), cittadina artistica per eccellenza, ha fatto uso del proprio
fascino per organizzare concerti di musica classica ed il festival “Jazz Is Back”
(www.hgm.hr).
Le note del blues e del jazz echeggiano anche nell’aria di Cittanova (Novigrad) al
“Music Nights festival” (www.nc-musicnights.com.hr), mentre agli amanti
della musica punk è dedicato il festival polesano “Monte Paradiso”; chi ama la
musica elettronica, invece, non può mancare ai party estivi che s’organizzano
per tutta l’Istria. Il borgo di Sanvincenti (Svetvinčenat) è conosciuto per il
“Festival di danza e di teatro non verbale” (www.svetvincenatfestival.com),
Umago (Umag) per il festival del teatro da camera “Zlatni lav” (www.zlatnilav.hr) e Pola per i festival teatrali internazionali PUF e MKFM (www.ink.hr).
Le isole Brioni sono state scelte dalla compagnia dell’“Ulysses teatar” quale
cornice ideale per l’allestimento di spettacoli teatrali sempre intriganti e
d’avanguardia.
Il Parco naturale Dubrova, ad Albona (Labin), richiama scultori di fama mondiale
al “Simposio internazionale di scultura”, mentre, verso la fine dell’estate, la
cittadina di Orsera (Vrsar), nel suo Parco di sculture di Dušan Džamonja,
ospita la Scuola di scultura Montraker.
La “Fiera del libro” richiama in Istria, ogni anno a dicembre, una vasta
rappresentanza degli editori e degli scrittori di mezzo mondo. A febbraio è già
tempo di carnevale. In Istria il più noto è il carnevale di Pinguente (Buzet),
112
anche se di feste in maschera se n’organizzano un po’ ovunque, sulle piazze,
negli alberghi e nella gran parte dei locali e delle discoteche della penisola.
Il mese d’aprile a Buzet è dedicato al festival folcloristico “Pivajući sva smo
blaga stekli”, al quale partecipano le principali klape maschili e femminili
dell’Istria e del Quarnero. A maggio, nel paesino di Roč (Rozzo) si tiene il festival
“Z armoniku v Roč”, che chiama a raccolta gli appassionati della fisarmonica
“triestina”. La città di Pisino (Pazin), invece, dedica il mese di giugno alle
manifestazioni ed agli eventi delle “Giornate di Jules Verne”, un festival
d’anno in anno sempre più popolare.
La battana – lo specchio dell’eredità marinara e costiera di Rovigno
L’ecomuseo rovignese “Casa della battana” è dedicato all’omonima barca da
pesca ed alla comunità locale che l’ha eletta a proprio simbolo
“www.batana.org”.
La mostra permanente “La nostra Marina militare austro-ungarica” è
allestita nel “Gallerion” di Cittanova d’Istria (Novigrad), cuore del futuro museo
dedicato allo studio della storia e della tradizione marinara nazionale ed
internazionale, nell’ambito del programma cittadino NOVIGRAD CITTÀ-MUSEO
(www.kuk-marine-museum.com).
IL TURISMO ATTIVO
Il clima mite istriano ed il suo paesaggio rilassante offrono, durante tutto l’anno,
una gran quantità d’occasioni per la pratica sportiva e per lo svago sia all’aperto,
sia in strutture coperte. Gli alberghi, di regola, vantano impianti sportivi ben
attrezzati; le spiagge, dal canto loro, ospitano centri per la pratica degli sport
acquatici, mentre la natura selvaggia del centro dell’Istria è il poligono ideale per
la pratica degli sport estremi.
Tennis e cicloturismo – i due vessilli dello sport in Istria
Il tennis, un tempo marchio distintivo dello sport in Istria, anche oggi è uno
degli sport più amati e praticati. Da qui i 430 campi in terra rossa sui quali è
possibile giocare tutto l’anno.
Il famoso torneo ATP Tour – Croatia Open (www.croatiaopen.hr), uno dei
più conosciuti brand sportivi della penisola, si svolge in un bellissimo tennis club
affacciato al mare e da anni richiama ad Umago l’élite del tennis mondiale.
In tutta la penisola istriana si contano circa 60 percorsi ciclistici (per un totale di
quasi 2.600 chilometri) che si dipanano per strade di campagna non asfaltate che
attraversano le aree più pittoresche dell’Istria. Sarebbe un vero peccato non
sfruttare l’occasione e partecipare all’avventura d’una salutare pedalata per i
paesaggi dell’Istria.
Numerosi sono i sentieri e le passeggiate che attraversano la penisola.
Lambendo la costa o attraversando fitte aree boschive, sono consigliati
soprattutto ai fini riabilitativi.
113
Il risveglio del golf
Sebbene le Brioni, già all’alba del XX secolo, vantassero uno dei maggiori campi
da golf d’Europa, il golf in Istria sta vivendo soltanto ora una fase di graduale
sviluppo. Secondo il Master plan di sviluppo del turismo istriano, infatti, in questa
regione dovrebbero sorgere una decina di nuovi green (due entro la metà del
2009), caratterizzando l’Istria come una regione golfistica particolarmente
attraente soprattutto per gli sportivi provenienti dall’Europa centrale e
settentrionale. In tema di strutture golfistiche di prossima apertura, è ancora in
fase di progettazione il complesso “Marlera Golf LD”, che comprenderà un green
da 27 buche, un hotel ed un centro “wellness & Spa”.
Tanti centri ippici e ranch, accanto a diverse scuole d’equitazione, consentono
agli amanti degli sport equestri di cavalcare per la natura incontaminata della
penisola istriana.
Sport e adrenalina
L’attività subacquea vanta una lunga tradizione in Istria. I centri diving ed i
club specializzati organizzano corsi per tutta la penisola ed immersioni guidate
sui siti subacquei più suggestivi. L’Istria vanta 11 siti d’archeologia subacquea, il
più famoso dei quali è quello sul relitto della “Baron Gautsch”, una nave
passeggeri di 85 metri che, nel 1914, andò a fondo per essere incappata in una
mina.
Lo sci nautico è un’attrazione unica sia per i principianti, sia per gli sciatori
esperti.
Gli amanti del windsurfing sono attratti dalle forti correnti e dai venti dell’Istria
meridionale.
Gli amanti delle avventure speleologiche potranno visitare, oltre alle gallerie
ed ai laghetti ipogei della foiba di Pisino (Pazin), decantata da Jules Verne,
anche le grotte della Ćićarija e delle altre zone dell’Istria, regione carsica
particolarmente ricca di formazioni ipogee.
L’Istria vanta ben nove pareti per l’arrampicata libera (free clim bing ), la
maggior parte delle quali è ubicata nei pressi del Canale di Leme e nell’Istria
settentrionale.
Il parapendio, con ben cinque località per il decollo, è un’attività sportiva che,
grazie alle caratteristiche atmosferiche della regione, può essere praticata tutto
l’anno.
Il paintball, divertentissima attività a forte componente adrenalinica, si pratica
in quasi tutte le città costiere.
L’ANGOLO GASTRONOMICO
La cucina istriana, come intreccio di tante tradizioni culinarie differenti, è
specifica, riconoscibile e sana, proprio perché basata su una produzione
alimentare ecologicamente orientata. Il pasto può iniziare con il prosciutto crudo
ed il formaggio pecorino caserecci, continuare con un buon piatto di “jota” o
“maneštra”, e terminare con i “fuži” al sugo di selvaggina o di gallina, ovvero con
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l’“ombolo” (lombo di maiale) arrosto e le salsicce fatte in casa, servite con un
contorno di crauti bolliti. Tra le specialità di mare, dominano gli scampi, le orate
arrosto, il pesce San Pietro bollito, i molluschi bivalvi misti “alla buzara” (in
umido), le capesante gratinate condite con un filo d’olio d’oliva, i calamari arrosto
alla graticola o a risotto, il baccalà all’istriana, e, per finire, l’insalata di granchi o
di polpo. L’eccellenza gastronomica, tuttavia, è raggiunta dai tartufi, che si
sposano ottimamente tanto con la pasta, quanto con il filetto di carne o di pesce,
oppure su un semplice uovo strapazzato. Il tartufo bianco istriano è uno dei più
apprezzati del mondo. Accanto a quello bianco, nelle aree ai piedi dei rilievi che
seguono il corso del fiume Mirna (Quieto), cresce anche il tartufo nero e tutta
una serie di sottospecie del tartufo bianco. Le “Giornate del tartufo” nell’Istria
settentrionale iniziano in settembre e, per i tre mesi successivi, prevedono ogni
settimana fiere, festival e mostre dedicate al tartufo. Contemporaneamente alla
stagione dei tartufi, nell’area d’Umago (Umag) si svolge un’altra manifestazione
di gastronomia e cultura chiamata “Dani šfoja”. Si tratta di una sagra dedicata
alla sogliola, un pesce dalle nobili carni che in ottobre viene presentato nei modi
più svariati in alcuni ristoranti caratteristici, il cui elenco è pubblicato sul sito
dell’Ente per il turismo della Contea Istriana (www.istra.hr).
La rassegna delle acqueviti della tradizione
Ogni anno, in coincidenza dell’ultima domenica d’ottobre, a Colmo (Hum), la più
piccola città del mondo, si svolge una rassegna dedicata alle acqueviti (rakije)
artigianali della tradizione istriana, al motto “L’acquavite casereccia è la nostra
medižija” (laddove medižija sta per medicina. N.d.t.). La rassegna presenta una
selezione delle acqueviti tipiche a base di vischio (biska), miele (medenica), ruta
(o ruda), erbe medicinali, frutti di bosco, prugne (šljivovica- krekovica), ginepro
(brnjevača – smrička) o aromatizzate alla frutta, seguita dalla degustazione di
tutte le rakije proposte, da un programma d’intrattenimento musicale e da una
ricca offerta gastronomica. La serata che precede la manifestazione è dedicata
alla poesia e s’intitola “Verši od rakije” (Versi d’acquavite), nell’ambito della quale
noti rimatori istriani leggono le loro composizioni ispirate a questa nobile
bevanda. Nelle località istriane si tengono tante sagre gastronomiche, tra le quali
spiccano il “Festival delle maneštre istriane” di Gračišće (Gallignana), il “Festival
della maneštra” e la “Scuola della salatura delle sarde” a Fažana (Fasana), la
rassegna enologica “Vinistra” (www.vinistra.hr) di Parenzo, con una sezione
dedicata alla presentazione della produzione d’oli d’oliva e di acqueviti , e, ad
ottobre, la “Fiera internazionale del prosciutto crudo” di Tinjan (Antignana).
L’eccellente produzione di vini ed oli extra vergine d’oliva
L’olio d’oliva istriano è solitamente classificato come extra vergine. Ogni piatto
tipico è accompagnato da uno degli ottimi vini istriani. Le specialità di mare
danno il meglio di sé con la Malvasia di Parenzo, le carni e le specialità di pasta
con il Terrano di Montona, mentre il dessert s’abbina perfettamente al Moscato di
Momiano (Momjan). In tema di vini, la supa istriana è una specialità
particolarissima. Novembre è il mese della manifestazione internazionale di
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Dignano “Le giornate dell’olio d’oliva”. Tra le località famose per l’ottima
produzione d’olio d’oliva ricordiamo Tar (Torre).
Le strade del vino, tracciate sulla carta geografica dell’Istria (www.istriagourmet.com) e puntellate da una pleiade di grandi aziende vinicole e di piccole
cantine (konobe), racchiudono l’offerta di 86 vinificatori. Tra essi spiccano le
cantine che propongono una maggiore scelta di vini, con una tecnologia
all’avanguardia e le bacheche piene di prestigiosi riconoscimenti, così come
quelle cantine paesane che offrono una lavorazione tradizionale ed una scelta
limitata, ma sempre relativa a vini di ottima qualità.
Alloggio di qualità e servizi esclusivi
Negli ultimi anni, in Istria s’è registrata la tendenza a diminuire il numero delle
capacità ricettive elevandone, di contro, la qualità. D’anno in anno cresce il
numero degli hotels di categoria superiore. Le ville rustiche con piscina, costruite
secondo lo stile architettonico delle case di campagna, sono sempre più popolari,
mentre la qualità delle aziende agrituristiche dell’entroterra istriano è in costante
crescita, così come quella dei campeggi e degli alloggi in affitto. I centri per il
benessere fanno ormai parte della normale realtà turistica istriana, con la loro
offerta che comprende trattamenti terapeutici, bagni, solarium, saune e
programmi cosmetici. Basti pensare che l’hotel “San Rocco” di Brtonigla
(Vertoneglia) nel 2008è stato proclamato dalla Camera di Commercio della
Croazia il “miglior piccolo hotel dell’Adriatico”.
IL WELLNESS
Le rinomate Istarske toplice (www.istarske-toplice.hr), ovvero le Terme istriane,
immerse nel bosco di Montona, fin dai tempi dell’antica Roma erano conosciute
come stazione termale dotata d’acque curative. Vi si curano varie patologie delle
vie respiratorie, del sistema locomotorio, stati postoperatori che interessano le
ossa e le articolazioni, nonché alcune patologie croniche della gola e della pelle,
così come alcune affezioni ginecologiche.
Negli ultimi anni s’è assistito ad un vero e proprio “boom” del benessere in Istria,
con l’apertura di nuovi centri wellness attrezzatissimi e dotati di un’ampia
gamma di servizi: dalle terapie antistress con l’ausilio della musica, dei colori e
degli aromi (aromaterapia), attraverso vari bagni, piscine ghiacciate, solarium e
saune, sino ai trattamenti medici e cosmetici.
Tra i centri wellness dell’Istria ricordiamo quelli degli hotels di Umago “Sol
Umag”, “Sol Coral” e “Sol Garden Istra”, il centro wellness dell’hotel di Parenzo
“Valamar Diamant”, il wellness dell’hotel “Croatia” a Duga Uvala e quello
dell’hotel “Valsabbion” a Pješčana Uvala, ad un passo da Pola. La clinica per il
benessere “Peharec”, sita al centro di Pola, è un luogo di cura e riabilitazione
dove è possibile incontrare sovente tanti sportivi di fama nazionale ed
internazionale. Segnaliamo, infine, il lussuoso centro per il benessere “Otok”,
sorto nell’ambito dell’hotel “Park” nel cuore dell’isolotto di Sant’Andrea (Sveti
116
Andrija) nell’arcipelago rovignese.
I CAMPEGGI
L’Istria è una destinazione campeggistica con una lunga tradizione, nota agli
amanti delle vacanze all’aria aperta d’ogni parte del mondo. I campeggi istriani
vengono regolarmente premiati sia in Croazia sia all’estero per la loro alta
qualità. Per fare qualche esempio, i campeggi patentini “Lanterna” e “Solaris”,
operanti sotto la bandiera della “Valamar Hotels & Resorts”, nell’edizione 2008
della guida al campeggio dell’Automobile club olandese “ANWB”, sono stati
premiati col voto più alto (8,6) tra tutte le strutture campeggistiche della Croazia.
Tra i primi cinque classificati troviamo il campeggio “Orsera” di Vrsar (Orsera)
con 8,6 ed il campeggio naturista “Istra” di Parenzo (8,2). I criteri di valutazione
hanno guardato al livello qualitativo della struttura in generale (impianti igienici,
ubicazione, approvvigionamento, animazione, attività sportiva). I campeggi
“Adriatic”, “Vira” ed il “Park” d’Umago nel 2008 sono stati premiati come migliori
campeggi della Croazia.
IL TURISMO CONGRESSISTICO
Gli alberghi istriani d’Umago, Parenzo, Rovigno, Pola, Porto Albona
(Rabac) e delle Brioni, ormai da anni, offrono eccellenti opportunità per
l’organizzazione di simposi, congressi, seminari, gruppi di lavoro e meetings. Tra
le novità, il “Sol Koralj” d’Umago sarà presto dotato di un nuovo centro
congressi.
IL TURISMO NAUTICO
Lungo la costa istriana, che si protende per 445 chilometri, si trovano 15 marina
per un totale di 3.400 punti d’ormeggio. Ecco come sono ripartiti i marina istriani
sul territorio della penisola: uno ad Umag, due a Novigrad, tre a Parenzo, uno
ciascuno a Funtana (Fontane) e Vrsar, due a Rovigno, tre a Pola e due a
Medolino (Medulin). Le strutture elencate sono aperte tutto l’anno. La maggior
parte dei marina istriani garantisce anche un servizio di rifornimento di
carburante e d’assistenza tecnica.
Il turismo rurale è sempre più apprezzato
Attualmente l’Istria conta circa 300 realtà agrituristiche, per un totale di 3.100
posti-letto, il che equivale all’incirca al due per cento delle capacità ricettive
complessive della penisola. L’offerta del turismo rurale comprende aziende
agrituristiche, case rustiche per le vacanze, B&B (pernottamento e prima
colazione), alberghetti a conduzione familiare in ambiente rurale ed alloggi lungo
le “strade del vino”. Agli ospiti viene offerta la possibilità di partecipare al lavoro
nelle vigne, alla vendemmia o alla produzione del mosto. Ci si può provare anche
nella mungitura delle mucche o nell’arte d’impastare la pasta per preparare i
“fuži” istriani, una delle paste tipiche regionali.
117
Le ville con piscina ed i fari
Anche le ville con piscina sono di moda, ed il loro numero aumenta d’anno in
anno. Caratterizzate da soluzioni architettoniche d’alto livello, spesso ispirate alle
antiche case istriane di pietra, offrono interni eleganti, dotazioni lussuose e
giardini con piscina.
È molto richiesta anche la sistemazione nei fari, come quello di Porer, ubicato
sull’omonimo scoglio emerso a sud-ovest di Punta Corrente (Punta Kamenjak).
NOVITÀ
Il Master plan di sviluppo turistico dell’Istria, per il periodo compreso tra il 2007
ed il 2009, prevede investimenti complessivi per 1,4 miliardi di euro.
Il “Kempinski hotel Adriatic” a Savudrija (Salvore)
www.kempinski-adriatic.com
A Savudrija (Salvore), nei pressi di Umag, sono in corso i lavori di costruzione di
un nuovo lussuoso ed esclusivo hotel a cinque stelle, il “Kempinski hotel
Adriatic”. Il complesso avrà 186 camere e suites, una sala da ballo per 300
persone ed un centro per conferenze affacciato al mare. Gli ospiti disporranno di
un campo da golf da 18 buche, un golf club, alcuni ristoranti, lunge bar e caffè
bar, una spiaggia privata, un marina ed un lussuosissimo centro “wellness &
Spa”. L’hotel disporrà addirittura di una piccola cappella nella quale sarà possibile
organizzare cerimonie nuziali.
Nel rifacimento dell’hotel “Valamar Sanfior” di Rabac (Porto Albona) saranno
spesi sette milioni di kune. I lavori comprenderanno il rifacimento della piscina
coperta e la realizzazione di un nuovo centro per il benessere e di cinque
appartamenti. La struttura a quattro stelle sarà rinnovata entro la stagione estiva
2009.
La società polesana “Arenaturist” ha annunciato la ristrutturazione di tutte le sue
capacità. Hotels, appartamenti, ville, ristoranti, campeggi, aree verdi, tutto sarà
interessato da un piano di ristrutturazione in più fasi che trasformerà le capacità
esistenti in strutture a quattro stelle, ad eccezione dell’hotel “Brioni” che di stelle
ne avrà ben cinque.
L’esclusivo resort “Zona Monte Mulini”
Sono in corso i lavori di costruzione del resort “Zona Monte Mulini”
(www.maistra.hr), a due passi da Rovigno e dal parco-bosco centenario di Zlatni
Rt (Punta Corrente). Il resort “Zona Monte Mulini” comprenderà tre nuovissimi
alberghi di categoria superiore: l’hotel “Park”, l’hotel “Monte Mulini” e l’hotel
“Lone”, oltre all’esistente hotel “Eden”, completamente rinnovato nel 2006. Il più
lussuoso del quartetto, l’hotel “Monte Mulini”, aprirà i battenti sul finire del 2008.
L’apertura dell’hotel “Lone” è prevista per il 2010.
Tra le novità, ricordiamo che il tour operator “Thomson Holidays”, operante in
seno ad una delle maggiori compagnie turistiche del mondo, la “TUI Grupe”, in
base ai risultati di un sondaggio svolto tra i propri clienti, nel 2008 ha assegnato
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la sua “Gold Medal” a tre alberghi della “Maistra”: il “Park”, l’“Istra” e l’“Eden”.
Per il rifacimento dell’ex hotel “Galeb”, oggi “Laguna Molindrio” (****), la società
alberghiera parentina “Plava Laguna” ha investito la somma di 12,5 milioni di
euro. Nel rinnovamento dell’hotel “Delfin”, invece, sono stati spesi circa 6,2
milioni di euro. Entrambe le strutture, operanti sotto la bandiera della catena
alberghiera “Plava laguna”, fanno parte del resort “Zelena laguna”.
Il rinnovamento e la trasformazione dell’hotel “Luna Valamar” in hotel per
famiglie richiederà un investimento di 8,3 milioni di euro. A Parenzo si lavora
anche per il rifacimento del vecchio hotel “Riviera”, sito proprio nel cuore della
città. Il vecchio “Riviera” si chiamerà “Hotel Palazzo”, disporrà di 74 lussuose
camere e di alcune boutique esclusive ed aprirà i propri battenti entro l’estate
2009. Il piccolo hotel “Empirej” di Parenzo, con 22 appartamenti completamente
rinnovati, sorge a 30 metri dal mare ed a poca distanza dal resort “Zelena
laguna”. L’hotel è attrezzato anche per accogliere ospiti diversamente abili.
La società “Brijuni Riviera” d.o.o (S.r.l.) - www.brijunirivijera.hr - è ripartita
tra la Repubblica di Croazia, proprietaria di una quota del 67%, e la Contea
(Regione) Istriana, con una quota del 33%. Leader del cambiamento e sinonimo
del turismo di qualità dell’Istria, è protagonista di un progetto di particolare
rilievo nazionale la cui missione dichiarata consiste nel conseguimento dei
seguenti obiettivi:
− approntamento, valutazione, direzione e controllo del Programma di
gestione di determinati beni immobili di proprietà demaniale siti sul
territorio della Contea Istriana, più precisamente sull’arcipelago delle
Brijuni (Brioni) e lungo il litorale;
− coordinazione dell’attività di costruzione di resort turistici d’alto livello (con
l’arcipelago delle Brioni nel ruolo di oasi d’un turismo esclusivo), il tutto
basato sui principi dello sviluppo sostenibile;
− creazione delle premesse per l’apertura di nuovi posti di lavoro in seno ai
soggetti economici che saranno istituiti nel territorio compreso dal
Programma;
− efficace impiego dei beni del demanio statale nel territorio compreso dal
Programma attraverso una buona valorizzazione delle risorse in oggetto.
Il progetto “Brijuni Riviera” abbraccia quattro località del tratto sud-occidentale
della costa istriana, comprese nel territorio del Comune di Fažana (Fasana), a
nord, e della Città di Pula (Pola), a sud. Si tratta delle seguenti località: Pineta,
Hidrobaza, Otok (Isola) Sv. Katarina e Mulimenti ed, infine, Muzil. Il progetto
prevede che la società “Brijuni Riviera”, dopo che la Repubblica di Croazia avrà
costituito il diritto di costruire a suo favore, ceda detto diritto al miglior offerente
per un periodo di 66 anni. Quello appena descritto rappresenta un singolare
progetto di trasformazione delle strutture militari insistenti sulla costa occidentale
della penisola istriana, prive oramai della loro funzione originaria, in resort
turistici prestigiosi ed esclusivi. La realizzazione di questo progetto, il primo del
genere nella Repubblica di Croazia, contribuirà al progresso economico dell’area
119
ed, interessando beni immobili di proprietà della Repubblica di Croazia e delle
amministrazioni locali, favorirà altresì la realizzazione d’un rapporto sinergico tra i
soggetti della Pubblica Amministrazione coinvolti.
Il Piano delle attività della società commerciale “Brijuni Riviera” per l’anno 2009
prevede il bando della seconda tornata del concorso-invito alla gara d’appalto per
la scelta del miglior offerente per la realizzazione di progetti turistici “greenfield”
sui quattro siti del progetto “Brijuni Riviera” secondo il modello “BOT”. Prevede,
inoltre, lo svolgimento della procedura di scelta del miglior offerente per ognuna
delle località suddette, secondo i criteri prefissati nella documentazione del
bando, e la stipulazione del Contratto di cessione del diritto di costruire
all’offerente prescelto.
Nella città di Parenzo è stato recentemente inaugurato lo splendido palazzo dello
sport “Žatika”, una delle sedi degli incontri del Campionato del mondo di
pallamano maschile che si terrà, dal 16 gennaio al 1° febbraio 2009, in diverse
città della Croazia.
Fervono le trattative tra la città di Labin (Albona) ed il “Labin Art Express”
(autodefinitosi “organizzazione culturale sotterranea indipendente”) per la
realizzazione nell’ex miniera di Labin del progetto “Città sotterranea del XXI
secolo”. Si tratterà di una città futuristica costruita interamente nel sottosuolo,
cioè nelle gallerie e nelle sale della vecchia miniera di carbone della città
istriana, a ben 150 metri sotto la superficie terrestre. Una città con tutti i
contenuti tipici di ogni altra città di “superficie”: vie, bar, ristoranti, sale da
concerto, piscine, negozi, sale da gioco, un museo dedicato all’industria mineraria
ed all’industria regionale e tanto altro ancora.
COLLEGAMENTI
Se la Croazia è il cuore dell’Europa, l’Istria, penisola a forma di cuore, può essere
definita “la porta del Mediterraneo”, soprattutto per i cittadini dell’Europa
centrale e settentrionale. Trieste e Lubiana si trovano praticamente a due passi,
come Graz, del resto. Milano e Vienna distano circa 500 chilometri, Monaco di
Baviera meno di 600. Grazie alla strada di grande comunicazione “Istarski
ipsilon”, per andare da un’estremità all’altra della penisola ci s’impiega circa
un’ora e mezza. Con la costruzione dell’ultimo tratto della “Istarski ipsilon”, la
città di Pola, la maggiore e la più meridionale delle città istriane, risulta collegata
tanto con il confine di Stato croato-sloveno (a Dragonja), quanto con il confine
interno con la limitrofa Contea Primorsko-goranska.
L’Istria è collegata alle più importanti destinazioni europee, oltre che tramite un
buon numero di linee aeree regolari proposte dalla compagnia aerea nazionale
“Croatia Airlines”, anche grazie alla presenza di diverse compagnie aeree “low
cost”. D’estate nell’aeroporto polesano è particolarmente intensa la presenza di
voli charter. La cittadina di Vrsar (Orsera) ha un piccolo scalo aeroportuale,
d’estate aperto anche ai voli internazionali, mentre la cittadina di Medulin
120
(Medolino) è dotata di un piccolo aeroclub per aerei da turismo.
LE COSE DI CUI ANDIAMO FIERI
Ospiti famosi
L’Istria è, da sempre, meta di tanti personaggi illustri. Il poeta italiano Dante
Alighieri, nella sua “Divina commedia”, cita Pola e si suppone, quindi, che vi
abbia vissuto. Il famoso “rubacuori” veneziano Giacomo Casanova portò via da
Orsera bei ricordi di donne e di vino. L’industriale austriaco Paul Kupelwieser
nel 1893 acquistò le isole Brioni, trasformandole in una località di villeggiatura
per le classi sociali più elevate e per i membri della famiglia imperiale. Il famoso
biologo Robert Koch, all’inizio del XX secolo, debellò la malaria dalle Brioni, che
furono visitate anche dallo scrittore tedesco Thomas Mann.
A Pola, per qualche tempo, visse anche lo scrittore irlandese James Joyce.
Anche Josip Broz Tito, che dopo la Seconda guerra mondiale riuscì a
mantenere l’Istria nell’ambito della nuova Jugoslavia, amava trascorrere le
vacanze in Istria. Soggiornava più frequentemente sulle Brioni, dove ospitò tanti
statisti ed i più bei nomi del jet-set mondiale di allora, non mancando mai alle
proiezioni nell’ambito del Festival cinematografico di Pola.
Negli ultimi anni, le Brioni sono state visitate dalla principessa Carolina Ranieri
di Monaco con la sua famiglia, da Naomi Campbell, Flavio Briatore, Placido
Domingo, John Malkovich, Ottavio Missoni, Slavica e Bernie Ecclestone, ecc. I
fratelli Ralf e Michael Schumacher hanno comprato due ville nei pressi di Buje
ed Umag. E mentre i dintorni di Tinjan ospitano il barone austriaco Friedrich
Mayer Meinhof di Salisburgo, Oprtalj è stata scelta dal lord scozzese sir
Alexandar McEwen ed i dintorni di Parenzo dal tedesco Andreas von
Bismarck, che v’ha acquistato una villa.
I simboli dell’Istria: il “boškarin” e la capra
A Canfanaro (Kanfanar), a pochi chilometri da Gimino (Žminj), ogni anno si tiene
una rassegna dedicata al “boškarin”, un bovino tipicamente istriano. Negli anni
‘60 del XX secolo, in Istria di “boškarin” ce n’erano oltre 60 mila capi. Oggi ce ne
sono soltanto alcune centinaia. Era un bovino particolarmente apprezzato per la
sua resistenza alla fatica, per la sua umiltà e per la sua adattabilità alle diverse
condizioni climatiche della regione istriana. A Sanvincenti (Svetvinčent), nel
giorno dedicato alla festa del santo patrono, si tiene l’ormai tradizionale
manifestazione dedicata alla capra, nel corso della quale vengono premiate la più
“istriana”, la più bella e la più simpatica delle capre in concorso.
UN REGALO ORIGINALE ED UN BEL SOUVENIR
I monili d’oro ispirati all’Istria
I monili d’oro riportanti i simboli dell’Istria e le lettere dell’alfabeto glagolitico,
tutelati presso l’Istituto nazionale per la tutela della proprietà intellettuale,
121
possono essere acquistati nella località di Sanvincenti (Svetvinčent). Con la loro
eleganza, si propongono come oggetti esclusivi ed unici di gran pregio e bellezza.
I prodotti a base di tartufo
Accanto al tartufo bianco ed a quello nero, molto apprezzati sono anche i
prodotti a base di tartufo come l’olio d’oliva aromatizzato, il pecorino con il
tartufo ed i porcini istriani. Il ricco assortimento di specialità gastronomiche a
base di tartufo è completato anche da un’interessante offerta enologica, che
comprende i migliori vini istriani ed altri vini di gran qualità.
L’olio d’oliva
L’olio extra vergine d’oliva e le “strade dell’olio d’oliva”, che potrete visitare
durante il vostro soggiorno in Istria, col passare degli anni assumono un ruolo
sempre più importante nell’ambito dell’offerta turistica regionale. Tra i cultivar
maggiormente rappresentati in Istria, ricordiamo la Buža (Buga), la Buža minuda,
la Buža puntoža, la Črnica, la Drobnica, l’Istarska bjelica (Bianchera istriana), la
Karbonaca (Carbogna o Carbonera), la Moražola (Morasola), l’Oblica, la Rošinjola
(Rossignola) e la Žižolera.
Il vino
Gli istriani sono fieri della gran qualità dei loro vini: la Malvasia autoctona
istriana, il Pinot bianco e grigio, il Sauvignon ed il Chardonnay. Tra i vini rossi,
ricordiamo il Terrano, il Borgogna, il Merlot, il Refosco ed il Cabernet. Tra i rosati,
la Ružičasta hrvatica. La dolce Malvasia ed il Moscato rosso e bianco sono
annoverati tra i vini da dessert più noti ed apprezzati. Sparse per tutta la
penisola, troverete tante enoteche nelle quali poter degustare ed acquistare
l’ottimo vino istriano anche come originale souvenir.
La “bukaleta”
Nelle piccole konobe (osterie, trattorie) e nei ristoranti istriani potrete provare la
vera “supa” istriana a base di vino rosso, da bere direttamente dal boccale in
ceramica nel quale viene preparata (la cosiddetta bukaleta). I commensali seduti
attorno alla tavola bevono la supa passandosi di mano in mano la bukaleta. Gli
istriani sono soliti personalizzare le bukalete scrivendovi sopra il proprio nome
(es.: “Bevi Mate!” o “Bevi Toni!”).
Le acqueviti istriane
La biska, ovvero l’acquavite al vischio, è un prodotto tipico dell’Istria. S’ottiene
con la grappa, il vischio ed alcuni tipi d’erbe. Oltre alla biska, vi consigliamo di
provare l’acquavite con la ruta (o ruda) e quelle aromatizzate al miele (o
medica), alle ciliegie, ai fichi, alle giuggiole… Confezionate in piccole bottiglieregalo, sono il souvenir ideale per portarsi a casa un bel ricordo dell’Istria.
122
RACCONTI, LEGGENDE E MITI
L’Istria, terra di giganti
Un’antica leggenda racconta del tempo in cui la valle del fiume Quieto (Mirna)
era popolata dai giganti, prima ancora che l’Istria fosse abitata dall’uomo. Il capo
dei giganti era un tale Dragonja (che è anche il nome del fiume più settentrionale
della penisola), chiamato anche Orač (aratore) per avere scavato il solco che va
dalla Ćićarija al mare. Attraverso questo solco iniziò a scorrere un fiume che il
gigante Dragonja battezzò col nome di Quieto (Mirna). In seguito, i giganti si
dedicarono ad erigere per tutta l’Istria un gran numero di borghi: tra essi
ricordiamo Montona (Motovun), Vetta (Vrh), Sovignacco (Sovinjak), Portole
(Oprtalj), Piemonte d’Istria (Završje), Rozzo (Roč) e Grisignana (Grožnjan). Erano
così grandi, questi energumeni, che, nonostante lavorassero ognuno sul proprio
colle, allungando un braccio potevano passarsi gli attrezzi l’un l’altro. Narra la
leggenda che, dopo aver costruito i paesini elencati, impiegarono il poco
materiale da costruzione rimasto per costruire Colmo (Hum), la più piccola cittàborgo del mondo. Tra le leggende istriane c’è anche quella che afferma che il
gigante Gorazd, figlio di Dragonja, sarebbe ancora vivo e che si nasconderebbe
nei boschi della penisola.
Il “Legend-fest” contro la maledizione del vescovo
Il paese di Pedena (Pićan), a due passi da Pisino (Pazin), con la manifestazione
“Legen-fest” esorcizza un’antica maledizione rivoltale, tanto tempo fa, da un
vescovo locale, il quale condannò il paese alla rovina ed all’oblio perché, secondo
lui, la gente del posto lo avrebbe ingiustamente accusato e condannato all’esilio.
Il “Legend-fest” comprende performance, spettacoli teatrali, cabaret, laboratori e
seminari artistici ospitati in cinque diversi spazi del borgo. Tutti gli eventi si
svolgono all’aperto negli spazi del paese.
BANDIERE BLU
ISTRATURIST UMAG d.d.
1. Spiaggia “Kanegra”
2. Spiaggia “Savudrija”
3. Spiaggia “Polynesia”
4. Spiaggia “Katoro”
5. Spiaggia dell’hotel “Aurora”
6. Spiaggia “Laguna” – Stella maris
7. Spiaggia “Punta”
8. Spiaggia “Kanova”
SAVUDRIJA (SALVORE)
9. Spiaggia “Skiper”
123
LAGUNA NOVIGRAD d.d.
10. Spiaggia del campeggio “Mareda”
11. Spiaggia del campeggio “Sirena”
12. Spiaggia dell’hotel “Maestral”
PLAVA LAGUNA d.d. POREČ (PARENZO)
13. Spiaggia del centro naturista “Ulika”
14. Spiaggia dell’hotel “Laguna”, Materada
15. Spiaggia del “Bellevue”
16. Spiaggia dell’hotel “Galijot”
17. Spiaggia dell’hotel “Parentium”
18. Spiaggia dell’hotel “Lotosi”
19. Spiaggia dell’hotel “Delfin”
20. Spiaggia del campeggio “Zelena laguna”
21. Spiaggia del campeggio “Bijela uvala”
CITTÀ DI PARENZO
22. Spiaggia “Špadići”, Materada
23. Spiaggia “Donji Špadići”
24. Spiaggia “Gradsko kupalište” Parenzo
RIVIERA POREČ d.d.
25. Spiaggia “Valeta”, campeggio Lanterna
26. Spiaggia “Crnika”, campeggio Lanterna
27. Spiaggia “Galeb”, campeggio Solaris
28. Spiaggia “Borik”
29. Spiaggia “Oliva”
30. Spiaggia “Brulo”
31. Spiaggia del campeggio “Istra”, Orsera (Vrsar) – Fontane (Funtana)
32. Spiaggia “Vala”, Orsera (Vrsar)
MAISTRA d.d. ROVIGNO
33.
34.
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
del campeggio “Valkanela”, Orsera (Vrsar)
del “Belvedere”, Orsera (Vrsar)
del campeggio “Porto Sole”, Orsera (Vrsar)
del centro naturista “Koversada”, Orsera (Vrsar)
“Sv. Andrija” – Isola Rossa, Rovigno
del Centro divertimenti - Villaggio turistico “Villas Rubin”, Rovigno
del campeggio “Polari”, Rovigno
del villaggio turistico “Amarin”, Rovigno
del campeggio “Veštar”, Rovigno
124
INDUSTRIAL PROJECTS d.o.o.
42. Spiaggia “Bival”
KOMUNALAC (FAZANA) FAŽANA
43. Spiaggia “Dječje igralište” (del Parco giochi dei bambini)
ARENATURIST d.d.
44. Spiaggia “Ambrela”
45. Spiaggia “Brioni”
46. Spiaggia “Histria”
CITTÀ DI ALBONA (LABIN)
47. Spiaggia “Maslinica”
RABAC d.d. PORTO ALBONA (RABAC)
48. Spiaggia “Lanterna”
49. Spiaggia “St. Andrea”
50. Spiaggia “Girandella”
125
DALMAZIA – ZARA
IL PATRIMONIO NATURALE
La parte settentrionale della costa della Dalmazia, con il maggiore centro urbano
coincidente con Zara (Zadar), città con una storia lunga tre millenni, è chiamata
anche “la porta dei parchi nazionali” perché sorge proprio sulla soglia di cinque
parchi nazionali croati: della Paklenica, delle Cascate della Krka, dei Laghi di
Plitvice, del Velebit settentrionale e delle Isole Kornati (Incoronate). Così vicini
da poter essere visitati in una sola giornata, ognuno di essi ha luoghi di
straordinaria bellezza.
Ma procediamo con ordine. Le gole della Velika e Mala Paklenica, con una
sequela di cascate e di pareti rocciose ideali per l’arrampicata libera,
rappresentano una vera e propria sfida per tutti coloro che amano la natura e le
gite all’aria aperta. La flora e la fauna di questo territorio nascondono anche
tante specie endemiche, come il grifone, che qui ha uno dei suoi due habitat
naturali della Croazia (www.paklenica.hr), ma anche tutta una serie di grotte e di
fenomeni carsici di grande interesse, tipici della sommità della montagna più
elevata compresa nel Parco nazionale del “Sjeverni Velebit”, montagne che
l’UNESCO ha proclamato e protegge come Riserva mondiale della biosfera
(www.np-sjeverni-velebit.hr).
Le Isole Incoronate – un fenomeno naturale eterno
La natura incontaminata dell’entroterra, regno di specie vegetali ed animali rare,
di grotte e di pozzi, dove i pendii montani sono estremamente boscosi, è in
assoluto contrasto con il panorama che si gode dalle sue cime: il “merletto”
formato dalle isole del Parco nazionale delle Kornati (Incoronate), proteso
per i territori delle contee di Zara e di Sebenico. L’arcipelago zaratino conta ben
365 tra isole, isolotti e scogli, 150 dei quali sono compresi all’interno dei confini
del parco nazionale, un insieme di mare turchese e di roccia nuda, con falesie a
picco sul mare che raggiungono talvolta alcune centinaia di metri di profondità. È
un vero e proprio paradiso per diportisti, stracolmo d’insenature, porticcioli
accoglienti e spiaggette nascoste, meta obbligata d’ogni diportista in visita
all’Adriatico, ma anche dei moderni Robinson Crusoe desiderosi di solitudine e del
piacere di una costa incontaminata e di un mare cristallino.
Il Parco nazionale Paklenica (www.paklenica.hr) è un’insolita area di mare e
di montagna. Ricco di boschi naturali di faggi, pini neri e pini nani, è anche
l’habitat naturale di una specie vegetale endemica che risponde al nome latino di
Arenaria orbicularis (in croato “pljeskarica”) e di altre specie vegetali ed animali
rare. Ricchissimo di formazioni carsiche, è notissimo per la Mala e Velika
Paklenica. Il PN Paklenica, istituto nel 1949, occupa una superficie di 96 km2. Le
sue vette più alte sono il Vaganski vrh (1757 m) e lo Sveto brdo (1753 m).
La parte più verde delle Kornati dà vita al Parco naturale Telašćica
(www.telascica.hr), una delle più sicure insenature naturali per i diportisti
dell’Adriatico, ma anche luogo di un fenomeno naturale eccezionale: il lago salato
126
di Mir, la cui acqua è più calda di quella del mare! La vegetazione mediterranea
delle soavi piane carsiche costituisce l’habitat naturale dei mufloni, ma
rappresenta anche un piacevole luogo di riposo e di caccia conosciuto ed
apprezzato sin dai tempi dell’antica Roma.
Il lago Vransko jezero (www.vransko-jezero.hr), con la sua riserva ornitologica,
è il maggiore lago naturale della Croazia. Distante dal mare in alcuni punti
soltanto 800 metri, vanta l’unico habitat naturale dell’airone della regione
costiera croata, mentre il lago abbonda di pesce d’acqua dolce e d’anguille, la cui
presenza è favorita dal fatto che le sue acque si mescolano con quella salata del
mare. I visitatori della riserva, noleggiata una barca a remi, per pescare devono
munirsi del permesso di pesca rilasciato dalla direzione del parco. Un tale
paesaggio, ricco di cime montane ed insenature marine, offre, come nessun
altro, tante possibilità di una vacanza attiva organizzata da agenzie specializzate
o su iniziativa individuale. Quest’area si presta a belle pedalate per i numerosi
itinerari ciclistici lungo il mare od in montagna, oppure alla pratica del trekking,
del parapendio, dell’arrampicata libera o delle attività speleologiche.
IL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
La cultura e la storia, proprio come la natura, sono state veramente munifiche
nei confronti della regione turistica zaratina, abitata da ben tre millenni.
ZARA (ZADAR)
www.tzzadar.hr
Per secoli capoluogo della Dalmazia, oggi è uno dei centri più importanti della
regione, una città con un patrimonio monumentale di rilievo mondiale ammirabile
in ogni suo angolo. Zara deve il proprio fascino anche alla propria posizione
geografica, sorta com’è al centro della costa adriatica e stretta tra ben quattro
parchi nazionali. Con i suoi 90.000 abitanti circa, è il centro urbano più
importante della Dalmazia settentrionale, nonché la principale sede
amministrativa, economica, accademica, culturale e politica della regione.
Grazie alla sua ottima posizione geografica, vanta un clima mite tipicamente
mediterraneo: la temperatura atmosferica media è di 25°C d’estate e di 7°C
d’inverno, mentre la temperatura media estiva del mare è di 23°C.
Zara divenne capitale della Dalmazia nel VII secolo e continuò ad esserlo sino al
1918. A parte la bellezza delle vie lastricate della penisola (sede del centro
storico cittadino), la città vanta tutta la solennità della chiesa di San Donato,
risalente al IX secolo, il maggiore foro romano sulla sponda orientale
dell’Adriatico, la chiesa di Sant’Anastasia, del XIII secolo, e la chiesa di San
Crisogono, del XII secolo. L’“Organo marino”, un’icona moderna diventata
simbolo della città, è un miracolo architettonico realizzato nella parte sommersa
della riva cittadina, dove le onde del mare, infrangendosi e fluendo attraverso le
canne installate sott’acqua, producono un suono incredibile (detto appunto
“musica del mare”) che si diffonde per tutto l’ampio spazio della riva. Un’altra
curiosità della città, anch’essa opera del medesimo architetto zaratino Nikola
127
Bašić, la troverete proprio sull’estremità della penisola: alludiamo al “Saluto al
Sole”. Si tratta di un’installazione realizzata con trecento lastre di vetro
multistrato, poste al medesimo livello della pavimentazione della riva. Di forma
circolare, con 22 metri di diametro, il “Saluto al Sole” è stato ideato come
installazione artistica spaziale a forma d’anfiteatro attorno alla quale, sistemati su
blocchi di pietra, girano tutti i pianeti del sistema solare disegnando ciascuno la
propria orbita.
Proprio su questo tratto della riva zaratina è possibile godere, secondo le parole
del grande Alfred Hitchock, del “più bel tramonto del mondo”.
La regione di Zara conserva a Nin (www.nin.hr), centro urbano a 18 chilometri
da Zara, prima città regia e culla dello Stato croato, una vecchia chiesetta di
dodici secoli fa, la chiesa di Santa Croce, conosciuta anche come “la più piccola
cattedrale del mondo”. Lunga appena 36 passi, la chiesetta di Nin fu eretta
secondo la posizione che il sole assume nel cielo durante l’anno, fungendo,
quindi, da orologio, da calendario e, naturalmente, da luogo di culto. Biograd
na moru (www.tzg-biograd.hr) acquisì importanza tra le città regie croate tra i
secoli X e XII come sede dell’incoronazione del primo re croato-ungarico
Koloman (Colomano). Oggi è una tipica cittadina costiera dedita al turismo.
Anche grazie alla sua posizione geografica, ubicata com’è proprio al centro del
canale di Pašman, Biograd na moru si profila come un importante centro del
turismo nautico e luogo di convergenza dei diportisti di tutt’Europa.
L’offerta culturale
La parte storica della città di Zara è un luogo d’irresistibile fascino per tutti gli
amanti delle bellezze storico-culturali. Da visitare a tutti i costi la chiesa di San
Donato, simbolo della città, ed i seguenti musei: il Museo Archeologico (fondato
nel 1830), una delle più significative istituzioni museali del Paese, con circa 80
mila reperti archeologici che abbracciano un periodo che spazia dall’età della
pietra al Medioevo; di seguito, il Museo Civico, con la sua Galleria d’arte ed il
Dipartimento di scienze naturali; e, per finire, il Museo della Marineria, con uno
spaccato dello sviluppo delle attività marinare nella Dalmazia settentrionale.
Il tesoro della chiesa parrocchiale “L’oro e l’argento della città di Nin” è custodito
su un isolotto storico accanto alla parrocchiale di Sant’Anselmo. Esso conserva le
più antiche e, nel contempo, le più preziose reliquie della storia ecclesiastica
croata. Il Museo degli oggetti antichi di Nin – L’allestimento odierno, esposto
in sette spazi indipendenti, comprende ogni periodo storico significativo per lo
sviluppo di Nin, ognuno di essi suddiviso in più unità tematiche ed accompagnato
da abbondante materiale archeologico, leggende, ricostruzioni, modelli in scala,
fotografie e cartine. Nel museo è possibile ammirare la ricostruzione di due
barche croate delle origini: la Condura Croatica, trovata a Nin, e la Serilia
liburnica, trovata nel porto dell’antica Aenone (Nin), in prossimità dell’odierno
villaggio turistico “Zaton”.
La regione di Zara, per la frastagliosità delle sue coste, è amatissima dai
128
diportisti. Anche le isole zaratine vantano un ricchissimo patrimonio storico. Tra
esse spicca l’isola di Pašman con due importanti luoghi sacri: un convento
francescano del XIV-XVIII secolo ed un monastero benedettino del XII-XV
secolo. Quest’ultimo spicca per essere l’unico monastero benedettino tutt’ora
attivo in Croazia, per la sua preziosa collezione di antichi dipinti e per l’amenità
della sua ubicazione. Un altro bel convento francescano, stavolta del XV secolo,
si trova sull’isola di Ugljan (Ugliana), più precisamente sull’isolotto di Galevac. Le
tante isole dell’arcipelago zaratino ospitano anche antiche fortezze. Tra esse
spiccano la Kaštelina sull’isola di Vir, Sveti Mihovil (San Michele) su Ugljan, la
Toreta sull’isola di Silba, mentre a Veli rat, sull’isola di Dugi otok (Isola lunga), si
trova uno dei più bei fari della Croazia. Tra tutte le isole zaratine, tuttavia, è Pag
(Pago) a vantare il patrimonio culturale più prezioso. Pag, isola di sale, formaggio
e merletti, è unita alla terraferma mediante un ponte accanto al quale è visibile
una bella torre antica. Il centro storico cittadino, risalente al XV secolo, è noto
per la sua bella rete viaria, opera del lavoro di pianificazione urbanistica del
famoso architetto croato Juraj Dalmatinac (Giorgio Orsini o Giorgio da Sebenico).
Al suo centro è possibile ammirare la chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine
Maria, anch’essa risalente al XV secolo.
Anche l’entroterra di Zara, con le aree dei Ravni kotari e della Bukovica, abbonda
di beni culturali di gran valore. Basti pensare agli edifici storici lasciati sul suolo
croato dai cavalieri Templari e Giovanniti. Scelta la città di Vrana quale loro sede,
i priori di Vrana svolsero un ruolo chiave nel gestire e governare lo stato croato
medievale, almeno sino al XVI secolo, quando la città cadde nelle mani delle
truppe turche.
L’OFFERTA ARTISTICO-RICREATIVA
Le tante manifestazioni della regione (tra le quali ricordiamo “L’estate culturale
zaratina”, “L’estate di Pag”, “La Zara dei sogni”, “Le serate musicali a San
Donato”, il “Mitra Zonata” – festival dell’organo marino, il “Kalelargart” – festival
degli artisti di strada, il “Garden” – festival di musica elettronica, il “Milenium
Jump” – insieme d’eventi legati al mare ed a Zara, tra cui un “tuffo di massa”
dalla riva di Zara) sono arricchite dalle feste che, nel corso dei mesi estivi,
agitano le vie di Zara e delle altre località turistiche, tra canti popolari dalmati ed
i costumi della tradizione. Una delle più suggestive è senz’altro la “Notte del
plenilunio”, un festival incentrato sul patrimonio ispirato alla vita dei pescatori
ed alla gastronomia non solo della regione di Zara, ma anche delle isole e
dell’entroterra. Per l’occasione, il centro di Zara viene allegramente invaso dai
canti e dai balli sino all’alba, l’illuminazione pubblica viene spenta e la città
s’illumina soltanto della luce della Luna, delle fiaccole e delle lanterne.
Durante il carnevale invernale, nel corso del “carnevale estivo” o nel cuore
dell’alta stagione, sull’isola di Pag si svolge un ricco programma di cultura,
divertimento ed arte. La lunga spiaggia ghiaiosa di Zrće, sull’isola di Pag,
sinonimo di pazzo divertimento estivo, merita davvero l’appellativo di “Ibiza
129
croata”. Nel cuore della stagione estiva questa spiaggia può accogliere diverse
migliaia di bagnanti. Zrće offre la possibilità di praticare tanti sport ed è
stracolma d’ottimi locali per il divertimento e la ristorazione. Le discoteche
“Aquarius”, “Calypso” e “Papaya” ed una costellazione di locali più piccoli offrono
occasioni di divertimento non-stop. Sulla spiaggia Zrće, inoltre, sventola la
Bandiera blu, il che significa che i bagnanti dispongono di un bel mare pulito,
ottimi servizi (docce, WC e servizio di salvataggio) e di una spiaggia piena di
occasioni per il divertimento. A Kali, località sull’isola di Ugljan (Ugliana), nelle
notti estive di plenilunio si tengono le “Kualjske ribarske noći-Tunuara”, una
manifestazione ideata per raccontare la vita ed i costumi dell’umile gente di
questo paese isolano il quale, nonostante le sue modestissime dimensioni, è
considerato da oltre mezzo secolo il maggiore centro di pesca sulla sponda
croata dell’Adriatico.
L’ANGOLO GASTRONOMICO
Il formaggio pecorino di Pag, segno distintivo dell’isola di Pag.
Il formaggio pecorino di Pag è uno dei simboli dell’isola conosciuto anche oltre
frontiera. La particolarità del pecorino di Pag, che lo rende così differente dagli
altri formaggi, sono la sua durezza e la sua salinità, e non la sofisticatezza della
tecnologia di produzione. Le pecore di Pag vengono allevate sulle radure
montane dell’isola, sulle quali cresce un’erba costantemente esposta alla bora,
ricca di salsedine e di oli eterici. Proprio grazie a questo tipo d’alimentazione, il
formaggio di Pag ha un aroma specifico e riconoscibile. Il pecorino giovane,
molto più molle e leggero, può essere acquistato nei primi mesi invernali e
primaverili, mentre quello più stagionato è ottimo anche grattugiato.
La carne d’agnello di Pag – una rara delizia
La vera delizia della tavola zaratina della tradizione sono le specialità a base di
carne d’agnello, in particolar modo quella proveniente dall’isola di Pag (Pago),
dove le pecore pascolano prati d’erba medicinale resa salata dal sale del mare
trasportato dalla bora e ricca d’oli eterici che danno alle loro carni, ma anche al
latte, un sapore tutto speciale.
E se la carne d’agnello, sinonimo dell’alta gastronomia, viene preceduta da un
antipasto di formaggio pecorino di Pag, il più premiato formaggio croato in
Europa, e di prosciutto crudo di Posedarje essiccato alla bora, allora il piacere
gastronomico sarà completo. Il tutto accompagnato dai frutti della terra dei
Ravni kotari, regione dell’entroterra resa fertilissima grazie alla costa ed alle isole
le quali, disposte su quattro file parallele, la riparano dai forti venti provenienti
dal mare.
La centenaria tradizione del prosciutto crudo dalmata di Posedarje
Il prosciutto crudo di Posedarje si produce nelle aziende alimentari locali
secondo un procedimento basato sulla tradizione centenaria degli insaccati
dalmati. La produzione tradizionale, con un accento particolare al procedimento
dell’asciugatura alla bora del Velebit intrisa dell’aroma della vegetazione della
Dalmazia, conferisce al prosciutto un aroma ed un gusto speciali.
130
L’olio d’oliva di produzione artigianale, una tradizione di duemila anni
La regione zaratina possiede centinaia di migliaia d’olivi che danno un olio di un
aroma e di una qualità fuori dal comune. La tradizione dell’olivicoltura, da queste
parti, risale a più di duemila anni fa, cosa testimoniata anche dai resti dei
rudimentali macchinari di un oleificio nella località di Muline, sull’isola d’Ugljan
(Ugliana). L’olio d’oliva è impiegato prevalentemente come condimento delle
specialità di mare e delle verdure bollite.
Il segreto del liquore degli imperatori e dei re
Il Maraschino, un liquore da dessert che si produce da secoli a Zara da una
particolare sorta autoctona di visciole “marasche”, già nel XVIII secolo veniva
esportato in tutte le corti imperiali e reali del mondo. Prodotto ancora secondo la
ricetta originale mai svelata nell’antico stabilimento zaratino, a questa bevanda
sono legati curiosi aneddoti che fanno parte della memoria storica della città.
Il šokol è un prodotto tipico legato da secoli a Nin ed al suo territorio e vanta
tante ricette quante sono le famiglie che lo producono. Il šokol, le cui origini
risalgono al XVII secolo, si prepara usando la coppa del maiale e seguendo un
procedimento simile a quello previsto per la produzione del prosciutto crudo:
viene lasciato marinare nel sale marino dai tre ai sette giorni, dopodichè si
immerge nel vino rosso cotto ed, infine, s’avvolge e si “stecca” con varie spezie
(pepe, chiodi di garofano, noce moscata). Inserito in un particolare budello e
legato con lo spago, viene prima affumicato per alcuni giorni, poi essiccato alla
bora. Dopo alcuni mesi d’essiccazione in un locale ben areato, il šokol è pronto
per essere consumato. È interessante notare come sia impossibile produrre due
šokol identici. Ciò dipende dai segreti legati alla lavorazione delle carni, certo, ma
è la bora che soffia nei mesi invernali a rappresentare l’elemento determinante
per la qualità di questo straordinario prodotto tipico.
UN’OFFERTA RICETTIVA VARIA E DI BUONA QUALITÀ
Nei dintorni di Zara (Borik, Puntamika, Diklo) ci sono tanti hotels e centri per il
divertimento. Gli alberghi di Zara sono d’ottima qualità e vantano tante strutture
accessorie per il divertimento (piscine, campi da tennis e da beach volley, ecc.).
L’hotel “Bastion” è il primo albergo, dopo vent’anni, ad aver aperto le proprie
porte nel centro storico di Zara, più precisamente sulla penisola zaratina. Dagli
interni particolarmente eleganti, quest’albergo a quattro stelle dispone di un
ristorante, una sala congressi e di 28 modernissime camere. Con la sua
ubicazione esclusiva (sulle mura della fortezza cittadina del Kaštel), sorge nelle
immediate vicinanze della pittoresca Piazza dei tre pozzi, dell’Arsenale e del
lounge bar “The Garden”, di proprietà di Nick Colgan, già batterista del gruppo
“UB 40”.
Zara è un importante centro turistico dotato di una gran varietà di capacità
ricettive: ville, appartamenti e camere in affitto, pensioni e campeggi. Zara ha
ben otto marina ottimamente equipaggiati, ognuno dei quali in grado di offrire
un riparo sicuro ed eccellenti servizi. Zara è l’unica città dell’Adriatico a disporre
sulla terraferma, proprio al centro della città, di uno scalo per l’attracco delle
131
grandi navi da crociera.
Diciassette sono le strutture agrituristiche, tra fattorie e casali in pietra, che,
nella regione rurale della Contea Zaratina, più precisamente nel Primorje, nei
Ravni kotari e nella Lika, sono in grado di offrire cibi genuini ed una comoda
sistemazione.
Il turismo congressistico della regione zaratina offre eccellenti possibilità negli
alberghi “Kolovare”, “Pinja” a Petrčane e nel complesso alberghiero “Borik”, che
consta di strutture a tre e quattro stelle e dispone di oltre duemila posti-letto; le
strutture di questo complesso, negli scorsi anni, sono state completamente
rinnovate, sino a fare del “Borik” uno dei più bei complessi alberghieri di tutta la
Dalmazia.
NOVITÀ
Con la realizzazione del “Punta Skala” nella località di Petrčane, la
“Falkensteiner Hotels & Residences” (www.hoteliborik.hr) aprirà nell’estate
del 2009 il maggiore complesso alberghiero del Paese, affacciato al mare e
progettato da uno dei migliori studi architettonici specializzati del mondo. Si
tratta di un resort con due alberghi d’alto livello, vari ristoranti e boutique,
appartamenti esclusivi e tanti impianti sportivi. Il primo è l’hotel “Falkensteiner
Hotel & Spa Madera” (cinque stelle), con 210 unità abitative tra camere ed
appartamenti. Hotel dal design specifico e riconoscibile, con dotazioni di
prim’ordine ed ottimi servizi, si proporrà come una vera e propria oasi di relax
capace d’imporre in Croazia nuovi standard qualitativi in tema di “lifestyle” e
“wellness & Spa”. Il fiore all’occhiello della struttura alberghiera sarà il suo centro
Spa, un complesso d’ottomila metri quadri con varie piscine, una grande sauna,
25 cabine per trattamenti vari ed una fedele riproduzione di un “Hammam”
turco. Il secondo hotel è il “Falkensteiner Family Hotel Diadora”, struttura a
quattro stelle e vero e proprio “paradiso” per le famiglie. Con 252 appartamenti
progettati e realizzati in funzione delle esigenze delle famiglie, tantissime attività
per i bambini, svolte sempre sotto l’occhio attento d’educatori specializzati, e lo
sfarzoso spazio delle piscine, quest’albergo è il luogo ideale per trascorrere una
vacanza da sogno con i propri figli.
L’ex aparthotel “Agava” di Novigrad è stato ribattezzato “Castrum Novum” (***).
Interessante è l’offerta di gite guidate ai parchi nazionali e naturali ed i safari
fotografici su fuoristrada.
Anche quest’anno lo “Zaton Holiday Village” è stato proclamato “ADAC
Superplatz 2008” dalla più prestigiosa guida per il campeggio d’Europa, quella
pubblicata dall’Autoclub tedesco ADAC. Sulla spiaggia del campeggio “Zaton
Holiday Village” sventola la Bandiera blu, riconoscimento internazionale che
premia la sicurezza e la pulizia del mare.
Il Museo dei vetri antichi, ospitato nel bel palazzo Cosmacenda nei pressi delle
Mura cittadine (Muraj) di Zara, sarà aperto molto probabilmente entro il prossimo
maggio. Vi saranno esposti oggetti in vetro risalenti a diverse epoche storiche
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comprese tra l’alto Impero romano e la fine dell’Evo antico, vale a dire esemplari
dell’età paleocristiana del I-V secolo. Oltre agli oggetti di provenienza zaratina,
nel museo si potranno ammirare anche vetri antichi provenienti da tutta la
Croazia. Zara, così, diventerà il centro-studi più importante di tutto il paese per
quanto riguarda i vetri antichi.
Nell’ambito del progetto “Per le strade di Petar Zoranić da Nin”, poeta
rinascimentale croato ed autore di “Planine”, il primo romanzo scritto in croato
(1536), nel 2009 sono previste varie attività legate all’assetto funzionale del
parco di Nin dedicato a questo suo illustre figlio, come la collocazione di cartelli
informativi, la realizzazione di eventi ludici per bambini e tanto altro ancora.
L’obiettivo del progetto consiste nell’ideare e realizzare una sorta di viaggio
tematico per i territori di ben tre contee limitrofe, con l’obiettivo di condurre i
turisti in visita ai luoghi descritti nel romanzo “Planine” (“Montagne”). Chi
parteciperà al viaggio avrà modo, così, di scoprire la natura, la cultura e la storia
delle contee Zadarska (Zaratina), Ličko-senjska (della Lika e di Segna) e
Šibensko-kninska (di Sebenico e di Knin). Il progetto prevede anche l’impiego di
attori che avranno il compito di leggere, nelle località di maggior rilievo
dell’itinerario, passi tratti dall’opera di Zoranić e che parlano del luogo che si
visita.
Winnetou ed il turismo a Starigrad Paklenica
www.rivijera-paklenica.hr
A Crna Punta, nei pressi di Kruševo, è stato inaugurato un vero e proprio
villaggio pellerossa. Con la cerimonia d’inaugurazione e varie gare d’abilità
tipicamente indiana, come il lancio del “lazo”, il tiro del ferro di cavallo ed il tiro
con l’arco, ha avuto inizio “L’anno di Winnetou – un anno dedicato al sogno di
libertà” che terminerà nell’agosto del 2009. Gli abitanti del villaggio indiano
visiteranno a cavallo una decina di città croate. Nella località Crna Punta, su
un’area di circa 150.000 metri quadri, si svolgeranno tantissimi eventi: “La
giornata dell’acqua di fuoco”, una sagra dedicata alle bevande superalcoliche di
produzione artigianale fatte secondo ricette tipicamente indiane; proiezioni dei
film di Winnetou; tornei dedicati a varie discipline sportive; festival di folclore e
balli; un San Valentino “alla moda dei pellerossa”, e tanto altro ancora. È in
programma anche la realizzazione di un teatro con un palcoscenico lungo 150
metri e la costruzione di una città del Far West. Tutto questo in ricordo dei film
ispirati alla figura di Winnetou, girati parecchi anni or sono in oltre 600 luoghi
della Croazia: dal Velebit, attraverso il fiume Zrmanja e la cascata Roški slap sul
fiume Krka, sino alle isole Kornati (Incoronate).
Aumenta la capacità ricettiva del porto zaratino di Gaženica
I lavori di costruzione del nuovo porto zaratino di Gaženica termineranno entro il
2013. La struttura sarà in grado di smaltire un traffico di ben tre milioni di
passeggeri. Il valore dell’investimento ammonta a 220 milioni di euro e sarà
finanziato da risorse stanziate dalla Banca Europea per gli Investimenti (EIB) e
133
dalla Banca Tedesca per lo Sviluppo (KfW). Con la sua costruzione, e con la
realizzazione di tutte le infrastrutture viarie interne, gli edifici del terminal e le
aree d’attesa per l’imbarco delle autovetture, nel porto vi sarà la possibilità di
imbarcare e sbarcare contemporaneamente un gran numero di passeggeri ed
autovetture (tra l’altro, 6 traghetti impegnati sulle linee di cabotaggio, lunghi dai
50 ai 150 metri, 3 navi per la navigazione internazionale, lunghe dai 150 ai 200
metri, e 3 navi da crociera lunghe dai 250 ai 350 metri). Il nuovo porto di
Gaženica avrà tutte le premesse per diventare l’homeport di tante compagnie da
crociera internazionali.
Il Porto di Novigrad dispone di undici armadietti per l’attracco degli yacht (con
corrente elettrica da 20V e 380V ed acqua potabile). Novigrad offre opportunità
per la pratica delle seguenti attività sportivo-ricreative: tiro con l’arco,
cicloturismo, canoismo, rafting, beach volley, pallavolo su campi in erba,
pallamano, pallacanestro, calcetto, calcio, bocce e scacchi.
L’ECOTURISMO
Il parco delle Saline di Nin
A Nin potrete scoprire la storia delle sue saline (Solana) ed il tradizionale modo di
produrre il sale marino. All’ingresso delle saline si trova un centro informativo nel
quale, con l’ausilio di una guida, scoprirete i segreti della lavorazione e della
produzione del sale marino. Una visita alle saline di Nin vi svelerà l’interessante
mondo delle aree umide della laguna circostante e il ricco patrimonio ornitologico
dell’area. Le saline di Nin producono anche un particolarissimo “fiore di sale”
ricco di magnesio e di calcio. Il “fiore di sale” s’ottiene mediante un
procedimento assolutamente naturale e, grazie alle sue proprietà rinfrescanti e
rivitalizzanti, è un ottimo rimedio nei momenti di stress.
La fattoria degli asini
Si tratta d’una fattoria che sorge nella località di Poljica, ad una distanza di 9,7
chilometri dalla costa marina, ovvero dall’antica città di Nin. I visitatori della
fattoria, in particolare i bambini, resteranno estasiati dalla possibilità di osservare
la vita degli asini e di cavalcarli. Gli adulti saranno più interessati al latte d’asina,
dotato, secondo la tradizione popolare, di proprietà curative ed afrodisiache.
COLLEGAMENTI
Zara è collegata, mediante la nuova autostrada Zagabria-Zara (2 ore di
percorrenza), con l’intera Croazia ed oltre. L’aeroporto internazionale di Zemunik
collega quotidianamente Zara con Zagabria e con tante città europee; nel corso
dei mesi estivi è alta la frequenza dei voli charter. Le linee marittime
internazionali collegano quotidianamente Zara ad Ancona (Italia).
Una linea di traghetti di cabotaggio collega Zara a Pola ed a tutte le isole
dell’arcipelago.
Il treno ed i pullman di linea, con una cadenza quasi giornaliera, consentono di
raggiungere Zagabria ed il resto dell’Europa.
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LE COSE DI CUI ANDIAMO FIERI
Il liquore Maraschino era amatissimo alla corte di Sua Maestà britannica. Il re
Giorgio IV spediva le proprie navi da guerra a Zara per caricarvi centinaia di
casse di Maraschino per la corte londinese e per i governatori di Malta e Corfù.
Nel 1871 dal porto zaratino salparono navi cariche di Maraschino dirette alla
regina Vittoria. Nel 1887 il Principe del Galles (il futuro Giorgio V), in compagnia
del Duca d’Edimburgo, fece visita alla fabbrica del famoso liquore di Zara, non
perdendo l’occasione di commissionarne personalmente una gran quantità. Il
Maraschino conquistò anche Napoleone Bonaparte ed i suoi comandanti (ad
esempio, il generale Marmont), ma era una presenza costante anche sulle tavole
delle corti russa, francese, viennese ed italiana.
Zara, inoltre, fu la prima città in terra croata a dotarsi di un’Università, fondata
nel 1396 dai monaci domenicani in seno al monastero di San Domenico.
Sull’isola di Ugljan (Ugliana) sono stati censiti ben 200.000 alberi d’olivo.
La prestigiosa testata statunitense “The New York Times”, in una rubrica
intitolata “Nuove destinazioni”, nel suo inserto turistico “Travel” uscito a giugno
del 2008, ha raccomandato Zara ai propri lettori, sottolineandone il patrimonio
culturale millenario, la vicinanza di tante isole e di ben cinque parchi nazionali e
gli ottimi collegamenti aerei con i principali scali aeroportuali d’Europa.
Il palazzo dello sport di zara, recentemente costruito nel quartiere di Višnjik, a
gennaio ospiterà alcuni degli incontri del Campionato del mondo di pallamano
maschile che si terrà in Croazia all’inizio del 2009. L’impianto sportivo è stato
dedicato ad una leggenda del basket cittadino, Krešimir Ćosić, e presto diventerà
il cuore dello sport locale. Ubicato nella zona nord-orientale di Zara, dista dalla
Penisola (il centro storico) una ventina di minuti a piedi, che è poi la distanza che
lo separa da un po’ tutte le altre zone della città.
UN REGALO ORIGINALE ED UN BEL SOUVENIR
Il merletto di Pag – l’oro bianco della città di Pag
Il merletto di Pag è l’“oro bianco” dell’omonima città, il suo più bel ricordo ed un
souvenir autenticamente croato. Nato a Micene, nell’antichità giunse a Pag grazie
ai frequenti traffici mercantili, restandovi sino ai nostri giorni. Si tratta di un
ricamo straordinariamente bello, un manufatto che può essere ricordo personale
o regalo per i propri cari. Questo merletto rende al meglio se incorniciato su uno
sfondo nero. Il merletto di Pag, con le sue tante forme e le sue innumerevoli
varianti, si differenzia dagli altri merletti perché viene realizzato con un filo
estremamente sottile e resistente. Persino l’imperatrice Maria Teresa, nella
reggia viennese, aveva alle proprie dipendenze una merlettaia di Pag che
ricamava per le esigenze di corte. Il merletto di Pag fu presentato ufficialmente
al mondo nel 1880 e fu esposto anche ad una mostra internazionale nel 1939 a
New York.
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RACCONTI, LEGGENDE E MITI
Le radici dello Stato croato a Nin
Lo Stato croato fu riconosciuto per la prima volta nel lontano 879 proprio a Nin
dall’allora papa Giovanni VIII. Questi, colpito dalla devozione dei Croati alla
Chiesa cattolica ed a Roma, il 7 giugno 879 indirizzò tre lettere al nuovo sovrano
croato Branimir con le quali impartiva la propria benedizione e riconosceva lo
Stato croato ed il suo popolo. La prima lettera era intestata al re Branimir, la
seconda al vescovo di Nin Teodosio, mentre la terza era destinata al corpo
sacerdotale ed a tutto il popolo croato.
L’apparizione della Madonna di Zečevo
La tradizione vuole che ogni anno, il 5 maggio ed il 5 agosto, sull’isolotto di
Zečevo si svolga un pellegrinaggio diretto al luogo d’apparizione della Madonna.
L’isolotto ha soltanto 6 km di perimetro ed è diviso dalla terraferma da un istmo
che, durante l’alta marea, può essere attraversato a piedi. Su quest’isolotto
hanno trovato riparo alcuni eremiti che, in onore della Vergine, hanno eretto la
chiesetta della Madonna di Zečevo.
Una vacanza su un faro fatto…d’albumi d’uovo
Una delle offerte turistiche più bizzarre dell’arcipelago zaratino è rappresentata
dalla possibilità di trascorrere una vacanza nel faro Veli Rat, sull’isola di Dugi
Otok (Isola Lunga). Si tratta di un’alta costruzione attorniata da una pineta e da
spiagge ghiaiose, capace di ospitare sette persone. La particolarità di
quest’edificio, alto 40 metri, sta nel fatto che, nel suo spesso intonaco esterno,
secondo una leggenda sarebbero stati impastati anche migliaia albumi d’uovo.
Ciò fu fatto affinché la costruzione potesse resistere meglio al mare ed ai venti,
mentre il cortile lastricato del faro è abbellito da un’antica chiesetta all’ombra di
un pino centenario.
Bandiere blu
Marina “Dalmacija”
Marina “Kornati”
Marina “Olive island”
Spiaggia “Borik” - Zara
Spiaggia “Dražica”- Biograd na Moru
Spiaggia “Dubrovnik”
Spiaggia “Iza banja”
Spiaggia “Jaz”
Spiaggia “Mala Mandra”
Spiaggia “Mali Dubrovnik”
Spiaggia “Perilo”
Spiaggia “Prosika”
Spiaggia del campeggio “Šimuni”
Spiaggia del resort “Zaton”
Spiaggia “Zrće”, Novalja (parte dell’isola di Pag, compresa Novalja, da un punto di vista
amministrativo appartiene alla Contea Ličko-senjska)
Tankerkomerc d.d. Marina, Zara
136
DALMAZIA – SEBENICO
www.sibenikregion.com
Il porto naturale più riparato dell’Adriatico centrale, poco distante dalla foce del
fiume Krka, appartiene alla città di Šibenik (Sebenico), centro dell’omonima
regione turistica. Essa vanta due parchi nazionali ed un entroterra
lussureggiante, armoniosamente fusosi con la fascia costiera, luogo di una ricca
eredità storico-culturale, di bellezze marine mozzafiato e di una rete di ben 240
tra isole, isolotti e scogli che si dipana sullo specchio di mare antistante il
capoluogo. Tra esse, soltanto Žirje, Zlarin, Prvić, Kaprije, Krapanj e Murter sono
abitate. In base alle analisi effettuate dall’ADAC sulla pulizia del mare, l’Adriatico
da anni è uno dei mari più puliti del Mediterraneo, con l’accento sul mare attorno
alle isole e sul mare pelagico della Dalmazia, dalle acque incontaminate e vero e
proprio paradiso per i diportisti.
IL PATRIMONIO NATURALE
Le Isole Kornati, lacrime, stelle e soffio divino
www.kornati.hr
Il Parco nazionale “Kornati” (delle Isole Incoronate), suddiviso tra la Contea
zaratina e quella di Sebenico, unisce, alla bellezza selvaggia della pietra, l’azzurro
di un mare incredibilmente limpido (di un silenzio che non si può trovare in
nessun altro luogo) ed il fascino d’amene calette che lasciano senza fiato ogni
vero amante del mondo marino. L’arcipelago deve il proprio nome alla maggiore
delle sue isole, l’isola di Kornat, mentre una leggenda racconta che “l’ultimo
giorno della creazione, Dio, a coronamento della propria opera, creò le Kornati
con le lacrime, le stelle ed il soffio divini”. Queste parole le dobbiamo alla penna
di un George Bernard Show estasiato dalla bellezza dell’arcipelago, che è anche il
più denso del Mediterraneo europeo (www.kornati.hr).
In completo contrasto col mondo delle Kornati, ecco il regno fluviale del Parco
nazionale “Krka” (www.npkrka.hr), una straordinaria bellezza carsica le cui
acque scorrono, per i due terzi della sua lunghezza, dentro le gole del parco. La
Krka, lungo questa via lussureggiante, si riversa formando sette cascate, delle
quali l’ultima, quella denominata Skradinski buk, vanta una quantità idrica media
di 55 metri cubi d’acqua al secondo. Il Parco nazionale della Krka abbonda di
flora e di fauna ed offre ospitalità a ben 222 specie d’uccelli, cosa che lo colloca
tra le aree ornitologiche più importanti d’Europa.
Il Parco nazionale della Krka può esser visitato in barca, a bordo di un veicolo
speciale o a piedi. Da non perdere una visita all’etnomuseo allestito in uno dei
vecchi mulini della zona. Nel territorio del Parco nazionale della Krka si trova
anche l’unico centro per la tutela dei falchi di tutta la Croazia; nel corso della
visita, si possono ammirare le evoluzioni e l’abilità di questo fantastico predatore
(www.npkrka.hr).
Ciascuna delle isole sparse per il mare pelagico della regione di Sebenico
nasconde una propria particolarità: Zlarin, per esempio, possiede i più famosi siti
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dell’Adriatico per la raccolta del corallo, mentre Krapanj, la più piccola delle isole
dell’arcipelago di Sebenico, è una località conosciuta per i suoi pescatori di
spugne.
IL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
Il tesoro storico-culturale testimonia dell’antica presenza umana e della sfarzosità
dell’arte costruttiva degli abitanti della regione di Sebenico.
Degne di nota sono le antiche località di Bribirska glavica e la Scardona romana,
le fortezze di Sebenico San Michele, San Giovanni, Šubićevac (un tempo
denominata “Baron Degenfeld”) e San Nicola, nonché la fortezza di Knin. La
rocca di Sebenico fu eretta nel IX secolo.
Sebenico fu menzionata per la prima volta in un atto di donazione del re croato
Petar Krešimir del 1066, al quale Sebenico deve il proprio epiteto di “Città di
Krešimir”. La città, fondata dai Croati più di mille anni fa, tra le sue vie e le sue
piazze conserva alcune delle più preziose opere d’arte della Dalmazia, tra le quali
s’annoverano il Municipio, capolavoro dell’arte costruttiva croata, e la cattedrale
di San Giacomo, capolavoro del maestro Juraj Dalmatinac (Giorgio Orsini),
risalente al XV secolo ed annoverata tra i beni del Patrimonio storico dell’umanità
sotto l’egida dell’UNESCO. La cattedrale di San Giacomo fu costruita in 105 anni
utilizzando unicamente la pietra proveniente dalle isole di Brazza (Brač) e Curzola
(Korčula).
Šibenik fu anche la prima città, sotto la Repubblica di Venezia, alla quale fu
concesso di coniar moneta. Il Museo di Sebenico fu fondato il 20 dicembre 1925
in occasione delle celebrazioni del millenario della fondazione del Regno croato.
Ospitato nell’ex Palazzo dei Rettori, nei pressi della Cattedrale, vanta diverse
sezioni: archeologica, storico-culturale, etnografica e dedicata alla storia
moderna. In seno al museo opera anche una sezione specializzata nel restauro e
nella conservazione d’opere d’arte. Il suo compito è quello di raccogliere,
custodire, elaborare e presentare il patrimonio storico-culturale della regione di
Sebenico.
Il Parco nazionale “Krka” nasconde nel suo seno due perle storico-culturali di
gran valore: il monastero ortodosso di Sant’Arcangelo della Krka ed il favoloso
convento di Visovac.
Il convento francescano di Visovac si trova su un isolotto posto al centro di un
verde lago formato dal fiume Krka. Dal 1400 è abitato dagli ospitali francescani i
quali vi conservano oggetti preziosi, vecchi dipinti ed opere d’arte.
L’area attorno alla Krka è ricca di resti d’insediamenti medievali, siti archeologici
preistorici, ma anche di resti di un acquedotto romano protetto come bene
culturale di valore.
La città di Skradin (Scardona), menzionata per la prima volta in documenti scritti
del 339 a.C., conserva ancor oggi tracce di un antico insediamento illirico.
La pittoresca località di Primošten fu costruita su un isolotto ed al tempo delle
invasioni turche era protetta da una cinta muraria, da torri e da un ponte mobile
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che la collegava alla terraferma. Più tardi, l’istmo fu colmato e, da isolotto,
Primošten si trasformò in penisola.
La città di Knin è sempre stata sul crocevia d’importanti vie di comunicazione e
luogo di gran rilevanza strategica. Fu sede dei re croati Trpimir, Držislav,
Zvonimir e Petar, e fu anche sede arcivescovile, la cui giurisdizione arrivava sino
a lambire le rive della Drava.
La suggestiva località archeologica di Bribirska glavica, per il mistico connubio
tra natura ed antiche rovine che la caratterizza, è giustamente chiamata la
“Troia croata”. Grazie alla sua posizione strategica, per ben seimila anni fu il
principale insediamento della regione. Nel passato, Bribir fu antico villaggio
liburno, municipio romano (Varvaria) e sede del potente signore feudale ban
Pavle Šubić Bribirski. Un po’ tutte le civiltà succedutesi su queste terre, insomma,
seppero riconoscere l’importanza di questo forse, a prima vista, insignificante
rilievo. Una passeggiata per il sito vi consentirà di scoprire sarcofaghi, cisterne e
“frigoriferi in ceramica”, mura spesse due metri e risalenti all’epoca dei Liburni ed
all’evo antico, resti d’edifici sacri ed una ricca collezione archeologica
comprendente reperti che vanno dalla preistoria al basso medioevo. La fortezza
Tureta, sull’isola Kornat, risale al tardo evo antico o all’alto medioevo. Faceva
parte del sistema difensivo mediante il quale si controllava la navigazione per
l’Adriatico. Si suppone che fosse parte d’un tempio all’interno di un complesso
monastico del tempo degli Illiri.
L’OFFERTA ARTISTICO-RICREATIVA
A Sebenico le viuzze, le scalette e le piazze, la riva ed il parco, la cattedrale ed il
teatro sono soltanto una parte degli innumerevoli palcoscenici sui quali prende
vita, ogni estate, il “Festival internazionale del bambino”, unico nel suo genere al
mondo.
E così negli spazi all’aperto della città, un giorno dopo l’altro, vengono messi in
scena spettacoli per bambini allestiti da compagnie provenienti da ogni dove.
Durante il festival, ai bambini è affidata la gestione degli spazi pubblici cittadini
(www.mdf-si.org).
Il festival musicale di Sebenico “Canzoni d’autore della Dalmazia”, dedicato ad
una tradizione canora dalmata piena di calore ed originalità, è diventato una
delle manifestazioni tradizionali e riconoscibili dell’estate cittadina.
La musica vive davvero in ogni angolo a Sebenico: con i suoi 6 organi antichi e 4
moderni, la città ospita ogni anno gli amanti di questo nobile strumento musicale
per un appuntamento di studio dedicato alla musica sacra.
“La fiera medievale di Sebenico”, che si tiene a fine luglio, è una manifestazione
tesa alla salvaguardia del patrimonio folcloristico ed etnico di questa regione, con
tanti manufatti artigianali e souvenir di legno e metallo.
Nel territorio di Sebenico si trovano due delle più popolari discoteche dell’intera
Dalmazia, l’“Hacijenda” di Vodice e l’“Aurora” di Primošten. Nel corso della
stagione estiva ogni notte ospitano all’aperto migliaia di giovani provenienti
dall’area compresa tra Zara e Makarska. A Vodice, grazie ad un’iniziativa
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imprenditoriale privata, sono stati aperti il Museo della marineria e l’acquario
cittadino. Il museo custodisce antichi attrezzi da pesca, modelli d’imbarcazioni e
reperti ripescati nei siti archeologici in fondo al mare e risalenti ad un periodo
che va dal III secolo a.C. sino al Medioevo. Tra i reperti esposti troviamo antiche
imbarcazioni, navi da guerra della marina militare tedesca e le storiche
imbarcazioni croate (tra queste una “falkuša”, una “kondura”, una “strijela”, una
galea di Ragusa ed una di Lesina). Nelle vasche degli acquari si trovano circa 150
specie di molluschi bivalvi, crostacei e pesci. Tra i tanti esemplari, segnaliamo la
presenza d’alcuni pesci molto rari, come il tordo o labro verde (Labrus viridis) ed
il lacerto (Aulopus filamentosus), scomparsi da queste acque da ben
quarant’anni.
L’ANGOLO GASTRONOMICO
La cucina della regione di Sebenico è tipicamente dalmata, con tanti pesci e
molluschi bivalvi. Spiccano le famose cozze locali, soprattutto per le dimensioni di
quelle che si allevano là dove il fiume Krka sfocia in mare, poco distante dal
ponte della città. La regione di Sebenico è nota anche perché in essa stagionano
prosciutti d’altissima qualità. Particolarmente pregiati sono quelli di Miljevac,
Drniš e Pakovo Selo, mentre il brudet (brodetto o zuppa di pesce di mare) è una
delle specialità più antiche e più amate della Dalmazia.
Da queste parti si preparano specialità semplici, gustose e tipicamente caserecce,
come le sarde salate all’olio d’oliva, ma anche la carne d’agnello arrosto cotta
sotto la “peka”.
Rinomatissimi sono i vini di questa regione e delle sue isole, tra i quali spiccano
quelli prodotti dalle uve del vitigno autoctono Babić dei vigneti di Primošten, i
quali, per la loro bellezza, per la particolarità della loro posizione geografica e per
l’avarizia della terra sulla quale crescono, sono divenuti un vero e proprio
monumento alle fatiche dei vignaioli (una loro immagine abbellisce l’atrio del
palazzo delle Nazioni Unite a New York!).
Il turismo rurale
L’“Etnoland Dalmati” è il primo parco tematico del genere in Croazia. Aperto
dal maggio 2007, sorge nella Dalmazia centrale, a soli 10 minuti di macchina dal
Parco nazionale “Krka”, più precisamente nel paese di Pakovo Selo (a 15 km da
Sebenico). Su una superficie di 15.000 metri quadri e con una capienza
complessiva di 500 persone, il parco offre uno spaccato della storia della regione
interna della Dalmatinska Zagora. Il complesso consta di una vecchia casa
dalmata, un ricovero per gli animali, l’aia, botteghe artigiane dedicate agli antichi
mestieri, un singolare palcoscenico detto “kolarište” (spazio all’aperto
anticamente riservato al ballo folcloristico), un ristorante coperto da una tettoia
ed un mercatino tipicamente dalmata per l’acquisto di qualche souvenir. Nelle
botteghe artigiane, riservate agli antichi mestieri ormai quasi dimenticati, i
visitatori hanno la possibilità di fare conoscenza con l’abilità dello scalpellino, del
tessitore e del falegname, e così facendo potranno scoprire uno spaccato della
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vita e del lavoro della gente che, da sempre, vive su questa terra brulla e
sassosa. Tra i programmi proposti, spicca quello serale intitolato “Cena e ballo”
e comprendente una visita guidata all’ETNOLAND, una degustazione dei vini
locali e del prosciutto crudo di Drniš, una cena tipica allietata dalle note della
chitarra e del mandolino e, per finire, l’esibizione di un gruppo folk locale.
La località di Jurlinovi dvori si trova nei pressi del paese di Primošten Burni, ad
8 km da Primošten. Con i suoi edifici rurali autoctoni in pietra, ben conservati e
restaurati, si propone come realtà agrituristica nella quale gli ospiti possono
scoprire il patrimonio etnico di questa regione, ascoltare i racconti della
tradizione popolare e gustare le specialità gastronomiche regionali.
Il centro per falchi “Dubrava” è una delle mete obbligate per tutti coloro che
intendono assaporare i piaceri della natura selvaggia e dell’avventura nel cuore
del Mediterraneo. Qui, da ormai molti anni, s’allevano diverse specie di rapaci. I
visitatori potranno ammirare le loro evoluzioni ed osservare da vicino le loro
abitudini di vita. Nell’ambulatorio veterinario per uccelli feriti o malati operano
esperti ornitologi e veterinari il cui compito è quello di rimettere i loro “pazienti”
in sesto, affinché possano riprendere a volare in tutta libertà. Oltre alla fitta rete
di sentieri da percorrere a piedi o in bici, nel territorio della contea s’intensificano
ed arricchiscono anche l’offerta agrituristica e la realizzazione delle “strade del
vino” e delle “strade dell’olio d’oliva”.
IL TURISMO ATTIVO
La regione di Sebenico vanta ottimi percorsi ciclistici nei dintorni del capoluogo e
dei centri di Vodice e di Primošten. Dal ponte di Sebenico, invece, è possibile
praticare il bungee jumping ed il parasailing.
Sull’isola di Murter, ogni anno, si svolge un campionato di pesca di superficie e di
pesca subacquea.
Nella frazione di Jadrija, a Sebenico, soffiano venti particolarmente adatti alla
pratica del windsurf: in primavera ed in autunno la bora ed uno scirocco
moderato, d’estate la tramontana ed il maestrale. Alcune isole prospicienti la
costa offrono l’opportunità della pratica del windsurf anche ai principianti. I
safari-tour (Vrana, Krka, Dinara) sono esperienze molto interessanti che
consentono d’esplorare l’interno della Dalmazia. Attraversando le gole carsiche e
percorrendo strade a macadam (fatte apposta per la guida dei fuoristrada), è
possibile scoprire luoghi nascosti e misteriosi immersi in un mondo selvaggio di
pietra.
L’arboreto “Mattiazzi”, nella località di Mučići nel golfo di Morinj, è la sede
dell’associazione d’ippoterapia e del circolo equestre “Pegasus”, dove è possibile
praticare attività ippoterapiche e ricreative in uno splendido paesaggio
verdeggiante affacciato al mare. La località di Jezera è diventata un’importante
destinazione internazionale per gli amanti del Big Game Fishing. Gli ospiti
appassionati di pesca potranno partecipare ad una battuta al tonno su
pescherecci appositamente equipaggiati. Nell’entroterra di Vodice ci sono poligoni
per giocare al paintball.
141
Il complesso alberghiero “Solaris” è dotato di campi da tennis in terra rossa e di
campi da pallavolo, mentre gli alberghi “Punta” ed “Olimpija”, a Vodice,
propongono un club subacqueo, campi da tennis, il noleggio delle biciclette e
tanto altro ancora. Grazie all’eccezionale numero d’isole, golfi ed accoglienti
insenature per un ormeggio sicuro, questa regione vanta un enorme potenziale
per quanto riguarda lo sviluppo del turismo nautico.
UN’OFFERTA RICETTIVA VARIA E DI BUONA QUALITÀ
Il maggiore centro wellness della Croazia è quello del complesso alberghiero
“Solaris”, composto da sei piscine riscaldate, delle quali due con acqua di mare
ad una temperatura di 28º C, e da piscine coperte con acqua dolce e massaggi
subacquei, ad una temperatura di 30º C e con la possibilità di godere degli effetti
benefici dei geyser subacquei, del nuoto controcorrente e delle cascatelle. In
seno all’hotel è stato realizzato anche il cosiddetto “Dalmatinsko selo”, una
riproduzione di un tipico paesino della regione Dalmatinska Zagora, con una ricca
offerta di cibi e bevande tipici ed un interessante programma giornaliero di
folclore e canti delle klape.
L’hotel “Punta” sorge in una pineta sull’omonimo promontorio a 100 metri dalla
spiaggia. Il complesso costituisce un’entità indipendente, lontana da Vodice una
decina di minuti a piedi. La spiaggia ghiaiosa, bagnata da un mare cristallino, è
riparata da alcuni isolotti sparsi nel mare aperto antistante. Ad un centinaio di
metri dal complesso c’è una spiaggia adatta alla balneazione dei bambini e di chi
non ha tanta dimestichezza col nuoto. Il complesso alberghiero comprende
l’hotel “Punta” e le dependance “Arausa”, “Arausana” e “Antonina”. Il “Punta” è
un hotel a quattro stelle con camere confortevoli, suites modernissime ed un
centro wellness di 150 mq.
L’isolotto di Prišnjak dista soltanto 300 metri da Murter e vanta un faro costruito
nel 1886, attorniato da una pineta e nel quale si offre ospitalità in un
bell’appartamento in affitto. Una vacanza in questo luogo è particolarmente
consigliata a chi desidera un mondo di silenzio, pace e privacy. Sulla costa della
pittoresca isola di Krapanj ha aperto i battenti l’hotel “Spongiola”, immerso nel
verde di una pineta là dove sorgeva l’ex “Cooperativa dei raccoglitori di spugne”.
Con il suo aspetto semplice e tipico, s’è perfettamente fuso con l’ambiente
circostante. L’hotel “Spongiola” è l’unica struttura del genere sull’isola di Krapanj,
luogo da sempre dedito alla raccolta delle spugne ed alla pesca, e si trova
proprio nel cuore del paesino. Le immersioni subacquee sono parte integrante
dell’offerta dell’hotel, i cui proprietari, sub incalliti, per la ricchezza
dell’attrezzatura subacquea a disposizione della struttura, preferiscono chiamarlo
“centro subacqueo”.
NOVITÀ
È iniziata la fase realizzativa di uno dei più importanti progetti turistici della
regione di Sebenico: l’“Obonjan Riviera”, con il quale l’isolotto d’Obonjan
diventerà una nuova prestigiosa destinazione sulla carta turistica della Croazia. È
142
prevista la realizzazione di un complesso turistico integrato d’alto livello
qualitativo e di capacità nautiche per l’ormeggio d’unità da diporto. Il progetto
costruttivo sarà particolarmente sensibile agli elementi dell’architettura autoctona
ed all’aspetto della tutela ambientale.
Sono stati inaugurati gli alberghi a tre stelle “Niko” a Vodice (56 posti-letto) e
“Vrata Krke” a Lozovac (104 posti-letto).
Anche la Fortezza di Knin, rivistone il ruolo, è un interessante bene culturale
destinato alla fruizione turistica.
COLLEGAMENTI
La regione di Sebenico può essere raggiunta da Fiume e da Zara in auto, grazie
alla moderna rete autostradale croata che prosegue, poi, verso Spalato e
Dubrovnik, nonché in treno da Zagabria. Questa regione usufruisce della relativa
vicinanza degli aeroporti di Spalato o di Zara, distanti ciascuno 45 chilometri dal
capoluogo.
Le linee dei traghetti collegano Šibenik a tutte le isole del suo arcipelago.
LE COSE DI CUI ANDIAMO FIERI
La regata “Latinsko idro”
La regata “Latinsko idro” si tiene ogni anno in occasione della festa di san
Michele, santo patrono della parrocchia di Murter. La linea di partenza è da
sempre a cala Hramina. Sono ammesse soltanto imbarcazioni che navigano con
la vela latina, suddivise in tre categorie: leut o liuto, gajeta o gaeta e kaić o
caicchio. La regata rievoca il tempo in cui i Murterini, per raggiungere i loro
possedimenti sulle Kornati (Incoronate) ed a Modrave, disponevano di una barca
a remi o, in caso di vento favorevole, di una barca a vela latina come unico
mezzo di trasporto. Grazie ai loro tanti possedimenti sulla terraferma (Modrave) e
sulle isole circostanti (Kornat, Žut, Sit), a Murter la vela latina, quest’antichissimo
simbolo del Mediterraneo, s’è mantenuta nel tempo e s’è radicata ancor più
profondamente che nelle altre isole dell’Adriatico. La vela latina di Murter si
distingue da tutte le altre per la sua parte superiore, più acuta, che consente di
bordeggiare meglio attorno agli isolotti del mare di Murter. Nel corso degli anni la
regata, per numero d’imbarcazioni e partecipanti, è cresciuta a tal punto da
richiedere la fondazione di un’apposita associazione organizzativa, la “Latinsko
idro Murter-Betina”. Ogni edizione della manifestazione velica “Latinsko idro”
comprende anche un ricco programma culturale, ricreativo e educativo. Spiccano
le dimostrazioni dell’abilità velica, seminari tematici, mostre, serate dedicate al
dialetto locale nell’ambiente autentico delle case delle Kornati ed una tradizionale
“marenda” (spuntino) a base di sardine alla graticola cotte sulla Vecchia riva. Il
gran finale della settimana d’eventi è riservato alla regata, che si svolge
esclusivamente lungo le antiche rotte battute dai contadini di Murter. Anche i
premi previsti per i vincitori della regata “Latinsko idro”, nata per promuovere
valori come l’autenticità, la giovinezza, l’esperienza e l’onore, sono ispirati alla
tradizione: una vela, un albero, un remo, un timone, alcune funi…
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La Madonna di Tarac
Nell’area attorno alla piana di Tarac sorse il primo insediamento umano
sull’arcipelago delle Kornati. Nella piana adiacente, quella di Željkovci, fu
rinvenuta un’ascia risalente al neolitico, ed entrambe le piane sono circondate da
un gran numero di cumuli appartenenti ai Liburni. Sul colle alle spalle della piana
di Tarac fu eretta, pare attorno al VI secolo, la fortezza Tureta, punto
d’avvistamento che garantiva una navigazione sicura per il canale delle Kornati.
La Tureta è l’unica torre risalente a quel periodo ancora integra su tutto
l’Adriatico. Alle falde del colle, in un’area stretta tra una piccola cala ed i campi,
fu costruita la coeva chiesetta di Santa Maria, rifugio per la gente di mare che,
nelle cale riparate di Šipnat, Levrnaka o Telaščica, attendeva condizioni di tempo
più favorevole per riprendere la navigazione per l’Adriatico. Nel basso Medioevo,
nella sua navata maggiore fu eretta una cappella consacrata alla Madonna della
Visitazione, ribattezzata dal popolo “Madonna di Tarac”. In essa, nella prima
domenica di luglio, si tiene una Santa Messa durante la quale si benedicono i
campi ed il mare. La processione votiva legata alla festa, alla quale partecipano
centinaia d’imbarcazioni, è uno degli eventi di fede più belli e suggestivi del
Paese.
I pozzi - I segreti di Sebenico
Proprio nel cuore di Sebenico, a cinquanta metri dalla cattedrale di San Giacomo,
con l’ingresso che si apre di fronte al portale della cattedrale, dietro alte mura in
pietra, si cela uno spiazzo detto “dei quattro pozzi” che racchiude antiche
strutture per l’approvvigionamento idrico in funzione sino alla metà del secolo
scorso. Dimenticato ed abbandonato per decenni, questo spazio è stato
finalmente rimesso a nuovo. Si decise di restaurare i parapetti dei pozzi e la
pavimentazione, restituendo “ai quattro pozzi” lo splendore d’un tempo. Questo
spazio all’aperto ha una capienza d’alcune centinaia di persone ed è diventato il
palcoscenico ideale per piccoli concerti, rappresentazioni teatrali e sfilate di
moda. Il parapetto dei pozzi è opera di maestri scalpellini quali Juraj Mihajlov di
Zara e Marko Petrov di Apulija. Stretti tra le facciate di pietra dei palazzi
circostanti, i pozzi e la piazzetta sono restati per lungo tempo fuori dalla portata
dei turisti, nonostante sia sempre stato uno dei luoghi più suggestivi della città
antica. Nel complesso delle cisterne è stata allestita una mostra multimediale che
racconta la storia di Sebenico attraverso 7 illustrazioni.
UN REGALO ORIGINALE ED UN BEL SOUVENIR
I bottoni di Sebenico ornavano i costumi della tradizione cittadina. Oggi si
possono acquistare nelle sue tante oreficerie artigiane come splendidi monili di
filigrana. Combinati al corallo rosso, diventano eleganti collane, orecchini e
braccialetti.
Il corallo rosso di Zlarin, la cui estrazione, un tempo, rappresentava l’attività
economica principale degli isolani, oggi può essere ammirato, sotto forma di
splendidi gioielli, nelle vetrine del Museo etnografico locale e della gioielleria
144
“Zlarin”, aperta anche a chi desidera ammirare l’abilità artigiana degli orafi intenti
nella fabbricazione di monili di corallo secondo le tecniche della tradizione.
La spugna di Krapanj, nota ed apprezzata in tutt’Europa, è estratta dalle acque
dell’isola dal XVII secolo; si tratta di una tradizione risalente all’epoca della
colonizzazione greca sull’isola.
RACCONTI, LEGGENDE E MITI
Come è nata Sebenico. In un documento del 1066 scritto di proprio pugno dal
re croato Petar Krešimir IV, si fa menzione di una certa fortezza sorta nel tratto
più frastagliato della costa adriatica, stretta tra i canali e le isole ed a due passi
dalla foce del fiume Krka (Cherca). Accanto alla fortezza, si fa menzione anche di
un villaggio sorto ai suoi piedi. A differenza degli altri insediamenti dell’Adriatico,
tutti fondati dai colonizzatori illirici, romani o greci, questo villaggio fu fondato dai
Croati. La fortezza menzionata dal re, col passare dei secoli, diventerà la fortezza
di San Michele, mentre il villaggio crescerà sino a diventare la Sebenico che
conosciamo.
Juraj Dalmatinac. L’epoca in cui visse ed operò rappresenta l’età d’oro dell’arte
medievale croata. Il suo capolavoro fu la Cattedrale di San Giacomo di Sebenico,
che, per un certo verso, riflette il carattere della vita cittadina del tempo in cui fu
costruita. L’intero edificio fu realizzato con l’impiego esclusivo d’elementi in pietra
(senza l’uso di legname da costruzione o mattoni). Suscitano particolare
ammirazione i settantaquattro ritratti d’altrettanti concittadini illustri, scolpiti nella
pietra in modo sorprendentemente realistico.
Le Bandiere blu
ACI MARINA JEZERA
ACI MARINA VODICE
“Plava plaža” (Spiaggia blu)
“Bijela Plaža” (Spiaggia bianca) - Solaris
Danuvius marina Tribunj
Marina “Betina”
Marina “Frapa”
Marina “Kremik”
Spiaggia “Lolic”
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DALMAZIA – SPALATO
www.dalmatia.hr
Cultura, patrimonio storico e stile di vita: questa è la Dalmazia centrale. Tutto ciò
la rende un luogo con una tradizione di ben 1700 anni da visitare per puro
svago, riposo o piacere!
Correva, infatti, l’anno 305 d.C., quando l’imperatore Diocleziano, con l’intero
mondo ai propri piedi, scelse l’area di mezzo della Dalmazia centrale per erigervi
la propria residenza, destinata al riposo ed ai piaceri negli ultimi anni che gli
restavano da vivere.
La reggia imperiale di Diocleziano corrisponde all’attuale centro storico di
Spalato, la seconda città croata per grandezza. Eternamente giovane, vero e
proprio cuore turistico ed economico dell’intera regione, col proprio fervore e la
propria giocosità conferisce stile, ritmo e spensieratezza alla miriade di località
turistiche ed isole che la circondano.
IL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
In nessun luogo come nella Dalmazia centrale è possibile trovare, nel raggio di
soli 30 km, due città poste sotto l’egida dell’UNESCO e comprese tra i beni del
patrimonio storico-culturale dell’umanità: il Palazzo di Diocleziano a Spalato ed il
centro storico di Trogir (Traù). Stretta tra queste due località, segnaliamo
Salona, la maggiore località archeologica sulla sponda orientale dell’Adriatico, un
tempo sede della provincia romana della Dalmazia.
Le opere di pietra, marmo e legno venute alla luce sul suolo della Dalmazia
centrale, dall’evo antico sino ai nostri giorni, non trovano ospitalità soltanto
all’interno delle chiese e dei musei, ma fanno bella mostra di sé nelle case, sulle
facciate, nei centri storici delle città; prevalentemente in stile romanico e gotico,
rappresentano veri e propri capolavori d’arte urbana.
Oggi, queste cittadine e questi complessi urbani offrono all’ospite da un lato pace
e quiete, dall’altro notti rumorose e piene dello spirito del Sud del Mediterraneo.
Spettacolari sono le opere nate dalle mani degli artisti e scolpite nella pietra,
come il portale della Cattedrale di Traù, scolpito dal maestro Radovan nel 1240,
o come le più belle opere architettoniche e le sculture in pietra attribuite a
Bonino da Milano, Juraj Dalmatinac (Giorgio Orsini), Andrija Aleši e Nikola
Firentinac (Niccolò Fiorentino). La Cattedrale spalatina, la più antica cattedrale
cattolica al mondo (per esser sorta in parte sui resti del mausoleo dell’imperatore
Diocleziano), con i battenti in noce del suo portale, opera del maestro Andija
Buvina e risalenti al 1214, è a buon diritto annoverata tra i capolavori della
scultura lignea europea in stile romanico.
La ricca tradizione culturale della Dalmazia centrale ha dato i natali ad una serie
di grandi maestri della pittura, come Emanuel Vidović, uno dei pittori croati più
noti a cavallo dei secoli XIX e XX. Nella scultura, le vette più alte sono state
raggiunte da Ivan Meštrović, nato ad Otavice presso Drniš, le cui opere sono
ospitate nei musei e nelle gallerie di mezzo mondo. A Spalato, oltre alle opere
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esposte nella Galleria Meštrović, notevole è la statua del vescovo Grgur Ninski,
collocata accanto all’ingresso settentrionale del Palazzo di Diocleziano e della
quale si racconta che avrebbe il potere di esaudire i desideri di chi abbia l’ardire
di toccarne l’alluce bronzeo del piede.
Tra i teatri di Spalato, merita senz’altro un cenno il Teatro Nazionale Croato,
eretto nel 1893 e grazie alla cui organizzazione possiamo assistere a
manifestazioni culturali come l’“Estate spalatina” e le “Giornate di Marulić”.
Ricordiamo, inoltre, il Teatro dei giovani ed il Teatro spalatino dei burattini.
Il Museo del patrimonio archeologico croato – progetto fondamentale per la
conservazione della cultura croata, fu fondato nel 1893 a Knin, mentre il Museo
Archeologico, uno dei più antichi musei della Croazia, fu fondato nel 1820.
Meritano un cenno anche il Tesoro della Cattedrale di Spalato, contenente una
preziosa collezione di capolavori d’arte sacra, il Museo etnografico, fondato a
Spalato nel 1910, il Museo storico-marinaro ed il Museo delle scienze naturali.
“LA PIÙ BELLA CITTÀ DEL MONDO”
www.visitsplit.com
Spalato è una città sorniona, con un ritmo di vita lento al quale è facile abituarsi.
Quella sensazione d’essere sempre in festa, tutti i giorni dell’anno, con le piazze,
i ristoranti ed i bar affollati e l’immancabile passeggiata lungo la riva, d’estate
dominata da un piacevole e rinfrescante venticello di maestrale, mentre d’inverno
il sole del Mediterraneo ed i palazzi circostanti la riparano dal gelo, quella
sensazione, dicevamo, la si può esprimere semplicemente con la seguente frase:
a Spalato ci si sente come a casa propria. Della maggiore città costiera del
Paese, tanti dei suoi duecentomila abitanti sono pronti ad affermare che è “la più
bella città del mondo”. Il suo clima mite, con 2.700 ore di sole l’anno, la
trasforma, anche nel cuore dell’inverno, in un’oasi nella quale, riparati dal vento,
si può godere dei tiepidi raggi del sole. Città antichissima, sorta oltre 1700 anni
fa sul tratto più caldo della costa settentrionale del Mediterraneo, è il centro
industriale, accademico ed economico della Dalmazia. Spalato possiede tanti beni
storico-culturali, tante bellezze, motivi d’interesse e tutto il calore della tipica città
mediterranea contemporanea. Spalato vanta, all’interno della reggia imperiale di
un tempo, la via cittadina più stretta del mondo, chiamata “Lasciami passare”
perché può essere attraversata soltanto da un passante per volta.
Città-museo di soli 750 passi
Ha un sapore tutto particolare anche la visita alla città-museo di Trogir (Traù),
che vive in questo spazio dal III secolo ed il cui centro storico misura soltanto
750 passi! Nel monastero millenario di San Nicola è conservato un bassorilievo
del dio Kairos, dio del momento felice, risalente al IV secolo a.C.
Ad una quindicina di chilometri da qui si trova Salona, il maggior complesso
monumentale dell’evo antico in Croazia. Salona, tra il II ed il III secolo d.C., era
considerata la prima metropoli cosmopolita della Dalmazia e contava ben 62 mila
abitanti. Quest’area fu anche la sede dei primi re croati.
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Non può mancare una visita alla Fortezza di Klis, costruita su uno sperone
roccioso dal quale gli Uscocchi impedirono ai Turchi di raggiungere Spalato. E
così le truppe turche non riuscirono mai a spingersi più in là della fortezza.
La pietra di Brazza negli edifici di mezzo mondo
www.otok-brac.info
Brazza (Brač), la maggiore delle isole dell’arcipelago spalatino, sta diventando
gradualmente la periferia della città di Spalato. Ottimamente collegata al centro
della regione mediante linee di traghetti veloci, è soprattutto il luogo della
gloriosa tradizione della lavorazione del marmo, tutt’oggi estratto dalle cave di un
tempo. Con questa splendida pietra sono stati costruiti il Parlamento e la Nuova
Reggia di Vienna, il Parlamento di Budapest, e, nell’antichità, il Palazzo di
Diocleziano e le cattedrali di Traù e Sebenico.
Su quest’isola si trova anche il suggestivo eremo di Pustinja Blaca che i sacerdoti
glagoliti, in fuga di fronte all’avanzata dei Turchi, eressero nel 1550 sulla nuda
roccia isolana; questo monastero, con il suo telescopio e con i concerti per
pianoforte (venuto addirittura da Vienna), testimonia della ricca vita culturale
medievale sull’isola (www.otok-brac.info).
Hvar, una delle più belle isole del mondo
L’assolata Hvar (Lesina) è considerata una delle isole più belle del mondo. Non si
sa se seduce di più con l’armonia del suo patrimonio di storia e d’arte, con la
bellezza della sua natura o con il profumo inebriante della lavanda. Una cosa è
certa: non si può rinunciare al piacere di passeggiare per le sue viuzze lastricate
consunte dal tempo e per la maggiore tra le piazze isolane dell’Adriatico. Senza
dimenticare l’Arsenale ed il primo teatro civico d’Europa, risalente al 1612
(www.tzhvar.hr).
IL PATRIMONIO NATURALE
La Dalmazia centrale è caratterizzata dall’armonia dei centri urbani coniugata con
un ambiente naturale ancora perfettamente preservato e comprendente una
fascia costiera punteggiata di centri abitati, lunghissime spiagge naturali di
ghiaia, belle pinete lungo la terraferma ed una sequela d’isole lussureggianti.
Lungo la costa spiccano le riviere di Makarska e di Brela, considerate da molti le
aree con le più belle spiagge naturali dell’Adriatico, bagnate da un mare pulito e
cristallino.
E proprio alle spalle di queste spiagge, ecco stagliarsi il massiccio del Parco
naturale del Biokovo, del quale si dice che “ha i piedi in mare e la testa tra le
saette”. La sua cima più alta, lo Sveti Jure, misura 1762 metri sul livello del
mare, e nei giorni di sole offre un’incantevole vista sulle più lontane isole
pelagiche dell’Adriatico. Il Biokovo è l’habitat naturale di un gran numero di
specie endemiche vegetali ed animali, tra le quali spicca il camoscio, presente sui
suoi aridi pascoli. I panorami del Biokovo sono famosi anche per lo spettacolo del
sole nascente nelle splendide mattine d’estate (www.biokovo.com).
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Bol, sull’isola di Brač (Brazza), è la località della famosa spiaggia Zlatni rat (Corno
d’oro), il cui aspetto muta al mutare della direzione del vento e delle onde.
Uno dei fenomeni naturali più suggestivi dell’Adriatico è la Grotta azzurra (Modra
špilja), sull’isolotto di Biševo presso Vis (Issa), larga appena 17 e lunga 31 metri
e nella quale si penetra con la barca attraverso uno stretto passaggio marino
aperto tra le rocce. La luce solare penetra nella grotta attraverso una fenditura
sommersa, illuminando il mare ed i visitatori con colori dalle sfumature argentee
ed azzurrognole; nelle sue vicinanze si trova anche l’unico habitat naturale
conosciuto della foca monaca.
I migliori esempi della specificità idrografica e morfologica del Carso dalmata
sono probabilmente i laghi Crveno e Modro jezero nei pressi d’Imotski.
Caratteristici per forma, dimensioni e colore, sono laghi formatisi in seguito al
crollo del soffitto di grandi caverne ipogee.
Il villaggio etno-ecologico “Kokorići” è stato realizzato in una vallata a sudovest di
Vrgorac, alle falde del monte Rilić e ad un’altezza di 85 metri sul livello del mare.
Distante dal centro cittadino di Vrgorac soli 5 chilometri, “Kokorići” è un tipico
villaggio dalmata tanto per le attività che vi si svolgono, quanto per le bellezze
naturali e le caratteristiche architettoniche delle sue case, tutte fatte di pietra
dalmata. La collezione etnografica del villaggio, con oltre 250 oggetti, evoca la
vita dei paesi della Dalmazia ed il legame dell’uomo con gli attrezzi di cui s’è
sempre servito nel corso della sua storia.
L’OFFERTA ARTISTICO-RICREATIVA
La tradizione degli eventi culturali in quest’area è vecchia di centinaia d’anni; le
serate dell’“Estate spalatina”, ad esempio, sono occasioni da non perdere, con
spettacoli teatrali e concerti sulle piazze, per le vie e negli spazi cittadini più
antichi. Ad essi partecipano cantanti lirici e direttori d’orchestra di fama
mondiale. La città di Spalato è anche sede di festival di musica leggera, festival
d’artisti di strada, eventi come “La festa dei fiori”, un concorso internazionale ed
una mostra di fiorai ambientati nei suggestivi spazi dei sotterranei del Palazzo di
Diocleziano, il festival estivo “Art ljeto” e tante feste che propongono i canti delle
klape ed il ballo dei gruppi folk. Durante l’anno è possibile assistere alle “Giornate
di Marulić”, alla manifestazione “I libri del Mediterraneo” e, tra le feste legate alla
tradizione, alla “Festa di Santa Croce”, alla “Fiera dei fiori”, al “Ballo degli
Spalatini”, alla “Fiera del vino”, ecc. La festa di Spalato cade il 7 maggio, giorno
di san Biagio, patrono della città.
La Dalmazia centrale è famosa anche per le sue notti piene di canti e frastuono,
ed il “Festival di musica leggera” di Spalato è uno degli eventi centrali del
programma d’intrattenimento dell’intera regione. I sotterranei del Palazzo di
Diocleziano, negli ultimi anni, hanno accolto la canzone d’autore della Dalmazia.
A Trogir, ogni estate, si tiene un concorso internazionale unico al mondo
dedicato alle giovani voci tenorili. “La prima casa della musica dalmata”, ospitata
nella torre di San Marco di Trogir (del XV secolo), è un evento musicale che
richiama ogni anno tutti coloro che amano l’eredità culturale del patrimonio
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musicale regionale.
La giostra cavalleresca dell’Alka di Sinj è nata per celebrare il ricordo della storica
vittoria del popolo della Cetina sui Turchi, avvenuta il 15 agosto del 1715. Ogni
anno, all’inizio d’agosto, gli “alkari” di Sinj gareggiano al galoppo su cavalli ornati
d’argento, stretti nelle uniformi storiche e con l’obiettivo di rinverdire il ricordo di
quella meravigliosa vittoria (www.alka.hr).
Omiš (Almissa) è nota come luogo di ritrovo degli amanti delle canzoni delle
klape dalmate e sede del “Festival delle klape dalmate” che, da quarant’anni a
questa parte, si tiene nella prima metà di luglio. Kaštela, invece, con
l’organizzazione delle “Serate delle canzoni dalmate”, da oltre un decennio si
propone come la sede della produzione contemporanea della musica tradizionale
delle klape dalmate.
L’ANGOLO GASTRONOMICO
Sull’isola di Brazza vi offriranno una carne d’agnello dal sapore tutto particolare,
ma anche il “vitalac” (specialità fatta con le interiora dell’agnello) ed il formaggio
pecorino locale conservato sott’olio.
La regione della Cetina è conosciuta per i crostacei di fiume e per le specialità a
base di carne di rana, tra le quali spiccano le coscette di rana avvolte nel
prosciutto crudo. Conosciuti sono anche gli “arambašići” di Sinj, una specialità
che si prepara nei mesi invernali tritando finemente la carne ed avvolgendola con
foglie cavolo cappuccio, per poi lessare il tutto in un brodo arricchito con pezzi di
carne essiccata. Nei mesi estivi, la carne macinata s’avvolge, invece, nelle foglie
di vite!
La Dalmazia centrale è conosciuta anche per i suoi dolci: iniziamo dalla torta di
Kaštel e dalla torta Makarana, attraverso le “kroštule” di Vis, per poi finire con le
“fritule” della Dalmazia ed i “paprenjaci” (dolci di panpepato) di Hvar.
L’uva ed il vino sono da sempre parte integrante dell’offerta enogastronomica di
questa terra. Di recente è stato scoperto che il più pregiato vitigno americano, lo
Zinfandel, affonda le proprie radici proprio nella località di Kaštel, ad un passo da
Spalato. Segno distintivo dei vigneti della California da oltre un secolo, lo
Zinfandel sbarcò in America grazie agli emigrati croati provenienti da questa
cittadina nella quale, anche oggi, si coltiva con il nome di “Crljenak” di Kaštel.
Per la gran quantità di vitigni coltivati nella Dalmazia centrale, e diffusi in tutto il
mondo dai marinai dalmati, oggi le “Strade del vino” sono un segmento
importante dell’offerta turistica di questi luoghi. Comprendenti i vinificatori di
terraferma e delle isole, offrono ai turisti la possibilità di degustare il vino nelle
cantine e nelle aziende vinicole in cui è prodotto.
Tra i più famosi vitigni di questa regione annoveriamo la Maraština, il Pošip, la
Vugava, la Kujunđuša, la Žilavka ed il Plavac mali.
Nella Dalmazia centrale s’organizzano anche visite guidate ad una quarantina
d’olivicoltori sparsi lungo le cosiddette “Strade dell’olivo”, con la possibilità di
degustare ed acquistare i frutti del loro lavoro. Da non perdere una visita al
Museo dell’olivicoltura, sito nella località di Mirci sull’isola di Brazza.
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IL TURISMO RELIGIOSO
La Dalmazia centrale vanta alcuni grandi ed importanti santuari, tra i quali il più
conosciuto è sicuramente quello della Madonna di Sinj. Ricordiamo anche il
santuario di Vepric, nei pressi di Makarska, ed il santuario della Madonna
dell’Isola a Salona (Solin), mentre Međugorje, famosissimo luogo delle
apparizioni della Madonna, si trova ad un centinaio di chilometri a sud-est di
Makarska, nella vicina Bosnia ed Erzegovina. Ciò che rende la Dalmazia centrale
particolare è anche la perpetuazione delle antiche consuetudini popolari e
religiose, che rivivono nelle processioni, nelle veglie, nei pellegrinaggi e nei voti
dei fedeli, tutte manifestazioni di fede legate alle festività cattoliche ed ai santi
patroni dei paesi. Particolarmente suggestive sono le processioni notturne del
Venerdì Santo a Hvar (Lesina), così come il pellegrinaggio votivo notturno che,
da Spalato, si dirige verso il santuario della Madonna di Sinj, lontano dal
capoluogo ben 34 km. Si svolge alcuni giorni prima del 15 agosto, e ad esso
partecipano decine di migliaia di fedeli provenienti dall’intera Dalmazia.
Quasi ogni località turistica, anche se piccola, festeggia il proprio santo patrono
con grandi feste in piazza, alle quali partecipa la gente del luogo e tanti turisti.
Una di queste è la “fiera” di San Doimo (7 maggio), patrono della città di
Spalato. Doimo (Dujam in croato) era un sacerdote che l’imperatore Diocleziano
fece giustiziare per impedirgli di divulgare il cristianesimo nel suo impero; ironia
della sorte, la popolazione spalatina, tanti anni dopo, depose le spoglie del
proprio santo nel mausoleo dell’imperatore romano che lo fece uccidere!
IL TURISMO ATTIVO
La Dalmazia centrale è il luogo ideale per godere delle prerogative del turismo
attivo e di tutte le sue possibilità di pratica sportiva.
Bol, sull’isola di Brač, è una destinazione di fama internazionale ed una delle
località più belle dell’Adriatico per la pratica del windsurf. Nel canale tra l’isola di
Brač e l’isola di Hvar ogni pomeriggio soffia un bel maestrale ideale per la pratica
di questo sport. Al mattino, invece, soffia una leggera brezza, più adatta ai
principianti, cosa che rende Bol il luogo ideale per tutti coloro che intendono
avvicinarsi al windsurf.
La regione offre anche la possibilità di praticare il parasailing (Baška Voda, Brela)
e di volare con il deltaplano, con il quale i più arditi si lanciano dalle sommità
della Dinara, del Biokovo e della Vidova Gora, sull’isola di Brač. Il Centro per
l’abilitazione dei piloti di parapendio “Pegaz”, aperto in seno al club di volo libero
“Pegaz” della località di Hrvace nei pressi di Sinj, opera dal 2004 e, come tale, è
stato registrato presso l’allora Ministero del Mare, del Turismo, dei Trasporti e
delle Politiche di sviluppo.
L’intera area continentale della regione, ma anche le isole della Dalmazia
centrale, sono un intreccio di itinerari ciclistici.
Il turismo “adventure”, in quest’area, offre eccellenti opportunità grazie anche
alla vicinanza della Dalmatinska Zagora, il polmone verde della Dalmazia ad una
trentina di chilometri dal mare, area ricca di dolci vallate percorse dai fiumi
151
Cetina, Jadro e Žrnovnica. Questi possenti fiumi, nei loro tratti più calmi, ma
anche là dove formano rapide, sono meta degli amanti del torrentismo, dei safari
in canoa, del rafting e dell’arrampicata libera, praticata sulle pareti che
sovrastano i corsi dei fiumi.
Questo territorio è conosciuto anche per i suoi lunghi ed agevoli percorsi per
l’ippoturismo. Gli sport equestri si possono praticare anche in una serie di club a
Sinj, Trilj e nei loro dintorni. Quest’offerta, destinata tanto ai provetti cavallerizzi,
quanto ai principianti ed ai bambini, è proposta sia dalle scuole d’equitazione, sia
dalle aziende agrituristiche del territorio.
UN’OFFERTA RICETTIVA VARIA E DI BUONA QUALITÀ
Quella spalatino-dalmata è la contea croata ad aver investito di più
nell’elevazione della qualità delle proprie capacità ricettive, il che è testimoniato
dai tanti riconoscimenti conquistati dall’hotel “Le Meridien Lav” di Spalato,
proclamato “Miglior hotel congressistico d’Europa”, “Miglior hotel croato” e
“Miglior hotel Spa della Croazia”. L’ex hotel “Split” di Spalato, terminati i lavori di
ricostruzione, riaprirà i battenti col nuovo nome di “Radisson Resort Split”, una
struttura ricettiva a quattro stelle superiore facente parte della nota catena
alberghiera internazionale “Radisson”. È in corso anche la ricostruzione dell’hotel
“Marijan”, la cui inaugurazione è prevista per l’inizio della stagione estiva 2009.
Dall’alto delle sue cinque stelle, avrà 320 camere, 27 appartamenti, una suite
presidenziale, vari ristoranti, un pub, un piano bar, un centro wellness, un
casinò, varie piscine, sale per congressi e tanti altri servizi. Alcune aree interne
delle isole dalmate, tanti villaggi un tempo abbandonati alle falde delle montagne
e la stessa Dalmatinska zagora, negli ultimi anni sono interessati da un intenso
sviluppo agrituristico. Oltre alle bellezze naturali ed all’atmosfera tradizionale
delle centenarie case di pietra in località come Gornja Brela, Gornji Tučepi,
Podstrana, Slimen, Gati, Tugari, Vrgorac, Brnaze, Vis e Pražnice, agli ospiti è
proposta una cucina basata sulla frutta e gli ortaggi raccolti nel frutteto o
nell’orto del casale che li ospita e tante specialità gastronomiche tipiche di questa
terra.
La Dalmazia centrale offre sistemazione anche su tre fari ubicati nelle località di
Sveti Petar (presso Makarska), Sušac e Plaguža, isola che ospita il faro croato più
distante dalla terraferma, costruito 130 or sono su uno sperone roccioso alto 90
metri. Alcune fonti ecclesiastiche ci ricordano che nel 1177 sull’isola di Palagruža
soggiornò persino Alessandro III, in viaggio per quei mari con la sua flotta di
dieci galee. Affascinato dalla bellezza dell’isola e dell’arcipelago, il pontefice
espresse il desiderio di sostare in quelle acque e di trascorrervi le ore della cena.
Questo luogo, da allora, porta il nome di “Campo del Papa”. Tra le più famose
stazioni climatiche della Dalmazia centrale, merita un cenno la “Biokovka” di
Makarska, con personale specializzato nella fisioterapia e la possibilità di
praticare nei mesi estivi l’idroterapia in mare. Le terme spalatine, invece, vantano
una sorgente naturale d’acqua sulfurea a temperatura molto elevata.
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NOVITÀ
L’edizione 2009 del Campionato del mondo di pallavolo maschile è l’evento
sportivo di maggior rilievo internazionale nella storia dello sport croato. La sua
“prima” si terrà proprio a Spalato, con l’incontro Croazia-Corea del Sud, che sarà
ospitato nel recentissimo “Spaladium Arena”, un palazzo dello sport polivalente
che sfrutterà questa grandiosa occasione per la sua promozione.
Il modernissimo “Spaladium Arena” è un impianto polivalente dotato di una
capienza massima di 12.000 spettatori. Oltre all’organizzazione d’eventi sportivi,
è destinato ad ospitare manifestazioni culturali come fiere, mostre, concerti,
festival e tanto altro ancora.
Alla Dalmatinska zagora ed al turismo rurale è riservato un posto particolare nel
Master plan dello sviluppo turistico della Contea spalatino-dalmata. Questo
documento strategico prevede, nei prossimi 10 anni, presenze turistiche per 20
milioni d’unità, un aumento dei consumi turistici giornalieri dagli attuali 45 euro ai
75 euro pro capite, un valore complessivo dei consumi turistici pari a 1,5 miliardi
di euro, un incremento dell’occupazione nel settore turistico con 20.000 nuovi
posti di lavoro ed investimenti per due miliardi di euro.
COLLEGAMENTI
Il porto di Spalato è il maggiore centro di smistamento passeggeri su entrambe
le sponde dell’Adriatico ed il terzo porto per traffico passeggeri ed automezzi nel
Mediterraneo. Con il resto del mondo, Spalato è ugualmente ben collegata tanto
via mare, quanto via terra e via aria.
I collegamenti marittimi con le isole del comprensorio spalatino, ma anche con
Rijeka (Fiume), Korčula e Dubrovnik, hanno una frequenza giornaliera, mentre i
collegamenti internazionali con Ancona e Pescara sono assicurati, nel corso di
tutto l’anno, da veloci linee di catamarani che coprono la distanza tra l’Italia e
Spalato in 3 ore e mezza. Spalato vanta l’aeroporto internazionale più grande di
tutto l’Adriatico, direttamente collegato con decine di città europee. Durante
l’estate, sulle sue piste atterrano aerei appartenenti a più di 40 compagnie
straniere. I voli della compagnia low cost “Germanwing” tra Spalato ed alcune
città tedesche sono iniziati nel 2005, mentre è dal marzo del 2006 che la
compagnia low cost “Wizz Air” collega Spalato direttamente con Londra e
Budapest ben quattro volte la settimana. Nel 2008 sono iniziati i voli della “Wizz
Air” tra Spalato e Ginevra. Nella regione di Spalato segnaliamo anche la presenza
dello scalo aeroportuale di Brač.
Spalato è anche un importante centro di smistamento ferroviario, con
collegamenti quotidiani con Zagabria e con l’Europa; con la conclusione dei lavori
di costruzione dell’autostrada A1, Zagabria sarà raggiungibile in sole 3 ore e
mezza di macchina. Il tratto autostradale della “Dalmatina” (A1) Spalato- Ploče
sarà aperto al traffico entro la fine del 2009, quando quest’autostrada andrà ad
unirsi all’arteria proveniente dalla Bosnia ed Erzegovina, ovvero al corridoio C ed
alla strada a scorrimento veloce in costruzione che porterà a Ploče.
Sono in corso anche i lavori di costruzione della circonvallazione di Spalato, per i
153
quali è previsto un investimento di 200 milioni di euro. Con la sua realizzazione
sarà possibile risolvere i problemi di traffico intenso nel tratto Trogir – Spalato –
Omiš, la strada croata a maggiore densità di traffico con un transito giornaliero
medio di circa 40.000 veicoli.
LE COSE DI CUI ANDIAMO FIERI
Spalato, nella veste di capoluogo della regione, per secoli ha ospitato teste
coronate e statisti provenienti da tutto il mondo. Per il suo carattere gioviale e
semplice, è sempre stata meta dei più bei nomi del cinema, del teatro, della
musica e dello show business internazionale. La stessa Spalato ha dato al mondo
alcuni protagonisti di prima grandezza, soprattutto nello sport. Pensiamo a Goran
Ivanišević, vincitore di Wimbledon, e, prima di lui, a Nikola Pilić, asso del tennis e
selezionatore della nazionale croata che, nel 2005, ha conquistato la Coppa Davis
e che comprendeva anche lo spalatino Mario Ančić.
Spalato vanta 66 olimpionici e sui suoi campi da basket sono nati talenti come
Dino Rađa e Toni Kukoč, campioni del basket professionistico NBA. Di Spalato è
anche il migliore giocatore di pallamano europeo e mondiale, Ivano Balić, mentre
lo spirito sportivo di questa città è ben espresso anche da alcuni membri dalla
squadra nazionale croata di bob, nati a Spalato nonostante la città sia sul mare e
senza neve; essi formano l’ossatura della squadra nazionale che ha partecipato ai
Giochi olimpici invernali di Torino.
Blanka Vlašić, giovane speranza dello sport spalatino, è la migliore atleta croata
in attività e l’attuale campionessa del mondo di salto in alto. Nata e cresciuta in
una famiglia di sportivi, deve il proprio nome alla città marocchina di Casablanca
dove suo padre, nel 1983, conquistò la medaglia d’oro ai Giochi del
Mediterraneo. I primi passi nell’atletica li ha mossi a sette anni proprio grazie al
padre, allora allenatore in una società cittadina. La sua altezza e la sua snellezza
l’hanno spinta molto presto a scegliere il salto in alto. Blanka detiene i titoli di
campionessa del mondo all’aperto (Osaka, 2 settembre 2007, con 205 cm),
campionessa del mondo “indoor” (Valencia, 9 marzo 2008, con 203 cm) e vicecampionessa olimpica (Pechino, 23 agosto 2008, 205 cm). A Stoccolma nel 2007
ha fatto registrare il secondo miglior salto di sempre ed ha stabilito il nuovo
record nazionale (207 cm). Con l’inaugurazione di una scultura dedicata ad
Orson Welles, cerimonia svoltasi nel 2008 nel quartiere spalatino di Brodarica, il
“Cittadino Kane” è stato accolto tra i personaggi illustri degni della “cittadinanza
onoraria” di Spalato. Orson Welles visse gli ultimi vent’anni della propria vita tra
Spalato ed altre località dalmate. Sul finire degli anni Sessanta del secolo scorso,
infatti, Orson Welles incontrò Oja Kodar, l’attrice e scultrice croata che sarebbe
diventata la donna con cui condivise gli ultimi vent’anni della sua vita (spentasi
nel 1985). Welles filmò il film “Processo alla Croazia” e recitò in alcuni film
prodotti nel nostro paese, come “Il segreto di Nikola Tesla” (orig. Tajna Nikole
Tesle) e “La battaglia sulla Neretva” (orig. Bitka na Neretvi). Iniziò anche, senza
mai portarli a termine, alcuni progetti che coinvolgevano la città di Spalato e la
vicina isola di Hvar (Lesina).
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Un vecchio olivo di Kaštel Štafilić è considerato un bene naturale da tutelare,
sensazionale, oltre che per la suggestività del luogo in cui è nato, soprattutto per
la sua veneranda età di circa 1500 anni. Molto probabilmente originario dell’Italia
meridionale o della Grecia, appartiene ad una specie non presente da queste
parti ed è, anche per questo, ancora più interessante.
UN REGALO ORIGINALE ED UN BEL SOUVENIR
Il merletto d’agave di Hvar
Il monastero delle monache benedettine di Hvar (Lesina), fondato nel 1664, è
conosciuto in tutto il mondo per la produzione del merletto d’agave, una
tradizione vecchia più di un secolo e tramandata di generazione in generazione.
La sola preparazione del filo d’agave, che si estrae dalle foglie fresche e viene
trattato secondo una tecnica segreta e molto particolare, richiede un lavoro ed
una pazienza certosini.
Le delicate saponette all’olio d’oliva di Brač
Le delicate saponette all’olio d’oliva di Brač (Brazza) si producono esclusivamente
impiegando l’olio extra vergine d’oliva prodotto su quest’isola dalmata. La
schiuma da bagno all’olio d’oliva è arricchita utilizzando particolari erbe dell’isola.
Gli oli eterici, estratti secondo metodi e tecniche assolutamente naturali,
conferiscono ad ogni saponetta specifiche proprietà medicinali. Tutto ciò dona
alla pelle un’incomparabile sensazione di morbidezza, tanto che, dopo la doccia,
non è necessario usare alcun latte idratante per il corpo. I saponi di Brazza, utili
anche all’aromaterapia, sono dei veri e propri “pezzi unici” perché prodotti
artigianalmente e tagliati uno per uno dalle sapienti mani della gente isolana.
La lavanda croata – la migliore del mondo
La Croazia è uno dei maggiori produttori di lavanda del mondo. Essa cresce,
grazie alle favorevoli condizioni climatiche ed alla bontà della sua terra, sulle
colline e sui pendii rocciosi dell’isola di Lesina (Hvar), nella Dalmazia centrale.
Prodotta secondo tecniche assolutamente naturali, la semina e la raccolta sono
praticate ancora a mano. Mediante la distillazione del fiore della lavanda s’ottiene
un olio eterico che viene impiegato per bagni caldi, candele profumate, oli per
massaggi o per la cura del viso e del corpo. La lavanda isolana è apprezzata da
sempre per le sue proprietà medicinali e per il suo profumo inebriante. È
consigliata per rafforzare il sistema immunitario ed è efficace contro lo stress, il
mal di testa, l’ipertensione, l’influenza, i reumatismi, contro alcune malattie della
pelle, le ustioni e le punture d’insetti. Il periodo più bello è quello a cavallo tra
giugno e luglio, quando i campi di lavanda si tingono del caratteristico colore
violaceo e l’aria profuma così tanto da far girare la testa. La lavanda di Lesina è
senz’altro la migliore lavanda prodotta in Europa. I sacchetti profumati, pieni di
fiori di lavanda essiccati, si possono acquistare in tutti i negozi di souvenir, negli
hotels, nelle farmacie e nelle profumerie di tutta la Croazia. La lavanda di Hvar è
stata proclamata sei anni fa uno dei souvenir di punta del nostro Paese.
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RACCONTI, LEGENDE E MITI
Diocleziano – Imperatore romano, passato alla storia come valoroso
condottiero, ma anche come persecutore dei cristiani, si ritirò nel 305 per
trasferirsi sulla sua costa dalmata dove fece costruire un’imponente reggia
attorno alla quale, più tardi, sarebbe sorta la città di Spalato. Nella sua residenza
di circa trentamila metri quadri di superficie, Diocleziano passava il tempo ad
occuparsi di giardinaggio. Gli anni agitati dopo la sua morte trasformarono la sua
reggia in rifugio nella quale trovarono riparo per primi gli abitanti della vicina
Salona (Solin).
La leggenda di Miljenko e Dobrila – A Kaštel Lukšić, nella seconda metà del
XVII secolo, i Vitturi, nobile casato del luogo, avevano una figlia di nome Dobrila,
mentre la famiglia del nobile Adalberto Rušinić aveva un figlio di nome Miljenko.
Destino volle che il bel giovane e la dolce fanciulla s’innamorassero, ma una
disputa tra le famiglie impedì ai giovani di vedersi, costringendoli ad un amore
segreto. I genitori cercarono di tenerli separati, ma i ragazzi non abbandonarono
mai il sogno di vivere un giorno felicemente insieme. E, quando sembrava che i
genitori avessero finalmente accettato la loro relazione, dando loro il consenso al
matrimonio, il padre di Dobrila uccise il suo futuro genero Miljenko, non potendo
sopportare l’idea che questi gli avrebbe portato via l’adorata figlia. Alcuni mesi
più tardi, quest’ultima, disperata, perse la ragione, s’ammalò e morì. L’ultimo suo
desiderio fu quello d’esser sepolta accanto a Miljenko nella chiesetta di San
Giovanni a Rušinac (XVI secolo), dove oggi sulla lapide della tomba si leggono
queste parole: “Pace agli innamorati”.
Solin, il santuario dei re croati – Nella chiesa della Madonna dell’Isola a Solin
è custodito un sarcofago vecchio di oltre mille anni contenente le spoglie mortali
della regina Jelena, consorte del re Mihajl Krešimir e madre di Stjepan Držislav.
La regina Jelena, figlia di una famiglia patrizia, educata nel rispetto dei valori
cristiani, a cavallo dei due millenni restò impressa nella storia di questi luoghi
come grande autorità spirituale e morale. Solin è anche la città in cui fu
incoronato il re croato Zvonimir, legato da un ottimo rapporto con il papa
Gregorio VII. Nota è la legenda della sua morte e della maledizione di 900 anni
pronunciata contro coloro che lo uccisero in quanto contrari alla partecipazione
alle guerre in Terra Santa per la liberazione di Gerusalemme.
BANDIERE BLU
“Vela plaža Amfore”
ACI MARINA MILNA
ACI MARINA SPLIT
ACI MARINA VRBOSKA
Spiaggia “Bačvice”
Spiaggia “Gospa gusarica”
Spiaggia “Prirovo”
Spiaggia degli appartamenti “Melena”
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Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
Spiaggia
“Donja luka”
“Nikolina”
“Punta” Omiš
“Slatina”
“Berulia”
dell’hotel “Le Meridien-Lav”
“Punta Rata”
“Stomatica”
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DALMAZIA – DUBROVNIK
www.visitdubrovnik.hr
La città di Dubrovnik (Ragusa), centro dell’omonima regione ubicata all’estremità
meridionale della costa croata, vanta meritatamente l’epiteto di “perla
dell’Adriatico”. Con l’armonia dei suoi edifici centenari e della sua cinta muraria,
pare una città irreale tratta dal mondo delle fiabe. Chi non abbia avuto la fortuna
di visitare questo lembo di paradiso terrestre, ha perso l’occasione di godere del
fascino del “secondo più bel luogo del mondo”. Secondo soltanto al luogo in cui
si è nati, naturalmente!
È difficile dire che cosa renda il territorio di Dubrovnik così interessante: la sua
storia, sulla quale per secoli ha sventolato un vessillo con su scritta la parola
“Libertas”, oppure il suo presente, quello di una riviera turistica moderna, ricca di
tante pittoresche località turistiche sulla terraferma e sulle isole, ciascuna con le
proprie leggende ed i propri miti. In questi luoghi così affascinanti, la storia
continua a pulsare nella bellezza degli edifici e nelle sfarzose opere d’arte di tanti
famosi scultori, pittori e costruttori, tanto nei piccoli centri di Ston (Stagno),
Pelješac (Sabbioncello), Korčula (Curzola), Župa dubrovačka, Konavli (Canali) e
Trsteno, quanto nella stessa città di Dubrovnik. Costruendo ville e residenze per
la villeggiatura, la mano dell’uomo e la natura hanno stretto un sodalizio
inscindibile, integrandosi reciprocamente. Il risultato di questa felice unione è,
oggi, il luogo più suggestivo del Mediterraneo.
IL PATRIMONIO NATURALE
Le specificità naturali di quest’area sono caratterizzate, in maniera dominante,
dal clima mite e temperato del Mediterraneo meridionale e dall’ambiente naturale
ideale per la crescita di una vegetazione rigogliosa, non soltanto mediterranea,
ma anche subtropicale, con splendide piantagioni di limoni, arance, palme ed
agave. L’area costiera, relativamente stretta, è molto varia: lembi di costa
rocciosa ed erta, profonde insenature, spiagge sabbiose, campi fertili ed alte
montagne che degradano sino a lambire il mare. I fondali marini, invece, svelano
agli amanti delle immersioni il magico mondo dei bellissimi coralli rossi.
L’isola di Mljet (Meleda), con l’omonimo parco nazionale (www.np-mljet.hr)
ubicato nell’estremità meridionale del Paese, è considerata da tanti l’isola più
bella dell’Adriatico, forse perché ha una caratteristica che difficilmente si può
trovare altrove: un lago al centro dell’isola, e nel lago un isolotto, e sull’isolotto
un castello-monastero benedettino del XII secolo. Quest’immagine da fiaba,
quasi irreale, pare come uscita dalle più belle pagine delle storie mitiche, una
delle quali racconta come proprio Mljet fosse l’Ogigia d’Ulisse, il luogo in cui fu
rapito da Calipso.
L’isola di Lastovo (Lagosta, www.lastovo.org) appartiene all’arcipelago della
Dalmazia meridionale. Per la sua distanza dalla terraferma pare come perdersi
tra l’azzurro del cielo e del mare pelagico. I Romani la chiamavano “l’isola
imperiale” per l’abbondanza di campi fertili e boschi rigogliosi e per la bellezza di
quella corona d’isolotti e scogli che la circondano, con tantissime calette nascoste
158
ed una gran quantità di pesci. L’arcipelago di Lastovo, nel 2006, è diventato
l’undicesimo parco naturale della Croazia.
Le Elafiti sono un gruppo d’isole situato ad ovest di Dubrovnik. La maggiore è
Šipan, ed a questo gruppo appartengono anche Lopud e Koločep. Con i loro
splendidi paesaggi e le spiagge sabbiose, attraggono tantissimi turisti. Un
traghetto le collega quotidianamente a Dubrovnik.
Trsteno, il più antico parco rinascimentale della Dalmazia (1502), oggi è l’unico
arboreto su tutta la fascia costiera del Paese. Ricco di piante esotiche, tra le quali
spiccano gli eucalipti, la canfora e due giganteschi platani vecchi di 400 anni
(esemplari unici in Europa), questo giardino è abbellito da una fontana barocca
con statue raffiguranti Nettuno e le Ninfe.
Il possente fiume Neretva, che proviene dalla vicina Bosnia ed Erzegovina,
sfocia in mare formando un fertile delta nelle vicinanze delle città di Ploče,
Opuzen e Metković e dando vita ad una terra straordinariamente fertile
interamente ricoperta di piantagioni di mandarini e campi d’angurie. Questo
fiume è importante anche come habitat d’anguille e di muggini, perché qui
l’acqua dolce del fiume di mescola con l’acqua del mare. Consigliamo di andare
per i bracci della Neretva, ricoperti di giunchi, per un fotosafari a bordo delle
tradizionali barchette chiamate “trupice”. La pace del luogo è rotta soltanto dal
verso di qualche uccello trampoliere che sorvola la palude. Nei pressi delle
località di Vid, Prud e Orepak sono state create riserve ornitologiche nelle quali
svernano gli uccelli, mentre il tratto sud-orientale del delta della Neretva è un
vivaio per la riproduzione di varie specie ittiche.
Il golfo di Mali Ston (Stagno piccolo) è una splendida località naturalistica,
vanto di tutta la regione della riviera di Dubrovnik. Grazie al flusso naturale dei
sali provenienti dalla terraferma, infatti, il mare circostante è un luogo
d’acquicoltura e d’allevamento di molluschi bivalvi d’altissima qualità. Tra essi
spiccano le rinomate ostriche di Ston, servite nei ristoranti dei dintorni e
trasportate nei maggiori centri urbani del Paese.
IL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
Dubrovnik è considerata la “perla dell’Adriatico” soprattutto per il suo ricchissimo
patrimonio storico-culturale. Basti ricordare le parole del famoso scrittore inglese
George Bernard Show: “Coloro che cercano il paradiso terrestre, devono venire a
Dubrovnik”.
I racconti storici e le leggende su Dubrovnik hanno lasciato tracce indelebili sulle
facciate di pietra del centro storico e sui lastroni dello Stradun. Altre tracce del
passato sono visibili in ogni viuzza e nella chiesa di San Biagio (Vlaho), patrono
della città, nelle fortezze cittadine, tra le quali spicca quella di Lovrijenac (erta su
uno sperone roccioso alto 37 metri e che diede del filo da torcere persino ai
Veneziani che minacciavano la libertà della Repubblica di Ragusa), nonché sui
monumenti dedicati ai cavalieri, ai signori ed ai nobili della città-stato.
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Uno dei sistemi difensivi più belli del Mediterraneo
L’elemento maggiormente riconoscibile della Città vecchia, posta sotto l’egida
dell’UNESCO, è la sua cinta muraria, un’opera difensiva lunga ben 1.940 metri.
La cinta muraria di Dubrovnik, con le sue fortificazioni, i bastioni, le torri e le
fortezze, rappresenta uno dei sistemi difensivi più belli e più solidi dell’intero
Mediterraneo. Passeggiare su queste mura consente di avere un quadro
completo di tutte le bellezze della Città vecchia, dominata dalla più famosa via di
Dubrovnik, lo Stradun, la via più breve per andare dalla Porta orientale a quella
occidentale. I lastroni di pietra bianca della maggiore via del centro storico
rappresentano il teatro all’aperto di tante manifestazioni culturali cittadine, tra le
quali spicca il “Festival estivo di Dubrovnik” (Dubrovačke ljetne igre). Lo Stradun
è anche luogo d’incontro e di divertimento e lo spazio deputato ad accogliere
ogni anno i più spettacolari veglioni all’aperto di Capodanno.
Negli ultimi anni due caracche nuove fiammanti, copie di navi lignee atte al
trasporto dei passeggeri e delle merci e risalenti ai tempi della gloria e dell’ascesa
mercantile della Repubblica di Ragusa, solcano nuovamente le acque dello
specchio di mare antistante il porto di Dubrovnik. Sul finire del XVI secolo, infatti,
la caracca di Dubrovnik era annoverata tra le navi più grandi del mondo. Oggi,
prestate al turismo, propongono una traversata alla scoperta delle calette
nascoste e degli isolotti attorno a Dubrovnik ed una gita chiamata “la rotta dei
corsari” per le acque dell’Adriatico.
La penisola di Pelješac (Sabbioncello), luogo ideale per il relax ed il godimento,
dopo l’Istria è la maggiore penisola croata, un tempo parte della Repubblica di
Dubrovnik. Le mura di Ston, lunghe cinque chilometri e mezzo e rese ancora più
possenti da fortificazioni realizzate per difendere l’accesso a Dubrovnik, hanno
resistito allo scorrere inclemente del tempo. Particolarmente interessante è la
città d’Orebić, centro marinaro del XVIII secolo, che ancora oggi porta, sulle
facciate delle palazzine signorili, i segni del benessere e della vita sfarzosa delle
famiglie dei capitani che, navigando per i mari di mezzo mondo, investivano
quello che guadagnavano nelle loro ville e nei loro palazzi di pietra.
Korčula (Curzola) – città natale di Marco Polo
www.visitkorcula.com
Fin dai tempi in cui il famoso viaggiatore Marco Polo partì dalla sua Korčula (la
sua casa natale è aperta al pubblico), questa cittadina cavalleresca, ricchissima di
storia, s’è sviluppata sino a diventare una sorta di “scultura urbana in pietra”,
dalle linee regolari e giuntaci in un ottimo stato di conservazione. Ciò che la
rende speciale è l’assetto urbanistico delle sue vie, intenzionalmente ordinate a
“spina di pesce” ed orientate in modo tale da essere continuamente baciate dal
sole nelle ore mattutine e pomeridiane, ma all’ombra quando il sole è al suo
zenit.
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Dalla “Moreška” alla maratona delle “lađe” della Neretva
Korčula è anche il luogo in cui si tiene il “Festival delle giostre cavalleresche”, una
festa storica che propone le tradizionali danze della “moreška”, della “kumpanija”
e della “moštra”, danzate da abili cavalieri armati di spada e vestiti con i costumi
originali del XVI secolo. Essi rappresentano la lotta del “re bianco” per la mano di
una bella principessa rapita dal malvagio “re nero”. La “tenzone” è
accompagnata da una musica eseguita dalla banda musicale cittadina.
I resti dell’antica città di Narona si trovano a soli 3 chilometri da Metković, nella
località di Vid, colonia ed emporio romano che fondava la propria ricchezza sul
commercio. Oggi rappresenta il più prezioso patrimonio storico del Meridione
croato, ma anche il più significativo sito archeologico romano fuori delle mura di
Roma, con più di 30 monumenti risalenti a quell’epoca.
A poca distanza da questo luogo intriso di storia, ogni anno ad agosto si tiene la
maratona delle “lađe”, imbarcazioni tradizionali e tipiche di questa regione. Si
tratta di una competizione sportiva che si svolge sulle acque del fiume Neretva
su un percorso lungo 22 chilometri e mezzo.
L’OFFERTA ARTISTICO-RICREATIVA
Ispirate alla ricca ed agitata storia di questa terra, tante sono le manifestazioni
culturali e di svago organizzate in ogni località turistica della regione, e che,
attraverso i canti ed il ballo, mantengono viva la tradizione del folclore, delle
giostre cavalleresche, delle processioni religiose e della vita sociale.
Il “Festival estivo di Dubrovnik” è l’evento culturale dell’anno, non soltanto a
Dubrovnik, ma in tutta la Croazia. La lunga tradizione, le incomparabili
scenografie di pietra della Città vecchia, numerose prime ed anteprime teatrali, e
poi registi, attori e musicisti di fama mondiale, rendono questo festival un evento
culturale unico in Croazia e nel mondo (www.dubrovnik-festival.hr).
Per il quarto anno consecutivo, il gruppo turistico-alberghiero “Jadranski luksuzni
hoteli” propone un programma estivo esclusivo dal titolo “Stelle sotto le stelle”.
Nel corso dei mesi estivi, gli spazi degli hotels “Excelsior”, “Dubrovnik Palace” e
“Bellevue” diventano splendide scenografie naturali per l’esibizione dei migliori
musicisti nazionali ed internazionali. Insoliti duetti, tributi canori e splendide
ballerine rievocano l’atmosfera dei grandi spettacoli di Hollywood e degli show di
Las Vegas. Con un repertorio di gospel, pop, word music, latino jazz, art rock,
canzoni d’autore ed arie operistiche, il festival “Stelle sotto le stelle” invita a
partecipare agli spettacoli all’aperto, sotto un cielo stellato e rischiarato dalla luce
della luna piena, tra il lieve mormorio del mare ed ambientazioni che ricordano le
scene più romantiche dei più bei film hollywoodiani.
Un cenno merita anche la città di Metković, dove ogni anno si tiene
un’interessante rassegna folcloristica.
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L’ANGOLO GASTRONOMICO
Le più belle residenze per la villeggiatura e le ville della regione di Dubrovnik,
nelle loro cucine, per secoli hanno ospitato eccellenti cuochi ai quali era affidato il
compito di far conoscere il meglio dell’offerta gastronomica locale all’aristocrazia
di tutto il mondo in visita alla città.
Il golfo di Mali Ston offre il piacere unico della raccolta delle ostriche, che qui
s’allevano quasi davanti ad ogni abitazione. Danno il meglio di sé servite crude
con una fettina di limone.
La penisola di Pelješac (Sabbioncello) è il regno del vino Dingač, il più pregiato
tra i vini croati.
Le “Strade del vino” della penisola di Pelješac e dell’isola di Korčula sono tra le
più apprezzate in Croazia per la qualità del vino che vi si produce… e che si ha la
possibilità di degustare!
Accanto alle specialità di mare, una particolare prelibatezza è rappresentata dalle
anguille del fiume Neretva e dalle rane della sua valle, così come sono
famosissime anche le specialità dolciarie della zona di Dubrovnik: gli arancini
(buccia candita d’arancia, pompelmo e limone), la cotognata (dolce fatto con la
mela cotogna), la rožata, una sorta di crème caramel, e tanti altri.
Nella Valle della Neretva, ogni anno, s’organizza la raccolta dei mandarini alla
quale sono invitati anche i turisti.
IL TURISMO ATTIVO
La regione litoranea di Dubrovnik e le sue isole sono il luogo ideale per
trascorrere una vacanza attiva.
Tanti sono i percorsi cicloturistici segnalati sia lungo il litorale, sia sulle isole di
Korčula, Mljet e Lastovo.
Da segnalare anche la rete di sentieri da percorre a piedi nelle aree nei Konavli,
su Korčula e ad Orebić.
Viganj, sulla penisola di Pelješac è, accanto a Bol (isola di Brač), la meta estiva
preferita dai surfisti, grazie ai suoi venti di maestrale e di scirocco che vi spirano
immancabilmente ogni giorno; per la non particolare altezza delle onde del suo
mare, Viganj è adatta anche ai surfisti alle prime armi.
La pratica del “sea kayaking” si svolge ai piedi delle mura di Dubrovnik ed offre
non solo l’opportunità di vedere la città dal mare, ma anche di spingere lo
sguardo più in là, verso le isole Elafiti.
Il verdeggiante entroterra di Dubrovnik riserva momenti di particolare piacere,
soprattutto nei Konavli, ad un passo dalla città, dove s’organizzano jeep-safari di
una giornata.
162
Alloggio di qualità e servizi esclusivi
Dubrovnik è da sempre nota per le sue ottime strutture ricettive, in particolare
quelle alberghiere. La rivista specializzata dell’industria alberghiera mondiale
“Hotels”, nel suo numero di luglio, ha annoverato l’hotel “Excelsior”
(www.hotel-excelsior.hr) di Dubrovnik tra i migliori cinque alberghi del mondo tra
quelli recentemente rinnovati. L’“Excelsior”, infatti, dopo importanti interventi
d’ammodernamento costati 22 milioni di euro, ha riaperto i propri battenti nel
giugno scorso. Ubicato a due passi dalla Città vecchia, inserita come detto nella
lista UNESCO del patrimonio dell’umanità, gode di un’incantevole vista sul mare
Adriatico. La rivista sottolinea soprattutto l’attenzione dedicata ai dettagli, come
la biancheria da letto di produzione artigianale ricamata per l’“Excelsior” dalle
artigiane della regione dei Konavli (Canali). La “Jadranski luksuzni hoteli”
dall’agosto scorso vanta un’altra struttura di gran pregio, la “Villa Agava”, la cui
apertura ha ampliato l’offerta di contenuti e servizi esclusivi per l’esigentissima
clientela in visita a Dubrovnik. Su una superficie coperta di 270 metri quadri, la
Villa offre quattro unità abitative di lusso arredate con mobili di gran pregio e dal
design esclusivo, e poi un salone VIP, cinque terrazze con vista sulla Città
vecchia o sull’isola di Lokrum e, naturalmente, l’immancabile vasca
idromassaggio. L’hotel “Croatia” di Cavtat (Ragusavecchia) dispone di 480
camere modernissime e recentemente rinnovate, alle quali vanno ad aggiungersi
7 lussuose suites. Le camere sono rese ancor più suggestive dai balconi chiusi da
ampie vetrate che consentono di godere della vista sul mare aperto, sul golfo di
Cavtat o sul parco dell’hotel anche standosene comodamente sdraiati sul letto.
Le capacità congressistiche del “Croatia” comprendono 8 sale per conferenze con
una capienza compresa tra le 30 e le 850 persone, uno spazio espositivo di 600
metri quadri, un business centar ed un Internet corner. Ogni spazio del centro
congressi dispone di una connessione WiFi gratuita ad Internet.
NOVITÀ
Sulla verde penisola del Babin kuk, nel 2009 è prevista l’apertura del maggiore
albergo congressistico a quattro stelle di Dubrovnik, il “Valamar Lacroma
Resort”. L’hotel avrà 385 camere tutte confortevoli, spaziose e moderne, e ben
16 suites (13 delle quali a due piani), tra le quali spiccano due appartamenti
standard e la suite presidenziale, un appartamento di 143 metri quadri di
superficie dotato d’accesso indipendente ed una zona Spa di 72 mq. Tutte le
camere dell’hotel saranno arredate in stile mediterraneo e adatte a soddisfare le
esigenze dell’ospite moderno. Le strutture congressistiche del “Valamar Lacroma
Resort” comprendono una gran sala congressi polivalente divisibile in quattro
sale minori, con una superficie di 890 metri quadri ed una capienza max. di
1.000 posti a sedere. Completano il resort sette sale di minori dimensioni,
un’ampia hall e uno spazio espositivo di 532 metri quadri.
163
La grotta di Đurović – una perla speleologica a due passi dall’Aeroporto
di Dubrovnik
La “Đurovića špilja”, ovvero la Grotta di Đurović, è stata aperta al pubblico nei
primi giorni dello scorso agosto. Le ricerche ed i lavori di sistemazione della
grotta sono durati 7 anni e sono costati 2,2 milioni di kune. Perla di gran pregio
turistico e speleologico venuta alla luce nell’area dell’Aeroporto di Dubrovnik,
misura 156 metri di lunghezza, mentre il suo punto più profondo è stato misurato
a 25 metri sotto il livello della pista dell’aeroporto sovrastante. I reperti
archeologici (ossa ed oggetti in ceramica) rinvenuti dalla grotta durante gli scavi
risalgono all’età del bronzo ed all’età ferro. La grotta è sempre stata nota alla
popolazione locale, che vi si riforniva d’acqua potabile e vi trovò riparo al tempo
delle incursioni aeree durante la Seconda guerra mondiale. Almeno sino al 1962,
quando, per le esigenze della costruzione dello scalo aeroportuale, si decise di
sigillarla. La prima fase dei lavori di conservazione è stata portata a termine; la
seconda fase, invece, sta per iniziare e prevede la realizzazione, nell’anticamera
della grotta, di uno spazio multimediale nel quale, con effetti audiovisivi e grazie
all’animazione realizzata al computer, saranno presentati il processo cronologico
di formazione dell’universo sino all’era geologica attuale.
L’offerta per VIP
L’azienda aeroportuale di Dubrovnik, in collaborazione con il gruppo “Jadranski
luksuzni hoteli”, ha realizzato il salone ALH V.I.P. negli spazi del nuovo terminal A
dell’Aeroporto Dubrovnik-Čilipi. Si tratta di un salone esclusivo destinato ad
accogliere alte personalità, delegazioni governative straniere, chi desidera
beneficiare di un trattamento aeroportuale esclusivo e tutti gli ospiti V.I.P. del
gruppo turistico-alberghiero “Jadranski luksuzni hoteli”. Quest’ultimo, in
collaborazione con l’agenzia turistica “Jadranski luksuzni servisi”, ha attivato, sul
modello degli hotels più lussuosi ed esclusivi del mondo, un servizio di bus
navetta destinato al trasporto dei suoi ospiti dall’albergo in cui alloggiano al
centro cittadino, la Città vecchia di Dubrovnik. Il servizio sarà in funzione dal 15
aprile agli ultimi d’ottobre.
Tartufi anche sulla seconda penisola della Croazia
Sulla penisola di Pelješac (Sabbioncello), più precisamente nel paese di Bilopolje,
alle spalle d’Orebić, è stato trovato un tartufo nero che ha suscitato meraviglia
ed entusiasmo tra i raccoglitori di funghi della zona. Il ritrovamento è stato
accolto con particolare fervore soprattutto dal dott. Roman Božac, uno dei
maggiori micologi del paese, il quale da tempo sostiene che il tartufo cresce su
tutto il territorio croato.
164
COLLEGAMENTI
Dubrovnik può essere raggiunta con l’aereo da tutto il mondo grazie alla
vicinanza dell’Aeroporto internazionale di Čilipi. In esso operano oltre 40
compagnie aeree internazionali che collegano la città e l’area a tutte le maggiori
città d’Europa. La compagnia tedesca low-cost “Germanwings” ha annunciato
nuovi voli per Dubrovnik dalle seguenti località: Berlino-Schönefeld, Colonia/Bonn
e Stoccarda. E così Dubrovnik (una volta la settimana), così come Pola (ben tre
volte la settimana), nel corso del 2009 potrà essere visitata dai tanti turisti
tedeschi provenienti da Berlino.
Dubrovnik e la città italiana di Bari sono collegate direttamente con una linea di
traghetti internazionale, mentre il traghetto proveniente da Ancona, prima di
arrivare a Dubrovnik, fa tappa a Korčula. Linee marittime di cabotaggio collegano
il capoluogo della regione alle isole del suo arcipelago.
La città di Korčula può essere raggiunta in traghetto da Spalato (con scalo a Vela
Luka) e da Dubrovnik, Orebić e Drvenik (Makarska), mentre il traghetto per
Lastovo salpa dal porto di Spalato.
Lo scalo marittimo più vicino a Međugorje, il porto di Metković, è dotato di tutti i
servizi necessari per dare ospitalità ai diportisti. Il porto, sito nel delta della
Neretva, nel corso dei secoli ha mutato più volte la propria ubicazione. Al tempo
degli Illiri, dei Greci e dei Romani, sorgeva nei pressi dell’odierna Vid e del
piccolo fiume Norin, nell’area che comprende il sito archeologico ed il museo di
Narona. Durante il dominio prima turco, poi veneziano, il porto fu trasferito nella
località di Gabel, lungo il corso del fiume Neretva. Fondato nel 1715, deve il
proprio attuale aspetto ad un intervento di ricostruzione ed ampliamento
avvenuto nella seconda metà del XIX secolo, periodo della sua massima
prosperità economica. L’Austria imperiale costruì a Metković un porto moderno
ed efficiente, un ponte, le strade di confluenza e tutta una serie d’edifici portuali.
A quei tempi, il porto di Metković era l’unico in Dalmazia a vantare un
collegamento ferroviario diretto con il suo entroterra e, per quantità di traffico,
era il secondo porto dell’Adriatico. Perse il proprio ruolo verso la fine degli anni
Sessanta del secolo scorso, quando tutto il traffico mercantile fu dirottato verso
lo scalo del nuovo porto di Ploče.
LE COSE DI CUI ANDIAMO FIERI
Dubrovnik è la città natale di tanti “grandi” della storia croata. Uno di essi è
Ruđer Bošković (Dubrovnik, 18.5.1711 - Milano, 13.2.1787), fisico, matematico,
astronomo, filosofo e diplomatico. Con la sua opera più importante, la Theoria
philosophiae (1758), propose un’originale teoria delle forze che influenzò i chimici
ed i fisici britannici sino ai primi del XX secolo. Bošković fu sostenitore della
relatività della conoscenza umana e sviluppò un particolare studio sullo spazio e
sul tempo. Conseguì straordinari risultati nella geometria sintetica e nella
matematica. Costruì vari strumenti ottici, astronomici e geodetici. Scrisse poesie
e cronache di viaggio e partecipò all’attività diplomatica a sostegno degli interessi
della natia Repubblica di Dubrovnik. Iniziò tanto tempo fa la storia dei personaggi
165
storici ed illustri che onorarono Dubrovnik di una loro visita. Tra essi ricordiamo
Riccardo Cuor di Leone, Wallis Simpson ed il principe Edoardo, Elizabeth Taylor e
Richard Burton, Micheal Douglas, Catharine Zeta Jones, Richard Gere, Nick Nolte
e Tom Cruise, per non parlare delle teste coronate, degli assi dello sport e dei
virtuosi della musica internazionale. Nel 2007 hanno trascorso le loro vacanze a
Dubrovnik personaggi del calibro di John Malkovich, Massimo D'Alema, Tara
Reid, Misha Maisky, Roman Abramović, Julian Rachlin, il re giordano Abdulah II,
Slavica e Bernie Eccelestone e Goran Višnjić. Nel 2008 Dubrovnik ha ospitato il
premio Oscar Kevin Spacey, la nota fotomodella Nina Morić ed il re della moda
Valentino. La coppia reale norvegese, re Harald V e la regina Sonja, ha navigato
tra le isole del mare Adriatico. Il pianista Leif Ove Andsnes, il violinista Philip
Dukes, gli attori hollywoodiani Sir Roger Moore e John Malkovich, i compositori
Krzysztof Penderecki e Alberto Iglesias, oltre ai notissimi Mischa Mayski, Itamar
Golan (pianoforte), Janina Jansen (violino), Radovan Vlatković (corno), sono i
prestigiosi artisti presenti all’ottava edizione del festival di musica da camera
“Julian Rachlin & friends”, tenutosi a settembre nel Palazzo dei Rettori. La testata
inglese “The Sunday Times”, nel suo numero dello scorso settembre, ha
pubblicato la classifica dei cinquanta itinerari turistici da percorrere a piedi più
belli del mondo
http://www.timesonline.co.uk/tol/travel/holiday_type/active/article4740590.ece).
La piazza d’onore, alle spalle del monte Glencoe in Scozia, è andata alle mura di
Dubrovnik, che hanno preceduto famosissime località di livello mondiale. Le mura
di Dubrovnik sono un’attrazione per ogni stagione e, come tali, meritano tutta
l’attenzione d’ogni turista in visita alla città. Passeggiando per le mura potrete
ammirare l’intero nucleo storico cittadino e lo splendido mare azzurro che
circonda la Città vecchia. Per quanto riguarda l’affluenza turistica registrata nel
2008, sino ad ottobre le mura di Dubrovnik sono state visitate da ben 743.196
turisti.
UN REGALO ORIGINALE ED UN BEL RICORDO
Il ricamo dei Konavli (www.tzcavtat-konavle.hr) - Rappresenta l’elemento
decorativo fondamentale dei costumi femminili della tradizione della regione dei
Konavli (Canali). Realizzato con la tecnica dei fili contati, dove l’ornamento,
rigidamente simmetrico, segue il canovaccio del tessuto sul quale si ricama,
diventa una decorazione geometrica nella quale si ripetono innumerevoli motivi.
Ricamato con un filo di seta prodotto artigianalmente e colorato con colori
naturali, in esso spiccano motivi di colore rosso, nero e verde-scuro, separati da
sfumature bianche ed abbelliti con decorazioni floreali dorate. I motivi dipendono
dal tipo di materiale che s’impiega, dalla finezza del lavoro e dalle possibilità
dell’applicazione del ricamo. Per questa sua duttilità, il ricamo originale dei
Konavli viene impiegato sovente per abbellire tovaglie, tovaglioli, sottobicchieri,
tende, biancheria per la casa o capi d’abbigliamento. Il ricamo dei Konavli è
conosciuto anche per i suoi bei colori, per l’eleganza del filo di seta e per la
perfezione della sua realizzazione, che non ammette errori. Esso custodisce
166
gelosamente tutti gli aspetti della cultura e dell’arte manifatturiera della regione
nella quale è nato.
RACCONTI, LEGGENDE E MITI
La leggenda della nascita di Dubrovnik
La nascita della città di Dubrovnik, avvolta da un velo di mistero, è raccontata da
una leggenda che affonda le proprie radici nel passato più remoto. Da un punto
di vista storico, la leggenda più credibile è quella legata alla distruzione ed alla
rovina, avvenute nel VII secolo d.C., della colonia romana di Epidauro, che
sorgeva là dove oggi sorge Cavtat. Epidauro, villaggio dalle antichissime origini,
al tempo dei Romani era un centro urbano ben sviluppato ed un importante
emporio mercantile e marittimo. Nel 614 Epidauro fu occupata e distrutta dagli
Avari e dagli Slavi; i sopravvissuti trovarono scampo nella boscosissima area
circostante e sull’isolotto tutto rocce di Laus. Separato dalla terraferma da un
canale, il centro abitato sull’isolotto era ben protetto tanto dalla terraferma
quanto dal mare. Nel frattempo, sulla terraferma, dirimpetto al villaggio isolano
di Ragusa, si sviluppò un insediamento croato che, probabilmente in ragione
della presenza di fitti boschi di quercia mediterranea ( “dubrava”, in croato), fu
chiamato Dubrovnik. Con il passare del tempo, i rapporti tra i due insediamenti
croato e romano s’intensificarono, suggellati anche da diversi matrimoni tra i
membri delle due comunità. Lo stretto tra la terraferma e l’isolotto, nei secoli X e
XI, andò riducendosi sino a scomparire del tutto alla fine del XI secolo.
Nel punto esatto in cui l’isola s’unì alla terraferma, oggi sorge la via più larga e
famosa della città di Dubrovnik, detta Stradun. I due insediamenti, integratisi
completamente soltanto nel XII secolo, si dotarono di una cinta muraria comune
che, nel XIII secolo, comprese anche la periferia settentrionale della città. Grazie
ad una pianificazione urbanistica successiva, Dubrovnik ricevette, proprio in quel
periodo, il suo aspetto definitivo, che è poi quello che tutti noi conosciamo.
La Repubblica Ragusea, entità statale estesasi sul territorio della città di
Dubrovnik e dei suoi immediati dintorni, tanto sulla terraferma, quanto sulle isole
circostanti, nacque dal comune medievale di Dubrovnik (Ragusa). La storia della
Repubblica Ragusea, riconosciuta a livello internazionale, nacque nel XV secolo e
durò ininterrottamente sino ai primi anni del XIX secolo. Essa comprendeva
un’area di 1.092 chilometri quadrati e contava 35-45.000 abitanti. Per ben 450
anni, Dubrovnik (Ragusa) fu uno stato indipendente che, nonostante le sue
dimensioni limitate, riuscì a svolgere un importante ruolo economico tanto
nell’area balcanica, quanto nel Mediterraneo, divenendone una potenza
marinara. Sebbene poco estesa, la Repubblica Ragusea disponeva di
un’imponente flotta mercantile e di una diffusa rete diplomatico-consolare, in
particolar modo nei paesi del bacino del Mediterraneo. La Repubblica vantò dalle
30 alle 50 rappresentanze diplomatico-consolari in giro per il mondo. Sul finire
del XVIII secolo, la Repubblica aveva ben 50 consoli in altrettanti paesi del
Mediterraneo e dell’area atlantica. Nel periodo di maggiore fulgore, Dubrovnik
167
era considerata una delle maggiori potenze marittime del tempo, con una flotta
di ben 280 navi. Alla battaglia di Lepanto, la Repubblica Ragusea partecipò con
50 navi. Il motto della Repubblica si trova scolpito sull’ingresso della fortezza di
Lovrijenac: “La libertà non si vende per tutto l’oro del mondo”. La res pubblica ed
il bene della comunità dovevano prevalere sugli interessi individuali. La sua abile
politica estera aveva come scopo la conservazione della libertà ed il
mantenimento dell’integrità territoriale. Anche grazie alla protezione turca
(pagata a caro prezzo con un tributo annuo di 12.500 ducati), i mercanti di
Dubrovnik, indisturbati, potevano fare affari per tutta l’area dei Balcani, sino alle
terre bagnate dai fiumi Sava e Danubio, e per gran parte dei paesi dell’Europa
centrale. La fine definitiva della Repubblica fu sancita nel 1806 con l’ingresso
delle truppe di Napoleone nella città. La sua soppressone ufficiale, decretata dai
governatori francesi, risale al 31 gennaio 1808.
BANDIERE BLU
ACI MARINA DUBROVNIK
ACI MARINA KORČULA
Spiaggia dell’hotel “Dubrovnik – President”
Spiaggia dell’hotel “Neptun”
Spiaggia dell’hotel “Osmine”
Spiaggia dell’hotel “Croatia” - nord
168
ARRIVI E PRESENZE DEI TURISTI STRANIERI SECONDO IL LORO PAESE DI PROVENIENZA
I – XII 2007 / I – XII 2008
Arrivi
Pernottamenti
indici
indici
I – XII 2008
I – XII 2008
I – XII 2007
I – XII 2007
I – XII 2008
I – XII 2007
11 162 406
I – XII 2008
11 260 807
101
I – XII 2007
56 005 492
I – XII 2008
57 103 494
102
100
numero
medio di
presenze
in rapporto
agli arrivi
5,1
Turisti
domestici
Turisti
stranieri
1 855 715
1 845 702
99
6 430 862
6 477 972
101
11,3
3,5
9 306 691
9 415 105
101
49 574 630
50 625 522
102
88,7
5,4
Austria
839 717
813 728
97
4 244 607
4 164 793
98
8,2
5,1
Belgio
99 181
97 765
99
509 013
513 743
101
1
5,3
Bielorussia
3 888
3 879
100
20 252
23 701
117
0
6,1
Bosnia e
Erzegovina
Bulgaria
222 135
239 539
108
1 146 799
1 198 560
105
2,4
5
24 946
30 879
124
50 445
60 376
120
0,1
2
Cipro
3 057
2 082
68
11 711
5 570
48
0
2,7
Totale
Montenegro
struttura
delle
presenze %
7 403
10 231
138
27 796
41 987
151
0,1
4,1
Repubblica
Ceca
Danimarca
669 132
622 620
93
4 394 711
4 122 460
94
8,1
6,6
77 152
81 979
106
561 791
594 785
106
1,2
7,3
Estonia
11 870
9 654
81
36 372
30 602
84
0,1
3,2
Finlandia
26 435
25 541
97
109 789
109 080
99
0,2
4,3
Francia
473 806
439 095
93
1 664 973
1 635 494
98
3,2
3,7
Grecia
10 290
13 061
127
27 023
29 179
108
0,1
2,2
Irlanda
41 940
36 598
87
193 491
168 534
87
0,3
4,6
Islanda
3 628
2 620
72
21 800
14 805
68
0
5,7
1 249 343
1 167 646
93
5 451 968
5 069 287
93
10
4,3
Lettonia
16 058
13 440
84
45 830
40 444
88
0,1
3
Lituania
31 787
35 145
111
106 683
110 895
104
0,2
3,2
Italia
Lussemburgo
3 779
3 437
91
16 062
13 897
87
0
4
Ungheria
381 202
370 392
97
1 984 644
1 933 978
97
3,8
5,2
Macedonia
26 002
30 087
116
114 036
148 521
130
0,3
4,9
Malta
1 233
1 359
110
5 648
4 483
79
0
3,3
264 664
297 318
112
2 030 442
2 334 993
115
4,6
7,9
Olanda
Norvegia
74 735
77 824
104
405 569
428 837
106
0,8
5,5
Germania
1 554 794
1 545 735
99
10 848 939
10 982 654
101
21,7
7,1
Polonia
322 890
417 211
129
1 833 961
2 511 568
137
5
6
Portogallo
29 532
32 454
110
62 315
76 400
123
0,2
2,4
Romania
47 054
67 643
144
216 837
310 968
143
0,6
4,6
Russia
157 259
175 135
111
1 288 828
1 446 776
112
2,9
8,3
Slovacchia
280 586
299 318
107
1 831 655
1 927 093
105
3,8
6,4
1 015 379
1 042 666
103
5 689 746
5 802 277
102
11,5
5,6
Serbia
76 929
87 633
114
314 468
385 093
122
0,8
4,4
Spagna
153 826
168 249
109
305 210
340 550
112
0,7
2
Svezia
127 531
134 409
105
663 821
722 392
109
1,4
5,4
Slovenia
169
Svizzera
134 312
132 736
99
563 905
557 968
99
1,1
4,2
Turchia
15 208
18 334
121
52 116
51 144
98
0,1
2,8
Regno Unito
267 159
261 070
98
1 275 609
1 223 226
96
2,4
4,7
Ucraina
29 043
31 603
109
203 324
226 987
112
0,4
7,2
Altri paesi
europei
23 678
24 549
104
67 457
65 545
97
0,1
2,7
Repubblica
Sudafricana
Altri paesi
africani
Canada
7 198
6 679
93
16 242
14 957
92
0
2,2
5 296
5 226
99
22 071
21 050
95
0
4
36 474
38 282
105
103 657
104 943
101
0,2
2,7
181 381
158 140
87
453 106
397 433
88
0,8
2,5
2 477
3 510
142
7 124
9 187
129
0
2,6
USA
Altri paesi
dell’America
settentrionale
Brasile
6 036
8 105
134
16 160
20 771
129
0
2,6
Altri paesi
dell’America
meridionale e
centrale
Israele
15 658
15 430
99
41 285
40 698
99
0,1
2,6
41 126
34 788
85
91 030
73 358
81
0,1
2,1
Giappone
86 404
143 704
166
131 129
201 299
154
0,4
1,4
Cina
6 416
6 375
99
15 365
12 018
78
0
1,9
Repubblica di
Corea
13 792
12 076
88
18 939
17 260
91
0
1,4
Altri paesi
asiatici
Australia
17 953
20 530
114
50 040
54 790
109
0,1
2,7
70 489
80 277
114
167 529
189 106
113
0,4
2,4
Nuova
Zelanda
Altri paesi
dell’Oceania
13 443
14 432
107
31 988
32 200
101
0,1
2,2
3 985
2 887
72
9 319
6 807
73
0
2,4
Fonte: Istituto Nazionale Croato di Statistica
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