Che cosa accadde veramente? (da "Atlante dei misteri - art

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Che cosa accadde veramente? (da "Atlante dei misteri - art
Roswell
Scritto da Cinzia Baldini
Martedì 05 Luglio 2011 18:32
Che cosa accadde veramente?
(da "Atlante dei misteri" - a cura di R. Giacobbo - di I. Bellini e D. Grossi GIUNTI
Editore)
Cittadina di Roswell, New Mexico, Stati Uniti, anno 1947.
Fino ad ora la vita di questa tranquilla e sconosciuta cittadina è stata movimentata
solo dal via vai dei soldati di stanza alla vicina base aerea dell’esercito americano.
Ma tra il 2 e il 4 luglio, il fine settimana nel quale gli Stati Uniti celebrano il giorno
dell’indipendenza, accade qualcosa che porta Roswell sulle prime pagine dei
giornali di tutto il mondo.
É una notte di temporali. Lampi e tuoni agitano il cielo e le campagne, ma non
tutto quello che accade sembra imputabile alle forze della natura.
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Alle 21,50 circa uno strano oggetto luminoso sfreccia in direzione della località di
Corona. La mattina successiva, il 3 luglio, un allevatore di bestiame, nell’uscire di
casa fa una strana scoperta: una grande quantità di lamine metalliche cosparge il
suo terreno. Non avendo il telefono in casa ne informa lo sceriffo solo il 5 luglio
recandosi appositamente a Corona.
Ma a Corona si parla già di strani avvistamenti. Dischi volanti sarebbero apparsi in
quella notte di tempesta. L’allevatore li collega subito alle lamine di metallo che ha
trovato nel suo territorio e tornato a casa le raccoglie e il giorno successivo, il 6
luglio, le porta in città, nell’ufficio dello sceriffo il quale informa immediatamente il
comandante della base militare di Roswell.
Ormai la notizia del recupero di frammenti di un oggetto volante non identificato
ha fatto il giro del mondo, ma l’aereonautica militare smentisce con un comunicato
ufficiale: i resti ritrovati sarebbero parte di un pallone sonda precipitato a causa
della tempesta.
Per la stampa i conti non tornano, anche perché altri resti di un oggetto metallico
sarebbero stati ritrovati nella piana di San Agustin, a circa duecento chilometri a
ovest di Roswell. E, insieme ai resti metallici, sarebbero stati ritrovati anche alcuni
cadaveri dalle sembianze umanoidi: i componenti dell’equipaggio.
Ma sono solo voci, comunque quella zona è stata inspiegabilmente recintata
dall’esercito e a nessuno è consentito avvicinarsi. Perché tanta sollecitudine e
tanta segretezza se si tratta di un semplice ed innocente pallone sonda?
Il 10 luglio una strana telefonata raggiunge l’agenzia di pompe funebri
convenzionata con l’aeronautica militare. Dalla base vengono richieste due bare
per bambini e informazioni sulle modalità di conservazione dei cadaveri. Il titolare
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dell’agenzia azzarda una richiesta di spiegazioni: gli viene risposto che sono dati
utili, unicamente all’archivio.
L’opinione pubblica tira subito le conclusioni: sono forse stati ritrovati i resti di due
extraterrestri, due corpi delle dimensioni di un bambino umano? Ad alimentare il
giallo di Roswell contribuisce una foto scattata al generale R. M. Ramey nel suo
ufficio di Forth Worth, il pomeriggio dell’8 luglio, nel corso di una conferenza
stampa, dove si vede il generale inginocchiato accanto ai resti di un pallone e di
un bersaglio radar all’interno del suo ufficio. Scattata con il preciso scopo di
fugare qualsiasi dubbio sulla versione ufficiale che parlava appunto di un pallone
sonda aveva invece dato adito ad altre domande perché il generale Ramey aveva
in mano un documento del quale si intuisce parte del testo. Alcuni vi
ricostruiscono la parola "Magdalena", altri la parola "Roswell", ma su una frase
tutti concordano: nel documento accartocciato si legge "vittime del rottame". Ma a
Roswell, quella notte di luglio, non era caduto un pallone sonda?
Insomma che cosa si schiantò davvero al suolo? E le vittime se c’erano state, chi
erano? Per chi servivano quelle bare richieste dalla base militare?
Per ben 48 anni non accade nulla di nuovo: chi parla di extraterrestri resta
convinto delle proprie ragioni, mentre l’esercito continua a confermare la versione
del pallone sonda.
Nel 1995 c’è un colpo di scena: il documentarista inglese Ray Santilli mette le
mani su un filmato della durata di sette minuti circa, il quale benché sfuocato
mostra inequivocabilmente due medici in camice bianco, con guanti e
mascherine, che esaminano due strani cadaveri delle dimensioni di un bambino. Il
caso Roswell torna così sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo e le
polemiche divampano nuovamente. Ma Santilli non convince fino in fondo,
soprattutto perché non si riesce a fare chiarezza sulla provenienza del materiale
filmato.
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Ad oggi non esiste alcuna prova che le pellicole siano un falso, o che comunque
si riferiscano veramente all’incidente di Roswell, ma gli elementi disponibili non ne
comprovano assolutamente la veridicità, tanto che ormai anche per la
maggioranza degli ufologi, il filmato viene considerato non autentico.
Insomma il mistero di Roswell, se di mistero di tratta, è destinato a rimanere
ancora tale a distanza di quasi 60 anni.
Breve nota sull’Area 51
É una porzione di una base militare americana che si trova a circa 150 chilometri
da Las Vegas, nel deserto del Nevada.
É una delle zone più sorvegliate del pianeta, ne è vietato il sorvolo e, grazie
anche alla conformazione del terreno, è praticamente impenetrabile. Nelle foto
satellitari effettuate da Giappone e Russia si notano una pista di decollo e alcuni
edifici. Ma c’è chi ritiene che la vera e propria base si sviluppi per ben 90 piani
sottoterra. Area 51 è divenuta famosa perché molti ufologi ritengono che il
governo degli U.S.A. vi custodirebbe le prove dell’esistenza degli extraterrestri.
Quasi sicuramente in questa base vengono progettati e realizzati i prototipi di
aerei sperimentali. Alcuni scienziati che asseriscono di aver lavorato nella base
per poi disertare, hanno rivelato al mondo di avere toccato con mano "dischi
volanti" a propulsione gravitazionale di origine aliena. Un tipo di propulsione a cui i
militari stanno lavorando.
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Di sicuro ci sono le decine di avvistamenti di oggetti luminosi nei cieli del Nevada,
particolarmente concentrati sull’Area 51.
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