Il fondatore di repubblica ha scelto la sala
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Il fondatore di repubblica ha scelto la sala
La Nuova Sardegna del 13 agosto 2008 Pagina 7 - Sardegna Eugenio Scalfari ieri ha sposato Giuliana Rossetti PALAU. Hanno scelto il palazzo simbolo della storia del paese per pronunciare il loro sì. Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano “La Repubblica”, ha sposato ieri mattina Giuliana Rossetti al primo piano dell’edificio che Giovan Domenico Fresi fece costruire alla fine dell’Ottocento. Il sindaco di Palau, Piero Cuccu, ha celebrato il matrimonio in una cerimonia blindatissima. Solo 12 gli invitati nella sala affreschi della biblioteca che si affaccia sul giardino interno del palazzo. La finestra che dà sullo spazio verde è rimasta aperta su richiesta esplicita della coppia. Testimoni e ospiti si sono accomodati su poltroncine arancioni, gli sposi su sedie bianche. Ogni dettaglio è stato studiato con cura dalla direttrice della biblioteca, Teresa Aversano. I preparativi, avvolti nella più completa riservatezza, sono durati una settimana. Lunedì sera la signora Scalfari ha fatto sostituire dei quadri appesi alle pareti della sala con tre tele nuove, scelte nella collezione di un’artista palaese, Maria Malù. Il matrimonio è cominciato a mezzogiorno. Dopo mezz’ora i coniugi Scalfari, lui pantalone bianco, camicia azzurra e giacca blu, lei tunica bianca con scialle e una collana rossa, sono saliti su una Mercedes grigia parcheggiata nel cortile interno. Nessun fiore sull’auto, ma una scritta “Nel giorno dell’unione”, ricavata nella polvere sul vetro posteriore. (se.lu.) Interni DIETRO LE QUINTE 20 Adalberto Signore da Roma 쎲 Strette di mano con generali e soldati dell’esercito, qualche fotografia in compagnia di due militari della Brigata Sassari, persino due o tre minuti per giornalisti e telecamere con tanto di battuta ironica a suggellare l’insolita mattinata. In un’assolata e quasi deserta Roma ferragostana, Gianni Letta concede il secondo strappo alla sua proverbiale riservatezza nel giro di una settimana esatta. Così, dopo il mercoledì che lo aveva visto mattatore con battute e gag durante la conferenza stampa insieme a Tremonti, Calderoli e Brunetta per illustrare la Finanziaria, è sempre in un mercoledì che decide di far visita in «missione di gratitudine» a due dei presidi militari in città. Prima davanti alla rappresentanza diplomatica palestinese in piazza San Giovanni in Laterano, il Giornale 쏋 Giovedì 14 agosto 2008 Il secondo strappo di Gianni Letta Battute e fotografie con i soldati poi sotto l’ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede al Circo Massimo. Difficile, dunque, non immaginare un legame tra la scelta di Letta e le polemiche delle ultime ore sulla decisione del governo di inviare i militari nei centri urbani. Critiche di cui si è fatta portatrice soprattutto Famiglia Cristiana che ha parlato di «inutile gioco dei soldatini nelle città». Ma sul punto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio è come sua consuetudine prudente. Perché, spiega ai cronisti, «come sapete io non faccio polemiche, mi astengo». Il messaggio, però, è piuttosto chiaro. E come era Dopo la conferenza stampa show, il sottosegretario rompe ancora la riservatezza per ringraziare i militari: «Avete donne belle e marziali» già accaduto in occasione della conferenza stampa che aveva seguito i resoconti dei giornali sulle decise divergenze tra lui e Tremonti, ancora una volta non arriva tanto con le parole quanto con i fatti. Perché è ovvio che la «missione di gratitudine» - decisa martedì d’intesa con Berlusconi - non può essere casuale. Come non lo sono le strette di mano con il generale Vidotto, le battute con i militari e quei pochi minuti concessi ai giornalisti quasi increduli. «Basta andare in giro, basta accostarsi a una pattuglia - dice Letta - e vedere cittadini che si fermano per dire “bravi” e “grazie”». Insom- Per Gianni Letta, dunque, quasi un new deal. Che da indispensabile consigliere dietro le quinte lo sta portando a protagonista del governo. Almeno dal punto di vista mediatico, s’intende, visto che sono anni che il Cavaliere non perde occasione per ringraziarlo pubblima, è la sua risposta a chi pole- camente del suo lavoro tanto mizza con le misure del gover- da averlo più volte immaginato no in materia di sicurezza, «le al Quirinale. divisioni riguardano il teatrino Un cambio di marcia che handella politica». no notato in molti. E E come non aveva che Berlusconi pare lesinato aneddoti e apprezzare se appegag presentando la na rientrato a PalazFinanziaria nella sazo Chigi dopo il salula stampa di Palazto ai militari, Letta zo Chigi, anche nel ha avuto con il Cavasuo inconsueto tour liere una lunga conromano chiude con versazione telefoniuna battuta per lui ca. Per dirla con le alquanto inconsueparole di Osvaldo NaGianni Letta ta: «Le donne delpoli, vicecapogrupl’Esercito - dice con po del Pdl alla Cameun sorriso salutando una solda- ra, «oggi ancor più di prima tessa della Brigata Sassari - so- Letta ha tutte le carte in regola no belle e marziali». per fare il vicepremier». Lettera ai posteri STENIO SOLINAS Un’eleganza a prova di bomba C’ è un film, che si chiamava Vestito per uccidere, di cui mi è rimasto in mente solo il titolo, assertivo eppure ambiguo. Come ci si veste per ammazzare qualcuno? È necessario lo smoking, o bastano un paio di shorts? Adesso la notizia è che un designer colombiano, Miguel Caballero, ha lanciato sul mercato di lusso britannico il «vestito per non essere uccisi», una linea di blazers, polo, impermeabili e giacche di pelle che si è già guadagnata uno stand da Harrods, il grande magazzino di cui sono clienti anche i reali d'Inghilterra. Il costo, bisogna dirlo, non è alla portata di tutte le tasche, ma è anche vero che, fermo restando il destino cinico e baro, se tu sei povero nessuno cercherà di ammazzarti per portarti via i soldi che non hai, ed è più probabile che un pescecane capitalista scateni l'odio omicida fra i molti che non lo vorrebbero più fra i piedi, di quanti nemici veramente mortali possa contare un dipendente delle Poste (per quanto, visto come funzionano…). Comunque, una polo che può affrontare il fuoco di una calibro nove costa 7.500 dollari, se la volete a prova di mitraglietta raggiunge i 10mila. Quale sia il materiale di cui sono fatte, non è dato sapere, o meglio il settimanale americano Time non ci dice di più: si sa soltanto che una giacca antiproiettile in pelle pesa un chilo e 200 grammi. Miguel Caballero, dicevamo all'inizio, è colombiano e con questo, avrebbe detto Totò, «ho detto tutto». Studente all'Università di Bogotà, capì qual era il suo destino nel vedere i suoi compagni di corso figli di politici o di facoltosi uomini d'affari, andare a lezione con giubbetti rinforzati di cui tutto si poteva dire tranne che non dessero nell'occhio. Da allora a oggi sono passati 16 anni e Caballero è divenuto l'unico stilistaproduttore di una linea di moda a prova di pallottole: ha clienti in 16 Paesi, l'anno scorso ha fatturato per nove milioni di dollari. Fra i suoi clienti c'è il presidente venezuelano Chavez, il re di Giordania Abdullah, l'attore americano Stephen Segal, l'ex marito di Kelly Le Brook, la memorabile Signora in rosso di un film di qualche anno fa. Non è dato sapere se tema l'ira della ex moglie o quella degli spettatori visto che recitare non è il suo forte. L'abito rinforzato di Caballero viene venduto con un'avvertenza riguardo al modo di tenerlo pulito. Può accadere, infatti che, pur fermando le pallottole, la loro forza d'urto provochi egualmente una lesione-ematoma e una perdita di sangue. Se così fosse, va lavato a secco. Non sia mai che il tessuto ceda… LOTTA A CHI SCARICA FILM ILLEGALMENTE IL GIORNALISTA CANDIDATO SINDACO PDL La Carlucci contro i pirati vuol fare come Sarkozy 쎲 Gabriella Carlucci contro i pirati. Non è il titolo di un film, anche se l’onorevole del Pdl è anche donna di spettacolo. Perché i pirati sono quelli online, che scaricano film e musica da internet beffando le leggi sui diritti d’autore. La Carlucci, con il placet del ministro della Cultura Sandro Bondi, sta lavorando ad un disegno di legge per contrastare il fenomeno. Che, secondo stime dell’Anica (Associazione industrie cinematografiche, audiovisive e multimediali), produce danni per 4 miliardi l’anno alle imprese del settore. Il modello potrebbe essere quello di Sarkozy. A giugno la Francia ha infatti introdotto una legge che prevede misure dissuasive e pene severe per chi scarica illegalmente dal web (fino alla sospensione dell’abbonamento a internet per unanno). LaCarlucci ha detto di guardare«con particolare attenzione» alla soluzione francese. Attenti pirati, le Carlucci son tornate. Gigi Moncalvo in campo riparte da Novi Ligure 쎲 Dal giornalismo alla politica. Anche Gigi Moncalvo, 58 anni, abbandona telecamere e computer e tenta l’avventura di amministratore candidandosi a sindaco di Novi Ligure, in Piemonte. Il giornalista – oltre che nella carta stampata ha lavorato a lungo sia a Mediaset sia in Rai – si lancia in una sfida complessa: Novi, infatti, è una roccaforte rossa, dove la sinistra governa da circa 30 anni. Ma il motto di Moncalvo è: «Mandiamoli a casa». «Novi – spiega – è una città triste e brutta, e la colpa è di questa sinistra che per anni si è fidata di dilettanti della politica, privi di cultura». Il candidato sindaco punta molto sulla comunicazione, e ha già predisposto un numero di telefonino e un indirizzo e-mail dove raccogliere suggerimenti e critiche: «Mi impegno fin d’ora – promette – a dedicare 12 ore al giorno ai miei concittadini». IL GIORNALISTA SI È SPOSATO DUE GIORNI FA A PALAU IL SINDACO DI BRESSANONE: «PUBBLICITÀ IMPAGABILE» Scalfari, l’età dell’amore Benedettotestimonialperfetto 쎲 L’amore, davvero, non ha età. Lo dimostra, in questo scorcio estivo, anche Eugenio Scalfari che, dai suoi venerandi 84 anni, un paio di giorni fa ha celebrato le proprie nozze con la compagna Giuliana Rossetti nel municipio di Palau, sulla costa settentrionale della Sardegna. Una cerimonia rapida, pare meno di mezz’ora, officiata dal sindaco Piero Cuccu. E molto riservata, lontano dai riflettori, come si confà allo stile severo del fondatore de La Repubblica, Eugenio Scalfari che ha voluto condividere la giornata solo con dodici invitati. Seconde nozze, dunque, per uno dei veterani del giornalismo italiano, rimasto vedovo dal dicembre 2006, quando morì la prima moglie, Simona De Benedetti, figlia del fondatore de L’Espresso. 쎲 Ci sono cose che non hanno prezzo. E uno spot turistico con la firma niente meno che del Papa in persona, è certo tra queste. Ne è pienamente consapevole il sindaco di Bressanone, Albert Puergstaller, che probabilmente non finirà mai di ringraziare Benedetto XVI per avere scelto la sua cittadina come meta per le proprie vacanze. «A parte l’immenso onore per la città di avere ospitatoil SantoPadre - ha detto il primo cittadino - quello che abbiamo speso è niente Il Papa a Bressanone rispetto all’effetto sul piano dell’immagine». In effetti, i 600mila euro spesi da Comune e Provincia per l’evento, più che una spesa sono stati un investimento: «Non avremmo mai potuto pagarci una pubblicità simile», ha ammesso Puergstaller. Sdebitarsi sarà dura. IL LEADER DELL’UDC SUL RITORNO NEL PDL Casini come 007: mai dire mai 쎲 Nelle ferie d’agosto il corteggiamento è uno sport assai diffuso. Anche in politica. Così ogni giorno la liaison tra l’Udc e il Pdl si arricchisce di nuove, romantiche pagine. Martedì, il ministro Rotondi ha chiesto al leader dei centristi, Casini, di tornare nella «casa» maggioranza. Come uso nelle schermaglie amorose Casini, ritroso, ha però declinato l’invito. Salvo ieri, maliziosamente, ricordare che in politica non si può Pier Ferdinando Casini «mai dire mai». Un’apertura accolta con favore nel Pdl. A partire dal capogruppo alla Camera, Cicchitto che, prima di tutto, chiede un confronto positivo in Parlamento. Poi, «da cosa nasce cosa». Anche perché, ricorda Osvaldo Napoli, «il Pdl non è una torre di pietra chiusa e invalicabile». LA MORATTI E IL MARITO IN BARCA Sole e mare d’agosto sciolgono donna Letizia 쎲 Tempo di vacanze per il sindaco di Milano, Letizia Moratti. E in vacanza, si sa, ci si rilassa. È così che una versione decisamente inedita del primo cittadino del capoluogo lombardo è finita sulle pagine di Novella, prontamente segnalata dal sito del Tgcom, reparto gossip. Cos’ha mai fatto la Moratti? Nulla di male. Semplicemente, serena e riposata in barca, ha smesso fascia tricolore, tailleur e piglio da sergente di ferro, e si è lasciata andare ad un tenero bacio col marito Gianmarco. Coccole tra marito e moglie, nulla di scandaloso. Ma le pur innocenti tenerezze non sono sfuggite ai paparazzi, pronti a immortalare il fatidico bacio: lei distesa in barca, e anche ben coperta per proteggersi dal sole; lui con la cuffia in testa, metà in acqua e metà fuori, che si solleva facendo leva sul bordo per baciare la sua Letizia. Un momento di pausa, lontano da stress e impegni di lavoro. Che puntualmente sono già in agguato. Domani, Ferragosto, giorno di vacanza per antonomasia per tutti gli italiani, Letizia indosserà di nuovo i panni del sindaco, con una girandola di appuntamenti istituzionali che cominceranno alle 10 del mattino e culmineranno col pranzo in compagnia di 1200 anziani. L’EX MINISTRO DONA AL CARCERE I LIBRI DELLA PRIGIONIA La biblioteca «Del Turco» 쎲 Chissà se è un modo per dimenticare, almeno fino al processo, il ricordo dei 28 giorni trascorsi nel carcere di Sulmona. Certo è che Ottaviano Del Turco ha deciso di donare alla biblioteca del penitenziario i circa cinquanta libri che gli hanno fatto compagnia nel periodo della detenzione. Volumi in parte portatigli da casa, in parte regalo di famigliari e amici, compresi gli undici politici che sono andati a trovarlo in prigione. Un atto di generosità, che sa anche di ringrazia- Del Turco ai domiciliari mento al direttore del carcere, che inizialmente gli aveva sequestrato i libri ma che poi gli ha permesso di tenerli. Visto che l’altro hobby al quale l’ex governatore dell’Abruzzo si è dedicato in carcere è la pittura, che il prossimo dono siano tele autografe dell’autore?