Tesina di 3ª media
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Tesina di 3ª media
Tesina di 3ª media a cura di Melania Matacena 3ª D ARGOMENTI •Inglese: the pubs •Spagnolo: el flamenco y la musica espanola •Arte: il Futurismo •Scienze: il sistema solare •Italiano: Rigoberta Menchù •Musica: in the mood •Storia: Mahatma Gandhi •Geografia: Africa mediterranea •Tecnica: energia dal mare •Civica:la questione palestinese •Educazione fisica: la danza pubs In Britain the public house, usually known as the pub, is part of the traditional way of life. The most popular drink is beer, but you can also buy alcoholic drinks (whisky, gin, etc.) or soft drinks (lemonade, coca cola, etc.). The pub isn’t just a centre for drinking; it is also a centre for chat ,play the game darts, for make new ones , or just for sit and watch other people. Most pubs have two or more separate rooms called also bar. In the saloon bar you can sit and talk, in the public bar you can play darts. There are also many other room like the cocktail bar, the double bar where double quantities are served and the terrace bar where you can sit outside. The pubs have to observe strict rules about opening hours and on the sale of the alcoholic drinks. In fact the people under 18 can’t order alcoholic drinks.the people between 14 and 16 can enter to the pub but they can order just soft drinks. El flamenco introducciòn Con el temino flamenco se designa no solo a un conjunto de cantes y bailes, sino una manera de ser, de vivir, de interpretar la realidad… Las origenes del flamenco La historia de sus origenes se halla envuelta de misterio, ocultismo y confusion: el flamenco fue creado por los gitanos del sur de espana que llegaron a Andalucìa en el siglo XV. Los gitanos han sido casi siempre nòmadas y tomaban prestadas las formas musicales de los lugares hacia donde iban para reinterpretarlas a su manera. Asì, el flamenco tiene influencias de diversas culturas como la indù , la àrabe, la judìa, la griega, la castellana, etc.. Durante el siglo XVI, muchos trabajaron y murieron en las y vivieron refugiados en casas costruidas en cuevas de montanas al serperseguidos por la Iglesia y la Monarquìa. Asì en sus canciones empezaron a hablar en las injusticias cometidas contra ellos. Con el tiempo, estas persecuciones terminaron se fueron integrado. Los no gitanos o payos empezaron a conocer su mùsica y a interpretarla. La musica flamenca La mùsica flamenca empezò sòlo con la vòz, tocando las palmas y màs tarde la guitarra. En el siglo XX se introdujo el zapateo que consistìa en dar golpes con los piez llevando un ritmo muy vivo. El flamenco es, sobrtodo, el cnte, la guitarra y el baile. En el flamenco moderno es comùn el uso del bajo elètrico y el cajòn, ademàs de otros instrumentos. El cajòn es un instrumento de pecusiòn peruano que introduo Paco de Lucìa y es una caja de madera que se toca sentado sobre ella. Las bailarinas encima de una mesa levantan los brazos al cielo, retuercen las manos y empiezan a moverse en una sucesiòn de pasos llamados zapateados caracterizado por el rìtmico golpear de los piez. La mùsica espanola Los ritmos latino ya no son algo exòtico y se escuchan màs allà de las fronteras de los paises hispanohablantes el paìs productor y consumidor màs grande de musica en espanol es Estados Unidos, un paìz donde el idioma oficial no es el espanol. Tambièn es verdad que el mundo resulta cada dìa màs pequeno, las barreras geogràficas y culturales casi no existen para la mùsica y esto determina màs opciones, màs idiomas y mas competencia. Los intèrpretes La mùsica en espanol nunca ha tenidointèrprees tan conocidos como actualmente: Ricky Martin, Enrique Iglesias, Bebe, Paulina Rubio, Roxana, Gloria Estefan, Jarabe de Palo, Alejandro Sanz, Juanes, etc. Incluso las canciones bilingues son comunes hoy en dìa: al lado de Manu Chao, que mezcla espanol y francès, tenemos a Shakira y Soraya, que unen el pop con ritmos àrabes. Otro ejemplo singular de esto es la canciòn Livin’ la vida loca, escrita en spanglish,un tèrmino que identifica la mezcla de in inglès con espanol. Paralelamente a este fenomeno, asistimos a otro que da fuerza a lo que estamos diciendo: los artistas italianos que quieren darse a conocer a nivel mundial, utilizan el espanol en sus canciones; Laura Pausini, Tiziano Ferro, Bocelli y muchos otros ya son cantantes internacionales gracias a la versiòn en espanol de sus canciones. los bailes latinos y no sòlo la mùsica en espanol tiene una gran aceptaciòn entre los jovenes, los ritmos latinos tambièn tienen mucho èxito, y los chicos y chicas los bailanlos fines de semana con sus amigos. Entre los bailes màs frecuentes estàn la salsa, el merengue, la bachata, la cumbia y el chachachà. Otro baile ùnico y magico es el tango, que desde Argentina ha llegado a todos los paìses; son muchas personas que intenta aprender su dificiles pasos. IL FUTURISMO Il futurismo e` un’avanguardia storica di matrice totalmente italiana. Nato nel 1909, grazie al poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti, il futurismo divenne in breve tempo il movimento artistico di maggior novità nel panorama culturale italiano. Si rivolgeva a tutte le arti, comprendendo sia poeti che pittori, scultori, musicisti, e così via, Tempo e velocità I futuristi,come i cubisti vogliono mostrare nelle loro opere non un immagine fissa, bensì in movimento. Le macchine d’ avanguardia e moderne diventano forme di conoscenza. Nell’opera, la linea è lo strumento fondamentale che, fondendosi con la luce, elimina la prospettiva. Con ciò i futuristi introducono nelle opere una quarta dimensione: il tempo. La rottura con il passato Con arrivo del futurismo si preannuncia una vera e propria rottura con l’ arte del passato: i futuristi criticano e polemizzano la cultura del loro tempo, che ritengono fasulla e romantica, utilizzando in modo offensivo in confronto ad essa il termine “chiaro di luna” i futuristi auspicavano anche di distruggere i musei con le vecchie opere, che però non faranno mai. Sant’ Elia e la città del futuro Antonio Sant’ Elia, l’ autore del Manifesto dell’ architettura, rappresenta nei suoi quadri il pensiero futurista. Anche se quei progetti architettonici da lui progettati resteranno su carta, poiché comprendono grattacieli con ascensori esterni attraversati da scale a diverse quote, che si collegano con stazioni ferroviarie, aeroporti e centrali elettriche. Ma egli crede che con la tecnologia del futuro si riuscirà a raggiungere lo scopo. Il sistema solare La nascita Con il big bang, avvenuto circa 14 miliardi di anni fa, fu creato l’universo. Il sole però nacque solo 9 miliardi di anni dopo, cioè circa 5 miliardi di anni fa, nel frattempo molte stelle erano nate, vissute e morte, generando e regalando al sole tutti gli elementi che noi ora conosciamo e che diedero origine alla vita. Essendo questi elementi molto più pesanti rispetto all’ elemento dominante nella nebulosa protosolare (idrogeno) sono finiti al centro di essa. Quando il sole ha cominciato a comprimersi e a ruotare, tutti gli elementi che la componevano, furono distribuiti intorno al sole e formarono i pianeti con il peso specifico maggiore: Mercurio,Venere, Terra e Marte. Solamente quando il sole cominciò a funzionare, spazzò via tutti i detriti intorno a lui e lasciò solamente il sistema solare che noi oggi conosciamo. mercurio Mercurio è il pianeta più vicino al sole e il più piccolo di tutto il sistema solare. Essendo formato per l’80% da ferro, è il pianeta con il peso specifico maggiore. Ha l’orbita più ellittica di tutte . È visibile solamente in alcuni giorni dell’anno:la mattina presto o subito dopo il tramonto. È quasi impossibile vederlo normalmente. Infatti Copernico, sul letto di morte, confessò di non aver mai visto Mercurio. Proprio per questa sua caratteristica, gli fu dato il nome di mercurio che, nella mitologia, era il messaggero degli dei e indossava i sandali alati ed era come il pianeta molto sfuggente. venere Venere è il secondo pianeta del sistema solare. Visto dalla terra è il pianeta più bello, perché lo spesso strato di nubi che la ricopre lo fa apparire bianco e candido . Per questo motivo gli fu dato il nome di Venere che, nella mitologia, era la dea della bellezza. Venere è il pianeta più bello di tutti… esternamente, ma è anche il pianeta più inadatto alla vita; la sua temperatura è di 480°C , le nubi (spesse circa 100 km) sono fatte di sostanze acide che piovono sulla superficie di questo pianeta infernale. La pressione su Venere equivale a 80 atmosfere e con lo spesso strato di nubi non esiste luce. Poiché Venere è l’unico pianeta che gira in senso orario su se stesso,un suo giorno è più lungo di un suo anno. Con la Terra ha in comune il materiale da cui è composto, la massa e le dimensioni. terra La Terra è il terzo pianeta del sistema solare. È l’unico degli otto pianeti ad essere ricoperto d’acqua e avere la vita,poiché la sua atmosfera è costituita anche da ossigeno. Il pianeta blu dista 150 milioni di kilometri dal Sole. Come tutti gli altri pianeti a parte Venere, gira su se stesso in senso antiorario. Per favorire la vita, la sua temperatura media è di circa 20°C. possiede un campo magnetico che tutti possiamo osservare per mezzo della bussola. La Terra per compiere un giorno solare (giro che compie su se stessa rispetto al sole) impiega 24 ore, ma per compiere un giorno siderale (giro di 360°) impiega solamente 23 ore e 56 minuti. Tutto ciò perchè la Terra gira contemporaneamente su se stessa ed intorno al Sole, quindi impiega di più a ritornare con la stessa parte illuminata dal Sole. Un giorno solare perciò non è altro che un giro di 361°. MARTE Marte è il quarto pianeta per distanza dal Sole. Il suo nome deriva dal fatto che visto dalla Terra il suo colore è rosso e Marte nella mitologia era il dio della guerra. il suo colore rosso deriva dall’alto contenuto di ferro nelle sue rocce. Le sue dimensioni sono inferiori a quelle della Terra ma superiori a quelle di Mercurio. Marte è molto simile in alcune caratteristiche orbitali alla Terra: ha le stagioni perchè l’asse è inclinato come quello della Terra, ma le stagioni e l’anno su Marte durano il doppio. Avendo un’ orbita molto più ellittica rispetto a quella della Terra, ogni 18 anni, quando contemporaneamente la terra si troverà al perielio e Marte all’ afelio, questi due pianeti si troveranno alle minime distanze, GIOVE Giove è il quinto pianeta per distanza dal Sole(circa 750 milioni di kilometri) e il primo pianeta per massa e dimensioni. Il suo nome deriva d alla sua luminosità e dalle sue dimensioni rilevanti. Essendo una stella mancata per insufficienza di massa,non si può illuminare, ma produce comunque più calore di quanto ne riceve dal Sole. Come tutte le stelle, la sua massa è fatta principalmente di idrogeno ed elio. Giove intorno a sé ha degli anelli che sono visibili solo al telescopio. Possiede molti satelliti, i più importanti dei quali sono Io, Europa, Ganimede e Callisto, che Galileo scoprì ne nel 1610 ed i cui nomi derivano dalle conquiste amorose più famose del padre di tutti gli dei,Giove. Questo pianeta impiega 10 ore per compiere un giro su se stesso e 12 anni per compiere un giro intorno al Sole. saturno Saturno è il sesto pianeta per distanza dal Sole, che è di circa 1 miliardo e mezzo di kilometri. La sua massa è di poco inferiore a quella di Giove, ma il suo peso specifico è inferiore a quello dell’ acqua. Saturno è l’unico degli otto pianeti a possedere degli anelli visibili; noi dalla terra ne vediamo uno solo,ma in realtà sono decine di anelli di diverso materiale a seconda della distanza da Saturno. Gli anelli hanno quasi le dimensioni della distanza Terra-Luna. Questo pianeta possiede un grande satellite di nome Titano che, osservato con i telescopi, dimostra di avere un’ atmosfera come la Terra, perciò sono stati inviati su di esso molti radar per scoprire se potesse essere adatto alla vita… ma scoprirono che, come Venere, possiede un atmosfera composta da gas e sostanze dannose come metano,ammoniaca e acido. Saturno impiega 11 ore per fare un giro su se stesso e30 per fare un giro intorno al Sole. URANO Urano è il settimo pianeta per distanza dal Sole che è circa 3 miliardi di kilometri. È un pianeta che, come Nettuno, non possiede nessuna macchia o irregolarità, la sua superficie è completamente liscia. Urano è composto solamente da metano liquido. Gira come tutti gli altri pianeti in senso antiorario intorno al Sole, ma il suo asse di rotazione è quasi orizzontale, e su se stesso gira in senso orario. Come Giove possiede degli anelli sottilissimi. Il suo satellite maggiore si chiama Oberon. Per compiere un giro intorno al Sole impiega circa 80 anni, su se stesso circa 17 ore. nettuno Nettuno è l’ottavo nonché ultimo pianeta del Sistema Solare. Dista circa 6 miliardi di kilometri dal sole e impiega circa 160 anni per compiere un giro intorno al Sole. Possiede uno dei più grossi satelliti del Sistema Solare che si chiama Tritone e che gira intorno a Nettuno nel senso contrario del suo pianeta. Ciò significa che, fra centinaia di milioni di anni,Tritone si schianterà su Nettuno, causando un incontro planetario. Rigoberta menchù La vita Rigoberta Menchú Tum (, 9 gennaio 1959) è una pacifista guatemalteca, che ha ricevuto nel 1992 il Premio Nobel per la Pace, dato a lei "in riconoscimento dei suoi sforzi per la giustizia sociale e la riconciliazione etno-culturale basata sul rispetto per i diritti delle popolazioni indigene. Il premio le è stato conferito in parte per la sua biografia del 1987, Mi chiamo Rigoberta Menchú, curata dall'antropologa Elisabeth Burgos. I suoi detrattori sostengono che il libro contiene molti fatti inventati mentre i suoi difensori sostengono che qualsiasi eventuale invenzione passa in secondo piano rispetto all'estrema importanza del suo racconto sulla soppressione guatemalteca delle popolazioni indigene. La Menchú sostiene che iniziò a lavorare come bracciante agricola migrante all'età di 5 anni, in condizioni che causarono la morte dei suoi fratelli ed amici. Da adulta, si unì a membri della sua famiglia in azioni contro i militari per i loro abusi dei diritti umani. La violenza la costrinse all'esilio nel 1981. Nel 1991 prese parte alla stesura da parte delle Nazioni Unite di una dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni. Dopo un po' di tempo Rigoberta Menchú è ritornata in Guatemala per lavorare al cambiamento del suo paese. Ella ha inoltre cercato, nel 1999, di far processare in un tribunale spagnolo l'ex dittatore militare Efraín Ríos Montt, per crimini commessi contro cittadini spagnoli; tali tentativi sono stati comunque senza esito. In aggiunta alla morte di cittadini spagnoli, le accuse più gravi comprendono il genocidio contro la popolazione Maya del Guatemala. Nel 2002 Rigoberta Menchú Tum è stata insignita della cittadinanza onoraria di Caorle Venezia. Nel 2007, in occasione delle elezioni presidenziali del 9 settembre, si è candidata a capo della sinistra, ricevendo appena il 3% dei voti. Il libro Mi chiamo Rigoberta Menchú è un libro della antropologa Elisabeth Burgos edito dalla Casa Editrice Giunti. È l'autobiografia di Rigoberta Menchú Tum, una giovane contadina india residente in Guatemala. Rigoberta, attraverso l'intermediazione dell'autrice Elisabeth Burgos, descrive la situazione tragica del popolo guatemalteco, oppresso ed ucciso dai Conquistadores ladini. Rigoberta ci offre uno scenario fatto di riti quotidiani, antiche credenze, piccoli gesti simbolici che ricollegano i guatemaltechi agli antichi Maya, loro antenati. La vita degli indigeni è incentrata sul rispetto nei confronti della natura; l'alimentazione è fatta di ciò che si coltiva, le abitazioni sono costruite di arbusti e gli animali sono componenti della famiglia. Il mais (la "milpa") è alla base dell'alimentazione guatemalteca; d'altro canto il Popol Vuh (una sorta di Bibbia per gli indigeni) dice che i maya siano nati da palline di mais e acqua. Ogni indigeno ha un Nahual, un alter ego simbolico a cui il proprio destino è legato. Ogni giorno dell'anno ha un Nahual di riferimento; i più sfortunati sono coloro che sono nati il martedì: questo giorno ha per Nahual il toro, che ha caratteristiche piuttosto colleriche. La condivisione è un valore; ogni comunità ha persone elette (i "nonnetti") alle quali ci si può rivolgere per qualsiasi problema. Da una parte, la bellezza della natura, una vita intensa fatta di lavoro e comunità, dall'altra la drammatica lotta contro i ladini (meticci). Rigoberta ricorda il tempo in cui era piccola e si recava con i genitori a lavorare nella finca (piantagione). Ricorda la morte dei suoi fratelli (uno, catturato dall'esercito e torturato), e dei genitori (sua madre torturata, violentata e uccisa dall'esercito). Rigoberta decide ad un certo punto di prendere un impegno politico su di sé, all'interno di un sindacato agricolo. Lo swing Lo swing è un genere musicale jazz, nato negli anni venti ed evolutosi fino a divenire un genere definito nel 1935 negli Stati Uniti. Lo swing si distingue per un caratteristico movimento della sezione ritmica e per un tipo di esecuzione delle note con un ritmo "saltellante" (o "dondolante", appunto swing in inglese) Brano: in the mood Mahatma Gandhi Mohandas Karamchad Gandhi nacque a Porpandar, in India, nel 1869 da una ricca famiglia di mercanti. Da giovanissimo si trasferì a Londra per laurearsi in legge. Successivamente si trasferì in Sud Africa per esercitare la sua professione di avvocato, ma non fu così facile. In questo paese, come tutti gli altri emigrati indiani, fu vittima di molte discriminazioni razziali. Questa dura esperienza lo fece maturare profondamente il suo pensiero, che unì dei tipici pensieri occidentali (diritti inviolabili dell’ uomo) a quelli induisti. Quando nel 1915 tornò in India, Gandhi applicò queste teorie nella lotta d’indipendenza del suo paese. L’indipendenza dell’ india La Gran Bretagna lasciò sempre molto spazio alle forze locali del Governo nelle sue colonie. Ciò favorì il decolonizzazione e in pochi casi si può parlare di lotte violente per l’indipendenza. Così, agli inizi degli anni 60, tutte le colonie inglesi dell’ Africa e dell’Asia erano indipendenti. Ma le ex colonie rimasero comunque in stretto contatto con la Gran Bretagna attraverso una alleanza commerciale chiamata Commonwealth. Un caso particolare fu quello dell’ indipendenza dell’ India. L’india era stata per secoli il cuore dell’intero Impero Britannico. Durante il periodo fra la prima e la seconda guerra mondiale, la richiesta di indipendenza si fece sempre più pressante. Essa era sostenuta dal partito del congresso la cui influenza sulla popolazione indiana fu accresciuta dall’instancabile azione del Mahatma (grande anima) Gandhi. Gandhi e la non violenza Gandhi diffuse la lotta politica basata sulla non violenza, cioè ad una disobbedienza civile a tutte quelle leggi civili che non rispettassero la dignità d di ogni uomo. Dopo essere diventato la figura in primo piano del partito del congresso, il Mahatma condusse molte campagne non violente. Una molto importante è la marcia del sale nel 1930: Gandhi, seguito dalla folla, percorse un lungo tragitto a piedi raccogliendo cristalli di sale, disobbedendo alla legge inglese che riguardava il monopolio del sale. Queste iniziative raggiunsero un duplice obbiettivo: •Resero meno conveniente per gli inglesi dominare l’india, che si stava rivelando un controllo troppo costoso •Trasformarono il partito del congresso da gruppo di intellettuali a movimento popolare di massa. India e Pakistan L’indipendenza venne concessa il 15 agosto 1947, che fece nascere due nuovi stati: l’ India e il Pakistan. Il Pakistan era di religione musulmana, mentre l’India professava la religione induista. Il Pakistan fu creato proprio per dividere questi due gruppi religiosi, evitando una guerra civile. I rapporti fra i due stati rimasero comunque molto tesi e lo stesso Gandhi morì assassinato nel 1948 da un fanatico indù. Il dono Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto. Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente, fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima, posala sul volto di chi non ha pianto. Prendi il coraggio, mettilo nell’animo di chi non sa lottare. Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza, e vivi nella sua luce. Prendi la bontà, e donala a chi non sa donare. Scopri l’amore, e fallo conoscere al mondo. (Mahatma Gandhi) Africa mediterranea Gli stati dell’ area Procedendo da ovest verso est lungo la fascia costiera del mediterraneo, l’ area è costituita innanzitutto dal territorio del Maghreb, che in arabo significa “ occidente” ed è il termine geografico con cui si indica il territorio oggi occupato da Marocco, Algeria, Tunisia. C’è poi la Libia, che per la sua posizione centrale non rientra fra i paesi del Maghreb, ma ha con essi molti elementi comuni. Sul Mediterraneo si affaccia anche l’ Egitto, uno stato a cui sarà dedicata una trattazione specifica. Territorio e popolazione Dal punto di vista fisico si individua la presenza di due regioni naturali: un ambiente di tipo mediterraneo sulla costa e un ambiente desertico sahariano nell’ interno. Gli unici fiumi sono quelli del versante mediterraneo; all’interno i corsi d’acqua sono endoreici e nel Sahara scompaiono del tutto. In passato tutti i paesi subirono la colonizzazione romana a la successiva conquista araba. Ovunque la religione è musulmana. Nelle oasi e sulle montagne del Sahara vivono popolazioni berbere, che si contrapposero sia ai romani sia agli arabi e più tardi anche ai francesi. I più noti sono i tuaregh, i cosiddetti “uomini blu” per i colori dei loro mantelli. Aspetti sociali… I pesi dell’ Africa mediterranea, cioè quelli del Maghreb, la Libia e l’ Egitto, hanno un reddito pro capite più alto della media africana. Algeria, Libia ed Egitto sono anche esportatori di petrolio. L’ indice di sviluppo umano pone tuttavia ugualmente in posizioni arretrate sia l’ Algeria, sia l’ Egitto e il Marocco (tutti oltre il 100º posto). È ancora alta infatti la quota di popolazione alfabeta, mentre per quel che riguarda la speranza di vita questi paesi hanno fatto notevoli progressi, in particolar modo l’ Algeria e la Tunisia. Nel caso della Libia non solo la speranza di vita è alta (74 anni per i maschi e 78 per le femmine), ma è elevato anche il reddito per abitante e quindi risulta migliore la posizione nella graduatoria Isu( 58º posto) Ed economici fra le attività economiche ha ancora importanza l’ agricoltura, praticata lungo le coste del Mediterraneo e lungo la valle e il delta del Nilo. Si producono prevalentemente cereali, riso, cotone, ma anche agrumi, olive e datteri. Per il Marocco, la Tunisia e l’ Egitto sono abbastanza rilevanti anche le attività legate al turismo. Energia dal mare Gli oceani sono un enorme fonte di energia, perché si può ricavare energia dalle onde, dalle maree e dal calore immagazzinato nell’ acqua del mare. Energia dalle onde Una delle prime proposte per utilizzare l’energia delle onde è la più semplice: le onde, con il loro movimento all’in su e all’ in giù, sono come dei pistoni che spingono aria in un condotto e, nonostante il moto sia lento, se l’impianto viene disposto correttamente, la massa d’acqua che viene mossa è sempre di parecchie tonnellate; la pressione esercitata è dunque enorme, permette alle turbine di girare e produrre elettricità. Altri modi per poter sfruttare questa forza sono: •Sfruttare le variazioni di pressione sotto la superficie marina. •Usare galleggianti che imitino il moto ondoso, trasferendolo ai generatori elettrici per mezzo di pistoni Le maree Le maree sono dovute alla forza d’attrazione che la Luna esercita sulla Terra. Una centrale che sfrutta le maree( centrale mareomotrice) deve essere costruita sull’estuario di un fiume che deve essere sbarrato alla parte che sfocia nel mare con una diga artificiale, all’interno della quale c’è il macchinario che sfrutta l’ ampiezza di marea. Perche questa forza sia sfruttabile, essa deve essere costruita in un luogo dove l’ ampiezza di marea sia sufficiente. La prima centrale mareomotrice infatti, fu costruita all’ estuario del fiume Rance, dove l’ampiezza di marea supera i 12 m. purtroppo anche le centrali mareomotrici hanno i loro difetti, poiché possono causare l’erosione delle coste e un grande deposito di sedimenti. Energia termica dell’ oceano La prima centrale per la conversione dell’ energia termica degli oceani è stata creata nel 1996 sull’ Oceano Pacifico, lontano verso le isole Hawaii, e produce energia elettrica sfruttando la differenza di temperatura dei vari strati dell’oceano. Il sole fa scaldare la temperatura dello strato superficiale creando una differenza di 25- 28°C sullo strato superficiale e 6-7 ° C nelle profondità. L’ acqua riscaldata fa evaporare sostanze come ammoniaca e il fluoro che,pressati fortemente, mettono in moto la turbina e genera no elettricità, passano in un condensatore e tornano allo stato liquido venendo raffreddati dall’acqua aspirata dal fondo. Per far funzionare tutto ciò basta un differenza di temperatura minima di 20 °C . La questione palestinese La storia Nel terzo dopoguerra, il territorio della Palestina fu una delle zone di maggior tensione a causa della rivalità di due grandi gruppi religiosi: gli israeliani e gli arabo- palestinesi. Questo conflitto è iniziato molti anni fa. Alla fine della seconda guerra mondiale, la Palestina fu affidata al controllo della Gran Bretagna. Durante la seconda guerra mondiale molti Ebrei, per sfuggire alla furia dei nazisti, vi si rifugiarono. Tra gli arabi e i nuovi arrivati, i rapporti si ruppero fin dall’ inizio e in entrambe le parti c’erano continuamente attacchi terroristici contro la parte opposta e gli inglesi. Con la fine della seconda guerra mondiale l’emigrazione aumento e tutti i britannici abbandonarono il paese, affidandolo all’ONU. L’idea dell’ ONU era di dividere la Palestina in due stati: uno abitato dagli Ebrei (Israele), l’altro dagli arabo-palestinesi. Ma quando nel 1948 venne proclamato lo stato di Israele, gli arabi non la riconobbero, dando inizio così al primo conflitto arabo-israeliano, che finì inaspettatamente con la vittoria degli Israeliani, che occuparono quasi tutta la Palestina. Molti palestinesi residenti in Israele fuggirono verso i paesi arabi circostanti, quelli che rimasero dovettero ingoiare il boccone amaro della limitazione dei propri diritti. Iniziò cosi la questione palestinese, cioè la lotta dei Palestinesi per ottenere una patria. Questa lotta venne guidata dalla OLP( organizzazione per la liberazione della Palestina),che nacque nel 1964 con lo scopo di arruolare soldati in particolari settori dell’esercito arabo ; con il tempo anche la OLP divenne un’ organizzazione con lo scopo di formare uno stato arabo in Palestina. Dal 1969 al 2004 il leader più forte della OLP divenne Yasser Arafat. I kamikaze: il regresso Dopo le guerre del 1956,1967 e 1973, negli anni 80 i Palestinesi scatenarono l’intifada, che consisteva nel lancio di pietre all’esercito israeliano in segno di protesta nel territorio della Cisgiordania e della striscia di Gaza. Ma nel 1993 il presidente del governo israeliano Yitzhak Rabin e il capo dell’ OLP, iniziarono a firmare una serie di accordi, che terminarono nel 1995 con la firma di un accordo che prevedeva la nascita di uno stato palestinese. Ma la continua lotta tra Ebrei e Palestinesi non cessò, e lo confermò la morte di Rabin per mano di un ebreo estremista(novembre 1995) e il fallimento dell’accordo con il ministro israeliano Benjamin Netanyahu e Arafat nel 1998. nel 2000 riprese l’intifada, ma in modo ben più diverso: questa volta i sassi erano dei kamikaze, i cosiddetti uomini bomba, che si facevano esplodere in luoghi pieni di Israeliani, causando molte vittime. Per porre fine a tutto ciò, nel 2002 il primo ministro israeliano decise di far costruire un ponte lungo ben 350 kilometri, che avrebbe dovuto separare i due popoli, ma i lavori procedono lentamente a causa di varie polemiche. Con la morte di Arafat, tutto si fece ancora più incerta di prima, poiché egli non era solo il leader dei palestinesi, era anche il loro simbolo, e voleva una realtà completamente diversa da quella attuale. Dovevano continuare a battersi con gli israeliani, o mettere via le armi e fare pace? La spia di Tel Aviv Siamo nel 2004 nella città palestinese di Gaza… in ogni angolo della strada solo urla e sangue, come in una landa desolata. Ma c’è una ragazza, in mezzo a questo inferno sanguinario; è una ragazza diversa dalle altre perché lei ha ancora voglia di vivere, in questo incubo lei prova ancora…l’amore. Quella forza straordinaria con cui saresti in grado di scalare monti e vulcani. Il suo nome è Fawda. Il suo amore però ha una barriera: il suo paese natio, il suo nome. Davide , cosi si chiama la sua speranza di vita, vive a Tel Aviv…il regno d’Israele. Anche se di paese rivale uno a l’altro, i loro due cuori si sono uniti. A loro per stare insieme bastava sentirsi via e-mail. Ora però la ragazza sta perdendo la speranza… in cuor suo sperava, si sforzava di credere che un giorno la lotta sarebbe cessata, che gli uomini avrebbero imparato a vivere in pace. Purtroppo le cose peggiorano giorno dopo giorno e diventa sempre più difficile chiudere gli occhi e fingere che nulla è accaduto. Ha preso una decisione: lotterà con i suoi compatrioti, affiancata al suo paese, diventerà una donna kamikaze. La danza Che cos’ è La danza è un'arte insieme alle altre arti sceniche principali dell'antichità quali il teatro e la musica, si esprime nel movimento del corpo umano secondo un piano prestabilito o improvvisato: la coreografia. Spesso accompagnata da musiche o composizioni sonore, la danza nel linguaggio e nella tradizione della danza popolare può essere chiamata anche ballo. La danza è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come strumento il corpo. Essa è stata (ed è) parte dei rituali, preghiera, momento di aggregazione della collettività nelle feste popolari e anche occasione di aggregazione tra persone (un esempio attuale ne è la danza nelle discoteche). In ogni caso, nel corso dei secoli questa arte è sempre stata lo specchio della società, del pensiero e dei comportamenti umani. La danza permette di esprimere al meglio i nostri sentimenti attraverso il linguaggio del corpo. Ogni movimento non viene eseguito soltanto con braccia e gambe, ma anche con mente e con cuore. Tutti nella loro vita possono dire di aver ballato perché questa è un'azione naturale; nessuno può definirsi incapace perché quest'arte va costruita nel tempo, con pazienza, costanza e determinazione.