Baldaccio c`è e batte un colpo

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Baldaccio c`è e batte un colpo
IN ITALIA
PAGINA 12 L'UNITÀ
Firenze
l fantasma del castello di
i
si
e manifestato dopo 50 anni
«È
, chiede giustizia »
o
i e medium
la* Sulla tomba
c'è
n
i i i profanano
E Sono entrati nel
piccolo cimitero, hanno danneggiato la tomba e alia (ine
hanno sradicato e portato via
n che campeggiava sulla lapide di marmo.
o di teppismo è avvenuto,
~l presumibilmente di notte e al
y riparo degli occhi dei sotvef':: guanti, nefcimltero di San
.1'' uno a Bagno a
, un pieìì colo centro dell'hinterland fiopi rentino. a tomba è quella di
' una ragazza,
a
,
»'.' motta nel settembre del 1979 a
soli 27 anni per un male incu>" rabile.
a aveva dedica;' to gran parte della sua breve vi;'' ta all'impegno politico. Per
:; questo dopo la sua scomparsa
' i genitori vollero che rimancs': se testimonanzia della sua
i grande passione, facendo im" primere sulla lapide una frase
, autobiografica e, tra le plantine di fiori sempreverdi, un pic; colo ritratto di
. - ia scoperta della manomis':., sione ha provocato amarezza
; negli anziani genitori, rabbia in
paese, ina anche preoccupazione per un gesto che parla
; chiaramente di intolleranza
. politica e che riflette l'eco degli
: -: avvenimenti intemazionali e di
tante polemiche nostrane. Gli
amici di
, ma anche
tanti altri abitanti della zona,
hantio cosi deciso di scrivere
una lunga lettera collettiva al
' sindaco e ai capigruppo dei
partiti in consiglio comunale.
Perchè, premettono, «come
non pensare che quel gesto,
nella sua devastante disumanità, è un'offesa intenzionale alla memoria di
, al dolore dei suol cari, e al tempo
stesso alla nostra convivenza
civile?». «Occorre comprendere - si legge nella lettera - che le
storie individuali e collettive si
fondano principalmente sul
patrimonio di idee e di affetti
di cui comunque siamo debitori a chi ci ha lasciato tratti di
umanità, di sentimenti, di
esperienze. Questo patrimonio
è un bene indivisibile di tutti.
Offenderne la memoria è dunque un oltraggio che riguarda
tutti».
e in
a
Ó
per Liz Taylo
. Color lavanda,
come suoi occhi. z Taylor
ha voluto cosi il corredo del
suo nuovo matrimonio. Spugne, coperte, lenzuola sarann o tutte prodotte da una ditta
pistoiese, la
,
che è al suo settimo <st» (si
sposerà il 5 ottobre con l'ex
camionista polacco
y Fortensky), ha commissionato
alla ditta pistoiese tutto corredo per la sua nuova villa di
Beverly
. Per il colore gli
stilisti hanno dovuto ispirarsi a
quello degli occhi della diva.
Sulle coperte un'altra piccola
civetteria: il disegno esclusivo
di un cuore fatto in astratto. a
«Pratesi», di cui z Taylor è
cliente da tempo, ha dalla sua
molti successi in America, anche con altri divi dello schermo. Nello stabilimento pistoiese si sta già lavorando ai
preziosi lini ed ai cotoni finissimi che finiranno in casa della cinquantanovennenovella
sposa.
Stampa e tv mobilitate pe l'evento
Anche
a
o l'ha «sentito »
Ea
a c'è uno
o»
e con una insegnante
che fa
LETTERE
In memoria
di Ubero Grassi
senza steccati
ideologici
Baldaccio c'è e batte un colpo
C'è. Non si può e che sia vivo e vegeto
éè
o nel 1441 con la testa tagliata. a
o
i si è fatto
, in veste di fantasma, dall'uomo che abita nella sua casa. Si è
to nel
a di
o dell'immagine del ca.
o 50 anni che non faceva nulla e
stello di
à comunque invidiato quel «collega» mantovano
i ha
o il sesso.
che alle pubbliche
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
CLAUDIO RIPKK
(Arezzo). Bal- popolare. Soltanto nel 1941 il
daccio d'Anghiari non ha cer- fortunato proprietario del Cato perduto la testa davanti alla stello, Bonservizi, registrò da
folla di fotografi, giornalisti, ca- un notaio il suo incontro con il
meramen, nobili, castellane, fantasma. Stavolta, invece, la
parapsicologi, chiromanti che sua apparizione si è legata ad
attendevano il suo arrivo: a lui. una straordinaria attività di
la testa, l'avevano già tagliata il pubbliche relazioni per il ca6 settembre 1441. a quindi stello e la sua locanda. Uomini
pazientemente atteso che dal- in costume medievale
la prescelta sala del Castello di gresso, piccoli folla di nobili e
Sorci sgombrasse la plebe de- di castellani con fantasma pergli scettici e dei curiosi. Non si sonale annesso, personaggi di
è nemmeno indispettito del richiamo, una emozionata
o in prima fila, una
fatto che a mezzanotte non si Sandra
fosse ancora formata la «cate- ' marea di giornalisti, fotografi e
na» per il suo arrivo: lui, uomo fotoreporter. Una campagna
medievale una volta tutto d'un di stampa di notevoli proporpezzo, sapeva che la puntuali- zioni.
tà 6 roba da re e che i tempi soA mezzanotte e mezzo, cono cambiati.
e la pazienza deve essere una dote munque, la mondanità si placa.
Nella stanza dell'apparizionaturale: baldaccio si mostra
una volta ogni SO anni e minu- ne, attorno ad un tavolo a forto più, minuto meno non fa mare la necessaria catena. Prigrande differenze. E poi que- metto Barelli, la moglie, un
sto 1991 e un anno particolare: medium e quattro esperti di
nei secoli passati era apparso, parapsicologia. Gli sceltici fuosenza tanto clamore, ai .pro- ri della porta ad attendere l'eprietari che, dopo di lui, hanno vento, tranne, come osservatoi miavuto il Castello di Sorci. Uo- re, l'inviato dell'Ansa.
mini con una caratteristica nuti e non succede niente: il siparticolare: il cognome che lenzio, nelle stanza degli ospiinizia con la B.
, infatti, si ti, viene rotto soltanto dall'imchiamava Baldaccio Bruni. e mancabile telefono cellulare.
sue comparse erano rimaste Al di là della porta, finalmente,
esclusivamente nella memoria alcuni forti colpi e un paio di
y
a
DOME\'CA 8 SETTEMBRE 'MI
o
a la
o
Il medium con II sindaco e i proprietari del caste! o di Sorci, dove è stato evocato il fantasma di Baldaccio di Anghiari
grida. Si saprà poi che Baldaccio aveva battuto i pugni sul tavolo.
o mezz'ora la porta
si spalanca. sette sono seduti
e parla una loro portavoce:
«Baldaccio d'Anghiari è venuto
e ha detto che in futuro si farà
vedere più spesso, non solo
una volta ogni 50 anni. a affermato che Primetto Barelli 6
la persona giusta per lui. Non
ha lasciato messaggi particolari. a però detto che non gli e
stata resa giustizia, che il suo
nome è stato infangato e che
ricercando negli archivi fiorentini si potrebbe fare finalmente
luce sulla sua vicenda». l povero Baldaccio qualche ragio-
a
e di
ne per essere nervoso e per voler regolare i conti con la storia
l'ha cortamente: fu assassinato
a tradimento mentre era disarmato e il suo corpo fu gettato
dalla finestra nella strada. Trascinato in piazza gli fu tagliata
la testa e il suo corpo lasciato
all'aperto per tutto il giorno.
Uomo, anzi fantasma serio,
non NÌ pronuncia sul piccolo
episodio che aveva visto protagonista, pochi minuti prima,
nella stessa sala Sandra
:
o dell'armatura è caduto serzo che nessuno la urtasse - aveva raccontato l'attrice.
E veramente caduto per terra
da so o». Piccolo episodio che
a sul giovane che
o
. l
:
è servito ai fotografi per ritrarre
la
o con l'elmo in mano.
Nella stessa posizione in cui
appare baldaccio anche se lui,
sotto braccio, porta la sua testa. E il fantasma, (orse per cavalleria, non ha voluto contraddire l'attrice: «Non ha confermato nò smentito - ha detto
la portavoce della seduta - di
aver provocato la caduta dell'elmo».
Primetto Barelli appare un
pò scosso: «Baldaccio è stato
violento. a battuto i pugni sul
tavolo. a chiesto giustizia». A
interrompere il racconto rumori ed urla dalla stanza accanto: un gruppo di «dilettanti»
ò il
si e messo ad evocare il fantasma. l risultato che ottiene 6
quello di far alzare e girare un
tavolo finche l'oggetto d'antiquariato finisce a terra, con
una gamba rotta. Qualche flash, qualche ripresa delle telecamere e numerose alzate di
spalle. Poi tutti fuori: davanti al
castello c'è gente meno attenta al passato e più convinta
delle gioie del presente. Beve
vino a canta
» a
squarciagola.
Gli addetti ai lavori sono comunque contenti. «Baldaccio è
presente ed è soddisfatto della
famiglia che adesso abita nel
suo castello» dice Giorgio
Stuart che di fantasmi se ne intende. E che con essi ha un
rapporto personale e professionale. «Convivo con un fantasma. È Nicola Cerbara, un incisore pontificio che nel 1848
aderì alla
a
.
Con la restaurazione fu allontanalo da
a e si recò prima a Firenze e poi a
ciano, morendo nella casa dove abito io adesso. Ogni 18 giugno lo sento mentre incide: av: verto nettamente il soffio che
emette per allontanare le particelle ferrose». E l'interesse per i
fantasmi è tale che Stuart ha
scritto un libro,
a dei
fantasmi», un censimento di
case e castelli abitate da strane
presenze. e regioni più ricche
di fantasmi sono, nell'ordine, il
Piemonte, la Toscana, il Veneto e la Puglia. E non ci sono solo fantasmi fastidiosi. «Una
professoressa
di
a
aspetta il suo fantasma per fare
l'amore e con lui riesce ad avere l'orgasmo». E il marito? «È al
corrente». È finita l'era dei fantasmi che si trascinano le catene: anche gli ectoplasmi godono.
e e la
e nel
i allevati nel culto del
e
»
Uccise i genitori, la colpa è del paese
Uccise i
i a colpi di
a aiutato da e
amici: pe
i
. a è stata depositata la
a
. È un atto di accusa pe il paese
di
a di
, nel
, che allevee i giovani nel culto del dio
. a
o
, in
, è malato,
e di
o
stico della
. «E una patologia molto ve, deve
e
, dice Luigi
.
Un omicidio, dunque, commesso da persone sane di
mente.
, però, da una
comunità «che è stata riempita
di denaro, il vero dio di questi
luoghi».
Per Andreoli, Pietro
o è
«un giovane affetto da disturbo
narcisistico della personalità,
di grado licve-medio, con alterazioni del giudizio etico sostenute dall'ambiente familiare e
sociale in cui ha vissuto. genitori -continua la perizia- hanno
MONICA RICCi-SARQINTINI
reso possibile le prime fasi di
^
A E stata la società a Andreoli è stato depositato in tale ipersviluppo:
o non ricreare le condizioni per il fero- tribunale dal pubblico ministe- corda mai una punizione, mai
ce delitto di cui si è macchiato ro
o Giulio Schinaia. Ne il rifiuto di una sua richiesta».
Pietro
. l ragazzo, 19 an- emerge il quadro di una socieÈ cresciuto cosi, osessivani, nell'aprile scorso,
e a tà devastante, «apparentemen- tre suoi amici, massacrò i geni- te pacifica, accondiscendente, menle viziato, e ha finito per
tori a colpi di spranga. n un in realtà aggressiva o, peggio, ' considerare'il padre e la madre come «un oggetto, un picpaesino del veronese,
colo salvadanaio da cui trarre
chia di Crosara: per poter go- ancora vittimistica».
a
volontà
di
intendere
e
di
quanto gli è servito fino a un
dere dell'eredità.
, stabili- certo punto. suoi desideri erao afferma lo psichiatra Vit- volere di Pietro
torino Andreoli, incaricato dal sce il perito, era diminuita al no sempre incarnati in oggetti:
tribunale di preparare la peri- momento del fatto. Per gli altri - Bmw, abiti, feste. Forse ha amzia su tre degli imputati. Pro- invece non c'è stata nemmeno mirato soltanto chi disponeva
prio in questi giorni il parere di questa perdita momentanea. di maggior denaro».
, molti indizi
o
o psichiatra accusa una società che alleva i suol figli senza ideali morali: n un'atmosfera cosi paradossale assumo
la funzione del pubblico ministero e condanno questa società.
o invece muto
psichiatra di fronte alla responsabilità dei tre ragazzi».
a di Crosara, un
paese di 3907 abitanti, che vive
principalmente di agricoltura e
di piccole industrie, si è trasformato in una fabbrica di giovani assassini? Per
i Cancrini,
psichiatra, non si può addossare cosi facilmente la colpa
solo e soltanto all'ambiente
sociale: «Non sarei incline a
condannare solo la società.
Quamio si parla di struttura
narcisistica ci si riferisce a una
patologia borderline, che viene anche chiamata psicosi frenata. Si tratta di persone con
alterazioni gravi dell'equilibrio
emotivo che hanno un comportamento apparentemente
normale come se esistesse una
grande cicatrice che impedisce di vedere i sintomi. Una
persona con questa patologia
ha bisogno di essere curata e,
purtroppo, non è in grado di
rendersi conto del suo malessere, nò gli altri possono accorgersene». Pietro
o non è,
dunque, totalmente sano di
mente, il suo gesto 6 il risultato
di un malessere serio: si potrebbe allora invocare l'assoluzione e un ricovero nell'ospedale psichiatrico? «No, metterlo in ospedale non lo aiuterebbe -aggiunge Cancrini- perche
rafforzerebbe le sue parti deboli. Una condanna leggera,
invece, potrebbe avere un effetto terapeutico se associata a
delle cure psichiatriche. È un
problema che ormai si pone
nella giustizia penale perché,
per crimini di questo tipo, non
si può separare nettamente la
normalità dalla patologia. Una
grandissima parte dei comportamenti criminali di questo genere, cioè fondati su un lega-
. La passione di molti:
e
me emotivo, si colloca in una
zona grigia in cui è difficile discemere fra responsabilità e irresponsabilità». Secondo lo
psichiatra 6 necessario capire
che la formula «in grado di intendere e di volere» non è più
valida. «Se quello che si vuole
ottenere è un cambiamento in
chi compie i crimini, bisogna
fare un bilancio di ciò di cui ha
bisogno il colpevole. a pena
può essere utile perché serve a
mantenere un contatto con la
realtà ma dovrebbe essere integrata da una terapia. a giustizia penale pone agli psichiatri quesiti impossibili». E conclude: «Sono totalemcntc d'accordo con
l
r
quando nel suo libro, The crime of punishment, afferma:
"nessuno psichiatra dovrebbe
mai rispondere a un quesito di
questo genere (se una persona è in grado di intendere e di
volere, n.d.r.) è un quesito che
dal punto di vista scientifico
non si pone"».
e azioni belliche
Giallo della «Uno bianca»: Con armi e tuta mimetica assaltano
soluzione sempre lontana «per gioco» la villa di Piccoli
DAL NOSTRO INVIATO
JINNKRMELKTTI
. Adesso banditi latitanti rischiano di farsi arrestare - telefonando a giornali ed
avvocati - pur di fare sapere
che loro, con la banda della
Fiat Uno, non hanno nulla a
che fare. Uno di questi è
zio Palma, ricercato per l'omicidio dei senegalesi a San
o e la sparatoria con la
polizia a Pesaro. «Sono un
bandito ma non un killer», ha
detto in una telefonata ad un
giornale riminese. «Voglio dettare - ha aggiunto un comunicato di rilevanza intemazionale. Eccolo:
e
o
Palma un killer è pura fantasia.
Sono un rapinatore, un bandito, ma non un assassino. Sono
conosciuto come il bandito
della valle del Bidente ma non
sono un killer e non lo sarò
inai. l mio passato ò noto. Firmato: il bandito'».
Si sta verificando se la telefonata sia autentica. l bandito
ha telefonato comunque anche al suo avvocalo, Cesare
Brancalcone di
, che ha
convocalo subito una conferenza stampa. l suo passato
dimostra che lui non può esse-
re il killer della Fiat Uno. E' un
bandito, 6 vero, ma 6 gentile,
mite, e soprattutto non ha mai
sparato.
o Palma e Settimo
i sono stati coinvolti
in questa inchiesta solo perchè, essendo latitanti, sono
bersagli facili. Che le prove siano in realtà incosistenti è dimostrato anche dal fatto che la
Procura delta
a di
csaro non ha preso nei loro
confronti nessun provvedimento». Si fa sentire anche
l'avvocato di
, arrestato
ad Amsterdam con 40 chilogrammi di cocaina.
i
(domani, ndr.) - dice - chiederò la revoca dei provvedimenti
cautelari per il mio assistito.
i del 28 agosto (rapina di
Pesaro) è 'assorbente' anche
rispetto al 18 agosto (assassinio del senegalesi) ». n sostanza l'avvocato sostiene che se il
i non era presente nella
rapina durante la quale era
stalo «riconosciuto», tanto meno può essere accusato per un
delitto sulla cui scena non è
stato nemmeno visto.
e quelli della «Falange
armala» telefonano all'Ansa di
Bologna per dire che tra di loro
c'è «totale convergenza organica, strategica e politica», dall'Olanda arrivano altri particolari sull'alibi del
Ci sono i documenti registrati in albergo, le testimonianze dei poliziotti olandesi che avrebbero
seguito Settimo Palma ed il
complice nella seconda metà
di agosto, ed infine notizie di
spostamenti, pranzi, ecc. che
proverebbero il fatto che Settimo Palma non si sarebbe mosso dalla capitale olandese,
Secondo alcuni inquirenti la
a romagnola» è crollata,
per qualcun altro resiste ancora.
i non è decisivo», dicono. «Potrebbe essere venuto
e tornato n
, con un aereo, in un solo giorno». Appaiono fragili anche le «prove»
nei confronti dell'altro bandito,
o Palma.
o -riconosciuto in foto segnaletiche a Pesaro - somiglia abbastanza ad un identikit tracciato
dopo l'assalto agli zingari di
via Gobetti a Bologna. a in
quei giorni - ed almeno questo
è accertato - il Palma era in galera. Forse uno del killer della
Fiat Uno somiglia al «bandito
gentile», e nulla più.
a il
o di fuoco di una qualche
nizzazione
: in tuta m> melica avanzavano
o la villa che l'esponente
o Flaminio
i ha alla
a di
.
o solo otto abitanti della zona che giocavano alla
. 11
gioco del momento.
soli
. Che
o
i giocattolo
e e sono felici
e la
.
tuta mimetica dei
SIMONE TREVES
1
. Uomini della gos e squadre volanti in azione
nella notte tra sabato e domenica per una grande caccia a
otto uomini «in tuta mimetica»
avvistati nella boscaglia che
circonda la villa dell'esponente democristiano Flaminio Piccoli,
o di un commandos? Terroristi? No: solo una
pattuglia di abitanti della zona
appassionati di un curioso gioco molto di moda da queste
parti: il gioco della guerra.
a è venuta, alcuni anni
fa, ad alcuni svizzeri. Poi però
l'idea ha varcato i confini e ormai è una passione che coin-
volge d<;cine di persone. Soprattutto qui, in Trentino. E ce
ne erano otto, di questi appassionati , sabato notte, che si aggiravano nella zona boscosa
che è .i sud della città, in zona
«Forti 'li
, una serie
di for ificazioni risalenti alla
prima guerra mondiale. Uno
scenario perfetto, nella boscaglia, per immaginarsi una «zona eli guerra».
E cosi, la «pattuglia» si aggirava furtiva: lesta bassa, carponi, poi si alzavano e, nei tratti
scopeiti, avanzavano a scatti.
Per subito accucciarsi dietro a
cespugli, alberi, muretti.
i
nelle tute mimetiche, con i cinturoni e le borracce, armati di
fucili mitraghatorc-giocattolo
del tutto simili ad armi autentiche, gli otto uomini di «pattuglia» avanzavano verso un nemico immaginario e, inconsapevolemente, verso la villa di
Flaminio Piccoli. <
e è scattato subilo
dopo le prime due telefonate
giunte al 113, Chiamavano abitanti della zona: >E' gente armata, preparano un attentato...». a battuta è cominciata
e, almeno per i primi minuti, il
clima tra le forze dell'ordine
che partecipavano alla ricerca,
è stato pesante. Forte il timore
che gli otto uomini awistatipotcssero essere il gruppo di fuoco di chissà quale gruppo terroristico. a paura e però passata quando gli otto sono stali
avvistati. C'è voluto poco, agli
agenti, per capire che non c'era pericolo. fucili mitragliatori
che i fermati portavano a tracolla, er.mo solo costosissimi
giocattoli che esplodono conletli di gomma: quando colpiscono, si aprono e macchiano.
Chi resta macchiato è un «ferito», e poi dipende dalla «ferita»,
che può anche essere valutata
mortale. «E' il gioco della guerra -hanno spiegato gli olio
componenti della "pattuglia"
agli agenti di polizia perchè,
non lo conoscete?».
n sette l'hanno passata liscia, solo uno ha dovuto spiegare perchè portava, infilato
nel cinturone, un grosso pugnale, modello
. Un
pugnale vero, e questo si, vietalo: cosi è stato denunciato
per «porto abusivo di coltello».
Tutti gli altri rimproverati a
parole e basta. Se credono, il
prossimo fine settimana potranno ritrovarsi tutti insieme e
ripartire per una nuova «avventura». a queste parti, si ritrovano ormai anche gruppi, comitive di cinquanta persone afferma un funzionano della
questura - Sono professionisti,
medici, architetti, tutta gente
affascinata ed esaltata dal gioco della guerra. 1 lanno trasformato il week-end in 48 ore di
duri, finti combattimenti».
i Caro direttore, come
studenti dell'associ.!? one
à Futura» abbiamo proposto al presiCente
nazionale dei giovani iiviiistriall ing. Aldo Fumaiic.il, (li
istituire unitariamente t'ue
e di studio annuali .«.nome di
o Grassi, assassinato a Palermo dalla mafia il
28 agosto scorso.
i crisi dello Stato di diritto è tale nel nostro Pa jse da
richiedere l'impegno congiunto di tutte le forte lemocratiche della società civile, dell'economia, dilla
politica e delle istituzioni. a
nostra generazione che. |>er
la prima volta, si sta fcrmarido e- sta operando al eli
i
degli steccati ideologici del
passato deve ricercare l c reno per un lavoro in connine.
Non sosteniamo la scomparsa dei soggetti di ptrte e
di progetti alternativi in rappresentanza di specifici interessi concreti. Siamo convinti, però che i diversi soggetti collettivi della nostra
generazione non delibino
ritenere compito di une parte contro l'altra l'im segno
per valori universali, inalienabili e indisponibili di libertà, uguaglianza, solidar et.) e
giustizia.
e borse di studio
i TO
Grassi» le pensiamo desili latc a studenti degli atenei
meridionali per promuovere
tesi di laurea su temi riguardanti lo sviluppo economico
nel
o con particolare attenzione al ; alloro
imprenditoriale.
Con tale piccolo con bibulo concreto, ma di forte carica simbolica, vogliamo riallem lare l'importanza dell'università' come motoie |x:r
o sviluppo autonomo del''imprenditorialità e celi'economia contro la barbane
maliosa.
e speliamo
che un-paiodl studenti ogni
anno siano incentivati a rinunciare alle prospett,vt' degli atenei del Nord e ed affrontare, prima nella lonnazione poi nel lavoro, le difficoltà della loro terra.
Stellano Fascina. Cooitltnatore nazionale dell'«Univeisità
Futura»-Sinistra giovanile
Il cinismo viene
avallato, se
fornito in dosi
da assuefazioni:..
1 Cara redazione, sono
unsi spettatrice saltuaria eli
e e vorrei rivolgenni agli
umori di 'Blob' per din- loro
che non possono riciiTe i
morti a immagini da manipolare in un collage iranico,
al rtmo di canzoni d'aincre.
Voirei vedere se vedessero
trattata allo stesso inodo
l'immagine di un lorc caro.
e per di più ucciso barbaramente.
l programma è intelligente e ironico quando si ferma
ai viventi madiventaofensivo quando usa corpi iJevastati dalla violenza clic si
vuole combattere. So che si
difenderanno
affermando
che questa è una provocazione nei riguardi del cinismo ufficiale, ma in efesio
modo, in realtà, lo avallano
con dosi da assuefazione.
Gabriella Anedi. 1/ilano
chissima di bcllei'ye storiche!
Ventimiglia alt.i è un
gioiello.
a c'è qualcosa
che non va. nor ci sono
molli turisti per le slrade della città alta. a cattedrale è
vuota, disertala dai visitatori.
Nonostante alcun cartelli
parlino di un recene restauro, non mi sembri che le
- condizioni di conservazione
siano eccezionali. i chiesa
di San
e è ancora
peggio.
. Nell'interno
è tenuta abbastanza bene,
ma l'esterno è cadente. Vista da alcune ai isolazioni
sembra addirittura ,n rovina.
muri delle case e lei palazzi sono scrostati.
e strade di Wntimiglia
alta sono molto sporchp.
i che tappezzano i
muri denunciano la situazione.
Concludendo, ho un'impressione molto negativa. i
abbandono, di incuria. i
una città lasciata andare.
Perché lasciarla sporca? Perchè trascurare cosi le opere
artistiche?
Francesco Vecchio.
i i^Cornol
Radicare
localmente
le assunzioni
nelle Fs
Signor direttore, secondo l'ing. C. Vaaago, direttore del
o organizzazione dell'ente Fs, la
situazione dell'occupazione
nelle Fs cosi si presentava
nel febbraio 1990: 'C'è un vizio di fondo: i 200 mila ferrovieri (100 mila al Nord e altrettanti al Sud) sono quasi
tutti meridionali. i conseguenza c'è una tensione formidabile di mobilila intema
dal Nord verso il Sud. Tutti i
metodi sono buoni: dalla dichiarazione di inidoneità al
lavoro, alla raccomandazione più accanita. o respingo
ogni giorno almeno duecento -raecoitiandaticmi; se le
. iJ
.4
e.
t ecceden- '
zc, circa 20 mila sono nel Sud; la stragrande maggioranza delle richieste di prepensionamento è di meridionali trasferiti al Nord, che
lo scelgono pur di tornare
nelle loro terre. Se si accettasse questa mobilità, le Ferrovie si troverebbero nel paradosso di dover fare delle
assunzioni pur avendo delle
eccedenze» (in
Sindacale n» 8 del 26 febbraio 1990, pag. 13). Ebbene, è ciò che sta avvenendo!
l 1981 a oggi il tasso di
«mendionalizzazione» dell'organico Fs è aumentato
del 7 per cento (siamo oltre
il 70 percento, mentre i traffici si collocano per il 70 per
cenloalNordl).
Questo significa porre sotto accusa la direzione polìtica del ministero dei Trasporti' il problema è che.
malgrado gli esodi agevolati, che hanno portalo la consistenza del personale al 1"
agosto 1991 a 177 «73 unità,
tutte le cause sculturali permangono!
Che fare?Bisogn i reclutare sull'ambito loculi'. E bisogna far presto, puma che
anche questo problema divenga terreno prolifico per
leghe, forme di ncocorporativismo o. peggio ancora,
razzismo.
SUvio O chinato.
Cadonegr»' Padova)
ali ministro
Ruberà*
lo rimando
ad aprile»
Perché quella
ditta così bella
non viene
valorizzata?
i Gentile direttore, -sono
slato in vacanza a Veilimiglia. Arrivando ho avuto la
gradevole sorpresa del a visione della città vecch a, la
città alta. Poi l'ho visir; ta:
viuzze, gradinate, sii adi ne
lastricate di mattoni "ossi,
piajzctte. a cattedrali.- romanica, la chiesa di Sin chele con la cripta... Stupendo. a dimostrazione, ancora una volta, che
a t i le-
1 Caro direttore, il ministro
i è attento e suscettibile (l'Unitù c'el 7 settembre). A deferenza dei
suoi colleghi, è anche dotato di sana capacità reattiva.
l che fa bene sperare per il
futuro. Però, non ha capito
la domanda. a ripeto: a
quando innovazion per gli
studenti e |>er la ncerca che
portino
a in Europa?
Poiché non ho bocciato il
ministro nel mio articolo sulle valutazioni del loro rendimento, lo rimando con stima e rispetto,
aprile
Scelga lui i criteri eli valutazione.
Gianfranco Pasquino.